ISTITUTO COMPRENSIVO “Beniamino Gigli” · CLIL Ed. musicale Ed. motoria 2.. ASSAPPEERR FFARREE...

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ISTITUTO COMPRENSIVO “Beniamino Gigli” MONTE ROBERTO - CASTELBELLINO - SAN PAOLO DI JESI Via Trento, 54 Pianello Vallesina 60030 MONTEROBERTO (AN) Tel. e fax : 0731/702632 cod. fiscale 91017930420 e.mail: [email protected] - [email protected] www.icmonteroberto.gov.it Convenzionato in rete con l’Università degli Studi di Macerata e Urbino : tirocinio Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2017 - 2017/2018 2018/2019

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ISTITUTO COMPRENSIVO

“Beniamino Gigli” MONTE ROBERTO - CASTELBELLINO - SAN PAOLO DI JESI

Via Trento, 54 Pianello Vallesina 60030 MONTEROBERTO (AN)

Tel. e fax : 0731/702632 cod. fiscale 91017930420 e.mail: [email protected] - [email protected]

www.icmonteroberto.gov.it

Convenzionato in rete con l’Università degli Studi di Macerata e Urbino: tirocinio

Piano Triennale

dell’Offerta Formativa

2016/2017 - 2017/2018

2018/2019

2

Indice pagina Legge N. 107/2015 -commi

Premessa 4

CAP. I IDENTITÀ DI ISTITUTO 6

1.1 Dove siamo 7

1.2 Contesto territoriale 8

1.3 Mission 10 1

1.4 Le Scuole 12

1.5 Le Scuole e i loro spazi 13

1.6 La popolazione scolastica 15

CAP. II ASSETTO ORGANIZZATIVO 17

14

2.1 Funzionamento Scuola dell’Infanzia, Primaria, Secondaria 1° 18

14

2.2 Organigramma di Istituto 20 14

2.3 Commissioni – Gruppi di lavoro 21 14,127-129

2.4 Gli organi collegiali 24 14

CAP. III LINEE ESSENZIALI DELL’ OFFERTA FORMATIVA 25

3.1 I bisogni formativi degli alunni 26 1-4

3.2 Linee guida generali 27 1-4

3.3 Profilo formativo atteso 28 1-4

3.4 Scelte educative e metodologiche 29 1-4

3.5 Pianificazione degli interventi didattici 30 1-4

3.6 Valutazione dell’alunno 31 1-4

Indicatori per la valutazione del comportamento degli alunni scuola secondaria di 1° 32

Griglia valutazione voto in condotta scuola primaria 33

Scuola Dell’infanzia scheda conoscitiva del bambino/a 34

Certificato delle competenze scuola primaria 37

Certificato delle competenze scuola secondaria di 1° 40

3.7 Obiettivi generali del processo formativo 43 1-4

3.8 Traguardi per lo sviluppo delle competenze 44 1-4

3.9 Fattori di qualità del servizio scolastico 45 1-4

3.10 Rapporto Scuola – Famiglia 47 3

CAP. IV ATTO DI INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO 48

14

CAP. V PIANO TRIENNALE OFFERTA FORMATIVA 63

1-4,14

5.1 Linee di indirizzo - Piano Annuale di Inclusione - Protocolli Accoglienza ( Disabilità - BES) 64

7,24,181

5.2 Esiti Prove INVALSI 81

3

5.3 Piano Nazionale Scuola Digitale 84 56-59

5.4 Piano di Miglioramento 89 14-17

Progetto “Una scuola per tutti” 104 15,16

Progetto potenziamento e recupero 106 20

Progetto accoglienza-continuità-orientamento 110 29

5.5 Fabbisogno di organico 112 5, 6, 14

5.6 Formazione in servizio docenti 115 124

5.7 Fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiali 119 6,22,61

CAP. VI AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA 120

6.1 Collaborazioni esterne 121 1,2,3

6.2 Oltre il curricolo 123 7,20

6.3 Lavorare per progetti 124 1-4,7,10,15,16,20,29,181

6.4 Scuola Sicura 134 10,159

6.5 Orari di ricevimento (Segreteria e Dirigente Scolastico) 136

4

PREMESSA

Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa è una novità contenuta nella legge

n. 107 del 13/07/2015 della “Buona Scuola” , ha durata triennale, ma potrà

essere rivisto annualmente entro il mese di Ottobre di ciascun anno

scolastico. Il Piano è il documento fondamentale costitutivo dell’identità

culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la

progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le

singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia. Sono parte

integrante del Piano le priorità/obiettivi individuati dal rapporto di

autovalutazione (RAV) e il conseguente Piano di miglioramento.

Il Collegio Docenti

- VISTA la legge n. 107 del 13.07.2015 “Riforma del sistema nazionale di

istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative

vigenti”;

- PRESO ATTO che la predetta legge prevede che:

1) le istituzioni scolastiche predispongano, entro il mese di ottobre dell'anno

scolastico precedente il triennio di riferimento, il piano triennale dell'offerta

formativa (PTOF);

2) il Piano sia elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per

le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti

dal Dirigente Scolastico;

3) il Piano sia approvato dal Consiglio d’Istituto;

4) e venga sottoposto alla verifica dell’USR per accertarne la compatibilità con

i limiti d’organico assegnato e, all’esito della verifica, trasmesso dal

medesimo USR al MIUR;

5) una volta espletate le procedure di cui ai precedenti punti, il Piano sia

pubblicato nel portale unico dei dati della scuola;

- REDIGE:

il presente Piano Triennale dell’Offerta Formativa.

5

-DELIBERE E APPROVAZIONI:

Parere favorevole del Collegio dei Docenti delibera n. 275 del

12/01/2016

Approvazione del Consiglio d’Istituto delibera n. 9 del 14/01/2016

Il Piano, all’esito della verifica da parte dell’USR competente, ha

ricevuto parere favorevole, comunicato con nota prot.____ del

___________

6

CAP. I

II DD EE NN TT II TT ÀÀ DD II II SS TT II TT UU TT OO

11..11 DDOOVV EE SS IIAAMM OO

7

1. Scuola Infanzia “Arcobaleno” 2. Scuola Primaria “A. Moro”

- STAZIONE DI CASTELBELLINO -

1. Scuola Infanzia “Collodi” 2. Scuola Primaria “G. Rodari” - Plesso A 3. Scuola Primaria “G. Rodari” Plesso B 4. Scuola Secondaria I grado “G. Pascoli”

– PIANELLO VALLESINA DI MONTE ROBERTO – 1. Scuola Infanzia “L. Scuppa” 2. Scuola Primaria “L.Scuppa”

- SAN PAOLO DI JESI -

1. Scuola Infanzia Pantiere “Peter Pan”

-PANTIERE DI CASTELBELLINO-

8

11..22 CCOO NNTTEE SSTTOO TTEE RRRR IITTOORR IIAALL EE I Comuni, che costituiscono il bacino di utenza dell’Istituto, sviluppano il loro territorio

nella Vallesina.

I centri storici di Castelbellino e di Monte Roberto sorgono in collina e registrano bassa

densità demografica, poiché negli ultimi decenni sono venuti progressivamente

spopolandosi, mentre le frazioni di Castelbellino Stazione e Pianello Vallesina, poste nella

valle dell’Esino, si caratterizzano per un considerevole e continuo sviluppo edilizio e

demografico.

San Paolo, più all’interno rispetto all’asse fluviale, si presenta come centro essenzialmente

agricolo, ma attento alle esigenze culturali dei suoi abitanti; la popolazione è regolarmente

distribuita tra il centro e le campagne circostanti, ma anch’esso si avvia ad una

trasformazione, analoga a quella degli altri due comuni, per effetto del processo di

industrializzazione che sta interessando le aree a valle.

Realtà socio-economica.

Le frazioni si caratterizzano per un crescente sviluppo edilizio e demografico, favorito

dalla facilità delle comunicazioni offerta dal sistema viario (ferrovia, Strada Statale,

Superstrada) e dalle possibilità occupazionali, cresciute negli anni, nelle zone industriali o

nelle piccole aziende artigianali nel frattempo impiantate nella valle.

L’incremento demografico è dovuto anche all’immigrazione:

iniziata alla fine degli anni Settanta e protrattasi, successivamente, per le famiglie

provenienti dalle regioni del meridione d’Italia ( Sicilia soprattutto);

manifestatasi in anni più recenti, per i nuclei familiari originari di Paesi extraeuropei,

(Marocco, Cina,Tunisia ecc.);

affermatasi negli ultimi dieci anni per l’immigrazione dalla vicina città di Jesi: nella

zona è possibile trovare nuove abitazioni a miglior prezzo in confronto alla stessa città,

con il beneficio ulteriore di un ambiente più sano e meno caotico;

favorita dalla riqualificazione edilizia e abitativa delle zone di campagna, dove

famiglie, anche di stranieri (inglesi e tedeschi), acquistano vecchi casolari

ristrutturandoli a fini abitativi.

Nei centri urbani, in virtù dell’opera di recupero delle strutture abitative, condotta da

privati e, per quanto di loro competenza, dalle Amministrazioni Comunali, il fenomeno

dello spopolamento sembra in questi ultimi anni arrestarsi a favore di un lento, seppure

ancora limitato, rientro.

In tutto il territorio è diffusa una economia mista: all’attività agricola, condotta da persone

per lo più anziane o da strutture aziendali, si affiancano l’artigianato e la piccola e media

industria.

Negli ultimi anni, si è registrato un incremento dell’artigianato e dell’industria nei settori

dell’abbigliamento, della meccanica, dell’elettronica avanzata e dell’alimentare, con

produzioni che si sono imposte sul mercato nazionale ed internazionale. Nel settore

agricolo mantiene un ruolo primario la viniviticoltura, anche con prodotti selezionati e di

qualità e, per San Paolo di Jesi, anche l’olivicoltura.

9

La favorevole situazione occupazionale in loco, tuttavia, non limita il fenomeno del

pendolarismo, soprattutto per gli occupati nel settore terziario.

La disoccupazione interessa i giovani in cerca di prima occupazione, che spesso non sono

in possesso delle specializzazioni richieste dalle aziende.

In generale in tutto il territorio della Vallesina si evidenzia un certo stato di benessere

materiale, e più che buone condizioni economiche tali da consentire un tenore di vita

confortevole. Sono tuttavia in aumento casi di disagio dovuti a difficoltà di integrazione.

Realtà socio-culturale.

Nei centri storici, Castelbellino, Monte Roberto, S. Paolo di Jesi, l’identità sociale e

culturale si presenta ancora come valore aggregante tra la popolazione adulta, assai meno

tra i giovani.

Nelle frazioni, Pianello e Castelbellino Stazione, diventate ormai centri di forte

concentrazione abitativa, l’identità sociale e culturale è debole e soltanto attraverso la

scuola, le associazioni sportive, le attività della parrocchia o, in maniera più occasionale, i

luoghi di ritrovo, come i bar o i centri per giovani o anziani, si assiste a forme di

aggregazione che portano ad aprirsi verso gli altri.

Il livello culturale medio, misurato con il grado di scolarizzazione, viene gradualmente

elevandosi con il trascorrere degli anni: la grande maggioranza dei genitori possiede la

licenza media o il diploma di scuola superiore.

Questo fatto si ripercuote sullo stile di vita e sui valori educativi proposti dalle famiglie.

Da un modello culturale legato al mondo rurale chiuso nelle sue tradizioni, si vanno

abbracciando stili di vita propri di una società ormai sempre più globalizzata e legata a

modelli di vita proposti dai mass media. Tuttavia la presenza di un numero sempre

maggiore di immigrati, comporta qualche problema a livello di integrazione culturale e

sociale.

Nelle tre comunità locali si evidenziano comportamenti ed atteggiamenti comuni:

uso abbastanza generalizzato del dialetto locale;

modesta diffusione di quotidiani nelle famiglie, ove sono più diffuse le riviste e le

enciclopedie multimediali;

fruizione del mezzo televisivo per un rilevante numero di ore da giovani ed adulti;

uso del computer tra i giovani, in particolare,soprattutto come mezzo ludico.

In tale contesto, compito della scuola è quello di promuovere, rapportandosi anche alle

altre “agenzie” formative (le amministrazioni pubbliche, le Pro Loco, le biblioteche

pubbliche, le associazioni sportive e le parrocchie), una cultura volta a creare competenze

con un percorso integrato per permettere all’allievo, tramite il sapere, di sperimentare

abilità sociali ed operative.

Il fine è quello di rendere gli studenti consapevoli del patrimonio storico, artistico,

ambientale del territorio. L’offerta formativa deve essere articolata e flessibile, di qualità,

ma allo stesso tempo fruibile dalla maggior parte degli studenti.

10

11..33 MM IISSSS IIOO NN

La scuola di tutti e per tutti

La scuola di tutti: perché fonda l’azione educativa sul rispetto per ogni cultura e il

rifiuto di ogni forma di discriminazione

Per tutti: perché si propone di dare a tutti gli alunni la possibilità di sviluppare al meglio le

proprie potenzialità, declinando i percorsi formativi alle esigenze e all’unicità di ciascuno.

La scuola di tutti e per tutti

Sapere Saper Fare Saper Essere

Conoscenze Capacità e abilità Competenze

11 .. SS AA PP EE RR EE

Saperi formalizzati

Italiano

Cittadinanza e Costituzione

Inglese

2^ Lingua Comunitaria

Storia

Geografia

Matematica

Scienze

Tecnologia

Musica

Arte ed Immagine

Scienze Motorie e Sportive

Religione Cattolica/Attività alternative

11

Percorsi Formativi Integrativi

Accoglienza

Continuità

Informatica /Prodotti Multimediali

Attività Recupero e Potenziamento

CLIL

Ed. musicale

Ed. motoria

22 .. SS AA PP EE RR FF AA RR EE

Capacità di applicare, di usare, di mettere in pratica il

sapere già acquisito attraverso abilità concettuali e/o

manuali per lo svolgimento di uno specifico incarico, di

uno specifico compito

33 .. SS AA PP EE RR EE SS SS EE RR EE

Identità

Autonomia

Relazionalità

Accettazione e rispetto dell’altro e del diverso

Rispetto dell’ambiente

Rispetto dei beni altrui

Responsabilità

Capacità critica

3

COMPETENZE : messa in opera di conoscenze, capacità, abilità per ottenere la realizzazione di un fine. Capacità di compiere scelte idonee allo scopo, al successo dell’azione in un determinato contesto (scientifico – matematico – storico sociale).

Il processo di trasmissione del sapere e di rielaborazione –

ricostruzione di quadri concettuali portanti, non può non essere

influenzato da scelte valoriali, se per “sapere” s’intende non solo

l’acquisizione di contenuti culturali coerentemente organizzati, ma

anche mettere in pratica il sapere acquisito (saper fare) per la

costruzione di competenze (saper essere).

12

11..44 LLEE SSCC UUOO LLEE

L’Istituto, comprensivo dei tre ordini della scuola di base, è così articolato:

Scuola dell’Infanzia

“C. Collodi” – Monte Roberto

“Arcobaleno” – Castelbellino Stazione

“Peter Pan” - Pantiere di Castelbellino

“L. Scuppa” – San Paolo di Jesi

Scuola Primaria

“G. Rodari” – Monte Roberto

“A. Moro” – Castelbellino

“L. Scuppa” – San Paolo di Jesi

Scuola Secondaria I grado

“G. Pascoli” – Monte Roberto

13

11..55 LLEE SSCC UUOO LLEE EE II LL OORR OO SSPPAAZZII

SCUOLA SECONDARIA I GRADO “G. Pascoli” Via Trento, 54- 60030 Pianello Vallesina - Monte Roberto(AN)

e fax: 0731/702632

Locali: n° 9aule + n°1 aula Informatica + n°1 aula artistica + n° 1

aula di musica Presidenza Sala docenti segreteria centralino + ripostiglio n°1+archivio+ servizi igienici giardino

NUOVA SEDE INAUGURATA IL 15/10/2011

SCUOLA INFANZIA “C. Collodi” Via Papa Giovanni XXIII - 60030 Pianello Vallesina -

Monte Roberto(AN) : 0731/702581

Locali: 6 aule Infermeria Salone Servizi igienici Sala insegnanti Refettorio - Cucina – giardino

Scuola Primaria “G. Rodari” – Plesso A Via Trento,56 - 60030 Pianello Vallesina - Monte Roberto(AN)

: 0731/700443

Locali: 4 aule + servizi igienici Salone + sala insegnanti Biblioteca Ripostiglio Giardino

Scuola Primaria “G. Rodari” – Plesso B Via F.lli Cervi, 3- 60030 Pianello Vallesina - Monte Roberto(AN)

: 0731/700443

Locali: n°6 aule + aula multimediale Salone + sala insegnanti Servizi igienici Ripostiglio Giardino

Edificio Polifunzionale – Ex Plesso A Via F.lli Cervi, 15 - 60030 Pianello Vallesina - Monte

Roberto(AN)

Locali: 3 aule + 2 servizi igienici + 2 ripostigli per ogni aula Salone + sala insegnanti Ripostiglio + servizi igienici Giardino

14

SCUOLA INFANZIA “Arcobaleno” STAZIONE Via Tobagi n° 18 60030 Stazione di Castelbellino (AN)

e fax: 0731/700245 Locali: 4 aule + servizi igienici + ripostiglio per ogni aula Refettorio - salone Aula docenti Cucina – giardino – ripostiglio per caldaia

SCUOLA PRIMARIA “A. Moro” STAZIONE Via Curiel, 27 - 60030 Stazione di Castelbellino (AN)

e fax: 0731/703021 Locali: n° 10 aule + n° 1 Aula Informatica + n°1 aula musica Palestra Salone Sala Insegnanti n° 6 servizi igienici n° 3 ripostigli + Bidelleria giardino –- ripostiglio per caldaia

SCUOLA INFANZIA "Peter Pan" PANTIERE

Via Pirandello,14 - 60030 Pantiere di Castelbellino (AN) e fax: 0731/700985

Locali: Atrio 2 aule + aula di sostegno laboratorio di informatica – refettorio – cucina giardino – servizi igienici

SCUOLA DELL ’INFANZIA E PRIMARIA “L. Scuppa”

Piazzale Ricci - 60038 SAN PAOLO DI JESI (AN) e fax: 0731/771061

Infanzia - Locali: 2 aule, , sala insegnanti, servizi igienici Primaria Locali: 5 aule + servizi igienici Piano superiore: refettorio + servizi igienici + cucina Spazi esterni: giardino

15

11..66 LLAA PPOO PPOO LLAAZZII OONN EE SS CCOO LLAASSTT IICCAA Previsione alunni e tipologia delle classi dell’Istituto Comprensivo

A.S. 2016/2017

Scuola dell’Infanzia 294 alunni 12 sezioni - 2 alunni H

Scuola Primaria 426 alunni 23 classi – 10 alunni H

Scuola Secondaria 1° 210 alunni 10 classi – 9 alunni H

TOTALE 930 alunni 45 classi / sezioni

SCUOLA DELL’ INFANZIA SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO

32%

46%

22% Scuola dell'Infanzia

Scuola Primaria

Scuola Secondaria 1°

132

101

39 22

"Collodi" Monte Roberto

"Arcobaleno" Castelbellino

"Peter Pan" Pantiere

"Scuppa" S. Paolo

202

187 37

"Rodari" - Monte Roberto

"Aldo Moro" - Castelbellino

"L. Scuppa" San Paolo

210

"G.Pascoli" - Monte Roberto

16

ALUNNI STRANIERI

DELL' ISTITUTO COMPRENSIVO

A.S. 2016/2017 : 118

Alunni italiani; 812; 87%

Alunni stranieri; 118; 13%

Alunni dell'Istituto (tot. 930)

Alunni italiani

Alunni stranieri

17

CAP. II

AA SS SS EE TT TT OO OO RR GG AA NN II ZZ ZZ AA TT II VV OO

18

2.1 FUNZIONAMENTO

Scuola dell’Infanzia

Plessi sezioni alunni funzionamento

"Arcobaleno" CASTELBELLINO STAZIONE

4 101 dal lunedì al venerdì

dalle ore 08.00 alle ore 16.00

"Peter Pan" CASTELBELLINO PANTIERE

2 39 dal lunedì al venerdì

dalle ore 08.00 alle ore 16.00

“Collodi” MONTE ROBERTO 5 132 dal lunedì al venerdì

dalle ore 08.00 alle ore 16.00

“Scuppa” SAN PAOLO DI JESI 1 22 dal lunedì al venerdì

dalle ore 08.00 alle ore 16.00

*

Scuola Primaria

Plessi classi alunni

orario

CASTELBELLINO STAZIONE

“Aldo Moro”

Classi: 10 Alunni:

187

27 ore settimanali obbligatorie

dal lunedì al sabato

dalle ore 08.10 alle ore 12.40

MONTE ROBERTO “G. Rodari”

Classi 10 Alunni

202

27 ore settimanali obbligatorie

dal lunedì al sabato

dalle ore 08.30 alle ore 13,00

SAN PAOLO “L. Scuppa”

Gruppi classe 3

Alunni 37

TEMPO PROLUNGATO

27 ore settimanali obbligatori +

3 ore opzionali +

tempo mensa : dalle ore 12.50 alle ore 14.00.

Lunedì - martedì - giovedì - venerdì

dalle ore 08.20 alle ore 16.00

mercoledì: dalle ore 08.30 alle ore 12.30

19

Scuola Secondaria 1°

classi alunni orario

Prime n. 4 n. 210

08.05- 13.05 tutta la settimana Seconde n. 3

Terze n. 3

Nell'anno scolastico 2007/2008 è stato istituito il CORSO AD INDIRIZZO MUSICALE.

Sono stati attivati 4 corsi di strumento:

PIANOFORTE VIOLINO

CHITARRA CLARINETTO

Schema di regolamento per il corso ad indirizzo musicale. Presso la Scuola Secondaria di Primo Grado“Pascoli” dell'Istituto Comprensivo "Beniamino

Gigli" è attivo dall'anno scolastico 2007/2008, il Corso ad Indirizzo Musicale con gli strumenti

CHITARRA, CLARINETTO, VIOLINO E PIANOFORTE. Lo studio dello strumento musicale nella scuola secondaria di primo grado è

stato introdotto come disciplina che partecipa, con i suoi contenuti e finalità, al processo educativo generale dell’alunno, pertanto le metodologie adottate sono

rivolte a consentire a tutti il raggiungimento degli obiettivi educativi generali. Ciò non toglie che, in presenza di alunni particolarmente interessati ad un

percorso orientato alla prosecuzione degli studi dopo la scuola media, sono previsti programmi specifici e personalizzati.

Lo strumento musicale è una disciplina curricolare pertanto la durata del corso è triennale.

Eventuali richieste d'iscrizione, al secondo o terzo anno, potranno essere prese in considerazione compatibilmente alla disponibilità di posti e dopo il

superamento di una prova di ammissione che garantisca il possesso dei requisiti richiesti per la frequenza.

Organizzazione del corso Strumento musicale

Classi prime:

- una lezione settimanale al singolo alunno ed una lezione collettiva o due lezioni settimanali a coppia di alunni.

Classi seconde e terze:

- una lezione settimanale al singolo alunno o due lezioni settimanali a coppia di alunni da concordare col singolo docente.

- una lezione settimanale collettiva di esercitazioni orchestrali. Al fine

di consentire la migliore qualità possibile del repertorio dell’orchestra in prossimità di concerti di particolare rilevanza, i docenti possono concordare con

gli alunni ed i genitori delle prove supplementari. In sede di esame di licenza verrà verificata, nell'ambito del previsto colloquio pluridisciplinare, anche la

competenza musicale raggiunta al termine del triennio sia sul versante della pratica esecutiva, individuale e/o d'insieme, sia su quello teorico. (art. 8 D.M. 6

agosto 1999, n.201).

20

2.2 ORGANIGRAMMA DI ISTITUTO

D.S.G.A. (Direttore dei servizi

generali e

amministrativi)

Dott.ssa Verdolini

Rosita

Collaboratori del

Dirigente

Scolastico

Ins. Catena Livia

Ins. Sassaroli M.

Zenobia

Ins. Cardinali

Marisa (Referente

Sc. Infanzia)

Fiduciari

di

plesso

.

Funzioni

Strumentali

al P.O.F.

RSU

(Rappresentanze

Sindacali Unitarie)

Ins. Cardinali Marisa

Ins. Romagnoli Romina

Milletti Patrizia (ATA)

Assistenti

Amministrativi

Area Didattica e

Area Alunni

Pierucci Luisa

Torelli Rita

Area Personale

Milletti Patrizia

Badiali Rosella

Area

Amministrativa -

Patrimonio

Aquili Antonella

Area 1 Gestione del Piano

dell’offerta formativa

Ins. Tittarelli

Francesca

Area 1

Valutazione e

Autovalutazione

d’Istituto, INVALSI -

AUMIRE - RAV

Prof. Gazzellini

Mario

Area 3 Interventi e servizi

per gli studenti

(Disagio –

Intercultura )

Ins. Fichera Maria

Carmela

Pianello V.

Sc. Infanzia:

Ins.Granili Maria

Pia

Sc. Primaria:

Ins. Cerioni

Cinzia –

Ins. Fiorentini

Marisa

Sc Secondaria I°:

Prof.ssa Triti

Valeria

orario:Prof.ssa

Marani

posta: Prof.ssa

Grassano

Castelbellino

Sc. Infanzia

Stazione:

Ins. Ciccarelli

Luana

Sc. Infanzia

Pantiere:

Ins. Mandolini

Stefania

Sc. Primaria:

Ins.Mattioni

Roberta – Ins.

Fabbretti Roberta

San Paolo di Jesi

Sc. Infanzia:

Ins. Noceli

Nicoletta

Sc. Primaria:

Ins. Romagnoli

Romina

RLS

Ins. Cardinali

Marisa

RSPP

Geom. Angeloni

Eugenio

ASPP

Ins. Peloni

Marinella

Collaboratori

Scolastici

Animatore digitale

Interventi e servizi per

la comunità scolastica

(Formazione interna-

coinvolgimento della

comunità scolastica –

creazione di soluzioni

innovative)

Ins. Bocci Stefania

Inclusione: insegnanti

di sostegno con

specializzazione

(Formazione e

aggiornamento per i

BES – stesura PAI)

Ins. Campanile Sara e

Dottori Silvia

Al fine di garantire la piena

attuazione delle diverse attività

didattiche previste dal PTOF, in

ogni plesso è istituita la figura del

coordinatore e per ogni consiglio di

classe, la figura del coordinatore

Dirigente Scolastico

Prof.ssa Maria Luisa Cascetti

21

2.3 COMMISSIONI E GRUPPI DI LAVORO

Progetti/Attività

Referente/Commissioni

Ambiente - CIS (Consorzio Intercomunale

Servizi) - Frutta nelle scuole -

Bimboil

Referente : Sassaroli M. Zenobia (Sc. Primaria)

“Coloriamo il nostro futuro” -

Progetto Minisindaci dei Parchi

d'Italia e Consiglio Comunale dei

Ragazzi

Referenti: Campana (Sc. Secondaria 1°) e Fichera

(Sc. Primaria)

Continuità - Orientamento -

Accoglienza e Rapporti con il

territorio

Mazzoni e Ferri (Sc. Secondaria 1°)

UNITÀ DI AUTOVALUTAZIONE

(RAV,PdM, INVALSI, AU.MI.RE)

Dirigente Scolastico

Funzione Strumentale: Gazzellini

(Sc. Secondaria 1°)

Federici P. (Sc. Infanzia)

Grassetti, Mattioni, Reali, Cerioni, Federici T. (Sc.

