ROTARY INTERNATIONAL Distr. 2072 Italia STATUTO

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1 ROTARY INTERNATIONAL Distr. 2072 Italia Affiliato n. 7235 Club n. 12348 STATUTO E REGOLAMENTO Rotary Club di Forlì 2016 Presidenti del Club 1949-50 e 1950-51: Ugo DE CASTRO 1951-52: Guido PERRET 1952-53 e 1953-54: Agostino BIANCHI 1954-55 e 1955-56: Piero BASSETTI 1956-57 e 1957-58: Nino A. MONTI 1958-59 e 1959-60: Ercole Walter FERME 1960-61 e 1961-62: Antonio STANGHELLINI 1962-63 e 1963-64: Evaristo ZAMBELLI 1964-65 e 1965-66: Carlo MAZZONI e Antonio STANGHELLINI 1966-67 e 1967-68: Giuliano RAVAIOLI 1968-69: Mario LORETI 1969-70 e 1970-71: Eolo CAMPORESI 1971-72 e 1972-73: Giuseppe CALZETTI 1973-74: Giovanni DONATI 1974-75: Walter ORIOLl

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1

ROTARY INTERNATIONAL

Distr. 2072 Italia

Affiliato n. 7235

Club n. 12348

STATUTO

E

REGOLAMENTO

Rotary Club di Forlì

2016

Presidenti del Club

1949-50 e 1950-51: Ugo DE CASTRO

1951-52: Guido PERRET

1952-53 e 1953-54: Agostino BIANCHI

1954-55 e 1955-56: Piero BASSETTI

1956-57 e 1957-58: Nino A. MONTI

1958-59 e 1959-60: Ercole Walter FERME

1960-61 e 1961-62: Antonio STANGHELLINI

1962-63 e 1963-64: Evaristo ZAMBELLI

1964-65 e 1965-66: Carlo MAZZONI e Antonio STANGHELLINI

1966-67 e 1967-68: Giuliano RAVAIOLI

1968-69: Mario LORETI

1969-70 e 1970-71: Eolo CAMPORESI

1971-72 e 1972-73: Giuseppe CALZETTI

1973-74: Giovanni DONATI

1974-75: Walter ORIOLl

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1975-76: Aldo Alfredo FANZINI

1976-77 e 1977-78: Fernando BATTAGLIA

1978-79 e 1979-60: Raffaele GAFA’

1980-81: Giorgio MALTONI

1981-82: Alberto SILVESTRI

1982-83: Pietro DI PIAZZA

1983-84: Alberto CASADEI

1984-85: Siro RICCA ROSELLINI

1985-86: Walter VICHI

1986-87: Guido SANTELMO

1987-88: Geo MORRI

1988-89: Antonio VIO

1989-90: Gaio CAMPORESI

1990-91: Sergio FABBRI

1991-1992: Augusto PIREDDA

1992-1993: Agatino VALENTI

1993-1994: Eolo TUMIDEI

1994-1995: Francesco DE CASTRO

1995-1996: Michele SAVORELLI

1996-1997: Giancarlo MICCOLI FAVONI

1997-1998: Cosimo VANNUCCHI

1998-1999: Luigi BATTAGLIA

1999-2000: Alfonsino BADINI

2000-2001: Carlo CANALI

2001-2002: Bruno GREPPI

3

2002-2003: Marco Maria MAGNANI

2003-2004: Franco FABBRI

2004-2005: Giuseppe MECCA

2005-2006 Alberto LAURENZI

2006-2007: Nicola SANGRO

2007-2008: Franco ZAGHINI

2008-2009: Bruno TRAMONTI

2009-2010: Roberto RAVAIOLI

2010-2011: Araldo CAMPANINI

2011-2012: Giovanni MEDRI

2012-2013 Marisa ROSSI

2013-2014: Francesco ROSSI

2014-2015: Salvatore RICCA ROSELLINI

2015-2016: Alberto ZAMBIANCHI

Promosso da Evaristo ZAMBELLI, il Rotary Club di Forlì tenne

la sua prima riunione l’8 febbraio 1949.

Furono Soci Fondatori: Rag. Comm. Agostino BIANCHI, Dott. Ce-

sare CRIVELLUCCI, Prof. Dott. Ugo DE CASTRO, Ing. Giulio DE

TOMMASI, Ing. Pietro FERRARI, Ing. Domenico GAMBI, Ing. Pietro

MADONIA, Ing. Comm. Carlo MAZZONI, Avv. Nino A. MONTI, Gr.

Uff. Giuliano RAVAIOLI, Sen. Prof. Luigi SILVESTRINI, Rag. Ce-

leste VACCARI, Per. Agr. Giulio ZAGNOLI, Cav. Gr. Croce Evari-

sto ZAMBELLI, Prof. Cav. Pietro ZANGHERI, Comm. Aurelio ZANOT-

TI.

Fu eletto primo Presidente il Prof. Dott. Ugo DE CASTRO.

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La Carta del Club porta la data dell’11 aprile 1949.

La revisione del Regolamento è stata curata dalla Sottocommis-

sione formata dai soci: dott. Filippo Cicognani (presidente),

dott. Mario De Simone, avv. Gabriele Ferretti, avv. Enzo Gul-

manelli, dott. Paolo Margotti, Nicola Sangro ed approvata

nell’Assemblea dei soci del 14 giugno 2016.

STATUTO

Art. 1 – Definizioni

Così come sono impiegati in questo statuto, e se il contesto

non indica altrimenti, i termini in questo art. hanno il se-

guente significato:

1. Consiglio: Il consiglio direttivo del club.

2. Regolamento: Il regolamento del club.

3. Consigliere: Un membro del consiglio direttivo.

4. Socio: Un socio attivo del club.

5. RI: Il Rotary International.

6. Anno: L’anno rotariano che inizia il 1° luglio e termina il

30 giugno.

Art. 2 – Nome

Il nome di questa associazione è: Rotary Club di Forlì. (Mem-

bro del Rotary

International).

Art. 3 – Località del Club

L’estensione territoriale di questo club comprende i seguenti

Comuni:

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Forlì, Forlimpopoli, Bertinoro, Meldola, Civitella di Romagna,

Galeata,

Santa Sofia, Predappio, Premilcuore, Castrocaro Terme e Terra

del Sole,

Dovadola, Rocca S. Casciano, Portico e S. Benedetto. Ai sensi

del punto

2.020 del Regolamento del R.I. “Località di un Club” un Club

può essere

istituito in una località che abbia il minimo numero di clas-

sifiche necessarie

per l’istituzione di un nuovo Club. Nella località possono già

esistere

uno o più Club.

Art. 4 – Scopo

Lo scopo del Rotary è quello di diffondere l’ideale del servi-

re, inteso come motore e propulsore di ogni attività.

In particolare, esso si propone di:

1° promuovere e sviluppare relazioni amichevoli fra i propri

membri per renderli meglio atti a servire l’interesse genera-

le;

2° informare ai principii della più alta rettitudine la prati-

ca degli affari e delle professioni; riconoscere la dignità di

ogni occupazione utile e far sì che esse vengano esercitate

nella maniera più degna, quali mezzi per servire la società;

3° orientare l’attività privata, professionale e pubblica di

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ogni membro del Club al concetto di servizio;

4° propagare la comprensione reciproca, la buona volontà e la

pace fra nazione e nazione mediante il diffondersi nel mondo

di relazioni amichevoli fra persone esercitanti le più svaria-

te attività economiche e professionali, unite nel comune pro-

posito e nella volontà di servire.

