Insekta (Living Force 24/2009)

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8/4/2019 Insekta (Living Force 24/2009) http://slidepdf.com/reader/full/insekta-living-force-242009 1/5 SPAcr PROPHEClrS v PROFETISPAZIALI 20091 di Maico "Grand'Ammiraglio Navor" MoreUini Uditori dello spazio, di nuovo tutto insieme alla breccia! Ci ritroviamo, per la quinta volta, alla soglia di uno degli appuntamenti più attesi d el l' an no y av in qu at tri no : tra poche, p ochis si me righe, il racconto p ri mo classificato alla quinta edizione del concorso letterario di YAVIN 4 . Quest'anno s iamo t es ti mo ni d i u n' ed izio ne p ar ti co larm en te ricca, impreziosita da nuovi Profeti affiancati a nomi già noti, glorie delle scorse edizioni che hanno di nuovo dimostrando il loro grande t al en to regalandoci aut en ti ci capolavori n arr at iv i . Apriamo le danze con "'nsekta",l'opera trionfatrice di Francesco Troccoli. Sullo sfondo di questa Profezia dello Spazio, un conflitto tra due razze. Conflitto che getta la sua ombra sul destino e sulle motivazioni dei protagonisti. Fino a intrecciarsi con le singole vite di chi, consapevole o no, combatte. Non voglio svelarvi nulla di più di questo gioiello e, come sempre accade a questo punto. lasciamo la parola a Francesco ... SPACE PROPHECIES, EPISODIO V• ANNO 2009 IOclassificato: "Insekta" di Francesco Troccoli (pubblicato su L F# 24 . sett em br e 2 00 9) 2 0 classificato: "Epitaph" di Stefano Andrea Noventa (da p ub bl icare su LF#25. dicembre 2 00 9) 3 0 classificato ex-aequo: "Brothers in arms" di Alberto Tarroni, "Luce parassita" di Maurizio "Scarweld" Landini (da pubblicare su LF#26. marzo 20 IO) ALBO D'ORO di Space Prophecies SPACE PROPHEC/ES, EPISODIO I• ANNO 2005 - RACCONTI DELLA SEZIONE FANTASCIENZA IOclassificato: "Sotto il segno di Venere" di Enrico Di Stefano (in allegato su LF#7, giugno 2005) r classificato: "Mater Metallica" di Simone Conti 3 0 classificato: "Amore impossibile" di Giovanni Buzi - RACCONTI DELLA SEZIONE STAR WARS I SPAZIO 1999 IOclassificato: "Spazio 1999: il segreto di Alpha" di Giovanni Maria Pedrani (in allegato su LF#7. giugno 2005) rlassificato: "Star Wars; la scelta di Sebastian" di Giancarlo Manfredi \lJ Living Force n. 24 settembre 2009 6 racconto di Fancesco Troccoli INSEK T A Johanna correva veloce sulla spiaggia egli andava incontro. Dall'alto della scogliera chiunque non avrebbe potuto distinguere cheun puntino in rapido movimento, e per un istante fu come se anche Balkan aves se visto così quella scena. Era certo che si trattasse di lei, anche se ancora non riusciva a vederla in volto; riconosceva la sua immagine da lontano, dal desiderio che la muoveva verso di lui, dalla leggerezza. Mentre la guardava avvicinarsi, Balkan non riusciva a sentirla, mentre lei lo chiamava per nome, perché la voce della donna era sovrastata dalle onde del mare; ma era così felice che lei fosse lì che questo no n g li im po rtava. L'idea di riaverla fra le sue braccia prevaleva su qualunque altro pensiero; per tutto il resto, le domande, i dubbi, le incomprensioni e lo stupore non sarebbe mancato il temp o, poi. C'era solo una lingua sottile di sabbia fra il bal zo della colossale parete basaltica e la marea che risaliva infretta, ed unsenso si urgenza si sovrappose alla placidabellezzadi quellavisione. SPACE PROPHEC/ES, EPISOD'O /I • ANNO 2006 - RACCONTI DELLA SEZIONE FANTASCIENZA IOclassificato: "Pastorale Zero" di Simone Conti (pubblicato s u L F# 1 3. di cemb re 2 006 ) r classificato: "Loro.Noi" di Biancamaria Massaro 3 0 classificato: "La Scimmiagatto" di Luca Forgiarini - RACCONTI DELLA SEZIONE STAR WARS I SPAZIO 1999 IOclassificato: "Star Wars: l'Arte della guerra" di Giancarlo Manfredi (p ub bl icat o su LF# 14, marzo 2 007 ) rlassificato: "Star Wars: le Forze di pace" di Edoardo Pappalardo SPACE PROPHEC/ES, EPISODIO'" ANNO 2007 I o classificato: "Polemosfera" di Claudio Cordella (pubblicato su LF# 16, settembre 2007) r classificato: "L'ultimo viaggio del Neanderthal elettrico" di Simone Conti (p ub bl icato su LF# 17,dicembre 2 007 ) 3 0 classificato: "Romero" di Filippo Rossi ( pu bb li cato su LF#18. m ar zo 2 00 8) SPACE PROPHECIES, EPISODIO IV • ANNO 2008 IOclassificato: "Schermi Neri" di Maurizio Landini (pubblicato su LF#20. settembre 2008) r classificato: "Reality Moon" di Giancarlo Manfredi (pubblicato su LF#21, dicembre 2008) 3" classificato: "lo sono ilModulo" di Maurizio Landini ( pu bb li cato su LF#22, marzo 2 00 9)

