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ISTITUTO TECNICO

Edizione N°

4 Data edizione

10/04/2012 Redatto

R.D. Controllato

Team di Lavoro Approvato

Dirigente Scolastico

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INDICE

00-Piani di studio aggiornati 3 01-Religione cattolica o attività alternative - A.A.A., PNI-TRAD., C.U. 7 02-Lingua e letteratura italiana - A.A.A., PNI-TRAD., C.U. 12 03-Storia - A.A.A., PNI-TRAD., C.U. 26 04-Tecnologie informatiche - A.A.A. 35 05 Scienze motorie e sportive - A.A.A. 51 06-Educazione fisica - PNI-TRAD., C.U. 54 07-Chimica organica ed esercitazioni - PNI-TRAD. 58 08-Chimica agraria ed esercitazioni- PNI-TRAD. 60 09-Industrie agrarie ed esercitazioni - PNI-TRAD. 61 10-Scienze integrate (Chimica) - A.A.A. 63 11-Chimica agraria ed esercitazioni - C.U. 69 12-Tecniche agroalimentari ed esercitazioni - C.U. 71 13-Agronomia e coltivazioni - PNI-TRAD. 74 14-Esercitazioni di Azienda agraria - PNI-TRAD. 84 15-Tecnica di produzione vegetale ed elementi di meccanizzazione - C.U. 86 16-Tecnica di produzione vegetale - C.U. 89 17-Scienze integrate (Scienze della terra e biologia) - A.A.A. 93 18-Scienze naturali ed esercitazioni - PNI-TRAD. 100 19-Biologia applicata - C.U. 103 20-Matematica - A.A.A. 112 21-Matematica e informatica - PNI-TRAD. 120 22-Scienze e tecnologie applicate - A.A.A. 122 23-Scienze integrate (Fisica) - A.A.A. 126 24-Fisica e laboratorio - PNI-TRAD. 134 25-Matematica e informatica - C.U. 136 26-Lingua Inglese - A.A.A., C.U. 143 27-Meccanica agraria - PNI-TRAD. 162 28-Zootecnia generale e speciale - PNI-TRAD. - Tecnica di produzione animale - C.U. 166 29-Elementi di Topografia e Disegno relativo - PNI-TRAD. 172 30-Elementi di Costruzioni rurali e Disegno relativo - PNI-TRAD. 177 31-Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica - A.A.A. 179 32-Topografia ed elementi di Costruzioni - C.U. 189 33-Patologia vegetale - PNI-TRAD. 194 34-Entomologia agraria - PNI-TRAD. 196 35-Diritto ed Economia - A.A.A. 198 36-Tecniche di gestione, valutazione ed elementi di legislazione – C.U. 204 37-Contabilità rurale - PNI-TRAD. 210 38-Economia rurale - PNI-TRAD. 214 39-Estimo rurale ed elementi di diritto agrario - PNI-TRAD. 217 40-Tecnologia generale - C.U. M.A.I. 221 41-Biochimica applicata - C.U. M.A.I. 223 42-Tecnologie speciali - C.U. M.A.I. 225 43-Commercializzzione e legislazione – C.U. M.A.I. 227 44-Area di progetto - C.U. M.A.I. 229 45-Ecologia del paesaggio - C.U. M.A.A. 230 46-Ecologia applicata - C.U. M.A.A. 232 47-Agroecologia e tutela ambientale - C.U. M.A.A. 235 48-Area di progetto - C.U. M.A.A. 238 Glossario Linee Guida Biennio Tecnici 240

N.B. Le discipline oggetto di aggiornamento rispetto all’edizione precedente sono evidenziate nell’indice con un tratto verticale a sinistra.

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ISTITUTO TECNICO VECCHIO ORDINAMENTO CORSO P.N.I.-TRADIZIONALE

Classi ed Ore DISCIPLINE P.N.I. TRAD.LE

(1) (1) 3a 4a 5a Prove (2)

RELIGIONE – ATTIVITÀ ALTERNATIVE 1 1 1 LINGUA E LETTERE ITALIANE 3 3 3 STORIA ED EDUCAZIONE CIVICA 2 2 2 SCIENZE NATURALI 41 - - PATOLOGIA VEGETALE - 21 - ENTOMOLOGIA AGRARIA - - 21 MATEMATICA ED INFORMATICA 2 - - FISICA E LABORATORIO 2 - - LINGUA STRANIERA - - - AGRONOMIA E COLTIVAZIONI 3 43 42 ECONOMIA RURALE - 41 - ESTIMO RURALE ED EL. DI DIRITTO AGRARIO - - 62 CONTABILITÀ RURALE 2 2 - ZOOTECNIA GENERALE 31 31 - ZOOTECNIA SPECIALE - - 21 CHIMICA GENERALE INORGANICA/ORGANICA 42 - - CHIMICA AGRARIA ED ESERCITAZIONI - 42 - INDUSTRIE AGRARIE ED ESERCITAZIONI - - 42 MECCANICA AGRARIA - 21 21 EL. DI COSTRUZ. RURALI E DISEGNO RELATIVO - - 3 EL. DI TOPOGRAFIA E DISEGNO RELATIVO - 32 22 ESERCITAZIONI DI AZIENDA AGRARIA 4 - - EDUCAZIONE FISICA 2 2 2

CLASSE 3a 4a 5a ORE TOTALI 32 32 33 ORE DI COMPRESENZA CON I.T.P. 4 11 11 NUMERO CLASSI PALIDANO 1 1 1

N.B. L’esponente, quando è specificato, indica le ore di compresenza con I.T.P. (Insegnante Tecnico-Pratico). (1) Le classi prime e seconde sono entrate a far parte del nuovo indirizzo “Agraria, Agroalimentare e Agroindustria” della riforma in corso di attuazione. (2) Legenda: S.= scritto; O.= orale; P.= pratico; G.= grafico.

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ISTITUTO TECNICO VECCHIO ORDINAMENTO CORSO DI STUDIO PROGETTO COORDINATO

“CERERE UNITARIO”

Classi ed Ore DISCIPLINE BIENNIO TRIENNIO

(1) (1) 3a 4a 5a

Prove (2)

RELIGIONE – ATTIVITÀ ALTERNATIVE 1 1 1 LINGUA E LETTERE ITALIANE 3 3 3 STORIA 2 2 2 LINGUA STRANIERA 2 2 2 EDUCAZIONE FISICA 2 2 2 MATEMATICA E INFORMATICA 3 2 2 CHIM.AGR. E TECN. AGROALIM. CON ESER. 32 22 33 BIOLOGIA APPLICATA 31 43 32 TECN. DI PRODUZ.VEGET.ED ELEM.MECCANIZZ. 43 - - TECNICA DI PRODUZIONE VEGETALE - 32 2 TECNICA DI PRODUZIONE ANIMALE 2 31 22 TECN.DI GEST.,VALUTAZ. ED EL. LEGISLAZ. 42 32 44 TOPOGRAFIA ED ELEMENTI COSTRUZIONI 33 32 - MODULO AGRO-INDUSTRIALE (in alternativa) BIOCHIMICA APPLICATA (2) TECNOLOGIA GENERALE TECNOLOGIE SPECIALI COMMERCIALIZZAZIONE E LEGISL.

- - - -

1 1 - -

- - 2 2

MODULO AGRO-AMBIENTALE (in alternativa) ECOLOGIA DEL PAESAGGIO ECOLOGIA APPLICATA AGROECOLOGIA E TUTELA AMBIENTALE

- - -

2 - -

- 2 2

AREA DI PROGETTO (per entrambi i moduli) - - 2 CLASSE 3a 4a 5a ORE TOTALI 32 32 32 ORE DI COMPR. CON ITP PER CLASSE 11 12 11 NUMERO CLASSI PALIDANO 1 1 1 NUMERO CLASSI MANTOVA 2 2 1

N.B. L’esponente, quando è specificato, indica le ore di compresenza con I.T.P. (Insegnante Tecnico-Pratico). (1) Le classi prime e seconde sono entrate a far parte del nuovo indirizzo “Agraria, Agroalimentare e Agroindustria” della riforma in corso di attuazione. (2) Legenda: S.= scritto; O.= orale; P.= pratico; G.= grafico. (2) La disciplina BIOCHIMICA APPLICATA al 4° anno del MODULO AGRO-INDUSTRIALE che non era presente nell’A.S. 2010-11 in seguito alle previsioni conseguenti la riforma e al riassetto orario richiesto, viene reintrodotta in seguito alla variazione delle indicazioni espresse per la stessa finalità dal MIUR.

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ISTITUTO TECNICO NUOVO ORDINAMENTO SETTORE TECNOLOGICO

INDIRIZZO “AGRARIA, AGROALIMENTARE E AGROINDUSTRIA”

CLASSI e ORE

DISCIPLINE (1) 1° BIENNIO 2° BIENNIO 5°

A

NN

O 2° Biennio e 5°

anno costituiscono un percorso

formativo unitario

1a 2

a 3

a 4

a 5

a PROVE (

2)

LINGUA E LETTERATURA ITALIANA 4 4 4 4 4 LINGUA INGLESE 3 3 3 3 3 STORIA 2 2 2 2 2 MATEMATICA 4 4 3 3 3 DIRITTO ED ECONOMIA 2 2 - - - SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 2 2 2 2 2 RELIGIONE CATTOLICA O ATTIVITÀ ALTERNATIVE 1 1 1 1 1 SCIENZE INTEGRATE (SCIENZE DELLA TERRA E BIOLOGIA) 2 2 - - - SCIENZE INTEGRATE (FISICA) 31 31 - - - SCIENZE INTEGRATE (CHIMICA) 31 31 - - - TECNOLOGIE E TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE GRAFICA 31 31 - - - TECNOLOGIE INFORMATICHE 32 - - - - SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE - 3 - - - COMPLEMENTI DI MATEMATICA - - 1 1 - PRODUZIONI ANIMALI - - 3 3 2

Articolazione “PRODUZIONI E TRASFORMAZIONI”

PRODUZIONI VEGETALI - - 5 4 4 TRASFORMAZIONE DEI PRODOTTI - - 2 3 3 GENIO RURALE - - 3 2 - ECONOMIA, ESTIMO, MARKETING E LEGISLAZIONE - - 3 2 3 BIOTECNOLOGIE AGRARIE - - - 2 3 GESTIONE DELL’AMBIENTE E DEL TERRITORIO - - - - 2

Articolazione “GESTIONE DELL’AMBIENTE E DEL TERRITORIO”

PRODUZIONI VEGETALI - - 5 4 4 TRASFORMAZIONE DEI PRODOTTI - - 2 2 2 GENIO RURALE - - 2 2 2 ECONOMIA, ESTIMO, MARKETING E LEGISLAZIONE - - 2 3 3 BIOTECNOLOGIE AGRARIE - - 2 2 - GESTIONE DELL’AMBIENTE E DEL TERRITORIO - - - - 4

CLASSE 1a 2a 3a 4a 5a ORE TOTALI 32 32 32 32 32 ORE DI COMPRESENZA CON ITP PER CLASSE 5 3 NUMERO CLASSI PALIDANO 3 3 - - - NUMERO CLASSI MANTOVA 2 2 - - -

N.B. L’esponente, quando è specificato, indica le ore di compresenza con I.T.P. (Insegnante Tecnico-Pratico). (1) Solo le classi prime e seconde sono entrate a far parte del nuovo indirizzo “Agraria, Agroalimentare e Agroindustria” della riforma in corso di attuazione. (2) Legenda: S.= scritto; O.= orale; P.= pratico; G.= grafico, U.= unico.

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ISTITUTO TECNICO SETTORE TECNOLOGICO

INDIRIZZO: “AGRARIA, AGROALIMENTARE E AGROINDUSTRIA”

CERTIFICAZIONE COMPETENZE DI BASE

PRIMO BIENNIO

ISTITUTO TECNICO NUOVO ORDINAMENTO SETTORE TECNOLOGICO

INDIRIZZO “AGRARIA, AGROALIMENTARE E AGROINDUSTRIA”

Discipline Ore 1a Ore 2a Asse Culturale LINGUA E LETTERATURA ITALIANA 4 4 LINGUA INGLESE 3 3

LINGUAGGI

STORIA 2 2 DIRITTO ED ECONOMIA 2 2

STORICO - SOCIALE

MATEMATICA 4 4 TECNOLOGIE INFORMATICHE 32 -

MATEMATICO

SCIENZE INTEGRATE (SCIENZE DELLA TERRA E BIOLOGIA) 2 2 SCIENZE INTEGRATE (FISICA) 31 31 SCIENZE INTEGRATE (CHIMICA) 31 31 TECNOLOGIE E TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE GRAFICA 31 31 SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE - 3 SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 2 2

TECNOLOGICO - SCIENTIFICO

RELIGIONE CATTOLICA O ATTIVITÀ ALTERNATIVE 1 1 -

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

PRIMA AGRARIA, AGROALIM. E

AGROINDUSTRIA RELIGIONE CATTOLICA O ATTIVITÀ ALTERNATIVE

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PREREQUISITI Gli alunni dovranno:

• Possedere competenze linguistiche di base. • Aver raggiunto almeno sommariamente gli OSA della secondaria di primo grado.

CONOSCENZE

• La fede e l’uomo, vocazione e progetto di vita. • Fede e scienza, letture distinte ma non conflittuali dell’uomo e del mondo.

ABILITÀ

• Individuare nelle testimonianze anche attuali, scelte di libertà per un proprio progetto di vita. CAPACITÀ

• Saper leggere correttamente un testo. • Saper comprendere correttamente un testo. • Saper riassumere correttamente un testo. • Produrre una comunicazione verbale nelle sue varie componenti.

OBIETTIVI PRIORITARI Gli alunni dovranno:

• Cogliere la valenza educativa e culturale dell’IRC, distinguendo la dimensione scolastica dell’insegnamento religioso da quella strettamente confessionale.

• Individuare alcune caratteristiche proprie della loro età anche in rapporto al mondo familiare. • Individuare alcune caratteristiche di “senso” considerandone la ricerca una dimensione tipicamente

umana ed ineludibile.

Approvazione del Gruppo Disciplinare in base alle “LINEE GUIDA per il passaggio al nuovo ordinamento (D.P.R. 15 marzo 2010, articolo 8, comma 3)”.

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

SECONDA AGRARIA, AGROALIM. E

AGROINDUSTRIA RELIGIONE CATTOLICA O ATTIVITÀ ALTERNATIVE

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CONOSCENZE

• Il libro della Bibbia, documento storico culturale e parola di Dio. • L’opera di Gesù, la sua morte e resurrezione e l’ammissione della chiesa nel mondo.

ABILITÀ

• Individuare il messaggio centrale di alcuni testi biblici, utilizzando informazioni storico letterarie e seguendo metodi diversi di lettura.

CAPACITÀ

• Saper leggere correttamente in testo. • Saper comprendere correttamente un testo. • Saper riassumere correttamente un testo. • Produrre una comunicazione verbale nelle sue varie componenti. • Essere in grado di orientarsi all’interno della collocazione vetero e neo testamentaria di alcuni autori

sacri. OBIETTIVI PRIORITARI Gli alunni dovranno:

• Consolidare la conoscenza della Bibbia come documento storico culturale e religioso. • Riconoscere la peculiarità della Bibbia come libro ispirato da Dio che va interpretato. • Consolidare la conoscenza delle fonti sull’identità storica di Gesù di Nazareth.

Approvazione del Gruppo Disciplinare in base alle “LINEE GUIDA per il passaggio al nuovo ordinamento (D.P.R. 15 marzo 2010, articolo 8, comma 3)”.

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

TERZA PNI-TRADIZIONALE CERERE UNITARIO RELIGIONE CATTOLICA O ATTIVITÀ ALTERNATIVE

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CONOSCENZE

• Conoscere le principali tendenze della cultura contemporanea in campo scientifico. • Conoscere gli eventi storici legati al caso Galilei e al caso Darwin.

ABILITÀ

• Riconoscere il principio dell’autonomia reciproca tra verità scientifica e verità religiosa. CAPACITÀ

• Saper leggere correttamente in testo. • Saper comprendere correttamente un testo. • Saper riassumere correttamente un testo. • Produrre una comunicazione verbale nelle sue varie componenti. • Essere in grado di orientarsi all’interno dell’attuale situazione culturale riguardante il rapporto fede-

scienza. OBIETTIVI PRIORITARI Gli alunni dovranno:

• Consolidare la conoscenza delle fondamentali teorie riguardanti l’origine del mondo. • Conoscere l’attuale situazione del rapporto fede-scienza.

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUARTA PNI-TRADIZIONALE CERERE UNITARIO RELIGIONE CATTOLICA O ATTIVITÀ ALTERNATIVE

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CONOSCENZE

• Conoscere il significato di “etica”. • Conoscere le etiche contemporanee. • Conoscere l’etica religiosa. • Conoscere l’etica laica.

ABILITÀ

• Riconoscere la differenza tra i vari modelli di etica. CAPACITÀ

• Saper leggere correttamente in testo. • Saper comprendere correttamente un testo. • Saper riassumere correttamente un testo. • Produrre una comunicazione verbale nelle sue varie componenti. • Essere in grado di orientarsi all’interno della situazione etica contemporanea.

OBIETTIVI PRIORITARI Gli alunni dovranno:

• Conoscere i principi ispiratori delle principali forme di etica. • Conoscere l’attuale situazione del rapporto etica religiosa – etica laica.

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUINTA PNI-TRADIZIONALE CERERE UNITARIO RELIGIONE CATTOLICA O ATTIVITÀ ALTERNATIVE

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CONOSCENZE

• Conoscere il significato di “ateismo”. • Conoscere i principali contenuti della teoria psicanalitica. • Conoscere l’ambiente e le influenze culturali che hanno condizionato l’opera “Totem e tabù”.

ABILITÀ

• Riconoscere la differenza tra il concetto antropologico cartesiano di “coscienza” e quello freudiano. CAPACITÀ

• Saper leggere correttamente in testo. • Saper comprendere correttamente un testo. • Saper riassumere correttamente un testo. • Produrre una comunicazione verbale nelle sue varie componenti. • Essere in grado di orientarsi all’interno della concezione freudiana della religione e quella cristiana.

OBIETTIVI PRIORITARI Gli alunni dovranno:

• Conoscere la teoria freudiana dell’apparato psichico. • Conoscere la teoria della sessualità. • Conoscere le critiche mosse da Jung a Freud riguardo la religione.

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA PRIMO

BIENNIO AGRARIA, AGROALIM. E

AGROINDUSTRIA LINGUA E LETTERATURA ITALIANA

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Il docente di “Lingua e letteratura italiana” concorre a far conseguire allo studente, al termine del percorso quinquennale, risultati di apprendimento che lo mettono in grado di:

1. utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici;

2. riconoscere le linee essenziali della storia delle idee, della cultura, della letteratura, delle arti e orientarsi agevolmente fra testi e autori fondamentali, con riferimento soprattutto a tematiche di tipo scientifico, tecnologico ed economico;

3. stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro;

4. riconoscere il valore e le potenzialità de beni artistici e ambientali, per una loro corretta fruizione e valorizzazione; 5. utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli

strumenti tecnici della comunicazione in rete. Primo biennio

Ai fini del raggiungimento dei risultati di apprendimento sopra riportati in esito al percorso quinquennale, nel primo biennio il docente persegue, nella propria azione didattica ed educativa, l’obiettivo prioritario di far acquisire allo studente le competenze di base attese alla conclusione dell’obbligo di istruzione, di seguito richiamate:

• padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti;

• leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo; • produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi; • utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario.

L’articolazione dell’insegnamento di “Lingua e letteratura italiana” in conoscenze e abilità è di seguito indicata quale orientamento per la progettazione didattica del docente in relazione alle scelte compiute nell’ambito della programmazione collegiale del Consiglio di classe per l’asse dei linguaggi.

Il docente tiene conto, nel progettare il percorso dello studente, dell’apporto di altre discipline, con i loro linguaggi specifici – in particolare quelli scientifici, tecnici e professionali – e favorisce la lettura come espressione di autonoma curiosità intellettuale anche attraverso la proposta di testi significativi selezionati in base agli interessi manifestati dagli studenti.

Per quanto riguarda la letteratura italiana, il docente progetta e programma l’itinerario didattico in modo tale da mettere in grado lo studente di orientarsi progressivamente sul patrimonio artistico e letterario della cultura italiana, con riferimenti essenziali alle principali letterature di altri paesi, anche in una prospettiva interculturale.

Nell’organizzare il percorso di insegnamento-apprendimento il docente valorizza la dimensione cognitiva degli strumenti della comunicazione multimediale.

Conoscenze Abilità Lingua

Il sistema e le strutture fondamentali della lingua italiana ai diversi livelli: fonologia, ortografia, morfologia, sintassi del verbo e della frase semplice, frase complessa, lessico.

Le strutture della comunicazione e le forme linguistiche di espressione orale.

Modalità di produzione del testo; sintassi del periodo e uso dei connettivi; interpunzione; varietà lessicali, anche astratte, in relazione ai contesti comunicativi.

Strutture essenziali dei testi descrittivi, espositivi, narrativi, espressivi, valutativo-interpretativo, argomentativi, regolativi.

Modalità e tecniche relative alla competenza testuale: riassumere, titolare, parafrasare, relazionare, strutturare ipertesti, ecc.

Aspetti essenziali dell’evoluzione della lingua italiana nel tempo e nello spazio e della dimensione socio-linguistica (registri dell’italiano contemporaneo, diversità tra scritto e parlato, rapporto con i dialetti).

Letteratura

Metodologie essenziali di analisi del testo letterario (generi letterari, metrica, figure retoriche, ecc.).

Opere e autori significativi della tradizione letteraria e culturale italiana, europea e di altri paesi, inclusa quella scientifica e tecnica.

Lingua

Ascoltare e comprendere, globalmente e nelle parti costitutive, testi di vario genere, articolati e complessi; utilizzare metodi e strumenti per fissare i concetti fondamentali ad esempio appunti, scalette, mappe.

Applicare tecniche, strategie e tecniche di lettura a scopi e in contesti diversi.

Applicare la conoscenza ordinata delle strutture della lingua italiana ai diversi livelli del sistema.

Nell’ambito della produzione e dell’interazione orale, attraverso l’ascolto attivo e consapevole, padroneggiare situazioni di comunicazione tenendo conto dello scopo, del contesto, dei destinatari.

Esprimere e sostenere il proprio punto di vista e riconoscere quello altrui.

Nell’ambito della produzione scritta, ideare e strutturare testi di varia tipologia, utilizzando correttamente il lessico, le regole sintattiche e grammaticali, ad esempio, per riassumere, titolare, parafrasare, relazionare, argomentare, strutturare ipertesti.

Riflettere sulla lingua dal punto di vista lessicale, morfologico, sintattico.

Letteratura

Leggere e commentare testi significativi in prosa e versi tratti dalle letteratura italiana e straniera.

Riconoscere la specificità del fenomeno letterario, utilizzando in modo essenziale anche i metodi di analisi del testo (ad esempio, generi letterari, metrica, figure retoriche).

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SYLLABUS ISTITUTO TECNICO

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA PRIMO

BIENNIO AGRARIA, AGROALIM. E

AGROINDUSTRIA LINGUA E LETTERATURA ITALIANA

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

FINALITA’ a conclusione dell’obbligo scolastico. Lo studio della Lingua e Letteratura italiana intende promuovere: 1. l’utilizzo del patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana per una chiara comunicazione orale e

scritta, nei vari contesti e scopi; 2. lo sviluppo dell’importanza della lettura, letteraria e non letteraria; 3. lo sviluppo alla riflessione personale e alla costruzione di un pensiero critico; 4. la consapevolezza della letteratura come patrimonio a cui attingere e confrontarsi; 5. la capacità di analisi e di sintesi; 6. l’acquisizione di un metodo di studio.

PREREQUISITI Conoscenze: 1. conoscere le regole generali della grafia e della fonetica (divisione in sillabe, elisione e troncamento;

maiuscole e punteggiatura, ecc.); 2. conoscere le regole fondamentali della morfologia; 3. conoscere gli elementi fondamentali della sintassi della frase e del periodo.

Abilità: 1. saper leggere in forma corretta un breve testo; 2. saper comprendere durante la lettura e l’ascolto un semplice messaggio; 3. saper esporre semplici concetti in forma chiara e corretta; 4. saper produrre un testo scritto in modo corretto, chiaro e ordinato.

OBIETTIVI MINIMI 1. Saper comunicare in modo sufficientemente chiaro e coerente. 2. Saper produrre sintesi, testi espressivi e descrittivi. 3. Comprendere e analizzare nelle linee essenziali il testo narrativo e di quello poetico. 4. Saper riconoscere le principali tipologie testuali. 5. Saper riconoscere gli elementi costituivi di una frase semplice. 6. Acquisire gradualmente un metodo di studio funzionale.

Gli Obiettivi minimi, in termini di Abilità e conoscenze, sono contrassegnati in grassetto.

OBIETTIVI SPECIFICI D’APPRENDIMENTO

COMPETENZE DI BASE a conclusione dell’obbligo di istruzione

ABILITA’/CAPACITA’ CONOSCENZE

Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti.

Comprendere il messaggio contenuto in un testo orale, letterario e non letterario.

Il sistema e le strutture fondamentali della lingua italiana ai diversi livelli: fonologico,ortografico, morfologico, sintattico.

Cogliere le relazioni logiche tra le varie componenti di un testo orale.

Gli elementi di base delle funzioni della lingua.

Lessico fondamentale per la gestione di semplici comunicazioni orali in contesti formali e informali.

Esporre in modo chiaro logico e coerente esperienze vissute o testi ascoltati.

Contesto, scopo e destinatario della comunicazione.

Riconoscere differenti registri comunicativi di un testo orale.

Codici fondamentali della comunicazione orale, verbale e non verbale; i registri linguistici dei testi letterari e non letterari.

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA PRIMO

BIENNIO AGRARIA, AGROALIM. E

AGROINDUSTRIA LINGUA E LETTERATURA ITALIANA

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

COMPETENZE DI BASE a conclusione dell’obbligo di istruzione

ABILITA’/CAPACITA’ CONOSCENZE

Affrontare molteplici situazioni comunicative scambiando informazioni, idee per esprimere anche il proprio punto di vista.

Principi di organizzazione del discorso descrittivo, narrativo, espositivo, argomentativo.

Individuare il punto di vista dell’altro in contesti formali ed informali.

Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo.

Padroneggiare le strutture della lingua presenti nei testi.

Strutture essenziali dei testi narrativi, espositivi, argomentativi.

Principali connettivi logici.

Varietà lessicali in rapporto ad ambiti e contesti diversi.

Applicare strategie diverse di lettura. Tecniche di lettura analitica e sintetica.

Tecniche di lettura espressiva.

Individuare natura, funzione e principali scopi comunicativi ed espressivi di un testo.

Denotazione e connotazione.

Cogliere i caratteri specifici di un testo letterario.

Principali generi letterari, con particolare riferimento alla tradizione italiana.

Contesto storico di riferimento di alcuni autori e opere.

Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi.

Ricercare , acquisire e selezionare informazioni generali e specifiche in funzione della produzione di testi scritti di vario tipo.

Elementi strutturali di un testo scritto coerente e coeso.

Uso dei dizionari.

Prendere appunti e redigere sintesi e relazioni.

Modalità e tecniche delle diverse forme di produzione scritta: riassunto, lettera, relazioni, ecc.

Rielaborare in forma chiara le informazioni.

Produrre testi corretti e coerenti adeguati alle diverse situazioni comunicative.

Fasi della produzione scritta: pianificazione,stesura e revisione.

Page 15: Pag. QQQQ I.S. “STROZZI” PALIDANO SYLLABUS650-A Ed. 4 del 10/04/2012 SYLLABUS ISTITUTO TECNICO ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO Pag. 1 di 246 Istituto

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA PRIMO

BIENNIO AGRARIA, AGROALIM. E

AGROINDUSTRIA LINGUA E LETTERATURA ITALIANA

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CONTENUTI GENERALI CLASSE PRIMA FASE 1. : Grammatica italiana. 1.1 La lingua è un codice di segni. 1.2 Parola: significante/significato. 1.3 Le nove categorie grammaticali. FASE 2. : Laboratorio di scrittura. 2.1 TESTO ESPOSITIVO: il riassunto, il verbale, la relazione. 2.2 TESTO DESCRITTIVO: la descrizione soggettiva ed oggettiva. 2.3 TESTO ESPRESSIVO: commento personale, testo creativo. 2.4 TESTO NARRATIVO: l’analisi del testo letterario in prosa. 2.5 La recensione di un libro di narrativa. FASE 3. :I generi della narrativa. 3.1 Le diverse tipologie del testo narrativo e le loro strutture. 3.2 Il racconto. 3.3 La novella. FASE 4. : Lettura di passi scelti de “I Promessi Sposi” e/o di un'opera letteraria contemporanea. CLASSE SECONDA FASE 1. : Grammatica italiana. 1.1 Sintassi della frase semplice e del periodo. FASE 2. : Laboratorio di scrittura. 2.1 Consolidamento del riassunto. 2.2 TESTO ARGOMENTATIVO: tema. 2.3 L’articolo di giornale di cronaca. 2.4 TESTO NON LETTERARIO come avvio alla scrittura di un saggio breve (con: individuazione dell’argomento, della tesi, della/e antitesi). 2.5 La recensione del film. FASE 3. : Testo poetico. 3.1 Regole metriche. 3.2 Figure retoriche. 3.3 Parafrasi. 3.4 Decodificazione dei significati. 3.5 Parole chiave e campi semantici. FASE 4. : I Promessi Sposi. 4.1 Lettura di passi scelti de “I Promessi Sposi” di A.Manzoni e/o di un'opera letteraria contemporanea. FASE 5. : Il quotidiano in classe. 5.1 Breve storia del giornale. 5.2 Elementi del quotidiano: la notizia, le fonti, le cinque W, il linguaggio, l’attacco, la titolazione, le sezioni, la prima pagina.

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA PRIMO

BIENNIO AGRARIA, AGROALIM. E

AGROINDUSTRIA LINGUA E LETTERATURA ITALIANA

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TIPOLOGIE DI VERIFICA: Orale e Scritta. GRIGLIE DI VALUTAZIONE Coerenti alle conoscenze e abilità da verificare e tarate sui livelli (base: 6-6,5, intermedio: 7-8, avanzato: 9-10). Griglia di valutazione per le verifiche orali. (questa sarà mostrata allo studente all’inizio della prova e una copia allegata al Syllabus e al Piano di lavoro).

VALUTAZIONE Livello avanzato (9-10)

Livello intermedio (7-8)

Livello base (6-6,5)

Livello non raggiunto (1-5,5)

CONOSCENZE Conosce in modo ampio, esauriente e consapevole.

Conosce in maniera adeguata e completa.

Conosce in modo essenziale.

Ignora o conosce in modo incompleto e frammentario.

ABILITA’

Sa individuare le informazioni, analizzare, ed esprimersi in modo approfondito e con proprietà. Sa padroneggiare gli strumenti.

Sa individuare le informazioni, analizzare, ed esprimersi in modo corretto, chiaro e coerente. Sa utilizzare gli strumenti con modalità pertinenti.

Sa individuare le informazioni, analizzare, ed esprimersi in modo non completamente corretto, chiaro e coerente. Sa utilizzare gli strumenti con modalità di base.

Non sa individuare le informazioni, analizzare ed esprimersi in modo chiaro e corretto. Non sa utilizzare gli strumenti necessari.

COMPETENZE

Sa rielaborare con consapevolezza e organizzare percorsi originali.

Sa rielaborare in maniera autonoma e adeguata.

Sa rielaborare sotto la guida dell’insegnante e in maniera semplice e corretta.

Sa rielaborare in maniera frammentaria o non è in grado di individuare collegamenti e problematiche.

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA PRIMO

BIENNIO AGRARIA, AGROALIM. E

AGROINDUSTRIA LINGUA E LETTERATURA ITALIANA

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QQQQ

Griglia di valutazione per le verifiche scritte. con eventuali Tipologie da specificare (relazione, questionario,test, tema, ecc). (questa sarà mostrata allo studente all’inizio della prova e una copia allegata al Syllabus e al Piano di lavoro).

GRIGLIA DI VALUTAZIONE - ANALISI DEL TESTO NARRATIVO E POETICO

Indicatori Descrittori Punti

Fraintende il testo 1-5,5

Comprende il testo solo in parte 6-6,5

Comprende gli elementi essenziali del testo 7-8

CONOSCENZE

Comprensione del testo

Comprende il testo nella totalità del suo significato 9-10

Non riconosce neppure gli elementi più significativi del testo 1-5,5

Riconosce in modo limitato la struttura formale del racconto/poesia

6-6,5

Riconosce in modo parziale ma corretto la struttura formale del racconto/poesia 7-8

Analisi del testo

Riconosce in modo completo e corretto la struttura del racconto/poesia 9-10

Si esprime in forma scorretta/confusa 1-5,5

Si esprime in forma sostanzialmente corretta ma con alcuni errori

6-6,5

Si esprime in forma corretta e abbastanza appropriata 7-8

ABILITA’

Forma espressiva

Si esprime in forma corretta con sintassi e lessico adeguati 9-10

L’elaborazione è nulla 1-5,5

Elabora i contenuti in modo superficiale 6-6,5

Elabora i contenuti in modo coerente ma non sempre completo e/o motivato 7-8

COMPETENZE

Approfondimento e interpretazione

Elabora i contenuti in modo completo e personale, sa interpretare e motivare

9-10

PUNTI LIVELLO punteggio conseguito: 1-5,5 Livello base non raggiunto 6-6,5 Livello base ……………………………. 7-8 Livello intermedio livello: 9-10 Livello avanzato …………………………….. In grassetto il livello base della sufficienza

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA PRIMO

BIENNIO AGRARIA, AGROALIM. E

AGROINDUSTRIA LINGUA E LETTERATURA ITALIANA

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE - TESTO ESPOSITIVO E ARGOMENTATIVO

Indicatori Descrittori Punti

conoscenze frammentarie/meccaniche 1-5,5

superficiali/sufficienti 6-6,5

adeguate 7-8

CONOSCENZE

Livello dei contenuti

esaurienti 9-10

non conforme alla consegna 1-5,5

parzialmente conforme 6-6,5

adeguato 7-8 Rispetto della tipologia testuale

esauriente 9-10

errori gravi e frequenti, lessico improprio 1-5,5

alcuni errori e/o lessico povero 6-6,5

qualche improprietà, espressione nel complesso adeguata 7-8

ABILITA’

Abilità linguistico – espressive: - punteggiatura - ortografia - morfosintassi - lessico

espressione corretta ed efficace, lessico appropriato

9-10

nulla/frammentaria 1-5,5

Qualche disorganicità 6-6,5

coerente e organica 7-8

Organizzazione testuale (coerenza/coesione)

ben articolata 9-10

molto carente e/o contradditoria 1-5,5

superficiale con argomentazioni generiche 6-6,5

adeguata e coerente 7-8

COMPETENZE

Argomentazione e rielaborazione

personale ed efficace 9-10

PUNTI LIVELLO punteggio conseguito: 0-5 Livello base non raggiunto 6-6,5 Livello base …………………………….. 7-8 Livello intermedio livello: 9-10 Livello avanzato …………………………….. In grassetto il Livello base della sufficienza

Approvazione del Gruppo Disciplinare in base alle “LINEE GUIDA per il passaggio al nuovo ordinamento (D.P.R. 15 marzo 2010, articolo 8, comma 3)”.

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SYLLABUS ISTITUTO TECNICO

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

Pag. 19 di 246

CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

TERZA PNI-TRADIZIONALE CERERE UNITARIO LINGUA E LETTERATURA ITALIANA

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

FINALITA’ GENERALI (TRIENNIO) Il docente di “Lingua e letteratura italiana” concorre a far conseguire allo studente, al termine del percorso quinquennale, risultati di apprendimento che lo mettono in grado di: • utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei

vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici; • riconoscere le linee essenziali della storia delle idee, della cultura, della letteratura, delle arti e orientarsi

agevolmente fra testi e autori fondamentali, con riferimento soprattutto a tematiche di tipo scientifico, tecnologico ed economico;

• stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro;

• riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una loro corretta fruizione e valorizzazione;

• utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete.

OBIETTIVI GENERALI (TRIENNIO) 2. Interpretare un testo distinguendo la sua specificità. 3. Collocare il testo in un quadro di confronti e relazioni del contesto storico-culturale, dello stesso autore o

di autori diversi. 4. Organizzare l’esposizione orale usando una terminologia specifica, appropriate, pertinente. 5. Produrre testi scritti di diverso tipo, rispondenti alle diverse funzioni, disponendo di adeguate tecniche

compositive e sapendo padroneggiare il registro formale e i linguaggi specifici, in particolare le tipologie dell'Esame di Stato.

OBIETTIVI MINIMI (TRIENNIO) 1. Conoscere autore ed opera nel periodo storico-culturale-letterario di riferimento. 2. Conoscere il pensiero e la poetica dell’autore nei suoi livelli essenziali. 3. Cogliere i temi principali dell’opera. 4. Conoscere le caratteristiche del genere letterario oggetto di studio. 5. Esprimere oralmente quanto studiato in maniera chiara, semplice e coerente.

OBIETTIVI SPECIFICI D’APPRENDIMENTO IN TERMINI DI CONOSCENZE, COMPETENZE, CAPACITA’ SAPERE CONOSCENZE Autori, opere, contesti. 1. Conoscere il periodo storico e il quadro generale dell’epoca. 2. Conoscere le tappe evolutive della poetica, dell’ideologia e dei temi nella produzione dell’autore. 3. Conoscere la struttura complessiva dell’opera in oggetto. Generi letterari 4. Conoscere le caratteristiche dei generi letterari. Figure sociali 5. Individuare le figure sociali che caratterizzano i modelli culturali e l’immaginario collettivo di un’epoca. SAPER FARE COMPETENZE: Autori, opere, contesti. 1. Individuare nella biografia l’intreccio degli elementi individuali con i fattori sociali. 2. Collocare l’opera nel contesto storico-culturale-letterario. 3. Cogliere le relazioni tra i temi che si manifestano all’interno dell’opera (classe IV e V). Generi letterari 4. Cogliere le caratteristiche del genere letterario.

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SYLLABUS ISTITUTO TECNICO

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

TERZA PNI-TRADIZIONALE CERERE UNITARIO LINGUA E LETTERATURA ITALIANA

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

Laboratorio di lettura e scrittura 5. Distinguere in un testo le idee essenziali da quelle accessorie. 6. Saper individuare tesi e/o messaggio poetico di un testo letterario e non letterario. 7. Saper produrre un’analisi di un testo poetico e di un testo in prosa. 8. Saper produrre: tema argomentativo, saggio breve, articolo di giornale, commento. CAPACITA’/ABILITA’ Autori, opere, contesti. 1. Individua la ricezione dei “classici” nella contemporaneità (classe IV e V). 2. Comprende le analisi stilistiche e narratologiche. Generi letterari 3. Essere in grado di cogliere l’evoluzione del genere in relazione ai contenuti, al tema, al contesto di riferimento (classe IV e V). Laboratorio di lettura e scrittura 4. Essere in grado di leggere in maniera espressiva. 5. Saper trovare relazioni tra testi ed autori “classici” (classe IV e V). CONTENUTI Dalle origini al Cinquecento. FASE 1. : La letteratura italiana tra Duecento e Trecento (indicativamente nel 1° Quadrimestre). 1.1 Genesi di una lingua. 1.2 Il Duecento. 1.3 Dante Alighieri; La “Divina Commedia”: scelta di alcuni canti significativi. FASE 2. : Il Trecento (indicativamente dal 2^ Quadrimestre). 2.1 Francesco Petrarca. 2.2 Giovanni Boccaccio. 2.3 Verso il Rinascimento. FASE 3. : Quattrocento e Cinquecento. 3.1 La cultura umanistica. 3.2 Il Rinascimento italiano ed i suoi autori. 3.3 La crisi del Rinascimento in Italia nelle opere di: Ariosto, Macchiavelli, Tasso. Tipologie di verifica e numero per Quadrimestre: Primo Quadrimestre n. 1 verifica orale sommativa (in itinere prove formative orali anche informali), n. 2 scritte (Questionario, Tema, Articolo di giornale, Saggio breve). Secondo Quadrimestre n.2 verifiche orali, n.3 scritte (Questionario, Articolo etc.).

Tipologia verifica

Criteri valutazione/indicatori Giudizio/voto ogni indicatore ha peso 1/3

Prova orale.

- CAPACITA’ ESPOSITIVA ED ARGOMENTATIVA; PROPRIETA’ SINTATTICHE E LESSICALI. - CAPACITA’ DI PROBLEMATIZZARE ED APPROFONDIRE. - CAPACITÀ DI RAGIONAMENTO E DI MOTIVAZIONE.

Questionario. - CONOSCENZA DEGLI ARGOMENTI. - COMPETENZA LINGUISTICO-LESSICALE. - CAPACITÀ DI RAGIONAMENTO E DI MOTIVAZIONE.

1 NULLO 2 QUASI NULLO 3 INSUFFICIENZA GRAVE 4 GRAVISSIMA INSUFFICIENZA 5 INSUFFICIENTE 6 SUFFICIENTE 7 DISCRETO 8 BUONO 9 OTTIMO 10 ECCELLENTE

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SYLLABUS ISTITUTO TECNICO

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUARTA PNI-TRADIZIONALE CERERE UNITARIO LINGUA E LETTERATURA ITALIANA

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

CONTENUTI Dal Seicento all’Ottocento. FASE 1. : Dal Barocco all’Illuminismo. 1.1 Elementi di letteratura barocca. 1.2 Nascita del moderno pensiero scientifico(Galilei). 1.3 Illuminismo in Europa e in Italia: Goldoni e Parini. FASE 2. : La letteratura romantica. 2.1 Neoclassicismo e Romanticismo tra Settecento e Ottocento: Ugo Foscolo. 2.2 Alessandro Manzoni. Tipologie di verifica e numero per Quadrimestre: Primo Quadrimestre n. 1 verifica orale sommativa (in itinere prove formative orali anche informali), n. 2 scritte (Questionario, Tema, Articolo di giornale, Saggio breve). Secondo Quadrimestre n.2 verifiche orali, n.3 scritte (Questionario, Articolo etc.).

Tipologia verifica Criteri valutazione/indicatori Giudizio/voto

ogni indicatore ha peso 1/3

Prova orale.

- CAPACITA’ ESPOSITIVA ED ARGOMENTATIVA; PROPRIETA’ SINTATTICHE E LESSICALI. - CAPACITA’ DI PROBLEMATIZZARE ED APPROFONDIRE. - CAPACITÀ DI RAGIONAMENTO E DI MOTIVAZIONE.

Questionario. - CONOSCENZA DEGLI ARGOMENTI. - COMPETENZA LINGUISTICO-LESSICALE. - CAPACITÀ DI RAGIONAMENTO E DI MOTIVAZIONE.

1 NULLO 2 QUASI NULLO 3 INSUFFICIENZA GRAVE 4 GRAVISSIMA INSUFFICIENZA 5 INSUFFICIENTE 6 SUFFICIENTE 7 DISCRETO 8 BUONO 9 OTTIMO 10 ECCELLENTE

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SYLLABUS ISTITUTO TECNICO

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

Pag. 22 di 246

CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUINTA PNI-TRADIZIONALE CERERE UNITARIO LINGUA E LETTERATURA ITALIANA

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

CONTENUTI FASE 1. : La letteratura romantica. 1.1 Giacomo Leopardi. FASE 2. : L’interruzione della realtà. 2.1 Dal realismo romantico al naturalismo in Francia al verismo in Italia: Giovanni Verga. FASE 3. : Fra Ottocento e Novecento. 3.1 Dal Simbolismo al Decadentismo. 3.2 Le nuove poetiche: Giovanni Pascoli e Gabriele D’Annunzio. 3.3 La percezione della crisi: Luigi Pirandello e Italo Svevo. 3.4 Il Futurismo italiano e le avanguardie storiche europee. FASE 4. : Dalla lirica pura all’Ermetismo e/o trattazione modulo tematico. Tipologie di verifica e numero per Quadrimestre: Primo Quadrimestre n. 1 verifica orale sommativa (in itinere prove formative orali anche informali), n. 2 scritte (Questionario, Tema, Articolo di giornale, Saggio breve). Secondo Quadrimestre n.2 verifiche orali, n.3 scritte (Questionario, Articolo etc.).

Tipologia verifica

Criteri valutazione/indicatori Giudizio/voto ogni indicatore ha peso 1/3

Prova orale.

- CAPACITA’ ESPOSITIVA ED ARGOMENTATIVA; PROPRIETA’ SINTATTICHE E LESSICALI. - CAPACITA’ DI PROBLEMATIZZARE ED APPROFONDIRE. - CAPACITÀ DI RAGIONAMENTO E DI MOTIVAZIONE.

Questionario. - CONOSCENZA DEGLI ARGOMENTI. - COMPETENZA LINGUISTICO-LESSICALE. - CAPACITÀ DI RAGIONAMENTO E DI MOTIVAZIONE.

1 NULLO 2 QUASI NULLO 3 INSUFFICIENZA GRAVE 4 GRAVISSIMA INSUFFICIENZA 5 INSUFFICIENTE 6 SUFFICIENTE 7 DISCRETO 8 BUONO 9 OTTIMO 10 ECCELLENTE

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650-A Ed. 4 del 10/04/2012

SYLLABUS ISTITUTO TECNICO

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUINTA PNI-TRADIZIONALE CERERE UNITARIO LINGUA E LETTERATURA ITALIANA

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

TRIENNIO

GRIGLIA DI VALUTAZIONE TESTO NARRATIVO O POETICO STUDENTE: ..........................................................................................................................................

INDICATORI DESCRITTORI PUNTI 15/15 10/10

1. Comprensione complessiva (parafrasi, riassunto)

Scarsa, frammentaria Parziale, incompleta Essenziale, corretta Completa, esauriente

0 1 2 3

0 1 2 3

2. Analisi e commento del testo. Quesiti (sugli elementi del significato e significante nella poesia; del contenuto e della forma in prosa): 2.1 2.2 2.3 2.4 2.5

0-2 0-2 0-2 0-2 0-2

0-1 0-1 0-1 0-1 0-1

3. Approfondimenti (confronto con altri testi dello stesso autore, confronto con altri autori dello stesso periodo storico o contemporanei ....) 3.1

Prevalentemente mnemonica Sufficiente capacità rielaborativa

0-1 2

0-1 2

Totale /15 /10

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUINTA PNI-TRADIZIONALE CERERE UNITARIO LINGUA E LETTERATURA ITALIANA

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

TRIENNIO

GRIGLIA DI VALUTAZIONE

STUDENTE: ..........................................................................................................................................

TIPOLOGIA: � C Tema storico � D Tema generale

INDICATORI LIVELLO DI PRESTAZIONE VALUTAZIONE PUNTEGGIO

PARZIALE PUNTEGGIO TOTALE

Padronanza lingua 15/15 10/10 15/15 10/10

Lessico Registro linguistico adeguato al testo SI/Abbastanza/NO 1-0,5-0 0,5

Ripetizioni evitate SI/NO 0,5-0 0,5

Parole appropriate SI/Abbastanza/NO 1-0,5-0 0,5

Morfologia Tempi e modi verbali corretti SI/Abbastanza/NO 1-0,5-0 1

Punteggiatura corretta

SI/Abbastanza/NO 1-0,5-0 0,5

Sintassi Frasi complete e ben costruite SI/Abbastanza/NO 1,5-0,5-0 1

Ortografia Accenti e apostrofi corretti

SI/Abbastanza/NO 1-0,5-0 0,5

Correttezza ortografica parola

SI/Abbastanza/NO 1-0,5-0 1

Organizzazione del testo

Coerenza: unità argomentativa, logica, uniformità di stile e registro

SI/Abbastanza/NO 1-0,5-0 1

Coesione degli elementi, grammaticali e semantici, del testo (concordanze, connettivi ...)

SI/Abbastanza/NO 1-0,5-0 1

Conoscenza argomento

Comprensione enunciato

SI/Abbastanza/NO 1-0,5-0 0,5

Conoscenze idonee argomento

Esaurienti Sufficienti Insuficienti

2-1,5 1-0,5 0

1

Elaborazione contenuti

Apporti personali giudizi

SI/Abbastanza/NO 1-0,5-0 0,5

Collegamenti SI/NO 1-0 0,5

Totale Totale

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUINTA PNI-TRADIZIONALE CERERE UNITARIO LINGUA E LETTERATURA ITALIANA

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

TRIENNIO

GRIGLIA DI VALUTAZIONE

STUDENTE: ......................................................................................................................................... TIPOLOGIA: � Saggio breve � Articolo di giornale Ambito: � Artistico-letterario � Socio-economico � Storico-politico � Tecnico-scientifico

INDICATORI LIVELLO DI PRESTAZIONE VALUTAZIONE PUNTEGGIO

PARZIALE PUNTEGGIO TOTALE

Padronanza lingua 15/15 10/10 15/15 10/10

Lessico Registro linguistico adeguato

SI/NO 1-0 0,5-0

Ripetizioni evitate SI/NO 0,5-0 0,5-0

Parole appropriate SI/Abbastanza/NO 1-0,5-0 0,5-0

Morfologia Tempi e modi verbali corretti SI/Abbastanza/NO 1-0,5-0 1-0,5-0

Punteggiatura corretta SI/NO 1-0 0,5-0

Sintassi Frasi complete e ben costruite

SI/Abbastanza/NO 1,5-0,5-0 1-0,5-0

Ortografia Accenti e apostrofi corretti SI/NO 1-0 0,5-0

Correttezza ortografica parola

SI/Abbastanza/NO 1-0,5-0 0,5-0

Organizzazione del testo

Coerenza: unità argomentativa, logica, uniformità di stile e registro

SI/Abbastanza/NO 1-0,5-0 1-0,5-0

Coesione grammaticale e semantica, (concordanze, connettivi ...)

SI/Abbastanza/NO 1-0,5-0 1-0,5-0

Conoscenza argomento

Comprensione enunciato e rispetto dei vincoli SI/Abbastanza/NO 1-0,5-0 1-0,5-0

Conoscenze idonee argomento

Esaurienti Sufficienti Insufficienti

2-1,5 1-0,5 0

0,5

Elaborazione contenuti

Apporti personali giudizi SI/NO 1-0 0,5

Collegamenti SI/NO 0,5-0 0,5

Confronti SI/NO 0,5-0 0,5

Totale Totale

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA PRIMO

BIENNIO AGRARIA, AGROALIM. E

AGROINDUSTRIA STORIA

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

Il docente di “Storia” concorre a far conseguire allo studente, al termine del percorso quinquennale, risultati di apprendimento che lo mettono in grado di:

• collocare le scoperte scientifiche e le innovazioni tecnologiche in una dimensione storico-culturale ed etica, nella consapevolezza della storicità del sapere;

• analizzare criticamente il contributo apportato dalla scienza e dalla tecnologia allo sviluppo dei saperi e dei valori, al cambiamento delle condizioni di vita e dei modi di fruizione culturale:

• riconoscere l’interdipendenza tra fenomeni economici, culturali e la loro dimensione locale / globale;

• stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro;

• essere consapevole del valore sociale della propria attività, partecipando attivamente alla vita civile e culturale a livello locale, nazionale e comunitario;

• valutare fatti ed orientare i propri comportamenti in base ad un sistema di valori coerenti con i principi della Costituzione e con carte internazionali dei diritti umani;

• riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo.

Primo biennio

Ai fini del raggiungimento dei risultati di apprendimento sopra riportati in esito al percorso quinquennale, nel primo biennio il docente persegue, nella propria azione didattica ed educativa, l’obiettivo prioritario di far acquisire allo studente le competenze di base attese alla conclusione dell’obbligo di istruzione, di seguito richiamate:

• comprendere il cambiamento e le diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso ilo confronto fra aree geografiche e culturali;

• collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona della collettività e dell’ambiente;

• riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio. L’articolazione dell’insegnamento di “Storia” in conoscenze e abilità, é di seguito indicata quale orientamento per la progettazione didattica del docente in relazione alle scelte compiute nell’ambito della programmazione collegiale del Consiglio di classe.