Art. 5 – Riunioni

§ 1 – Riunioni regolari

(a) – Giorno e ora. Il Club si riunisce una volta alla setti-

mana nel giorno e all’ora indicati nel suo regolamento.

(b) – Cambiamenti. Per validi motivi, il Consiglio può riman-

dare una riunione ad un’altra data (ma entro quella della riu-

nione successiva), oppure può spostarla a un’ora diversa dello

stesso giorno o in un luogo diverso da quello usuale.

(c) – Cancellazioni. Il consiglio può cancellare una riunione

se essa cade in un giorno di festa, in caso di decesso di un

socio o nell’eventualità di un conflitto armato che può mette-

re a repentaglio le vite dei soci. Il consiglio può cancellare

al massimo quattro riunioni all’anno per cause diverse da

quelle sopra indicate, ammesso che si riunisca almeno tre vol-

te di seguito.

§ 2 - Riunione annuale. Il regolamento stabilisce che la riu-

nione annuale per l’elezione dei dirigenti avvenga entro e non

oltre il 31 dicembre.

Art. 6 – Effettivo

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§ 1 - Requisiti generali. Il club si compone d’individui adul-

ti di buona volontà e buona reputazione professionale.

§ 2 - Tipi di affiliazione. Il club ammette due tipi di soci:

attivi e onorari.

** Provvedimento temporaneo relativo al comma 2 - Nonostante

quanto indicato

all’art. 6, comma 2, nessun socio che sia divenuto tale entro

il l° luglio

2001 perderà l’affiliazione a causa del decreto 01-148 appro-

vato dal Consiglio di Legislazione nel 2001. Nel 2001 il Con-

siglio di Legislazione ha adottato un provvedimento che elimi-

na alcuni tipi di affiliazione (socio seniore attivo, socio

attivo aggiunto) e riveduto il principio delle classifiche.

Tuttavia, nessun socio che sia divenuto tale entro il l° lu-

glio 2001 perderà l’affiliazione a causa di questo provvedi-

mento. Tutti i soci le cui categorie sono state eliminate di-

venteranno soci attivi.

§ 3 - Soci attivi. Può essere ammesso come socio attivo del

club chiunque sia in possesso dei requisiti indicati all’art.

5, comma 2 dello statuto del RI.

§ 4 - Trasferimento di un ex rotariano. Un socio può proporre

come socio attivo del club un individuo proveniente da un al-

tro club, la cui affiliazione sia terminata in seguito al tra-

sferimento dell’attività professionale al di fuori dei limiti

territoriali del club originario. L’ex socio può essere anche

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proposto dal club di provenienza.

§ 5 - Doppia affiliazione. Nessuno può essere socio attivo di

questo e di un altro club. Nessuno può essere contemporanea-

mente socio attivo e onorario del club. Nessuno può essere so-

cio attivo di questo club e socio di un club Rotaract.

§ 6 - Soci onorari.

Eleggibilità. (a) Possono essere ammessi come soci onorari del

club, e per un periodo stabilito dal consiglio, individui che

si siano distinti al servizio degli ideali rotariani. Tali in-

dividui possono essere soci onorari di più di un club.

Diritti e privilegi.(b) I soci onorari sono esenti dal paga-

mento della quota di ammissione e delle quote sociali, non

hanno diritto di voto, non possono ricoprire cariche

all’interno del club e non rappresentano alcuna classifica, ma

hanno il diritto di partecipare a tutte le riunioni e di gode-

re di ogni altro privilegio. L’unico diritto e privilegio di

cui i soci onorari godono presso un altro club, è quello di

visitarlo senza essere ospiti di un rotariano.

§ 7 - Titolari di cariche pubbliche. I soci che assumano una

carica pubblica per un periodo limitato di tempo continueranno

a rappresentare la classifica originale anziché quella della

carica temporanea. Fanno eccezione alla regola le cariche giu-

diziarie e quelle presso istituzioni scolastiche di vario li-

vello.

§ 8 - Impiego presso il Rotary International. Chiunque sia di-

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pendente del RI può essere anche socio del club.

Art. 7 – Classifiche

§ 1 - Provvedimenti generali.

Attività principale.(a) Ogni socio è classificato in base alla

sua attività professionale. La classifica è quella che descri-

ve l’attività principale del socio o della ditta, società o

ente di cui fa parte.

Rettifiche.(b) Se le circostanze lo richiedono, il consiglio

direttivo può rettificare o adattare la classifica di qualsia-

si socio. In tal caso, il socio sarà informato della modifica

e avrà diritto a esprimere il proprio parere in proposito.

§ 2 - Restrizioni. Il club non può ammettere un socio attivo

in una classifica che sia già rappresentata da cinque o più

soci, a meno che il club non abbia più di 50 soci, nel qual

caso può ammettere un socio attivo in una classifica, purché

il numero dei suoi rappresentanti non superi il l0 per cento

dei soci attivi del club. Il numero complessivo dei rappresen-

tanti di una classifica non include i soci pensionati. Se un

socio cambia classifica, può mantenere la propria affiliazione

al club nella nuova classifica indipendentemente da queste re-

strizioni.

** Provvedimento temporaneo relativo al comma 2 - Nonostante

quanto indicato all’art. 6, comma 2, nessun socio che sia di-

venuto tale entro il l° luglio 2001 perderà l’affiliazione a

causa del decreto 01-148 approvato dal Consiglio di Legisla-

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zione nel 2001. (Vedi nota all’art. 6, comma 2 del presente

statuto.)

Art. 8 – Assiduità

§ 1 - Provvedimenti generali. Ogni socio del club è tenuto a

partecipare alle riunioni regolari dello stesso. Un socio è

considerato presente a una riunione regolare se vi partecipa

per almeno il 60 per cento del tempo, o se, dovendo assentarsi

improvvisamente dalla riunione, in seguito dimostra in maniera

soddisfacente che l’assenza è dovuta a motivi validi, o ancora

se recupera in uno dei modi seguenti:

(a) 14 giorni prima o dopo la riunione. Se quattordici (14)

giorni prima o dopo la riunione cui non può partecipare, il

socio;

(1) partecipa per almeno il 60 percento del tempo alla riunio-

ne regolare di un altro club o di un club provvisorio;

(2) partecipa alla riunione regolare di un club Rotaract o In-

teract, di un Gruppo rotariano comunitario, di un club Rota-

ract o Interact provvisorio, o di un Gruppo rotariano comuni-

tario provvisorio;

(3) partecipa a un congresso del RI, a un consiglio di legi-

slazione, a un’assemblea internazionale, a un istituto del Ro-

tary per dirigenti passati e presenti del RI, a un istituto

del Rotary per dirigenti passati, presenti ed entranti del RI,

o a qualsiasi altra riunione convocata con l’approvazione del

Consiglio Centrale (o del presidente del RI che agisca per

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‘conto del Consiglio), a un congresso multizonale del Rotary,

a una riunione di una commissione del RI, a un congresso di-

strettuale, a un’assemblea distrettuale, a una qualsiasi riu-

nione distrettuale convocata dal Consiglio Centrale, alla riu-

nione di una commissione distrettuale convocata dal governato-

re, o a una riunione intracittadina di club regolarmente an-

nunciata;

(4) si presenta all’ora e nel luogo in cui avvengono di con-

sueto le riunioni di un altro club, con l’intenzione di parte-

ciparvi, ma non può perché la riunione non ha luogo;

(5) partecipa a un progetto di servizio del club, a un evento

o incontro sponsorizzato dal club e autorizzato dal suo consi-

glio;

(6) partecipa a una riunione del consiglio o, se autorizzato

dal medesimo, alla riunione di una commissione cui è stato as-

segnato.

