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NETWORK ITALIA ITALIANI NEL SUD-EST ASIA RETE DI CULTURA, INFORMAZIONE, AMICIZIA E-MAIL [email protected] NEWSLETTER N. 035 20 maggio 2012 Filename: [J-4.5.5-1.9.2.9-120520-Newsletter-035-ACA.doc @ INTRODUZIONE Questa Newsletter e’ ottimizzata per la visione su monitor Stampare su carta vuol dire tagliare alberi: cercate di farne a meno. Metropolitana di Milano Sala Tecnica di Controllo Care amiche, cari amici, questa newsletter e’ dedicata all’informatica . L’Italia, dopo essere stata pioniera di scoperte negli anni ’60 e ’70, sta oggi tentando di recuperare il tempo perduto nell’innovazione informatica... Notizia pirotecnica: si e’ svolta a Da Nang la quarta edizione della oramai famosa gara di Fuochi d’Artificio. La ditta PARENTE di Melara (Roma) , gia’ celeberrima per i molti successi nel mondo, ha vinto il primo premio. La rubrica “TUTTIFRUTTI” intervista Monica MARCHESINI , informatica alla DATALOGIC , mamma e curatrice di un blog sulla sua avventura in Viet Nam e per il mondo: [http://micromonica.blogspot.com]. Una raccolta di foto del centro “Care The People ” di Da Nang , fondato da Enzo FALCONE , ci ricorda il prezioso lavoro degli italiani nel mondo. Continua la rubrica “Avventura ITALIA ”, con la narrazione delle intraprese degli italiani nel mondo. Questo numero e’ dedicato a Federico FAGGIN , al cui genio si deve l’invenzione del microprocessore (INTEL 4004 e INTEL 8008) . Le “Buone Nuove ” mettono in luce il lato innovativo dell’informatica in Italia: una c.d. start-up nel settore della ricerca di impiego diventa un business milionario. Siamo a Milano , non nella Silicon Valley! In Copertina : l’informatica rende possibile l’integrazione di meccanica, logistica e fattore umano: nella sala Controllo della Metropolitana di Milano. In Controcopertina : una “foto carbone”... da Paolo DE PIAGGI Cari saluti, Amedeo Cilento HTTP://WWW.TRIENNALE.IT UN-GIORNO-5-ANNI-NELLA-VITA-DELL’ITALIA

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Newsletter degli Italiani e simpatizzanti dell’Italia nel Sud Est Asia Newsletter of Italians and enthusiasts of Italy in South East Asia

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NEWSLETTER N. 035 20 maggio 2012

Filename: [J-4.5.5-1.9.2.9-120520-Newsletter-035-ACA.doc

@ INTRODUZIONE

Q u e s t a N e w s l e t t e r e ’ o t t i m i z z a t a p e r l a v i s i o n e s u m o n i t o r S t a m p a r e s u c a r t a v u o l d i r e t a g l i a r e a l b e r i : c e r c a t e d i f a r n e a m e n o .

Metropolitana di Milano Sala Tecnica di Controllo Care amiche, cari amici, questa newsletter e’ dedicata all’informatica. L’Italia, dopo essere stata pioniera di scoperte negli anni ’60 e ’70, sta oggi tentando di recuperare il tempo perduto nell’innovazione informatica...

Notizia pirotecnica: si e’ svolta a Da Nang la quarta edizione della oramai famosa gara di Fuochi d’Artificio. La ditta PARENTE di Melara (Roma), gia’ celeberrima per i molti successi nel mondo, ha vinto il primo premio.

La rubrica “TUTTIFRUTTI” intervista Monica MARCHESINI, informatica alla DATALOGIC, mamma e curatrice di un blog sulla sua avventura in Viet Nam e per il mondo: [http://micromonica.blogspot.com].

Una raccolta di foto del centro “Care The People” di Da Nang, fondato da Enzo FALCONE, ci ricorda il prezioso lavoro degli italiani nel mondo.

Continua la rubrica “Avventura ITALIA”, con la narrazione delle intraprese degli italiani nel mondo. Questo numero e’ dedicato a Federico FAGGIN, al cui genio si deve l’invenzione del microprocessore (INTEL 4004 e INTEL 8008).