Primaria)

Venturo, Fantini, Mazzoni, Ferri (Sc. Secondaria

1°)

Funzioni Strumentali: Fichera, Tittarelli

Collaboratori del DS: Catena, Sassaroli

Aquili Antonella (ATA)

Lettore madrelingua

Carbini (Sc. Secondaria 1°) Reali (Sc. Primaria)

Certificazione Cambridge Carbini (Sc. Secondaria 1°)

Registro elettronico

Gazzellini Mario (Sc. Secondaria 1°)

Sassaroli (Sc. Primaria)

Bambini (Sc. Primaria)

Bocci (Sc. Primaria)

Gestione del sito

Delpriori Luca

Aquili Antonella (ATA)

MUSICA E ARTE (coro, attività musicali

scuole primarie, e scuole dell’infanzia)

Referente: Venturo Maria (Sc. Secondaria 1°)

Shoah – Giorno della memoria

Delpriori - Cavalletti (Sc. Secondaria 1°)

PROGETTO AVIS

Mazzoni, Marfisi (Sc. Secondaria 1°)

22

GLHI

Referenti: Campanile Sara e Dottori Silvia

(Sc. Primaria)

Insegnanti sostegno Sc. Sec. 1°:

Educatori Sc. Sec. 1°:

Insegnanti sostegno Sc. Primaria:

Educatori Sc. Primaria:

Insegnanti sostegno Sc. Infanzia:

Educatori Sc. Infanzia:

cooperativa educatori: COOSS Marche

Fanno parte di diritto: il D.S. Prof.ssa Maria Luisa

Cascetti, un genitore, l'Operatrice UMEE

territoriale Dott.ssa Mancia Gisella (pedagogista)

GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI

Referente: Fagioli (Sc. Secondaria 1°)

Prof.ssa Marani

GIOCHI MATEMATICI

Referenti:

Sassaroli (Sc. Primaria)

Roccetti (Sc. Secondaria 1°)

IPAD - CLASSE 2.0 – CLASSE 3.0

Referenti: Bambini (Primaria)

Bocci (Istituto)

Grassano (Sc. Secondaria 1°)

Comitato di valutazione del servizio

Cascetti (Dirigente Scolastico)

Mazzoni (Sc. Secondaria 1°)

Bambini (Primaria)

Capitani (Infanzia)

Barchiesi (genitore 1° ciclo)

Carlà (genitore Infanzia)

Memè (membro nominato dall’USR)

Membri supplenti per la valutazione dell’anno di

prova:

Ferri (Sc. Secondaria 1°)

Grassetti (Primaria)

Commissione Elettorale

D.S. Prof.ssa Maria Luisa Cascetti

Verdolini Rosita (DSGA)

Fabbretti Roberta (Primaria)

Catena Livia (Infanzia)

Catani Ludovico (Genitore)

Fabbri Alessandro (Genitore)

23

Organo di Garanzia di Istituto (OGI)

Cascetti (Dirigente)

Docenti:

Bambini Stefania (Primaria)

Moretti Marco (Sc. Secondaria 1°)

Santarelli Giuliana (ATA)

Genitori:

Costanzo Salvatore

Mennea Rosanna

Novelli Massimo

Insegnanti di strumento

dell'Indirizzo Musicale

Monina Marco (chitarra)

Cavalletti Serena (violino)

Bartoloni Gabriele (clarinetto)

Marfisi Tiziana (pianoforte)

Coordinatori di Classe della Scuola

Secondaria 1°

Urbani (classe II A)

Marcuccini (classe III A)

Fantini (classe I A)

Carbini (classe II B)

Campana (classe III B)

Ferri (classe I B)

Mazzoni (classe II C)

Schiavi (classe III C)

Roccetti (classe I C)

Addetti all'emergenza ed al sistema

di evacuazione

Triti Valeria (Sc. Secondaria 1°)

Fiorentini Marisa (Sc. Primaria Pianello V.)

Cerioni Cinzia (Sc. Primaria Pianello V.)

Peloni Marinella (Sc. Infanzia Pianello V.)

Mattioni Roberta (Sc. Primaria Castelbellino)

Tosti Pamela (Sc. Infanzia Castelbellino)

Mandolini Stefania (Sc. Infanzia Pantiere)

Romagnoli Romina (Sc. Primaria e Infanzia San

Paolo di Jesi)

24

2.4 CONSIGLIO DI ISTITUTO PRESIDENTE: Costanzo Salvatore

DIRIGENTE SCOLASTICO: Prof.ssa Maria Luisa Cascetti

GENITORI

DOCENTI

ATA

COSTANZO SALVATORE

RICCI IDA

RICCI PATRIZIA

CIANCONE ANTONIO

GRACIOTTI MARIA

ISANNA

SANTORI SONIA

CAPRARI MONICA

DELPRIORI LUCA

SCALONI LUCA

CAVALLETTI SERENA

CAPOGROSSI NICOLETTA

FEDERICI TIZIANA

BARCHIESI LEONELLO

BAMBINI STEFANIA

LUCARINI SARA

CAMPANILE SARA

CARLÀ MARINA

BOCCI STEFANIA

GIUNTA ESECUTIVA

Dirigente Scolastico: Prof.ssa Maria Luisa Cascetti (Presidente)

Direttore S.G.A.: Verdolini Rosita

Genitori: Capogrossi Nicoletta

Scaloni Luca

Docenti: Cavalletti Serena

Delpriori Luca

ATA: Santori Sonia

25

CAP. III

LL II NN EE EE EE SS SS EE NN ZZ II AA LL II

DD EE LL LL '' OO FF FF EE RR TT AA FF OO RR MM AA TT II VV AA

26

33..11 II BBII SSOO GG NNII FFOORR MM AATTIIVVII DDEE GGLL II AALL UUNNNN II

I bisogni formativi degli alunni sono riconducibili a tre categorie:

a. Socio -comportamentali

Sentirsi uguali nella diversità

Stabilire relazioni positive con l’adulto e con i pari

Vivere la scuola anche come luogo di incontro

Ricevere modelli di comportamento coerenti

Accrescere la propria autostima

Acquisire autonomia nella gestione di sé

Acquisire capacità di affrontare il cambiamento

Vivere l’appartenenza

b. Cognitivi

Sentirsi protagonisti del processo formativo

Esplorare ricercare e scoprire

Ampliare e consolidare le proprie conoscenze

Acquisire in metodo di studio

Utilizzare in modo consapevole le conoscenze

Maturare un pensiero autonomo e critico

c. Operativi

Sapersi orientare nei diversi contesti

Operare scelte responsabili

Organizzare le proprie attività di gioco e di lavoro in maniera autonoma e responsabile

Utilizzare le conoscenze in termini produttivi

27

33..22 LLII NNEEEE GGUUII DDAA GGEENNEE RRAA LLII

La risposta ai bisogni formativi dell’alunno, sia esso bambino di tre anni o adolescente di

quattordici anni, poggia sulla condivisione di alcune idee guida generali:

L’Istituzione Scolastica quale punto di riferimento nel territorio, anche per favorire la

costruzione di una rete educativa e di prevenzione con la famiglia e le altre agenzie

educative.

La scuola come soggetto attivo accanto ai ragazzi per aiutarli a crescere nell’autostima

e a superare le diverse forme di disagio.

Il maggiore coinvolgimento della famiglia in una più coerente partecipazione al

progetto educativo e formativo.

Il recupero del concetto di cultura come valore e come autonomia di pensiero

necessaria nella società del consumismo e dell’omologazione.

Il recupero della “memoria storica” del territorio, del “confronto” e della

valorizzazione delle differenze, come opportunità di arricchimento.

La promozione di una formazione culturale di base solida che privilegi la qualità.

La scuola come comunità educante alla partecipazione democratica, alla conoscenza

delle istituzioni, delle regole e al rispetto dell’ALTRO.

La maggiore attenzione al soggetto - alunno, alla sua storia sociale e culturale, alla sua

personalità, al tipo di intelligenza, allo stile cognitivo.

Assicurare la diffusione dei Regolamenti e la loro conoscenza e applicazione da parte

di tutte le componenti dell’Istituto per garantire un miglior funzionamento e una

maggiore condivisione di intenti.

28

3.3 PROFILO FORMATIVO ATTESO

IN FUNZIONE

L’ISTITUTO COMPRENSIVO OFFRE UN PERCORSO EDUCATIVO

RICCO DI OPPORTUNITA’ DI APPRENDIMENTO, AL FINE DI PROMUOVERE:

DEI

PRINCIPI E FINI

GENERALI

DELLA

SCUOLA DI

BASE

DELLE

INDICAZIONI

NAZIONALI

PER IL

CURRICOLO

DELLA SCUOLA

DELL’INFANZIA

E DEL PRIMO

CICLO

D’ISTRUZIONE

IN LINEA CON

QUANTO PREVISTO

DALLA LEGGE

53/2003 (Definizione

delle norme generali

sull’istruzione e dei

livelli essenziali delle

prestazioni in materia di

istruzione e formazione

professionale )

DEI BISOGNI

RILEVATI

DAGLI

ALUNNI DEL

TERRITORIO

LA SCUOLA AFFIANCA AL COMPITO “DELL’INSEGNARE AD

APPRENDERE” QUELLO “DELL’INSEGNARE A ESSERE”.

L’OBIETTIVO È QUELLO DI VALORIZZARE L’UNICITÀ E LA

SINGOLARITÀ DELL’IDENTITÀ CULTURALE DI OGNI STUDENTE

(Da “Indicazioni Nazionali 2012”).

COMPETENZE DI TIPO TRASVERSALE E PLURI – DISCIPLINARE

COERENTI CON LA RICHIESTA DI FORMAZIONE E VALIDE PER

LO SVILUPPO DI UNA INTELLIGENZA DUTTILE.

UN SAPERE CRITICO, CHE SI CONFIGURA COME UNA learning

ability, MATURATO ATTRAVERSO UNO STRETTO RAPPORTO

TRA TEORIA E PRATICA, TRA “SAPERE” E “SAPER FARE”.

CAPACITA’ CRITICHE E METACOGNITIVE CHE CONSENTANO

AL BAMBINO DI “IMPARARE AD IMPARARE”,NELL’OTTICA DI

UN’EDUCAZIONE PERMANENTE, CHE SI REALIZZA LUNGO

TUTTO L’ARCO DELLA VITA.

MENTALITA’ APERTE AL CAMBIAMENTO E FLESSIBILITA’

INTELLETTUALE CHE PERMETTANO UN ADEGUATO

“INSERIMENTO NELLA VITA SOCIALE E NEL MONDO DEL LAVORO,

CON RIGUARDO ALLE DIMENSIONI LOCALI, NAZIONAEI ED

EUROPEA”(Art. 2 Legge 28 marzo 2003, n. 53).

“ L’INTEGRAZIONE E IL MIGLIOR UTILIZZO DELLE RISORSE E

DELLE STRUTTURE, L’ INTRODUZIONE DI TECNOLOGIE

INNOVATIVE E IL COORDINAMENTO CON IL CONTESTO

TERRITORIALE PER IL POTENZIAMENTO DEI SAPERI E DELLE

COMPETENZE E PER L’APERTURA DELLA COMUNITÀ

SCOLASTICA AL TERRITORIO. (Art. 1 Legge 13 luglio 2015 n. 107)

29

33..44 SSCC EELLTT EE EEDDUUCCAATT IIVVEE EE MMEETT OO DDOO LLOO GGII CCHH EE

Per favorire una progressiva maturazione della coscienza di sé, per facilitare il rapporto

con il mondo esterno, per agevolare l’inserimento nella società con pienezza di diritti e

opportunità del futuro cittadino, l’Istituto ha operato:

SCELTE

EDUCATIVE

Educazione alla conoscenza di sé e degli altri

Educazione alla partecipazione democratica e alla

legalità

Educazione all’autonomia

Educazione alla capacità di orientamento

Educazione all’uso consapevole dei linguaggi

Educazione all’operatività

Educazione alla capacità creativa

Educazione alla capacità di valutazione e di

autovalutazione

SCELTE

METODOLOGICHE

Organizzazione flessibile dei docenti e dei

gruppi classe

Gradualità del processo di insegnamento-

apprendimento

Ricerca - azione

Procedimento induttivo e deduttivo

Contratti formativi

Attività di recupero, consolidamento,

potenziamento

Ampliamento dell’offerta formativa

I piani di studio personalizzati

30

33..55 PPIIAA NNIIFFII CCAAZZII OONN EE DDEE GGLL II IINNTTEE RRVVEE NNTTII DD II DDAATTTTII CCII

Una volta che si sono operate scelte consapevolmente fondate di contenuti e metodi,

occorre procedere all’organizzazione e alla progettazione degli interventi educativi. Se

infatti manca una corretta definizione degli obiettivi, è assente una pianificazione

razionale e sistemica degli interventi, se ci si preclude la possibilità di qualsiasi verifica

empirica dell’efficacia delle varie azioni didattiche, allora l’insegnamento non potrà che

continuare ad essere un tentativo maldestro per “…far inseguire agli altri dei fantasmi

lungo un sentiero non segnato”(Brown, 1976).

La pianificazione degli interventi didattici risulta articolata in tre momenti:

Formulazione di un compito unitario di apprendimento, delimitazione del campo,

progettazione a “bassa risoluzione”

1. FASE PREATTIVA

O IDEATIVA

Accertamento e documentazione, sistemazione del curricolo, certificazione delle competenze,

Piano di Studi Personalizzati.

3. FASE POSTATTIVA O

DI CONTROLLO

DOCUMENTAZIONE

Mediazione didattica che attiva l’apprendimento attraverso le conoscenze e le

abilità necessarie per realizzare il compito unitario di apprendimento

2. FASE ATTIVA O DI

SVILUPPO

31

VVAALLUUTTAAZZ IIOO NNEE DD EELLLL ’’AALLUU NN NNOO

La valutazione è un fatto educativo, parte integrante dell’azione didattica, non solo come

controllo degli apprendimenti, ma soprattutto come verifica degli interventi al fine di

operare con flessibilità sul progetto educativo.

La valutazione accompagna i processi di insegnamento/apprendimento e consente ai

docenti di:

personalizzare il percorso formativo di ciascun alunno

predisporre collegialmente percorsi individualizzati .

Sono oggetto di valutazione:

SITUAZIONE DI PARTENZA

COMPORTAMENTI

PROCESSI E RITMI DI APPRENDIMENTO

AUTONOMIA

PRESTAZIONI SCOLASTICHE

ABILITÀ CONSEGUITE

COMPETENZE ACQUISITE

La valutazione periodica e annuale degli apprendimenti degli alunni viene effettuata

mediante l’attribuzione di voti numerici espressi in decimi, riportati in lettere nei

documenti di valutazione e nella Scuola Primaria, illustrata con giudizio analitico sul

livello globale di maturazione raggiunto dall’alunno.

La valutazione del comportamento dell’alunno viene invece espressa con un giudizio per

la scuola Primaria e con un voto numerico espresso in decimi, accompagnato da una nota

di illustrazione, per la Secondaria di 1°.

I soggetti preposti alla valutazione periodica e annuale degli alunni sono esclusivamente i

docenti della classe. I docenti incaricati dell’insegnamento della religione cattolica

partecipano alla valutazione limitatamente agli alunni che si avvalgono dell’insegnamento

della religione cattolica; per contro i docenti di attività alternative e di strumento valutano

gli alunni loro assegnati. Gli insegnanti di sostegno, in quanto titolari della classe,

partecipano alla valutazione di tutti gli alunni.

32

ISTITUTO COMPRENSIVO "BENIAMINO GIGLI"

Monte Roberto - Caste lbel l ino - San Paolo di Jesi

Via Trento 54, Pianello Vallesina - 60030 Monteroberto (Ancona) - Telefono e Fax +39 0731 702632 - c.min: ANIC83600X Email: [email protected] - Posta Elettronica Certificata: [email protected] - C.F. 91017930420

Scuola Secondaria di I Grado “G. Pascoli”

INDICATORI PER LA VALUTAZIONE

DEL COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI

Indicatori

1. Rispetto degli altri - Correttezza nei rapporti con gli adulti e con i coetanei

- Rispetto degli altri e dei loro diritti nel riconoscimento delle differenze individuali

-Uso di un linguaggio e di un abbigliamento adatti all’ambiente scolastico

2. Rispetto delle strutture e

delle attrezzature

- Cura e attenzione all’ambiente scolastico in cui è inserito, al materiale proprio, degli altri e

della scuola

3. Rispetto delle regole - Rispetto del regolamento scolastico

- Rispetto dello “Statuto degli studenti e delle studentesse”

4. Frequenza - Frequenza regolare delle lezioni

- Rispetto degli orari

- Giustificazione puntuale di assenze e ritardi

5. Partecipazione al

dialogo didattico ed

educativo

- Collaborazione con docenti e compagni

- Atteggiamento propositivo

- Interventi pertinenti ed appropriati

6. Impegno e rispetto delle

consegne

- Svolgimento regolare dei compiti assegnati

- Puntualità nel rispetto dei tempi di lavoro e nelle comunicazioni scuola-famiglia

- Precisione in riferimento al materiale occorrente per il lavoro scolastico

Voto in

decimi

Descrittori

10

Ha un atteggiamento corretto e responsabile, è attento alle necessità dei compagni, solidale e

generoso verso gli altri. È rispettoso e responsabile di spazi e materiali. Frequenta

regolarmente, con puntualità e giustifica tempestivamente. Partecipa con interventi pertinenti

ed appropriati, evidenzia grande spirito di collaborazione, ha un ruolo propositivo all’interno

della classe e funzione di leader positivo. Assolve ai doveri scolastici con precisione e

puntualità ed è sempre fornito del materiale necessario.

9

Ha un atteggiamento corretto e responsabile. È rispettoso di spazi e materiali. Frequenta

regolarmente e abitualmente è puntuale; giustifica con una certa tempestività. Partecipa con

interesse costante alle attività didattiche, svolge regolarmente le consegne scolastiche e

collabora senza difficoltà con qualsiasi compagno. È sempre fornito del materiale scolastico.

33

8

Ha un atteggiamento sostanzialmente corretto. È generalmente rispettoso di spazi e materiali.

Frequenta con buona regolarità e puntualità; giustifica a volte in ritardo. Solitamente collabora

accetta di lavorare e di confrontarsi con gli altri. Rispetta quasi sempre le consegne ed è

fornito del materiale necessario.

7

Ha un atteggiamento non sempre corretto. Non è sempre rispettoso di spazi e materiali. Fa

parecchie assenze e ritardi; giustifica spesso in ritardo. È disattento oppure segue in modo

poco propositivo o selettivo l’attività scolastica. Talvolta non rispetta le consegne e non

sempre è fornito del materiale necessario.

6

Ha un atteggiamento poco corretto e fatica a rispettare le regole previste, turbando il regolare

svolgimento delle lezioni. È poco rispettoso di spazi e materiali. Fa numerose assenze e

ritardi, non sempre giustificati. Partecipa con scarso interesse all’attività didattica. Rispetta le

consegne sotto costante controllo e talvolta dimentica il materiale necessario.

5

Manca di rispetto delle norme previste per la vita scolastica dal regolamento di istituto e di

classe. Compie gravi e ripetuti atti di insubordinazione o vandalismo ai danni di compagni,

insegnanti, collaboratori scolastici, strutture scolastiche. Ha una frequenza irregolare e fa

assenze e/o ritardi ingiustificati. Non dimostra interesse per l’attività didattica. Rispetta le

consegne solo saltuariamente e spesso dimentica il materiale necessario.

N.B.: un voto potrà essere assegnato anche nel caso in cui non si verifichino tutte le voci degli

indicatori.

SCUOLA PRIMARIA

GRIGLIA VALUTAZIONE VOTO IN CONDOTTA

VALUTAZIONE

COMPORTAMENTO

OTTIMO Rispetta le regole e le opinioni altrui, portando il suo aiuto a chi ne ha bisogno; riesce ad adeguare il suo comportamento alle varie situazioni

DISTINTO Rispetta le regole, interagisce con i compagni a cui dà il suo aiuto, adegua in genere il comportamento alla situazione

BUONO Ha instaurato buoni rapporti con i compagni e con gli adulti, generalmente il suo comportamento è adeguato alla situazione

PIÙ CHE SUFFICIENTE Predilige il rapporto con alcuni compagni, il suo comportamento a volte non è adeguato alla situazione

SUFFICIENTE Ha bisogno di sollecitazioni frequenti per adeguare il suo comportamento alle situazioni

NON SUFFICIENTE Nonostante le sollecitazioni non rispetta le regole ed ha atteggiamenti conflittuali con i compagni e con gli adulti

34

ISTITUTO COMPRENSIVO “BENIAMINO GIGLI” MONTE ROBERTO - CASTELBELLINO - SAN PAOLO DI JESI

Convenzionato in rete con l’Università degli Studi di Macerata

Scuola ad indirizzo musicale

ANNO SCOLASTICO __________________

SCUOLA DELL’INFANZIA

SCHEDA CONOSCITIVA DEL BAMBINO/A

SCUOLA DELL’INFANZIA:……………………………………………………………………

COMUNE:…………………………………………………………………………………………

VIA:………………………………………………………………………………………………..

DATI ANAGRAFICI

COGNOME E NOME DEL BAMBINO/A…………………………………………………

LUOGO E DATA DI NASCITA:…………………………………………………………..

FREQUENZA NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

Il Bambino ha frequentato la scuola dell’infanzia:

PRIMO SECONDO TERZO

LA FREQUENZA E’ STATA: ASSIDUA SALTUARIA

Insegnanti di Sezione…………………………………………………………………………….

........................................................................................................................................................

Insegnanti di Sostegno ………………………………………………………………………….

35

MATURAZIONE DELLE COMPETENZE

RELATIVE AI CAMPI DI ESPERIENZA

IL SE’ E L’ALTRO

Entra in relazione con gli altri attraverso linguaggi verbali e non

Si riconosce parte di un gruppo

Instaura rapporti di fiducia

Rispetta e condivide le regole

Sa assumere ruoli e compiti diversi

Assume atteggiamenti di collaborazione per un fine comune

E’ consapevole delle differenze e sa rispettarle

IL CORPO E IL MOVIMENTO

Identità – autonomia - salute

Riconosce e denomina i segmenti corporei

Ha acquisito la lateralizzazione

Rappresenta il corpo in varie posizioni

Usa spazi e materiali nel rispetto di sé e degli altri

Concorda e assume ruoli nel gioco simbolico

Rappresenta vissuti ed esperienze

E’ capace di salvaguardare la sicurezza di sé e degli altri

IMMAGINI, SUONI, COLORI

Gestualità – arte – musica - multimedialità

Sa descrivere un’immagine

Rappresenta graficamente il vissuto

Improvvisa brevi sequenze ritmiche

Intona semplici melodie

Riconosce colori, figure, forme

Scopre le possibilità espressive di varie tecniche

Disegna e compone figure

Distingue ed usa forme e colori diversi

Usa le mani con destrezza (ritaglia, incolla, piega…)

I DISCORSI E LE PAROLE

Comunicazione – lingua - cultura

Ascolta e comprende messaggi verbali di complessità crescente

Sa rispondere adeguatamente, comunica, esprime e mozioni

Partecipa in modo pertinente alle conversazioni

Sa leggere le immagini in sequenza

Sa riordinare sequenze di immagini

Racconta e drammatizza vissuti

Porta a termine il suo lavoro

36

LA CONOSCENZA DEL MONDO

Ordine - spazio - misura

Si orienta in un percorso assegnato

Riconosce gli indicatori spaziali (sopra - sotto - dentro - fuori…)

Conta e rappresenta quantità

Riconosce ed usa simboli numerici fino a 10

Descrive le proprietà di un oggetto

Dispone oggetti in serie ordinata per altezza, lunghezza e altre proprietà

Comprende le regole di un gioco

Osserva, descrive e classifica oggetti

Racconta fatti in modo chiaro e completo

Osserva e descrive fenomeni e trasformazioni naturali

LEGENDA

ORE= Obiettivo Raggiunto in modo Eccellente

OPR = Obiettivo Pienamente Raggiunto

OR = Obiettivo Raggiunto

OQR = Obiettivo Quasi Raggiunto

ORP = Obiettivo Raggiunto in Parte

ODR = Obiettivo Da Raggiungere

STILI DI APPRENDIMENTO PREVALENTE NEL BAMBINO

Creativo

Intuitivo

Imitativo

EVENTUALI ANNOTAZIONI:

37

ISTITUTO COMPRENSIVO “BENIAMINO GIGLI”

MONTE ROBERTO - CASTELBELLINO - SAN PAOLO DI JESI

Convenzionato in rete con l’Università degli Studi di Macerata

Scuola ad indirizzo musicale

CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE a.s. 201.. / 201… SCUOLA PRIMARIA

La certificazione descrive ciò che l’alunno ha dimostrato di sapere, saper fare e saper essere.

Alunno/a ___________________________________________________________

Nato/a a _____________________ il ___________________________

Classe V sez. ___ Scuola Primaria di ___________________________________

AREA LINGUISTICO – ARTISTICO - ESPRESSIVA

LIVELLO DI COMPETENZA minimo – essenziale – intermedio -

consolidato – alto - avanzato

Competenze linguistiche: comprensione dei contenuti di semplici test; impiego di registri linguistici in relazione al contesto; produzione di testi in forme adeguate a scopo e destinatario.

Competenze in lingue comunitarie: inglese comprensione e utilizzo di espressioni d’uso quotidiano; interazione colloquiale con altri su argomenti personali; scrittura di semplici frasi.

Competenze artistiche: descrizione, rappresentazione e ricostruzione della realtà e delle esperienze attraverso semplici linguaggi espressivi; conoscenza intuitiva del patrimonio artistico culturale nel territorio.

Competenze musicali: ascolto, analisi e rappresentazione di

eventi sonori; espressione individuale e corale; uso di semplici

strumenti; conoscenza del codice musicale di base.

Competenze motorie: impiego di schemi motori e posturali, loro

interazioni in situazione combinata e simultanea; rispetto delle

regole dei giochi sportivi praticati.

38

AREA MATEMATICO – SCIENTIFICO - TECNOLOGICA

Competenze scientifiche e tecnologiche: osservazione della realtà per riconoscere relazioni, modificazioni, rapporti casuali; esplorazione dell’ambiente naturale e antropico; sviluppo di atteggiamenti di curiosità nei confronti della realtà naturale; utilizzo semplice di strumentazione tecnologica.

Competenze matematiche: lettura della realtà e risoluzione di problemi: raccolta, organizzazione e interpretazione di dati; padronanza e utilizzo dei concetti elementari della matematica.

AREA STORICO - GEOGRAFICA

Competenze storico-geografiche: orientamento spazio-temporale e

identificazione delle peculiari caratteristiche fisico-antropologiche

del territorio; uso della documentazione e della osservazione per

conoscere realtà storiche e geografiche.

RELAZIONALITA’

LIVELLO DI COMPETENZA minimo – essenziale – intermedio-

consolidato – alto - avanzato

Risoluzione dei problemi in autonomia

Disponibilità alla collaborazione con coetanei e adulti

Responsabilità personale

Rispetto degli altri e della diversità

Rispetto dell’ambiente e delle cose

Consapevolezza del valore e delle regole della vita democratica

39

LIVELLI DI COMPETENZA

MINIMO ESSENZIALE INTERMEDIO CONSOLIDATO ALTO AVANZATO

Lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere conoscenze ed abilità minime e di saper applicare se guidato, regole e procedure elementari.

VOTO 6

Lo studente svolge compiti semplici in situazioni note. Mostrando di possedere conoscenze ed abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali.

VOTO 6

Lo studente mostra di saper

utilizzare discretamente le conoscenze e le abilità acquisite.

VOTO 7

Lo studente mostra di saper

utilizzare adeguatamente le conoscenze e

le abilità acquisite.

VOTO 8

Lo studente mostra

padronanza nell’uso delle conoscenze e

delle abilità acquisite.

VOTO 9

Lo studente mostra

padronanza nell’uso delle conoscenze e

delle abilità acquisite e se ne avvale in

situazioni diverse.

VOTO 10

Data ____________________

L’equipe pedagogica ___________________________________

___________________________________

___________________________________

___________________________________

___________________________________

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

Prof.ssa Maria Luisa Cascetti

40

ISTITUTO COMPRENSIVO “Beniamino Gigli” MONTE ROBERTO - CASTELBELLINO - SAN PAOLO DI JESI

CERTIFICATO DELLE COMPETENZE

SCUOLA SECONDARIA DI 1°

Il Dirigente Scolastico e il Presidente della Commissione d’Esame

visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni degli apprendimenti ed alla descrizione dei traguardi di competenza maturati; visto il giudizio di idoneità espresso in sede di scrutinio finale; tenuto conto degli esiti conseguiti in sede di esame di Stato

CERTIFICANO

che l’alunno/a ………………………………… nato/a a …….…….…………il ……………… ha superato

l’Esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione con la valutazione finale di .…………….../decimi.

AREA LINGUISTICO - ARTISTICO - ESPRESSIVA VOTO/LIVELLO

Lingua italiana o Comunicare in modo efficace e interagire in diversi contesti o Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo o Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi

comunicativi

Lingua straniera inglese o Comunicare attraverso semplici conversazioni in contesti relativi

alla vita quotidiana e all’esperienza personale o Comprendere messaggi scritti o orali relativi ad argomenti noti e

familiari o Produrre brevi messaggi scritti di carattere personale e

quotidiano

Seconda lingua comunitaria ……. o Comunicare attraverso semplici conversazioni in contesti relativi

alla vita quotidiana e all’esperienza personale o Comprendere messaggi scritti o orali relativi ad argomenti noti e

familiari o Produrre brevi messaggi scritti di carattere personale e

quotidiano

Arte e immagine o Utilizzare e riconoscere gli elementi compositivi ed estetici per la

comprensione del patrimonio artistico

41

Musica o Distinguere i caratteri della musica collocandola nel tempo,

individuandone le funzioni sociali nella nostra e nelle altre civiltà o Utilizzare con lo strumento musicale le tecniche per l’esecuzione

di brani che contengono gli elementi fondamentali della disciplina

Strumento musicale:…………………. o Leggere brani musicali ed eseguirli con lo strumento,

individualmente e/o collettivamente

Scienze motorie o Padroneggiare molteplici capacità coordinative adattandole alle

varie situazioni o Sviluppare la costruzione di una sana condotta di vita per il

proprio benessere psico-fisico

AREA MATEMATICO - SCIENTIFICO - TECNOLOGICA VOTO/LIVELLO

Matematica o Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed

algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica o Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando

invarianti e relazioni o Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi o Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e

ragionamenti sugli stessi anche con l'ausilio di rappresentazioni grafiche.

