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NETWORK ITALIA ITALIANS IN INDOCHINA RETE DI CULTURA, INFORMAZIONE, AMICIZIA E-MAIL [email protected] NEWSLETTER N. 012 | 19 Giugno 2010 Filename: [J-4.5.8.5-1.9.2.9-100619-Newsletter-012-AcA.doc] @ INTRODUZIONE Care amiche, cari amici, vi presentiamo una newsletter dedicata all’Italia intera. L’Italia del 2 Giugno, l’Italia delle prossime celebrazioni dell’Unificazione (150 anni), l’Italia che ci sta facendo sognare (o dannare) ai Campionati del Mondo in Sud-Africa. La rassegna cinematografica “CINEMA PARADISO” promossa dal circolo ITALIA ha aggiunto quattro proiezioni al suo gia’ glorioso palma res. Dopo la prima proiezione dell’avvincente “Gomorra”, tratto dal famoso libro di Saviano, la “suite estiva” presenta Giovedi’ 24 Giugno una romantica commedia: La Vita che Vorrei di Giuseppe PICCIONI (2005). Stiamo cercando di collegarci con il decoder per trasmettere sul grande schermo anche la susseguente partita dell’Italia. Vi terremo informati in tempo reale. Salvate La Tigre” ci mostrera’ le raffinatezze del Grand Hotel di HCMC. TuttiFrutti” ci parlera’ di Maurizio COFINI, che viaggia spesso in Viet Nam e delle sue bellissime fotografie. CHIxCOSA” ci parlera’ di progetti ittici e della nuova intrapresa di Flavio CORSIN. La COPERTINA dedicata alle rarefatte atmosfere delle Dolomiti. In CONTROCOPERTINA una foto di Paolo De Piaggi, da Hanoi, dedicata ai Mondiali di calcio in corso. Cari saluti, Amedeo Cilento www.casalphotography.com V I S I O N I DOLOMITI DI SAPPADA, PROVINCIA DI BELLUNO Photo: MAX CASAL Tutte le foto sono pubblicate sulla Newslletter sotto: “Creative Commons Attribution Non-Commercial Share-Alike License” [http://creativecommons.org] Questa Newsletter e’ ottimizzata per la visione su monitor. Stampare su carta vuol dire tagliare alberi. Cercate di farne a meno.

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Newsletter degli Italiani e simpatizzanti dell’Italia nel Sud Est Asia Newsletter of Italians and enthusiasts of Italy in South East Asia

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NEWSLETTER N. 012 | 19 Giugno 2010

Filename: [J-4.5.8.5-1.9.2.9-100619-Newsletter-012-AcA.doc]

@ INTRODUZIONE

Care amiche, cari amici, vi presentiamo una newsletter dedicata all’Italia intera. L’Italia del 2 Giugno, l’Italia delle prossime celebrazioni dell’Unificazione (150 anni), l’Italia che ci sta facendo sognare (o dannare) ai Campionati del Mondo in Sud-Africa. La rassegna cinematografica “CINEMA PARADISO” promossa dal circolo ITALIA ha aggiunto quattro proiezioni al suo gia’ glorioso palma res. Dopo la prima proiezione dell’avvincente “Gomorra”, tratto dal famoso libro di Saviano, la “suite estiva” presenta Giovedi’ 24 Giugno una romantica commedia: La Vita che Vorrei di Giuseppe PICCIONI (2005). Stiamo cercando di collegarci con il decoder per trasmettere sul grande schermo anche la susseguente partita dell’Italia. Vi terremo informati in tempo reale. “Salvate La Tigre” ci mostrera’ le raffinatezze del Grand Hotel di HCMC. “TuttiFrutti” ci parlera’ di Maurizio COFINI, che viaggia spesso in Viet Nam e delle sue bellissime fotografie. “CHIxCOSA” ci parlera’ di progetti ittici e della nuova intrapresa di Flavio CORSIN. La COPERTINA dedicata alle rarefatte atmosfere delle Dolomiti. In CONTROCOPERTINA una foto di Paolo De Piaggi, da Hanoi, dedicata ai Mondiali di calcio in corso. Cari saluti, Amedeo Cilento

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2 ORGANIZZAZIONE

Inviateci i vostri progetti e saremo ben lieti di promuoverli e veicolarli nella comunita’ italiana.

