ISTITUTO COMPRENSIVO “Beniamino Gigli” · CLIL Ed. musicale Ed. motoria 2.. ASSAPPEERR FFARREE...
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ISTITUTO COMPRENSIVO
“Beniamino Gigli” MONTE ROBERTO - CASTELBELLINO - SAN PAOLO DI JESI
Via Trento, 54 Pianello Vallesina 60030 MONTEROBERTO (AN)
Tel. e fax : 0731/702632 cod. fiscale 91017930420 e.mail: [email protected] - [email protected]
www.icmonteroberto.gov.it
Convenzionato in rete con l’Università degli Studi di Macerata e Urbino: tirocinio
Piano Triennale
dell’Offerta Formativa
2016/2017 - 2017/2018
2018/2019
2
Indice pagina Legge N. 107/2015 -commi
Premessa 4
CAP. I IDENTITÀ DI ISTITUTO 6
1.1 Dove siamo 7
1.2 Contesto territoriale 8
1.3 Mission 10 1
1.4 Le Scuole 12
1.5 Le Scuole e i loro spazi 13
1.6 La popolazione scolastica 15
CAP. II ASSETTO ORGANIZZATIVO 17
14
2.1 Funzionamento Scuola dell’Infanzia, Primaria, Secondaria 1° 18
14
2.2 Organigramma di Istituto 20 14
2.3 Commissioni – Gruppi di lavoro 21 14,127-129
2.4 Gli organi collegiali 24 14
CAP. III LINEE ESSENZIALI DELL’ OFFERTA FORMATIVA 25
3.1 I bisogni formativi degli alunni 26 1-4
3.2 Linee guida generali 27 1-4
3.3 Profilo formativo atteso 28 1-4
3.4 Scelte educative e metodologiche 29 1-4
3.5 Pianificazione degli interventi didattici 30 1-4
3.6 Valutazione dell’alunno 31 1-4
Indicatori per la valutazione del comportamento degli alunni scuola secondaria di 1° 32
Griglia valutazione voto in condotta scuola primaria 33
Scuola Dell’infanzia scheda conoscitiva del bambino/a 34
Certificato delle competenze scuola primaria 37
Certificato delle competenze scuola secondaria di 1° 40
3.7 Obiettivi generali del processo formativo 43 1-4
3.8 Traguardi per lo sviluppo delle competenze 44 1-4
3.9 Fattori di qualità del servizio scolastico 45 1-4
3.10 Rapporto Scuola – Famiglia 47 3
CAP. IV ATTO DI INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO 48
14
CAP. V PIANO TRIENNALE OFFERTA FORMATIVA 63
1-4,14
5.1 Linee di indirizzo - Piano Annuale di Inclusione - Protocolli Accoglienza ( Disabilità - BES) 64
7,24,181
5.2 Esiti Prove INVALSI 81
3
5.3 Piano Nazionale Scuola Digitale 84 56-59
5.4 Piano di Miglioramento 89 14-17
Progetto “Una scuola per tutti” 104 15,16
Progetto potenziamento e recupero 106 20
Progetto accoglienza-continuità-orientamento 110 29
5.5 Fabbisogno di organico 112 5, 6, 14
5.6 Formazione in servizio docenti 115 124
5.7 Fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiali 119 6,22,61
CAP. VI AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA 120
6.1 Collaborazioni esterne 121 1,2,3
6.2 Oltre il curricolo 123 7,20
6.3 Lavorare per progetti 124 1-4,7,10,15,16,20,29,181
6.4 Scuola Sicura 134 10,159
6.5 Orari di ricevimento (Segreteria e Dirigente Scolastico) 136
4
PREMESSA
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa è una novità contenuta nella legge
n. 107 del 13/07/2015 della “Buona Scuola” , ha durata triennale, ma potrà
essere rivisto annualmente entro il mese di Ottobre di ciascun anno
scolastico. Il Piano è il documento fondamentale costitutivo dell’identità
culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la
progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le
singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia. Sono parte
integrante del Piano le priorità/obiettivi individuati dal rapporto di
autovalutazione (RAV) e il conseguente Piano di miglioramento.
Il Collegio Docenti
- VISTA la legge n. 107 del 13.07.2015 “Riforma del sistema nazionale di
istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative
vigenti”;
- PRESO ATTO che la predetta legge prevede che:
1) le istituzioni scolastiche predispongano, entro il mese di ottobre dell'anno
scolastico precedente il triennio di riferimento, il piano triennale dell'offerta
formativa (PTOF);
2) il Piano sia elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per
le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti
dal Dirigente Scolastico;
3) il Piano sia approvato dal Consiglio d’Istituto;
4) e venga sottoposto alla verifica dell’USR per accertarne la compatibilità con
i limiti d’organico assegnato e, all’esito della verifica, trasmesso dal
medesimo USR al MIUR;
5) una volta espletate le procedure di cui ai precedenti punti, il Piano sia
pubblicato nel portale unico dei dati della scuola;
- REDIGE:
il presente Piano Triennale dell’Offerta Formativa.
5
-DELIBERE E APPROVAZIONI:
Parere favorevole del Collegio dei Docenti delibera n. 275 del
12/01/2016
Approvazione del Consiglio d’Istituto delibera n. 9 del 14/01/2016
Il Piano, all’esito della verifica da parte dell’USR competente, ha
ricevuto parere favorevole, comunicato con nota prot.____ del
___________
7
1. Scuola Infanzia “Arcobaleno” 2. Scuola Primaria “A. Moro”
- STAZIONE DI CASTELBELLINO -
1. Scuola Infanzia “Collodi” 2. Scuola Primaria “G. Rodari” - Plesso A 3. Scuola Primaria “G. Rodari” Plesso B 4. Scuola Secondaria I grado “G. Pascoli”
– PIANELLO VALLESINA DI MONTE ROBERTO – 1. Scuola Infanzia “L. Scuppa” 2. Scuola Primaria “L.Scuppa”
- SAN PAOLO DI JESI -
1. Scuola Infanzia Pantiere “Peter Pan”
-PANTIERE DI CASTELBELLINO-
8
11..22 CCOO NNTTEE SSTTOO TTEE RRRR IITTOORR IIAALL EE I Comuni, che costituiscono il bacino di utenza dell’Istituto, sviluppano il loro territorio
nella Vallesina.
I centri storici di Castelbellino e di Monte Roberto sorgono in collina e registrano bassa
densità demografica, poiché negli ultimi decenni sono venuti progressivamente
spopolandosi, mentre le frazioni di Castelbellino Stazione e Pianello Vallesina, poste nella
valle dell’Esino, si caratterizzano per un considerevole e continuo sviluppo edilizio e
demografico.
San Paolo, più all’interno rispetto all’asse fluviale, si presenta come centro essenzialmente
agricolo, ma attento alle esigenze culturali dei suoi abitanti; la popolazione è regolarmente
distribuita tra il centro e le campagne circostanti, ma anch’esso si avvia ad una
trasformazione, analoga a quella degli altri due comuni, per effetto del processo di
industrializzazione che sta interessando le aree a valle.
Realtà socio-economica.
Le frazioni si caratterizzano per un crescente sviluppo edilizio e demografico, favorito
dalla facilità delle comunicazioni offerta dal sistema viario (ferrovia, Strada Statale,
Superstrada) e dalle possibilità occupazionali, cresciute negli anni, nelle zone industriali o
nelle piccole aziende artigianali nel frattempo impiantate nella valle.
L’incremento demografico è dovuto anche all’immigrazione:
iniziata alla fine degli anni Settanta e protrattasi, successivamente, per le famiglie
provenienti dalle regioni del meridione d’Italia ( Sicilia soprattutto);
manifestatasi in anni più recenti, per i nuclei familiari originari di Paesi extraeuropei,
(Marocco, Cina,Tunisia ecc.);
affermatasi negli ultimi dieci anni per l’immigrazione dalla vicina città di Jesi: nella
zona è possibile trovare nuove abitazioni a miglior prezzo in confronto alla stessa città,
con il beneficio ulteriore di un ambiente più sano e meno caotico;
favorita dalla riqualificazione edilizia e abitativa delle zone di campagna, dove
famiglie, anche di stranieri (inglesi e tedeschi), acquistano vecchi casolari
ristrutturandoli a fini abitativi.
Nei centri urbani, in virtù dell’opera di recupero delle strutture abitative, condotta da
privati e, per quanto di loro competenza, dalle Amministrazioni Comunali, il fenomeno
dello spopolamento sembra in questi ultimi anni arrestarsi a favore di un lento, seppure
ancora limitato, rientro.
In tutto il territorio è diffusa una economia mista: all’attività agricola, condotta da persone
per lo più anziane o da strutture aziendali, si affiancano l’artigianato e la piccola e media
industria.
Negli ultimi anni, si è registrato un incremento dell’artigianato e dell’industria nei settori
dell’abbigliamento, della meccanica, dell’elettronica avanzata e dell’alimentare, con
produzioni che si sono imposte sul mercato nazionale ed internazionale. Nel settore
agricolo mantiene un ruolo primario la viniviticoltura, anche con prodotti selezionati e di
qualità e, per San Paolo di Jesi, anche l’olivicoltura.
9
La favorevole situazione occupazionale in loco, tuttavia, non limita il fenomeno del
pendolarismo, soprattutto per gli occupati nel settore terziario.
La disoccupazione interessa i giovani in cerca di prima occupazione, che spesso non sono
in possesso delle specializzazioni richieste dalle aziende.
In generale in tutto il territorio della Vallesina si evidenzia un certo stato di benessere
materiale, e più che buone condizioni economiche tali da consentire un tenore di vita
confortevole. Sono tuttavia in aumento casi di disagio dovuti a difficoltà di integrazione.
Realtà socio-culturale.
Nei centri storici, Castelbellino, Monte Roberto, S. Paolo di Jesi, l’identità sociale e
culturale si presenta ancora come valore aggregante tra la popolazione adulta, assai meno
tra i giovani.
Nelle frazioni, Pianello e Castelbellino Stazione, diventate ormai centri di forte
concentrazione abitativa, l’identità sociale e culturale è debole e soltanto attraverso la
scuola, le associazioni sportive, le attività della parrocchia o, in maniera più occasionale, i
luoghi di ritrovo, come i bar o i centri per giovani o anziani, si assiste a forme di
aggregazione che portano ad aprirsi verso gli altri.
Il livello culturale medio, misurato con il grado di scolarizzazione, viene gradualmente
elevandosi con il trascorrere degli anni: la grande maggioranza dei genitori possiede la
licenza media o il diploma di scuola superiore.
Questo fatto si ripercuote sullo stile di vita e sui valori educativi proposti dalle famiglie.
Da un modello culturale legato al mondo rurale chiuso nelle sue tradizioni, si vanno
abbracciando stili di vita propri di una società ormai sempre più globalizzata e legata a
modelli di vita proposti dai mass media. Tuttavia la presenza di un numero sempre
maggiore di immigrati, comporta qualche problema a livello di integrazione culturale e
sociale.
Nelle tre comunità locali si evidenziano comportamenti ed atteggiamenti comuni:
uso abbastanza generalizzato del dialetto locale;
modesta diffusione di quotidiani nelle famiglie, ove sono più diffuse le riviste e le
enciclopedie multimediali;
fruizione del mezzo televisivo per un rilevante numero di ore da giovani ed adulti;
uso del computer tra i giovani, in particolare,soprattutto come mezzo ludico.
In tale contesto, compito della scuola è quello di promuovere, rapportandosi anche alle
altre “agenzie” formative (le amministrazioni pubbliche, le Pro Loco, le biblioteche
pubbliche, le associazioni sportive e le parrocchie), una cultura volta a creare competenze
con un percorso integrato per permettere all’allievo, tramite il sapere, di sperimentare
abilità sociali ed operative.
Il fine è quello di rendere gli studenti consapevoli del patrimonio storico, artistico,
ambientale del territorio. L’offerta formativa deve essere articolata e flessibile, di qualità,
ma allo stesso tempo fruibile dalla maggior parte degli studenti.
10
11..33 MM IISSSS IIOO NN
La scuola di tutti e per tutti
La scuola di tutti: perché fonda l’azione educativa sul rispetto per ogni cultura e il
rifiuto di ogni forma di discriminazione
Per tutti: perché si propone di dare a tutti gli alunni la possibilità di sviluppare al meglio le
proprie potenzialità, declinando i percorsi formativi alle esigenze e all’unicità di ciascuno.
La scuola di tutti e per tutti
Sapere Saper Fare Saper Essere
Conoscenze Capacità e abilità Competenze
11 .. SS AA PP EE RR EE
Saperi formalizzati
Italiano
Cittadinanza e Costituzione
Inglese
2^ Lingua Comunitaria
Storia
Geografia
Matematica
Scienze
Tecnologia
Musica
Arte ed Immagine
Scienze Motorie e Sportive
Religione Cattolica/Attività alternative
11
Percorsi Formativi Integrativi
Accoglienza
Continuità
Informatica /Prodotti Multimediali
Attività Recupero e Potenziamento
CLIL
Ed. musicale
Ed. motoria
22 .. SS AA PP EE RR FF AA RR EE
Capacità di applicare, di usare, di mettere in pratica il
sapere già acquisito attraverso abilità concettuali e/o
manuali per lo svolgimento di uno specifico incarico, di
uno specifico compito
33 .. SS AA PP EE RR EE SS SS EE RR EE
Identità
Autonomia
Relazionalità
Accettazione e rispetto dell’altro e del diverso
Rispetto dell’ambiente
Rispetto dei beni altrui
Responsabilità
Capacità critica
3
COMPETENZE : messa in opera di conoscenze, capacità, abilità per ottenere la realizzazione di un fine. Capacità di compiere scelte idonee allo scopo, al successo dell’azione in un determinato contesto (scientifico – matematico – storico sociale).
Il processo di trasmissione del sapere e di rielaborazione –
ricostruzione di quadri concettuali portanti, non può non essere
influenzato da scelte valoriali, se per “sapere” s’intende non solo
l’acquisizione di contenuti culturali coerentemente organizzati, ma
anche mettere in pratica il sapere acquisito (saper fare) per la
costruzione di competenze (saper essere).
12
11..44 LLEE SSCC UUOO LLEE
L’Istituto, comprensivo dei tre ordini della scuola di base, è così articolato:
Scuola dell’Infanzia
“C. Collodi” – Monte Roberto
“Arcobaleno” – Castelbellino Stazione
“Peter Pan” - Pantiere di Castelbellino
“L. Scuppa” – San Paolo di Jesi
Scuola Primaria
“G. Rodari” – Monte Roberto
“A. Moro” – Castelbellino
“L. Scuppa” – San Paolo di Jesi
Scuola Secondaria I grado
“G. Pascoli” – Monte Roberto
13
11..55 LLEE SSCC UUOO LLEE EE II LL OORR OO SSPPAAZZII
SCUOLA SECONDARIA I GRADO “G. Pascoli” Via Trento, 54- 60030 Pianello Vallesina - Monte Roberto(AN)
e fax: 0731/702632
Locali: n° 9aule + n°1 aula Informatica + n°1 aula artistica + n° 1
aula di musica Presidenza Sala docenti segreteria centralino + ripostiglio n°1+archivio+ servizi igienici giardino
NUOVA SEDE INAUGURATA IL 15/10/2011
SCUOLA INFANZIA “C. Collodi” Via Papa Giovanni XXIII - 60030 Pianello Vallesina -
Monte Roberto(AN) : 0731/702581
Locali: 6 aule Infermeria Salone Servizi igienici Sala insegnanti Refettorio - Cucina – giardino
Scuola Primaria “G. Rodari” – Plesso A Via Trento,56 - 60030 Pianello Vallesina - Monte Roberto(AN)
: 0731/700443
Locali: 4 aule + servizi igienici Salone + sala insegnanti Biblioteca Ripostiglio Giardino
Scuola Primaria “G. Rodari” – Plesso B Via F.lli Cervi, 3- 60030 Pianello Vallesina - Monte Roberto(AN)
: 0731/700443
Locali: n°6 aule + aula multimediale Salone + sala insegnanti Servizi igienici Ripostiglio Giardino
Edificio Polifunzionale – Ex Plesso A Via F.lli Cervi, 15 - 60030 Pianello Vallesina - Monte
Roberto(AN)
Locali: 3 aule + 2 servizi igienici + 2 ripostigli per ogni aula Salone + sala insegnanti Ripostiglio + servizi igienici Giardino
14
SCUOLA INFANZIA “Arcobaleno” STAZIONE Via Tobagi n° 18 60030 Stazione di Castelbellino (AN)
e fax: 0731/700245 Locali: 4 aule + servizi igienici + ripostiglio per ogni aula Refettorio - salone Aula docenti Cucina – giardino – ripostiglio per caldaia
SCUOLA PRIMARIA “A. Moro” STAZIONE Via Curiel, 27 - 60030 Stazione di Castelbellino (AN)
e fax: 0731/703021 Locali: n° 10 aule + n° 1 Aula Informatica + n°1 aula musica Palestra Salone Sala Insegnanti n° 6 servizi igienici n° 3 ripostigli + Bidelleria giardino –- ripostiglio per caldaia
SCUOLA INFANZIA "Peter Pan" PANTIERE
Via Pirandello,14 - 60030 Pantiere di Castelbellino (AN) e fax: 0731/700985
Locali: Atrio 2 aule + aula di sostegno laboratorio di informatica – refettorio – cucina giardino – servizi igienici
SCUOLA DELL ’INFANZIA E PRIMARIA “L. Scuppa”
Piazzale Ricci - 60038 SAN PAOLO DI JESI (AN) e fax: 0731/771061
Infanzia - Locali: 2 aule, , sala insegnanti, servizi igienici Primaria Locali: 5 aule + servizi igienici Piano superiore: refettorio + servizi igienici + cucina Spazi esterni: giardino
15
11..66 LLAA PPOO PPOO LLAAZZII OONN EE SS CCOO LLAASSTT IICCAA Previsione alunni e tipologia delle classi dell’Istituto Comprensivo
A.S. 2016/2017
Scuola dell’Infanzia 294 alunni 12 sezioni - 2 alunni H
Scuola Primaria 426 alunni 23 classi – 10 alunni H
Scuola Secondaria 1° 210 alunni 10 classi – 9 alunni H
TOTALE 930 alunni 45 classi / sezioni
SCUOLA DELL’ INFANZIA SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
32%
46%
22% Scuola dell'Infanzia
Scuola Primaria
Scuola Secondaria 1°
132
101
39 22
"Collodi" Monte Roberto
"Arcobaleno" Castelbellino
"Peter Pan" Pantiere
"Scuppa" S. Paolo
202
187 37
"Rodari" - Monte Roberto
"Aldo Moro" - Castelbellino
"L. Scuppa" San Paolo
210
"G.Pascoli" - Monte Roberto
16
ALUNNI STRANIERI
DELL' ISTITUTO COMPRENSIVO
A.S. 2016/2017 : 118
Alunni italiani; 812; 87%
Alunni stranieri; 118; 13%
Alunni dell'Istituto (tot. 930)
Alunni italiani
Alunni stranieri
18
2.1 FUNZIONAMENTO
Scuola dell’Infanzia
Plessi sezioni alunni funzionamento
"Arcobaleno" CASTELBELLINO STAZIONE
4 101 dal lunedì al venerdì
dalle ore 08.00 alle ore 16.00
"Peter Pan" CASTELBELLINO PANTIERE
2 39 dal lunedì al venerdì
dalle ore 08.00 alle ore 16.00
“Collodi” MONTE ROBERTO 5 132 dal lunedì al venerdì
dalle ore 08.00 alle ore 16.00
“Scuppa” SAN PAOLO DI JESI 1 22 dal lunedì al venerdì
dalle ore 08.00 alle ore 16.00
*
Scuola Primaria
Plessi classi alunni
orario
CASTELBELLINO STAZIONE
“Aldo Moro”
Classi: 10 Alunni:
187
27 ore settimanali obbligatorie
dal lunedì al sabato
dalle ore 08.10 alle ore 12.40
MONTE ROBERTO “G. Rodari”
Classi 10 Alunni
202
27 ore settimanali obbligatorie
dal lunedì al sabato
dalle ore 08.30 alle ore 13,00
SAN PAOLO “L. Scuppa”
Gruppi classe 3
Alunni 37
TEMPO PROLUNGATO
27 ore settimanali obbligatori +
3 ore opzionali +
tempo mensa : dalle ore 12.50 alle ore 14.00.
Lunedì - martedì - giovedì - venerdì
dalle ore 08.20 alle ore 16.00
mercoledì: dalle ore 08.30 alle ore 12.30
19
Scuola Secondaria 1°
classi alunni orario
Prime n. 4 n. 210
08.05- 13.05 tutta la settimana Seconde n. 3
Terze n. 3
Nell'anno scolastico 2007/2008 è stato istituito il CORSO AD INDIRIZZO MUSICALE.
Sono stati attivati 4 corsi di strumento:
PIANOFORTE VIOLINO
CHITARRA CLARINETTO
Schema di regolamento per il corso ad indirizzo musicale. Presso la Scuola Secondaria di Primo Grado“Pascoli” dell'Istituto Comprensivo "Beniamino
Gigli" è attivo dall'anno scolastico 2007/2008, il Corso ad Indirizzo Musicale con gli strumenti
CHITARRA, CLARINETTO, VIOLINO E PIANOFORTE. Lo studio dello strumento musicale nella scuola secondaria di primo grado è
stato introdotto come disciplina che partecipa, con i suoi contenuti e finalità, al processo educativo generale dell’alunno, pertanto le metodologie adottate sono
rivolte a consentire a tutti il raggiungimento degli obiettivi educativi generali. Ciò non toglie che, in presenza di alunni particolarmente interessati ad un
percorso orientato alla prosecuzione degli studi dopo la scuola media, sono previsti programmi specifici e personalizzati.
Lo strumento musicale è una disciplina curricolare pertanto la durata del corso è triennale.
Eventuali richieste d'iscrizione, al secondo o terzo anno, potranno essere prese in considerazione compatibilmente alla disponibilità di posti e dopo il
superamento di una prova di ammissione che garantisca il possesso dei requisiti richiesti per la frequenza.
Organizzazione del corso Strumento musicale
Classi prime:
- una lezione settimanale al singolo alunno ed una lezione collettiva o due lezioni settimanali a coppia di alunni.
Classi seconde e terze:
- una lezione settimanale al singolo alunno o due lezioni settimanali a coppia di alunni da concordare col singolo docente.
- una lezione settimanale collettiva di esercitazioni orchestrali. Al fine
di consentire la migliore qualità possibile del repertorio dell’orchestra in prossimità di concerti di particolare rilevanza, i docenti possono concordare con
gli alunni ed i genitori delle prove supplementari. In sede di esame di licenza verrà verificata, nell'ambito del previsto colloquio pluridisciplinare, anche la
competenza musicale raggiunta al termine del triennio sia sul versante della pratica esecutiva, individuale e/o d'insieme, sia su quello teorico. (art. 8 D.M. 6
agosto 1999, n.201).
20
2.2 ORGANIGRAMMA DI ISTITUTO
D.S.G.A. (Direttore dei servizi
generali e
amministrativi)
Dott.ssa Verdolini
Rosita
Collaboratori del
Dirigente
Scolastico
Ins. Catena Livia
Ins. Sassaroli M.
Zenobia
Ins. Cardinali
Marisa (Referente
Sc. Infanzia)
Fiduciari
di
plesso
.
Funzioni
Strumentali
al P.O.F.
RSU
(Rappresentanze
Sindacali Unitarie)
Ins. Cardinali Marisa
Ins. Romagnoli Romina
Milletti Patrizia (ATA)
Assistenti
Amministrativi
Area Didattica e
Area Alunni
Pierucci Luisa
Torelli Rita
Area Personale
Milletti Patrizia
Badiali Rosella
Area
Amministrativa -
Patrimonio
Aquili Antonella
Area 1 Gestione del Piano
dell’offerta formativa
Ins. Tittarelli
Francesca
Area 1
Valutazione e
Autovalutazione
d’Istituto, INVALSI -
AUMIRE - RAV
Prof. Gazzellini
Mario
Area 3 Interventi e servizi
per gli studenti
(Disagio –
Intercultura )
Ins. Fichera Maria
Carmela
Pianello V.
Sc. Infanzia:
Ins.Granili Maria
Pia
Sc. Primaria:
Ins. Cerioni
Cinzia –
Ins. Fiorentini
Marisa
Sc Secondaria I°:
Prof.ssa Triti
Valeria
orario:Prof.ssa
Marani
posta: Prof.ssa
Grassano
Castelbellino
Sc. Infanzia
Stazione:
Ins. Ciccarelli
Luana
Sc. Infanzia
Pantiere:
Ins. Mandolini
Stefania
Sc. Primaria:
Ins.Mattioni
Roberta – Ins.
Fabbretti Roberta
San Paolo di Jesi
Sc. Infanzia:
Ins. Noceli
Nicoletta
Sc. Primaria:
Ins. Romagnoli
Romina
RLS
Ins. Cardinali
Marisa
RSPP
Geom. Angeloni
Eugenio
ASPP
Ins. Peloni
Marinella
Collaboratori
Scolastici
Animatore digitale
Interventi e servizi per
la comunità scolastica
(Formazione interna-
coinvolgimento della
comunità scolastica –
creazione di soluzioni
innovative)
Ins. Bocci Stefania
Inclusione: insegnanti
di sostegno con
specializzazione
(Formazione e
aggiornamento per i
BES – stesura PAI)
Ins. Campanile Sara e
Dottori Silvia
Al fine di garantire la piena
attuazione delle diverse attività
didattiche previste dal PTOF, in
ogni plesso è istituita la figura del
coordinatore e per ogni consiglio di
classe, la figura del coordinatore
Dirigente Scolastico
Prof.ssa Maria Luisa Cascetti
21
2.3 COMMISSIONI E GRUPPI DI LAVORO
Progetti/Attività
Referente/Commissioni
Ambiente - CIS (Consorzio Intercomunale
Servizi) - Frutta nelle scuole -
Bimboil
Referente : Sassaroli M. Zenobia (Sc. Primaria)
“Coloriamo il nostro futuro” -
Progetto Minisindaci dei Parchi
d'Italia e Consiglio Comunale dei
Ragazzi
Referenti: Campana (Sc. Secondaria 1°) e Fichera
(Sc. Primaria)
Continuità - Orientamento -
Accoglienza e Rapporti con il
territorio
Mazzoni e Ferri (Sc. Secondaria 1°)
UNITÀ DI AUTOVALUTAZIONE
(RAV,PdM, INVALSI, AU.MI.RE)
Dirigente Scolastico
Funzione Strumentale: Gazzellini
(Sc. Secondaria 1°)
Federici P. (Sc. Infanzia)
Grassetti, Mattioni, Reali, Cerioni, Federici T. (Sc.
Primaria)
Venturo, Fantini, Mazzoni, Ferri (Sc. Secondaria
1°)
Funzioni Strumentali: Fichera, Tittarelli
Collaboratori del DS: Catena, Sassaroli
Aquili Antonella (ATA)
Lettore madrelingua
Carbini (Sc. Secondaria 1°) Reali (Sc. Primaria)
Certificazione Cambridge Carbini (Sc. Secondaria 1°)
Registro elettronico
Gazzellini Mario (Sc. Secondaria 1°)
Sassaroli (Sc. Primaria)
Bambini (Sc. Primaria)
Bocci (Sc. Primaria)
Gestione del sito
Delpriori Luca
Aquili Antonella (ATA)
MUSICA E ARTE (coro, attività musicali
scuole primarie, e scuole dell’infanzia)
Referente: Venturo Maria (Sc. Secondaria 1°)
Shoah – Giorno della memoria
Delpriori - Cavalletti (Sc. Secondaria 1°)
PROGETTO AVIS
Mazzoni, Marfisi (Sc. Secondaria 1°)
22
GLHI
Referenti: Campanile Sara e Dottori Silvia
(Sc. Primaria)
Insegnanti sostegno Sc. Sec. 1°:
Educatori Sc. Sec. 1°:
Insegnanti sostegno Sc. Primaria:
Educatori Sc. Primaria:
Insegnanti sostegno Sc. Infanzia:
Educatori Sc. Infanzia:
cooperativa educatori: COOSS Marche
Fanno parte di diritto: il D.S. Prof.ssa Maria Luisa
Cascetti, un genitore, l'Operatrice UMEE
territoriale Dott.ssa Mancia Gisella (pedagogista)
GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI
Referente: Fagioli (Sc. Secondaria 1°)
Prof.ssa Marani
GIOCHI MATEMATICI
Referenti:
Sassaroli (Sc. Primaria)
Roccetti (Sc. Secondaria 1°)
IPAD - CLASSE 2.0 – CLASSE 3.0
Referenti: Bambini (Primaria)
Bocci (Istituto)
Grassano (Sc. Secondaria 1°)
Comitato di valutazione del servizio
Cascetti (Dirigente Scolastico)
Mazzoni (Sc. Secondaria 1°)
Bambini (Primaria)
Capitani (Infanzia)
Barchiesi (genitore 1° ciclo)
Carlà (genitore Infanzia)
Memè (membro nominato dall’USR)
Membri supplenti per la valutazione dell’anno di
prova:
Ferri (Sc. Secondaria 1°)
Grassetti (Primaria)
Commissione Elettorale
D.S. Prof.ssa Maria Luisa Cascetti
Verdolini Rosita (DSGA)
Fabbretti Roberta (Primaria)
Catena Livia (Infanzia)
Catani Ludovico (Genitore)
Fabbri Alessandro (Genitore)
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Organo di Garanzia di Istituto (OGI)
Cascetti (Dirigente)
Docenti:
Bambini Stefania (Primaria)
Moretti Marco (Sc. Secondaria 1°)
Santarelli Giuliana (ATA)
Genitori:
Costanzo Salvatore
Mennea Rosanna
Novelli Massimo
Insegnanti di strumento
dell'Indirizzo Musicale
Monina Marco (chitarra)
Cavalletti Serena (violino)
Bartoloni Gabriele (clarinetto)
Marfisi Tiziana (pianoforte)
Coordinatori di Classe della Scuola
Secondaria 1°
Urbani (classe II A)
Marcuccini (classe III A)
Fantini (classe I A)
Carbini (classe II B)
Campana (classe III B)
Ferri (classe I B)
Mazzoni (classe II C)
Schiavi (classe III C)
Roccetti (classe I C)
Addetti all'emergenza ed al sistema
di evacuazione
Triti Valeria (Sc. Secondaria 1°)
Fiorentini Marisa (Sc. Primaria Pianello V.)