Le scelte didattiche, effettuare dal docente, in funzione dei risultati di apprendimento da conseguire al termine del percorso quinquennale, sopra descritti, e con riferimento alle predette competenze di base, sono orientate a mettere in grado lo studente, a conclusione del primo biennio di istruzione tecnica, di attribuire significato alle principali componenti storiche della contemporaneità confrontando aspetti e processi presenti con quelli del passato, di cogliere la componente storica dei problemi ecologici del pianeta, di istituire connessioni tra i processi di sviluppo della scienza, della tecnica e della tecnologia, di comprendere la rilevanza storica delle attuali dinamiche della mobilità e della diffusione di informazioni, culture, persone.

La strutturazione quinquennale dell’impianto diacronico di Storia, peraltro, può essere contemperata nel primo biennio con l’esigenza di conferire maggiore accentuazione alla dimensione della contemporaneità per approfondire il rapporto presente-passato-presente, anche in una prospettiva di apprendimento permanente.

L’insegnamento della Costituzione italiana, afferente a Cittadinanza e Costituzione, è affidata ai docenti di Storia e Diritto ed Economia e si realizza in rapporto alle linee metodologiche ed operative autonomamente definite dalle istituzioni scolastiche in attuazione della legge 30/10/2008, n. 169 che ha rilanciato la prospettiva della promozione di specifiche “conoscenze e competenze” per la formazione dell’uomo e del cittadino (art. 1).

Conoscenze Abilità

La diffusione della specie umana sul pianeta, le diverse tipologie di civiltà e le periodizzazioni fondamentali della storia mondiale.

Le civiltà antiche e alto-medievali, con riferimenti a coeve civiltà diverse da quelle occidentali. Approfondimenti esemplificativi relativi alle civiltà dell’Antico vicino Oriente; la civiltà giudaica; la civiltà greca; la civiltà romana; l’avvento del Cristianesimo; l’Europa romano barbarica; società ed economia nell’Europa alto-medievale; la nascita e la diffusione dell’Islam; Imperi e regni nell’alto medioevo; il particolarismo signorile e feudale.

Elementi di storia economica e sociale, delle tecniche e del lavoro, con riferimento al periodo studiato nel primo biennio e che hanno coinvolto il proprio territorio.

Lessico di base della storiografia.

Origine ed evoluzione storica dei principi e dei valori fondativi della Costituzione italiana.

Collocare gli eventi storici affrontati nella giusta successione cronologica e nelle aree geografiche di riferimento.

Discutere e confrontare diverse interpretazioni di fatti o fenomeni storici, sociali ed economici anche in riferimento alla realtà contemporanea.

Utilizzare semplici strumenti della ricerca storica a partire dalle fonti e dai documenti accessibili agli studenti con riferimento al periodo e alle tematiche studiate nel primo biennio.

Sintetizzare e schematizzare un testo espositivo di natura storica.

Analizzare situazioni ambientali e geografiche da un punto di vista storico.

Riconoscere le origini storiche delle principali istituzioni politiche, economiche e religiose nel mondo attuale e le loro interconnessioni.

Analizzare il ruolo dei diversi soggetti pubblici e privati nel promuovere e orientare lo sviluppo economico e sociale, anche alla luce della Costituzione italiana.

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ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA PRIMO

BIENNIO AGRARIA, AGROALIM. E

AGROINDUSTRIA STORIA

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

FINALITA’ a conclusione del primo biennio. 1. collocare le scoperte scientifiche e le innovazioni tecnologiche in una dimensione storico-culturale ed

etica, nella consapevolezza; 2. della storicità del sapere; 3. riconoscere l’interdipendenza tra fenomeni economici, culturali e la loro dimensione locale / globale; 4. stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali sia in una prospettiva

interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro. COMPETENZE di base alla conclusione del primo biennio. 1. Comprendere il cambiamento e le diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il

confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso ilo confronto fra aree geografiche e culturali.

PREREQUISITI Conoscenze 1. Conoscere le categorie di periodizzazione degli eventi storici. 2. Saper disporre in ordine cronologico gli eventi storici.

Abilità 1. Saper usare il manuale, selezionare e memorizzare i dati utili, comprendendone la funzione ed operando

gli opportuni collegamenti. 2. Saper riconoscere le più evidenti relazioni di causa ed effetto tra fenomeni storici. 3. Saper usare i principali tipi di carta geografica e storica. 4. Saper utilizzare le immagini per comprendere la storia. 5. Saper esporre in forma chiara attraverso un lessico specifico.

OBIETTIVI MINIMI 1. Conoscere gli elementi essenziali di un periodo storico o di una civiltà, orientandosi nella dimensione

spazio-temporale. 2. Saper individuare semplici relazioni di causa e effetto di un fenomeno storico. 3. Saper esporre in forma chiara attraverso il lessico di base della disciplina. 4. Conoscere la periodizzazione delle diverse età oggetto di studio.

Gli Obiettivi minimi, in termini di Abilità e conoscenze, sono contrassegnati in grassetto.

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA PRIMO

BIENNIO AGRARIA, AGROALIM. E

AGROINDUSTRIA STORIA

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QQQQ

OBIETTIVI SPECIFICI D’APPRENDIMENTO

COMPETENZE DI BASE a conclusione dell’obbligo di istruzione

ABILITA’/CAPACITA’ CONOSCENZE

Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali.

Saper collocare i fenomeni storici nelle coordinate spazio-temporali di riferimento. Saper studiare un evento in ambito diacronico e sincronico. Saper individuare semplici relazioni di causa e effetto di un fenomeno storico. Saper esporre in forma chiara attraverso il lessico di base della disciplina.

Conoscere le periodizzazioni fondamentali della storia mondiale. Conoscere gli elementi essenziali di un periodo storico o di una civiltà, orientandosi nella dimensione spazio-temporale. Saper identificare gli elementi di una societa’ relativi all’ambiente, al sistema politico, alla cultura, alle visioni del mondo e allo sviluppo tecnico- scientifico. Comprendere l’influenza dei fattori ambientali e geografici sull’evoluzione delle civilta’. Conoscere i principali eventi che consentono di comprendere la realtà nazionale ed europea. Saper distinguere e confrontare diversi periodi o fenomeni storici sulla base di indicatori sociali, economici, politici,culturali, teconologici ecc. Saper distinguere, anche in modalità multimediale, una fonte documentaria da un testo storiografico e saper decodificare una fonte storica primaria (scritta, iconografica o materiale) per ricavarne informazioni su eventi storici.

CONTENUTI GENERALI CLASSE PRIMA FASE 1. : Dalla preistoria alle civiltà fluviali. 1.1 Dalla preistoria alla storia. 1.2 Le antiche civiltà fluviali. 1.3 Le civiltà del Vicino Oriente antico. FASE 2. : La civiltà greca. 2.1 I Greci e il mondo delle poleis. 2.2 Le guerre persiane. 2.3 L’impero di Alessandro Magno. FASE 3. : Roma e l’unificazione del Mediterraneo. 3.1 I popoli italici. 3.2 Gli etruschi. 3.3 Roma, dalla fondazione alla crisi della Repubblica.

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA PRIMO

BIENNIO AGRARIA, AGROALIM. E

AGROINDUSTRIA STORIA

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

CLASSE SECONDA FASE 1. : Roma dal principato all’impero. 1.1 Augusto e la nascita del principato. 1.2 La dinastia giulio-claudia e il principato adottivo dei Flavi. FASE 2. : Il mondo tardo antico. 2.1 Crisi e caduta dell’impero romano d’Occidente. 2.2 L’Europa e il Mediterraneo dopo la fine dell’impero. FASE 3. : L’Alto Medioevo e le origini della società feudale. 3.1 L’Occidente altomedievale. 3.2 L’Europa carolingia e il Mediterraneo arabo. 3.3 La società feudale. COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA In collaborazione con il docente di Diritto in ogni anno scolastico si affronterà un percorso interdisciplinare in relazione ad argomenti di storia e di cittadinanza e costituzione. TIPOLOGIE DI VERIFICA: Orale e Scritta. GRIGLIE DI VALUTAZIONE Coerenti alle conoscenze e abilità da verificare e tarate sui livelli (base: 6-6,5, intermedio: 7-8, avanzato: 9-10). Griglia di valutazione per le verifiche orali. (questa sarà mostrata allo studente all’inizio della prova e una copia allegata al Syllabus e al Piano di lavoro).

VALUTAZIONE Livello avanzato (9-10)

Livello intermedio (7-8)

Livello base (6-6,5)

Livello non raggiunto (1-5,5)

CONOSCENZE Conosce in modo ampio, esauriente e consapevole.

Conosce in maniera adeguata e completa.

Conosce in modo essenziale.

Ignora o conosce in modo incompleto e frammentario.

ABILITA’

Sa individuare le informazioni, analizzare, ed esprimersi in modo approfondito e con proprietà. Sa padroneggiare gli strumenti.

Sa individuare le informazioni, analizzare, ed esprimersi in modo corretto, chiaro e coerente. Sa utilizzare gli strumenti con modalità pertinenti.

Sa individuare le informazioni, analizzare, ed esprimersi in modo non completamente corretto, chiaro e coerente. Sa utilizzare gli strumenti con modalità di base.

Non sa individuare le informazioni, analizzare ed esprimersi in modo chiaro e corretto. Non sa utilizzare gli strumenti necessari.

COMPETENZE

Sa rielaborare con consapevolezza e organizzare percorsi originali.

Sa rielaborare in maniera autonoma e adeguata.

Sa rielaborare sotto la guida dell’insegnante e in maniera semplice e corretta.

Sa rielaborare in maniera frammentaria o non è in grado di individuare collegamenti e problematiche.

Approvazione del Gruppo Disciplinare in base alle “LINEE GUIDA per il passaggio al nuovo ordinamento (D.P.R. 15 marzo 2010, articolo 8, comma 3)”.

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ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

TERZA PNI-TRADIZIONALE CERERE UNITARIO STORIA

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

FINALITA’ GENERALI (TRIENNIO) 1. Acquisizione di una coscienza storica intesa come partecipazione alla memoria collettiva, come contributo

alla formazione di un proprio modo di essere e di vivere la realtà contemporanea. 2. Capacità di orientamento rispetto ai grandi temi della modernità e contemporaneità. 3. Sviluppo di un metodo storico capace di favorire schemi interpretativi sintetici. 4. Affinamento del lessico specifico della disciplina. OBIETTIVI GENERALI 1. Saper leggere ed usare autonomamente il libro di testo (classe III). 2. Aver acquisito la capacità di identificare le connessioni tra processi storici analoghi, dislocati nel tempo e

nello spazio (classe IV e V). 3. Aver acquisito la capacità di disarticolare un asse problematico nei suoi contenuti particolari e di costruire

la narrazione storica in modo organico (classe IV e V). OBIETTIVI MINIMI 1. Conoscere la periodizzazione delle diverse fasi delle età storiche (spazio-tempo). 2. Conoscere categorie e concetti chiave (storia, fonti, stato, nazione, rivoluzione, guerra, dimensione

storico-politico-economica …). 3. Saper cogliere gli elementi caratterizzanti di un periodo ricostruendo i rapporti di causa-effetto. 4. Saper esprimere oralmente quanto studiato in maniera chiara, semplice e coerente.

OBIETTIVI SPECIFICI D’APPRENDIMENTO IN TERMINI DI CONOSCENZE, COMPETENZE, CAPACITA’ SAPERE CONOSCENZE 1. Conoscere la periodizzazione delle diverse fasi delle età storiche (antica, medioevale, moderna, contemporanea) (classe III), elencando le caratteristiche principali di ogni età (classe IV e V). 2. Conoscere categorie e concetti quali: Stato feudale, nazione, guerra/rivoluzione, Stato moderno, sovrano/sovranità, burocrazia, Costituzione, divisione dei poteri, classi sociali, Parlamento, ltopia, classicismo, egemonia, capitale/capitalismo, meccanicismo, democrazia, totalitarismo, Liberismo, Protezionismo, etc. SAPER FARE COMPETENZE 1. Ricostruire il quadro generale del periodo storico individuando gli aspetti politici, economici, sociali, culturali (religione, ideologie, etc.) (classe III). 2. Spiegare i caratteri fondamentali della politica interna ed estera oggetto di studio, le sue istituzioni, gli eventi nella loro concatenazione di causa-effetto. 3. Spiegare i caratteri fondamentali dell’economia oggetto di studio e distinguere le differenze con il periodo precedentemente studiato. 4. Spiegare i caratteri fondamentali della società oggetto di studio e distinguere differenze e caratteristiche dei gruppi/figure/classi sociali. 5. Spiegare i caratteri fondamentali della cultura (religione, istituzioni scolastiche, invenzioni, arte ecc.) oggetto di studio e vederne la loro evoluzione rispetto al periodo precedente. CAPACITA’/ABILITA’ 1. Riconoscere la durata dei fenomeni storici nella loro continuità e trasformazione. 2. Riconoscere l’attualità dei problemi incontrati nel processo storico evolutivo.

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

TERZA PNI-TRADIZIONALE CERERE UNITARIO STORIA

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QQQQ

CONTENUTI Dalla crisi del Trecento al Seicento. FASE 1. : L’annunciarsi della modernità in Italia e in Europa fra Trecento e Quattrocento. 1.1 L’Italia delle Signorie e degli Stati regionali. 1.2 L’Europa dei primi Stati nazionali. 1.3 Il Rinascimento in Italia e in Europa. FASE 2. : Il Cinquecento e gli esiti delle scoperte geografiche. 2.1 L’Europa alla conquista del mondo. 2.2 I nuovi equilibri europei e mondiali. FASE 3. : Capitalismo e modernità. 3.1 Il travaglio della Chiesa di Lutero alla Santa Inquisizione. 3.2 Protestantesimo e genesi del capitalismo. 3.3 La modernità nelle trasformazioni della mentalità tra Cinquecento e Seicento. Tipologia di verifica e numero per Quadrimestre: Primo e Secondo Quadrimestre : n. 2 (1 orale, 1 Questionario).

Tipologia verifica Criteri valutazione/indicatori Giudizio/voto

ogni indicatore ha peso 1/3

Prova orale.

- CAPACITA’ ESPOSITIVA ED ARGOMENTATIVA; PROPRIETA’ SINTATTICHE E LESSICALI. - CAPACITA’ DI PROBLEMATIZZARE ED APPROFONDIRE. - CAPACITÀ DI RAGIONAMENTO E DI MOTIVAZIONE.

Questionario-Test

- CONOSCENZA DEGLI ARGOMENTI. - COMPETENZA LINGUISTICO-LESSICALE. - CAPACITÀ DI RAGIONAMENTO E DI MOTIVAZIONE.

1 NULLO 2 QUASI NULLO 3 INSUFFICIENTE GRAVISSIMO 4 INSUFFICIENTE GRAVE 5 INSUFFICIENTE 6 SUFFICIENTE 7 DISCRETO 8 BUONO 9 OTTIMO 10 ECCELLENTE

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TERZA PNI-TRADIZIONALE CERERE UNITARIO STORIA

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Cittadinanza e Costituzione OBIETTIVI GENERALI (TRIENNIO) - Acquisire conoscenza dei contenuti relativi a fondamenti e istituzioni della vita sociale, civile e politico-economica. - Essere in grado di comprendere e di spiegare (o confrontare) i concetti caratterizzanti gli argomenti svolti. - Essere in grado di individuare i costituenti logici di un testo, un’argomentazione, un processo storico-politico-sociale. - Conoscenze e competenza nell’uso del lessico specifico. - Essere in grado di collegare i contenuti attraverso forme di ragionamento e/o di organizzazione. - Competenze d’uso contestualmente corretto di linguaggio disciplinare specifico. - Essere in grado di esprimere valutazioni fondatamente critiche su idee, fatti, argomentazioni, processi. STANDARDS MINIMI RELATIVI AGLI OBIETTIVI DI CUI SOPRA - Conoscenza dei contenuti principali. - Comprensione e spiegazione dei principali concetti. - Individuazione delle parti essenziali di un testo, un’argomentazione o un processo (livello minimo di analisi). - Conoscenza dei termini principali relativi agli argomenti svolti. - Capacità di eseguire collegamenti semplici con forme anche elementari di ragionamento e/o organizzazione. - Competenze d’uso contestualmente corretto dei principali termini su argomenti svolti. - Capacità di esprimere semplici valutazioni, ma fondate, su idee, fatti, argomentazioni. CONTENUTI Diritti negati: la schiavitù (classi terze). La Costituzione italiana a confronto con le Costituzioni francese, americana e lo Statuto albertino. La pena di morte in riferimento al trattato “Dei delitti e delle pene” di Beccaria. (classi quarte). Diritti negati: il genocidio (classi quinte).

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650-A Ed. 4 del 10/04/2012

SYLLABUS ISTITUTO TECNICO

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUARTA PNI-TRADIZIONALE CERERE UNITARIO STORIA

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CONTENUTI Settecento e Ottocento. FASE 1. : Dall’età Barocca alla stagione delle riforme: la rivoluzione come paradigma. 1.1 La Rivoluzione inglese. 1.2 La rivoluzione industriale e quella del pensiero. 1.3 La Rivoluzione Americana. 1.4 La Rivoluzione Francese. FASE 2. : L’età napoleonica e la Restaurazione. 2.1 Napoleone da Brumaio a Waterloo. 2.2 Il Congresso di Vienna. 2.3 Società segrete e moti nazionali. FASE 3. : L’Europa della borghesia tra nascita delle nuove nazioni e consolidamento della rivoluzione industriale. La nascita del proletariato ed il socialismo. 3.1 Il 1848 e le sue implicazioni in Italia ed in Europa. 3.2 Le guerre di indipendenza e la nascita dell’Italia. 3.3 Uno sguardo al mondo: dalla Prussica alla Germania. La guerra civile americana. 3.4 L’Italia post-unitaria e i temi della modernità economica tra Destra e Sinistra storica. L’avventura coloniale. Tipologia di verifica e numero per Quadrimestre: Primo e Secondo Quadrimestre : n. 2 (1 orale, 1 Questionario).

Tipologia verifica

Criteri valutazione/indicatori Giudizio/voto ogni indicatore ha peso 1/3

Prova orale.

- CAPACITA’ ESPOSITIVA ED ARGOMENTATIVA; PROPRIETA’ SINTATTICHE E LESSICALI. - CAPACITA’ DI PROBLEMATIZZARE ED APPROFONDIRE. - CAPACITÀ DI RAGIONAMENTO E DI MOTIVAZIONE.

Questionario-Test

- CONOSCENZA DEGLI ARGOMENTI. - COMPETENZA LINGUISTICO-LESSICALE. - CAPACITÀ DI RAGIONAMENTO E DI MOTIVAZIONE.

1 NULLO 2 QUASI NULLO 3 INSUFFICIENTE GRAVISSIMO 4 INSUFFICIENTE GRAVE 5 INSUFFICIENTE 6 SUFFICIENTE 7 DISCRETO 8 BUONO 9 OTTIMO 10 ECCELLENTE

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SYLLABUS ISTITUTO TECNICO

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUINTA PNI-TRADIZIONALE CERERE UNITARIO STORIA

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

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CONTENUTI Il Novecento. FASE 1. : Seconda Rivoluzione industriale e società di massa. 1.1 Economia e società tra Ottocento e Novecento, tra ottimismo e ciclicità delle crisi. La sconfitta della distanza. 1.2 L’età giolittiana e la modernizzazione italiana. 1.3 La crisi dell’ordine europeo e l’avvicinarsi della tragedia. FASE 2. : Il mondo nella bufera: 1914-1945. 2.1 La Prima guerra mondiale. 2.2 Il mondo del dopo Versailles tra crisi delle democrazie e Rivoluzione d’Ottobre. 2.3 I totalitarismi, da Mussolini ed Hitler a Stalin. 2.4 La Seconda guerra mondiale. 2.5 Il 1945 da Yalta a Hiroshima: il mondo a venire. FASE 3. : Nascita e crisi del bipolarismo 3.1 Il gelo del secondo dopoguerra: la guerra fredda e i suoi riflessi in Europa e in Italia. 3.2 L’Italia dalla ricostruzione al “miracolo economico” e dal centrosinistra alla contestazione degli anni ’60 e ’70. 3.3 Fine del colonialismo o nuovi colonialismi? 3.4 La fine dell’URSS, logica bipolare e sistemi politici da essa generati. 3.5 Scenari del mondo contemporaneo: ambiente, risorse e conflitti. Tipologia di verifica e numero per Quadrimestre: Primo e Secondo Quadrimestre : n. 2 (1 orale, 1 Questionario).

Tipologia verifica Criteri valutazione/indicatori Giudizio/voto

ogni indicatore ha peso 1/3

Prova orale.

- CAPACITA’ ESPOSITIVA ED ARGOMENTATIVA; PROPRIETA’ SINTATTICHE E LESSICALI. - CAPACITA’ DI PROBLEMATIZZARE ED APPROFONDIRE. - CAPACITÀ DI RAGIONAMENTO E DI MOTIVAZIONE.

Questionario-Test

- CONOSCENZA DEGLI ARGOMENTI. - COMPETENZA LINGUISTICO-LESSICALE. - CAPACITÀ DI RAGIONAMENTO E DI MOTIVAZIONE.

1 NULLO 2 QUASI NULLO 3 INSUFFICIENTE GRAVISSIMO 4 INSUFFICIENTE GRAVE 5 INSUFFICIENTE 6 SUFFICIENTE 7 DISCRETO 8 BUONO 9 OTTIMO 10 ECCELLENTE

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ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

PRIMA AGRARIA, AGROALIM. E

AGROINDUSTRIA TECNOLOGIE INFORMATICHE

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Il docente di “Tecnologie informatiche” concorre a far conseguire allo studente, al termine del percorso quinquennale, risultati di apprendimento che lo mettono in grado di:

1. utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare; 2. utilizzare, in contesti di ricerca applicata, procedure e tecniche per trovare soluzioni innovative e migliorative, in relazione ai

campi di propria competenza; 3. utilizzare gli strumenti culturali e metodologici acquisiti per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla

realtà, ai suoi fenomeni e ai suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente.

Primo biennio

Ai fini del raggiungimento dei risultati di apprendimento sopra riportati in esito al percorso quinquennale, nel primo biennio il docente persegue, nella propria azione didattica ed educativa, l’obiettivo prioritario di far acquisire allo studente le competenze di base attese alla conclusione dell’obbligo di istruzione, di seguito richiamate:

• individuare le strategie appropriate per la soluzione dei problemi;

• analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico;

• essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate. L’articolazione dell’insegnamento di “Tecnologie informatiche” in conoscenze e abilità è di seguito indicata quale orientamento per la progettazione didattica del docente in relazione alle scelte compiute nell’ambito della programmazione collegiale del Consiglio di classe.

La disciplina “Tecnologie Informatiche” implementa il raccordo tra saperi, metodo scientifico e tecnologia. La combinazione e la complementarietà di “Scienze integrate”, “Tecnologie informatiche” e “Scienze e tecnologie applicate” costituiscono il contesto metodologico fondato sull’impianto formale costruito con la matematica e la fisica nel quale l’apprendimento incontra i riferimenti concettuali interpretati in uno scenario di esperienze reali.

La didattica laboratoriale permette di focalizzare l’attenzione degli studenti sul problema e di sviluppare un processo in cui le abilità e le conoscenze già possedute vengono approfondite, integrate e sistematizzate. A tal fine, può risultare utile contestualizzare il processo di apprendimento in uno specifico dominio applicativo come, ad esempio l’energia, l’informazione, l’ambiente e la salute, eventualmente impiegando sistemi automatici di semplice assemblaggio per attività di monitoraggio e controllo.

Conoscenze Abilità

Informazioni, dati e loro codifica.

Architettura e componenti di un computer.

Funzioni di un sistema operativo.

Software di utilità e software applicativi.

Concetto di algoritmo.

Fasi risolutive di un problema e loro rappresentazione.

Fondamenti di programmazione.

La rete Internet.

Funzioni e caratteristiche della rete internet.

Normativa sulla privacy e diritto d’autore.

Riconoscere le caratteristiche di un computer (calcolo, elaborazione, comunicazione).

Riconoscere e utilizzare le funzioni di base di un sistema operativo.

Utilizzare applicazioni elementari di scrittura, calcolo e grafica.

Raccogliere, organizzare e rappresentare informazioni.

Impostare e risolvere problemi utilizzando un linguaggio di programmazione.

Utilizzare la rete internet per ricercare dati e fonti.

Utilizzare la rete per attività di comunicazione interpersonale.

Riconoscere i limiti e i rischi dell’uso della rete con particolare riferimento alla tutela della privacy.

PREREQUISITI. Conoscenze. Conoscenze aritmetiche ed informatiche di base acquisite nella scuola media inferiore. Abilità Saper eseguire le operazioni algebriche fondamentali rispettando le proprietà e regole acquisite nella scuola media inferiore. FINALITA’ E OBIETTIVI GENERALI. DESCRIZIONE DEI MODULI.

• Modulo 1 – Concetti di base dell’ICT. • Modulo 2 – Uso del computer e gestione dei file. • Modulo 3 – Elaborazione testi. • Modulo 4 – Fogli elettronici. • Modulo 5 – Navigazione web e comunicazione.

MODULO 1 – CONCETTI BASE DELL’ICT. Il seguente Syllabus è relativo al Modulo 1, Concetti di base dell’ICT, e fornisce i fondamenti per il test di tipo teorico relativo a questo modulo.

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ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

PRIMA AGRARIA, AGROALIM. E

AGROINDUSTRIA TECNOLOGIE INFORMATICHE

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OBIETTIVI DEL MODULO (ABILITA’). Modulo 1 Concetti di base dell’ICT richiede che il candidato comprenda i concetti fondamentali delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (ICT) ad un livello generale e conosca le varie parti di un computer. Il candidato dovrà essere in grado di:

• Comprendere cosa è l’hardware, conoscere i fattori che influiscono sulle prestazioni di un computer e sapere cosa sono le periferiche (3A).

• Comprendere cosa è il software e fornire esempi di applicazioni di uso comune e di sistemi operativi (3A).

• Comprendere come vengono utilizzate le reti informatiche e conoscere le diverse modalità di collegamento a Internet (3A).

• Comprendere cosa sono le Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (ICT) e fornire esempi della loro applicazione pratica nella vita quotidiana (3A).

• Comprendere le problematiche di igiene e sicurezza associate all’impiego dei computer (3A). • Riconoscere importanti problematiche di sicurezza informatica associate all’impiego dei computer

(3A). • Riconoscere importanti problematiche legali relative al diritto di riproduzione (copyright) e alla

protezione dei dati associate all’impiego dei computer (3A).

SEZIONE TEMA RIF. CONOSCENZE 1.0 Fondamenti 1.0.1. Algoritmi 1.0.1.1 Definire il termine “algoritmo”.

1.0.1.2 Descrivere in forma algoritmica la procedura risolutiva di semplici problemi.

1.0.1.3 Rappresentare algoritmi mediante diagrammi. 1.0.2 Rappresentazione

dei dati 1.0.2.1 Effettuare correlazioni fra i sistemi di numerazione decimale e

binario, convertire numeri dall’uno all’altro sistema. 1.0.2.2 Rappresentare i caratteri in forma binaria.

Definire le nozioni di bit e di byte. 1.0.2.3 Descrivere le caratteristiche di una immagine digitale.

1.0.3 Linguaggi 1.0.3.1 Definire la differenza tra linguaggio naturale e linguaggi di programmazione.

1.0.3.2 Distinguere il ruolo dei connettivi logici (AND, OR, NOT) nell’informatica.

1.0.3.3 Distinguere tra linguaggio macchina e linguaggi procedurali. 1.0.3.4 Scrivere un semplice programma con l’uso di pseudo linguaggi. 1.1 Hardware 1.1.1 Concetti 1.1.1.1 Comprendere il termine “hardware”.

1.1.1.2 Comprendere che cos’è un personal computer. Distinguere tra desktop, laptop (portatile), tablet PC dal punto di vista degli utenti tipici.

1.1.1.3 Indicare i più comuni dispositivi portatili, quali: palmari (PDA), telefoni cellulari, smartphone, lettori multimediali e conoscerne le principali caratteristiche.

1.1.1.4 Conoscere le parti principali di un personal computer, quali: unità centrale di elaborazione (CPU), tipi di memoria, disco fisso, dispositivi comuni di input/output.

1.1.1.5 Identificare le più comuni porte di input/output, quali: USB, seriale, parallela, porta di rete, FireWire.

1.1.2 Prestazioni di un computer

1.1.2.1 Conoscere alcuni dei fattori che influenzano le prestazioni di un computer, quali: la velocità della CPU, la dimensione della RAM, il processore e la memoria della scheda grafica, il numero di applicazioni in esecuzione.

1.1.2.2 Sapere che la velocità (più propriamente la frequenza) della CPU viene misurata in megahertz (MHz) o gigahertz (GHz).

1.1.3 Dispositivi di memorizzazione

1.1.3.1 Conoscere i diversi tipi di memoria centrale presenti nel computer, quali: RAM (random-access-memory), ROM (read-only-memory) ed essere in grado di distinguerle anche rispetto alla loro funzione.

1.1.3.2 Sapere come viene misurata la memoria di un computer: bit, byte, KB, MB, GB, TB.

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

PRIMA AGRARIA, AGROALIM. E

AGROINDUSTRIA TECNOLOGIE INFORMATICHE

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SEZIONE TEMA RIF. CONOSCENZE

1.1.3.3 Conoscere i principali tipi di dispositivi di memorizzazione, quali: CD, DVD, chiavi USB, schede di memoria estraibili, dischi fissi interni, dischi fissi esterni, unità di rete, unità di memorizzazione online.

1.1.4 Periferiche di input e output

1.1.4.1 Saper identificare alcune delle principali periferiche di input di un computer, quali: mouse, tastiera, trackball, scanner, touchpad, joystick, webcam, macchina fotografica digitale, microfono.

1.1.4.2 Saper identificare alcune delle principali periferiche di output di un computer, quali: schermi/monitor, stampanti, altoparlanti, cuffie.

1.1.4.3 Sapere che alcune periferiche possono essere sia di input che di output, quali gli schermi tattili (touchscreen).

1.2 Software 1.2.1 Concetti 1.2.1.1 Comprendere il termine “software”.

1.2.1.2 Comprendere cosa è un sistema operativo ed essere in grado di citare alcuni comuni sistemi operativi.

1.2.1.3 Identificare alcuni programmi applicativi più comuni ed il loro uso, quali: elaboratore testi, foglio elettronico, database, presentazione, posta elettronica, browser web, elaborazione immagini, videogiochi.

1.2.1.4 Saper distinguere tra software di sistema e software applicativo.

1.2.1.5 Conoscere alcune delle possibilità disponibili per migliorare l’accessibilità del computer, quali: software di riconoscimento vocale, screen reader, zoom, tastiera su schermo.

1.3 Reti 1.3.1 Tipi di reti 1.3.1.1 Comprendere i termini LAN (Local Area Network), WLAN (Wireless Local Area Network), WAN (Wide Area Network).

1.3.1.2 Comprendere il termine “client/server.

1.3.1.3 Comprendere cosa è Internet e sapere quali sono i suoi principali impieghi.

1.3.1.4 Comprendere cosa è una intranet , una extranet.

1.3.2 Trasferimento di dati 1.3.2.1 Comprendere i concetti di scaricamento, caricamento da e verso una rete.

1.3.2.2 Comprendere cosa significa velocità di trasferimento. Comprendere come viene misurata: bit per secondo (bps), kilobit per secondo (Kbps), megabit per secondo (Mbps).

1.3.2.3 Conoscere quali sono i diversi servizi per la connessione a Internet: su linea telefonica, a banda larga.

1.3.2.4 Conoscere quali sono le diverse possibilità di connettersi a Internet, quali: linea telefonica, telefono cellulare, cavo, wireless, satellite.

1.3.2.5 Comprendere quali sono alcune caratteristiche della banda larga, quali: sempre attiva, tipicamente a tariffa fissa, alta velocità, rischio maggiore di intrusioni.

1.4 ICT nella vita di ogni

1.4.1 Il mondo elettronico 1.4.1.1 Comprendere il termine “Tecnologie della Comunicazione e dell’informazione (ICT)”.

giorno 1.4.1.2 Conoscere i diversi servizi Internet dedicati ai consumatori, quali: e-commerce, e-banking, e-governement.

1.4.1.3 Comprendere il termine “e-learning”. Conoscerne alcune caratteristiche, quali: tempo di apprendimento flessibile, luogo di apprendimento flessibile, esperienza di apprendimento multimediale, economicità.

1.4.1.4 Comprendere il termine “telelavoro” ed essere ed essere in grado di elencare alcuni dei suoi vantaggi, quali: riduzione del pendolarismo, maggiore possibilità di concentrarsi su un solo compito, orario flessibile, riduzione delle necessità di spazi aziendali. Conoscere anche alcuni svantaggi del telelavoro, quali: mancanza di rapporti umani, minore importanza del lavoro di gruppo.

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

PRIMA AGRARIA, AGROALIM. E

AGROINDUSTRIA TECNOLOGIE INFORMATICHE

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SEZIONE TEMA RIF. CONOSCENZE 1.4.2 Comunicazione 1.4.2.1 Comprendere il termine “posta elettronica” (e-mail).

1.4.2.2 Comprendere il termine “messaggistica istantanea” (IM). 1.4.2.3 Comprendere il termine “VoIP (Voice over Internet Protocol).

1.4.2.4. Comprendere il termine “feed RSS” (Really Simple Syndication feed).

1.4.2.5 Comprendere il termine “blog”.

1.4.2.6 Comprendere il termine “podcast”.

1.4.3 Comunità virtuali 1.4.3.1 Comprendere il concetto di comunità virtuale di rete. Saperne elencare alcuni esempi quali: siti di reti sociali (social networking), forum Internet, chat room, giochi informatici in rete.

1.4.3.2 Sapere in quale modo gli utenti possono pubblicare e condividere materiale su Internet: blog, podcast, foto, clip video e clip audio.

1.4.3.3 Conoscere l’importanza precauzioni durante l’accesso alle comunità virtuali: rendere privato il proprio profilo, limitare la quantità di informazioni personali fornite, essere consapevoli del fatto che le informazioni fornite sono disponibili a tutti, fare attenzione agli sconosciuti.

1.4.4 Tutela della salute 1.4.4.1 Comprendere il termine “ergonomia”.

1.4.4.2 Sapere che l’illuminazione è un fattore di igiene nell’uso del computer. Comprendere l’importanza di considerare gli effetti della luce artificiale, dell’intensità e della direzione da cui proviene la luce.

1.4.4.3 Comprendere che la corretta posizione del computer, della scrivania e della sedia possono contribuire a mantenere una corretta posizione di lavoro.

1.4.4.4 Sapere elencare i metodi che contribuiscono al benessere di chi utilizza un computer: stirarsi regolarmente, interrompersi, applicare tecniche di rilassamento della vista.

1.4.5 Ambiente 1.4.5.1 Sapere che esiste la possibilità di riciclare i componenti del computer, le cartucce di stampa e la carta.

1.4.5.2 Conoscere le opzioni di risparmio energetico di un computer, quali: attivare le impostazioni di spegnimento automatico dello schermo, mettere automaticamente in sospensione il computer, oppure spegnere il computer.

1.5 Sicurezza 1.5.1 Identità e autenticazione

1.5.1.1 Comprendere che per motivi di sicurezza è necessario che un utente che deve usare un computer fornisca un nome utente (ID) e una password per identificarsi.

1.5.1.2 Comprendere alcune delle politiche corrette per la scelta delle password, quali: evitare di condividere password, cambiarle regolarmente, sceglierle di lunghezza adeguata, e fare in modo che contengano una combinazione adeguata di lettere e numeri.

1.5.2 Sicurezza dei dati 1.5.2.1 Comprendere l’importanza di avere una copia di sicurezza remota dei dati.

1.5.2.2 Comprendere che cosa è un firewall.

1.5.2.3 Conoscere quali metodi applicare per prevenire furti di dati, quali: utilizzare un nome utente e una password, bloccare i computer e altri apparati mediante un cavo di sicurezza.

1.5.3 Virus 1.5.3.1 Comprendere il termine “virus”. 1.5.3.2 Sapere come i virus possono penetrare in un computer. 1.5.3.3 Sapere come proteggersi contro i virus e comprendere

l’importanza di aggiornare regolarmente il software antivirus. 1.6 Aspetti 1.6.1 Diritti di 1.6.1.1 Comprendere il termine “diritto di riproduzione” (copyright). giuridici riproduzione 1.6.1.2 Sapere come riconoscere software regolarmente licenziato:

controllando il codice del prodotto, il numero di registrazione del prodotto e visualizzando la licenza del software.

1.6.1.3 Comprendere il termine “EULA” (End-User License Agreement) o “Contratto con l’utente finale”.

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SYLLABUS ISTITUTO TECNICO

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

PRIMA AGRARIA, AGROALIM. E

AGROINDUSTRIA TECNOLOGIE INFORMATICHE

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SEZIONE TEMA RIF. CONOSCENZE

1.6.1.4 Comprendere i termini shareware, freeware, software libero. 1.6.2 Protezione dei dati

personali 1.6.2.1 Conoscere le motivazioni principali della legislazione

internazionale sulla protezione dei dati personali (privacy), quali: proteggere i diritti dei soggetti dei dati, definire le responsabilità di chi controlla i dati.

1.6.2.2 Conoscere i principali diritti dei soggetti dei dati secondo la legislazione sulla protezione dei dati personali in Italia.

1.6.2.3 Conoscere le principali responsabilità di chi detiene i dati secondo la legislazione sulla protezione dei dati personali in Italia.

MODULO 2 – USO DEL COMPUTER E GESTIONE DEI FILE. Il seguente Syllabus è relativo al Modulo 2, Uso del computer e gestione dei file, e fornisce i fondamenti per il test di tipo teorico e pratico relativo a questo modulo. OBIETTIVI DEL MODULO (ABILITA’). Modulo 2 Uso del computer e gestione dei file richiede che il candidato dimostri di possedere competenza nell’uso delle normali funzioni di un personal computer. Il candidato dovrà essere in grado di:

• Utilizzare le funzioni principali del sistema operativo, incluse la modifica delle impostazioni principali e l’utilizzo delle funzionalità di Guida in linea (3A).

• Operare efficacemente nell’ambiente di desktop e utilizzare un ambiente grafico (3A). • Conoscere i concetti principali della gestione dei file ed essere in grado di organizzare in modo

efficace i file e le cartelle in modo che siano semplici da identificare e trovare (3A). • Utilizzare i programmi per comprimere ed estrarre file di grandi dimensioni e utilizzare un software antivirus

per proteggere il computer dai virus (3A). • Dimostrare la capacità di utilizzare dei semplici strumenti di elaborazione testi e di gestione stampe

disponibili nel sistema operativo (3A). SEZIONE TEMA RIF. CONOSCENZE

2.1 Sistema operativo

2.1.1 Primi passi col computer

2.1.1.1 Avviare il computer e collegarsi in modo sicuro utilizzando un nome utente e una password.

2.1.1.2 Riavviare il computer impiegando la procedura corretta.

2.1.1.3 Chiudere un’applicazione che non risponde.

2.1.1.4 Spegnere il computer impiegando la procedura corretta.

2.1.1.5 Utilizzare le funzioni di Guida in linea (help) disponibili.

2.1.2 Impostazioni 2.1.2.1 Verificare le informazioni di base del computer: sistema operativo e versione, quantità di RAM (random access memory) installata.

2.1.2.2 Modificare le impostazioni del desktop e del computer: data e ora, volume audio, opzioni di visualizzazione del desktop (impostazione dei colori, risoluzione dello schermo, impostazioni del salvaschermo o screensaver).

2.1.2.3 Impostare, aggiungere una lingua della tastiera.

2.1.2.4 Installare, disinstallare un’applicazione.

2.1.2.5 Utilizzare la funzione di stampa schermo da tastiera per catturare l’intero schermo, la finestra attiva.

2.1.3 Uso delle icone 2.1.3.1 Riconoscere le più comuni icone, quali quelle che rappresentano: file, cartelle, applicazioni, stampanti, unità, cestino dei rifiuti.

2.1.3.2 Selezionare e spostare le icone.

2.1.3.3 Creare, eliminare dal desktop un’icona di collegamento o un alias di menù.

2.1.3.4 Utilizzare un’icona per aprire un file, una cartella, un’applicazione.

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SYLLABUS ISTITUTO TECNICO

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

PRIMA AGRARIA, AGROALIM. E

AGROINDUSTRIA TECNOLOGIE INFORMATICHE

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SEZIONE TEMA RIF. CONOSCENZE

2.1.4 Uso delle finestre 2.1.4.1 Identificare le diverse parti di una finestra: barra del titolo, barra dei menù, barra degli strumenti o barra multifunzione, barra di stato, barra di scorrimento.

2.1.4.2 Minimizzare, massimizzare, ripristinare, ridimensionare, spostare, chiudere una finestra.

2.1.4.3 Passare da una finestra ad un’altra. 2.2 Gestione dei file

2.2.1 Concetti fondamentali

2.2.1.1 Comprendere che un sistema operativo visualizza le unità disco, le cartelle, i file in una struttura gerarchica.

2.2.1.2 Sapere che le periferiche impiegate da un sistema operativo per memorizzare i file e le cartelle sono i dischi fissi, le chiavi USB, i CD-RW, i DVD-RW, le unità di rete.

2.2.1.3 Sapere come vengono misurati i file e le cartelle: KB, MB, GB.

2.2.1.4 Comprendere per quale motivo è importante effettuare delle copie di backup di file su un supporto di memoria rimovibile da conservare in luogo separato.

2.2.1.5 Comprendere i vantaggi del salvataggio dei file su unità online: maggiori possibilità di accesso e di condivisione.

2.2.2 File e cartelle 2.2.2.1 Aprire una finestra per visualizzare il nome, le dimensioni e la posizione nell’unità di una cartella.

2.2.2.2 Espandere, minimizzare le viste delle unità e delle cartelle.

2.2.2.3 Raggiungere un file, una cartella su un’unità.

2.2.2.4 Creare una cartella e un’ulteriore sottocartella.

2.2.3 Operare con i file 2.2.3.1 Riconoscere i file di tipo più comune: file di elaboratore testi, file di foglio elettronico, file di database, file di presentazioni, file di tipo PDF, file di immagini, file audio, file video, file compressi, file temporanei, file eseguibili.

2.2.3.2 Attivare un programma di editing di testo. Inserire del testo in un file, assegnare un nome al file e salvarlo all’interno di una unità disco.

2.2.3.3 Modificare lo stato del file: sola lettura/bloccato, lettura-scrittura.

2.2.3.4 Riordinare in senso crescente, decrescente i file per nome, dimensione, tipo, data di modifica.

2.2.3.5 Individuare buoni esempi nell’attribuzione di nomi a cartelle, file: utilizzare nomi significativi per cartelle e file per renderne più semplice il recupero e l’organizzazione.

2.2.3.6 Rinominare file, cartelle.

2.2.4 Duplicare, spostare 2.2.4.1 Selezionare file, cartelle singolarmente o come gruppo di file, cartelle adiacenti, non adiacenti.

2.2.4.2 Duplicare file, cartelle tra cartelle e tra unità.

2.2.4.3 Spostare file, cartelle tra cartelle e tra unità.

2.2.5 Eliminare, 2.2.5.1 Eliminare file, cartelle collocandoli nel cestino. ripristinare 2.2.5.2 Ripristinare file, cartelle presenti nel cestino.

2.2.5.3 Svuotare il cestino.

2.2.6 Ricerca 2.2.6.1 Utilizzare il comando di ricerca per trovare un file, cartella.

2.2.6.2 Cercare un file per nome completo o parziale, per contenuto.

2.2.6.3 Cercare file per data di modifica, data di creazione, dimensioni. 2.2.6.4 Cercare file mediante caratteri jolly: tipo di file, primo carattere

del nome del file. 2.2.6.5 Visualizzare un elenco di file usati di recente.

2.3 Utilità 2.3.1 Compressione di file 2.3.1.1 Comprendere il significato di compressione di file.

2.3.1.2 Comprimere file in una cartella di una unità.

2.3.1.3 Estrarre file compressi da un archivio su una unità.

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SEZIONE TEMA RIF. CONOSCENZE

2.3.2 Antivirus 2.3.2.1 Sapere cosa è un virus e quali sono le modalità con cui un virus può essere trasmesso ad un computer.

2.3.2.2 Utilizzare un’applicazione antivirus per controllare unità, cartelle e file specificati.

2.3.2.3 Comprendere per quale motivo è necessario aggiornare regolarmente il software antivirus.

2.4 Gestione stampe

2.4.1 Impostazioni 2.4.1.1 Modificare la stampante predefinita con un’altra contenuta nell’elenco delle stampanti installate.

2.4.1.2 Installare una nuova stampante sul computer.

2.4.2 Stampare 2.4.2.1 Stampare un documento a partire da un’applicazione di elaborazione testi.

2.4.2.2 Visualizzare l’avanzamento di un processo di stampa in coda attraverso un gestore di stampe sul desktop.

2.4.2.3 Interrompere, riavviare, eliminare un processo di stampa attraverso un gestore di stampe sul desktop.

MODULO 3 – ELABORAZIONE TESTI. Il seguente Syllabus è relativo al Modulo 3, Elaborazione testi, e fornisce i fondamenti per il test di tipo pratico relativo a questo modulo. OBIETTIVI DEL MODULO (ABILITA’). Modulo 3 Elaborazione testi richiede che il candidato dimostri di la capacità di usare un programma di elaborazione testi per creare lettere e documenti. Il candidato dovrà essere in grado di:

• Lavorare con i documenti e salvarli in diversi formati(3A). • Scegliere le funzionalità disponibili per migliorare la produttività, quali la Guida in linea (3A). • Creare e modificare documenti di piccole dimensioni in modo che siano pronti per la condivisione e la

distribuzione (3A). • Applicare formattazioni diverse ai documenti per migliorarne l’aspetto prima della distribuzione e

individuare buoni esempi nella scelta delle opzioni di formattazione più adeguate (3A). • Inserire tabelle, immagini e oggetti grafici nei documenti (3A). • Preparare i documenti per le operazioni di stampa unione (3A). • Modificare le impostazioni di pagina dei documenti e controllare e correggere errori di ortografia

prima della stampa finale (3A).

SEZIONE TEMA RIF. CONOSCENZE 3.1 Utilizzo dell’applicazione

3.1.1 Lavorare con i documenti

3.1.1.1 Aprire, chiudere un programma di elaborazione testi. Aprire, chiudere dei documenti.

3.1.1.2 Creare un nuovo documento basato sul modello predefinito, altri modelli del programma, quali: memo, fax, agenda.

3.1.1.3 Salvare un documento all’interno di un’unità disco. Salvare un documento con un altro nome all’interno di un’unità disco.

3.1.1.4 Salvare un documento in un altro formato, quale: file di testo. RTF, modello, formato specifico del tipo di software o della versione.

3.1.1.5 Spostarsi su documenti aperti.

3.1.2 Migliorare la produttività

3.1.2.1 Impostare le opzioni di base del programma: nome dell’utente, cartelle predefinite per aprire o salvare documenti.

3.1.2.2 Usare la funzione di Guida in linea (help) del programma.

3.1.2.3 Usare gli strumenti di ingrandimento/zoom.

3.1.2.4 Mostrare, nascondere le barre degli strumenti.

3.2 Creazione di 3.2.1 Inserire testo 3.2.1.1 Cambiare la visualizzazione di una pagina.

un documento 3.2.1.2 Inserire del testo in un documento.

3.2.1.3 Inserire caratteri speciali e simboli, quali: ©, ®, ™.

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SEZIONE TEMA RIF. CONOSCENZE 3.2.2 Selezionare,

modificare 3.2.2.1 Mostrare e nascondere i caratteri non stampabili, quali: spazi

bianchi, segni di fine paragrafo, segni di interruzione di riga, caratteri di tabulazione.

3.2.2.2 Selezionare caratteri, parole, righe, frasi, paragrafi o interi testi.

3.2.2.3 Modificare il contenuto inserendo caratteri e parole all’interno di un testo esistente, o sovrascrivendo per sostituirlo.

3.2.2.4 Usare un semplice comando di ricerca per trovare una parola o una frase specifica.

3.2.2.5 Usare un semplice comando di sostituzione per modificare una parola o una frase specifica.

3.2.2.6 Copiare, spostare del testo all’interno di un documento o tra documenti aperti.

3.2.2.7 Cancellare del testo.

3.2.2.8 Usare i comandi “Annulla” e “Ripristina”.

3.3 Formattazione 3.3.1 Formattare un testo 3.3.1.1 Cambiare la formattazione del testo: tipo e dimensioni dei caratteri.

3.3.1.2 Applicare formattazioni quali grassetto, corsivo, sottolineato.

3.3.1.3 Applicare formattazioni quali apici, pedici.

3.3.1.4 Applicare colori diversi al testo.

3.3.1.5 Applicare il comando maiuscole/minuscole per modificare il testo.

3.3.1.6 Usare la sillabazione automatica.

3.3.2 Formattare un 3.3.2.1 Creare, unire dei paragrafi.

paragrafo 3.3.2.2 Inserire, eliminare le interruzioni di riga.

3.3.2.3 Individuare buoni esempi di allineamento del testo: utilizzare gli strumenti di allineamento, rientro, tabulazione invece di inserire spazi bianchi.

3.3.2.4 Allineare un testo a sinistra, al centro, a destra o giustificato.

3.3.2.5 Applicare un rientro ai paragrafi: a sinistra, a destra, riga iniziale.

3.3.2.6 Impostare, eliminare e usare le tabulazioni: a sinistra, al centro, a destra, decimale.

3.3.2.7 Riconoscere le modalità corrette per spaziare i paragrafi, quali: applicare una spaziatura paragrafi invece di utilizzare il tasto invio.

3.3.2.8 Applicare una spaziatura sopra, sotto i paragrafi. Applicare un’interlinea singola, da 1,5, doppia ai paragrafi.

3.3.2.9 Inserire, eliminare punti e numeri da un elenco di un solo livello. Modificare lo stile dei punti e dei numeri di un elenco di un solo livello scegliendo tra le opzioni predefinite.

3.3.2.10 Aggiungere ad un paragrafo il contorno e un colore di ombreggiatura/sfondo.

3.3.3 Utilizzare gli stili 3.3.3.1 Applicare uno stile carattere esistente al testo selezionato.

3.3.3.2 Applicare uno stile paragrafo esistente al testo selezionato.

3.3.3.3 Copiare le caratteristiche di formattazione da un testo ad un altro.

3.4 Oggetti 3.4.1 Creare una tabella 3.4.1.1 Creare una tabella per inserire dei dati.

3.4.1.2 Inserire o modificare dati in una tabella- 3.4.1.3 Selezionare righe, colonne, celle e l’intera tabella.

3.4.1.4 Inserire ed eliminare righe e colonne.

3.4.2 Formattare una 3.4.2.1 Modificare la larghezza delle colonne e l’altezza delle righe.

tabella 3.4.2.2 Modificare lo spessore, lo stile o il colore del bordo delle celle.

3.4.2.3 Applicare un colore di ombreggiatura/sfondo alle celle.

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SEZIONE TEMA RIF. CONOSCENZE 3.4.3 Oggetti grafici 3.4.3.1 Inserire un oggetto (disegno, immagine, grafico) in una

posizione specifica di un documento. 3.4.3.2 Selezionare un oggetto. 3.4.3.3 Copiare, spostare un oggetto all’interno di un documento, tra

documenti aperti. 3.4.3.4 Ridimensionare, eliminare un oggetto.

3.5 Stampa unione

3.5.1 Preparazione alla stampa unione

3.5.1.1 Aprire, preparare un documento da utilizzare come documento principale per una stampa unione.

3.5.1.2 Selezionare una lista di distribuzione, un altro tipo di file di dati, da utilizzare per una stampa unione.

3.5.1.3 Inserire campi di dati in un documento principale di una stampa unione (lettera, etichette di indirizzi).

3.5.2 Stampe 3.5.2.1 Aprire una lista di distribuzione a una lettera o a un documento di etichette per produrre un nuovo file o una serie di stampe.

3.5.2.2 Stampare i risultati di una stampa unione, quali: lettere, etichette.

3.6 Preparazione della stampa

3.6.1 Impostazione 3.6.1.1 Modificare l’orientamento di un documento: orizzontale, verticale. Modificare le dimensioni della pagina.

3.6.1.2 Modificare i margini di un intero documento: superiore, inferiore, destro, sinistro.

3.6.1.3 Individuare buoni esempi di aggiunta di nuove pagine: inserire un’interruzione di pagina invece di usare il tasto invio.

