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Gentil poeta, che cantando insegni l'amor d'Italia, e ad alti sensi avviai quest'anime infrollite, e i tardi ingegni dismunvi, a me concedi il passo. — Ai rivi fecondi e salutari delle storie nostre chi si disseta, aneli e vivi mira gli autor delle passate glorie; par che sian d'oggi quelle gesta audaci nè sol smarrite in timide memorie. -Di grandi è la tua terra; né fallaci foro i scarni de' tuoi... . No, l'alto vanto di ferrei petti dell'oblio fugaci l'ali non farina; del patto santo, concedimi, degli epici contrasti, in timida eco del tuo inibii canto, teco venirne discorrendo i fasti. Dall'uno all'altro mar, scossa e fremente, Italia sorge, di uovel coraggio fervida in cor, bella nell'alta mente: Via le catene, di letal servaggio onta fuuesta.... A me la mia marina, a me l'aprico suolo: Il mio retaggio, onde l'arte, poi secoli, regina gridommi e in'ineldini, resti a me sola; la man del barbaro, che, prona e china, n'e a me atesaa iii indegno scheruo invola, sciolga le mie citane, o infranta cada... — E dell'ansiosa Madre alla rarola ecco si muove un re. Dalla contrada tenace e nera, dove il Po s'iligrossa e si prepara ver l'Adduca rada al lungo corso — l'anima commossa d'ira e amar — cui tigli suoi discende il pallido mouarca; che, riacoasa la gelida barriera di tremende e losche sette, con giurati: voto d'Italia cavalier ai area. L'intende la patria tutta e il segue; intiero e irumoto l•esito invoca; e pur dall'affila Roma il grazi Vicario benedice — moto prati o del cor, cui troppo presto, alti. doma! — Dietro al vessillo tricolor che guida la schiera nitrica e in serpeggiante chioma balena, suonano i tamburi, e grida la tromba ai venti crociata sauta, degli oppresaor contro la razza nitida. I prodi vanno, e il popolo ricanta fiero e gaio la libera canzone del giurai eroiche (lei color s'arma:iuta della bandiera sua, ineutre ripene l'Ausitriacu sbigottito in ferrei lari I cupi drappi suoi. — Monta in arcioue, Tedesco, e l'armi anuda; a te sou cari delle ffioneste verghe gli efferati rimbalzi sulle membra degli iguari schiavi ... Ma orinai non cede ai minacciati flagelli il nor d'Italia: come fiera, che sI cacciator ruggiace ti dai celati antri s'inselva, o squassa la criniera irsuta, pronta al balzo ed al furore, tale ei rinnega la viltà primiera... Monta in arciou; non mora, non pudore la difesa rallenti, ché l'orrenda lotta è di morta, chè all'intenso ardore d'un popol che si desti e che s'accenda, Dio ritempra i cor, rinsalda i nervi, e gli dona la folgore tremenda, che un di puuiva gli angeli protervi. 111. I prodi vanno, e sulle curve sponde bivaccano del tiume,allor dm, uscito già dal Benaco lago, si diffonde eionre cangiando Insieme, e mole, e rito, perché di mai italica natura pur la memoria paeu gli venga, e ardito corre, del Po solcando la pianura. Del quadrilatero la cerchia alata sul pian proietta l'ombra e la paura; ma il suoi, che già s'abbassa alla calata della palude. di iniasini ansante e di nialanni, par che la dasiata resistenza conceda al passo. Oh, sante orme Chiuse Lombarda, ove i perduti fati d'Italia tante volte e taute risorsero nel sangue del caduti! Quivi minaccia al varco la grifagna aquila d'Austria, lorda di polluti petti sanguigni, dove i rostri bagna. Rotti gli artigli e l'ali aparnazzate lungi dalle sue mura alla campagna Milan cacciali& in epiche gioruate ora per flel si rode e alla vendetta appunta e affila spade scellerate. — Lontan, lontano, in varia vedetta guata Radetzky dagli spalti armati e cupi di Belftor: guata ed aspetta. Forse riudendo va degli iterati sibili la concorde gara e il ratto esodo vergognoso. Ai rinnovati cenni dei deapoti d'Italia l'atto promise ed il consiglio, umil ministro d'oppression ribalda al sacro patta, che Ausonia tutta dal Tirreno all'Istro mare ha sancito ed all'h- Mio. Ad una ad una per le valli, con sinistro cipiglio il baldo stuolo, che s'aduna, afflsa 11 maresciallo: ne stupisce come se di fantasmi ignota cima XX I X Gior Mai-radi. Maggio 1848 - Curtatone e Montanara. 1 corrusca pulluli d'arai. Tradisce il d'armante disdegno un corrugare di ciglia e un tremito. che più intristisce quel volto minaccioso e tetro: e pare che saggi il numero e l'ardir non vano, che già rifulse nelle erculee gare, a scorno suo, di Goito e Monzambano. di Vaneggio e Pastrengo, ed or Peschiera d'aasedio cinge e di terror.... Ma piano ecco si fa quel fronte a nuova,altiera ripetile.— Pochi li conta, un pugno inetto di fanciulli.... ed a quell'esigua schiera mille e mille ne oppone il maledetto... IV. Gagliardi, cotta Mantova, ed ardenti eran corsi alla gloria ed ai perigli dalle terre 'bucare, impazienti d'ignobil giogo anche una volta. Figli emuli di Ferrucci e di Capponi. chiuse l'aule togate, nei consigli d'impavidi conati e di tenzoni da eroadiseepoli e nuéstri avanti veniali del pari: Uccelli con Fantoni, e Montanelli, e Pilla, e Ceutofanti: sapienti e indotti.... e muscoli d'atleti e.personciue gracili d'infauti, d'un molo amar, sol d'una fede lieti. Sostavan,tra le marce ardimentose negli scarsi riposi, degli abeti.. al rezzo o delle quercia, le gloriose leggende ricordando dei passati secoli, o di natura le nascose ragioni investigando, amanti e amati. Nelle dure notturne scolte, quando ogni stormir di fronda di celati inganni al cor dà scossa e gel, aognando passavan l'ore solitarie.... poco pane, misere vesti; un ammirando arruffi° d' armi, di trabacche. Il loco a furia ai cingea di parapetti, imbelle schermo quasi g lieve gioco..., Bipartita la schiera degli eletti, - a Curtaton da Carnpia comandati ristanno: a Montanara Giova:inetti; Laugier su tutti. già d'invidiati allori carco col gigante Corso pei campi della Spagna insanguinati. Nell'opalina via del del ()amara° avea breve cammin l'astro del giorno, quando all'armi si grida. ... In ratto corso l'aborrito straniero, a pronto :scorno, in triplice colonna tra le piene spighe de' campi scivolando intorno, a Cartatou minaccia. Lo rattiene con due cannoni Niceolini e il fianco a fuoco micidial ne rompe. Viene all'urgente rinforzo un altro branco e un altro; volano le bombe. e : viva, gridati gli eroi, con urto unito e franco sereni ostando. Come sulla riva di terso lago l'un cerchio succade all'altro, se gagliardo tonfo attiva delle onde il flusso, e roso il margin cede. e si frantuma, e cade, dei crescanti alla turba, che ognor si muta e riede, piegasi ornai lo stuol dei resistenti.... Scoppiai) le polveri — per l'aria infrante, arse, annientate van persone e cose in turbine d'orror, come di Dante nelPiire bolge. Getta le corrose vesti Gasperi. e nudo e bello punta, spara e ripunta sulle torma odiose. Ma Cade. Pallida d' un tratto e smunta la maschia faceta, van cadendo a cento a cento in cumuli divini. Appunta ogni sua possa in quegli avanzi attento 11 nemico crudel, ma di granito son quegli avanzi; che fra i monti a stento ben passo, e l' unghie inferocito Tedeaco e i denti infiggano, ma invano.... Punti, squarciati, in spasimo inaudito, sugli inchiodati pezzi, d•ogni brano d'insegna fan reliquia al petto ; l' onda dei corsieri irrompenti. qual su piano declive l'infuriato rio s'affonda, sacrilega tra quei miraudi, a Pilla tiacca l'ardita testa moribonda... — Da Montanara si risponde squilla a squilla. colpo a colpo, e romba il truce flagellar degli spari.... Ignea ai volontari splendida riluce dagli occhi, conte a festa.... i bersaglieri nelle fluttuanti onde de'cainpi al duce raccolti, snelli. aaltellauti, altierl tra decine d'esatigni e di feriti la possa reggono di Del...Nei fieri sguardi l'anima tutta erompe; uniti, da un graudinar di colpi fulminati, a stento, verso l'Oglio ospiti liti van ricercando... Il sol cadea, sui prati, sui monti e sulle valli diffondendo • una quieta fusimi d'oro; addensati in tetre nuvole saliau fuggendo vapori sanguinosi dalle vene dei morti in nuovo sacrilizio orrendo.... E forse allor coll'anime ripiene d'ansia terror gemeano madri, spose, anunti,supplicando a Dio!... Ma viene, ahimè! per Paure un grido alle amorose soglie e in trista vision, dal gelo stretti della morte gli amati volti e rose mirata le belle membra dal proietti!... Li veggon deturpati dalle immonde notturne stilar', lividi, negletti... MARGO-AURELIO ROSSOTTI. GIOVANNI FALDELLA Se dovessimo porre mente agli alti meriti so- stanziali di Giovanni Faldella, sarebbe inutile presentarlo, anche con una affrettata, rapidissima biografia, alla cittadinanza pisana. Ma la sua co- stante modestia campagnuola, la sua vita sempre conforme a tale modestia, hanno fatto si che Gio- vanni Faldella, mentre è carissimo a chi ne co- nosce la simpatica persona, è meno noto di quanto merita. Un suo biografo affettuoso, il Rotti, ce lo pre- senta così; a Giovanni Faldella è di mezzana statura e (Ti robusta complessione; ha testa forte, voluminosa, fronte ampia, pallida, vi4orosa, da pensatore: Ca- pigliatura violenta, foltissima a ondulazioni ca- stana, occhi miopi ceruli , d' una dolcezza fem- minea, i quali come quelli del Da feid. vedono tutto e tutti, soccorsi dalla concavità delle lenti; ha naso dritto, accentuato, guance colorite dalla salute, baffi e barba d' un color alquanto più chiaro dei capelli: una barbetta e appuntata e lunghetta che ricorda il profilo degli antichi mitologici pro- tettori delle salve, grandi adoratori di profumi campestri, di gradazioni di tinte verdi, di succhi d'erba, di razzi e di boschi intricati a come scrisse di lui il nomade, fertile, audace e geniale poeta socialista lombardo Fernando Fontana. Fra le curve morbide dei baffi si scorgono soventi le sue labbra rosee a schiudersi ad un sorriso buono. Ha indole quieta ma capace di scatti improvvisi che tosto si posano; cammina sollecito, e lieta- mente, contento della vita che lo accarezza, e dell'arte che gli procura profonde ed intime sod- disfazioni ». Intellettualmente il Faldella possiede l' artis- tica, geniale versatilità che è caratteristica spic- cata del temperamento italiano. Letterato — senza aver mai affrontato il teorico e accademico tema sull' essenza dell' arte — à, saputo essere artista di forma e di sostanza come pochi sono. Ai suoi scritti fu imputato il piemontesismo nella forma e nello stile, pregio anziché, colpa in chi descrisse come nessuno meglio di lui, la vita piemontese. E Giosilè. Carducci, giudice così se- vero, sorse a difenderlo, scrivendolo a lui : «Io non condanno la mescolanza dei piemotesismi coi toscanismi, io credo con Dante e con i veri tilo- logi e coi retorici veri che nel fondo dei dialetti, chi sappia cercarlo, trova l' accento e il colorito della gran lingua italiana popolare e classica ». E una gentile, coltissima signora, paragonava con acume e verità, .i libri del Faldella a certe mu- siche tedesche: e A primo udirle — essa scriveva -- e specialmente per chi 11011 v'abbia l' orecchio un poco avvezzo. sembra che riescano soverchia- mente affollate di note, di astruserie, di piccineria, talora persino di stonature e di caricature. Ma poi riudendole bene si comincia a sentire che sotto tutto quell'avviluppo la melodia si svolge piana, dolce, ineffabilmente espressiva, e alla fine quando si cerca un inodo di semplificarle, queste musiche, ci si accorge che ognuna di quelle note, di quelle astruserie, di quelle stonature è la me- lodia medesima ..... La sostanza dei suoi lavori letterarii assai Int- merosi, risulta da un finissimo spirito d'osserva- zione accoppiato alla coscienza del fine morale dell'arte: il suo romanzo ti ser pe costituisce uno dei più notevoli, robusti e sani lavori che si pos- sano leggere: è un lavoro donde spira un potente alito di verità o la cui lettura, mesta dopo tutto, fa aleggiare il pensiero in alti orizzonti con più intensa avidità del bene. Oltre alla letteratura, il Faldella, attese con uguale intensità, se non con uguale amore, alla politica, come giornalista, conte deputato, come senatore. Giornalista, dopo essersi saggiate su giornali minori, scrisse sulla Pieninoite.se e sul Fun- t•gli« corrispondenze, studii, bozzetti che ne resero apprezzato l' ingegno originale, l'animo nobilis- simo. Deputato fu un democratico nel senso pu- rissimo della parola : combattè, tenacemente e sempre ogni forma d'ingiustizia sociale. E lo fece con valore di uomo politico, non col dilettantismo o la retorica di certi letterati, poi- ché egli, come scriveva nel suo programma agli elettori e non poteva approvare la eunucheria politica di cui si vantano pochissimi fra gli ar- tisti e i letterati moderni, la quale non credo scusabile nemmeno con il voto di castità politica fatto dal Beato Alessandro Manzoni a. Combattè, con un discorso meraviglioso, la spesa per l' Accademia dei Lince, sostenendo non do- versi dedicare tre milioni e mezzo per elevare un nuovo edificio in Roma all'alta scienza acca- demica quaudo noi vediamo giacere l'istruzione elementare in cDsi basso grado. Sostenne strenua- mente lo scrutinio di lista e l' allargamento del - suffragio per scemare le corruzioni elettorali, e dei suoi argomenti si valse, facendone onorevole menzione, Giuseppe Zanardelli. Fu tra i primi a reclamare la riforma delle leggi penali contro gli errori giudiziarii, con dot- trina piena di santa giustizia, i non esitò a com- battere la legge Zanardelli sulla riduzione delle preture, giudicandola contraria ai doveri dello Stato verso gli umili. Senatore combattè vigoro- samente per le libertà comunali, contro gli arbi- trii degli scioglimenti. Cominciò la sua carriera politica, come daini- tato nel 1881, succedendo al generale Bertolé-Viale che aveva democraticamente cercato di balzare di sella fin dal 1876. E conservò il mandato po- litico — tranne breve interruzione — fino al 1895. Nel 1896 fu fatto senatore a cinquant'anni e suc- cedette a Costantino Perazzi nella, Presidenza del Consiglio provinciale di Novara. Da gran tempo attende a studii di storia po- litico-patriottica: e i suoi lavori Il paese di Mon- treitorio -- i pezzi grossi -- I Cuporioni — Dai Fratelli giudici.« alla dissidenza — I Partiti I Clericali ecc. sono modelli di letteratura politica; un genere che pochissimi coltivano perchè pur troppo si crede ancora all'arte per l'arte e alla incoltura, quale requisito della attitudine politica. Questi studii di storia patriottica, costituiscono ora la occupazione prediletta di Giovanni Fai- della, che attualmente attende a studiare, su do- cumenti inediti, la Giovane itatia. Moralmente il Faidella è la bontit fatta persona, bontà dolce, gentile, vivente.-nel culto por la me- moria del suo eroico genitore,nell'affetto infinito per la sua virtuosissima madre. Cultura, niente e cuore di Giovanni Faldella, ri- fulgeranno nella commemorazione del 29 Maggio, che egli, con riconoscenza di Piemontese, farà dei valorosi toscani che inossi (lidi' idea d'Italia, por- sero aiuto alla piccola regione che iniziò il ri- scatto della patria. 29 Maggio Curtatone e Ilmalémitra. — oggi a cura della redazione del nostro.giornale si pubblica un Numero Unico in elegante forfnato di 12 pagine, illustrato con foto-incisioni dello stabili- mento Turati. Contiene : lettere inedite di Mazzini, Montanelli, De Langier e Studiati; - e scritti di nowilii illustri ('onmiernoranti episodT della battaglia. Collaboratori: A. D'Alleali:* - A. Conti - 1. Del Lun- go - L. Barboni - A. Grid. - G. Marradi - '1'. Salvini - G. Ferrea) - S. Grossi) - M. Culmino - E. Pais • E. Crispi - G. Finali - E. Ferri - G. Itoini:i - 1. Gaptiami - C. E. (ab- ba - G. Menasei - F. Buon:unici - G. Faldella - A. Bat- VI. Terra geuffil. dai colli inghirlandati di vigne e d'oliveti, i i pianto cessa, cessa il cordoglio. Crescono tamprati nel valigia- dal tuoi figli in annlis rossa da ogni zolla gli eroi. Già la temprata nuova s'addensa, né tiaze son lllll -risa cantro i barbari l'ira: intiera e presta vendetta avrai. Nel cielo, irridescente arco giri brilla, e rapida si desta dagli arti gioghi omai l'aquila ardente di Savoia.... Lo sguardo nel sol retta semi vola, e coll'aguzza sua potente ugna e col rostro suo letal,diafatta al suolo ogni nemica abbassa: strale non v'ha che la raggiunga o mai l'abbatta.... e in Campidoglio posa e al Quirinale. Pisa, Maggio 1899. nella inuffineute tenebra, che aaconde l'iniquo orror, la strage dianinana.... ne pianto o prece ali gemiti risponde, nè sacro squillo ali farai cainpana!...

