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Daniela Baglieri, Giovanni Battista Dagnino, Rosario Faraci
Economia e gestione delle imprese
LA STRATEGIA CORPORATE
Capitolo 8
Daniela Baglieri, Giovanni Battista Dagnino, Rosario Faraci, Economia e gestione delle imprese © 2013 De Agostini Scuola SpA
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Daniela Baglieri, Giovanni Battista Dagnino, Rosario Faraci
Economia e gestione delle imprese
CASO FIAT
Oggi Fiat è un’impresa fortemente internazionalizzata e focalizzata sull’automotive
Opera in 50 paesi intrattenendo rapporti commerciali con clienti di 190 paesi
diversi
Avvio di una strategia di crescita tramite alleanze ed accordi strategici
(acquisizione della Chrysler) per rafforzare la propria posizione internazionale e
accedere a nuovi segmenti e tecnologie per valorizzare il proprio know-how
« L’iniziativa rappresenta una pietra miliare nello scenario in rapido cambiamento
del settore automotive e conferma l’impegno e la determinazione di Fiat e Chrysler
nel continuare a giocare un ruolo significativo nel processo globale; é un passo
fondamentale nello scenario del settore, che sta vivendo una fase di rapido
cambiamento, e conferma l’impegno e la determinazione di Fiat e Chrysler a
ricoprire un ruolo importante in questo processo globale » ( Marchionne)
Abbandono dell’idea di un gruppo fortemente diversificato
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Economia e gestione delle imprese
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Spiegare i concetti base legati alla strategia corporate
Spiegare cosa si intende per pianificazione strategica a livello di gruppo
Definire la strategia di diversificazione, illustrandone le diverse modalità espiegandone le principali motivazioni
Illustrare la strategia di integrazione verticale, mostrandone le principalimotivazioni, vantaggi e svantaggi associati
Spiegare le strategie di fusione ed acquisizione come modalità di crescitaesterna a livello di gruppo
Definire la strategia di internazionalizzazione, spiegando le varie sceltestrategiche ad essa associata
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Economia e gestione delle imprese
LA STRATEGIA CORPORATE
Ha il fine di individuare le migliori soluzioni strategiche a livello di gruppo
complessivo per realizzare investimenti adeguati in termini di crescita
sostenibile nel tempo
Tesa all’adozione di un modello di crescita che caratterizza lo sviluppo
complessivo dell’impresa nel tempo:
o La strategia di diversificazione
o La strategia di integrazione verticale
o La strategia di fusione e acquisizione
o La strategia di internazionalizzazione
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Economia e gestione delle imprese
LA STRATEGIA DI DIVERSIFICAZIONE
L’impresa opera contemporaneamente in più settori
Differenti modalità:
o Percorso interno di crescita
o Percorso esterno di crescita tramite accordi
o Percorso esterno di crescita tramite acquisizione e fusione
Macroproblematiche:
o Capacità dell’impresa di saper sfruttare le varie interrelazioni tra i business in cui
opera
o Creazione di un valore unico superiore alla mera somma del valore specifico dei
singoli business
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Economia e gestione delle imprese
LA STRATEGIA DI DIVERSIFICAZIONE
Diversificazione correlata
o L’impresa diversifica in ambiti competitivi simili da un punto di vista strategico ed
economico ( Es. De Cecco)
o Motivazione: Capacità di condivisione di risorse, competenze ed intenti strategici tra
i vari business, tanto da poter valutare anche l’opzione di investire direttamente le
proprie risorse organizzative nel nuovo business
Diversificazione conglomerata
o L’impresa si espande in settori sostanzialmente privi di alcun collegamento
industriale o di mercato con quelli originari ( Es. Gruppo Marcegaglia)
o Motivazione: Disponibilità di capitale finanziario in eccesso rispetto alle esigenze
specifiche del settore in cui si opera tradizionalmente
Per entrambe le diversificazioni l’impresa deve attuare delle strategie di tipo orizzontale
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Economia e gestione delle imprese
PERCHE’ SI DIVERSIFICA
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LA RICERCA DI POSSIBILITÀ DI CRESCITA
ECONOMIE DI AMPIEZZA
AUMENTO DEL POTERE DI MERCATO
DIVERSIF.