3.6.1.4 Inserire, eliminare un’interruzione di pagina in un documento.

3.6.1.5 Inserire, modificare il testo nell’intestazione, piè di pagina. 3.6.1.6 Inserire dei campi nell’intestazione, piè di pagina, quali: data,

numero di pagina, nome di file. 3.6.1.7 Applicare la numerazione automatica di pagina ad un

documento. 3.6.2 Controllo e stampa 3.6.2.1 Usare gli strumenti di controllo ortografico ed eseguire le

modifiche, quali correggere gli errori, cancellare le ripetizioni. 3.6.2.2 Aggiungere nuove parole al dizionario interno al programma

utilizzando uno strumento di controllo ortografico. 3.6.2.3 Visualizzare l’anteprima di un documento. 3.6.2.4 Stampare un documento su una stampante predefinita

utilizzando funzioni quali: stampa documento completo, pagine specifiche, numero di copie.

MODULO 4 – FOGLIO ELETTRONICO. Il seguente Syllabus è relativo al Modulo 4, Foglio elettronico, e fornisce i fondamenti per il test di tipo pratico relativo a questo modulo. OBIETTIVI DEL MODULO (ABILITA’). Modulo 4 Elaborazione testi richiede che il candidato comprenda il concetto di foglio elettronico e dimostri di saper usare il programma di foglio elettronico per produrre dei risultati accurati. Il candidato deve essere in grado di :

• Lavorare con i fogli elettronici e salvarli in diversi formati (4L). • Scegliere le funzionalità disponibili per migliorare la produttività, quali la Guida in linea (3A). • Inserire dati nelle celle e applicare modalità appropriate per creare elenchi. Selezionare, riordinare e

copiare, spostare ed eliminare i dati (3A). • Modificare righe e colonne in un foglio elettronico. Copiare, spostare, eliminare e cambiare nomi ai

fogli di calcolo in modo appropriato (3A). • Creare formule matematiche e logiche utilizzando funzioni standard del programma. Applicare modalità

appropriate per la creazione delle formule ed essere in grado di riconoscere i codici di errore nelle formule (4LM). • Formattare numeri e contenuto testuale in un foglio di calcolo (4LM). • Scegliere, creare e formattare grafici per trasmettere informazioni in modo significativo(3A). • Modificare le impostazioni di pagina di un foglio di calcolo e controllare e correggere errori nel

contenuto prima della stampa finale (3A).

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SEZIONE TEMA RIF. CONOSCENZE

4.1 Utilizzo dell’applicazione

4.1.1 Lavorare con il foglio elettronico

4.1.1.1 Aprire, chiudere un programma di foglio elettronico. Aprire, chiudere fogli elettronici.

4.1.1.2 Creare un nuovo foglio elettronico basato sul modello predefinito.

4.1.1.3 Salvare un foglio elettronico all’interno di un’unità disco. Salvare un foglio elettronico con un altro nome all’interno di un’unità disco.

4.1.1.4 Salvare un foglio elettronico in un altro formato quale: modello, file di testo, formato specifico del tipo di software, numero di versione.

4.1.1.5 Spostarsi tra fogli elettronici aperti.

4.1.2 Migliorare la produttività

4.1.2.1 Impostare le opzioni di base del programma: nome dell’utente, cartelle predefinite per aprire o salvare fogli elettronici.

4.1.2.2 Usare la funzione Guida in linea (help) del programma. 4.1.2.3 Usare gli strumenti di ingrandimento/zoom. 4.1.2.4 Mostrare, nascondere le barre degli strumenti. Minimizzare,

ripristinare la barra multifunzione. 4.2 Celle 4.2.1 Inserire,

selezionare 4.2.1.1 Comprendere che la cella di un foglio di calcolo dovrebbe

contenere un solo dato (ad esempio, il nome dovrebbe essere in una cella, mentre il cognome dovrebbe essere nella cella adiacente).

4.2.1.2 Individuare buoni esempi nella creazione di elenchi: evitare righe e colonne vuote nel corpo principale dell’elenco, inserire una riga vuota prima della riga dei totali, assicurarsi che i bordi delle celle dell’elenco siano assenti.

4.2.1.3 Inserire un numero, una data o del testo in una cella.

4.2.1.4 Selezionare una cella, un insieme di celle adiacenti, un insieme di celle non adiacenti, un intero foglio di lavoro.

4.2.2 Modificare, ordinare 4.2.2.1 Modificare il contenuto di una cella, sostituire i dati esistenti.

4.2.2.2 Usare i comandi “Annulla” e “Ripristina”.

4.2.2.3 Usare il comando di ricerca per trovare dati specifici in un foglio di lavoro.

4.2.2.4 Usare il comando di sostituzione per trovare dati specifici in un foglio di lavoro.

4.2.2.5 Ordinare un insieme di celle applicando un solo criterio in ordine numerico crescente o decrescente, e in ordine alfabetico crescente o decrescente.

4.2.3 Copiare, spostare, cancellare

4.2.3.1 Copiare il contenuto di una cella o di un insieme di celle all’interno di un foglio di lavoro, tra fogli di lavoro diversi e tra fogli di lavoro aperti.

4.2.3.2 Usare lo strumento di riempimento automatico per copiare o incrementare dati.

4.2.3.3 Spostare il contenuto di una cella o di un insieme di celle all’interno di un foglio di lavoro, tra fogli di lavoro diversi e tra fogli di lavoro aperti.

4.2.3.4 Cancellare il contenuto di una cella.

4.3 Gestione di fogli di lavoro

4.3.1 Righe e colonne 4.3.1.1 Selezionare una riga, un insieme di righe adiacenti, un insieme di righe non adiacenti.

4.3.1.2 Selezionare una colonna, un insieme di colonne adiacenti, un insieme di colonne non adiacenti.

4.3.1.3 Inserire, eliminare righe e colonne.

4.3.1.4 Modificare la larghezza delle colonne, l’altezza delle righe portandole ad un valore specificato, alla larghezza e all’altezza ottimali.

4.3.1.5 Bloccare, sbloccare titoli di righe e/o colonne.

4.3.2 Fogli di lavoro 4.3.2.1 Spostarsi tra diversi fogli di lavoro.

4.3.2.2 Inserire un nuovo foglio di lavoro, eliminare un foglio di lavoro.

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SEZIONE TEMA RIF. CONOSCENZE 4.3.2.3 Individuare buoni esempi nell’attribuzione di nomi ai fogli di

lavoro: usare nomi significativi invece di accettare il nome predefinito.

4.3.2.4 Copiare, spostare, rinominare un foglio di lavoro all’interno di un foglio elettronico.

4.4 Formule e funzioni

4.4.1 Formule aritmetiche 4.4.1.1 Individuare buoni esempi di creazione di formule: fare riferimento alle celle invece di inserire dei numeri nelle formule.

4.4.1.2 Creare formule usando i riferimenti di cella e gli operatori aritmetici (addizione, sottrazione, moltiplicazione, divisione).

4.4.1.3 Riconoscere e capire i valori di errore più comuni associati all’uso delle formule: #NOME?. #DIV/0!, #RIF!.

4.4.1.4 Comprendere e usare nelle formule i riferimenti relativi e assoluti.

4.4.2 Funzioni 4.4.2.1 Usare le funzioni di somma, media, minimo, massimo, conteggio, conteggio delle celle non vuote di un intervallo, arrotondamento.

4.4.2.2 Usare la funzione logica SE (che restituisce uno dei due valori specificati) con l’operatore di confronto: =, >, <.

4.5 Formattazione 4.5.1 Numeri e date 4.5.1.1 Formattare le celle in modo da visualizzare i numeri con una quantità specificata di decimali, visualizzare i numeri con o senza il punto che indica le migliaia.

4.5.1.2 Formattare le celle in modo da visualizzare un formato specifico di data, visualizzare un simbolo di valuta.

4.5.1.3 Formattare le celle per visualizzare i numeri come percentuali.

4.5.2 Contenuto 4.5.2.1 Modificare l’aspetto del contenuto di una cella: tipo e dimensioni dei caratteri.

4.5.2.2 Applicare la formattazione al contenuto delle celle, quale: grassetto, corsivo, sottolineatura, doppia sottolineatura.

4.5.2.3 Applicare colori diversi al contenuto, allo sfondo delle celle.

4.5.2.4 Copiare la formattazione da una cella ad un’altra, da un insieme di celle ad un altro.

4.5.3 Allineamento, bordi ed effetti

4.5.3.1 Applicare la proprietà di andare a capo al contenuto di una cella, di un insieme di celle.

4.5.3.2 Allineare il contenuto di una cella: in orizzontale, in verticale. Impostare l’orientamento del contenuto di una cella.

4.5.3.3 Unire più celle e collocare un titolo al centro delle celle unite.

4.5.3.4 Aggiungere degli effetti di bordi ad una cella, ad un insieme di celle: linee, colori.

4.6 Grafici 4.6.1 Creazione 4.6.1.1 Creare differenti tipi di grafici a partire dai dati di un foglio elettronico: grafici a colonne, a barre, a linee e a torta.

4.6.1.2 Selezionare un grafico. 4.6.1.3 Modificare il tipo di grafico.

4.6.1.4 Spostare, ridimensionare, cancellare un grafico.

4.6.2 Modifica 4.6.2.1 Inserire, eliminare, modificare il titolo di un grafico.

4.6.2.2 Inserire etichette ai dati di un grafico: valori/numeri, percentuali.

4.6.2.3 Modificare il colore dello sfondo dell’area di un grafico, il colore di riempimento della legenda.

4.6.2.4 Modificare il colore delle colonne, delle barre, delle linee, delle fette di torta di un grafico.

4.6.2.5 Modificare le dimensioni e il colore dei caratteri del titolo di un grafico, degli assi di un grafico, del testo della legenda di un grafico.

4.7 Preparazione della stampa

4.7.1 Impostazione 4.7.1.1 Modificare i margini del foglio di lavoro: superiore, inferiore, sinistro, destro.

4.7.1.2 Modificare l’orientamento del foglio di lavoro: orizzontale o verticale. Cambiare le dimensioni della carta.

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SEZIONE TEMA RIF. CONOSCENZE 4.7.1.3 Modificare le impostazioni in modo che il contenuto del foglio

di lavoro sia presentato su un numero specifico di pagine.

4.7.1.4 Inserire, modificare, eliminare del testo nelle intestazioni e piè di pagina di un foglio di lavoro.

4.7.1.5 Inserire ed eliminare campi nelle intestazioni e nei piè di pagina: informazioni sui numeri di pagina, data, ora, nome del file e del foglio di lavoro.

4.7.2 Verifica e stampa 4.7.2.1 Controllare e correggere i calcoli e i testi contenuti nei fogli elettronici.

4.7.2.2 Mostrare o nascondere la griglia e le intestazioni di riga e colonna durante la stampa.

4.7.2.3 Stampare automaticamente le righe di titolo su ogni pagina di un foglio di lavoro.

4.7.2.4 Visualizzare l’anteprima di un foglio di lavoro.

4.7.2.5 Stampare un insieme di celle selezionate su un foglio di lavoro, un intero foglio di lavoro, un numero di copie specificato di un foglio di lavoro, l’intero foglio elettronico, un grafico selezionato.

MODULO 5 – NAVIGAZIONE WEB E COMUNICAZIONE. Il seguente Syllabus è relativo al Modulo 5, Navigazione web e comunicazione, e fornisce i fondamenti per il test di tipo teorico e pratico relativo a questo modulo. OBIETTIVI DEL MODULO (ABILITA’). Modulo 5 Navigazione web e comunicazione, è diviso in due sezioni: La prima sezione, Navigazione web, richiede che il candidato dimostri di possedere conoscenze relative a Internet e sappia utilizzare un browser web. Il candidato dovrà essere in grado di:

• Comprendere cosa è Internet e quali sono i principali termini ad essa associati. Essere consapevole di alcune considerazioni di sicurezza durante l’utilizzo di Internet (3A).

• Eseguire comuni operazioni di navigazione sul web, incluse alcune modifiche alle impostazioni del browser (3A).

• Completare e inviare schede basate su pagine web e ricerche di informazioni (3A). • Salvare pagine web e scaricare file dalla rete. Copiare il contenuto di pagine web in un documento (3A).

La seconda sezione, Comunicazione, richiede che il candidato comprenda alcuni dei concetti legati alla posta elettronica (e-mail), conosca altre opzioni di comunicazione e apprezzi alcune considerazioni legate alla sicurezza nell’uso della posta elettronica. Il candidato dovrà essere in grado di:

• Comprendere cosa è la posta elettronica e conoscere alcuni vantaggi e svantaggi derivanti dal suo utilizzo. Essere a conoscenza di altre possibilità di comunicazione (3A).

• Essere consapevole della netiquette e delle considerazioni di sicurezza da tenere presenti quando si usa la posta elettronica (3A).

• Creare, effettuare un controllo ortografico e inviare dei messaggi di posta elettronica. Rispondere e inoltrare messaggi, gestire file allegati e stampare un messaggio di posta elettronica (3A).

• Conoscere i metodi che consentono di migliorare la produttività utilizzando dei programmi di posta elettronica. Organizzare e gestire i messaggi di posta elettronica (3A).

SEZIONE 1 Navigazione web

SEZIONE TEMA RIF. CONOSCENZE 5.1 Internet 5.1.1 Concetti e termini 5.1.1.1 Capire cosa è Internet.

5.1.1.2 Capire cosa è il World Wide Web (WWW).

5.1.1.3 Saper definire e comprendere i termini: Internet Service Provider (ISP), URL (Uniform Resource Locator), collegamento ipertestuale (hyperlink).

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

PRIMA AGRARIA, AGROALIM. E

AGROINDUSTRIA TECNOLOGIE INFORMATICHE

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

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SEZIONE TEMA RIF. CONOSCENZE 5.1.3.4 Capire come è strutturato l’indirizzo di un sito web.

5.1.3.5 Capire cosa è un browser e saper indicare il nome di diversi browser.

5.1.3.6 Sapere cosa è un motore di ricerca.

5.1.3.7 Comprendere cosa si intende con feed RSS. Comprendere lo scopo di sottoscrivere un feed RSS.

5.1.3.8 Comprendere il termine “podcast”. Comprendere lo scopo di sottoscrivere un podcast.

5.1.2 Considerazioni sulla sicurezza

5.1.2.1 Sapere come identificare un sito protetto: https, simbolo del lucchetto.

5.1.2.2 Sapere cosa è un certificato digitale associato ad un sito web.

5.1.2.3 Comprendere il termine “crittografia”. 5.1.2.4 Conoscere le minacce alla sicurezza provenienti da siti web,

quali: virus, worm, cavalli di Troia, spyware. Comprendere il termine “malware”.

5.1.2.5 Comprendere che il software antivirus regolarmente aggiornato aiuta a proteggere il computer contro le minacce alla sicurezza.

5.1.2.6 Comprendere che un firewall aiuta a proteggere il computer dalle intrusioni.

5.1.2.7 Sapere che le reti devono essere messe in sicurezza utilizzando nomi utenti e password.

5.1.2.8 Identificare alcuni rischi associati all’attività sulla rete, quali: diffusione non intenzionale di informazioni personali, prepotenze e molestie, utenti presi a bersaglio da parte di profittatori.

5.1.2.9 Identificare le possibilità di controllo da parte dei genitori, quali: supervisione, limitazioni alla navigazione sul web, limitazioni sui videogiochi, limitazioni al tempo di uso del computer.

5.2 Utilizzo del 5.2.1 Navigazione di base 5.2.1.1 Aprire, chiudere un programma di navigazione in rete (browser).

browser 5.2.1.2 Inserire una URL nella barra degli indirizzi e raggiungerla.

5.2.1.3 Visualizzare una pagina web in una nuova finestra, scheda.

5.2.1.4 Interrompere il caricamento di una pagina web.

5.2.1.5 Aggiornare una pagina web.

5.2.1.6 Usare le funzioni di Guida in linea (help) del programma.

5.2.2 Impostazioni 5.2.2.1 Cambiare la pagina iniziale/home page di un browser.

5.2.2.2 Cancellare parte o tutta la cronologia.

5.2.2.3 Consentire, disattivare i popup.

5.2.2.4 Consentire, bloccare i cookie.

5.2.2.5 Cancellare i file Internet temporanei/cache.

5.2.2.6 Mostrare e nascondere le barre degli strumenti.

5.2.3 Navigazione 5.2.3.1 Attivare un collegamento ipertestuale.

5.2.3.2 Spostarsi indietro e avanti tra le pagine web già visitate.

5.2.3.3 Portarsi sulla home page.

5.2.3.4 Visualizzare gli indirizzi già visitati usando la barra degli indirizzi del browser, cronologia.

5.2.4 Segnalibri 5.2.4.1 Assegnare un segnalibro ad una pagina web. Cancellare un segnalibro.

5.2.4.2 Visualizzare una pagina web a partire da un segnalibro.

5.2.4.3 Creare, eliminare una cartella di segnalibri.

5.2.4.4 Inserire pagine web in una cartella di segnalibri

5.3 Utilizzo del web

5.3.1 Moduli per raccolta dati

5.3.1.1 Compilare un modulo utilizzando: caselle di testo, menù contestuali, elenchi a discesa, caselle di controllo, pulsanti di opzione.

5.3.1.2 Inviare, svuotare un modulo.

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SEZIONE TEMA RIF. CONOSCENZE 5.3.2 Ricerca 5.3.2.1 Selezionare un motore di ricerca specifico.

5.3.2.2 Cercare informazioni specifiche mediante parola chiave, frase.

5.3.2.3 Utilizzare funzioni di ricerca avanzate per affinare una ricerca: per frase esatta, escludendo parole, per data, per formato di file.

5.3.2.4 Ricercare in un’enciclopedia online, dizionario online.

5.4 Estrazione 5.4.1 Salvataggio di file 5.4.1.1 Salvare una pagina web all’interno di un’unità disco.

Di materiale dal 5.4.1.2 Scaricare file da una pagina web all’interno di un’unità disco.

Web 5.4.1.3 Copiare testi, immagini, URL da una pagina web a un documento.

5.4.2 Preparazione e stampa

5.4.2.1 Preparare una pagina web per la stampa: modificare l’orientamento della pagina stampata, le dimensioni della pagina, i margini della pagina stampata.

5.4.2.2 Visualizzare l’anteprima di stampa di una pagina web.

5.4.2.3 Scegliere le opzioni di stampa quali: intera pagina web, pagina (o pagine) specifiche, testo selezionato, numero di copie, e stampare.

SEZIONE 2 Comunicazione

SEZIONE TEMA RIF. CONOSCENZE 5.5 Comunicazione

5.5.1 Concetti e termini 5.5.1.1 Comprendere il termine “e-mail” e conoscere i suoi impieghi principali.

Elettronica 5.5.1.2 Capire come è strutturato un indirizzo di posta elettronica. 5.5.1.3 Comprendere il termine “SMS” (Short Message Service). 5.5.1.4 Comprendere il termine “VoIP” (Voice Over Internet Protocol) e

conoscerne i principali vantaggi.

5.5.1.5 Comprendere i principali vantaggi dei messaggi istantanei (IM) quali: comunicazione in tempo reale, sapere quali contatti sono in linea, economicità, possibilità di trasferire file.

5.5.1.6 Comprendere il concetto di comunità virtuale di rete. Fornire esempi, quali: siti di reti sociali, forum Internet, spazi di discussione (chat room), giochi in rete.

5.5.2 Teoria della posta elettronica

5.5.2.1 Essere consapevoli della possibilità di ricevere messaggi fraudolenti o non richiesti.

5.5.2.2 Comprendere il termine “phishing”. Saper riconoscere un tentativo di phishing.

5.5.2.3 Conoscere il pericolo di infettare il computer con virus aprendo messaggi sconosciuti o allegati presenti nei messaggi.

5.5.2.4 Sapere cosa è una firma digitale.

5.5.3 Teoria della posta elettronica

5.5.3.1 Comprendere i vantaggi della posta elettronica, quali: rapidità di consegna, economicità, possibilità di usare la posta elettronica in luoghi diversi attraverso account basati su siti web.

5.5.3.2 Comprendere l’importanza della netiquette (galateo della rete): descrizione accurata dell’oggetto dei messaggi di posta elettronica, concisione nelle risposte, controllo ortografico della posta in uscita.

5.5.3.3 Essere consapevoli dei possibili problemi durante l’invio di file allegati, quali: limiti alle dimensioni del file, limitazioni sui tipi di file (ad esempio, file eseguibili).

5.5.3.4 Comprendere le differenza tra i campi “A”, “Copia conoscenza” (Cc), “Copia nascosta” (Ccn).

5.6 Uso della posta

5.6.1 Invio di un messaggio

5.6.1.1 Aprire, chiudere un programma di posta elettronica. Aprire, chiudere un messaggio.

elettronica 5.6.1.2 Creare un nuovo messaggio.

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

PRIMA AGRARIA, AGROALIM. E

AGROINDUSTRIA TECNOLOGIE INFORMATICHE

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QQQQ

SEZIONE TEMA RIF. CONOSCENZE 5.6.1.3 Inserire un indirizzo di posta elettronica nei campi “A”, “Copia

conoscenza” (Cc), “Copia nascosta” (Ccn).

5.6.1.4 Inserire un titolo nel campo “Oggetto”.

5.6.1.5 Copiare testo da un’altra fonte in un messaggio.

5.6.1.6 Allegare un file a un messaggio. Togliere un allegato da un messaggio.

5.6.1.7 Salvare una bozza di un messaggio.

5.6.1.8 Usare uno strumento di controllo ortografico e correggere gli errori di ortografia.

5.6.1.9 Inviare un messaggio, inviare un messaggio con alta/bassa priorità.

5.6.2 Ricevere un 5.6.2.1 Usare le funzioni “Rispondi” e “Rispondi a tutti”. messaggio 5.6.2.2 Inoltrare un messaggio. 5.6.2.3 Salvare un allegato su un’unità disco e aprire il file.

5.6.2.4 Visualizzare l’anteprima di stampa di un messaggio, stamparlo usando le opzioni di stampa disponibili.

5.6.3 Migliorare la produttività

5.6.3.1 Inserire, eliminare intestazioni visualizzate dalla posta in entrata, quali: mittente, oggetto, data.

5.6.3.2 Impostare una opzione per rispondere con, senza l’inserimento del messaggio originale.

5.6.3.3 Marcare un messaggio di posta elettronica. Smarcare un messaggio di posta elettronica.

5.6.3.4 Identificare un messaggio come letto, non letto. Marcare un messaggio come non letto, già letto.

5.6.3.5 Mostrare, nascondere le barre degli strumenti. Minimizzare, ripristinare la barra multifunzione.

5.6.3.6 Usare le funzioni di Guida in linea (help) del programma.

5.7 Gestione dei 5.7.1 Organizzazione 5.7.1.1 Creare un messaggio per mittente, oggetto, contenuto.

messaggi 5.7.1.2 Ordinare i messaggi per nome, per data, per dimensione.

5.7.1.3 Creare, eliminare una cartella di posta.

5.7.1.4 Spostare messaggi in una cartella.

5.7.1.5 Eliminare un messaggio. 5.7.1.6 Recuperare un messaggio dal cestino.

5.7.1.7 Svuotare il cestino.

5.7.2 Rubrica 5.7.2.1 Aggiungere dettagli di un contatto ad una rubrica. Eliminare dettagli di un contatto da una rubrica.

5.7.2.2 Aggiornare una rubrica a partire dalla posta in arrivo.

5.7.2.3 Creare, aggiornare una lista di distribuzione.

N.B. Gli obiettivi minimi sono evidenziati in grassetto. Le sigle alfanumeriche dopo ogni obiettivo indicano il legame tra le abilità così espresse e il quadro delle competenze di base corrispondenti all’ASSE MATEMATICO.

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

PRIMA AGRARIA, AGROALIM. E

AGROINDUSTRIA TECNOLOGIE INFORMATICHE

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QQQQ

GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LE VERIFICHE (valida per il primo biennio). VERIFICA INDICATORI PUNTEGGIO/VOTO

SCRITTA

1. CONOSCENZA DEI PROCEDIMENTI RISOLUTIVI (max. 40 punti) � completa e organica: 40 punti � solo nei casi più frequenti: 25 punti � frammentaria e superficiale: 10 punti � nulla: 0 punti 2. APPLICAZIONE PROCEDIMENTI (max. 35 punti) � corretta, completa, autonoma anche in situazioni nuove: 35 punti � solo nei casi più frequenti: 25 punti � commette errori anche in situazioni note: 10 punti � nulla: 0 punti 3. RISOLUZIONE DEI PROBLEMI RISPETTANDONE LA COERENZA LOGICA (max. 25 punti) � in modo corretto, ben organizzato: 25 punti � con qualche incertezza, ma rispettando una certa connessione logica: 15 punti � nessuna connessione logica, vengono associati in modo casuale passaggi contraddittori: 0 punti

1-12 13-23 24-35 36-47 48-59 60-69 70-79 80-89 90-95

96-100

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

ORALE

1. ACQUISIZIONE CONTENUTI E ANALISI DEI PROCEDIMENTI RISOLUTIVI DEI PROBLEMI PROPOSTI (max. 55 punti) � completa e organica: 55 punti � completa ma non approfondita: 40 punti � con imprecisioni: 25 punti � approssimativa, frammentaria, dimostrando scarsa conoscenza: 10 punti � nulla: 0 punti 2. CONOSCENZA E CAPACITA’ DI UTIZZO DEL LINGUAGGIO SPECIFICO (max. 15 punti) � in modo corretto: 15 punti � in modo incerto: 10 punti � in modo nullo: 0 punti 3. CAPACITA’ DI RIELABORAZIONE PERSONALE (max. 30 punti) � organizza in modo autonomo e completo contenuti e procedure: 30 punti � è autonomo nelle scelte di sintesi ma restano incertezze: 15 punti � deve essere guidato, dimostrando una sintesi parziale e imprecisa: 5 punti � nulla: 0 punti

1-12 13-23 24-35 36-47 48-59 60-69 70-79 80-89 90-95

96-100

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

LIVELLO

LIVELLO BASE NON RAGGIUNTO: 1 – 5 LIVELLO BASSO: 6 LIVELLO MEDIO: 7 – 8 LIVELLO ALTO: 9 - 10

Approvazione del Gruppo Disciplinare in base alle “LINEE GUIDA per il passaggio al nuovo ordinamento (D.P.R. 15 marzo 2010, articolo 8, comma 3)”.

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

PRIMA AGRARIA, AGROALIM. E

AGROINDUSTRIA SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

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PREREQUISITI Gli alunni dovranno possedere le capacità motorie di base (correre, saltare, lanciare, ecc.) acquisite nel corso della scuola media inferiore sia di tipo coordinativo (equilibrio, percezione spazio-tempo, ecc.) sia di tipo condizionali (forza, velocità, ecc.). OBIETTIVI GENERALI

1. Potenziamento fisiologico. 2. Sviluppo delle capacità coordinative e condizionali. 3. Conoscenza e pratica delle attività sportive. 4. Informazioni sulla tutela della salute e prevenzione degli infortuni. 5. Cenni di educazione alimentare. 6. Cenni sul problema del doping. 7. Relazione con l’ambiente naturale.

CONOSCENZE, CAPACITÀ E ABILITÀ

• Potenziamento fisiologico. Sviluppo della forza, della velocità, della resistenza, della mobilità articolare. Presa di coscienza del proprio corpo, dei propri limiti e delle proprie capacità motorie. Autonomia nel metodo di lavoro in palestra. • Sviluppo delle capacità coordinative e condizionali. Conoscenza dei giochi sportivi più diffusi. • Conoscenza e pratica delle attività sportive. Brevi azioni di gioco finalizzate all’attacco e alla difesa nella pallavolo,nella pallacanestro, nella pallamano, nel calcio, nel baseball. Studio degli schemi di gioco. Specialità dell’atletica leggera. Il rispetto delle regole sia di gioco sia comportamentali. Le regole dello sport individuale e collettivo. • Cenni di educazione alimentare. L’alimentazione più adatta e più efficace per una sana e salutare attività motoria e sportiva. Migliore stile di vita e conoscenza degli effetti di una sana attività motoria e sportiva. • Cenni sul problema del doping. La normativa dello sport e i pericoli per la salute e la vita. • Relazione con l’ambiente naturale. Il rispetto dell’ambiente correlato all’attività sportiva. • Informazioni sulla tutela della salute e prevenzione degli infortuni. Misure preventive applicabili.

Approvazione del Gruppo Disciplinare in base alle “LINEE GUIDA per il passaggio al nuovo ordinamento (D.P.R. 15 marzo 2010, articolo 8, comma 3)”.

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

SECONDA AGRARIA, AGROALIM. E

AGROINDUSTRIA SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

FINALITA’ - Concorrere alla formazione e allo sviluppo dell’area corporea e motoria della personalità sollecitando la conoscenza e la padronanza del proprio corpo mediante esperienze motorie varie e progressivamente più complesse. - Favorire la presa di coscienza della propria corporeità per superare le difficoltà e le contraddizioni tipiche dell’età ed arrivare alla formazione di una personalità equilibrata e stabile mediante: • consapevolezza delle proprie capacità e dei propri limiti e relativo sforzo per migliorarsi, • esperienze motorie di collaborazione e gestione di situazioni personali e relazionali. - Conseguire la consapevolezza del proprio stato di salute e benessere psico-fisico ottenuto con l’abitudine al movimento inteso come costume di vita trasferibile all’esterno della scuola (lavoro, tempo libero, salute). OBIETTIVI DIDATTICI A. Potenziamento delle capacità condizionali. Modulo 1 : LA RESISTENZA. Modulo 2 : LA FORZA. Modulo 3 . LA VELOCITA’. Modulo 4 : LA MOBILITA’ ARTICOLARE. CONOSCENZE · Conosce le capacità condizionali e quali sono gli apparati coinvolti. CAPACITA’ · Dimostra un significativo miglioramento delle proprie capacità condizionali. COMPETENZE · Individua le attività che sviluppano le diverse capacità condizionali. B. Sviluppo delle capacità coordinative. Modulo 1 : LA COORDINAZIONE DINAMICA GENERALE. Modulo 2 : LA COORDINAZIONE OCULO-MUSCOLARE. Modulo 3 : L’EQUILIBRIO. Modulo 4 : IL TEMPISMO. CONOSCENZE · Conosce le capacità coordinative e l’importanza dell’intervento delle funzioni neuromuscolari. CAPACITA’ · Attua movimenti complessi in forma economica e in situazioni variabili. COMPETENZE · Individua le attività che sollecitano le funzioni neuromuscolari. C. Conoscenza e pratica delle attività sportive. Modulo 1 : GIOCHI DI SQUADRA. Modulo 2 : DISCIPLINE SPORTIVE INDIVIDUALI. CONOSCENZE · Conosce le regole di due giochi sportivi e di due discipline individuali. CAPACITA’ · Esegue i fondamentali individuali dei giochi di squadra proposti e i gesti tecnici delle discipline affrontate. COMPETENZE · Sa individuare gli errori di esecuzione. · Sa applicare e rispettare le regole. D. Espressività corporea. Modulo 1 : PRESA DI COSCIENZA DEL CORPO STATICO. Modulo 2 : DANZA POPOLARE. Modulo 3 : COMBINAZIONI COREOGRAFICHE.

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

SECONDA AGRARIA, AGROALIM. E

AGROINDUSTRIA SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

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CONOSCENZE · Conosce le diverse possibilità di espressione del corpo. · Conosce la successione delle combinazioni proposte. CAPACITA’ · Esegue correttamente le combinazioni proposte. · Si esprime col corpo in movimento in modo fluido e armonico. COMPETENZE · Interpreta in modo personale le combinazioni proposte. E. Benessere e sicurezza: educazione alla salute. Modulo 1 : NORME DI IGIENE. Modulo 2 : IL CORPO UMANO. Modulo 3 : TRAUMATOLOGIA E PRIMO SOCCORSO. Modulo 4 : PROBLEMATICHE GIOVANILI. Modulo 5 : PARTECIPAZIONE ALL’ATTIVITA’ PRATICA. CONOSCENZE · Conosce l’anatomia e la funzionalità degli apparati inerenti all’attività fisica proposta. · Conosce i principali traumi e le norme elementari di pronto soccorso. · Conosce i rischi per la salute derivanti da errate abitudini di vita. CAPACITA’ · E’ in grado di riconoscere le connessioni tra i vari apparati e le attività fisiche. · Sa come prevenire gli infortuni e risolvere le più semplici problematiche. · Sa come evitare errate abitudini di vita. COMPETENZE · Applica le proprie conoscenze per migliorare il proprio benessere psico-fisico. OBIETTIVI E CONTENUTI MINIMI A. Potenziamento delle capacità condizionali. - Essere in grado di definire le capacità condizionali e saper individuare le attività per migliorarle. - RESISTENZA: essere in grado di eseguire un lavoro senza interruzioni e raggiungere il minimo richiesto. - FORZA: essere in grado di esprimere tensioni muscolari che consentano lo svolgimento di esercizi corretti. - VELOCITA’: essere in grado di eseguire velocemente un’azione motoria che consenta l’efficacia del gesto. - MOBILITA’ ARTICOLARE: essere in grado di compiere movimenti con la fisiologica escursione articolare. B. Sviluppo delle capacità coordinative. - Essere in grado di definire le capacità coordinative e saper individuare le attività per migliorarle. - Essere in grado di svolgere tutto l’esercizio, pur con qualche imprecisione, ma in modo efficace. C. Conoscenza e pratica delle attività sportive. - Conoscere e applicare le regole e i fondamentali di un gioco sportivo e di una specialità individuale a scelta. - Essere in grado di eseguire, pur con qualche imprecisione, il gesto di un gioco sportivo di squadra o di una specialità individuale in modo efficace. D. Espressività corporea. - Eseguire correttamente le combinazioni proposte. - Essere in grado di eseguire una sequenza di movimenti proposta o di libera ideazione in modo corretto e a ritmo. E. Benessere e sicurezza: educazione alla salute. - Essere in grado di definire le norme principali per il mantenimento della salute dinamica. - Sa riferire in modo semplice, essenziale comprensibile gli argomenti svolti durante l’anno. - Partecipare all’attività e dimostrare l’impegno minimo richiesto. Evitare di sottrarsi alle attività proposte.

Approvazione del Gruppo Disciplinare in base alle “LINEE GUIDA per il passaggio al nuovo ordinamento (D.P.R. 15 marzo 2010, articolo 8, comma 3)”.

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

TRIENNIO PNI-TRADIZIONALE CERERE UNITARIO EDUCAZIONE FISICA

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

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OBIETTIVI DIDATTICI A. Potenziamento delle capacità condizionali. Modulo 1 : LA RESISTENZA. Modulo 2 : LA FORZA. Modulo 3 . LA VELOCITA’. Modulo 4 : LA MOBILITA’ ARTICOLARE. CONOSCENZE Conosce le capacità condizionali e le principali metodiche di allenamento. CAPACITA’ Dimostra un significativo miglioramento delle proprie capacità condizionali e le sa utilizzare in modo adeguato nei vari gesti sportivi. COMPETENZE E’ in grado di applicare le metodiche di incremento delle capacità condizionali. B. Sviluppo delle capacità coordinative. Modulo 1 : LA COORDINAZIONE DINAMICA GENERALE. Modulo 2 : LA COORDINAZIONE OCULO-MUSCOLARE. Modulo 3 : L’EQUILIBRIO. Modulo 4 : IL TEMPISMO. CONOSCENZE Conosce le capacità coordinative e i meccanismi di connessione tra sistema nervoso centrale e movimento. CAPACITA’ Utilizza le capacità coordinative in modo adeguato alle diverse esperienze e ai vari contenuti tecnici. COMPETENZE Individua i fattori che condizionano le capacità coordinative e li sa applicare per migliorarle. C. Conoscenza e pratica delle attività sportive. Modulo 1 : GIOCHI DI SQUADRA. Modulo 2 : DISCIPLINE SPORTIVE INDIVIDUALI. CONOSCENZE Conosce il regolamento tecnico di due giochi sportivi e di due discipline individuali. CAPACITA’ Esegue con padronanza i fondamentali individuali e di squadra dei giochi sportivi e i gesti tecnici delle discipline affrontate. COMPETENZE Sa fare gioco di squadra. Individua gli errori di esecuzione e li sa correggere. D. Espressività corporea. Modulo 1 : PRESA DI COSCIENZA DEL CORPO STATICO. Modulo 2 : DANZA POPOLARE. Modulo 3 : COMBINAZIONI COREOGRAFICHE. CONOSCENZE Conosce le diverse possibilità di espressione del corpo. Conosce la successione delle combinazioni proposte. CAPACITA’ Esegue correttamente le combinazioni proposte. Si esprime col corpo in movimento in modo fluido e armonico. COMPETENZE Interpreta in modo personale e creativo le combinazioni coreografiche.

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

TRIENNIO PNI-TRADIZIONALE CERERE UNITARIO EDUCAZIONE FISICA

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E. Benessere e sicurezza: educazione alla salute. Modulo 1 : IL CORPO UMANO. Modulo 2 : TRAUMATOLOGIA E PRIMO SOCCORSO. Modulo 3 : PROBLEMATICHE GIOVANILI. Modulo 4 : PARTECIPAZIONE ALL’ATTIVITA’ PRATICA. CONOSCENZE Conosce l’anatomia e la funzionalità degli apparati inerenti all’attività fisica proposta. Conosce i principali traumi e le norme di primo soccorso. Conosce i rischi per la salute derivanti da errate abitudini di vita. CAPACITA’ E’ in grado di riconoscere le connessioni tra i vari apparati e le attività fisiche. Sa come prevenire gli infortuni e come comportarsi in caso di incidenti. Sa come evitare errate abitudini di vita. COMPETENZE Organizza le proprie conoscenze per migliorare il proprio benessere psico-fisico. OBIETTIVI E CONTENUTI MINIMI A. Potenziamento delle capacità condizionali. Essere consapevole del percorso effettuato per conseguire il miglioramento delle capacità condizionali. RESISTENZA: essere in grado di eseguire un lavoro senza interruzioni e raggiungere il minimo richiesto. FORZA: essere in grado di esprimere tensioni muscolari che consentano lo svolgimento di esercizi corretti. VELOCITA’: essere in grado di eseguire velocemente un’azione motoria che consenta l’efficacia del gesto. MOBILITA’ ARTICOLARE: essere in grado di compiere movimenti con la fisiologica escursione articolare. B. Sviluppo delle capacità coordinative. Essere consapevole del percorso effettuato per conseguire il miglioramento delle capacità coordinative. Essere in grado di svolgere tutto l’esercizio, pur con qualche imprecisione, ma in modo efficace. C. Conoscenza e pratica delle attività sportive. Essere consapevole del percorso effettuato per praticare almeno un gioco sportivo e una specialità individuale. Essere in grado di eseguire, pur con qualche imprecisione, il gesto di un gioco sportivo di squadra o di una specialità individuale in modo efficace. D. Espressività corporea. Eseguire correttamente le combinazioni proposte e saper creare una combinazione coreografica. Essere in grado di eseguire una sequenza di movimenti proposta o di libera ideazione in modo corretto e a ritmo. E. Benessere e sicurezza: educazione alla salute. Essere consapevole del percorso da effettuarsi per il mantenimento della salute dinamica. Sa riferire in modo semplice, essenziale comprensibile gli argomenti svolti durante l’anno. Partecipare all’attività e dimostrare l’impegno minimo richiesto. Evitare di sottrarsi alle attività proposte. METODOLOGIA Applicare il programma e realizzarne la scansione nel tempo in relazione all’ambiente e alle strutture a disposizione. Rendere l’allievo con le sue esigenze psico-fisiche protagonista del processo educativo che tenga conto della sua personalità e della sua evoluzione. Fare in modo che la successione di sforzi e di carichi corrisponda e rispetti le leggi fisiologiche. Garantire a ciascun allievo la possibilità di trarre giovamento dall’attività motoria e di partecipare alla vita di gruppo. Utilizzare attività idonee a colmare eventuali lacune (in itinere; corsi di recupero). Intendere l’agonismo come impegno per dare il meglio di se stessi nel confronto con gli altri.

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

TRIENNIO PNI-TRADIZIONALE CERERE UNITARIO EDUCAZIONE FISICA

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

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Si utilizzeranno prevalentemente lezioni pratiche, con esercitazioni individuali, di coppia e di gruppo; lezioni frontali; lavori di gruppo. VERIFICHE E VALUTAZIONI Criteri di valutazione Per la valutazione si fa riferimento alle indicazioni e alla scala di misurazione fornite nella parte didattica del P.O.F. e a quanto concordato nella riunione per materie. Si allegano le griglie di valutazione delle prove previste. In particolare la valutazione quadrimestrale e finale dovrà tenere conto:

• dei risultati ottenuti. • dei progressi effettivamente raggiunti in base alle capacità potenziali e ai livelli di partenza. • della partecipazione, dell’impegno e dell’interesse dimostrati durante le lezioni.

Modalità e tipologie di verifica Verranno attuate verifiche: - formative con controllo in itinere del processo educativo e di apprendimento (osservazione diretta e sistematica durante la lezione). - sommative con controllo dei risultati ottenuti nelle singole attività (test, prove pratiche, questionari, prove strutturate e semi-strutturate, ricerche e approfondimenti individuali e/o di gruppo, colloqui). Allegati:

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLE PROVE PRATICHE DI EDUCAZIONE FISICA Descrittori per la verifica della resistenza:

• Si rifiuta di svolgere l’attività proposta. • Inizia l’attività, ma non la porta a termine. • Esegue l’attività richiesta con continue interruzioni. • Esegue l’attività richiesta senza interruzioni, ma non raggiunge il minimo richiesto. • Esegue l’attività richiesta senza interruzioni e raggiunge il minimo richiesto dall’insegnante. • Svolge l’attività proposta distribuendo la fatica nel tempo richiesto. • Svolge l’attività proposta raggiungendo una valida prestazione.

Le altre capacità condizionali verranno verificate come capacità applicate ai gesti atletici o ad altre attività di tipo coordinativo. Descrittori per la verifica delle capacità coordinative:

• Si rifiuta di svolgere l’esercizio. • Dimostra molte difficoltà durante lo svolgimento dell’esercizio. • Dimostra difficoltà durante lo svolgimento dell’esercizio. • Esegue in modo impreciso e difficoltoso l’esercizio. • Riesce a svolgere tutto l’esercizio con qualche imprecisione. • Esegue tutto l’esercizio in modo corretto. • Esegue tutto l’esercizio in modo corretto, sicuro e fluido. • Esegue tutto l’esercizio utilizzando al massimo anche le capacità condizionali. • Esegue tutto l’esercizio apportando anche contributi personali.

Descrittori per la verifica dei giochi di squadra:

• Si rifiuta di giocare o di svolgere l’esercizio. • Non sa eseguire i fondamentali. • Esegue i fondamentali con molta difficoltà. • Esegue i fondamentali in modo impreciso ed approssimativo. • Esegue correttamente i fondamentali.

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

TRIENNIO PNI-TRADIZIONALE CERERE UNITARIO EDUCAZIONE FISICA

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• Esegue correttamente i fondamentali, a volte li sa applicare nelle dinamiche di gioco. • Utilizza sempre correttamente i fondamentali nelle dinamiche di gioco. • A volte sa applicare anche soluzioni tattiche adeguate alle varie problematiche di gioco. • Applica sempre soluzioni tattiche adeguate alle varie problematiche di gioco.

Descrittori per le verifiche dell’espressività corporea:

• Non esegue alcun movimento • Partecipa all’attività manifestando evidente disinteresse • Partecipa all’attività accettando gli stimoli proposti in modo superficiale ed eseguendo in modo

scorretto • Partecipa all’attività eseguendo in modo corretto • Partecipa all’attività eseguendo in modo corretto e a ritmo • Partecipa all’attività in modo personale ed esegue correttamente e a ritmo • Partecipa all’attività con esecuzione corretta, a ritmo e personale, apportando contributi creativi

Vista le peculiarità della materia la scala di misurazione si riferisce a prove che verificano le abilità motorie oggettive. La valutazione finale potrà prevedere anche una valutazione quantitativa per quanto riguarda l’impegno, l’interesse e la partecipazione.

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLE PROVE TEORICHE DI EDUCAZIONE FISICA (prove orali e/o strutturate e semistrutturate)

Per le prove a punteggio, i cui valori vengono attribuiti tenendo conto dei criteri valutativi della seguente griglia, la soglia della sufficienza è rappresentata dal raggiungimento del 50/60% (a seconda del grado di difficoltà della prova) del punteggio finale.

OBIETTIVO DESCRITTORE INDICATORE DI LIVELLO PUNTI

Conoscenza dei contenuti specifici e relativi al contesto.

- Il candidato conosce gli argomenti richiesti.

· In modo gravemente lacunoso. · In modo generico, con lacune e scorrettezze. · In modo approssimativo e con alcune imprecisioni. · In modo essenziale e complessivamente corretto. · In modo completo ed esauriente. · In modo approfondito e dettagliato.

1 2 2,5 3 4 5

Competenze linguistiche e/o specifiche (correttezza formale, uso del lessico specifico, calcolo).

Il candidato si esprime: -applicando le proprie conoscenze ortografiche, morfosintattiche, lessicali e di lessico specifico. -applicando la teoria alla pratica.

· In modo gravemente scorretto tale da impedirne la comprensione/in modo scorretto. · In modo scorretto/con una terminologia impropria. · In modo non sempre corretto ma globalmente comprensibile/in modo semplice ma corretto. · In modo per lo più appropriato. · In modo chiaro e corretto e appropriato. · In modo chiaro, corretto, scorrevole e con ricchezza lessicale/in modo completo e preciso.

1 1,5 2 2,5 2,5 3

Capacità -di sintesi. -logiche. -di rielaborazione.

· Nessi logici assenti, sintesi impropria, nessuna rielaborazione personale. · Nessi logici appena accennati, sintesi poco efficace, scarsa rielaborazione. · Nessi logici non del tutto esplicitati e poco coerenti, sintesi incompleta, rielaborazione meccanica. · Nessi logici esplicitati in modo semplice, sintesi non del tutto esauriente, rielaborazione meccanica. · Nessi logici appropriati e sviluppati, sintesi efficace, rielaborazione con scarso senso critico. · Coerenza logica,sintesi efficace e appropriata, rielaborazione critica e personale.

0,5

0,5 1 1

1,5 2

PUNTEGGIO PARZIALE /10

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

TERZA PNI-TRADIZIONALE CHIMICA ORGANICA ED ESERCITAZIONI

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FINALITA’ Lo studio della chimica organica intende promuovere: 1. il consolidamento degli obiettivi fissati per la classe seconda; 2. lo sviluppo dello spirito di appartenenza alla classe e dello spirito di solidarietà; 3. la partecipazione attiva al dialogo educativo ed acquisizione di metodi atti ad una adeguata analisi, sintesi e

interpretazione dei fenomeni; 4. la capacità di eseguire ed illustrare le esperienze di laboratorio. OBIETTIVI GENERALI 1. Sviluppo delle capacità di ascolto e comprensione, fissare concetti e contenuti fondamentali e mantenerli

nel tempo. 2. Acquisire il linguaggio specifico della disciplina. 3. Conoscere le proprietà delle soluzioni e le interazioni con il mezzo acquoso. 4. Conoscere le principali reazioni della chimica organica, la chimica del carbonio, idrocarburi e aromatici,

derivati ossigenati. 5. Svolgere e interpretare correttamente le operazioni fondamentali di tecnica di laboratorio utilizzando le

regole che l’insegnante ha esposto.

FASI CONOSCENZE ABILITA’ U.D. 1 CHIMICA ORGANICA.

1.1 Chimica del carbonio.

Gruppi funzionali tipici. Struttura del C, molecole sature, insature. Isomeria. Idrocarburi alifatici: strutture, proprietà chimico-fisiche degli alcani, alcheni, alchini. Idrocarburi aromatici e mesomeria. Derivati ossigenati: alcoli, aldeidi, chetoni, acidi carbossilici, eteri, anidridi, acetali, esteri.

Saper costruire Formule grezze, razionali, di struttura e riconoscere i gruppi funzionali delle molecole organiche. Saper assegnare il nome ad un composto organico nota la sua formula e viceversa.

1.2 Reazioni.

Principali tipi di reazioni organiche. Nomenclatura dei composti e regole. Glucidi, lipidi, amminoacidi e protidi. Comportamento chimico delle molecole biologicamente più importanti.

Saper riconoscere le principali reazioni dei gruppi funzionali. Saper descrivere la funzionalità e la struttura delle biomolecole più importanti.

U.D. 2 ATTIVITA’ LABORATORIALI.

2.1 Esercitazioni.

Preparazione di soluzioni a diversa concentrazione. Bilance analitiche e tecniche. Metodiche analitiche dell’analisi qualitativa per via umida nella ricerca sistematica dei cationi e degli anioni.

Preparare le soluzioni secondo i diversi tipi di concentrazione. Uso delle bilance. Eseguire le metodiche analitiche e interpretare correttamente i risultati.

TIPOLOGIA E NUMERO DELLE VERIFICHE 1° PERIODO N° 1 VERIFICA ORALE, N° 1 SCRITTA e N° 1 PRATICA 2° PERIODO N° 2 VERIFICHE ORALI, N° 1 SCRITTA e N° 2 PRATICHE

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

TERZA PNI-TRADIZIONALE CHIMICA ORGANICA ED ESERCITAZIONI

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LE VERIFICHE (valida per il triennio). VERIFICA INDICATORI PUNTEGGIO/VOTO

SCRITTA

1. CONOSCENZA DEI PROCEDIMENTI RISOLUTIVI E DELLE TECNICHE DI CALCOLO (max. 40 punti) � completa e organica: 40 punti � solo nei casi più frequenti: 25 punti � frammentaria e superficiale: 10 punti � nulla: 0 punti 2. APPLICAZIONE PROCEDIMENTI RISOLUTIVI E TECNICHE DI CALCOLO (max. 35 punti) � corretta, completa, autonoma anche in situazioni nuove: 35 punti � solo nei casi più frequenti: 25 punti � commette errori anche in situazioni note: 10 punti � nulla: 0 punti 3. RISOLUZIONE DEI PROBLEMI RISPETTANDONE LA COERENZA LOGICA (max. 25 punti) � in modo corretto, ben organizzato: 25 punti � con qualche incertezza, ma rispettando una certa connessione logica: 15 punti � nessuna connessione logica, i passaggi vengono associati in modo casuale: 0 punti

1-12 13-23 24-35 36-47 48-59 60-69 70-79 80-89 90-95

96-100

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

ORALE

1. ACQUISIZIONE CONTENUTI E ANALISI DEI PROCEDIMENTI RISOLUTIVI (max. 55 punti) � completa e organica: 55 punti � completa ma non approfondita: 40 punti � con imprecisioni: 25 punti � approssimativa, frammentaria, dimostrando scarsa conoscenza: 10 punti � nulla: 0 punti 2. CONOSCENZA E CAPACITA’ DI UTIZZO DEL LINGUAGGIO SPECIFICO (max. 15 punti) � in modo corretto: 15 punti � in modo incerto: 10 punti � in modo nullo: 0 punti 3. CAPACITA’ DI RIELABORAZIONE PERSONALE (max. 30 punti) � organizza in modo autonomo e completo contenuti e procedure: 30 punti � è autonomo nelle scelte di sintesi ma restano incertezze: 15 punti � deve essere guidato, dimostrando una sintesi parziale e imprecisa: 5 punti � nulla: 0 punti

1-12 13-23 24-35 36-47 48-59 60-69 70-79 80-89 90-95

96-100

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

1. INFORMAZIONE (capacità di acquisire dati e fatti)

- informa in modo esatto e veritiero: 15 p.ti - informa in modo veritiero ma non del tutto preciso: 10 p.ti - informa in modo non veritiero e impreciso: 1 p.to

2. COMPLETEZZA -espone tutti gli elementi significativi: 15 p.ti -omette qualche elemento essenziale: 5 p.ti -tralascia molti elementi significativi: 1p.to

3. IDENTIFICAZIONE DELLO SCOPO DELL’ESPERIENZA

-identifica in modo corretto lo scopo dell’esperienza: 15 p.ti -identifica in modo generico lo scopo dell’esperienza: 10 p.ti -non identifica lo scopo dell’esperienza: 1 p.to

4. ORGANIZZAZIONE DEI DATI

-esprime correttamente e ordinatamente i dati: 15 p.ti -organizza i dati con imprecisioni: 10 p.ti -organizza male i dati: 1 p.to

5. ELABORAZIONE DEI DATI

-elabora correttamente i dati: 15 p.ti -elabora i dati con imprecisioni e/o errori di calcolo: 5 p.ti -elabora i calcoli con errori di ragionamento: 1 p.to

6. RAPPRESENTAZIONE GRAFICA

-traccia il grafico rispettando le regole stabilite: 10 p.ti -traccia il grafico rispettando solo le regole essenziali: 5 p.ti -non rispetta le regole essenziali stabilite: 1 p.to

PRATICA

7. VALUTAZIONE DEI RISULTATI

-esprime giudizi appropriati: 15 p.ti -riferisce correttamente i risultati senza esprimere giudizi: 10 p.ti -riferisce scorrettamente i risultati ed esprime giudizi errati. 1 p.to

1-12 13-23 24-35 36-47 48-59 60-69 70-79 80-89 90-95

96-100

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUARTA PNI-TRADIZIONALE CHIMICA AGRARIA ED ESERCITAZIONI

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

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FINALITA’ Lo studio della chimica agraria intende promuovere: 1. Consolidamento degli obiettivi della classe precedente. 2. Miglioramento progressivo delle capacità di un lavoro autonomo e articolato. 3. Acquisizione di conoscenze e di metodi atti ad una corretta ed adeguata analisi, sintesi ed interpretazione

dei fenomeni. 4. Essere in grado di eseguire, illustrare ed interpretare correttamente le analisi di laboratorio. OBIETTIVI GENERALI 1. Affinamento delle capacità di analisi e sintesi di un testo con particolare riferimento alle capacità di

visualizzare nel testo i contenuti più significativi e di legarli agli appunti presi. 2. Capacità di rielaborazione ed esporre in maniera personale le nozioni recepite mediante il linguaggio

specifico. 3. Essere in grado di eseguire ed interpretare le analisi di laboratorio.