Cerioni Cinzia (Sc. Primaria Pianello V.)
Peloni Marinella (Sc. Infanzia Pianello V.)
Mattioni Roberta (Sc. Primaria Castelbellino)
Tosti Pamela (Sc. Infanzia Castelbellino)
Mandolini Stefania (Sc. Infanzia Pantiere)
Romagnoli Romina (Sc. Primaria e Infanzia San
Paolo di Jesi)
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2.4 CONSIGLIO DI ISTITUTO PRESIDENTE: Costanzo Salvatore
DIRIGENTE SCOLASTICO: Prof.ssa Maria Luisa Cascetti
GENITORI
DOCENTI
ATA
COSTANZO SALVATORE
RICCI IDA
RICCI PATRIZIA
CIANCONE ANTONIO
GRACIOTTI MARIA
ISANNA
SANTORI SONIA
CAPRARI MONICA
DELPRIORI LUCA
SCALONI LUCA
CAVALLETTI SERENA
CAPOGROSSI NICOLETTA
FEDERICI TIZIANA
BARCHIESI LEONELLO
BAMBINI STEFANIA
LUCARINI SARA
CAMPANILE SARA
CARLÀ MARINA
BOCCI STEFANIA
GIUNTA ESECUTIVA
Dirigente Scolastico: Prof.ssa Maria Luisa Cascetti (Presidente)
Direttore S.G.A.: Verdolini Rosita
Genitori: Capogrossi Nicoletta
Scaloni Luca
Docenti: Cavalletti Serena
Delpriori Luca
ATA: Santori Sonia
25
CAP. III
LL II NN EE EE EE SS SS EE NN ZZ II AA LL II
DD EE LL LL '' OO FF FF EE RR TT AA FF OO RR MM AA TT II VV AA
26
33..11 II BBII SSOO GG NNII FFOORR MM AATTIIVVII DDEE GGLL II AALL UUNNNN II
I bisogni formativi degli alunni sono riconducibili a tre categorie:
a. Socio -comportamentali
Sentirsi uguali nella diversità
Stabilire relazioni positive con l’adulto e con i pari
Vivere la scuola anche come luogo di incontro
Ricevere modelli di comportamento coerenti
Accrescere la propria autostima
Acquisire autonomia nella gestione di sé
Acquisire capacità di affrontare il cambiamento
Vivere l’appartenenza
b. Cognitivi
Sentirsi protagonisti del processo formativo
Esplorare ricercare e scoprire
Ampliare e consolidare le proprie conoscenze
Acquisire in metodo di studio
Utilizzare in modo consapevole le conoscenze
Maturare un pensiero autonomo e critico
c. Operativi
Sapersi orientare nei diversi contesti
Operare scelte responsabili
Organizzare le proprie attività di gioco e di lavoro in maniera autonoma e responsabile
Utilizzare le conoscenze in termini produttivi
27
33..22 LLII NNEEEE GGUUII DDAA GGEENNEE RRAA LLII
La risposta ai bisogni formativi dell’alunno, sia esso bambino di tre anni o adolescente di
quattordici anni, poggia sulla condivisione di alcune idee guida generali:
L’Istituzione Scolastica quale punto di riferimento nel territorio, anche per favorire la
costruzione di una rete educativa e di prevenzione con la famiglia e le altre agenzie
educative.
La scuola come soggetto attivo accanto ai ragazzi per aiutarli a crescere nell’autostima
e a superare le diverse forme di disagio.
Il maggiore coinvolgimento della famiglia in una più coerente partecipazione al
progetto educativo e formativo.
Il recupero del concetto di cultura come valore e come autonomia di pensiero
necessaria nella società del consumismo e dell’omologazione.
Il recupero della “memoria storica” del territorio, del “confronto” e della
valorizzazione delle differenze, come opportunità di arricchimento.
La promozione di una formazione culturale di base solida che privilegi la qualità.
La scuola come comunità educante alla partecipazione democratica, alla conoscenza
delle istituzioni, delle regole e al rispetto dell’ALTRO.
La maggiore attenzione al soggetto - alunno, alla sua storia sociale e culturale, alla sua
personalità, al tipo di intelligenza, allo stile cognitivo.
Assicurare la diffusione dei Regolamenti e la loro conoscenza e applicazione da parte
di tutte le componenti dell’Istituto per garantire un miglior funzionamento e una
maggiore condivisione di intenti.
28
3.3 PROFILO FORMATIVO ATTESO
IN FUNZIONE
L’ISTITUTO COMPRENSIVO OFFRE UN PERCORSO EDUCATIVO
RICCO DI OPPORTUNITA’ DI APPRENDIMENTO, AL FINE DI PROMUOVERE:
DEI
PRINCIPI E FINI
GENERALI
DELLA
SCUOLA DI
BASE
DELLE
INDICAZIONI
NAZIONALI
PER IL
CURRICOLO
DELLA SCUOLA
DELL’INFANZIA
E DEL PRIMO
CICLO
D’ISTRUZIONE
IN LINEA CON
QUANTO PREVISTO
DALLA LEGGE
53/2003 (Definizione
delle norme generali
sull’istruzione e dei
livelli essenziali delle
prestazioni in materia di
istruzione e formazione
professionale )
DEI BISOGNI
RILEVATI
DAGLI
ALUNNI DEL
TERRITORIO
LA SCUOLA AFFIANCA AL COMPITO “DELL’INSEGNARE AD
APPRENDERE” QUELLO “DELL’INSEGNARE A ESSERE”.
L’OBIETTIVO È QUELLO DI VALORIZZARE L’UNICITÀ E LA
SINGOLARITÀ DELL’IDENTITÀ CULTURALE DI OGNI STUDENTE
(Da “Indicazioni Nazionali 2012”).
COMPETENZE DI TIPO TRASVERSALE E PLURI – DISCIPLINARE
COERENTI CON LA RICHIESTA DI FORMAZIONE E VALIDE PER
LO SVILUPPO DI UNA INTELLIGENZA DUTTILE.
UN SAPERE CRITICO, CHE SI CONFIGURA COME UNA learning
ability, MATURATO ATTRAVERSO UNO STRETTO RAPPORTO
TRA TEORIA E PRATICA, TRA “SAPERE” E “SAPER FARE”.
CAPACITA’ CRITICHE E METACOGNITIVE CHE CONSENTANO
AL BAMBINO DI “IMPARARE AD IMPARARE”,NELL’OTTICA DI
UN’EDUCAZIONE PERMANENTE, CHE SI REALIZZA LUNGO
TUTTO L’ARCO DELLA VITA.
MENTALITA’ APERTE AL CAMBIAMENTO E FLESSIBILITA’
INTELLETTUALE CHE PERMETTANO UN ADEGUATO
“INSERIMENTO NELLA VITA SOCIALE E NEL MONDO DEL LAVORO,
CON RIGUARDO ALLE DIMENSIONI LOCALI, NAZIONAEI ED
EUROPEA”(Art. 2 Legge 28 marzo 2003, n. 53).
“ L’INTEGRAZIONE E IL MIGLIOR UTILIZZO DELLE RISORSE E
DELLE STRUTTURE, L’ INTRODUZIONE DI TECNOLOGIE
INNOVATIVE E IL COORDINAMENTO CON IL CONTESTO
TERRITORIALE PER IL POTENZIAMENTO DEI SAPERI E DELLE
COMPETENZE E PER L’APERTURA DELLA COMUNITÀ
SCOLASTICA AL TERRITORIO. (Art. 1 Legge 13 luglio 2015 n. 107)
29
33..44 SSCC EELLTT EE EEDDUUCCAATT IIVVEE EE MMEETT OO DDOO LLOO GGII CCHH EE
Per favorire una progressiva maturazione della coscienza di sé, per facilitare il rapporto
con il mondo esterno, per agevolare l’inserimento nella società con pienezza di diritti e
opportunità del futuro cittadino, l’Istituto ha operato:
SCELTE
EDUCATIVE
Educazione alla conoscenza di sé e degli altri
Educazione alla partecipazione democratica e alla
legalità
Educazione all’autonomia
Educazione alla capacità di orientamento
Educazione all’uso consapevole dei linguaggi
Educazione all’operatività
Educazione alla capacità creativa
Educazione alla capacità di valutazione e di
autovalutazione
SCELTE
METODOLOGICHE
Organizzazione flessibile dei docenti e dei
gruppi classe
Gradualità del processo di insegnamento-
apprendimento
Ricerca - azione
Procedimento induttivo e deduttivo
Contratti formativi
Attività di recupero, consolidamento,
potenziamento
Ampliamento dell’offerta formativa
I piani di studio personalizzati
30
33..55 PPIIAA NNIIFFII CCAAZZII OONN EE DDEE GGLL II IINNTTEE RRVVEE NNTTII DD II DDAATTTTII CCII
Una volta che si sono operate scelte consapevolmente fondate di contenuti e metodi,
occorre procedere all’organizzazione e alla progettazione degli interventi educativi. Se
infatti manca una corretta definizione degli obiettivi, è assente una pianificazione
razionale e sistemica degli interventi, se ci si preclude la possibilità di qualsiasi verifica
empirica dell’efficacia delle varie azioni didattiche, allora l’insegnamento non potrà che
continuare ad essere un tentativo maldestro per “…far inseguire agli altri dei fantasmi
lungo un sentiero non segnato”(Brown, 1976).
La pianificazione degli interventi didattici risulta articolata in tre momenti:
Formulazione di un compito unitario di apprendimento, delimitazione del campo,
progettazione a “bassa risoluzione”
1. FASE PREATTIVA
O IDEATIVA
Accertamento e documentazione, sistemazione del curricolo, certificazione delle competenze,
Piano di Studi Personalizzati.
3. FASE POSTATTIVA O
DI CONTROLLO
DOCUMENTAZIONE
Mediazione didattica che attiva l’apprendimento attraverso le conoscenze e le
abilità necessarie per realizzare il compito unitario di apprendimento
2. FASE ATTIVA O DI
SVILUPPO
31
VVAALLUUTTAAZZ IIOO NNEE DD EELLLL ’’AALLUU NN NNOO
La valutazione è un fatto educativo, parte integrante dell’azione didattica, non solo come
controllo degli apprendimenti, ma soprattutto come verifica degli interventi al fine di
operare con flessibilità sul progetto educativo.
La valutazione accompagna i processi di insegnamento/apprendimento e consente ai
docenti di:
personalizzare il percorso formativo di ciascun alunno
predisporre collegialmente percorsi individualizzati .
Sono oggetto di valutazione:
SITUAZIONE DI PARTENZA
COMPORTAMENTI
PROCESSI E RITMI DI APPRENDIMENTO
AUTONOMIA
PRESTAZIONI SCOLASTICHE
ABILITÀ CONSEGUITE
COMPETENZE ACQUISITE
La valutazione periodica e annuale degli apprendimenti degli alunni viene effettuata
mediante l’attribuzione di voti numerici espressi in decimi, riportati in lettere nei
documenti di valutazione e nella Scuola Primaria, illustrata con giudizio analitico sul
livello globale di maturazione raggiunto dall’alunno.
La valutazione del comportamento dell’alunno viene invece espressa con un giudizio per
la scuola Primaria e con un voto numerico espresso in decimi, accompagnato da una nota
di illustrazione, per la Secondaria di 1°.
I soggetti preposti alla valutazione periodica e annuale degli alunni sono esclusivamente i
docenti della classe. I docenti incaricati dell’insegnamento della religione cattolica
partecipano alla valutazione limitatamente agli alunni che si avvalgono dell’insegnamento
della religione cattolica; per contro i docenti di attività alternative e di strumento valutano
gli alunni loro assegnati. Gli insegnanti di sostegno, in quanto titolari della classe,
partecipano alla valutazione di tutti gli alunni.
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ISTITUTO COMPRENSIVO "BENIAMINO GIGLI"
Monte Roberto - Caste lbel l ino - San Paolo di Jesi
Via Trento 54, Pianello Vallesina - 60030 Monteroberto (Ancona) - Telefono e Fax +39 0731 702632 - c.min: ANIC83600X Email: [email protected] - Posta Elettronica Certificata: [email protected] - C.F. 91017930420
Scuola Secondaria di I Grado “G. Pascoli”
INDICATORI PER LA VALUTAZIONE
DEL COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI
Indicatori
1. Rispetto degli altri - Correttezza nei rapporti con gli adulti e con i coetanei
- Rispetto degli altri e dei loro diritti nel riconoscimento delle differenze individuali
-Uso di un linguaggio e di un abbigliamento adatti all’ambiente scolastico
2. Rispetto delle strutture e
delle attrezzature
- Cura e attenzione all’ambiente scolastico in cui è inserito, al materiale proprio, degli altri e
della scuola
3. Rispetto delle regole - Rispetto del regolamento scolastico
- Rispetto dello “Statuto degli studenti e delle studentesse”
4. Frequenza - Frequenza regolare delle lezioni
- Rispetto degli orari
- Giustificazione puntuale di assenze e ritardi
5. Partecipazione al
dialogo didattico ed
educativo
- Collaborazione con docenti e compagni
- Atteggiamento propositivo
- Interventi pertinenti ed appropriati
6. Impegno e rispetto delle
consegne
- Svolgimento regolare dei compiti assegnati
- Puntualità nel rispetto dei tempi di lavoro e nelle comunicazioni scuola-famiglia
- Precisione in riferimento al materiale occorrente per il lavoro scolastico
Voto in
decimi
Descrittori
10
Ha un atteggiamento corretto e responsabile, è attento alle necessità dei compagni, solidale e
generoso verso gli altri. È rispettoso e responsabile di spazi e materiali. Frequenta
regolarmente, con puntualità e giustifica tempestivamente. Partecipa con interventi pertinenti
ed appropriati, evidenzia grande spirito di collaborazione, ha un ruolo propositivo all’interno
della classe e funzione di leader positivo. Assolve ai doveri scolastici con precisione e
puntualità ed è sempre fornito del materiale necessario.
9
Ha un atteggiamento corretto e responsabile. È rispettoso di spazi e materiali. Frequenta
regolarmente e abitualmente è puntuale; giustifica con una certa tempestività. Partecipa con
interesse costante alle attività didattiche, svolge regolarmente le consegne scolastiche e
collabora senza difficoltà con qualsiasi compagno. È sempre fornito del materiale scolastico.
33
8
Ha un atteggiamento sostanzialmente corretto. È generalmente rispettoso di spazi e materiali.
Frequenta con buona regolarità e puntualità; giustifica a volte in ritardo. Solitamente collabora
accetta di lavorare e di confrontarsi con gli altri. Rispetta quasi sempre le consegne ed è
fornito del materiale necessario.
7
Ha un atteggiamento non sempre corretto. Non è sempre rispettoso di spazi e materiali. Fa
parecchie assenze e ritardi; giustifica spesso in ritardo. È disattento oppure segue in modo
poco propositivo o selettivo l’attività scolastica. Talvolta non rispetta le consegne e non
sempre è fornito del materiale necessario.
6
Ha un atteggiamento poco corretto e fatica a rispettare le regole previste, turbando il regolare
svolgimento delle lezioni. È poco rispettoso di spazi e materiali. Fa numerose assenze e
ritardi, non sempre giustificati. Partecipa con scarso interesse all’attività didattica. Rispetta le
consegne sotto costante controllo e talvolta dimentica il materiale necessario.
5
Manca di rispetto delle norme previste per la vita scolastica dal regolamento di istituto e di
classe. Compie gravi e ripetuti atti di insubordinazione o vandalismo ai danni di compagni,
insegnanti, collaboratori scolastici, strutture scolastiche. Ha una frequenza irregolare e fa
assenze e/o ritardi ingiustificati. Non dimostra interesse per l’attività didattica. Rispetta le
consegne solo saltuariamente e spesso dimentica il materiale necessario.
N.B.: un voto potrà essere assegnato anche nel caso in cui non si verifichino tutte le voci degli
indicatori.
SCUOLA PRIMARIA
GRIGLIA VALUTAZIONE VOTO IN CONDOTTA
VALUTAZIONE
COMPORTAMENTO
OTTIMO Rispetta le regole e le opinioni altrui, portando il suo aiuto a chi ne ha bisogno; riesce ad adeguare il suo comportamento alle varie situazioni
DISTINTO Rispetta le regole, interagisce con i compagni a cui dà il suo aiuto, adegua in genere il comportamento alla situazione
BUONO Ha instaurato buoni rapporti con i compagni e con gli adulti, generalmente il suo comportamento è adeguato alla situazione
PIÙ CHE SUFFICIENTE Predilige il rapporto con alcuni compagni, il suo comportamento a volte non è adeguato alla situazione
SUFFICIENTE Ha bisogno di sollecitazioni frequenti per adeguare il suo comportamento alle situazioni
NON SUFFICIENTE Nonostante le sollecitazioni non rispetta le regole ed ha atteggiamenti conflittuali con i compagni e con gli adulti
34
ISTITUTO COMPRENSIVO “BENIAMINO GIGLI” MONTE ROBERTO - CASTELBELLINO - SAN PAOLO DI JESI
Convenzionato in rete con l’Università degli Studi di Macerata
Scuola ad indirizzo musicale
ANNO SCOLASTICO __________________
SCUOLA DELL’INFANZIA
SCHEDA CONOSCITIVA DEL BAMBINO/A
SCUOLA DELL’INFANZIA:……………………………………………………………………
COMUNE:…………………………………………………………………………………………
VIA:………………………………………………………………………………………………..
DATI ANAGRAFICI
COGNOME E NOME DEL BAMBINO/A…………………………………………………
LUOGO E DATA DI NASCITA:…………………………………………………………..
FREQUENZA NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
Il Bambino ha frequentato la scuola dell’infanzia:
PRIMO SECONDO TERZO
LA FREQUENZA E’ STATA: ASSIDUA SALTUARIA
Insegnanti di Sezione…………………………………………………………………………….
........................................................................................................................................................
Insegnanti di Sostegno ………………………………………………………………………….
35
MATURAZIONE DELLE COMPETENZE
RELATIVE AI CAMPI DI ESPERIENZA
IL SE’ E L’ALTRO
Entra in relazione con gli altri attraverso linguaggi verbali e non
Si riconosce parte di un gruppo
Instaura rapporti di fiducia
Rispetta e condivide le regole
Sa assumere ruoli e compiti diversi
Assume atteggiamenti di collaborazione per un fine comune
E’ consapevole delle differenze e sa rispettarle
IL CORPO E IL MOVIMENTO
Identità – autonomia - salute
Riconosce e denomina i segmenti corporei
Ha acquisito la lateralizzazione
Rappresenta il corpo in varie posizioni
Usa spazi e materiali nel rispetto di sé e degli altri
Concorda e assume ruoli nel gioco simbolico
Rappresenta vissuti ed esperienze
E’ capace di salvaguardare la sicurezza di sé e degli altri
IMMAGINI, SUONI, COLORI
Gestualità – arte – musica - multimedialità
Sa descrivere un’immagine
Rappresenta graficamente il vissuto
Improvvisa brevi sequenze ritmiche
Intona semplici melodie
Riconosce colori, figure, forme
Scopre le possibilità espressive di varie tecniche
Disegna e compone figure
Distingue ed usa forme e colori diversi
Usa le mani con destrezza (ritaglia, incolla, piega…)
I DISCORSI E LE PAROLE
Comunicazione – lingua - cultura
Ascolta e comprende messaggi verbali di complessità crescente
Sa rispondere adeguatamente, comunica, esprime e mozioni
Partecipa in modo pertinente alle conversazioni
Sa leggere le immagini in sequenza
Sa riordinare sequenze di immagini
Racconta e drammatizza vissuti
Porta a termine il suo lavoro
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LA CONOSCENZA DEL MONDO
Ordine - spazio - misura
Si orienta in un percorso assegnato
Riconosce gli indicatori spaziali (sopra - sotto - dentro - fuori…)
Conta e rappresenta quantità
Riconosce ed usa simboli numerici fino a 10
Descrive le proprietà di un oggetto
Dispone oggetti in serie ordinata per altezza, lunghezza e altre proprietà
Comprende le regole di un gioco
Osserva, descrive e classifica oggetti
Racconta fatti in modo chiaro e completo
Osserva e descrive fenomeni e trasformazioni naturali
LEGENDA
ORE= Obiettivo Raggiunto in modo Eccellente
OPR = Obiettivo Pienamente Raggiunto
OR = Obiettivo Raggiunto
OQR = Obiettivo Quasi Raggiunto
ORP = Obiettivo Raggiunto in Parte
ODR = Obiettivo Da Raggiungere
STILI DI APPRENDIMENTO PREVALENTE NEL BAMBINO
Creativo
Intuitivo
Imitativo
EVENTUALI ANNOTAZIONI:
37
ISTITUTO COMPRENSIVO “BENIAMINO GIGLI”
MONTE ROBERTO - CASTELBELLINO - SAN PAOLO DI JESI
Convenzionato in rete con l’Università degli Studi di Macerata
Scuola ad indirizzo musicale
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE a.s. 201.. / 201… SCUOLA PRIMARIA
La certificazione descrive ciò che l’alunno ha dimostrato di sapere, saper fare e saper essere.
Alunno/a ___________________________________________________________
Nato/a a _____________________ il ___________________________
Classe V sez. ___ Scuola Primaria di ___________________________________
AREA LINGUISTICO – ARTISTICO - ESPRESSIVA
LIVELLO DI COMPETENZA minimo – essenziale – intermedio -
consolidato – alto - avanzato
Competenze linguistiche: comprensione dei contenuti di semplici test; impiego di registri linguistici in relazione al contesto; produzione di testi in forme adeguate a scopo e destinatario.
Competenze in lingue comunitarie: inglese comprensione e utilizzo di espressioni d’uso quotidiano; interazione colloquiale con altri su argomenti personali; scrittura di semplici frasi.
Competenze artistiche: descrizione, rappresentazione e ricostruzione della realtà e delle esperienze attraverso semplici linguaggi espressivi; conoscenza intuitiva del patrimonio artistico culturale nel territorio.
Competenze musicali: ascolto, analisi e rappresentazione di
eventi sonori; espressione individuale e corale; uso di semplici
strumenti; conoscenza del codice musicale di base.
Competenze motorie: impiego di schemi motori e posturali, loro
interazioni in situazione combinata e simultanea; rispetto delle
regole dei giochi sportivi praticati.
38
AREA MATEMATICO – SCIENTIFICO - TECNOLOGICA
Competenze scientifiche e tecnologiche: osservazione della realtà per riconoscere relazioni, modificazioni, rapporti casuali; esplorazione dell’ambiente naturale e antropico; sviluppo di atteggiamenti di curiosità nei confronti della realtà naturale; utilizzo semplice di strumentazione tecnologica.
Competenze matematiche: lettura della realtà e risoluzione di problemi: raccolta, organizzazione e interpretazione di dati; padronanza e utilizzo dei concetti elementari della matematica.
AREA STORICO - GEOGRAFICA
Competenze storico-geografiche: orientamento spazio-temporale e
identificazione delle peculiari caratteristiche fisico-antropologiche
del territorio; uso della documentazione e della osservazione per
conoscere realtà storiche e geografiche.
RELAZIONALITA’
LIVELLO DI COMPETENZA minimo – essenziale – intermedio-
consolidato – alto - avanzato
Risoluzione dei problemi in autonomia
Disponibilità alla collaborazione con coetanei e adulti
Responsabilità personale
Rispetto degli altri e della diversità
Rispetto dell’ambiente e delle cose
Consapevolezza del valore e delle regole della vita democratica
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LIVELLI DI COMPETENZA
MINIMO ESSENZIALE INTERMEDIO CONSOLIDATO ALTO AVANZATO
Lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere conoscenze ed abilità minime e di saper applicare se guidato, regole e procedure elementari.
VOTO 6
Lo studente svolge compiti semplici in situazioni note. Mostrando di possedere conoscenze ed abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali.
VOTO 6
Lo studente mostra di saper
utilizzare discretamente le conoscenze e le abilità acquisite.
VOTO 7
Lo studente mostra di saper
utilizzare adeguatamente le conoscenze e
le abilità acquisite.
VOTO 8
Lo studente mostra
padronanza nell’uso delle conoscenze e
delle abilità acquisite.
VOTO 9
Lo studente mostra
padronanza nell’uso delle conoscenze e
delle abilità acquisite e se ne avvale in
situazioni diverse.
VOTO 10
Data ____________________
L’equipe pedagogica ___________________________________
___________________________________
___________________________________
___________________________________
___________________________________
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof.ssa Maria Luisa Cascetti
40
ISTITUTO COMPRENSIVO “Beniamino Gigli” MONTE ROBERTO - CASTELBELLINO - SAN PAOLO DI JESI
CERTIFICATO DELLE COMPETENZE
SCUOLA SECONDARIA DI 1°
Il Dirigente Scolastico e il Presidente della Commissione d’Esame
visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni degli apprendimenti ed alla descrizione dei traguardi di competenza maturati; visto il giudizio di idoneità espresso in sede di scrutinio finale; tenuto conto degli esiti conseguiti in sede di esame di Stato
CERTIFICANO
che l’alunno/a ………………………………… nato/a a …….…….…………il ……………… ha superato
l’Esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione con la valutazione finale di .…………….../decimi.
AREA LINGUISTICO - ARTISTICO - ESPRESSIVA VOTO/LIVELLO
Lingua italiana o Comunicare in modo efficace e interagire in diversi contesti o Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo o Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi
comunicativi
Lingua straniera inglese o Comunicare attraverso semplici conversazioni in contesti relativi
alla vita quotidiana e all’esperienza personale o Comprendere messaggi scritti o orali relativi ad argomenti noti e
familiari o Produrre brevi messaggi scritti di carattere personale e
quotidiano
Seconda lingua comunitaria ……. o Comunicare attraverso semplici conversazioni in contesti relativi
alla vita quotidiana e all’esperienza personale o Comprendere messaggi scritti o orali relativi ad argomenti noti e
familiari o Produrre brevi messaggi scritti di carattere personale e
quotidiano
Arte e immagine o Utilizzare e riconoscere gli elementi compositivi ed estetici per la
comprensione del patrimonio artistico
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Musica o Distinguere i caratteri della musica collocandola nel tempo,
individuandone le funzioni sociali nella nostra e nelle altre civiltà o Utilizzare con lo strumento musicale le tecniche per l’esecuzione
di brani che contengono gli elementi fondamentali della disciplina
Strumento musicale:…………………. o Leggere brani musicali ed eseguirli con lo strumento,
individualmente e/o collettivamente
Scienze motorie o Padroneggiare molteplici capacità coordinative adattandole alle
varie situazioni o Sviluppare la costruzione di una sana condotta di vita per il
proprio benessere psico-fisico
AREA MATEMATICO - SCIENTIFICO - TECNOLOGICA VOTO/LIVELLO
Matematica o Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed
algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica o Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando
invarianti e relazioni o Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi o Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e
ragionamenti sugli stessi anche con l'ausilio di rappresentazioni grafiche.
Scienze o Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla
realtà naturale e artificiale
Tecnologia o Comprendere le potenzialità e i limiti delle varie tecnologie, nei
diversi contesti in cui vengono applicate o Utilizzare il disegno tecnico per progettare e disegnare forme-
oggetti
42
AREA STORICO - GEOGRAFICA
Storia o Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici
attraverso il confronto fra epoche e fra aree geografiche e culturali
o Collocare l'esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento di diritti e doveri
Geografia o Riconoscere le caratteristiche fisiche, sociali ed economiche
necessarie per orientarsi in Italia, in Europa, nel mondo
Voto in decimi / livello raggiunto in ciascuna disciplina:
6 / LIVELLO BASE MINIMO: lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere conoscenze ed abilità minime e di saper applicare, se guidato, regole e procedure elementari. 6 / LIVELLO BASE: lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere conoscenze ed abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali. 7 / LIVELLO INTERMEDIO: lo studente svolge compiti e risolve problemi definiti, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite. 8 / LIVELLO INTERMEDIO ALTO: lo studente svolge compiti e risolve problemi articolati in situazioni note, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite. 9 / LIVELLO ALTO: lo studente svolge compiti e problemi complessi in situazioni anche non note, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità acquisite. 10 / LIVELLO ALTO AVANZATO: lo studente svolge compiti e problemi complessi in situazioni anche non note, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità acquisite. Propone e sostiene le proprie opinioni e assume decisioni consapevoli.