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Pisa, Domenica 28 Maggio 1899. Num. 22.ANNO VII.

GIORNALE POLITICO AMMINISTRATIVO DELLA CII"I'À E PROVINCIA.

Si pubblica la Domenica.ABBONAMENTI : per un anno lire A: per un mense:Ore Ore 3. Pe, tbbonaiai

baata mandare nna cartol in a vaglia all'amministrazione that l'onte di Pisci.tale; dl Redazione e .krunalnIstrazione: Piazza dei Cavalieri, num. 5. Piga.

(Conto corrente con la l•osta).

14.1111.14111'A : per avviai rtielains in prima pagina lire 3; in seconda lire 1,50;in terza lire 1,00; in quarta lire 0.50 lior ogni linea o 81 ,11ZiO di linea.

Per avvisi finanziari, industriali, commerciali; per inserzioni; per necrologio.per rècidine in cronaca, diffide, comunicati, ecc. ami.; prezzi da contrattarsi

A CURTATONE E MONTANARAXXIX MAGGIO 1848.

Gentil poeta, che cantando insegnil'amor d'Italia, e ad alti sensi avviaiquest'anime infrollite, e i tardi ingegni

dismunvi, a me concedi il passo. — Ai rivifecondi e salutari delle storienostre chi si disseta, aneli e vivi

mira gli autor delle passate glorie;par che sian d'oggi quelle gesta audacinè sol smarrite in timide memorie.

-Di grandi è la tua terra; né fallaciforo i scarni de' tuoi... . No, l'alto vantodi ferrei petti dell'oblio fugaci

l'ali non farina; del patto santo,concedimi, degli epici contrasti,in timida eco del tuo inibii canto,

teco venirne discorrendo i fasti.

Dall'uno all'altro mar, scossa e fremente,Italia sorge, di uovel coraggiofervida in cor, bella nell'alta mente:

Via le catene, di letal servaggioonta fuuesta.... A me la mia marina,a me l'aprico suolo: Il mio retaggio,

onde l'arte, poi secoli, reginagridommi e in'ineldini, resti a me sola;la man del barbaro, che, prona e china,

n'e a me atesaa iii indegno scheruo invola,sciolga le mie citane, o infranta cada... —E dell'ansiosa Madre alla rarola

ecco si muove un re. Dalla contradatenace e nera, dove il Po s'iligrossae si prepara ver l'Adduca rada

al lungo corso — l'anima commossad'ira e amar — cui tigli suoi discendeil pallido mouarca; che, riacoasa

la gelida barriera di tremendee losche sette, con giurati: votod'Italia cavalier ai area. L'intende

la patria tutta e il segue; intiero e irumotol•esito invoca; e pur dall'affila Romail grazi Vicario benedice — moto

prati o del cor, cui troppo presto, alti. doma! —Dietro al vessillo tricolor che guidala schiera nitrica e in serpeggiante chioma

balena, suonano i tamburi, e gridala tromba ai venti crociata sauta,degli oppresaor contro la razza nitida.

I prodi vanno, e il popolo ricantafiero e gaio la libera canzonedel giurai eroiche (lei color s'arma:iuta

della bandiera sua, ineutre ripenel'Ausitriacu sbigottito in ferrei lariI cupi drappi suoi. — Monta in arcioue,

Tedesco, e l'armi anuda; a te sou caridelle ffioneste verghe gli efferatirimbalzi sulle membra degli iguari

schiavi ... Ma orinai non cede ai minacciatiflagelli il nor d'Italia: come fiera,che sI cacciator ruggiace ti dai celati

antri s'inselva, o squassa la crinierairsuta, pronta al balzo ed al furore,tale ei rinnega la viltà primiera...

Monta in arciou; non mora, non pudorela difesa rallenti, ché l'orrendalotta è di morta, chè all'intenso ardore

d'un popol che si desti e che s'accenda,Dio ritempra i cor, rinsalda i nervi,e gli dona la folgore tremenda,

che un di puuiva gli angeli protervi.

111.I prodi vanno, e sulle curve spondebivaccano del tiume,allor dm, uscitogià dal Benaco lago, si diffonde

eionre cangiando Insieme, e mole, e rito,perché di mai italica naturapur la memoria paeu gli venga, e ardito

corre, del Po solcando la pianura.Del quadrilatero la cerchia alatasul pian proietta l'ombra e la paura;

ma il suoi, che già s'abbassa alla calatadella palude. di iniasini ansantee di nialanni, par che la dasiata

resistenza conceda al passo. Oh, santeorme Chiuse Lombarda, ove i perdutifati d'Italia tante volte e taute

risorsero nel sangue del caduti!Quivi minaccia al varco la grifagnaaquila d'Austria, lorda di polluti

petti sanguigni, dove i rostri bagna.Rotti gli artigli e l'ali aparnazzatelungi dalle sue mura alla campagna

Milan cacciali& in epiche gioruateora per flel si rode e alla vendettaappunta e affila spade scellerate. —

Lontan, lontano, in varia vedettaguata Radetzky dagli spalti armatie cupi di Belftor: guata ed aspetta.

Forse riudendo va degli iteratisibili la concorde gara e il rattoesodo vergognoso. Ai rinnovati

cenni dei deapoti d'Italia l'attopromise ed il consiglio, umil ministrod'oppression ribalda al sacro patta,

che Ausonia tutta dal Tirreno all'Istromare ha sancito ed all'h-Mio. Ad unaad una per le valli, con sinistro

cipiglio il baldo stuolo, che s'aduna,afflsa 11 maresciallo: ne stupiscecome se di fantasmi ignota cima

XX IX

Gior • Mai-radi.

Maggio 1848 - Curtatone e Montanara. 1corrusca pulluli d'arai. Tradisceil d'armante disdegno un corrugaredi ciglia e un tremito. che più intristisce

quel volto minaccioso e tetro: e pareche saggi il numero e l'ardir non vano,che già rifulse nelle erculee gare,

a scorno suo, di Goito e Monzambano.di Vaneggio e Pastrengo, ed or Peschierad'aasedio cinge e di terror.... Ma piano

ecco si fa quel fronte a nuova,altieraripetile.— Pochi li conta, un pugno inettodi fanciulli.... ed a quell'esigua schiera

mille e mille ne oppone il maledetto...

IV.

Gagliardi, cotta Mantova, ed ardentieran corsi alla gloria ed ai periglidalle terre 'bucare, impazienti

d'ignobil giogo anche una volta. Figliemuli di Ferrucci e di Capponi.chiuse l'aule togate, nei consigli

d'impavidi conati e di tenzonida eroadiseepoli e nuéstri avantiveniali del pari: Uccelli con Fantoni,

e Montanelli, e Pilla, e Ceutofanti:sapienti e indotti.... e muscoli d'atletie.personciue gracili d'infauti,

d'un molo amar, sol d'una fede lieti.Sostavan,tra le marce ardimentosenegli scarsi riposi, degli abeti..

al rezzo o delle quercia, le glorioseleggende ricordando dei passatisecoli, o di natura le nascose

ragioni investigando, amanti e amati.Nelle dure notturne scolte, quandoogni stormir di fronda di celati

inganni al cor dà scossa e gel, aognandopassavan l'ore solitarie.... pocopane, misere vesti; un ammirando

arruffi° d' armi, di trabacche. Il locoa furia ai cingea di parapetti,imbelle schermo quasi g lieve gioco...,

Bipartita la schiera degli eletti, -a Curtaton da Carnpia comandatiristanno: a Montanara Giova:inetti;

Laugier su tutti. già d'invidiatiallori carco col gigante Corsopei campi della Spagna insanguinati.

Nell'opalina via del del ()amara°avea breve cammin l'astro del giorno,quando all'armi si grida. ... In ratto corso

l'aborrito straniero, a pronto :scorno,in triplice colonna tra le pienespighe de' campi scivolando intorno,

a Cartatou minaccia. Lo rattienecon due cannoni Niceolini e il fiancoa fuoco micidial ne rompe. Viene

all'urgente rinforzo un altro brancoe un altro; volano le bombe. e : viva,gridati gli eroi, con urto unito e franco

sereni ostando. Come sulla rivadi terso lago l'un cerchio succadeall'altro, se gagliardo tonfo attiva

delle onde il flusso, e roso il margin cede.e si frantuma, e cade, dei crescantialla turba, che ognor si muta e riede,

piegasi ornai lo stuol dei resistenti....

Scoppiai) le polveri — per l'aria infrante,arse, annientate van persone e cosein turbine d'orror, come di Dante

nelPiire bolge. Getta le corrosevesti Gasperi. e nudo e bello punta,spara e ripunta sulle torma odiose.

Ma Cade. Pallida d' un tratto e smuntala maschia faceta, van cadendo a centoa cento in cumuli divini. Appunta

ogni sua possa in quegli avanzi attento11 nemico crudel, ma di granitoson quegli avanzi; che fra i monti a stento

ben passo, e l' unghie inferocitoTedeaco e i denti infiggano, ma invano....Punti, squarciati, in spasimo inaudito,

sugli inchiodati pezzi, d•ogni branod'insegna fan reliquia al petto ; l' ondadei corsieri irrompenti. qual su piano

declive l'infuriato rio s'affonda,sacrilega tra quei miraudi, a Pillatiacca l'ardita testa moribonda... —

Da Montanara si risponde squillaa squilla. colpo a colpo, e romba il truceflagellar degli spari.... Ignea

ai volontari splendida rilucedagli occhi, conte a festa.... i bersaglierinelle fluttuanti onde de'cainpi al duce

raccolti, snelli. aaltellauti, altierltra decine d'esatigni e di feritila possa reggono di Del...Nei fieri

sguardi l'anima tutta erompe; uniti,da un graudinar di colpi fulminati,a stento, verso l'Oglio ospiti liti

van ricercando... Il sol cadea, sui prati,sui monti e sulle valli diffondendo •una quieta fusimi d'oro; addensati

in tetre nuvole saliau fuggendovapori sanguinosi dalle venedei morti in nuovo sacrilizio orrendo....