Le “Buone Nuove” mettono in luce il lato innovativo dell’informatica in Italia: una c.d. start-up nel settore della ricerca di impiego diventa un business milionario. Siamo a Milano, non nella Silicon Valley!

In Copertina: l’informatica rende possibile l’integrazione di meccanica, logistica e fattore umano: nella sala Controllo della Metropolitana di Milano. In Controcopertina: una “foto carbone”... da Paolo DE PIAGGI

Cari saluti, Amedeo Cilento HTTP://WWW.TRIENNALE.IT UN-GIORNO-5-ANNI-NELLA-VITA-DELL’ITALIA

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2 ORGANIZZAZIONE

2.1 10 REGOLE DI “NETIQUETTE” DELLA NEWSLETTER

1. L’accesso alla Newsletter e’ aperto a tutti: Privati, Enti, Aziende, Istituzioni.

2. La Newsletter e’ rivolta agli italiani ed ai simpatizzanti dell’Italia nel Sud Est Asia (SEA)

3.

La lingua ufficiale della Newsletter e’ l’italiano, ma contributi straordinari in altre lingue sono ben accetti. Usando la tastiera internazionale, siamo costretti a sostituire le parole accentuate con “vocale+apostrofo”. Siamo sicuri ci perdonerete...

4. Sono bandite: le volgarita’, le polemiche personali, le polemiche politiche e tutte le tesi non provate.

5. Sono particolarmente apprezzate le testimonianze fotografiche dell’Italia e del SEA (ed ogni bella foto).

6. Tutte le foto ed i documenti sono pubblicati sulla Newsletter sotto: “Creative Commons Attribution Non-Commercial Share-Alike License” [http://creativecommons.org].

7. Qualunque documento viene pubblicato sotto piena e completa responsabilita’ di chi lo invia.I documenti inviati devono sempre citare autori, fonti esterne e pagine web di riferimento.

8. La Newsletter e’ opera di solo volontariato e segue la piu’ rigorosa etica no-profit. Nessun contributo verra’ richiesto e verra’ pagato.

9. La Newsletter e’ mensile, con edizione nella seconda Domenica del mese.

Filippine – BOHOL- Isola Cabilao Photo Max CASAL, 2008

10. Iniziative ed annunci vengono pubblicati se inviati con almeno 5 giorni di anticipo sulla pubblicazione.

INVIATECI I VOSTRI PROGETTI E SAREMO BEN LIETI DI PROMUOVERLI E VEICOLARLI NELLA COMUNITA’ ITALIANA 

2.2 Struttura di questa newsletter

Amedeo CILENTO Editor, rubriche “TuttiFrutti”, “Avventura” [http://www.aca.eu.com]

Massimo CASAL contributi fotografici [http://www.casalphotography.com]

Monica MARCHESINI contributi fotografici [http://www.studiodag.vn/]

Paolo DE PIAGGI contributi fotografici [[email protected]]

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3.7 IL MONDO INTORNO VIET NAM

DA NANG – GARA PIROTECNICA

Il 29 e 30 Aprile, si e’ svolta nella CITTA’ di

Da Nang, la quarta Gara Internazionale

di Fuochi d’Artificio, sotto il titolo: lo

“spumeggiante fiume Han”.

Come gia’ nel 2011, ha vinto una Ditta

italiana: PARENTE di Melara (Roma)

[www.parente.it]

Gli altri competitori (tra i piu’ rinomati del

mondo):

Team Da Nang - Viet Nam

Team France - Jacques Couturier

Organisation

Team China - Liuyang Dancing

Fireworks Group Co., Ltd

Team Canada - David Whysall International Fireworks Inc.

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SOURCE HTTP://FIREWORKS.DANANG.VN

PHOTO HTTP://EPICFIREWORKS.COM/BLOG

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4.4 TUTTIFRUTTI... GLI ITALIANS SI RACCONTANO

In questo numero Monica MARCHESINI

Cara Monica, grazie per aver accettato questa intervista. Fai una breve descrizione di chi sei... Monica MARCHESINI