FASI CONOSCENZE ABILITA’ U.D. 1 INTRODUZIONE.

1.1 Chimica organica. Glucidi, gliceridi, ammine, ammidi, aminoacidi, proteine. Formule e principali reazioni.

U.D. 2 I CONCIMI.

2.1 I concimi. Concimi chimici, organici, liquidi, naturali.

Saper classificare i concimi secondo i diversi parametri. Saper riconoscere le caratteristiche peculiari dei vari concimi.

U.D. 3 CHIMICA DEL SUOLO.

3.2 Pedogenesi. Costituenti mineralogici e granulometrici del suolo agrario, genesi, interazione con i nutritivi e vegetali, il profilo pedogenetico.

Saper distinguere i costituenti minerali ed organici del suolo agrario. Saper identificare il profilo pedogenetico di un suolo agrario

3.3 La sostanza organica. Humus, processo di umificazione. Saper descrivere l’humus e l’insieme di processi alla base della sua formazione.

3.4 Potere assorbente. I colloidi del suolo, la capacità di scambio cationica ed anionica.

Illustrare i fenomeni di flocculazione delle particelle colloidali e le leggi che regolano gli scambi.

3.5 Reazione del suolo. Suoli acidi/basici/alcalini, potere tampone, correzione suoli anomali per pH.

Indicare i metodi e le sostanze atti alla correzione dei suoli anomali.

U.D. 4 CHIMICA VEGETALE.

4.1 Nutrizione vegetale. Meccanismi di assunzione idrica, minerale, di trasferimento e di assimilazione dei nutrienti nei vegetali.

Saper indicare le vie fisiologiche e metaboliche dell’assunzione e trasferimento.

U.D. 5 ATTIVITA’ LABORATORIALI

5.1 Esercitazioni.

La concentrazione delle soluzioni. Titolazioni. Calcolo del pH di soluzioni di acidi e basi, forti e deboli. Conferma qualitativa dei concimi. Idrolisi e soluzioni tampone.

Preparare soluzioni titolate. Esecuzione delle metodiche analitiche ed interpretare i risultati.

TIPOLOGIA E NUMERO DELLE VERIFICHE 1° PERIODO N° 1 VERIFICA ORALE, N° 1 SCRITTA e N° 1 PRATICA 2° PERIODO N° 2 VERIFICHE ORALI, N° 1 SCRITTA e N° 2 PRATICHE GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LE VERIFICHE (indicata in terza).

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUINTA PNI-TRADIZIONALE INDUSTRIE AGRARIE ED ESERCITAZIONI

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

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FINALITA’ 1. Lo studio delle industrie agrarie intende promuovere: 2. L’acquisizione di un metodo scientifico e il raggiungimento di una piena autonomia nella gestione del

lavoro e la consapevolezza di un ruolo guida; 3. Saper proporre, scegliere e organizzare il proprio percorso educativo; 4. La conoscenza delle principali problematiche attinenti le filiere agroalimentari e capacità di analisi critica

anche relativamente all’interpretazione degli esiti delle analisi di laboratorio. OBIETTIVI GENERALI 1. Identificare e rappresentare correttamente gli elementi di un processo produttivo nell’industria

agroalimentare. 2. Comprendere gli scopi e le finalità delle tecnologie agroalimentari in relazione all’esigenza di trasformare e

conservare un prodotto. 3. Sapere valutare gli aspetti quali-quantitativi che interessano lo sviluppo della disciplina anche alla luce di

una corretta interpretazione dei risultati analitici. 4. Conoscere ed analizzare criticamente vantaggi e svantaggi che un determinato trattamento tecnologico

comporta sull’uomo e sulla natura.

FASI CONOSCENZE ABILITA’ U.D. 1 INTRODUZIONE.

1.1 Ripasso contenuti. Ripasso e consolidamento delle conoscenze già acquisite. Descrivere ed illustrare le molecole più importanti delle industrie agrarie.

U.D. 2 INDUSTRIA ENOLOGICA.

2.1 La materia prima: l’uva, lieviti; additivi.

Aspetti quali-quantitativi della materia prima, con riferimenti alle trasformazioni in mosto e vino (maturazione dell’uva, ammostamento, il mosto). I lieviti alcolici e loro utilizzo, altri microrganismi. La SO2: applicazioni, funzioni.

Saper distinguere gli aspetti qualitativi della materia prima impiegata. Saper descrivere funzioni e caratteristiche dei lieviti. Saper descrivere le funzioni dell’SO2.

2.2 La trasformazione e la stabilizzazione.

Vinificazione: fermentazione alcolica, secondarie e loro chimismi. Il vino: composizione media, correzioni. Trattamenti atti al conseguimento della limpidezza e della stabilità biochimica, difetti, malattie.

Saper descrivere le fasi di lavorazione della vinificazione. Saper identificare i parametri di composizione medi del vino. Saper esemplificare i trattamenti di chiarificazione. Saper descrivere difetti e possibili malattie del vino.

2.3 Il prodotto finito. Maturità del vino, invecchiamento, imbottigliamento, classificazione, principali norme italiane in ambito enologico. L’esame organolettico del vino.

Saper descrivere i fenomeni legati all’invecchiamento. Saper classificare i vini italiani.

2.4 L’aceto. La filiera produttiva, la fermentazione acetica, composizione, normativa, alterazioni.

Sapere le caratteristiche principali dell’aceto commerciale.

U.D. 3 INDUSTRIA LATTIERO CASEARIA.

3.1 La materia prima. Il latte: definizioni, composizione, indici chimico-fisici, fattori che influenzano la composizione centesimale.

Saper definire il latte e la sua complessità multifase.

3.2 Microbiologia, bonifica, conservazione.

Microrganismi utili e dannosi ed altre cellule; processi di risanamento e conservazione del latte ad uso alimentare.

Saper definire i principali metodi di risanamento e la loro efficacia / efficienza.

3.3 Caseificazione. Coagulazione del latte, fenomeni fisici e biochimici; caglio, enzimi coagulanti, succedanei.

Descrivere i processi di trasformazione sotto il profilo tecnologico e biochimico.

3.4 Il formaggio. Costituenti, stagionatura, classificazione, difetti, alterazioni.

Conoscere le trasformazioni che avvengono durante la stagionatura.

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUINTA PNI-TRADIZIONALE INDUSTRIE AGRARIE ED ESERCITAZIONI

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

FASI CONOSCENZE ABILITA’

3.5 Burrificazione: la crema.

Preparazione della crema, caratteristiche, maturazione.

Saper identificare la composizione tipica della crema di latte. Saper descrivere i metodi di ottenimento della crema di latte.

3.6 Zangolatura. Processi di trasformazione della crema in burro, il burro, composizione, normativa, difetti, alterazioni; succedanei (margarina).

Saper descrivere i metodi di ottenimento del burro. Saper descrivere la composizione media tipica del burro. Saper prevedere le possibili alterazioni del burro.

U.D. 3 INDUSTRIA LATTIERO CASEARIA.

3.1 La materia prima. Il latte: definizioni, composizione, indici chimico-fisici, fattori che influenzano la composizione centesimale.

Saper definire il latte e la sua complessità multifase.

3.2 Microbiologia, bonifica, conservazione.

Microrganismi utili e dannosi ed altre cellule; processi di risanamento e conservazione del latte ad uso alimentare.

Saper definire i principali metodi di risanamento e la loro efficacia / efficienza.

3.3 Caseificazione. Coagulazione del latte, fenomeni fisici e biochimici; caglio, enzimi coagulanti, succedanei.

Descrivere i processi di trasformazione sotto il profilo tecnologico e biochimico.

3.4 Il formaggio. Costituenti, stagionatura, classificazione, difetti, alterazioni.

Conoscere le trasformazioni che avvengono durante la stagionatura.

3.5 Burrificazione: la crema.

Preparazione della crema, caratteristiche, maturazione.

Saper identificare la composizione tipica della crema di latte. Saper descrivere i metodi di ottenimento della crema di latte.

3.6 Zangolatura. Processi di trasformazione della crema in burro, il burro, composizione, normativa, difetti, alterazioni; succedanei (margarina).

Saper descrivere i metodi di ottenimento del burro. Saper descrivere la composizione media tipica del burro. Saper prevedere le possibili alterazioni del burro.

U.D. 4 INDUSTRIA OLEARIA.

4.1 La materia prima. Costituenti della drupa. Saper descrivere la materia prima.

4.2 La tecnologia di trasformazione.

Aspetti tecnologici del processo; l’olio: costituenti, difetti, alterazioni, conservazione.

Saper descrivere le principali fasi di lavorazione dell’olio.

4.3 Normativa vigente. Classificazione degli oli d’oliva. Saper classificare gli oli d’oliva e riconoscere le tipologie dei prodotti in commercio.

U.D. 5 ATTIVITA’ LABORATORIALI.

5.1 Vino.

Principali determinazioni analitiche quali-quantitative del mosto (zuccheri riducenti con metodo Fehling e densimetrico) e del vino (grado alcolico con ebulliometro di Malligand, anidride solforosa totale, acidità totale e volatile, Polifenoli totali metodo Folin.Chocalteu, metanolo).

Sapere svolgere la degustazione del vino e saperne valutare gli aspetti organolettici.

5.2 Latte e derivati. Principali determinazioni analitiche quali-quantitative sul latte (pH, densità, acidità titolabile, grassi totali, proteine totali).

Saper esprimere un giudizio di integrità del latte sulla base dei test eseguiti.

TIPOLOGIA E NUMERO DELLE VERIFICHE 1° PERIODO N° 1 VERIFICA ORALE, N° 1 SCRITTA e N° 1 PRATICA 2° PERIODO N° 2 VERIFICHE ORALI, N° 1 SCRITTA e N° 2 PRATICHE GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LE VERIFICHE (indicata in terza).

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

PRIMA AGRARIA, AGROALIM. E

AGROINDUSTRIA SCIENZE INTEGRATE (CHIMICA)

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

Il docente di “Scienze integrate (Chimica)” concorre a far conseguire allo studente, al termine del percorso quinquennale, risultati di apprendimento che lo mettono in grado di:

1. utilizzare modelli appropriati per investigare su fenomeni e interpretare dati sperimentali; 2. riconoscere, nei diversi campi disciplinari studiati, i criteri scientifici di affidabilità delle conoscenze e delle conclusioni che vi

afferiscono; 3. utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare; 4. padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della

persona, dell’ambiente e del territorio; 5. utilizzare, in contesti di ricerca applicata, procedure e tecniche per trovare soluzioni innovative e migliorative, in relazione ai

campi di propria competenza; 6. utilizzare gli strumenti culturali e metodologici acquisiti per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla

realtà, ai suoi fenomeni e ai suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente; 7. collocare le scoperte scientifiche e le innovazioni tecnologiche in una dimensione storico-culturale ed etica, nella consapevolezza

della storicità dei saperi.

Primo biennio Ai fini del raggiungimento dei risultati di apprendimento sopra riportati in esito al percorso quinquennale, nel primo biennio il docente persegue, nella propria azione didattica ed educativa, l’obiettivo prioritario di far acquisire allo studente le competenze di base attese a conclusione dell’obbligo di istruzione, di seguito richiamate:

• osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità;

• analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza;

• essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate.

L’articolazione dell’insegnamento di “Scienze integrate (Chimica)” in conoscenze e abilità è di seguito indicata quale orientamento per la progettazione didattica del docente in relazione alle scelte compiute nell’ambito della programmazione collegiale del Consiglio di classe.

Il docente valorizza, nel percorso dello studente, l’apporto di tutte le discipline relative all’asse scientifico- tecnologico, con i loro specifici linguaggi. A tale scopo, per l’apprendimento della chimica e nella prospettiva dell’integrazione delle discipline sperimentali, organizza il percorso d’insegnamento-apprendimento assegnando un ruolo centrale all’attività laboratoriale, alla riflessione su quanto sperimentato, alle connessioni che si creano fra i concetti implicati.

Conoscenze Abilità Grandezze fisiche fondamentali e derivate, strumenti di misura, tecniche di separazione dei sistemi omogenei ed eterogenei. Il modello particellare (concetti di atomo, molecola e ioni) e le spiegazioni delle trasformazioni fisiche (passaggi di stato) e delle trasformazioni chimiche. Le leggi ponderali della chimica e l’ipotesi atomico – molecolare. Le evidenze sperimentali di una sostanza pura (mediante la misura della densità, del punto di fusione e/o del punto di ebollizione) e nozioni sulla lettura delle etichette e sui simboli di pericolosità di elementi e composti. La quantità chimica: massa atomica, massa molecolare, mole, costante di Avogadro. L’organizzazione microscopica del gas ideale, le leggi dei gas e volume molare. Le particelle fondamentali dell’atomo: numero atomico, numero di massa, isotopi. Le evidenze sperimentali del modello atomico a strati e la organizzazione elettronica degli elementi. Il modello atomico ad orbitali. Forma e proprietà del sistema periodico: metalli, non metalli, semimetalli. Il legame chimico: regola dell’ottetto, principali legami chimici e forze intermolecolari, valenza, numero ossidazione, scala di elettronegatività, forma delle molecole. Sistemi chimici molecolari e sistemi ionici: nomenclatura. Le soluzioni: percento in peso, molarità, molalità, proprietà colligative. Le reazioni chimiche, bilanciamento e calcoli stechiometrici. Energia e trasformazioni chimiche. L’equilibrio chimico, la costante di equilibrio, l’equilibrio di solubilità, il principio di Le Chatelier. I catalizzatori e i fattori che influenzano la velocità di reazione. Le teorie acido-base: pH, indicatori, reazioni acido-base, calore di neutralizzazione, acidi e basi forti e deboli, idrolisi, soluzioni tampone. Reazioni di ossidoriduzione e loro bilanciamento: pile, corrosione, leggi di Faraday ed elettrolisi. Idrocarburi alifatici ed aromatici, gruppi funzionali, nomenclatura e biomolecole.

Individuare le grandezze che cambiano e quelle che rimangono costanti in un fenomeno. Effettuare misure di massa, volume, temperatura, densità, temperatura di fusione, temperatura di ebollizione (da usare per identificare le sostanze). Conoscere i simboli di pericolosità presenti sulle etichette dei materiali per un loro utilizzo sicuro. Effettuare investigazioni in scala ridotta con materiali non nocivi, per salvaguardare la sicurezza personale e ambientale. Effettuare separazioni tramite filtrazione, distillazione, cristallizzazione, centrifugazione, cromatografia, estrazione con solventi. Utilizzare il modello cinetico – molecolare per spiegare le evidenze delle trasformazioni fisiche e chimiche e costruire grafici temperatura / tempo per i passaggi di stato. Determinare la quantità chimica in un campione di una sostanza ed usare la costante di Avogadro. Usare il concetto di mole come ponte tra il livello macroscopico delle sostanze ed il livello microscopico degli atomi, delle molecole e degli ioni. Spiegare la forma a livelli di energia dell’atomo sulla base delle evidenze sperimentali, come il saggio alla fiamma. Spiegare la forma delle molecole e le proprietà delle sostanze. Utilizzare le regole della nomenclatura IUPAC. Preparare soluzioni di data concentrazione (percento in peso, molarità, molalità). Spiegare le trasformazioni chimiche che comportano scambi di energia con l’ambiente. Determinare la costante di equilibrio di una reazione dalle concentrazioni di reagenti e prodotti. Spiegare l’azione dei catalizzatori e degli altri fattori sulla velocità di reazione. Riconoscere sostanze acide e basiche tramite indicatori, anche di origine vegetale, e misure di pH. Bilanciare le reazioni di ossido riduzione col metodo ionico elettronico. Disegnare e descrivere il funzionamento di pile e celle elettrolitiche. Descrivere le proprietà fisiche e chimiche di idrocarburi, dei diversi gruppi funzionali e delle biomolecole.

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AGROINDUSTRIA SCIENZE INTEGRATE (CHIMICA)

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PREREQUISITI Conoscenze 1 Conoscere le unità di misura fondamentali (con multipli e sottomultipli). 2 Conoscere le nozioni di proporzionalità diretta e inversa fra grandezze. 3 Conoscere le regole algebriche e le proprietà delle potenze, delle proporzioni e delle uguaglianze in

generale. Abilità 1 Saper eseguire semplici misure. 2 Saper comprendere ed impostare un problema seguendo un processo logico e sequenziale. 3 Saper applicare le formule di calcolo dirette e ricavare quelle indirette. 4 Saper operare nel piano cartesiano ed interpretare semplici rappresentazioni grafiche.

FINALITA’ Lo studio della chimica intende promuovere: 1. lo sviluppo dello spirito di appartenenza alla classe e lo spirito di solidarietà; 2. la partecipazione attiva al dialogo educativo ed acquisizione di metodi atti ad una adeguata analisi, sintesi e

interpretazione dei fenomeni; 3. lo sviluppo dell’interesse e della motivazione allo studio; 4. l’essere in grado di eseguire e relazionare le esperienze di laboratorio. OBIETTIVI GENERALI 1. Sviluppo delle capacità di ascolto e comprensione, fissare concetti e contenuti fondamentali e mantenerli

nel tempo. 2. Acquisire il linguaggio specifico della disciplina. 3. Comprendere come si classifica la materia in base alle sue proprietà chimiche e fisiche. 4. Saper leggere ed utilizzare la tavola periodica degli elementi. 5. Saper scrivere una formula chimica, svolgere e bilanciare le equazioni chimiche. 6. Conoscere le proprietà dei vari tipi di legami chimici e saper scrivere la formula di struttura di un

composto. 7. Svolgere e interpretare correttamente le operazioni fondamentali di tecnica di laboratorio utilizzando le

regole pratiche e di sicurezza che l’insegnante ha esposto.

FASI CONOSCENZE ABILITA’ U.D. 1 PREREQUISITI.

1.1 Verifica dei prerequisiti.

Saperi di base di matematica e scienze (modalità: prova di ingresso).

Utilizzare le principali grandezze fisiche, le loro unità di misura con multipli e sottomultipli.

U.D. 2 INTRODUZIONE ALLA CHIMICA.

2.1 La materia e i sistemi.

La materia e le sue proprietà fisiche e chimiche. Trasformazioni fisiche e chimiche. Sistemi omogenei ed eterogenei. Gli stati della materia e le loro trasformazioni. La sicurezza in laboratorio.

Saper distinguere le proprietà fisiche e chimiche della materia (1/A). Individuare le trasformazioni di stato tipiche della realtà naturale ed artificiale (1A/C/D). Saper riconoscere le etichette e i simboli di pericolosità (1A/E).

2.2 Tavola periodica.

Introduzione alla tavola periodica. Metalli, semimetalli e non metalli. Proprietà periodiche. Simboli, indici e formule.

Saper individuare gli elementi dal simbolo e dal loro nome (1C/E). Saper leggere le informazioni contenute nelle formule (1C/E).

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FASI CONOSCENZE ABILITA’

2.3 Leggi ponderali.

Sostanze pure, elementi e composti. Le leggi ponderali della chimica. Massa atomica e molecolare. Il concetto di Mole e la Costante di Avogadro.

Saper interpretare le leggi ponderali (1D/E). Saper calcolare la massa molecolare di un composto dalla formula (1A/C). Saper calcolare il numero di moli e di molecole e viceversa (1A/C).

2.4 Stato gassoso. Stato gassoso. Leggi dei gas e volume molare.

Saper descrivere lo stato gassoso (1C/D/E). Saper utilizzare nei calcoli le leggi dei gas ideali (1A/D). Saper calcolare il volume di un gas nelle condizioni standard (1A/D).

U.D. 3 L’ATOMO.

3.1 La struttura atomica della materia.

I modelli atomici e la loro evoluzione. Le particelle atomiche e la loro carica. Il nucleo e gli orbitali atomici. Numero atomico, numero di massa e isotopi. Unità di massa atomica relativa.

Descrizione degli elementi fondamentali dell’atomo (1C/D/E). Forma ed energia degli orbitali atomici (1C/D/E).

3.2 La configurazione elettronica.

Configurazione elettronica degli elementi. Regole da rispettare nella distribuzione degli elettroni e successione degli orbitali.

Saper costruire la configurazione elettronica di un elemento applicando le regole opportune (1C/D/E).

3.3 I legami chimici.

Tipi e caratteristiche dei legami chimici ed elettrostatici. Regola dell’ottetto. Valenza e numero di ossidazione. La formula bruta e di struttura.

Previsione del tipo di legame chimico sulla base dei valori di elettronegatività (1C/D). Calcolo del numero di ossidazione applicando le regole previste (1C/D). Saper prevedere la forma delle molecole in base alla formula di struttura (1D/E).

U.D. 4 LE SOLUZIONI.

4.1 Le soluzioni. Soluto e solvente. La percentuale peso/peso.

Saper distinguere soluto e solvente (1C/D). Saper calcolare la percentuale peso/peso in modo diretto e le altre quantità in modo indiretto (1B/D).

U.D. 5 EQUAZIONI CHIMICHE.

5.1 I composti.

I principali tipi di composti chimici, la loro formula, schema di preparazione e nomenclatura. Ossidi, anidridi, idrossidi, acidi e sali. Bilanciamento delle reazioni chimiche.

Calcolo del numero di ossidazione degli elementi di un composto (1B/E). Saper assegnare il nome IUPAC ai composti (1C/E). Saper bilanciare una reazione chimica (1B/C).

5.2 Le reazioni chimiche.

I tipi di reazioni chimiche: sintesi e decomposizione, scambio semplice e doppio. Composti risultanti, indici, bilanciamento e nomenclatura. I calcoli stechiometrici applicati alle reazioni. Le reazioni e l’energia.

Previsione dei prodotti di reazione (1B/C). Assegnazione del nome tradizionale e razionale (1C/D). Individuazione del reagente limitante (1C). Reazioni endotermiche ed esotermiche (1C-2G).

U.D. 6 ATTIVITA’ LABORATORIALI.

6.1 Esercitazioni di laboratorio.

Sicurezza e comportamento. Esercitazioni di laboratorio: uso delle bilance, misure di peso e di volume, miscugli e tecniche di separazione (filtrazione, distillazione, centrifugazione, cromatografia, estrazione con solvente). Saggi alla fiamma. La mole e le sue applicazioni. Curve di riscaldamento e di raffreddamento. Preparazione di una soluzione in percento in peso. Reazioni di preparazione di semplici composti chimici.

Saper operare in sicurezza e con un comportamento adeguato alle norme (1A/E). Saper comprendere le trasformazioni osservate (1A/B/D/E). Saper redigere una relazione riportando osservazioni, risultati e la loro interpretazione secondo le indicazioni del docente (1A/B/D/E).

Gli obiettivi minimi in termini di conoscenze e abilità sono evidenziati in grassetto.

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QQQQ

Gli indici alfanumerici scritti in (rosso) si riferiscono alle Competenze di base e Abilità riportate nello Schema adottato dalle discipline Scienze Integrate (Chimica, Scienze della terra/Biologia e Fisica, ecc.) ai fini della Certificazione delle Competenze per gli alunni che assolvono l’obbligo scolastico. La valutazione di ogni singola attività e abilità previste nella programmazione individuale contribuisce, così, a quella delle specifiche Competenze di base degli Asse culturale Scientifico - Tecnologico. TIPOLOGIA E NUMERO DELLE VERIFICHE 1° PERIODO N° 1 VERIFICA ORALE, N° 1 SCRITTA e N° 1 PRATICA 2° PERIODO N° 2 VERIFICHE ORALI, N° 1 SCRITTA e N° 2 PRATICHE GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LE VERIFICHE (valida per il primo biennio). VERIFICA INDICATORI PUNTEGGIO/VOTO

SCRITTA

1. CONOSCENZA PROCEDIMENTI RISOLUTIVI E TECNICHE DI CALCOLO (max. 40 punti) � completa e organica: 40 punti � solo nei casi più frequenti: 25 punti � frammentaria e superficiale: 10 punti � nulla: 0 punti 2. APPLICAZIONE PROCEDIMENTI RISOLUTIVI E TECNICHE DI CALCOLO (max. 35 punti) � corretta, completa, autonoma anche in situazioni nuove: 35 punti � solo nei casi più frequenti: 25 punti � commette errori anche in situazioni note: 10 punti � nulla: 0 punti 3. RISOLUZIONE DEI PROBLEMI RISPETTANDONE LA COERENZA LOGICA (max. 25 punti) � in modo corretto, ben organizzato: 25 punti � con qualche incertezza, ma rispettando una certa connessione logica: 15 punti � nessuna connessione logica, i passaggi vengono associati in modo casuale: 0 punti

1-12 13-23 24-35 36-47 48-59 60-69 70-79 80-89 90-95

96-100

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

ORALE

1. ACQUISIZIONE CONTENUTI E ANALISI DEI PROCEDIMENTI RISOLUTIVI (max. 55 punti) � completa e organica: 55 punti � completa ma non approfondita: 40 punti � con imprecisioni: 25 punti � approssimativa, frammentaria, dimostrando scarsa conoscenza: 10 punti � nulla: 0 punti 2. CONOSCENZA E CAPACITA’ DI UTIZZO DEL LINGUAGGIO SPECIFICO (max. 15 punti) � in modo corretto: 15 punti � in modo incerto: 10 punti � in modo nullo: 0 punti 3. CAPACITA’ DI RIELABORAZIONE PERSONALE (max. 30 punti) � organizza in modo autonomo e completo contenuti e procedure: 30 punti � è autonomo nelle scelte di sintesi ma restano incertezze: 15 punti � deve essere guidato, dimostrando una sintesi parziale e imprecisa: 5 punti � nulla: 0 punti

1-12 13-23 24-35 36-47 48-59 60-69 70-79 80-89 90-95

96-100

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

1. INFORMAZIONE (capacità di acquisire dati e fatti)

- informa in modo esatto e veritiero: 15 p.ti - informa in modo veritiero ma non del tutto preciso: 10 p.ti - informa in modo non veritiero e impreciso: 1 p.to

2. COMPLETEZZA -espone tutti gli elementi significativi: 15 p.ti -omette qualche elemento essenziale: 5 p.ti -tralascia molti elementi significativi: 1p.to

3. IDENTIFICAZIONE DELLO SCOPO DELL’ESPERIENZA

-identifica in modo corretto lo scopo dell’esperienza: 15 p.ti -identifica in modo generico lo scopo dell’esperienza: 10 p.ti -non identifica lo scopo dell’esperienza: 1 p.to

4. ORGANIZZAZIONE DEI DATI

-esprime correttamente e ordinatamente i dati: 15 p.ti -organizza i dati con imprecisioni: 10 p.ti -organizza male i dati: 1 p.to

5. ELABORAZIONE DEI DATI

-elabora correttamente i dati: 15 p.ti -elabora i dati con imprecisioni e/o errori di calcolo: 5 p.ti -elabora i calcoli con errori di ragionamento: 1 p.to

6. RAPPRESENTAZIONE GRAFICA

-traccia il grafico rispettando le regole stabilite: 10 p.ti -traccia il grafico rispettando solo le regole essenziali: 5 p.ti -non rispetta le regole essenziali stabilite: 1 p.to

PRATICA

7. VALUTAZIONE DEI RISULTATI

-esprime giudizi appropriati: 15 p.ti -riferisce correttamente i risultati senza esprimere giudizi: 10 p.ti -riferisce scorrettamente i risultati ed esprime giudizi errati. 1 p.to

1-12 13-23 24-35 36-47 48-59 60-69 70-79 80-89 90-95

96-100

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

LIVELLO LIVELLO BASE NON RAGGIUNTO: 1 – 5 LIVELLO BASSO: 6 LIVELLO MEDIO: 7 – 8 LIVELLO ALTO: 9 - 10

Approvazione del Gruppo Disciplinare in base alle

“LINEE GUIDA per il passaggio al nuovo ordinamento (D.P.R. 15 marzo 2010, articolo 8, comma 3)”.

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SYLLABUS ISTITUTO TECNICO

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

Pag. 67 di 246

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SECONDA AGRARIA, AGROALIM. E

AGROINDUSTRIA SCIENZE INTEGRATE (CHIMICA)

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QQQQ

FINALITA’ Lo studio della chimica intende promuovere: 1. il consolidamento degli obiettivi fissati per la classe prima; 2. lo sviluppo dello spirito di appartenenza alla classe e dello spirito di solidarietà; 3. la partecipazione attiva al dialogo educativo ed acquisizione di metodi atti ad una adeguata analisi, sintesi e

interpretazione dei fenomeni; 4. lo sviluppo dell’interesse e della motivazione allo studio; 5. l’essere in grado di eseguire e relazionare le esperienze di laboratorio. OBIETTIVI GENERALI 6. Sviluppo delle capacità di ascolto e comprensione, fissare concetti e contenuti fondamentali e mantenerli

nel tempo. 7. Acquisire il linguaggio specifico della disciplina. 8. Conoscere le proprietà delle soluzioni e le interazioni con il mezzo acquoso. 9. Analizzare le reazioni di ossido-riduzione e conoscere i fenomeni delle reazioni elettrochimiche. 10. Conoscere le principali reazioni della chimica organica, la chimica del carbonio, gli idrocarburi alifatici e

aromatici, i derivati ossigenati. 11. Svolgere e interpretare correttamente le operazioni fondamentali di tecnica di laboratorio utilizzando le

regole che l’insegnante ha esposto.

FASI CONOSCENZE ABILITA’ U.D. 1 INTRODUZIONE.

1.1 Reazioni e Nomenclatura.

Tipi di reazioni. Ossidi, anidridi, idrossidi, acidi, sali. Nomenclatura Tradizionale e Razionale.

Scrivere correttamente una reazione chimica completa della nomenclatura. Saper collegare formula e nomenclatura e viceversa.

U.D. 2 CHIMICA GENERALE.

2.1 Le soluzioni Altri modi di esprimere la concentrazione: molarità, molalità e nornalità (massa equivalente). Proprietà colligative.

Saper calcolare la molarità, molalità e normalità in modo diretto e le altre quantità in modo indiretto (1B/D). Saper interpretare le proprietà colligative (1E).

2.2 L’energia e le reazioni chimiche.

Diagramma energetico delle reazioni. Criteri di spontaneità basati sull’energia. Cenni su Entalpia ed entropia.

Riconoscere le reazioni endotermiche ed esotermiche dal diagramma relativo (1B/C-2G).

2.3 Equilibrio chimico.

Trasformazioni chimiche di equilibrio. Legge di azione di massa e Principio di Le Chatelier. Fattori che regolano l’equilibrio.

Conoscere il significato e l’importanza delle trasformazioni chimiche reversibili (1C). Saper calcolare la K di equilibrio (1B/E). Saper esprimere la validità della Legge di azione di massa e verificare il Principio di Le Chatelier (1B/E).

2.4 Velocità di reazione.

Velocità di reazione, teoria cinetica, fattori che la influenzano (catalizzatori).

Saper calcolare la velocità di reazione in casi semplici (1B/E).

2.5 pH e elettroliti.

Proprietà delle sostanze in soluzione acquosa. Interazioni con il solvente acqua, il pH, indicatori, scala del pH, acidi, basi e loro forza. La solubilità e le soluzioni sature. Idrolisi dei sali. Le soluzioni tampone, ioni complessi.

Riconoscere gli elettroliti e i fenomeni di dissociazione in soluzione acquosa (1B/C). Verificare la forza di un acido e di una base, calcolare il pH di una soluzione (1B/D/E). Saper prevedere i fenomeni di idrolisi e di effetto tampone (1B/C/D/E).

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ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

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SECONDA AGRARIA, AGROALIM. E

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FASI CONOSCENZE ABILITA’

2.6 Reazioni di ossido-riduzione.

Reazioni di ossido-riduzione, loro bilanciamento. Pile ed elettrolisi. La corrosione.

Analizzare e bilanciare le reazioni di ossido-riduzione e descriverne le applicazioni (1B/C/D/E). Saper descrivere il funzionamento delle pile e delle celle elettrolitiche (1C/D-2G).

U.D. 3 CHIMICA ORGANICA.

3.1 Chimica del carbonio.

Gruppi funzionali tipici. Struttura del C, molecole sature, insature. Isomeria. Idrocarburi alifatici: strutture, proprietà chimico-fisiche degli alcani, alcheni, alchini. Idrocarburi aromatici e mesomeria. Derivati ossigenati: alcoli, aldeidi, chetoni, acidi carbossilici, eteri, anidridi, acetali, esteri.

Saper costruire Formule grezze, razionali, di struttura e riconoscere i gruppi funzionali delle molecole organiche (1C/D/E). Saper assegnare il nome ad un composto organico nota la sua formula e viceversa (1C/D/E).

3.2 Reazioni.

Principali tipi di reazioni organiche. Nomenclatura dei composti e regole. Glucidi, lipidi, amminoacidi e protidi. Comportamento chimico delle molecole biologicamente più importanti.

Saper riconoscere le principali reazioni dei gruppi funzionali (1C/D). Saper descrivere la funzionalità e la struttura delle biomolecole più importanti (1C/D).

U.D. 4 ATTIVITA’ LABORATORIALI.

4.1 Esercitazioni.

Verifica sperimentale della cinetica di reazioni semplici. Verifica sperimentale delle reazioni di ossido-riduzione. Verifica sperimentale delle reazioni endotermiche ed esotermiche. Soluzioni con le diverse espressioni della concentrazione. Impiego bilance analitiche e tecniche. Titolazioni acido base e calcoli relativi.

Saper valutare sperimentalmente la velocità di reazione in reazioni semplici (1A/B/C/E). Saper valutare sperimentalmente la variazione di energia in reazioni semplici (1A/B/C/E). Saper preparare le soluzioni secondo i diversi tipi di concentrazione impiegando correttamente le bilance (1A/B/C/E). Saper eseguire le titolazioni acido base e interpretare correttamente i risultati (1A/B/C/E).

Gli obiettivi minimi in termini di conoscenze e abilità sono evidenziati in grassetto. Gli indici alfanumerici scritti in (rosso) si riferiscono alle Competenze di base e Abilità riportate nello Schema adottato dalle discipline Scienze Integrate (Chimica, Scienze della terra/Biologia e Fisica, ecc.) ai fini della Certificazione delle Competenze per gli alunni che assolvono l’obbligo scolastico. La valutazione di ogni singola attività e abilità previste nella programmazione individuale contribuisce, così, a quella delle specifiche Competenze di base degli Asse culturale Scientifico - Tecnologico. TIPOLOGIA E NUMERO DELLE VERIFICHE 1° PERIODO N° 1 VERIFICA ORALE, N° 1 SCRITTA e N° 1 PRATICA 2° PERIODO N° 2 VERIFICHE ORALI, N° 1 SCRITTA e N° 2 PRATICHE GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LE VERIFICHE (valida per il primo biennio, riportata nel primo anno).

Approvazione del Gruppo Disciplinare in base alle

“LINEE GUIDA per il passaggio al nuovo ordinamento (D.P.R. 15 marzo 2010, articolo 8, comma 3)”.

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

TERZA CERERE UNITARIO CHIMICA AGRARIA ED ESERCITAZIONI

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

FINALITA’ 1. Lo studio della Chimica agraria intende promuovere: 2. Consolidamento degli obiettivi della classe precedente. 3. Miglioramento progressivo delle capacità di un lavoro autonomo e articolato. 4. Acquisizione di conoscenze e di metodi atti ad una corretta ed adeguata analisi, sintesi ed interpretazione

dei fenomeni. 5. Essere in grado di eseguire, illustrare ed interpretare correttamente le analisi di laboratorio. OBIETTIVI GENERALI 1. Affinamento delle capacità di analisi e sintesi di un testo con particolare riferimento alle capacità di

visualizzare nel testo i contenuti più significativi e di legarli agli appunti presi. 2. Capacità di rielaborazione ed esporre in maniera personale le nozioni recepite mediante il linguaggio

specifico. 3. Sviluppare la capacità di legare i contenuti affrontati con le realtà locali. 4. Essere in grado di eseguire ed interpretare le analisi di laboratorio.

FASI CONOSCENZE ABILITA’ U.D. 1 INTRODUZIONE.

1.1 Ripasso contenuti di chimica organica.

Glucidi, lipidi, amminoacidi e protidi. Comportamento chimico delle molecole biologicamente più importanti.

Saper riconoscere le principali reazioni dei gruppi funzionali. Saper descrivere la funzionalità e la struttura delle biomolecole più importanti.

U.D. 2 I CONCIMI.

2.1 I concimi. Concimi chimici, organici, liquidi, naturali.

Saper classificare i concimi secondo i diversi parametri. Saper riconoscere le caratteristiche peculiari dei vari concimi.

U.D. 3 CHIMICA DEL SUOLO.

3.1 Cicli biogeochimici. L’evoluzione naturale dei principali nutrienti vegetali.

Illustrare le principali reazioni di trasformazione a loro carico.

3.2 Pedogenesi. Costituenti mineralogici e granulometrici del suolo agrario, genesi, interazione con i nutritivi e vegetali, il profilo pedogenetico.

Saper distinguere i costituenti minerali ed organici del suolo agrario. Saper identificare il profilo pedogenetico di un suolo agrario

3.3 La sostanza organica. Humus, processo di umificazione. Saper descrivere l’humus e l’insieme di processi alla base della sua formazione.

3.4 Potere assorbente. I colloidi del suolo, la capacità di scambio cationica ed anionica.

Illustrare i fenomeni di flocculazione delle particelle colloidali e le leggi che regolano gli scambi.

3.5 Reazione del suolo. Suoli acidi/basici/alcalini, potere tampone, correzione suoli anomali per pH.

Indicare i metodi e le sostanze atti alla correzione dei suoli anomali.

U.D. 4 CHIMICA VEGETALE.

4.1 Nutrizione vegetale. Meccanismi di assunzione idrica, minerale, di trasferimento e di assimilazione dei nutrienti nei vegetali.

Saper indicare le vie fisiologiche e metaboliche dell’assunzione e trasferimento.

4.2 Fitormoni. I vegetali e i fitoregolatori. Saper descrivere il ruolo dei fitormoni e le loro interazioni.

U.D. 5 ATTIVITA’ LABORATORIALI.

5.1 Esercitazioni.

Analisi volumetrica con le reazioni acido-base. Impiego degli indicatori acido-base. Analisi qualitativa dei concimi. Analisi quantitativa e strumentale del suolo (campionamento, preparazione del campione, umidità, tessitura, carbonati totali, calcare attivo, pH, capacità di scambio cationica, sostanza organica, azoto totale, fosforo assimilabile).

Saper comprendere, eseguire e rendicontare attraverso una relazione i principi, lo scopo, il procedimento e i risultati delle titolazioni acido base. Saper comprendere i principi delle analisi strumentali utilizzate e il metodo di ottenimento del risultato.

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Pag. 70 di 246

CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

TERZA CERERE UNITARIO CHIMICA AGRARIA ED ESERCITAZIONI

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

Gli obiettivi minimi in termini di conoscenze e abilità sono evidenziati in grassetto. TIPOLOGIA E NUMERO DELLE VERIFICHE 1° PERIODO N° 1 VERIFICA ORALE, N° 1 SCRITTA e N° 1 PRATICA 2° PERIODO N° 2 VERIFICHE ORALI, N° 1 SCRITTA e N° 2 PRATICHE GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LE VERIFICHE (valida per il triennio). VERIFICA INDICATORI PUNTEGGIO/VOTO

SCRITTA

1. CONOSCENZA DEGLI ARGOMENTI (max. 40 punti) � completa e organica: 40 punti � solo nei casi più frequenti: 25 punti � frammentaria e superficiale: 10 punti � nulla: 0 punti 2. PERTINENZA DELLE RISPOSTE E UTILIZZO DEL LINGUAGGIO SPECIFICO (max. 25 punti) � risposte pertinenti, buon linguaggio specifico: 25 punti � con qualche incertezza, utilizzando un linguaggio non sempre attinente: 15 punti � nessuna pertinenza e con linguaggio non appropriato: 0 punti 3. CAPACITA’ DI RIELABORAZIONE PERSONALE (max. 35 punti) � corretta, completa, autonoma anche in situazioni nuove: 35 punti � solo nei casi più frequenti: 25 punti � commette errori anche in situazioni note: 10 punti � nulla: 0 punti

1-12 13-23 24-35 36-47 48-59 60-69 70-79 80-89 90-95

96-100

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

ORALE

1. ACQUISIZIONE CONTENUTI E ANALISI DEI PROCEDIMENTI RISOLUTIVI (max. 55 punti) � completa e organica: 55 punti � completa ma non approfondita: 40 punti � con imprecisioni: 25 punti � approssimativa, frammentaria, dimostrando scarsa conoscenza: 10 punti � nulla: 0 punti 2. CONOSCENZA E CAPACITA’ DI UTIZZO DEL LINGUAGGIO SPECIFICO (max. 15 punti) � in modo corretto: 15 punti � in modo incerto: 10 punti � in modo nullo: 0 punti 3. CAPACITA’ DI RIELABORAZIONE PERSONALE (max. 30 punti) � organizza in modo autonomo e completo contenuti e procedure: 30 punti � è autonomo nelle scelte di sintesi ma restano incertezze: 15 punti � deve essere guidato, dimostrando una sintesi parziale e imprecisa: 5 punti � nulla: 0 punti

1-12 13-23 24-35 36-47 48-59 60-69 70-79 80-89 90-95

96-100

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

1. INFORMAZIONE (capacità di acquisire dati e fatti)

- informa in modo esatto e veritiero: 15 p.ti - informa in modo veritiero ma non del tutto preciso: 10 p.ti - informa in modo non veritiero e impreciso: 1 p.to

2. COMPLETEZZA -espone tutti gli elementi significativi: 15 p.ti -omette qualche elemento essenziale: 5 p.ti -tralascia molti elementi significativi: 1p.to

3. IDENTIFICAZIONE DELLO SCOPO DELL’ESPERIENZA

-identifica in modo corretto lo scopo dell’esperienza: 15 p.ti -identifica in modo generico lo scopo dell’esperienza: 10 p.ti -non identifica lo scopo dell’esperienza: 1 p.to

4. ORGANIZZAZIONE DEI DATI

-esprime correttamente e ordinatamente i dati: 15 p.ti -organizza i dati con imprecisioni: 10 p.ti -organizza male i dati: 1 p.to

5. ELABORAZIONE DEI DATI

-elabora correttamente i dati: 15 p.ti -elabora i dati con imprecisioni e/o errori di calcolo: 5 p.ti -elabora i calcoli con errori di ragionamento: 1 p.to

6. RAPPRESENTAZIONE GRAFICA

-traccia il grafico rispettando le regole stabilite: 10 p.ti -traccia il grafico rispettando solo le regole essenziali: 5 p.ti -non rispetta le regole essenziali stabilite: 1 p.to

PRATICA

7. VALUTAZIONE DEI RISULTATI

-esprime giudizi appropriati: 15 p.ti -riferisce correttamente i risultati senza esprimere giudizi: 10 p.ti -riferisce scorrettamente i risultati ed esprime giudizi errati. 1 p.to

1-12 13-23 24-35 36-47 48-59 60-69 70-79 80-89 90-95

96-100

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

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ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

Pag. 71 di 246

CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUARTA CERERE UNITARIO TECNICHE AGROALIMENTARI ED ESERCITAZIONI

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

FINALITA’ Lo studio delle tecniche agroalimentari intende promuovere: 1. il consolidamento e completamento degli obiettivi dalla classe precedente; 2. l’acquisizione di conoscenze di base delle tecniche agroalimentari generali e dei principi che regolano la

disciplina e propedeutici allo studio delle industrie agrarie e delle tecnologie speciali della classe quinta; 3. la capacità di eseguire ed interpretare correttamente le analisi di laboratorio previste dal programma di

esercitazioni. OBIETTIVI GENERALI 1. Recupero e completamento di argomenti di chimica generale, organica e agraria della 3^ classe. 2. Acquisire conoscenze di base e dei principi generali che regolano lo sviluppo della disciplina e propedeutici

alle industrie agrarie e alle tecnologie speciali della classe quinta. 3. Acquisire il linguaggio specifico della disciplina, corretto ed esauriente. 4. Sapere eseguire, secondo le metodiche esposte dall’insegnante, le analisi di laboratorio e interpretare

correttamente i risultati conseguiti.

FASI CONOSCENZE ABILITA’ U.D. 1 INTRODUZIONE.

1.1 Ripasso contenuti. Ripasso e recupero di conoscenze già acquisite, soluzioni, composti biotici più importanti.

Descrivere ed illustrare le molecole più importanti che interessano le industrie agrarie. Preparare le soluzioni con le diverse modalità di concentrazione.

U.D. 2 TECNICHE AGROALIMENTARI.

2.1 Trasformazioni fisiche e biochimiche dei principi nutritivi.

Concetti fondamentali legati alle trasformazioni ed alterazioni dei principi alimentari.

Saper illustrare i principali chimismi di alterazione dei gliceridi, glucidi, amminoacidi e proteine.

2.2 Tecniche di conservazione.

Gi obiettivi che si conseguono con le diverse tecniche di conservazione degli alimenti, HACCP, shelf life, principali tossinfezioni alimentari.

Saper descrivere le tecniche di conservazione applicando i principi fisico-chimici.

2.3 Tecniche di separazione.

Le principali tecniche di separazione dei prodotti agroalimentari

Saper descrivere le principali tecniche di separazione e i principi su cui si basano

U.D. 3 ATTIVITA’ LABORATORIALI.

3.1 Analisi dell’acqua.

Analisi volumetrica con le reazioni complessometriche. Analisi quantitativa classica e strumentale delle acque potabili (residuo fisso, conducibilità, pH, durezza totale, temporanea e permanente, ossigeno disciolto, ammoniaca, nitrati, nitriti, fosfati, bod e cod).

Eseguire correttamente le analisi per via umida e strumentale delle acque potabili.

Gli obiettivi minimi in termini di conoscenze e abilità sono evidenziati in grassetto. TIPOLOGIA E NUMERO DELLE VERIFICHE 1° PERIODO N° 1 VERIFICA ORALE, N° 1 SCRITTA e N° 1 PRATICA 2° PERIODO N° 2 VERIFICHE ORALI, N° 1 SCRITTA e N° 2 PRATICHE GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LE VERIFICHE (indicata in terza).

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ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

Pag. 72 di 246

CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUINTA CERERE UNITARIO TECNICHE AGROALIMENTARI ED ESERCITAZIONI

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

FINALITA’ Lo studio delle tecniche agro-alimentari intende promuovere: 1. l’acquisizione di un metodo scientifico e il raggiungimento di una piena autonomia nella gestione del lavoro

e la consapevolezza di un ruolo guida; 2. la conoscenza delle principali problematiche attinenti le filiere agro-alimentari e capacità di analisi critica

anche relativamente all’interpretazione degli esiti delle analisi di laboratorio. OBIETTIVI GENERALI 1. Identificare e rappresentare correttamente gli elementi di un processo produttivo nell’industria agro-

alimentare. 2. Comprendere gli scopi e le finalità delle tecnologie agro-alimentari in relazione all’esigenza di trasformare

e conservare un prodotto. 3. Sapere valutare gli aspetti quali-quantitativi che interessano lo sviluppo della disciplina anche alla luce di

una corretta interpretazione dei risultati analitici. 4. Conoscere ed analizzare criticamente vantaggi e svantaggi che un determinato trattamento tecnologico

comporta sull’uomo e sulla natura.

FASI CONOSCENZE ABILITA’ U.D. 1 INTRODUZIONE. 1.1 Ripasso contenuti.

Ripasso e consolidamento delle conoscenze già acquisite. Descrivere ed illustrare le molecole più importanti delle industrie agrarie.

U.D. 2 INDUSTRIA ENOLOGICA.

2.1 La materia prima: l’uva, lieviti; additivi.

Aspetti quali-quantitativi della materia prima, con riferimenti alle trasformazioni in mosto e vino (maturazione dell’uva, ammostamento, il mosto). I lieviti alcolici e loro utilizzo, altri microrganismi. La SO2: applicazioni, funzioni.

Saper distinguere gli aspetti qualitativi della materia prima impiegata. Saper descrivere funzioni e caratteristiche dei lieviti. Saper descrivere le funzioni dell’SO2.

2.2 La trasformazione e la stabilizzazione.

Vinificazione: fermentazione alcolica, secondarie e loro chimismi. Il vino: composizione media, correzioni. Trattamenti atti al conseguimento della limpidezza e della stabilità biochimica, difetti, malattie.

Saper descrivere le fasi di lavorazione della vinificazione. Saper identificare i parametri di composizione medi del vino. Saper esemplificare i trattamenti di chiarificazione. Saper descrivere difetti e possibili malattie del vino.

2.3 Il prodotto finito. Maturità del vino, invecchiamento, imbottigliamento, classificazione, principali norme italiane in ambito enologico. L’esame organolettico del vino.

Saper descrivere i fenomeni legati all’invecchiamento. Saper classificare i vini italiani.

2.4 L’aceto. La filiera produttiva, la fermentazione acetica, composizione, normativa, alterazioni.

Sapere le caratteristiche principali dell’aceto commerciale.

U.D. 3 INDUSTRIA LATTIERO CASEARIA.

3.1 La materia prima. Il latte: definizioni, composizione, indici chimico-fisici, fattori che influenzano la composizione centesimale.

Saper definire il latte e la sua complessità multifase.

3.2 Microbiologia, bonifica, conservazione.

Microrganismi utili e dannosi ed altre cellule; processi di risanamento e conservazione del latte ad uso alimentare.

Saper definire i principali metodi di risanamento e la loro efficacia / efficienza.

3.3 Caseificazione. Coagulazione del latte, fenomeni fisici e biochimici; caglio, enzimi coagulanti, succedanei.

Descrivere i processi di trasformazione sotto il profilo tecnologico e biochimico.

3.4 Il formaggio. Costituenti, stagionatura, classificazione, difetti, alterazioni. Conoscere le trasformazioni che avvengono durante la stagionatura.

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ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

Pag. 73 di 246

CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUINTA CERERE UNITARIO TECNICHE AGROALIMENTARI ED ESERCITAZIONI

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

FASI CONOSCENZE ABILITA’

3.5 Burrificazione: la crema.

Preparazione della crema, caratteristiche, maturazione.

Saper identificare la composizione tipica della crema di latte. Saper descrivere i metodi di ottenimento della crema di latte.

3.6 Zangolatura. Processi di trasformazione della crema in burro, il burro, composizione, normativa, difetti, alterazioni; succedanei (margarina).

Saper descrivere i metodi di ottenimento del burro. Saper descrivere la composizione media tipica del burro. Saper prevedere le possibili alterazioni del burro.

U.D. 4 INDUSTRIA OLEARIA.

4.1 La materia prima. Costituenti della drupa. Saper descrivere la materia prima.

4.2 La tecnologia di trasformazione.

Aspetti tecnologici del processo; l’olio: costituenti, difetti, alterazioni, conservazione.

Saper descrivere le principali fasi di lavorazione dell’olio.