Data ___________________ Il Dirigente Scolastico Il Presidente di Commissione Prof.ssa Maria Luisa Cascetti
ALTRO MATERIALE STRUTTURATO E CONDIVISO PER LA VALUTAZIONE
PUÒ ESSERE VISIONATO IN DIRIGENZA, UGUALMENTE PER QUANTO
RIGUARDA LE PROGRAMMAZIONI DISCIPLINARI, I PIANI DI LAVORO
DELLE CLASSI, I CRITERI PER LA VALUTAZIONE DELLE PROVE,…
43
33..77 OOBBIIEETTTT IIVVII GGEE NN EERRAA LLII DD EELL PPRROO CC EESSSS OO FFOO RRMMAATTII VV OO
Identità personale Conquista dell’autonomia Sviluppo delle competenze
sensoriali, percettive, motorie, sociali, linguistiche e intellettive
Sviluppo della personalità Acquisizione e sviluppo di
conoscenze e abilità di base Alfabetizzazione in una lingua
dell’unione europea Approccio a metodologie
scientifiche Valorizzazione dell’esperienza e
della corporeità Dal mondo delle categorie
empiriche a quelle formali Il confronto interpersonali La diversità della persona e della
cultura come ricchezza Convivenza civile
Educazione integrale della
persona Acquisizione della realtà sociale Crescita delle capacità autonome
di studio Orientamento: acquisizione di
competenze e capacità di scelta Identità personale Motivazione e significato
dell’apprendimento Prevenzione dei disagi e recupero
degli svantaggi Relazione educativa
(Legge 28 marzo 2003 n. 53 - Art. 2)
SSCCUUOOLLAA
DDEELLLL’’IINNFFAANNZZIIAA
SSCCUUOOLLAA PPRRIIMMAARRIIAA
SSCCUUOOLLAA SSEECCOONNDDAARRIIAA DDII 11°°
44
3.8 TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
++
“Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione” .
SSCCUUOOLLAA
SSEECCOONNDDAARRIIAA
DDII 11°°
SSCCUUOOLLAA
DDEELLLL’’IINNFFAANNZZIIAA
°°
SSCCUUOOLLAA
PPRRIIMMAARRIIAA
“Negli anni dell’infanzia la scuola colloca i vissuti e le
esperienze dei bambini in una prospettiva evolutiva, mediandoli
culturalmente all’interno di un contesto sociale ed educativo
intenzionalmente orientato al graduale sviluppo della
competenza… L’organizzazione del curricolo per campi di
esperienza consente di mettere al centro del progetto educativo le
azioni, la corporeità, la percezione, gli occhi, le mani dei
bambini. Ogni campo, infatti, delinea una prima mappa di
linguaggi, alfabeti, saperi, in forma di traguardi di sviluppo, che
poi troveranno una loro evoluzione nel passaggio alla scuola
primaria.”
La scuola Primaria mira all’acquisizione degli apprendimenti di
base, come primo esercizio dei diritti costituzionali. Ai bambini e
alle bambine offre l’opportunità di sviluppare le dimensioni
cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee, etiche e religiose,
e di acquisire i saperi irrinunciabili. Si pone come scuola
formativa che, attraverso gli alfabeti caratteristici di ciascuna
disciplina, permette di esercitare differenti stili cognitivi,
ponendo così le premesse per lo sviluppo del pensiero riflessivo
e critico.
Nella scuola secondaria di primo grado si realizza l’accesso alle
discipline come punti di vista sulla realtà e come modalità di
conoscenza, interpretazione e rappresentazione del mondo. Le
competenze sviluppate nell’ambito delle singole discipline
concorrono a loro volta alla promozione di competenze più
ampie e trasversali, che rappresentano una condizione essenziale
per la piena realizzazione personale e per la partecipazione attiva
alla vita sociale, e sono orientate ai valori della convivenza civile
e del bene comune.
45
33..99 FFAATTTTOORRII DD II QQUUAALL IITTÀÀ DDEE LL SSEERR VVIIZZIIOO SSCCOO LLAA SSTTII CCOO
La gestione dell’Offerta Formativa viene articolata secondo un modello di
qualità che tiene presente delle esigenze implicite ed esplicite, di tutte le
componenti della Scuola e soprattutto degli alunni che sono figura centrale
del sistema.
Per esigenze implicite si intende:
sicurezza e comfort dei locali (aule, palestre, laboratori)
facile accesso a strutture come biblioteca, aule multimediali,
laboratori…
trasporti adeguati alle esigenze locali
insegnanti preparati non solo dal punto di vista delle conoscenze
specifiche, ma anche per quanto attiene a strategie comunicative e di
coinvolgimento degli alunni
ambiente sereno che favorisca l’apprendimento e la maturazione
dell’alunno
Per esigenze esplicite si intende :
dare un’ educazione e una formazione adeguate alle aspettative
dell’utente
orientare l’alunno alle scelte scolastiche ed extra - scolastiche
successive e a quelle della vita
comprendere le esigenze scolastiche ed extra – scolastiche
dell’alunno
operare in sinergia con il territorio e con la sua realtà socio –
economica e culturale
inserire gli alunni in un contesto socio – ambientale più vasto,
compatibile anche con la dimensione europea del nostro Paese
coltivare una vasta gamma di interessi che creino le condizioni per
star bene con se stessi e con gli altri offrendo opportunità per una
formazione equilibrata
favorire il lavoro collegiale degli insegnanti
definire traguardi irrinunciabili comuni e definiti collegialmente
insegnanti disponibili alla sperimentazione, all’innovazione didattica
e all’aggiornamento
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accogliere e rispettare le diversità riconoscendo, prima di ogni altra
cosa, il valore universale della persona
migliorare il processo di integrazione degli alunni con difficoltà di
socializzazione e/o apprendimento
garantire trasparenza, efficacia ed efficienza dei servizi scolastici
fare della scuola un punto di riferimento non solo per attività
culturali, ma anche per iniziative non formali
favorire un rapporto di collaborazione tra insegnanti e famiglie
47
33 ..1100 RRAAPPPPOORRTTOO SSCCUUOOLLAA –– FFAAMMIIGGLLIIAA
“La scuola perseguirà costantemente l’obiettivo di costruire un’alleanza educativa
con i genitori. Non si tratta di rapporti da stringere solo in momenti critici, ma di
relazioni costanti che riconoscano i reciproci ruoli e che si supportino
vicendevolmente nelle comuni finalità educative” (Indicazioni Nazionali) .
“RICONOSCIMENTO, COINVOLGIMENTO, TRASPARENZA” sono i principi che debbono ispirare l’azione della scuola verso le famiglie degli alunni, le quali debbono rispondere in termini di “CONSAPEVOLEZZA, PARTECIPAZIONE, RESPONSABILITA’ ”.
LA SCUOLA
Partecipa alle assemblee di classe e di Istituto, ai colloqui, alle
iniziative, facendo proposte e offrendo collaborazioni.
Conosce l’Offerta Formativa della Scuola (obiettivi,
progettazioni, metodologie, organizzazione), sia generale, sia
relativa al gruppo – classe o sezione.
Assume l’impegno di rappresentare la componente genitori nei
vari organi collegiali, ove si elaborano e si valutano le scelte
educative, le attività, le risorse.
Segue l’andamento scolastico del figlio, collabora con gli
insegnanti nell’affrontare problemi e studiarne soluzioni.
LA
FAMIGLIA
Rende trasparente il progetto educativo e la sua gestione attraverso
l’informazione, la documentazione
Riconosce alla famiglia un ruolo importante nel far emergere
bisogni, apportare risorse, definire il progetto educativo
Coinvolge le famiglie nelle scelte attraverso l’azione dei
rappresentanti negli organi collegiali
48
CAP. IV
AA TT TT OO DD II II NN DD II RR II ZZ ZZ OO DD EE LL
DD II RR II GG EE NN TT EE SS CC OO LL AA SS TT II CC OO
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ATTO DI INDIRIZZO
L’ atto di indirizzo fornito dal Dirigente Scolastico, come previsto dal comma
14 della legge 107, costituisce la base da cui partire per l’ elaborazione del
documento
ISTITUTO COMPRENSIVO “BENIAMINO GIGLI”
MONTE ROBERTO - CASTELBELLINO - SAN PAOLO DI JESI
Prot. n. 2730/C24 Monte Roberto, lì 01 /09/2015
AL COLLEGIO DEI DOCENTI
E P.C. AL CONSIGLIO D’ISTITUTO
AI GENITORI AL PERSONALE ATA
ATTI
ALBO
OGGETTO: ATTO D’INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
- VISTA la legge n. 107 del 13.07.2015 (d’ora in poi: Legge), recante la “Riforma
del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle
disposizioni legislative vigenti”;
- PRESO ATTO che l’art.1 della predetta legge, ai commi 12-17, prevede che:
1) le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell'anno
scolastico precedente il triennio di riferimento, il piano triennale dell'offerta
formativa (d’ora in poi: Piano);
2) il piano deve essere elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi
per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti
dal dirigente scolastico;
3) il piano è approvato dal consiglio d’istituto;
50
4) esso viene sottoposto alla verifica dell’USR per accertarne la compatibilità con
i limiti d’organico assegnato e, all’esito della verifica, trasmesso dal medesimo
USR al MIUR;
5) una volta espletate le procedure di cui ai precedenti punti, il Piano verrà
pubblicato nel portale unico dei dati della scuola;
- TENUTO CONTO delle proposte e dei pareri formulati dagli enti locali e dalle
diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio
EMANA
ai sensi dell’art. 3 del DPR 275/99, così come sostituito dall’art. 1 comma 14 della
legge 13.7.2015, n. 107, il seguente
Atto d’indirizzo
per le attività della scuola e le scelte di gestione e di amministrazione
1) Le priorità, i traguardi e gli obiettivi individuati dal rapporto di autovalutazione
(RAV) e il conseguente piano di miglioramento di cui all’art.6, comma 1, del
Decreto del Presidente della Repubblica 28.3.2013 n.80 dovranno costituire parte
integrante del Piano;
2) Nel definire le attività per il recupero ed il potenziamento del profitto, si terrà
conto dei risultati delle rilevazioni INVALSI relative allo scorso anno ed in
particolare dei seguenti aspetti:
Prove di Italiano: le attività dovranno curare maggiormente la comprensione e la
rielaborazione personale di un testo e approfondire la grammatica.
Prove di Matematica: le attività dovranno curare maggiormente la comprensione
del testo dei quesiti e approfondire la geometria.
3) Le proposte ed i pareri formulati dagli enti locali e dalle diverse realtà
istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, di cui tener
conto nella formulazione del Piano sono i seguenti:
Dagli Enti Locali emergono proposte di progetti/attività da realizzare nei diversi
ordini di scuola quali: Educazione stradale, alla cittadinanza attiva, alla salute,
all’alimentazione, Laboratori interculturali (Italiano come L2), Manifestazioni
musicali –culturali- storiche “Giorno della memoria”, Incontri con la Polizia
postale…
Dalle Associazioni sono proposte iniziative aperte alla scuola e al territorio quali:
Spettacoli musico-teatrali (AVIS), Esercitazioni di gestione delle emergenze
(Protezione Civile), Attività sportive per alunni della scuola primaria ( Volley,
Twirling, karate, Basket… ) per la scuola secondaria 1° (Rugby…)
Corsi di formazione e seminari per docenti e genitori (Università degli adulti della
Vallesina, Biblioteca “La fornace” di Moie di Maiolati Spontini).
Collaborazione con Le Pro-Loco dei Comuni di appartenenza e con le Bande
musicali del territorio.
Dalle Banche e Fondazioni sono proposte attività di educazione finanziaria, visite
guidate…
51
4) Il Piano dovrà fare particolare riferimento ai seguenti commi dell’art.1 della
Legge1,
2:
Commi 1-4 (finalità della legge e compiti delle scuole):
“dare piena attuazione all’autonomia delle istituzioni scolastiche” con la
finalità di garantire il diritto al successo formativo per tutti gli studenti,
rimuovendo gli ostacoli personali e sociali. Necessaria è la partecipazione agli
organi collegiali e la condivisione di un piano dell’offerta formativa triennale;
commi 5-7 e 14 (fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiali,
fabbisogno dell’organico dell’autonomia, potenziamento dell’offerta e
obiettivi formativi prioritari):
- si terrà conto in particolare delle seguenti priorità3: realizzazione del PdM (piano di
miglioramento), bisogni emersi nel PAI e nello specifico i seguenti punti espressi
nella legge 107 al comma 7:
a) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare
riferimento all’italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell’Unione
europea, anche mediante l’utilizzo della metodologia CLIL ( Content language
integrated learning );
b) potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;
c) potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e
nella storia dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di
diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei
e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori;
d) sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica
attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto
delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di
responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della
consapevolezza dei diritti e dei doveri; potenziamento delle conoscenze in
materia giuridica ed economico-finanziaria;
1 Per ogni punto indicato il DS potrà/dovrà scegliere se inserire indirizzi specifici o limitarsi a richiamare le norme
2 In ciascuno dei punti successivi, dove sono indicate delle righe vuote, il dirigente scriverà le indicazioni che fornisce al
Collegio per la redazione del Piano. Se un punto non è pertinente (per esempio, perché riguarda solo un particolare ordine di scuola, ovvero un settore che il DS non ritenga di includere nel Piano), non riportarlo. 3 Indicare in particolare quali delle priorità elencate dal comma 7 della Legge dovranno essere recepite nel Piano, in
aggiunta a quelle emergenti dal RAV di istituto.
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e) sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al
rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del
patrimonio e delle attività culturali;
f) alfabetizzazione all’arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione
delle immagini;
g) potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a
uno stile di vita sano, con particolare riferimento all’alimentazione, all'educazione
fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti
praticanti attività sportiva agonistica;
h) sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo
all’utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media;
i) potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;
l) prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di
discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusione
scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali
attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la
collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle
associazioni di settore e l’applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto
allo studio degli alunni adottati, emanate dal Ministero dell’istruzione,
dell’università e della ricerca il 18 dicembre 2014;
m) valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e
in grado di sviluppare e aumentare l’interazione con le famiglie e con la comunità
locale;
n) apertura pomeridiana delle scuole per l’indirizzo musicale e per attività di
recupero, potenziamento e/o sportive;
p) valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli
alunni e degli studenti;
q) individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla
valorizzazione del merito degli alunni e degli studenti;
53
r) alfabetizzazione e perfezionamento dell’italiano come lingua seconda attraverso
corsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, da organizzare
anche in collaborazione con gli enti locali e il terzo settore, con l’apporto delle
comunità di origine, delle famiglie e dei mediatori culturali;
s) definizione di un sistema di orientamento.
per ciò che concerne attrezzature e infrastrutture materiali occorrerà tenere
presente che:4
l’Istituto presenterà la candidatura per i finanziamenti PON per:
potenziare la rete WLan per ottimizzare l’uso del registro elettronico e il lavoro delle
classi per la didattica digitale, istituire un laboratorio scientifico-tecnologico e un
laboratorio linguistico.
Le attrezzature obsolete verranno sostituite per potenziare le attività laboratoriali e
poter applicare nuove metodologie didattiche.
per ciò che concerne i posti di organico, comuni e di sostegno, il fabbisogno
per il triennio di riferimento è così definito5:
Scuola Infanzia: posti comuni 24 docenti, posti di sostegno 3 docenti.
Scuola Primaria: posti comuni 28 docenti, posti di sostegno 6,5 docenti.
Scuola Secondaria: posti comuni 19,5 docenti, posti di sostegno 4 docenti
Per classi di concorso:
A043 n.5 docenti, A059 n.3 docenti, A345 n.1,5 docenti, A445 n.1 docente, A033
n. 1 docente, A032 n.1 docente, A030 n.1 docente, A028 n.1 docente, AB77 n.1
docente, AJ77 n.1 docente, AM77 n.1 docente, AC77 n.1 docente, IRC n.1 docente,
AD00 n.4 docenti.
per ciò che concerne i posti per il potenziamento dell’offerta formativa il
fabbisogno sarà definito in relazione ai progetti ed alle attività contenuti nel
Piano, entro un limite massimo di 6 unità6:
nell’ambito dei posti di potenziamento sarà accantonato preliminarmente
metà posto di docente della graduatoria della Scuola Primaria che possa
4 Indicare l’eventuale necessità di attrezzature (laboratori, materiale didattico “importante”, cioè che ecceda i modesti
rinnovi ed integrazioni del patrimonio esistente) ed infrastrutture materiali (aule, palestre, altro). L’indicazione contenuta in questo passaggio deve fare esplicito riferimento ad obiettivi contenuti nel Piano. 5 Riportare i dati così come risultano dall’organico dell’anno in corso al momento dell’approvazione del Piano, distinti
per classi di concorso, ed ulteriormente per posti comuni e posti di sostegno. Eventuali variazioni successive potranno essere apportate in sede di aggiornamento annuale del Piano. 6 Indicare il fabbisogno di posti nell’organico di potenziamento, nella misura provvisoriamente assegnata per il 2015-
16, eventualmente aumentato di una o due unità solo in caso di documentata necessità. Il fabbisogno deve risultare da specifici progetti di attività relativi all’attuazione delle priorità e degli obiettivi del Piano. E’ prudente indicare sotto questa voce un numero che tenga conto dell’accantonamento di alcune unità di personale per le supplenze brevi.
54
insegnare anche alla Scuola dell’Infanzia per il semiesonero del primo
collaboratore del dirigente, che è un docente della Scuola dell’Infanzia7;
nell’ambito delle scelte di organizzazione, dovranno essere previsti: un
referente per tutte le Scuole dell’Infanzia, un referente per la Scuola
Primaria, un coordinatore per ogni plesso e un coordinatore per ogni
classe della Scuola Secondaria 1°8;
dovrà essere prevista l’istituzione di gruppi per aree disciplinari e/o per
classi parallele, nonché gruppi trasversali ad esempio, per l’orientamento, la
continuità...
per ciò che concerne i posti del personale amministrativo, il fabbisogno è
così definito9: n.1 DSGA, n.4,5 assistenti amministrativi, n.15 collaboratori
scolastici, uno spezzone di 24 ore e n.3 posti di collaboratori scolastici
accantonati e trasformati in lavoro dell’impresa di pulizia per mq 2.536 e
n.220 ore annue di ausiliariato.
commi 10 e 12 (iniziative di formazione rivolte agli studenti per promuovere
la conoscenza delle tecniche di primo soccorso, programmazione delle
attività formative rivolte al personale docente e amministrativo, tecnico e
ausiliario e definizione delle risorse occorrenti):
Saranno organizzati incontri con esperti delle associazioni locali destinati agli alunni
sulle tecniche del primo soccorso e in generale sull’educazione alla salute.
Per le numerose richieste di somministrazione di farmaci da parte delle famiglie i
docenti e il personale ATA saranno coinvolti in incontri di formazione con medici
pediatri e con il personale del 118.
La formazione o l’aggiornamento saranno obbligatori per tutto il personale sui temi
della sicurezza negli ambienti di lavoro, le tecniche di primo soccorso e di
antincendio.
In ambito disciplinare i docenti, in ambito amministrativo/gestionale il personale di
segreteria potranno seguire, a seconda delle loro necessità, corsi proposti e
organizzati dall’Istituto, dalle reti del territorio, da altre Istituzioni scolastiche e da
altri Enti.
commi 15-16 (educazione alle pari opportunità, prevenzione della violenza di
genere…)
Secondo quanto indicato nell’art.5 della legge n. 119 del 15 ottobre 2013 l’Istituto
solleciterà la partecipazione dei docenti agli incontri di formazione sulla tematica
dell’educazione alla relazione, contro la violenza e la discriminazione di genere.
7 Questa previsione serve unicamente a definire le relative funzioni. L’attribuzione degli incarichi alle persone sarà
effettuata dal dirigente, nell’ambito delle sue competenze esclusive di cui al DLgs. 165/01 art. 5 comma 2. 8 Questa previsione serve unicamente a definire le relative funzioni. L’attribuzione degli incarichi alle persone sarà
effettuata dal dirigente, nell’ambito delle sue competenze esclusive di cui al DLgs. 165/01 art. 5 comma 2. 9 Fare riferimento a quello dell’anno in corso. Per gli ATA non esiste organico di potenziamento.
55
Nell’ambito dei programmi scolastici verrà sottolineata l’importanza del progetto
Life Skills fin dalla Scuola dell’Infanzia e del progetto Educazione all’Affettività,
approfondito alla Scuola Primaria e alla Scuola Secondaria 1° sia con i contenuti
disciplinari di Scienze sul corpo umano che con gli incontri con esperti (es. classi 3^
Scuola Secondaria 1° incontro con un pediatra sulle trasformazioni dell’età
adolescenziale…).
Attraverso lo studio degli articoli della Costituzione, la discussione di brani scelti
dall’antologia, l’attività di circle time gli alunni affronteranno le problematiche della
relazione interpersonale, del rispetto proprio e altrui, rifletteranno sui temi della
violenza, della discriminazione di genere e in generale sulla diversità.
comma 20 (Insegnamento Lingua Inglese, della musica e dell’educazione
motoria nella scuola Primaria):
Si ricordano:
- i progetti storici: CLIL, Lettore Madrelingua, Certificazione Cambrige, Coro
d’Istituto, Il piacere di fare musica ( insegnanti di strumento alla Scuola Primaria),
Sport in classe;
- attività consolidate in collaborazione con le Associazioni del Territorio: Pallavolo,
twirling, basket, Karate…..
commi 29 - 32 (insegnamenti opzionali, percorsi formativi ed iniziative
d’orientamento, valorizzazione del merito scolastico e dei talenti,
individuazione di docenti coordinatori, individuazione di modalità di
orientamento idonee al superamento delle difficoltà degli alunni stranieri):
Per gli alunni delle classi 3^ della Scuola sec.1° si organizzeranno un corso
pomeridiano di Latino, attività di orientamento specifiche, interventi di esperti
esterni e le famiglie verranno coinvolte maggiormente, affinchè l’iscrizione alla
scuola sec. 2° sia il più possibile in linea con quanto consigliato dal corpo docente.
Ruolo fondamentale sarà quello dei coordinatori di classe e dei mediatori
linguistici per gli alunni stranieri.
commi 56-61 (piano nazionale scuola digitale, didattica laboratoriale):
La Scuola sec. 1° è carente di laboratori, la loro creazione e la presenza di
professionalità specifiche ci permetterà nel triennio lo sviluppo di una didattica
più vicina ai nuovi bisogni degli alunni.
comma 124 (formazione in servizio docenti)10
:
La formazione in servizio dei docenti di ruolo è obbligatoria, permanente e
strutturale, il Collegio unitario dei docenti definirà, in coerenza con il piano
triennale dell’offerta formativa, le attività di formazione quantificandone il monte
ore minimo. Dal RAV e dalle prove INVALSI si ritiene opportuno formarsi sulla
10
Precisare le aree (non gli specifici argomenti) che dovranno essere incluse nel piano di formazione (basarsi sulle risultanze del RAV, delle prove INVALSI, di altri eventuali elementi conoscitivi sul fabbisogno di formazione del personale docente. Indicare altresì, previa informativa alla parte sindacale, la misura oraria minima della formazione che dovrà essere programmata nel PIano.
56
didattica per competenze e laboratoriale, si continuerà la formazione sulla
sicurezza e sui BES.
5) i criteri generali11
per la programmazione educativa, per la programmazione e
l'attuazione delle attività parascolastiche, interscolastiche, extrascolastiche, già
definiti nei precedenti anni scolastici dal consiglio d’istituto e recepiti nei POF di
quei medesimi anni, sono coerenti con le indicazioni di cui ai precedenti punti “1”
e “2” e sono inseriti nel Piano, qui di seguito riportati12
:
CURRICOLO
a) Il Piano dell'Offerta Formativa Triennale descriverà in modo adeguato:
• le procedure per la revisione continua del PTOF;
• il contesto in cui opera la scuola con le caratteristiche socio-culturali del territorio;
• i bisogni formativi degli alunni in rapporto agli obiettivi generali ed educativi dei
programmi didattici della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria.
Il Piano, tra l’altro, indicherà:
• i valori ai quali l'Istituzione scolastica ispira la propria attività;
• i fattori di qualità del servizio scolastico;
• i modi per garantire il diritto all'istruzione e per evitare qualsiasi forma di
discriminazione;
• gli obiettivi formativi irrinunciabili;
• le iniziative per la continuità educativo-didattica e l’orientamento;
• le modalità per la realizzazione della continuità educativa tra scuola e famiglia;
• le procedure e gli strumenti per realizzare un sistema di valutazione dell’istituto
efficace e “oggettivo” che permetta di monitorare, migliorare e correggere l'attività
svolta e che precisi i criteri e le modalità con cui vengono valutati gli alunni;
• i piani di sviluppo e miglioramento.
L’Istituto offre anche attività aggiuntive intracurricolari e extracurricolari, che
comunque non possono e non vogliono essere travalicanti rispetto al lavoro didattico
di alunni e docenti.
11
Questo punto è ovviamente a discrezione del DS, il quale, valutata la situazione pregressa della propria scuola, potrà decidere se indicare o no il mantenimento dei criteri di programmazione pregressi stabiliti dal consiglio d’istituto. 12
Indicare succintamente, ove lo si ritenga opportuno, i criteri che si ritiene di dover mantenere.
57
Pertanto, tali attività sono programmate e svolte in vista del contributo che esse
possono recare alla formazione culturale, alla motivazione degli allievi e in relazione
all’età degli stessi.
Per tutte le attività – disciplinari, intracurricolari ed extracurricolari – si consiglia di
privilegiare le risorse interne, in primo luogo la competenza disciplinare e didattica
dei docenti.
Di conseguenza, pur affermandone l’importante potenzialità, le risorse esterne si
potranno considerare come eventuale supporto all’attività docente ed essere utilizzate
in modo essenzialmente strumentale alla programmazione didattico-educativa, che
naturalmente è di stretta pertinenza della scuola.
Ad ogni modo, tra tali risorse esterne all’Istituto, a parità di condizioni, si
privilegiano quelle messe a disposizione da altre Istituzioni pubbliche, statali e non
statali.
b) La progettazione curricolare riservata alla scuola entro il 20% potrà essere
utilizzata per realizzare possibili compensazioni tra discipline e attività di
insegnamento e/o per introdurre nuove discipline, secondo quanto deliberato in
Collegio Docenti. L’eventuale decisione di utilizzare la quota orario spettante alla
scuola per confermare l’attuale assetto ordinamentale sarà motivata dal Collegio
Docenti (o dai Consigli di Intersezione/Interclasse/Classe se da questo delegati);
c) La progettazione curricolare privilegerà, alla luce delle esperienze positive
condotte nell’anno scolastico 2014/15, soprattutto attività di recupero e
potenziamento disciplinare, laboratori di lingua straniera e multimediali, le visite
guidate e i viaggi di istruzione, la musica, la pratica sportiva;
d) l’integrazione scolastica terrà conto dei suggerimenti proposti dal GLHI
d’Istituto.
Il Consiglio condivide, infatti, per quanto di competenza le condizioni base
evidenziate dal GLHI d’Istituto per un percorso di qualità dell’integrazione
scolastica. Riconosce che le suddette condizioni si esplicano nel:
• definire il ruolo della scuola nei confronti degli altri organismi del territorio;
• precisare nel PTOF i compiti dei docenti ordinari in ordine al sostegno;
• tener presente che la qualità dell’integrazione è legata alla qualità dell’insegnamento
ordinario (integrazione all’interno della classe);
• attuare l’aggiornamento/formazione del personale, nella ricerca-azione continua di
stili di insegnamento adeguati agli stili di apprendimento degli alunni per definire
meglio le strategie di insegnamento.
58
GESTIONE AMMINISTRATIVA
Servizi Amministrativi, tecnici , generali
a) Si definiranno un orario di servizio ed orari di lavoro che durante il normale
svolgimento delle attività didattiche garantiscano i servizi scolastici previsti dal
PTOF nonché il supporto al personale docente durante tutto il delicato periodo degli
scrutini (con apertura uffici sia di mattina che di pomeriggio secondo l’orario di
servizio).
b) Le attività di gestione e di amministrazione rispetteranno i principi di
semplificazione, trasparenza e buon andamento, ferma restando la tutela delle
persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali (regolamento sulla
privacy, regolamento sull’uso responsabile Internet). Esse, inoltre, si uniformeranno
ai criteri di efficienza, efficacia ed economicità.
c) Il personale ATA garantirà il rispetto della Carta dei servizi per quanto riguarda il
cartellino di riconoscimento, il rispondere al telefono dando le generalità, l’apporre la
propria sigla identificativa alle pratiche svolte.
d) L’attività negoziale si atterrà al Regolamento deliberato in merito. Relativamente
al conferimento di incarichi si porrà attenzione nella ricerca di collaboratori esterni
alla pubblica amministrazione, che possono garantire un livello specialistico di
professionalità.
e) Gli atti e i provvedimenti riguardanti gli alunni e il personale saranno predisposti
ed emanati nei termini di legge.
f) Si darà la possibilità di utilizzare maggiormente i sistemi informatici e la posta
elettronica.