Chào buổi sáng. Siamo in Vietnam, non si puo’ cominciare con un semplice Buongiorno! Mi chiamo Monica Marchesini, per gli amici “micro”. Un piccolo soprannome guadagnato sul lavoro: unica ventenne che scriveva firmware sui microprocessori in un ufficio di soli Ingegneri, molto piu grandi, sia come eta’, che come altezza. Sono di Bologna, la citta’ delle torri e dei tortellini, dove sono nata 8 gennaio del 1970 e dove ho studiato per conseguire un diploma di tecnico informatico. C’e’ sempre stato un rapporto di amore-odio con la mia citta’: mi stregava la sua vita notturna, le persone, i profumi, i ricordi della mia infanza, ma ogni inverno sarei scappata via... e il 15 gennaio 2010 l’ho fatto seriamente. Quale e’ stato il tuo sviluppo educativo e professionale? Il desiderio di imparare e progredire ha sempre contraddistinto i miei studi ed il mio lavoro. La mia carriera professionale e’ cominciata come progettista embedded junior nel 1989 presso Data Engineering, azienda di progettazione del gruppo Datalogic, una media azienda bolognese diventata nel corso degli anni una grande multinazionale, che opera nel settore dell’ identificazione automatica. A seguire alcune brevi parentesi come progettista in piccole aziende del bolognese per poi ritornare presso Datalogic s.p.a. Dopo alcuni anni da progettista embedded, ho deciso di sfidarmi in altri ambiti e sono passata al Technical Support, dove potevo maggiormente sfruttare alcune mie potenzialita’ e attitudini: la lingua Inglese, (studiata ed approfondita anche dopo la scuola, con svariati corsi svolti in Italia ed all’estero), la creativita’, la predilezione per le lingue e per la scrittura, anche se in questo caso una scrittura prettamente tecnica. Il mio continuo migrare mi ha poi portato al ruolo di Senior Technical Support engineer in una diversa business unit fino al Vietnam. Quando sei arrivata in VN e perche’ Il primo passo in suolo vietnamita e’ stato fatto il 15 Gennaio del 2010, ma il mio cuore era in Vietnam gia’ da Settembre 2009, accanto a mio marito Fabio, che gia’ si era trasferito qui per lavoro. Il sogno “Vietnam” e’ entrato per la prima volta nei nostri pensieri a Novembre 2008, quando l’azienda ha proposto a Fabio un nuovo incarico. Quindi alla domanda “perche’ sei in Vietnam?” non posso che rispondere “grazie e per merito di mio marito”.

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Da chi e’ composta la tua famiglia? Monica: mamma, nazionalita’ italiana; Fabio: papa’, di nazionalita’ italiana; Andrea: figlio, di nazionalita’ italiana... Parlaci del vostro bambino. Con chi cresce mentre voi siete al lavoro? Che lingue parla? Va all’asilo?

Dopo il primo anno sempre a casa con la baby sitter, ora Andrea va ad un asilo internazionale full time. Siamo estremamente contenti di qeusta scelta, perche’ abbiamo potuto vedere i notevoli progressi fatti in termini di inserimento e di interazione con gli altri bimbi e soprattuto di apprendimento di una lingua per lui completamente nuova. A dispetto di tutti gli articoli scientifici che spiegano come i bimbi immersi in un contesto bilingue comincino piu tardi a parlare, dobbiamo ammettere che spesso bisogna dire ad Andrea di fare silenzio :o) Ci consideriamo fortunati. ...il tuo giudizio sulle scuole per l’infanzia in HCMC?

Il livello delle scuole per infanzia internazionali e’ davvero alto, ma altrettanto alto e’ il prezzo e non sempre si riesce ad affrontare la spesa... E’ difficile lavorare e fare la mamma, in Viet Nam?

Confesso che sono contenta di essere una mamma che lavora. Non riuscirei a resistere a lungo senza fare nulla. Fabio ed io lavoriamo nella stessa azienda, naturalmente con responsabilita’ completamente diverse...lascio a voi imamginare chi ha quella piu’ GRANDE :o)

Quale ruolo svolgi in Datalogic Viet Nam?

Il mio ruolo e’ di Technical Support Supervisor & Document Control Supervisor. In poche parole fornisco assitenza a tutte le nostre filiali asiatiche, in termini di risoluzione problemi e training sui nuovi prodotti, oltre ad occuparmi di modifiche tecniche e processi, dal lato Documentation. M

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Il Papa’ di Monica, nel 2006. Per Monica: “la colonna portante della mia vita”.