10 REGOLE DI “NETIQUETTE” 1. L’accesso alla Newsletter del NETWORK ITALIA e’ aperto a tutti: Privati, Enti, Aziende, Istituzioni. 2. La lingua ufficiale della Newsletter e’ l’italiano, ma contributi straordinari in altre lingue sono ben accetti. 3. Sono banditi: le volgarita’, le polemiche personali, le polemiche politiche, e tutte le tesi non provate. 4. Sono particolarmente apprezzate le testimonianze fotografiche dell’Italia e del Viet Nam (ed ogni bella foto). 5. Tutte le foto ed i documenti sono pubblicati sulla Newslletter sotto:

“Creative Commons Attribution Non-Commercial Share-Alike License” [http://creativecommons.org]. 6. Qualunque documento viene pubblicato sotto piena e completa responsabilita’ di chi lo invia. 7. I documenti inviati devono sempre citare autori, fonti esterne e pagine web di riferimento. 8. La Newsletter e’ opera di solo volontariato e segue la piu’ rigorosa etica no-profit. Nessun contributo verra’

richiesto e verra’ pagato. 9. La Newsletter e’ bisettimanale, con edizione nella seconda e quarta Domenica del mese. 10. Iniziative ed annunci vengono pubblicati se inviati con almeno 5 giorni di anticipo sulla pubblicazione.

To: <[email protected]>

aspettando il treno, “Treno delle Riunificazione” – 1998 - Photo: Carlo PIZZATO

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4 SVILUPPO

ATTIVITA’ 4.1

COSA QUANDO

CINEMA PARADISO Il Cinema Italiano... in Veranda

Da Giovedi 10 Giugno in avanti (una proiezione ogni 2 settimane)

OGGETTO COME

Suite estiva della Rassegna di Film Italiani d’Autore, organizzata dal Circolo ITALIA.

Biglietto: Adulti: 50.000 VND (inclusa 1 bevanda analcolica) Studenti: ingresso libero (mostrare tessera) Consumazioni extra > Ristorante PENDOLASCO

DOVE CRONOGRAMMA

Veranda Piano 2 c/o Ristorante Pendolasco Nguyen Hue 87 - HCMC.

Inizio Proiezione: 19:00 La proiezione avviene al coperto e si effettua con ogni tempo.

CHI CONTATTI

Circolo ITALIA [email protected] Dino BESATI, Amedeo CILENTO, Paolo FORNARI, Luigi GALIMBERTI, Andrea PARODI, Angelo RAMPA, Marco SALADINI Amedeo CILENTO [email protected]

CC II NN EE MM AA PP AA RR AA DD II SS OO i l c i n e m a i t a l i a n o … i n v e r a n d a

Data (yymmdd) Regista Titolo Anno Sottotitoli

Giovedi’ 10 Giugno 2010 Matteo GARRONE GOMORRA 2008 IT/EN

Giovedi’ 24 Giugno 2010 Giuseppe PICCIONI LA VITA CHE VORREI 2005 IT/EN

Giovedi’ 8 Luglio 2010 Marco Tullio GIORDANA I CENTO PASSI 2000 IT/EN

Giovedi’ 22 Luglio 2010 Nanni MORETTI IL CAIMANO 2005 IT/EN

1 0 G I U G N O ~ 2 2 L U G L I O 2 0 1 0

O R E 1 9 : 0 0 c / o R i s t o r a n t e P E N D O L A S C O

8 7 N g u y e n H u e – H C M C

INFORMAZIONI [email protected] [email protected]

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5.8 S A L VA T E L A T I G R E | S A V E T H E T I G ER | H Ã Y CỨU LẤY L Ò A I HỔ

Date il vostro contributo per mettere in luce lo straordinario patrimonio artistico e architettonico del Viet Nam ed aiutare a preservarlo. Se vedete una bella pagoda, una villa, uno scorcio e pensate valga la pena di proteggerli, scattate alcune foto ed inviatele, specificando la localizzazione. La newsletter verra’ spedita c/c anche all’ufficio UNESCO Viet Nam, mettendo in evidenza questa rubrica.