Scienze o Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla

realtà naturale e artificiale

Tecnologia o Comprendere le potenzialità e i limiti delle varie tecnologie, nei

diversi contesti in cui vengono applicate o Utilizzare il disegno tecnico per progettare e disegnare forme-

oggetti

42

AREA STORICO - GEOGRAFICA

Storia o Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici

attraverso il confronto fra epoche e fra aree geografiche e culturali

o Collocare l'esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento di diritti e doveri

Geografia o Riconoscere le caratteristiche fisiche, sociali ed economiche

necessarie per orientarsi in Italia, in Europa, nel mondo

Voto in decimi / livello raggiunto in ciascuna disciplina:

6 / LIVELLO BASE MINIMO: lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere conoscenze ed abilità minime e di saper applicare, se guidato, regole e procedure elementari. 6 / LIVELLO BASE: lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere conoscenze ed abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali. 7 / LIVELLO INTERMEDIO: lo studente svolge compiti e risolve problemi definiti, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite. 8 / LIVELLO INTERMEDIO ALTO: lo studente svolge compiti e risolve problemi articolati in situazioni note, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite. 9 / LIVELLO ALTO: lo studente svolge compiti e problemi complessi in situazioni anche non note, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità acquisite. 10 / LIVELLO ALTO AVANZATO: lo studente svolge compiti e problemi complessi in situazioni anche non note, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità acquisite. Propone e sostiene le proprie opinioni e assume decisioni consapevoli.

Data ___________________ Il Dirigente Scolastico Il Presidente di Commissione Prof.ssa Maria Luisa Cascetti

ALTRO MATERIALE STRUTTURATO E CONDIVISO PER LA VALUTAZIONE

PUÒ ESSERE VISIONATO IN DIRIGENZA, UGUALMENTE PER QUANTO

RIGUARDA LE PROGRAMMAZIONI DISCIPLINARI, I PIANI DI LAVORO

DELLE CLASSI, I CRITERI PER LA VALUTAZIONE DELLE PROVE,…

43

33..77 OOBBIIEETTTT IIVVII GGEE NN EERRAA LLII DD EELL PPRROO CC EESSSS OO FFOO RRMMAATTII VV OO

Identità personale Conquista dell’autonomia Sviluppo delle competenze

sensoriali, percettive, motorie, sociali, linguistiche e intellettive

Sviluppo della personalità Acquisizione e sviluppo di

conoscenze e abilità di base Alfabetizzazione in una lingua

dell’unione europea Approccio a metodologie

scientifiche Valorizzazione dell’esperienza e

della corporeità Dal mondo delle categorie

empiriche a quelle formali Il confronto interpersonali La diversità della persona e della

cultura come ricchezza Convivenza civile

Educazione integrale della

persona Acquisizione della realtà sociale Crescita delle capacità autonome

di studio Orientamento: acquisizione di

competenze e capacità di scelta Identità personale Motivazione e significato

dell’apprendimento Prevenzione dei disagi e recupero

degli svantaggi Relazione educativa

(Legge 28 marzo 2003 n. 53 - Art. 2)

SSCCUUOOLLAA

DDEELLLL’’IINNFFAANNZZIIAA

SSCCUUOOLLAA PPRRIIMMAARRIIAA

SSCCUUOOLLAA SSEECCOONNDDAARRIIAA DDII 11°°

44

3.8 TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

++

“Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione” .

SSCCUUOOLLAA

SSEECCOONNDDAARRIIAA

DDII 11°°

SSCCUUOOLLAA

DDEELLLL’’IINNFFAANNZZIIAA

°°

SSCCUUOOLLAA

PPRRIIMMAARRIIAA

“Negli anni dell’infanzia la scuola colloca i vissuti e le

esperienze dei bambini in una prospettiva evolutiva, mediandoli

culturalmente all’interno di un contesto sociale ed educativo

intenzionalmente orientato al graduale sviluppo della

competenza… L’organizzazione del curricolo per campi di

esperienza consente di mettere al centro del progetto educativo le

azioni, la corporeità, la percezione, gli occhi, le mani dei

bambini. Ogni campo, infatti, delinea una prima mappa di

linguaggi, alfabeti, saperi, in forma di traguardi di sviluppo, che

poi troveranno una loro evoluzione nel passaggio alla scuola

primaria.”

La scuola Primaria mira all’acquisizione degli apprendimenti di

base, come primo esercizio dei diritti costituzionali. Ai bambini e

alle bambine offre l’opportunità di sviluppare le dimensioni

cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee, etiche e religiose,

e di acquisire i saperi irrinunciabili. Si pone come scuola

formativa che, attraverso gli alfabeti caratteristici di ciascuna

disciplina, permette di esercitare differenti stili cognitivi,

ponendo così le premesse per lo sviluppo del pensiero riflessivo

e critico.

Nella scuola secondaria di primo grado si realizza l’accesso alle

discipline come punti di vista sulla realtà e come modalità di

conoscenza, interpretazione e rappresentazione del mondo. Le

competenze sviluppate nell’ambito delle singole discipline

concorrono a loro volta alla promozione di competenze più

ampie e trasversali, che rappresentano una condizione essenziale

per la piena realizzazione personale e per la partecipazione attiva

alla vita sociale, e sono orientate ai valori della convivenza civile

e del bene comune.

45

33..99 FFAATTTTOORRII DD II QQUUAALL IITTÀÀ DDEE LL SSEERR VVIIZZIIOO SSCCOO LLAA SSTTII CCOO

La gestione dell’Offerta Formativa viene articolata secondo un modello di

qualità che tiene presente delle esigenze implicite ed esplicite, di tutte le

componenti della Scuola e soprattutto degli alunni che sono figura centrale

del sistema.

Per esigenze implicite si intende:

sicurezza e comfort dei locali (aule, palestre, laboratori)

facile accesso a strutture come biblioteca, aule multimediali,

laboratori…

trasporti adeguati alle esigenze locali

insegnanti preparati non solo dal punto di vista delle conoscenze

specifiche, ma anche per quanto attiene a strategie comunicative e di

coinvolgimento degli alunni

ambiente sereno che favorisca l’apprendimento e la maturazione

dell’alunno

Per esigenze esplicite si intende :

dare un’ educazione e una formazione adeguate alle aspettative

dell’utente

orientare l’alunno alle scelte scolastiche ed extra - scolastiche

successive e a quelle della vita

comprendere le esigenze scolastiche ed extra – scolastiche

dell’alunno

operare in sinergia con il territorio e con la sua realtà socio –

economica e culturale

inserire gli alunni in un contesto socio – ambientale più vasto,

compatibile anche con la dimensione europea del nostro Paese

coltivare una vasta gamma di interessi che creino le condizioni per

star bene con se stessi e con gli altri offrendo opportunità per una

formazione equilibrata

favorire il lavoro collegiale degli insegnanti

definire traguardi irrinunciabili comuni e definiti collegialmente

insegnanti disponibili alla sperimentazione, all’innovazione didattica

e all’aggiornamento

46

accogliere e rispettare le diversità riconoscendo, prima di ogni altra

cosa, il valore universale della persona

migliorare il processo di integrazione degli alunni con difficoltà di

socializzazione e/o apprendimento

garantire trasparenza, efficacia ed efficienza dei servizi scolastici

fare della scuola un punto di riferimento non solo per attività

culturali, ma anche per iniziative non formali

favorire un rapporto di collaborazione tra insegnanti e famiglie

47

33 ..1100 RRAAPPPPOORRTTOO SSCCUUOOLLAA –– FFAAMMIIGGLLIIAA

“La scuola perseguirà costantemente l’obiettivo di costruire un’alleanza educativa

con i genitori. Non si tratta di rapporti da stringere solo in momenti critici, ma di

relazioni costanti che riconoscano i reciproci ruoli e che si supportino

vicendevolmente nelle comuni finalità educative” (Indicazioni Nazionali) .

“RICONOSCIMENTO, COINVOLGIMENTO, TRASPARENZA” sono i principi che debbono ispirare l’azione della scuola verso le famiglie degli alunni, le quali debbono rispondere in termini di “CONSAPEVOLEZZA, PARTECIPAZIONE, RESPONSABILITA’ ”.

LA SCUOLA

Partecipa alle assemblee di classe e di Istituto, ai colloqui, alle

iniziative, facendo proposte e offrendo collaborazioni.

Conosce l’Offerta Formativa della Scuola (obiettivi,

progettazioni, metodologie, organizzazione), sia generale, sia

relativa al gruppo – classe o sezione.

Assume l’impegno di rappresentare la componente genitori nei

vari organi collegiali, ove si elaborano e si valutano le scelte

educative, le attività, le risorse.

Segue l’andamento scolastico del figlio, collabora con gli

insegnanti nell’affrontare problemi e studiarne soluzioni.

LA

FAMIGLIA

Rende trasparente il progetto educativo e la sua gestione attraverso

l’informazione, la documentazione

Riconosce alla famiglia un ruolo importante nel far emergere

bisogni, apportare risorse, definire il progetto educativo

Coinvolge le famiglie nelle scelte attraverso l’azione dei

rappresentanti negli organi collegiali

48

CAP. IV

AA TT TT OO DD II II NN DD II RR II ZZ ZZ OO DD EE LL

DD II RR II GG EE NN TT EE SS CC OO LL AA SS TT II CC OO

49

ATTO DI INDIRIZZO

L’ atto di indirizzo fornito dal Dirigente Scolastico, come previsto dal comma

14 della legge 107, costituisce la base da cui partire per l’ elaborazione del

documento

ISTITUTO COMPRENSIVO “BENIAMINO GIGLI”

MONTE ROBERTO - CASTELBELLINO - SAN PAOLO DI JESI

Prot. n. 2730/C24 Monte Roberto, lì 01 /09/2015

AL COLLEGIO DEI DOCENTI

E P.C. AL CONSIGLIO D’ISTITUTO

AI GENITORI AL PERSONALE ATA

ATTI

ALBO

OGGETTO: ATTO D’INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015.

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

- VISTA la legge n. 107 del 13.07.2015 (d’ora in poi: Legge), recante la “Riforma

del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle

disposizioni legislative vigenti”;

- PRESO ATTO che l’art.1 della predetta legge, ai commi 12-17, prevede che:

1) le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell'anno

scolastico precedente il triennio di riferimento, il piano triennale dell'offerta

formativa (d’ora in poi: Piano);

2) il piano deve essere elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi

per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti

dal dirigente scolastico;

3) il piano è approvato dal consiglio d’istituto;

50

4) esso viene sottoposto alla verifica dell’USR per accertarne la compatibilità con

i limiti d’organico assegnato e, all’esito della verifica, trasmesso dal medesimo

USR al MIUR;

5) una volta espletate le procedure di cui ai precedenti punti, il Piano verrà

pubblicato nel portale unico dei dati della scuola;

- TENUTO CONTO delle proposte e dei pareri formulati dagli enti locali e dalle

diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio

EMANA

ai sensi dell’art. 3 del DPR 275/99, così come sostituito dall’art. 1 comma 14 della

legge 13.7.2015, n. 107, il seguente

Atto d’indirizzo

per le attività della scuola e le scelte di gestione e di amministrazione

1) Le priorità, i traguardi e gli obiettivi individuati dal rapporto di autovalutazione

(RAV) e il conseguente piano di miglioramento di cui all’art.6, comma 1, del

Decreto del Presidente della Repubblica 28.3.2013 n.80 dovranno costituire parte

integrante del Piano;

2) Nel definire le attività per il recupero ed il potenziamento del profitto, si terrà

conto dei risultati delle rilevazioni INVALSI relative allo scorso anno ed in

particolare dei seguenti aspetti:

Prove di Italiano: le attività dovranno curare maggiormente la comprensione e la

rielaborazione personale di un testo e approfondire la grammatica.

Prove di Matematica: le attività dovranno curare maggiormente la comprensione

del testo dei quesiti e approfondire la geometria.

3) Le proposte ed i pareri formulati dagli enti locali e dalle diverse realtà

istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, di cui tener

conto nella formulazione del Piano sono i seguenti:

Dagli Enti Locali emergono proposte di progetti/attività da realizzare nei diversi

ordini di scuola quali: Educazione stradale, alla cittadinanza attiva, alla salute,

all’alimentazione, Laboratori interculturali (Italiano come L2), Manifestazioni

musicali –culturali- storiche “Giorno della memoria”, Incontri con la Polizia

postale…

Dalle Associazioni sono proposte iniziative aperte alla scuola e al territorio quali:

Spettacoli musico-teatrali (AVIS), Esercitazioni di gestione delle emergenze

(Protezione Civile), Attività sportive per alunni della scuola primaria ( Volley,

Twirling, karate, Basket… ) per la scuola secondaria 1° (Rugby…)

Corsi di formazione e seminari per docenti e genitori (Università degli adulti della

Vallesina, Biblioteca “La fornace” di Moie di Maiolati Spontini).

Collaborazione con Le Pro-Loco dei Comuni di appartenenza e con le Bande

musicali del territorio.

Dalle Banche e Fondazioni sono proposte attività di educazione finanziaria, visite

guidate…

51

4) Il Piano dovrà fare particolare riferimento ai seguenti commi dell’art.1 della

Legge1,

2:

Commi 1-4 (finalità della legge e compiti delle scuole):

“dare piena attuazione all’autonomia delle istituzioni scolastiche” con la

finalità di garantire il diritto al successo formativo per tutti gli studenti,

rimuovendo gli ostacoli personali e sociali. Necessaria è la partecipazione agli

organi collegiali e la condivisione di un piano dell’offerta formativa triennale;

commi 5-7 e 14 (fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiali,

fabbisogno dell’organico dell’autonomia, potenziamento dell’offerta e

obiettivi formativi prioritari):

- si terrà conto in particolare delle seguenti priorità3: realizzazione del PdM (piano di

miglioramento), bisogni emersi nel PAI e nello specifico i seguenti punti espressi

nella legge 107 al comma 7:

a) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare

riferimento all’italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell’Unione

europea, anche mediante l’utilizzo della metodologia CLIL ( Content language

integrated learning );

b) potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;

c) potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e

nella storia dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di

diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei

e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori;

d) sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica

attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto

delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di

responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della

consapevolezza dei diritti e dei doveri; potenziamento delle conoscenze in

materia giuridica ed economico-finanziaria;

1 Per ogni punto indicato il DS potrà/dovrà scegliere se inserire indirizzi specifici o limitarsi a richiamare le norme

2 In ciascuno dei punti successivi, dove sono indicate delle righe vuote, il dirigente scriverà le indicazioni che fornisce al

Collegio per la redazione del Piano. Se un punto non è pertinente (per esempio, perché riguarda solo un particolare ordine di scuola, ovvero un settore che il DS non ritenga di includere nel Piano), non riportarlo. 3 Indicare in particolare quali delle priorità elencate dal comma 7 della Legge dovranno essere recepite nel Piano, in

aggiunta a quelle emergenti dal RAV di istituto.

52

e) sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al

rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del

patrimonio e delle attività culturali;

f) alfabetizzazione all’arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione

delle immagini;

g) potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a

uno stile di vita sano, con particolare riferimento all’alimentazione, all'educazione

fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti

praticanti attività sportiva agonistica;

h) sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo

all’utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media;

i) potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;

l) prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di

discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusione

scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali

attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la

collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle

associazioni di settore e l’applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto

allo studio degli alunni adottati, emanate dal Ministero dell’istruzione,

dell’università e della ricerca il 18 dicembre 2014;

m) valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e

in grado di sviluppare e aumentare l’interazione con le famiglie e con la comunità

locale;

n) apertura pomeridiana delle scuole per l’indirizzo musicale e per attività di

recupero, potenziamento e/o sportive;

p) valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli

alunni e degli studenti;

q) individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla

valorizzazione del merito degli alunni e degli studenti;

53

r) alfabetizzazione e perfezionamento dell’italiano come lingua seconda attraverso

corsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, da organizzare

anche in collaborazione con gli enti locali e il terzo settore, con l’apporto delle

comunità di origine, delle famiglie e dei mediatori culturali;

s) definizione di un sistema di orientamento.

per ciò che concerne attrezzature e infrastrutture materiali occorrerà tenere

presente che:4

l’Istituto presenterà la candidatura per i finanziamenti PON per:

potenziare la rete WLan per ottimizzare l’uso del registro elettronico e il lavoro delle

classi per la didattica digitale, istituire un laboratorio scientifico-tecnologico e un

laboratorio linguistico.

Le attrezzature obsolete verranno sostituite per potenziare le attività laboratoriali e

poter applicare nuove metodologie didattiche.

per ciò che concerne i posti di organico, comuni e di sostegno, il fabbisogno

per il triennio di riferimento è così definito5:

Scuola Infanzia: posti comuni 24 docenti, posti di sostegno 3 docenti.

Scuola Primaria: posti comuni 28 docenti, posti di sostegno 6,5 docenti.

Scuola Secondaria: posti comuni 19,5 docenti, posti di sostegno 4 docenti

Per classi di concorso:

A043 n.5 docenti, A059 n.3 docenti, A345 n.1,5 docenti, A445 n.1 docente, A033

n. 1 docente, A032 n.1 docente, A030 n.1 docente, A028 n.1 docente, AB77 n.1

docente, AJ77 n.1 docente, AM77 n.1 docente, AC77 n.1 docente, IRC n.1 docente,

AD00 n.4 docenti.

per ciò che concerne i posti per il potenziamento dell’offerta formativa il

fabbisogno sarà definito in relazione ai progetti ed alle attività contenuti nel

Piano, entro un limite massimo di 6 unità6:

nell’ambito dei posti di potenziamento sarà accantonato preliminarmente

metà posto di docente della graduatoria della Scuola Primaria che possa

4 Indicare l’eventuale necessità di attrezzature (laboratori, materiale didattico “importante”, cioè che ecceda i modesti

rinnovi ed integrazioni del patrimonio esistente) ed infrastrutture materiali (aule, palestre, altro). L’indicazione contenuta in questo passaggio deve fare esplicito riferimento ad obiettivi contenuti nel Piano. 5 Riportare i dati così come risultano dall’organico dell’anno in corso al momento dell’approvazione del Piano, distinti

per classi di concorso, ed ulteriormente per posti comuni e posti di sostegno. Eventuali variazioni successive potranno essere apportate in sede di aggiornamento annuale del Piano. 6 Indicare il fabbisogno di posti nell’organico di potenziamento, nella misura provvisoriamente assegnata per il 2015-

16, eventualmente aumentato di una o due unità solo in caso di documentata necessità. Il fabbisogno deve risultare da specifici progetti di attività relativi all’attuazione delle priorità e degli obiettivi del Piano. E’ prudente indicare sotto questa voce un numero che tenga conto dell’accantonamento di alcune unità di personale per le supplenze brevi.

54

insegnare anche alla Scuola dell’Infanzia per il semiesonero del primo

collaboratore del dirigente, che è un docente della Scuola dell’Infanzia7;

nell’ambito delle scelte di organizzazione, dovranno essere previsti: un

referente per tutte le Scuole dell’Infanzia, un referente per la Scuola

Primaria, un coordinatore per ogni plesso e un coordinatore per ogni

classe della Scuola Secondaria 1°8;

dovrà essere prevista l’istituzione di gruppi per aree disciplinari e/o per

classi parallele, nonché gruppi trasversali ad esempio, per l’orientamento, la

continuità...

per ciò che concerne i posti del personale amministrativo, il fabbisogno è

così definito9: n.1 DSGA, n.4,5 assistenti amministrativi, n.15 collaboratori

scolastici, uno spezzone di 24 ore e n.3 posti di collaboratori scolastici

accantonati e trasformati in lavoro dell’impresa di pulizia per mq 2.536 e

n.220 ore annue di ausiliariato.

commi 10 e 12 (iniziative di formazione rivolte agli studenti per promuovere

la conoscenza delle tecniche di primo soccorso, programmazione delle

attività formative rivolte al personale docente e amministrativo, tecnico e

ausiliario e definizione delle risorse occorrenti):

Saranno organizzati incontri con esperti delle associazioni locali destinati agli alunni

sulle tecniche del primo soccorso e in generale sull’educazione alla salute.

Per le numerose richieste di somministrazione di farmaci da parte delle famiglie i

docenti e il personale ATA saranno coinvolti in incontri di formazione con medici

pediatri e con il personale del 118.

La formazione o l’aggiornamento saranno obbligatori per tutto il personale sui temi

della sicurezza negli ambienti di lavoro, le tecniche di primo soccorso e di

antincendio.

In ambito disciplinare i docenti, in ambito amministrativo/gestionale il personale di

segreteria potranno seguire, a seconda delle loro necessità, corsi proposti e

organizzati dall’Istituto, dalle reti del territorio, da altre Istituzioni scolastiche e da

altri Enti.

commi 15-16 (educazione alle pari opportunità, prevenzione della violenza di

genere…)

Secondo quanto indicato nell’art.5 della legge n. 119 del 15 ottobre 2013 l’Istituto

solleciterà la partecipazione dei docenti agli incontri di formazione sulla tematica

dell’educazione alla relazione, contro la violenza e la discriminazione di genere.

7 Questa previsione serve unicamente a definire le relative funzioni. L’attribuzione degli incarichi alle persone sarà

effettuata dal dirigente, nell’ambito delle sue competenze esclusive di cui al DLgs. 165/01 art. 5 comma 2. 8 Questa previsione serve unicamente a definire le relative funzioni. L’attribuzione degli incarichi alle persone sarà

effettuata dal dirigente, nell’ambito delle sue competenze esclusive di cui al DLgs. 165/01 art. 5 comma 2. 9 Fare riferimento a quello dell’anno in corso. Per gli ATA non esiste organico di potenziamento.

55

Nell’ambito dei programmi scolastici verrà sottolineata l’importanza del progetto

Life Skills fin dalla Scuola dell’Infanzia e del progetto Educazione all’Affettività,

approfondito alla Scuola Primaria e alla Scuola Secondaria 1° sia con i contenuti

disciplinari di Scienze sul corpo umano che con gli incontri con esperti (es. classi 3^

Scuola Secondaria 1° incontro con un pediatra sulle trasformazioni dell’età

adolescenziale…).

Attraverso lo studio degli articoli della Costituzione, la discussione di brani scelti

dall’antologia, l’attività di circle time gli alunni affronteranno le problematiche della

relazione interpersonale, del rispetto proprio e altrui, rifletteranno sui temi della

violenza, della discriminazione di genere e in generale sulla diversità.

comma 20 (Insegnamento Lingua Inglese, della musica e dell’educazione

motoria nella scuola Primaria):

Si ricordano:

- i progetti storici: CLIL, Lettore Madrelingua, Certificazione Cambrige, Coro

d’Istituto, Il piacere di fare musica ( insegnanti di strumento alla Scuola Primaria),

Sport in classe;

- attività consolidate in collaborazione con le Associazioni del Territorio: Pallavolo,

twirling, basket, Karate…..

commi 29 - 32 (insegnamenti opzionali, percorsi formativi ed iniziative

d’orientamento, valorizzazione del merito scolastico e dei talenti,

individuazione di docenti coordinatori, individuazione di modalità di

orientamento idonee al superamento delle difficoltà degli alunni stranieri):

Per gli alunni delle classi 3^ della Scuola sec.1° si organizzeranno un corso

pomeridiano di Latino, attività di orientamento specifiche, interventi di esperti

esterni e le famiglie verranno coinvolte maggiormente, affinchè l’iscrizione alla

scuola sec. 2° sia il più possibile in linea con quanto consigliato dal corpo docente.

Ruolo fondamentale sarà quello dei coordinatori di classe e dei mediatori

linguistici per gli alunni stranieri.

commi 56-61 (piano nazionale scuola digitale, didattica laboratoriale):

La Scuola sec. 1° è carente di laboratori, la loro creazione e la presenza di

professionalità specifiche ci permetterà nel triennio lo sviluppo di una didattica

più vicina ai nuovi bisogni degli alunni.

comma 124 (formazione in servizio docenti)10

:

La formazione in servizio dei docenti di ruolo è obbligatoria, permanente e

strutturale, il Collegio unitario dei docenti definirà, in coerenza con il piano

triennale dell’offerta formativa, le attività di formazione quantificandone il monte

ore minimo. Dal RAV e dalle prove INVALSI si ritiene opportuno formarsi sulla

10

Precisare le aree (non gli specifici argomenti) che dovranno essere incluse nel piano di formazione (basarsi sulle risultanze del RAV, delle prove INVALSI, di altri eventuali elementi conoscitivi sul fabbisogno di formazione del personale docente. Indicare altresì, previa informativa alla parte sindacale, la misura oraria minima della formazione che dovrà essere programmata nel PIano.

56

didattica per competenze e laboratoriale, si continuerà la formazione sulla

sicurezza e sui BES.

5) i criteri generali11

per la programmazione educativa, per la programmazione e

l'attuazione delle attività parascolastiche, interscolastiche, extrascolastiche, già

definiti nei precedenti anni scolastici dal consiglio d’istituto e recepiti nei POF di

quei medesimi anni, sono coerenti con le indicazioni di cui ai precedenti punti “1”

e “2” e sono inseriti nel Piano, qui di seguito riportati12

:

CURRICOLO

a) Il Piano dell'Offerta Formativa Triennale descriverà in modo adeguato:

• le procedure per la revisione continua del PTOF;

• il contesto in cui opera la scuola con le caratteristiche socio-culturali del territorio;

• i bisogni formativi degli alunni in rapporto agli obiettivi generali ed educativi dei

programmi didattici della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria.

Il Piano, tra l’altro, indicherà:

• i valori ai quali l'Istituzione scolastica ispira la propria attività;

• i fattori di qualità del servizio scolastico;

• i modi per garantire il diritto all'istruzione e per evitare qualsiasi forma di

discriminazione;

• gli obiettivi formativi irrinunciabili;

• le iniziative per la continuità educativo-didattica e l’orientamento;

• le modalità per la realizzazione della continuità educativa tra scuola e famiglia;

• le procedure e gli strumenti per realizzare un sistema di valutazione dell’istituto

efficace e “oggettivo” che permetta di monitorare, migliorare e correggere l'attività

svolta e che precisi i criteri e le modalità con cui vengono valutati gli alunni;

• i piani di sviluppo e miglioramento.

L’Istituto offre anche attività aggiuntive intracurricolari e extracurricolari, che

comunque non possono e non vogliono essere travalicanti rispetto al lavoro didattico

di alunni e docenti.

11

Questo punto è ovviamente a discrezione del DS, il quale, valutata la situazione pregressa della propria scuola, potrà decidere se indicare o no il mantenimento dei criteri di programmazione pregressi stabiliti dal consiglio d’istituto. 12

Indicare succintamente, ove lo si ritenga opportuno, i criteri che si ritiene di dover mantenere.

57

Pertanto, tali attività sono programmate e svolte in vista del contributo che esse

possono recare alla formazione culturale, alla motivazione degli allievi e in relazione

all’età degli stessi.

Per tutte le attività – disciplinari, intracurricolari ed extracurricolari – si consiglia di

privilegiare le risorse interne, in primo luogo la competenza disciplinare e didattica

dei docenti.

Di conseguenza, pur affermandone l’importante potenzialità, le risorse esterne si

potranno considerare come eventuale supporto all’attività docente ed essere utilizzate

in modo essenzialmente strumentale alla programmazione didattico-educativa, che

naturalmente è di stretta pertinenza della scuola.

Ad ogni modo, tra tali risorse esterne all’Istituto, a parità di condizioni, si

privilegiano quelle messe a disposizione da altre Istituzioni pubbliche, statali e non

statali.

b) La progettazione curricolare riservata alla scuola entro il 20% potrà essere

utilizzata per realizzare possibili compensazioni tra discipline e attività di

insegnamento e/o per introdurre nuove discipline, secondo quanto deliberato in

Collegio Docenti. L’eventuale decisione di utilizzare la quota orario spettante alla

scuola per confermare l’attuale assetto ordinamentale sarà motivata dal Collegio

Docenti (o dai Consigli di Intersezione/Interclasse/Classe se da questo delegati);

c) La progettazione curricolare privilegerà, alla luce delle esperienze positive

condotte nell’anno scolastico 2014/15, soprattutto attività di recupero e

potenziamento disciplinare, laboratori di lingua straniera e multimediali, le visite

guidate e i viaggi di istruzione, la musica, la pratica sportiva;

d) l’integrazione scolastica terrà conto dei suggerimenti proposti dal GLHI

d’Istituto.

Il Consiglio condivide, infatti, per quanto di competenza le condizioni base

evidenziate dal GLHI d’Istituto per un percorso di qualità dell’integrazione

scolastica. Riconosce che le suddette condizioni si esplicano nel:

• definire il ruolo della scuola nei confronti degli altri organismi del territorio;

• precisare nel PTOF i compiti dei docenti ordinari in ordine al sostegno;

• tener presente che la qualità dell’integrazione è legata alla qualità dell’insegnamento

ordinario (integrazione all’interno della classe);

• attuare l’aggiornamento/formazione del personale, nella ricerca-azione continua di

stili di insegnamento adeguati agli stili di apprendimento degli alunni per definire

meglio le strategie di insegnamento.

58

GESTIONE AMMINISTRATIVA

Servizi Amministrativi, tecnici , generali

a) Si definiranno un orario di servizio ed orari di lavoro che durante il normale

svolgimento delle attività didattiche garantiscano i servizi scolastici previsti dal

PTOF nonché il supporto al personale docente durante tutto il delicato periodo degli

scrutini (con apertura uffici sia di mattina che di pomeriggio secondo l’orario di

servizio).

b) Le attività di gestione e di amministrazione rispetteranno i principi di

semplificazione, trasparenza e buon andamento, ferma restando la tutela delle

persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali (regolamento sulla

privacy, regolamento sull’uso responsabile Internet). Esse, inoltre, si uniformeranno

ai criteri di efficienza, efficacia ed economicità.

c) Il personale ATA garantirà il rispetto della Carta dei servizi per quanto riguarda il

cartellino di riconoscimento, il rispondere al telefono dando le generalità, l’apporre la

propria sigla identificativa alle pratiche svolte.

d) L’attività negoziale si atterrà al Regolamento deliberato in merito. Relativamente

al conferimento di incarichi si porrà attenzione nella ricerca di collaboratori esterni

alla pubblica amministrazione, che possono garantire un livello specialistico di

professionalità.

e) Gli atti e i provvedimenti riguardanti gli alunni e il personale saranno predisposti

ed emanati nei termini di legge.

f) Si darà la possibilità di utilizzare maggiormente i sistemi informatici e la posta

elettronica.

