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NETWORK ITALIA ITALIANI IN ASIA RETE DI CULTURA, INFORMAZIONE, AMICIZIA E-MAIL [email protected] NEWSLETTER N. 042 16 Dicembre 2012 Filename: [S-4.5.5_1.9.2.9-121216-networkITALIA-042-acapm.doc @ INTRODUZIONE Questa Newsletter e’ ottimizzata per la visione su monitor Stampare su carta vuol dire tagliare alberi: cercate di farne a meno. ROMA Volontari in Ospedale Care amiche, cari amici, questa newsletter e’ dedicata al futuro . Un altro anno sta per arrivare e la nostra newsletter inizia la quarta serie. Abbiamo iniziato nel 2009 e continuiamo a ricevere apprezzamenti... Il Sud-Est Asia (SEA) risulta una delle zone a piu’ alto rischio del mondo per i fenomeni conseguenti al Cambio Climatico , provocato dalle attivita’ umane. Vi presentiamo un’analisi puntuale del EEPSEA di Singapore . Avevamo raccontato di una storia apparentemente a lieto fine (N. 30): gli “orsi della luna ” sembravano aver trovato un’oasi di pace nel Parco Nazionale di Tam Dao (Viet Nam) . Una brutta storia di speculazione edilizia rischio di rovinare tutto… [http://www.animalsasia.org]. La rubrica “Avventura ITALIA” ci racconta di un grande artista italiano alla corte del Re del Siam: Corrado FEROCI. Molte sue opere fanno oggi parte del patrimonio storico/artistico della Thailandia : visitatele, se potete. Due mostre di eccezione alla LUNA D’Autunno di Ha Noi. Domenica 16 Dicembre si inaugurano la mostra di lacche classiche Giapponesi di Natzuko NISHIMOTO e la mostra T-ART di Opere Multimediali di Gino BENELLI. Le “Buone Nuove ” rendono omaggio al MUMA, il Museo del Mare e delle Migrazioni di Genova , che vive un momento di gran splendore. In Copertina : uno dei punti di onore dell’Italia: la rete di volontariato. Una collettiva fotografica a cura di Maurizio Garofalo e Chiara Oggioni Tiepolo . In Controcopertina : una foto di geniale composizione, da Alfredo ROSSI . Cari saluti, Amedeo Cilento http://www.forumterzosettore.it Photo: Francesco ACERBIS

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Newsletter degli Italiani e simpatizzanti dell’Italia in Asia Newsletter of Italians and enthusiasts of Italy in Asia

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NEWSLETTER N. 042 16 Dicembre 2012

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@ INTRODUZIONE

Q u e s t a N e w s l e t t e r e ’ o t t i m i z z a t a p e r l a v i s i o n e s u m o n i t o r S t a m p a r e s u c a r t a v u o l d i r e t a g l i a r e a l b e r i : c e r c a t e d i f a r n e a m e n o .

ROMA Volontari in Ospedale Care amiche, cari amici, questa newsletter e’ dedicata al futuro. Un altro anno sta per arrivare e la nostra newsletter inizia la quarta serie. Abbiamo iniziato nel 2009 e continuiamo a ricevere apprezzamenti...

Il Sud-Est Asia (SEA) risulta una delle zone a piu’ alto rischio del mondo per i fenomeni conseguenti al Cambio Climatico, provocato dalle attivita’ umane. Vi presentiamo un’analisi puntuale del EEPSEA di Singapore.

Avevamo raccontato di una storia apparentemente a lieto fine (N. 30): gli “orsi della luna” sembravano aver trovato un’oasi di pace nel Parco Nazionale di Tam Dao (Viet Nam). Una brutta storia di speculazione edilizia rischio di rovinare tutto… [http://www.animalsasia.org].

La rubrica “Avventura ITALIA” ci racconta di un grande artista italiano alla corte del Re del Siam: Corrado FEROCI. Molte sue opere fanno oggi parte del patrimonio storico/artistico della Thailandia: visitatele, se potete.

Due mostre di eccezione alla LUNA D’Autunno di Ha Noi. Domenica 16 Dicembre si inaugurano la mostra di lacche classiche Giapponesi di Natzuko NISHIMOTO e la mostra T-ART di Opere Multimediali di Gino BENELLI. Le “Buone Nuove” rendono omaggio al MUMA, il Museo del Mare e delle Migrazioni di Genova, che vive un momento di gran splendore.