[email protected]

LOCALIZZAZIONE Address: 8, Dong Khoi street, Distretto 1, HCMC

Telephone: (+84 8) 38230163

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L’edif ic io del Grand Hotel si svi luppa a part i re dal 1928, quando Mr. Henry Edouard Charigny de Lachevrotière r iceve la l icenza per aprire un piccolo negozio di bevande; L’edif ico viene costrui to per fasi successive negl i anni ’30, per conto del la Société du Grand Hôtel de Saigon; Nel 1937 diventa Saigon Palace ; Nel 1948 si trasforma in Hotel Saigon Palace ; Dal 1998 ~ 2003 si attua una completa r istrutturazione dei local i , sotto i l nome uff ic iale di Hotel Dong Khoi; Le condizioni general i del l ’edif ic io sono ott ime, essendo stato r istrutturato nel 2003. Report: Amedeo CILENTO

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6.6 LETTERATURA

Unita’ d’Italia Alessandro BERGONZONI 2010

Concetti come memoria, eroi, sbarcare, conquista, principi, sacro, esempio, diritti e doveri, Patria, istituzione, libertà, come fanno ad atterrare in noi se per alcuni non stanno né in cielo né in terra? Come fanno ad atterrare se l'aeroporto di certe intelligenze e di certe coscienze (e non si sa se certe) è corto o imballato di eroi del calcio che sfregiano la parola credere, di pubblico che applaude soprattutto ai funerali di stato di un presentatore, di tre starlette che dello sbarcare conoscono solo il lunario e le rispettive isole famose, di intrattenitori che fanno miti della mitezza, di politici e imprenditori che confondono il sacro col propano, combustibile per fare aumentare soprattutto il prodotto interno lordo e il produrre lorde interiorità, trasmissioni che confondono prìncipi con principi, autori e allenatori che usano la parola conquista abbinata alla parola classifica, paparazzi che fanno agguati al senso e all'intelletto, direttori di rotocalchi che pensano che esistere significhi esserci e accoltellano la bellezza a suon di corpi e di paralizzati dalle tempie in sù. Pensanti che ci studiate, l'unità d’Italia non vuole che vi adeguiate, vuole che pensiate, che vi risvegliate, che non deleghiate, la più bella commemorazione della nostra unità comincia dalla nostra anima culturale, dal nostro oltre, dobbiamo essere l'esempio non cercarne, dobbiamo essere il ritrovato non sperarlo… la speranza è l’ultima a morire ma quello che mi interessa è chi è il primo a rinascere! Nel calendario oltre due finte nude troveremo altre date, altre conquiste, altri giorni, altri quiz, altre cronache, altre storie, altri appuntamenti con la coscienza e le verità, altri morti. La differenza tra i morti di fama e i morti di fame, tra famosi e amati, la differenza tra noti e stimati, tra fermi di mente e infermi di mente, tra fuga di cervelli e corpi che purtroppo restano, la differenza tra essere avvenenti e saper avvenire, tra vivo e vivente, tra stato e stato confusionale, tra morte apparente e vita apparente, tra nazione e nazionale, c'è differenza, tra giusto e aggiustato, tra connivenza pubblica e ricerca interiore, tra unità e impunità, tra animali e anime. Allora, pensanti: smettiamola di piangere sul latte versato, cambiamo mucche! W L'Italia, se desta, se assopita e sedata un po' meno…

SOURCE CORRIERE DELLA SERA del 20 Maggio 2010

Intervento di Alessandro Bergonzoni al Festival del giornalismo d'inchiesta di Marsala.

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Lo Stile Già dai suoi primi lavori teatrali, Bergonzoni sviluppa i temi comici che lo caratterizzeranno nella sua figura di artista: l'assurdo comico, il rifiuto del reale come riferimento artistico e la capacità di "giocare" col linguaggio per creare situazioni surreali paradossali.