E forse allor coll'anime ripiened'ansia terror gemeano madri, spose,anunti,supplicando a Dio!... Ma viene,

ahimè! per Paure un grido alle amorosesoglie e in trista vision, dal gelo strettidella morte gli amati volti e rose

mirata le belle membra dal proietti!...Li veggon deturpati dalle immondenotturne stilar', lividi, negletti...

MARGO-AURELIO ROSSOTTI. •

GIOVANNI FALDELLASe dovessimo porre mente agli alti meriti so-

stanziali di Giovanni Faldella, sarebbe inutilepresentarlo, anche con una affrettata, rapidissimabiografia, alla cittadinanza pisana. Ma la sua co-stante modestia campagnuola, la sua vita sempre

conforme a tale modestia, hanno fatto si che Gio-vanni Faldella, mentre è carissimo a chi ne co-nosce la simpatica persona, è meno noto di quantomerita.

Un suo biografo affettuoso, il Rotti, ce lo pre-senta così;

a Giovanni Faldella è di mezzana statura e (Tirobusta complessione; ha testa forte, voluminosa,fronte ampia, pallida, vi4orosa, da pensatore: Ca-

pigliatura violenta, foltissima a ondulazioni ca-stana, occhi miopi ceruli

, d' una dolcezza fem-

minea, i quali come quelli del Da feid. vedonotutto e tutti, soccorsi dalla concavità delle lenti;ha naso dritto, accentuato, guance colorite dallasalute, baffi e barba d' un color alquanto più chiarodei capelli: una barbetta e appuntata e lunghettache ricorda il profilo degli antichi mitologici pro-tettori delle salve, grandi adoratori di profumicampestri, di gradazioni di tinte verdi, di succhid'erba, di razzi e di boschi intricati a come scrissedi lui il nomade, fertile, audace e geniale poetasocialista lombardo Fernando Fontana. Fra lecurve morbide dei baffi si scorgono soventi lesue labbra rosee a schiudersi ad un sorriso buono.Ha indole quieta ma capace di scatti improvvisiche tosto si posano; cammina sollecito, e lieta-mente, contento della vita che lo accarezza, edell'arte che gli procura profonde ed intime sod-disfazioni ».

Intellettualmente il Faldella possiede l' artis-tica, geniale versatilità che è caratteristica spic-cata del temperamento italiano.

Letterato — senza aver mai affrontato il teoricoe accademico tema sull' essenza dell' arte — à,saputo essere artista di forma e di sostanza comepochi sono.

Ai suoi scritti fu imputato il piemontesismonella forma e nello stile, pregio anziché, colpa inchi descrisse come nessuno meglio di lui, la vitapiemontese. E Giosilè. Carducci, giudice così se-vero, sorse a difenderlo, scrivendolo a lui : «Ionon condanno la mescolanza dei piemotesismi coi

toscanismi, io credo con Dante e con i veri tilo-logi e coi retorici veri che nel fondo dei dialetti,chi sappia cercarlo, trova l' accento e il coloritodella gran lingua italiana popolare e classica ».E una gentile, coltissima signora, paragonava conacume e verità, .i libri del Faldella a certe mu-siche tedesche: e A primo udirle — essa scriveva-- e specialmente per chi 11011 v'abbia l' orecchioun poco avvezzo. sembra che riescano soverchia-mente affollate di note, di astruserie, di piccineria,talora persino di stonature e di caricature. Mapoi riudendole bene si comincia a sentire chesotto tutto quell'avviluppo la melodia si svolgepiana, dolce, ineffabilmente espressiva, e alla finequando si cerca un inodo di semplificarle, questemusiche, ci si accorge che ognuna di quelle note,di quelle astruserie, di quelle stonature è la me-lodia medesima .....

La sostanza dei suoi lavori letterarii assai Int-merosi, risulta da un finissimo spirito d'osserva-zione accoppiato alla coscienza del fine moraledell'arte: il suo romanzo ti ser pe costituisce unodei più notevoli, robusti e sani lavori che si pos-sano leggere: è un lavoro donde spira un potentealito di verità o la cui lettura, mesta dopo tutto,fa aleggiare il pensiero in alti orizzonti con piùintensa avidità del bene.

Oltre alla letteratura, il Faldella, attese conuguale intensità, se non con uguale amore, allapolitica, come giornalista, conte deputato, comesenatore. Giornalista, dopo essersi saggiate sugiornali minori, scrisse sulla Pieninoite.se e sul Fun-t•gli« corrispondenze, studii, bozzetti che ne reseroapprezzato l' ingegno originale, l'animo nobilis-simo. Deputato fu un democratico nel senso pu-rissimo della parola : combattè, tenacemente esempre ogni forma d'ingiustizia sociale.

E lo fece con valore di uomo politico, non coldilettantismo o la retorica di certi letterati, poi-ché egli, come scriveva nel suo programma aglielettori e non poteva approvare la eunucheriapolitica di cui si vantano pochissimi fra gli ar-tisti e i letterati moderni, la quale non credoscusabile nemmeno con il voto di castità politicafatto dal Beato Alessandro Manzoni a.

Combattè, con un discorso meraviglioso, la spesaper l' Accademia dei Lince, sostenendo non do-versi dedicare tre milioni e mezzo per elevareun nuovo edificio in Roma all'alta scienza acca-demica quaudo noi vediamo giacere l'istruzioneelementare in cDsi basso grado. Sostenne strenua-mente lo scrutinio di lista e l' allargamento del

- suffragio per scemare le corruzioni elettorali, edei suoi argomenti si valse, facendone onorevolemenzione, Giuseppe Zanardelli.

Fu tra i primi a reclamare la riforma delleleggi penali contro gli errori giudiziarii, con dot-trina piena di santa giustizia, i non esitò a com-battere la legge Zanardelli sulla riduzione dellepreture, giudicandola contraria ai doveri delloStato verso gli umili. Senatore combattè vigoro-samente per le libertà comunali, contro gli arbi-trii degli scioglimenti.

Cominciò la sua carriera politica, come daini-tato nel 1881, succedendo al generale Bertolé-Vialeche aveva democraticamente cercato di balzaredi sella fin dal 1876. E conservò il mandato po-litico — tranne breve interruzione — fino al 1895.Nel 1896 fu fatto senatore a cinquant'anni e suc-cedette a Costantino Perazzi nella, Presidenza delConsiglio provinciale di Novara.

Da gran tempo attende a studii di storia po-litico-patriottica: e i suoi lavori Il paese di Mon-treitorio -- i pezzi grossi -- I Cuporioni — DaiFratelli giudici.« alla dissidenza — I Partiti — IClericali ecc. sono modelli di letteratura politica;un genere che pochissimi coltivano perchè purtroppo si crede ancora all'arte per l'arte e allaincoltura, quale requisito della attitudine politica.

Questi studii di storia patriottica, costituisconoora la occupazione prediletta di Giovanni Fai-della, che attualmente attende a studiare, su do-cumenti inediti, la Giovane itatia.

Moralmente il Faidella è la bontit fatta persona,bontà dolce, gentile, vivente.-nel culto por la me-moria del suo eroico genitore,nell'affetto infinitoper la sua virtuosissima madre.

Cultura, niente e cuore di Giovanni Faldella, ri-fulgeranno nella commemorazione del 29 Maggio,che egli, con riconoscenza di Piemontese, farà deivalorosi toscani che inossi (lidi' idea d'Italia, por-sero aiuto alla piccola regione che iniziò il ri-scatto della patria.

29 Maggio Curtatone e Ilmalémitra.— oggi a cura della redazione del nostro.giornale sipubblica un Numero Unico in elegante forfnato di12 pagine, illustrato con foto-incisioni dello stabili-mento Turati.

Contiene : lettere inedite di Mazzini, Montanelli,De Langier e Studiati; -e scritti di nowilii illustri('onmiernoranti episodT della battaglia.

Collaboratori: A. D'Alleali:* - A. Conti - 1. Del Lun-go - L. Barboni - A. Grid . - G. Marradi - '1'. Salvini - G.Ferrea) - S. Grossi) - M. Culmino - E. Pais • E. Crispi -G. Finali - E. Ferri - G. Itoini:i - 1. Gaptiami - C. E. (ab-ba - G. Menasei - F. Buon:unici - G. Faldella - A. Bat-

VI.•

Terra geuffil. dai colli inghirlandatidi vigne e d'oliveti, i i pianto cessa,cessa il cordoglio. Crescono tamprati

nel valigia- dal tuoi figli in annlis rossada ogni zolla gli eroi. Già la tempratanuova s'addensa, né tiaze son lllll -risa

cantro i barbari l'ira: intiera e prestavendetta avrai. Nel cielo, irridescentearco giri brilla, e rapida si desta

dagli arti gioghi omai l'aquila ardentedi Savoia.... Lo sguardo nel sol rettasemi vola, e coll'aguzza sua potente

ugna e col rostro suo letal,diafattaal suolo ogni nemica abbassa: stralenon v'ha che la raggiunga o mai l'abbatta....

e in Campidoglio posa e al Quirinale.

Pisa, Maggio 1899.

nella inuffineute tenebra, che aacondel'iniquo orror, la strage dianinana....ne pianto o prece ali gemiti risponde,

nè sacro squillo ali farai cainpana!...

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telli - F. L. Pulii: - A. Pozzolini - A. Lecci - A. Zerbo-glio - C. Calisse - A. Buonaventura - P. Studiati -Pratesi - P. Chelini - Mario Razzi.

La Redazione del Ponte è grata ai colleghi deigiornali che con parole lusinghiere hanno annunziatoquesta pubblicazione.

Il Comitato cittadino per il 50.° anniversario diCurtatone e Montanara ha pubblicato il seguente pro-gramma

Domenica 28 — Ore 11. Solenne pretniazione de-gli alunni della scuola popolare.

Ore 16,30. Inaugurazione della palestra ginnasticaCurtatone nell'Istituto di correzione paterna; distribu-zione dei premi, apertura della III Mostra didattica.

NB. La Mostra rimarrà aperta al pubblico nei giorni29 e 30 dalle ore 14 alle 19.

Ore 20,30. Illuminazione a luce elettrica delle PiazzeGaribaldi e XX Settembre (con lampade ad arco) dellaVia XXIX Maggio e del Civico Palazzo con lampa-dine a colori), falla a cura della Ditta Siemens eHalske — Illuminazione a gas a disegno della PiazzaVittorio Emanuele, fatta dalla Società Svizzera del Gas.

Lunedì 2.9. — Ore 9. Corteo degli alunni dellescuole elementari.

Ore 10. Corteo delle associazioni e rappresentanze.Il corteo muoverà da Piazza Vittorio Emanuele e

per la Vittorio Emanuele, Ponte di mezzo. Lung'ArnoRegio, Via XXIX Maggio si recherà alla R. Univer-sità, ove avrà luogo la consegna delk Medaglia d'oroalla bandiera del glorioso Battaglione Universitario.Quindi il Corteo per Via della Sapienza, Lurns'ArttoRegio, Via S. Maria, Piazza del Duomo si recherà alCamposanto urbano, dove avrà luogo la consegnadella Medaglia d' oro alla bandiera dei Veterani. IlDott. Michele Barigazzi, per incarico del Comizio deiVeterani, leggerà in Camposanto il discorso comme-morativo.

Quattrocento alunni delle scuole elementari cante-ranno l' Inno di Mameli.

Al ritorno il Corteo percorrerà la Via Torelli, ViaS. Anna, Borgo largo, Borgo stretto, Ponte di mezzo eVia S. Martino ove sfilerà dinanzi alle Società deiVeterani.

Ore 16. Discorso commemorativo del senatore Gio-vanni Faldella nel R. 'l'estro Nuovo.

NB. Al Teatro si accede con biglietto d'invito, i signori studenti avranno libero accesso n presentazionedella tessera universitaria.

Ore 18,30. Tombola di lire Settecento in PiazzaS. Caterina.

Ore 20. Illuminazione come nella sera precedente.Ore '20,30. Grande spettacolo pirotecnico alla pas-

seggiata delle Piagge, eseguito dalla rinomata DittaTurchi di Firenze.

In tutte e due le sere varie bande musicali suo-neranno nelle principali Piazze.

Il Comitato cittadino offrirà un banchetto al Se-natore Faldella.

— Un altro banchetto simpatico riuscirà quellodei Veterani i quali solennizzeranno col loro fraternoconvegno la gloriosa battaglia a cui molti di essipresero parte.

Il nostro Comune ha pubblicato per la circostanzaun volume in quarto grande, in puro elzeviro, daltitolo " Le memorie del battaglione universitarioche contiene gli scritti di 69 superstiti.

Oltre questo, il Comune ha pubblicato l' Appendiceai Ricordi Storici del battaglione universitario rac-colti dal Prof. Gherardo Nerueci.

Il Conte Comm. Alfredo Agostini-Venerosi DellaSeta ha fatto stampare, in seconda edizione elegan-tissima, il suo prezioso volume " Le Milizie Toscanealla Guerra del Quarantotto , prezioso pert hè in essosono raccolte le lettere dello zio capitano di artiglie-ria Ferdinando Agostini Della Seta al Conte Andreasuo fratello.

Il capitano Agostini, valorosissimo soldato del 48,merita speciale ricordo per avere iniziato al maneg-gio delle armi il battaglione universitario. •

Lunedì mattina a ore 8 a cura dell' Unione Catto-lica Pisana sara celebrata nella Chiesa dei Cavalieri,una Messa di requiem per i caduti di Cullatone eMontanara.

A illustrazione della data memoranda è stata al-tresì pubblicata una cartolina commemorativa.