Allocazione risorse

I principi da rispettare nella destinazione dei fondi, soprattutto se ministeriali e

comunali, saranno i seguenti:

• In primo luogo, garantire il normale funzionamento amministrativo generale e

didattico (con priorità alla sicurezza, come da normativa, al pagamento di supplenze e

di ore eccedenti effettuate per le supplenze brevi), il funzionamento ordinario di tutte

le attività (nelle classi, nei laboratori e nei plessi), il servizio di manutenzione delle

attrezzature e dei laboratori informatici, l’assistenza dell’amministratore di sistema

negli uffici.

• In secondo luogo, coprire la progettualità della scuola secondo le priorità stabilite

dal Collegio dei Docenti (progetti), con il seguente ordine di approvazione:

a) interventi (progetti) che si svolgono in orario curricolare, quindi “obbligatori” per

gli alunni (integrativi, trasversali a più discipline, di rinforzo, recupero,

potenziamento), destinati a classi intere, a gruppi, secondo quanto progettato dai

59

docenti, miranti soprattutto a promuovere il benessere e la salute, che possono

comportare flessibilità negli orari degli insegnanti, la modularità delle lezioni e/o

prestazioni aggiuntive per i docenti;

b) interventi (progetti), che si svolgono in orario extra scolastico per gli alunni

(aggiuntivi e facoltativi). Per questi ultimi interventi, tranne le attività di recupero e

potenziamento e la pratica sportiva, le famiglie sono chiamate a contribuire tenuto

presente che i suddetti corsi, in linea di massima, devono essere autofinanziati .

Contributi di genitori, enti e privati

Il Collegio dei Docenti, messo a conoscenza annualmente dal DSGA delle risorse

disponibili per l’insieme delle attività e dei progetti formulerà delle proposte precise

(motivazioni didattiche) atte a stabilire una graduatoria dei progetti che si

intenderanno attuare qualora mancassero finanziamenti per tutti. I Progetti Triennali

potranno essere rivisti entro il 31 ottobre di ogni anno scolastico.

La decisione finale su quale progetto togliere o meno in caso di mancanza di fondi

compete al DS (D.I. n 44/2001 = responsabilità di gestione) il quale si avvarrà dei

responsabili di progetto per ridurre eventualmente la portata della iniziativa e/o

modificarla prima di eliminarla se i fondi non sono reperibili.

I fondi ministeriali copriranno prioritariamente le attività amministrative istituzionali.

La Scuola cercherà di reperire ulteriori risorse mediante il coinvolgimento in specifici

progetti, rientranti comunque in quanto già previsto dal PTOF, di:

• Enti Locali afferenti, allo scopo di integrare le dotazioni di sussidi delle scuole o per

iniziative e progetti che coinvolgono le scuole;

• soggetti privati, anche sotto forma di sponsorizzazione, interessati e/o disponibili a

collaborare con la scuola per la promozione di attività culturali rivolte agli alunni,

alle famiglie e ai docenti;

• soggetti pubblici e privati mediante apposite stipule e/o convenzioni che prevedono

l'erogazione di servizi da parte dell'istituzione scolastica. In tal caso

l'accordo/convenzione può prevedere che parte dei finanziamenti siano utilizzati per

compensare prestazioni del personale docente ed amministrativo che eccedano i

normali obblighi di servizio;

• famiglie degli alunni per contribuire alla copertura finanziaria delle spese connesse

alla realizzazione del PTOF, in orario obbligatorio, limitatamente a viaggi di

istruzione e visite didattiche, trasporti, attività teatrali, adesione a attività progettuali

particolari, proposte dai consigli di interclasse/intersezione, approvate dal Collegio,

che richiedano un consistente impiego di risorse finanziarie.

60

Vincoli generali per l’approvazione dei progetti

Ogni progetto per essere approvato nel Programma Annuale (nei termini di legge)

deve contenere:

• tempo per la realizzazione e le risorse necessarie,

• costi finanziari complessivi,

• le verifiche intermedie e finali e relativi risultati attesi.

Fondo dell’Istituzione Scolastica

a. Il budget previsto nel Fondo dell’Istituzione Scolastica (FIS) coprirà i compensi al

personale per attività progettuali (aggiuntive) previste nel PTOF e i compensi per le

attività organizzative dell’Istituto (incarichi del collaboratore del DS, delle figure di

coordinamento e referenza, delle commissioni, ecc) e per premiare l’intensificazione

del lavoro.

b. La scelta del personale della scuola per le attività aggiuntive dovrà essere motivata,

autorizzata, sentito il parere del DSGA, dal DS e le prestazioni effettuate

documentate.

RAPPORTI CON IL TERRITORIO

Criteri per il raccordo fra l'istituzione scolastica e l’Ente locale

I rapporti fra l'Istituzione Scolastica e l’Ente Locale territoriale saranno improntati

alla massima collaborazione allo scopo di:

• promuovere un impiego efficace ed integrato delle risorse umane e finanziarie che

gli EE.LL. mettono a disposizione delle scuole;

• promuovere e favorire un uso integrato delle strutture scolastiche anche al di fuori

degli orari di lezione per attività sportive e culturali di interesse generale.

Criteri e modalità di raccordo e collaborazione con organismi associativi (pubblici

e privati) che sul territorio operano nel settore educativo e culturale.

L'Istituzione Scolastica promuoverà il raccordo e la collaborazione con le

Associazioni culturali e sportive del territorio allo scopo di:

• mettere a disposizione degli alunni proposte didattiche ed educative ampie e al

tempo stesso integrate e congruenti con le linee di indirizzo indicate nel presente

piano;

• valorizzare le competenze professionali di quanti operano all'interno delle

Associazioni;

• valorizzare l'opera di volontariato dell'associazionismo.

61

Criteri e modalità di attuazione per la stipula di accordi con altre scuole del

territorio

Per raggiungere gli obiettivi, previsti dal PTOF, l'Istituzione Scolastica potrà stipulare

accordi, intese e convenzioni con altre scuole del territorio (art 7 DPR 8.3.1999 n

275).

Tali accordi saranno finalizzati in particolar modo a:

• promuovere un pieno utilizzo delle risorse umane a disposizione di ogni istituzione

scolastica;

• promuovere scambi e incontri fra le scolaresche;

• realizzare progetti didattici comuni.

Gli accordi potranno prevedere forme integrate di partecipazione finanziaria alle

spese inerenti la realizzazione dei progetti.

SCUOLA E COMUNE

Si premette che il COMUNE ha competenza secondo la prevista normativa vigente,

in fatto di arredi e di spese di funzionamento della scuola

- Legge 11 gennaio 1996, n. 23 - Norme per l’edilizia scolastica.

“Art. 3 - Competenze degli enti locali

1. In attuazione dell’articolo 14, (comma 1, lettera i), della legge 8 giugno 1990, n.

142, provvedono alla realizzazione, alla fornitura e alla manutenzione ordinaria e

straordinaria degli edifici:

a) i comuni, per quelli da destinare a sede di scuole dell’infanzia, primaria e

secondaria;

2. In relazione agli obblighi per essi stabiliti dal comma 1, i comuni provvedono alle

spese per l’arredamento e a quelle per le utenze elettriche e telefoniche, per la

provvista dell’acqua e del gas, per il riscaldamento ed ai relativi impianti.

3. Per l’allestimento e l’impianto di materiale didattico e scientifico che implichi il

rispetto delle norme sulla sicurezza e sull’adeguamento degli impianti, l’ente locale

competente è tenuto a dare alle scuole parere obbligatorio preventivo

sull’adeguatezza dei locali ovvero ad assumere formale impegno ad adeguare tali

locali contestualmente all’impianto delle attrezzature.

4.Sono responsabili dell’adeguamento della scuola in tema di sicurezza (D lgvo 81

/2008)

62

Si rinnovano pertanto le richieste di arredi per le aule (banchi, sedie, cattedre,

armadietti, lavagne), in particolare per la classi e le sezioni di nuova istituzione, per

gli uffici, per gli archivi (armadi, cassettiere);

Per la funzionalità specifica dei singoli plessi dei servizi si sollecita i Comuni di

mettere a norma i vari edifici dell’Istituto.

Servizi di Pre-scuola e di Post-scuola/ Utilizzo dei locali scolastici

Si auspica che il servizio di pre-scuola e di post-scuola sia affidato, anche per

quest’anno, a persone esterne pagate dai Comuni giacché le risorse della scuola sono

limitate e i compiti di sorveglianza alunni ai collaboratori scolastici prima e dopo le

lezioni sono stati quantificati in quindici minuti massimo come obbligatori

(immediatamente prima e dopo/norme contrattuali).

6) I progetti e le attività sui quali si pensa di utilizzare docenti dell’organico del

potenziamento devono fare esplicito riferimento a tale esigenza, motivandola e

definendo l’area disciplinare coinvolta13

. Si terrà conto del fatto che l’organico di

potenziamento deve servire anche alla copertura delle supplenze brevi e quindi si

eviterà di assorbire sui progetti l’intera quota disponibile14

.

7) Per tutti i progetti e le attività previsti nel Piano di Miglioramento (PdM), devono

essere indicati i livelli di partenza sui quali si intende intervenire, gli obiettivi cui

tendere nell’arco del triennio di riferimento, gli indicatori quantitativi e/o

qualitativi utilizzati o da utilizzare per rilevarli. Gli indicatori saranno di

preferenza quantitativi, cioè espressi in grandezze misurabili, ovvero qualitativi,

cioè fondati su descrittori non ambigui di presenza/assenza di fenomeni, qualità o

comportamenti ed eventualmente della loro frequenza.

8) Il Piano dovrà essere predisposto a cura della Funzione Strumentale a ciò

designata, entro il 22 ottobre prossimo, per essere portata all’esame del collegio

stesso nella seduta del 27 ottobre, che è fin d’ora fissata a tal fine.

Il dirigente scolastico

13

Tenuto conto del fatto che sul potenziamento si può prescindere dall’esatta corrispondenza della classe di concorso, indicare una rosa di classi di concorso cui attingere per ciascun posto richiesto. 14

La quota di organico di potenziamento da accantonare per le supplenze brevi dovrà coprire più aree disciplinari, in modo da risultare utilizzabile per esigenze diverse (es.: area letteraria, linguistica, matematica, scientifica).

63

CAP. V

PP II AA NN OO TT RR II EE NN NN AA LL EE

DD EE LL LL '' OO FF FF EE RR TT AA FF OO RR MM AA TT II VV AA

64

5.1 LINEE DI INDIRIZZO PAI TRIENNALE

che forniscono indicazioni di massima per la stesura del Piano Annuale per

l’Inclusione per gli anni scolastici 2016/2017, 2017/2018 e 2018/2019. Il PAI è uno strumento di progettazione dell’offerta formativa della scuola in senso inclusivo, è lo sfondo ed il fondamento su cui sviluppare una didattica attenta ai bisogni di ciascuno nel realizzare gli obiettivi comuni (nota ministeriale prot. 1551/2013). La redazione del PAI fornisce l’occasione per individuare le situazioni problematiche e le strategie per farvi fronte, qualificando le modalità di insegnamento fondamentale costitutivo dei bisogni dei singoli alunni. È pertanto basilare che: A) le attività curricolari ed extra-curricolari previste non siano una somma di proposte, ma si inseriscano in un quadro unitario, coerente e organico che risponde alle esigenze di tutti gli alunni; B) si preveda un’offerta formativa che tenga conto della ciclicità triennale del PTOF.

ASPETTI METODOLOGICI-ORGANIZZATIVI In continuità con le scelte progettuali dei precedenti anni scolastici e con gli elementi di miglioramento individuati dal RAV, il PTOF del triennio 2016-2019 dovrà consolidare le azioni già avviate e metterne in campo di nuove per:

1. favorire il successo scolastico di tutti gli allievi (con particolare riferimento alle varie tipologie di bisogni educativi speciali di cui sono portatori).

A tal fine si ritiene necessario: A) consolidare i progetti relativi agli allievi con BES (difficoltà di apprendimento, percorsi di insegnamento dell’italiano L2 per allievi stranieri), intervenendo fin dai primi anni della Scuola dell’infanzia; B) nel rispetto della libertà di insegnamento di ogni docente, adottare nella didattica quotidiana modalità di lavoro inclusive (Cooperative Learning, classi aperte con gruppi di livello, attuazione dei PDP e dei PEI con il concorso di tutti gli insegnanti…);

65

C) creare Laboratori, che utilizzano la metodologia della ricerca, intesi non solo come uno spazio fisico attrezzato in maniera specifica ai fini di una determinata produzione, ma come situazione, come modalità di lavoro, anche in aula, dove docenti ed allievi progettano, sperimentano, ricercano agendo la loro fantasia e la loro creatività. Essi nascono dai seguenti presupposti: 1. un unico percorso metodologico non può essere efficace per tutti gli allievi di una classe, nella quale esistono stili cognitivi, caratteristiche personali e contesti di provenienza differenti; 2. la vita intellettuale di una persona non si risolve esclusivamente attraverso l’attività teoretica fondata sulla parola, sul libro; il fare e l’agire devono diventare aspetti altrettanto salienti dell’azione educativa, non episodici o semplicemente a supporto del sapere teorico; 3. l’esigenza di superare la predominanza delle logiche della quantità su quelle della qualità dei contenuti; è indispensabile che il docente sappia scegliere gli aspetti del sapere intorno ai quali gli allievi possano costruire le proprie rappresentazioni della realtà dotandole di senso, attraverso tempi scolastici anche inferiori, ma significativi e motivanti. I Laboratori sono intesi come una pratica del fare, in modo che lo studente diventi protagonista: - di un processo di costruzione di conoscenze e di sviluppo di abilità che gli permettono di essere coinvolto in una situazione collettiva di scambio comunicativo tra pari; - di rielaborare conoscenza attraverso l’esperienza diretta; di costruire un apprendimento significativo, dovendo trovare soluzioni a situazioni problematiche; - di vivere la vicenda scolastica attraverso l’esperienza di emozioni positive; - di essere consapevole del proprio modo di imparare attraverso il confronto e la valutazione delle proprie idee e la negoziazione di significato con gli altri . Sono previsti i seguenti LABORATORI : 1. SCIENZA E TECNOLOGIA (Laboratori scientifico-tecnologici, sito internet scuola, …). 2. SCRITTURA CREATIVA (Laboratori di scrittura creativa a supporto del lavoro d’aula soprattutto per il recupero e sostegno delle competenze di letto - scrittura). 3. LETTURA (Biblioteca, concorsi lettura, …). 4. SALUTE, SICUREZZA E BENESSERE A SCUOLA

66

5. CONOSCENZA TERRITORIO (Viaggi d’istruzione, mostre, musei). 6. TEATRO ( attività teatrali, progetti aree a rischio). 7. MONDIALITÀ (Pace, interculturalità e solidarietà). 8. ATTIVITÀ MANUALI ( laboratori artistici). 9. MUSICA (Pratica strumentale, cori scolastici). 10. LABORATORIO LINGUISTICO ( CLIL). 2. Garantire il benessere psicologico e fisico di tutti gli allievi mediante l’utilizzo di metodologie inclusive, l’acquisizione di abitudini di vita sane e l’attenzione ai valori della legalità stimolando il dialogo interculturale. A tal fine si ritiene necessario: A) implementare le azioni volte all’acquisizione/consolidamento delle regole di convivenza da parte degli allievi e di contrasto al bullismo, alla discriminazione di genere, all’omofobia, alla xenofobia, anche attraverso metodologie che attivino le risorse degli allievi; B) proseguire nei progetti relativi agli stili di vita, in particolare quelli finalizzati alla sana alimentazione e a sane abitudini di vita; C) consolidare e implementare il coinvolgimento delle famiglie nella vita della scuola, favorendo azioni di cittadinanza attiva, incontri di dialogo e confronto (pedagogia dei genitori, conferenze a tema…), uso di strumenti di comunicazione efficaci scuola- famiglia. Si ritiene opportuno consolidare le pratiche di recupero degli allievi in difficoltà attraverso altre forme di linguaggio (musica, arte, teatro). A tal fine si ritiene necessario consolidare le pratiche di recupero degli allievi in difficoltà che si sono evidentemente rivelate efficaci (corsi di recupero, attività a piccoli gruppi) e dare attenzione alle competenze-chiave europee, in particolare alle lingue straniere e alle altre forme di linguaggio (musica, arte, teatro) che, dal punto di vista dei contenuti disciplinari, hanno costituito in questi anni elemento caratterizzante l’offerta formativa del nostro Istituto.

67

Piano Annuale per l’Inclusione 2016/2017

Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità

• Rilevazione dei BES presenti: n°

disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) n° 20

minorati vista

minorati udito

Psicofisi n° 20

disturbi evolutivi specifici n° 34

• DSA n° 3

• ADHD/DOP

• Borderline cognitivo

• Altro ( difficoltà non certificate)

n° 31

(di cui 11 in attesa

di certificazione)

• svantaggio (indicare il disagio prevalente) n° 24

Socio-economico n° 1

Linguistico-culturale n° 22

Disagio comportamentale/relazionale

Altro n°1

Totale

n° 78

Su popolazione scolastica

8,38%

N° PEI redatti dai GLH Operativo

n° 20

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria

n° 3

N° di PEP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria n°31

Per i casi di svantaggio socio-cuturale si prevedono laboratori di L2, attività di piccolo gruppo per classi aperte, laboratori di arte, musica e teatro che

agevolano l’acquisizione della lingua e l’integrazione.

n° 24

68

• Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in… Sì / No

Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di piccolo gruppo:

-gruppi tematici di potenziamento delle

competenze di base

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti,

ecc.): -laboratori espressivi

integrati, talvolta a classi aperte

AEC Attività individualizzate e di piccolo gruppo:

-cooperazione con gli insegnanti

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti,

ecc.): -cooperazione con gli insegnanti

No

Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di

piccolo gruppo: -laboratorio interculturale in

orario curriculare

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti,

ecc.): -laboratorio interculturale in

orario curriculare

Funzioni strumentali / coordinamento Funzione strumentale area 3 “Interventi e servizi per studenti”

Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) Funzione strumentale Sì Psicopedagogisti e affini esterni/interni No

Docenti tutor/mentor No

Altro:

• Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso… Sì / No

Coordinatori di classe e simili

Partecipazione a GLI No Rapporti con famiglie Sì Tutoraggio alunni Sì Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva.

Altro: partecipazione agli

incontri per l’elaborazione e la verifica del PEI

Docenti con specifica formazione

Partecipazione a GLI Sì Rapporti con famiglie Sì Tutoraggio alunni Sì

Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva:

-progetto intercultura con laboratorio linguistico in orario

curriculare tenuto da

operatrici linguistiche esterne - progetti con attività

espressive a finalità inclusive (musica, teatro, motoria...)

Altro:

69

Altri docenti

Partecipazione a GLI No Rapporti con famiglie Sì Tutoraggio alunni Sì Progetti didattico-educativi a

prevalente tematica inclusiva Sì

Altro:

• Coinvolgimento personale ATA

Assistenza alunni disabili Sì Progetti di inclusione / laboratori integrati Sì Altro:

• Coinvolgimento famiglie

Informazione /formazione su genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva

Coinvolgimento in progetti di inclusione Sì Coinvolgimento in attività di promozione della

comunità educante Sì

Altro:

• Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI

Accordi di programma / protocolli di intesa

formalizzati sulla disabilità Sì

Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili

Procedure condivise di intervento sulla disabilità Sì Procedure condivise di intervento su disagio e simili

Progetti territoriali integrati Sì Progetti integrati a livello di singola scuola Sì Rapporti con CTS / CTI: -rete CTI Jesi (screening anni 5 scuola infanzia

e classi II scuola primaria – sportello di ascolto psicologico classe II scuola secondaria)

-rete CTS Falconara

Altro:

• Rapporti con privato sociale e volontariato

Progetti territoriali integrati Sì Progetti integrati a livello di singola scuola Sì Progetti a livello di reti di scuole:

-progetto “ Vuoti a perdere, no grazie” tenuto

da esperti OIKOS e promosso dall’ambito territoriale

• Formazione docenti

Strategie e metodologie educativo-didattiche /

gestione della classe

Sì alcuni

Didattica speciale e progetti educativo-didattici

a prevalente tematica inclusiva

Sì alcuni

Didattica interculturale / italiano L2: -rete Agorà Jesi

Sì alcuni

Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva

(compresi DSA, ADHD, ecc.): - rete CTI Jesi

- rete CTS Falconara

Sì alcuni

Progetti di formazione su specifiche disabilità

(autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali…):

- rete CTI Jesi - rete CTS Falconara

Sì alcuni

Altro:

70

Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo

X

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti

X

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; X Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della

scuola X

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti;

X

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel

partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative;

X

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di

percorsi formativi inclusivi; X

Valorizzazione delle risorse esistenti x Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la

realizzazione dei progetti di inclusione X

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di

scuola e il successivo inserimento lavorativo. X

Altro:

Altro: * = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici

Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo Dato l’elevato numero di alunni con Bisogni Educativi Speciali, si prevede, all’interno del GLHI, la

formazione del gruppo di lavoro GLH (per l’handicap) e il GLI (per DSA, disturbi evolutivi specifici e BVL – Bambini venuti da lontano). Il GLHI sarà costituito dal DS, dalla funzione strumentale e dai docenti referenti

di plesso.

Sono previsti tre incontri l’anno per il gruppo GLH e due per il GLHI. All’inizio dell’anno scolastico, dopo la riunione iniziale del gruppo GLH, si riunirà il GLHI per analizzare i BES

presenti, revisionare le linee guida operative e condividere strategie e modalità di intervento; alla fine dell’anno per verificare, valutare il livello di inclusività della scuola ed elaborare nuove proposte. Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti

Frequenza di corsi di formazione proposti dal CTI, CTS o altri Enti per l’aggiornamento dei docenti sui BES,

sulle metodologie di lavoro e sulle strategie didattiche da adottare nelle classi.

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive

La valutazione degli studenti sarà effettuata attenendosi alle indicazioni del GLHI e sulla base dei PEI, PDP e PEP dei singoli casi, in base alle misure dispensative e agli strumenti compensativi adottati. Si terrà conto

dei risultati raggiunti dal singolo studente, in relazione al suo punto di partenza, condiviso e sottoscritto da

tutti i docenti del Consiglio di Classe.

71

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola

Le insegnanti di sostegno e gli educatori comunali saranno assegnati, in base alla normativa, agli alunni con disabilità certificata, tenendo conto delle ore suggerite dagli esperti UMEE e delle effettive esigenze di ogni

alunno.

Si auspica che si possa ricorrere a risorse aggiuntive che lavoreranno nelle classi a sostegno degli alunni

BES.

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai

diversi servizi esistenti

Si richiede la presenza di figure esterne a supporto delle attività didattiche e la consulenza continuativa di

figure specializzate esterne, in convenzione con la scuola, a cui i docenti potranno ricorrere nelle varie necessità.

Solo nelle attività di screening, rivolti soprattutto ai 5 anni della scuola dell’infanzia e al primo o al secondo anno di scuola primaria, si ha la presenza di psicopedagogisti per la prevenzione e l’individuazione precoce

dei disturbi di apprendimento. Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative

Si richiede la collaborazione delle famiglie per la condivisione di percorsi formativi personalizzati stilati

nell’ambito dei consigli di classe e utili agli alunni perché tengono conto dei loro bisogni e delle loro

necessità nel processo di apprendimento. All’inizio dell’anno sarà eletto il genitore che farà parte del GLHI.

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi

Elaborazione di PEI, elaborazione di PDP e PEP, uso di strategie didattiche flessibili per favorire l’inclusione

di tutti gli alunni. Visto l’alto numero dei casi BES, si auspica una semplificazione delle metodologie didattiche in ciascuna

disciplina e l’adozione di didattiche laboratoriali che suscitano l’interesse, agevolano l’inclusione e i processi di apprendimento.

Valorizzazione delle risorse esistenti

Le figure specializzate e formate daranno supporto ai colleghi meno esperti.

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di

inclusione

Si richiedono risorse aggiuntive per attuare al meglio il Piano predisposto. Si auspica un reale investimento

dall’Ufficio Scolastico Regionale per progetti e attività di inclusione.

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la

continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.

Nell’ambito dei percorsi di continuità fra scuole, saranno organizzati incontri finalizzati alla reciproca conoscenza di alunni e insegnanti dell’ordine di scuola successivo.

Nota Il PAI verrà aggiornato ogni anno entro il 30 Ottobre. I dati riportati non sono comprensivi degli

alunni nuovi iscritti alla Scuola dell’Infanzia di cui non si conoscono i bisogni educativi. Sono stati

tolti gli alunni in uscita delle classi terze della Scuola Secondaria. Inoltre è impossibile prevedere

l’iscrizione, in ogni segmento scolastico, di alunni con bisogni educativi speciali o possibili

trasferimenti di alunni per svariati motivi.

72

ISTITUTO COMPRENSIVO “Beniamino Gigli” MONTE ROBERTO - CASTELBELLINO - SAN PAOLO DI JESI

Convenzionato in rete con l’Università degli Studi di Macerata: tirocinio

Scuola ad indirizzo musicale convenzionata con il Conservatorio “Rossini” di Pesaro

Protocollo per l’inclusione degli alunni

con Bisogni Educativi Speciali

L’Istituto Comprensivo Beniamino Gigli si propone di potenziare la cultura

dell’inclusione per rispondere, in modo efficace, alle necessità di ogni alunno che,

con continuità o per determinati periodi, manifesti Bisogni Educativi Speciali.

A tal fine si intende:

creare un ambiente accogliente;

sostenere l’apprendimento attraverso una revisione del curricolo, sviluppando

l’attenzione educativa in tutta la scuola;

promuovere la partecipazione di tutti gli studenti al processo di apprendimento;

centrare l’intervento sulla classe in funzione dell’alunno;

favorire l’acquisizione di competenze collaborative;

promuovere strategie e pratiche inclusive attraverso una più stretta

collaborazione fra tutte le componenti della comunità educante.

Obiettivo principale è la riduzione delle barriere che limitano l’apprendimento e la

partecipazione sociale attraverso l’utilizzo di facilitatori e l’analisi dei fattori

contestuali, sia ambientali che personali.

73

Destinatari

Sono destinatari dell’intervento a favore dell’inclusione scolastica tutti gli alunni con

Bisogni Educativi Speciali comprendenti:

-disabilità (ai sensi della Legge 104/92, Legge 517/77);

-disturbi evolutivi specifici (Legge 170/2010, Legge 53/2003);

-alunni con svantaggio socio-economico, linguistico e/o culturale.

Risorse umane

Dirigente Scolastico

Funzione strumentale

Docenti

Referenti gruppo GLHI (referenti di plesso)

Personale ATA

ORGANI COLLEGIALI:

1) Gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI)

L’Istituto Comprensivo istituisce il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLHI) al

fine di realizzare a pieno il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni in situazione

di difficoltà, come stabilito dalla D.M. 27 dicembre 2012 e dalla Legge 53/2003,

attraverso la programmazione di un” Piano Annuale per l’Inclusione”.

Compiti e funzioni

1. Rilevazione dei BES, monitoraggio e valutazione

2. Raccolta e documentazione degli interventi educativo -didattici

3. Consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie e metodologie di gestione delle

classi

4. Raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai GLH operativi

5. Elaborazione di un “Piano Annuale per l’Inclusione”

6. Interfaccia con CTI e CTS, servizi sociali e sanitari territoriali per attività di

formazione, tutoraggio ecc.

2) I Consigli di classe, di interclasse e di intersezione

Compiti e funzioni:

a) Individuazione

Indicare in quali casi sia opportuna e necessaria l’adozione di una personalizzazione

della didattica ed eventualmente di misure compensative e dispensative, sulla base di

considerazioni pedagogiche e didattiche e sulla base della eventuale documentazione

clinica e/o certificazione fornita dalla famiglia.

b) Coordinamento con il GLHI.

c) Comunicazione con la famiglia ed eventuali esperti.

d) Predisposizione del Piano didattico personalizzato (PDP) per alunni con

certificazione UMEE.

e) Predisposizione di un piano didattico personalizzato (PEP) che ha lo scopo di

74

definire, monitorare e documentare le strategie di intervento più idonee e i criteri di

valutazione degli apprendimenti per tutti gli alunni in situazione di svantaggio

scolastico, anche per periodi limitati, tranne nei casi di disabilità e dislessia

certificati.

f) Stesura di una programmazione individualizzata per alunni stranieri.

3) GLHO

Compiti e funzioni

Il GLH operativo elabora il piano educativo individualizzato in presenza della

certificazione di disabilità,come stabilito dalla legge 104/92.

4) GLH d’Istituto

Compiti e funzioni

E’ composto dal DS, funzione strumentale, dai docenti di sostegno, dai rappresentanti

dei servizi territoriali, dal genitore eletto, dai referenti degli enti locali e dal referente

del personale ATA (se necessario).