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Quali differenti strategie hai riscontrato nei rapporti del lavoro in Italia ed in Vietnam? Penso che la maggiore differenza fra Italia e Vietnam che ho notato, in termine di lavoro, sia l’ambiente di lavoro. La cultura vietnamita del lavoro e’ profondamente diversa, e si pensa che ambiente di lavoro deve essere confortevole, che oltre al lavoro ci vuole anche il divertimento, di forte aiuto alla produttivita’. Chi entra in un azienda vietnamita per la prima volta, pensa di essere in un villaggio turistico, ma poi si capisce che i campi da Badmington, i Party, le feste mensili per i compleanni etc sono tutti strumenti per creare un ambiente buono nel quale restare. Bisogna che le aziende siano “attractive” altrimenti vista la forte domanda i dipendenti se ne vanno. Ma non diminuscono certo la produttiva’. Ognuno ha i suoi obiettivi e li segue perfettamente. Quando torno in italia per business appare subito evidente “l’aria diversa che si respira all‘interno dell azienda”, situazione che e’ peggiorata notevolmente dopo la crisi. C’e’ sempre molta tensione e molto stress, ritmi sempre piu’ marcati e pressanti. Quanto ti abitui ai continui sorrisi dei vietnamiti e poi torni in Italia, non puoi non notare la differenza...

Sfida a Bowling con i colleghi Vietnamiti Rapporti con i colleghi maschi: maschilismo italiano e vietnamita, a confronto... Sono cresciuta in ambiti sempre prettamente maschili, per via del fratello maggiore e per via delle mie scelte lavorative. Ma mi sono sempre trovata molto bene a lavorare a contatto con gli uomini e non farei certo cambio. Da donna, so benissimo cosa significa interagire con le donne e quando posso evito :o)

Se in Italia siamo indietro anni luce dalla parita’ uomo donna, qui e’ ancora peggio, soprattutto in ambito lavorativo. A parte qualche eccezione, sono veramente molto poche le donne che siedono in posizioni dirigenziali. Mi e’ capitato di percepire disappunto nei miei confronti in quanto donna nella mia posizione di supervisor. Mi ritrovo spesso a partecipare a riunioni decisionali in cui la platea e’ soltanto maschile. Ma credo che un poco del disappunto sia legato anche al fatto che molti pensino che io sia qui solamente grazie a mio marito e non grazie alle mie capacita’. Sicuramente e’ vero che sono qui solamente perche’ Fabio e’ venuto qui, ma cio’ non toglie che svolga con competenza ed impegno il lavoro che mi hanno assegnato.

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Hai avuto occasione di esplorare il mondo culturale vietnamita? Cosa ti ha interessato, affascinato, disturbato... Mi piace molto capire il modo di vivere e di pensare delle altre culture. Il vietnam e’ la mia prima esperienza con una cultura asiatica, completamente diversa dalla mia. Mi ha affascinato veramente tanto e veramente colpito. Ho visto una differenza notevole rispetto a noi. La cosa che maggiormente risalta e’ il loro essere piu “veri”, nel senso che qui non e’ ancora cosi importante “apparire” ma e’ ancora importante “essere”.

Cantante “improvvista” per la Festa della Donna – 8 Marzo 2011

Quali rapporti hai instaurato con le persone, qui in Viet Nam? Le persone sono semplici ma sono vere, hanno dei valori e degli ideali che spesso nella nostra societa’ non eisstono piu’. Mi affascina l’importanza che loro danno alla famiglia, ai figli. Sono rimasta senza parole quando ho partecipato ad un funerale. Mi ha colpito la mancanza di lacrime, come se tutti fossero sereni e felici. E per la loro religione e cultura e’ proprio cosi’, vivono la morte in maniera completamente diversa dalla nostra. Sono un popolo che ancora non e’ stato traviato dal capitalismo e dal consumismo e mantiene ancora vivi i propri valori, un popolo che sa ancora vivere bene. Quello che invece mi disturba molto, come donna, e’ la prostituzione, queste donne che farebbero di tutto pur di accasarsi con un occidentale e non guardano in faccia a nessuno, non conta che sei sposato e che hai figli, loro ci provano sempre e comunque... Quali passioni riesci a coltivare, in Viet Nam? Adoro leggere, i libri mi rilassano e mi fannno sognare. Mi piace anche scrivere, il mio sogno nel cassetto e’ pubblicare qualcosa di mio. Ma ho anche il ballo nel sangue. Adoro ballare la salsa e il tango argentino, ballare mi manca davvero tanto. Non sono mai stata bravissima, ma sapevo “ballare come se nessuno mi guardasse”, io chiudevo gli occhi e mi muovevo, soltanto io e la musica...