Allocazione risorse
I principi da rispettare nella destinazione dei fondi, soprattutto se ministeriali e
comunali, saranno i seguenti:
• In primo luogo, garantire il normale funzionamento amministrativo generale e
didattico (con priorità alla sicurezza, come da normativa, al pagamento di supplenze e
di ore eccedenti effettuate per le supplenze brevi), il funzionamento ordinario di tutte
le attività (nelle classi, nei laboratori e nei plessi), il servizio di manutenzione delle
attrezzature e dei laboratori informatici, l’assistenza dell’amministratore di sistema
negli uffici.
• In secondo luogo, coprire la progettualità della scuola secondo le priorità stabilite
dal Collegio dei Docenti (progetti), con il seguente ordine di approvazione:
a) interventi (progetti) che si svolgono in orario curricolare, quindi “obbligatori” per
gli alunni (integrativi, trasversali a più discipline, di rinforzo, recupero,
potenziamento), destinati a classi intere, a gruppi, secondo quanto progettato dai
59
docenti, miranti soprattutto a promuovere il benessere e la salute, che possono
comportare flessibilità negli orari degli insegnanti, la modularità delle lezioni e/o
prestazioni aggiuntive per i docenti;
b) interventi (progetti), che si svolgono in orario extra scolastico per gli alunni
(aggiuntivi e facoltativi). Per questi ultimi interventi, tranne le attività di recupero e
potenziamento e la pratica sportiva, le famiglie sono chiamate a contribuire tenuto
presente che i suddetti corsi, in linea di massima, devono essere autofinanziati .
Contributi di genitori, enti e privati
Il Collegio dei Docenti, messo a conoscenza annualmente dal DSGA delle risorse
disponibili per l’insieme delle attività e dei progetti formulerà delle proposte precise
(motivazioni didattiche) atte a stabilire una graduatoria dei progetti che si
intenderanno attuare qualora mancassero finanziamenti per tutti. I Progetti Triennali
potranno essere rivisti entro il 31 ottobre di ogni anno scolastico.
La decisione finale su quale progetto togliere o meno in caso di mancanza di fondi
compete al DS (D.I. n 44/2001 = responsabilità di gestione) il quale si avvarrà dei
responsabili di progetto per ridurre eventualmente la portata della iniziativa e/o
modificarla prima di eliminarla se i fondi non sono reperibili.
I fondi ministeriali copriranno prioritariamente le attività amministrative istituzionali.
La Scuola cercherà di reperire ulteriori risorse mediante il coinvolgimento in specifici
progetti, rientranti comunque in quanto già previsto dal PTOF, di:
• Enti Locali afferenti, allo scopo di integrare le dotazioni di sussidi delle scuole o per
iniziative e progetti che coinvolgono le scuole;
• soggetti privati, anche sotto forma di sponsorizzazione, interessati e/o disponibili a
collaborare con la scuola per la promozione di attività culturali rivolte agli alunni,
alle famiglie e ai docenti;
• soggetti pubblici e privati mediante apposite stipule e/o convenzioni che prevedono
l'erogazione di servizi da parte dell'istituzione scolastica. In tal caso
l'accordo/convenzione può prevedere che parte dei finanziamenti siano utilizzati per
compensare prestazioni del personale docente ed amministrativo che eccedano i
normali obblighi di servizio;
• famiglie degli alunni per contribuire alla copertura finanziaria delle spese connesse
alla realizzazione del PTOF, in orario obbligatorio, limitatamente a viaggi di
istruzione e visite didattiche, trasporti, attività teatrali, adesione a attività progettuali
particolari, proposte dai consigli di interclasse/intersezione, approvate dal Collegio,
che richiedano un consistente impiego di risorse finanziarie.
60
Vincoli generali per l’approvazione dei progetti
Ogni progetto per essere approvato nel Programma Annuale (nei termini di legge)
deve contenere:
• tempo per la realizzazione e le risorse necessarie,
• costi finanziari complessivi,
• le verifiche intermedie e finali e relativi risultati attesi.
Fondo dell’Istituzione Scolastica
a. Il budget previsto nel Fondo dell’Istituzione Scolastica (FIS) coprirà i compensi al
personale per attività progettuali (aggiuntive) previste nel PTOF e i compensi per le
attività organizzative dell’Istituto (incarichi del collaboratore del DS, delle figure di
coordinamento e referenza, delle commissioni, ecc) e per premiare l’intensificazione
del lavoro.
b. La scelta del personale della scuola per le attività aggiuntive dovrà essere motivata,
autorizzata, sentito il parere del DSGA, dal DS e le prestazioni effettuate
documentate.
RAPPORTI CON IL TERRITORIO
Criteri per il raccordo fra l'istituzione scolastica e l’Ente locale
I rapporti fra l'Istituzione Scolastica e l’Ente Locale territoriale saranno improntati
alla massima collaborazione allo scopo di:
• promuovere un impiego efficace ed integrato delle risorse umane e finanziarie che
gli EE.LL. mettono a disposizione delle scuole;
• promuovere e favorire un uso integrato delle strutture scolastiche anche al di fuori
degli orari di lezione per attività sportive e culturali di interesse generale.
Criteri e modalità di raccordo e collaborazione con organismi associativi (pubblici
e privati) che sul territorio operano nel settore educativo e culturale.
L'Istituzione Scolastica promuoverà il raccordo e la collaborazione con le
Associazioni culturali e sportive del territorio allo scopo di:
• mettere a disposizione degli alunni proposte didattiche ed educative ampie e al
tempo stesso integrate e congruenti con le linee di indirizzo indicate nel presente
piano;
• valorizzare le competenze professionali di quanti operano all'interno delle
Associazioni;
• valorizzare l'opera di volontariato dell'associazionismo.
61
Criteri e modalità di attuazione per la stipula di accordi con altre scuole del
territorio
Per raggiungere gli obiettivi, previsti dal PTOF, l'Istituzione Scolastica potrà stipulare
accordi, intese e convenzioni con altre scuole del territorio (art 7 DPR 8.3.1999 n
275).
Tali accordi saranno finalizzati in particolar modo a:
• promuovere un pieno utilizzo delle risorse umane a disposizione di ogni istituzione
scolastica;
• promuovere scambi e incontri fra le scolaresche;
• realizzare progetti didattici comuni.
Gli accordi potranno prevedere forme integrate di partecipazione finanziaria alle
spese inerenti la realizzazione dei progetti.
SCUOLA E COMUNE
Si premette che il COMUNE ha competenza secondo la prevista normativa vigente,
in fatto di arredi e di spese di funzionamento della scuola
- Legge 11 gennaio 1996, n. 23 - Norme per l’edilizia scolastica.
“Art. 3 - Competenze degli enti locali
1. In attuazione dell’articolo 14, (comma 1, lettera i), della legge 8 giugno 1990, n.
142, provvedono alla realizzazione, alla fornitura e alla manutenzione ordinaria e
straordinaria degli edifici:
a) i comuni, per quelli da destinare a sede di scuole dell’infanzia, primaria e
secondaria;
2. In relazione agli obblighi per essi stabiliti dal comma 1, i comuni provvedono alle
spese per l’arredamento e a quelle per le utenze elettriche e telefoniche, per la
provvista dell’acqua e del gas, per il riscaldamento ed ai relativi impianti.
3. Per l’allestimento e l’impianto di materiale didattico e scientifico che implichi il
rispetto delle norme sulla sicurezza e sull’adeguamento degli impianti, l’ente locale
competente è tenuto a dare alle scuole parere obbligatorio preventivo
sull’adeguatezza dei locali ovvero ad assumere formale impegno ad adeguare tali
locali contestualmente all’impianto delle attrezzature.
4.Sono responsabili dell’adeguamento della scuola in tema di sicurezza (D lgvo 81
/2008)
62
Si rinnovano pertanto le richieste di arredi per le aule (banchi, sedie, cattedre,
armadietti, lavagne), in particolare per la classi e le sezioni di nuova istituzione, per
gli uffici, per gli archivi (armadi, cassettiere);
Per la funzionalità specifica dei singoli plessi dei servizi si sollecita i Comuni di
mettere a norma i vari edifici dell’Istituto.
Servizi di Pre-scuola e di Post-scuola/ Utilizzo dei locali scolastici
Si auspica che il servizio di pre-scuola e di post-scuola sia affidato, anche per
quest’anno, a persone esterne pagate dai Comuni giacché le risorse della scuola sono
limitate e i compiti di sorveglianza alunni ai collaboratori scolastici prima e dopo le
lezioni sono stati quantificati in quindici minuti massimo come obbligatori
(immediatamente prima e dopo/norme contrattuali).
6) I progetti e le attività sui quali si pensa di utilizzare docenti dell’organico del
potenziamento devono fare esplicito riferimento a tale esigenza, motivandola e
definendo l’area disciplinare coinvolta13
. Si terrà conto del fatto che l’organico di
potenziamento deve servire anche alla copertura delle supplenze brevi e quindi si
eviterà di assorbire sui progetti l’intera quota disponibile14
.
7) Per tutti i progetti e le attività previsti nel Piano di Miglioramento (PdM), devono
essere indicati i livelli di partenza sui quali si intende intervenire, gli obiettivi cui
tendere nell’arco del triennio di riferimento, gli indicatori quantitativi e/o
qualitativi utilizzati o da utilizzare per rilevarli. Gli indicatori saranno di
preferenza quantitativi, cioè espressi in grandezze misurabili, ovvero qualitativi,
cioè fondati su descrittori non ambigui di presenza/assenza di fenomeni, qualità o
comportamenti ed eventualmente della loro frequenza.
8) Il Piano dovrà essere predisposto a cura della Funzione Strumentale a ciò
designata, entro il 22 ottobre prossimo, per essere portata all’esame del collegio
stesso nella seduta del 27 ottobre, che è fin d’ora fissata a tal fine.
Il dirigente scolastico
13
Tenuto conto del fatto che sul potenziamento si può prescindere dall’esatta corrispondenza della classe di concorso, indicare una rosa di classi di concorso cui attingere per ciascun posto richiesto. 14
La quota di organico di potenziamento da accantonare per le supplenze brevi dovrà coprire più aree disciplinari, in modo da risultare utilizzabile per esigenze diverse (es.: area letteraria, linguistica, matematica, scientifica).
63
CAP. V
PP II AA NN OO TT RR II EE NN NN AA LL EE
DD EE LL LL '' OO FF FF EE RR TT AA FF OO RR MM AA TT II VV AA
64
5.1 LINEE DI INDIRIZZO PAI TRIENNALE
che forniscono indicazioni di massima per la stesura del Piano Annuale per
l’Inclusione per gli anni scolastici 2016/2017, 2017/2018 e 2018/2019. Il PAI è uno strumento di progettazione dell’offerta formativa della scuola in senso inclusivo, è lo sfondo ed il fondamento su cui sviluppare una didattica attenta ai bisogni di ciascuno nel realizzare gli obiettivi comuni (nota ministeriale prot. 1551/2013). La redazione del PAI fornisce l’occasione per individuare le situazioni problematiche e le strategie per farvi fronte, qualificando le modalità di insegnamento fondamentale costitutivo dei bisogni dei singoli alunni. È pertanto basilare che: A) le attività curricolari ed extra-curricolari previste non siano una somma di proposte, ma si inseriscano in un quadro unitario, coerente e organico che risponde alle esigenze di tutti gli alunni; B) si preveda un’offerta formativa che tenga conto della ciclicità triennale del PTOF.
ASPETTI METODOLOGICI-ORGANIZZATIVI In continuità con le scelte progettuali dei precedenti anni scolastici e con gli elementi di miglioramento individuati dal RAV, il PTOF del triennio 2016-2019 dovrà consolidare le azioni già avviate e metterne in campo di nuove per:
1. favorire il successo scolastico di tutti gli allievi (con particolare riferimento alle varie tipologie di bisogni educativi speciali di cui sono portatori).
A tal fine si ritiene necessario: A) consolidare i progetti relativi agli allievi con BES (difficoltà di apprendimento, percorsi di insegnamento dell’italiano L2 per allievi stranieri), intervenendo fin dai primi anni della Scuola dell’infanzia; B) nel rispetto della libertà di insegnamento di ogni docente, adottare nella didattica quotidiana modalità di lavoro inclusive (Cooperative Learning, classi aperte con gruppi di livello, attuazione dei PDP e dei PEI con il concorso di tutti gli insegnanti…);
65
C) creare Laboratori, che utilizzano la metodologia della ricerca, intesi non solo come uno spazio fisico attrezzato in maniera specifica ai fini di una determinata produzione, ma come situazione, come modalità di lavoro, anche in aula, dove docenti ed allievi progettano, sperimentano, ricercano agendo la loro fantasia e la loro creatività. Essi nascono dai seguenti presupposti: 1. un unico percorso metodologico non può essere efficace per tutti gli allievi di una classe, nella quale esistono stili cognitivi, caratteristiche personali e contesti di provenienza differenti; 2. la vita intellettuale di una persona non si risolve esclusivamente attraverso l’attività teoretica fondata sulla parola, sul libro; il fare e l’agire devono diventare aspetti altrettanto salienti dell’azione educativa, non episodici o semplicemente a supporto del sapere teorico; 3. l’esigenza di superare la predominanza delle logiche della quantità su quelle della qualità dei contenuti; è indispensabile che il docente sappia scegliere gli aspetti del sapere intorno ai quali gli allievi possano costruire le proprie rappresentazioni della realtà dotandole di senso, attraverso tempi scolastici anche inferiori, ma significativi e motivanti. I Laboratori sono intesi come una pratica del fare, in modo che lo studente diventi protagonista: - di un processo di costruzione di conoscenze e di sviluppo di abilità che gli permettono di essere coinvolto in una situazione collettiva di scambio comunicativo tra pari; - di rielaborare conoscenza attraverso l’esperienza diretta; di costruire un apprendimento significativo, dovendo trovare soluzioni a situazioni problematiche; - di vivere la vicenda scolastica attraverso l’esperienza di emozioni positive; - di essere consapevole del proprio modo di imparare attraverso il confronto e la valutazione delle proprie idee e la negoziazione di significato con gli altri . Sono previsti i seguenti LABORATORI : 1. SCIENZA E TECNOLOGIA (Laboratori scientifico-tecnologici, sito internet scuola, …). 2. SCRITTURA CREATIVA (Laboratori di scrittura creativa a supporto del lavoro d’aula soprattutto per il recupero e sostegno delle competenze di letto - scrittura). 3. LETTURA (Biblioteca, concorsi lettura, …). 4. SALUTE, SICUREZZA E BENESSERE A SCUOLA
66
5. CONOSCENZA TERRITORIO (Viaggi d’istruzione, mostre, musei). 6. TEATRO ( attività teatrali, progetti aree a rischio). 7. MONDIALITÀ (Pace, interculturalità e solidarietà). 8. ATTIVITÀ MANUALI ( laboratori artistici). 9. MUSICA (Pratica strumentale, cori scolastici). 10. LABORATORIO LINGUISTICO ( CLIL). 2. Garantire il benessere psicologico e fisico di tutti gli allievi mediante l’utilizzo di metodologie inclusive, l’acquisizione di abitudini di vita sane e l’attenzione ai valori della legalità stimolando il dialogo interculturale. A tal fine si ritiene necessario: A) implementare le azioni volte all’acquisizione/consolidamento delle regole di convivenza da parte degli allievi e di contrasto al bullismo, alla discriminazione di genere, all’omofobia, alla xenofobia, anche attraverso metodologie che attivino le risorse degli allievi; B) proseguire nei progetti relativi agli stili di vita, in particolare quelli finalizzati alla sana alimentazione e a sane abitudini di vita; C) consolidare e implementare il coinvolgimento delle famiglie nella vita della scuola, favorendo azioni di cittadinanza attiva, incontri di dialogo e confronto (pedagogia dei genitori, conferenze a tema…), uso di strumenti di comunicazione efficaci scuola- famiglia. Si ritiene opportuno consolidare le pratiche di recupero degli allievi in difficoltà attraverso altre forme di linguaggio (musica, arte, teatro). A tal fine si ritiene necessario consolidare le pratiche di recupero degli allievi in difficoltà che si sono evidentemente rivelate efficaci (corsi di recupero, attività a piccoli gruppi) e dare attenzione alle competenze-chiave europee, in particolare alle lingue straniere e alle altre forme di linguaggio (musica, arte, teatro) che, dal punto di vista dei contenuti disciplinari, hanno costituito in questi anni elemento caratterizzante l’offerta formativa del nostro Istituto.
67
Piano Annuale per l’Inclusione 2016/2017
Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità
• Rilevazione dei BES presenti: n°
disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) n° 20
minorati vista
minorati udito
Psicofisi n° 20
disturbi evolutivi specifici n° 34
• DSA n° 3
• ADHD/DOP
• Borderline cognitivo
• Altro ( difficoltà non certificate)
n° 31
(di cui 11 in attesa
di certificazione)
• svantaggio (indicare il disagio prevalente) n° 24
Socio-economico n° 1
Linguistico-culturale n° 22
Disagio comportamentale/relazionale
Altro n°1
Totale
n° 78
Su popolazione scolastica
8,38%
N° PEI redatti dai GLH Operativo
n° 20
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria
n° 3
N° di PEP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria n°31
Per i casi di svantaggio socio-cuturale si prevedono laboratori di L2, attività di piccolo gruppo per classi aperte, laboratori di arte, musica e teatro che
agevolano l’acquisizione della lingua e l’integrazione.
n° 24
68
• Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in… Sì / No
Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di piccolo gruppo:
-gruppi tematici di potenziamento delle
competenze di base
Sì
Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti,
ecc.): -laboratori espressivi
integrati, talvolta a classi aperte
Sì
AEC Attività individualizzate e di piccolo gruppo:
-cooperazione con gli insegnanti
Sì
Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti,
ecc.): -cooperazione con gli insegnanti
No
Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di
piccolo gruppo: -laboratorio interculturale in
orario curriculare
Sì
Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti,
ecc.): -laboratorio interculturale in
orario curriculare
Sì
Funzioni strumentali / coordinamento Funzione strumentale area 3 “Interventi e servizi per studenti”
Sì
Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) Funzione strumentale Sì Psicopedagogisti e affini esterni/interni No
Docenti tutor/mentor No
Altro:
• Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso… Sì / No
Coordinatori di classe e simili
Partecipazione a GLI No Rapporti con famiglie Sì Tutoraggio alunni Sì Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva.
Sì
Altro: partecipazione agli
incontri per l’elaborazione e la verifica del PEI
Sì
Docenti con specifica formazione
Partecipazione a GLI Sì Rapporti con famiglie Sì Tutoraggio alunni Sì
Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva:
-progetto intercultura con laboratorio linguistico in orario
curriculare tenuto da
operatrici linguistiche esterne - progetti con attività
espressive a finalità inclusive (musica, teatro, motoria...)
Sì
Altro:
69
Altri docenti
Partecipazione a GLI No Rapporti con famiglie Sì Tutoraggio alunni Sì Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva Sì
Altro:
• Coinvolgimento personale ATA
Assistenza alunni disabili Sì Progetti di inclusione / laboratori integrati Sì Altro:
• Coinvolgimento famiglie
Informazione /formazione su genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva
Sì
Coinvolgimento in progetti di inclusione Sì Coinvolgimento in attività di promozione della
comunità educante Sì
Altro:
• Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI
Accordi di programma / protocolli di intesa
formalizzati sulla disabilità Sì
Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili
Sì
Procedure condivise di intervento sulla disabilità Sì Procedure condivise di intervento su disagio e simili
Sì
Progetti territoriali integrati Sì Progetti integrati a livello di singola scuola Sì Rapporti con CTS / CTI: -rete CTI Jesi (screening anni 5 scuola infanzia
e classi II scuola primaria – sportello di ascolto psicologico classe II scuola secondaria)
-rete CTS Falconara
Sì
Altro:
• Rapporti con privato sociale e volontariato
Progetti territoriali integrati Sì Progetti integrati a livello di singola scuola Sì Progetti a livello di reti di scuole:
-progetto “ Vuoti a perdere, no grazie” tenuto
da esperti OIKOS e promosso dall’ambito territoriale
Sì
• Formazione docenti
Strategie e metodologie educativo-didattiche /
gestione della classe
Sì alcuni
Didattica speciale e progetti educativo-didattici
a prevalente tematica inclusiva
Sì alcuni
Didattica interculturale / italiano L2: -rete Agorà Jesi
Sì alcuni
Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva
(compresi DSA, ADHD, ecc.): - rete CTI Jesi
- rete CTS Falconara
Sì alcuni
Progetti di formazione su specifiche disabilità
(autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali…):
- rete CTI Jesi - rete CTS Falconara
Sì alcuni
Altro:
70
Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo
X
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti
X
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; X Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della
scuola X
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti;
X
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel
partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative;
X
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di
percorsi formativi inclusivi; X
Valorizzazione delle risorse esistenti x Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la
realizzazione dei progetti di inclusione X
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di
scuola e il successivo inserimento lavorativo. X
Altro:
Altro: * = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici
Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo Dato l’elevato numero di alunni con Bisogni Educativi Speciali, si prevede, all’interno del GLHI, la
formazione del gruppo di lavoro GLH (per l’handicap) e il GLI (per DSA, disturbi evolutivi specifici e BVL – Bambini venuti da lontano). Il GLHI sarà costituito dal DS, dalla funzione strumentale e dai docenti referenti
di plesso.
Sono previsti tre incontri l’anno per il gruppo GLH e due per il GLHI. All’inizio dell’anno scolastico, dopo la riunione iniziale del gruppo GLH, si riunirà il GLHI per analizzare i BES
presenti, revisionare le linee guida operative e condividere strategie e modalità di intervento; alla fine dell’anno per verificare, valutare il livello di inclusività della scuola ed elaborare nuove proposte. Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti
Frequenza di corsi di formazione proposti dal CTI, CTS o altri Enti per l’aggiornamento dei docenti sui BES,
sulle metodologie di lavoro e sulle strategie didattiche da adottare nelle classi.
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive
La valutazione degli studenti sarà effettuata attenendosi alle indicazioni del GLHI e sulla base dei PEI, PDP e PEP dei singoli casi, in base alle misure dispensative e agli strumenti compensativi adottati. Si terrà conto
dei risultati raggiunti dal singolo studente, in relazione al suo punto di partenza, condiviso e sottoscritto da
tutti i docenti del Consiglio di Classe.
71
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola
Le insegnanti di sostegno e gli educatori comunali saranno assegnati, in base alla normativa, agli alunni con disabilità certificata, tenendo conto delle ore suggerite dagli esperti UMEE e delle effettive esigenze di ogni
alunno.
Si auspica che si possa ricorrere a risorse aggiuntive che lavoreranno nelle classi a sostegno degli alunni
BES.
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai
diversi servizi esistenti
Si richiede la presenza di figure esterne a supporto delle attività didattiche e la consulenza continuativa di
figure specializzate esterne, in convenzione con la scuola, a cui i docenti potranno ricorrere nelle varie necessità.
Solo nelle attività di screening, rivolti soprattutto ai 5 anni della scuola dell’infanzia e al primo o al secondo anno di scuola primaria, si ha la presenza di psicopedagogisti per la prevenzione e l’individuazione precoce
dei disturbi di apprendimento. Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative
Si richiede la collaborazione delle famiglie per la condivisione di percorsi formativi personalizzati stilati
nell’ambito dei consigli di classe e utili agli alunni perché tengono conto dei loro bisogni e delle loro
necessità nel processo di apprendimento. All’inizio dell’anno sarà eletto il genitore che farà parte del GLHI.
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi
Elaborazione di PEI, elaborazione di PDP e PEP, uso di strategie didattiche flessibili per favorire l’inclusione
di tutti gli alunni. Visto l’alto numero dei casi BES, si auspica una semplificazione delle metodologie didattiche in ciascuna
disciplina e l’adozione di didattiche laboratoriali che suscitano l’interesse, agevolano l’inclusione e i processi di apprendimento.
Valorizzazione delle risorse esistenti
Le figure specializzate e formate daranno supporto ai colleghi meno esperti.
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di
inclusione
Si richiedono risorse aggiuntive per attuare al meglio il Piano predisposto. Si auspica un reale investimento
dall’Ufficio Scolastico Regionale per progetti e attività di inclusione.
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la
continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.
Nell’ambito dei percorsi di continuità fra scuole, saranno organizzati incontri finalizzati alla reciproca conoscenza di alunni e insegnanti dell’ordine di scuola successivo.
Nota Il PAI verrà aggiornato ogni anno entro il 30 Ottobre. I dati riportati non sono comprensivi degli
alunni nuovi iscritti alla Scuola dell’Infanzia di cui non si conoscono i bisogni educativi. Sono stati
tolti gli alunni in uscita delle classi terze della Scuola Secondaria. Inoltre è impossibile prevedere
l’iscrizione, in ogni segmento scolastico, di alunni con bisogni educativi speciali o possibili
trasferimenti di alunni per svariati motivi.
72
ISTITUTO COMPRENSIVO “Beniamino Gigli” MONTE ROBERTO - CASTELBELLINO - SAN PAOLO DI JESI
Convenzionato in rete con l’Università degli Studi di Macerata: tirocinio
Scuola ad indirizzo musicale convenzionata con il Conservatorio “Rossini” di Pesaro
Protocollo per l’inclusione degli alunni
con Bisogni Educativi Speciali
L’Istituto Comprensivo Beniamino Gigli si propone di potenziare la cultura
dell’inclusione per rispondere, in modo efficace, alle necessità di ogni alunno che,
con continuità o per determinati periodi, manifesti Bisogni Educativi Speciali.
A tal fine si intende:
creare un ambiente accogliente;
sostenere l’apprendimento attraverso una revisione del curricolo, sviluppando
l’attenzione educativa in tutta la scuola;
promuovere la partecipazione di tutti gli studenti al processo di apprendimento;
centrare l’intervento sulla classe in funzione dell’alunno;
favorire l’acquisizione di competenze collaborative;
promuovere strategie e pratiche inclusive attraverso una più stretta
collaborazione fra tutte le componenti della comunità educante.
Obiettivo principale è la riduzione delle barriere che limitano l’apprendimento e la
partecipazione sociale attraverso l’utilizzo di facilitatori e l’analisi dei fattori
contestuali, sia ambientali che personali.
73
Destinatari
Sono destinatari dell’intervento a favore dell’inclusione scolastica tutti gli alunni con
Bisogni Educativi Speciali comprendenti:
-disabilità (ai sensi della Legge 104/92, Legge 517/77);
-disturbi evolutivi specifici (Legge 170/2010, Legge 53/2003);
-alunni con svantaggio socio-economico, linguistico e/o culturale.
Risorse umane
Dirigente Scolastico
Funzione strumentale
Docenti
Referenti gruppo GLHI (referenti di plesso)
Personale ATA
ORGANI COLLEGIALI:
1) Gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI)
L’Istituto Comprensivo istituisce il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLHI) al
fine di realizzare a pieno il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni in situazione
di difficoltà, come stabilito dalla D.M. 27 dicembre 2012 e dalla Legge 53/2003,
attraverso la programmazione di un” Piano Annuale per l’Inclusione”.
Compiti e funzioni
1. Rilevazione dei BES, monitoraggio e valutazione
2. Raccolta e documentazione degli interventi educativo -didattici
3. Consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie e metodologie di gestione delle
classi
4. Raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai GLH operativi
5. Elaborazione di un “Piano Annuale per l’Inclusione”
6. Interfaccia con CTI e CTS, servizi sociali e sanitari territoriali per attività di
formazione, tutoraggio ecc.
2) I Consigli di classe, di interclasse e di intersezione
Compiti e funzioni:
a) Individuazione
Indicare in quali casi sia opportuna e necessaria l’adozione di una personalizzazione
della didattica ed eventualmente di misure compensative e dispensative, sulla base di
considerazioni pedagogiche e didattiche e sulla base della eventuale documentazione
clinica e/o certificazione fornita dalla famiglia.
b) Coordinamento con il GLHI.
c) Comunicazione con la famiglia ed eventuali esperti.
d) Predisposizione del Piano didattico personalizzato (PDP) per alunni con
certificazione UMEE.
e) Predisposizione di un piano didattico personalizzato (PEP) che ha lo scopo di
74
definire, monitorare e documentare le strategie di intervento più idonee e i criteri di
valutazione degli apprendimenti per tutti gli alunni in situazione di svantaggio
scolastico, anche per periodi limitati, tranne nei casi di disabilità e dislessia
certificati.
f) Stesura di una programmazione individualizzata per alunni stranieri.
3) GLHO
Compiti e funzioni
Il GLH operativo elabora il piano educativo individualizzato in presenza della
certificazione di disabilità,come stabilito dalla legge 104/92.
4) GLH d’Istituto
Compiti e funzioni
E’ composto dal DS, funzione strumentale, dai docenti di sostegno, dai rappresentanti
dei servizi territoriali, dal genitore eletto, dai referenti degli enti locali e dal referente
del personale ATA (se necessario).
Si riunisce di norma tre volte all’anno.
Analizza la situazione complessiva dell’Istituto con riferimento alle strutture,
alle risorse umane, ai materiali, agli alunni in situazioni di disabilità.
Cura i rapporti con l’UMEE e con le associazioni delle persone disabili.
Formula proposte di tipo organizzativo e progettuale per il miglioramento
dell’integrazione degli alunni disabili nell’istituto.