Qualora un socio si trovi al di fuori del paese in cui risiede

per più di quattordici (14) giorni, i limiti di tempo non sono

imposti, così da permettere al socio di prendere parte, in

qualsiasi momento, alle riunioni nel paese in cui si trova,

che saranno considerate un valido recupero di quelle cui non

ha potuto prendere parte durante il soggiorno all’estero.

(b) All’epoca della riunione. Se, all’epoca della riunione, il

socio si trova

(1) in viaggio per via possibilmente diretta verso o da una

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delle riunioni indicate alla lettera (a) (3) del presente com-

ma.

(2) in viaggio per affari rotariani, come dirigente, membro di

una commissione del RI o amministratore della Fondazione Rota-

ry;

(3) in viaggio per affari rotariani, come rappresentante spe-

ciale del governatore distrettuale in occasione della forma-

zione di un nuovo club;

(4) in viaggio per affari rotariani, come dipendente del RI;

(5) direttamente e attivamente impegnato in un progetto di

servizio sponsorizzato dal distretto, dal RI o dalla Fondazio-

ne Rotary in una zona remota in cui non esista la possibilità

di compensare l’assenza;

(6) impegnato in attività rotariane debitamente autorizzate

dal consiglio, che non consentano la partecipazione alla riu-

nione.

(c) Assenze prolungate per trasferte di lavoro. Se il socio,

trovandosi in trasferta all’interno del paese in cui risiede

per un prolungato periodo di tempo e avendo ottenuto il con-

senso del proprio club e di un club designato, partecipa alle

riunioni di quest’ultimo.

§ 2 - Assenze giustificate. L’assenza di un socio è giustifi-

cata se

(a) tale assenza si verifica in conformità con le condizioni e

le circostanze approvate dal consiglio. Il consiglio può giu-

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stificare l’assenza di un socio per motivi che considera vali-

di e sufficienti.

(b) l’età del socio e i suoi anni di affiliazione a uno o più

club, combinati insieme, equivalgono a un minimo di 85 anni e

il socio ha comunicato per iscritto al segretario del club il

proprio desiderio di essere esentato, ottenendo il permesso

del consiglio.

§ 3 - Assenze dei dirigenti del RI. L’assenza di un socio è

giustificata se il socio è dirigente del RI.

§ 4 - Registri delle presenze. Un socio le cui assenze sono

giustificate in base a quanto indicato al comma 2, lettera (b)

del presente art. non è considerato ai fini del computo delle

presenze e delle assenze alle riunioni del club.

Art. 9 – Consiglieri e dirigenti

§ 1 - Corpo dirigente. Il corpo dirigente del club è rappre-

sentato dal consiglio direttivo, costituito e composto in con-

formità al regolamento del club.

§ 2 - Autorità. L’autorità del consiglio si estende a tutti i

dirigenti e le commissioni e, se ha motivi validi, può dichia-

rare vacante un ufficio.

§ 3 - Decisioni del consiglio. Le decisioni del consiglio in

merito a qualsiasi aspetto dell’attività del club hanno carat-

tere definitivo e sono soggette solo ad appello del club. Tut-

tavia, nel caso in cui il consiglio decida di cessare

l’affiliazione di un socio, l’interessato può, conformemente

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all’art. 11, comma 6, fare appello al club o avvalersi della

clausola arbitrale. In caso di appello, una decisione può es-

sere annullata solo dal voto dei due terzi dei soci presenti a

una riunione ordinaria in cui ci sia il numero legale dei par-

tecipanti, purché l’appello sia stato notificato dal segreta-

rio a ogni socio del club almeno cinque (5) giorni prima della

riunione. In caso di appello, la decisione del club ha valore

definitivo.

§ 4 - Dirigenti. I dirigenti del club sono: il presidente, il

presidente eletto

e uno o più vicepresidenti, il segretario, il tesoriere e il

prefetto. Presidente, presidente eletto e vicepresidenti sono

membri del consiglio,mentre segretario, tesoriere e prefetto

possono esserlo o non esserlo,a seconda di quanto stabilisce

il regolamento del club.

§ 5 - Elezione dei dirigenti.

(a) Mandato dei dirigenti (presidente escluso). I dirigenti

sono eletti in base a quanto stabilito dal regolamento del

club e, tranne il presidente, entrano in carica il 1° luglio

immediatamente successivo alla loro elezione e restano in ca-

rica per il periodo relativo alla stessa, o fino all’elezione

e all’insediamento dei loro successori.

(b) Mandato presidenziale. Il presidente è eletto in base a

quanto stabilito dal regolamento del club, non più di due (2)

anni e non meno di diciotto (18) mesi prima del giorno in cui

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entra in carica. Il presidente serve come presidente eletto

per l’anno immediatamente precedente a quello per cui è stato

eletto presidente. Il mandato presidenziale dura un (1) anno,

dal 1° luglio al 30 giugno successivo o fino all’elezione e

all’insediamento di un successore.

Qualifiche. (c) Tutti i dirigenti e i membri del consiglio so-

no soci in regola del club. Il presidente eletto è tenuto a

partecipare al seminario d’istruzione dei presidenti eletti e

all’assemblea distrettuale, a meno che non ne sia dispensato

dal governatore eletto. In tal caso, il presidente eletto in-

via in sua vece un rappresentante del club incaricato di in-

formarlo sui lavori.

Art. 10 – Quote sociali

Ogni socio. è tenuto a pagare una quota di ammissione e quote

sociali annuali, come stabilito dal regolamento, con

l’eccezione dei soci provenienti da altri club, i quali, se

ammessi al club, non devono pagare una seconda quota di ammis-

sione (art. 6, comma 4).

Art. 11 – Durata dell’affiliazione

§ 1 - Durata. L’affiliazione al club dura fintanto che esiste

il club, salvo cessazione secondo le disposizioni che seguono.

§ 2 - Cessazione automatica.

(a) Qualifiche. Un socio cessa automaticamente di far parte

del club quando non soddisfa più i requisiti di appartenenza;

tuttavia:

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(1) il consiglio può dare a un socio che si trasferisca al di

fuori del territorio del club un permesso speciale di un (1)

anno al massimo, per consentirgli di visitare un club nella

comunità in cui si trasferisce e farvisi conoscere, purché il

socio mantenga la stessa classifica e continui a soddisfare

gli altri requisiti di appartenenza al club;

(2) il consiglio può consentire a un socio che si trasferisca

al di fuori del territorio del club di mantenerne

l’affiliazione, purché il socio mantenga la stessa classifica

e continui a soddisfare gli altri requisiti di appartenenza al

club;

(3) un socio che perda, senza intenzione, la propria classifi-

ca può conservarla e ottenere un permesso di un (1) anno al

massimo per trovare un altro impiego all’interno della classi-

fica attuale o di una nuova. Detto socio deve continuare a

soddisfare gli altri requisiti di appartenenza al club.