Le Opere Spettacoli Teatrali - Scemeggiata (1982) - Chi cabaret fa per tre (1983) - La regina del Nautilus (1984) - La saliera e l'ape Piera (1985) - Non è morto né Flic né Floc (1987) - Le balene restino sedute (1989) - Anghingò (1992) - La cucina del frattempo (1994) - Zius (1997) - Madornale 33 (1999) - Predisporsi al micidiale (2004); vincitore del

Premio dell'Associazione Nazionale dei Critici di Teatro

- Nel (2007)

Alessandro BERGONZONI (Bologna, 28 luglio 1958) è un comico, scrittore, autore e attore di teatro. Frequenta l'Accademia Antoniana e si laurea in Giurisprudenza. Il suo debutto avviene a soli 24 anni con lo spettacolo teatrale Scemeggiata (1982). Viene scoperto "televisivamente" da Maurizio Costanzo, e tra il 1988 e il 1989 aumenta le sue partecipazioni ai programmi radio-televisivi, tra cui Buona Domenica, Maurizio Costanzo Show e Babele. Nel 1989 vince con Le balene restino sedute la Palma D'Oro di Bordighera come miglior libro comico dell'anno. Da questo libro prende vita l'omonimo spettacolo teatrale che porterà in tournée per oltre due anni. Nel 1991 inizia la sua collaborazione con Radio2. Nel 1992 collabora con il Corriere della Sera e le riviste Max e Comix, le riviste letterarie Panta, Il racconto e Storie. Avvia inoltre una collaborazione con il gruppo musicale Stadio, per i quali diventa ideatore di alcuni brani e dei titoli per i loro album: Di volpi, di vizi e di virtù, Il canto delle pellicole, Dammi 5 minuti e Donne & colori. Nel 1995 vince il premio Saint Vincent e il premio Gradara Ludens. Nel 1998 viene invitato dall'Istituto di Cultura italiana a Parigi per presentare una sintesi delle sue opere teatrali, traducendo la sua opera teatrale Zius in francese. Nel 1999 pubblica Opplero-storia di un salto. Nel 2000 intensifica le sue partecipazioni a Radio Rai e comincia una collaborazione con la Casa dei Risvegli - Luca de Nigris di cui diviene testimonial. Tra altre collaborazioni e vari altri lavori (Coma reading nel 2001, Carta bianca nel 2002 e tre anni di repliche di Madornale 33), nel 2003 scrive la sceneggiatura del suo primo lungometraggio. Nel maggio 2009 è stato invitato a parlare alla Oxford University Italian Society. Nel 2008 e nel 2009,tiene lezioni magistrali al Festival della Filosofia di Modena-Carpi-Sassuolo.

[Source: www.alessandrobergonzoni.it]

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Narrativa

- Le balene restino sedute (ed. A. Mondadori, 1989); vincitore nel 1990 della Palma D'Oro di Bordighera come miglior libro comico dell'anno

- È già mercoledì e io no (ed. A. A. Mondadori, 1992) - Motivi di soddisfazione accampati nel deserto (ed. Lupetti, 1992) - Il grande Fermo e i suoi piccoli andirivieni (ed. Garzanti, 1995) - Silences - Il teatro di Alessandro Bergonzoni (ed. Ubulibri, 1997) - raccolta di sei testi teatrali - Opplero - Storia di un salto (ed. Garzanti, 1999) - Non ardo dal desiderio di diventare uomo finché posso essere anche donna bambino animale o cosa (ed. Bompiani,

2005)

FILMOGRAFIA

Cortometraggi Piccola Mattanza (1996)

Film Pinocchio di Roberto Benigni (2002) - nel ruolo di Mangiafoco Quijote di Mimmo Paladino (2006) - nel ruolo di Mago Festone

Trasmissioni radiofoniche e televisive Zitta, che si sente tutto - Radio2 Rai (1991) Il vento ha un bel nasino - Radio2 Rai (1992) vincitore nel 1992 del premio della critica radio/televisiva come migliore trasmissione comica dell'anno Missione sguazzino - Radio2 Rai (1993) Carta Bianca - Tele+Bianco (2002)

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7.4 TUTTIFRUTTI... gli ITALIANS si raccontano