Il Corteo Scolastico.Avremo dunque anche un corteo scolastico formato

con gli alunni e le alunne delle scuole elementaridi città e dei subborghi accompagnati dai loro mae-stri. Lo spettacolo sarà nuovo e imponente: circaduemila fanciulli, tutta la speranza, si può dire, tuttala energia futura del nostro popolo.

Oltre all'intento educativo da cui è stato mossochi ha ideato la cosa, c'è di buono in questa partedei pubblici festeggiamenti da darsi in questi giorniche la cittadinanza pisana (parlo anche di quellameno incolta, e più specialmente di quella a cui lascuola popoiare dovrebbe star molto a cuore) vedràcoi propri occhi che c'è davvere, e quanta è, questapopolazione scolastica; misurerà questa forza viva chesi prepara alla vita, alla lotta per l'esistenza. e giu-dicherà se debba trascurarsi o, dimettendo e l'usanzapessima ed antica » coltivarla amorevolmente e af-fezionarsela, migliorandola, col farla quanto è possibile,onesta, laboriosa, tlfilfilla.

A dare il buon esempio anche in tale occasionevedremo certamente tutti i signori insegnanti dellescuole stesse, i quali accompagnando e vigilando iloro alunni, mentre eserciteranno un ufficio veramenteeducativo, daran prova alla città del loro amore eper la patria e per la scuola.

Noi dunque siamo cortissimi che, questo corteoscolastico, non soltanto riuscirà a suscitare i buonieffetti morali che abbiamo accennati, così nella scuolacome fuori di ossa, ma sarà accolto e riguardato datutto il nostro buon popolo. con orgoglio e con te-nerezza insieme; noi siamo certissimi che la cortesiadel nostro buon popolo farà si che lungo tutta lastrada percorsa la tenera schiera de'snoi liglioli possaprocedere libera e franca in mezzo a quei delicatiriguardi che meritano sempre (o più che mai nol-i' atto di compiere un pio e gentile ufficio) i deboli,i piccoli.

Nata, piani due, con

}tini iii no , coomenientissioni4 rilloyifiatura, LA RITMO.Per trattative dirigersi in Pisa Via Cavour, 7, (»dreno,studio Ciceemuta.m.

AFFITTASI

-con vetture a trazione elettrica e allacciarla con altriComuni vicini, e per costruire nuove linee nella ptg,„„,vincia.

Mi preme osservare che il traeferiwento della SedeSociale motivato da speciali convenienze non implicapunto quello della Direzione tecnica, Amministrativae Contabile e dei rispettivi uffici, che non si muovonoda Pisa.

Quanto poi alla scelta degli Amministratori Sociali.codesta onorevole Direzione vorrà convenire che lafiducia degli -azioni3ti, ai quali spetta conferire ilmandato. è cosa insindacabile. Il nuovo Consigliodomanda di venir giudicato secondo le opere sue, eproponendosi di promuovere il miglioramento dellecomunicazioni trainviarie per la città e per la pro-vincia, esso confida di poter contare sull' appoggiodelle autorità e della cittadinanza, nonché sull'impar--zialità della stampa locale.

Le sarò grato se vorrà pubblicare la presente; egliene porgo i miei distinti ringraziamenti.

Dev.mo

R. BRENNAAmministratore delegato della Società Italiana

;ler le Ferrovie eeonotnirlte e Tramvie a va-pore della provincia eli Pisa.

Noi dobbiamo rallegrarci assai di questa lettera ;e prima di tutto perché rileva la tenacia colla quale,senza preoccupazioni, abbiamo sempre fino ad oraprotestato contro il disordine dei servizi dell' ammini-strazione delle tratnVie nella nostra .provinèiaperché è ornata di promesse larghissime di un ri-ordinamento dei servizi. che sta a cuore di tutti, edora anche degli amministratori istessi.

E ci conia ciaino altresì di avere servito colla no-stra consueta inparzialià alla difesa degli interessi delpubblico; riproine'tendoci di vedere presto all'operala nuova amministrazione alla quale ci auguriamo -e le promesse ce t:e danno affidamento — di poterecortesemente 'lire la nostra modesta parola .di elogio.

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TESTE e TASTI«REO

Le feste di Bientina.Domenica SCOI'Sa si solennizzò l' inaugurazione del-

le feste centenarie di S. Valentino.In casa della nobil famiglia Pacini si raccolsero gli

amici più iffluini : i signori Pacini, cortesissimi, insie-me alla figlia signora Augusta Bruguier e al maritosuo avvocato Federico, e al figlio dott. Angiolo, fe-cero gli onori di casa splendidamente. Gli ospiti ri-cordano la bella giornata e il lieto convegno congrande soddisfazione.

Les dieux S'eli coni.E se ne vanno • anche le più delicate e poetiche

leggende: quella, per esempio, che ammetteva l' ideadi un buon augurio di una imminente fortuna a chitrovasse un trifoglio . a quattro foglie.

Nessuna di voi, vezzose lettrici, si è risparmiata lafatica di ricercarla la simbolica pianticella, passeg-giando sui prati verdeggianti e fioriti, Nessuna di voiha resistito ad un capitolo di gioia, ad un fremito disperanza nel mettervi sopra la mano affusolata e dia-rana. Il realizzainento di un desiderio lungamente esecretarnente nutrito s'immedesimava in quella sco-perta.

E per lunghi anni, la moda venne in sussidio alculto del quadrifoglio. I gioiellieri ne foggiarono i piùgraziosi e svariati porte-bonheur. Al collo, alle braccia,alla vita, sul petto delle (lamine eleganti scintillavanole quattro foglie misteriose. foggiate in zaffiri, in perle,in smeraldi, in diamanti . L'umile prodotto dell' a-greste natura era nobilitalo, dedicato dall'arte più squi-sita e più raffinata. Ma ora anche il trifoglio a quat-tro foglie ha fatto il suo tempo. Anch' esso passa.anch'esso dilegua, come tutto dilegua, come tutto pas-sa quaggiù.

Al suu regno, nel inondo delle speranze ... e deisogni se ne sostituisce un altro.

indovinate che cosa? è il far del vischio cheserviva, quest'anno da talismano per i superstiziosi,come per gl'increduli. La graziosa pianticella fioritadalle foglie aguzze come freccie, dalle bacche candidee tonde, si presterà mirabilmente al fantasioso ingegnode'gioiellieri e potrà servire di pretesto alle più de-liziose composizioni di ninnoli preziosi. Il suo colored' un verde glauco additerà l' impegno degli smaltidelicati e i suoi frutti quello delle perle ...

>-‹l versi.Me li manda Enrico Panzacchi ed hanno per ti-

titolo A tnetà Maggio.

In questa sera. migrano dai pratiLe luciolette ai campi del frumento;E dentro l' aria scura balenando,Cercano i fiori de le verdi ariste.Tutta la vasta piana è un lucichio.

In questa sera, presso i casolariOdoran gli orti. Nelle vie propinqueI giovanetti accordan le chitarrePer cominciar l'allegra serenata.Tutta la vasta piana è un arpeggio.

> <Floricultura.

Voilà une dont:e science, atte science permise, unescie«? gite le come cherche „ scrive, consigliando alledonne la fioricoltura intelligente e sapiente (" car,poter aimer les fleurs il (aut apioredre une peti... „) •lo scrittore più acuto e profondo che abbia, prima •di Gyp, saputo rivestire di frivolezza la Verità perfarla accettare nei salotti femminili eleganti. Egli.dopo aver coltivato assai Les fernotes e Encore lesfenimes, giovane, ancora aveva riposto ogni sua aspi-razione poetica, ogni sua debolezza sentimentale, ognisuo fantastico diletto, nella coltivazione dei fiori; edopo aver punto - ed anche ferito a sangue - i suo-icontemporanei con le Guèpes, s' era fatto ape, persuggere tutta la spirituale poetica dolcezza che sapevatrovare nei bei roseti della sua villa a Saint-Adresse:" letti di rose, negli orti baciati dal mare „.

Ce n• est pas cornute la botanique q il cous approvià dessécher le fleurs et à les injurier en grec. L' hor-ticulture nous enseigne à les rendre plus belles etplus heureuses

Si può sentire più delicatamente, più squisitamentealla poesia dei fiori. della vita dei fiori esigente, pe-rigliosa, fragile, breve, epperò cara e preziosa?... Eho osservato che, se le donne ostentano il gusto deifiori, per adornarsene, per decorarne il proprio ap-partamento e la propria vanità; per vederli languiresul davanzale del palchetto a teatro, sullo sportellodel coupé a passeggio, o - più crudele ancora - nellalenta agonia dell'intera pianta. delle foglie :mentii-zate. degli steli inariditi, delle radici arse e disseccatenelle giardiniere „ dei salotti; se le donne, tutte,dicono d amare i fiori. sono gli uomini, alcuni uo-mini, che sanno amarli. Vi furono lloricultori, e nonlloricultrici. celebri; e, ad uomini. e giardinieri sa-pienti e pazienti si debbono creazioni di nuovi fiori.Creazioni, e non invenzioni, perché un fiore non s'in-venta: Si crea. C' est le seul ouvrage pour le quelDieu accepte des collaborateur!

Per l' ora della noia.Una sciarada di Cerino Reni.

Leila, non odi il bronzo della seraChe ti chiama alla calma e alla preghiera?Accanto del secondo sussurranteE 1101 priinier ohe s' erg rossegg:ante.Posa nel tuo giardin modesto e sacroDei dolori alla Donna un simulacroChina ivi il fronte e con pietoso accentoSciogli il labbro del b..tio al pio concento.

Spiegazione della sciarada precedente: Stid-diio.

>-.cPer finire.Fra una signora in un meraviglioso decollelée e

un giovanotto--- Signore, avete un certo modo di fissare le ...

cose.— E voi. signora, avete un certo modo di presen-

tarle.

Empoli a Francesco Ferrucci.La ■L■lt a ronferenta tenuta dall' o.; regio Prof. Giuseppe Rau-

dacci intorno alF animo e alla fama del Commissario, èstata a cura del Comitato. per un monumento all'Eroe diGarimana, edita con i tipi Pelino e posta in vendita a ha-notizia do1 Comitato medesimo. li lavare storico del distintoconferenziere ritrae dal varo l'eroica ed immortale figura delFerrateti e ne commenta le gesto e la gloria. Per Pisa saràposta in vendita alla Cartoleria Pirratielli e alla LibreriaGiannelli al prezzo di L. 0,50.

Ultimo sognoPoi che anche tu che sorridevi un giorno

in una celestial forma vanente,Sogno di Vita, ignota Ombra vivente.ultimo sogno che non ài ritorno,

tu dileguasti, Vinta inacerbital'anima pensa: a che la dolorosaansia -del Vero, a che l' inane «scusapossa del cor che vuole, a che la vita

Ahi, tutto è vano! Meglio dileguared' un tratto, giù nell' ombra disparire,che per lo vita soffrire soffrire.che per la vita lottare lottare.

Meglio rainar nel baratro profondoche vede). tutto sfiorire, svanire:spenti, desii, parvenze. . . e maledirenel fermento dell' odio a questo immondo

delirar di nefande orge in tumulto, •.• •n questo sopa° della vita infranto.senza amor, senza gioia senza rimpiantosenza un risveglio che non suoni insulto!

Il prof. Antonio Ceci, nella commemorazionedel prof. Pasquale Landi, letta Domenica, scorsa,si trattenne a perorare calorosamente la costru-zione della nuova clinica chirurgica, non velandoun vivace rimprovero agli Enti che sono i primiinteressati in questa, costruzione. Ma il rimpro-vero, a dir vero, non sembrò troppo giusto; per-chè se merita ogni lode l' assidua pertinacia collaquale il prof. Ceci propugna la sollecita istitu-zione della nuova Clinica Chirurgica, d' altra partenon possono essere accusati di indolenza gli Entiche della costruzione delle Cliniche già con zeloe con amore si occupano da tempo, e primo fratutti il Consorzio Universitario che ha fatto di.ciò la cura di tutti i giorni e Io studio più as-siduo. Le difficoltà non sono poche, nè piccole;e per rinnovarle occorrono tempo e pazienza. Ilprof. Ceci esagerò quando disse che del tempo sene era consumato parecchio: il fatto si è che giàmolti ostacoli sono stati superati e che il pro-getto sarà fra breve attuato.

Cose delle Tramvieilicevianto dal sig. coni mendator Brenna

questa, letterit elle per debito di imparzial i Làpubblichiamo:

Onorevole signor Direttorédel Giornale PONTE 1/1 PISA

Pisa. li 25 Maggio I599.

11 reputato giornale da Lei diretto si occupa nelN. 21 delle Trainvie a vapore della provincia di Pisanel modo suo consueto, cioè poco benevolo; questavolta però ritengo che le farà piacere di sapere chele notizie da Lei pubblicate circa le intenzioni delnuovo Consiglio d' Amministrazione sono assoluta-mente infondate; non sussiste che la Società nonvoglia saperne, nè di riforme,nè di eoinpletatitetzli,nè di trasformazioni, ma il vero a che il nuovoConsiglio sta facendo gli studi necessari per sorto-gare la trazione elettrica a quella a vapore sulle lineeSociali in tutte od in parte, per traversare la città

COMUNI

Lari

C astellina . . .Chianni . . . •

C ollesalvetti

Fauglia . • • (

Laiatico . . . .

Lorenzana . . .Or cian o . RiparbellaCecina

Rosignano .

Santaluce . . .T erricciola . .

Le nostre previsioni si sono avverate; e.senza fare un'inutile filosofia elettorale, dob-biamo rallegrarci del successo ottenuto dalProf. Avv. Emilio Bianchi. Perchè senza ar-dore di lotta, t. per conseguenza senza chesiano state impegnate nella battaglia tuttele forr, , favorendosi anzi con ogni mezzo ildisegno dell'astensione, la votazione in onoredel Prof. 1Panclii non poteva essere più lu-singhiera. E stata un'elezione del cuore. senzarumori, senza sollecitazioni, senza dissidio.