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SPAc r PROPHEC l r S v

P R O FE T I S P A ZIALI 20091di Maico "Grand'Ammiraglio Navor" MoreUini

Uditori dello spazio, di nuovo tutto insieme alla breccia! Ci

ritroviamo, per la quinta volta, alla soglia di uno degli

appuntamenti più attesi dell'anno yavinquattrino: tra poche,

pochissime righe, il racconto primo classificato alla quinta

edizione del concorso letterario di YAVIN4.

Quest'anno siamo testimoni di un'edizione particolarmente

ricca, impreziosita da nuovi Profeti affiancati a nomi già noti,

glorie delle scorse edizioni che hanno di nuovo dimostrando il

loro grande talento regalandoci autentici capolavori narrativi.

Apriamo le danze con "'nsekta",l'opera trionfatrice di

Francesco Troccoli. Sullo sfondo di questa Profezia dello

Spazio, un conflitto tra due razze. Conflitto che getta la sua

ombra sul destino e sulle motivazioni dei protagonisti. Fino a

intrecciarsi con le singole vite di chi, consapevole o no,combatte. Non voglio svelarvi nulla di più di questo gioiello e,

come sempre accade a questo punto. lasciamo la parola a

Francesco ...

SPACE PROPHECIES, EPISODIO V •ANNO 2009

IOclassificato: "Insekta" di Francesco Troccoli (pubblicato su

LF#24. settembre 2009)

20 classificato: "Epitaph" di Stefano Andrea Noventa (da

pubblicare su LF#25. dicembre 2009)

30 classificato e x -a equo : "B ro the r s inarms" di Alberto Tarroni,

"Luce pa ras s it a " di Maurizio "Scarweld" Landini (da

pubblicare su LF#26. marzo 20 IO )

ALBO D'ORO di Space Prophecies

SPACE PROPHEC/ES, EPISODIO I •ANNO 2005

- R AC CO N TI D EL LA S EZ IO N E F AN TA SC IE NZ A

IOclassificato: "Sotto il segno diVenere" di Enrico Di

Stefano (in allegato su LF#7, giugno 2005)

rclassificato: "Ma te r Me t al li ca " di Simone Conti

30 classificato: "Amore impossibile" di Giovanni Buzi

- RAC CO NTI D ELLA SEZIO NE STAR W ARS I SPAZIO 1999

IOclassificato: "Spazio 1999: il segreto diAlpha" di Giovanni

Maria Pedrani (in allegato su LF#7. giugno 2005)rlassificato: " St ar W a rs ; l a s ce lta di Sebastian" di Giancarlo

Manfredi

\lJ Living Force n. 24 settembre 2009 • 6

racconto di Fancesco Troccoli

I N S EKTAJohanna correva veloce sulla spiaggia e gli andava incontro.