In questo numero intervistiamo: Maurizio COFINI

Una breve premessa Abbiamo contattato Maurizio COFINI, in qualita’ di straordinario testimone del Viet Nam, nella la sua attivita’ di fotografo e per i suoi studi antropologici sull’Estremo Oriente. Maurizio ha recentemente presentato una mostra sul Vietnam e su Angkor (Siem Reap) in Cambogia. MOSTRA: “Mosaico d’immagini. Vietnam e Angkor” DURATA: dal 27 maggio 2010 all’11 giugno 2010 LOCALIZZAZIONE: Roma – Biblioteca Vallicelliana PROMOTORE: Biblioteca Vallicelliana – Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

Chi e’ Maurizio COFINI? Maurizio Cofini nasce a Roma il 5 settembre 1956. Inizia a fotografare nel 1979. Si interessa di fotografia e di studi demo-etno-antropologici. Un grande viaggiatore...

Ho sempre viaggiato fin dall’età di 13 anni.

Il mio primo viaggio in Asia fu nel 1980 nell’allora Ceylon senza una motivazione ben precisa.

Ricordo ancora che i primi giorni volevo tornare indietro e mi domandavo continuamente che c’entravo io con quel luogo, con quella cultura così diversa.

Ci rimasi per più di un mese e da allora non mi sono più staccato dall’Asia cercando di scoprirla il più possibile e più volte ho percorso tutte le regioni himalayane.

La prima volta in Viet Nam?

In Vietnam ci arrivai per la prima volta nel ’96, e con un figlio di 4 anni, per incontrare un carissimo amico vietnamita che ora risiede ad Hanoi.

Tante differenze dal ’96...

Ritornandoci più volte e in anni diversi ho potuto constatare il veloce cambiamento che si è innescato in questo paese, oggi forse un unico grosso cantiere...

Cose ti colpisce di piu’ del Viet Nam?

Mi ha colpito molto l’orgoglio di questo popolo che si legge nei loro sguardi, l’anarchia completa nel traffico metropolitano che contrasta moltissimo con la tranquillità della baia di Halong...

HANOI

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...ma i fotografi hanno una sensibilita’ speciale...

Da fotografo percepisco i colori che escono con prepotenza nella regione di Sapa... i giochi di luce nel vecchio quartiere di Hanoi attraverso le piccole finestre che si intravedono sulle strette facciate... l’illuminazione di Hoi An con le sue innumerevoli lanterne. Mi affascina il forte contrasto tra Ho Chi Minh City con la sua vita notturna, con i suoi grattacieli protesa al futuro ed il limaccioso Mekong che con la sua imponenza e il suo lungo percorso sembra comunque nascondere e preservare la storia del popolo vietnamita.

Con che spirito viaggi? In tutti i miei spostamenti in Indocina, anche in luoghi molto sperduti, non ho mai avuto sensazioni di pericolo. Anzi, viaggiando molto spesso per conto proprio e con mezzi locali, ho trovato molta solidarietà in momenti di difficoltà.

E come vivi il rapporto con la vita quotidiana del Viet Nam?

HOA LU - 2009

Mi viene in mente una particolarità culinaria: attraverso l’esperienza di questo mio amico vietnamita abbiamo trovato una fusione tra cucina locale e cucina italiana con ottimi risultati.

A quando il tuo prossimo viaggio? Per adesso sono a Roma e dopo l’esperienza delle due mostre fotografiche “Vietnam. Colori distanti” nel 2009 e “Mosaico d’immagini. Vietnam a Angkor” nel 2010, da cui ne è scaturito un libro, stiamo cercando di allestirne un’altra in autunno che le comprenda tutte e due. Spero vivamente tra ottobre e novembre di poter essere in Vietnam per il millenario di Hanoi e riuscire per l’occasione a visitare il Laos.

CHI CONTATTI Maurizio COFINI E-Mail: [email protected] Fotografo mobile (+39)349.4330455 studioso di demo-etno-antropologia http://www.fotocofini.it

DELTA DEL MEKONG - 2008

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Maurizio COFINI - SCHEDA Maurizio Cofini è nato a Roma il 5 settembre 1956. Si interessa di fotografia e di studi demo-etno-antropologici. Inizia a fotografare nel 1979. Dopo una prima fase amatoriale che lo vede partecipe e vincitore di numerosi concorsi nazionali ed internazionali, si fa sempre più chiara in lui la consapevolezza di svolgere, tessera dopo tessera, una ricerca precisa. Rivolge la sua attenzione alla sperimentazione, toccando diversi settori della fotografia applicata al teatro e al reportage.