Quelli che hanno dato il loro voto ILIV e-gregio amico nostro, hai] voluto tutelare gliinteressi del Collegio ed offrire altresì una

0)71C1 &filenr3-ClA n co ra del Prof. Pais.

Alla facoltà di lettere della nostra Universitàstata data comunicazione che l'illustre Prof. EttorePais col primo di luglio dell'anno coirrellte appar-terrà alla Università di Napoli.

Ogni premura, adunque, che possa essere fatta' pertrattenere fra noi l'egregio insegnante, è inutile. Ladeliberazione è stata già presa; ed a questa, con 00certo rincrescimento dovuto solo al pensiero di dover .lasciare la nostra città ospitale, il Prof. Pais si è in-dotto particolarmente per cagioni di salate, sue odella sua famiglia.

Non ci resta altro da fare, che esprimere I:augurioche al nostro Ateneo venga a succedere nella cattedradel Paia un professore per studi e per opere già re-putato, sì che non si abbia a sentire più incresciosoil vuoto che Egli, che è certo una delle più belleillustrazioni dell'Italia per gli studi storici, procureràa noi colla sua partenza.

FLING-R.A.ZIAMENTO.Il sottoscritto sente il dovere di render noto, che,

in occasione della recente malattia d' occhi che colpiil suo bambino Rolando Fabiani in conseguenza diuna fatalità, il medico sig. Giovati Battista Mei nelprodigargli le zelanti cure lo fece con tanta passionee con tal successo da meritarsi la gratitudine eternadi un padre. ABCHIMEDE .FABIANI.

calda dimostrazione, di stima e di simpatiaa chi impersona le più belle virtù del citta-dino, che fra gli studi'. sereni e gli. uffici dellavita pubblica spende la parte più nobile del-l' intelletto della o pe rosi Là es2au1)lit1'i.

Noi ci rallegriamo) coi nobile GAlegio diLati per la nuova sua rappresentanza; e colProt .. .4 r. kilturhi.a cui deve recarealtissima soddisfazione il pciisiero che nelnome suo sia sti,ta con tanta solennità af-fermata là concordia ieg silIlIii , auspicio eavviamento al intosgiore benessere e alla mag-giore prosperità di laboriose e cort"si popo-lazioni.

eled' eiCa

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st,

5‘‹.

!

Siena, maggio '99. Mario Funai.

PER LA COSTRUZIONE DELLE CLINICHE

La elezione politica nel Collegio di LaneCANDIDATI

ELETTORI

Bianchi

Sanni

Voti. Sede delle sezioni Inscritti Votanti avv . Emilio Turati - Ginori niatelli branche nulli

Lari

262 177 97 57

11

12Cevoli 187 134 114 4 3, 10

3

Bagni di Oaseiana 178 130 66 47

10Casciana

170 101 58 12 • —

Perignano

147 43 19 10 — 14Castellina

120 . 85 60 19 3

2Chianni

187 133 128 1 — 4

Collesalvetti

185 89 40 49

Vicarello

170 107 87 5 2

12Crocino

211 91 75 16

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Fauglia

262 175 124 24 — —27Crespina 194 140 116 16 1 -- 7Laiatico

224 134 58 66

8

Lorenzana

134 107 99 7 1 •

Orciano

70 50 16 15 • 15- — 4

Riparbella 130 107 88 17

2

Collemezzano. 53 39 29 7 — 3

Rosignano . . 294 171 105 48 10 — 8

Castelnuovo . 127 15 12 3. —Vada

64 :38 7 28 —

Santal une 125 93 59 28 — 6

Terricciola . . 285 168 150 5 13

Totali . . . 3779

2327 1607 456 76 631. 143

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'ARTE MONDIALE A VENEZIA25 Maggio

Questa lettera doveva essere importante: o, al-meno, voleva esserlo; ma un feroce monito delDirettore ha voluto che sia breve, breve, breve...

Diamo uno sguardo alle sculture (sala Ni. Eccoun bado del Canonica: finitissimo (4); rappresentaun delicato momento psichico di una fanciulla...Dal cunicolo di Veio (37): un soldato in una posatroppo accademica. Sollecitudine (15): gruppo ingesso dello Charlier: un operaio, inagrissiino, cheha sulle braccia una bambina estenuata e semi-nuda; un buon partito di pieghe; figure impres-sionanti. af(lscayni (6): busto in terracotta di C.Barbella. 111; un Mascagni più grasso e più arruafato del solito. Questa sala e anche quella Mcontengono molte opere notevoli, ma ... ne ri-parleremo.

E ora una rapidissima rivista del lato sinistro.Sala F, Germania e Austria. Apparizione ((0) diE. Glehr: un quadretto turchino di grande effetto.Un vogatore solitario vede apparirsi a prua unavaga figura di donna. Il riflesso della barcanell' acqua è stupendo. La signora che fabella (48); bel ritratto con mani meravi-gliose, dello Stoeving. E quante altre bel-lezze in questa sala ... e quanto poco spazioin questo giornale! Sala G: Danimarca, Sve-zia e Norvegia. Reeetto Ii ienreer (13) diBertha Wegmann. Per me fra tutti i ri-tratti della Mostra è il più vivo e parlante.Entrando, si resta attoniti davanti a quellavecchia e spirituale signora che vi producela illusione che essa sia una visitatrice inattesa di parlarvi delle sue impressioni.Ritratto del sia. Ilirych,prang (4) del famosoHreyer, quello dei due borsisti del 97.una figura caratteristica e vigorosamentetratteggiata. L' opera è stata compiuta inuna settimana: così ci dice 1' artista condue date in un angolo del quadro. In que-sta sala abbiamo paesaggi mirabili, studifinissimi . Sala K: Olanda l augelloCUPI libello (37) della signore Schwartz. Stra-na ed angolosa figura di gioviue donnaleggente. Ha una vaga rassomiglianza conuna delle educande del 97 della stessaSchwartz. Serata autunnale (12) del Do Cha t-tel. Un fosso tra due file d' alberi ; magni-fico sfondo crepuscolare. Li olandesi ci pre-sentano molte marine incantevoli e figurepescherecce oltremodo simpatiche .... --Sala I: Scozia. Fanciulla ateniese ( e7 ) delRichmond. Attraentissimo profilo ... unodi quei quadri dai quali il visitatore si di-stacca mal volentieri. Mattino preinaverile (45)di Stevenson Macaulay che tanto si distinsenella precedente Mostra. Paesaggio etereo,evanescente, alberi esilissimi che si rifletto-no in un' acqua scialba ed eminentena nte caratte-ristica. Anche quest'anno i paesisti scozzesi ciimpressionano con le loro tele: spero che mi per-metterete di riparlarne. Sala R: Inghilterra. Leg-gitrice (13) del Meltou; è di fattura finissima e ilcappello alla Rembrandt ombreggia una delle piùvaghe teste della Mostra. In questa sala sonoanche dei ritratti e altre pregevoli opere: alcunedi pittori americani. Citerò lo Stewart: Sotto ilsalice (56); deliziosa figurina nuda, tra le frondein riva a un laghetto. Il sole le proietta sul -fiancosinistro l' ombra delle foglie con una evidenzaestrema. L' aria circola tra quegli alberi . . IlBoughton: Quando eadon !e foglie (45); figura mu-liebre impressionante, sotto una pioggia di fogliemorte. Queste son talmente vere che sgomentano:par di vederle cadere e la loro fattura segna unodei più alti trionfi della tecnica. L' intonazionedel quadro è poeticamente triste.

Lascio le sale L (Corporazione romana), E (Lem-baci') e B rleavretto); le quali meritano una vi-sita minuziosa, e chiudo con due noterelle.

> Il pittore cadorino Guglielmo Talamini si èmolto distinto con due ritratti, già venduti. Eb-bene: i suoi conterranei scrivono a un giornaledi qui, chiedendo notizie sul merito del loro pit-tore. Pensiero gentile e che onora l'artista e lasua terra.

> Sopra uno dei quadri del Lembach fu notatoun leggero sfregio, forse prodotto per disgraziadalla punta di qualche ombrellino. Qualchedunovolle gonfiar l'incidente, non si sa perché: il pic-colo guasto è stato - con l' annuenza del pittore- prontamente riparato e il Comitato ha presotutte le misure affinché incidenti simili non siripetano. ' Arturo 91areoni.

La inaugurazione della lapideal Prof. Pasquale Landi.Alle ore 10 di Domenica scorsa si trovavano

riuniti nel teatro Chirurgico i rappresentanti dellaUniversitha della Scolaresca, della Città per com-piere la cerimonia solenne. Notammo oltre al prof.Supino Rettore, ed al prof. Guarnieri Preside dellaFacoltà medica, l'on. Morelli, avv. Lecci rappre-sentante la Provincia, il prof. Fogliata per il Co-mune, l' avv. Cerrai per l' Amministrazione Ospi-taliera, il prof. B rduzzi Rettore dell' Universitàdi Siena, il prof. Ceccarelli clinico chirurgico diParma, i cav. Nissim. Manzoli, Menichette Focac-cetti,march.Sciamanna, alcune signore fra' le qualierano notate le signore Richiardi, Landi, Grassi,Tonica°, i professori Ceci, Lande Queirolo, Aducco,Di Vestea, 'aia, l'affacci, Caruso, Manfredi; Va-clietta, Tassinari, Sestini, Baldi, Ducrey, Toniolo,Buonamici, Bertivi, Tusini, Gasperini, Nannotti,il dott. Santucci che rappresentava il Sindaco diCinigiano, un buon numero di ufficiali medici, ilmedico provinciale dott. De Hieronymis, i dottoriFederighi, Pardocchi, Sestini, Frassi, Perry, Get-tai, Antoni, Cassaitello, Casaretti. Saivati, Lucche-sini, 0-allichi, Gambini O., Levlield, Baciocchi, Vi-gnolo, Venturi, Sinioni, Spadoni, Giorgi, Poggesi,Benvenuti, Fabbrini, Benedetti, Ricci, Michelazzi,Arman, Tabucchi, ecc. ecc. Gli studenti di medi-cina stipavano i vasto Anfiteatro.

Il Rettore cedette la parola al prof. Ceci, dopoaver detto dello scopo della solenne radunanza,e questi intraprese subito con ornata parola anarrare con i più minuti particolari dell' atto

operatorio che la lapide da inaugurarsi volevaricordare. cioè della prima laparotomia seguitada guarigione fatta dal handl nel 1868, primocaso felice avvenuto in Italia nell'era modernadella Chirurgia, l' undicesima fra tutte quelle o-perate da noi. Fece poi rilevare -come il caso dilaparotomia per piccola ciste °varice operata nel1815 dell' Emiliani di Faenza, che sotto questopunto di vista può ritenersi come un precursore,non dovesse coneiderarsi meritevole di vera im-portanza scientifica perché non corredata da urtasufficiente preparazione tecnica e non prodottada vera e propria determinazione teorica, mentrela operazione allora eseguita dal Landi e coro-nata da esito brillantissimo nonostanta il grandevolume, e le mille peripezie consecutive all' attooperatorio, fu il t'rutto di -un corrispondente pro-gresso e di vera maturità nella scienza. Tracciòbrevemente poi le qualità eminenti del Landi, ecome maestro e come c1inico, rilevando come Eglifu sopratutto un chirurgo dotto c rifuggi dalvezzo, poi invalso, ed ora fortunatamente scom-parso, di praticare anche atti operatori importantia scopo diagnostico. Dimostrò, in questo ordinedi idee, la necessità nel chirurgo di un largo cor-redo di scienza, che non può aversi se non dalla

osservazione clinica e dallo studio; e presentò ilCandi negli ultimi anni della vita, rifuggente dalleesagerazioni operatorie di chirurghi improvvisati,sentimento che gli fu da taluno allora rimprove-rato ed oggi viene ascritto a suo onore.

Il prof. Ceci terminò le sua lettera facendo ri-levare i progressi ottenuti dalla sua clinica e fa-cendo voti perché giungano presto a buon portole pratiche per la costruzione delle nuove cliniche.Fu iu fine vivamente applaudito.

Riportiamo la iscrizione della lapide appostasulla parete del teatro delle operazioni.

PASQUALE LINDIe i pounoNA GROsSETANA

MAESTRO DI ci-MUTUI:1A IN FIRENZE, 1N STENA, IN BOLOGNA IN elSA

Il. fti SETTEMBRE 1868 OPERAVA IN QUESTA AULA

LA PRIMA overterromia SEGUITA DA GUARIMONE IN ITALIA

NEL emoDO MODERNO DELL' 1,111E CHIRURGICA

iN MEMoRIA DEL FAVr0 LA FACOLTÀ MEDICA

l S99

Su e giù per la ProvinciaGuastiooe [ Vichi]. - Pare incredibile a dirsi!

Non passa giorno che in queeto ameno e simpaticopaesello, situato sopra di una ridente collinetta ed a-bitato forse da circa trenta famiglie, la più partedelle quali composte di poveri e•buoni contadini, nonaccedano fatti spiacevolissimi e deplorevoli. AncheLunedì n. s. da' soliti ignoti eroi del fiammifero fudato fuoco ad alcune cataste di legna nella Tenutaifimbelli cagionando loro ne lieve danno che potevaavere conseguenze ben più ravi e più pericolose.

Si dovette alla serata buona e senza vento se tantopericolo venite scongiurato.

Vi credereste? In inetto di due mesi si sono suc-ceduti innumerevoli incendi senza tnai potere sco-prire gli auteri di sì efferato vandalismo.