In Copertina: uno dei punti di onore dell’Italia: la rete di volontariato. Una collettiva fotografica a cura di Maurizio Garofalo e Chiara Oggioni Tiepolo. In Controcopertina: una foto di geniale composizione, da Alfredo ROSSI.

Cari saluti, Amedeo Cilento http://www.forumterzosettore.it Photo: Francesco ACERBIS

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2 ORGANIZZAZIONE

2.1 10 REGOLE DI “NETIQUETTE” DELLA NEWSLETTER

1. L’accesso alla Newsletter e’ aperto a tutti: Privati, Enti, Aziende, Istituzioni.

2. La Newsletter e’ rivolta agli italiani ed ai simpatizzanti dell’Italia nell’Est Asia (EA)

3. La lingua ufficiale della Newsletter e’ l’italiano, ma contributi straordinari in altre lingue sono ben accetti.

4. Sono bandite: le volgarita’, le polemiche personali, le polemiche politiche e tutte le tesi non provate.

5. Sono particolarmente apprezzate le testimonianze fotografiche dell’Italia e dell’Asia (ed ogni bella foto).

6. Tutte le foto ed i documenti sono pubblicati sulla Newsletter sotto: “Creative Commons Attribution Non-Commercial Share-Alike License” [http://creativecommons.org].

7. Qualunque documento viene pubblicato sotto piena e completa responsabilita’ di chi lo invia.I documenti inviati devono sempre citare autori, fonti esterne e pagine web di riferimento.

8. La Newsletter e’ opera di solo volontariato e segue la piu’ rigorosa etica no-profit. Nessun contributo verra’ richiesto e verra’ pagato.

9.

La Newsletter e’ mensile, con edizione nella seconda Domenica del mese. Iniziative ed annunci vengono pubblicati se inviati con almeno 5 giorni di anticipo sulla pubblicazione.

Venezia – Punta della Dogana Photo Andrea DAGASSO, 2011

10. Potete trovare la raccolta completa sul portale “ISSUU” [http://issuu.com], ricercando "network italia".

INVIATECI I VOSTRI PROGETTI E SAREMO BEN LIETI DI PROMUOVERLI E VEICOLARLI NELLA COMUNITA’ ITALIANA 

2.2 Struttura di questa newsletter

Amedeo CILENTO Editor, rubriche “TuttiFrutti”, “Avventura ITALIA” [http://www.aca.eu.com]

Andrea DAGASSO contributi fotografici [http://www.studiodag.vn/]

Michele CIAMMARUCONI Lettera su “Noi” e gli “Altri” [[email protected]]

Alfredo ROSSI contributi fotografici [[email protected]]

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3.7 IL MONDO INTORNO ASIA-PACIFIC

CAMBIAMENTI CLIMATICI: RISCHIO / RISPOSTE NEL SEA

EEPSEA (Economy and Environment Program for Southeast Asia) di Singapore in collaborazione con IDRC (International Development Research Centre) ha tracciato le mappe del rischio per i Cambiamenti Climatici del Sud-Est Asia (SEA). I paesi membri di EEPSEA sono: Thailand, Malaysia, Indonesia, the Philippines, Vietnam, Cambodia, Lao PDR, China, and Papua New Guinea.

La basi della ricerca sono state basate sui fenomeni legati ai cambiamenti climatici:

1. Innalzamento marino (con conseguenze di erosione delle coste,

salinizzazione dei Delta dei fiumi, perdita di colture e pascoli);

2. Alluvioni; 3. Siccita’; 4. Tifoni e Cicloni.

Gli obiettivi della ricerca sono stati: 1. Identificare le regioni, all’interno dei paesi del SEA, che sono

potenzialmente a maggiore rischio per tutti quei fenomeni legati ai

cambiamenti climatici;

2. Differenziare le regioni - all’interno dei paesi – per fenomeno;

Lo scopo della ricerca e’ stato: 1. Mostrare le conseguenze dei cambiamenti climatici a scala regionale;

2. Allertare la risposta dei paesi sia nel contenimento del cambio climatico

che nelle politiche di adattamento e risposta ai fenomeni specifici.