4.3 Normativa vigente.

Classificazione degli oli d’oliva. Saper classificare gli oli d’oliva e riconoscere le tipologie dei prodotti in commercio.

U.D. 5 ATTIVITA’ LABORATORIALI.

5.1 Vino.

Principali determinazioni analitiche quali-quantitative del mosto (zuccheri riducenti con metodo Fehling e densimetrico) e del vino (grado alcolico con ebulliometro di Malligand, anidride solforosa totale, acidità totale e volatile, Polifenoli totali metodo Folin.Chocalteu, metanolo).

Sapere svolgere la degustazione del vino e saperne valutare gli aspetti organolettici.

5.2 Latte e derivati.

Principali determinazioni analitiche quali-quantitative sul latte (ricerca formalina, saggi di freschezza con alizarina, reattivo di Nessler, alcol etilico e resazzurrina, pH, densità, acidità titolabile, grassi totali, proteine totali).

Saper esprimere un giudizio di freschezza del latte sulla base dei test eseguiti.

Gli obiettivi minimi in termini di conoscenze e abilità sono evidenziati in grassetto. TIPOLOGIA E NUMERO DELLE VERIFICHE 1° PERIODO N° 1 VERIFICA ORALE, N° 1 SCRITTA e N° 1 PRATICA 2° PERIODO N° 2 VERIFICHE ORALI, N° 1 SCRITTA e N° 2 PRATICHE GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LE VERIFICHE (indicata in terza).

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ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

Pag. 74 di 246

CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

TERZA PNI-TRADIZIONALE AGRONOMIA E COLTIVAZIONI

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

FINALITA’ Fornire agli studenti le conoscenze le competenze e le capacità necessarie per esercitare la coltivazione dei vegetali. PREREQUISITI Conoscenze: 1. Conoscere gli elementi costituenti il clima. 2. Conoscere il significato delle principali operazioni colturali. 3. Conoscere il motivo (la finalità) per cui si usano i principali strumenti tecnici. 4. Conoscere la proporzionalità fra grandezze. 5. Conoscere le unità di misura. 6. Conoscere i principi della chimica generale e inorganica. Competenze: 1. Sa scegliere gli strumenti per una determinata operazione colturale. Capacità 1. Sa operare equivalenze e risolvere le equazioni. 2. Sa leggere un diagramma. 3. Sa utilizzare in modo corretto semplici strumenti per i lavori di campagna. 4. Sa eseguire semplici operazioni manuali di campagna. 5. Sa individuare le principali coltivazioni della zona. OBIETTIVI GENERALI Obiettivi da raggiungere in termini di conoscenze. 1. Conoscenza dell’ambiente pedoclimatico e dei rapporti fra questo e le piante. 2. Conoscenza delle tecniche colturali (agronomiche). 3. Conoscenza dei rapporti intercorrenti fra ambiente pedoclimatico e tecniche colturali. Obiettivi da raggiungere in termini di competenze. 1. Sapere individuare e collegare fra loro i vari elementi (tecnica colturale, scelta varietale, ecc.) che

concorrono a influenzare la produzione. Obiettivi da raggiungere in termini di capacità. 1. Sapere scegliere e applicare correttamente le varie pratiche colturali.

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SYLLABUS ISTITUTO TECNICO

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

TERZA PNI-TRADIZIONALE AGRONOMIA E COLTIVAZIONI

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

CONTENUTI U.D. CONOSCENZE ABILITA’ SETT. PERIODO

1

Influenza del clima sullo sviluppo dei vegetali. La radiazione solare e la radiazione terrestre. Il bilancio energetico. Mezzi per migliorare l’intercettazione della luce. Luce e morfogenesi: il fotoperiodo. Applicazioni pratiche delle nozioni sul fotoperiodismo.

1 SETT.

2

La temperatura e la sua misura. Variazioni diurne e stagionali della temperatura. La temperatura del terreno: fattori che regolano la temperatura del suolo. La temperatura e gli effetti della stessa sullo sviluppo delle piante. Temperature critiche, ottimali e cardinali. Somme termiche. Il termoperiodismo. Vernalizzazione, dormienza e fabbisogno in freddo. Le temperature critiche: effetti e difesa dalle alte temperature, effetti e difesa dalle basse temperature. Difesa dalle gelate.

Riconoscimento ed uso degli strumenti per la misurazione dei dati climatici e lettura degli stessi nella capannina metereologica.

2 SETT. OTT.

3

Le Idrometeore. Umidità dell’aria. La pioggia: quantità di pioggia e sua misura, distribuzione, frequenza, intensità, probabilità della pioggia. Le piogge acide. La neve. La rugiada. La brina. La grandine: mezzi di difesa dalla grandine.

2 OTT.

4 L’acqua e le piante. L’evapotraspirazione potenziale, reale e colturale. Metodi di misura e di stima dell’E T. Interventi e controllo dell’E T.

Riconoscimento ed uso degli strumenti per la misurazione della pioggia e lettura degli stessi nella capannina metereologica.

2

OTT.

5 L’atmosfera. Composizione dell’atmosfera. Il vento: effetti del vento sulle piante, difesa dal vento.

Lettura dell’anemometro

6

Il terreno. Definizione, origine e costituenti. Profilo pedogenetico ed orizzonti. Costituenti del terreno agrario: sostanze minerali, sostanza organica, organismi terricoli.

2 OTT.

7

Proprietà chimiche del terreno. Reazione, contenuto in sostanza organica, capacità di scambio cationico, calcare, percentuale di saturazione basica, dotazione in elementi nutritivi, salinità.

Sapere valutare e individuare il livello di fertilità dei vari tipi di terreno in base ai costituenti e alle

2 NOV.

8

Proprietà biologiche. Mineralizzazione della sostanza organica, umificazione, nitrificazione e denitrificazione, fissazione dell’azoto atmosferico.

proprietà fisico-chimiche. Saper leggere ed interpretare i dati di un certificato d’analisi.

1 NOV.

9 Fisica del terreno. Tessitura. Porosità. Struttura. Tenacità. Adesività. Plasticità. Crepacciabilità. Colore. Giacitura. Esposizione.

5 NOV. DIC.

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SYLLABUS ISTITUTO TECNICO

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

TERZA PNI-TRADIZIONALE AGRONOMIA E COLTIVAZIONI

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

U.D. CONOSCENZE ABILITA’ SETT. PERIODO

10

Idrologia agraria. Potenziale idrico. Costanti idrologiche. Misura dell’acqua nel terreno. Misura del potenziale idrico. Movimenti dell’acqua nel terreno (saturo, insaturo, infiltrazione e percolazione). Movimento dell’acqua sul terreno. Movimento dell’acqua sotto forma di vapore.

Sapere illustrare e contestualizzare il movimento dell’acqua in rapporto alle caratteristiche del terreno. Saper valutare i valori del potenziale idrico.

2 DIC.

11 L’aria tellurica. Pausa didattica e recupero. 2 GEN.

12

Irrigazione. Effetti della carenza idrica sulla resa delle colture. Tipi di irrigazione. Valutazioni della tecnica irrigua in rapporto all’ambiente pedoclimatico: clima e irrigazione, terreno e irrigazione. La qualità dell’acqua e l’irrigazione. Parametri di valutazione della qualità dell’acqua. Uso irriguo delle acque saline. Determinazione della quantità d’acqua per una coltura, del volume di adacquamento e del turno. Efficienza dell’irrigazione. Determinazione del momento di intervento irriguo. Sistemi di irrigazione: scorrimento, sommersione, aspersione, sub-irrigazione, a goccia. La fertirrigazione.

Sapere riconoscere le piante in carenza idrica. Sapere determinare l’apporto idrico per una coltura. Sapere scegliere il sistema irriguo per una coltura, anche in base alla disponibilità idrica.

5 FEB. MAR.

13 Aridocoltura. Immagazzinamento dell’acqua nel terreno. Limitazione delle perdite di acqua. Tecnica colturale opportuna.

Sapere scegliere le tecniche colturali in rapporto alla carenza idrica.

1 MAR.

14

La fertilizzazione del terreno. Fertilizzazione e concimazione. Macroelementi e microelementi. La sostanza organica nel terreno e le sue funzioni. La riorganicazione della sostanza organica. Il coefficiente isoumico. Il bilancio della S.O. nel terreno. I principali concimi organici: letame, pollina ed altri concimi minori. I liquami, composizione e limiti di impiego. L’azoto: Forme presenti nel terreno e forme utilizzata dalle piante. Il ciclo naturale dell’azoto. Effetti della carenza e dell’eccesso di azoto nel terreno. Concimi azotati e loro impiego. Il fosforo: Forme presenti nel terreno e forme utilizzata dalle piante. Effetti del fosforo sulla pianta. Comportamento del P nel terreno e dotazione dello stesso. La retrogradazione e la insolubilizzazione, uso dei coefficienti. Concimazione di arricchimento e di mantenimento. Calcolo dei fabbisogni e concetto di “soglia di sufficienza“. I concimi fosfatici e il loro impiego. Il potassio: Forme presenti nel terreno e forme utilizzata dalle piante. Effetti del potassio sulla pianta. Comportamento del K nel terreno e dotazione dello stesso. L’immobilizzazione del K e uso dei coefficienti. Concimazione di arricchimento e di mantenimento. Calcolo dei fabbisogni e concetto di “soglia di sufficienza“. I concimi potassici e il loro impiego. I concimi composti e complessi e il loro impiego. I concimi liquidi. La fertirrigazione. Le leggi della fertilizzazione del terreno.

Sapere illustrare le caratteristiche dei vari concimi e argomentare sul loro impiego. Sapere scegliere vari concimi in base alle esigenza della coltura.

6 APR. MAG. GIU.

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TERZA PNI-TRADIZIONALE AGRONOMIA E COLTIVAZIONI

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QQQQ

NOTE La parte pratica viene svolta dall’insegnante di azienda agraria, al quale è demandato anche lo svolgimento di alcuni argomenti che sono parte integrante del programma di agronomia e della preparazione (obiettivi) che gli studenti devono raggiungere. Tali argomenti sono: • Operazioni di messa in coltura dei terreni incolti. • Sistemazioni del terreno, di piano e di colle: scopi, finalità e modi di sistemazione del terreno. • Le lavorazioni del terreno e la preparazione del letto di semina: lavorazioni preliminari, preparatorie,

complementari e consecutive, con i relativi strumenti/macchine che si impiegano. Valutazione agronomica e limiti di impiego delle macchine e degli strumenti. Tecniche particolari di lavorazione (lavorazione minima, semina su sodo).

• I tempi indicati hanno solo valore indicativo e sono comprensivi dei tempi per le eventuali pause

didattiche e le verifiche di recupero, e comunque possono subire delle variazioni anche in funzione della composizione e del profitto della classe.

• L’ultimo argomento, la fertilizzazione del terreno, difficilmente viene completato. Data l’importanza dell’argomento, all’inizio de quarto anno si dovrà ripassare questo capitolo e completare la parte non svolta.

• Le verifiche indicate per ogni unità didattica a volte potranno comprendere più unità didattiche o anche parte di essa. Il numero delle verifiche annuali pertanto non corrisponde a quanto indicato nell’ultima colonna.

• Le tipologie delle verifiche: prove scritte (relazioni, questionari a risposta aperta o chiusa) e prove orali. • N.B. gli argomenti scritti in grassetto sono gli obiettivi minimi da raggiungere per la sufficienza.

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLE ABILITA’

U.D. ABILITA’

1 - 2 - 3 Saper riconoscere le alterazioni ai vegetali provocate dalla luce, dalla temperatura e dalle idrometeore.

4 - 5 Saper prevedere gli effetti dell’acqua e dell’atmosfera sulle piante.

6 - 7 - 8 - 9 Saper individuare le proprietà dei terreni in relazione ai costituenti. Saper leggere un certificato di analisi del terreno.

10 Saper valutare i movimenti dell’acqua nel e sul terreno.

11 Saper applicare le tecniche per migliorare l’aria nel terreno.

12 Saper scegliere il sistema irriguo e saper valutare la qualità delle acque per irrigazione.

13 Saper applicare le tecniche per contenere le perdite di acqua dal suolo.

14 Saper riconoscere le caratteristiche dei vari concimi e saper predisporre un piano di concimazione per le diverse colture.

CRITERI DI VALUTAZIONE. Prova scritta. 1) Comprensione dei quesiti ed aderenza alla traccia; max. 4 punti. 2) Conoscenza dei contenuti richiesti; max. 4 punti. 3) Chiarezza della impostazione ed efficacia della traccia; max. 2 punti. Prova orale. 1) Conoscenza dei contenuti; max. 5 punti. 2) Ordine e precisione nell’esposizione degli argomenti; max. 3 punti. 3) Capacità di sintesi ed uso del linguaggio tecnico specifico; max. 2 punti.

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QUARTA PNI-TRADIZIONALE AGRONOMIA E COLTIVAZIONI

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QQQQ

FINALITA’ 1) Massimizzare quantitativamente e qualitativamente la produzione delle coltivazioni erbacee. 2) Gestire e controllare la produzione delle principali specie erbacee coltivate nella zona. PREREQUISITI Conoscenze 1. Conoscere la morfologia e la fisiologia delle piante. 2. Conoscere le caratteristiche fisico chimiche del terreno. 3. Conoscere l’influenza del clima e del terreno sulle piante ed i rapporti che intercorrono tra questi. 4. Conoscere le operazioni colturali che si eseguono per una generica coltivazione e l’influenza che queste

hanno sul terreno e sulla vegetazione. 5. Conoscere i principali strumenti tecnici che si impiegano nelle varie operazioni colturali. Competenze 1. Sapere scegliere le operazioni colturali più appropriate per un determinato tipo di terreno e di clima. 2. Sapere scegliere gli strumenti più idonei per una determinata operazione in funzione del contesto

pedoclimatico. 3. Sapere scegliere la coltivazione più appropriata in funzione del contesto pedoclimatico (rapporti tra pianta e

ambiente pedoclimatico). Capacità 1. Sapere utilizzare e dosare nel modo appropriato gli strumenti tecnici necessari (operazioni di preparazione

del terreno, piani di concimazione, irrigazione, ecc.). 2. Sapere eseguire tutte le operazioni colturali necessarie per una generica coltivazione. OBIETTIVI GENERALI Obiettivi da raggiungere in termini di conoscenze. 1. Conoscere i sistemi colturali. 2. Conoscere le colture erbacee di maggior diffusione nella zona. 3. Conoscere i caratteri morfologici, fisiologici e le esigenze pedo-climatiche di famiglie, specie e cultivar di

colture erbacee. 4. Conoscere le tecniche colturali e la difesa dalle principali avversità. 5. Conoscere gli aspetti della qualità dei prodotti e le relative metodiche di determinazione. 6. Conoscere il miglioramento genetico delle piante erbacee. Obiettivi da raggiungere in termini di competenze. 1. Saper organizzare attività produttive eco-compatibili. 2. Saper gestire attività produttive e di trasformazione valorizzando gli aspetti qualitativi dei prodotti. 3. Saper applicare le normative comunitarie relative alle colture erbacee. 4. Saper redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali. 5. Saper analizzare la sicurezza nei luoghi di lavoro. Obiettivi da raggiungere in termini di capacità. 1. Saper definire piani colturali nel rispetto dell’ambiente. 2. saper organizzare operazioni colturali con macchine adeguate ed in sicurezza. 3. Saper individuare specie e cultivar idonee alle condizioni ambientali ed alle richieste di mercato. 4. Saper organizzare interventi adeguati per la gestione del suolo e per un razionale sviluppo delle

coltivazioni. 5. Saper predisporre interventi di difesa in relazione ai diversi momenti critici.

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QUARTA PNI-TRADIZIONALE AGRONOMIA E COLTIVAZIONI

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QQQQ

CONTENUTI U.D. CONOSCENZE ABILITA’ SETT. PERIODO

1

Ripasso del programma di agronomia della classe terza ed eventuale completamento del capitolo sulla fertilizzazione del terreno già svolto nella classe terza.

Lettura e interpretazione di un certificato di analisi del terreno. Calcolo della concimazione di arricchimento e di produzione. Stesura di un piano di concimazione.

3 SETT.

2 Avvicendamento e rotazione delle colture. Esempi di avvicendamento e di rotazioni in aziende zootecniche e cerealicole.

1 OTT.

3 La semina e le sementi.

Riconoscimento delle sementi delle piante coltivate. Osservazione della semina. Valutazione agronomica e genetica delle sementi.

1 OTT.

4 La lotta alle infestanti. Riconoscimento delle infestanti. Principali erbicidi utilizzati nelle colture.

1 OTT.

5

Il Frumento e i cereali minori: origine e classificazione botanica, morfologia, fisiologia, ciclo biologico, miglioramento genetico e cultivar, tecnica colturale, produzione e qualità, uso del prodotto.

Osservazione e riconoscimento in campo della coltura e delle fasi vegetative. Concimazione azotata. Valutazione della qualità panificatoria delle farine (laboratorio) Riconoscimento delle infestanti

8 OTT. NOV. DIC.

6

Il Riso: origine e classificazione botanica, morfologia, fisiologia, ciclo vegetativo, miglioramento genetico e cultivar, tecnica colturale, produzione e qualità, lavorazioni ed uso del prodotto.

Riconoscimento della pianta e delle fasi di sviluppo. Esempi di governo delle acque in risaia. Sistemazioni delle risaie. Concimazione azotata e trattamenti al risone.

3 GEN.

7

Il Mais: origine e classificazione botanica, morfologia, fisiologia, ciclo biologico, miglioramento genetico, cultivar, tecnica colturale, produzione, qualità e uso del prodotto.

Osservazione e riconoscimento, in campo, della pianta e delle fasi di sviluppo. Individuazione dei momenti opportuni per l’irrigazione e la concimazione azotata. Utilizzazione della granella e del trinciato.

5 FEB. MAR.

8

La Bietola: origine e classificazione botanica, morfologia, fisiologia, ciclo biologico, miglioramento genetico e cultivar, tecnica colturale, produzione e qualità, uso del prodotto.

Osservazione e riconoscimento della pianta e delle fasi vegetative. Individuazione dei momenti di lotta ai parassiti. Diserbo a microdosi. Raccolta e utilizzazione.

3 MAR.

9

La Soia: origine e classificazione botanica, morfologia, fisiologia, ciclo biologico, miglioramento genetico e cultivar, tecnica colturale, produzione e qualità, uso del prodotto.

Osservazione e riconoscimento della pianta e del ciclo di sviluppo. Interventi irrigui. Raccolta del prodotto e utilizzazione.

2 APR.

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QUARTA PNI-TRADIZIONALE AGRONOMIA E COLTIVAZIONI

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QQQQ

U.D. CONOSCENZE ABILITA’ SETT. PERIODO

10

Erba Medica ed erbai: origine e classificazione botanica, morfologia, fisiologia, ciclo vegetativo, miglioramento genetico e cultivar, tecnica colturale, produzione e qualità, uso del prodotto.

Osservazione e riconoscimento della pianta e delle diverse fasi vegetative. Individuazione dei momenti opportuni per l’esecuzione degli sfalci. Fienagione e disidratato di medica.

2 3

APR.

MAG.

11 Erbai di graminacee. Specie presenti nei miscugli, tecnica colturale, produzione ed utilizzazione del prodotto.

Osservazione e riconoscimento delle specie presenti. Irrigazione. Epoche e modalità degli sfalci. Fienagione.

1 MAG.

NOTE • Per quanto riguarda la parte pratica e le osservazioni che si svolgono in azienda, vengono eseguite

secondo l’ordine naturale e quindi non sempre coincidono con la programmazione teorica durante la quale si eseguiranno i necessari richiami.

• I tempi indicati hanno solo valore indicativo e sono comprensivi dei tempi per le eventuali pause didattiche e le verifiche di recupero e, comunque, possono subire delle variazioni anche in funzione della composizione e del profitto della classe.

• Tipologie di verifiche: scritte (relazione scritte, questionari) e orali: potranno riguardare parte, l’intera, o più unità didattiche; pratiche.

• N.B. gli argomenti scritti in grassetto sono gli obiettivi minimi da raggiungere per la sufficienza. GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLE ABILITA’

U.D. ABILITA’

1 Illustrare le tecniche di concimazione e scegliere i concimi idonei. Leggere ed interpretare un certificato di analisi. Predisporre un piano di concimazione.

2 Illustrare e argomentare i principi dell’avvicendamento. Fare simulazioni di rotazioni per aziende zootecniche o ad indirizzo cerealicolo.

3 Riconoscimento delle sementi e della qualità delle stesse. Saper illustrare le modalità di semina.

4 Saper illustrare le tecniche di lotta alle infestanti. Saper riconoscere le principali infestanti delle coltivazioni erbacee trattate.

5 - 6 - 7 - 8 9 - 10 - 11

Saper illustrare la morfologia e le fasi fenologiche delle colture. Saper riconoscere le fasi fenologiche delle colture. Saper illustrare e contestualizzare la tecnica colturale. Sapere valutare la qualità del prodotto.

CRITERI DI VALUTAZIONE. Prova scritta. 1) Comprensione dei quesiti ed aderenza al tema; max. 4 punti. 2) Conoscenza dei contenuti richiesti; max. 4 punti. 3) Chiarezza della impostazione ed efficacia della trattazione; max. 2 punti. Prova orale. 1) Conoscenza dei contenuti; max. 5 punti. 2) Ordine e precisione nell’esposizione degli argomenti; max. 3 punti. 3) Capacità di sintesi ed uso del linguaggio tecnico specifico; max. 2 punti. Prova pratica. 1) Capacità di osservare, di riconoscere e proporre soluzioni ai problemi; max. 4 punti. 2) Conoscenza degli strumenti d’intervento; max. 3 punti. 3) Capacità ed abilità d’uso degli strumenti; max. 3 punti.

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QUINTA PNI-TRADIZIONALE AGRONOMIA E COLTIVAZIONI

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QQQQ

FINALITA’ Formare tecnici capaci di massimizzare quantitativamente e qualitativamente la produzione, di gestire e controllare la produzione di un arboreto nel rispetto delle diverse situazioni ambientali. PREREQUISITI Conoscenze 1. Conoscere la morfologia e la fisiologia delle piante. 2. Conoscere le caratteristiche fisico chimiche del terreno. 3. Conoscere l’influenza del clima e del terreno sulle piante ed i rapporti che intercorrono tra questi. 4. Conoscere le operazioni colturali che si eseguono per una generica coltivazione e l’influenza che queste

hanno sul terreno e sulla vegetazione. 5. Conoscere i principali strumenti tecnici che si impiegano nelle varie operazioni colturali. Competenze 1. Sapere scegliere le operazioni colturali più appropriate per un determinato tipo di terreno e di clima. 2. Sapere individuare gli strumenti più idonei per una determinata operazione in funzione del contesto

pedoclimatico. 3. Sapere determinare la coltivazione più appropriata in funzione del contesto pedoclimatico (rapporti tra

pianta e ambiente pedoclimatico). Capacità 1. Sapere utilizzare e dosare nel modo appropriato gli strumenti tecnici necessari (operazioni di preparazione

del terreno, piani di concimazione, irrigazione, diserbo, gestione del suolo, ecc.) 2. Sapere eseguire tutte le operazioni colturali necessarie per una generica coltivazione. OBIETTIVI GENERALI Obiettivi da raggiungere in termini di conoscenze. 1. Conoscere i caratteri morfologici, biologici, produttivi delle colture arboree. 2. Conoscere i cicli produttivi e le esigenze ambientali. 3. Conoscere i criteri di scelta di specie e cultivar. 4. Conoscere gli impianti di allevamento e le tecniche colturali. 5. Conoscere gli interventi di difesa. Obiettivi da raggiungere in termini di competenze. 1. Saper organizzare attività produttive eco-compatibili. 2. Saper gestire attività produttive valorizzando gli aspetti qualitativi dei prodotti ed assicurando tracciabilità e

sicurezza. 3. Saper interpretare ed applicare le normative comunitarie, nazionali e regionali relative all’arboricoltura. 4. Saper redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali o di gruppo nell’attività professionale. 5. Saper analizzare i limiti e i rischi delle varie soluzioni ponendo particolare attenzione alla sicurezza nei

luoghi di lavoro. Obiettivi da raggiungere in termini di abilità. 1. Saper individuare specie e cultivar idonee alle situazioni ambientali e mercantili. 2. Saper definire impianti compatibili con una adeguata meccanizzazione e con produzioni di qualità. 3. Saper organizzare interventi adeguati per la gestione dell’arboreto. 4. Saper prevedere interventi di difesa rispettosi dell’ambiente e della qualità del prodotto.

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QUINTA PNI-TRADIZIONALE AGRONOMIA E COLTIVAZIONI

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CONTENUTI U.D. CONOSCENZE ABILITA’ SETT. PERIODO

1

Ciclo delle piante arboree. Morfologia dell’apparato radicale. Morfologia e fisiologia dell’apparato aereo. Attività vegetativa e ciclo riproduttivo della pianta. Sviluppo del frutto e la maturazione. I fitoregolatori. Alternanza di produzione.

Osservazione e riconoscimento di gemme, rami, tipi di frutti, di portainnesto, fasi fenologiche, raccolta della frutta. Determinazione della qualità della produzione e indici di maturazione.

7 SETT.

OTT.

2 Moltiplicazione delle piante arboree da frutto. Miglioramento genetico. Esecuzione pratica di innesti di vario tipo. -

NOV. DIC. GEN.

3

Agrotecnica dell’ arboreto:Impianto, gestione del suolo, potatura d’allevamento e di produzione, concimazione, irrigazione, raccolta della frutta, conservazione della frutta.

Potatura del frutteto e del vigneto. 12 NOV. DIC. GEN.

4

La Vite: morfologia, fisiologia, ambiente pedoclimatico, cultivar, portainnesti, moltiplicazione, miglioramento genetico e agrotecnica.

Osservazione e riconoscimento in campo della coltura, delle fasi vegetative e riproduttive, morfologia, fisiologia, concimazione, irrigazione e raccolta.

8 FEB. MAR.

5

Il Pero: morfologia, fisiologia, ambiente pedoclimatico, cultivar, portainnesti, moltiplicazione, miglioramento genetico e agrotecnica.

Osservazione e riconoscimento in campo della coltura, delle fasi vegetative e riproduttive, morfologia, fisiologia, concimazione, irrigazione e raccolta.

3 APR.

6

Il Melo: morfologia, fisiologia, ambiente pedoclimatico, cultivar, portainnesti, moltiplicazione, miglioramento genetico e agrotecnica.

Osservazione e riconoscimento in campo della coltura, delle fasi vegetative e riproduttive, morfologia, fisiologia, concimazione, irrigazione e raccolta.

3 MAG.

NOTE • Per quanto riguarda la parte pratica e le osservazioni che si svolgono in azienda, vengono eseguite

secondo l’ordine naturale e quindi non sempre coincidono con la programmazione teorica durante la quale si eseguiranno i necessari richiami.

• I tempi indicati hanno solo valore indicativo e sono comprensivi dei tempi per le eventuali pause didattiche e le verifiche di recupero.

• Tipologie di verifiche: scritte (relazioni scritte, questionari), orali e pratiche(riconoscimento varietale e potatura) potranno riguardare parte, tutta o più unità didattiche.

• Gli argomenti indicati in grassetto rappresentano gli obiettivi minimi da raggiungere per la sufficienza e per l’ammissione all’Esame di Stato.

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QUINTA PNI-TRADIZIONALE AGRONOMIA E COLTIVAZIONI

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QQQQ

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLE ABILITA’

U.D. ABILITA’

1 (Morfologia e fisiologia delle piante da frutto)

Saper argomentare sulle caratteristiche morfologiche e fisiologiche dell’apparato radicale. Saper argomentare sulle modalità di sviluppo delle piante da frutto. Saper argomentare sulle caratteristiche riproduttive e sulle problematiche della riproduzione dei fruttiferi. Saper riconoscere i rami delle pomacee, drupacee e della vite Saper illustrare le fasi fenologiche e il ciclo delle piante.

2 (Moltiplicazione delle piante e miglioramento

genetico)

Saper eseguire gli innesti.

3) (Tecnica colturale delle piante arboree)

Saper argomentare e contestualizzare tutte le fasi della tecnica colturale degli arboreti, dall’impianto alla raccolta della frutta.

4 (Vite) 5 (Melo) 6 (Pero)

Saper descrivere la morfologia della parte aerea della pianta. Saper riconoscere e illustrare le fasi fenologiche. Saper argomentare le caratteristiche dei portainnesti. Saper argomentare sulle esigenze pedoclimatiche e dei portainnesti delle varie specie e cultivar. Saper descrivere le modalità di moltiplicazione delle varie specie da frutto Saper argomentare sulle modalità di miglioramento genetico delle varie specie da frutto. Saper illustrare e contestualizzare le fasi di impianto di un arboreo. Saper descrivere e attuare le varie forme di allevamento dei fruttiferi e della vite. Saper descrivere e attuare gli interventi di tecnica colturale. Saper descrivere l’organizzazione dei cantieri di raccolta.

CRITERI DI VALUTAZIONE. Prova scritta. 1) Comprensione dei quesiti ed aderenza al tema; max. 4 punti. 2) Conoscenza dei contenuti richiesti; max. 4 punti. 3) Chiarezza della impostazione ed efficacia della trattazione; max. 2 punti. Prova orale. 1) Conoscenza dei contenuti; max. 5 punti. 2) Ordine e precisione nell’esposizione degli argomenti; max. 3 punti. 3) Capacità di sintesi ed uso del linguaggio tecnico specifico; max. 2 punti. Prova pratica. 1) Capacità di osservare, di riconoscere e proporre soluzioni ai problemi; max. 4 punti. 2) Conoscenza degli strumenti d’intervento; max. 3 punti. 3) Capacità ed abilità d’uso degli strumenti; max. 3 punti.

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

TERZA PNI-TRADIZIONALE ESERCITAZIONI DI AZIENDA AGRARIA

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QQQQ

FINALITA’ • Trasmettere la capacità di scegliere le attrezzature agrarie più appropriate ed economiche nell’esecuzione

dei lavori agricoli. • Cercare di ottimizzare le produzioni agricole aziendali con interventi di sistemazione dei terreni il più

possibile appropriati. • Interessare e sensibilizzare gli alunni alle nuove fonti energetiche con particolare riferimento alle agri-

energie. • Informazione e formazione sul D.Lgs. 81/2008 sulla sicurezza in agricoltura. PREREQUISITI: • Conoscere il clima, il terreno agrario e la fertilizzazione. • Possedere una discreta manualità nei lavori agrari. • Saper lavorare in gruppo. OBIETTIVI GENERALI • Raggiungere una conoscenza approfondita e pratica delle moderne attrezzature agrarie. • Acquisire una buona conoscenza delle sistemazioni idraulico agrarie. • Valutare i rischi sulla sicurezza delle varie macchine operatrici nell’esecuzione corretta dei lavori agricoli

(D.Lgs. 81/2008 sulla sicurezza in agricoltura). • Sensibilizzare e partecipare alle sperimentazioni su colture agro-energetiche.

FASE CONOSCENZE ABILITA’

U.D. 1 MESSA IN COLTURA TERRENI INCOLTI.

Conoscere i sistemi, le attrezzature e la cronologia delle lavorazioni.

Saper mettere a vivaio un piccolo appezzamento incolto.

U.D. 2 ATTREZZATURE AGRARIE.

Conoscere le moderne attrezzature agrarie.

Saper usare in sicurezza (D.Lgs. 81/2008) alcune attrezzature agricole.

U.D.3 LE LAVORAZIONI DEL TERRENO AGRARIO.

Come e quali lavorazioni eseguire in base alla coltura seminata. Coltivazione bio.

Lavorazioni del terreno per trapianto miscanto e ortaggi. Semina di colture erbacee e ortive.

U.D.4 MANUTENZIONE E PICCOLE RIPARAZIONI.

Conoscere i limiti per eseguire le riparazioni delle macchine. Come eseguire una corretta manutenzione.

L’ordinaria manutenzione delle macchine e delle attrezzature. Messa a norma di alcuni attrezzi agricoli (D.Lgs. 81/2008).

U.D. 5 COLTIVAZIONE DELLE PIANTINE DA ORTO E DEI FIORI DA BORDURA.

Conoscere tutte le fasi della propagazione gamica di una pianta in serra.

Saper seminare, ripicchettare, invasare, trapiantare e mettere a dimora correttamente le piantine da orto, da fiore e ornamentali.

U.D. 6 MANUTENZIONE PARCO E GIARDINO.

Conoscere e le basi di come si esegue la manutenzione di un parco secolare anche con le potature.

Saper intervenire sulla potatura degli alberi in sicurezza (D.Lgs. 81/2008). Saper individuare ed usare gli strumenti adatti alle varie lavorazioni.

U.D. 7 VIVAISTICA FORESTALE.

Conoscere la propagazione di una pianta forestale sia da seme che per talea.

Talee, propaggini, semine, invasi e corretta messa a dimora degli alberi.

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

TERZA PNI-TRADIZIONALE ESERCITAZIONI DI AZIENDA AGRARIA

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

U.D. 8 COLTURE AGRO-ENERGETICHE (MISCANTHUS).

Filiera completa del miscanthus. Oli vegetali e loro utilizzazione.

Prove parcellari di produzione, umidità e valore energetico. Micropropagazione, ambientamento in serra, trapianto, diserbo, irrigazione e raccolta.

In grassetto sono indicati gli obiettivi minimi.

METODO DIDATTICO • Per la quasi totalità delle ore è previsto l’utilizzo del laboratorio “azienda agraria” con le serre, i vivai, i

frutteti, i vigneti e il parco dove si svolgono le esercitazioni pratiche con il sistema induttivo. • Lezioni frontali di coordinamento e approfondimento delle esercitazioni pratiche. VALUTAZIONE DELLA VERIFICA Sono previste almeno due verifiche pratiche per quadrimestre, svolte in azienda agraria. Gli indicatori che si tengono presenti durante le verifiche sono: 1. Una corretta manualità nell’esecuzione, anche in sicurezza, delle principali lavorazioni che si eseguono

nelle serre di produzione, come semina, ripicchettamento, trapianto e invaso di colture orto-floro-vivaistiche (punti 6).

2. Conoscenza e rielaborazione personale sul metodo di lavoro più appropriato da adottare durante le fasi della propagazione agamica delle piante come i gerani e le piante da appartamento (punti 2).

3. Scelta corretta delle attrezzature più idonee alle varie lavorazioni agrarie (punti 1).

4. Conoscenza e applicazione pratica delle tecniche di coltivazione e “forzatura” in serra e tunnel di ortaggi e piante da fiore (punti 1).

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

TERZA CERERE UNITARIO TECNICA DI PRODUZIONE VEGETALE ED ELEMENTI DI MECCANIZZAZIONE

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

FINALITA’ Fornire agli studenti le conoscenze le competenze e le capacità necessarie per esercitare la coltivazione dei vegetali e la scelta delle macchine agricole. PREREQUISITI Conoscenze 1. Conoscere gli elementi costituenti il clima. 2. Conoscere il significato delle principali operazioni colturali. 3. Conoscere il motivo (la finalità) per cui si usano i principali strumenti tecnici. 4. Conoscere la proporzionalità fra grandezze. 5. Conoscere le unità di misura. 6. Conoscere i principi della chimica generale e inorganica. 7. Conoscere le equazioni. Competenze 1. Saper scegliere gli strumenti per una determinata operazione colturale. Capacità 1. Saper operare equivalenze e risolvere le equazioni. 2. Saper leggere un diagramma. 3. Saper utilizzare in modo corretto semplici strumenti per i lavori di campagna. 4. Saper eseguire semplici operazioni manuali di campagna. 5. Saper individuare le principali coltivazioni della zona. OBIETTIVI GENERALI Obiettivi da raggiungere in termini di conoscenze. 1. Conoscenza dell’ambiente pedoclimatico e dei rapporti fra questo e le piante. 2. Conoscenza delle tecniche colturali (agronomiche). 3. Conoscenza dei rapporti intercorrenti fra ambiente pedoclimatico e tecniche colturali. 4. Conoscenza delle macchine per l’esecuzione delle tecniche colturali e per la raccolta dei prodotti. 5. Individuazione e collegamento dei vari fattori (tecnica colturale, scelta varietale, scelta delle macchine,

ecc.) che concorrono a influenzare la produzione. Obiettivi da raggiungere in termini di competenze. 1. Sapere individuare e collegare fra loro i vari elementi (tecnica colturale, scelta varietale, scelta delle

macchine ecc.) che concorrono a influenzare la produzione. Obiettivi da raggiungere in termini di capacità. 1. Sapere scegliere e applicare correttamente le varie pratiche colturali e le relative macchine.

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

TERZA CERERE UNITARIO TECNICA DI PRODUZIONE VEGETALE ED ELEMENTI DI MECCANIZZAZIONE

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

CONTENUTI FASE CONOSCENZE ABILITA’

1

CLIMATOLOGIA. Influenza del clima sullo sviluppo dei vegetali. La radiazione solare e la radiazione terrestre. Mezzi per migliorare l’intercettazione della luce. Luce e morfogenesi: il fotoperiodo. Applicazioni pratiche delle nozioni sul fotoperiodismo. La temperatura e la sua misura. Variazioni diurne e stagionali della temperatura. La temperatura del terreno: fattori che regolano la temperatura del suolo. La temperatura e gli effetti della stessa sullo sviluppo delle piante. Temperature critiche, ottimali. Il termoperiodismo. Vernalizzazione, dormienza e fabbisogno in freddo. Le temperature critiche: effetti e difesa dalle alte temperature, effetti e difesa dalle basse temperature. Difesa dalle gelate. Le Idrometeore. Umidità dell’aria. La pioggia: quantità di pioggia e sua misura, distribuzione, frequenza, intensità. Le piogge acide. La neve. La rugiada. La brina. La grandine: mezzi di difesa dalla grandine. L’acqua e le piante. L’evapotraspirazione. L’atmosfera. Composizione dell’atmosfera. Il vento: effetti del vento sulle piante, difesa dal vento.

Sapersi orientare nella scelta dell’ambiente idoneo alla coltivazione e per la difesa dalle avversità atmosferiche.

2

PEDOLOGIA. Il terreno. Definizione, origine e costituenti. Profilo pedogenetico ed orizzonti. Tessitura. Struttura. Porosità e caratteristiche fisiche. Giacitura ed esposizione. Costituenti del terreno agrario: sostanze minerali, sostanza organica, organismi terricoli. Proprietà chimiche del terreno. Reazione, correzione, ammendanti. Contenuto in sostanza organica, calcare, dotazione in elementi nutritivi, salinità. Aria e acqua nel terreno, rapporti con la struttura. Proprietà biologiche. Mineralizzazione della sostanza organica, umificazione, ammonizzazione, nitrificazione e denitrificazione, fissazione dell’azoto atmosferico.

Saper classificare un campione di terreno in base ad analisi granulometrica. Sapersi orientare nella gestione del suolo quando non idoneo alla coltivazione.

3

IDROLOGIA AGRARIA. Capacità di campo, costanti idrologiche. Movimenti dell’acqua nel terreno (saturazione, infiltrazione e percolazione). Movimento dell’acqua sul terreno. Movimento dell’acqua sotto forma di vapore. Punto di appassimento.

Saper identificare il momento ideale per intervenire con l’irrigazione e gestirla in base alla tipologia di terreno.

4

SISTEMAZIONE E LAVORAZIONE DEL TERRENO. Sistemazioni e opere di drenaggio, lavorazioni principali e secondarie nella gestione del suolo agrario. Meccanica: Concetto di motore endotermico.

Saper individuare le operazioni indispensabili per la lavorazione completa e corretta di un terreno coltivabile.

5

IRRIGAZIONE. Effetti della carenza idrica sulla resa delle colture. Valutazioni della tecnica irrigua in rapporto all’ambiente pedoclimatico. Determinazione del momento di intervento irriguo. Sistemi di irrigazione: scorrimento, sommersione, aspersione, sub-irrigazione, a goccia. La fertirrigazione.

Saper scegliere il metodo irriguo più consono alle circostanze della coltivazione in oggetto.

6

LA FERTILIZZAZIONE DEL TERRENO. Concimazione. Macroelementi e microelementi. La sostanza organica nel terreno e le sue funzioni. Principali concimi organici: letame, pollina, liquami, composizione e limiti di impiego. Azoto, fosforo e potassio: effetti sulle piante. Principali concimi azotati, potassici, fosforici. Concimi composti.

Saper determinare la quantità e la tipologia di concime specifico somministrabile in base alle esigenze nutritive delle colture.

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

TERZA CERERE UNITARIO TECNICA DI PRODUZIONE VEGETALE ED ELEMENTI DI MECCANIZZAZIONE

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

FASE CONOSCENZE ABILITA’

7

MECCANICA E MECCANIZZAZIONE. Richiami di forza, lavoro, potenza. motore endotermico. Componenti della trattrice. Motore Diesel. Parti essenziali della trasmissione: frizione, cambio, differenziale. La propulsione: cingolati e gommati. Trattori 2R, 4RM. La presa di forza, la PdP e l’albero cardanico. Prese idrauliche, sollevatore. Gancio di traino. Accoppiamento con macchine operatrici. La stabilità della trattrice. Sicurezza operativa nel settore. Le macchine operatrici per la lavorazione del terreno, per la raccolta dei cereali, dei foraggi e fieni, per la semina e la concimazione. Le semoventi.

Saper convertire i valori nelle unità di misura equivalenti. Individuare la trattrice idonea alle diverse esigenze tecnico-colturali e aziendali. Saper accoppiare convenientemente le operatrici con la trattrice. Saper individuare le situazioni a rischio infortunio legate alla meccanica e prevenirle sapientemente.

IN GRASSETTO SONO EVIDENZIATI GLI OBIETTIVI MINIMI.

TIPOLOGIA DI VERIFICHE Prove orali in itinere, verifiche scritte in forma di relazioni tecniche. Verifiche a risposta singola e trattazione sintetica di argomento. Prove pratico-didattiche. GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLE PROVE Valida per prova orale/scritta. CONOSCENZA DEGLI ARGOMENTI Max.5 p.ti. COMPETENZA APPLICATIVA Max 3 p.ti. ORDINE E PRECISIONE dell’ elaborato o nell’esposizione concettuale Max 1 p.to. CAPACITA’ DI SINTESI / USO DI LINGUAGGIO TECNICO SPECIFICO Max 1 p.to. Soglia di sufficienza: 60% del punteggio totale.

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUARTA CERERE UNITARIO TECNICA DI PRODUZIONE VEGETALE

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

FINALITA’ Fornire strumenti conoscitivi ed abilità adeguate per approccio scientifico alle problematiche delle produzioni vegetali del territorio regionale. PREREQUISITI Conoscenze

• conoscere la morfologia dei vegetali; • conoscere la sistematica dei vegetali; • conoscree i rapporti tra fenomeni climatici e piante; • conoscere le caratteristiche dei suoli; • conoscere le sostanze nutritive; • conoscere le tecniche di controllo e d utilizzo delle risorse idriche; • conoscere le tecniche per un uso corretto della risorsa suolo; • conoscere le tecniche di controllo della fertilità chimica del suolo.

Competenze

• saper descrivere gli organi e gli apparati dei vegetali; • saper utilizzare chiavi di riconoscimento dei vegetali; • saper argomentare sugli effetti dei fattori climatici e pedologici nello sviluppo vegetale; • saper descrivere le tecniche per aumentare la disponibilità della risorsa solare (luce, calore); • saper illustrare le caratteristiche degli impianti di irrigazione; • saper illustrare gli attrezzi per la lavorazione del suolo; • saper illustrare le caratteristiche degli attrezzi per la concimazione.

Capacità

• saper argomentare sulla scelta del metodo irriguo; • saper argomentare sulle tecniche di controllo della fertilità fisica (lavorazioni); • saper illustrare le tecniche ecocompatibili di lavorazione del suolo; • saper esplicitare i criteri di stesura di un piano di concimaznione.

OBIETTIVI GENERALI

• saper acquisire e saper valutare i fenomeni legati alla biologia delle colture arboree; • saper acquisire e saper valutare i fenomeni legati alla biologia delle colture erbacee; • saper argomentare sui criteri per la gestione delle colture esaminate individuando le agrotecniche

specifiche applicabili. CONTENUTI FASE CONOSCENZE ABILITA’

1

ARBORICOLTURA GENERALE. Lo scheletro della pianta. Le formazioni fruttifere. La modalità di sviluppo delle gemme e dei germogli. Le fasi della biologia fiorale e l’impollinazione. Le modalità di riproduzione e moltiplicazione delle piante Arboree: talee. Innesti, micropropagazione. Il vivaio. Impianto del frutteto: operazioni preliminari base e di gestione del medesimo. L’impostazione della pianta: potatura di allevamento e di produzione. Le forme di allevamento, i sesti d’impianto, la densità d’impianto.

Saper descrivere le formazioni fruttifere. Saper illustrare le modalità di sviluppo delle gemme e dei germogli. Saper descrivere le fasi della biologia fiorale e i fenomeni legate alla sterilità. Saper descrivere le modalità di accrescimento dei frutti. Saper riconoscere i requisiti del materiale da propagare. Saper applicare le modalità di riproduzione e moltiplicazione delle piante arboree. Saper riconoscere le modalità di esecuzione degli innesti e i fattori che favoriscono l’attecchimento.

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ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUARTA CERERE UNITARIO TECNICA DI PRODUZIONE VEGETALE

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

FASE CONOSCENZE ABILITA’

2

COLTIVAZIONI ERBACEE. Biologia, agrotecnica, scelta varietale dei principali cereali (frumento tenero, mais). Conservazione della granella.

Saper descrivere e riconoscere le fasi fenologiche dei cereali vernini e del mais (biologia). Saper correlare le fasi con l’ambiente pedoclimatico. Saper argomentare sui criteri di scelta delle varietà. Saper descrivere gli interventi dell’agrotecnica dei cereali. Saper correlare gli interventi con le fasi fenologiche. Saper correlare gli interventi con le variabili pedoclimatiche. Saper descrivere le modalità di conservazione della granella. Saper argomentare sui principi fisici della conservazione.

3 COLTURE INDUSTRIALI. Biologia, Agrotecnica e Cantieri di lavoro di una coltura industriale.

Saper descrivere la biologia di una coltura industriale. Saper correlare la fasi fenologiche con l’ambiente pedoclimatico. Saper argomentare sui criteri di scelta delle varietà. Saper descrivere gli interventi dell’agrotecnica di una coltura industriale e saper descrivere i cantieri di raccolta. Saper correlare gli interventi con le fasi fenologiche e con le variabili pedoclimatiche.

4 COLTURE FORAGGERE. Biologia, Agrotecnica, criteri di scelta varietale, cantieri di lavoro e conservazione dell’erba medica.

Saper descrivere la biologia dell’erba medica, gli interventi dell’agrotecnica. Saper descrivere gli scopi del miglioramento genetico della medica. Saper argomentare sulle caratteristiche delle cultivar di erba medica. Saper descrivere i cantieri per la fienagione. Saper descrivere le tecniche di conservazione dei foraggi. Saper argomentare sui principi fisici-chimici-biologici che sottendono a tali tecniche.

IN GRASSETTO SONO EVIDENZIATI GLI OBIETTIVI MINIMI.

TIPOLOGIA DI VERIFICHE Prove orali in itinere, verifiche scritte con trattazione sintetica di argomento. Relazioni tecniche su argomenti pratici. GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLE PROVE Valida per prova orale/scritta. CONOSCENZA DEGLI ARGOMENTI Max.5 p.ti. COMPETENZA APPLICATIVA Max 3 p.ti. ORDINE E PRECISIONE dell’ elaborato o nell’esposizione concettuale Max 1 p.to. CAPACITA’ DI SINTESI / USO DI LINGUAGGIO TECNICO SPECIFICO Max 1 p.to. Soglia di sufficienza: 60% del punteggio totale.

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUINTA CERERE UNITARIO TECNICA DI PRODUZIONE VEGETALE

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

FINALITA’ Fornire strumenti conoscitivi ed abilità adeguate per approccio scientifico alle problematiche delle produzioni vegetali del territorio regionale. PREREQUISITI Conoscenze

• conoscere i rapporti tra fenomeni climatici e piante; • conoscere le formazioni fruttifere; • conoscere le modalità di sviluppo delle gemme e dei germogli; • conoscere e sa descrivere le fasi della biologia fiorale; • conoscere i fenomeni legate alla sterilità; • conoscere le modalità di accrescimento dei frutti; • conoscere i requisiti del materiali da propagare; • conoscere le modalità di riproduzione delle piante arboree; • conoscere le modalità di moltiplicazione delle piante arboree.

Competenze

• saper argomentare sulla fisiologia della radicazione; • saper illustrare le modalità di esecuzione degli innesti; • saper argomentare sui fattori che favoriscono l’attecchimento; • saper determinare i fabbisogni nutrizionali delle principali colture; • saper interpretare i dati di analisi del terreno; • saper argomentare suI mezzi di controllo delle risorse naturali (acqua, suolo, energia solare); • saper applicare nei diversi contesti le conoscenze acquisite sull’agrotecnica; • saper illustrare le caratteristiche delle macchine operatrici.

Capacità

• saper formulare il consiglio di concimazione con criterio agronomico ed economico; • saper eseguire la successioni delle operazioni relative alla propagazione ed all’innesto delle piante

arboree; • saper eseguire la successione delle operazioni relative alla moltiplicazione delle piante arboree.

OBIETTIVI GENERALI

• saper valutare i fenomeni legati alla biologia delle colture arboree; • saper argomentare sui criteri per la gestione delle colture esaminate. • Acquisire conoscenze relative alla biologia ed all’agrotecnica della vite, del melo e del pero;

CONTENUTI FASE CONOSCENZE ABILITA’

1

LA VITE. Biologia della vite. Miglioramento genetico. Cultivar e portinnesti della vite. Agrotecnica della vite.

Saper descrivere la morfologia della parte aerea della vite. Saper illustrare le fasi fenologiche della vite. Saper descrivere le caratteristiche dei portinnesti della vite. Saper argomentare sulle esigenze pedoclimatiche dei portinnesti. Saper descrivere le modalità di moltiplicazione della vite. Saper argomentare sul miglioramento genetico della vite. Saper illustrare e contestualizzare le fasi di impianto di un vigneto. Saper descrivere le principali forme di allevamento. Saper descrivere gli interventi dell’agrotecnica. Saper argomentare e contestualizzare gli interventi dell’agrotecnica. Saper descrivere l’organizzazione dei cantieri di raccolta. Saper descrivere le principali macchine utilizzate nei cantieri di lavoro.

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ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUINTA CERERE UNITARIO TECNICA DI PRODUZIONE VEGETALE

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

FASE CONOSCENZE ABILITA’

2

FRUTTICOLTURA. Biologia delle pomacee. Cultivar e portinnesti delle pomacee. Agrotecnica delle pomacee. Cantieri di raccolta e tecnica di conservazione.

Saper descrivere le fasi fenologiche del melo. Saper argomentare sulle interazioni col clima. Saper descrivere le caratteristiche delle principali cultivar del melo. Saper descrivere le caratteristiche dei portinnesti. Saper descrivere le caratteristiche delle principali cultivar del pero. Saper descrivere le caratteristiche dei portinnesti del pero. Saper correlare la scelta delle cultivar delle pomacee con le caratteristiche pedoclimatiche. Saper correlare la scelta dei portinnesti delle pomacee con le caratteristiche pedologiche. Saper descrivere gli interventi dell’agrotecnica. Saper contestualizzare gli interventi dell’agrotecnica. Saper descrivere le principali macchine utilizzate nei cantieri di lavoro. Saper descrivere l’organizzazione dei cantieri di raccolta. Saper descrivere le fasi di conservazione delle pomacee. Saper argomentare sui principi fisici sfruttati nella conservazione.

IN GRASSETTO SONO EVIDENZIATI GLI OBIETTIVI MINIMI.

TIPOLOGIA DI VERIFICHE Prove orali in itinere, verifiche scritte con trattazione sintetica di argomento. Relazioni tecniche su argomenti pratici. GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLE PROVE Valida per prova orale/scritta. CONOSCENZA DEGLI ARGOMENTI Max.5 p.ti. COMPETENZA APPLICATIVA Max 3 p.ti. ORDINE E PRECISIONE dell’ elaborato o nell’esposizione concettuale Max 1 p.to. CAPACITA’ DI SINTESI / USO DI LINGUAGGIO TECNICO SPECIFICO Max 1 p.to. Soglia di sufficienza: 60% del punteggio totale.