Propone le spese per l’acquisto di materiali ed attrezzature per le varie attività
didattiche previste per ciascun PEI.
Effettua la verifica degli interventi attuati ogni anno entro il 15 giugno.
Elabora il Piano di Inclusione per l’anno scolastico successivo.
5) Collegio dei Docenti
Compiti e funzioni
a) All’ inizio di ogni anno scolastico discute e delibera gli obiettivi e le attività che
confluiranno nel piano annuale di inclusione, come proposto dal GLHI.
b) Al termine dell’anno scolastico delibera la verifica e i risultati ottenuti.
Risorse strumentali
Nell’arco degli anni la scuola si è dotata di attrezzature e ausili informatici di
supporto agli alunni.
MODALITA’ D’INTERVENTO
L’istituto cerca di migliorare il proprio livello di inclusione coordinando tutti i
progetti per alunni con Bisogni Educativi Speciali in una strategia che accresca la
capacità della scuola di rispondere ai bisogni delle diversità.
75
1) A livello di istituto:
Organizzazione scolastica generale:
- classi aperte
- compresenza risultante da ore residue
- organico di potenziamento
- didattica laboratoriale
Articolazione degli spazi e delle posizioni:
- accessibilità interna ed esterna
- ubicazione delle classi
- posizione dei banchi
Collaborazioni extrascolastiche con:
- ASUR
- famiglie
- associazioni coinvolte nel sociale
2) Formazione
Sono previste attività di aggiornamento e formazione che consentano a tutti i docenti
di riflettere sui temi dell’educazione inclusiva e che aiutino a migliorare la capacità di
attivazione di metodologie dell’apprendimento cooperativo e del tutoring.
3) A livello di gruppo- classe:
- Utilizzo di strategie di apprendimento cooperativo, di tutoring ecc...
- potenziamento del metodo di studio;
- attivazione di percorsi inclusivi;
- elaborazione chiara dei livelli minimi attesi per le varie discipline;
- adeguamento della programmazione educativo – didattica.
4) Specifico per l’alunno con BES:
Strumento privilegiato è il percorso individualizzato e personalizzato redatto in un
piano che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare, attraverso
un’elaborazione collegiale, le scelte educativo -didattiche.
a) Piano Educativo Individualizzato (PEI)
Per gli alunni con disabilità certificata è prevista la formulazione del Piano educativo
Individualizzato (PEI) ad opera del GLH operativo.
76
b) Piano Didattico Personalizzato (PDP)
Per gli alunni con DSA le misure indicate riguarderanno le metodologie didattiche
attraverso un’azione formativa individualizzata e personalizzata e tramite
l’introduzione di strumenti compensativi e misure dispensative.
c) Piano Educativo Personalizzato (PEP)
Per gli alunni non certificati, ma con evidenti problematiche legate all’apprendimento
e alla relazione, gli interventi adottati verranno condivisi nei diversi consigli di
classe, aperti alla sola partecipazione dei docenti.
d) Programmazione individualizzata per alunni stranieri con difficoltà legate alla
lingua e non solo.
ALUNNI CON DISABILITA’
L’istituto accoglie gli alunni disabili organizzando le attività didattiche ed educative
attraverso il supporto dei docenti specializzati, degli assistenti educativi e di tutto il
personale docente ed ATA.
Il docente specializzato
Il docente di sostegno, contitolare di classe, svolge :
una funzione di mediazione fra tutte le componenti coinvolte nel processo di
integrazione dell’alunno disabile: la famiglia, gli insegnanti curricolari, le
figure specialistiche di strutture pubbliche o private…
stabilisce in accordo con il Dirigente scolastico l’orario didattico e individua
insieme al coordinatore di classe le discipline in cui intervenire;
77
redige il PEI, congiuntamente con i referenti del Servizio sanitario nazionale,
con i genitori e con il Consiglio di classe ;
partecipa ai GLH d’Istituto;
è di supporto all’intera classe;
tiene un registro per le attività di sostegno;
alla fine dell’anno scolastico redige una relazione sulle attività svolte.
Programmazione
All’interno delle varie classi con alunni con disabilità si adottano strategie e
metodologie favorenti l’inclusione e il lavoro di gruppo come l’apprendimento
cooperativo e il tutoring, le attività di tipo laboratoriale, le lezioni differite. Per
programmare gli interventi didattici in base alle esigenze degli alunni si adotta, ove
possibile, una programmazione per aree disciplinari.
Verifica e valutazione
Gli studenti diversamente abili sono valutati in base al PEI.
Il PEI può essere: curricolare o globalmente riconducibile alla programmazione
oppure totalmente differenziato.
Le verifiche, orali e scritte, concordate con i docenti curriculari, possono essere
equipollenti e/o prevedere tempi più lunghi di attuazione.
Percorsi d’apprendimento
Nella programmazione educativa individualizzata si promuoveranno itinerari che
sollecitino l’autonomia personale, sociale e didattica, limitando quanto possibile la
dipendenza dell’alunno dal docente per le attività di sostegno.
Nel caso di adozione di programmazione differenziata si svilupperanno tutti i
raccordi possibili con la programmazione della classe in modo da favorire
l’inclusione dell’alunno.
Le attività di sostegno si svolgono prevalentemente in classe, in alcuni casi possono
prevedere attività in piccoli gruppi e/o con rapporto uno a uno.
Continuità educativo - didattica.
L’istituto considera la continuità educativo - didattica come fattore facilitante il
processo di apprendimento dell’alunno con disabilità e per questo si creano le
condizioni, affinché l’insegnante per le attività di sostegno assegnato ad una classe
permanga, per quanto possibile, anche negli anni successivi.
78
ALUNNI CON DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI
1) Alunni con DSA (Legge 170 dell’ 8 ottobre 2010 e al D.M. 12 luglio 2011)
I disturbi specifici di apprendimento (DSA) si distinguono in dislessia, disgrafia,
disortografia e discalculia; si manifestano in alunni con capacità intellettive adeguate
all’età anagrafica e riguardano alcune abilità specifiche.
La Legge 170/2010 stabilisce che le istituzioni scolastiche garantiscano “l’uso di una
didattica individualizzata e personalizzata” come strumento di garanzia del diritto
allo studio introducendo strumenti compensativi e misure dispensative.
Gli insegnanti redigono il PDP per gli alunni con DSA certificati.
La certificazione
La certificazione presentata dalla famiglia deve essere rilasciata da strutture sanitarie
pubbliche o accreditate.
Valutazione
La valutazione è effettuata sulla base del PDP in relazione sia alle misure
dispensative che agli strumenti compensativi adottati.
79
2) Alunni con altri disturbi evolutivi specifici
Gli alunni con disturbi specifici che non rientrano nella categorie stabilite dalla Legge
104/92 possono usufruire di un piano di studi personalizzato e delle misure previste
dalla Legge 170/2010.
Rientrano in questa categoria ad esempio gli alunni con:
- deficit del linguaggio;
- deficit delle abilità non verbali;
- deficit nella coordinazione motoria;
- deficit dell’attenzione e iperattività (in forma grave tale da compromettere il
percorso scolastico);
- funzionamento cognitivo limite;
- disturbo dello spettro autistico lieve (qualora non previsto dalla legge 104) ecc.
- altro
Predisposizione del Piano di studi personalizzato
Sono previste misure compensative e dispensative, nonché adeguamenti alla
progettazione e strategie didattico – educative.
Monitoraggio
Il coordinatore di classe informa il referente del GLHI (funzione strumentale) del
percorso di inclusione attivato.
Il monitoraggio del percorso didattico dell’alunno sarà effettuato durante i Consigli di
classe e durante gli incontri del Gruppo di Lavoro per l’Inclusione sul confronto dei
casi.
3) Alunni con svantaggio socio-economico, linguistico e/o culturale
Le situazioni di svantaggio, anche temporanee, possono compromettere in modo
significativo la frequenza ed il positivo svolgimento del percorso scolastico e
formativo.
Il Consiglio di classe, in base all’osservazione pedagogica e alla raccolta di
informazioni sugli aspetti cognitivi, comportamentali e relazionali degli studenti, ha
80
l’opportunità di riconoscere quello o quegli studenti che, per determinate condizioni
sociali o ambientali, necessitano di attenzioni educativo/didattiche particolari.
Riconoscendo la situazione di svantaggio, il Consiglio di classe rileva i bisogni
educativi dell’alunno e progetta le azioni educativo/didattiche mirate a supportarlo e a
favorirne il processo di crescita.
RILEVAZIONE DELLA SITUAZIONE DI SVANTAGGIO
È compito della scuola rilevare lo svantaggio.
Il Consiglio di classe ha un ruolo pedagogico e didattico importante nella rilevazione
dei bisogni relativi all’apprendimento e nell’attivazione di progettualità
personalizzate.
E’ stata predisposta una scheda di rilevazione per ogni classe dell’Istituto (vedi
allegato).
Area dello svantaggio socio-economico, linguistico e culturale
Tali tipologie di Bes, fermo restando le procedure descritte precedentemente,
dovranno essere individuate sulla base di elementi oggettivi come, ad esempio, la
segnalazione degli operatori dei servizi sociali oppure di ben fondate considerazioni
psicopedagogiche e didattiche dei docenti di classe.
Gli interventi predisposti potranno essere di carattere transitorio.
Per quanto riguarda questa tipologia di alunni si fa riferimento anche al
“PROTOCOLLO ACCOGLIENZA DEGLI STUDENTI STRANIERI”.
Nella valutazione si terrà conto dei risultati raggiunti in relazione ai punti di partenza
e dei livelli essenziali degli apprendimenti.
In sede d’esame finale, a conclusione del 3° anno di scuola secondaria di primo
grado, per gli studenti in situazione di svantaggio, non sono previste modalità
differenziate di verifica, ma i criteri di valutazione dovranno tenere conto della
situazione di partenza dello studente, dell’eventuale progetto personalizzato e in caso
di particolari difficoltà comunicative potranno essere supportati da un mediatore
linguistico nella lingua di origine.
RIFERIMENTI LEGISLATIVI
Legge 517/77
Legge 104/92
Legge 503/2003
Legge 170/2010
D.M. 27 dicembre 2012
C.M. n.8 del 6 marzo 2013
Linee guida sull’integrazione scolastica degli alunni con disabilità
Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con DSA
C.M. n.2 dell’8 gennaio 2010
C.M. n.24 del 1/3/2006
C.M. n.4233 del 19/02/2014
Legge 107/2015
81
5.2 ESITI PROVE INVALSI E SCELTE CONSEGUENTI
Nel definire le attività per il recupero ed il potenziamento del profitto si terrà
conto dei risultati delle rilevazioni INVALSI (Risultati di apprendimento
nelle prove standardizzate nazionali di Italiano e Matematica) degli anni
scolastici 2014-15 e 2015-2016. Pur non ignorando la forte variabilità dei dati
determinata sia dalle inevitabili diversità degli alunni dei vari anni che dal
livello di difficoltà delle prove, il nostro obiettivo, nell’ottica di un continuo
miglioramento, deve essere quello di ottenere risultati superiori o almeno in
linea con quelli della nostra Regione.
ESITI PROVE INVALSI a.s. 2014/2015
Classi 2^ e 5^ Primaria – 3^ Secondaria di primo grado
Nelle tabelle sottostanti sono riportati i dati restituiti dall’Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema di Istruzione (INVALSI) relativi alla rilevazione effettuata attraverso i risultati degli alunni nei test di italiano e matematica, somministrati nel mese di maggio per gli alunni delle seconde e quinte Scuola Primaria e durante l’esame di stato a conclusione dell’anno scolastico 2014-15 Gli esiti dei nostri alunni sono stati confrontati con la media nazionale, con la media riferita alla regione Marche e alle regioni del centro. SCUOLA PRIMARIA CLASSI SECONDE
Tipo Di Prova
Media del Punteggio
Esiti degli
studenti
nella
stessa
scala
del
rapporto
nazionale*
Differenza nei
risultati rispetto a
classi/scuole con
background
familiare simile **
Punteggio Marche
Punteggio Centro
Punteggio Italia
ITALIANO 61,7 209,1
60,1
58,0
56,4
82
MATEMATICA 57,2 205,4
58,1
55,0
54,2
LETTURA
92,6
84,7
83,1
82,4
SCUOLA PRIMARIA CLASSI QUINTE
Tipo Di Prova
Media del Punteggio
Esiti degli studenti
nella stessa
scala del rapporto
nazionale*
Differenza nei risultati
rispetto a classi/scuole
con background
familiare simile **
Punteggio Marche
Punteggio Centro
Punteggio Italia
ITALIANO 54,5 195,1 -4,5
60,1
57,4
56,6
MATEMATICA 57,1 203,5 +0,1
58,5
54,7
54,6
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO CLASSI TERZE
Tipo Di Prova
Media del Punteggio
Esiti degli studenti
nella stessa
scala del rapporto
nazionale*
Differenza nei risultati
rispetto a classi/scuole
con background
familiare simile
Punteggio Marche
Punteggio Centro
Punteggio Italia
ITALIANO 61,8 190,7
64.4
61,7
60,3
MATEMATICA 54,3 190,6
58,4
54,3
53,5
83
Legenda:
dato non significativamente differente
dato significativamente superiore
dato significativamente inferiore
* I risultati delle prove sono riportati su una scala secondo la quale il punteggio della media nazionale, sia in italiano che matematica, per tutti i livelli di istruzione, è stato posto pari a 200. Un risultato minore di 200 indica che la classe ha conseguito un punteggio inferiore alla media nazionale, un risultato superiore a 200 indica che la classe ha conseguito un punteggio superiore alla media nazionale. **La differenza tra il punteggio della classe e il punteggio della classe del campione scolastico, le cui condizioni socio-economico-culturale sono simili a quelle della nostra classe. Un valore negativo indica che la classe ha avuto una percentuale di risposte corrette inferiore, un valore positivo indica che la classe ha avuto una percentuale di risposte corrette superiore.
ESITI PROVE INVALSI a.s. 2015/2016 I dati saranno resi noti a settembre 2016.
Scelte conseguenti ai risultati delle prove INVALSI Sulla base degli esiti delle prove Invalsi a.s.2014-15 e dei test di ingresso a.s.2015-16 nelle varie discipline, si evidenzia la necessità di incrementare le attività didattiche relative all'area “Risultati scolastici” attraverso l'organico di potenziamento. Considerato il numero degli alunni con Bisogni Educativi Speciali presenti nel nostro istituto comprensivo, si ritiene necessaria la presenza di figure specializzate che possano da una parte supportare le attività didattiche e dall'altra offrire una consulenza psicopedagogica continuativa rivolta ad alunni, insegnanti e genitori. Dall'autovalutazione emerge che i risultati degli studenti che hanno seguito il consiglio orientativo nel successivo percorso di studio sono molto buoni, con una percentuale di alunni promossi superiore alle medie provinciale, regionale e nazionale. D'altro canto si rileva che la percentuale di studenti che non hanno seguito il consiglio orientativo, andando così incontro all'insuccesso scolastico, è di gran lunga superiore ai riferimenti provinciale, regionale e nazionale “ Risultati a distanza”.
84
Premessa
L’Animatore Digitale individuato in ogni scuola sarà formato in modo specifico
affinché possa (rif. Prot. n° 17791 del 19/11/2015) “favorire il processo di
digitalizzazione delle scuole nonché diffondere le politiche legate all’innovazione
didattica attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno sul territorio del
Piano Nazionale Scuola Digitale”.
Si tratta, quindi, di una figura di sistema e non di supporto tecnico che ha un ruolo
strategico nella diffusione dell’innovazione digitale a scuola, infatti, il PNSD
prevede un’azione dedicata, la # 26.
Il suo profilo (cfr. azione #28 del PNSD) è rivolto ai seguenti ambiti:
FORMAZIONE INTERNA: stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti
del PNSD, attraverso l’organizzazione di laboratori formativi (senza essere
necessariamente un formatore), favorendo l’animazione e la partecipazione di tutta
la comunità scolastica alle attività formative, come ad esempio quelle organizzative
attraverso gli snodi formativi.
COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA: favorire la
partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di
Workshop e altre attività anche strutturate, sui temi del PNSD, anche attraverso
momenti formativi aperti alle famiglie e ad altri attori del territorio, per la
realizzazione di una cultura digitale condivisa.
CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE: individuare soluzioni metodologiche e
tecnologiche sostenibili per diffondere all’interno degli ambienti della scuola(es. uso
di particolari strumenti per la didattica di cui la scuola è dotata; la pratica di una
metodologia comune; informazione su innovazioni esistenti in altre scuole; un
laboratorio di coding per tutti gli studenti); coerenti con l’analisi di fabbisogni della
scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre
figure.
Coerentemente con quanto previsto dal PNSD (azione#28), l’ Animatore Digitale
dell’Istituto presenta il piano d’intervento da realizzarsi nel corso del triennio di
riferimento del PTOF e passibile di ulteriori modifiche ed aggiornamenti.
85
AMBITO
FORMAZIONE INTERNA
INTERVENTI Prima annualità
Pubblicizzazione e socializzazione delle finalità del PNSD con il corpo docente.
Somministrazione di un questionario ai docenti per la rilevazione dei bisogni formativi.
Creazione di uno spazio sul sito scolastico dedicato al PNSD ed alle relative attività realizzate nella scuola.
Partecipazione alla formazione specifica per Animatore Digitale. Partecipazione alla rete territoriale e Nazionale Animatori Digitale. Formazione del personale amministrativo e tecnico per l’innovazione
digitale nell’amministrazione. Utilizzo del registro elettronico. Coinvolgimento di tutti i docenti all’utilizzo di testi digitali. Formazione base per l’uso di strumenti digitali da utilizzare nella didattica. Formazione uso del coding nella didattica. Sostegno ai docenti per lo
sviluppo e la diffusione del pensiero computazionale. Progetto “Dal coding alla saggezza digitale” organizzato dal Gruppo Loccioni.
Creazione di un Cloud d’istituto (Microsoft for education). Azione e segnalazione di eventi/opportunità formative in ambito digitale. Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali. Monitoraggio attività e rilevazione del livello di competenze digitali
acquisite.
Seconda annualità
Partecipazione alla rete territoriale e azionale Animatori Digitali. Formazione di secondo livello per l’uso di strumenti digitali da utilizzare
nella didattica. Utilizzo di piattaforme di e-learning per potenziare e rendere interattivo il
processo di insegnamento/apprendimento e favorire la comunicazione tra i membri della comunità scolastica.
Utilizzo del Cloud d’istituto. Sperimentazione e diffusione di metodologie e processi di didattica attiva
e collaborativa. Uso del coding. Sostegno ai docenti per lo sviluppo e la diffusione del
pensiero computazionale. Formazione sulle tematiche della cittadinanza digitale (crfr. Azione # 10
del PNSD). Creazione da parte di ogni docente del proprio e-portfolio. Introduzione alla stesura dell’e-portfolio di ogni studente per la
registrazione delle attività svolte, del processo di sviluppo delle competenze e delle certificazioni acquisite (cfr. azione #9 del PNSD).
Sperimentazione di percorsi didattici basati sull’utilizzo di dispositivi individuali (BYOD).
Segnalazione di eventi/opportunità formative in ambito digitale. Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali. Monitoraggio attività e rilevazione del livello di competenze digitali
acquisite.
86
Terza annualità
Partecipazione alla rete territoriale e Nazionale Animatori Digitali. Monitoraggio attività e rilevazione del livello di competenze digitali per
competenze. Uso del coding nella didattica, per lo sviluppo e la diffusione del pensiero
computazionale. Partecipazione a progetti internazionali (eTwinning, Erasmus+) Utilizzo del Cloud d’Istituto per favorire la condivisione e la comunicazione
dei membri della comunità scolastica. Utilizzo di piattaforme di e-learning per potenziare e rendere interattivo il
processo di insegnamento/apprendimento. Sperimentazione e diffusione di metodologie e processi di didattica attiva
e collaborativa. Coinvolgimento di tutti i docenti all’utilizzo di testi digitali e all’adozione di
metodologie didattiche innovative. Utilizzo di e-portfolio da parte dei docenti ed alunni. Azione di ricerca di soluzioni tecnologiche da sperimentare e su cui
formarsi per gli anni successivi. Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali
AMBITO
COINVOLGIMENTO COMUNITA’SCOLASTICA
INTERVENTI Prima annualità
Creazione di uno spazio nel sito scolastico dedicato al PNSD ed alle relative attività realizzate dalla scuola.
Utilizzo del Cloud d’Istituto per la condivisione di attività e la diffusione delle buone pratiche (Google Apps for Education/Microsoft Education).
Eventi aperti al territorio, con particolare riferimento ai genitori e agli alunni sui temi del PNSD (cittadinanza digitale, sicurezza, uso dl social network, educazione ai media, cyberbullismo).
Partecipazione nell’ambito del progetto “Programma il futuro” a Code Week.
Coordinamento con le figure di sistema e con gli operatori tecnici.
Seconda annualità
Eventi aperti al territorio, con particolare riferimento ai genitori e agli alunni sui temi del PNSD (cittadinanza digitale, sicurezza, uso dl social network, educazione ai media, cyberbullismo).
Utilizzo del Cloud d’Istituto per la condivisione di attività e la diffusione delle buone pratiche (Google Apps for Education/Microsoft Education)
Realizzazione di una comunità, anche online, con famiglie e territorio, attraverso servizi digitali che potenziano il sito web della scuola e favoriscano il processo di dematerializzazione del dialogo scuola – famiglia in modalità sincrona e asincrona.
Partecipazione nell’ambito del progetto “Programma il futuro” a Code Week.
Coordinamento con le figure di sistema e con gli operatori tecnici.
87
Terza annualità
Eventi aperti al territorio, con particolare riferimento ai genitori e agli alunni sui temi del PNSD (cittadinanza digitale, sicurezza, uso dl social network, educazione ai media, cyber-bullismo).
Utilizzo del Cloud d’Istituto per la condivisione di attività e la diffusione delle buone pratiche (Google Apps for Education/Microsoft Education).
Partecipazione a bandi nazionali, europei ed anche internazionali anche attraverso accordi di rete con altre istituzione scolastiche / Enti / Associazioni / Università.
Partecipazione nell’ambito del progetto “Programma il futuro” a Code Week.
Coordinamento con le figure di sistema e con gli operatori tecnici.
AMBITO
CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE
INTERVENTI Prima annualità
Integrazione, ampliamento e utilizzo della rete wi-fi di Istituto mediante la partecipazione all’azione #2 del PNSD con attuazione del progetto PON.
Revisione e utilizzo degli ambienti di apprendimento digitali (laboratorio mobile), creati mediante la partecipazione all’azione #4 del PNSD con attuazione del progetto PON se la candidatura verrà successivamente accettato dal MIUR.
Attività didattica e progettuale con sperimentazione di nuove metodologie: “La classe capovolta” proposta progettuale per l’inclusione degli alunni con disabilità.
Selezione e presentazione dei siti dedicati, App, Software e Cloud per la didattica
Utilizzo dei social network, di videoconferenze, di forum, blog tramite l’adesione al progetto “Made in Italy: Un modello educativo” se la candidatura verrà successivamente accettata dal MIUR.
Sviluppo del pensiero computazionale, introduzione al coding. Creazione dell’aula 3.0: progetto in rete con l’ITIS di Jesi per la
valorizzazione e il recupero di ambienti scolastici, se la candidatura verrà successivamente accettata dal MIUR.
Seconda annualità
Stimolare e diffondere la didattica project-based. Diffusione della sperimentazione di nuove metodologie nella didattica:
BYOD, classe capovolta, webquest, eTwinning. Selezione e presentazione dei siti dedicati, App, Software e Cloud per la
didattica. Creazione di repository disciplinari per la didattica auto-prodotti e/o
selezionati a cura della comunità docenti. Cittadinanza digitale. Costruire curricola verticali per le competenze digitali, soprattutto
trasversali o calati nelle discipline. Autorevolezza e qualità delle informazioni, copyright e privacy. Creazione dell’aula 3.0: progetto in rete con l’ITIS di Jesi per la
valorizzazione e il recupero di ambienti scolastici, se la candidatura verrà successivamente accettata dal MIUR.
88
Terza annualità
Stimolare e diffondere la didattica project-based. Diffusione della sperimentazione di nuove metodologie nella didattica:
BYOD, classe capovolta, webquest eTwinning. Creazione di repository disciplinari. Utilizzo del coding con software dedicati (Scratch – Scratch 4, Minecraft,
Arduino). Partecipazione ad eventi, workshop concorsi sul territorio. Risorse educative aperte (OER) e costruzione di contenuti digitali. Collaborazione e comunicazione in rete: dalle piattaforme digitali
scolastiche alle comunità virtuali di pratica e di ricerca. Creazione dell’aula 3.0: progetto in rete con l’ITIS di Jesi per la
valorizzazione e il recupero di ambienti scolastici, se la candidatura verrà successivamente accettata dal MIUR.
89
Il presente Piano parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’istituto, così
come contenuta nel Rapporto di Autovalutazione (RAV), pubblicato all’Albo
elettronico della scuola e presente sul portale Scuola in Chiaro del Ministero
dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dove è reperibile all’indirizzo:
www.icmonteroberto.gov.it
In particolare, si rimanda al RAV per quanto riguarda l’analisi del contesto in
cui opera l’istituto, l’inventario delle risorse materiali, finanziarie, strumentali
ed umane di cui si avvale, gli esiti documentati degli apprendimenti degli
studenti, la descrizione dei processi organizzativi e didattici messi in atto.
Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione
del Piano, gli elementi conclusivi del RAV e cioè: Priorità, Traguardi di lungo
periodo, Obiettivi di breve periodo.
Le priorità che l’Istituto si è assegnato per il prossimo triennio sono:
90
Base di partenza: il RAV
Priorità e traguardi
Esiti degli studenti Priorità Traguardi
Risultati scolastici
Migliorare la comunicazione,
la comprensione, la decodifica
e la rielaborazione del testo
orale e scritto
Comprendere e usare la lingua
con padronanza nella
comunicazione orale e scritta.
Miglioramento minimo nel
triennio del 10%
Migliorare le tecniche e le
procedure di calcolo,
confrontare, analizzare e
risolvere problemi
Padroneggiare gli argomenti e
il linguaggio, applicare
relazioni, proprietà e
procedimenti, risolvere
problemi.
Miglioramento minimo nel
triennio del 10%
Potenziare le attività didattiche
indirizzate agli alunni con
Bisogni Educativi Speciali
Migliorare gli esiti scolastici di
studenti con BES.
Incremento nel triennio del
10% delle ore per attività
specifiche (ore del mediatore
linguistico, ore dello
psicologo, …)
Potenziare le competenze
linguistiche in lingua inglese
Migliorare il dialogo in lingua
inglese in contesti
comunicativi.
Incremento nel triennio del
10% delle ore per attività
specifiche (ore del
madrelingua, ore di
spettacolo teatrale
in lingua, … )
Risultati a distanza
Aumentare il numero di
studenti che segua il consiglio
orientativo.
Rientrare nel triennio nella
media provinciale del numero
di alunni che seguono il
consiglio orientativo.
Arrivare nel triennio ad una
percentuale del 70%
91
Obiettivi di processo
Area di processo Descrizione dell’obiettivo di processo
Curricolo, progettazione e valutazione
Strutturare prove comuni in diverse discipline
per classi parallele, con modalità comuni di
valutazione ( test d’ingresso e prove di fine
quadrimestre)
Incrementare le attività didattiche di italiano,
matematica e lingua inglese attraverso
l’organico di potenziamento
Incrementare le attività didattiche per alunni con
BES con figure professionali (come sostegno,
mediatori linguistici) dell’organico di
potenziamento
Favorire l’uso di una didattica laboratoriale che
possa coinvolgere tutti gli alunni, venendo
incontro ai loro bisogni personalizzati
Continuità e orientamento
Programmare incontri dei docenti degli anni–
ponte per la revisione del curricolo verticale,
delle competenze in uscita e dei prerequisiti in
entrata
Realizzare attività e progetti che siano orientanti
nei tre anni della scuola secondaria di primo
grado
Promuovere ulteriori incontri dei docenti con le
famiglie degli alunni volti a supportare una
scelta più consapevole della scuola secondaria
di secondo grado
Avvalersi di figure professionali specifiche
(psicologo, mediatore linguistico) per
supportare famiglie e alunni nella scelta della
scuola secondaria di secondo grado
Come gli obiettivi di processo possono contribuire al raggiungimento delle priorità
La strutturazione di prove comuni nelle diverse discipline, somministrate per classi parallele,
consente di confrontare risultati tra alunni di classi diverse e predisporre quindi attività di
recupero/potenziamento realizzate con l’ausilio dei docenti dell’organico potenziato.
La presenza di figure aggiuntive all’organico, consente di avviare un percorso mirato a sostenere
le difficoltà degli alunni con Bisogni Educativi Speciali ( H, DSA, altri BES), al fine di migliorare
gli esiti scolastici e contenere gli insuccessi.
La creazione di laboratori e la presenza di professionalità specifiche ( docenti di inglese, …)
permetterebbero lo sviluppo di una didattica più vicina ai nuovi bisogni degli alunni
Il risultato previsto a lungo termine è quello di ridurre il numero di alunni che non seguono il
consiglio orientativo, andando così incontro all’insuccesso scolastico, potrebbe essere raggiunto
facendoli riflettere - già dal prossimo anno – sull’importanza di una scelta che coniughi le proprie
aspirazioni con le reali capacità.