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Un recente rapporto di ADB (Asian Development Bank), sottolineava come tifoni ed alluvioni stiano diventando endemici nella Regione e come l’incremento della loro frequenza e della loro severita’ causi crescenti danni economici e sociali. Come spesso accade, sono i cittadini piu’ poveri a subire le conseguenze piu’ devastanti. Non si puo’ fermare la poverta’ senza costruire reistenza e capacita’ di risposta ai fenomeni associati ai cambiamenti climatici.

La sfida consiste nell’investire fondi consistenti per l’adattamento ai cambiamenti climatici. ADB stima che per ogni USD investito, si risparmiano 4 USD in futuri interventi di emergenza e riabilitazione.

The challenge is to tackle both at the same time. The global community needs to mobilise massive funds for climate change adaptation - around US$40 billion (S$49 billion) a year for the Asia-Pacific would be a very conservative estimate.

Il Fondo per gli Investimenti sul Clima (Climate Investment Funds - CIF), finalizzato alle politiche di adattamento e riduzione del rischio, ha stanziato 1,5 miliardi di USD per le Regioni dell’Asia-Pacific, con particolare attenzione a progetti in: Bangladesh, Cambodia, Nepal, Papua New Guinea, Tajikistan, Tonga, e le Isole del Pacifico.

SOURCE Climate Change Vulnerability Mapping for Southeast Asia

AUTORI Arief Anshory Yusuf Herminia A. Francisco

MAPPE EEPSEA

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RISCHIO DI INONDAZIONI (+ BLU = + RISCHIO) RISCHIO DI SICCITA’ (+ ROSSO = + RISCHIO)

RISCHIO DI FRANE E SMOTTAMENTI (+ VERDE = + RISCHIO) RISCHIO DI INNALZAMENTO MARINO A 5 METRI (+ BLU = + RISCHIO)

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3.7.7 IL MONDO INTORNO VIET NAM

GLI ORSI DELLA LUNA RISCHIANO DI TORNARE IN GABBIA

Salvati dai lager dove viene estratta loro la bile, hanno trovato rifugio in un santuario. Ma ora rischiano lo sfratto...

Centoquattro orsi della luna, chiamati anche orsi neri asiatici, che vivono finalmente in pace nello splendido ed efficientissimo santuario vietnamita realizzato da Animals Asia Foundation all’interno del Parco Nazionale di Tam Dao, nella valle di Chat Dau, rischiano di essere sfrattati da un momento all’altro.

LO SFRATTO Il Moon Bear Sanctuary (rifugio degli orsi della luna) è stato costruito dalla Ong britannica sulla base dell’autorizzazione rilasciata dal Ministro per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale di Hanoi nel 2005 e dopo l'approvazione da parte del Primo Ministro del Paese nel 2008. Il rifugio, che è costato all’associazione due milioni di dollari, tutti provenienti da donazioni private, ospita i 104 animali in ampi recinti dotati di piscine, giochi, amache, alberi e rifugi protetti per la notte. Offre agli ospiti anche tutta l’assistenza veterinaria di cui hanno bisogno per guarire dalle ferite fisiche e psicologiche e dalle malattie contratte durante i lunghi anni di prigionia nelle cosiddette “fattorie della bile”, ossia dei veri e propri lager della peggior specie, dove gli orsi Tibetani vengono rinchiusi in gabbie talmente strette in cui gli è impossibile addirittura muoversi per estrarre la loro bile componente della medicina tradizionale cinese.

Se il governo di Hanoi procederà esecutivamente con lo sfratto, gli orsi rivivranno il trauma della gabbia e quello di un lungo trasferimento verso un altro luogo, ancora non determinato, dove l’associazione dovrebbe ricominciare tutto da capo, costruendo un nuovo rifugio e perdendo i milioni di dollari investiti per il santuario attualmente in attività nel Parco di Tam Dao.

L’estrazione della bile da orsi vivi è illegale nel Paese ma in piena attività: gli animali vengono rinchiusi in gabbie grandi quanto bare, stesi in posizione orizzontale con impiantato in vivo un catetere nella cistifellea che munge loro la bile per anni o decenni, fino alla loro morte.

Piagati dall’immobilità e dalla pressione delle sbarre, straziati dal dolore, malati, denutriti e disidratati, le vittime sono costrette a questa inaudita tortura per rifornire il mercato dell’Estremo Oriente di bile ursina, considerata dalla medicina tradizionale cinese un potente rimedio per molti malanni umani ma ormai riconosciuta dalla maggioranza della comunità dei medici cinesi totalmente priva di effetti (se non dannosi: la bile di un orso ammalato può solo intossicare l’organismo) e sostituibile con fitofarmaci assai più attivi.