Dall'alto della scogliera chiunque non avrebbe potuto

distinguere che un puntino in rapido movimento, e per un

istante fu come se anche Balkan avesse visto così quella scena.

Era certo che si trattasse di lei, anche se ancora non riusciva a

vederla in volto; riconosceva la sua immagine da lontano, dal

desiderio che la muoveva verso di lui, dalla leggerezza. Mentre la

guardava avvicinarsi, Balkan non riusciva a sentirla, mentre lei lo

chiamava per nome, perché la voce della donna era sovrastata

dalle onde del mare; ma era così felice che lei fosse lì che

questo non gli importava. L'idea di riaverla fra le sue braccia

prevaleva su qualunque altro pensiero; per tutto il resto, le

domande, i dubbi, le incomprensioni e lo stupore non sarebbe

mancato il tempo, poi.

C'era solo una lingua sottile di sabbia fra il balzo della colossale

parete basaltica e la marea che risaliva in fretta, ed un senso si

urgenza si sovrappose alla placida bellezza di quella visione.

SPACE PROPHEC/ES, EPISOD'O /I •ANNO 2006

- R AC CO N TI D EL LA S EZ IO N E F AN TA SC IE NZ A

IOclassificato: "Pastorale Zero" di Simone Conti (pubblicato

su LF# 13. dicembre 2006)

rclassificato: "Lo ro . No i " di Biancamaria Massaro

30 classificato: "La Sc immiaga tt o " di Luca Forgiarini

- RAC CO NTI D ELLA SEZIO NE STAR W ARS I SPAZIO 1999

IOclassificato: "Star Wars: l'Arte della guerra" di Giancarlo

Manfredi (pubblicato su LF# 14,marzo 2007)

rlassificato: "S ta r W a rs : le F orz e di pace" di Edoardo

Pappalardo

SPACE PROPHEC/ES, EPISODIO'" •ANNO 2007

Io classificato: "Polemosfera" di Claudio Cordella

(pubblicato su LF# 16, settembre 2007)

rclassificato: " L'u lt im o v ia gg io d el N e an de rt ha l e le tt ric o" di

Simone Conti (pubblicato su LF# 17,dicembre 2007)

30 classificato: "Romero" di Filippo Rossi (pubblicato su LF#18.

marzo 2008)

SPACE PROPHECIES, EPISODIO IV •ANNO 2008

IOclassificato: "Schermi Neri" di Maurizio Landini

(pubblicato su LF#20. settembre 2008)

rclassificato: " R ea li ty Mo o n " di Giancarlo Manfredi(pubblicato su LF#21, dicembre 2008)

3" classificato: " lo so no il M o du lo " di Maurizio Landini

(pubblicato su LF#22, marzo 2009)

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S PACE P R O P H E C l E S V

risacca diventava sempre più vicina, e Balkan cominciò a pensare che non ci sarebbe stato molto tempo per salutare la suaata nel modo che avrebbe voluto, ovvero abbandonandosi ad un bacio senza tempo.

elo appariva sereno, e la luce dei due soli era al massimo dell'intensità diurna. Non c'era dubbio, si trovava nel sistema binario di

rlan, uno dei luoghi più temuti della galassia,frequentato unicamente da pirati, predoni e trafficanti di ogni risma. Gente in

o a cui era cresciuto e con cui aveva imparato a vivere più che dignitosamente. Proprio per questo non riusciva a capacitarsi

come anche lei, che apparteneva a tutt'altro genere di mondo, potesse trovarsi laggiù, libera, e sola.