Nessuno, anche le più elette persone del paese,non sanno coine spiegare queeti atti vandalici; tuttifanno voti perche, questi eroi possano presto caderenelle mani della punitiva giustizia. E ciò fa sperareil solerte e bravo Brigadiere di Collesalvetti.

Cascina (25) [(e. I. - La mattina del 21 correnteparti per Umbertide il Delegato di P. S. sig. Giu-seppe Severini, il giade, con abilità, non comune, a-veva saputo nel breve spazio di quattordici mesi ren-dersi antipatico a tutti. Era tempo!

- Accompagnati dai maestri Ferdinando Martini,Ezio Martini, GiovanniMarinai, Giuseppe Pierazzinie dalla Filarmonica, gli alunni delle scuole elemen-tari inferiori e superiori fecero nel giorno 22 unapasseggiata ginnastica a Calci, cantando inni patri-ottici e suscitando dappertutto il più intenso entu-siasmo.

Poco prima del ritorno, i bravi frugoli eseguironosopra una piazza del paese variate eseicitazioní gin-nastiche, mostrando sempre ordine e disciplina. Eranocomandati dal maestro sig. Ezio Martine ufficiale del-l' esercito, che non si mostrò mai incerto nella sceltae nel comando degli esercizi.

In questa passeggiata avendo i signori insegnantimostrato di corrispondere pienamente allo scopo va-gheggiato dalle legge 7 luglio 1b78, qual' ò quellodi favorire lo sviluppo materiale del corpo deglialunni o di prepararli al 'servizio militare, meritanoil più grande encomio. Perchè l' educazione materiale

e morale dei fanciulli t) la più meritoria delle opere:perchè il fanciullo 11011 è Che l ' uomo stesso con tuttoil suo avvenire. è la speranza delle famiglie e delcivile consorzio, il genere umano che rinasce, la pa-tria fiorente che si perpetua.

Fra gli stendardi portati dagli alunni ve n . erauno di raso ricamato in oro, lavoro pregevolissimocosì per il disegno come per la mirabile esecuzione.

opera preziosa e dotto gentile della signora ArgeneBulleri da Buenos Ayres, da poco tempo stabilita franoi, celebre ricamatrice di stendardi o di ritratti nellaRepubblica Argentina.

Domenica, 28 corrente, ad ore 4, la Sweet] delTiro a Segno Nazionale inaugurere la propria ban-diera, coll i intervento delle Autorità.

Il presidente del Tiro, sig. Ezio Piccioli, in unalettera nobilissima, ispirata agli alti ideali della pa-tria, ha invitato tutti i Corpi Musicali e le Societàtutte del Comune. Sarà una bella festa, della qualevi trascrivo il programma

Ore 16. - Formazione del corteo in Via XX Set-tembre (Sede della Società Operaia e FratellanzaMilitare Principe di Napolii. Ore 16. 30. - Sfilamentodel corteo per Via XX Settembre, Via Garibaldi, ViaRoma, Corso Vittorio Emanuele 11. Ore 17. - Ineu-gurazione della bandiera. 17.30 - Inno di circostanzamusicato dal M.° Enrico Strenta e cantato daglialunni delle scuole, con accompagnamento del CorpoMusicale di Cascina. 18 - Scioglimento del corteo.

jia 2gruccrle e 4316usP' caitezairi.a.

Siamo orinai quasi alla line di questa ritiecita sta-geme teatrale; giacche domarli sera ( Lunedì) avràluogo l' ulthuit rappreselitazione della Boltéine. Senzastare a ripetere quanto gut dicemmo nei numeri scorsi,aggiungiamo che l'egregie tenore sig Amedeo Bassifit festeggiatissinio nella sua serata d' onore, ebbedoni e corone e. richiesti> di replicare l'aria dei Lom-bardi, cantò wv■,:cli la ballata del Higoletto conpieno succt eat. Ebbe pur sempre, nelle sere decorse,i soliti all'emisi la signora [airone, che interpretacosì bene la parte di Mimi, e che, nella sua seratad'onore, oltre a magnifici lime ebbe regali di .ingoiarpregio e valore.

Sempre i soliti applausi anche gli altri.Pare sfumata la speranza che potesse, almeno per

una o due sere, presentarsi al pubblico la :signorinaCorona polche, dicesi, la signorina Gocci non con-senti a ceder la parte.Stasera rappresentazione. .

•■04---5.1

E stato pubblicato l' elenco artistico e il repertoriodella Compagnia Calligaris -Lombardo checol le' giugno prossimo, in iziera lin corso di rappre-sentazioni a questo teatro.

Nel campo artistico primeggiano la PISA CALLIGAlt rs,il buffo URBANO, vecchia e cara conoecenza del nostropubblico, e il baritono FARI ed altri che troppo lungosarebbe ora qui nominare. Nel repertorie vediamo pa-recchie ottima novità di autori provetti già rappre-sentate con lieto succt sso su principali teatri, comeLe Petites litiehits del maestro Messager, MaresehalChandron del maestro Laconie e la nuova fèerie,20000 leghe intorno al G-lobu che presentementedalla compagnia Calligaris viene rappresentata conimmenso successo al Teatro Alfieri di Torino. Igiornali dì le ci dicono che questa nuova ferie, of-fusca l' altra ferie Le cinque parli del mondo. chetanto entusiasmo ha destato in tutta Italia. Delmeteo repertorio udreino i sempre giovani Grana-tieri, il cavallo di battaglia della FINA, le famose5 parti del .inondo ed altre.

Quanto a lusso dì scenari e di vestiari è inutileparlare: la Coupagnia Calligaris-Loinbardo è tropponota per le inesse iii si•ena sontuose., ricche e di buongusto.

Ben venga dunque la leggiadra e brava Calligaris,colla sua troupe.

Gustavo Salwini a Genova.

L'acclamato artista nella scorsa settimana hadato per tre sere di seguito l' Epido Re di Sofocle;ed ecco come ne scrivono i due principali gior-nali genovesi.

Il Caefaeo: «Gustavo Salvini fu grande. Nonc'è altra parola, non c'è aggettivo migliore chevalga a rendere l' impressione lasciata- da que-se attore, eccezionale per vigoria ed efficacia dicolorito, nell' animo degli ascoltatori.

Egli illumina la fatale e pur umana figura dire Epido d'una luce vitale meravigliosa, e la truceistoria dell'infelicissimo re che il destino perse-gue ci è presentata con tanta forza d' interpre-tazione, con si energica vibrazione di sentimento,da scuotere le fibre più tetragone emozione,di far dimenticare ogni artificio, per lasciar solavittoriosa e sublime la manifestazione del vero.

Gustavo Salvali ci fa vivere di quella vita : ciesalta quando Epici° mostra alle prime scene lamaestà della fiducia e della potenza regale, ci tor-menta quando l'animo di lui è afferrato dall'atro-cità del dubbio, ci strazia profondamente quandoil dubbio si fa certezza terribile, ci terrorizza tinoallo spasimo quando con la mano guidata dal de-stino compie su sè stesso l' orribile castigo di strap-parsiele pupille, ci commuove infine sino alle la-crime allorchè abbraccia per l' ultima volta le suefigliuole... E questa virtù della commozione che hasaputo, con tanta misura e con si semplici mezzi,trarre dalla classica tragedia è la prova più evi-dente della facoltà creatrice di Gustavo Salvini.All'interpretazione del mirabile attore si era infu-so ierisera realmente tutto il magico fascino delI' arte greca ». •

Il Secolo XIX: « E anche l' interpretazione deldramma è unica e semplice: dev' essere l' inter-prete potente :'grandioso pur nell' estrema rovina;imponente e terribile pur nell' ultima miseria.Questo dev'essere e non può esser altro.

Gustavo Salvini ha raggiunto la massima, ef-ficacia. Egli ha fatto quasi tremare il teatro, loha riempito cogli scoppi della voce potente: egliera veramente re per dignità, e insieme il piùinfelice degli uomini nello schianto del suo do-lore. L'invocazione terribile al sole ha fatto gri-dare tutto quanto il teatro: dopo il secondo quadroegli è stato chiamato al proscenio sette volte;otto dopo il terzo ».

Pregiatissimo sig. Cadf. GRAssi MARIANI,

Piss, i Betfriiihre Dee.La larga esperienza che io ho fatto dell'Acqua

Alcalina <li Uliveto mii ha fornita sicura prova dellasua guande efficacia curativa.

Nelle croniche affezioni dello stomaco e dell'appe-recchio digerente, nello stato uricemico, in tutte le suesvariate manifestazioni, l' rigo mieli' Acqua di Ulivetoha la sua principale indicazitme e dee suoi beneficirisultati.

L'Acqua di Uliveto che é tra le più pregevoli delnoetro paese, concorrere largamente ad affrancarel'Italia dal tributo pagato alle acque alcaline straniere,tielle quali essa compendia tutti i vantaggi.

lo mi compiaccio. Egregio Signore, di poterle co-seiezi-emente esprimere questa mia convinzione,Men( ,• 1.0 raSSegllo i miei più distinti Ossequi.

Dea Suo prof. G. B. Quenumo

s P C) R. TrTIRO A VOLO.

Al l• Arena Garibaldi oggi dalle ore 8 alle ore IOavranno lu4)g.0 le GARE LotiaiE a Quaglie.

A ore IO: threl Ira d'apertura 5 quaglie 3mancate fuori concorso. - Tesse D'ENTRATURA lire IO:1. premio 50 per cento sulle entrature - .i. premiotri per cento sulle entrature.

A ore 11: Gara al •ciclone (handicaps) 3piccioni 2 mancati fuori contenere - Tesse O' Re-

TRATURA lire 20: premio lire 100 in oro.N D. La Gara avrà luogo qualunque sia il numero dei

tiratori. La Direzione si riserva di creare un secondopremio a sevonda ii.ddo iscrizioni.A ore li: Gare libere a rynaglie e a ore

15: Tiro al l'ieri :l piccioni -2. mancali ruoli concorso. • TASSA n'ENTRATURA lire15: I. premio e0 per cento sulle euttiature - 2. pt•e-tnio 9.r) per cento sulle entrature.

A ore 16: G ia a giara al piccione (bandi-caps) 5 piccioni 3 mancati ruoli concorso. - TASSAD'ENTitATUILA lire 20: L premio lire 110 in oro -2. premio lire 50.NI3. La Direzione si risnwit aia di sopprimere il secondo

premio come crearne lin terzo 1 RO I/ onda del nu-mero dei tiratori iseritti.A ore 17: IlAa•a di consolazione a Quaglie

TAS'sA D'ENTRATUR• lire 10: 1 premio50 per cento sulle enti-ai ttre - premio 25 percento sulle entrature - 3, premio re per cento sulleentraiure.

Aud a x Italiano.Pei• inizintiva del ragioniere Pietro Venturi console

del 7'. C. C. I. si sta fermando in Pisa una sezionedell' Auda.v Cielistico Italiano.

I ciclisti che deeiderano prendere parte alla prova,per ottenere il distintivo di .4zidax, sono invitati :Wiusci-iversi nella nota che è depositata presso i si-gnori A. Montecchi e C. (magazzino velociped) Lun-garno Begio 8.

COMUNE DI RIPARBELLAPROVINCIA 01 pisA,

Il sottoscritto SindacoInerendo alla deliberazione- di urgenza di que-

sta Giunta Municipale in data odiernaRENDE NOTO:

Essere prorogato a tutto il giorno 15 Giugnop. v. il termine utile per la presentazione delledomande corredate dei documenti relativi perl' ammissione al concorso della nuova CondottaMedico Chirurgica di questo Paese, di che nelprecedente avviso a stampa in data 6 Maggioandante.

Si avvertono i Signori Concorrenti di riportarsiper le condizioni del Concorso al suaccenuatoavviso nonché agli avvisi inseriti nel N. 134 delGiornale La Tribuna, N. 19 della Clinica Moderna,N. 19 del Giornale Il Ponte di Pisa e N. 20 delBollettino G-enerale dei Concorsi (110111a).

Dal Municipio di Ripa.rbella, li 6 Maggio 18911.

li Sindaco - PAGL1ANTI.

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Dir" FIED .Il Generale Ernesto Materassi fa effettuare le sue

compre a pronti contanti, non riconosco quindinessuna pendenza ammenoche non sia convalidata dauu'ordinazione scritta di sua propria mano.

Piè del Ponte(Maggio giorni 31).

Leva il Sole alle ore I e rit. IO.▪ DOM. i 110110 la Fent. FESTA REMA S -4. TIVNITA•20 LOS. S. 1301:01 V. Pisana. - Le 411 Ora 1101111 chiesa

della Madonna dei (l'alletti.MART. 5. Zenobio V. n C. o 5. Fordinundo io lì Ca-

stiglia.III Malie. S. Angola Mericì V. e S. Petrouilla V.

(Giugno giorni 30).• 1 1310v. SOLENNI I. OLI. SS. CuR . 0 N. 5. (gion CitisTo.2 Vss. S. Hornardino 1111 Siena e muto Mareellino

e Comp. Mm.SAH. S. Felice dn. Cantalioe C.

Il 31: U. Q. a ore 23. - A ve Maria della sera a ore 8..1111a Provinela• Per le onoranze del 29

maggio la Presidenza della Deputazione ha dispostoche, allo scopo che l' impiegati tutti, o come cittadinio come soci tli associazioni, possano libei-arnente pren-dervi parte, il memorando giorno sia considerato co-me festivo.

La Deputazione stessa interverrà al corteo in formaufficiale col labaro provinciale e deporrà due coronedi liori freschi alle lapidi commernorative dell' Uni-versite e del Camposanto; saranno esposte al pa-lazzo la bandiera provinciale e quella nazionale, e lasera sai•anno illuminati il detto palazzo e quello pre-fettizio.

z3

Aresociazione Liberale lionareldea.- Domenica scorsa ebbero luogo le elezioni delConsiglio direttivo col concorso di un Taggua.rdevolenumero di soci.