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PROFITTO CONTRO SALVAGUARDIA

La Ong afferma che sarebbe Do Dinh Tien, direttore del Parco Nazionale di Tam Dao, ad aver esercitato pressioni sul Ministero della Difesa vietnamita che ha già emanato, all’inizio di ottobre, l’ordinanza di sfratto. I responsabili di Animals Asia Foundation sostengono che il direttore del Tam Dao Park da più di un anno esercita pressioni sul Ministero della Difesa del Paese al fine di dichiarare i 6 ettari su cui sorge il santuario degli orsi “zona di significativa importanza per la difesa nazionale”. Secondo numerosi fonti, però, Do Dinh Tien avrebbe in programma di lasciare il terreno alla Truong Giang Tam Dao Joint Stock Company, azienda della quale sua figlia è azionista e che ha già chiesto la licenza al governo di Hanoi per la costruzione di un parco eco-turistico fornito di strutture alberghiere. Sarebbe la triste, solita vicenda, nella quale la logica profitto vince su quella della protezione della natura e, in questo caso, della pietà per animali che stanno iniziando a vivere dopo anni di supplizio inflittogli dall’uomo. Tien ha anche utilizzato contro Animals Asia Foundation l’arma della diffamazione quando quest’ultima ha espresso l’intenzione di ampliare l’area dedicata agli orsi, sempre all’interno dei confini stabiliti dall’accordo con il governo, affermando che il santuario produce rifiuti inquinanti per la comunità locale. In realtà, al contrario di quanto asserito, l’associazione ha costruito un raffinato e costoso sistema per rendere potabili le acque del fiume che scorre vicino al rifugio, che possono essere così utilizzate in tutta sicurezza sia dalla popolazione locale sia dagli orsi, e per depurare le acque grigie o nere prima della loro reimmissione nel fiume stesso.

SOURCE Giorgia Rozza – Corriere Della Sera – 22 ottobre 2012

PHOTO Animals Asia Foundation Italia Onlus P.zza San Marcellino 6/5 16124 - Genova Tel. +39 010 2541998 - Fax +39 010 2545137

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4.1 UNA MAGNIFICA ESPERIENZA LETTERA di Michele Ciammaruconi

Michele Ciammaruconi ci invia una bella lettera su come consideriamo le persone che incontriamo nei nostri viaggi nel mondo. Impostiamo i rapporti sulle dicotomie “Noi” e “Loro”, oppure ci lasciamo coinvolgere nel ventre caldo delle “culture”...

Mi chiamo Michele Ciammaruconi, ho 28 anni, lavoro in Cina da circa 18 mesi. Risiedo a Shanghai, ma grazie al mio lavoro ho conosciuto ed esplorato molteplici città quali Tianjin, Beijing, Qingdao, Weifang, Suzhou, Changzhou, Hangzhou ed altre ancora.

Ho grande rispetto e ammirazione per la Cina e il suo popolo, con pregi e difetti annessi. Lo studio della loro lingua è a mio modo finalizzato ad apprendere quanto più possibile della loro cultura e visione della vita. Osservo da molto tempo, abitudini “laowai” oramai fin troppo consolidate, quale arroganza, pretenziosità e superiorità accompagnati da una frizzantissima maleducazione!

Siamo forse superiori perché siamo dei maestri nell’Arte, nella Moda, nell’Ingegneria, nella Meccanica o nella Tuttologia? O forse perché abbiamo un tenore di vita qualitativamente superiore al loro? O forse perché siamo ossessionati dal futuro, dal “cosa faremo”, dall’Economia in crisi o da una classe politica semplicemente ridicola?

Vorrei ricordare a tutti, che siamo prima di tutto O S P I T I , che nulla ci è dovuto e (purtroppo) poco c’è concesso. A casa mia l’ospite è sacro, ma deve rispettare le MIE regole: pertanto è doveroso comportarsi in egual modo a quanto preteso!

Data la mia piccola esperienza, io vedo IL Cinese orgoglioso di essere tale, sicuro del futuro suo e Nazionale, senza preoccuparsene più tanto, ricco o povero che sia. Si, disponibile ed interessato a capire le nostre abitudini ed i nostri modi di fare e lavorare, ma, non a metterle in pratica secondo i nostri “insegnamenti” per l’ovvia distanza culturale che ci separa.