DEL RISCHIO
CREAZIONE DI UN MERCATO
INTERNO
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Economia e gestione delle imprese
LA STRATEGIA DI INTEGRAZIONE VERTICALE
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Un’impresa tende ad internalizzare le varie attività della catena del valore del suo
business e quindi della filiera produttiva
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LA STRATEGIA DI INTEGRAZIONE VERTICALE
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Tante più attività un’impresa è capace di realizzare all’interno dei propri
confini, tanto più è integrata verticalmente
Classificazioni:
o Integrazione a monte (input)
o Integrazione a valle (output)
o Integrazione completa (autonomia)
o Integrazione parziale (autonomia vs collaborazione esterna)
Negli ultimi anni si è assistito a rapidi processi di disintegrazione verticale
(Es. hi-tech)
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LA STRATEGIA DI INTEGRAZIONE VERTICALE
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Se l’impresa realizza un’attività ad un costo più basso rispetto a quello
sostenuto se si rivolgesse al mercato, dovrebbe prediligere una strategia
di integrazione verticale
Tuttavia, il criterio del costo è una condizione necessaria ma non
sufficiente
L’impresa deve risolvere il trade off vantaggi vs svantaggi
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LA STRATEGIA DI INTEGRAZIONE VERTICALE
Economie tecniche
Controllo dell’attività e dell’informazione
Costi di transazione
Costi di amministrazione e
coordinamento interno
Flessibilità strategica/organizzativa
Difficoltà di integrare attività
strategicamente differenti della catena
del valore
Difficoltà di integrare attività
differenti quanto a costi della catena
del valoreDaniela Baglieri, Giovanni Battista Dagnino, Rosario Faraci, Economia e gestione delle imprese © 2013 De Agostini Scuola SpA
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LE STRATEGIE DI CRESCITA ESTERNA:
I PROCESSI DI FUSIONE ED ACQUISIZIONE
Miglioramento della posizione competitiva attraverso l’allargamento delle
attività produttive
Risponde alla necessità di gestire in modo integrato combinazioni
produttive in precedenza afferenti a distinti soggetti giuridici
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Economia e gestione delle imprese
LE STRATEGIE DI CRESCITA ESTERNA:
I PROCESSI DI FUSIONE ED ACQUISIZIONE
Aumento di quote di mercato nel settore in cui si è presenti, attraverso una più efficace
penetrazione di mercato
Aumento della dimensione di impresa, qualora questo risulti fondamentale ai fini della
competizione in un settore
Penetrazione in segmenti di mercato nuovi (diversificazione), anche a monte o a valle
del business originario (integrazione verticale)
Accesso a fonti di conoscenze esterne significative o a tecnologie all’avanguardia
Modalità di entrata sui mercati esteri
Sfruttamento delle curve di esperienza e/o delle economie di scala con ricadute
positive in termini di riduzione dei costi o aumento della produttività
Effetti sinergici provenienti dalla combinazione di diversi processi produttivi,
organizzativi e tecnologici con ricadute positive sulla redditività e sul valore delle azioni
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LE STRATEGIE DI CRESCITA ESTERNA:
I PROCESSI DI FUSIONE ED ACQUISIZIONE
Confrontare la performance del pre e post acquisizione o fusione non èsemplice
Questione delle scalate ostili
Un’acquisizione o una fusione produce sinergie reali solo se la gestioneconsente di:
o Minimizzare le risorse finanziarie o materiali necessarie per lo sviluppo
o Migliorare la performance gestionale, creando ad esempio elementi diinnovatività del servizio o di differenziazione del prodotto ai clienti
o Combinare e trasferire in modo eccellente il patrimonio conoscitivo fra le impreseintegrate
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LA STRATEGIA DI INTERNAZIONALIZZAZIONE
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«La globalizzazione è un processo attraverso cui mercati e produzione nei
diversi paesi divengono sempre più dipendenti tra loro, a causa della dinamica
dello scambio di beni e servizi, e attraverso i movimenti di capitale e
tecnologia» (OCSE)
«La globalizzazione è un inesorabile integrazione dei mercati, nazioni e
tecnologie ad un livello mai sperimentato prima, che permette ad individui,
imprese e stati nazionali di interagire fra loro e con il mondo in maniera più