Page 93: Pag. QQQQ I.S. “STROZZI” PALIDANO SYLLABUS650-A Ed. 4 del 10/04/2012 SYLLABUS ISTITUTO TECNICO ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO Pag. 1 di 246 Istituto

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SYLLABUS ISTITUTO TECNICO

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

Pag. 93 di 246

CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

PRIMA AGRARIA, AGROALIM. E

AGROINDUSTRIA SCIENZE INTEGRATE (SCIENZE DELLA TERRA E BIOLOGIA)

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

Il docente di “scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia)” concorre a far conseguire allo studente, al termine del percorso quinquennale, risultati di apprendimento che lo mettono in grado di:

• utilizzare modelli appropriati per investigare fenomeni e interpretare dati sperimentali;

• riconoscere, nei diversi campi disciplinari studiati, i criteri scientifici di affidabilità delle conoscenze e delle conclusioni che vi afferiscono;

• utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare;

• padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio;

• utilizzare, in contesti di ricerca applicata, procedure e tecniche per trovare soluzioni innovative e migliorative, in relazione ai campi di propria competenza;

• utilizzare gli strumenti culturali e metodologici acquisiti per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni e ai suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente;

• collocare le scoperte scientifiche e le innovazioni tecnologiche in una dimensione storico-culturale ed etica, nella consapevolezza della storicità dei saperi.

Primo biennio Ai fini del raggiungimento dei risultati di apprendimento sopra riportati in esito al percorso quinquennale, nel primo biennio il docente persegue, nella propria azione didattica ed educativa, l’obiettivo prioritario di far acquisire allo studente le competenze di base attese alla conclusione dell’obbligo di istruzione, di seguito richiamate:

• osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità;

• analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza;

• essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate. L’articolazione dell’insegnamento di “Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia)” in conoscenze e abilità, é di seguito indicata quale orientamento per la progettazione didattica del docente in relazione alle scelte compiute nell’ambito della programmazione collegiale del Consiglio di classe.

Il docente, nella prospettiva dell’integrazione delle discipline sperimentali, organizza il percorso d’insegnamento-apprendimento con il decisivo supporto di attività laboratoriali per sviluppare l’acquisizione di conoscenze e abilità attraverso un corretto metodo scientifico.

Il docente valorizza, nel percorso dello studente, l’apporto di tutte le discipline, in particolare quelle sperimentali, con i loro specifici linguaggi, al fine di approfondire argomenti legati alla crescita culturale e civile degli studenti come, a titolo esemplificativo, le tematiche inerenti l’educazione alla salute, la sicurezza e l’educazione ambientale.

Conoscenze Abilità

Il Sistema solare e la Terra.

Dinamicità della litosfera; fenomeni sismici e vulcanici.

I minerali e le loro proprietà fisiche; le rocce magmatiche, le rocce sedimentarie e le rocce metamorfiche; il ciclo delle rocce.

L’idrosfera, fondali marini; caratteristiche fisiche e chimiche dell’acqua; i movimenti dell’acqua, le onde, le correnti.

L’atmosfera; il clima; le conseguenze delle modificazioni climatiche: disponibilità di acqua potabile, desertificazione, grandi migrazioni umane.

Coordinate geografiche: latitudine e longitudine, paralleli e meridiani.

Origine della vita: livelli di organizzazione della materia vivente (struttura molecolare, struttura cellulare e sub cellulare; virus, cellula procariota, cellula eucariota).

Teorie interpretative dell’evoluzione della specie.

Processi riproduttivi, la variabilità ambientale e gli habitat.

Ecosistemi (circuiti energetici, cicli alimentari, cicli biogeochimici).

Processi metabolici: organismi autotrofi ed eterotrofi; respirazione cellulare e fotosintesi.

Nascita e sviluppo della genetica.

Genetica e biotecnologie: implicazioni pratiche e conseguenti questioni etiche.

Il corpo umano come un sistema complesso: omeostasi e stato di salute.

Le malattie: prevenzione e stili di vita (disturbi alimentari, fumo, alcool, droghe e sostanze stupefacenti, infezioni sessualmente trasmissibili).

La crescita della popolazione umana e le relative conseguenze (sanitarie, alimentari, economiche).

Ecologia: la protezione dell’ambiente (uso sostenibile delle risorse naturali e gestione dei rifiuti).

Identificare le conseguenze dei moti di rotazione e di rivoluzione della Terra sul pianeta.

Analizzare lo stato attuale e le modificazioni del pianeta anche in riferimento allo sfruttamento delle risorse della Terra.

Riconoscere nella cellula l’unità funzionale di base della costruzione di ogni essere vivente.

Comparare le strutture comuni a tutte le cellule eucariote, distinguendo tra cellule animali e cellule vegetali.

Indicare le caratteristiche comuni degli organismi e i parametri più frequentemente utilizzati per classificare gli organismi.

Ricostruire la storia evolutiva degli esseri umani mettendo in rilievo la complessità dell’albero filogenetico degli ominidi.

Descrivere il corpo umano, analizzando le interconnessioni tra i sistemi e gli apparati.

Descrivere il meccanismo di duplicazione del DNA e di sintesi delle proteine.

Descrivere il ruolo degli organismi, fondamentale per l’equilibrio degli ambienti naturali e per il riequilibrio di quelli degradati dall’inquinamento.

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

PRIMA AGRARIA, AGROALIM. E

AGROINDUSTRIA SCIENZE INTEGRATE (SCIENZE DELLA TERRA E BIOLOGIA)

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

FINALITA’ Il corso prevede al primo anno lo studio della disciplina Scienze della Terra. Questi argomenti saranno presentati in modo semplificato, adatto all’età dei discenti e saranno utili per iniziare a frequentare il laboratorio di Scienze e per acquisire i passaggi fondamentali del metodo sperimentale, in particolare della prima fase che consiste nell’osservazione, in modo da arrivare alla graduale acquisizione delle competenze di base previste per il primo biennio per l’asse scientifico-tecnologico. Il possesso dei seguenti prerequisiti è ritenuto fondamentale per conseguire a un livello sufficiente gli obiettivi proposti. PREREQUISITI CONOSCENZE I concetti base della cultura scientifica impartiti dalla scuola media, riferendosi in particolare a: • Concetto di energia e di materia e nozioni elementari sulla struttura dell’atomo. • Le principali unità di misura. • Alcune grandezze fisiche fondamentali: distanza, velocità, forza. • I passaggi di stato. • I concetti di temperatura e pressione. COMPETENZE • Comprendere un testo in lingua italiana, saperne cogliere i concetti fondamentali e saperli riassumere,

anche in modo schematico. • Saper operare le equivalenze tra unità di misura fondamentali. • Saper leggere un grafico in un piano cartesiano. CAPACITA’ • Essere in grado di collegare tra loro in modo logico cause ed effetti. • Saper confrontare e distinguere dati e fenomeni. OBIETTIVI GENERALI • Comprendere le realtà fisiche che ci circondano (1A, 1B, 1C, 1D, 1E, 1F, 2G). • Interpretare i fenomeni con cui siamo quotidianamente in contatto (1A, 1B, 1C, 1D, 1E, 1F, 2G). • Acquisire i principali concetti sulla dinamica endogena della terra (1A, 1C, 1D, 1E, 1F, 2G). • Acquisire i concetti fondamentali sulla circolazione nella bassa troposfera (1A, 1B, 1C, 1D, 1E, 2G). OBIETTIVI DI LABORATORIO • Acquisire la capacità di osservare, interpretare, confrontare ed applicare (1A, 1B, 1C, 1D, 1E, 1F). • Acquisire competenze operativo - manuali in laboratorio (1A, 1B, 1C, 1D, 1E, 1F). • Saper osservare, classificare, riconoscere e descrivere nei tratti essenziali le rocce ignee, metamorfiche e

sedimentarie (1A, 1C, 1D, 1E, 1F). COMPETENZE DI BASE PER L’ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO 1) Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e complessità. 2) Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza.

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

PRIMA AGRARIA, AGROALIM. E

AGROINDUSTRIA SCIENZE INTEGRATE (SCIENZE DELLA TERRA E BIOLOGIA)

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FASI CONOSCENZE ABILITA’

U.D. 1: IL SISTEMA TERRA E L’ORIENTAMENTO.

Forma e rappresentazione del pianeta Terra (1A, 1C, 1D, 1E). L’orientamento, le coordinate geografiche, il reticolato geografico, i metodi per determinare la longitudine e la latitudine (1A, 1C, 1D, 1E).

Saper spiegare il significato del reticolato geografico e le sue applicazioni per determinare la posizione di un punto sulla superficie terrestre (1C, 1D, 1E, 1F).

U.D. 2: LA TERRA NELLO SPAZIO.

Caratteristiche generali della Terra come pianeta, moti e loro conseguenze (1A, 1C, 1D). I fusi orari (1A, 1C).

Saper illustrare le principali leggi che regolano il moto dei corpi all’interno del sistema solare (1C, 1D, 1F). Saper spiegare le conseguenze dei moti di rotazione e di rivoluzione della Terra sul pianeta (1A, 1C, 1D).

U.D. 3: MINERALI E ROCCE.

Concetti di minerale e di roccia (1A, 1C, 1D, 1F). Origine e trasformazione delle rocce: rocce magmatiche, sedimentarie e metamorfiche (1A, 1C, 1D, 1F). Descrizione e riconoscimento macroscopico (1A, 1D, 1F). Le rocce come risorsa per l’uomo (1D, 1E).

Saper distinguere e classificare le principali rocce magmatiche, sedimentarie e metamorfiche (1A, 1C, 1D, 1F). Saper spiegare le trasformazioni che subiscono le rocce nel ciclo litogenetico (1C, 1D).

U.D. 4: VULCANI E TERREMOTI.

Vulcanesimo e tipologie di vulcani (1C, 1D). I terremoti, cause e scale di misurazione (1A, 1C, 1D, 1E, 2G). Rischi vulcanico e sismico per le popolazioni (1A, 1C, 1D, 1E, 2G).

Saper distinguere i vari tipi di attività vulcanica in relazione al tipo di magma (1C, 1D, 1E). Saper distinguere le due scale di misurazione dei fenomeni sismici (1A, 1C, 1D, 1E, 2G).

U.D. 5: DINAMICA ENDOGENA TERRESTRE.

Struttura interna della Terra (1C, 1D, 1E). Deriva dei continenti e Teoria di Wegener (1C, 1D, 1E). Teoria della Tettonica delle placche (1C, 1D, 1E). I Fenomeni orogenetici (1C, 1D, 1E).

Saper individuare le differenze tra la teoria di Wegener e quella della Tettonica a placche (1C, 1D, 1E). Saper spiegare i vari fenomeni endogeni della Terra alla luce della teoria della Tettonica a placche (1C, 1D, 1E).

U.D. 6: L’ATMOSFERA.

Composizione e struttura dell’atmosfera, caratteristiche fisiche della bassa troposfera (1C, 1D, 1E). Strumenti di misura dei fattori climatici, le meteore (1A, 1B, 1C, 1D, 1E). Il tempo meteorologico (1C, 1D, 1E).

Saper spiegare i concetti fondamentali sulla circolazione nella bassa troposfera (1C, 1D, 1E, 2G). Saper spiegare su che cosa si basano le previsioni del tempo (1C, 1D, 1E, 2G). Saper classificare i venti (1C, 1D, 1E).

U.D. 7: ESPERIENZE DI LABORATORIO. (UNITA’ DIDATTICA DI LABORATORIO SVOLTA IN PARALLELO A QUELLE TEORICHE).

Classificazione e descrizione delle principali rocce magmatiche, sedimentarie, metamorfiche (1A, 1C, 1D, 1E, 1F). Determinazione della densità di una roccia (1A, 1B, 1C). Misurazione della pressione atmosferica (1A, 1B, 1C).

Saper osservare, classificare, riconoscere e descrivere nei tratti essenziali le principali rocce magmatiche, metamorfiche e sedimentarie (1A, 1C, 1D, 1E, 1F). Saper calcolare la densità di una roccia (1A, 1B, 1C). Saper raccogliere dati sulla pressione atmosferica (1A, 1B, 1C).

Gli obiettivi evidenziati in grassetto sono quelli considerati minimi dal Gruppo Disciplinare per raggiungere la soglia di sufficienza.

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

PRIMA AGRARIA, AGROALIM. E

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Le Unità didattiche ombreggiate sono quelle svolte in laboratorio. Gli indici alfanumerici messi tra parentesi accanto agli obiettivi, si riferiscono allo Schema delle competenze di base elaborato per le discipline dell’asse Scientifico - Tecnologico. Tali indici esprimono in che misura gli obiettivi contribuiscono alla definizione e alla valutazione delle competenze secondo le indicazioni del MIUR e della UE. TIPOLOGIE DI VERIFICHE E CRITERI DI VALUTAZIONE

PROVE VALIDE PER IL VOTO ORALE INTERROGAZIONI Indicatori di valutazione: 1) Conoscenza e comprensione degli argomenti (nulla - gravemente insufficiente – insufficiente – sufficiente – discreta – buona - ottima). 2) Uso della terminologia scientifica corretta e coerenza argomentativa (inadeguata - adeguata). 3) Padronanza della lingua italiana e fluidità espositiva (inadeguata - adeguata). Punteggi relativi: 1) Da 0 a 7 con frazioni di mezzo punto. 2) Da 0 a 1. 3) Da 0 a 1. Voto finale = somma dei punteggi parziali + 1. QUESTIONARI SEMISTRUTTURATI Indicatori di valutazione: 1) Conoscenza e comprensione della terminologia e dei contenuti (nulla - gravemente insufficiente – insufficiente – sufficiente – discreta – buona - ottima). 2) Chiarezza formale espositiva, correttezza ortografica e morfosintattica, utilizzo del lessico tecnico, analisi e sintesi (gravemente insufficiente – insufficiente – sufficiente - buona). Punteggi relativi: 1) Quesiti da 5-10-20-30 punti a seconda della complessità e difficoltà, attribuiti con frazioni pari a 2.5 punti. 2) 10 punti attribuiti con frazioni di 2.5 punti. Voto finale = somma dei punteggi relativi ai vari quesiti/10. TEST A SCELTA MULTIPLA Indicatori di valutazione: 1) Conoscenza e comprensione della terminologia e dei contenuti. Punteggi relativi: 1 punto per ogni risposta esatta senza penalizzazione dell’errore. La sufficienza è attribuita con un minimo del 70% di risposte esatte.

Approvazione del Gruppo Disciplinare in base alle “LINEE GUIDA per il passaggio al nuovo ordinamento (D.P.R. 15 marzo 2010, articolo 8, comma 3)”.

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

SECONDA AGRARIA, AGROALIM. E

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QQQQ

FINALITA’ Lo studio della Biologia si propone di dare le basi fondamentali della vita e della cellula animale e vegetale. Questi argomenti saranno altresì utili per iniziare a frequentare il laboratorio di Scienze e per acquisire i passaggi fondamentali del metodo sperimentale. La trattazione dei tessuti animali e dell’omeostasi del corpo umano è soprattutto finalizzata all’educazione a comportamenti e stili di vita corretti e salutari che mirino alla prevenzione di malattie, disordini alimentari, tabagismo, alcolismo, assunzione di sostanze dopanti e stupefacenti. Questa finalità concorre all’acquisizione della terza competenza di base prevista per il primo biennio per l’asse scientifico-tecnologico. L’utilizzo del laboratorio dovrà dotare gli alunni di una discreta manualità nell’operare con il microscopio e di una sufficiente capacità di osservazione, indispensabile per acquisire la prima competenza di base prevista per il primo biennio per l’asse scientifico-tecnologico. OBIETTIVI GENERALI • Comprendere i fenomeni fondamentali legati alla vita sul pianeta (1C, 1D, 1E, 2G). • Acquisire gli elementi essenziali della struttura e del funzionamento degli esseri viventi (1C, 1D, 1E, 2G). • Conoscere il significato del metodo sperimentale, la dimensione problematica della Biologia, la rivedibilità

delle teorie scientifiche (1A, 1B, 1C, 1D, 1E, 1F). • Conoscere morfologia, anatomia e fisiologia della cellula animale e vegetale, intesa come unità strutturale

e funzionale dei viventi e come sistema aperto che scambia energia, materia, informazioni con l’ambiente esterno (1A, 1C, 1D, 1E, 1F, 2G).

• Descrivere il corpo umano come un sistema complesso di apparati regolato dall’omeostasi (1C, 1D, 1E, 1F).

• Acquisire i concetti base della genetica (1A, 1B, 1C, 1D, 1E). • Acquisire i concetti di specie e evoluzione (1C, 1D, 1E). • Conoscere le principali norme e abitudini per un comportamento di vita corretto e salutare che miri alla

prevenzione di malattie, disordini alimentari, tabagismo, alcolismo, utilizzo di sostanze dopanti e stupefacenti (1C, 1D, 1E, 3C, 3D).

OBIETTIVI DI LABORATORIO • Acquisire la capacità di osservare, interpretare, confrontare e applicare (1A, 1B, 1C, 1D, 1E, 1F). • Acquisire una sufficiente manualità di laboratorio sul microscopio ottico e sviluppare le capacità di

osservazione con questo strumento (1A, 1B, 1C, 1D, 1E, 1F). • Riconoscere e descrivere preparati microscopici di istologia umana e animale (1A, 1C, 1D, 1E, 1F). COMPETENZE DI BASE PER L’ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO 1) Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità. 2) Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza. 3) Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate.

FASI CONOSCENZE ABILITA’

U.D. 1: LE BASI DELLA VITA.

Le caratteristiche dei viventi, la teoria cellulare (1A, 1C, 1D, 1E). Le caratteristiche chimiche e biologiche di glucidi, lipidi, proteine e acidi nucleici (1C, 1E, 1F). Analogie e differenze tra DNA e RNA (1C, 1E, 1F). Proprietà e funzioni degli enzimi (1C, 1E, 1F).

Analizzare le caratteristiche generali dei viventi (1A, 1C, 1D, 1E). Saper spiegare il ruolo biologico degli acidi nucleici e le modalità di duplicazione del DNA (1C, 1E, 1F).

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SECONDA AGRARIA, AGROALIM. E

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FASI CONOSCENZE ABILITA’

U.D. 2: UNITA’ DELLA VITA.

Distinzione tra procarioti e eucarioti, struttura e organizzazione della cellula eucariota (1C, 1E, 1F). Le membrane biologiche, i meccanismi di trasporto cellulare: diffusione, osmosi, trasporto attivo (1A, 1C, 1D, 1E, 1F).

Saper evidenziare le diversità tra cellula animale e vegetale (1A, 1C, 1D, 1E, 1F). Saper riconoscere nella cellula l’unità funzionale di base della costruzione di ogni essere vivente (1C, 1E, 1F). Saper spiegare i concetti di diffusione, osmosi, trasporto attivo (1A, 1C, 1D, 1E, 1F).

U.D. 3: IL METABOLISMO CELLULARE.

Il flusso di energia nella cellula: il ruolo chiave dell’ATP nel metabolismo cellulare della respirazione e della fotosintesi (1C, 1D, 1E, 1F, 2G). L’equazione generale della respirazione cellulare e le sue varie fasi (1C, 1D, 1E, 1F, 2G).

Saper spiegare il significato del ruolo dell’ATP nella cellula (1C, 1D, 1E, 1F, 2G). Saper analizzare, secondo un modello semplificato, i meccanismi della fotosintesi e della respirazione cellulare (1C, 1D, 1E, 1F, 2G).

U.D. 4: IL CICLO CELLULARE.

La duplicazione semiconservativa del DNA, struttura e funzionamento del codice genetico, la sintesi proteica (1C, 1D, 1E). Le fasi del ciclo cellulare: mitosi e citodieresi (1C, 1D, 1E). La meiosi, confronto tra mitosi e meiosi (1C, 1D, 1E).

Saper spiegare i meccanismi di trascrizione e traduzione del DNA (1C, 1D, 1E). Saper descrivere il meccanismo di sintesi delle proteine (1C, 1D, 1E). Saper analizzare le diversità tra mitosi e meiosi (1C, 1D, 1E).

U.D. 5: I TESSUTI ANIMALI; L’ORGANIZZAZIONE DEL CORPO UMANO IN APPARATI.

Concetti di tessuto e di organo, l’organizzazione dell’organismo in apparati (1C, 1D, 1E). Concetti di feed-back e di omeostasi (1C, 1D, 1E). Classificazione e caratteristiche generali dei tessuti animali (1C, 1D, 1E). L’alterazione dello stato di salute per alcolismo, tabagismo, sostanze dopanti e stupefacenti (1C, 1D, 1E, 3C, 3D).

Saper analizzare le interconnessioni tra sistemi e apparati del corpo umano (1C, 1D, 1E). Saper spiegare che cos’é l’omeostasi del corpo umano e i meccanismi di controllo di tipo feed-back (1C, 1D, 1E). Saper evidenziare le principali diversità tra tessuti animali (1C, 1D, 1E). Saper valutare l’efetto nocivo sull’organismo umano di alcol, tabacco, sostanze dopanti e stupefacenti (1C, 1D, 1E, 3C, 3D).

U.D. 6: LA TRASMISSIONE DELLA VITA.

Genotipo e fenotipo, le leggi di Mendel (1A, 1B, 1C, 1D, 1E).

Saper descrivere i meccanismi di trasmissione dei caratteri ereditari secondo le leggi di Mendel (1A, 1B, 1C, 1D, 1E).

U.D. 7: L’EVOLUZIONE.

Fissismo ed evoluzionismo: la teoria dell’evoluzione secondo Lamark e secondo Darwin. La teoria sintetica dell’evoluzione. Il concetti di specie e la speciazione (1C, 1D, 1E). L’evoluzione dell’uomo.

Saper confrontare le teorie di Lamark e Darwin (1C, 1D, 1E). Saper spiegare il concetto semplificato di specie naturale (1C, 1D, 1E). Saper ricostruire la storia evolutiva degli esseri umani mettendo in rilievo la complessità e i dati mancanti dell’albero filogenetico degli ominidi (1C, 1D, 1E).

U.D. 8: ESPERIENZE DI LABORATORIO I° QUADRIMESTRE. (UNITA’ DIDATTICA DI LABORATORIO SVOLTA IN PARALLELO A QUELLE TEORICHE).

Corretto utilizzo del microscopio ottico e conoscenza delle sue parti meccaniche e ottiche (1A, 1F). Esperienza sull’attività enzimatica: catalasi del fegato bovino (1A, 1B, 1C, 1D, 1E). Osservazione al microscopio ottico delle strutture cellulari di una cellula eucariota animale e vegetale (1A, 1C, 1D, 1E, 1F). Esperienza sui trasporti attraverso le membrane cellulari: osmosi e plasmolisi (1A, 1B, 1C, 1D, 1E).

Saper acquisire la capacità di osservare, interpretare, confrontare e applicare (1A, 1B, 1C, 1D, 1E, 1F). Saper acquisire una sufficiente manualità di laboratorio sul microscopio ottico sviluppando capacità di osservazione con questo strumento (1A, 1B, 1C, 1D, 1E, 1F). Saper acquisire sperimentalmente il concetto di osmosi (1A, 1B, 1C, 1D, 1E).

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

SECONDA AGRARIA, AGROALIM. E

AGROINDUSTRIA SCIENZE INTEGRATE (SCIENZE DELLA TERRA E BIOLOGIA)

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FASI CONOSCENZE ABILITA’

U.D. 9: ESPERIENZE DI LABORATORIO II° QUADRIMESTRE. (UNITA’ DIDATTICA DI LABORATORIO SVOLTA IN PARALLELO A QUELLE TEORICHE).

Osservazione, descrizione e riconoscimento di tessuti umani e animali con l’ausilio del microscopio ottico (1A, 1C, 1D, 1E, 1F).

Saper riconoscere e descrivere preparati microscopici di istologia umana e animale (1A, 1C, 1D, 1E, 1F).

Gli obiettivi evidenziati in grassetto sono quelli considerati minimi dal Gruppo Disciplinare per raggiungere la soglia di sufficienza. Le Unità didattiche ombreggiate sono quelle svolte in laboratorio. Gli indici alfanumerici messi tra parentesi accanto agli obiettivi, si riferiscono allo Schema delle competenze di base elaborato per le discipline dell’asse Scientifico - Tecnologico. Tali indici esprimono in che misura gli obiettivi contribuiscono alla definizione e alla valutazione delle competenze secondo le indicazioni del MIUR e della UE. TIPOLOGIE DI VERIFICHE E CRITERI DI VALUTAZIONE

PROVE VALIDE PER IL VOTO ORALE INTERROGAZIONI Indicatori di valutazione: 1) Conoscenza e comprensione degli argomenti (nulla - gravemente insufficiente – insufficiente – sufficiente – discreta – buona - ottima). 2) Uso della terminologia scientifica corretta e coerenza argomentativa (inadeguata - adeguata). 3) Padronanza della lingua italiana e fluidità espositiva (inadeguata - adeguata). Punteggi relativi: 1) Da 0 a 7 con frazioni di mezzo punto. 2) Da 0 a 1. 3) Da 0 a 1. Voto finale = somma dei punteggi parziali + 1. QUESTIONARI SEMISTRUTTURATI Indicatori di valutazione: 1) Conoscenza e comprensione della terminologia e dei contenuti (nulla - gravemente insufficiente – insufficiente – sufficiente – discreta – buona - ottima). 2) Chiarezza formale espositiva, correttezza ortografica e morfosintattica, utilizzo del lessico tecnico, analisi e sintesi (gravemente insufficiente – insufficiente – sufficiente - buona). Punteggi relativi: 1) Quesiti da 5-10-20-30 punti a seconda della complessità e difficoltà, attribuiti con frazioni pari a 2.5 punti. 2) 10 punti attribuiti con frazioni di 2.5 punti. Voto finale = somma dei punteggi relativi ai vari quesiti/10. TEST A SCELTA MULTIPLA Indicatori di valutazione: 1) Conoscenza e comprensione della terminologia e dei contenuti. Punteggi relativi: 1 punto per ogni risposta esatta senza penalizzazione dell’errore. La sufficienza è attribuita con un minimo del 70% di risposte esatte.

Approvazione del Gruppo Disciplinare in base alle “LINEE GUIDA per il passaggio al nuovo ordinamento (D.P.R. 15 marzo 2010, articolo 8, comma 3)”.

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

TERZA PNI-TRADIZIONALE SCIENZE NATURALI ED ESERCITAZIONI

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QQQQ

FINALITA’ Nella classe terza si inizia il cosiddetto triennio professionalizzante. Lo studio delle Scienze prevede la Botanica e alcune sue applicazioni. Si passa quindi ad analizzare contenuti strettamente legati alle competenze del perito agrario e propedeutici per altre discipline a carattere tecnico come fitopatologia, agronomia generale, colture erbacee ed arboree. Le unità didattiche di laboratorio accentuano il legame con queste discipline e preparano lo studente ad affrontarle con le sufficienti competenze. Si introduce anche lo studio delle Biotecnologie applicate ai vegetali che nell’attuale dibattito sociale rivestono un ruolo sempre più importante. Il possesso dei seguenti prerequisiti è ritenuto fondamentale per conseguire a un livello sufficiente gli obiettivi proposti. PREREQUISITI PER IL TRIENNIO 1. Conoscere la cellula procariota. 2. Conoscere l’anatomia e la fisiologia di base delle cellule animali e vegetali. 3. Conoscere i processi della mitosi e della meiosi. 4. Conoscere struttura e ruolo delle molecole implicate nell’anatomia e nel metabolismo cellulare. 5. Conoscere le basi della trasmissione ereditaria. 6. Conoscere le funzioni del DNA e dell’RNA. 7. Conoscere il sistema di classificazione a cinque regni e le caratteristiche distintive di ogni regno. 8. Conoscere i vari passaggi del metodo sperimentale. 9. Acquisire i seguenti concetti: autotrofo, eterotrofo, diffusione, osmosi, trasporto attivo, specie, evoluzione. 10. Acquisire una sufficiente manualità operativa con il microscopio ottico. OBIETTIVI GENERALI 1. Conoscere la classificazione del Regno Vegetale. 2. Conoscere la morfologia, l’anatomia e la fisiologia della cellula vegetale, dei tessuti e degli organi vegetali. 3. Conoscere i principali processi metabolici della fisiologia vegetale: assorbimento e trasporto, respirazione

aerobica, fotosintesi clorofilliana. 4. Conoscere le modalità di riproduzione sessuale e vegetativa nelle Angiosperme. OBIETTIVI DI LABORATORIO 1. Osservare con accuratezza durante le esercitazioni di laboratorio. 2. Utilizzare una semplice chiave analitica nell’identificazione di campioni vegetali. 3. Allestire un erbario con le più comuni specie locali.

FASI CONOSCENZE ABILITA’

U.D. 1: CLASSIFICAZIONE DEI VEGETALI.

Classificazione binomiale, tassonomia vegetale, caratteristiche di Monocotiledoni e Dicotiledoni, caratteristiche generali dei vegetali e delle sostanze da essi prodotte. Il ciclo dell’amido.

Saper analizzare le differenze tra Monocotiledoni e Dicotiledoni. Saper descrivere le caratteristiche generali dei 5 regni dei viventi. Saper acquisire il significato di nomenclatura binomiale e il concetto di specie. Saper descrivere il ruolo delle principali molecole organiche implicate nel metabolismo dei vegetali.

U.D. 2: CITOLOGIA E ISTOLOGIA VEGETALE.

La cellula vegetale e i suoi organelli caratteristici. La sintesi proteica e le mutazioni genetiche nei vegetali. I meristemi. I tessuti vegetali definitivi.

Saper descrivere le caratteristiche e le funzioni degli organelli tipici della cellula vegetale. Saper descrivere gli eventi della sintesi proteica e le conseguenze delle mutazioni genetiche. Saper descrivere le caratteristiche dei meristemi. Saper descrivere le caratteristiche e le funzioni dei tessuti vegetali definitivi.

Page 101: Pag. QQQQ I.S. “STROZZI” PALIDANO SYLLABUS650-A Ed. 4 del 10/04/2012 SYLLABUS ISTITUTO TECNICO ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO Pag. 1 di 246 Istituto

650-A Ed. 4 del 10/04/2012

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ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

Pag. 101 di 246

CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

TERZA PNI-TRADIZIONALE SCIENZE NATURALI ED ESERCITAZIONI

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

FASI CONOSCENZE ABILITA’

U.D. 3: MORFOLOGIA DI RADICE, CAULE E FOGLIA. (U.D DI LABORATORIO SVOLTA IN PARALLELO A QUELLE DI TEORIA).

Morfologia del caule e dei fusti trasformati. Morfologia della radice. Morfologia delle foglie.

Saper spiegare la terminologia inerente la morfologia di fusti, radici e foglie. Saper descrivere morfologicamente fusti, radici e foglie.

U.D. 4: ANATOMIA DEL CAULE.

Lo stele. Il germoglio. Il fusto in struttura primaria. Il fusto in struttura secondaria. Lo xilema secondario.

Saper descrivere la struttura del germoglio. Saper descrivere la struttura primaria e secondaria del fusto. Saper evidenziare il passaggio dalla struttura primaria a quella secondaria.

U.D. 5: ANATOMIA DI FOGLIE E RADICE.

Anatomia dei vari tipi di foglie. Guttazione e abscissione fogliare. Anatomia della radice in struttura primaria e secondaria. L’assorbimento radicale.

Saper descrivere l’anatomia dei vari tipi di foglie. Saper spiegare il significato fisiologico della guttazione e della abscissione fogliare. Saper descrivere la struttura primaria e secondaria della radice. Saper evidenziare la diversità tra via apoplastica e simplastica.

U.D. 6: FOTOSINTESI E RESPIRAZIONE.

I pigmenti fotosintetici e il loro ruolo. Il processo fotosintetico. La respirazione aerobia. Le fermentazioni anaerobie.

Saper acquisire il significato di pigmento e il ruolo svolto nel processo fotosintetico. Saper descrivere i passaggi salienti della fase luminosa e della fase oscura. Saper descrivere i passaggi salienti della respirazione aerobia. Saper evidenziare la diversità nel bilancio energetico tra respirazione aerobia e anaerobia. Saper descrivere i passaggi salienti delle fermentazioni alcolica e lattica.

U.D. 7: ASSORBIMENTO E TRASPORTO - LA RIPRODUZIONE SESSUALE NELLE ANGIOSPERME.

Il bilancio idrico nelle piante. Teoria della coesione – adesione – tensione. Ipotesi del flusso di massa. La riproduzione sessuale nelle Angiosperme. Meccanismi di impollinazione e disseminazione. Fisiologia del seme e del frutto.

Saper spiegare il significato di bilancio idrico nelle piante. Saper illustrare la teoria della coesione – adesione – tensione. Saper illustrare la teoria del flusso di massa. Saper descrivere i vari passaggi della riproduzione sessuale nelle Angiosperme. Saper descrivere i vari meccanismi di impollinazione e disseminazione. Saper illustrare le fasi di formazione del seme e di maturazione del frutto.

U.D. 8: MORFOLOGIA DI FIORI E FRUTTI. (U.D DI LABORATORIO SVOLTA IN PARALLELO A QUELLE DI TEORIA).

Morfologia dei fiori. Morfologia delle infiorescenze. Morfologia dei frutti.

Saper spiegare la terminologia inerente la morfologia di fiori, infiorescenze e frutti. Saper descrivere morfologicamente fiori, infiorescenze e frutti.

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

TERZA PNI-TRADIZIONALE SCIENZE NATURALI ED ESERCITAZIONI

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

FASI CONOSCENZE ABILITA’

U.D. 9: IDENTIFICAZIONE DI PIANTE ERBACEE. (U.D DI LABORATORIO SVOLTA IN PARALLELO A QUELLE DI TEORIA).

Principali famiglie botaniche. Utilizzo delle chiavi dicotomiche cartacee, multimediali e interattive per il riconoscimento di piante erbacee. Modalità di allestimento di un erbario.

Saper descrivere le caratteristiche generali delle principali famiglie botaniche. Saper utilizzare una chiave dicotomica cartacea, multimediale e interattiva nell’identificazione delle specie vegetali. Essere in grado di allestire un piccolo erbario di specie locali.

U.D. 10: RIPRODUZIONE VEGETATIVA - APPLICAZIONI BIOTECNOLOGICHE.

Modalità di riproduzione vegetativa. Tecnica del DNA ricombinante. Callogenesi, micropropagazione fusione dei protoplasti. Conservazione della biodiversità ex situ.

Saper descrivere le diverse modalità di riproduzione vegetativa. Saper analizzare le principali applicazioni biotecnologiche nell’ambito vegetale. Saper considerare criticamente i vantaggi conseguibili e i rischi connessi alla loro applicazione. Saper acquisire l’importanza della conservazione della biodiversità.

Gli obiettivi evidenziati in grassetto sono quelli considerati minimi dal Gruppo Disciplinare per raggiungere la soglia di sufficienza. Le Unità didattiche ombreggiate sono quelle svolte in laboratorio. TIPOLOGIE DI VERIFICHE E CRITERI DI VALUTAZIONE

PROVE VALIDE PER IL VOTO ORALE E PRATICO INTERROGAZIONI Indicatori di valutazione: 1) Conoscenza e comprensione degli argomenti (nulla - gravemente insufficiente – insufficiente – sufficiente – discreta – buona - ottima). 2) Uso della terminologia scientifica corretta e coerenza argomentativa (inadeguata - adeguata). 3) Padronanza della lingua italiana e fluidità espositiva (inadeguata - adeguata). Punteggi relativi: 1) Da 0 a 7 con frazioni di mezzo punto. 2) Da 0 a 1. 3) Da 0 a 1. Voto finale = somma dei punteggi parziali + 1. QUESTIONARI SEMISTRUTTURATI Indicatori di valutazione: 1) Conoscenza e comprensione della terminologia e dei contenuti (nulla - gravemente insufficiente – insufficiente – sufficiente – discreta – buona - ottima). 2) Chiarezza formale espositiva, correttezza ortografica e morfosintattica, utilizzo del lessico tecnico, analisi e sintesi (gravemente insufficiente – insufficiente – sufficiente - buona). Punteggi relativi: 1) Quesiti da 5-10-20-30 punti a seconda della complessità e difficoltà, attribuiti con frazioni pari a 2.5 punti. 2) 10 punti attribuiti con frazioni di 2.5 punti. Voto finale = somma dei punteggi relativi ai vari quesiti/10. TEST A SCELTA MULTIPLA Indicatori di valutazione: 1) Conoscenza e comprensione della terminologia e dei contenuti. Punteggi relativi: 1 punto per ogni risposta esatta senza penalizzazione dell’errore. La sufficienza è attribuita con un minimo del 70% di risposte esatte.

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

TERZA CERERE UNITARIO BIOLOGIA APPLICATA

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

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FINALITA’ Nella classe terza si inizia il cosiddetto triennio professionalizzante. Lo studio delle Scienze prevede la Botanica e alcune sue applicazioni. Si passa quindi ad analizzare contenuti strettamente legati alle competenze del perito agrario e propedeutici per altre discipline a carattere tecnico come fitopatologia, agronomia generale, colture erbacee ed arboree. Le unità didattiche di laboratorio accentuano il legame con queste discipline e preparano lo studente ad affrontarle con le sufficienti competenze. Si introduce anche lo studio delle Biotecnologie applicate ai vegetali che nell’attuale dibattito sociale rivestono un ruolo sempre più importante. Il possesso dei seguenti prerequisiti è ritenuto fondamentale per conseguire a un livello sufficiente gli obiettivi proposti. PREREQUISITI PER IL TRIENNIO 1. Conoscere la cellula procariota. 2. Conoscere l’anatomia e la fisiologia di base delle cellule animali e vegetali. 3. Conoscere i processi della mitosi e della meiosi. 4. Conoscere struttura e ruolo delle molecole implicate nell’anatomia e nel metabolismo cellulare. 5. Conoscere le basi della trasmissione ereditaria. 6. Conoscere le funzioni del DNA e dell’RNA. 7. Conoscere il sistema di classificazione a cinque regni e le caratteristiche distintive di ogni regno. 8. Conoscere i vari passaggi del metodo sperimentale. 9. Acquisire i seguenti concetti: autotrofo, eterotrofo, diffusione, osmosi, trasporto attivo, specie, evoluzione. 10. Acquisire una sufficiente manualità operativa con il microscopio ottico. OBIETTIVI GENERALI 1. Conoscere la classificazione del Regno Vegetale. 2. Conoscere la morfologia, l’anatomia e la fisiologia della cellula vegetale, dei tessuti e degli organi vegetali. 3. Conoscere i principali processi metabolici della fisiologia vegetale: assorbimento e trasporto, respirazione

aerobica, fotosintesi clorofilliana. 4. Conoscere le modalità di riproduzione sessuale e vegetativa nelle Angiosperme. OBIETTIVI DI LABORATORIO 1. Osservare con accuratezza durante le esercitazioni di laboratorio. 2. Utilizzare una semplice chiave analitica nell’identificazione di campioni vegetali. 3. Allestire un erbario con le più comuni specie locali.

FASI CONOSCENZE ABILITA’

U.D. 1: CLASSIFICAZIONE DEI VEGETALI.

Classificazione binomiale, tassonomia vegetale, caratteristiche di Monocotiledoni e Dicotiledoni, caratteristiche generali dei vegetali e delle sostanze da essi prodotte. Il ciclo dell’amido.

Saper analizzare le differenze tra Monocotiledoni e Dicotiledoni. Saper descrivere le caratteristiche generali dei 5 regni dei viventi. Saper acquisire il significato di nomenclatura binomiale e il concetto di specie. Saper descrivere il ruolo delle principali molecole organiche implicate nel metabolismo dei vegetali.

U.D. 2: CITOLOGIA E ISTOLOGIA VEGETALE.

La cellula vegetale e i suoi organelli caratteristici. La sintesi proteica e le mutazioni genetiche nei vegetali. I meristemi. I tessuti vegetali definitivi.

Saper descrivere le caratteristiche e le funzioni degli organelli tipici della cellula vegetale. Saper descrivere gli eventi della sintesi proteica e le conseguenze delle mutazioni genetiche. Saper descrivere le caratteristiche dei meristemi. Saper descrivere le caratteristiche e le funzioni dei tessuti vegetali definitivi.

Page 104: Pag. QQQQ I.S. “STROZZI” PALIDANO SYLLABUS650-A Ed. 4 del 10/04/2012 SYLLABUS ISTITUTO TECNICO ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO Pag. 1 di 246 Istituto

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

TERZA CERERE UNITARIO BIOLOGIA APPLICATA

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

FASI CONOSCENZE ABILITA’

U.D. 3: MORFOLOGIA DI RADICE, CAULE E FOGLIA. (U.D DI LABORATORIO SVOLTA IN PARALLELO A QUELLE DI TEORIA).

Morfologia del caule e dei fusti trasformati. Morfologia della radice. Morfologia delle foglie.

Saper spiegare la terminologia inerente la morfologia di fusti, radici e foglie. Saper descrivere morfologicamente fusti, radici e foglie.

U.D. 4: ANATOMIA DEL CAULE.

Lo stele. Il germoglio. Il fusto in struttura primaria. Il fusto in struttura secondaria. Lo xilema secondario.

Saper descrivere la struttura del germoglio. Saper descrivere la struttura primaria e secondaria del fusto. Saper evidenziare il passaggio dalla struttura primaria a quella secondaria.

U.D. 5: ANATOMIA DI FOGLIE E RADICE.

Anatomia dei vari tipi di foglie. Guttazione e abscissione fogliare. Anatomia della radice in struttura primaria e secondaria. L’assorbimento radicale.

Saper descrivere l’anatomia dei vari tipi di foglie. Saper spiegare il significato fisiologico della guttazione e della abscissione fogliare. Saper descrivere la struttura primaria e secondaria della radice. Saper evidenziare la diversità tra via apoplastica e simplastica.

U.D. 6: FOTOSINTESI E RESPIRAZIONE.

I pigmenti fotosintetici e il loro ruolo. Il processo fotosintetico. La respirazione aerobia. Le fermentazioni anaerobie.

Saper acquisire il significato di pigmento e il ruolo svolto nel processo fotosintetico. Saper descrivere i passaggi salienti della fase luminosa e della fase oscura. Saper descrivere i passaggi salienti della respirazione aerobia. Saper evidenziare la diversità nel bilancio energetico tra respirazione aerobia e anaerobia. Saper descrivere i passaggi salienti delle fermentazioni alcolica e lattica.

U.D. 7: ASSORBIMENTO E TRASPORTO - LA RIPRODUZIONE SESSUALE NELLE ANGIOSPERME.

Il bilancio idrico nelle piante. Teoria della coesione – adesione – tensione. Ipotesi del flusso di massa. La riproduzione sessuale nelle Angiosperme. Meccanismi di impollinazione e disseminazione. Fisiologia del seme e del frutto.

Saper spiegare il significato di bilancio idrico nelle piante. Saper illustrare la teoria della coesione – adesione – tensione. Saper illustrare la teoria del flusso di massa. Saper descrivere i vari passaggi della riproduzione sessuale nelle Angiosperme. Saper descrivere i vari meccanismi di impollinazione e disseminazione. Saper illustrare le fasi di formazione del seme e di maturazione del frutto.

U.D. 8: MORFOLOGIA DI FIORI E FRUTTI. (U.D DI LABORATORIO SVOLTA IN PARALLELO A QUELLE DI TEORIA).

Morfologia dei fiori. Morfologia delle infiorescenze. Morfologia dei frutti.

Saper spiegare la terminologia inerente la morfologia di fiori, infiorescenze e frutti. Saper descrivere morfologicamente fiori, infiorescenze e frutti.

Page 105: Pag. QQQQ I.S. “STROZZI” PALIDANO SYLLABUS650-A Ed. 4 del 10/04/2012 SYLLABUS ISTITUTO TECNICO ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO Pag. 1 di 246 Istituto

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

TERZA CERERE UNITARIO BIOLOGIA APPLICATA

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

FASI CONOSCENZE ABILITA’

U.D. 9: RIPRODUZIONE VEGETATIVA - APPLICAZIONI BIOTECNOLOGICHE.

Modalità di riproduzione vegetativa. Tecnica del DNA ricombinante. Piante transgeniche. Callogenesi, coltura di meristemi, fusione dei protoplasti, ibridomi. Conservazione della biodiversità ex situ.

Saper descrivere le diverse modalità di riproduzione vegetativa. Saper analizzare le principali applicazioni biotecnologiche nell’ambito vegetale. Saper considerare criticamente i vantaggi conseguibili e i rischi connessi alla loro applicazione. Saper acquisire l’importanza della conservazione della biodiversità.

Gli obiettivi evidenziati in grassetto sono quelli considerati minimi dal Gruppo Disciplinare per raggiungere la soglia di sufficienza. Le Unità didattiche ombreggiate sono quelle svolte in laboratorio. TIPOLOGIE DI VERIFICHE E CRITERI DI VALUTAZIONE

PROVE VALIDE PER IL VOTO ORALE E PRATICO INTERROGAZIONI Indicatori di valutazione: 1) Conoscenza e comprensione degli argomenti (nulla - gravemente insufficiente – insufficiente – sufficiente – discreta – buona - ottima). 2) Uso della terminologia scientifica corretta e coerenza argomentativa (inadeguata - adeguata). 3) Padronanza della lingua italiana e fluidità espositiva (inadeguata - adeguata). Punteggi relativi: 1) Da 0 a 7 con frazioni di mezzo punto. 2) Da 0 a 1. 3) Da 0 a 1. Voto finale = somma dei punteggi parziali + 1. QUESTIONARI SEMISTRUTTURATI Indicatori di valutazione: 1) Conoscenza e comprensione della terminologia e dei contenuti (nulla - gravemente insufficiente – insufficiente – sufficiente – discreta – buona - ottima). 2) Chiarezza formale espositiva, correttezza ortografica e morfosintattica, utilizzo del lessico tecnico, analisi e sintesi (gravemente insufficiente – insufficiente – sufficiente - buona). Punteggi relativi: 1) Quesiti da 5-10-20-30 punti a seconda della complessità e difficoltà, attribuiti con frazioni pari a 2.5 punti. 2) 10 punti attribuiti con frazioni di 2.5 punti. Voto finale = somma dei punteggi relativi ai vari quesiti/10. TEST A SCELTA MULTIPLA Indicatori di valutazione: 1) Conoscenza e comprensione della terminologia e dei contenuti. Punteggi relativi: 1 punto per ogni risposta esatta senza penalizzazione dell’errore. La sufficienza è attribuita con un minimo del 70% di risposte esatte.

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUARTA CERERE UNITARIO BIOLOGIA APPLICATA

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

FINALITA’ I seguenti obiettivi generali sono rivolti alla formazione di un bagaglio di conoscenze e competenze che porti ad operare nella pratica fitoiatrica secondo tecnologie di lotta che mirino a ridurre il più possibile l’impatto ambientale, nell’ottica generale dello sviluppo sostenibile ed ecocompatibile. Lo studio delle avversità è rivolto principalmente alle piante più coltivate nel territorio provinciale e alle malattie e insetti più diffusi e dannosi. OBIETTIVI GENERALI 1. Conoscere i concetti di base della Fitopatologia e dell’Entomologia agraria. 2. Conoscere le caratteristiche biologiche ed ecologiche in relazione alle avversità delle piante coltivate dei

seguenti gruppi di organismi:funghi, batteri, virus, fitoplasmi, insetti. 3. Analizzare sintomatologia, danni, ciclo vitale dell’agente eziologico, tecniche di lotta, relativamente alle

principali avversità da funghi, batteri, virus, insetti, di cereali, barbabietola, solanacee, cucurbitacee, colture protette.

4. Valutare i rischi sugli operatori e gli effetti sull’ambiente connessi all’impiego dei prodotti fitosanitari. OBIETTIVI DI LABORATORIO 1. Riconoscere le principali sintomatologie che interessano gli organi vegetali. 2. Saper classificare un insetto fino al livello sistematico di ordine, con l’ausilio di una chiave di

riconoscimento semplificata. 3. Conoscere le caratteristiche dei prodotti fitosanitari e le norme che ne disciplinano l’uso, l’acquisto, la

conservazione, la preparazione e la distribuzione. 4. Analizzare le caratteristiche tossicologiche e di azione delle principali classi di prodotti fitosanitari. 5. Saper montare una trappola a feromoni sessuali per il monitoraggio delle specie dannose.

FASI CONOSCENZE ABILITA’

U. D. 1: CONCETTI GENERALI DI FITOPATOLOGIA.

Concetti di malattia e di danno. Classificazione delle fitopatie. Analisi di campo e di laboratorio. Sintomatologia fitopatologica. Riconoscimento di sintomi su organi legnosi.

Saper acquisire i concetti di danno e malattia. Saper descrivere le analisi di campo e di laboratorio. Saper descrivere le caratteristiche dei sintomi fitopatologici.

U. D. 2: EZIOLOGIA, PATOGENESI ED EPIDEMIOLOGIA – LE FISIOPATIE.

Conservazione e diffusione del patogeno. Meccanismi di infezione. Meccanismi di resistenza dell’ospite. Le fisiopatie. Le ferite e la compartimentazione degli organi legnosi.

Saper descrivere le modalità di conservazione e diffusione dei patogeni. Saper spiegare i meccanismi di infezione e di resistenza da parte dell’ospite. Saper descrivere le principali fisiopatie e danni da avversità meteoriche.

U. D. 3: BIOLOGIA E PATOLOGIA DEI FITOVIRUS.

Caratteristiche generali dei fitovirus. Patogenesi ed epidemiologia delle virosi. Diagnosi e strategie di lotta contro le virosi.

Saper descrivere le caratteristiche generali dei virus. Saper spiegare i principali metodi di diagnosi delle virosi. Saper analizzare le diverse strategie di lotta contro le virosi.

U. D. 4: BIOLOGIA DEI BATTERI FITOPATOGENI E DEI FITOPLASMI.

Caratteristiche generali dei batteri. Sintomatologia delle batteriosi. Caratteristiche generali dei fitoplasmi

Saper descrivere le caratteristiche generali dei batteri. Saper analizzare la sintomatologia delle batteriosi.

Page 107: Pag. QQQQ I.S. “STROZZI” PALIDANO SYLLABUS650-A Ed. 4 del 10/04/2012 SYLLABUS ISTITUTO TECNICO ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO Pag. 1 di 246 Istituto

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ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

Pag. 107 di 246

CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUARTA CERERE UNITARIO BIOLOGIA APPLICATA

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

FASI CONOSCENZE ABILITA’

U. D. 5: BIOLOGIA DEI MICETI FITOPATOGENI.

Caratteristiche generali dei funghi. Biologia e cicli vitali di Oomiceti, Ascomiceti, Basidiomiceti. Aspetti di lotta alle malattie fungine.

Saper descrivere le caratteristiche generali dei funghi fitopatogeni. Saper descrivere le caratteristiche generali e il ciclo di riproduzione di Oomiceti, Ascomiceti, Basidiomiceti.

U. D. 6: FITOIATRIA. (U.D DI LABORATORIO SVOLTA IN PARALLELO A QUELLE DI TEORIA).

Metodi e mezzi di lotta fisici, agronomici, meccanici, legislativi e chimici. Norme sull’acquisto, conservazione, preparazione e distribuzione degli agrofarmaci. Classificazione degli agrofarmaci e patentino. Norme di prevenzione e sicurezza nell’utilizzo degli agrofarmaci.

Saper analizzare i diversi metodi e mezzi di lotta contro le avversità delle piante. Saper valutare il danno ambientale e tossicologico dell’uso improprio degli agrofarmaci.

U. D. 7: FITOPATOLOGIA DELLE COLTURE ERBACEE.

Patologie dei cereali: ruggine nera, ruggine bruna, ruggine gialla, oidio, septoriosi, rizottoniosi, fusariosi, segale cornuta, carie, carbone volante. Cercospora della bietola, rizottoniosi, peronospora delle solanacee, tracheofusariosi delle cucurbitacee.

Saper analizzare sintomi, danni, ciclo dell’agente eziologico e tecniche di lotta, relativamente alle principali avversità trattate delle colture erbacee.

U. D. 8: ENTOMOLOGIA GENERALE.

Inquadramento sistematico degli Insetti. Il tegumento. Gli apparati boccali. Morfologia di capo, torace, addome. Sistema nervoso, circolatorio, respiratorio, escretore, riproduttore. Tecniche ed esercitazioni pratiche di riconoscimento e classificazione degli Insetti.