NESSUNO ha il diritto di poter giudicare CHI/COSA è GIUSTO e CHI/COSA è SBAGLIATO!

Non capisco la smania del volerli “cambiare”, perché farlo? Forse perché ci fa comodo? Perché non provar NOI a cambiare? Perché non provare a capire un po’ di più, prima di sentenziare? La Cina è un posto magnifico, un Paese ricco di contraddizioni e di significato, dove nulla è scontato né tantomeno dovuto.

E’ un onore per me, poter vivere a testa alta questa magnifica esperienza.

Michele CIAMMARUCONI

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Michele CIAMMARUCONI

Project Manager at Argol Villanova Logistics China Co. Ltd. - China Packaging and Containers Industry

URL: www.inno-group.biz E-Mail: [email protected]

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6.9 AVVENTURA ITALIA I GRANDI ITALIANI NEL MONDO

Corrado FEROCI 1892-1962 ARTISTA, INSEGNANTE (“Padre dell'Arte moderna Thailandese”)

Alla fine del XIX sec. un vasto gruppo di architetti, ingegneri ed artisti Italiani inizia a trasferirsi alla corte del Re del Siam (oggi Thailandia). Vari monarchi stanno perseguendo un progetto di “consolidamento” dell’immagine del paese, attraverso una fusione di tratti culturali Siamesi ed Occidentali. Dopo la rivoluzione del 1932, crescenti sentimenti nazionalisti portano ad una sostanziale riduzione del numero dei consulenti stranieri impiegati dal Governo. FEROCI rimane in Thailandia (insieme a Ercole MANFREDI), acquisisce la nazionalita’ Thailandese sotto il nome di Silpa Bhirasri (Thai: ศลป์ิ พรีะศร;ี RTGS: Sin Phirasi; IPA: [sǐn pʰīːrásǐː]).

Molti valenti professionisti si trasferiscono in Indocina: Carlo Allegri (1862-1938), Ingegnere; Giorgio Berlingeri (1922-1981), Ingegnere ed uomo d'affari; Cesare Ferro (1880-1934), Pittore; Corrado Feroci (1892-1962), Padre dell'Arte moderna Thailandese; Annibale Rigotti (1870-1968), architetto; Carlo Rigoli (1883-1962). Pittore; Ercole Manfredi (1883-1973), Architetto; Galileo Chini (1873-1956). Artista; Mario Tamagno (1877-1941), architetto; Vittorio Novi (1866-1955) scultore; Alberto Nazzari (1883-1919), musicista; Col. Gerolamo Emilio Gerini (1860-1912). Istruttore militare; Luigi Riganti, maestro orafo; Giovanni Gollo, ingegnere.

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UNA BREVE BIOGRAFIA

Corrado FEROCI (15 Settembre 1892 – 14 Maggio 1962) e’ stato un artista Italiano, trasferitosi in Thailandia dove lavoro’ prevalentemente come scultore. Viene considerato il padre dell’arte moderna Tailandese e fu uno dei fondatori dell’Universita’ di Silpakorn. Nato a Firenze, FEROCI fu invitato in Thailandia come insegnante di scultura occidentale al Dipartimento di Belle Arti del Ministero degli Affari di Palazzo. Nel 1943, FEROCI fondo’ la scuola che piu’ tardi divenne l’Universita’ Silpakorn, Universita’ di Belle Arti. Quando l’Italia si arrese alle truppe Alleate, durante la Seconda guerra Mondiale, FEROCI acquisi’ nazionalita’ Tailandese e cambio’ nome in Silpa BHIRASRI, evitando l’arresto da parte delle truppe Giapponesi che occupavano la Tailandia. Lontano da casa per molti decenni, divenne estraneo alla familgia Italiana e si risposo’ dopo molti anni con una sua studentessa dell’Universita’. FEROCI / BHIRASRI fu uno Scultore ed un Designer di molti dei piu’ famosi monumenti di Bangkok: Il Monumento alla Democrazia, il Monumento alla Vittoria, la statua di re Rama I al Ponte del Memoriale, etc. Nel 1992, il Governo Tailandese emise un francobollo in sua memoria, nel centenario della nascita. Il suo compleanno – 15 Settembre – viene osservato in Tailandia come il Giorno di Silpa BHIRASRI.