Si riunisce di norma tre volte all’anno.

Analizza la situazione complessiva dell’Istituto con riferimento alle strutture,

alle risorse umane, ai materiali, agli alunni in situazioni di disabilità.

Cura i rapporti con l’UMEE e con le associazioni delle persone disabili.

Formula proposte di tipo organizzativo e progettuale per il miglioramento

dell’integrazione degli alunni disabili nell’istituto.

Propone le spese per l’acquisto di materiali ed attrezzature per le varie attività

didattiche previste per ciascun PEI.

Effettua la verifica degli interventi attuati ogni anno entro il 15 giugno.

Elabora il Piano di Inclusione per l’anno scolastico successivo.

5) Collegio dei Docenti

Compiti e funzioni

a) All’ inizio di ogni anno scolastico discute e delibera gli obiettivi e le attività che

confluiranno nel piano annuale di inclusione, come proposto dal GLHI.

b) Al termine dell’anno scolastico delibera la verifica e i risultati ottenuti.

Risorse strumentali

Nell’arco degli anni la scuola si è dotata di attrezzature e ausili informatici di

supporto agli alunni.

MODALITA’ D’INTERVENTO

L’istituto cerca di migliorare il proprio livello di inclusione coordinando tutti i

progetti per alunni con Bisogni Educativi Speciali in una strategia che accresca la

capacità della scuola di rispondere ai bisogni delle diversità.

75

1) A livello di istituto:

Organizzazione scolastica generale:

- classi aperte

- compresenza risultante da ore residue

- organico di potenziamento

- didattica laboratoriale

Articolazione degli spazi e delle posizioni:

- accessibilità interna ed esterna

- ubicazione delle classi

- posizione dei banchi

Collaborazioni extrascolastiche con:

- ASUR

- famiglie

- associazioni coinvolte nel sociale

2) Formazione

Sono previste attività di aggiornamento e formazione che consentano a tutti i docenti

di riflettere sui temi dell’educazione inclusiva e che aiutino a migliorare la capacità di

attivazione di metodologie dell’apprendimento cooperativo e del tutoring.

3) A livello di gruppo- classe:

- Utilizzo di strategie di apprendimento cooperativo, di tutoring ecc...

- potenziamento del metodo di studio;

- attivazione di percorsi inclusivi;

- elaborazione chiara dei livelli minimi attesi per le varie discipline;

- adeguamento della programmazione educativo – didattica.

4) Specifico per l’alunno con BES:

Strumento privilegiato è il percorso individualizzato e personalizzato redatto in un

piano che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare, attraverso

un’elaborazione collegiale, le scelte educativo -didattiche.

a) Piano Educativo Individualizzato (PEI)

Per gli alunni con disabilità certificata è prevista la formulazione del Piano educativo

Individualizzato (PEI) ad opera del GLH operativo.

76

b) Piano Didattico Personalizzato (PDP)

Per gli alunni con DSA le misure indicate riguarderanno le metodologie didattiche

attraverso un’azione formativa individualizzata e personalizzata e tramite

l’introduzione di strumenti compensativi e misure dispensative.

c) Piano Educativo Personalizzato (PEP)

Per gli alunni non certificati, ma con evidenti problematiche legate all’apprendimento

e alla relazione, gli interventi adottati verranno condivisi nei diversi consigli di

classe, aperti alla sola partecipazione dei docenti.

d) Programmazione individualizzata per alunni stranieri con difficoltà legate alla

lingua e non solo.

ALUNNI CON DISABILITA’

L’istituto accoglie gli alunni disabili organizzando le attività didattiche ed educative

attraverso il supporto dei docenti specializzati, degli assistenti educativi e di tutto il

personale docente ed ATA.

Il docente specializzato

Il docente di sostegno, contitolare di classe, svolge :

una funzione di mediazione fra tutte le componenti coinvolte nel processo di

integrazione dell’alunno disabile: la famiglia, gli insegnanti curricolari, le

figure specialistiche di strutture pubbliche o private…

stabilisce in accordo con il Dirigente scolastico l’orario didattico e individua

insieme al coordinatore di classe le discipline in cui intervenire;

77

redige il PEI, congiuntamente con i referenti del Servizio sanitario nazionale,

con i genitori e con il Consiglio di classe ;

partecipa ai GLH d’Istituto;

è di supporto all’intera classe;

tiene un registro per le attività di sostegno;

alla fine dell’anno scolastico redige una relazione sulle attività svolte.

Programmazione

All’interno delle varie classi con alunni con disabilità si adottano strategie e

metodologie favorenti l’inclusione e il lavoro di gruppo come l’apprendimento

cooperativo e il tutoring, le attività di tipo laboratoriale, le lezioni differite. Per

programmare gli interventi didattici in base alle esigenze degli alunni si adotta, ove

possibile, una programmazione per aree disciplinari.

Verifica e valutazione

Gli studenti diversamente abili sono valutati in base al PEI.

Il PEI può essere: curricolare o globalmente riconducibile alla programmazione

oppure totalmente differenziato.

Le verifiche, orali e scritte, concordate con i docenti curriculari, possono essere

equipollenti e/o prevedere tempi più lunghi di attuazione.

Percorsi d’apprendimento

Nella programmazione educativa individualizzata si promuoveranno itinerari che

sollecitino l’autonomia personale, sociale e didattica, limitando quanto possibile la

dipendenza dell’alunno dal docente per le attività di sostegno.

Nel caso di adozione di programmazione differenziata si svilupperanno tutti i

raccordi possibili con la programmazione della classe in modo da favorire

l’inclusione dell’alunno.

Le attività di sostegno si svolgono prevalentemente in classe, in alcuni casi possono

prevedere attività in piccoli gruppi e/o con rapporto uno a uno.

Continuità educativo - didattica.

L’istituto considera la continuità educativo - didattica come fattore facilitante il

processo di apprendimento dell’alunno con disabilità e per questo si creano le

condizioni, affinché l’insegnante per le attività di sostegno assegnato ad una classe

permanga, per quanto possibile, anche negli anni successivi.

78

ALUNNI CON DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI

1) Alunni con DSA (Legge 170 dell’ 8 ottobre 2010 e al D.M. 12 luglio 2011)

I disturbi specifici di apprendimento (DSA) si distinguono in dislessia, disgrafia,

disortografia e discalculia; si manifestano in alunni con capacità intellettive adeguate

all’età anagrafica e riguardano alcune abilità specifiche.

La Legge 170/2010 stabilisce che le istituzioni scolastiche garantiscano “l’uso di una

didattica individualizzata e personalizzata” come strumento di garanzia del diritto

allo studio introducendo strumenti compensativi e misure dispensative.

Gli insegnanti redigono il PDP per gli alunni con DSA certificati.

La certificazione

La certificazione presentata dalla famiglia deve essere rilasciata da strutture sanitarie

pubbliche o accreditate.

Valutazione

La valutazione è effettuata sulla base del PDP in relazione sia alle misure

dispensative che agli strumenti compensativi adottati.

79

2) Alunni con altri disturbi evolutivi specifici

Gli alunni con disturbi specifici che non rientrano nella categorie stabilite dalla Legge

104/92 possono usufruire di un piano di studi personalizzato e delle misure previste

dalla Legge 170/2010.

Rientrano in questa categoria ad esempio gli alunni con:

- deficit del linguaggio;

- deficit delle abilità non verbali;

- deficit nella coordinazione motoria;

- deficit dell’attenzione e iperattività (in forma grave tale da compromettere il

percorso scolastico);

- funzionamento cognitivo limite;

- disturbo dello spettro autistico lieve (qualora non previsto dalla legge 104) ecc.

- altro

Predisposizione del Piano di studi personalizzato

Sono previste misure compensative e dispensative, nonché adeguamenti alla

progettazione e strategie didattico – educative.

Monitoraggio

Il coordinatore di classe informa il referente del GLHI (funzione strumentale) del

percorso di inclusione attivato.

Il monitoraggio del percorso didattico dell’alunno sarà effettuato durante i Consigli di

classe e durante gli incontri del Gruppo di Lavoro per l’Inclusione sul confronto dei

casi.

3) Alunni con svantaggio socio-economico, linguistico e/o culturale

Le situazioni di svantaggio, anche temporanee, possono compromettere in modo

significativo la frequenza ed il positivo svolgimento del percorso scolastico e

formativo.

Il Consiglio di classe, in base all’osservazione pedagogica e alla raccolta di

informazioni sugli aspetti cognitivi, comportamentali e relazionali degli studenti, ha

80

l’opportunità di riconoscere quello o quegli studenti che, per determinate condizioni

sociali o ambientali, necessitano di attenzioni educativo/didattiche particolari.

Riconoscendo la situazione di svantaggio, il Consiglio di classe rileva i bisogni

educativi dell’alunno e progetta le azioni educativo/didattiche mirate a supportarlo e a

favorirne il processo di crescita.

RILEVAZIONE DELLA SITUAZIONE DI SVANTAGGIO

È compito della scuola rilevare lo svantaggio.

Il Consiglio di classe ha un ruolo pedagogico e didattico importante nella rilevazione

dei bisogni relativi all’apprendimento e nell’attivazione di progettualità

personalizzate.

E’ stata predisposta una scheda di rilevazione per ogni classe dell’Istituto (vedi

allegato).

Area dello svantaggio socio-economico, linguistico e culturale

Tali tipologie di Bes, fermo restando le procedure descritte precedentemente,

dovranno essere individuate sulla base di elementi oggettivi come, ad esempio, la

segnalazione degli operatori dei servizi sociali oppure di ben fondate considerazioni

psicopedagogiche e didattiche dei docenti di classe.

Gli interventi predisposti potranno essere di carattere transitorio.

Per quanto riguarda questa tipologia di alunni si fa riferimento anche al

“PROTOCOLLO ACCOGLIENZA DEGLI STUDENTI STRANIERI”.

Nella valutazione si terrà conto dei risultati raggiunti in relazione ai punti di partenza

e dei livelli essenziali degli apprendimenti.

In sede d’esame finale, a conclusione del 3° anno di scuola secondaria di primo

grado, per gli studenti in situazione di svantaggio, non sono previste modalità

differenziate di verifica, ma i criteri di valutazione dovranno tenere conto della

situazione di partenza dello studente, dell’eventuale progetto personalizzato e in caso

di particolari difficoltà comunicative potranno essere supportati da un mediatore

linguistico nella lingua di origine.

RIFERIMENTI LEGISLATIVI

Legge 517/77

Legge 104/92

Legge 503/2003

Legge 170/2010

D.M. 27 dicembre 2012

C.M. n.8 del 6 marzo 2013

Linee guida sull’integrazione scolastica degli alunni con disabilità

Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con DSA

C.M. n.2 dell’8 gennaio 2010

C.M. n.24 del 1/3/2006

C.M. n.4233 del 19/02/2014

Legge 107/2015

81

5.2 ESITI PROVE INVALSI E SCELTE CONSEGUENTI

Nel definire le attività per il recupero ed il potenziamento del profitto si terrà

conto dei risultati delle rilevazioni INVALSI (Risultati di apprendimento

nelle prove standardizzate nazionali di Italiano e Matematica) degli anni

scolastici 2014-15 e 2015-2016. Pur non ignorando la forte variabilità dei dati

determinata sia dalle inevitabili diversità degli alunni dei vari anni che dal

livello di difficoltà delle prove, il nostro obiettivo, nell’ottica di un continuo

miglioramento, deve essere quello di ottenere risultati superiori o almeno in

linea con quelli della nostra Regione.

ESITI PROVE INVALSI a.s. 2014/2015

Classi 2^ e 5^ Primaria – 3^ Secondaria di primo grado

Nelle tabelle sottostanti sono riportati i dati restituiti dall’Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema di Istruzione (INVALSI) relativi alla rilevazione effettuata attraverso i risultati degli alunni nei test di italiano e matematica, somministrati nel mese di maggio per gli alunni delle seconde e quinte Scuola Primaria e durante l’esame di stato a conclusione dell’anno scolastico 2014-15 Gli esiti dei nostri alunni sono stati confrontati con la media nazionale, con la media riferita alla regione Marche e alle regioni del centro. SCUOLA PRIMARIA CLASSI SECONDE

Tipo Di Prova

Media del Punteggio

Esiti degli

studenti

nella

stessa

scala

del

rapporto

nazionale*

Differenza nei

risultati rispetto a

classi/scuole con

background

familiare simile **

Punteggio Marche

Punteggio Centro

Punteggio Italia

ITALIANO 61,7 209,1

60,1

58,0

56,4

82

MATEMATICA 57,2 205,4

58,1

55,0

54,2

LETTURA

92,6

84,7

83,1

82,4

SCUOLA PRIMARIA CLASSI QUINTE

Tipo Di Prova

Media del Punteggio

Esiti degli studenti

nella stessa

scala del rapporto

nazionale*

Differenza nei risultati

rispetto a classi/scuole

con background

familiare simile **

Punteggio Marche

Punteggio Centro

Punteggio Italia

ITALIANO 54,5 195,1 -4,5

60,1

57,4

56,6

MATEMATICA 57,1 203,5 +0,1

58,5

54,7

54,6

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO CLASSI TERZE

Tipo Di Prova

Media del Punteggio

Esiti degli studenti

nella stessa

scala del rapporto

nazionale*

Differenza nei risultati

rispetto a classi/scuole

con background

familiare simile

Punteggio Marche

Punteggio Centro

Punteggio Italia

ITALIANO 61,8 190,7

64.4

61,7

60,3

MATEMATICA 54,3 190,6

58,4

54,3

53,5

83

Legenda:

dato non significativamente differente

dato significativamente superiore

dato significativamente inferiore

* I risultati delle prove sono riportati su una scala secondo la quale il punteggio della media nazionale, sia in italiano che matematica, per tutti i livelli di istruzione, è stato posto pari a 200. Un risultato minore di 200 indica che la classe ha conseguito un punteggio inferiore alla media nazionale, un risultato superiore a 200 indica che la classe ha conseguito un punteggio superiore alla media nazionale. **La differenza tra il punteggio della classe e il punteggio della classe del campione scolastico, le cui condizioni socio-economico-culturale sono simili a quelle della nostra classe. Un valore negativo indica che la classe ha avuto una percentuale di risposte corrette inferiore, un valore positivo indica che la classe ha avuto una percentuale di risposte corrette superiore.

ESITI PROVE INVALSI a.s. 2015/2016 I dati saranno resi noti a settembre 2016.

Scelte conseguenti ai risultati delle prove INVALSI Sulla base degli esiti delle prove Invalsi a.s.2014-15 e dei test di ingresso a.s.2015-16 nelle varie discipline, si evidenzia la necessità di incrementare le attività didattiche relative all'area “Risultati scolastici” attraverso l'organico di potenziamento. Considerato il numero degli alunni con Bisogni Educativi Speciali presenti nel nostro istituto comprensivo, si ritiene necessaria la presenza di figure specializzate che possano da una parte supportare le attività didattiche e dall'altra offrire una consulenza psicopedagogica continuativa rivolta ad alunni, insegnanti e genitori. Dall'autovalutazione emerge che i risultati degli studenti che hanno seguito il consiglio orientativo nel successivo percorso di studio sono molto buoni, con una percentuale di alunni promossi superiore alle medie provinciale, regionale e nazionale. D'altro canto si rileva che la percentuale di studenti che non hanno seguito il consiglio orientativo, andando così incontro all'insuccesso scolastico, è di gran lunga superiore ai riferimenti provinciale, regionale e nazionale “ Risultati a distanza”.

84

Premessa

L’Animatore Digitale individuato in ogni scuola sarà formato in modo specifico

affinché possa (rif. Prot. n° 17791 del 19/11/2015) “favorire il processo di

digitalizzazione delle scuole nonché diffondere le politiche legate all’innovazione

didattica attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno sul territorio del

Piano Nazionale Scuola Digitale”.

Si tratta, quindi, di una figura di sistema e non di supporto tecnico che ha un ruolo

strategico nella diffusione dell’innovazione digitale a scuola, infatti, il PNSD

prevede un’azione dedicata, la # 26.

Il suo profilo (cfr. azione #28 del PNSD) è rivolto ai seguenti ambiti:

FORMAZIONE INTERNA: stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti

del PNSD, attraverso l’organizzazione di laboratori formativi (senza essere

necessariamente un formatore), favorendo l’animazione e la partecipazione di tutta

la comunità scolastica alle attività formative, come ad esempio quelle organizzative

attraverso gli snodi formativi.

COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA: favorire la

partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di

Workshop e altre attività anche strutturate, sui temi del PNSD, anche attraverso

momenti formativi aperti alle famiglie e ad altri attori del territorio, per la

realizzazione di una cultura digitale condivisa.

CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE: individuare soluzioni metodologiche e

tecnologiche sostenibili per diffondere all’interno degli ambienti della scuola(es. uso

di particolari strumenti per la didattica di cui la scuola è dotata; la pratica di una

metodologia comune; informazione su innovazioni esistenti in altre scuole; un

laboratorio di coding per tutti gli studenti); coerenti con l’analisi di fabbisogni della

scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre

figure.

Coerentemente con quanto previsto dal PNSD (azione#28), l’ Animatore Digitale

dell’Istituto presenta il piano d’intervento da realizzarsi nel corso del triennio di

riferimento del PTOF e passibile di ulteriori modifiche ed aggiornamenti.

85

AMBITO

FORMAZIONE INTERNA

INTERVENTI Prima annualità

Pubblicizzazione e socializzazione delle finalità del PNSD con il corpo docente.

Somministrazione di un questionario ai docenti per la rilevazione dei bisogni formativi.

Creazione di uno spazio sul sito scolastico dedicato al PNSD ed alle relative attività realizzate nella scuola.

Partecipazione alla formazione specifica per Animatore Digitale. Partecipazione alla rete territoriale e Nazionale Animatori Digitale. Formazione del personale amministrativo e tecnico per l’innovazione

digitale nell’amministrazione. Utilizzo del registro elettronico. Coinvolgimento di tutti i docenti all’utilizzo di testi digitali. Formazione base per l’uso di strumenti digitali da utilizzare nella didattica. Formazione uso del coding nella didattica. Sostegno ai docenti per lo

sviluppo e la diffusione del pensiero computazionale. Progetto “Dal coding alla saggezza digitale” organizzato dal Gruppo Loccioni.

Creazione di un Cloud d’istituto (Microsoft for education). Azione e segnalazione di eventi/opportunità formative in ambito digitale. Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali. Monitoraggio attività e rilevazione del livello di competenze digitali

acquisite.

Seconda annualità

Partecipazione alla rete territoriale e azionale Animatori Digitali. Formazione di secondo livello per l’uso di strumenti digitali da utilizzare

nella didattica. Utilizzo di piattaforme di e-learning per potenziare e rendere interattivo il

processo di insegnamento/apprendimento e favorire la comunicazione tra i membri della comunità scolastica.

Utilizzo del Cloud d’istituto. Sperimentazione e diffusione di metodologie e processi di didattica attiva

e collaborativa. Uso del coding. Sostegno ai docenti per lo sviluppo e la diffusione del

pensiero computazionale. Formazione sulle tematiche della cittadinanza digitale (crfr. Azione # 10

del PNSD). Creazione da parte di ogni docente del proprio e-portfolio. Introduzione alla stesura dell’e-portfolio di ogni studente per la

registrazione delle attività svolte, del processo di sviluppo delle competenze e delle certificazioni acquisite (cfr. azione #9 del PNSD).

Sperimentazione di percorsi didattici basati sull’utilizzo di dispositivi individuali (BYOD).

Segnalazione di eventi/opportunità formative in ambito digitale. Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali. Monitoraggio attività e rilevazione del livello di competenze digitali

acquisite.

86

Terza annualità

Partecipazione alla rete territoriale e Nazionale Animatori Digitali. Monitoraggio attività e rilevazione del livello di competenze digitali per

competenze. Uso del coding nella didattica, per lo sviluppo e la diffusione del pensiero

computazionale. Partecipazione a progetti internazionali (eTwinning, Erasmus+) Utilizzo del Cloud d’Istituto per favorire la condivisione e la comunicazione

dei membri della comunità scolastica. Utilizzo di piattaforme di e-learning per potenziare e rendere interattivo il

processo di insegnamento/apprendimento. Sperimentazione e diffusione di metodologie e processi di didattica attiva

e collaborativa. Coinvolgimento di tutti i docenti all’utilizzo di testi digitali e all’adozione di

metodologie didattiche innovative. Utilizzo di e-portfolio da parte dei docenti ed alunni. Azione di ricerca di soluzioni tecnologiche da sperimentare e su cui

formarsi per gli anni successivi. Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali

AMBITO

COINVOLGIMENTO COMUNITA’SCOLASTICA

INTERVENTI Prima annualità

Creazione di uno spazio nel sito scolastico dedicato al PNSD ed alle relative attività realizzate dalla scuola.

Utilizzo del Cloud d’Istituto per la condivisione di attività e la diffusione delle buone pratiche (Google Apps for Education/Microsoft Education).

Eventi aperti al territorio, con particolare riferimento ai genitori e agli alunni sui temi del PNSD (cittadinanza digitale, sicurezza, uso dl social network, educazione ai media, cyberbullismo).

Partecipazione nell’ambito del progetto “Programma il futuro” a Code Week.

Coordinamento con le figure di sistema e con gli operatori tecnici.

Seconda annualità

Eventi aperti al territorio, con particolare riferimento ai genitori e agli alunni sui temi del PNSD (cittadinanza digitale, sicurezza, uso dl social network, educazione ai media, cyberbullismo).

Utilizzo del Cloud d’Istituto per la condivisione di attività e la diffusione delle buone pratiche (Google Apps for Education/Microsoft Education)

Realizzazione di una comunità, anche online, con famiglie e territorio, attraverso servizi digitali che potenziano il sito web della scuola e favoriscano il processo di dematerializzazione del dialogo scuola – famiglia in modalità sincrona e asincrona.

Partecipazione nell’ambito del progetto “Programma il futuro” a Code Week.

Coordinamento con le figure di sistema e con gli operatori tecnici.

87

Terza annualità

Eventi aperti al territorio, con particolare riferimento ai genitori e agli alunni sui temi del PNSD (cittadinanza digitale, sicurezza, uso dl social network, educazione ai media, cyber-bullismo).

Utilizzo del Cloud d’Istituto per la condivisione di attività e la diffusione delle buone pratiche (Google Apps for Education/Microsoft Education).

Partecipazione a bandi nazionali, europei ed anche internazionali anche attraverso accordi di rete con altre istituzione scolastiche / Enti / Associazioni / Università.

Partecipazione nell’ambito del progetto “Programma il futuro” a Code Week.

Coordinamento con le figure di sistema e con gli operatori tecnici.

AMBITO

CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE

INTERVENTI Prima annualità

Integrazione, ampliamento e utilizzo della rete wi-fi di Istituto mediante la partecipazione all’azione #2 del PNSD con attuazione del progetto PON.

Revisione e utilizzo degli ambienti di apprendimento digitali (laboratorio mobile), creati mediante la partecipazione all’azione #4 del PNSD con attuazione del progetto PON se la candidatura verrà successivamente accettato dal MIUR.

Attività didattica e progettuale con sperimentazione di nuove metodologie: “La classe capovolta” proposta progettuale per l’inclusione degli alunni con disabilità.

Selezione e presentazione dei siti dedicati, App, Software e Cloud per la didattica

Utilizzo dei social network, di videoconferenze, di forum, blog tramite l’adesione al progetto “Made in Italy: Un modello educativo” se la candidatura verrà successivamente accettata dal MIUR.

Sviluppo del pensiero computazionale, introduzione al coding. Creazione dell’aula 3.0: progetto in rete con l’ITIS di Jesi per la

valorizzazione e il recupero di ambienti scolastici, se la candidatura verrà successivamente accettata dal MIUR.

Seconda annualità

Stimolare e diffondere la didattica project-based. Diffusione della sperimentazione di nuove metodologie nella didattica:

BYOD, classe capovolta, webquest, eTwinning. Selezione e presentazione dei siti dedicati, App, Software e Cloud per la

didattica. Creazione di repository disciplinari per la didattica auto-prodotti e/o

selezionati a cura della comunità docenti. Cittadinanza digitale. Costruire curricola verticali per le competenze digitali, soprattutto

trasversali o calati nelle discipline. Autorevolezza e qualità delle informazioni, copyright e privacy. Creazione dell’aula 3.0: progetto in rete con l’ITIS di Jesi per la

valorizzazione e il recupero di ambienti scolastici, se la candidatura verrà successivamente accettata dal MIUR.

88

Terza annualità

Stimolare e diffondere la didattica project-based. Diffusione della sperimentazione di nuove metodologie nella didattica:

BYOD, classe capovolta, webquest eTwinning. Creazione di repository disciplinari. Utilizzo del coding con software dedicati (Scratch – Scratch 4, Minecraft,

Arduino). Partecipazione ad eventi, workshop concorsi sul territorio. Risorse educative aperte (OER) e costruzione di contenuti digitali. Collaborazione e comunicazione in rete: dalle piattaforme digitali

scolastiche alle comunità virtuali di pratica e di ricerca. Creazione dell’aula 3.0: progetto in rete con l’ITIS di Jesi per la

valorizzazione e il recupero di ambienti scolastici, se la candidatura verrà successivamente accettata dal MIUR.

89

Il presente Piano parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’istituto, così

come contenuta nel Rapporto di Autovalutazione (RAV), pubblicato all’Albo

elettronico della scuola e presente sul portale Scuola in Chiaro del Ministero

dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dove è reperibile all’indirizzo:

www.icmonteroberto.gov.it

In particolare, si rimanda al RAV per quanto riguarda l’analisi del contesto in

cui opera l’istituto, l’inventario delle risorse materiali, finanziarie, strumentali

ed umane di cui si avvale, gli esiti documentati degli apprendimenti degli

studenti, la descrizione dei processi organizzativi e didattici messi in atto.

Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione

del Piano, gli elementi conclusivi del RAV e cioè: Priorità, Traguardi di lungo

periodo, Obiettivi di breve periodo.

Le priorità che l’Istituto si è assegnato per il prossimo triennio sono:

90

Base di partenza: il RAV

Priorità e traguardi

Esiti degli studenti Priorità Traguardi

Risultati scolastici

Migliorare la comunicazione,

la comprensione, la decodifica

e la rielaborazione del testo

orale e scritto

Comprendere e usare la lingua

con padronanza nella

comunicazione orale e scritta.

Miglioramento minimo nel

triennio del 10%

Migliorare le tecniche e le

procedure di calcolo,

confrontare, analizzare e

risolvere problemi

Padroneggiare gli argomenti e

il linguaggio, applicare

relazioni, proprietà e

procedimenti, risolvere

problemi.

Miglioramento minimo nel

triennio del 10%

Potenziare le attività didattiche

indirizzate agli alunni con

Bisogni Educativi Speciali

Migliorare gli esiti scolastici di

studenti con BES.

Incremento nel triennio del

10% delle ore per attività

specifiche (ore del mediatore

linguistico, ore dello

psicologo, …)

Potenziare le competenze

linguistiche in lingua inglese

Migliorare il dialogo in lingua

inglese in contesti

comunicativi.

Incremento nel triennio del

10% delle ore per attività

specifiche (ore del

madrelingua, ore di

spettacolo teatrale

in lingua, … )

Risultati a distanza

Aumentare il numero di

studenti che segua il consiglio

orientativo.

Rientrare nel triennio nella

media provinciale del numero

di alunni che seguono il

consiglio orientativo.

Arrivare nel triennio ad una

percentuale del 70%

91

Obiettivi di processo

Area di processo Descrizione dell’obiettivo di processo

Curricolo, progettazione e valutazione

Strutturare prove comuni in diverse discipline

per classi parallele, con modalità comuni di

valutazione ( test d’ingresso e prove di fine

quadrimestre)

Incrementare le attività didattiche di italiano,

matematica e lingua inglese attraverso

l’organico di potenziamento

Incrementare le attività didattiche per alunni con

BES con figure professionali (come sostegno,

mediatori linguistici) dell’organico di

potenziamento

Favorire l’uso di una didattica laboratoriale che

possa coinvolgere tutti gli alunni, venendo

incontro ai loro bisogni personalizzati

Continuità e orientamento

Programmare incontri dei docenti degli anni–

ponte per la revisione del curricolo verticale,

delle competenze in uscita e dei prerequisiti in

entrata

Realizzare attività e progetti che siano orientanti

nei tre anni della scuola secondaria di primo

grado

Promuovere ulteriori incontri dei docenti con le

famiglie degli alunni volti a supportare una

scelta più consapevole della scuola secondaria

di secondo grado

Avvalersi di figure professionali specifiche

(psicologo, mediatore linguistico) per

supportare famiglie e alunni nella scelta della

scuola secondaria di secondo grado

Come gli obiettivi di processo possono contribuire al raggiungimento delle priorità

La strutturazione di prove comuni nelle diverse discipline, somministrate per classi parallele,

consente di confrontare risultati tra alunni di classi diverse e predisporre quindi attività di

recupero/potenziamento realizzate con l’ausilio dei docenti dell’organico potenziato.

La presenza di figure aggiuntive all’organico, consente di avviare un percorso mirato a sostenere

le difficoltà degli alunni con Bisogni Educativi Speciali ( H, DSA, altri BES), al fine di migliorare

gli esiti scolastici e contenere gli insuccessi.