L’affiliazione cesserebbe solo al termine del periodo coperto

dal permesso.

(b) Riammissione. Un socio la cui affiliazione cessi per uno

dei motivi esposti alla lettera (a) può presentare domanda di

riammissione, mantenendo la classifica precedente o richieden-

done una nuova, senza dover pagare una seconda quota di ammis-

sione.

(c) Cessazione di affiliazione come socio onorario. Un socio

onorario cessa automaticamente di essere tale al termine del

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periodo stabilito dal consiglio per tale affiliazione. il con-

siglio può tuttavia estendere detto periodo, come può anche

revocare l’affiliazione onoraria in qualsiasi momento.

§ 3 - Cessazione per morosità.

(a) Procedura. Un socio che non abbia pagato le quote dovute

entro 30 giorni successivi alla scadenza, è invitato a versar-

le dal segretario mediante un sollecito scritto, inviato

all’ultimo indirizzo noto. Se il pagamento non avviene entro

10 giorni dalla data del sollecito, il consiglio può, a pro-

pria discrezione, annullare l’affiliazione del socio.

(b) Riammissione. Il consiglio può riammettere un socio che

abbia perso l’affiliazione al club, previa domanda e sistema-

zione di tutte le pendenze. Nessun socio, tuttavia, può essere

riammesso come socio attivo se la propria classifica è stata

nel frattempo occupata.

§ 4 - Cessazione per assenza abituale.

(a) Percentuali di assiduità. Un socio deve

(1) partecipare ad almeno il 60 percento delle riunioni rego-

lari del proprio club o di un altro (come eventuale forma di

recupero), in ciascuno dei due semestri dell’anno sociale;

(2) partecipare ad almeno il 30 percento delle riunioni rego-

lari del proprio club in ciascuno dei due semestri dell’anno

sociale. I soci che non soddisfano questi requisiti perdono

l’affiliazione al club, a meno che non siano dispensati dal

consiglio per validi motivi.

18

(b) Assenze consecutive. Un socio che non sia dispensato dal

consiglio per validi motivi o in base a quanto stabilito

all’art. 8, comma 2 o 3, e che risulti assente a quattro riu-

nioni consecutive, sarà informato dal consiglio che la sua as-

senza può essere interpretata come rinuncia all’affiliazione

al club. Dopodiché il consiglio può, con la maggioranza dei

voti, cessare l’affiliazione.

§ 5 - Cessazione per altri motivi.

(a) Motivi validi. il consiglio può cessare l’affiliazione di

qualsiasi socio che non soddisfi più i requisiti richiesti per

l’appartenenza al club, o per altri motivi validi, mediante il

voto di almeno due terzi dei suoi membri, durante una riunione

convocata per l’occasione.

(b) Preavviso. Prima di intervenire come indicato alla lettera

(a) del presente comma, il consiglio provvederà a informare il

socio delle intenzioni, mediante un preavviso di almeno dieci

(l0) giorni, dandogli la possibilità di rispondere per iscrit-

to. Il socio avrà inoltre diritto a esporre di persona le pro-

prie ragioni davanti al consiglio.

Il preavviso sarà recapitato di persona o mediante raccomanda-

ta all’ultimo indirizzo noto del socio.

(c) Sospensione della classifica. Una volta che il consiglio

ha cessato l’affiliazione di un socio per i motivi sopra espo-

sti, il club non ammetterà un altro socio nella stessa classi-

fica dell’ex socio fintanto che non sarà scaduto il termine

19

per gli appelli e non sarà stata annunciata la decisione ulti-

ma del club o degli arbitri.

§ 6 - Diritto di appello o cessazione per decisione arbitrale.

(a) Preavviso. Entro sette (7) giorni dalla decisione del con-

siglio di cessare l’affiliazione, il segretario invia al socio

comunicazione scritta della decisione. Il socio ha quindi

quattordici (14) giorni per comunicare per iscritto al segre-

tario la propria intenzione di appellarsi al club o di richie-

dere una decisione arbitrale, come stabilito al successivo

art. 15.

(b) Convocazione dell’appello. In caso di appello, il consi-

glio decide la data in cui sarà discusso, a una riunione rego-

lare del club entro ventuno (21) giorni dalla ricezione della

richiesta di appello. Ogni socio dev’essere informato

dell’argomento particolare della riunione con almeno cinque

(5) giorni di anticipo. A tale riunione sono ammessi solo i

soci del club.

(c) Arbitrato. In caso di arbitrato, ognuna delle due parti

nomina un arbitro e gli arbitri nominano un giudice. Arbitri e

giudice devono essere soci di un Rotary club.

(d) Appello. In caso di appello, la decisione del club avrà

carattere definitivo per tutte le parti e non sarà soggetta ad

arbitrato.

(e) Decisione arbitrale. In caso di arbitrato, la decisione

degli arbitri o, se gli arbitri non raggiungono un accordo,

20

del giudice avrà carattere definitivo per tutte le parti e non

sarà soggetta ad appello.

§ 7 - Decisioni del consiglio. La decisione del consiglio di-

venta definitiva in mancanza di appello al club o di richiesta

di arbitrato.

§ 8 - Dimissioni. Le dimissioni di un socio dal club devono

essere comunicate per iscritto al presidente o al segretario,

e sono accettate dal consiglio a condizione che il socio sia

in regola con il pagamento delle somme spettanti al club.

§ 9 - Perdita dei diritti relativi al patrimonio sociale. Un

socio che cessi, per qualsiasi motivo, di appartenere al club

perde ogni diritto sui fondi o altri beni appartenenti al

club.

Art. 12 – Affari locali, nazionali e internazionali

§ 1 - Argomenti appropriati. Il benessere generale della comu-

nità, della nazione e del mondo interessa naturalmente i soci

del club, e ogni questione pubblica che abbia a che fare con

tale benessere dev’essere oggetto di analisi e discussione al-

le riunioni del club, in modo che i soci possano farsi

un’opinione personale. Ciò nonostante, il club non deve espri-

mere opinioni in merito ad alcun provvedimento controverso

in sospeso.

§ 2 - Neutralità. Il club non appoggia o raccomanda candidati

a cariche pubbliche, né discute durante le sue riunioni i me-

riti o i demeriti di tali candidati.

21

§ 3 - Apoliticità.

(a) Risoluzioni e giudizi. Il club non può adottare né diffon-

dere risoluzioni o giudizi, né prendere decisioni in merito a

questioni o problemi internazionali di natura politica.

(b) Appelli. Il club non può rivolgere appelli a club, popoli

o governi, né diffondere lettere, discorsi o programmi per la

risoluzione di problemi internazionali specifici di natura po-

litica.

§ 4 - Celebrazione delle origini del Rotary. La settimana in

cui ricorre l’anniversario della fondazione del Rotary (23

febbraio) è stata designata Settimana della Pace e della Com-

prensione Mondiali. Durante questa settimana, il club celebra

il servizio rotariano, riflette sui risultati conseguiti in

passato e si concentra sui programmi intesi a promuovere la

pace, la comprensione e la buona volontà nella comunità

e nel resto del mondo.