Monumento alla Vittoria (contro l’invasione Francese), Phahonyothin Road, Bangkok, Tailandia - 1941

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(Sinistra) Statua del re Naresuan alla Universita’ Naresuan, Provincia di Phitsanulok, Tailandia - 1959

(Centro) Statua del Re The Statue of King Rama VI al Parco Lumpini, Bangkok, Tailandia - 1941 (Destra) Il Buddha che cammina, a Phuttha Monthon, Nakhon Pathom - 1957

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Memoriale del Re Naresuan il Grande a Don Chedi, Provincia di Suphanburi, Tailandia - 1959. In collaborazione con Sitthidet Saenghiran, Pakorn Lekson e Sanan Silakorn

Statua di Thao Suranari nel Centro di Khorat, Tailandia - 1934

SOURCE http://en.wikipedia.org/wiki/Corrado_Feroci SOURCE http://en.wikipedia.org/wiki/Silpa_Bhirasri

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MONUMENTO ALLA DEMOCRAZIA, BANGKOK, TAILANDIA – 1939 (FEROCI: bassorilievi degli obelischi)

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7.8_1 ARTI FIGURATIVE PITTURA

Il Ristorante LUNA D’AUTUNNO, al 78 Thợ Nhuộm, Hà Nội, si sta strutturando come un vero e proprio Centro Culturale italiano. Non perdete il prossino appuntamento con una straordinaria MOSTRA di PITTURA.

ATTIVITA’ 7.6.1

COSA QUANDO

URUSHI – LACQUER - LACCHE Domenica 16 Dicembre ~ Domenica 17 Febbraio

OGGETTO COME

Mostra di Lacche Giapponesi di Natzuko NISHIMOTO Ingresso Gratuito DOVE CRONOGRAMMA

Ristorante LUNA D’AUTUNNO 78 Thợ Nhuộm, Hà Nội

La mostra segue gli orari del ristorante

CHI CONTATTI

[email protected] Organizzazione: Gino BENELLI Artista: Natzuko NISHIMOTO LUNA

04 38237338 - 04 39424167

P R O G R A M M A

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7.8_2 ARTI FIGURATIVE FOTO + ELABORAZIONE DIGITALE

Il Ristorante LUNA D’AUTUNNO, al 78 Thợ Nhuộm, Hà Nội, si sta strutturando come un vero e proprio Centro Culturale italiano. Non perdete il prossino appuntamento con una straordinaria MOSTRA di ARTE MULTIMEDIALE.

ATTIVITA’ 7.8.1

COSA QUANDO

T-ART MANIFESTO Da: Domenica 16 Dicembre 2012 A: Mercoledi’ 4 Luglio

OGGETTO COME

New Art Works by WILLIAM P. BADGER Jr. (aka Bongo Bill)

Ingresso Gratuito

DOVE CRONOGRAMMA

Ristorante LUNA D’AUTUNNO - 78 Thợ Nhuộm, Hà Nội LUNA PUB - 9A Tran Phu, Da Nang

La mostra segue gli orari del ristorante e del Pub

CHI CONTATTI

[email protected] Organizzazione: Gino BENELLI LUNA

04 38237338 - 04 39424167

M A N I F E S T O P R O G R A M M A T I C O Le opere sono state create tramite elaborazione

digitale di foto.Le foto vengono stampate su tessuto

Sia le foto che i testi sono mieiIl formato delle opere e’ di circa 600*800 mm

I testi sono in Italiano ed in IngleseLe foto vengono composte all’interno dello stesso

pannello:a volte un’unica foto viene ripetuta serialmente,

altre volte uso una solo foto.In ogni caso, le foto riflettono sempre la stessa

situazione, lo stesso momento creativo.

Gino BENELLI

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T-ART_03 - Gino BENELLI

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T-ART_09 - Gino BENELLI

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9.1 BUONE NUOVE CULTURA E PIL (Prodotto Interno Lordo)

Il Museo del Mare e delle Migrazioni di Genova

MUMA di GENOVA – PRIMO MUSEO del MARE nel MEDITERRANEO (PER VISITATORI)

Ha decisamente sbaragliato le classifiche, il Museo del Mare e delle Migrazioni di Genova, che con 200.000 visite all’anno, si qualifica primo fra i “musei del mare” presenti nel Mediterraneo, entrando a pieno diritto anche nella top ten dei musei nazionali.