La somministrazione di test attitudinali o di test d’ingresso delle scuole secondarie di secondo
grado può aiutare.
92
Risultati attesi e monitoraggio Obiettivi di processo in
via di attuazione
Risultati attesi Indicatori di
monitoraggio
Modalità di rilevazione
Strutturare prove comuni in
diverse discipline per classi
parallele, con modalità
comuni di valutazione ( test
d’ingresso e prove di fine
quadrimestre)
Migliorare i risultati
scolastici almeno del 3,3%
annualmente
Risultati delle prove nelle
varie discipline per classi
parallele nel primo e
secondo quadrimestre di
tutte le classi, dalla scuola
primaria alla scuola
secondaria di1°
Confronto e tabulazione dei
risultati (dati dal registro
elettronico)
Incrementare le attività
didattiche di italiano,
matematica e lingua inglese
attraverso l’organico di
potenziamento
Migliorare i risultati
scolastici almeno del 3,3%
annualmente
Risultati delle valutazioni
quadrimestrali di italiano,
matematica e lingua inglese
di tutte le classi dell’istituto
Confronto e tabulazione dei
risultati del primo e
secondo quadrimestre (dati
dalle schede di valutazione)
Incrementare le attività
didattiche per alunni con
BES con figure
professionali (come
sostegno, mediatori
linguistici) dell’organico di
potenziamento
Migliorare i risultati
scolastici almeno del 3,3%
annualmente
Risultati delle valutazioni
quadrimestrali di ogni
singolo alunno
Confronto e tabulazione dei
risultati
Favorire l’uso di una
didattica laboratoriale che
possa coinvolgere tutti gli
alunni, venendo incontro ai
loro bisogni personalizzati
Migliorare i risultati
scolastici almeno del 3,3%
annualmente
Utilizzare almeno il 30%
del monte ore annuo di
ogni disciplina per una
didattica laboratoriale
(corsi di formazione:
durata, percentuale di
partecipanti)
Inserimento delle ore
dedicate alla didattica
laboratoriale nel registro
elettronico personale del
docente
Programmare incontri dei
docenti degli anni ponte
per la revisione del
curricolo verticale, delle
competenze in uscita e dei
prerequisiti in entrata
Formalizzare le
competenze in uscita e i
prerequisiti in entrata delle
classi ponte (Infanzia-
Primaria, Primaria-
Secondaria 1°, Secondaria
1°-Secondaria 2°)
Realizzare minimo 3
incontri, nel corso
dell’anno scolastico, tra gli
insegnanti degli anni ponte
per la revisione del
curricolo verticale
Controllo firme di presenza
degli insegnanti nei tre
incontri e del materiale
prodotto
Realizzare attività e
progetti che siano
orientanti nei tre anni della
scuola secondaria di primo
grado
Aumentare nel triennio la
corrispondenza tra la scelta
personale della scuola
sec.2° e il consiglio
orientativo espresso dai
docenti del consiglio di
classe (arrivare al 70% di
corrispondenza)
Confronto tra la scelta
effettuata dall’alunno e il
consiglio orientativo
espresso dai docenti
Corrispondenza tra il
consiglio orientativo e la
domanda di iscrizione
dell’alunno
Promuovere ulteriori
incontri dei docenti con le
famiglie degli alunni volti a
supportare una scelta più
consapevole della scuola
secondaria di secondo
grado
Partecipazione di almeno il
70% dei genitori agli
incontri per l’orientamento
Realizzare l’incontro tra
genitori e docenti della
scuola secondaria di 2° in
sede e prevedere la
presenza del mediatore
linguistico per le famiglie
degli alunni di lingua non
italiana
Rilevazione della presenza
dei genitori agli incontri
programmati
Avvalersi di figure
professionali specifiche
(psicologo, mediatore
linguistico) per supportare
famiglie e alunni nella
scelta della scuola
secondaria di secondo
grado
Partecipazione del 100%
dei genitori di lingua non
europea agli incontri con i
mediatori linguistici
finalizzati all’orientamento
Realizzare l’incontro
finalizzato all’iscrizione
alla scuola secondaria di
2°, tra genitori,
coordinatore di classe e
mediatore linguistico
Rilevazione della presenza
dei genitori agli incontri
programmati
93
Azioni da compiere per ogni obiettivo di processo,
effetti positivi, negativi e carattere innovativo
Primo obiettivo di processo: Strutturare prove comuni in diverse discipline per classi parallele,
con modalità comuni di valutazione ( test d’ingresso e prove di fine quadrimestre)
Azione prevista Effetti positivi
all’interno della
scuola a medio
termine
Effetti negativi
all’interno della
scuola a medio
termine
Effetti positivi
all’interno della
scuola a lungo
termine
Effetti negativi
all’interno della
scuola a lungo
termine
Confronto
sull’attività
didattica svolta e
definizione delle
prove per classi
parallele:
tipologia,
contenuti, tempi,
data di
somministrazione
e criteri di
valutazione
Confronto sugli
esiti delle prove
somministrate e
rilevazione di
eventuali criticità
Eccessivo carico
di lavoro.
Le prove, le
stesse per classi
parallele,
potrebbero non
essere adeguate al
livello effettivo
raggiunto da ogni
singola classe
Sperimentazione
di modalità
collegiali di
lavoro. Garanzia
di uniformità
nell’offerta
formativa e nella
valutazione degli
studenti.
Archivio di prove
di verifica
disciplinari e di
griglie di
valutazione
condivise,
collaudate, da
poter adattare e
migliorare
Programmazioni
centrate
prevalentemente
sul superamento
delle prove con
minore attenzione
ai processi di
sviluppo.
Problema di un
mancato rinnovo
delle prove con
conseguenza di
una sterile
ripetitività
Caratteri innovativi dell’obiettivo
Gli incontri –confronto tra docenti disciplinari consentono la costruzione di un percorso formativo
coerente tra la scuola primaria e secondaria. Le rubriche di valutazione costituiscono uno
strumento valido e trasparente per alunni e famiglie.
Connessione con il quadro di riferimento
Valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni. Individuazione
di percorsi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni.
Secondo obiettivo di processo: Incrementare le attività didattiche di italiano, matematica e
lingua inglese attraverso l’organico di potenziamento Azione prevista Effetti positivi
all’interno della
scuola a medio
termine
Effetti negativi
all’interno della
scuola a medio
termine
Effetti positivi
all’interno della
scuola a lungo
termine
Effetti negativi
all’interno della
scuola a lungo
termine
Creare gruppi di
livello adottando
attività didattiche
mirate
Potenziamento
delle abilità
Possibile
aumento del
divario tra alunni
con livello di
partenza
differente
Consolidamento
delle abilità
Possibile
aumento del
divario tra alunni
con livello di
partenza
differente
94
Caratteri innovativi dell’obiettivo
Utilizzando l’organico di potenziamento è possibile lavorare con gli alunni per gruppi di livello
con attività didattiche che rispettino i modi e i tempi di apprendimento di ciascuno.
Connessione con il quadro di riferimento
Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche e logico matematiche.
Potenziamento delle metodologie laboratoriali.
Valorizzazione del merito degli alunni.
Terzo obiettivo di processo: Incrementare le attività didattiche per alunni con BES con figure
professionali (come sostegno, mediatori linguistici) dell’organico di potenziamento Azione prevista Effetti positivi
all’interno della
scuola a medio
termine
Effetti negativi
all’interno della
scuola a medio
termine
Effetti positivi
all’interno della
scuola a lungo
termine
Effetti negativi
all’interno della
scuola a lungo
termine
Creare piccoli
gruppi di pari
livello a classi
aperte adottando
attività didattiche
mirate
Recupero di
abilità di base
Contemporaneità
di svolgimento
delle lezioni
previste per la
classe
Acquisizione di
abilità di base.
Riduzione dello
stato di disagio
degli alunni con
carenze nella
preparazione di
base.
Aumento della
motivazione e
dell’autostima
Interruzione
dell’attività per
piccoli gruppi in
mancanza di
figure
specializzate
nelle discipline
da recuperare.
Caratteri innovativi dell’obiettivo
Attraverso l’organico di potenziamento è possibile realizzare attività didattiche più vicine ai
bisogni di ciascuno, facilitando la partecipazione degli allievi nel rispetto delle potenzialità e dei
tempi di attenzione individuali e promuovendo lo sviluppo armonico della persona valorizzando le
diversità. La modalità di lavoro per piccoli gruppi a classi aperte favorisce l’individuazione di
attività e strategie fondate sui bisogni individualizzati e personalizzati di ogni discente e mira a
promuovere il successo scolastico di ciascuno. Il carattere innovativo di tali azioni agevola la piena
integrazione sociale e culturale, creando uno spazio didattico nuovo in cui ognuno si senta risorsa
attiva e consapevole per il gruppo.
Connessione con il quadro di riferimento
Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione;
potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi
speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati.
Creare nuovi spazi per l’apprendimento.
Quarto obiettivo di processo: Favorire l’uso di una didattica laboratoriale che possa
coinvolgere tutti gli alunni, venendo incontro ai loro bisogni personalizzati
Azione prevista Effetti positivi
all’interno della
scuola a medio
termine
Effetti negativi
all’interno della
scuola a medio
termine
Effetti positivi
all’interno della
scuola a lungo
termine
Effetti negativi
all’interno della
scuola a lungo
termine
Usare strategie
didattiche
coinvolgenti
all’interno delle
singole discipline
Consentire
l’esperienza
diretta dei
contenuti
proposti
Una didattica
maggiormente
operativa
potrebbe
generare,almeno
in una fase
iniziale , un po’di
Migliori risultati
degli alunni nel
saper fare e nel
sapersi
relazionare con
gli insegnanti e i
pari
Possibile
semplificazione o
riduzione del
programma
previsto
95
disorientamento
sia negli alunni
che nelle famiglie
e risultare meno
strutturata ed
ordinata
Caratteri innovativi dell’obiettivo
La didattica laboratoriale nasce dall’esigenza di capovolgere i momenti classici dell’attività
didattica, cioè la lezione frontale, lo studio e l’esercitazione individuale che risultano ormai
superati dal contesto informativo e comunicativo nel quale ci troviamo immersi. Nasce dalla
necessità di superare l’idea di un apprendimento basato sulla trasmissione di contenuti, lontani dai
vissuti degli alunni, a favore di attività più significative e critiche per l’apprendimento, frutto di
processi di elaborazione personale, riflessione critica, confronto, discussione, negoziazione con i
pari e messa in pratica della conoscenza attraverso esercitazioni individuali e di gruppo.
Connessione con il quadro di riferimento
Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio.
Trasformare il modello trasmissivo della scuola. Investire sul capitale umano ripensando i rapporti
(insegnamento frontale/apprendimento tra pari).
Quinto obiettivo di processo: Programmare incontri dei docenti degli anni ponte per la
revisione del curricolo verticale, delle competenze in uscita e dei prerequisiti in entrata Azione prevista Effetti positivi
all’interno della
scuola a medio
termine
Effetti negativi
all’interno della
scuola a medio
termine
Effetti positivi
all’interno della
scuola a lungo
termine
Effetti negativi
all’interno della
scuola a lungo
termine
Incontri tra gli
insegnanti degli
anni ponte per
pianificare
attività in
verticale e
definire le
competenze in
uscita e in entrata
Corrispondenza
delle valutazioni
disciplinari nei
diversi ordini di
scuola ed
ancoraggio dei
nuovi contenuti
alle competenze
acquisite
Possibile
resistenza al
confronto di
alcuni insegnanti
Corrispondenza
delle valutazioni
disciplinari nei
diversi ordini di
scuola
Mancanza di
collaborazione di
alcuni insegnanti.
Caratteri innovativi dell’obiettivo
Favorire un confronto costruttivo tra i docenti dei vari ordini di scuola per condividere la verticalità
di percorsi, traguardi, valutazioni al fine di facilitare il passaggio degli alunni degli anni ponte.
Connessione con il quadro di riferimento
Valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni.
Definizione di un sistema di orientamento.
Promuovere l’innovazione perché sia sostenibile e trasferibile.
96
Sesto obiettivo di processo: Realizzare attività e progetti che siano orientanti nei tre anni della
scuola secondaria di primo grado Azione prevista Effetti positivi
all’interno della
scuola a medio
termine
Effetti negativi
all’interno della
scuola a medio
termine
Effetti positivi
all’interno della
scuola a lungo
termine
Effetti negativi
all’interno della
scuola a lungo
termine
Predisposizione
di attività e
progetti mirati
alla conoscenza
del sé e attività
metacognitiva
finalizzata alla
consapevolezza
dei propri punti
di forza e di
debolezza
Corrispondenza
tra il percorso
orientativo
proposto e la
scelta della
scuola secondaria
di 2°
Difficoltà nel
riconoscere le
proprie attitudini
Risultati
scolastici positivi
nella scuola
secondaria di 2°
Negatività dei
risultati scolastici
nella scuola
secondaria di 2°
Caratteri innovativi dell’obiettivo
Favorire il passaggio dell’alunno da un ordine di scuola all’altro attraverso la capacità di gestire le
novità e i cambiamenti.
Valorizzare le potenzialità dei singoli alunni in conformità con le attitudini personali.
Connessione con il quadro di riferimento
Definizione di un sistema di orientamento.
Promuovere l’innovazione perché sia sostenibile e trasferibile.
Settimo obiettivo di processo: Promuovere ulteriori incontri dei docenti con le famiglie degli
alunni volti a supportare una scelta più consapevole della scuola secondaria di secondo grado Azione prevista Effetti positivi
all’interno della
scuola a medio
termine
Effetti negativi
all’interno della
scuola a medio
termine
Effetti positivi
all’interno della
scuola a lungo
termine
Effetti negativi
all’interno della
scuola a lungo
termine
Incontro scuole
secondarie di 2°
presenti nel
territorio con le
famiglie e gli
alunni .
Compilazione e
consegna del
consiglio
orientativo
Partecipazione
delle famiglie e
degli alunni alle
attività di scuola
aperta e ai
laboratori previsti
Mancata
partecipazione di
alcune famiglie
alle attività
proposte dalla
scuola
Corrispondenza
tra le attitudini
degli alunni e la
scelta della
scuola secondaria
di 2°
Discrepanza tra la
scelta della
scuola secondaria
di 2° e il
consiglio
orientativo con
conseguente
insuccesso
scolastico
Caratteri innovativi dell’obiettivo
Organizzazione in sede scolastica di incontri tra scuole secondarie di 2° grado, alunni e famiglie
delle classi terze della scuola secondaria di 1° grado.
Pianificazione di gruppi di alunni delle classi terze della scuola secondaria di 1° grado, per la
partecipazione agli incontri di “Scuola Aperta” promossi sul territorio.
Connessione con il quadro di riferimento
Definizione di un sistema di orientamento.
Promuovere l’innovazione perché sia sostenibile e trasferibile.
97
Ottavo obiettivo di processo: Avvalersi di figure professionali specifiche (psicologo, mediatore
linguistico) per supportare famiglie e alunni nella scelta della scuola secondaria di 2° Azione prevista Effetti positivi
all’interno della
scuola a medio
termine
Effetti negativi
all’interno della
scuola a medio
termine
Effetti positivi
all’interno della
scuola a lungo
termine
Effetti negativi
all’interno della
scuola a lungo
termine
Incontro scuole
secondarie di 2°
presenti nel
territorio con le
famiglie e gli
alunni con
supporto di
psicologo e
mediatore
linguistico.
Compilazione e
consegna del
consiglio
orientativo
Partecipazione
delle famiglie e
degli alunni alle
attività di scuola
aperta e ai
laboratori previsti
Mancata
partecipazione di
alcune famiglie
alle attività
proposte dalla
scuola
Corrispondenza
tra le attitudini
degli alunni e la
scelta della
scuola secondaria
di 2°
Discrepanza tra la
scelta della
scuola secondaria
di 2° e il
consiglio
orientativo con
conseguente
insuccesso
scolastico
Caratteri innovativi dell’obiettivo
Presenza del mediatore linguistico, per le famiglie degli alunni di lingua non comunitaria, durante
l’incontro per la presentazione delle scuole secondarie di 2° grado promosso dall’Istituto.
Connessione con il quadro di riferimento
Definizione di un sistema di orientamento.
Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica e di ogni forma di discriminazione.
Promuovere l’innovazione perché sia sostenibile e trasferibile.
Tempi di attuazione delle attività
a.s.2016-17; a.s.2017-18, a.s.2018-19
Obiettivo 1: Strutturare prove comuni in diverse discipline per classi parallele, con modalità comuni di
valutazione ( test d’ingresso e prove di fine quadrimestre)
Attività Set. Ott. Nov. Dic Gen. Feb. Mar. Apr. Mag. Giu.
Confronto
sull’attività
didattica svolta e
definizione delle
prove per classi
parallele:
tipologia,
contenuti, tempi,
data di
somministrazione
e criteri di
valutazione Pro
ve
di
ingre
sso
Acc
ord
i pro
ve
fine
quad
rim
estr
e
eser
cita
zioni
eser
cita
zioni
Pro
ve
fine
quad
rim
estr
e
Acc
ord
i pro
ve
fine
quad
rim
estr
e
eser
cita
zioni
eser
cita
zioni
Pro
ve
fine
quad
rim
estr
e
Ver
ific
a fi
nal
e di
lavoro
98
Obiettivo 2: Incrementare le attività didattiche di italiano, matematica e lingua inglese attraverso
l’organico di potenziamento
Attività Set. Ott. Nov. Dic Gen. Feb. Mar. Apr. Mag. Giu.
Creare
gruppi di
livello
adottando
attività
didattiche
mirate Oss
ervaz
ion
e
sist
emat
ica
deg
li
alu
nni
Ind
ivid
uaz
ion
e dei
gru
ppi
di
liv
ello
Att
ivit
à p
er g
rup
pi
Att
ivit
à p
er g
rup
pi
Ver
ific
a
inte
rmed
ia e
d
even
tual
e m
od
ific
a
del
gru
pp
o
Att
ivit
à p
er g
rup
pi
Att
ivit
à p
er g
rup
pi
Att
ivit
à p
er g
rup
pi
Ver
ific
a fi
nal
e
Ela
bora
zio
ne
dei
risu
ltat
i ed
oss
erv
azio
ni
Obiettivo 3: Incrementare le attività didattiche per alunni con BES con figure professionali (come
sostegno, mediatori linguistici) dell’organico di potenziamento
Attività Set. Ott. Nov. Dic Gen. Feb. Mar. Apr. Mag. Giu.
Creare
piccoli
gruppi di
pari
livello a
classi
aperte
adottando
attività
didattiche
mirate
X X X X X X X
Obiettivo 4: Favorire l’uso di una didattica laboratoriale che possa coinvolgere tutti gli alunni,
venendo incontro ai loro bisogni personalizzati
Attività Set. Ott. Nov. Dic Gen. Feb. Mar. Apr. Mag. Giu.
Usare
strategie
didattiche
coinvolgenti
all’interno
delle
singole
discipline
X X X X X X X
X= realizzazione progetti/attività
Obiettivo 5: Programmare incontri dei docenti degli anni ponte per la revisione del curricolo
verticale, delle competenze in uscita e dei prerequisiti in entrata
Attività Set. Ott. Nov. Dic Gen. Feb. Mar. Apr. Mag. Giu.
Incontri tra
gli
insegnanti
degli anni
ponte per
pianificare
attività in
verticale e
Definizione
delle
attività
pianificate
nel
curricolo
verticale.
X X X X Verifica
intermedia
del
percorso
realizzato
e dei
risultati
raggiunti.
X X X Verifica
finale. Passaggio
delle
informa- zioni e
delle
99
definire le
competenze
in uscita e
in entrata
competenze
in uscita ai
docenti del
successivo
ordine di
scuola.
X= realizzazione attività
Obiettivo 6: Realizzare attività e progetti che siano orientanti nei tre anni della scuola secondaria
di primo grado
Attività Set. Ott. Nov. Dic Gen. Feb. Mar. Apr. Mag. Giu.
Predisposizione
di attività e
progetti mirati
alla conoscenza
del sé e attività
metacognitiva
finalizzata alla
consapevolezza
dei propri punti
di forza e di
debolezza
X X X X X X X X
X= progetti/attività definiti ogni a.s. entro il 30 ottobre
Obiettivo 7: Promuovere ulteriori incontri dei docenti con le famiglie degli alunni volti a
supportare una scelta più consapevole della scuola secondaria di secondo grado
Attività Set. Ott. Nov. Dic Gen. Feb. Mar. Apr. Mag. Giu.
Incontro
scuole
secondarie di
2° presenti
nel territorio
con le
famiglie e gli
alunni .
Compilazione
e consegna
del consiglio
orientativo
X X
Obiettivo 8: Avvalersi di figure professionali specifiche (psicologo, mediatore linguistico) per
supportare famiglie e alunni nella scelta della scuola secondaria di 2°
Attività Set. Ott. Nov. Dic Gen. Feb. Mar. Apr. Mag. Giu.
Incontro
scuole
secondarie di
2° presenti
nel territorio
con le
famiglie e gli
alunni con
supporto di
psicologo e
X X
100
mediatore
linguistico.
Compilazione
e consegna
del consiglio
orientativo
Pianificazione del monitoraggio periodico dello stato di avanzamento
del raggiungimento dell’obiettivo di processo
Attività Data di rilevazione
presunta
Indicatori di
monitoraggio
del processo
Strumenti di
misurazione
Criticità
rilevate
Progressi
rilevati
Modifiche
necessità di
aggiustamenti
Ob.1 Confronto
sull’attività
didattica svolta
e definizione
delle prove per
classi parallele:
tipologia,
contenuti,
tempi, data di
somministra-
zione e criteri di
valutazione
Settembre-
gennaio-maggio
Risultati delle
prove nelle
varie discipline
per classi
parallele nel
primo e
secondo
quadrimestre di
tutte le classi,
dalla scuola
primaria alla
scuola
secondaria di1°
Confronto e
tabulazione
dei risultati
(dati dal
registro
elettronico)
Ob.2 Creare
gruppi di livello
adottando
attività
didattiche
mirate
Settembre/ottobre
gennaio-maggio
Risultati delle
valutazioni
quadrimestrali
di italiano,
matematica e
lingua inglese
di tutte le classi
dell’istituto
Confronto e
tabulazione
dei risultati del
primo e
secondo
quadrimestre
(dati dalle
schede di
valutazione)
Ob.3 Creare
piccoli gruppi di
pari livello a
classi aperte
adottando
attività
didattiche
mirate
Febbraio
Maggio Risultati delle
valutazioni
quadrimestrali
di ogni singolo
alunno.
Confronto e
tabulazione
dei risultati.
Ob.4 Usare
strategie
didattiche
coinvolgenti
all’interno delle
singole
discipline
Febbraio
Maggio Utilizzare
almeno il 30%
del monte ore
annuo di ogni
disciplina per
una didattica
laboratoriale.
Inserimento
delle ore
dedicate alla
didattica
laboratoriale
nel registro
elettronico
personale del
docente.
Ob.5 Incontri tra
gli insegnanti
degli anni ponte
per pianificare
attività in
verticale e
Inizio anno
scolastico
fine 1°quadr.,
fine anno
scolastico
Incontri nel
corso dell’anno
scolastico tra
gli insegnanti
degli anni ponte
per la revisione
del curricolo
Corrisponden-
za tra i
traguardi
previsti e
quelli
effettivamente
raggiunti.
101
definire le
competenze in
uscita e in
entrata
verticale Controllo
firme di
presenza degli
insegnanti.
Ob.6
Predisposizione
di attività e
progetti mirati
alla conoscenza
del sé e attività
metacognitiva
finalizzata alla
consapevolezza
dei propri punti
di forza e di
debolezza
Ottobre-
Gennaio Confronto tra la
scelta effettuata
dall’alunno e il
consiglio
orientativo
espresso dai
docenti
Corrisponden-
za tra il
consiglio
orientativo e la
domanda di
iscrizione
dell’alunno
Ob.7 Incontro
scuole
secondarie di 2°
presenti nel
territorio con le
famiglie e gli
alunni .
Compilazione e
consegna del
consiglio
orientativo
Dicembre Realizzare
l’incontro tra
genitori e
docenti della
scuola
secondaria di 2°
grado in sede e
prevedere la
presenza del
mediatore
linguistico per
le famiglie degli
alunni di lingua
non italiana
Rilevazione
della presenza
dei genitori
agli incontri
programmati
Ob.8 Incontro
scuole
secondarie di 2°
presenti nel
territorio con le
famiglie e gli
alunni con
supporto di
psicologo e
mediatore
linguistico.
Compilazione e
consegna del
consiglio
orientativo
Dicembre Realizzare
l’incontro
finalizzato
all’iscrizione
alla scuola
secondaria di 2°
grado tra
genitori,
coordinatori di
classe e
mediatore
linguistico.
Rilevazione
della presenza
dei genitori
agli incontri
programmati
Risorse umane interne alla scuola
Dirigente scolastica, docenti dell’organico di diritto e di fatto,docenti dell’organico potenziato,
personale ATA.
Risorse umane esterne alla scuola
Esperti esterni (L2 , arte, musica), formatori (registro elettronico, sicurezza, sport, storia,
inglese, matematica, BES...)
102
La valutazione in itinere dei traguardi legati agli esiti
Traguardo Data Indicatori
scelti
Risultati
attesi
Risultati riscontra
ti
Differenza Considerazioni
Risultati scolastici
Comprendere e
usare la lingua con
padronanza nella
comunicazione
orale e scritta.
Miglioramento
minimo nel
triennio del 10%
Giugno
2017
Giugno
2018
Giugno
2019
Valutazione
degli alunni
I e II
quadrimestre
dalle schede di
valutazione
Valutazione
degli alunni
I e II
quadrimestre
dalle schede di
valutazione
Valutazione
degli alunni
I e II
quadrimestre
dalle schede di
valutazione
Miglioramento annuo di
almeno il 3,3%
Miglioramento
annuo di
almeno il 3,3%
Miglioramento
annuo di
almeno il 3,3%
Padroneggiare gli
argomenti e il
linguaggio,
applicare
relazioni,
proprietà e
procedimenti,
risolvere
problemi.
Miglioramento
minimo nel
triennio del 10%
Giugno
2017
Giugno
2018
Giugno
2019
Valutazione
degli alunni
I e II
quadrimestre
dalle schede di
valutazione
Valutazione
degli alunni
I e II
quadrimestre
dalle schede di
valutazione
Valutazione
degli alunni
I e II
quadrimestre
dalle schede di
valutazione
Miglioramento annuo di
almeno il 3,3%
Miglioramento
annuo di
almeno il 3,3%
Miglioramento
annuo di
almeno il 3,3%
Migliorare gli esiti
scolastici di
studenti con BES.
Incremento nel
triennio del 10%
delle ore per
attività specifiche
(ore del
mediatore
linguistico, ore
dello
psicologo,…)
Giugno
2017
Giugno
2018
Giugno
2019
N° ore
specifiche
N° ore
specifiche
N° ore
specifiche
Incremento
annuo di
almeno il
3,3%
Incremento
annuo di
almeno il
3,3%
Incremento
annuo di
almeno il
3,3%
103
Migliorare il
dialogo in lingua
inglese in contesti
comunicativi.
Incremento nel
triennio del 10%
delle ore per
attività specifiche
(ore del
madrelingua, ore
di spettacolo
teatrale
in lingua, … )
Giugno
2017
Giugno
2018
Giugno
2019
I e
II q
uad
rim
estr
e v
oto
ora
le d
al
reg
istr
o e
lett
ron
ico
Mig
lio
ram
ento
del
la
val
uta
zio
ne
e in
crem
ento
del
le o
re c
on
org
anic
o d
i po
ten
ziam
ento
Risultati
a
distanza
Rientrare nel
triennio nella
media provinciale
del numero di
alunni che
seguono il
consiglio
orientativo.
Arrivare nel
triennio ad una
percentuale del
70%
Marzo
2017
Marzo
2018
Marzo
2019
Dati iscrizioni
scuola sec. 2°
Dati iscrizioni
scuola sec. 2°
Dati iscrizioni
scuola sec. 2°
Nel triennio
arrivare
almeno al
70% di
alunni che
seguono il
consiglio
orientativo
Condivisione interna dell’andamento del Piano di Miglioramento Momenti di condivisione
interna
Persone coinvolte Strumenti Considerazioni finali
Dopo la prima fase di
lavoro ( marzo)
e al termine dell’anno
scolastico
Tutti i docenti Predisposizione on-line di
materiali da visionare
prima della fase di
condivisione: incontri di
intersezione, interplesso e
gruppi disciplinari sc.
sec.1°; successiva
condivisione plenaria in
collegio unitario
Strategie di diffusione dei risultati del PdM all’interno della scuola
Metodi/strumenti Destinatari Tempi
Diffusione del RAV e del PdM
con la pubblicazione on-line
sul sito dell’Istituto
Collegio docenti, Consiglio
d’Istituto,personale ATA,
genitori
Fine anno scolastico
Azioni di diffusione dei risultati del PdM all’esterno
Metodi/strumenti Destinatari Tempi
Diffusione del RAV e del PdM
con la pubblicazione on-line
sul sito dell’Istituto e con la
consegna del supporto digitale
( CD) ai sindaci dei tre Comuni
dell’Istituto Comprensivo
Sindaci dei tre Comuni Fine anno scolastico
104
ISTITUTO COMPRENSIVO “Beniamino Gigli” MONTE ROBERTO - CASTELBELLINO - SAN PAOLO DI JESI
OFFERTA FORMATIVA A. S. 2016/2017 SINTESI PROGETTO/ATTIVITA’
Denominazione progetto
“UNA SCUOLA PER TUTTI”
Priorità a cui si riferisce
Potenziare le attività didattiche indirizzate
agli alunni con Bisogni Educativi Speciali.