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Tre cose che adori del Viet Nam... Io adoro esplorare e viaggiare e sono una persona che si adatta facillmente in ogni posto. Mi ritengo un’ italiana strana, perche’ non amo la pasta e non bevo caffe’. Mi piacciono i cibi semplici e digeribili, spesso cose in contrasto con la cucina italiana della mia citta’, a volte un poco pesante. Tra il cibo vietnamita e me e’ stato amore a prima vista. Lo adoro perche’ leggero, semplice, ma al tempo stesso gustoso. Penso che potrei mangiare zuppe ogni giorno senza stancarmi mai. Adoro il phở , bún bò Huế, Hủ Tiếu per non parlare del Cơm e dei bún in ogni loro forma. Un’altra cosa che adoro del Vietnam e’ sicuramente il sorriso dei bimbi vietnamiti e delle persone in generale, la loro cortesia e disponibilita’. Sono stati davvero gentili con noi appena arrivati e ci hanno aiutato tantissimo. Proprio non me lo aspettavo. Alle volte sono anche troppo... Vi e’ mai capitato in Italia, quando stavate male, che un pullman con 30 donne sia arrivato a casa vostra, con 10 donne che sono salite in camera vostra e hanno cominciato a massaggiarvi il corpo e la testa per darvi sollievo mentre il resto era di sotto a giocare con vostro figlio? Qui puo’ capitare anche questo, ed e’ perfettamente normale.

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Marzo 2

011

Mi manchera’ sempre questo clima. Se non avete provato un inverno nella pianura padana bolognese, con il freddo pungente che ti penetra dentro, la nebbia fitta, ultimamente pure la neve, non potete capire. Svegliarsi ogni giorno e vedere il sole, avere caldo, a volte anche troppo certo, per me e’ impagabile. Il mio umore ne giova tantissimo. Penso che quando ce ne andremo sara’ difficile riabituarsi a non avere estate tutto l’anno.

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Tre cose che, invece, non sopporti del Viet Nam? Ehi non pensate che sia tutto rose e fiori eh? Comunque c’e’ sempre il risvolto della medaglia in qualsiasi cosa. Anche qui in Vietnam ci sono alcune cose che non gradisco. Primo fra tutto, avere il buio alle sei di sera. Se lavori, arrivi a casa e dopo pochissimo e’ gia’ buio, ti sembra di avere perso la giornata. E’ un vero peccato avere cosi caldo ma non riuscire a godersi le ore serali, piu’ miti per via della mancanza di luce. La cosa che maggiormente rappresenta l’estate e’ proprio avere lunghe giornate di luce, che puoi vivere fino all’ultimo secondo, anche per riaversi dopo le giornate torride. Qui purtroppo non e’ cosi’. Un altra cosa che non sopporto e’ la poca cura che loro hanno per le cose. In qualsiasi posto vai, parco, zoo etc, vedo sempre trascuratezza. Ed e’ un vero peccato, perche’ ci sono dei parchi meravigliosi che soltanto con un poco di attenzione in piu sarebbero fantastici, ma sono lasciati andare. Per non parlare degli animali negli zoo, che mettono veramente tristezza e disperazione...

Cosa fai in questo momento; L’attivita’ che mi rende maggiormente felice in questo momento e’ fare la mamma. Vedere crescere mio figlio, partecipare ai suoi progressi, giocare ed imparare insieme a lui e’ fonte di gioia infinita. Mi rendo conto che a volte mi sembra di essere nata una seconda volta, perche’ rivedo il mondo con i suoi occhi, scopro le cose insieme a lui. Il mio desiderio e’ fargli girare il mondo e portarlo nei posti che amo per farli amare anche a lui. Vorrei trasmettergli le mie passioni... Progetti per il futuro... Ancora non si sa per quanto tempo rimarremo qui in Vietnam, quindi i progetti sono tanti, ma per ora rimangono soltanto nella mente e non si possono divulgare...

Sicuramente non ci fermeremo, perche’ il motto della squadra Albanese e’ crescere sempre e migliorare...