Genova. Il segreto del successo? Il suo nome. Un nome, un programma: è stato davvero un “colpo di genio”, il cambiamento di denominazione che ha trasformato il MuMa di Genova in uno dei musei più visitati d’Italia e non solo. Il polo museale genovese – che nella denominazione generica di “MuMa-Museo del Mare e della Navigazione” includeva il Galata, la Commenda di Pré e il Museo Navale di Pegli – ha deciso di cambiare nome e volto, diventando “MuMa-Museo del Mare e delle Migrazioni”. La scelta genovese, ha spostato il focus dell’esposizione dall’inflazionato binomio mare-navi, al legame fra il mare e l’uomo. Considerato in questa prospettiva, il sempre attuale tema delle migrazioni, rivisitato con intelligenza e creatività, è diventato il principale valore aggiunto del museo ligure e il suo principale “asso nella manica” rispetto agli altri musei marinari del Mediterraneo. “Un viaggio per mare alla scoperta del passato per comprendere il presente”: lo slogan introduttivo sintetizza con efficacia le caratteristiche del terzo piano del MuMa: 1.200 mq e 40 postazioni multimediali che il visitatore percorre fra plastici e variopinte ricostruzioni di ambienti. Quella che il MuMa offre è una sorta di variopinta messa in scena del percorso geografico e umano che in passato ha condotto gli emigranti italiani fino alla Boca di Buenos Aires, ai villaggi rurali della foresta brasiliana e alla lontana e ormai mitica Ellis Island negli U.S.A. Un percorso di cambiamenti e trasformazioni che trova una puntuale corrispondenza anche nel presente.

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Il legame fra passato e presente – rispetto al quale il mare si colloca come trait d’union privilegiato – è anche alla base della mostra “Le Cinque Terre ritrovate”, in cui Antonio Barrani, pittore di Vernazza, traduce in forme e colori la tenacia e lo spirito di iniziativa che ha consentito a una delle principali “calamite turistiche” della Liguria di risollevarsi dalla disastrosa alluvione dell’autunno scorso. Passato e presente, ma soprattutto il rapporto tra l’uomo e il mare: il museo genovese ha saputo trovare il segreto del successo attestandosi come un unicum all’interno del panorama museale italiano italiano e non.

GENOVA – MUSEO DEL MARE E DELLE MIGRAZIONI

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La Carta del Mare, i cui risultati sono stati presentati oggi al Muma, Museo del Mare di Genova, e' arrivata alla sua quarta edizione a 73 adesioni e a un totale di 794 iniziative (Buone Pratiche) messe in atto.

''Si tratta di una Carta di buona volonta' - ha spiegato Maria Paola Profumo, Presidente del Muma - sopratutto sui temi della cultura del mare, dell'ambiente, dell'accoglienza e del lavoro. Abbiamo raccolto sotto la Carta del Mare molti soggetti, dai Parchi di Portofino e delle Cinque Terre, fino agli stabilimenti balneari, ai pescatori, anche a una parrocchia''. Gli aspetti innovativi del 2012 sono rappresentati dalle Buone Pratiche relative all'accessibilita' alle proprie strutture e alle risorse turistiche e culturali del territorio.

Nella Carta del Mare figurano progetti molto particolari come il promotore finanziario che nel corso della giornata si trasforma in pescatore e guida per i turisti, alle Associazioni che utilizzano la vela come strumento di socializzazione. ''Quest'anno il nostro fiore all'occhiello e' il gemellaggio con il Museo Lia della Spezia - ha detto Profumo -, con il quale abbiamo fatto un progetto sulla bellezza accessibile, attraverso nuova segnaletica, mappe tattili e facilitazioni per persone diversamente abili''.

Iniziative importanti anche per la promozione turistica. ''La sostenibilita' ambientale di una destinazione turistica - ha sottolineato Enisio Franzosi, direttore dell'agenzia In Liguria - oggi è il primo dei requistiti e anche da parte della domanda turistica questo è un aspetto che viene sempre considerato con attenzione''. (ANSA).

SOURCE http://www.portoantico.genova.it/galata_museo_del_mare

Author Martina FRAGALE

PHOTO Amedeo CILENTO

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