Furono eletti: Presidente prof. Carlo Lessona; Vice-Presidenti conte comtn. Alfredo Agostini VenerosiDella Seta e cornm..Gaetatio Pacces; Cassiere. cav.uff. Vittorio Supino ; Consiglieri cav. utf. avv GiuseppeRaffaello Cerraj, Paolo Centoni, dott. Alberto (bidone,Enrico Mazzarini, cav. avv. Amerigo Lecci, FrancescoRuschi, cav. uff. Antonio Gioli, Paride Chelini e LuigiTunticitz; e .S'egretari dott. Angelo Pacces ed EgidioCenci.

Il.ocarerenza. -- Mercoledì sera, dinanzi rel 1111

pUbb11c0, COlile al solito, eletto e numeroso, il eh. prof.Calisse tenne, ali' Unione Canolica, l' annunciata con-ferenza su Enea Silvio Piecolomini.

La grande figura di Pio II, umanista, riformatore 'lel-la disciplina ecclesiastica, politico accorto, inite nell'a-nima e forte nell'azione, apparve in tutta la sua pie-nezza scolpita dalla parola elegante, chiara, calda,precisa dell'egregio conferenziere, che riscosse, allafine del suo dire, applausi ,vivissind.

Ospizio IarIiio. - Nell'ultima adunanza delConsiglio di Ani ministrazioue dell' Ospizio Mirino fupt•eso alto della dichiarazione del Genio Civile di Li-vorno circa al compenso di riaperturaSarà posto numediatamente ;nano ai lavori di rico-struzione della parte rovinala, ed a quelli del gran-dioso restauro del fabbricato centrale dell' Ospiziotanto danneggiato dalle bufere. Fu disposto per l' an-damento amministrativo e sanitario pel 1899 e fu in-caricata una commissione per la compilazione di unregolamento intet•no.

Nuovi Procuratori. - Hanno superato l'e-same di Procuratore presso. la R. Cotte di Appellodi Lucca, i signori dott. Luigi Carmi e dott. EnricoMeucci.

Rallegramenti.Croce Riduca. - Il Consiglio di questa ri-

spettabile associazione ci comunica:La Ditta Successori Tito Nistri e C. diretta dal sig.

Attilio Morgantini, ha rinunziato spontaneamente alsaldo d' un residuo di conto di lire 61,03 per lavoritipografici eseguiti per conto della ` Croce Bianca „.

- Si rivolgono calde preghiere ai cittadini onde,iscrivendosi tra i soci del sodalizio, contribuiscano,mediante la mite tassa di centesimi 50 al mese, alleopere veramente umanitarie che esso premurosamentepresta ogni giorno.

- Nei locali dell' Asilo principale - Lung' ArnoMediceo n. 3 p. p.. - funziona egregiarnente l'ambu-latorio per le malattie dermosifilopatiche, sotto ladirezione abile e solerte dell'egregio doti.. Di Roma,già assistente nella Clinica dermosifilopatica dellanostra R. Università.

- La spettabile fabbrica S. Gobain ha donato allaassociazione varie lastre di vetro da questa richiesteper la maggiore polizia igienica del suo Asilo.

Fra i parrucchieri. - Il concorso di be-neficenza promosso dalla società di mutuo soccorsofra i perrucchieri 'lena nostra città è stato vintocolla scheda portatile il numero 286. -

Chi e . at e citi viene. - il cav. Giovanni DiProperzio, vice-segretario presso la nostra Univet•sità,è stato trasferito a Napoli.

o Cadetti é nominalo Aiuto presso il gabinettodi fisiologia.

o Giacomelli Dott. Guido è nominato sotto-segre-tario alla nostra Prefettura.

CI 'l'unitisi Dott. Fortunato .segretario di Prefellar.iè trasforito da Massa -a Pisa.

o Nati Rag. Ugo, computista della R. Prefetturaè trasferito da Pisa a Firenze.

o Gazza v oli Dott. Gio va n n i, seg rei i rio di Pi-ere! t uvada Pisa a Fitenze. •

Quattordicesima nota di sottoscrizione a fa-vore dello Ospizio Marino di Boccadarno.

Riporto dalla tredicesima not L. 433.1,72Scheda N. 294 Siu.nori Fratelli Tiezzi. . 15,00Società Cooperativa di S. Giusto » 50,00N. 46. Prof, Angiolo Batt dli L. 5 - Pietro

Macchia L. 1 - P erro Bermi L. I - Lupi-Donatella L. l - Ai-genti Rutilio L. I . e 00

N. 301. Sig. Egisto Bencitti . ..... . » 0,53Cav. Uff Avv. Giuseppe Gambini, Sindaco di

Pisa e 20,00N. 332. Dott. Attilio Ripoli » 5,03

Totale L. 4059,22.

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Il Comitato, desideroso di aiiudere la sottoscriziene, fa unun ultima appello ai signori detentori delle schede perchè alpiù presto si couipiaeciano restituirlo al cassiere del Comitatocav. Vittorio Supino, o al seg,retario signor Umberto

**4>••••• 1141•••••••■••*O00•••••••**MALATTIE VENEREE E DELLA PELLE111 Dott. Iti itoma già assistente alla CliniiCAdermo sifilopa.tica dì Pisa, fa consultazioni inL'area (Farmacia Ripari, Piazza S. Michele)il Lunedì, il Mercoledì e il S ibato dalle ore 10alle 13. -- Livorno (via Carlo Biui, 20, pianterreno) Martedi e Giovedì dalle ore 9 alleore 13. - In Pisiia, Via Mazzini, n. 1, Veuerdie la Domenica tutto il giorno; gli altri nelleore pomeridiane.

••••••••••••0•04•••• 0*** e t..*Il Dotto:• EitAESTO

di Firenze," proprietario del Premiato istitutodi Ortopedia e Massaggio, con annesso lavoratori°per la costruzione dugh apparecchi ortopedici -Cinti erniari, l-leggi-corpi etc. e dei Busti di Si-stema proprio per la correzione delle deviazionidella colonna vertebrale - dà consultazioni tutte ledomeniche a Pisa dalle 9 alle 11 ant. alla Far-macia Devoto, Lungarno Regio e a Livorno daiie.// e 30 alle 15, Via Ricasoli, n. 19, pian terreno.

Concerti gratuiti. - Oggi, Domenica, dalleOrti 20 alle 21 e 30, la musica militare del 25.0Reggimento fanteria, eseguirà sulla piazza Vit-torio Emanuele, il seguente prograinma

1. MATAtaZNo, Ma Tela in il ilare R. illarinaNIKvidieliKti. Scena e congiura LijonottiI AsCrro, And attesa •

1. Minsamour, Sce.na e duetto finale IV UominiAiiNiì, Valzer Un soir cilOrgonzano.

il Màtlàéél1/0.

Le soluzioni acquose di solfato di rameper la lotta contro la Peronospora.

il finizo considerevoli) del prezzo del solfatodi rame ha preoccupato 4.), giustamente, continua

Daii . .tecieert rd m od orna n. 18.

COSE AGRICOLEamaa.

ad impensierire gli agricoltori e tutti coloro chedelle cose agrarie si interessano; tanto che sia perparte dei Governi, sia per iniziativa di Associa-zioni e Comizi agrari non si è trascurato di in-coraggiare gli studii per la preparazione e l'ap-plicazione dei rimedi più economici da sostituirsial solfato cuprico nella lotta. contro la perono-spora. •

Fra le altre cose da taluno si è consigliato diritornare ad usare le irrorazioni delle viti consemplici soluzioni acquose di solfato rameico al2, 5 al 3 o al 5 per mille; e qualche giornaleagrario accogliendo la proposta (che, del resto,non è punto nuova) l'ha raccomandata ai viti-cultori quale mezzo pratico, economico, ed ancheefficace per combattere la penospora della vite.

A parte la considerazione che i risultati delleesperienze finora fatte non sempre furono sod-disfacenti in riguardo agli effetti che il salerameico usato da solo produce sugli organi dellavite, e rispetto all' aderenza che può avere sullefoglie della pianta, contro l' uso delle vere e pro-prie soluzioni acquose di solfato di rame, in pra-tica si oppone una difficoltà che, a quanto pare,non è stata riscontrata o non tenuta nel debitoconto da coloro che hanno di nuovo proposto edusato tali soluzioni. E questa difficoltà consistenel trovare in aperta campagna dell' acqua che,per quanto pura, non determini la precipitazionedello stato di sale insolubile, di una certa quan-tità di solfato rameico.

A questo proposito, fino dal 1889 il prof. F.Sestini in alcuni « avvertimenti a chi deve fareuso di solfato di re,tne in soluzione » i così siesprimeva: e A tutti abbiamo fatto conoscere« che chi soltanto prescrive di sciogliere 2 o 3 0 '0,.« di solfato di rame nell' acqua, dà una prescri-« zione molto imperfetta e manchevole; imperoc-« chè per avere in tal modo veramente 2, 3, ecc.•«di rimedio sciolto in mille parti di liquido, biso-« gnerebbe adoperare acqua distillata che costa 20« o 25 lire l' Ettolitro e non si può avere che« nelle città. L'agricoltore adopera l'acqua che può« avere a sua disposizione e, secondo la qualitàe e composizione dell'acqua usata, una parte mag-a giore o minore del sale rameico si trasforma in« sale insolubile che: l° ha poca efficacia ; 2° per« la maggior parte si disperde Come fondigliolo« nella soluzione rameica. »

Sta in fatto che quando si scioglie il solfato dirame in un' acqua naturale, anche in quella pio-vana raccolta nei bJzzi o nellè cisterne, una certaparte del sale viene precipitata allo stato di car-bonato, fosfato, apocrenato, ecc. • ed è anche veroche la maggiore influenza sulia precipitazionedel solfato cuprico, l' hanno il carbonato di calcioe di magnesio che sono disciolti nelle acque eche delle acque stesse determinano, come si sa,la cosidetta durezza temporanea O transitoria. Perconseguenza la precipitazione del sale rameico staprincipalmente in ragione diretta di questa .dri-rozza ; in modo particolare, sapendo ogni grado didurezza transitoria determinata col metodo diBoutron e Bondet corrisponde con molta appros-sim.azione a gr. 0,010 di carbonato calcico, que-sta quantità di sale alcalino -terroso farà precipi-tare gr. 0,0249, cioè in cifra tonda gr. 0,025 disolfato di rame.

Per lo più le acque (lei pozzi o delle sorgentiche P agricoltore ha a disposizione, da noi special-mente, contengono buona dose di sali alcalino-ter-rosi disciolti. Difatti io ho avuto occasione di ana-lizzarne parecchie ed ho dovuto convincermi chemoltissime sono soverchiamente dure: per esem-pio l' acqua limpida dell'Amo, che tra quelle esa-.minate era la più leggiera, aveva 23 3 :4 gradi fran-cesi di durezza totale e 9 1 , 2 di durezza transi-toria; tutte le altre erano molto più provvistedì sali calcerei e ne ebbi quattro che segnavano:

Du l •ezzu Joh ele D. transitorie1.. . _381 francesi . . 28° francesi

. 950 » . 39 l i, »3 . . . 63° » • . 21l,; »4 . . . 1600 » .40 »

Se con queste acque si fosse disciolto il solfatodi rame nella quantità di gr. 2, 5 per litro, comeviene consigliato, sarebbe precipitato (tenendoconto del solo carbonato di calcio corrispondentealla durezza temporanea) per ogni litro di -liquidotanto sale rameico da corrispondere a queste pro-porzioni:

•. 28 X 0,02í = gr. 0,700

a . . . 39,5 X 0,025 = » 0,9883 . . . 21,5 X 0.025 = » 0,518

. 40,0 )< 0,0!5 = 1,003

e per conseguenza, di solfato di rame effetti-vamente disciolto pur non considerando quellaquantità che altre sostanze proprie dell' acquaavrebbero potuto rendere insolubile, sarebbe ri-masto: nella I. acqua gr. 1,8; nella 2. gr. 1,512:nella 3. gr. 1,982 e nella 4. soltanto grammi l, 5per litro !

Non escludo che vi siano acque molto più leg-giere di quelle da me considerate, e che rendanoinsolubile soltanto gr. 0, 2 0, 1 o meno di Cu SO'per litro; aia non parmi nemmeno illogico rite-nere che ve ne siano di quelle molto più carichedi sali capaci di reagire col solfato di rame e dideterminarne la precipitazione in dosi ancoramolto maggiori di quelle indicate. Ed allora, cioèquando si discioglie il solfato di rame in questeultime acque, si ha proprio a che fare con. solu-zioni che contengono effettivamente disciolta laquantità di solfato rameico e che si ritengonotanto efficaci ; o non piuttosto con delle poltiglie(acide se vuolsi ) che quella ordinaria all'uso bordo-lese rassomigliano soltanto un po' all'aspetto esulla efficacia delle quali occorrerebbe sperimen-tare e discutere ?

A me sembra che più di frequente 1' agricoltoreseguendo li consiglio di coloro che propugnanoancora l' uso del-solfato di rame in semplice solu-zione acquosa, si debba effettivamente trovare nelsecondo caso; ed allora perchè cambiare il sicuroper l' incerto 'i

Si può obiettare; è questione di economia ; maquesta economia a me pare che si possa e sidebba piuttosto cercare di ottenerla con l'uso ra-zionale ed oculato dell'abituale miscela cupro-cal-dea, cioè facendo in maniera da ridurla al puronecessario ed in modo da non farne inutile spreco.