erano detti addio da qualche settimana, ma lei doveva aver cambiato idea.

aveva dunque raggiunto e aveva corso un gran rischio per riuscire a rintracciarlo. Ne concluse che era ancora innamorata di lui,

esto era più che abbastanza.

diavolo la marea, le rocce, e i malviventi che infestavano il pianeta; come al solito, lui avrebbe trovato un modo per cavarsela, e

zi persino per trarre vantaggio dalla situazione, per sé, e per lei.

r loro, insieme.

nna era ormai a poche decine di metri, quando 8alkan vide la bestia. Un'aquila gigante, sbucata all'improvviso alle proprie spalle,va picchiando dall'alto delle rocce verso la donna. Balkan rimase inebetito a guardarla, dubitando dei suoi stessi occhi; su Darlan

non c'erano animali, escludendo le più meschine fra le razze del genere umano.

aveva mai visto da vicino quel genere di predatore, ma era come se ciò fosse avvenuto; quando era bambino, suo nonno gli

rava di aver visto i rapaci imperversare durante le razzie dei villaggi saccheggiati dai signori nei sistemi più lontani dal centro

ll'Impero, prÌ'ma della nascita della Lega.Ma non avrebbe mai sospettato che potessero esserci ancora degli esemplari selvatici in

tà, e di cerro 'rion su quel mondo abbandonato.

omo estrasse la sua arma iniziò a correre verso la donna, sperando di riuscire a sottrarla alle grinfie di quel mostro.

r quanto si sforzasse di precipitarsi in suo aiuto, Balkan si accorse con orrore che riusciva a muoversi molto lentamente; la

ità sembrava essere aumentata ad un livello intollerabile, e la bestia sarebbe arrivata su Johanna prima di lui. Non poteva

proprio ora che l'aveva ritrovata.

ntò il fucile paralizzante, sparò, e si rese subito conto che l'arma non funzionava; la gettò in terra con violenza rabbiosa, prima di

arsi andare ad un urlo disperato, disumano, che avrebbe spezzato il cuore a chiunque avesse avuto la cattiva sorte di udirlo.

alkan! Svegliati,accidenti! Sveglia,8alkan!

parole risuonarono nel silenzio.

do l'uomo aprì gli occhi vide l'ologramma di Afrika chino su di lui, che lo fissava con preoccupazione. Balkan pensò che doveva

r tentato di strattonarlo.

evono ancora inventarli, gli ologrammi capaci di toccarti ... - mormorò l'uomo mentre l'agitazione del sogno svaniva.

resti dovuto programmare la sveglia.- disse l'ologramma di Afrika sollevando il busto e rimettendosi in piedi,

ongiorno, Afrika. Guardarti fa compiangere la deficienza tecnologica dei nostri comunicatori.

olto dell'ologramma gli sorrise.

nostante tutto, l'immagine tridimensionale rendeva merito alla bellezza della donna. Il fatto che si trovasse a milioni di chilometri

distanza dalla nave di Balkan, e da tutte le altre con cui si collegava regolarmente per coordinare l'azione, le consentiva di poter

ossare l'abbigliamento che più l'aggradava senza doverne sopportare le inevitabili conseguenze. Quel genere di abito, corto e

ì provocante, era tollerato di buon grado dai vertici della flotta, ed anzi molti pensavano che mantenere gli istinti sessuali

schili sotto stimolo fosse molto utile per fomentare l'aggressività dei Terminatori e rendere più efficiente e produttiva la loro, si

ione. Lavecchia idea della pentola a pressione, tanto cara ai militari di ogni epoca.

su Balkan quell'ostentazione di bellezza aveva puntualmente l'effetto opposto; ogni volta che vedeva Afrika, lui si ricordava di

anto amava la vita e non mancava di osservare che la cosa più entusiasmante dell'esistenza umana è la visione del corpo di una

lla donna e tutto quel che ne viene di conseguenza in natura. E questo gli faceva dimenticare, spesso e volentieri, per quale

ione si trovava a bordo della sua nave.Gli faceva sognare per qualche istante di essere un uomo libero, pronto a prendere il

mo transfer iper-Iuce e raggiungere quel superbo esemplare di femmina negride in carne e ossa,discendente dai ceppi selezionati

coli prima per le case di piacere delle colonie più lontane, e invitarla a guardare il tramonto sull'oceano occidentale del suo