Art. 13 – Riviste rotariane

§ 1 - Abbonamento obbligatorio. A meno che il club non sia

stato dispensato dal Consiglio Centrale, in conformità con il

regolamento del RI, dall’osservare gli obblighi stabiliti nel

presente art., ogni socio deve, per la durata

dell’affiliazione, abbonarsi alla rivista ufficiale del Rotary

International o a una rivista rotariana approvata e prescritta

per il club dal Consiglio Centrale. L’abbonamento è pagato

ogni sei (6) mesi, fintanto che dura l’affiliazione del socio

22

al club e fino al termine del semestre in cui il socio cessi

eventualmente di far parte del club.

§ 2 - Riscossione. Il club ha il compito di riscuotere

gl’importi relativi agli abbonamenti di tutti i soci per seme-

stri anticipati, e di trasmetterli alla Segreteria del RI o

all’ufficio della pubblicazione rotariana prescritta, in base

a quanto stabilito dal Consiglio Centrale.

Art. 14 – Accettazione dello scopo e osservanza dello statuto

e del regolamento

Con il pagamento della quota di ammissione e delle quote so-

ciali, il socio accetta i principi del Rotary, quali sono

espressi nel suo scopo, e si impegna a osservare lo statuto e

il regolamento di questo club e a esserne vincolato,

e soltanto a tali condizioni ha diritto ai privilegi del club.

Nessun socio può essere dispensato dall’osservanza dello sta-

tuto e del regolamento adducendo la scusa di non averne rice-

vuta copia.

Art. 15 – Arbitrato

In caso di controversia tra un socio o un ex socio e il club,

un suo dirigente o il consiglio, riguardo a una questione che

non sia una decisione del consiglio e che non possa essere ri-

solta mediante la procedura prevista in questi casi, la con-

troversia sarà deferita, mediante richiesta al segretario da

una delle due parti, a un collegio arbitrale. La procedura da

seguire in tal caso è indicata all’art. 11, comma 6, lettere

23

(c) ed (e).

Art. 16 – Regolamento

Questo club adotterà un regolamento che non sia in contrasto

con lo statuto o il regolamento del RI, con le norme per

l’amministrazione di una zona, là dove esistano, e con il pre-

sente statuto. Detto regolamento può incorporare provvedimenti

supplementari e può essere emendato di tanto in tanto secondo

le disposizioni in esso contenute.

Art. 17 – Interpretazione

§ 1- Ogni riferimento a “rotariano”, “socio”, “dirigente” e a

ognuna delle cariche relative all’amministrazione del club,

del distretto e del Rotary International va inteso anche per

le persone di sesso femminile.

§ 2 - L’uso del termine “posta”, in qualsiasi forma, deriva-

zione e combinazione appaia nel presente statuto, implica

l’uso sia della posta tradizionale che di quella elettronica

(e-mail), quest’ultima intesa come mezzo per ridurre i costi e

ottimizzare i tempi di risposta.

Art. 18 – Emendamenti

§ 1 - Modi. Salvo per quanto stabilito al comma 2 di questo

art., il presente statuto può essere emendato solo dal consi-

glio di legislazione nel modo stabilito dal regolamento del RI

per l’emendamento del medesimo.

§ 2 - Emendamento dell’Art. 2 e dell’Art. 3. Gli articoli 2

(Nome) e 3 (Località del club) del presente statuto possono

24

essere emendati in qualunque riunione regolare del club cui

sia presente il quorum, mediante voto affermativo della mag-

gioranza dei soci presenti e votanti, purché la proposta di

emendamento sia stata comunicata per iscritto a tutti i soci

almeno dieci (l0) giorni prima della riunione, e purché tale

emendamento sia sottoposto all’approvazione del Consiglio Cen-

trale ed entri in vigore solo dopo tale approvazione.

REGOLAMENTO

Art. 1 – Definizioni:

1. Consiglio: il Consiglio Direttivo del Club

2. Consigliere: membro del Consiglio Direttivo.

3. Socio: un socio attivo del Club.

4. R.I.: il Rotary International Club

5. Anno: l’anno rotariano che inizia il 1° luglio.

Art. 2 – Consiglio Direttivo

Il Consiglio Direttivo è l’Organo amministrativo di questo

Club; esso è costituito da 6 soci del Club eletti ai sensi

dell’art. 3 del presente regolamento, dal Presidente, dal Pre-

sidente entrante o in sua mancanza dal Presidente

Designato e dall’ultimo Past President.

Il VicePresidente, il Segretario ed il Tesoriere sono scelti

tra i Consiglieri eletti e sono nominati dal Consiglio.

Art. 3 – Elezione dei Consiglieri e dei dirigenti

I. Nella ultima decade di ottobre, nel corso di una normale

riunione, l’apposita Commissione di designazione dei candidati

25

composta dal Presidente in carica, dal Presidente uscente e

dal Presidente eletto, con l’assistenza del Segretario, pre-

senta ai soci un elenco di candidati per l’elezione dei Consi-

glieri per l’anno sociale successivo ed un nominativo per

l’elezione della carica di Presidente per il secondo anno so-

ciale successivo. L’elenco dei Consiglieri viene fatto circo-

lare fra i soci presenti i quali potranno integrarlo, senza

alcuna particolare formalità, con i nominativi di proprio gra-

dimento. I soci potranno altresì proporre un secondo nominati-

vo in qualità di candidato alla Presidenza, in aggiunta a

quello proposto dalla Commissione di designazione, ma tale

candidatura sarà accolta solo se, a seguito di comunicazione

agli iscritti entro dieci giorni, sarà approvata e sottoscrit-

ta da almeno un terzo dei soci.

L’elenco così formato costituirà la lista dei candidati da vo-

tare che verrà inviata a tutti i soci entro l’ultima settimana

di novembre.

II. Nell’Assemblea annuale per il rinnovo delle cariche si

procede innanzi tutto alla elezione del Presidente.

Si procede quindi, con distinta votazione, all’elezione di sei

Consiglieri. Ogni socio può votare tanti nomi quanti sono i

membri da eleggere. Le votazioni si fanno a schede segrete e

non sono ammesse deleghe o espressioni di voto a mezzo posta.

Sono nulli i singoli voti dati a nominativi che non figurano

nell’elenco dei candidati.

26

Sono altresì nulle le schede che esprimano il voto per un nu-

mero di candidati superiore a quelli da eleggere.

Non raggiungendo l’unico candidato alla carica di Presidente

la maggioranza assoluta dei votanti, si convoca entro 15 gior-

ni un’altra assemblea nel corso della quale si ripropone la

candidatura del medesimo Presidente. Questi è eletto qualora

ottenga la maggioranza assoluta dei voti; in difetto, dovrà

rinnovarsi l’intera procedura di elezione del Presidente di

cui al presente articolo, individuando un nuovo candidato.

Nel caso in cui più candidati alla carica di Presidente non

raggiungano la maggioranza assoluta dei voti, si procede al

ballottaggio fra i due che hanno riportato il maggior numero

di voti.

Analogamente si procede per quei candidati che dovranno entra-

re a far parte del Consiglio Direttivo, in caso di parità di

voti.

Chiusa la votazione, i candidati che hanno riportato il mag-

gior numero di voti vengono dichiarati eletti. L’esito della

votazione è comunicato all’Assemblea, con l’indicazione del

numero dei voti ottenuti dai singoli candidati.

III. Il nuovo Consiglio Direttivo che entrerà in funzione il

1° luglio dell’anno successivo, deve riunirsi entro la prima

decade di gennaio.

In questa sua prima riunione esso, procede alla nomina di un

Vice Presidente, del Segretario, del Tesoriere e del Prefetto.