Maggio 2011 – EUGENE – OREGON – U.S.A.

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CHI

Monica MARCHESINI

INFORMATICA; BLOGGER

BLOG: http://micromonica.blogspot.com

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SKYPE: coccinella993

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6.9 AVVENTURA ITALIA I GRANDI ITALIANI NEL MONDO

Federico FAGGIN Nato 1941 FISICO, INVENTORE DEL PRIMO MICROPROCESSORE L’ultimo riconoscimento lo ha ricevuto direttamente dalle mani del Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, nel 2010, che ha appuntato sul suo petto la “medaglia nazionale per la tecnologia e l’innovazione”. Parliamo di Federico FAGGIN, il padre del microprocessore – il “cuore pulsante” di ogni computer, sviluppato per conto della Americana INTEL negli anni ’70. FAGGIN aveva iniziato a lavorare per OLIVETTI, ma poi si trasferi’ negli USA, a causa del fallimento dello sviluppo informatico dell’azienda di Ivrea. Sara’ un caso che oggi l’OLIVETTI e’ praticamente scomparsa, mentre la INTEL e’ la piu’ grande azienda di microprocessori del mondo? “Nemo profeta in Patria”, dicevano i latini, che evidentemente non conoscevano la Silicon Valley...

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Federico FAGGIN a New York – 2010

Il 4004 fu il primo microprocessore al mondo che integrava in un singolo chip una potenza di calcolo superiore a quella dello storico ENIAC, il primo calcolatore elettronico al mondo.

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UNA BREVE BIOGRAFIA

Federico Faggin nacque a Isola Vicentina (VI), il 1º dicembre 1941. Dopo avere conseguito nel 1960 il diploma di perito industriale, iniziò subito ad occuparsi di calcolatori presso la Olivetti di Borgolombardo, all'epoca tra le industrie all'avanguardia nel settore, contribuendo alla progettazione ed infine dirigendo il progetto di un piccolo computer elettronico digitale a transistori con 4 Ki × 12 bit di memoria magnetica. Si laureò in fisica summa cum laude nel 1965 all'Università di Padova dove venne subito nominato assistente incaricato. Venne assunto, nel 1967, dalla SGS-Fairchild ad Agrate Brianza, dove sviluppò la prima tecnologia di processo per la fabbricazione di circuiti integrati MOS (Metal Oxide Semiconductor) e progettò i primi due circuiti integrati commerciali MOS. La SGS-Fairchild inviò Faggin a fare un'esperienza di lavoro presso la sua consociata Fairchild Semiconductor, a Palo Alto in California. Qui egli si dedicò allo sviluppo dell'originale MOS Silicon Gate Technology, la prima tecnologia di processo del mondo per la fabbricazione di circuiti integrati con gate auto-allineante. Progettò e produsse anche il primo circuito integrato commerciale che usasse la Silicon Gate Technology, il Fairchild 3708, un multiplexer analogico a 8 canali con decoding logic. Sviluppò anche il processo di silicon gate a N-channel e lavorò a processi avanzati di CMOS e BiCMOS con silicon gate. La Silicon Gate Technology nel 1970 rese possibile la large scale integration (LSI) e la very large scale integration (VLSI), permettendo per la prima volta la fabbricazione di circuiti integrati MOS su larga scala, ad alta velocità e a basso costo. Questa tecnologia rese anche possibile, due anni dopo, la creazione di memorie a semiconduttori e del primo microprocessore. Oggi più del 90% di tutti i circuiti integrati prodotti nel mondo usa la silicon gate technology. L'Intel 4004 Nel 1970 passò alla Intel, che sarebbe poi divenuta un gigante dell'informatica. Faggin venne assunto, insieme a Ted Hoff e Stanley Mazor, per sviluppare e dirigere il progetto del primo microprocessore, il 4004, contribuendo con idee fondamentali alla sua realizzazione. La metodologia "random logic design" in silicon gate, creata da Faggin per sviluppare il 4004, fu poi usata per progettare le prime generazioni di microprocessori della Intel. Il 4004 fu il primo microprocessore al mondo che integrava in un singolo chip una potenza di calcolo superiore a quella dello storico ENIAC, il primo calcolatore elettronico al mondo. In seguito Faggin si occupò dello sviluppo di tutti i microprocessori dei primi cinque anni della storia della Intel. All'inizio del 1972 propose la realizzazione dell'8080 (microprocessore a 8 bit) di cui formulò l'architettura. Dovette attendere sei mesi prima che il progetto venisse approvato. L'8008 e l'8080 furono i progenitori della famiglia di processori 8086 che ancora oggi domina il mercato dei personal computer. Nel 1973 Faggin divenne manager responsabile di tutta l'attività di circuiti MOS (ad eccezione delle memorie dinamiche RAM). Sotto la sua guida vennero sviluppati più di 25 circuiti integrati commerciali, inclusi il 2102A, la prima memoria statica RAM ad alta velocità a 5 volt e 1024 bit.