La creazione di laboratori e la presenza di professionalità specifiche ( docenti di inglese, …)

permetterebbero lo sviluppo di una didattica più vicina ai nuovi bisogni degli alunni

Il risultato previsto a lungo termine è quello di ridurre il numero di alunni che non seguono il

consiglio orientativo, andando così incontro all’insuccesso scolastico, potrebbe essere raggiunto

facendoli riflettere - già dal prossimo anno – sull’importanza di una scelta che coniughi le proprie

aspirazioni con le reali capacità.

La somministrazione di test attitudinali o di test d’ingresso delle scuole secondarie di secondo

grado può aiutare.

92

Risultati attesi e monitoraggio Obiettivi di processo in

via di attuazione

Risultati attesi Indicatori di

monitoraggio

Modalità di rilevazione

Strutturare prove comuni in

diverse discipline per classi

parallele, con modalità

comuni di valutazione ( test

d’ingresso e prove di fine

quadrimestre)

Migliorare i risultati

scolastici almeno del 3,3%

annualmente

Risultati delle prove nelle

varie discipline per classi

parallele nel primo e

secondo quadrimestre di

tutte le classi, dalla scuola

primaria alla scuola

secondaria di1°

Confronto e tabulazione dei

risultati (dati dal registro

elettronico)

Incrementare le attività

didattiche di italiano,

matematica e lingua inglese

attraverso l’organico di

potenziamento

Migliorare i risultati

scolastici almeno del 3,3%

annualmente

Risultati delle valutazioni

quadrimestrali di italiano,

matematica e lingua inglese

di tutte le classi dell’istituto

Confronto e tabulazione dei

risultati del primo e

secondo quadrimestre (dati

dalle schede di valutazione)

Incrementare le attività

didattiche per alunni con

BES con figure

professionali (come

sostegno, mediatori

linguistici) dell’organico di

potenziamento

Migliorare i risultati

scolastici almeno del 3,3%

annualmente

Risultati delle valutazioni

quadrimestrali di ogni

singolo alunno

Confronto e tabulazione dei

risultati

Favorire l’uso di una

didattica laboratoriale che

possa coinvolgere tutti gli

alunni, venendo incontro ai

loro bisogni personalizzati

Migliorare i risultati

scolastici almeno del 3,3%

annualmente

Utilizzare almeno il 30%

del monte ore annuo di

ogni disciplina per una

didattica laboratoriale

(corsi di formazione:

durata, percentuale di

partecipanti)

Inserimento delle ore

dedicate alla didattica

laboratoriale nel registro

elettronico personale del

docente

Programmare incontri dei

docenti degli anni ponte

per la revisione del

curricolo verticale, delle

competenze in uscita e dei

prerequisiti in entrata

Formalizzare le

competenze in uscita e i

prerequisiti in entrata delle

classi ponte (Infanzia-

Primaria, Primaria-

Secondaria 1°, Secondaria

1°-Secondaria 2°)

Realizzare minimo 3

incontri, nel corso

dell’anno scolastico, tra gli

insegnanti degli anni ponte

per la revisione del

curricolo verticale

Controllo firme di presenza

degli insegnanti nei tre

incontri e del materiale

prodotto

Realizzare attività e

progetti che siano

orientanti nei tre anni della

scuola secondaria di primo

grado

Aumentare nel triennio la

corrispondenza tra la scelta

personale della scuola

sec.2° e il consiglio

orientativo espresso dai

docenti del consiglio di

classe (arrivare al 70% di

corrispondenza)

Confronto tra la scelta

effettuata dall’alunno e il

consiglio orientativo

espresso dai docenti

Corrispondenza tra il

consiglio orientativo e la

domanda di iscrizione

dell’alunno

Promuovere ulteriori

incontri dei docenti con le

famiglie degli alunni volti a

supportare una scelta più

consapevole della scuola

secondaria di secondo

grado

Partecipazione di almeno il

70% dei genitori agli

incontri per l’orientamento

Realizzare l’incontro tra

genitori e docenti della

scuola secondaria di 2° in

sede e prevedere la

presenza del mediatore

linguistico per le famiglie

degli alunni di lingua non

italiana

Rilevazione della presenza

dei genitori agli incontri

programmati

Avvalersi di figure

professionali specifiche

(psicologo, mediatore

linguistico) per supportare

famiglie e alunni nella

scelta della scuola

secondaria di secondo

grado

Partecipazione del 100%

dei genitori di lingua non

europea agli incontri con i

mediatori linguistici

finalizzati all’orientamento

Realizzare l’incontro

finalizzato all’iscrizione

alla scuola secondaria di

2°, tra genitori,

coordinatore di classe e

mediatore linguistico

Rilevazione della presenza

dei genitori agli incontri

programmati

93

Azioni da compiere per ogni obiettivo di processo,

effetti positivi, negativi e carattere innovativo

Primo obiettivo di processo: Strutturare prove comuni in diverse discipline per classi parallele,

con modalità comuni di valutazione ( test d’ingresso e prove di fine quadrimestre)

Azione prevista Effetti positivi

all’interno della

scuola a medio

termine

Effetti negativi

all’interno della

scuola a medio

termine

Effetti positivi

all’interno della

scuola a lungo

termine

Effetti negativi

all’interno della

scuola a lungo

termine

Confronto

sull’attività

didattica svolta e

definizione delle

prove per classi

parallele:

tipologia,

contenuti, tempi,

data di

somministrazione

e criteri di

valutazione

Confronto sugli

esiti delle prove

somministrate e

rilevazione di

eventuali criticità

Eccessivo carico

di lavoro.

Le prove, le

stesse per classi

parallele,

potrebbero non

essere adeguate al

livello effettivo

raggiunto da ogni

singola classe

Sperimentazione

di modalità

collegiali di

lavoro. Garanzia

di uniformità

nell’offerta

formativa e nella

valutazione degli

studenti.

Archivio di prove

di verifica

disciplinari e di

griglie di

valutazione

condivise,

collaudate, da

poter adattare e

migliorare

Programmazioni

centrate

prevalentemente

sul superamento

delle prove con

minore attenzione

ai processi di

sviluppo.

Problema di un

mancato rinnovo

delle prove con

conseguenza di

una sterile

ripetitività

Caratteri innovativi dell’obiettivo

Gli incontri –confronto tra docenti disciplinari consentono la costruzione di un percorso formativo

coerente tra la scuola primaria e secondaria. Le rubriche di valutazione costituiscono uno

strumento valido e trasparente per alunni e famiglie.

Connessione con il quadro di riferimento

Valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni. Individuazione

di percorsi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni.

Secondo obiettivo di processo: Incrementare le attività didattiche di italiano, matematica e

lingua inglese attraverso l’organico di potenziamento Azione prevista Effetti positivi

all’interno della

scuola a medio

termine

Effetti negativi

all’interno della

scuola a medio

termine

Effetti positivi

all’interno della

scuola a lungo

termine

Effetti negativi

all’interno della

scuola a lungo

termine

Creare gruppi di

livello adottando

attività didattiche

mirate

Potenziamento

delle abilità

Possibile

aumento del

divario tra alunni

con livello di

partenza

differente

Consolidamento

delle abilità

Possibile

aumento del

divario tra alunni

con livello di

partenza

differente

94

Caratteri innovativi dell’obiettivo

Utilizzando l’organico di potenziamento è possibile lavorare con gli alunni per gruppi di livello

con attività didattiche che rispettino i modi e i tempi di apprendimento di ciascuno.

Connessione con il quadro di riferimento

Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche e logico matematiche.

Potenziamento delle metodologie laboratoriali.

Valorizzazione del merito degli alunni.

Terzo obiettivo di processo: Incrementare le attività didattiche per alunni con BES con figure

professionali (come sostegno, mediatori linguistici) dell’organico di potenziamento Azione prevista Effetti positivi

all’interno della

scuola a medio

termine

Effetti negativi

all’interno della

scuola a medio

termine

Effetti positivi

all’interno della

scuola a lungo

termine

Effetti negativi

all’interno della

scuola a lungo

termine

Creare piccoli

gruppi di pari

livello a classi

aperte adottando

attività didattiche

mirate

Recupero di

abilità di base

Contemporaneità

di svolgimento

delle lezioni

previste per la

classe

Acquisizione di

abilità di base.

Riduzione dello

stato di disagio

degli alunni con

carenze nella

preparazione di

base.

Aumento della

motivazione e

dell’autostima

Interruzione

dell’attività per

piccoli gruppi in

mancanza di

figure

specializzate

nelle discipline

da recuperare.

Caratteri innovativi dell’obiettivo

Attraverso l’organico di potenziamento è possibile realizzare attività didattiche più vicine ai

bisogni di ciascuno, facilitando la partecipazione degli allievi nel rispetto delle potenzialità e dei

tempi di attenzione individuali e promuovendo lo sviluppo armonico della persona valorizzando le

diversità. La modalità di lavoro per piccoli gruppi a classi aperte favorisce l’individuazione di

attività e strategie fondate sui bisogni individualizzati e personalizzati di ogni discente e mira a

promuovere il successo scolastico di ciascuno. Il carattere innovativo di tali azioni agevola la piena

integrazione sociale e culturale, creando uno spazio didattico nuovo in cui ognuno si senta risorsa

attiva e consapevole per il gruppo.

Connessione con il quadro di riferimento

Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione;

potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi

speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati.

Creare nuovi spazi per l’apprendimento.

Quarto obiettivo di processo: Favorire l’uso di una didattica laboratoriale che possa

coinvolgere tutti gli alunni, venendo incontro ai loro bisogni personalizzati

Azione prevista Effetti positivi

all’interno della

scuola a medio

termine

Effetti negativi

all’interno della

scuola a medio

termine

Effetti positivi

all’interno della

scuola a lungo

termine

Effetti negativi

all’interno della

scuola a lungo

termine

Usare strategie

didattiche

coinvolgenti

all’interno delle

singole discipline

Consentire

l’esperienza

diretta dei

contenuti

proposti

Una didattica

maggiormente

operativa

potrebbe

generare,almeno

in una fase

iniziale , un po’di

Migliori risultati

degli alunni nel

saper fare e nel

sapersi

relazionare con

gli insegnanti e i

pari

Possibile

semplificazione o

riduzione del

programma

previsto

95

disorientamento

sia negli alunni

che nelle famiglie

e risultare meno

strutturata ed

ordinata

Caratteri innovativi dell’obiettivo

La didattica laboratoriale nasce dall’esigenza di capovolgere i momenti classici dell’attività

didattica, cioè la lezione frontale, lo studio e l’esercitazione individuale che risultano ormai

superati dal contesto informativo e comunicativo nel quale ci troviamo immersi. Nasce dalla

necessità di superare l’idea di un apprendimento basato sulla trasmissione di contenuti, lontani dai

vissuti degli alunni, a favore di attività più significative e critiche per l’apprendimento, frutto di

processi di elaborazione personale, riflessione critica, confronto, discussione, negoziazione con i

pari e messa in pratica della conoscenza attraverso esercitazioni individuali e di gruppo.

Connessione con il quadro di riferimento

Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio.

Trasformare il modello trasmissivo della scuola. Investire sul capitale umano ripensando i rapporti

(insegnamento frontale/apprendimento tra pari).

Quinto obiettivo di processo: Programmare incontri dei docenti degli anni ponte per la

revisione del curricolo verticale, delle competenze in uscita e dei prerequisiti in entrata Azione prevista Effetti positivi

all’interno della

scuola a medio

termine

Effetti negativi

all’interno della

scuola a medio

termine

Effetti positivi

all’interno della

scuola a lungo

termine

Effetti negativi

all’interno della

scuola a lungo

termine

Incontri tra gli

insegnanti degli

anni ponte per

pianificare

attività in

verticale e

definire le

competenze in

uscita e in entrata

Corrispondenza

delle valutazioni

disciplinari nei

diversi ordini di

scuola ed

ancoraggio dei

nuovi contenuti

alle competenze

acquisite

Possibile

resistenza al

confronto di

alcuni insegnanti

Corrispondenza

delle valutazioni

disciplinari nei

diversi ordini di

scuola

Mancanza di

collaborazione di

alcuni insegnanti.

Caratteri innovativi dell’obiettivo

Favorire un confronto costruttivo tra i docenti dei vari ordini di scuola per condividere la verticalità

di percorsi, traguardi, valutazioni al fine di facilitare il passaggio degli alunni degli anni ponte.

Connessione con il quadro di riferimento

Valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni.

Definizione di un sistema di orientamento.

Promuovere l’innovazione perché sia sostenibile e trasferibile.

96

Sesto obiettivo di processo: Realizzare attività e progetti che siano orientanti nei tre anni della

scuola secondaria di primo grado Azione prevista Effetti positivi

all’interno della

scuola a medio

termine

Effetti negativi

all’interno della

scuola a medio

termine

Effetti positivi

all’interno della

scuola a lungo

termine

Effetti negativi

all’interno della

scuola a lungo

termine

Predisposizione

di attività e

progetti mirati

alla conoscenza

del sé e attività

metacognitiva

finalizzata alla

consapevolezza

dei propri punti

di forza e di

debolezza

Corrispondenza

tra il percorso

orientativo

proposto e la

scelta della

scuola secondaria

di 2°

Difficoltà nel

riconoscere le

proprie attitudini

Risultati

scolastici positivi

nella scuola

secondaria di 2°

Negatività dei

risultati scolastici

nella scuola

secondaria di 2°

Caratteri innovativi dell’obiettivo

Favorire il passaggio dell’alunno da un ordine di scuola all’altro attraverso la capacità di gestire le

novità e i cambiamenti.

Valorizzare le potenzialità dei singoli alunni in conformità con le attitudini personali.

Connessione con il quadro di riferimento

Definizione di un sistema di orientamento.

Promuovere l’innovazione perché sia sostenibile e trasferibile.

Settimo obiettivo di processo: Promuovere ulteriori incontri dei docenti con le famiglie degli

alunni volti a supportare una scelta più consapevole della scuola secondaria di secondo grado Azione prevista Effetti positivi

all’interno della

scuola a medio

termine

Effetti negativi

all’interno della

scuola a medio

termine

Effetti positivi

all’interno della

scuola a lungo

termine

Effetti negativi

all’interno della

scuola a lungo

termine

Incontro scuole

secondarie di 2°

presenti nel

territorio con le

famiglie e gli

alunni .

Compilazione e

consegna del

consiglio

orientativo

Partecipazione

delle famiglie e

degli alunni alle

attività di scuola

aperta e ai

laboratori previsti

Mancata

partecipazione di

alcune famiglie

alle attività

proposte dalla

scuola

Corrispondenza

tra le attitudini

degli alunni e la

scelta della

scuola secondaria

di 2°

Discrepanza tra la

scelta della

scuola secondaria

di 2° e il

consiglio

orientativo con

conseguente

insuccesso

scolastico

Caratteri innovativi dell’obiettivo

Organizzazione in sede scolastica di incontri tra scuole secondarie di 2° grado, alunni e famiglie

delle classi terze della scuola secondaria di 1° grado.

Pianificazione di gruppi di alunni delle classi terze della scuola secondaria di 1° grado, per la

partecipazione agli incontri di “Scuola Aperta” promossi sul territorio.

Connessione con il quadro di riferimento

Definizione di un sistema di orientamento.

Promuovere l’innovazione perché sia sostenibile e trasferibile.

97

Ottavo obiettivo di processo: Avvalersi di figure professionali specifiche (psicologo, mediatore

linguistico) per supportare famiglie e alunni nella scelta della scuola secondaria di 2° Azione prevista Effetti positivi

all’interno della

scuola a medio

termine

Effetti negativi

all’interno della

scuola a medio

termine

Effetti positivi

all’interno della

scuola a lungo

termine

Effetti negativi

all’interno della

scuola a lungo

termine

Incontro scuole

secondarie di 2°

presenti nel

territorio con le

famiglie e gli

alunni con

supporto di

psicologo e

mediatore

linguistico.

Compilazione e

consegna del

consiglio

orientativo

Partecipazione

delle famiglie e

degli alunni alle

attività di scuola

aperta e ai

laboratori previsti

Mancata

partecipazione di

alcune famiglie

alle attività

proposte dalla

scuola

Corrispondenza

tra le attitudini

degli alunni e la

scelta della

scuola secondaria

di 2°

Discrepanza tra la

scelta della

scuola secondaria

di 2° e il

consiglio

orientativo con

conseguente

insuccesso

scolastico

Caratteri innovativi dell’obiettivo

Presenza del mediatore linguistico, per le famiglie degli alunni di lingua non comunitaria, durante

l’incontro per la presentazione delle scuole secondarie di 2° grado promosso dall’Istituto.

Connessione con il quadro di riferimento

Definizione di un sistema di orientamento.

Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica e di ogni forma di discriminazione.

Promuovere l’innovazione perché sia sostenibile e trasferibile.

Tempi di attuazione delle attività

a.s.2016-17; a.s.2017-18, a.s.2018-19

Obiettivo 1: Strutturare prove comuni in diverse discipline per classi parallele, con modalità comuni di

valutazione ( test d’ingresso e prove di fine quadrimestre)

Attività Set. Ott. Nov. Dic Gen. Feb. Mar. Apr. Mag. Giu.

Confronto

sull’attività

didattica svolta e

definizione delle

prove per classi

parallele:

tipologia,

contenuti, tempi,

data di

somministrazione

e criteri di

valutazione Pro

ve

di

ingre

sso

Acc

ord

i pro

ve

fine

quad

rim

estr

e

eser

cita

zioni

eser

cita

zioni

Pro

ve

fine

quad

rim

estr

e

Acc

ord

i pro

ve

fine

quad

rim

estr

e

eser

cita

zioni

eser

cita

zioni

Pro

ve

fine

quad

rim

estr

e

Ver

ific

a fi

nal

e di

lavoro

98

Obiettivo 2: Incrementare le attività didattiche di italiano, matematica e lingua inglese attraverso

l’organico di potenziamento

Attività Set. Ott. Nov. Dic Gen. Feb. Mar. Apr. Mag. Giu.

Creare

gruppi di

livello

adottando

attività

didattiche

mirate Oss

ervaz

ion

e

sist

emat

ica

deg

li

alu

nni

Ind

ivid

uaz

ion

e dei

gru

ppi

di

liv

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Att

ivit

à p

er g

rup

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ivit

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Ver

ific

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Ela

bora

zio

ne

dei

risu

ltat

i ed

oss

erv

azio

ni

Obiettivo 3: Incrementare le attività didattiche per alunni con BES con figure professionali (come

sostegno, mediatori linguistici) dell’organico di potenziamento

Attività Set. Ott. Nov. Dic Gen. Feb. Mar. Apr. Mag. Giu.

Creare

piccoli

gruppi di

pari

livello a

classi

aperte

adottando

attività

didattiche

mirate

X X X X X X X

Obiettivo 4: Favorire l’uso di una didattica laboratoriale che possa coinvolgere tutti gli alunni,

venendo incontro ai loro bisogni personalizzati

Attività Set. Ott. Nov. Dic Gen. Feb. Mar. Apr. Mag. Giu.

Usare

strategie

didattiche

coinvolgenti

all’interno

delle

singole

discipline

X X X X X X X

X= realizzazione progetti/attività

Obiettivo 5: Programmare incontri dei docenti degli anni ponte per la revisione del curricolo

verticale, delle competenze in uscita e dei prerequisiti in entrata

Attività Set. Ott. Nov. Dic Gen. Feb. Mar. Apr. Mag. Giu.

Incontri tra

gli

insegnanti

degli anni

ponte per

pianificare

attività in

verticale e

Definizione

delle

attività

pianificate

nel

curricolo

verticale.

X X X X Verifica

intermedia

del

percorso

realizzato

e dei

risultati

raggiunti.

X X X Verifica

finale. Passaggio

delle

informa- zioni e

delle

99

definire le

competenze

in uscita e

in entrata

competenze

in uscita ai

docenti del

successivo

ordine di

scuola.

X= realizzazione attività

Obiettivo 6: Realizzare attività e progetti che siano orientanti nei tre anni della scuola secondaria

di primo grado

Attività Set. Ott. Nov. Dic Gen. Feb. Mar. Apr. Mag. Giu.

Predisposizione

di attività e

progetti mirati

alla conoscenza

del sé e attività

metacognitiva

finalizzata alla

consapevolezza

dei propri punti

di forza e di

debolezza

X X X X X X X X

X= progetti/attività definiti ogni a.s. entro il 30 ottobre

Obiettivo 7: Promuovere ulteriori incontri dei docenti con le famiglie degli alunni volti a

supportare una scelta più consapevole della scuola secondaria di secondo grado

Attività Set. Ott. Nov. Dic Gen. Feb. Mar. Apr. Mag. Giu.

Incontro

scuole

secondarie di

2° presenti

nel territorio

con le

famiglie e gli

alunni .

Compilazione

e consegna

del consiglio

orientativo

X X

Obiettivo 8: Avvalersi di figure professionali specifiche (psicologo, mediatore linguistico) per

supportare famiglie e alunni nella scelta della scuola secondaria di 2°

Attività Set. Ott. Nov. Dic Gen. Feb. Mar. Apr. Mag. Giu.

Incontro

scuole

secondarie di

2° presenti

nel territorio

con le

famiglie e gli

alunni con

supporto di

psicologo e

X X

100

mediatore

linguistico.

Compilazione

e consegna

del consiglio

orientativo

Pianificazione del monitoraggio periodico dello stato di avanzamento

del raggiungimento dell’obiettivo di processo

Attività Data di rilevazione

presunta

Indicatori di

monitoraggio

del processo

Strumenti di

misurazione

Criticità

rilevate

Progressi

rilevati

Modifiche

necessità di

aggiustamenti

Ob.1 Confronto

sull’attività

didattica svolta

e definizione

delle prove per

classi parallele:

tipologia,

contenuti,

tempi, data di

somministra-

zione e criteri di

valutazione

Settembre-

gennaio-maggio

Risultati delle

prove nelle

varie discipline

per classi

parallele nel

primo e

secondo

quadrimestre di

tutte le classi,

dalla scuola

primaria alla

scuola

secondaria di1°

Confronto e

tabulazione

dei risultati

(dati dal

registro

elettronico)

Ob.2 Creare

gruppi di livello

adottando

attività

didattiche

mirate

Settembre/ottobre

gennaio-maggio

Risultati delle

valutazioni

quadrimestrali

di italiano,

matematica e

lingua inglese

di tutte le classi

dell’istituto

Confronto e

tabulazione

dei risultati del

primo e

secondo

quadrimestre

(dati dalle

schede di

valutazione)

Ob.3 Creare

piccoli gruppi di

pari livello a

classi aperte

adottando

attività

didattiche

mirate

Febbraio

Maggio Risultati delle

valutazioni

quadrimestrali

di ogni singolo

alunno.

Confronto e

tabulazione

dei risultati.

Ob.4 Usare

strategie

didattiche

coinvolgenti

all’interno delle

singole

discipline

Febbraio

Maggio Utilizzare

almeno il 30%

del monte ore

annuo di ogni

disciplina per

una didattica

laboratoriale.

Inserimento

delle ore

dedicate alla

didattica

laboratoriale

nel registro

elettronico

personale del

docente.

Ob.5 Incontri tra

gli insegnanti

degli anni ponte

per pianificare

attività in

verticale e

Inizio anno

scolastico

fine 1°quadr.,

fine anno

scolastico

Incontri nel

corso dell’anno

scolastico tra

gli insegnanti

degli anni ponte

per la revisione

del curricolo

Corrisponden-

za tra i

traguardi

previsti e

quelli

effettivamente

raggiunti.

101

definire le

competenze in

uscita e in

entrata

verticale Controllo

firme di

presenza degli

insegnanti.

Ob.6

Predisposizione

di attività e

progetti mirati

alla conoscenza

del sé e attività

metacognitiva

finalizzata alla

consapevolezza

dei propri punti

di forza e di

debolezza

Ottobre-

Gennaio Confronto tra la

scelta effettuata

dall’alunno e il

consiglio

orientativo

espresso dai

docenti

Corrisponden-

za tra il

consiglio

orientativo e la

domanda di

iscrizione

dell’alunno

Ob.7 Incontro

scuole

secondarie di 2°

presenti nel

territorio con le

famiglie e gli

alunni .

Compilazione e

consegna del

consiglio

orientativo

Dicembre Realizzare

l’incontro tra

genitori e

docenti della

scuola

secondaria di 2°

grado in sede e

prevedere la

presenza del

mediatore

linguistico per

le famiglie degli

alunni di lingua

non italiana

Rilevazione

della presenza

dei genitori

agli incontri

programmati

Ob.8 Incontro

scuole

secondarie di 2°

presenti nel

territorio con le

famiglie e gli

alunni con

supporto di

psicologo e

mediatore

linguistico.

Compilazione e

consegna del

consiglio

orientativo

Dicembre Realizzare

l’incontro

finalizzato

all’iscrizione

alla scuola

secondaria di 2°

grado tra

genitori,

coordinatori di

classe e

mediatore

linguistico.

Rilevazione

della presenza

dei genitori

agli incontri

programmati

Risorse umane interne alla scuola

Dirigente scolastica, docenti dell’organico di diritto e di fatto,docenti dell’organico potenziato,

personale ATA.

Risorse umane esterne alla scuola

Esperti esterni (L2 , arte, musica), formatori (registro elettronico, sicurezza, sport, storia,

inglese, matematica, BES...)

102

La valutazione in itinere dei traguardi legati agli esiti

Traguardo Data Indicatori

scelti

Risultati

attesi

Risultati riscontra

ti

Differenza Considerazioni

Risultati scolastici

Comprendere e

usare la lingua con

padronanza nella

comunicazione

orale e scritta.

Miglioramento

minimo nel

triennio del 10%

Giugno

2017

Giugno

2018

Giugno

2019

Valutazione

degli alunni

I e II

quadrimestre

dalle schede di

valutazione

Valutazione

degli alunni

I e II

quadrimestre

dalle schede di

valutazione

Valutazione

degli alunni

I e II

quadrimestre

dalle schede di

valutazione

Miglioramento annuo di

almeno il 3,3%

Miglioramento

annuo di

almeno il 3,3%

Miglioramento

annuo di

almeno il 3,3%

Padroneggiare gli

argomenti e il

linguaggio,

applicare

relazioni,

proprietà e

procedimenti,

risolvere

problemi.

Miglioramento

minimo nel

triennio del 10%

Giugno

2017

Giugno

2018

Giugno

2019

Valutazione

degli alunni

I e II

quadrimestre

dalle schede di

valutazione

Valutazione

degli alunni

I e II

quadrimestre

dalle schede di

valutazione

Valutazione

degli alunni

I e II

quadrimestre

dalle schede di

valutazione

Miglioramento annuo di

almeno il 3,3%

Miglioramento

annuo di

almeno il 3,3%

Miglioramento

annuo di

almeno il 3,3%

Migliorare gli esiti

scolastici di

studenti con BES.

Incremento nel

triennio del 10%

delle ore per

attività specifiche

(ore del

mediatore

linguistico, ore

dello

psicologo,…)

Giugno

2017

Giugno

2018

Giugno

2019

N° ore

specifiche

N° ore

specifiche

N° ore

specifiche

Incremento

annuo di

almeno il

3,3%

Incremento

annuo di

almeno il

3,3%

Incremento

annuo di

almeno il

3,3%

103

Migliorare il

dialogo in lingua

inglese in contesti

comunicativi.

Incremento nel

triennio del 10%

delle ore per

attività specifiche

(ore del

madrelingua, ore

di spettacolo

teatrale

in lingua, … )

Giugno

2017

Giugno

2018

Giugno

2019

I e

II q

uad

rim

estr

e v

oto

ora

le d

al

reg

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o e

lett

ron

ico

Mig

lio

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del

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val

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e in

crem

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del

le o

re c

on

org

anic

o d

i po

ten

ziam

ento

Risultati

a

distanza

Rientrare nel

triennio nella

media provinciale

del numero di

alunni che

seguono il

consiglio

orientativo.

Arrivare nel

triennio ad una

percentuale del

70%

Marzo

2017

Marzo

2018

Marzo

2019

Dati iscrizioni

scuola sec. 2°

Dati iscrizioni

scuola sec. 2°

Dati iscrizioni

scuola sec. 2°

Nel triennio

arrivare

almeno al

70% di

alunni che

seguono il

consiglio

orientativo

Condivisione interna dell’andamento del Piano di Miglioramento Momenti di condivisione

interna

Persone coinvolte Strumenti Considerazioni finali

Dopo la prima fase di

lavoro ( marzo)

e al termine dell’anno

scolastico

Tutti i docenti Predisposizione on-line di

materiali da visionare

prima della fase di

condivisione: incontri di

intersezione, interplesso e

gruppi disciplinari sc.

sec.1°; successiva

condivisione plenaria in

collegio unitario

Strategie di diffusione dei risultati del PdM all’interno della scuola

Metodi/strumenti Destinatari Tempi

Diffusione del RAV e del PdM

con la pubblicazione on-line

sul sito dell’Istituto

Collegio docenti, Consiglio

d’Istituto,personale ATA,

genitori

Fine anno scolastico

Azioni di diffusione dei risultati del PdM all’esterno

Metodi/strumenti Destinatari Tempi

Diffusione del RAV e del PdM

con la pubblicazione on-line

sul sito dell’Istituto e con la

consegna del supporto digitale

( CD) ai sindaci dei tre Comuni

dell’Istituto Comprensivo

Sindaci dei tre Comuni Fine anno scolastico

104

ISTITUTO COMPRENSIVO “Beniamino Gigli” MONTE ROBERTO - CASTELBELLINO - SAN PAOLO DI JESI

OFFERTA FORMATIVA A. S. 2016/2017 SINTESI PROGETTO/ATTIVITA’

Denominazione progetto

“UNA SCUOLA PER TUTTI”

Priorità a cui si riferisce

Potenziare le attività didattiche indirizzate

agli alunni con Bisogni Educativi Speciali.