Si esperimenti pure se davvero conviene sosti-

t Stimi e ricerche istiguile nel Laboratorio chini ico-agratiodi FaS01C010 0, 1899.

tuire agli ordinarli trattamenti quelli a base diacetato di rame; si faccia il possibile per trovarequalche altro rimedio pratico di poco costo ed ef-ficace che possa sostituirsi a quelli cuprici, ecerto si farà cosa utile e lodevole: ma non si la-sci troppo in dimenticanza la ordinaria poltigliabordolese della cui efficacia panini oramai non visia più da dubitare. Sopratutto si stia in guardiacontro gli specifici antiperonosporici e che in que-« sta stagione si moltiplicano é che tenteranno« raccomandarsi in vista dell' elevato prezzo del« solfato di rame. Se i rimedi proposti hanno la«loro efficacia in proporzione del solfato di rame« contenuto, siate sicuri che sarà sempre più eco-nomico impiegarlo nel modo solito; e non la-

e sciatevi ingannare da specifici più o meno suf-« fragati da attestati di chi ne ha fatto uso » i.

Non si esagerino infine di troppo le consegu-enze dell aumento del prezzo del solfato di rame,poiché, dice egregiamente il chiarissimo prof. A.Menozzi .• « il costo dei trattamenti antiperono-

sporici è dovuto assai più alla mano d' opera ne-« cessarla che al valore della « materia anticrit-e togramica. Se quest' anno il viticultore rad-e doppierà in previdenza ed in diligenza non ri-« sentirà, in ultimo, dell' aumento del solfato die rame e. D. MARTELLI.

l Prof. P. RERRARI. Giornale di Agricoltura e Coni merci()della Toscana, n. 4.

e L'Agricoltura Moderna. n. 5.

Giudici, Giudizi e GiudicatiIL Corte di Assise.

Diamo l'elenco delle cause che si tratteranno nellaseconda quindicina della sessione di primavera.

Giugno - Baldacci Alfredo. Omicidio. Avv. Ber-tini - 6-7 Monti Ugolino. Omicidio. Avvocato Bertini -8-9-10 Del Seppia Eliseo. Omicidio. Avv. Ricci - 13Ceccarelli Annunziata. Infanticidio. Avv. Segrè - 14e seguenti. Bardi Giovanni, Malventi Orlando, Mal-venti Gustavo, Burgalassi Giuseppe. Carlotti Vespa-siano. Omicidio premeditato - Avvocati Gagliardi,Carpi, Segrè, Ricci, Falaschi e Magri.

Il processo per l'omicidio del cav. Becciani.Alla Corte di AS3i30 di.Casale Monferrato si tratterà

la causa contro gli imputati dell' omicidio in personadel Cav. Tito Becoiani.

Di avvocati toscani vi sono il Rigressi e il prof. Mu-ratori di Firenze e il Segre di Pisa.

`11"1_1*() a_ segno- - -.MI,- •

lloterelle Bibliografiche.GIOTTO BIZZARRIN1. - Varietà. - Livorno - a spese

dell' autore. 1899.In gentile volumetto il prof. Bizzarrini ha riunito

varii articoli pubblicati in taluni giornali, così au-spicando alle nozze dell' amico signor Enrico Bou-gleux.

Gli. articoli, scritti con forma spigliata ed elegante.trattano di scienza popolare, danno utili consigli,narrano amene storielle e si fanno leggere con in-teresse.

Penso quindi che l' A. ha ben fatto riunendoli inopuscolo; e penso che la critica debba benevolmenteaccogliere il lavoro del cav. Bizzarrini il quale hagenialità commendevole ed intenso desiderio di gio-vare alla istruzione popolare. G. D. S.

Il 2 .2 maggio cori-ente ebbe luogo il trasporto dellasalma del compianto compianto Capitano Dott. TITOLOMBARI) Veterinari-o comunale a Pontedera, fratellodel carissimo amico Cav. Dott. Federigo bombard chetutti conosciamo.

Imponenentissime riusoi tanto a Pontedera che a Pisa.Alle 16 precise il feretro coperto di ricche ghirlande dellefamiglie del defunto, degli amici e dello Loggia Masso-niche si m ise dalla stazione ferroviaria. Precedeva lamusica del 25.., veniva poi un plotone di fanteria, duefile di soldati marciavano di fianco al carro. ReggevanoI cordoni il Tenente Veterinar.o s;g. Nubi per l eser-cito, il Dott. Sestini por la famiglia Bai-santi,sig. Zoo-coli segretario dell:L R. Casa per la famiglia Lombard,il Cav. Antonio Zenoni per la Massoneria di Pisa, Spezia,Genova, Milano, Pavia. Napoli. Parigi, Londra ecc., ilVachetta per la Scuola Zooiatrica di cui il Lombard fuallievo ed aiuto insegnante, Emilio Checcacci per laMassoneria livornese. Seguivano immediatamente il fe-retro commossi il fratello Cav. Dott. Federigm.i nepoti,i cognati Barsanti e Pettini, il Dott. Enrico Paccosi stret-to parente ed amico, le rappresentanze militari, quelledelle Loggie della Toscana, Liguria e in special modoquelle di Livorno o un lungo stuolo di amici: il corteoera chiuso da nn altro plotone di fanteria. Per Vis Vit-torio Emanuele, Lung'Arno Regio Via S. Maria si avviòalr ara cretnatoria, Fuori di Porta Nuova parlarono ilCav. Antonio Zenoni per la famiglia, il Prof. Vachettaper la Scuola veterinaria di Pisa alla quale il defuntoera affezionatissimo. Dopo resi gli onori militari allasalma la Massoneria in massa l'accompagnò ali' ara ere-materia ove parlarono con affetto di vera amicizia ilDott. Collodi di Pisa ed il Marzcmchi di Livorno amicidei Lombard. La mattina del 23 alle ore 8, alla presenzadel fratello, del cognato Fulvio Barsanti, nonché del Cav.Prof. Fogliata dei Dottori Ricci e Collodi, veniva ere-mete la Cara salma, la quale rimarrà deposta nei colom-bari del Creinatorio pisano ad esempio di nn carattereferreo e immutabile che mai nelle vicende della vitacambiò fede ed opinione.

Domenica 11 alle ore 13 e 30 si dipartiva dai viviVEL01111 di anni 63 già amministratore

al dazio consumo. Pu stimato ed amato da quanti loconobbero. Al tiglio Ugo e alla famiglia addoloratissimale pii» sincere condoglianze. n. B.

La famiglia Mazzoni ringrazia tutti quei buoni chevollero rendere l' ultimo tributo di affetto al suo amatoAnnus ro

STATO CIVILElei dl 20 ai 26 maggio 1899.

NASCITE.Legittime: Maschi 13 - Femmine 15 - Nati morti 1.

MATRIMONI.Bardelli Giuseppe, vedovo con Rocchiccioli Luisa, nubile

- Tagliagambe Alfredo con Alessandro Amelia, celibi.

MORTI.Priani Zaini nei Pollici, di anni 38 - Salvetti Marianna

nei Pagliai, 64 - Taddei Diomede, coniugato, 39 - Scar-pollini Giuseppe, 12 - Coccotti Maddalena nei Pisani, 63 -Lupetti Giuseppe, vedovo, 87 - Bottai Argia, 12 - Pigianti

Raffaello, celibe, 24 - Moscardini Ardelia, 22, nubile.::otto 5 anni: Maschi 2 - Femmine 2.

ALFRSDO MORESCHI gerente responsabile.

Pisa, Tipografia di Francesco Mariotti.

t1 r/-.4.1),_ S.,%". (1') ^X,i 1W. 65(-) 72-N. "~t~lar _

dotazione di 20 punti. I premi sono in danaro e corri-spondono ad una proporzione percentuale sugli incassi.

Coll'aggiunta di questa categoria si è resa neces-saria un'altra modificazione alla categoria V, Roma.Per il conseguimento dei premi che rimangono apunti fissi basterà presentare il risultato complessivoottenuto nelle tre migliori serie a scelta del tiratore,una per ciascuna delle tre posizioni regolamentari.

I punti fissi vengono quindi modificati secondo lanuova tabella.

I premi speciali di questa categoria rimangonoaboliti e per concorrere a quelli finali sono ammesseanche le serie sparate nella nuova categoria IV bis,Torino.

La nostra Società alla Gara di Bologna.Sebbene la nostra valente società di tiro non abbia

potuto, per ragioni di economia, inviare alla garastraordinaria che si è tenuta in Bologna nei giornidal 17 al 22 maggio andante, una rappresentanzaufficiale, pure, per corrispondere alle gentilezze altrevolte ricevute e per fare atto di cordiale reciprocità,si recarono a quella gara i tiratori Ricceiti Carlo eSalvestroni Ernerenziano.

Come sempre essi si distinsero, perchè nella cate-goria più importante della gara (Campienato) ed allaquale concorsero i più noti e più forti tiratori d'I-talia riuscirono classificati benissimo, avendo il Ric-cetti ottenuto il terzo premio (L. 200) a parità di punticol secondo e il Salvestroni Emerenziano il sestopremio (L. 100) con poca differenza di punti coi p,-imiclassificati.

Anche nelle altre categorie della gara ottennerobuonissima classificazione; e nella gara d' onore il Ric-ceni guadagnò il 4 premio.

Questi nuovi e splendidi resultati confermano an-cor più, se pur ve n' era bisogno, che la nostra so-cietà di tiro, conscia anche della responsabilità chele deriva dall'esser custode della Bandiera nazionaledel tiro - sà mantenersi sempre all'altezza dellafama con tanti sacrifizi e con assiduo lavoro, con-quistata.

I nostri tiratori poi durante il loro breve soggiornoa Bologna furono fitti segno ad ogni sorta di cor-tesia da parte dei tiratori Bolognesi e ne rendonoqui, per nostro mezzo, sentitissimi ringraziamenti.

La Società pisana a Firenze.Sappiamo poi chè in una delle ultime sue sedute

la Presidenza della nostra società di tiro ha stabi-lito che, data la vicinanza ed i rapporti di reciprocae cortese amicizia che la legano alla consorella diFirenze, la società partecipi con una sua rappresen-tanza alla prossima gara straordinaria che avrà luogoin quella città dal I al 6 giugno p. v. Nel prossimo

• nostro numero indicheremo i nomi dei tiratori checostituiranno la rappresentanza.

Resultato della gara domenicale eseguitail 21 maggio 1899.In questo giorno andarono in vigore le modificazioni

e aggiunte fatte al programma.

CAT. I. - INCORAGGIAMENTO (un. 200).Med. d'argento di 3.° grado. - Ruberti Cesare, p.41.

CAT. II. - PISA (m. 200).Premiato il resnitato complessivo ottenuto nelle tre

migliori serie, una per ciascuna posizione. Massimo ot-tenibile p. 93.

l'ira/ori scelti sociali.Med. d'argento stile barocco. - Carli Guelfo, p. 85.Med. d'argento di 1." grado. - Malloggi Luigi, p.82.

Tiratori di prima categoria.Med. d'argento stile barocco. - Salvestroni Luigi,

p. 87.Med. d' argento di 3.° grado. - Cuppari Giovanni,

p. 72.Tiratori di seconda categoria.

Med. rf argento stile barocco. - Petri Giov. Dario,p. 89 - Salvestroni Giovanni, p. 83.

Med. d'argento di 2.° grado. - Maccari Alfredo, p. 73.

CAT. 111. - SAGOME (m. 200).l.° premio: Med. d'argento stile barocco. - °errai

Giuseppe Raffaello, p. 1162.' premio: Med. d'argento di 1.° grado. -- Salve-

stront Giovanni, p. 443•" premio: Med. d'argento di 2.° grado. Bar-

torelli Giuseppe, p. 44.4." premio: Med. d'argento di 3 ° grado. - Petri

Giov. Dario, p. 39.CAT. IV bis. - TORINO (m. 300).

Premiato il resultato complessivo di sei serie due perciascuna posizione - Dotazione: Tiratori scelti socialip. 10 - di i. categoria p. 15 - di 2.. categoria p. 20.

I.° premio. - Cerrai Giuseppe Raffaello (M.), p.210.2.° premio. - Carli Guelfo (S.), p. 192± 10 =200.V premio. - Salvestroni Giovanni (2.»), punti

180 -l- 20 =. 200.(31) Tiratori scelti ministeriali - (S.) Tiratori scelti

soniali - (L.) Tiratori di prima categoria - (9 Tira-tori di seconda categoria.

CAT. V. - ROMA (m. 300).Premiazione sul complesso di tre serie una per cia-

scuna, posizione. Massimo p. 120.

Tiratori scelti rn inisteriuli.Med. d'argento stile barocco. -- Bartorelli Giu-

seppe, p. 108.Med. d'argento di I.° grado. - Ascani Vittorio.

p. 107.Med. d'argento di 3.° grado. - Salvestroni Luigi,

p. 100.Tiratori di seconda categoria.

Med. d'argento di 1.° grado. -- Salvestroni Luigi.

Gare domenicali.La presidenza della nostra Società, di tiro nel de-

siderio di meglio favorire l'esercizio del tiro nei Socie in quello più importante di accrescere la schiera,già numerosa, ha stabilito nella sua ultima adunanza,di introdurre nel programma delle gare domenicalialcune varianti.

Nella categoria II, Pisa - a in. 200 è abbandonatala posizione libera; e per concorrere al premio si dovràpresentare una serie per ciascuna delle tre posizioniregolatnent un e raggiungere i punti fissi stabilitipeli' apposita tabella. lì resultato sarà dato dallasomma dei punti con le imbroccate.

2 aggiunta una nuova categoria che prenderà ladonoininatione: categoria IV bis, 'forino - da eseguirsia tu. 300 ed a concorso mediante la presentazione di6 serie di 10 colpi, due per ciascuna delle tre posi-zioni regolamentari. Somma dei punti con le imbroc-cate. Por la classificazione, i tiratori scelti socialiriceveranno una dotazione di 10 punti sul complessodelle sei serie; quelli di prima categoria una dota-zione di 15 punti ; e quelli di seconda categoria una