Lo illudeva di poter vivere ancora come un essere umano, un uomo, destinato ad amare i suoi simili, magari a fare dei figli, e

ad attraversare l'universo per disintegrare altri come lui. Balkan avrebbe voluto avere l'opportunità di dar vita alla gente,

ntre gli era stata assegnata la missione di togliergliela.

me al solito, dovette interrompere il vortice dei pensieri e concentrarsi sulla cruda realtà.

bersaglio si è mosso?- domandò all'ologramma, sperando in una risposta positiva che avrebbe ritardato il momento del rendez-

s.

bersaglio, Starsat 44, è immobilizzato da un guasto alla propulsione ausiliaria, l'unica esistente in una stazione meteorologica

rmanente, Balkan.

omo fece una smorfia, che l'ologramma di Afrika finse di non vedere, abbassando repentinamente il volto.

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S PAc r P ROP HKlU V

i sento. non è vero?

i celare le sue emozioni all'uomo.

so e che devi portare a termine la tua missione, Comandante .

. di difesa!

e la donna esitò nel dare la risposta, che era penosa anche per lei.

ve o verso il basso,e fissò i propri piedi nudi.

so l'uomo, fi n o a ie r i h a nno stu d ia to m ar i, co r ren ti e t empes t e, c he d ia vo lo ti sa lta in m en te , -donnoz i one ?

. potuto rispondere di sì. Immagino che la consapevolezza della necessità di difenderti ti avrebbe aiutato.- soggiunse

unque stato io a dovermi difendere.

ga pausa.

:Id[C:>ricome Afrika erano quasi tutte donne, per via del loro eccellente intuito; per organizzare l'azione delle cellule in

e!:Ot'o era fondamentale la capacità di visualizzare lo schema d'attacco su diverse dimensioni di spazio e tempo, e sin

e si erano rivelate di gran lunga più abili degli uomini. Come le altre, anche Afrika era addestrata ad affrontare le

~co~~~. gli scrupoli e i sensi di colpa dei Terminatori.

COImprtosarebbe' stato snidarie e polverizzarle, ma con 8alkan nemmeno ci provava più.

u novellino, ciononostante per lui ogni volta era come fosse stata la prima. Proprio non gli riusciva di abituarsi a

e se non ne avevano mai parlato, lei e Balkan erano molto più simili di quanto lui potesse immaginare. Dal suo

e e che quell'uomo, proprio come lei, discendeva direttamente dai nativi della Terra.

Comandante.

cosa stavo sognando?

o ci pensassi,ora. Fine del collegamento .

• e portò via con sé le lunghe gambe, il collo lucido e snello, e gli occhi neri come il luogo che dava il nome a

e d'ambra,

oercorso residuo verso il suo bersaglio e calcolò che in un paio d'ore sarebbe giunto a distanza di tiro. Poi pensò

e stato uno dei colleghi, ormai tutti veterani come lui, la missione sarebbe stata un fatto molto più

za minima sufficiente. un buon Terminatore avrebbe inquadrato il bersaglio, lo avrebbe agganciato con la

•• -e Ilòe scaricato addosso le testate a disintegrazione selettiva, in quantità sufficiente per una nave di quelle

ilmente gustando un caffè o mentre consumavano il pranzo.

assordante silenzio del vuoto cosmico; una luce avrebbe brillato per alcuni minuti, e solo qualche

1DI'~'f"O arrivati prima, sarebbe arrivato uno spazzino della Lega per recuperare i corpi.