Il Progetto nasce dalla necessità di rendere

operativa la “mission” dell’Istituto al fine di

garantire a tutti gli alunni il successo formativo,

con particolare attenzione a quelli che

presentano difficoltà riconducibili a DSA e, in

generale, a bisogni educativo/speciali.

Traguardo di risultato

Migliorare gli esiti scolastici dei studenti con

BES. Incremento nel triennio del 10% delle

ore per attività specifiche (ore del mediatore

linguistico, ore dello psicologo,..)

Introduzione di approcci metodologici-didattici

innovati e inclusivi basati su ambienti di

apprendimento integrati per favorire il successo

scolastico di tutti gli alunni e per generare un

contagio positivo nel territorio anche tra le

scuole dei paesi limitrofi.

Obiettivo di processo

Incrementare le attività didattiche per alunni

con BES con figure professionali (come

sostegno, mediatori linguistici) dell’organico

di potenziamento.

La presenza di figure aggiuntive all’organico,

consente di avviare un percorso mirato a

sostenere le difficoltà degli alunni con Bisogni

Educativi Speciali ( H, DSA, altri BES), al fine

di migliorare gli esiti scolastici e contenere gli

insuccessi.

Gli allievi lavoreranno, verso un modello

costruttivista, per gruppi eterogenei, in un’ottica

105

di cooperative learning e peer education; per

svolgere attività differenziate e individualizzate,

integrate all’uso delle tecnologie digitali.

Situazione su cui si interviene

L’intervento verrà predisposto nella Scuola

Secondaria di 1°, visto il presumibile elevato

numero d’iscritti nell’anno scolastico 2015-2016

con bisogni educativi speciali.

Attività previste

Attraverso l’organico di potenziamento è

possibile realizzare attività didattiche più vicine

ai bisogni di ciascuno, facilitando la

partecipazione degli allievi nel rispetto delle

potenzialità e dei tempi di attenzione individuali

e promuovendo lo sviluppo armonico della

persona valorizzando le diversità.

Le modalità di lavoro per piccoli gruppi, a classi

aperte favorisce l’individuazione di attività e

strategie fondate sui bisogni individualizzati e

personalizzati di ogni discente e mira a

promuovere il successo scolastico di ciascuno. Il

carattere innovativo di tali azioni agevola la

piena integrazione sociale e culturale, creando

uno spazio didattico nuovo in cui ognuno si

senta risorsa attiva e consapevole per il gruppo.

Risorse finanziare necessarie FIS, Funzioni Strumentali, contributo EE.LL.

Risorse umane (ore) /area

Saranno utilizzati figure professionali (come

sostegno, mediatori linguistici) dell’organico di

potenziamento, con il proprio orario di servizio.

Non sono previsti costi.

Altre risorse necessarie

Le normali dotazioni didattiche e di laboratorio

digitale.

Indicatori utilizzati Risultati del RAV

Stato di avanzamento

Risultati delle valutazioni quadrimestrali di

ogni singolo alunno.

Valori / Situazione attesi

Migliorare i risultati scolastici almeno del

3,3% annualmente.

106

ISTITUTO COMPRENSIVO “Beniamino Gigli” MONTE ROBERTO - CASTELBELLINO - SAN PAOLO DI JESI

OFFERTA FORMATIVA A. S. 2016/2017 SINTESI PROGETTO/ATTIVITA’

Denominazione progetto

RECUPERO E POTENZIAMENTO

Il progetto di recupero e potenziamento viene

elaborato per rispondere alle esigenze formative

di ogni singolo alunno.

Priorità a cui si riferisce

Migliorare la comunicazione, la

comprensione, la decodifica e la

rielaborazione del testo orale e scritto

Migliorare le tecniche e le procedure

di calcolo, confrontare, analizzare e

risolvere problemi

Potenziare le competenze linguistiche

in lingua inglese

Il recupero si attua per ridurre le difficoltà di

apprendimento degli alunni in cui sono state

riscontrate delle carenze nell’area linguistica e/o

matematica, con compromissione della corretta

assimilazione dei contenuti e di un completo

raggiungimento degli obiettivi prefissati.

Il potenziamento permette di accrescere la

formazione stessa di ciascun allievo, facendo

leva sui loro punti di forza.

Traguardo di risultato

o Comprendere e usare la lingua con

padronanza nella comunicazione orale

e scritta. Miglioramento minimo nel

triennio del 10%

o Padroneggiare gli argomenti e il

linguaggio, applicare relazioni,

proprietà e procedimenti, risolvere

problemi. Miglioramento minimo nel

triennio del 10%.

107

o Migliorare il dialogo in lingua inglese

in contesti comunicativi. Incremento

nel triennio del 10% delle ore per

attività specifiche (ore del

madrelingua, ore di spettacolo teatrale

in lingua, … )

Il progetto propone un intervento basato su una

azione individualizzata per gli alunni con

carenze o con punti di forza per cui rappresenta

una risposta alle necessità e ai bisogni formativi

degli allievi. Le attività dei docenti

dell’organico di potenziamento sono

concretamente “a misura d’allievo”, volte ad

accrescere la promozione culturale e la

formazione stessa di ciascun allievo.

Obiettivo di processo

Strutturare prove comuni in diverse

discipline per classi parallele, con

modalità comuni di valutazione ( test

d’ingresso e prove di fine

quadrimestre).

Incrementare le attività didattiche di

italiano, matematica e lingua inglese

attraverso l’organico di

potenziamento.

Favorire l’uso di una didattica

laboratoriale che possa coinvolgere

tutti gli alunni, venendo incontro ai

loro bisogni personalizzati.

La strutturazione di prove comuni nelle diverse

discipline, somministrate per classi parallele,

consente di confrontare risultati tra alunni di

classi diverse e predisporre quindi attività di

recupero/potenziamento realizzate con

l’ausilio dei docenti dell’organico potenziato.

108

Il lavoro, con l’ausilio dell’organico di

potenziamento, è strutturato per gruppi

eterogenei, in un’ottica di cooperative learning

e peer education al fine di svolgere attività

differenziate e individualizzate, integrate all’uso

delle tecnologie digitali.

La didattica laboratoriale nasce dalla necessità

di superare l’idea di un apprendimento basato

sulla trasmissione di contenuti, lontani dai

vissuti degli alunni e a favore di attività più

significative e critiche per l’apprendimento,

frutto di processi di elaborazione personale,

riflessione critica, confronto, discussione,

negoziazione con i pari e messa in pratica della

conoscenza attraverso esercitazioni individuali e

di gruppo.

La creazione di laboratori e la presenza di

professionalità specifiche ( docenti di

inglese,…) permettono lo sviluppo di una

didattica più vicina ai nuovi bisogni degli

alunni

Situazione su cui si interviene

L’intervento è rivolto a tutti gli alunni

dell’ Istituto.

Attività previste

Utilizzare l’organico di potenziamento

per lavorare con gli alunni per gruppi di

livello con attività didattiche che

rispettino i modi e i tempi di

apprendimento di ciascuno, valorizzando

e potenziando le competenze

linguistiche e logico matematiche.

Utilizzare almeno il 30% del monte ore

annuo di ogni disciplina per una

didattica laboratoriale, al fine di

potenziare metodologie innovative e

valorizzare il merito degli alunni.

109

Risorse finanziare necessarie

Gli incontri formativi / informativi per

concordare le prove comuni, i relativi criteri di

correzione e le attività laboratoriali avverranno

durante il completamento orario per la scuola

primaria e nei gruppi disciplinari per la scuola

secondaria di 1° .

FIS, Funzioni Strumentali.

Risorse umane interne alla scuola

Docenti dell’organico di diritto e di fatto e

dell’organico di potenziamento.

Risorse umane esterne alla scuola Docenti madrelingua per il potenziamento, per

la realizzazione di attività teatrali e per il

conseguimento delle certificazioni.

Docente interno di lettere per il corso di latino e

greco.

Esperti esterni di L2 per laboratorio

interculturale.

Formatori esterni per una didattica innovativa

nelle diverse discipline.

Costi reperibili nelle singole schede progetto

depositate in segreteria entro il 30 di ottobre di

ogni anno scolastico.

Altre risorse necessarie

Le normali dotazioni didattiche e di laboratorio

digitale. Eventuale laboratorio linguistico

mobile e classe 3.0 se saranno approvate le

relative candidature.

Indicatori utilizzati Risultati del RAV – Risultati PROVE INVALSI

Stato di avanzamento

Risultati delle prove nelle varie

discipline per classi parallele nel primo e

secondo quadrimestre di tutte le classi,

dalla scuola primaria alla scuola

secondaria di1°.

Risultati delle valutazioni quadrimestrali

di ogni singolo alunno.

Valori / Situazione attesi

Migliorare i risultati scolastici almeno del 3,3%

annualmente.

110

ISTITUTO COMPRENSIVO “Beniamino Gigli” MONTE ROBERTO - CASTELBELLINO - SAN PAOLO DI JESI

OFFERTA FORMATIVA A. S. 2016/2017 SINTESI PROGETTO/ATTIVITA’

Denominazione progetto

Accoglienza - Continuità – Orientamento

Priorità cui si riferisce

Favorire l’inserimento in un nuovo contesto scolastico.

Migliorare la socializzazione e la conoscenza del sé.

Aiutare l’alunno nella scelta della scuola Secondaria di 2°

grado.

Traguardo di risultato

Passaggio graduale degli allievi da un ordine di scuola a un

altro.

Migliore collaborazione tra genitori degli alunni e docenti.

Riduzione della dispersione scolastica.

Aumento di almeno il 4 % annuo della corrispondenza tra la

scelta personale della scuola Secondaria di 2° grado il

consiglio orientativo espresso dai docenti del Consiglio di

classe.

Obiettivo di progetto

- Favorire l’accoglienza e la conoscenza di sé

dell’alunno

- Guidare gli allievi nel percorso formativo tra la scuola

Primaria e la scuola Secondaria di 1° grado.

- Rendere più consapevoli gli studenti delle proprie

potenzialità e attitudini per meglio orientare il proprio

percorso scolastico.

Situazione su cui

interviene

Gli interventi sono rivolti a tutti gli alunni dell’Istituto.

Attività previste

- Accoglienza degli alunni delle classi prime con relative

attività di inserimento.

- Predisposizione di attività e progetti mirati alla

conoscenza di sé e attività meta cognitive finalizzate

alla consapevolezza dei punti di forza e debolezza degli

alunni.

- Attività di continuità e orientamento per alunni

dell’ultimo anno scuola Primaria e alunni della scuola

Secondaria di 1° grado.

- Attività di coordinamento tra docenti della stessa

disciplina per programmazioni parallele, elaborazioni

di verifiche e valutazione.

- Compilazione e consegna dei consigli orientativi e

colloqui con le famiglie.

- Incontro con insegnanti della scuola Secondaria di 2°

grado presenti nel territorio per alunni e famiglie, con il

supporto di psicologo e mediatore linguistico.

- Partecipazione dei genitori di lingua non europea a

incontri con mediatori linguistici finalizzati

all’orientamento.

111

Risorse finanziarie

necessarie

Funzioni strumentali – Fondo di Istituto- Altri fondi.

Risorse umane (ore)/area Docenti curricolari e dell’organico di potenziamento

(mediatore linguistico, psicologo).

Indicatori utilizzati Iscrizione degli alunni agli istituti superiori ed esiti finali dopo

il primo anno di scuola secondaria di 2° grado.

Stati di avanzamento Test attitudinali e risultati ottenuti nelle varie discipline.

Confronto tra la scelta dell’alunno e il consiglio orientativo

espresso dai docenti.

Valori/situazioni attesi Passare da un valore attuale del 56,25 % di studenti che

seguono il consiglio orientativo a un valore del 60% nel 2016,

il 64% nel 2017 e il 70% nel 2018.

112

5.5 FABBISOGNO DI ORGANICO

SCUOLA INFANZIA E PRIMARIA

Fabbisogno per l'a.s 2016/2017

Motivazione

Posto comune

Posto di sostegno

Scuola dell’in- fanzia

24 2 12 sezioni tempo normale

Scuola

primaria

28 7

(3 alunni H molto gravi)

20 classi tempo normale e 3 gruppi classe tempo prolungato

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Con solo 3 sezioni intere (3 classi prime, 3 classi seconde, 3 classi terze ) : posti comuni 19,5 docenti, posti di sostegno 4 docenti

Classe di concorso/sostegno

Numero docenti a.s. 2015-16

Motivazione

A043 5

9 classi tempo normale

A059 3

A345 1,5

A445 1

A033 1

A032 1

A030 1

A028 1

AB77 1

AJ77 1

AM77 1

AC77 1

IRC 1

AD00 4

113

Anno scolastico 2016-2017

Visto che si prevede, nelle prossime classi prime, l’inserimento di 7 alunni

H, di cui 3 con una copertura totale delle ore settimanali tra sostegno e

assistenza educativa comunale, è auspicabile formare 4 classi, al fine di

inserire 2 alunni H in 3 classi prime e soltanto un alunno nella quarta

prima.

Ciò comporta un aumento di ore in organico rispetto al prospetto sopra

esposto, come di seguito riportato.

Classe di concorso/sostegno

Numero docenti + spezzone orario

a.s. 2016-17

Motivazione

A043 5 + 10 ore

10 classi

tempo normale

A059 3 + 6 ore

A345 1 + 12 ore

A445 1 + 2 ore

A033 1 + 2 ore

A032 1 + 2 ore

A030 1 + 2 ore

A028 1 + 2 ore

AB77 1

AJ77 1

AM77 1

AC77 1

IRC 1 + 1 ora

AD00 6

(3 alunni per 18 ore=3 docenti,

6 alunni per 9 ore= 3 docenti )

114

Per il potenziamento dell’offerta formativa il fabbisogno è stato definito in

relazione ai progetti ed alle attività contenuti nel Piano di Miglioramento:

Tipologia n. docenti Motivazione

EEEE 3 Sostituzione primo collaboratore del Dirigente Scolastico (semiesonero). Un docente per ogni scuola primaria dell’Istituto, vista la positività dell’assegnazione nell’ anno scolastico 2015/2016. PROGETTO RECUPERO E POTENZIAMENTO (vedi scheda progetto)

AD00 1 Alto numero di alunni H con gravi patologie alla Scuola Secondaria 1° PROGETTO “Una scuola per tutti” (vedi scheda progetto)

A345 1 Recupero, potenziamento e attività di mediazione linguistica PROGETTO RECUPERO E POTENZIAMENTO (vedi scheda progetto)

A036 1 Ascolto attivo, attività specifiche per l’orientamento scolastico PROGETTO ACCOGLIENZA - CONTINUITÀ - ORIENTAMENTO (vedi scheda progetto)

Posti per il personale amministrativo e ausiliario, nel rispetto dei limiti e dei

parametri come riportati nel comma 14 art. 1 legge 107/2015

Tipologia n.

DSGA 1

Assistente amministrativo

5

Collaboratore scolastico

17

Il fabbisogno potrebbe subire variazioni in ogni anno scolastico in base al

numero degli alunni e alle loro relative necessità.

115

5.6 PIANO FORMAZIONE (comma 124 legge n. 107/2015)

L’Istituto comprensivo considera il piano della Formazione strumento fondamentale per la crescita professionale del personale scolastico e per la formazione delle famiglie. La Formazione e l’Aggiornamento sono indispensabili per: costruire una cultura educativa ed un linguaggio comuni e condivisi all’interno dei

tre ordini di scuola. stimolare i processi di innovazione, ricerca e sperimentazione nella didattica

disciplinare e interdisciplinare anche in relazione alle competenze richieste per l’attuazione dei nuovi curricoli.

sostenere la capacità di collaborazione dei gruppi di insegnamento.

Nell’arco del triennio la formazione sarà coerente con le risultanze del RAV e del Piano di Miglioramento e verterà, oltre che sui contenuti obbligatori di cui al DLgs 81/08, da un lato sulla didattica disciplinare e sulla didattica inclusiva e dall’altro sull’acquisizione delle competenze digitali e sulle didattiche innovative.

Il Collegio Docenti, in coerenza con il piano dell’Offerta Formativa e con il piano di miglioramento, definisce per le attività di formazione/aggiornamento un monte ore di almeno 15 ore annue (formazione/aggiornamento in presenza e/o on line nell’anno scolastico 2015-2016 e nel successivo triennio). Delibera N. 257 del 21/09/2015

Tematica Ente promotore Operatori Periodo Durata Modalità Destinatari

“La scuola che promuove

salute”

MIUR – MINISTERO

DELLA SALUTE

Esperti esterni

Annuale Plurien-

nale Formazione

Dirigente Scolastico Docenti

Sicurezza,

Primo soccorso,

Antincendio, RSPP RLS

ASPP

Scuola Polo: I.T.C.G. Cuppari

Esperti esterni

Ottobre- maggio

Plurien-nale

Lezione frontale Simulazione Circle time

Docenti e ATA

Codice privacy Dl.vo 196/2003

Scuola Materiale

informativo Annuale

Plurien-nale

Autoformazione

Dirigente Scolastico

Direttore dei S.G.A.

Docenti e ATA

116

Gruppo di

lavoro di Istituto

per l’handicap (GLHI)

Gruppo di lavoro per

l’inclusione (GLI)

Scuola

Docenti di Istituto

Annuale Pluriennale

Lavoro di gruppo

Dirigente Scolastico Docenti

Valutazione e Autovalutazio

ne

Rete regionale:

AU.MI.RE I.C.” Via Tacito”

Civitanova Marche

Esperti esterni

Annuale Annuale Formazione Nucleo di

valutazione di Istituto

Formazione lingua inglese

Enti accreditati dal MIUR

Esperti esterni

Annuale Annuale Formazione Docenti di

inglese

Registro elettronico

Ente esterno

Scuola

Esperti esterni

Docente interno

Annuale Pluriennale Formazione

Dirigente Scolastico Docenti

Direttore dei S.G.A. ATA

Corsi di formazione attivati dal

C.T.I. e C.T.S.

I.C. Federico II

Scuola Sec. di 1° “G. Cesare” Falconara

Esperti esterni Annuale Annuale Formazione

Dirigente Scolastico Docenti

Polizia Postale Scuola

Polizia Postale Annuale Annuale Formazione

Dirigente Scolastico Docenti

Gestione delle emergenze

Comune di Monte Roberto

Esperti esterni

Annuale Annuale Formazione

Dirigente Scolastico Docenti

ATA

117

Progetto IPAD

“Si parte…

destinazione Europa 2020”

Scuola

Tecnico ditta fornitrice –

esperti interni. I.C “G. Solari” Loreto

Annuale Annuale Formazione Dirigente

Scolastico – Docenti

Corso di STORIA

Scuola

(Rete Clio92)

Esperti esterni

Annuale Annuale Formazione Dirigente Scolastico Docenti

Corsi di formazione

sulla didattica innovativa

IRASE

Esperti esterni

Annuale Annuale Formazione Dirigente Scolastico Docenti

Teatro TEATRO SERRA SAN QUIRICO

Esperti esterni

Annuale Annuale Formazione

Scolastico Docenti

Corsi sui disturbi

dell’apprendi-

mento per DSA e BES

Ente esterno

Esperti esterni Annuale Annuale Formazione Docenti

“Progetto maestra natura”

ISTITUTO SUPERIORE

DELLA SANITÀ-

Regione MARCHE

Esperti esterni Annuale Annuale Formazione Docenti

Corsi di formazione e

aggiorna- mento di

matematica

Ente Esterno

Esperti esterni Annuale Annuale Formazione Docenti

118

“Uso saggio del computer”

Azienda A.E.A

Esperti esterni Annuale Annuale Formazione

Dirigente Scolastico Docenti

Corsi di formazione per

la didattica digitale

Ente Esterno

Esperti esterni Annuale Annuale Formazione Docenti

119

5.7 FABBISOGNO DI ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE

MATERIALI

(Comma 6)

Si terrà conto in particolare delle seguenti priorità:

sviluppo delle competenze digitali degli studenti e potenziamento delle

metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;

potenziamento dell’inclusione scolastica degli alunni con bisogni educativi

speciali, percorsi individualizzati e personalizzati e riduzione del numero di

alunni per classe;

valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche;

Per ciò che concerne le attrezzature e infrastrutture materiali è stato possibile

realizzare, ormai da diversi anni e grazie anche all’esito positivo di una candidatura

presentata alla Fondazione CARIVERONA, il progetto “Si parte…destinazione

Europa 2020”, con la formazione di tre classi 2.0, una per ogni plesso di scuola

primaria dell’Istituto.

L’esito positivo della candidatura per accedere ai finanziamenti PON-FSE (Fondi

Strutturali Europei) permetterà di ampliare e adeguare le infrastrutture di rete

LAN/WLAN dell’Istituto.

Si auspica la realizzazione di laboratori linguistici mobili a seguito di una ulteriore

candidatura per l’accesso ai Fondi strutturali Europei e la creazione di un’aula 3.0,

progetto in rete con l’ITIS di Jesi per la valorizzazione e il recupero di ambienti

scolastici.

Per quanto riguarda le attività di didattica sperimentale e l’utilizzo di nuove

metodologie per l’inclusione degli alunni con disabilità si è presentato il progetto

:“La classe capovolta”.

In riferimento al “Piano nazionale per la Promozione della cultura del Made in Italy” , promosso dal MIUR, si è presentato il progetto “Un viaggio attraverso il ciclo del vino della Vallesina tra tradizione e contemporaneità

USO DEI LOCALI AL DI FUORI DEI PERIODI DI ATTIVITÀ DIDATTICHE

(comma 61 legge n. 107/2015)

CENTRO ESTIVO UISP

BANDA (ACCOGLIENZA BANDE GEMELLATE )

USO DELLA PALESTRA E DEI LOCALI DELLA EX MENSA PER PRANZO

DEGLI ANZIANI E PRANZO DELLA BANDA

120

CAP. VI

AA MM PP LL II AA MM EE NN TT OO DD EE LL LL ’’ OO FF FF EE RR TT AA

FF OO RR MM AA TT II VV AA

121

66..11 CCOOLLLLAABBOORRAAZZIIOONNII EESSTTEERRNNEE

L’Istituto Comprensivo, consapevole della necessità di costruire una rete educativa, ha attivato forme di collaborazione con soggetti istituzionali e privati operanti nel territorio per stabilire comuni strategie di azione e raggiungere obiettivi condivisi.

CON PER

Comuni di Monte Roberto, Castelbellino, San Paolo di Jesi

Servizio di prescuola, trasporto, mensa

Attività musicale, teatrale, motoria, con esperti interni/esterni

Borse di studio

Accordo di Rete Regionale: I.C. “Soprani” Castelfidardo (Scuola capofila), I.C. “Solari” Loreto, I.C. “Bruno da Osimo” Osimo, I.C. “Alighieri” Pesaro

“Minisindaci dei Parchi di Italia: Coloriamo il nostro futuro”

Accordo di Rete Nazionale Scuola polo I.C. Castellana Sicula –Polizzi G.

“Minisindaci dei Parchi di Italia: Coloriamo il nostro futuro”

Università degli studi di Macerata e

Urbino

Università della terza età della Media

Vallesina

Tirocinanti

Corsi per adulti

Bande Musicali dei tre Comuni Collaborazioni e manifestazioni

CIS – Moie di Maiolati / CIR 33 Progetto Ambiente

Convenzione sottoscritta dai Comuni di Monte Roberto, Castelbellino, San Paolo di Jesi

Laboratorio Linguistico Interculturale per l’integrazione alunni immigrati

CTI (Centro territoriale per l’inclusione- integrazione degli alunni diversamente abili, con difficoltà di apprendimento e con Bisogni Educativi Speciali)– I.C. “Federico II” Jesi /CTS (Centro Territoriale di Supporto) I.C. Falconara Centro

Integrazione alunni diversamente abili

Corsi di formazione

I.C. “Lorenzo Lotto” Jesi Centro I.C. “Solari” – Loreto

Centro Interculturale “Agorà” (Progetto di rete interistituzionale) “Sempre più in alto”

122

Convenzione con l’ASUR MARCHE Area Vasta n.2

Prevenzione e Promozione alla salute – Nuovo PEI (Piano Educativo Personalizzato)

Ente esterno – Esperti Madrelingua Inglese

Certificazione Cambridge /Lettore Madrelingua /Teatro in lingua

Accordo di Rete Regionale triennale:AU.MI.RE- Scuola capofila: I.C. “Via Tacito” Civitanova Marche

Autovalutazione miglioramento e rendicontazione sociale

OIKOS Educazione alla salute

CROCE ROSSA Castelplanio Primo Soccorso e Gestione delle Emergenze

Protezione civile Gestione delle Emergenze

Polizia postale

Fondazione “Ema Pesciolinorosso”

Attività di informazione/prevenzione per genitori e alunni della Scuola Secondaria di 1°

Collaborazioni con il C.O.N.I. – UISP-

VOLLEY – BASKET –RUGBY – TWIRLING

Attività sportive

Gruppo Spaggiari Parma Classe viva (Registro Elettronico)

“ComputerOne“ – Cingoli (MC) Tecnico informatico per l’Istituto

Tecnico ditta fornitrice apparecchia-ture informatiche

I.C. “Soprani” Loreto

Progetto IPAD “Si parte…destinazione Europa 2020

Formazione

AVIS Moie e Castelplanio Progetti

*I.C. Novelli Natalucci di Ancona /Scuola in ospedale (scuola polo)

Istruzione domiciliare per l’assistenza professionale a domicilio

Centro per l’impiego (CIOF) Jesi Formazione personale docente e non

IRASE Costituzione di una rete per eventuali adesioni a progetti

Liceo Musicale “Rinaldini” Ancona Curricolo in verticale: filiera musicale

Clio92 CORSO DI STORIA

123

66..22 OOLLTTRREE IILL CCUURRRRIICCOOLLOO

LLaabboorraattoorriioo

IInntteerrccuull ttuurraallee

Il Laboratorio Linguistico Interculturale

favorisce l’integrazione degli alunni di lingua straniera, soprattutto quelli di recente immigrazione, dei Comuni di Monte Roberto,

Castelbellino, S.Paolo di Jesi.

CCeerr ttii ff iiccaazziioonnee eesstteerrnnaa

ddii LLiinngguuaa IInngglleessee

Sono programmati interventi nelle classi

terminali della scuola primaria e nelle classi della scuola secondaria di 1° di un

lettore madrelingua inglese, quale contributo alla preparazione degli alunni che, a fine anno scolastico, (classi quinte

Primaria e terze Scuola Secondaria 1°) potranno scegliere di sostenere la certificazione esterna.

CCeennttrroo ssppoorrtt iivvoo

SSccoollaasstt iiccoo

Gli alunni della Scuola Secondaria di 1°

hanno la possibilità di svolgere, in orario extrascolastico, lezioni di rugby e di partecipare a tornei.

LLaattiinnoo ee GGrreeccoo

Gli alunni delle classi terze della Scuola Secondaria di 1° hanno la possibilità di

svolgere, in orario extrascolastico, lezioni di latino.

RReeccuuppeerroo

Sono previste ore di recupero in orario scolastico ed extrascolastico per quanto riguarda l’italiano, la matematica e la

lingua inglese, per permettere agli alunni in difficoltà di poter recuperare.

CCoorroo ddii IIsstt ii ttuuttoo

I bambini dai 6 ai 10 anni, seguiti da insegnanti di strumento dell’Istituto,

svolgono 1 ora di lezione a settimana.

VViissii ttee gguuiiddaattee ee vviiaaggggii

ddii iiss ttrruuzziioonnee

Le visite guidate e i viaggi di istruzione costituiscono un arricchimento

dell’attività scolastica e rispondono alle finalità formative e culturali esplicitate nel P.O.F..

124

6.3 LAVORARE PER PROGETTI

Lavorare per progetti significa offrire agli studenti un’occasione dinamica di apprendimento che coinvolge tutti i soggetti attori dell’azione didattica, in relazione alle proprie specificità. Scopo del lavoro di progetto è fare propria la metodologia della ricerca, che mira a sviluppare le seguenti competenze: per gli alunni saper pianificare il proprio lavoro in relazione a compiti precisi saper organizzare i propri interventi saper individuare le strategie più idonee al conseguimento degli obiettivi prefissati saper rispettare i tempi di consegna sapersi assumere responsabilità sapersi autovalutare per crescere in autostima e consolidare la fiducia in sé

per i docenti saper pianificare saper organizzare saper gestire il gruppo classe e le risorse a disposizione saper valutare, attraverso attività di monitoraggio e verifica, l’efficacia del proprio

intervento La metodologia progettuale si sviluppa all’interno di una mappa di competenze intese come conoscenze finalizzate, le quali non escludono gli obiettivi di apprendimento tipici del curricolo tradizionale, ma li integrano, potenziando le capacità dell’alunno. *In tal modo l’attenzione è spostata dal “sapere” al “saper essere”, attraverso il “saper fare”.