27

Solo quest’ultimo può essere scelto anche tra i soci non elet-

ti in Consiglio.

I nominativi del Presidente e del Segretario, nuovi eletti,

devono essere comunicati dal Club direttamente alla Segreteria

del R.I. entro il 15 gennaio.

IV. Qualora nel corso dell’anno sociale si renda vacante la

carica di Presidente, il Vice Presidente ne dà pronta notizia

ai soci e dispone perché si proceda, entro 30 giorni, alla

elezione del nuovo Presidente, con le modalità stabilite al

paragrafo 2 ma con i termini di cui all’ultimo capoverso del

presente paragrafo.

Verificandosi la vacanza di qualsiasi altro membro nel Consi-

glio Direttivo, il posto vacante sarà occupato, per il periodo

ancora a decorrere sino alla fine dell’anno sociale, dal primo

dei non eletti.

La vacanza di più della metà dei membri del Consiglio Diretti-

vo porta alla decadenza dalla carica anche degli altri Consi-

glieri.

In questo caso deve essere convocata entro quindici giorni

l’Assemblea dei soci per la elezione del nuovo Consiglio con

l’esclusione del Presidente se ancora in carica. L’avviso di

convocazione deve essere spedito ai soci almeno dieci giorni

prima di quello fissato per la votazione, unitamente ad un

elenco di candidati proposti dalla Commissione

di cui al paragrafo I.

28

V. Lo stesso socio non può essere rieletto Presidente se non

dopo un biennio.

VI. I Past President ed i Past Governors appartenenti al Club

costituiscono, assieme al Presidente in carica, la “Consulta

del Club”. Questa ha funzioni consultive per le questioni di

indirizzo generale. Inoltre potrà svolgere opera moderatrice

in ogni vertenza fra i soci. La Consulta dovrà essere inter-

pellata dalla Commissione di cui al precedente paragrafo 1,

prima della designazione del candidato alla Presidenza. Il pa-

rere espresso non sarà vincolante.

VII. La procedura di arbitrato per eventuali controversie ri-

chiamata all’art. 15 dello statuto sarà di tipo irrituale.

Art. 4 – Compiti dei dirigenti

I. Presidente. Ha la rappresentanza del Club, ha il compito di

presiedere le riunioni del Club e del Consiglio Direttivo e di

svolgere le altre mansioni normalmente connesse al suo incari-

co.

II. Presidente entrante. Partecipa al Consiglio Direttivo del

Club e svolge le altre mansioni affidategli dal Presidente del

Club o dal Consiglio stesso.

VIII. Vice Presidente. Ha il compito di presiedere le riunioni

del Club e del Consiglio Direttivo in assenza del Presidente;

svolge le altre mansioni normalmente connesse al suo incarico.

III. Segretario. Ha il compito di: tenere aggiornato l’albo

dei soci; registrare le presenze alle riunioni, diramare le

29

convocazioni alle riunioni del Club e del Consiglio Direttivo;

redigere e conservare i verbali di tali riunioni; compilare i

rapporti richiesti dal R.I., inclusi i rapporti semestrali al

1° luglio e al 1° gennaio di ogni anno, come pure i rapporti

parziali al 1° ottobre e al 1° aprile per ogni socio attivo

ammesso dopo l’inizio del semestre luglio-dicembre o gennaio-

giugno; compilare i rapporti sui mutamenti della compagine dei

soci; fornire il rapporto mensile di assiduità da trasmettere

al Governatore distrettuale entro 15 giorni successivi

all’ultima riunione del mese; svolgere le altre mansioni nor-

malmente connesse al suo incarico. A fine incarico il Segreta-

rio depositerà nell’archivio del Club i verbali delle riunioni

del Consiglio.

IV. Tesoriere. Ha il compito di custodire i fondi, curando

l’incasso delle quote, il pagamento dei fornitori, la riscos-

sione e l’invio al R.I. dell’importo relativo agli abbonamenti

alla rivista ufficiale; fornisce il rendiconto al Club ogni

anno e in qualsiasi altro momento gli venga richiesto dal Con-

siglio e svolge le altre mansioni connesse al suo incarico. Al

termine dell’incarico, il Tesoriere deve consegnare al Teso-

riere entrante o al Presidente tutti i fondi, i libri contabi-

li e qualsiasi altro bene del Club.

V. Prefetto. É il maestro di cerimonie e l’organizzatore di

tutte le riunioni e le manifestazioni del Club; collabora con

il Segretario nella registrazione delle presenze alle riunioni

30

ed in ogni altra attività richiesta dal Presidente o dal Se-

gretario. Svolge le mansioni normalmente connesse con questo

incarico e altre eventualmente decise dal Presidente o dal

Consiglio Direttivo.

Art. 5 – Riunioni

I. Assemblea annuale. Un’assemblea annuale del Club sarà tenu-

ta nella prima o seconda riunione di dicembre di ogni anno; in

tale occasione vengono eletti il Presidente ed i Consiglieri

per l’anno successivo.

II. Le riunioni regolari settimanali del Club saranno tenute

nel giorno di martedì alle ore 20.30, o in altra giornata ed

orario proposti dal Consiglio ad approvati dall’Assemblea.

Ogni spostamento o annullamento di una riunione regolare di-

sposto dal Consiglio, sarà comunicata a tutti i soci del Club.

Ogni socio in regola, eccetto i soci onorari e quelli dispen-

sati dal Consiglio Direttivo di questo Club conformemente a

quanto stabilito all’art. 8, paragrafo 2 dello Statuto verrà

considerato presente qualora prenda parte alla riunione rego-

lare per almeno il 60% del tempo di suo svolgimento. Equiva-

lentemente è ritenuta valida la partecipazione alla riunione

di altro Rotary Club nella misura stabilita dall’art. 8, para-

grafo 1 dello Statuto.

III. Il quorum costitutivo dell’assemblea annuale delle riu-

nioni regolari di questo Club è rappresentato del 1/3 dei so-

ci.

31

IV. I soci, nel corso delle normali riunioni del Club possono

validamente assumere deliberazioni su qualsiasi argomento che

non sia di competenza dell’Assemblea annuale, a condizione

che:

- gli argomenti siano stati comunicati preventivamente a tutti

i soci;

- le deliberazioni siano prese con voto favorevole di almeno

due terzi dei soci presenti.

V. La regolare frequenza alle riunioni settimanali è preciso

dovere di VII. ogni socio. Si richiamano, a tal proposito, le

norme e le disposizioni contenute nello Statuto, all’art. 8.

VI. Il Consiglio Direttivo si riunisce normalmente il secondo

martedì di ogni mese o in altra giornata deliberata dal Consi-

glio medesimo. Può essere inoltre convocato in seduta speciale

ogni qualvolta il Presidente lo ritenga necessario o qualora

ne facciano richiesta almeno due membri del Consiglio stesso.

I membri del Consiglio devono essere avvertiti in tempo utile

delle convocazioni su accennate.

Il quorum costitutivo del Consiglio è dato dalla maggioranza

dei suoi componenti. Ogni deliberazione deve ottenere la mag-

gioranza dei voti dei presenti, salvo l’eccezione relativa

all’ammissione dei soci. In ipotesi di parità, risulterà deci-

sivo il voto espresso dal Presidente.

VII. L’anno sociale del Club inizia il 1° luglio e termina il

30 giugno dell’anno successivo. Nell’ultima riunione di giugno

32

il Presidente riferirà sull’andamento del Club per l’anno so-

ciale trascorso.