lTIIII"SI"ier'f' peggiore. Uno spazzino gli aveva raccontato che a volte, fra cadaveri di maschi e

odo inimmaginabile, gli erano capitati corpi assolutamente integri, del tutto vergini

rlsj~miassero alcuni. Probabilmente non avevano bisogno di entrare sempre e

era sufficiente il possesso del suo pensiero. O forse quello era addirittura il

avessero perso la guerra, sarebbe stato l'unico. Del resto, non c'erano piùormai convinti che fossero prive di individualità, come diramazioni di

elligenze esistessero, ma a giudicare dal fatto che la guerra durava da

C lV I : - e b t b e fatto fuoco per poi allontanarsi nel buio, come il killer

unr,:s::..s..1U1 si ostinava a non disattivaremaii canali di comunicazione

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. J P A C E P ROP HEC lU V

verità, Balkan lo sperava, perché Balkan glielo doveva. .

altri Terminatori avevano un solo modo di uccidere: quando giungevano sul posto, essi avevano già disintegrato l'immagine stessa

lle loro vittime dentro di sé, e per loro dare un movimento fisico all'eliminazione era l'ovvia conseguenza, la parte più semplice e

rale di un processo che era già avvenuto nella loro mente.

r riuscire ad uccidere con quella freddezza, annientavano la propria umanità.

en to de ll a g uerra .

r Balkan non poteva essere così. Lui era certo che l'unico modo per conservare la sua umanità fosse guardare in faccia le sue

ime. Parlare con loro. Ascoltare e, se possibile, esaudire le loro richieste. Portare messaggi alle loro famiglie, a mogli, mariti,

ti, amici, figli, madri, padri. Questo rendeva tutto tremendamente più difficile.

lkan sapeva che, in caso di infestazione, uccidere veniva spacciato per un atto d'amore estremo per donne, uomini e bambini; gli

etti abbandonavano i corpi solo dopo la morte del corpo ospite. Ma per lui non faceva differenza; si trattava comunque di un

sassinio.Consapevole, reiterato, empio e colpevole.

disintegrazione selettiva bruciava la vita umana, pur lasciando pressoché integro il corpo, ma eliminava i parassiti. Poi i sistemi di

ssurizzazione quasi sempre saltavano, un effetto di quell'arma in particolare, e i corpi si perdevano nello spazio.

i non era mai riuscito a farlo in quel modo, non era nemmeno riuscito a provarci; per lui c'era dell'altro, lui doveva prima parlare

n loro.

c'è un m odo in cu i l 'u om o d eve esse re co s t re tt o a d ucc ide re, pensava,a llo ra deve esse re g ua rda nd o neg li o cch i lo sua v ittim a. Sen t endo

o d i sé lo 'S tJ2 mo r te , e risch ian d o d i im pazzirn e . P erch é possa v ive re an cora , ne l r ic o rdo . E cos ì, sa rò io a sa lva re la m ia um an ità . S arò un

assin o , ma sa r6 ~a ,!co ra u n esse re um ano . F o rse .

mandante aveva una lunga esperienza di quei colloqui, e spendeva gran parte delle sue lunghe vacanze (mentre il comando di

era convinto che riposasse, come gli altri) a girare la galassia per portare ricordi, lacrime, poesie. Per ritrovare la propria

tà nella gratitudine di una madre, nell'abbraccio di un padre o nel sorriso di un bimbo. A volte era persino riuscito a rivelare

aver premuto lui quel pulsante, ma per quelli non aveva fatto differenza.

do viaggiava per quel motivo, Balkan sapeva che non era solo un'espiazione delle sue colpe, ma molto di più.

il suo modo per non impazzire.

ella che si accingeva a compiere era la missione più difficile che gli fosse mai capitata: terminare una inerme stazione meteo.

sori rilevarono la presenza di sei esseri umani a bordo, e dai loro movimenti, apparentemente calmi e sotto controllo, non

ava che l'infestazione fosse ancora molto avanzata.

b a b ilm en te hann o a nco ro il vo lt o i nt eg r o, pensò, e q ues to rend erà tu tto an cora P iù d iffic il e .