125

Progetto lettura (Infanzia – Primaria - Secondaria 1°)

Progetto lingua inglese (Infanzia)

LETTORE MADRELINGUA (Primaria e Secondaria 1°)

TEATRO IN LINGUA (Secondaria 1°)

CLIL (Content and Language Integrated Learning) (Primaria)

♫ TEATRO (Primaria - Secondaria 1°)

♫ “SHOAH - Giornata della memoria” (Secondaria 1°)

♫ ARTE ( Infanzia – Primaria- Secondaria 1°)

♫ Manifestazioni e feste finali (Infanzia - Primaria - Secondaria 1°)

♫ Progetto AVIS (Secondaria 1°)

♫ “Festa dei nonni” (Primaria)

♫ Orchestra e coro d’ Istituto

♫ “Bach e dintorni” (Secondaria 1°)

PROTEZIONE E VOLONTARIATO (Unione dei Comuni della Media Vallesina)

PREVENZIONE E PROMOZIONE ALLA SALUTE (ASUR MARCHE)

“Sicurezza nella scuola” (Secondaria 1°)

“Stand by me” - educazione alla salute (Secondaria 1°)

“Educazione all’affettività” (Primaria - Secondaria 1°)

“LIFE SKILLS” (Infanzia)

Attività con C.R.I. : tecniche di primo soccorso (Secondaria 1°)

“DONACIBO” (Primaria)

ORIENTAMENTO e CONTINUITÀ (Infanzia - Primaria - Secondaria 1°)

“Open day” (Infanzia)

“Vuoti a perdere…no grazie” OIKOS (Secondaria 1°)

“Una vita da social” – attività con polizia postale (Secondaria 1°)

Prevenzione-informazione- Fondazione “Ema Pesciolinorosso” (Secondaria 1°)

Sportello d’ ascolto

“Adotta un monumento ” (Primaria)

RREEGGIISSTTRROO EELLEETTTTRROONNIICCOO (Primaria e Secondaria 1°)

GIOCHI MATEMATICI (Primaria e Secondaria 1°)

Informatica (Infanzia)

SSII PPAARRTTEE……DDEESSTTIINNAAZZIIOONNEE EEUURROOPPAA 22002200”” –– CCLL@@SSSSEE 22..00 ((Primaria))

CCLL@@SSSSEE 33..00 ((Primaria e Secondaria 1°))

LLAABBOORRAATTOORRIIOO DDII SSCCIIEENNZZEE (Secondaria 1°)

““EEDDUUCCAAZZIIOONNEE AALLIIMMEENNTTAARREE”” (Secondaria 1°)

PPRRIIMMII PPAASSSSII –– GGIIOOCCAAGGIINN ((IINNFFAANNZZIIAA ))

AATTTTIIVVIITTÀÀ MMOOTTOORRIIAA CCOONN EESSPPEERRTTII ((PPRRIIMMAARRIIAA))

SSPPOORRTT DDII CCLLAASSSSEE ((PPRRIIMMAARRIIAA))

RRAAGGAAZZZZII DDII CCLLAASSSSEE –– VVOOLLLLEEYY ((SSEECCOONNDDAARRIIAA DDII 11°°))

SSPPOORRTT AA SSCCUUOOLLAA –– CCEENNTTRROO SSPPOORRTTIIVVOO SSCCOOLLAASSTTIICCOO :: RRUUGGBBYY ((SSEECCOONNDDAARRIIAA DDII 11°°))

AREA LINGUISTICA

AREA ARTISTICO-ESPRESSIVA

AREA SOCIALE

AREA SCIENTIFICO - TECNOLOGICA

SPORT A SCUOLA

126

PROGETTO ACCOGLIENZA

“COLORIAMO IL NOSTRO FUTURO” (Progetto nazionale riconosciuto dal MIUR)

LABORATORIO INTERCULTURALE

ELEZIONE RAPPRESENTANTI DI CLASSE (Scuola Secondaria di 1°)

TRE CONSIGLI COMUNALI DEI RAGAZZI (uno per ogni comune dell’Istituto)

4 NOVEMBRE

GIORNATA

DELL’UNITÀ

NAZIONALE

E DELLE FORZE

ARMATE

20 NOVEMBRE

GIORNATA

NAZIONALE

PER I

DIRITTI

DELL’ INFANZIA

E

DELL’ADOLESCENZA

10

DICEMBRE

GIORNATA

DELLA

DICHIARA

-ZIONE

UNIVERSA

-LE

DEI

DIRITTI

UMANI

10

DICEMBRE

GIORNATA

DELLE

MARCHE

27

GENNAIO

GIORNATA

DELLA

MEMORIA

16 MARZO

GIORNATA

IN

MEMORIA

DI

DOMENICO

RICCI

RASSEGNE MUSICALI

PROGETTO MUSICA: ATTIVITA’ CON ESPERTO (Primaria)

PROGETTO MUSICA: ATTIVITA’ CON ESPERTO (Infanzia)

PROGETTO NAZIONALE-REGIONALE MINI SINDACI DEI PARCHI

D’ITALIA

PROGETTO CIS

PROGETTO AMBIENTE (“Frutta nelle scuole”– “Bimboil”)

Progetto: “Adotta un visciolo”

“Orto a scuola” (Primaria- Infanzia)

Italiano – Matematica – Lingua Inglese – Latino e Greco

Gruppi di lavoro con attività mirate per alunni con BES

EDUCARE ALLA PACE A SCUOLA:

UN DOVERE E UNA SCELTA

IL PIACERE DI FARE MUSICA

UNA SCUOLA PER L’AMBIENTE

RECUPERO E POTENZIAMENTO

ISTRUZIONE DOMICILIARE

127

Alla presenza di un considerevole numero di alunni provenienti da culture diverse, la nostra

scuola risponde mettendo in atto interventi che mirano a ridurre ansie, timori, delusioni e

tensioni, favorendo la formazione di alunni capaci di interagire in una società pluralista e

interculturale, dove la diversità sia percepita come occasione di crescita e di arricchimento

personale.

Per le famiglie di origine dei nostri alunni si promuove un intervento che solleciti una reale

integrazione all’interno del Paese ospitante.

LABORATORIO LINGUISTICO

Il Laboratorio Linguistico è destinato agli alunni immigrati del territorio compreso tra i

Comuni di Castelbellino, Monte Roberto, S. Paolo e nasce grazie alla collaborazione dei tre

Comuni che fanno capo al suddetto Istituto, i quali, stipulando una CONVENZIONE

INTERCOMUNALE finanziano parte dei Laboratori.

Il Laboratorio si prefigge di favorire l’integrazione degli alunni di lingua straniera,

soprattutto quelli di recente immigrazione, che tramite una “full immersion” hanno la

possibilità di apprendere la lingua del “qui e ora”, successivamente la lingua per comunicare

e in seguito la lingua dello studio.

Gli alunni immigrati sono seguiti da operatrici linguistiche, in gruppi ristretti, in base alle

loro esigenze e ai loro bisogni concreti, psicologici, linguistici e culturali.

Il Laboratorio sarà realizzato presso i vari plessi dell’Istituto, in orario curricolare, da

novembre a maggio.

ATTIVITA’ CHE L’ISTITUTO COMPRENSIVO INTENDE PROMUOVERE

ALL’INTERNO DEL PROGETTO

Attuazione del protocollo di accoglienza, stilato nell’ambito della rete “AGORA’ (Centro

INTERCULTURALE di Jesi)” con gli EE.LL. e realizzazione di un centro per

l’integrazione e l’intercultura. Il Centro è una struttura di servizio alle azioni di

accoglienza e integrazione svolto dalle singole scuole di ogni Istituto della Rete. E’

orientato all’aggiornamento e alla formazione continua dei docenti e degli ATA sui temi

dell’accoglienza e del dialogo interculturale.

Funzione Strumentale – Interventi e servizi agli studenti che:

accoglie i nuovi alunni;

tiene i rapporti tra scuola e famiglia;

osserva e propone l’assegnazione alla classe in collaborazione con i docenti;

tiene i rapporti con il Laboratorio interculturale, con gli EE.LL. e le altre istituzioni

del territorio e del distretto;

si occupa degli alunni con BES (bisogni educativi speciali) negli aspetti

amministrativo-burocratici, comunicativo - relazionale, educativo - didattico e

sociale.

effettua il monitoraggio riguardo all’integrazione;

relaziona al Collegio e al Consiglio di Istituto sull’efficacia e sull’efficienza dei

servizi.

AZIONI AMMINISTRATIVO – BUROCRATICHE

L’iscrizione rappresenta il primo passo di un percorso di accoglienza. L’unità operativa

della segreteria, incaricata dell’iscrizione, deve essere preparata ad interagire con i nuovi

128

utenti, anche attraverso la messa a disposizione di moduli e note informative tradotti

almeno in inglese, francese e spagnolo.

L’ufficio iscrive l’alunno, raccoglie la documentazione relativa alla precedente scolarità;

acquisisce l’opzione di avvalersi o no dell’insegnamento della religione cattolica;

informa la Funzione Strumentale e fissa un incontro con la famiglia.

AZIONI COMUNICATIVE E RELAZIONALI

La prima conoscenza: La Funzione Strumentale effettua tempestivamente un colloquio

con la famiglia, raccoglie informazioni sull’alunno, sui suoi percorsi scolastici, sulla sua

biografia linguistica, compilando un’apposita scheda. Se necessario utilizza un

mediatore linguistico messo a disposizione dalla rete territoriale. Dopo la raccolta dei

dati propone la classe o la sezione d’inserimento, tenendo conto dell’età anagrafica,

dell’ordinamento degli studi del Paese di provenienza, delle competenze e delle abilità

possedute dall’alunno; fornisce i dati raccolti al team docente che accoglierà l’alunno

servendosi dei servizi del laboratorio per facilitarne l’integrazione.

AZIONI EDUCATIVO – DIDATTICO

L’inserimento nella classe: il team docenti favorisce l’inserimento nella classe

promuovendo attività in piccoli gruppi, di tutoraggio, di lavoro cooperativo. Individua

modalità di semplificazione o facilitazione linguistica per le varie materie, avvalendosi

delle competenze maturate direttamente o di altri colleghi o con l’aiuto degli operatori

linguistici che intervengono direttamente nelle classi. In caso di assoluta non conoscenza

della lingua italiana il team dei docenti collabora con il Centro per percorsi didattici di

esplorazione della cultura del Paese di provenienza dell’alunno. Infine individua criteri

di valutazione coerenti con il percorso educativo didattico programmato per l’alunno.

AZIONI A LIVELLO INTERISTITUZIONALE

L’istituto fa parte della rete di Scuole del Progetto “AGORA’” divenuto CENTRO

INTERCULTURALE territoriale con sede a Jesi dall’anno scolastico 2006/2007.

PROGETTO PER LA PREVENZIONE DEL DISAGIO E LA PROMOZIONE DEL

SUCCESSO FORMATIVO

Questo progetto, in accordo con la Mission dell’Istituto, nasce per contribuire ad

assolvere le finalità istituzionali del Piano dell’Offerta Formativa. Si rivolge ad alunni,

genitori e docenti e ha come finalità:

Prevenzione e intervento sui comportamenti “a rischio” presenti nell’Istituto;

Attivazione di un Servizio Psicopedagogico (se si trovano i finanziamenti) con

funzioni di prevenzione e recupero del disagio scolastico, di sensibilizzazione e

supporto a tutti i soggetti che, variamente, influenzano la relazione educativa;

Interventi per le classi I, II e III della Scuola Secondaria di 1° grado di esperti

dell’OIKOS nell’ambito del piano territoriale di prevenzione;

Partecipazione al Festival dell’Educazione promosso dal’ASUR area vasta n.2 e

dall’Ambito Territoriale sociale IX.

Rappresentante legale dell’ Istituto Comprensivo:

Per l’Istituto Comprensivo di Monte Roberto, Castelbellino, San Paolo di Jesi - Prof.ssa

Maria Luisa Cascetti.

129

Il nostro Istituto Comprensivo fa parte della Rete Nazionale Minisindaci dei Parchi

“Coloriamo il nostro futuro”, che coinvolge Minisindaci e Consiglio Comunale dei ragazzi

di sei Istituti collegati in rete: I.C. “B. Gigli” di Monte Roberto, I.C. “Soprani” di

Castelfidardo, I.C. “Solari” di Loreto, I.C. “Alighieri” di Pesaro, I.C. “Bruno da Osimo” di

Osimo.

La Rete si propone di far sì che gli studenti si trasformino in cittadini consapevoli: assimilando i valori della nostra Carta costituzionale; sperimentando forme di partecipazione attiva alla vita democratica; approfondendo specifiche tematiche quali l’educazione ambientale ed i valori

del rispetto dell’integrazione e della multiculturalità.

Il compito di questo progetto è quello di promuovere una coscienza civica alla luce della

Legge 169 del 30.10.2008, che introduce l’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione.

Nasce con l’intento di favorire lo scambio culturale e sociale tra le scuole interessate e

favorire la conoscenza e la valorizzazione del proprio territorio, specialmente in rapporto

alle aree dei parchi. Attraverso la raccolta di informazioni, questionari, elaborazione di

cartelloni, gli alunni saranno sensibilizzati ad un maggior senso civico e al rispetto per

l’ambiente.

La finalità della Rete nazionale “Coloriamo il nostro futuro” coniuga lo sviluppo

dell’educazione alla legalità e dell’educazione ambientale, attraverso percorsi tematici

condivisi tra tutte le scuole aderenti e soprattutto attraverso l’elezione dei Consigli

Comunali dei Ragazzi che ciascuna scuola attiva, in raccordo con le rispettive

Amministrazioni locali. Le scuole aderenti alla rete hanno la possibilità di interagire e di

incontrarsi in occasione di un Convegno nazionale annuale . Alla composizione dei Consigli

Comunali partecipano la Scuola Secondaria di 1° di Monte Roberto e le classi IV e V delle

Scuole Primarie di Castelbellino, Monte Roberto e San Paolo di Jesi, alla realizzazione del

progetto tutte le Scuole dell’Istituto

130

Il nostro Istituto è da tempo protagonista di varie iniziative tese a valorizzare l’attività

musicale dei ragazzi; l’organizzazione e la partecipazione a rassegne e concorsi offre agli

alunni, dei vari ordini di scuola, la possibilità di esibirsi e confrontarsi. I ragazzi della

Scuola secondaria di 1° hanno inoltre partecipato ad importanti rassegne, concorsi,

realizzazione di CD.

La scuola è fornita di strumentazione tradizionale, elettronica e didattica.

L’istituzione del corso ad indirizzo musicale, nell’anno scolastico 2007/2008, fa nascere

l’esigenza di una ulteriore e più specifica caratterizzazione in senso musicale dell’intero

Istituto, che miri a coinvolgere attivamente tutti gli alunni e il territorio.

La Scuola dell’Infanzia ha richiesto l’intervento di un esperto di musicoterapia al fine di

favorire situazioni di autocontrollo e gestione delle emozioni, per costruire atteggiamenti

positivi di relazione nel gruppo, ricercando e ritrovando nell'espressione musicale una

dimensione di benessere del proprio io.

La proposta per la scuola Primaria è di orientare l’attività musicale sul metodo ORFF,

favorendo l’utilizzo dello strumentario e la realizzazione di manifestazioni, gli alunni hanno

la possibilità di svolgere alcune lezioni di approfondimento con docenti di strumento del

nostro istituto.

Dall’anno scolastico 2008/2009 è stato istituito il CORO DELL’ISTITUTO, seguito da

insegnanti di strumento a cui partecipano i bambini dai 6 ai 10 anni e periodicamente alunni

della Secondaria di I°, che facevano parte del coro negli anni precedenti.

La scuola Secondaria di 1° propone la rassegna natalizia, come conclusione del progetto

AVIS e con il coinvolgimento di ex alunni dell’indirizzo musicale, esibizioni individuali dei

ragazzini che frequentano i vari corsi di strumento e la realizzazione del progetto “Shoah –

giorno della memoria”.

A San Paolo di Jesi, alcuni alunni dell’indirizzo musicale, si esibiranno nell’esecuzione di

alcuni brani di Bach.

Il nostro Istituto ha presentato, nel mese di giugno 2014, la sua candidatura per

l’individuazione di Istituzioni scolastiche con progetti musicali (ai sensi del D.M. n° 8 del

31/01/2011, potenziamento della pratica musicale nella scuola primaria) ai fini della

costituzione di un elenco regionale ed è risultato al primo posto.

Questo progetto di Istituto nasce con l’obiettivo di promuovere nei giovani una mentalità di

sviluppo consapevole del territorio a partire dai contesti di vita e di relazione in cui vivono,

dall’aula scolastica all’ambiente scolastico, fino alla città ed al mondo intero.

Tale progetto, che coinvolge tutti gli ordini di scuola, si propone di attivare un percorso di

conoscenza e di studio del proprio ambiente di vita da differenti angolazioni a seconda

dell’età degli alunni coinvolti.

Si prevede la realizzazione di CD/DVD, depliants, opuscoli, mostra di oggetti realizzati

dagli alunni, drammatizzazioni e l’ adesione ad iniziative proposte da ENTI e

ASSOCIAZIONI locali.

131

L’Istituto promuove attività sportive a tutti i livelli di scuola. Dal progetto “Primi passi”

(Giocagin), che coinvolge i bambini dell’ Infanzia, all’attività con esperti (Volley – Basket

–twirling,…) nella scuola Primaria, alla partecipazione dei giochi studenteschi per la scuola

Secondaria di 1° e la possibilità di svolgere, in orario extrascolastico, lezioni di rugby.

Il progetto Lettore madrelingua è rivolto agli alunni delle classi V della scuola Primaria e a

tutte le classi della scuola Secondaria di 1°. La possibilità di poter svolgere alcune lezioni

con un insegnante madrelingua è un’occasione di crescita a livello didattico ed educativo,

favorendo dinamiche relazionali e di convivenza e permettendo una maggiore

familiarizzazione con gli intercalari tipici della lingua inglese. Con il progetto CLIL

(Content and Language Integrated Learning) si offre la possibilità di effettuare, durante

l’anno scolastico, alcune lezioni di matematica, scienze, arte,…in lingua inglese per

potenziare le competenze linguistiche e arricchire anche il lessico specifico, fornendo agli

studenti nuove motivazioni che stimolino l’apprendimento di una lingua, mostrandone

l’utilità anche pratica.

L’Istituto, dotato di supporti informatici presenti nei vari plessi e di lavagne interattive

(LIM), promuove attività di potenziamento delle abilità in campo multimediale.

Gli alunni delle classi quarte e quinte della scuola primaria e gli alunni della Scuola

Secondaria di 1° partecipano ai giochi matematici del centro Pristem Eleusi Università

Bocconi.

Per tutte le classi della scuola Primaria e Secondaria di 1° è attivo il registro elettronico.

In alcune classi delle scuole primarie dell’Istituto è attivo il progetto “Si

parte…destinazione Europa 2020” - cl@sse 2.0, che ha lo scopo di favorire il processo di

insegnamento-apprendimento con l’utilizzo di tecnologie informatiche (iPad).

Si auspica la realizzazione della classe3.0 e del laboratorio linguistico mobile.

132

Il progetto si rivolge a tutti gli alunni dell’Istituto. Per la scuola Secondaria di 1° si

propongono attività volte a promuovere lo sviluppo armonico della personalità nella sua

dimensione cognitiva, affettiva, sociale, rendendo gli alunni consapevoli della necessità di

assumere una pluralità di decisioni ai fini del conseguimento di un unico obiettivo.

Attraverso la conoscenza e l’accettazione di sé, la conoscenza delle proprie inclinazioni e

della realtà socio- economica del territorio si cerca di accompagnare l’alunno verso scelte

consapevoli.

Saranno illustrate, agli alunni delle classi terze, le possibili successive scelte e saranno

fornite informazioni relative alle scuole del territorio, promuovendo la partecipazione alle

giornate di “scuola aperta” degli Istituti Superiori e invitando le famiglie e gli alunni presso

l’Istituto per un incontro di informazione e orientamento.

Le classi prime della Scuola Secondaria incontreranno a gennaio gli alunni delle classi V e

li guideranno alla conoscenza di quello che sarà il loro futuro percorso scolastico attraverso

lo svolgimento di attività strutturate. Sempre nell’ottica della continuità si prevedono

incontri e collaborazione anche tra Infanzia e Primaria.

Il progetto caratterizza da anni il nostro Istituto coinvolgendo le scuole dell’Infanzia.

L’obiettivo è quello di promuovere la capacità di pensare in modo critico e creativo

riflettendo e valutando le proprie azioni e i propri comportamenti in rapporto agli altri.

Valorizzare le esperienze del fanciullo e favorire il confronto e il rispetto delle diversità.

PROGETTO DI

MIGLIORAMENTO

Nell’ambito del progetto “Migliorare il benessere a scuola” (le regole fanno bene al

cervello) la scuola dell’Infanzia proseguirà il Progetto “Life Skills”, la scuola Primaria e

Secondaria di 1° svolgeranno azioni volte al miglioramento del comportamento scolastico

degli alunni.

Inoltre dall’a.s 2014/2015 la direttiva MIUR n. 11 del 18 /09/2014, relativa alle priorità

strategiche del Sistema Nazionale di Valutazione (SNV) per gli anni scolastici 2014/2015,

2015/2016 e 2016/2017, dà l’avvio a processi di autovalutazione in tutte le scuole. Tutti gli

istituti scolastici hanno redatto entro il 10/10/2015 un Rapporto di autovalutazione (RAV),

133

utilizzando un formato corredato di indicatori e dati comparabili, reso disponibile

dall’Invalsi.

Tale rapporto è composto da 5 sezioni:

1. la prima riguarda il contesto e dovranno essere elencati: popolazione scolastica,

territorio e capitale sociale, risorse economiche e materiali, risorse professionali;

2. la seconda gli esiti degli studenti: risultati scolastici, risultati delle prove Invalsi,

competenze chiave e di cittadinanza, risultati a distanza;

3. la terza riguarda i processi e le pratiche educative e didattiche. Quindi bisognerà

elencare il curricolo, progettazione e valutazione, ambiente di apprendimento,

inclusione e differenziazione, continuità e orientamento. Importante anche

l'elencazione delle pratiche gestionali e organizzative: orientamento e organizzazione

della scuola, sviluppo e valorizzazione delle risorse umane, integrazione con il

territorio e rapporti con le famiglie;

4. la quarta riguarda il processo di autovalutazione;

5. la quinta l'individuazione delle priorità, traguardi, obiettivi di processo.

I dati e lo stesso Rapporto sono stati immessi in una piattaforma predisposta dai Servizi

Informativi del Miur e sarà reso pubblico mediante il portale Scuola in chiaro e pubblicato

anche sul sito web dell’Istituzione scolastica.

Per la predisposizione del RAV le varie componenti dell’ Istituto hanno intrapreso uno

strutturato processo di riflessione, teso alla pianificazione e alla predisposizione del Piano di

Miglioramento (PdM) e alla conseguente richiesta dell’organico dell’autonomia.

La valutazione non è uno scopo, ma è uno strumento che serve a raggiungere uno scopo:

migliorare e mettere a frutto il potenziale di ogni singola scuola.

Il nostro Istituto aderisce alla rete regionale triennale AUtovalutazione – MIglioramento -

REndicontazione sociale .

ISTRUZIONE DOMICILIARE

L’istituto ha elaborato un progetto per l’istruzione a domicilio dei bambini che non possono

frequentare le lezioni per gravi motivi di salute.

Tali bambini hanno la possibilità di poter essere seguiti a casa da docenti dell’Istituto, se

disponibili, o in alternativa da personale qualificato esterno.

TUTTE LE SCHEDE PROGETTO SONO DEPOSITATE PRESSO GLI UFFICI DELLA

SEGRETERIA DELL’ISTITUTO

134

L’Istituto Comprensivo di Monte Roberto, Castelbellino. San Paolo di Jesi, in ottemperanza al D.

Lgs. 81/2008 e collegate, riguardanti la salute e la sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro,

attua il progetto Scuola Sicura che si articola nei seguenti punti:

Ciascuna sede è dotata, in ottemperanza alle leggi citate, di un piano di evacuazione degli

edifici scolastici; detto piano viene rivisto e aggiornato annualmente;

In ciascuna sede vengono effettuati nel corso dell’anno scolastico almeno due esercitazione di

evacuazione, secondo le modalità del suddetto piano;

In ogni plesso è prevista la redazione del “Documento di valutazione dei rischi”;

In ciascuna delle 8 sedi è prevista la designazione di una “figura sensibile” preposta alla

gestione dell’emergenza;

L’istituto partecipa ai corsi promossi dalla Croce Rossa Italiana e ai corsi di formazione presso

la Scuola Polo “Cuppari” di Jesi.

REFERENTI E RESPONSABILI

Geometra Angeloni Eugenio: Responsabile del servizio di prevenzione e Protezione (RSPP)

Insegnante Cardinali Marisa: Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS)

Insegnante Peloni Marinella: Addetto al servizio di prevenzione e protezione (ASPP)

ADDETTI ALLE EMERGENZE NEI SINGOLI PLESSI

Plesso Addetti

antincendio Addetti al

Pronto

Soccorso

AAddddeettttii

aallll’’eemmeerrggeennzzaa eedd

aall ssiisstteemmaa ddii

eevvaaccuuaazziioonnee

1.

Sc. Sec.1° grado

Prof.ssa Mazzoni Roberta Prof.ssa Venturo Maria

Prof. Triti Valeria

Prof.ssa Marcuccini

Emanuela

C. s. Vitali Antonia

Prof.ssa Fantini Marta

Prof.ssa Carbini Fausta

Prof.ssa Urbani Floriana C.s. Pertosa Raffaele

Prof. Fagioli Carlo

(palestra)

2. Sc. Prim. Pianello

“Rodari” pl. A

Ins. Federici Tiziana Ins. Fiorentini Marisa Ins. Fiorentini Marisa

C.s. Santarelli Giuliana Ins. Rossi Alessandra

135

3. Sc. Prim. Pianello

“Rodari”

plesso B

Ins. Reali Stefania Ins. Grassetti Giuliana

Ins. Cerioni Cinzia

Ins. Sassaroli M. Zenobia C. s. Uncini Giuliana

Ins. Fiorentini Eliana Ins. Cerioni Cinzia

Ins. Fichera M. Carmela

4. Sc. Infanzia Pianello

“Collodi”

Ins. Tarabù Tiziana Ins. Granili M. Pia

Ins. Peloni Marinella

Ins. Chieco Domenica C.s. Ospedali Augusta

5. Sc. Prim.

Castelbellino“Moro”

Ins. Cocilova Silvana Ins. Fabbretti Roberta

Ins. Mattioni Roberta C.s. Pellegrini Silvana Ins. Ciattaglia Claudia

6. Sc. Infanzia

Castelbellino

Ins. Piccioni Giuseppina Ins. Belardinelli Laura

Ins. Tosti Pamela Ins. Ciccarelli Luana Ins. Graciotti Isanna

7. Sc. Infanzia Pantiere

Ins. Mandolini Stefania C.s. Cesaretti Anna Rita

Ins. Mandolini Stefania Ins. Giulioni Monica

8.

Sc. Infanzia e

Primaria

“Scuppa”

Ins. Bambini Stefania Ins. Mugianesi Monya

Ins. Nocelli Nicoletta

Ins. Romagnoli Romina

Ins. Morresi Catia

Si elencano di seguito le mansioni da svolgere dagli addetti alle emergenze, nominati secondo il d.

Lgs. 81/2008:

1. Frequentare i corsi corrispondenti alla nomina;

2. acquisire le nozioni relative al piano di emergenza, evacuazione, antincendio e primo

soccorso;

3. essere parte attiva nelle operazioni di simulazione;

4. individuare e comunicare l’eventuale segnaletica necessaria da acquistare;

5. controllare e provvedere che venga effettuata la manutenzione periodica degli estintori e

segnalare la loro scadenza;

6. richiedere il materiale della legge sopra citata.

Figure sensibili, addetti alla prevenzione e protezione

Sc. Secondaria I° Pianello V. Prof. Triti Valeria

Sc. Primaria plesso A Pianello V. Ins. Fiorentini Marisa

Sc. Primaria plesso B Pianello V. Ins. Cerioni Cinzia

Sc. Infanzia “Pianello V. Ins. Peloni Marinella

Sc. Primaria Castelbellino Ins. Mattioni Roberta

Sc. Infanzia Castelbellino Ins. Tosti Pamela

Sc. Infanzia Pantiere Ins. Mandolini Stefania

Sc. Primaria San Paolo di Jesi

Ins. Romagnoli Romina

Sc. Infanzia San Paolo di Jesi

Istituzione GIORNATA NAZIONALE per la sicurezza nelle scuole

(comma 159 legge 107/2015)

L’AGGIORNAMENTO DEGLI INCARICHI AVVIENE ENTRO IL 30 OTTOBRE DI

OGNI ANNO SCOLASTICO

136

ORARIO SERVIZI DI SEGRETERIA

Mattino pomeriggio

Orario

funzionamento

Uffici di Segreteria

Dal lunedì al sabato

07.30 – 14.00

Mercoledì

15.00 – 18.00

Orario

funzionamento

sportello

per l’utenza

interna ed esterna

Dal lunedì al sabato

11.00 - 13.00

Mercoledì

15.00 – 18.00

Il Dirigente Scolastico Prof.ssa Maria Luisa Cascetti

riceve su appuntamento

tutti i giorni dalle 10.00 alle 13.30