In ambito teatrale ha curato i servizi fotografici di diverse opere, fra le quali si ricordano “Il sogno” di Strindberg (agosto 1983), “Voci allo specchio” da Umberto Saba (aprile 1984), “Antigone” di Sofocle (ottobre 1984), “Il cigno nero” di Martin Walser (1985), “Me & My Shadow” (1986), tutte per la regia di Rita Tamburi. Nel dicembre 1982 ha vinto il 1° Premio nella sezione B/N al 7° Concorso Fotografico Nazionale “Città di Marino”. Nell’aprile 1983 ha conseguito il 2° Premio, con segnalazione, al Concorso Fotografico Internazionale “Punto focale” de L’Aquila. Nello stesso anno ha curato il servizio fotografico della già menzionata opera teatrale “Il sogno” di Strindberg, regia di Rita Tamburi, presentata al Festival di Taormina. Nel luglio 1983 ha eseguito un reportage nei Paesi del Circolo Polare Artico, mentre a novembre ha realizzato una cartella con “30 immagini di Venezia”. Nel dicembre 1983 gli è stato assegnato il 1° Premio nella sezione colori all’8° Concorso Fotografico Nazionale “Città di Marino”. Cofini è un reporter appassionato che da anni viaggia per le vie dell’Oriente e in particolare del Sudest asiatico. Collaborando con l'Agenzia fotografica Le Clic, ha visitato lo Sri Lanka, il Nepal, l’India, il Sikkim, la Birmania (Myanmar), l’Indonesia, Sulawesi, la Thailandia, la Malesia, Singapore, le Filippine, il Vietnam e la Cambogia. E ad ogni viaggio è ritornato con un nutrito repertorio di immagini piene di sensazioni e di emozioni. Tra gli altri suoi reportage sono da annoverare anche quelli alle isole Mauritius e alle Seychelles. Ha al suo attivo, oltre alla già citata mostra sui Paesi scandinavi e alcune pubblicazioni, una mostra sull’Asia (“Frontiere di sabbia” – 1987), una mostra sul Vietnam “Colori distanti” (2009) e una mostra su Vietnam e Cambogia ("Mosaico d'immagini. Vietnam e Angkor" - 2010). Fra i suoi lavori vi è una serie di fotografie per la realizzazione di dépliant dell’Ente Provinciale per il Turismo di Roma e della Pro Loco di Marino. Di notevole rilevanza la sua produzione di immagini per stampe di pannelli bilaminati da 30X40 fino a 70X100. La rivista vietnamita di arte e architettura KIẾN TRÚC NHÀ ĐẸP ha pubblicato nel mese di Dicembre 2009 alcune fotografie esposte da Maurizio Cofini alla mostra "Vietnam. Colori Distanti". Nel maggio 2010 la Casa Editrice Anicia ha pubblicato il suo libro fotografico "Mosaico d'immagini. Vietnam e Angkor".

[email protected] http://www.fotocofini.it

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8 CHI x COSA

SOTTO il SEGNO DEI PESCI Flavio CORSIN ci parla del suo percorso professionale in Viet Nam

Parliamo di pesci... Ciao a tutti, mi chiamo Flavio Corsin e sono nato a Codroipo, citta’ non molto fiorente in provincia di Udine. Si’, lo so, conoscete qualcuno che ha fatto il militare li’ … e… si’, e’ vero, li’ si parla quella lingua strana chiamata Friulano… Ma siamo qui per parlare di pesci, no? Quindi di pesci vi parlo, pesci vietnamiti!

Aspetta, non correre... Quando sei arrivato in Viet Nam?

Arrivai in Vietnam nel 1997 per fare delle ricerche sui gamberi di allevamento e mi fermai per un anno. Dopo altre scorribande in India, UK e Stati Uniti, tornai in Vietnam nel 2004 per lavorare con il Ministero della Pesca (Ministry of Fisheries) sulla sostenibilita’ dell’acquacoltura Vietnamita, lavorando sia con il governo che con i produttori. Da allora non mi sono mosso.