lkan attivò il sistema di lancio e da quel momento non avrebbe più avuto alcun controllo sulla procedura.

e previsto, il monitor principale iniziò a rimandare le immagini dell'abitacolo della stazione Starsat 44 e dopo qualche istante

oparlante iniziò a gracchiare.

alto di un bambino gli sorrise e lo salutò.

ard i, pensò, è co sì che cerca te d i sa lv a rv i?

istemi di monitoraggio ambientale confermavano l'infestazione.

so "INSEKTA" lampeggiava ogni volta che il computer accertava un sintomo nei corpi inquadrati, nella pelle di quei derelitti,

loro sguardo assente.

. si udì una voce adulta, maschile, che da fuori campo invitava Balkan a passare alla comunicazione in 3D . l.

mia nave, - spiegò il Comandante - ha assunto una configurazione da battaglia, e pertanto è schermata alla trasmissione di

mmi. Sono spiacente, dobbiamo accontentarci.A meno che il bambino non debba dirmi qualcosa, vi consiglio di mostrarvi a

signore, perché non posso dedicarvi molto tempo.

filo di un uomo anziano in camice bianco apparve sullo schermo; doveva trattarsi del capo meteorologo. Il suo volto sembrò

. mente pulito, ma quando si girò verso di lui e lo espose per intero, Balkan notò il colore bluastro del parassita sotto la sua

e.

con momenti di assenza e confusione, l'uomo tentò di convincere Balkan a desistere. Quando ebbe smesso, il Comandante lo

e a farsi dire il suo nome, e gli domandò se avesse un messaggio per qualcuno che gli fosse caro, e per chi.

gli Dei ti maledicano! - gridò quello per tutta risposta, in preda all'ira - L'unica persona che amo è qui con me, - aggiunse

gando un braccio fuori campo e tirando a sé una donna che sembrava più anziana di lui, e sulla quale l'effetto del parassita era

ra più evidente - e sia lei che io malediciamo te e la Lega,che pensate che l'unica soluzione all'Insetto sia la morte!

iniziò a singhiozzare, mentre il viso della moglie era già solcato da lacrime nere; il Comandante aveva già visto quele o. e sapeva che il colore era causato dal metabolismo del parassita.

se asse la prima volta, anche Balkan pianse, ma nessuno di loro po tè vederlo. Balkan gli risparmiava la propria pietà, perché

c e è iù facile affrontare la morte nell'ira che nella disperazione.

re domandò se qualcun altro volesse recapitare un messaggio personale, e giurò sulla Lega che avrebbe fatto di tutto

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.l PACE PROPHEClU V

per adempiere al compito.Parlo così con un giovane meteorologo che gli spiegò dove avrebbe potuto rintracciare il padre e la madre, ai quali lo scongiurò

riferire che era morto in battaglia, e risparmiare loro lo spettacolo che lui poteva invece vedere; così facendo, gli mostrò il braccia.

completamente corroso dall'Insetto. Balkan giurò che lo avrebbe fatto, e quello lo ringraziò, e gli disse che non ce l'aveva con lui,

perché sapeva quel che la Lega faceva ai Terminatori che non obbedivano agli ordini.

Poi sullo schermo apparve una donna giovane, che non riusciva nemmeno a parlare; Balkan intuì che la sua mente era dominata

dall'Insetto e riuscì nonostante tutto a farle avvicinare l'occhio quel tanto che fu sufficiente a identificare lei e la sua famiglia; poi

!Iesse i nomi dei familiari, partendo da quelli più vicini, e nel mentre quella scuoteva' la testa, finché annuì quando lui arrivò a citare

nome della persona da cui lei voleva che lui si recasse.

Balkan aveva contato sei persone; ne mancava ancora una.

Sullo schermo apparve una donna, e la prima cosa che Balkan notò fu che non sembrava contaminata.