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Alla fine del 1974 abbandonò l'Intel e fondò la ZiLOG, la prima società dedicata esclusivamente alla produzione di microprocessori quando ancora l'Intel era principalmente un produttore di memorie che considerava i microprocessori solo un prodotto utile a vendere più memorie. Il primo e più famoso prodotto della Zilog fu il microprocessore Z80 e la sua famiglia di dispositivi periferici intelligenti. Introdotto nel 1976 lo Z80 divenne il microprocessore ad 8-bit di maggiore successo sul mercato. Molto popolare negli anni ottanta, fu usato tra l'altro come CPU dei primi videogiochi e di home computer come i Sinclair ZX80. Dopo il passaggio di computer e console a processori a 16 bit rimase in uso sotto forma di microcontroller nei sistemi embedded.

Nel 1980 abbandonò la ZiLOG per divergenze con il principale finanziatore, la Exxon, e fondò la Cygnet Technologies con la quale progettò e produsse il Communication CoSystem un innovativo apparecchio che permetteva di collegare personal computer e telefono per la trasmissione di voce e dati, rappresentando un notevole progresso nel campo emergente delle comunicazioni personali. La ditta viene acquistata da Everex, Inc. nel 1986. Nel 1986 diventa uno dei fondatori della Synaptics, contribuendo alla diffusione di massa del touchpad; è stato Chairman of the Board of Directors dal gennaio 1999 ad ottobre 2004. Dal 2004 è amministratore delegato della Foveon, una compagnia che produce avanzati sensori di immagine per fotocamere digitali. Il 19 ottobre 2010 Faggin ha ricevuto la Medaglia Nazionale per la Tecnologia e l'Innovazione (National medal of technology and innovation) direttamente dalle mani del presidente degli Stati Uniti d'America, Barack Obama per la sua pluriennale carriera di ricercatore.

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MICROPROCESSORI 4004 E 8008

Federico Faggin ha detto: "l'essenza del primo microprocessore è il suo design in silicio" perché ai tempi dell'invenzione del microprocessore molti ingegneri sapevano come definire architetture di CPU e fare progetti logici, ma nessuno prima dell'Intel 4004 era ancora riuscito a realizzare un microprocessore monolitico in silicio. Fu proprio la nuova tecnologia MOS Silicon Gate, con porta auto-allineante ("self-aligned gate") creata da Faggin alla Fairchild nel 1968, adottata poi dalla Intel per fare memorie, che rese possibile realizzare il 4004, il primo CPU su un singolo chip. Tale tecnologia con l'aggiunta di nuove tecniche circuitali ed una nuova metodologia di progetto, tutte invenzioni di Faggin, rese possibile realizzare chip con una frequenza di clock circa 5 volte superiore alla tecnologia precedente, usando metà dell'area di silicio richiesta dalla vecchia tecnologia. Senza queste innovazioni non sarebbe stato possibile realizzare il primo microprocessore nel 1971. Narra Faggin (1971): Federico FAGGIN, Palo Alto, 1969

“Mi tremavano le mani, e di quanto stava per accadere non ci sarebbero stati testimoni, però man mano che facevo le prove la mia ansia si tramutava nella conferma di aver fatto bene. Settanta ore settimanali di lavoro per mesi si trasformavano in soddisfazione. Sono tornato a casa e ho esultato con mia moglie, che mi ha sempre seguito: Funziona!!!”.