Saper inquadrare sistematicamente gli Insetti. Saper analizzare i vari tipi di apparati boccali. Saper utilizzare una chiave semplificata per il riconoscimento degli Insetti.

U. D. 9: CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE E DI AZIONE DELLE PRINCIPALI CLASSI DI PRODOTTI FITOSANITARI. (U.D. DI LABORATORIO SVOLTA IN PARALLELO A QUELLE DI TEORIA).

Composti inorganici: poltiglia bordolese e zolfi. Fungicidi e insetticidi di sintesi organica

Saper analizzare le caratteristiche tossicologiche e di azione delle principali classi di prodotti fitosanitari.

Gli obiettivi evidenziati in grassetto sono quelli considerati minimi dal Gruppo Disciplinare per raggiungere la soglia di sufficienza. Le Unità didattiche ombreggiate sono quelle svolte in laboratorio. TIPOLOGIE DI VERIFICHE E CRITERI DI VALUTAZIONE

PROVE VALIDE PER IL VOTO ORALE E PRATICO INTERROGAZIONI Indicatori di valutazione: 1) Conoscenza e comprensione degli argomenti (nulla - gravemente insufficiente – insufficiente – sufficiente – discreta – buona - ottima). 2) Uso della terminologia scientifica corretta e coerenza argomentativa (inadeguata - adeguata). 3) Padronanza della lingua italiana e fluidità espositiva (inadeguata - adeguata).

Page 108: Pag. QQQQ I.S. “STROZZI” PALIDANO SYLLABUS650-A Ed. 4 del 10/04/2012 SYLLABUS ISTITUTO TECNICO ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO Pag. 1 di 246 Istituto

650-A Ed. 4 del 10/04/2012

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUARTA CERERE UNITARIO BIOLOGIA APPLICATA

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

Punteggi relativi: 1) Da 0 a 7 con frazioni di mezzo punto. 2) Da 0 a 1. 3) Da 0 a 1. Voto finale = somma dei punteggi parziali + 1. QUESTIONARI SEMISTRUTTURATI Indicatori di valutazione: 1) Conoscenza e comprensione della terminologia e dei contenuti (nulla - gravemente insufficiente – insufficiente – sufficiente – discreta – buona - ottima). 2) Chiarezza formale espositiva, correttezza ortografica e morfosintattica, utilizzo del lessico tecnico, analisi e sintesi (gravemente insufficiente – insufficiente – sufficiente - buona). Punteggi relativi: 1) Quesiti da 5-10-20-30 punti a seconda della complessità e difficoltà, attribuiti con frazioni pari a 2.5 punti. 2) 10 punti attribuiti con frazioni di 2.5 punti. Voto finale = somma dei punteggi relativi ai vari quesiti/10. TEST A SCELTA MULTIPLA Indicatori di valutazione: 1) Conoscenza e comprensione della terminologia e dei contenuti. Punteggi relativi: 1 punto per ogni risposta esatta senza penalizzazione dell’errore. La sufficienza è attribuita con un minimo del 70% di risposte esatte.

Page 109: Pag. QQQQ I.S. “STROZZI” PALIDANO SYLLABUS650-A Ed. 4 del 10/04/2012 SYLLABUS ISTITUTO TECNICO ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO Pag. 1 di 246 Istituto

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Pag. 109 di 246

CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUINTA CERERE UNITARIO BIOLOGIA APPLICATA

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

FINALITA’ I seguenti obiettivi generali sono rivolti alla formazione di un bagaglio di conoscenze e competenze che porti ad operare nella pratica fitoiatrica secondo tecnologie di lotta che mirino a ridurre il più possibile l’impatto ambientale, nell’ottica generale dello sviluppo sostenibile ed ecocompatibile. Lo studio delle avversità è rivolto principalmente alle piante più coltivate nel territorio provinciale e alle malattie e insetti più diffusi e dannosi. OBIETTIVI GENERALI 1. Analizzare correttamente i rapporti tra le produzioni vegetali arboree e gli agenti di malattia e di danno partendo dalla

biologia e dall’ecologia. 2. Analizzare sintomatologia, danni, ciclo vitale dell’agente eziologico, tecniche di lotta, relativamente alle principali

avversita’ da insetti di: cereali, barbabietola, solanacee, cucurbitacee, colture protette. 3. Analizzare sintomatologia, danni, ciclo vitale dell’agente eziologico e del fitofago, tecniche di lotta, relativamente alle

principali avversita’ biotiche di: vite, melo, pero, pesco. 4. Conoscere i rapporti tra i fitofagi delle colture arboree e i loro principali antagonisti in modo da definire le condizioni

attraverso le quali si possa operare un controllo biologico integrato. 5. Analizzare le moderne tecniche di lotta e i criteri con cui applicarle nel rispetto dell’ambiente. OBIETTIVI DI LABORATORIO 1. Riconoscere le principali sintomatologie e avversità che interessano gli organi vegetali. 2. Conoscere le caratteristiche dei prodotti fitosanitari e le norme che ne disciplinano l’uso, l’acquisto, la conservazione,

la preparazione e la distribuzione. 3. Analizzare le caratteristiche tossicologiche e di azione delle principali classi di prodotti fitosanitari. 4. Saper montare una trappola a feromoni sessuali per il monitoraggio delle specie dannose.

FASI CONOSCENZE ABILITA’

U. D. 1: BIOLOGIA ED ECOLOGIA DEGLI INSETTI.

Sistema secretore a secrezione interna ed esterna. I feromoni e le loro applicazioni. Apparato riproduttore e partenogenesi. Lo sviluppo post-embrionale: mute e metamorfosi. Ecologia degli Insetti. Classificazione degli Insetti e caratteristiche generali di Collemboli, Ortotteri, Tisanotteri, Rincoti. Il ciclo degli afidi.

Saper descrivere gli apparati riproduttori degli Insetti. Saper spiegare il ruolo della partenogenesi nell’ecologia degli Insetti. Saper descrivere i vari tipi di metamorfosi. Saper descrivere le varie tipologie di forme immature: neanidi, ninfe, larve, pupe. Saper descrivere un olociclo eteroico di afide.

U. D. 2: LOTTA BIOLOGICA E AGROECOSISTEMA.

Caratteristiche generali di Neurotteri, Lepidotteri, Ditteri, Coleotteri, Imenotteri. Problematiche ambientali derivate dall’agricoltura intensiva e dall’utilizzo massiccio e indiscriminato di prodotti fitosanitari. Concetti di lotta guidata, biologica, integrata. Metodologie di lotta biologica. Gli ausiliari: uccelli insettivori, entomofagi predatori e parassitoidi. La lotta microbiologica; virus e Bacillus thuringiensis. L’agroecosistema; agricoltura sostenibile, produzioni integrate e biologiche.

Saper acquisisire consapevolezza dei problemi derivati all’ambiente da un utilizzo indiscriminato di prodotti fitosanitari. Saper acquisisire i concetti di lotta guidata, integrata, biologica. Saper descrivere le metodologie di lotta biologica. Saper descrivere le tecniche di lotta microbiologica, in particolare l’utilizzo di Bacillus thuringiensis. Saper distinguere i principi portanti dell’agroecosistema e le diversità con un ecosistema naturale. Saper acquisisire i concetti di agricoltura sostenibile, biologica, integrata.

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650-A Ed. 4 del 10/04/2012

SYLLABUS ISTITUTO TECNICO

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

Pag. 110 di 246

CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUINTA CERERE UNITARIO BIOLOGIA APPLICATA

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

FASI CONOSCENZE ABILITA’

U. D. 3: FITOFAGI DELLE COLTURE ERBACEE.

Danni, ciclo e difesa relativamente a: Ostrinia nubilalis, Diabrotica virgifera virgifera, Agrotis spp., Agriotes spp., Chaetocnema tibialis, Conorrhyncus mendicus, Lixus junci, Leptinotarsa decemlineata, Trialeurodes vaporariorum, Nezara viridula, Frankliniella occidentalis, Thrips tabaci, Gryllotalpa gryllotalpa, Aphis gossypii, Tetranychus urticae.

Saper analizzare in particolare i danni e le tecniche di lotta dei principali fitofagi di cereali, barbabietola, solanacee, cucurbitacee, colture protette.

U. D. 4: FITOPATOLOGIA DELLA VITE.

Fisiopatie della vite: carenza di boro e magnesio, clorosi ferrica, danni da caldo e da freddo, disseccamento del rachide. Danni, ciclo e difesa relativamente a: Flavescenza dorata, Legno nero, Tumore batterico dei fruttiferi e della vite, Peronospora della vite, oidio della vite, botrite, marciume acido, mal dell’esca.

Saper analizzare sintomi, danni, ciclo dell’agente eziologico e tecniche di lotta, riguardo alle principali malattie della vite.

U. D. 5: ENTOMOLOGIA AGRARIA DELLA VITE.

Danni, ciclo e difesa relativamente a: Colomerus vitis, Panonychus ulmi, Eotetranychus carpini, Drepanothrips reuteri, Stictocephala bisonia, Empoasca vitis, Zygina rhamni, Scaphoideus titanus, Hyalesthes obsoletus, Metcalfa pruinosa, Viteus vitifoliae, Lobesia botrana, Eupoecilia ambiguella, Argyrotaenia pulchellana, Byctiscus betulae,

Saper analizzare sintomi, danni, ciclo e tecniche di lotta dei principali fitofagi della vite.

U. D. 6: AVVERSITA’ DEL MELO.

Danni, ciclo e difesa relativamente a: Butteratura amara, Cancro delle pomacee, Moniliosi delle pomacee, Oidio del melo, Ticchiolatura del melo, Marciume lenticellare, Dysaphis plantaginea, Aphis pomi, Eriosoma lanigerum, Comstockaspis perniciosa, Cydia pomonella, Pandemis cerasana, Leucoptera malifoliella, Phyllonoricter blancardella, Cossus cossus, Anthonomus pomorum, Panonychus ulmi.

Saper analizzare sintomi, danni, ciclo dell’agente eziologico e del fitofago, tecniche di lotta, riguardo alle principali avversità del melo.

U. D. 7: AVVERSITA’ DEL PERO.

Danni, ciclo e difesa relativamente a: Colpo di fuoco batterico delle Rosacee, Maculatura bruna del pero, Stephanitis pyri, Cacopsylla pyri, Dysaphis pyri, Zeuzera pyrina, Dasyneura pyri, Hoplocampa brevis, Phytoptus pyri, Epitrimerus pyri.

Saper analizzare sintomi, danni, ciclo dell’agente eziologico e del fitofago, tecniche di lotta, riguardo alle principali avversità del pero.

U. D. 8: AVVERSITA’ DEL PESCO E ALTRE DRUPACEE.

Danni, ciclo e difesa relativamente a: Bolla del pesco, Moniliosi delle drupacee, Corineo delle drupacee, Myzus persicae, Pseudaulacaspis pentagona, Cydia molesta, Anarsia lineatella, Ceratitis capitata.

Saper analizzare sintomi, danni, ciclo dell’agente eziologico e del fitofago, tecniche di lotta, riguardo alle principali avversità del pesco e delle altre drupacee.

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SYLLABUS ISTITUTO TECNICO

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUINTA CERERE UNITARIO BIOLOGIA APPLICATA

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

FASI CONOSCENZE ABILITA’

U. D. 9: FITOIATRIA. (U.D. DI LABORATORIO SVOLTA IN PARALLELO A QUELLE DI TEORIA).

Caratteristiche tossicologiche e di azione delle principali classi di prodotti fitosanitari.

Saper analizzare le caratteristiche tossicologiche e di azione delle principali classi di prodotti fitosanitari.

Gli obiettivi evidenziati in grassetto sono quelli considerati minimi dal Gruppo Disciplinare per raggiungere la soglia di sufficienza. Le Unità didattiche ombreggiate sono quelle svolte in laboratorio. TIPOLOGIE DI VERIFICHE E CRITERI DI VALUTAZIONE

PROVE VALIDE PER IL VOTO ORALE E PRATICO INTERROGAZIONI Indicatori di valutazione: 1) Conoscenza e comprensione degli argomenti (nulla - gravemente insufficiente – insufficiente – sufficiente – discreta – buona - ottima). 2) Uso della terminologia scientifica corretta e coerenza argomentativa (inadeguata - adeguata). 3) Padronanza della lingua italiana e fluidità espositiva (inadeguata - adeguata). Punteggi relativi: 1) Da 0 a 7 con frazioni di mezzo punto. 2) Da 0 a 1. 3) Da 0 a 1. Voto finale = somma dei punteggi parziali + 1. QUESTIONARI SEMISTRUTTURATI Indicatori di valutazione: 1) Conoscenza e comprensione della terminologia e dei contenuti (nulla - gravemente insufficiente – insufficiente – sufficiente – discreta – buona - ottima). 2) Chiarezza formale espositiva, correttezza ortografica e morfosintattica, utilizzo del lessico tecnico, analisi e sintesi (gravemente insufficiente – insufficiente – sufficiente - buona). Punteggi relativi: 1) Quesiti da 5-10-20-30 punti a seconda della complessità e difficoltà, attribuiti con frazioni pari a 2.5 punti. 2) 10 punti attribuiti con frazioni di 2.5 punti. Voto finale = somma dei punteggi relativi ai vari quesiti/10. TEST A SCELTA MULTIPLA Indicatori di valutazione: 1) Conoscenza e comprensione della terminologia e dei contenuti. Punteggi relativi: 1 punto per ogni risposta esatta senza penalizzazione dell’errore. La sufficienza è attribuita con un minimo del 70% di risposte esatte.

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ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

PRIMA AGRARIA, AGROALIM. E

AGROINDUSTRIA MATEMATICA

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

Il docente di “Matematica” concorre a far conseguire allo studente, al termine del percorso quinquennale, risultati di apprendimento che lo mettono in grado di:

• padroneggiare il linguaggio formale e i procedimenti dimostrativi della matematica;

• possedere gli strumenti matematici, statistici e del calcolo della probabilità necessari per la comprensione delle discipline scientifiche e per poter operare nel campo delle scienze applicate;

• collocare il pensiero matematico e scientifico nei grandi temi dello sviluppo della storia delle idee, della cultura, delle scoperte scientifiche e delle invenzioni tecnologiche.

Primo biennio

Ai fini del raggiungimento dei risultati di apprendimento sopra riportati in esito al percorso quinquennale, nel primo biennio il docente persegue, nella propria azione didattica ed educativa, l’obiettivo prioritario di far acquisire allo studente le competenze di base attese alla conclusione dell’obbligo di istruzione, di seguito richiamate:

• utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico rappresentandole anche sotto forma grafica;

• confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni;

• individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi;

• analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico.

L’articolazione dell’insegnamento di “Matematica” in conoscenze e abilità, é di seguito indicata quale orientamento per la progettazione didattica del docente in relazione alle scelte compiute nell’ambito della programmazione collegiale del Consiglio di classe.

Nella scelta dei problemi é opportuno fare riferimento sia ad aspetti interni alla matematica, sia ad aspetti specifici collegati ad ambiti scientifici (economico, sociale, tecnologico) o, più in generale, al mondo reale.

Conoscenze Abilità

Aritmetica e algebra

I numeri: naturali, interi, razionali, sotto forma frazionaria e decimale, irrazionali e, in forma intuitiva, reali; ordinamento e loro rappresentazione su una retta. Le operazioni con i numeri interi e razionali e le loro proprietà.

Potenze e radici. Rapporti e percentuali. Approssimazioni.

Le espressioni letterali e i polinomi. Operazioni con i polinomi.

Geometria

Gli enti fondamentali della geometria e il significato dei termini postulato, assioma, definizione, teorema, dimostrazione. Nozioni fondamentali di geometria del piano e dello spazio. Le principali figure del piano e dello spazio.

Il piano euclideo: relazioni tra rette, congruenza di figure, poligoni e loro proprietà. Circonferenza e cerchio. Misura di grandezze; grandezze incommensurabili; perimetro e area dei poligoni. Teoremi di Euclide e di Pitagora.

Teorema di Talete e sue conseguenze. Le principali trasformazioni geometriche e loro invarianti ( isometrie e similitudini). Esempi di loro utilizzazione nella dimostrazione di proprietà geometriche.

Relazioni e funzioni

Le funzioni e la loro rappresentazione (numerica, funzionale, grafica). Linguaggio degli insiemi e delle funzioni (dominio, composizione, inversa, ecc.). Collegamento con il concetto di equazione. Funzioni di vario tipo (lineari, quadratiche, circolari, di proporzionalità diretta e inversa).

Equazioni e disequazioni di primo e secondo grado. Sistemi di equazioni e di disequazioni.

Il metodo delle coordinate: il piano cartesiano. Rappresentazione grafica delle funzioni.

Dati e previsioni

Dati, loro organizzazione e rappresentazione. Distribuzioni delle frequenze a seconda del tipo di carattere e principali rappresentazioni grafiche. Valori medi e misure di variabilità.

Significato della probabilità e sue valutazioni. Semplici spazi (discreti) di probabilità: eventi disgiunti, probabilità composta, eventi indipendenti. Probabilità e frequenza.

Aritmetica e algebra

Utilizzare le procedure del calcolo aritmetico (a mente, per iscritto, a macchina) per calcolare espressioni aritmetiche e risolvere problemi; operare con i numeri interi e razionali e valutare l’ordine di grandezza dei risultati. Calcolare semplici espressioni con potenze e radicali. Utilizzare correttamente il concetto di approssimazione.

Padroneggiare l’uso della lettera come mero simbolo e come variabile; eseguire le operazioni con i polinomi; fattorizzare un polinomio.

Geometria

Eseguire costruzioni geometriche elementari utilizzando la riga e il compasso e/o strumenti informatici.

Conoscere e usare misure di grandezze geometriche: perimetro, area e volume delle principali figure geometriche del piano e dello spazio.

Porre, analizzare e risolvere problemi del piano e dello spazio utilizzando le proprietà delle figure geometriche oppure le proprietà di opportune isometrie. Comprendere dimostrazioni e sviluppare semplici catene deduttive.

Relazioni e funzioni

Risolvere equazioni e disequazioni di primo e secondo grado; risolvere sistemi di equazioni e disequazioni.

Rappresentare sul piano cartesiano le principali funzioni incontrate. Studiare le funzioni f(x) = ax + b e f(x) = ax2 + bx + c.

Risolvere problemi che implicano l’uso di funzioni, di equazioni e di sistemi di equazioni anche per via grafica, collegati con altre discipline e situazioni di vita ordinaria, come primo passo verso la modellizzazione matematica.

Dati e previsioni

Raccogliere, organizzare e rappresentare un insieme di dati. Calcolare i valori medi e alcune misure di variabilità di una distribuzione.

Calcolare la probabilità di eventi elementari.

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

PRIMA AGRARIA, AGROALIM. E

AGROINDUSTRIA MATEMATICA

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QQQQ

PREREQUISITI

CONOSCENZE Conoscere le operazioni negli insiemi numerici N, Q, Z e quali sono le loro proprietà. Conoscere il M.C.D. ed m.c.m. fra numeri. Conoscere l’ordinamento dei numeri e la rappresentazione dei numeri sulla retta orientata. Conoscere le proprietà delle potenze. Conoscere la classificazione delle figure piane.

ABILITA’ Saper operare in Q. Riconoscere le figure piane e le loro principali proprietà. Saper costruire/riconoscere le principali figure geometriche. Utilizzare le proprietà dei triangoli e dei quadrilateri nella soluzione di semplici problemi. Saper interpretare il linguaggio matematico, nelle sue varie forme. Saper applicare/formulare il metodo deduttivo nell’ambito della disciplina, almeno a livello base.

FINALITÀ Lo studio della matematica intende promuovere:

1. lo sviluppo di capacità intuitive e logiche; 2. la maturazione dei processi di astrazione e di formazione dei concetti; 3. la capacità di ragionare induttivamente e deduttivamente; 4. lo sviluppo di attitudini analitiche e sintetiche; 5. l’acquisizione di un rigore espositivo formale; 6. la capacità di ragionamento coerente e argomentato.

OBIETTIVI GENERALI OBIETTIVO 1: Conoscere ed usare a livello di base il linguaggio specifico della disciplina. OBIETTIVO 2: Acquisire una sufficiente abilità nelle tecniche di calcolo numerico e algebrico di 1° grado, sapendo giustificare razionalmente i vari passaggi fondamentali. OBIETTIVO 3: Saper tradurre in linguaggio formale le relazioni espresse da un enunciato ed i dati di un problema. OBIETTIVO 4: Saper risolvere un problema:

� riconoscere i dati evidenti; � individuare i dati non esplicitamente formulati e le incognite; � valutare la compatibilità dei dati; � scegliere il metodo di risoluzione più adeguato; � verificare l’attendibilità dei risultati.

OBIETTIVO 5: Sviluppare l’intuizione geometrica nel piano. CONOSCENZE ABILITA’

MODULO 1: I NUMERI.

L’insieme numerico N. Le operazioni e le relative proprietà. Multipli e divisori di un numero. I numeri primi. Le potenze e le relative proprietà. I sistemi di numerazione con base diversa da dieci. M.C.D. e m.c.m. in N.

L’insieme numerico Z. Le operazioni e le espressioni. Le proprietà delle operazioni e delle potenze.

L’insieme numerico Q. Le frazioni equivalenti e i numeri razionali. Le operazioni e le espressioni. Le potenze con esponente intero. I numeri decimali e le approssimazioni.

Saper operare in un insieme numerico, saper riconoscere le operazioni, le loro proprietà negli insiemi N, Z e Q e saperle applicare correttamente (3A). Conoscere e saper applicare le proprietà delle potenze (1G, 3A). Saper semplificare espressioni aritmetiche (3A). Risolvere problemi con percentuali e proporzioni. Eseguire calcoli approssimati (1G, 3A, 3B).

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

PRIMA AGRARIA, AGROALIM. E

AGROINDUSTRIA MATEMATICA

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

CONOSCENZE ABILITA’

MODULO 2: GLI INSIEMI.

Il concetto di insieme. Rappresentazioni di un insieme. Il significato dei simboli utilizzati nella teoria degli insiemi. I sottoinsiemi propri e impropri.

Le operazioni tra insiemi: intersezione, unione, insieme complementare, insieme differenza, prodotto cartesiano. L’insieme delle parti e la partizione di un insieme.

Saper operare con gli insiemi, saper individuare un insieme mediante la proprietà caratteristica, saper rappresentare un insieme nelle varie modalità, saper riconoscere un sottoinsieme di un insieme (3A, 4E). Saper eseguire semplici operazioni tra insiemi (3A, 3D, 4E). Saper determinare la partizione di un insieme (3D, 4E). Saper risolvere semplici problemi con l’applicazione delle operazioni introdotte (3B, 3C).

MODULO 3: LE RELAZIONI E LE FUNZIONI.

Le relazioni binarie. Le relazioni definite in un insieme e le loro proprietà.

Conoscere le rappresentazioni grafiche di una relazione (4E). Saper determinare la relazione inversa di una data relazione (3A). Riconoscere una relazione di equivalenza. Riconoscere una relazione d’ordine (in semplici casi) (3A, 3C, 3D, 4F).

Le funzioni. La composizione di funzioni. Le funzioni numeriche.

Riconoscere i vari tipi di funzioni, in particolare le corrispondenze biunivoche (3A, 4F). Conoscere particolari funzioni numeriche (la proporzionalità diretta, la proporzionalità inversa, la funzione lineare, la proporzionalità quadratica) e saperle rappresentare graficamente nel piano cartesiano (1G, 3A, 4E, 4F).

MODULO 4: IL CALCOLO LETTERALE. I MONOMI.

Definizione di monomio, monomi ridotti in forma normale, monomi simili, grado di un monomio, operazioni con i monomi.

Sapere cos’è un monomio (3D); saper calcolare: somma, differenza, prodotto e quoziente di due monomi, la potenza di un monomio, il valore di espressioni algebriche con i monomi, M.C.D. e m.c.m. tra monomi (1G, 3A, 3D).

I POLINOMI.

Definizione di polinomio, grado di un polinomio, operazioni con i polinomi, quadrato di un binomio, quadrato di un polinomio, prodotto della somma di due monomi per la loro differenza, cubo di un binomio. Divisione tra due polinomi. Teorema di Ruffini.

Sapere cos’è un polinomio e individuarne le caratteristiche (3D); saper operare con i polinomi; saper semplificare espressioni con operazioni e potenze di monomi e polinomi; saper riconoscere i principali prodotti notevoli e saperli applicare (in casi semplici) (1G, 3A, 3B, 3D). Saper eseguire la divisione tra due polinomi. Saper applicare la regola di Ruffini (3A, 3C, 3D).

LA SCOMPOSIZIONE IN FATTORI.

Raccoglimento a fattor comune totale e parziale, sviluppo del quadrato di un binomio, differenza di due quadrati, somma o differenza di cubi, scomposizione di un trinomio di secondo grado con il metodo della somma e prodotto, M.C.D. e m.c.m. di polinomi.

Sapere cosa significa scomporre un polinomio (3A 3C, 3D). Conoscere i principali metodi di scomposizione e saperli applicare (in casi semplici) (1G, 3A, 3C, 3D). Saper calcolare M.C.D. e m.c.m. fra polinomi (3A, 3C, 3D).

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

PRIMA AGRARIA, AGROALIM. E

AGROINDUSTRIA MATEMATICA

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CONOSCENZE ABILITA’

LE FRAZIONI ALGEBRICHE

Definizione di frazione algebrica, frazioni algebriche equivalenti, semplificazione delle frazioni algebriche, riduzione di più frazioni algebriche allo stesso denominatore, operazioni con le frazioni algebriche. Condizioni di esistenza di una frazione algebrica.

Saper semplificare una frazione algebrica (3A, 3D), saper ridurre più frazioni algebriche allo stesso denominatore, saper calcolare somma, differenza, prodotto e quoziente di frazioni algebriche (in casi semplici) (3A, 3C, 3D), saper calcolare la potenza di una frazione algebrica (3A), saper semplificare espressioni con le frazioni algebriche (in casi semplici) (1G, 3A, 3C, 3D).

MODULO 5: EQUAZIONI DI PRIMO GRADO NUMERICHE.

Definizione di equazione, equazioni ad una incognita, soluzioni di un’equazione, equazioni impossibili, determinate e indeterminate, identità, equazioni intere o frazionarie, equazioni numeriche. Principi di equivalenza delle equazioni e loro conseguenze. Risoluzione di un’equazione di primo grado numerica intera e frazionaria.

Stabilire se un valore è soluzione di una equazione. Applicare i principi di equivalenza delle equazioni (3A, 3C, 3D). Saper risolvere equazioni intere e fratte, numeriche (1G, 3A, 3C, 3D). Utilizzare le equazioni per risolvere problemi (1G, 3B, 3C, 3D).

MODULO 6: DISEQUAZIONI DI PRIMO GRADO NUMERICHE AD UNA INCOGNITA.

Definizione di disequazione. Le disequazioni equivalenti e i principi di equivalenza. Disequazioni sempre verificate e disequazioni impossibili. I sistemi di disequazioni.

Applicare i principi di equivalenza delle disequazioni (3D). Risolvere disequazioni lineari e rappresentarne le soluzioni sulla retta reale. Risolvere disequazioni fratte (semplici). Risolvere sistemi di disequazioni (semplici) (3A, 3C, 3D). Utilizzare le disequazioni per risolvere problemi (1G, 3A, 3B, 3C, 3D).

MODULO 7: LA GOMETRIA EUCLIDEA E LA CONGRUENZA. LA GEOMETRIA DEL PIANO.

I primi assiomi e le prime definizioni della geometria euclidea, il concetto di congruenza, il confronto e le operazioni fra segmenti e fra angoli.

Conoscere quali sono i termini primitivi della geometria euclidea; essere in grado di dare una definizione in modo corretto; eseguire operazioni tra segmenti e angoli (3D, 3I). Essere in grado di individuare ipotesi e tesi di un teorema; dimostrare teoremi su segmenti e angoli (3A, 3C, 3D).

I TRIANGOLI.

Triangoli: classificazione rispetto ai lati e rispetto agli angoli. Definizioni di: bisettrice, mediana, altezza. Punti notevoli di un triangolo. I criteri di congruenza nei triangoli.

Riconoscere gli elementi di un triangolo e le relazioni tra di essi (3D, 3I). Applicare i criteri di congruenza dei triangoli (3A, 3C, 3D). Utilizzare le proprietà dei triangoli isoscele ed equilateri per risolvere problemi (3A, 3B, 3C, 3D).

RETTE PERPENDICOLARI E PARALLELE. I QUADRILATERI.

Le rette perpendicolari, le rette parallele e il criterio di parallelismo, proprietà delle rette parallele, le conseguenze del parallelismo, la congruenza nei triangoli rettangoli.

Applicare il teorema delle rette parallele e il suo inverso. Applicare i criteri di congruenza dei triangoli rettangoli (3A, 3C, 3D). Dimostrare teoremi su parallelogrammi e trapezi (3A, 3B, 3C, 3D, 3I).

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

PRIMA AGRARIA, AGROALIM. E

AGROINDUSTRIA MATEMATICA

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CONOSCENZE ABILITA’

MODULO 8: INTRODUZIONE ALLA STATISTICA.

I dati statistici. La frequenza e la frequenza relativa. Serie e seriazioni statistiche. La rappresentazione grafica dei dati. La definizione di media in generale. La media aritmetica semplice e ponderata. La mediana e la moda. La definizione dei principali indici di variabilità: il campo di variazione, lo scarto semplice medio e lo scarto quadratico medio. La distribuzione gaussiana. L’errore standard.

Utilizzare correttamente la terminologia relativa alla statistica descrittiva (3D). Progettare le varie fasi di una indagine statistica (3A, 3C, 3D). Rappresentare graficamente dei dati, scegliendo il grafico più adatto (4L, 4M). Calcolare la media aritmetica (3A, 3D, 4L, 4M). Calcolare la moda e la mediana (3A, 3D, 4L, 4M). Calcolare i principali indici di variabilità (3A, 3C, 3D, 4L, 4M).

N.B. Gli obiettivi minimi di apprendimento sono scritti in grassetto, in rosso i riferimenti allo schema delle competenze di base dell’ASSE MATEMATICO. GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LE VERIFICHE (valida per il primo biennio). VERIFICA INDICATORI PUNTEGGIO/VOTO

SCRITTA

1. CONOSCENZA DEI PROCEDIMENTI RISOLUTIVI E DELLE TECNICHE DI CALCOLO (max. 40 punti) � completa e organica: 40 punti � solo nei casi più frequenti: 25 punti � frammentaria e superficiale: 10 punti � nulla: 0 punti 2. APPLICAZIONE PROCEDIMENTI RISOLUTIVI E TECNICHE DI CALCOLO (max. 35 punti) � corretta, completa, autonoma anche in situazioni nuove: 35 punti � solo nei casi più frequenti: 25 punti � commette errori anche in situazioni note: 10 punti � nulla: 0 punti 3. RISOLUZIONE DEI PROBLEMI RISPETTANDONE LA COERENZA LOGICA (max. 25 punti) � in modo corretto, ben organizzato: 25 punti � con qualche incertezza, ma rispettando una certa connessione logica: 15 punti � nessuna connessione logica, i passaggi vengono associati in modo casuale: 0 punti

1-12 13-23 24-35 36-47 48-59 60-69 70-79 80-89 90-95

96-100

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

ORALE

1. ACQUISIZIONE CONTENUTI E ANALISI DEI PROCEDIMENTI RISOLUTIVI DEI PROBLEMI PROPOSTI (max. 55 punti) � completa e organica: 55 punti � completa ma non approfondita: 40 punti � con imprecisioni: 25 punti � approssimativa, frammentaria, dimostrando scarsa conoscenza: 10 punti � nulla: 0 punti 2. CONOSCENZA E CAPACITA’ DI UTIZZO DEL LINGUAGGIO SPECIFICO (max. 15 punti) � in modo corretto: 15 punti � in modo incerto: 10 punti � in modo nullo: 0 punti 3. CAPACITA’ DI RIELABORAZIONE PERSONALE (max. 30 punti) � organizza in modo autonomo e completo contenuti e procedure: 30 punti � è autonomo nelle scelte di sintesi ma restano incertezze: 15 punti � deve essere guidato, dimostrando una sintesi parziale e imprecisa: 5 punti � nulla: 0 punti

1-12 13-23 24-35 36-47 48-59 60-69 70-79 80-89 90-95

96-100

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

LIVELLO

LIVELLO BASE NON RAGGIUNTO: 1 – 5 LIVELLO BASSO: 6 LIVELLO MEDIO: 7 – 8 LIVELLO ALTO: 9 - 10

Approvazione del Gruppo Disciplinare in base alle “LINEE GUIDA per il passaggio al nuovo ordinamento (D.P.R. 15 marzo 2010, articolo 8, comma 3)”.

Page 117: Pag. QQQQ I.S. “STROZZI” PALIDANO SYLLABUS650-A Ed. 4 del 10/04/2012 SYLLABUS ISTITUTO TECNICO ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO Pag. 1 di 246 Istituto

650-A Ed. 4 del 10/04/2012

SYLLABUS ISTITUTO TECNICO

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

Pag. 117 di 246

CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

SECONDA AGRARIA, AGROALIM. E

AGROINDUSTRIA MATEMATICA

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

FINALITÀ Lo studio della matematica intende promuovere un metodo di lavoro razionale attraverso: 1. lo sviluppo delle capacità di astrazione, deduzione, analisi e sintesi; 2. lo sviluppo delle capacità logiche e intuitive; 3. il potenziamento della capacità di considerare criticamente informazioni e ipotesi; 4. lo sviluppo delle capacità di costruire modelli matematici atti a formalizzare le procedure di risoluzione dei

problemi. OBIETTIVI GENERALI OBIETTIVO 1: Utilizzare consapevolmente le tecniche e le procedure di calcolo studiate. OBIETTIVO 2: Matematizzare semplici situazioni riferite alla comune esperienza e a vari ambiti disciplinari. OBIETTIVO 3: Saper risolvere un problema: � individuare i dati non esplicitamente formulati e le incognite; � valutare la compatibilità dei dati; � scegliere il metodo di risoluzione più adeguato; � verificare l’attendibilità dei risultati; � utilizzare gli strumenti informatici introdotti. OBIETTIVO 4: Esprimere in ogni contesto i contenuti appresi, rispettando i fondamentali criteri di pertinenza, organicità, correttezza formale. OBIETTIVO 5: Riconoscere concetti e regole della logica in contesti argomentativi e dimostrativi. CONOSCENZE ABILITA’

MODULO 1: I SISTEMI LINEARI.

Definizione di sistema e del grado di un sistema. Sistemi determinati, indeterminati e impossibili. Risoluzione di un sistema lineare con i metodi di sostituzione, di riduzione e di Cramer.

Riconoscere sistemi determinati, indeterminati e impossibili (3A, 3C, 3D). Risolvere un sistema con i metodi di riduzione, di sostituzione e con il metodo di Cramer (3A, 3C, 3D, 1H). Risolvere problemi mediante i sistemi (3A, 3B, 3C, 3D).

MODULO 2: I RADICALI. L’insieme numerico R.

Radicali aritmetici: proprietà; riduzione di più radicali allo stesso indice; operazioni tra radicali aritmetici.

Trasporto di un fattore sotto il segno di radice e fuori dal segno di radice; espressioni con i radicali; razionalizzazione di un denominatore irrazionale; potenza con esponente razionale. Equazioni , disequazioni e sistemi di equazioni a coefficienti irrazionali.

Conoscere la definizione di numero irrazionale e reale (3A). Conoscere la definizione di potenza con esponente razionale (3A, 3D). Semplificare un radicale e trasportare un fattore fuori o dentro il segno di radice (3A, 3C, 3D). Eseguire operazioni con i radicali e le potenze (3A, 3C, 3D). Saper razionalizzare il denominatore di una frazione (3A, 3D). Saper risolvere equazioni, disequazioni e sistemi di equazioni a coefficienti irrazionali (3A, 3B, 3C, 3D).

MODULO 3: EQUAZIONI DI SECONDO GRADO.

Risoluzione di un’equazione di II grado incompleta.

Formula risolutiva delle equazioni di II grado.

Conoscere l’insieme di esistenza delle soluzioni di una equazione di II grado (3A, 3D). Conoscere la formula risolutiva di una equazione di II grado (3A, 3D).

Risoluzione di equazioni numeriche intere e fratte.

Scomposizione di un trinomio di II grado.

Equazioni parametriche.

Saper risolvere algebricamente un’equazione di II grado numerica intera e fratta (in casi semplici) (3A, 3C, 3D, 1H). Saper scomporre un trinomio di II grado (3A, 3C, 3D). Risolvere quesiti riguardanti equazioni parametriche di II grado (3A, 3B, 3C, 3D).

Risoluzione di semplici problemi mediante l’uso di equazioni di II grado.

Saper formalizzare e risolvere problemi con equazioni di II grado (3A, 3B, 3C, 3D).

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ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

Pag. 118 di 246

CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

SECONDA AGRARIA, AGROALIM. E

AGROINDUSTRIA MATEMATICA

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

CONOSCENZE ABILITA’

MODULO 4: APPROFONDIMENTI DI ALGEBRA. COMPLEMENTI DI ALGEBRA

Le equazioni risolubili con la scomposizione in fattori. Le equazioni binomie, trinomie e biquadratiche.

Sistemi algebrici non lineari.

Equazioni irrazionali.

Abbassare di grado un’equazione (3A, 3C, 3D). Saper risolvere algebricamente un’equazione binomia, trinomia e biquadratica (in casi semplici) (3A, 3B, 3C, 3D, 1H). Conoscere la definizione di sistema e dell’insieme delle sue soluzioni (3A, 3D). Saper risolvere algebricamente un sistema di II grado con il metodo di sostituzione (in casi semplici) (3A, 3C, 3D). Saper formalizzare e risolvere problemi con sistemi di II grado (3A, 3B, 3C, 3D). Saper risolvere un’equazione irrazionale utilizzando un metodo di controllo delle soluzioni (3A, 3B, 3C, 3D, 1G).

LE DISEQUAZIONI E I SISTEMI DI DISEQUAZIONI

Disequazioni intere e fratte di II grado: risoluzione grafica tramite l’uso della parabola. Le disequazioni di grado superiore al secondo.

Sistemi di disequazioni intere e fratte.

Risolvere graficamente disequazioni di II grado (3A, 3B, 3C, 3D). Risolvere disequazioni di grado superiore al secondo (3A, 3B, 3C, 3D). Risolvere disequazioni fratte e sistemi di disequazioni (in casi semplici) (3A, 3B, 3C, 3D). Risolvere equazioni parametriche mediante le disequazioni (3A, 3B, 3C, 3D). MODULO 5: LA CIRCONFERENZA, I POLIGONI INSCRITTI E CIRCOSCRITTI.

La circonferenza e il cerchio. I teoremi sulle corde. Le posizioni reciproche di retta e circonferenza. I punti notevoli di un triangolo. I poligoni inscritti e circoscritti. La piramide e i solidi di rotazione.

Applicare i teoremi sulle corde (3B, 3I). Applicare le proprietà degli angoli al centro e alla circonferenza e il teorema delle tangenti (3A, 3B, 3C, 3I). Utilizzare le proprietà dei punti notevoli di un triangolo (3A, 3B, 3C, 3I). Risolvere problemi su circonferenza e cerchio (3A, 3B, 3C, 3I). Risolvere semplici problemi di geometria solida (3A, 3B, 3C, 3I).

MODULO 6: L’EQUIVALENZA DELLE SUPERFICI PIANE.

L’estensione delle superfici e l’equivalenza. I teoremi di equivalenza tra poligoni. I teoremi di Euclide. Il teorema di Pitagora.

Applicare i teoremi sull’equivalenza tra parallelogramma, triangolo, trapezio (3A, 3B, 3C, 3I). Applicare i due teoremi di Euclide (3A, 3B, 3C, 3I). Applicare il teorema di Pitagora (3A, 3B, 3C, 3I).

MODULO 7: MISURA DELLE GRANDEZZE GEOMETRICHE E LE GRANDEZZE PROPORZIONALI.

La misura di una grandezza. Le proporzioni tra grandezze. La proporzionalità diretta e inversa. Il Teorema di Talete. Le aree dei poligoni. Relazioni sui triangoli rettangoli con angoli di 30°, 45°, 60°. Le aree e i volumi dei poliedri.

Applicare le relazioni sui triangoli rettangoli con angoli di 30°, 45°, 60° (3A, 3B, 3C, 3I). Risolvere problemi di algebra applicati alla geometria (3A, 3B, 3C, 3D, 3I).

Page 119: Pag. QQQQ I.S. “STROZZI” PALIDANO SYLLABUS650-A Ed. 4 del 10/04/2012 SYLLABUS ISTITUTO TECNICO ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO Pag. 1 di 246 Istituto

650-A Ed. 4 del 10/04/2012

SYLLABUS ISTITUTO TECNICO

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

Pag. 119 di 246

CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

SECONDA AGRARIA, AGROALIM. E

AGROINDUSTRIA MATEMATICA

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

CONOSCENZE ABILITA’

MODULO 8: INTRODUZIONE ALLA PROBABILITA’.

Definizione di evento e formalizzazione delle loro operazioni attraverso il linguaggio dell’insiemistica. Definizione di spazio campione. I diversi approcci alla valutazione di probabilità e il contesto problematico in cui sono applicabili. La probabilità di un evento e del suo contrario. Gli eventi compatibili e gli eventi incompatibili. La somma delle probabilità per eventi compatibili e incompatibili. La probabilità condizionata. Il prodotto delle probabilità per eventi dipendenti e indipendenti.

Riconoscere se un evento è aleatorio, certo o impossibile (3A, 3C, 3D). Calcolare la probabilità di un evento aleatorio (3A, 3B, 3C, 3D, 4L, 4M). Calcolare la probabilità dell’evento unione di due eventi incompatibili e di due eventi compatibili (3A, 3B, 3C, 3D, 4L, 4M). Calcolare la probabilità dell’evento intersezione di due eventi indipendenti e di due eventi dipendenti (3A, 3B, 3C, 3D, 4L, 4M). Calcolare la probabilità statistica (3A, 3B, 3C, 3D, 4L, 4M).

N.B. Gli obiettivi minimi di apprendimento sono scritti in grassetto, in rosso i riferimenti allo schema delle competenze di base dell’ASSE MATEMATICO. GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LE VERIFICHE (valida per il primo biennio). VERIFICA INDICATORI PUNTEGGIO/VOTO

SCRITTA

1. CONOSCENZA DEI PROCEDIMENTI RISOLUTIVI E DELLE TECNICHE DI CALCOLO (max. 40 punti) � completa e organica: 40 punti � solo nei casi più frequenti: 25 punti � frammentaria e superficiale: 10 punti � nulla: 0 punti 2. APPLICAZIONE PROCEDIMENTI RISOLUTIVI E TECNICHE DI CALCOLO (max. 35 punti) � corretta, completa, autonoma anche in situazioni nuove: 35 punti � solo nei casi più frequenti: 25 punti � commette errori anche in situazioni note: 10 punti � nulla: 0 punti 3. RISOLUZIONE DEI PROBLEMI RISPETTANDONE LA COERENZA LOGICA (max. 25 punti) � in modo corretto, ben organizzato: 25 punti � con qualche incertezza, ma rispettando una certa connessione logica: 15 punti � nessuna connessione logica, i passaggi vengono associati in modo casuale: 0 punti

1-12 13-23 24-35 36-47 48-59 60-69 70-79 80-89 90-95

96-100

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

ORALE

1. ACQUISIZIONE CONTENUTI E ANALISI DEI PROCEDIMENTI RISOLUTIVI DEI PROBLEMI PROPOSTI (max. 55 punti) � completa e organica: 55 punti � completa ma non approfondita: 40 punti � con imprecisioni: 25 punti � approssimativa, frammentaria, dimostrando scarsa conoscenza: 10 punti � nulla: 0 punti 2. CONOSCENZA E CAPACITA’ DI UTIZZO DEL LINGUAGGIO SPECIFICO (max. 15 punti) � in modo corretto: 15 punti � in modo incerto: 10 punti � in modo nullo: 0 punti 3. CAPACITA’ DI RIELABORAZIONE PERSONALE (max. 30 punti) � organizza in modo autonomo e completo contenuti e procedure: 30 punti � è autonomo nelle scelte di sintesi ma restano incertezze: 15 punti � deve essere guidato, dimostrando una sintesi parziale e imprecisa: 5 punti � nulla: 0 punti

1-12 13-23 24-35 36-47 48-59 60-69 70-79 80-89 90-95

96-100

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

LIVELLO

LIVELLO BASE NON RAGGIUNTO: 1 – 5 LIVELLO BASSO: 6 LIVELLO MEDIO: 7 – 8 LIVELLO ALTO: 9 - 10

Approvazione del Gruppo Disciplinare in base alle “LINEE GUIDA per il passaggio al nuovo ordinamento (D.P.R. 15 marzo 2010, articolo 8, comma 3)”.

Page 120: Pag. QQQQ I.S. “STROZZI” PALIDANO SYLLABUS650-A Ed. 4 del 10/04/2012 SYLLABUS ISTITUTO TECNICO ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO Pag. 1 di 246 Istituto

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SYLLABUS ISTITUTO TECNICO

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

Pag. 120 di 246

CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

TERZA PNI TRADIZIONALE MATEMATICA E INFORMATICA

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

FINALITÀ Lo studio della matematica intende promuovere un metodo di lavoro razionale attraverso: 1. il potenziamento delle capacità logiche, critiche ed operative; 2. lo sviluppo dei processi di astrazione; 3. l’abitudine ad un lavoro organizzato come mezzo per ottenere risultati significativi. OBIETTIVI GENERALI 1. Capacità di controllare e giustificare i procedimenti. 2. Capacità di cogliere l’essenziale nei problemi e di proporre soluzioni adeguate. 3. Abitudine all’uso del pensiero costruttivo, cioè capacità di costruire, a partire da oggetti noti, oggetti nuovi,

le cui proprietà possono essere ottenute in base alle vecchie conoscenze. 4. Costruire ed interpretare grafici:

• conoscere la corrispondenza tra linguaggio algebrico e geometrico. • usare questa corrispondenza nell’approccio intuitivo alla risoluzione di un problema. • usare questa corrispondenza come verifica dei risultati di un problema.

5. Autonomia nel lavoro. CONOSCENZE ABILITA’

MODULO 1: LA RETTA NEL PIANO CARTESIANO.

Rappresentazione dei punti nel piano cartesiano; coordinate del punto medio di un segmento; distanza tra due punti; definizione di luogo geometrico; intersezione tra luoghi geometrici.

Operare agevolmente con i punti nel piano cartesiano risolvendo semplici problemi di geometria analitica.

Equazione della retta in forma implicita ed esplicita; grafico di una retta nota la sua equazione; posizione reciproca di due rette; rette parallele e perpendicolari; equazione di una retta passante per un punto e con coefficiente angolare assegnato; retta per due punti; distanza punto-retta; fasci di rette propri ed impropri.

Riconoscere e rappresentare graficamente una funzione lineare individuandone le caratteristiche e le proprietà; determinare l’equazione di una retta note particolari condizioni (passaggio per un punto, parallelismo, perpendicolarità); saper individuare la posizione reciproca di due rette; saper individuare il baricentro di un triangolo; saper individuare analiticamente i punti notevoli di un triangolo (baricentro, ortocentro, circocentro); risolvere problemi di geometria analitica relativi alla retta.

MODULO 2: LA CIRCONFERENZA NEL PIANO CARTESIANO.

Definizione della circonferenza come luogo di punti e sua equazione nel piano cartesiano; costruzione del grafico di una circonferenza nota la sua equazione; confronto tra i grafici di circonferenze diverse e le corrispondenti equazioni e viceversa.

Riconoscere l’equazione e rappresentare graficamente una circonferenza individuandone le caratteristiche geometriche; determinare l’equazione di una circonferenza con (semplici) condizioni assegnate.

Condizione di tangenza tra retta e circonferenza.

Riconoscere algebricamente la reciproca posizione tra una retta ed una circonferenza note le rispettive equazioni; determinare le equazioni delle tangenti condotte da un punto ad una circonferenza; saper utilizzare la condizione di tangenza di una retta ad una circonferenza; risolvere problemi di geometria analitica relativi alla circonferenza (in casi semplici).

Page 121: Pag. QQQQ I.S. “STROZZI” PALIDANO SYLLABUS650-A Ed. 4 del 10/04/2012 SYLLABUS ISTITUTO TECNICO ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO Pag. 1 di 246 Istituto

650-A Ed. 4 del 10/04/2012

SYLLABUS ISTITUTO TECNICO

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

Pag. 121 di 246

CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

TERZA PNI TRADIZIONALE MATEMATICA E INFORMATICA

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

CONOSCENZE ABILITA’ MODULO 3: LA PARABOLA NEL PIANO CARTESIANO.

Definizione della parabola come luogo di punti e sua equazione nel piano cartesiano; costruzione del grafico di una parabola nota la sua equazione; confronto tra i grafici di parabole diverse e le corrispondenti equazioni e viceversa.

Riconoscere l’equazione e rappresentare graficamente una parabola individuandone le caratteristiche geometriche; determinare l’equazione di una parabola con (semplici) condizioni assegnate.

Condizione di tangenza tra retta e parabola.

Riconoscere algebricamente la reciproca posizione tra una retta ed una parabola note le rispettive equazioni; determinare l’intersezione di una retta e di una parabola e fra parabole; determinare le equazioni delle tangenti condotte da un punto ad una parabola; saper utilizzare la condizione di tangenza di una retta ad una parabola; saper risolvere problemi di geometria analitica relativi alla parabola (in casi semplici).

MODULO 4: FUNZIONI GONIOMETRICHE E TRIGONOMETRIA.

Unità di misura degli angoli in gradi e in radianti; definizione delle funzioni seno, coseno e tangente di un angolo e loro caratteristiche (periodicità, continuità/discontinuità ...); grafici delle funzioni goniometriche; uso della circonferenza goniometrica; le due relazioni fondamentali; relazioni tra archi associati.

Riconoscere e saper rappresentare le funzioni goniometriche; saper usare le relazioni tra archi associati in semplici espressioni.

Uso della circonferenza goniometrica e del grafico cartesiano delle funzioni goniometriche per la soluzione di equazioni.

Saper risolvere equazioni goniometriche elementari, riconducibili ad esse, omogenee di secondo grado in seno e coseno, in intervalli assegnati.

Teoremi dei triangoli rettangoli; teorema dei seni e di Carnot; formule dell’area di un triangolo.

Saper risolvere triangoli rettangoli e triangoli qualsiasi (applicando formule dirette).

MODULO 5: FUNZIONE ESPONENZIALE E LOGARITMICA.

Potenze ad esponente reale; definizione di funzione esponenziale (dominio e codominio e andamento della funzione nelle diverse basi).

Riconoscere e saper rappresentare la funzione esponenziale.

Definizione di logaritmo in basi diverse; proprietà dei logaritmi; definizione di funzione logaritmica come inversa della esponenziale (dominio e codominio e andamento della funzione nelle diverse basi).

Riconoscere e saper rappresentare la funzione logaritmica.

Semplici metodi algebrici e uso del grafico cartesiano delle funzioni esponenziale e logaritmica per la soluzione di equazioni e disequazioni.

Saper risolvere semplici equazioni esponenziali e logaritmiche in casi molto semplici.

MODULO 6: STATISTICA DESCRITTIVA (TERZA PARTE): STATISTICA BIDIMENSIONALE.

Definizione di tabelle composte, a doppia entrata. Definizione di frequenze congiunte, condizionate, marginali. Definizione di coefficiente di correlazione lineare. Retta di regressione.

Saper determinare le distribuzioni marginali di una tabella a doppia entrata. Saper confrontare fenomeni sulla base di una misura di contingenza. Saper calcolare rette di regressione usando l’indice di correlazione lineare per valutarne l’adeguatezza.

N.B.: Gli obiettivi minimi di apprendimento sono scritti in grassetto.

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650-A Ed. 4 del 10/04/2012

SYLLABUS ISTITUTO TECNICO

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

Pag. 122 di 246

CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

SECONDA AGRARIA, AGROALIM. E

AGROINDUSTRIA SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

Il docente di “Scienze e tecnologie applicate” concorre a far conseguire allo studente, al termine del percorso quinquennale, risultati di apprendimento che lo mettono in grado di:

• utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare;

• padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio;

• utilizzare, in contesti di ricerca applicata, procedure e tecniche per trovare soluzioni innovative e migliorative, in relazione ai campi di propria competenza;

• utilizzare gli strumenti culturali e metodologici acquisiti per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni e ai suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente;

• collocare le scoperte scientifiche e le innovazioni tecnologiche in una dimensione storico-culturale ed etica, nella consapevolezza della storicità dei saperi.