efficace, profonda, veloce ed economica» (Friedman, 2000)
«L’attuale fase di globalizzazione si fonda sulla caduta dei costi di
telecomunicazione che è stata consentita da microchip, satelliti, fibre ottiche ed
internet ... Le imprese possono collocare la produzione, la ricerca ed il
marketing in paesi diversi, mantenendo il controllo ed il coordinamento
attraverso computer e teleconferenze» (The Economist)
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LA STRATEGIA DI INTERNAZIONALIZZAZIONE
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Integrazione economica e politica di significative aree geografiche
Maggior velocità nella diffusione dell’innovazione tecnologica
Aumento delle dimensioni della mobilità e dell’integrazione dei mercati mondiali dei
capitali
Fattori specifici di impresa (endogeni)
Fattori specifici di contesto (esogeni)
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LA STRATEGIA DI INTERNAZIONALIZZAZIONE
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Sfruttare il vantaggio competitivo raggiunto a livello nazionale
(logiche tradizionali):
o Assicurarsi il controllo di risorse scarse sui mercati esteri
o Ampliamento dei mercati di sbocco
o Ricerca di fonti di efficienza globale
o Sfruttamento di capacità organizzative in surplus
o Perseguimento di strategie competitive di differenziazione a livello internazionale
o Implementazione di strategie di diversificazione e integrazione a livello globale
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LA STRATEGIA DI INTERNAZIONALIZZAZIONE
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Identificare nuove possibili fonti di vantaggio competitivo (logiche innovative):
o Collaborazione con attori globali per la condivisione di attività ai fini
dell’efficienza/efficacia dell’impresa
o Necessità di ampliare le vendite per diminuire l’impatto dei costi di ricerca e sviluppo
o Perseguimento di nuove opportunità di apprendimento
o Accesso ai vantaggi derivanti da specifiche localizzazioni (accesso a fonti di
conoscenza)
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LA STRATEGIA DI INTERNAZIONALIZZAZIONE
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Integrazione economica dei paesi
Integrazione politica dei paesi
Integrazione tecnologica dei paesi
Integrazione finanziaria dei paesi
Saturazione del mercato locale
Reazione competitiva verso un concorrente rivale
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LA STRATEGIA DI INTERNAZIONALIZZAZIONE
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LA STRATEGIA DI INTERNAZIONALIZZAZIONE
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L’impresa approccia in modo graduale l’espansione all’estero,
procedendo con cautela e monitorando i rischi della crescita
globale in modo prudenziale
L’impresa entra insieme in più mercati, anche molto differenti
dai punti di vista economico o culturale/sociale/istituzionale (ad
esempio, paesi molto distanti geograficamente) rispetto al paese
di origine
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LA STRATEGIA DI INTERNAZIONALIZZAZIONE
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L’impresa seleziona i paesi in cui entrare, considerando, sia le
caratteristiche del paese, sia l’analisi della concorrenza
internazionale presente
Due elementi principali:
o Attrattività del paese estero
o Accessibilità del paese in termini di barriere all’ingresso
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LA STRATEGIA DI INTERNAZIONALIZZAZIONE
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I modelli di sviluppo internazionale:
o Modello multinazionale
o Modello internazionale
o Modello globale
o Modello a rete o transnazionale
Forme di internazionalizzazione:
o Internazionalizzazione degli approvvigionamenti
o Internazionalizzazione commerciale
o Internazionalizzazione produttiva
o Internazionalizzazione della R&S
o Internazionalizzazione finanziaria
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LA STRATEGIA DI INTERNAZIONALIZZAZIONE
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Modalità di entrata:
o Esportazione indiretta
o Esportazione diretta
o Integrazione con il mercato estero (joint ventures, licenza, franchising)
Fattori che influiscono sulla scelta del canale:
o Volontà di controllo
o Restrizioni imposte dai paesi ospitanti
o Livello di rischio accettato
o Capitali, tecnologia e livello di know how disponibile
o Timing del processo di internazionalizzazione