SOURCE http://www.liquida.it/federico-faggin/ SOURCE http://www.youtube.com/watch?v=CcOk3jMRoyA SOURCE http://it.wikipedia.org/wiki/Federico_Faggin

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8.2 ATTIVITA’ SOCIALI CARE THE PEOPLE

Care the People è una Associazione non profit a carattere internazionale che nasce dall'esperienza di cooperazione internazionale e volontariato in ambito sociosanitario del Dr ENZO FALCONE che la fondò nel 2002 insieme ad un gruppo di amici che condividevano la stessa idea e lo stesso sogno.

L'associazione si propone di perseguire obiettivi di solidarietà sociale, nel rispetto dei principi di eguaglianza tra persone di ogni razza, nazionalità, religione e sesso, mediante lo svolgimento di attività volte a: • assistenza socio sanitaria nei confronti di chi si trova in condizioni di disagio e/o svantaggio; • istruzione e formazione, con particolare attenzione ai bambini e alle donne. L'associazione annovera medici, operatori sanitari, educatori ed è aperta alle altre professioni e a tutti coloro che siano utili alla sua missione e ne condividano gli scopi. Operiamo in VIETNAM nella città di Da Nang..

PHOTO Enzo FALCONE

SOURCE HTTP://WWW.CARETHEPEOPLE.IT

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9.1 BUONE NUOVE START-UP DIGITALI

“JOBRAPIDO” ACQUISTATA DAGLI INGLESI

“JOBRAPIDO” ACQUISTATA DAGLI INGLESI PER 30 Mln. €

La società di ricerca lavoro fondata da Vito Lomele acquistata da DMGT, il gruppo che possiede il tabloid Daily Mail

MILANO- Tutti gli startupper italiani oggi guardano a lui, Vito Lomele, da poche ore neo multimilionario. Come anticipato dal Corriere della Sera, DMGT, il gruppo editoriale che controlla il secondo quotidiano inglese per numero di copie, il tabloid Daily Mail, ha acquistato la sua creatura Jobrapido per 30 milioni di euro. La società è il secondo database mondiale per il job recruiting online, una sorta di google di settore che cattura e riordina le informazioni ad uso e consumo di chi cerca lavoro: categoria che certo non manca in circolazione. Jobrapido opera in 50 paesi diversi e nel 2011 è stato visitato da 660 milioni di utenti. Solo lo scorso Marzo ha avuto 32 milioni di visitatori unici. Dunque, il prezzo non stupisce.

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I L L O G O S J O B R A P I D O “Nel 2004, stavo cercando un nuovo lavoro e mi sono reso conto di come fosse difficile e complicato. Così mi sono detto: nessuno ha mai sviluppato un motore di ricerca per offerte di lavoro? Allora lo faccio io!” Vito LOMELE

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UN'IDEA NATA A MILANO - Quello che può colpire però è Lomele, pugliese, che ha sì lavorato all'estero ma prima di lanciarsi nella sua start up. Non è scappato in California, non ha sviluppato la sua idea in un incubatore della Silicon Valley, ma a Milano, Italy. Certo, alla fine è un gruppo inglese ad entrare nella società anche se, dal punto di vista gestionale, Lomele resterà sulla plancia di comando. Ma questo fa parte del gioco. Oggi è in ogni caso un giorno da festeggiare per il Partito delle Start Up: la riprova che si può e si deve fare. Jobrapido è nata da soli 6 anni, quando Vito, di ritorno da un'esperienza in Germania, si era accorto che, nonostante la presenza sul web di diversi siti con offerte di lavoro, orientarsi tra di esse non era così facile.

24 MILIONI DI FATTURATO NEL 2011 - La società è cresciuta rapidamente forse anche grazie al carattere anticiclico del suo core business - peggio va l'economia e più persone si ritrovano a perdere il lavoro e dunque a cercarne un altro - e nel 2011 ha fatturato 24 milioni di euro. Più rilevanti i 6 milioni di profitti perché danno un indicazione sul moltiplicatore che il settore è disposto ora a pagare: cinque volte il risultato di bilancio. Ora DMGT accorperà Jobrapido con le altre realtà del gruppo come Jobsite e OilCareers. Il nuovo nome sarà Evenbase. Ma il Partito delle Start Up ha ormai il suo presidente onorario: Vito, un ragazzo informale, simpatico e anche un po' schivo che ha dimostrato che in Italia non c'è nessuna maledizione che impedisca di fare business e aiutare la crescita con il digitale.

SOURCE Corriere della Sera | Massimo Sideri | 16 Maggio 2012

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