Il Progetto nasce dalla necessità di rendere
operativa la “mission” dell’Istituto al fine di
garantire a tutti gli alunni il successo formativo,
con particolare attenzione a quelli che
presentano difficoltà riconducibili a DSA e, in
generale, a bisogni educativo/speciali.
Traguardo di risultato
Migliorare gli esiti scolastici dei studenti con
BES. Incremento nel triennio del 10% delle
ore per attività specifiche (ore del mediatore
linguistico, ore dello psicologo,..)
Introduzione di approcci metodologici-didattici
innovati e inclusivi basati su ambienti di
apprendimento integrati per favorire il successo
scolastico di tutti gli alunni e per generare un
contagio positivo nel territorio anche tra le
scuole dei paesi limitrofi.
Obiettivo di processo
Incrementare le attività didattiche per alunni
con BES con figure professionali (come
sostegno, mediatori linguistici) dell’organico
di potenziamento.
La presenza di figure aggiuntive all’organico,
consente di avviare un percorso mirato a
sostenere le difficoltà degli alunni con Bisogni
Educativi Speciali ( H, DSA, altri BES), al fine
di migliorare gli esiti scolastici e contenere gli
insuccessi.
Gli allievi lavoreranno, verso un modello
costruttivista, per gruppi eterogenei, in un’ottica
105
di cooperative learning e peer education; per
svolgere attività differenziate e individualizzate,
integrate all’uso delle tecnologie digitali.
Situazione su cui si interviene
L’intervento verrà predisposto nella Scuola
Secondaria di 1°, visto il presumibile elevato
numero d’iscritti nell’anno scolastico 2015-2016
con bisogni educativi speciali.
Attività previste
Attraverso l’organico di potenziamento è
possibile realizzare attività didattiche più vicine
ai bisogni di ciascuno, facilitando la
partecipazione degli allievi nel rispetto delle
potenzialità e dei tempi di attenzione individuali
e promuovendo lo sviluppo armonico della
persona valorizzando le diversità.
Le modalità di lavoro per piccoli gruppi, a classi
aperte favorisce l’individuazione di attività e
strategie fondate sui bisogni individualizzati e
personalizzati di ogni discente e mira a
promuovere il successo scolastico di ciascuno. Il
carattere innovativo di tali azioni agevola la
piena integrazione sociale e culturale, creando
uno spazio didattico nuovo in cui ognuno si
senta risorsa attiva e consapevole per il gruppo.
Risorse finanziare necessarie FIS, Funzioni Strumentali, contributo EE.LL.
Risorse umane (ore) /area
Saranno utilizzati figure professionali (come
sostegno, mediatori linguistici) dell’organico di
potenziamento, con il proprio orario di servizio.
Non sono previsti costi.
Altre risorse necessarie
Le normali dotazioni didattiche e di laboratorio
digitale.
Indicatori utilizzati Risultati del RAV
Stato di avanzamento
Risultati delle valutazioni quadrimestrali di
ogni singolo alunno.
Valori / Situazione attesi
Migliorare i risultati scolastici almeno del
3,3% annualmente.
106
ISTITUTO COMPRENSIVO “Beniamino Gigli” MONTE ROBERTO - CASTELBELLINO - SAN PAOLO DI JESI
OFFERTA FORMATIVA A. S. 2016/2017 SINTESI PROGETTO/ATTIVITA’
Denominazione progetto
RECUPERO E POTENZIAMENTO
Il progetto di recupero e potenziamento viene
elaborato per rispondere alle esigenze formative
di ogni singolo alunno.
Priorità a cui si riferisce
Migliorare la comunicazione, la
comprensione, la decodifica e la
rielaborazione del testo orale e scritto
Migliorare le tecniche e le procedure
di calcolo, confrontare, analizzare e
risolvere problemi
Potenziare le competenze linguistiche
in lingua inglese
Il recupero si attua per ridurre le difficoltà di
apprendimento degli alunni in cui sono state
riscontrate delle carenze nell’area linguistica e/o
matematica, con compromissione della corretta
assimilazione dei contenuti e di un completo
raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Il potenziamento permette di accrescere la
formazione stessa di ciascun allievo, facendo
leva sui loro punti di forza.
Traguardo di risultato
o Comprendere e usare la lingua con
padronanza nella comunicazione orale
e scritta. Miglioramento minimo nel
triennio del 10%
o Padroneggiare gli argomenti e il
linguaggio, applicare relazioni,
proprietà e procedimenti, risolvere
problemi. Miglioramento minimo nel
triennio del 10%.
107
o Migliorare il dialogo in lingua inglese
in contesti comunicativi. Incremento
nel triennio del 10% delle ore per
attività specifiche (ore del
madrelingua, ore di spettacolo teatrale
in lingua, … )
Il progetto propone un intervento basato su una
azione individualizzata per gli alunni con
carenze o con punti di forza per cui rappresenta
una risposta alle necessità e ai bisogni formativi
degli allievi. Le attività dei docenti
dell’organico di potenziamento sono
concretamente “a misura d’allievo”, volte ad
accrescere la promozione culturale e la
formazione stessa di ciascun allievo.
Obiettivo di processo
Strutturare prove comuni in diverse
discipline per classi parallele, con
modalità comuni di valutazione ( test
d’ingresso e prove di fine
quadrimestre).
Incrementare le attività didattiche di
italiano, matematica e lingua inglese
attraverso l’organico di
potenziamento.
Favorire l’uso di una didattica
laboratoriale che possa coinvolgere
tutti gli alunni, venendo incontro ai
loro bisogni personalizzati.
La strutturazione di prove comuni nelle diverse
discipline, somministrate per classi parallele,
consente di confrontare risultati tra alunni di
classi diverse e predisporre quindi attività di
recupero/potenziamento realizzate con
l’ausilio dei docenti dell’organico potenziato.
108
Il lavoro, con l’ausilio dell’organico di
potenziamento, è strutturato per gruppi
eterogenei, in un’ottica di cooperative learning
e peer education al fine di svolgere attività
differenziate e individualizzate, integrate all’uso
delle tecnologie digitali.
La didattica laboratoriale nasce dalla necessità
di superare l’idea di un apprendimento basato
sulla trasmissione di contenuti, lontani dai
vissuti degli alunni e a favore di attività più
significative e critiche per l’apprendimento,
frutto di processi di elaborazione personale,
riflessione critica, confronto, discussione,
negoziazione con i pari e messa in pratica della
conoscenza attraverso esercitazioni individuali e
di gruppo.
La creazione di laboratori e la presenza di
professionalità specifiche ( docenti di
inglese,…) permettono lo sviluppo di una
didattica più vicina ai nuovi bisogni degli
alunni
Situazione su cui si interviene
L’intervento è rivolto a tutti gli alunni
dell’ Istituto.
Attività previste
Utilizzare l’organico di potenziamento
per lavorare con gli alunni per gruppi di
livello con attività didattiche che
rispettino i modi e i tempi di
apprendimento di ciascuno, valorizzando
e potenziando le competenze
linguistiche e logico matematiche.
Utilizzare almeno il 30% del monte ore
annuo di ogni disciplina per una
didattica laboratoriale, al fine di
potenziare metodologie innovative e
valorizzare il merito degli alunni.
109
Risorse finanziare necessarie
Gli incontri formativi / informativi per
concordare le prove comuni, i relativi criteri di
correzione e le attività laboratoriali avverranno
durante il completamento orario per la scuola
primaria e nei gruppi disciplinari per la scuola
secondaria di 1° .
FIS, Funzioni Strumentali.
Risorse umane interne alla scuola
Docenti dell’organico di diritto e di fatto e
dell’organico di potenziamento.
Risorse umane esterne alla scuola Docenti madrelingua per il potenziamento, per
la realizzazione di attività teatrali e per il
conseguimento delle certificazioni.
Docente interno di lettere per il corso di latino e
greco.
Esperti esterni di L2 per laboratorio
interculturale.
Formatori esterni per una didattica innovativa
nelle diverse discipline.
Costi reperibili nelle singole schede progetto
depositate in segreteria entro il 30 di ottobre di
ogni anno scolastico.
Altre risorse necessarie
Le normali dotazioni didattiche e di laboratorio
digitale. Eventuale laboratorio linguistico
mobile e classe 3.0 se saranno approvate le
relative candidature.
Indicatori utilizzati Risultati del RAV – Risultati PROVE INVALSI
Stato di avanzamento
Risultati delle prove nelle varie
discipline per classi parallele nel primo e
secondo quadrimestre di tutte le classi,
dalla scuola primaria alla scuola
secondaria di1°.
Risultati delle valutazioni quadrimestrali
di ogni singolo alunno.
Valori / Situazione attesi
Migliorare i risultati scolastici almeno del 3,3%
annualmente.
110
ISTITUTO COMPRENSIVO “Beniamino Gigli” MONTE ROBERTO - CASTELBELLINO - SAN PAOLO DI JESI
OFFERTA FORMATIVA A. S. 2016/2017 SINTESI PROGETTO/ATTIVITA’
Denominazione progetto
Accoglienza - Continuità – Orientamento
Priorità cui si riferisce
Favorire l’inserimento in un nuovo contesto scolastico.
Migliorare la socializzazione e la conoscenza del sé.
Aiutare l’alunno nella scelta della scuola Secondaria di 2°
grado.
Traguardo di risultato
Passaggio graduale degli allievi da un ordine di scuola a un
altro.
Migliore collaborazione tra genitori degli alunni e docenti.
Riduzione della dispersione scolastica.
Aumento di almeno il 4 % annuo della corrispondenza tra la
scelta personale della scuola Secondaria di 2° grado il
consiglio orientativo espresso dai docenti del Consiglio di
classe.
Obiettivo di progetto
- Favorire l’accoglienza e la conoscenza di sé
dell’alunno
- Guidare gli allievi nel percorso formativo tra la scuola
Primaria e la scuola Secondaria di 1° grado.
- Rendere più consapevoli gli studenti delle proprie
potenzialità e attitudini per meglio orientare il proprio
percorso scolastico.
Situazione su cui
interviene
Gli interventi sono rivolti a tutti gli alunni dell’Istituto.
Attività previste
- Accoglienza degli alunni delle classi prime con relative
attività di inserimento.
- Predisposizione di attività e progetti mirati alla
conoscenza di sé e attività meta cognitive finalizzate
alla consapevolezza dei punti di forza e debolezza degli
alunni.
- Attività di continuità e orientamento per alunni
dell’ultimo anno scuola Primaria e alunni della scuola
Secondaria di 1° grado.
- Attività di coordinamento tra docenti della stessa
disciplina per programmazioni parallele, elaborazioni
di verifiche e valutazione.
- Compilazione e consegna dei consigli orientativi e
colloqui con le famiglie.
- Incontro con insegnanti della scuola Secondaria di 2°
grado presenti nel territorio per alunni e famiglie, con il
supporto di psicologo e mediatore linguistico.
- Partecipazione dei genitori di lingua non europea a
incontri con mediatori linguistici finalizzati
all’orientamento.
111
Risorse finanziarie
necessarie
Funzioni strumentali – Fondo di Istituto- Altri fondi.
Risorse umane (ore)/area Docenti curricolari e dell’organico di potenziamento
(mediatore linguistico, psicologo).
Indicatori utilizzati Iscrizione degli alunni agli istituti superiori ed esiti finali dopo
il primo anno di scuola secondaria di 2° grado.
Stati di avanzamento Test attitudinali e risultati ottenuti nelle varie discipline.
Confronto tra la scelta dell’alunno e il consiglio orientativo
espresso dai docenti.
Valori/situazioni attesi Passare da un valore attuale del 56,25 % di studenti che
seguono il consiglio orientativo a un valore del 60% nel 2016,
il 64% nel 2017 e il 70% nel 2018.
112
5.5 FABBISOGNO DI ORGANICO
SCUOLA INFANZIA E PRIMARIA
Fabbisogno per l'a.s 2016/2017
Motivazione
Posto comune
Posto di sostegno
Scuola dell’in- fanzia
24 2 12 sezioni tempo normale
Scuola
primaria
28 7
(3 alunni H molto gravi)
20 classi tempo normale e 3 gruppi classe tempo prolungato
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Con solo 3 sezioni intere (3 classi prime, 3 classi seconde, 3 classi terze ) : posti comuni 19,5 docenti, posti di sostegno 4 docenti
Classe di concorso/sostegno
Numero docenti a.s. 2015-16
Motivazione
A043 5
9 classi tempo normale
A059 3
A345 1,5
A445 1
A033 1
A032 1
A030 1
A028 1
AB77 1
AJ77 1
AM77 1
AC77 1
IRC 1
AD00 4
113
Anno scolastico 2016-2017
Visto che si prevede, nelle prossime classi prime, l’inserimento di 7 alunni
H, di cui 3 con una copertura totale delle ore settimanali tra sostegno e
assistenza educativa comunale, è auspicabile formare 4 classi, al fine di
inserire 2 alunni H in 3 classi prime e soltanto un alunno nella quarta
prima.
Ciò comporta un aumento di ore in organico rispetto al prospetto sopra
esposto, come di seguito riportato.
Classe di concorso/sostegno
Numero docenti + spezzone orario
a.s. 2016-17
Motivazione
A043 5 + 10 ore
10 classi
tempo normale
A059 3 + 6 ore
A345 1 + 12 ore
A445 1 + 2 ore
A033 1 + 2 ore
A032 1 + 2 ore
A030 1 + 2 ore
A028 1 + 2 ore
AB77 1
AJ77 1
AM77 1
AC77 1
IRC 1 + 1 ora
AD00 6
(3 alunni per 18 ore=3 docenti,
6 alunni per 9 ore= 3 docenti )
114
Per il potenziamento dell’offerta formativa il fabbisogno è stato definito in
relazione ai progetti ed alle attività contenuti nel Piano di Miglioramento:
Tipologia n. docenti Motivazione
EEEE 3 Sostituzione primo collaboratore del Dirigente Scolastico (semiesonero). Un docente per ogni scuola primaria dell’Istituto, vista la positività dell’assegnazione nell’ anno scolastico 2015/2016. PROGETTO RECUPERO E POTENZIAMENTO (vedi scheda progetto)
AD00 1 Alto numero di alunni H con gravi patologie alla Scuola Secondaria 1° PROGETTO “Una scuola per tutti” (vedi scheda progetto)
A345 1 Recupero, potenziamento e attività di mediazione linguistica PROGETTO RECUPERO E POTENZIAMENTO (vedi scheda progetto)
A036 1 Ascolto attivo, attività specifiche per l’orientamento scolastico PROGETTO ACCOGLIENZA - CONTINUITÀ - ORIENTAMENTO (vedi scheda progetto)
Posti per il personale amministrativo e ausiliario, nel rispetto dei limiti e dei
parametri come riportati nel comma 14 art. 1 legge 107/2015
Tipologia n.
DSGA 1
Assistente amministrativo
5
Collaboratore scolastico
17
Il fabbisogno potrebbe subire variazioni in ogni anno scolastico in base al
numero degli alunni e alle loro relative necessità.
115
5.6 PIANO FORMAZIONE (comma 124 legge n. 107/2015)
L’Istituto comprensivo considera il piano della Formazione strumento fondamentale per la crescita professionale del personale scolastico e per la formazione delle famiglie. La Formazione e l’Aggiornamento sono indispensabili per: costruire una cultura educativa ed un linguaggio comuni e condivisi all’interno dei
tre ordini di scuola. stimolare i processi di innovazione, ricerca e sperimentazione nella didattica
disciplinare e interdisciplinare anche in relazione alle competenze richieste per l’attuazione dei nuovi curricoli.
sostenere la capacità di collaborazione dei gruppi di insegnamento.
Nell’arco del triennio la formazione sarà coerente con le risultanze del RAV e del Piano di Miglioramento e verterà, oltre che sui contenuti obbligatori di cui al DLgs 81/08, da un lato sulla didattica disciplinare e sulla didattica inclusiva e dall’altro sull’acquisizione delle competenze digitali e sulle didattiche innovative.
Il Collegio Docenti, in coerenza con il piano dell’Offerta Formativa e con il piano di miglioramento, definisce per le attività di formazione/aggiornamento un monte ore di almeno 15 ore annue (formazione/aggiornamento in presenza e/o on line nell’anno scolastico 2015-2016 e nel successivo triennio). Delibera N. 257 del 21/09/2015
Tematica Ente promotore Operatori Periodo Durata Modalità Destinatari
“La scuola che promuove
salute”
MIUR – MINISTERO
DELLA SALUTE
Esperti esterni
Annuale Plurien-
nale Formazione
Dirigente Scolastico Docenti
Sicurezza,
Primo soccorso,
Antincendio, RSPP RLS
ASPP
Scuola Polo: I.T.C.G. Cuppari
Esperti esterni
Ottobre- maggio
Plurien-nale
Lezione frontale Simulazione Circle time
Docenti e ATA
Codice privacy Dl.vo 196/2003
Scuola Materiale
informativo Annuale
Plurien-nale
Autoformazione
Dirigente Scolastico
Direttore dei S.G.A.
Docenti e ATA
116
Gruppo di
lavoro di Istituto
per l’handicap (GLHI)
Gruppo di lavoro per
l’inclusione (GLI)
Scuola
Docenti di Istituto
Annuale Pluriennale
Lavoro di gruppo
Dirigente Scolastico Docenti
Valutazione e Autovalutazio
ne
Rete regionale:
AU.MI.RE I.C.” Via Tacito”
Civitanova Marche
Esperti esterni
Annuale Annuale Formazione Nucleo di
valutazione di Istituto
Formazione lingua inglese
Enti accreditati dal MIUR
Esperti esterni
Annuale Annuale Formazione Docenti di
inglese
Registro elettronico
Ente esterno
Scuola
Esperti esterni
Docente interno
Annuale Pluriennale Formazione
Dirigente Scolastico Docenti
Direttore dei S.G.A. ATA
Corsi di formazione attivati dal
C.T.I. e C.T.S.
I.C. Federico II
Scuola Sec. di 1° “G. Cesare” Falconara
Esperti esterni Annuale Annuale Formazione
Dirigente Scolastico Docenti
Polizia Postale Scuola
Polizia Postale Annuale Annuale Formazione
Dirigente Scolastico Docenti
Gestione delle emergenze
Comune di Monte Roberto
Esperti esterni
Annuale Annuale Formazione
Dirigente Scolastico Docenti
ATA
117
Progetto IPAD
“Si parte…
destinazione Europa 2020”
Scuola
Tecnico ditta fornitrice –
esperti interni. I.C “G. Solari” Loreto
Annuale Annuale Formazione Dirigente
Scolastico – Docenti
Corso di STORIA
Scuola
(Rete Clio92)
Esperti esterni
Annuale Annuale Formazione Dirigente Scolastico Docenti
Corsi di formazione
sulla didattica innovativa
IRASE
Esperti esterni
Annuale Annuale Formazione Dirigente Scolastico Docenti
Teatro TEATRO SERRA SAN QUIRICO
Esperti esterni
Annuale Annuale Formazione
Scolastico Docenti
Corsi sui disturbi
dell’apprendi-
mento per DSA e BES
Ente esterno
Esperti esterni Annuale Annuale Formazione Docenti
“Progetto maestra natura”
ISTITUTO SUPERIORE
DELLA SANITÀ-
Regione MARCHE
Esperti esterni Annuale Annuale Formazione Docenti
Corsi di formazione e
aggiorna- mento di
matematica
Ente Esterno
Esperti esterni Annuale Annuale Formazione Docenti
118
“Uso saggio del computer”
Azienda A.E.A
Esperti esterni Annuale Annuale Formazione
Dirigente Scolastico Docenti
Corsi di formazione per
la didattica digitale
Ente Esterno
Esperti esterni Annuale Annuale Formazione Docenti
119
5.7 FABBISOGNO DI ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE
MATERIALI
(Comma 6)
Si terrà conto in particolare delle seguenti priorità:
sviluppo delle competenze digitali degli studenti e potenziamento delle
metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;
potenziamento dell’inclusione scolastica degli alunni con bisogni educativi
speciali, percorsi individualizzati e personalizzati e riduzione del numero di
alunni per classe;
valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche;
Per ciò che concerne le attrezzature e infrastrutture materiali è stato possibile
realizzare, ormai da diversi anni e grazie anche all’esito positivo di una candidatura
presentata alla Fondazione CARIVERONA, il progetto “Si parte…destinazione
Europa 2020”, con la formazione di tre classi 2.0, una per ogni plesso di scuola
primaria dell’Istituto.
L’esito positivo della candidatura per accedere ai finanziamenti PON-FSE (Fondi
Strutturali Europei) permetterà di ampliare e adeguare le infrastrutture di rete
LAN/WLAN dell’Istituto.
Si auspica la realizzazione di laboratori linguistici mobili a seguito di una ulteriore
candidatura per l’accesso ai Fondi strutturali Europei e la creazione di un’aula 3.0,
progetto in rete con l’ITIS di Jesi per la valorizzazione e il recupero di ambienti
scolastici.
Per quanto riguarda le attività di didattica sperimentale e l’utilizzo di nuove
metodologie per l’inclusione degli alunni con disabilità si è presentato il progetto
:“La classe capovolta”.
In riferimento al “Piano nazionale per la Promozione della cultura del Made in Italy” , promosso dal MIUR, si è presentato il progetto “Un viaggio attraverso il ciclo del vino della Vallesina tra tradizione e contemporaneità
USO DEI LOCALI AL DI FUORI DEI PERIODI DI ATTIVITÀ DIDATTICHE
(comma 61 legge n. 107/2015)
CENTRO ESTIVO UISP
BANDA (ACCOGLIENZA BANDE GEMELLATE )
USO DELLA PALESTRA E DEI LOCALI DELLA EX MENSA PER PRANZO
DEGLI ANZIANI E PRANZO DELLA BANDA
120
CAP. VI
AA MM PP LL II AA MM EE NN TT OO DD EE LL LL ’’ OO FF FF EE RR TT AA
FF OO RR MM AA TT II VV AA
121
66..11 CCOOLLLLAABBOORRAAZZIIOONNII EESSTTEERRNNEE
L’Istituto Comprensivo, consapevole della necessità di costruire una rete educativa, ha attivato forme di collaborazione con soggetti istituzionali e privati operanti nel territorio per stabilire comuni strategie di azione e raggiungere obiettivi condivisi.
CON PER
Comuni di Monte Roberto, Castelbellino, San Paolo di Jesi
Servizio di prescuola, trasporto, mensa
Attività musicale, teatrale, motoria, con esperti interni/esterni
Borse di studio
Accordo di Rete Regionale: I.C. “Soprani” Castelfidardo (Scuola capofila), I.C. “Solari” Loreto, I.C. “Bruno da Osimo” Osimo, I.C. “Alighieri” Pesaro
“Minisindaci dei Parchi di Italia: Coloriamo il nostro futuro”
Accordo di Rete Nazionale Scuola polo I.C. Castellana Sicula –Polizzi G.
“Minisindaci dei Parchi di Italia: Coloriamo il nostro futuro”
Università degli studi di Macerata e
Urbino
Università della terza età della Media
Vallesina
Tirocinanti
Corsi per adulti
Bande Musicali dei tre Comuni Collaborazioni e manifestazioni
CIS – Moie di Maiolati / CIR 33 Progetto Ambiente
Convenzione sottoscritta dai Comuni di Monte Roberto, Castelbellino, San Paolo di Jesi
Laboratorio Linguistico Interculturale per l’integrazione alunni immigrati
CTI (Centro territoriale per l’inclusione- integrazione degli alunni diversamente abili, con difficoltà di apprendimento e con Bisogni Educativi Speciali)– I.C. “Federico II” Jesi /CTS (Centro Territoriale di Supporto) I.C. Falconara Centro
Integrazione alunni diversamente abili
Corsi di formazione
I.C. “Lorenzo Lotto” Jesi Centro I.C. “Solari” – Loreto
Centro Interculturale “Agorà” (Progetto di rete interistituzionale) “Sempre più in alto”
122
Convenzione con l’ASUR MARCHE Area Vasta n.2
Prevenzione e Promozione alla salute – Nuovo PEI (Piano Educativo Personalizzato)
Ente esterno – Esperti Madrelingua Inglese
Certificazione Cambridge /Lettore Madrelingua /Teatro in lingua
Accordo di Rete Regionale triennale:AU.MI.RE- Scuola capofila: I.C. “Via Tacito” Civitanova Marche
Autovalutazione miglioramento e rendicontazione sociale
OIKOS Educazione alla salute
CROCE ROSSA Castelplanio Primo Soccorso e Gestione delle Emergenze
Protezione civile Gestione delle Emergenze
Polizia postale
Fondazione “Ema Pesciolinorosso”
Attività di informazione/prevenzione per genitori e alunni della Scuola Secondaria di 1°
Collaborazioni con il C.O.N.I. – UISP-
VOLLEY – BASKET –RUGBY – TWIRLING
Attività sportive
Gruppo Spaggiari Parma Classe viva (Registro Elettronico)
“ComputerOne“ – Cingoli (MC) Tecnico informatico per l’Istituto
Tecnico ditta fornitrice apparecchia-ture informatiche
I.C. “Soprani” Loreto
Progetto IPAD “Si parte…destinazione Europa 2020
Formazione
AVIS Moie e Castelplanio Progetti
*I.C. Novelli Natalucci di Ancona /Scuola in ospedale (scuola polo)
Istruzione domiciliare per l’assistenza professionale a domicilio
Centro per l’impiego (CIOF) Jesi Formazione personale docente e non
IRASE Costituzione di una rete per eventuali adesioni a progetti
Liceo Musicale “Rinaldini” Ancona Curricolo in verticale: filiera musicale
Clio92 CORSO DI STORIA
123
66..22 OOLLTTRREE IILL CCUURRRRIICCOOLLOO
LLaabboorraattoorriioo
IInntteerrccuull ttuurraallee
Il Laboratorio Linguistico Interculturale
favorisce l’integrazione degli alunni di lingua straniera, soprattutto quelli di recente immigrazione, dei Comuni di Monte Roberto,
Castelbellino, S.Paolo di Jesi.
CCeerr ttii ff iiccaazziioonnee eesstteerrnnaa
ddii LLiinngguuaa IInngglleessee
Sono programmati interventi nelle classi
terminali della scuola primaria e nelle classi della scuola secondaria di 1° di un
lettore madrelingua inglese, quale contributo alla preparazione degli alunni che, a fine anno scolastico, (classi quinte
Primaria e terze Scuola Secondaria 1°) potranno scegliere di sostenere la certificazione esterna.
CCeennttrroo ssppoorrtt iivvoo
SSccoollaasstt iiccoo
Gli alunni della Scuola Secondaria di 1°
hanno la possibilità di svolgere, in orario extrascolastico, lezioni di rugby e di partecipare a tornei.
LLaattiinnoo ee GGrreeccoo
Gli alunni delle classi terze della Scuola Secondaria di 1° hanno la possibilità di
svolgere, in orario extrascolastico, lezioni di latino.
RReeccuuppeerroo
Sono previste ore di recupero in orario scolastico ed extrascolastico per quanto riguarda l’italiano, la matematica e la
lingua inglese, per permettere agli alunni in difficoltà di poter recuperare.
CCoorroo ddii IIsstt ii ttuuttoo
I bambini dai 6 ai 10 anni, seguiti da insegnanti di strumento dell’Istituto,
svolgono 1 ora di lezione a settimana.
VViissii ttee gguuiiddaattee ee vviiaaggggii
ddii iiss ttrruuzziioonnee
Le visite guidate e i viaggi di istruzione costituiscono un arricchimento
dell’attività scolastica e rispondono alle finalità formative e culturali esplicitate nel P.O.F..
124
6.3 LAVORARE PER PROGETTI
Lavorare per progetti significa offrire agli studenti un’occasione dinamica di apprendimento che coinvolge tutti i soggetti attori dell’azione didattica, in relazione alle proprie specificità. Scopo del lavoro di progetto è fare propria la metodologia della ricerca, che mira a sviluppare le seguenti competenze: per gli alunni saper pianificare il proprio lavoro in relazione a compiti precisi saper organizzare i propri interventi saper individuare le strategie più idonee al conseguimento degli obiettivi prefissati saper rispettare i tempi di consegna sapersi assumere responsabilità sapersi autovalutare per crescere in autostima e consolidare la fiducia in sé
per i docenti saper pianificare saper organizzare saper gestire il gruppo classe e le risorse a disposizione saper valutare, attraverso attività di monitoraggio e verifica, l’efficacia del proprio
intervento La metodologia progettuale si sviluppa all’interno di una mappa di competenze intese come conoscenze finalizzate, le quali non escludono gli obiettivi di apprendimento tipici del curricolo tradizionale, ma li integrano, potenziando le capacità dell’alunno. *In tal modo l’attenzione è spostata dal “sapere” al “saper essere”, attraverso il “saper fare”.