Art. 6 – Quote sociali

I. Ogni nuovo socio è tenuto a pagare al Club, la quota di am-

missione nella misura determinata. Soltanto dopo il pagamento

di tale somma il candidato sarà considerato socio del Club.

II. Ogni socio è tenuto a corrispondere la quota annuale in

quattro rate trimestrali anticipate.

La quota annuale è determinata in misura ridotta della metà

per i soci che hanno raggiunto l'età di ottanta (80) anni ed i

venticinque (25) anni di appartenenza ad un Rotary Club o per

i soci che hanno raggiunto l'età di ottantacinque (85) anni. I

requisiti di età e di appartenenza al Club devono sussistere

all'inizio dell'anno rotariano. La riduzione della quota an-

nuale alla metà può essere applicata anche ai soci che ne fan-

no richiesta per gravi motivi di salute.

La quota comprende l’abbonamento alla rivista “Rotary”,

all’annuario, ai bollettini e pubblicazioni del Club ed è com-

prensiva dell’importo delle spese generali nonché di quelle

relative alle consumazioni standard nelle normali riunioni

conviviali e dei contributi al Distretto.

Tutti gli importi delle quote sociali possono essere aumentati

o ridotti con deliberazione dei soci presa con le modalità di

cui all’art. 5 paragrafo IV, su proposta del Consiglio Diret-

tivo.

33

Art. 7 – Sistema di votazione

Le decisioni che riguardano il Club saranno prese con votazio-

ne a viva voce o per alzata di mano, ad eccezione

dell’elezione del Presidente e dei Consiglieri, che avrà luogo

di presenza a scrutinio segreto.

Il Consiglio può determinare che una specifica decisione sia

presa dall’Assemblea a scrutinio segreto.

Art. 8 – Quattro vie d’azione

Le quattro vie d’azione (azione interna, di pubblico interes-

se, professionale e internazionale) costituiscono il fondamen-

to teorico e pratico della vita del Club.

Art. 9 – Commissioni

Le Commissioni si occupano di portare a termine gli obiettivi

del Club, in base alle quattro vie d’azione del Rotary. Il

Presidente entrante, il Presidente e l’ultimo past President

del Club devono collaborare per assicurare la continuità ammi-

nistrativa; per questo stesso motivo, ogni qualvolta possibile

i componenti di una commissione devono rimanere in carica per

tre anni. Il Presidente entrante è responsabile della nomina

dei presidenti e dei membri delle Commissioni quando vi siano

posti vacanti, e deve riunirsi con le Commissioni all’inizio

del suo mandato per pianificare insieme le attività del Club.

Le Commissioni ordinarie sono le seguenti:

Compagine dei soci.

Incaricata di preparare e mettere in atto un piano omnicom-

34

prensivo per l’ammissione al Club e la conservazione

dell’effettivo. É altresì incaricata di esaminare le candida-

ture di ammissione di nuovi soci, a norma del successivo art.

13.

Relazioni pubbliche del Club.

Incaricata di mantenere i contatti con l’esterno e di promuo-

vere i progetti e le attività del Club.

Amministrazione del Club.

Svolge attività collegate con il funzionamento del Club.

Progetti.

Si occupa della preparazione e messa in opera di progetti edu-

cativi, umanitari e di formazione a livello locale ed interna-

zionale.

Fondazione Rotary.

Sviluppa un piano d’azione a sostegno della Fondazione Rotary,

sia dal punto di vista finanziario che con la partecipazione

attiva dei soci ai programmi umanitari.

Il Consiglio Direttivo può istituire anche altre Commissioni

ritenute necessarie.

a) Il Presidente è membro di diritto di tutte le Commissioni e

come tale, gode di tutti i diritti derivanti da tale parteci-

pazione.

b) Ogni Commissione svolge le mansioni previste dal regolamen-

to e quelle supplementari eventualmente assegnate dal Presi-

dente o dal Consiglio. A meno che non siano investite di par-

35

ticolari poteri dal Consiglio, le Commissioni non possono

prendere iniziative prima di aver presentato in merito una re-

lazione al Consiglio e di averne ricevuta l’approvazione.

c) Il Presidente della Commissione (preferibilmente un socio

che abbia maturato esperienza come membro della Commissione) è

responsabile del regolare andamento e delle attività della

Commissione, deve controllarne e coordinarne i lavori e deve

comunicare al Consiglio le attività svolte.

Art. 10 – Compiti delle Commissioni

I compiti delle Commissioni sono determinati e modificati dal

Presidente in carica in base ai documenti rilevanti del R.I..

La Commissione Programmi deve fare in modo che i progetti per

l’anno sociale si svolgano nella sfera dell’azione professio-

nale, dell’azione dell’interesse pubblico e dell’azione inter-

nazionale.

Ciascuna Commissione deve avere un mandato specifico, obietti-

vi chiaramente delineati e un piano d’azione che deve essere

stabilito all’inizio dell’anno. Deve essere compito principale

del Presidente entrante proporre raccomandazioni per quanto

riguarda le Commissioni, il loro mandato e gli obiettivi del

Club nonché i progetti da sottoporre al Consiglio prima

dell’inizio dell’anno, come sopra indicato.

Art. 11 – Istruttore del Club

Per favorire la formazione rotariana dei soci, il Presidente

entrante nomina l'Istruttore del Club per l'anno della sua

36

presidenza.

L'Istruttore deve essere socio attivo, in regola del Club ( o

in altro Club) da almeno tre anni e con esperienza rotariana

adeguata al ruolo di Istruttore.

L'Istruttore sovrintende al programma di formazione rotariana

del Club.

La nomina dell'Istruttore del Club è efficace per un anno ro-

tariano. Lo stesso socio non può essere nominato Istruttore

del Club per più di due anni consecutivi.

L'Istruttore del Club si coordina con il Consiglio Direttivo e

con le Commissioni del Club, nonché con l'Assistente del Go-

vernatore, con l'Istruttore e con la Commissione Distrettuale

per la formazione.

Art. 12 - Esoneri

I soci che presentino al Consiglio una domanda scritta, moti-

vata da ragioni valide e sufficienti, possono ottenere un per-

messo che li esonera dalla partecipazione alle riunioni del

Club per un determinato periodo di tempo.

Art. 13 – Finanze

I. Il Tesoriere deposita tutti i fondi del Club in una banca

designata I. dal Consiglio.

II. Tutte le fatture sono pagate tramite assegni e/o bonifici

bancari firmati dal Tesoriere in base ad attestati di pagamen-

to firmati dal Presidente.

III. L’anno finanziario di questo Club decorre dal 1° luglio

37

al 30 giugno e viene suddiviso, per l’incasso delle quote so-

ciali, in 4 periodi trimestrali: 1 luglio – 1 ottobre – 1 gen-

naio – 1 aprile. Il versamento degli importi per le quote pro-

capite e per gli eventuali abbonamenti alla rivista ufficiale

internazionale dovuti al Rotary International è da effettuare

al primo luglio e al primo gennaio in base al numero dei soci

del Club a tali date.

IV. All’inizio di ogni anno finanziario, il Consiglio prepara

o fa preparare un preventivo delle entrate e delle uscite per

l’anno in questione. Questo preventivo, approvato dal Consi-

glio, rappresenta il limite massimo di spesa per le rispettive

voci, salvo diversa motivata decisione del Consiglio medesimo.