Esperienze in tanti paesi differenti. Perche’ alla fine hai scelto il Viet Nam?

Perche’ in Vietnam? Vietnam e’ il 3o produttore al mondo di prodotti di acquacoltura (allevamento). I primi 2 sono la Cina e l’India, che come ben sapete hanno dimensioni alquanto maggiori. In Vietnam piu’ del 50% dei pesci prodotti (“pesci” in senso lato, cioe’ compresi anche gamberi e molluschi) provengono dall’acquacoltura. Si parla di 2.5 milioni di tonnellate di pesce! (per fare un paragone il totale dell’acquacoltura Italiana e’ piu’ o meno 180 mila tonnellate). Uno di questi pesci e’ il pangasio, si’ quello che alcuni dicono non si dovrebbe mangiare perche’ non e’ sano. La realta’ e’ molto diversa, il pangasio, come molti pesci di allevamento, ha parecchi benefici, soprattutto per quanto riguarda l’efficienza nel produrlo. Come in tutti i settori ci sono problemi associati con inquinamento ecc. Ma non diciamo che non e’ sano, visto che se non fosse sano l’esportazione in Italia verrebbe bloccata. I problemi di sostenibilita’ sono ben noti a noi del settore.

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Con chi hai lavorato ai tuoi progetti?

Nel 2007 il WWF mi ha assunto proprio per coordinare lo sviluppo di standard per l’allevamento sostenibile del pangasio. Gli standard dovrebbero essere finalizzati in un paio di mesi, dopodiche’, se i consumatori sono interessati a promuovere la sostenibilita’ del pangasio, possono comprare pangasio certificato (e magari gli mettiamo pure il bollino blu sulle pinne).

... quindi il tuo “grande” progetto...

Nel Marzo di quest’anno ho deciso di cominciare a lavorare con la Vietnam Fisheries Society (VINAFIS), un’associazione della pesca ed acquacoltura che ha rappresentanze in 32 province e piu’ di 800 filiali con circa 34 mila soci. Con un paio di amici abbiamo fondato l’International Centre for Aquaculture and Fisheries Sustainability (ICAFIS), di cui sono Co-Direttore. ICAFIS ha un mandato alquanto ampio e ci occupiamo di supportare i settori sia pubblico che privato in Vietnam ed altri Paesi (specialmente se in via di sviluppo) a migliorare le condizioni di produzione, beneficiando sia i produttori che i consumatori. Anche se abbiamo cominciato da poco siamo gia’ pieni di lavoro, lavorando sia in Vietnam che su progetti in Iran, Yemen e Africa Sub-Sahariana. Se volete saperne di piu’ date un’occhiata al nostro sito: www.icafis.org o contattatemi: [email protected]. Sono sempre contento di parlare di pesce!

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9 MONDO

La Storia fotografica di Kim Phuc 1972 ~ 2010

Kim Phuc, la bambina immortalata nuda mentre fugge dal napalm degli americani in una delle immagini più famose del conflitto in Vietnam, ha incontrato durante un programma radiofonico della BBC Christopher Wain (nella foto), il corrispondente della ITN che le salvò la vita 38 anni fa. Era l'8 giugno del 1972 quando Wain trovò Kim che giaceva su un letto di ospedale con bruciature di primo grado in quasi tutto il corpo. Chris e la sua troupe, ha raccontato alla Bbc, erano sulla strada a nord di Saigon a 400 metri dal punto in cui erano esplose quattro taniche di napalm.

''Era come se qualcuno avesse aperto la porta di un forno'', ricorda Chris. ''Poi abbiamo visto Kim e gli altri ragazzini. Silenziosi. Hanno cominciato a urlare quando ci hanno visto''. Nick Ut, il fotografo che fece lo scatto che gli valse il premio Pulitzer, ha ricordato che ''Kim correva con le braccia tese. Ho scattato''. La bambina, che allora aveva nove anni, stava ancora correndo quando Chris la bloccò e le versò addosso dell'acqua. Il giornalista ha detto di aver usato tutta l'influenza del suo ruolo per farla trasferire in un ospedale specializzato in chirurgia plastica. Kim, che oggi ha 47 anni, si è rifugiata in Canada ed ha creato la “Kim Foundation”.

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