125
Progetto lettura (Infanzia – Primaria - Secondaria 1°)
Progetto lingua inglese (Infanzia)
LETTORE MADRELINGUA (Primaria e Secondaria 1°)
TEATRO IN LINGUA (Secondaria 1°)
CLIL (Content and Language Integrated Learning) (Primaria)
♫ TEATRO (Primaria - Secondaria 1°)
♫ “SHOAH - Giornata della memoria” (Secondaria 1°)
♫ ARTE ( Infanzia – Primaria- Secondaria 1°)
♫ Manifestazioni e feste finali (Infanzia - Primaria - Secondaria 1°)
♫ Progetto AVIS (Secondaria 1°)
♫ “Festa dei nonni” (Primaria)
♫ Orchestra e coro d’ Istituto
♫ “Bach e dintorni” (Secondaria 1°)
PROTEZIONE E VOLONTARIATO (Unione dei Comuni della Media Vallesina)
PREVENZIONE E PROMOZIONE ALLA SALUTE (ASUR MARCHE)
“Sicurezza nella scuola” (Secondaria 1°)
“Stand by me” - educazione alla salute (Secondaria 1°)
“Educazione all’affettività” (Primaria - Secondaria 1°)
“LIFE SKILLS” (Infanzia)
Attività con C.R.I. : tecniche di primo soccorso (Secondaria 1°)
“DONACIBO” (Primaria)
ORIENTAMENTO e CONTINUITÀ (Infanzia - Primaria - Secondaria 1°)
“Open day” (Infanzia)
“Vuoti a perdere…no grazie” OIKOS (Secondaria 1°)
“Una vita da social” – attività con polizia postale (Secondaria 1°)
Prevenzione-informazione- Fondazione “Ema Pesciolinorosso” (Secondaria 1°)
Sportello d’ ascolto
“Adotta un monumento ” (Primaria)
RREEGGIISSTTRROO EELLEETTTTRROONNIICCOO (Primaria e Secondaria 1°)
GIOCHI MATEMATICI (Primaria e Secondaria 1°)
Informatica (Infanzia)
SSII PPAARRTTEE……DDEESSTTIINNAAZZIIOONNEE EEUURROOPPAA 22002200”” –– CCLL@@SSSSEE 22..00 ((Primaria))
CCLL@@SSSSEE 33..00 ((Primaria e Secondaria 1°))
LLAABBOORRAATTOORRIIOO DDII SSCCIIEENNZZEE (Secondaria 1°)
““EEDDUUCCAAZZIIOONNEE AALLIIMMEENNTTAARREE”” (Secondaria 1°)
PPRRIIMMII PPAASSSSII –– GGIIOOCCAAGGIINN ((IINNFFAANNZZIIAA ))
AATTTTIIVVIITTÀÀ MMOOTTOORRIIAA CCOONN EESSPPEERRTTII ((PPRRIIMMAARRIIAA))
SSPPOORRTT DDII CCLLAASSSSEE ((PPRRIIMMAARRIIAA))
RRAAGGAAZZZZII DDII CCLLAASSSSEE –– VVOOLLLLEEYY ((SSEECCOONNDDAARRIIAA DDII 11°°))
SSPPOORRTT AA SSCCUUOOLLAA –– CCEENNTTRROO SSPPOORRTTIIVVOO SSCCOOLLAASSTTIICCOO :: RRUUGGBBYY ((SSEECCOONNDDAARRIIAA DDII 11°°))
AREA LINGUISTICA
AREA ARTISTICO-ESPRESSIVA
AREA SOCIALE
AREA SCIENTIFICO - TECNOLOGICA
SPORT A SCUOLA
126
PROGETTO ACCOGLIENZA
“COLORIAMO IL NOSTRO FUTURO” (Progetto nazionale riconosciuto dal MIUR)
LABORATORIO INTERCULTURALE
ELEZIONE RAPPRESENTANTI DI CLASSE (Scuola Secondaria di 1°)
TRE CONSIGLI COMUNALI DEI RAGAZZI (uno per ogni comune dell’Istituto)
4 NOVEMBRE
GIORNATA
DELL’UNITÀ
NAZIONALE
E DELLE FORZE
ARMATE
20 NOVEMBRE
GIORNATA
NAZIONALE
PER I
DIRITTI
DELL’ INFANZIA
E
DELL’ADOLESCENZA
10
DICEMBRE
GIORNATA
DELLA
DICHIARA
-ZIONE
UNIVERSA
-LE
DEI
DIRITTI
UMANI
10
DICEMBRE
GIORNATA
DELLE
MARCHE
27
GENNAIO
GIORNATA
DELLA
MEMORIA
16 MARZO
GIORNATA
IN
MEMORIA
DI
DOMENICO
RICCI
RASSEGNE MUSICALI
PROGETTO MUSICA: ATTIVITA’ CON ESPERTO (Primaria)
PROGETTO MUSICA: ATTIVITA’ CON ESPERTO (Infanzia)
PROGETTO NAZIONALE-REGIONALE MINI SINDACI DEI PARCHI
D’ITALIA
PROGETTO CIS
PROGETTO AMBIENTE (“Frutta nelle scuole”– “Bimboil”)
Progetto: “Adotta un visciolo”
“Orto a scuola” (Primaria- Infanzia)
Italiano – Matematica – Lingua Inglese – Latino e Greco
Gruppi di lavoro con attività mirate per alunni con BES
EDUCARE ALLA PACE A SCUOLA:
UN DOVERE E UNA SCELTA
IL PIACERE DI FARE MUSICA
UNA SCUOLA PER L’AMBIENTE
RECUPERO E POTENZIAMENTO
ISTRUZIONE DOMICILIARE
127
Alla presenza di un considerevole numero di alunni provenienti da culture diverse, la nostra
scuola risponde mettendo in atto interventi che mirano a ridurre ansie, timori, delusioni e
tensioni, favorendo la formazione di alunni capaci di interagire in una società pluralista e
interculturale, dove la diversità sia percepita come occasione di crescita e di arricchimento
personale.
Per le famiglie di origine dei nostri alunni si promuove un intervento che solleciti una reale
integrazione all’interno del Paese ospitante.
LABORATORIO LINGUISTICO
Il Laboratorio Linguistico è destinato agli alunni immigrati del territorio compreso tra i
Comuni di Castelbellino, Monte Roberto, S. Paolo e nasce grazie alla collaborazione dei tre
Comuni che fanno capo al suddetto Istituto, i quali, stipulando una CONVENZIONE
INTERCOMUNALE finanziano parte dei Laboratori.
Il Laboratorio si prefigge di favorire l’integrazione degli alunni di lingua straniera,
soprattutto quelli di recente immigrazione, che tramite una “full immersion” hanno la
possibilità di apprendere la lingua del “qui e ora”, successivamente la lingua per comunicare
e in seguito la lingua dello studio.
Gli alunni immigrati sono seguiti da operatrici linguistiche, in gruppi ristretti, in base alle
loro esigenze e ai loro bisogni concreti, psicologici, linguistici e culturali.
Il Laboratorio sarà realizzato presso i vari plessi dell’Istituto, in orario curricolare, da
novembre a maggio.
ATTIVITA’ CHE L’ISTITUTO COMPRENSIVO INTENDE PROMUOVERE
ALL’INTERNO DEL PROGETTO
Attuazione del protocollo di accoglienza, stilato nell’ambito della rete “AGORA’ (Centro
INTERCULTURALE di Jesi)” con gli EE.LL. e realizzazione di un centro per
l’integrazione e l’intercultura. Il Centro è una struttura di servizio alle azioni di
accoglienza e integrazione svolto dalle singole scuole di ogni Istituto della Rete. E’
orientato all’aggiornamento e alla formazione continua dei docenti e degli ATA sui temi
dell’accoglienza e del dialogo interculturale.
Funzione Strumentale – Interventi e servizi agli studenti che:
accoglie i nuovi alunni;
tiene i rapporti tra scuola e famiglia;
osserva e propone l’assegnazione alla classe in collaborazione con i docenti;
tiene i rapporti con il Laboratorio interculturale, con gli EE.LL. e le altre istituzioni
del territorio e del distretto;
si occupa degli alunni con BES (bisogni educativi speciali) negli aspetti
amministrativo-burocratici, comunicativo - relazionale, educativo - didattico e
sociale.
effettua il monitoraggio riguardo all’integrazione;
relaziona al Collegio e al Consiglio di Istituto sull’efficacia e sull’efficienza dei
servizi.
AZIONI AMMINISTRATIVO – BUROCRATICHE
L’iscrizione rappresenta il primo passo di un percorso di accoglienza. L’unità operativa
della segreteria, incaricata dell’iscrizione, deve essere preparata ad interagire con i nuovi
128
utenti, anche attraverso la messa a disposizione di moduli e note informative tradotti
almeno in inglese, francese e spagnolo.
L’ufficio iscrive l’alunno, raccoglie la documentazione relativa alla precedente scolarità;
acquisisce l’opzione di avvalersi o no dell’insegnamento della religione cattolica;
informa la Funzione Strumentale e fissa un incontro con la famiglia.
AZIONI COMUNICATIVE E RELAZIONALI
La prima conoscenza: La Funzione Strumentale effettua tempestivamente un colloquio
con la famiglia, raccoglie informazioni sull’alunno, sui suoi percorsi scolastici, sulla sua
biografia linguistica, compilando un’apposita scheda. Se necessario utilizza un
mediatore linguistico messo a disposizione dalla rete territoriale. Dopo la raccolta dei
dati propone la classe o la sezione d’inserimento, tenendo conto dell’età anagrafica,
dell’ordinamento degli studi del Paese di provenienza, delle competenze e delle abilità
possedute dall’alunno; fornisce i dati raccolti al team docente che accoglierà l’alunno
servendosi dei servizi del laboratorio per facilitarne l’integrazione.
AZIONI EDUCATIVO – DIDATTICO
L’inserimento nella classe: il team docenti favorisce l’inserimento nella classe
promuovendo attività in piccoli gruppi, di tutoraggio, di lavoro cooperativo. Individua
modalità di semplificazione o facilitazione linguistica per le varie materie, avvalendosi
delle competenze maturate direttamente o di altri colleghi o con l’aiuto degli operatori
linguistici che intervengono direttamente nelle classi. In caso di assoluta non conoscenza
della lingua italiana il team dei docenti collabora con il Centro per percorsi didattici di
esplorazione della cultura del Paese di provenienza dell’alunno. Infine individua criteri
di valutazione coerenti con il percorso educativo didattico programmato per l’alunno.
AZIONI A LIVELLO INTERISTITUZIONALE
L’istituto fa parte della rete di Scuole del Progetto “AGORA’” divenuto CENTRO
INTERCULTURALE territoriale con sede a Jesi dall’anno scolastico 2006/2007.
PROGETTO PER LA PREVENZIONE DEL DISAGIO E LA PROMOZIONE DEL
SUCCESSO FORMATIVO
Questo progetto, in accordo con la Mission dell’Istituto, nasce per contribuire ad
assolvere le finalità istituzionali del Piano dell’Offerta Formativa. Si rivolge ad alunni,
genitori e docenti e ha come finalità:
Prevenzione e intervento sui comportamenti “a rischio” presenti nell’Istituto;
Attivazione di un Servizio Psicopedagogico (se si trovano i finanziamenti) con
funzioni di prevenzione e recupero del disagio scolastico, di sensibilizzazione e
supporto a tutti i soggetti che, variamente, influenzano la relazione educativa;
Interventi per le classi I, II e III della Scuola Secondaria di 1° grado di esperti
dell’OIKOS nell’ambito del piano territoriale di prevenzione;
Partecipazione al Festival dell’Educazione promosso dal’ASUR area vasta n.2 e
dall’Ambito Territoriale sociale IX.
Rappresentante legale dell’ Istituto Comprensivo:
Per l’Istituto Comprensivo di Monte Roberto, Castelbellino, San Paolo di Jesi - Prof.ssa
Maria Luisa Cascetti.
129
Il nostro Istituto Comprensivo fa parte della Rete Nazionale Minisindaci dei Parchi
“Coloriamo il nostro futuro”, che coinvolge Minisindaci e Consiglio Comunale dei ragazzi
di sei Istituti collegati in rete: I.C. “B. Gigli” di Monte Roberto, I.C. “Soprani” di
Castelfidardo, I.C. “Solari” di Loreto, I.C. “Alighieri” di Pesaro, I.C. “Bruno da Osimo” di
Osimo.
La Rete si propone di far sì che gli studenti si trasformino in cittadini consapevoli: assimilando i valori della nostra Carta costituzionale; sperimentando forme di partecipazione attiva alla vita democratica; approfondendo specifiche tematiche quali l’educazione ambientale ed i valori
del rispetto dell’integrazione e della multiculturalità.
Il compito di questo progetto è quello di promuovere una coscienza civica alla luce della
Legge 169 del 30.10.2008, che introduce l’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione.
Nasce con l’intento di favorire lo scambio culturale e sociale tra le scuole interessate e
favorire la conoscenza e la valorizzazione del proprio territorio, specialmente in rapporto
alle aree dei parchi. Attraverso la raccolta di informazioni, questionari, elaborazione di
cartelloni, gli alunni saranno sensibilizzati ad un maggior senso civico e al rispetto per
l’ambiente.
La finalità della Rete nazionale “Coloriamo il nostro futuro” coniuga lo sviluppo
dell’educazione alla legalità e dell’educazione ambientale, attraverso percorsi tematici
condivisi tra tutte le scuole aderenti e soprattutto attraverso l’elezione dei Consigli
Comunali dei Ragazzi che ciascuna scuola attiva, in raccordo con le rispettive
Amministrazioni locali. Le scuole aderenti alla rete hanno la possibilità di interagire e di
incontrarsi in occasione di un Convegno nazionale annuale . Alla composizione dei Consigli
Comunali partecipano la Scuola Secondaria di 1° di Monte Roberto e le classi IV e V delle
Scuole Primarie di Castelbellino, Monte Roberto e San Paolo di Jesi, alla realizzazione del
progetto tutte le Scuole dell’Istituto
130
Il nostro Istituto è da tempo protagonista di varie iniziative tese a valorizzare l’attività
musicale dei ragazzi; l’organizzazione e la partecipazione a rassegne e concorsi offre agli
alunni, dei vari ordini di scuola, la possibilità di esibirsi e confrontarsi. I ragazzi della
Scuola secondaria di 1° hanno inoltre partecipato ad importanti rassegne, concorsi,
realizzazione di CD.
La scuola è fornita di strumentazione tradizionale, elettronica e didattica.
L’istituzione del corso ad indirizzo musicale, nell’anno scolastico 2007/2008, fa nascere
l’esigenza di una ulteriore e più specifica caratterizzazione in senso musicale dell’intero
Istituto, che miri a coinvolgere attivamente tutti gli alunni e il territorio.
La Scuola dell’Infanzia ha richiesto l’intervento di un esperto di musicoterapia al fine di
favorire situazioni di autocontrollo e gestione delle emozioni, per costruire atteggiamenti
positivi di relazione nel gruppo, ricercando e ritrovando nell'espressione musicale una
dimensione di benessere del proprio io.
La proposta per la scuola Primaria è di orientare l’attività musicale sul metodo ORFF,
favorendo l’utilizzo dello strumentario e la realizzazione di manifestazioni, gli alunni hanno
la possibilità di svolgere alcune lezioni di approfondimento con docenti di strumento del
nostro istituto.
Dall’anno scolastico 2008/2009 è stato istituito il CORO DELL’ISTITUTO, seguito da
insegnanti di strumento a cui partecipano i bambini dai 6 ai 10 anni e periodicamente alunni
della Secondaria di I°, che facevano parte del coro negli anni precedenti.
La scuola Secondaria di 1° propone la rassegna natalizia, come conclusione del progetto
AVIS e con il coinvolgimento di ex alunni dell’indirizzo musicale, esibizioni individuali dei
ragazzini che frequentano i vari corsi di strumento e la realizzazione del progetto “Shoah –
giorno della memoria”.
A San Paolo di Jesi, alcuni alunni dell’indirizzo musicale, si esibiranno nell’esecuzione di
alcuni brani di Bach.
Il nostro Istituto ha presentato, nel mese di giugno 2014, la sua candidatura per
l’individuazione di Istituzioni scolastiche con progetti musicali (ai sensi del D.M. n° 8 del
31/01/2011, potenziamento della pratica musicale nella scuola primaria) ai fini della
costituzione di un elenco regionale ed è risultato al primo posto.
Questo progetto di Istituto nasce con l’obiettivo di promuovere nei giovani una mentalità di
sviluppo consapevole del territorio a partire dai contesti di vita e di relazione in cui vivono,
dall’aula scolastica all’ambiente scolastico, fino alla città ed al mondo intero.
Tale progetto, che coinvolge tutti gli ordini di scuola, si propone di attivare un percorso di
conoscenza e di studio del proprio ambiente di vita da differenti angolazioni a seconda
dell’età degli alunni coinvolti.
Si prevede la realizzazione di CD/DVD, depliants, opuscoli, mostra di oggetti realizzati
dagli alunni, drammatizzazioni e l’ adesione ad iniziative proposte da ENTI e
ASSOCIAZIONI locali.
131
L’Istituto promuove attività sportive a tutti i livelli di scuola. Dal progetto “Primi passi”
(Giocagin), che coinvolge i bambini dell’ Infanzia, all’attività con esperti (Volley – Basket
–twirling,…) nella scuola Primaria, alla partecipazione dei giochi studenteschi per la scuola
Secondaria di 1° e la possibilità di svolgere, in orario extrascolastico, lezioni di rugby.
Il progetto Lettore madrelingua è rivolto agli alunni delle classi V della scuola Primaria e a
tutte le classi della scuola Secondaria di 1°. La possibilità di poter svolgere alcune lezioni
con un insegnante madrelingua è un’occasione di crescita a livello didattico ed educativo,
favorendo dinamiche relazionali e di convivenza e permettendo una maggiore
familiarizzazione con gli intercalari tipici della lingua inglese. Con il progetto CLIL
(Content and Language Integrated Learning) si offre la possibilità di effettuare, durante
l’anno scolastico, alcune lezioni di matematica, scienze, arte,…in lingua inglese per
potenziare le competenze linguistiche e arricchire anche il lessico specifico, fornendo agli
studenti nuove motivazioni che stimolino l’apprendimento di una lingua, mostrandone
l’utilità anche pratica.
L’Istituto, dotato di supporti informatici presenti nei vari plessi e di lavagne interattive
(LIM), promuove attività di potenziamento delle abilità in campo multimediale.
Gli alunni delle classi quarte e quinte della scuola primaria e gli alunni della Scuola
Secondaria di 1° partecipano ai giochi matematici del centro Pristem Eleusi Università
Bocconi.
Per tutte le classi della scuola Primaria e Secondaria di 1° è attivo il registro elettronico.
In alcune classi delle scuole primarie dell’Istituto è attivo il progetto “Si
parte…destinazione Europa 2020” - cl@sse 2.0, che ha lo scopo di favorire il processo di
insegnamento-apprendimento con l’utilizzo di tecnologie informatiche (iPad).
Si auspica la realizzazione della classe3.0 e del laboratorio linguistico mobile.
132
Il progetto si rivolge a tutti gli alunni dell’Istituto. Per la scuola Secondaria di 1° si
propongono attività volte a promuovere lo sviluppo armonico della personalità nella sua
dimensione cognitiva, affettiva, sociale, rendendo gli alunni consapevoli della necessità di
assumere una pluralità di decisioni ai fini del conseguimento di un unico obiettivo.
Attraverso la conoscenza e l’accettazione di sé, la conoscenza delle proprie inclinazioni e
della realtà socio- economica del territorio si cerca di accompagnare l’alunno verso scelte
consapevoli.
Saranno illustrate, agli alunni delle classi terze, le possibili successive scelte e saranno
fornite informazioni relative alle scuole del territorio, promuovendo la partecipazione alle
giornate di “scuola aperta” degli Istituti Superiori e invitando le famiglie e gli alunni presso
l’Istituto per un incontro di informazione e orientamento.
Le classi prime della Scuola Secondaria incontreranno a gennaio gli alunni delle classi V e
li guideranno alla conoscenza di quello che sarà il loro futuro percorso scolastico attraverso
lo svolgimento di attività strutturate. Sempre nell’ottica della continuità si prevedono
incontri e collaborazione anche tra Infanzia e Primaria.
Il progetto caratterizza da anni il nostro Istituto coinvolgendo le scuole dell’Infanzia.
L’obiettivo è quello di promuovere la capacità di pensare in modo critico e creativo
riflettendo e valutando le proprie azioni e i propri comportamenti in rapporto agli altri.
Valorizzare le esperienze del fanciullo e favorire il confronto e il rispetto delle diversità.
PROGETTO DI
MIGLIORAMENTO
Nell’ambito del progetto “Migliorare il benessere a scuola” (le regole fanno bene al
cervello) la scuola dell’Infanzia proseguirà il Progetto “Life Skills”, la scuola Primaria e
Secondaria di 1° svolgeranno azioni volte al miglioramento del comportamento scolastico
degli alunni.
Inoltre dall’a.s 2014/2015 la direttiva MIUR n. 11 del 18 /09/2014, relativa alle priorità
strategiche del Sistema Nazionale di Valutazione (SNV) per gli anni scolastici 2014/2015,
2015/2016 e 2016/2017, dà l’avvio a processi di autovalutazione in tutte le scuole. Tutti gli
istituti scolastici hanno redatto entro il 10/10/2015 un Rapporto di autovalutazione (RAV),
133
utilizzando un formato corredato di indicatori e dati comparabili, reso disponibile
dall’Invalsi.
Tale rapporto è composto da 5 sezioni:
1. la prima riguarda il contesto e dovranno essere elencati: popolazione scolastica,
territorio e capitale sociale, risorse economiche e materiali, risorse professionali;
2. la seconda gli esiti degli studenti: risultati scolastici, risultati delle prove Invalsi,
competenze chiave e di cittadinanza, risultati a distanza;
3. la terza riguarda i processi e le pratiche educative e didattiche. Quindi bisognerà
elencare il curricolo, progettazione e valutazione, ambiente di apprendimento,
inclusione e differenziazione, continuità e orientamento. Importante anche
l'elencazione delle pratiche gestionali e organizzative: orientamento e organizzazione
della scuola, sviluppo e valorizzazione delle risorse umane, integrazione con il
territorio e rapporti con le famiglie;
4. la quarta riguarda il processo di autovalutazione;
5. la quinta l'individuazione delle priorità, traguardi, obiettivi di processo.
I dati e lo stesso Rapporto sono stati immessi in una piattaforma predisposta dai Servizi
Informativi del Miur e sarà reso pubblico mediante il portale Scuola in chiaro e pubblicato
anche sul sito web dell’Istituzione scolastica.
Per la predisposizione del RAV le varie componenti dell’ Istituto hanno intrapreso uno
strutturato processo di riflessione, teso alla pianificazione e alla predisposizione del Piano di
Miglioramento (PdM) e alla conseguente richiesta dell’organico dell’autonomia.
La valutazione non è uno scopo, ma è uno strumento che serve a raggiungere uno scopo:
migliorare e mettere a frutto il potenziale di ogni singola scuola.
Il nostro Istituto aderisce alla rete regionale triennale AUtovalutazione – MIglioramento -
REndicontazione sociale .
ISTRUZIONE DOMICILIARE
L’istituto ha elaborato un progetto per l’istruzione a domicilio dei bambini che non possono
frequentare le lezioni per gravi motivi di salute.
Tali bambini hanno la possibilità di poter essere seguiti a casa da docenti dell’Istituto, se
disponibili, o in alternativa da personale qualificato esterno.
TUTTE LE SCHEDE PROGETTO SONO DEPOSITATE PRESSO GLI UFFICI DELLA
SEGRETERIA DELL’ISTITUTO
134
L’Istituto Comprensivo di Monte Roberto, Castelbellino. San Paolo di Jesi, in ottemperanza al D.
Lgs. 81/2008 e collegate, riguardanti la salute e la sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro,
attua il progetto Scuola Sicura che si articola nei seguenti punti:
Ciascuna sede è dotata, in ottemperanza alle leggi citate, di un piano di evacuazione degli
edifici scolastici; detto piano viene rivisto e aggiornato annualmente;
In ciascuna sede vengono effettuati nel corso dell’anno scolastico almeno due esercitazione di
evacuazione, secondo le modalità del suddetto piano;
In ogni plesso è prevista la redazione del “Documento di valutazione dei rischi”;
In ciascuna delle 8 sedi è prevista la designazione di una “figura sensibile” preposta alla
gestione dell’emergenza;
L’istituto partecipa ai corsi promossi dalla Croce Rossa Italiana e ai corsi di formazione presso
la Scuola Polo “Cuppari” di Jesi.
REFERENTI E RESPONSABILI
Geometra Angeloni Eugenio: Responsabile del servizio di prevenzione e Protezione (RSPP)
Insegnante Cardinali Marisa: Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS)
Insegnante Peloni Marinella: Addetto al servizio di prevenzione e protezione (ASPP)
ADDETTI ALLE EMERGENZE NEI SINGOLI PLESSI
Plesso Addetti
antincendio Addetti al
Pronto
Soccorso
AAddddeettttii
aallll’’eemmeerrggeennzzaa eedd
aall ssiisstteemmaa ddii
eevvaaccuuaazziioonnee
1.
Sc. Sec.1° grado
Prof.ssa Mazzoni Roberta Prof.ssa Venturo Maria
Prof. Triti Valeria
Prof.ssa Marcuccini
Emanuela
C. s. Vitali Antonia
Prof.ssa Fantini Marta
Prof.ssa Carbini Fausta
Prof.ssa Urbani Floriana C.s. Pertosa Raffaele
Prof. Fagioli Carlo
(palestra)
2. Sc. Prim. Pianello
“Rodari” pl. A
Ins. Federici Tiziana Ins. Fiorentini Marisa Ins. Fiorentini Marisa
C.s. Santarelli Giuliana Ins. Rossi Alessandra
135
3. Sc. Prim. Pianello
“Rodari”
plesso B
Ins. Reali Stefania Ins. Grassetti Giuliana
Ins. Cerioni Cinzia
Ins. Sassaroli M. Zenobia C. s. Uncini Giuliana
Ins. Fiorentini Eliana Ins. Cerioni Cinzia
Ins. Fichera M. Carmela
4. Sc. Infanzia Pianello
“Collodi”
Ins. Tarabù Tiziana Ins. Granili M. Pia
Ins. Peloni Marinella
Ins. Chieco Domenica C.s. Ospedali Augusta
5. Sc. Prim.
Castelbellino“Moro”
Ins. Cocilova Silvana Ins. Fabbretti Roberta
Ins. Mattioni Roberta C.s. Pellegrini Silvana Ins. Ciattaglia Claudia
6. Sc. Infanzia
Castelbellino
Ins. Piccioni Giuseppina Ins. Belardinelli Laura
Ins. Tosti Pamela Ins. Ciccarelli Luana Ins. Graciotti Isanna
7. Sc. Infanzia Pantiere
Ins. Mandolini Stefania C.s. Cesaretti Anna Rita
Ins. Mandolini Stefania Ins. Giulioni Monica
8.
Sc. Infanzia e
Primaria
“Scuppa”
Ins. Bambini Stefania Ins. Mugianesi Monya
Ins. Nocelli Nicoletta
Ins. Romagnoli Romina
Ins. Morresi Catia
Si elencano di seguito le mansioni da svolgere dagli addetti alle emergenze, nominati secondo il d.
Lgs. 81/2008:
1. Frequentare i corsi corrispondenti alla nomina;
2. acquisire le nozioni relative al piano di emergenza, evacuazione, antincendio e primo
soccorso;
3. essere parte attiva nelle operazioni di simulazione;
4. individuare e comunicare l’eventuale segnaletica necessaria da acquistare;
5. controllare e provvedere che venga effettuata la manutenzione periodica degli estintori e
segnalare la loro scadenza;
6. richiedere il materiale della legge sopra citata.
Figure sensibili, addetti alla prevenzione e protezione
Sc. Secondaria I° Pianello V. Prof. Triti Valeria
Sc. Primaria plesso A Pianello V. Ins. Fiorentini Marisa
Sc. Primaria plesso B Pianello V. Ins. Cerioni Cinzia
Sc. Infanzia “Pianello V. Ins. Peloni Marinella
Sc. Primaria Castelbellino Ins. Mattioni Roberta
Sc. Infanzia Castelbellino Ins. Tosti Pamela
Sc. Infanzia Pantiere Ins. Mandolini Stefania
Sc. Primaria San Paolo di Jesi
Ins. Romagnoli Romina
Sc. Infanzia San Paolo di Jesi
Istituzione GIORNATA NAZIONALE per la sicurezza nelle scuole
(comma 159 legge 107/2015)
L’AGGIORNAMENTO DEGLI INCARICHI AVVIENE ENTRO IL 30 OTTOBRE DI
OGNI ANNO SCOLASTICO
136
ORARIO SERVIZI DI SEGRETERIA
Mattino pomeriggio
Orario
funzionamento
Uffici di Segreteria
Dal lunedì al sabato
07.30 – 14.00
Mercoledì
15.00 – 18.00
Orario
funzionamento
sportello
per l’utenza
interna ed esterna
Dal lunedì al sabato
11.00 - 13.00
Mercoledì
15.00 – 18.00
Il Dirigente Scolastico Prof.ssa Maria Luisa Cascetti
riceve su appuntamento
tutti i giorni dalle 10.00 alle 13.30