V. L’assemblea approva annualmente il rendiconto economico e

finanziario predisposto dal Consiglio Direttivo ai sensi del

comma precedente.

Art. 14 – Procedura di ammissione al Club

I. Premessa la opportunità di tenere sempre aggiornato

l’elenco delle classifiche non ancora occupate o rimaste sco-

perte, ogni proposta di nuovo socio deve essere diretta riser-

vatamente per iscritto al Presidente del Club da parte di un

socio attivo del Club senza che il proponente abbia ad infor-

mare preventivamente il proposto.

Un ex socio, o un socio proveniente da altro Club può essere

proposto come socio attivo dal Club di provenienza. Il Segre-

tario del Club la sottopone per iscritto al Consiglio Diretti-

38

vo nella riunione immediatamente successiva al giorno nel qua-

le l’ha ricevuta, senza fare il nome del proponente. In questa

fase la proposta deve venire trattata con la massima riserva-

tezza, eccetto quanto disposto in questa procedura.

II. Il Consiglio esamina sommariamente la proposta e (ove non

sussistano motivi di irricevibilità o di rigetto della candi-

datura per ragioni palesi relative alla posizione morale o al-

le qualità o ai difetti di qualificazione del socio nei limiti

di quanto previsto dallo Statuto) incarica la Commissione per

la Compagine dei soci, di esaminare e riferire al Consiglio

sulla eleggibilità del candidato a socio.

La candidatura andrà esaminata tenendo in considerazione la

classifica, le qualità, il carattere, la posizione professio-

nale, e la generale idoneità all’affiliazione.

La Commissione per la Compagine dei soci esperisce le indagini

e gli accertamenti del caso e procede a votazione. Se il can-

didato non riporta più di un voto contrario viene considerato

eleggibile.

III. La Commissione riferisce al Consiglio (nelle forme rite-

nute più idonee) sull’azione da essa svolta e sulle conclusio-

ni cui è giunta.

IV. Il Consiglio, esaminato il rapporto della Commissione –

ove non ritenga di rinviare alla Commissione stessa per un più

ampio approfondito esame procede a votazione segreta sulla ac-

cettazione della candidatura. Se il candidato non riporta più

39

di un voto contrario viene considerato eleggibile. Qualora la

Commissione concluda contro l’ammissione del candidato e le

sue conclusioni siano accolte dal Consiglio Direttivo, la can-

didatura si considera definitivamente respinta.

Il Consiglio quindi approvata o respinta la proposta di ammis-

sione, notifica la sua decisione al proponente tramite il Se-

gretario del Club.

Se la decisione del Consiglio è favorevole, il candidato-socio

viene istruito dal presentatore e/o dall’Istruttore del Club

quanto alle finalità del Rotary e ai privilegi e alle respon-

sabilità derivanti dall’appartenenza ad un Rotary Club, come

pure quanto alla categoria per cui è stato proposto, dopodiché

il candidato-socio viene invitato a firmare il modulo di pro-

posta, permettendo che vengano comunicati il suo nome e la

classifica attribuita.

V. Il Segretario segnalerà, per iscritto, a tutti i soci il

nome del candidato, la professione esercitata o l’azienda o

ente presso cui egli presta la sua opera ed in quale veste,

nonché la classifica per la quale viene proposto.

Se entro 20 giorni dall’invio della suddetta comunicazione ai

soci,il Consiglio non riceve dai soci del Club alcuna obiezio-

ne scritta e motivata, il candidato – dietro pagamento della

tassa di ammissione prevista in questo Regolamento – viene

considerato accolto come socio. Qualora, invece, fossero state

sollevate obiezioni od eccezioni, il Presidente ne dà comuni-

40

cazione al Consiglio alla susseguente riunione.

Il Presidente non può far noto al Consiglio il nome del socio

che gli ha comunicato obiezioni od eccezioni ove non ne sia

stato esplicitamente autorizzato.

Udite le comunicazioni del Presidente, ed esaminate le obie-

zioni od eccezioni di che trattasi, il Consiglio procede a vo-

tazione segreta e qualora non risulti dallo scrutinio più di

un voto contrario, nonostante le obiezioni sollevate, il can-

didato proposto – dietro pagamento della tassa di ammissione

prescritta – sarà considerato eletto a socio.

VI. Dopo l’elezione, il Presidente del Club provvederà alla

presentazione del nuovo socio al Club, gli consegnerà il di-

stintivo; il Segretario consegnerà la tessera del Club comuni-

cando i suoi dati al R.I.. Al nuovo socio saranno fornite pub-

blicazioni rotariane ed altro materiale informativo. Il socio

presentatore dovrà preoccuparsidi seguire l’inserimento nel

Club e il rispetto delle regole di partecipazione

da parte del nuovo socio da lui proposto.

VII. Il candidato che sia stato respinto quale rappresentante

di una determinata classifica, o che essendo stato nominato

abbia declinato la nomina,non può essere riproposto a far par-

te del Club come rappresentante della stessa classifica se non

siano trascorsi almeno sei mesi.

VIII. Il Consiglio Direttivo sentita la Commissione per la

Compagine dei Soci può in qualunque tempo dichiarare aperta

41

una classifica, dandone comunicazione a tutti i soci e fissan-

do un termine non inferiore a quindici giorni per la presenta-

zione di eventuali proposte di nomina in tale classifica.

IX. Per la nomina dei Soci Onorari, la relativa proposta

scritta deve ottenere il parere favorevole della Commissione

per la Compagine di socio ed il voto unanime del Consiglio.

La proposta viene quindi presentata ad una riunione del Club e

deve riportare almeno tre quarti dei voti dei presenti, qualo-

ra non avvenga per acclamazione.

Nessuna domanda scritta di ammissione a questa categoria è ri-

chiesta al candidato.

Art. 15 – Risoluzioni

I soci del Club non possono prendere in considerazione nessuna

risoluzione o mozione vincolante che non sia stata prima ap-

provata dal Consiglio.

Tali risoluzioni o mozioni, se presentate ad una riunione del

Club, sono deferite al Consiglio senza discussione.

Art. 16 – Ordine del giorno delle riunioni

Apertura.

Presentazione degli ospiti.

Comunicazioni, avvisi e informazioni rotariane.

Eventuali relazioni delle Commissioni.

Eventuali argomenti non esauriti.

Nuovi argomenti.

Relazione o presentazione in programma.

42

Chiusura.

Art. 17 – Attestazione di conformità

Il Club fa proprie tutte le prescrizioni ed i requisiti previ-

sti dal comma 8 dell’articolo 148 del D.P.R. 22 dicembre 1986

n. 917 e del comma 7 dell’articolo 4 del D.P.R. 26 ottobre

1972 n. 633 che non siano già espressamente esplicitati nello

Statuto del Club e/o nel presente Regolamento.

Art. 18 – Emendamenti

Questo regolamento può essere emendato nel corso di una qual-

siasi riunione ordinaria alla quale sia presente il numero le-

gale, con un voto dei due terzi dei soci presenti, purché ogni

socio abbia ricevuto comunicazione dell’emendamento proposto

almeno dieci (10) giorni prima della riunione.

Il regolamento non può essere modificato da emendamenti o ag-

giunte che siano in conflitto con lo statuto tipo del Club e

con lo statuto e del regolamento del R.I..

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