Si trattava di una osservazione che soleva far sen:!pre subito; era come se solo nel momento in cui si convinceva che la persona

avevadi fronte non fosse ancora martoriata dar parassita, si permettesse di guardarla davvero in viso, e imprimere nella memoria

una traccia nitida da consegnare ai suoi cari. I volti degli infestati invece, cercava di dimenticarli, perché temeva che i parenti li

avrebbero rivisti nei suoi occhi.

Fu per questo, che ci vollero alcuni secondi.

Istanti. frazioni infinitamente piccole durante le quali il segnale,ormai nitido e chiaro, lasciò le retine e raggiunse la coscienza. Is

che si dilatarono in uno spazio fuori dal tempo, in cui la vita di Balkan rimase sospesa fra passato e futuro, in un presente da cui

scomparvero la dignità e il coraggio di vivere.

Era proprio lei.

johanna guardava impassibile verso di lui. l'odio già sepolto sotto la fredda consapevolezza della morte imminente.

Balkan sapevache lei non poteva vederlo in alcun modo, ma ebbe la sensazione che invece lo stesse guardando, e istintivamente

portò le mani sul volto per nascondersi. Poi con un altro gesto automatico allungò il braccio destro verso la tastiera per

permetterle di vederlo, ma subito dopo si bloccò.

Non po sso la sc ia re che mi ved a, pensò, non pos so ri ve la rle ch i lo sta uccidend o. Sa rebbe come uc ciderla due volt e .

Di getto. interruppe anche il collegamento audio e si piegò su se stesso.Com e ho po tu to so lo pen sa r lo? N on posso fa rlo, non po sso ... non posso ... ! '.

- Non posso farlol- gridò con tutta la forza che aveva nel petto, facendo vibrare la gola di dolore, con gli occhi cffè.,gli esplode

nelle orbite. e spingendo dal ventre le sue urla assordanti che riempivano tutto lo spazio della sua nave, rimbalzavanb su ogni

oggetto facendolo vibrare di terrore e morte, e poi tornavano ad attraversarlo, a perforare il suo corpo con la pesti lente e letale

virulenza di un parassita invisibile.

Iniziò a vomitare, e non smise di piangere.

Quando riuscì a rialzare lo sguardo, vide che lei non parlava, ma continuava a guardarlo, muta, non vedendolo, e lui non riusciva a

riattivare il canale audio, perché lei lo avrebbe sentito. lo avrebbe visto senza bisogno di usare gli occhi, lo avrebbe amato ancora.

avrebbe odiato, avrebbe ucciso il suo assassino.come era giusto che fosse, come lui sempre più desiderava. come ormai era

disposto a fare pur di non dover distruggere l'unica cosa bella della sua vita, oh, perché, perché proprio a lui, che infame missi

che inaccettabile sacrificio, e loro, oh lo ro non potevano non sapere, con i potenti mezzi della Lega.per tutti gli Dei ...

Balkan rivide le immagini del sogno, e capì.

Era lui, l'artiglio dell'aquila. E non v'era arma che potesse proteggerla, che potesse aiutare johanna che gli correva incontro sul

spiaggia,gridando il suo nome all'oceano.

Balkan scoccò un'occhiata al cronometro, e vide che mancavano solo nove minuti al lancio. Non poteva più fermare la sequenza,

nemmeno se lo avessevoluto.

Prostrato, impotente, sull'orlo del collasso, riaprì il canale audio, e johanna parlò.

- Comandante ... mi sente ora?

Balkan non rispose.

- lo penso di s'. Coman

uomo di più di lui. e

Balkan si gettò 'n a

all'inferno,

Dopo alcuni mi

L'aquila arrivò ssollevarlo. s . ge

Il seco do so e

P est é so

ied o allora di rintracciare Balkan Kasparov su Beta 11 1 .Gli dica che non ho mai amato alc

ca che gli oglio bene, un bene infinito, anche se non lo amo più. Grazie, Comandan e,

e e rac s sc e ah raccio im ossibile con cui si illuse di strappare joh

e l'ac a