Primo biennio

Ai fini del raggiungimento dei risultati di apprendimento sopra riportati in esito al percorso quinquennale, nel primo biennio il docente persegue, nella propria azione didattica ed educativa, l’obiettivo prioritario di far acquisire allo studente le competenze di base attese alla conclusione dell’obbligo di istruzione, di seguito richiamate:

• individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi;

• osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità;

• essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate. L’articolazione dell’insegnamento di “Scienze e tecnologie applicate” in conoscenze e abilità, é di seguito indicata quale orientamento per la progettazione didattica del docente in relazione alle scelte compiute nell’ambito della programmazione collegiale del Consiglio di classe.

La disciplina “Scienze e tecnologie applicate” contribuisce all’acquisizione delle competenze di filiera degli indirizzi attivati nell’istituzione scolastica.

Essa concorre, con le altre discipline di indirizzo, a sviluppare e completare le attività di orientamento portando gli studenti alla consapevolezza delle caratteristiche dei percorsi formativi del settore tecnologico e della definitiva scelta dell’indirizzo di studio e nel contempo di contribuire alla formazione tecnico-scientifica in stretta collaborazione con le altre discipline del biennio.

Le conoscenze e le abilità che seguono sono da declinarsi in relazione all’indirizzo e all’articolazione.

Conoscenze Abilità

I materiali e le loro caratteristiche fisiche, chimiche, biologiche e tecnologiche.

Le caratteristiche dei componenti e dei sistemi di interesse.

Le strumentazioni di laboratorio e le metodologie di misura e di analisi.

La filiera dei processi caratterizzanti l’indirizzo e l’articolazione.

Le figure professionali caratterizzanti i vari settori tecnologici.

Riconoscere le proprietà dei materiali e le funzioni dei componenti.

Utilizzare strumentazioni, principi scientifici, metodi elementari di progettazione, analisi e calcolo riferibili alle tecnologie di interesse.

Analizzare, dimensionare e realizzare semplici dispositivi e sistemi; analizzare e applicare procedure di indagine.

Riconoscere, nelle linee generali, la struttura dei processi produttivi e dei sistemi organizzativi dell’area tecnologica di riferimento.

PREREQUISITI

CONOSCENZE. 1) Conoscere i principi base del calcolo algebrico, i grafici cartesiani, le caratteristiche e la struttura delle principali molecole, alcune grandezze fisiche fondamentali: distanza, forza, velocità, temperatura e pressione. 2) Conoscere le principali caratteristiche delle rocce, le loro proprietà e la loro influenza nel terreno. ABILITA’ 1) Saper leggere tabelle e grafici. 2) Saper operare con il calcolo algebrico. 3) Saper effettuare relazioni scritte. 4) Saper valutare le principali caratteristiche degli elementi chimici. FINALITA’ (declinabili per entrambe le articolazioni previste dalla riforma) Lo studio della disciplina intende promuovere: • L’uso delle reti e degli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare. • L’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla tutela dell’ambiente e del territorio.

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650-A Ed. 4 del 10/04/2012

SYLLABUS ISTITUTO TECNICO

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

Pag. 123 di 246

CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

SECONDA AGRARIA, AGROALIM. E

AGROINDUSTRIA SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

• L’utilizzo, in contesti di ricerca applicata, di procedure e tecniche per trovare soluzioni innovative e

migliorative, in relazione ai campi di propria competenza. • L’uso degli strumenti colturali e metodologici acquisiti per porsi con atteggiamento razionale, critico e

responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni e ai suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente.

• Il saper collocare le scoperte scientifiche e le innovazioni tecnologiche in una dimensione storico-culturale ed etica.

OBIETTIVI GENERALI.

• Conoscere i principali elementi del clima. • Utilizzare i principali strumenti per determinare i parametri climatici. • Conoscere le caratteristiche dei biomi e la loro evoluzione. • Saper individuare il degrado ambientale. • Saper individuare le principali caratteristiche del terreno. • Conoscere il sistema agroalimentare.

FASI CONOSCENZE ABILITA’

1.BIOSFERA

La climatologia. L'energia: radiazione solare e la radiazione terrestre. Temperatura, inversione termica e le gelate. II ciclo dell'acqua. L'umidità atmosferica. Le precipitazioni atmosferiche. II vento. I fattori del clima. I tipi di clima.

Sa riconoscere gli strumenti per il rilevamento dei dati climatici (1 ABC). Saper riconoscere i fattori climatici e le loro caratteristiche (1 CDE). Saper descrivere il ciclo dell’acqua (1 CD).

2.BIOMA

Biomi ed ecosistemi. Ambiente ed ecosistema. II biotopo e la biocenosi. I livelli trofici negli ecosistemi. I rapporti tra gli organismi. Gli ecosistemi acquatici. L'ipotesi Gaia. Dalla comunità alla popolazione. Dalla specie alla popolazione. La struttura di una popolazione. L’evoluzione di una popolazione Il regno vegetale e la sua evoluzione. La classificazione delle piante. La distribuzione delle popolazioni.

Saper spiegare il concetto di bioma ed ecosistema (1 DE). Saper interpretare i rapporti tra i diversi organismi (1 ABC). Saper riconoscere gli elementi fondamentali del processo evolutivo (1 ADE). Saper interpretare ed analizzare fenomeni legati all’evoluzione di una popolazione animale o vegetale (1 ADE).

3.AMBIENTE

La degradazione del suolo. Prevenzione dell'erosione idrica. Le frane. Le alluvioni. L'inquinamento dell'aria. Fonti e distribuzione degli inquinanti atmosferici. L'inquinamento dell'acqua. L'eutrofizzazione. L'impatto dell'uomo sull'ambiente. II concetto di sviluppo sostenibile. L'economia ecologica. Gli indicatori: bioindicatori (o "indicatori biologici"). La conservazione della fertilità del suolo.

Saper riconoscere gli elementi che sono alla base del degrado ambientale (1 CD). Saper interpretare gli indicatori del degrado ambientale (1 ACD). Saper riconoscere gli elementi caratterizzanti la fertilità del suolo (1 ACD).

Page 124: Pag. QQQQ I.S. “STROZZI” PALIDANO SYLLABUS650-A Ed. 4 del 10/04/2012 SYLLABUS ISTITUTO TECNICO ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO Pag. 1 di 246 Istituto

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

SECONDA AGRARIA, AGROALIM. E

AGROINDUSTRIA SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE

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QQQQ

FASI CONOSCENZE ABILITA’

4.IL TERRENO

I principali agenti della pedogenesi. La stratigrafia del terreno. I diversi aspetti del terreno: la porosità, la struttura, iI ripristino della struttura del terreno attraverso le lavorazioni. Le condizioni di lavorabilità del terreno. Fase liquida e fase gassosa. La gestione dell'acqua in eccesso. L'erodibilità. Il terrazzamento: un esempio di difesa idrogeologica in agricoltura. La reazione del terreno. L'aspetto biologico del terreno. La classificazione dei terreni.

Saper identificare le caratteristiche topografiche dei terreni (1 CDE). Saper classificare i terreni in base alle loro caratteristiche fisico-chimiche e metterli in relazione all’attività agricola (1 CD). Saper riconoscere le principali sistemazioni agricoli e valutarne le funzioni ambientali (1 AD).

5.FILIERA AGROALIMENTARE

L'agricoltura e l'agronomia. Le scelte agronomiche. Le funzioni dell'agricoltura. Le operazioni unitarie. Proteggere le colture: le fitopatie. L'agricoltura come settore produttivo. Le filiere agroalimentari. Le operazioni unitarie nell'industria alimentare. Le operazioni unitarie nella zootecnia. La filiera dei cereali e dei derivati. La filiera degli ortofrutticoli. La filiera del latte e dei derivati. La filiera della carne e dei derivati. La filiera vitivinicola.

Saper valutare le principali scelte agronomiche (1 A). Saper analizzare le principali filiere agroalimentari e descriverne le principali caratteristiche (1 CDE).

ATTIVITA’ LABORATORIALI 1) Attività in serra nell’ambito del “laboratorio azienda”: partecipazione alle attività di trapianto, rinvaso, conoscenza delle principali tecniche adottate per la realizzazione delle colture protette (talee, innesti, irrigazione) (1 CDE). 2) Attività nel Parco: conoscenza, gestione e manutenzione delle principali specie arboree e arbustive. Analisi delle caratteristiche e peculiarità del Parco nell’ottica di una corretta gestione dello stesso e di una conoscenza della normativa caratterizzante la gestione e la tutela del verde (1 CDE). N.B. : gli obiettivi minimi di apprendimento sono scritti in grassetto. TIPOLOGIA E NUMERO DELLE VERIFICHE Primo periodo (trimestre): 2 SCRITTE (A RISPOSTA APERTA) / ORALI / PRATICHE. Secondo periodo (quadrimestre): 3 SCRITTE (SEMISTRUTTURATE - STRUTTURATE) / ORALI / PRATICHE.

Page 125: Pag. QQQQ I.S. “STROZZI” PALIDANO SYLLABUS650-A Ed. 4 del 10/04/2012 SYLLABUS ISTITUTO TECNICO ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO Pag. 1 di 246 Istituto

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

SECONDA AGRARIA, AGROALIM. E

AGROINDUSTRIA SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE

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QQQQ

GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER I TEST STRUTTURATI

VERIFICA DI SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE

ALUNNO: CLASSE: DATA: TIPOLOGIA ITEM PUNTI PUNTI/100 VOTO/10 LIVELLO

A RISPOSTA CHIUSA A COMPLETAMENTO VERO/FALSO A RISPOSTA SINTETICA GRAFICO A CALCOLO BREVE

PUNTEGGIO 0-10 11-22 23-33 34-44 45-55 56-65 66-75 76-85 86-95 96-100 VOTO 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

LIVELLO NON RAGGIUNTO BASE INTERMEDIO AVANZATO GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER PROVE ORALI E SCRITTE A DOMANDA APERTA

VERIFICA DI SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE

ALUNNO: CLASSE: DATA: CRITERI DI MISURAZIONE PUNTI MEDIA/100 VOTO/10 LIVELLO

DOCUMENTAZIONE DELLE CONOSCENZE 60

PRECISIONE ESPOSITIVA 25

PERTINENZA LESSICALE 15

PUNTEGGIO ≤ 30 31-55 56-65 66-75 76-85 86-100 VOTO 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

LIVELLO NON RAGGIUNTO BASE INTERMEDIO AVANZATO GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER PROVE PRATICHE

VALUTAZIONE ATTIVITA’ LABORATORIALE DI SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE

ALUNNO: CLASSE: DATA: INDICATORI PUNTI PUNTI/100 VOTO/10 LIVELLO

Adeguatamente motivate Poco motivate I Non motivate

Max 35

Correttamente secondo indicazioni Parzialmente corrette secondo le indicazioni II Non correttamente

Max 35

Complete Parzialmente complete

Svolgimento

operazioni

III Non complete

Max 30

PUNTEGGIO ≤ 30 31-55 56-65 66-75 76-85 86-100 VOTO 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

LIVELLO NON RAGGIUNTO BASE INTERMEDIO AVANZATO

Approvazione del Gruppo Disciplinare in base alle “LINEE GUIDA per il passaggio al nuovo ordinamento (D.P.R. 15 marzo 2010, articolo 8, comma 3)”.

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

PRIMA AGRARIA, AGROALIM. E

AGROINDUSTRIA SCIENZE INTEGRATE (FISICA)

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

Il docente di “Scienze integrate (Fisica)” concorre a far conseguire allo studente, al termine del percorso quinquennale, risultati di apprendimento che lo mettono in grado di:

• utilizzare modelli appropriati per investigare su fenomeni e interpretare dati sperimentali;

• riconoscere, nei diversi campi disciplinari studiati, i criteri scientifici di affidabilità delle conoscenze e delle conclusioni che vi afferiscono;

• utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare;

• padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio;

• utilizzare, in contesti di ricerca applicata, procedure e tecniche per trovare soluzioni innovative e migliorative, in relazione ai campi di propria competenza;

• utilizzare gli strumenti culturali e metodologici acquisiti per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni e ai suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente;

• collocare le scoperte scientifiche e le innovazioni tecnologiche in una dimensione storico-culturale ed etica, nella consapevolezza della storicità dei saperi.

Primo biennio

Ai fini del raggiungimento dei risultati di apprendimento sopra riportati in esito al percorso quinquennale, nel primo biennio il docente persegue, nella propria azione didattica ed educativa, l’obiettivo prioritario di far acquisire allo studente le competenze di base attese alla conclusione dell’obbligo di istruzione, di seguito richiamate:

• osservare, descrivere e analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità;

• analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza;

• essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate. L’articolazione dell’insegnamento di “Scienze integrate (Fisica)” in conoscenze e abilità, é di seguito indicata quale orientamento per la progettazione didattica del docente in relazione alle scelte compiute nell’ambito della programmazione collegiale del Consiglio di classe.

Il docente, nella prospettiva dell’integrazione delle discipline sperimentali, organizza il percorso d’insegnamento-apprendimento con il decisivo supporto di attività laboratoriali per sviluppare l’acquisizione di conoscenze e abilità attraverso un corretto metodo scientifico.

Il docente valorizza, nel percorso dello studente, l’apporto di tutte le discipline relative all’asse scientifico-tecnologico, al fine di approfondire argomenti legati alla crescita culturale e civile degli studenti come, a titolo esemplificativo, le tematiche inerenti il contributo apportato dalla scienza e dalla tecnologia allo sviluppo dei saperi e dei valori, al cambiamento delle condizioni di vita e dei modi di fruizione culturale.

Conoscenze Abilità

Grandezze fisiche e loro dimensioni; unità di misura del sistema internazionale; notazione scientifica e cifre significative.

Equilibrio in meccanica; forza; momento di una forza e di una coppia di forze; pressione.

Campo gravitazionale; accelerazione di gravità; massa gravitazionale; forza peso.

Moti del punto materiale; leggi della dinamica; massa inerziale; impulso; quantità di moto.

Moto rotatorio di un corpo rigido; momento d’inerzia; momento angolare.

Energia, lavoro, potenza; attrito e resistenza del mezzo.

Conservazione dell’energia meccanica e della quantità di moto in un sistema isolato.

Oscillazioni; onde trasversali e longitudinali; onde armoniche e loro sovrapposizione; risonanza; intensità, altezza e timbro del suono.

Temperatura; energia interna; calore.

Stati della materia e cambiamenti di stato.

Primo e secondo principio della termodinamica.

Carica elettrica; campo elettrico; fenomeni elettrostatici.

Corrente elettrica; elementi attivi e passivi in un circuito elettrico; potenza elettrica; effetto Joule.

Campo magnetico; interazione fra magneti, fra corrente elettrica e magnete, fra correnti elettriche; forza di Lorentz.

Induzione e autoinduzione elettromagnetica.

Onde elettromagnetiche e loro classificazione in base alla frequenza o alla lunghezza d’onda; interazioni con la materia (anche vivente).

Ottica geometrica: riflessione e rifrazione.

Effettuare misure e calcolarne gli errori.

Operare con grandezze fisiche vettoriali.

Analizzare situazioni di equilibrio statico individuando le forze e i momenti applicati.

Applicare la grandezza fisica pressione a esempi riguardanti solidi, liquidi e gas.

Descrivere situazioni di moti in sistemi inerziali e non inerziali, distinguendo le forze apparenti da quelle attribuibili a interazioni.

Riconoscere e spiegare la conservazione dell’energia, della quantità di moto e del momento angolare in varie situazioni della vita quotidiana.

Analizzare la trasformazione dell’energia negli apparecchi domestici, tenendo conto della loro potenza e valutandone il corretto utilizzo per il risparmio energetico.

Descrivere le modalità di trasmissione dell’energia termica e calcolare la quantità di calore trasmessa da un corpo.

Applicare il concetto di ciclo termodinamico per spiegare il funzionamento del motore a scoppio.

Confrontare le caratteristiche dei campi gravitazionale, elettrico e magnetico, individuando analogie e differenze.

Realizzare semplici circuiti elettrici in corrente continua, con collegamenti in serie e parallelo, ed effettuare misure delle grandezze fisiche caratterizzanti.

Spiegare il funzionamento di un resistore e di un condensatore in corrente continua e alternata.

Calcolare la forza che agisce su una particella carica in moto in un campo elettrico e/o magnetico e disegnarne la traiettoria.

Ricavare e disegnare l’immagine di una sorgente luminosa applicando le regole dell’ottica geometrica.

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PRIMA AGRARIA, AGROALIM. E

AGROINDUSTRIA SCIENZE INTEGRATE (FISICA)

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PREREQUISITI

Sapere Conoscere le unità di misura fondamentali (con multipli e sottomultipli). Conoscere la proporzionalità diretta/inversa fra grandezze.

Saper fare Saper operare le equivalenze fra unità di misura fondamentali. Saper misurare con gli angoli (usando i gradi). Saper operare nel piano cartesiano. Saper effettuare calcoli con le potenze. Saper calcolare aree e volumi di figure geometriche. Saper riconoscere/discriminare grandezze fisiche non omogenee. Saper utilizzare gli strumenti di misura più diffusi. Saper effettuare semplici misure.

FINALITÀ Lo studio della fisica intende promuovere:

1. Comprensione dei procedimenti specifici dell’indagine scientifica. 2. Acquisizione di un corpo organico di conoscenze e di metodi atti ad una adeguata analisi, sintesi ed

interpretazione dei fenomeni. 3. Essere in grado di eseguire e di illustrare semplici esperimenti. 4. Utilizzare modelli appropriati per investigare su fenomeni e interpretare dati sperimentali. 5. Riconoscere, nei diversi campi disciplinari studiati, i criteri scientifici di affidabilità delle conoscenze e

delle conclusioni che vi afferiscono. 6. Utilizzare, in contesti di ricerca applicata, procedure e tecniche per trovare soluzioni adeguate in

relazione ai campi di propria competenza. OBIETTIVI GENERALI OBIETTIVO 1 Conoscenza degli strumenti fondamentali per lo studio della disciplina: misura, tolleranza, tabelle, grafici, strumenti e unità di misura. OBIETTIVO 2 Comprensione del significato, dei simboli, delle definizioni e dei rapporti tra variabili. OBIETTIVO 3 Saper raccogliere, ordinare e rappresentare i dati di un fenomeno fisico con la consapevolezza degli ordini di grandezza, delle incertezze e delle approssimazioni. OBIETTIVO 4 Acquisire il linguaggio specifico della disciplina, corretto ed esauriente. OBIETTIVO 5 Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale. OBIETTIVO 6 Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni fisici a partire dall’esperienza.

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ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

Pag. 128 di 246

CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

PRIMA AGRARIA, AGROALIM. E

AGROINDUSTRIA SCIENZE INTEGRATE (FISICA)

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

FASE CONOSCENZE ABILITA’

MODULO 1: GRANDEZZE FISICHE E MISURE

La misura e gli errori.

Le grandezze fisiche. Le unità di misura del SI. Le misure di lunghezza, aree e volumi. La misura di massa. La notazione scientifica. L’ordine di grandezza. La densità. L’incertezza di una misura.

Riconoscere le grandezze fisiche e le unità di misura, acquisire il concetto di misura e di stima e saperle rappresentare correttamente e calcolarne gli errori (1.A/B/D). Utilizzare la notazione scientifica e valutare l’ordine di grandezza delle grandezze (1.A/B/D).

La rappresentazione dei dati.

I grafici cartesiani. Le grandezze direttamente proporzionali. Le rappresentazioni di un fenomeno. Grandezze inversamente proporzionali.

Determinare le principali relazioni fra grandezze fisiche (1.C/D/E). Tradurre una relazione fra due grandezze in una tabella (1.B/D). Rappresentare una tabella con un grafico (1.B/D).

Le grandezze vettoriali.

Gli spostamenti ed i vettori. Le forze. La legge degli allungamenti elastici. Operazioni sulle forze. Le componenti di una forza.

Saper classificare le forze, riconoscere e saper definire le forze come grandezze vettoriali (1.A/B/C/D). Essere in grado di eseguire le operazioni fra forze (1.B/C/D). Applicare la legge degli allungamenti elastici (1.C).

MODULO 2: LE FORZE E L’EQUILIBRIO

L’equilibrio dei corpi solidi.

L’equilibrio di un punto materiale. La forza di attrito. L’equilibrio di un corpo rigido. Le forze su un corpo rigido. Il momento di una forza rispetto ad un punto. Le coppie di forze. Il baricentro. Le macchine semplici.

Acquisire il concetto di equilibrio, riconoscere situazioni di equilibrio, individuare forze e i momenti applicati (1.C/D/E). Riuscire ad equilibrare un sistema non in equilibrio (1.E). Valutare il vantaggio di una macchina semplice (1.E).

L’equilibrio nei fluidi.

La pressione. La pressione nei liquidi. La legge di Stevino. Il principio di Pascal. I vasi comunicanti. La pressione atmosferica. I misuratori di pressione. La legge di Boyle. La spinta di Archimede.

Calcolare la pressione di un fluido. Conoscere e saper applicare le leggi fondamentali della statica dei fluidi. Prevedere il comportamento di un solido immerso in un fluido (1.C/D/E).

MODULO 3: IL MOVIMENTO DEI CORPI

Il moto rettilineo.

Il movimento dei corpi. Gli strumenti per lo studio dei corpi. La velocità. Il moto rettilineo uniforme: formule e loro rappresentazione grafica. L’accelerazione. Il moto rettilineo uniformemente accelerato: formule e loro rappresentazione grafica.

Conoscere la definizione delle grandezze cinematiche (1.D). Conoscere le leggi dei moti considerati e i relativi grafici cartesiani (1.D/E). Sapere utilizzare le leggi di spazio, velocità e accelerazione dei moti nella risoluzione di semplici esercizi applicativi (1.C/E). Saper ricavare la legge oraria del moto dal grafico (1.C/D/E).

Il moto nel piano. Il moto circolare uniforme. Il moto parabolico. La composizione dei moti (cenni).

Saper utilizzare le leggi del moto circolare uniforme. Saper utilizzare le leggi del moto parabolico (1.C/E).

N.B. : gli obiettivi minimi di apprendimento sono scritti in grassetto. Gli indici alfanumerici scritti in rosso si riferiscono alle Competenze di base e Abilità riportate nello Schema adottato dalle discipline Scienze Integrate (Chimica, Scienze della terra/Biologia e Fisica) ai fini della Certificazione delle Competenze per gli alunni che assolvono l’obbligo scolastico. La valutazione di ogni singola attività e abilità previste nella programmazione individuale contribuisce, così, a quella delle specifiche Competenze di base dell’Asse culturale Scientifico - Tecnologico.

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

PRIMA AGRARIA, AGROALIM. E

AGROINDUSTRIA SCIENZE INTEGRATE (FISICA)

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QQQQ

ATTIVITA’ LABORATORIALI Le esperienze effettuate nel laboratorio di fisica nel corso dei primi due anni dell’Istituto Tecnico - Settore Tecnologico Indirizzo: Agraria, Agroalimentare e Agroindustria sono organizzate prevalentemente per argomenti: A) Esperienze sulla misura: per approfondire i concetti di misura di una grandezza fisica, misura ripetuta, media di

una serie di misure, incertezza della misura e propagazione dell’errore in misure indirette (1.A/B/C/D - 3.H): • concetto di misura; • misure di lunghezza, massa, tempo (periodo di un pendolo); • calcolo di π (rapporto costante tra le misure di circonferenza e il diametro di oggetti circolari); • problematizzazione del concetto di misura:

a) misura del volume di una quantità di sabbia e del volume di un granello determinazione dello spessore di un foglio di alluminio;

b) misura della distanza di un oggetto inaccessibile (triangolazione); • misure dirette e indirette: misure di aree anche di figure di forma irregolare (costruzione di uno strumento per la

misura diretta di aree); • cifre significative; • errori e incertezze di misura; • propagazione dell’errore associato a misure indirette; • rappresentazione dei dati: tabelle, istogrammi, grafici; • trattamento dei dati in serie di misure.

B) Esperienze sulla relazione tra grandezze fisiche: per approfondire il concetto di relazione tra grandezze,

funzione e formula per la descrizione di un fenomeno fisico e per abituare gli studenti a ricavare informazioni utili circa il fenomeno considerato, dallo studio di un grafico (1.A/B/C/D/E - 3.H):

• misura della densità di solidi, liquidi e gas; • indagine sul periodo di oscillazione di un pendolo semplice (ricerca della dipendenza del periodo T dalla massa,

dalla lunghezza, dall’angolo α). • Corpi elastici:

a) calcolo della costante elastica di una molla (K statica e dinamica); b) verifica della legge di Hooke; c) costruzione di un dinamometro; d) periodo di oscillazione di una molla.

• Cinematica: a) analisi di una corsa; b) studio del moto di un treno dalle tabelle orarie;

c) calcolo del campo gravitazionale terrestre g con misure di altezza e tempo di caduta di un grave (2

2

t

hg = );

d) calcolo del campo gravitazionale terrestre g con il pendolo semplice. • L’equilibrio:

a) equilibrio su un piano inclinato/attrito statico e dinamico; b) equilibrio di un’asta imperniata al centro (equilibrio alla rotazione + studio di una leva di I genere); c) equilibrio nei fluidi: legge di Archimede (Paria – Pacqua); misura della pressione atmosferica (esperimento con la

bottiglia); legge di Stevino. Per ogni esperienza gli studenti devono produrre una relazione individuale. Gli indici alfanumerici scritti in rosso si riferiscono alle Competenze di base e Abilità riportate nello Schema adottato dalle discipline Scienze Integrate (Chimica, Scienze della terra/Biologia e Fisica) ai fini della Certificazione delle Competenze per gli alunni che assolvono l’obbligo scolastico. La valutazione di ogni singola attività e abilità previste nella programmazione individuale contribuisce, così, a quella delle specifiche Competenze di base dell’Asse culturale Scientifico - Tecnologico.

Approvazione del Gruppo Disciplinare in base alle “LINEE GUIDA per il passaggio al nuovo ordinamento (D.P.R. 15 marzo 2010, articolo 8, comma 3)”.

Page 130: Pag. QQQQ I.S. “STROZZI” PALIDANO SYLLABUS650-A Ed. 4 del 10/04/2012 SYLLABUS ISTITUTO TECNICO ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO Pag. 1 di 246 Istituto

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

SECONDA AGRARIA, AGROALIM. E

AGROINDUSTRIA SCIENZE INTEGRATE (FISICA)

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

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FINALITÀ Lo studio della fisica intende promuovere:

1) l’esercizio alla descrizione e alla rappresentazione di ogni fenomeno osservato; 2) l’abitudine a studiare e interpretare ogni fenomeno attraverso l’esame analitico delle variabili

caratteristiche; 3) l’attitudine a riesaminare criticamente ed a sistemare logicamente quanto viene via via conosciuto ed

appreso; 4) utilizzare modelli appropriati per investigare su fenomeni e interpretare dati sperimentali; 5) riconoscere, nei diversi campi disciplinari studiati, i criteri scientifici di affidabilità delle conoscenze e

delle conclusioni che vi afferiscono; 6) utilizzare, in contesti di ricerca applicata, procedure e tecniche per trovare soluzioni adeguate in

relazione ai campi di propria competenza. OBIETTIVI GENERALI OBIETTIVO 1 Comprensione e capacità di utilizzo dei procedimenti caratteristici dell’indagine scientifica, che si articola in un continuo rapporto tra costruzione teorica e realizzazione degli esperimenti. OBIETTIVO 2 Acquisizione di un corpo organico di contenuti e metodi finalizzati ad una adeguata interpretazione della natura.

OBIETTIVO 3 Acquisizione di un linguaggio corretto e sintetico e della capacità di fornire e ricevere informazioni.

OBIETTIVO 4 Capacità di analizzare e schematizzare situazioni reali e di affrontare problemi concreti anche in campi al di fuori dello stretto ambito disciplinare. OBIETTIVO 5 Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale. OBIETTIVO 6 Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni fisici a partire dall’esperienza.

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650-A Ed. 4 del 10/04/2012

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ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

Pag. 131 di 246

CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

SECONDA AGRARIA, AGROALIM. E

AGROINDUSTRIA SCIENZE INTEGRATE (FISICA)

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

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FASE CONOSCENZE ABILITA’

MODULO 1. : LE FORZE E IL MOVIMENTO

Principi della dinamica.

I principi della dinamica. Le forze apparenti (cenni). La forza gravitazionale. Impulso e quantità di moto: legge di conservazione.

Conoscere le definizioni delle grandezze considerate. Conoscere gli enunciati dei tre principi della dinamica. Saper applicare i tre principi della dinamica. Saper calcolare la forza gravitazionale. Saper applicare i principi di conservazione studiati (1.C/E).

Energia e Lavoro.

Il lavoro di una forza costante. La potenza. L’energia: cinetica, potenziale gravitazionale e potenziale elastico. L’energia meccanica: il principio di conservazione dell’energia meccanica.

Conoscere le definizioni delle grandezze considerate. Conoscere i principi di conservazione delle grandezze studiate. Saper applicare i principi di conservazione studiati. Saper calcolare il lavoro di una forza costante. Saper descrivere trasformazioni di energia da una forma all’altra (1.C/E-2.G).

MODULO 2. : CALORE E TEMPERATURA

Termologia.

Gli stati di aggregazione della materia. Definizione e misura di temperatura e calore. La dilatazione termica. La legge fondamentale della termologia. L’equilibrio termico. I cambiamenti di stato. La propagazione del calore.

Conoscere le definizioni delle grandezze considerate. Conoscere le leggi studiate (1.D). Saper applicare la legge fondamentale della termologia (2.G). Saper determinare la temperatura di equilibrio di un sistema a due componenti (2.G). Saper valutare il calore disperso attraverso una parete piana. Saper applicare le leggi della dilatazione (1.C-2.G).

MODULO 3. : LA TERMODINAMICA

Termodinamica.

Trasformazioni termodinamiche dei gas perfetti. Equazione di stato dei gas perfetti. Lavoro in una trasformazione e diagramma P−−−−V. Generalizzazione del principio di conservazione dell’energia: il primo principio della termodinamica. Trasformazione di lavoro in calore e viceversa; semplici esempi di macchine termiche. Rendimento di una macchina termica. Il secondo principio della termodinamica (enunciati di Kelvin−Planck e Clausius). Cenni sul concetto di entropia.

Conoscere la definizione e le proprietà delle grandezze (1.D). Riconoscere le trasformazioni fondamentali dei gas perfetti nel diagramma P−−−−V (1.B/D). Saper ricavare informazioni sul lavoro di una trasformazione reversibile dal diagramma P−V (1.D/E-2.G). Conoscere le leggi studiate (1.D). Sapere utilizzare le leggi studiate nella risoluzione di semplici esercizi applicativi (1.C/E).

MODULO 4. : OTTICA GEOMETRICA

Luce. La propagazione rettilinea della luce. La velocità della luce.

Conoscere le definizioni fondamentali (1.D). Riconoscere la propagazione rettilinea della luce (1.C/E). Conoscere la velocità della luce in un mezzo trasparente (1.D). Applicare le leggi studiate nella risoluzione di semplici esercizi (1.C/E).

Riflessione della luce.

Le leggi della riflessione. Immagine di una sorgente puntiforme ed estesa. La riflessione sugli specchi curvi (sferici). Immagine formata da uno specchio concavo e convesso e sua costruzione grafica. La formula dei punti coniugati. L’ingrandimento.

Conoscere le definizioni fondamentali (1.D). Conoscere le leggi della riflessione e la legge dei punti coniugati (1.D). Conoscere le modalità di formazione delle immagini di uno specchio (1.B/C/D). Saper determinare graficamente le immagini formate da uno specchio (1.B/C/D). Applicare le leggi studiate nella risoluzione di semplici esercizi (1.C/E).

Page 132: Pag. QQQQ I.S. “STROZZI” PALIDANO SYLLABUS650-A Ed. 4 del 10/04/2012 SYLLABUS ISTITUTO TECNICO ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO Pag. 1 di 246 Istituto

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

SECONDA AGRARIA, AGROALIM. E

AGROINDUSTRIA SCIENZE INTEGRATE (FISICA)

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

UNITA’ SAPERE SAPER FARE

Rifrazione della luce.

Le leggi della rifrazione. Indice di rifrazione assoluto e relativo. La riflessione totale e l’angolo limite. Le lenti convergenti e divergenti. Costruzione grafica delle immagini prodotte dalle lenti. La formula delle lenti sottili. L’ingrandimento. Il potere diottrico delle lenti.

Conoscere le definizioni fondamentali (1.D). Conoscere le leggi della rifrazione, della riflessione totale e la legge delle lenti sottili (1.D). Conoscere le modalità di formazione delle immagini di una lente (1.B). Saper determinare graficamente le immagini formate da una lente (1.B/C/D). Applicare le leggi studiate nella risoluzione di semplici esercizi (1.C/E).

Strumenti ottici. Gli strumenti ottici: macchina fotografica, microscopio composto, telescopio.

Conoscere il funzionamento degli strumenti studiati (1.C/D/E).

MODULO 5. : LE CARICHE ELETTRICHE

Campo elettrico. Fenomeni elettrostatici. La legge di Coulomb. Il campo elettrico. Il moto di una carica in un campo elettrico. La differenza di potenziale.

Conoscere le definizioni e le proprietà delle grandezze (1.D). Applicare le leggi studiate nella risoluzione di semplici esercizi (1.C/E).

Condensatori. L’accumulo di cariche elettriche. Collegamento di condensatori in serie e in parallelo.

Conoscere la differenza tra condensatori posti in serie e in parallelo (1.D). Calcolare la capacità equivalente di più condensatori (1.C/D/E).

MODULO 6. : LA CORRENTE ELETTRICA CONTINUA

Corrente elettrica.

Il circuito elettrico e la corrente. L’energia e la potenza nei circuiti elettrici. La resistenza elettrica; prima legge di Ohm.

Conoscere le definizioni e le proprietà delle grandezze (1.D). Applicare le leggi studiate nella risoluzione di semplici esercizi (1.C/E-2.G). Saper schematizzare un circuito elettrico (1.D/E).

Resistenza elettrica. Conduttori in serie e in parallelo. La seconda legge di Ohm. L’effetto Joule.

Conoscere le definizioni e le proprietà delle grandezze (1.D). Applicare le leggi studiate nella risoluzione di semplici esercizi (1.C/E-2.G). Determinare la resistenza equivalente di un circuito. Risolvere un circuito (1.C/D/E).

N.B. : gli obiettivi minimi di apprendimento sono scritti in grassetto. Si sviluppino almeno TRE dei moduli sopra elencati. Gli indici alfanumerici scritti in rosso si riferiscono alle Competenze di base e Abilità riportate nello Schema adottato dalle discipline Scienze Integrate (Chimica, Scienze della terra/Biologia e Fisica) ai fini della Certificazione delle Competenze per gli alunni che assolvono l’obbligo scolastico. La valutazione di ogni singola attività e abilità previste nella programmazione individuale contribuisce, così, a quella delle specifiche Competenze di base dell’Asse culturale Scientifico – Tecnologico.

Approvazione del Gruppo Disciplinare in base alle “LINEE GUIDA per il passaggio al nuovo ordinamento (D.P.R. 15 marzo 2010, articolo 8, comma 3)”.

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

SECONDA AGRARIA, AGROALIM. E

AGROINDUSTRIA SCIENZE INTEGRATE (FISICA)

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

ATTIVITA’ LABORATORIALI Le esperienze effettuate nel laboratorio di fisica nel corso dei primi due anni dell’Istituto Tecnico - Settore Tecnologico Indirizzo: Agraria, Agroalimentare e Agroindustria sono organizzate prevalentemente per argomenti: A) Esperienze sull’energia: per meglio comprendere ed approfondire il concetto di energia (trasversale a tutti gli

argomenti trattati nel corso di Fisica) e la legge di conservazione dell’energia (1.A/B/C/D/E - 2.G - 3.H): a) pendolo elastico; b) molla compressa che spinge un oggetto su un piano inclinato privo di attriti: (Eel(in) = Ep(fin)); c) calorimetro; d) circuiti elettrici in corrente continua.

B) Esperienze di termodinamica (possibile percorso interdisciplinare con il corso di chimica) (1.A/B/C/D/E - 2.G -

3.H): a) equilibrio termico (calorimetro); b) legge di Boyle; c) determinazione del calore specifico di un materiale; d) stati di aggregazione della materia: misura delle dimensioni molecolari di una sostanza; e) curva di fusione e di solidificazione di una sostanza; f) realizzazione di una macchina termica.

C) Ottica (1.A/B/C/D/E - 3.H):

a) formazioni di immagini tramite specchi e lenti (banco ottico); b) ricerca del fuoco di uno specchio e di una lente; c) verifica della legge dei punti coniugati.

D) Elettricità e magnetismo (1.A/B/C/D/E - 2.G - 3.H):

a) esperimenti con il quadro elettrico (I e II legge di Ohm; circuiti.); b) elettrizzazione dei materiali (costruzione di un elettroscopio); c) magnetismo (rilevazione di campi magnetici prodotti da passaggio di corrente elettrica in fili, bobine).

Gli indici alfanumerici scritti in rosso si riferiscono alle Competenze di base e Abilità riportate nello Schema adottato dalle discipline Scienze Integrate (Chimica, Scienze della terra/Biologia e Fisica) ai fini della Certificazione delle Competenze per gli alunni che assolvono l’obbligo scolastico. La valutazione di ogni singola attività e abilità previste nella programmazione individuale contribuisce, così, a quella delle specifiche Competenze di base dell’Asse culturale Scientifico - Tecnologico.

Approvazione del Gruppo Disciplinare in base alle “LINEE GUIDA per il passaggio al nuovo ordinamento (D.P.R. 15 marzo 2010, articolo 8, comma 3)”.

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

TERZA PNI TRADIZIONALE FISICA E LABORATORIO

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

FINALITÀ Lo studio della fisica intende promuovere: 1. l’esercizio alla descrizione e alla rappresentazione di ogni fenomeno osservato; 2. l’abitudine a studiare e interpretare ogni fenomeno attraverso l’esame analitico delle variabili

caratteristiche; 3. l’attitudine a riesaminare criticamente ed a sistemare logicamente quanto viene via via conosciuto ed

appreso. OBIETTIVI GENERALI OBIETTIVO 1 Comprensione e capacità di utilizzo dei procedimenti caratteristici dell’indagine scientifica, che si articola in un continuo rapporto tra costruzione teorica e realizzazione degli esperimenti. OBIETTIVO 2 Comprensione del rapporto tra fatti empirici e loro interpretazione modellistica. OBIETTIVO 3 Acquisizione di un linguaggio corretto e sintetico e della capacità di fornire e ricevere informazioni. OBIETTIVO 4 Acquisizione di un corpo organico di contenuti e metodi finalizzati ad una adeguata interpretazione della natura.

FASE SAPERE SAPER FARE

FASE 1: LA TERMODINAMICA

1.1 La termodinamica.

Trasformazioni termodinamiche dei gas perfetti. Equazione di stato dei gas perfetti. Lavoro in una trasformazione e diagramma PV. Generalizzazione del principio di conservazione dell’energia: il primo principio della termodinamica. Trasformazione di lavoro in calore e viceversa; semplici esempi di macchine termiche. Rendimento di una macchina termica. Il secondo principio della termodinamica (enunciati di Kelvin, Planck e Clausius). Cenni sul concetto di entropia.

Conoscere la definizione e le proprietà delle grandezze. Riconoscere le trasformazioni fondamentali dei gas perfetti nel diagramma PV. Saper ricavare informazioni sul lavoro di una trasformazione reversibile dal diagramma PV. Conoscere le leggi studiate. Sapere utilizzare le leggi studiate nella risoluzione di semplici esercizi applicativi.

FASE 2. : OTTICA GEOMETRICA

2.1 La luce. La propagazione rettilinea della luce. La velocità della luce.

Conoscere le definizioni fondamentali. Riconoscere la propagazione rettilinea della luce. Conoscere la velocità della luce in un mezzo trasparente. Applicare le leggi studiate nella risoluzione di semplici esercizi.

2.2 La riflessione della luce.

Le leggi della riflessione. Immagine di una sorgente puntiforme ed estesa. La riflessione sugli specchi curvi (sferici). Immagine formata da uno specchio concavo e convesso e sua costruzione grafica. La formula dei punti coniugati. L’ingrandimento.

Conoscere le definizioni fondamentali. Conoscere le leggi della riflessione e la legge dei punti coniugati. Conoscere le modalità di formazione delle immagini di uno specchio. Saper determinare graficamente le immagini formate da uno specchio. Applicare le leggi studiate nella risoluzione di semplici esercizi.

Page 135: Pag. QQQQ I.S. “STROZZI” PALIDANO SYLLABUS650-A Ed. 4 del 10/04/2012 SYLLABUS ISTITUTO TECNICO ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO Pag. 1 di 246 Istituto

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ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

TERZA PNI TRADIZIONALE FISICA E LABORATORIO

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

FASE SAPERE SAPER FARE

2.2 La rifrazione della luce.

Le leggi della rifrazione. Indice di rifrazione assoluto e relativo. La riflessione totale e l’angolo limite. Le lenti convergenti e divergenti. Costruzione grafica delle immagini prodotte dalle lenti. La formula delle lenti sottili. L’ingrandimento. Il potere diottrico delle lenti.

Conoscere le definizioni fondamentali. Conoscere le leggi della rifrazione, della riflessione totale e la legge delle lenti sottili. Conoscere le modalità di formazione delle immagini di una lente. Saper determinare graficamente le immagini formate da una lente. Applicare le leggi studiate nella risoluzione di semplici esercizi.

2.2.1 Formazione di immagini.

Verifica della legge dei punti coniugati. Determinare la posizione dell’immagine di un oggetto formata da strumenti ottici (lenti e specchi).

2.3 Gli strumenti ottici. Gli strumenti ottici: macchina fotografica, microscopio composto, telescopio. Conoscere il funzionamento degli strumenti studiati.

FASE 3. : LE CARICHE ELETTRICHE

3.1 Il campo elettrico.

Fenomeni elettrostatici. La legge di Coulomb. Il campo elettrico. Il moto di una carica in un campo elettrico. La differenza di potenziale.

Conoscere le definizioni e le proprietà delle grandezze. Applicare le leggi studiate nella risoluzione di semplici esercizi.

3.2 I condensatori. L’accumulo di cariche elettriche. Collegamento di condensatori.

Conoscere la differenza tra condensatori posti in serie e in parallelo. Calcolare la capacità equivalente di più condensatori.

FASE 4. : LA CORRENTE ELETTRICA CONTINUA

4.1 La corrente elettrica.

Il circuito elettrico e la corrente. L’energia e la potenza nei circuiti elettrici. La resistenza elettrica; prima legge di Ohm.

Conoscere le definizioni e le proprietà delle grandezze. Applicare le leggi studiate nella risoluzione di semplici esercizi. Saper schematizzare un circuito elettrico.

4.1.1 I legge di Ohm. Verifica sperimentale della prima legge di Ohm.

Riconoscere la relazione tra le grandezze fisiche interessate.

4.2 La resistenza elettrica. Conduttori in serie e in parallelo. La seconda legge di Ohm. L’effetto Joule.

Conoscere le definizioni e le proprietà delle grandezze. Applicare le leggi studiate nella risoluzione di semplici esercizi. Determinare la resistenza equivalente di un circuito. Risolvere un circuito elettrico con disposizione mista di resistenze.

4.2.1 Conduttori in serie e in parallelo.

Studio delle disposizione in serie ed in parallelo di resistenze elettriche

Risolvere un circuito elettrico con disposizione di resistenze in serie ed in parallelo.

N.B. : - Gli obiettivi minimi di apprendimento sono scritti in grassetto. - Le celle ombreggiate riguardano la programmazione svolta nel laboratorio di fisica.

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

TERZA CERERE UNITARIO MATEMATICA E INFORMATICA

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

FINALITÀ Lo studio della matematica intende promuovere un metodo di lavoro razionale attraverso: 1. il potenziamento delle capacità logiche, critiche ed operative; 2. lo sviluppo dei processi di astrazione; 3. l’abitudine ad un lavoro organizzato come mezzo per ottenere risultati significativi. OBIETTIVI GENERALI 1. Capacità di controllare e giustificare i procedimenti. 2. Capacità di cogliere l’essenziale nei problemi e di proporre soluzioni adeguate. 3. Abitudine all’uso del pensiero costruttivo, cioè capacità di costruire, a partire da oggetti noti, oggetti nuovi,

le cui proprietà possono essere ottenute in base alle vecchie conoscenze. 4. Costruire ed interpretare grafici:

• conoscere la corrispondenza tra linguaggio algebrico e geometrico. • usare questa corrispondenza nell’approccio intuitivo alla risoluzione di un problema. • usare questa corrispondenza come verifica dei risultati di un problema.

5. Autonomia nel lavoro. CONOSCENZE ABILITA’

MODULO 1: LA RETTA NEL PIANO CARTESIANO.

Rappresentazione dei punti nel piano cartesiano; coordinate del punto medio di un segmento; distanza tra due punti; definizione di luogo geometrico; intersezione tra luoghi geometrici.

Operare agevolmente con i punti nel piano cartesiano risolvendo semplici problemi di geometria analitica.

Equazione della retta in forma implicita ed esplicita; grafico di una retta nota la sua equazione; posizione reciproca di due rette; rette parallele e perpendicolari; equazione di una retta passante per un punto e con coefficiente angolare assegnato; retta per due punti; distanza punto-retta; fasci di rette propri ed impropri.

Riconoscere e rappresentare graficamente una funzione lineare individuandone le caratteristiche e le proprietà; determinare l’equazione di una retta note particolari condizioni (passaggio per un punto, parallelismo, perpendicolarità); saper individuare la posizione reciproca di due rette; saper individuare il baricentro di un triangolo; saper individuare analiticamente i punti notevoli di un triangolo (baricentro, ortocentro, circocentro); risolvere problemi di geometria analitica relativi alla retta.

MODULO 2: LA CIRCONFERENZA NEL PIANO CARTESIANO.

Definizione della circonferenza come luogo di punti e sua equazione nel piano cartesiano; costruzione del grafico di una circonferenza nota la sua equazione; confronto tra i grafici di circonferenze diverse e le corrispondenti equazioni e viceversa.

Riconoscere l’equazione e rappresentare graficamente una circonferenza individuandone le caratteristiche geometriche; determinare l’equazione di una circonferenza con (semplici) condizioni assegnate.

Condizione di tangenza tra retta e circonferenza.

Riconoscere algebricamente la reciproca posizione tra una retta ed una circonferenza note le rispettive equazioni; determinare le equazioni delle tangenti condotte da un punto ad una circonferenza; saper utilizzare la condizione di tangenza di una retta ad una circonferenza; risolvere problemi di geometria analitica relativi alla circonferenza (in casi semplici).

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

TERZA CERERE UNITARIO MATEMATICA E INFORMATICA

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

CONOSCENZE ABILITA’ MODULO 3: LA PARABOLA NEL PIANO CARTESIANO.

Definizione della parabola come luogo di punti e sua equazione nel piano cartesiano; costruzione del grafico di una parabola nota la sua equazione; confronto tra i grafici di parabole diverse e le corrispondenti equazioni e viceversa.

Riconoscere l’equazione e rappresentare graficamente una parabola individuandone le caratteristiche geometriche; determinare l’equazione di una parabola con (semplici) condizioni assegnate.

Condizione di tangenza tra retta e parabola.

Riconoscere algebricamente la reciproca posizione tra una retta ed una parabola note le rispettive equazioni; determinare l’intersezione di una retta e di una parabola e fra parabole; determinare le equazioni delle tangenti condotte da un punto ad una parabola; saper utilizzare la condizione di tangenza di una retta ad una parabola; saper risolvere problemi di geometria analitica relativi alla parabola (in casi semplici).

MODULO 4: FUNZIONI GONIOMETRICHE E TRIGONOMETRIA.

Unità di misura degli angoli in gradi e in radianti; definizione delle funzioni seno, coseno e tangente di un angolo e loro caratteristiche (periodicità, continuità/discontinuità ...); grafici delle funzioni goniometriche; uso della circonferenza goniometrica; le due relazioni fondamentali; relazioni tra archi associati.

Riconoscere e saper rappresentare le funzioni goniometriche; saper usare le relazioni tra archi associati in semplici espressioni.

Uso della circonferenza goniometrica e del grafico cartesiano delle funzioni goniometriche per la soluzione di equazioni.

Saper risolvere equazioni goniometriche elementari, riconducibili ad esse, omogenee di secondo grado in seno e coseno, in intervalli assegnati.

Teoremi dei triangoli rettangoli; teorema dei seni e di Carnot; formule dell’area di un triangolo.

Saper risolvere triangoli rettangoli e triangoli qualsiasi (applicando formule dirette).

MODULO 5: FUNZIONE ESPONENZIALE E LOGARITMICA.

Potenze ad esponente reale; definizione di funzione esponenziale (dominio e codominio e andamento della funzione nelle diverse basi).

Riconoscere e saper rappresentare la funzione esponenziale.

Definizione di logaritmo in basi diverse; proprietà dei logaritmi; definizione di funzione logaritmica come inversa della esponenziale (dominio e codominio e andamento della funzione nelle diverse basi).

Riconoscere e saper rappresentare la funzione logaritmica.

Semplici metodi algebrici e uso del grafico cartesiano delle funzioni esponenziale e logaritmica per la soluzione di equazioni e disequazioni.

Saper risolvere semplici equazioni esponenziali e logaritmiche in casi molto semplici.

MODULO 6: STATISTICA DESCRITTIVA (TERZA PARTE): STATISTICA BIDIMENSIONALE.

Definizione di tabelle composte, a doppia entrata. Definizione di frequenze congiunte, condizionate, marginali. Definizione di coefficiente di correlazione lineare. Retta di regressione.

Saper determinare le distribuzioni marginali di una tabella a doppia entrata. Saper confrontare fenomeni sulla base di una misura di contingenza. Saper calcolare rette di regressione usando l’indice di correlazione lineare per valutarne l’adeguatezza.

N.B.: Gli obiettivi minimi di apprendimento sono scritti in grassetto.

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650-A Ed. 4 del 10/04/2012

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Pag. 138 di 246

CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUARTA CERERE UNITARIO MATEMATICA E INFORMATICA

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

FINALITÀ Lo studio della matematica intende: 1. rafforzare la capacità di utilizzare nei diversi contesti gli strumenti e le nozioni matematiche apprese; 2. potenziare i processi di astrazione; 3. potenziare le capacità logiche, critiche, operative; 4. rafforzare la capacità di organizzare logicamente quanto appreso, sistemando le conoscenze in quadri più

complessi, per poter ottenere risultati significativi. OBIETTIVI GENERALI 1. Capacità di controllare e giustificare i procedimenti. 2. Capacità di cogliere l’essenziale nei problemi e di proporre soluzioni adeguate. 3. Potenziare le capacità di verificare graficamente un risultato analitico. 4. Capacità di applicare e sintetizzare i contenuti appresi nello studio di una funzione e della sua

rappresentazione grafica. 5. Capacità di individuare la funzione matematica che meglio approssima l’andamento generale di un

fenomeno. 6. Acquisire una maggiore autonomia nel lavoro.

CONOSCENZE ABILITA’

MODULO 1: LE FUNZIONI.

Definizione di funzione, di dominio, di codominio; definizione di grafico di una funzione; definizione di funzione pari e di funzione dispari; funzioni iniettive, suriettive, biunivoche; funzioni inverse, funzioni composte, funzioni periodiche; funzioni crescenti e decrescenti in un intervallo; classificazione delle funzioni matematiche.

Studiare le proprietà di una funzione.

Funzioni elementari. Dominio e sua determinazione. Segno e intersezioni con gli assi.

Tracciare grafici di funzioni elementari. Determinare dominio, segno e intersezione con gli assi di funzioni elementari o riconducibili ad esse.

La funzione logaritmo: dominio, codominio e relativa rappresentazione grafica. La funzione esponenziale: dominio, codominio e relativa rappresentazione grafica. Legami tra le due funzioni.

Riconoscere e rappresentare la funzione logaritmica ed esponenziale. Riconoscere sia sul piano algebrico che su quello grafico i legami tra queste due funzioni.

Funzioni algebriche. Dominio e sua determinazione. Segno e intersezioni con gli assi

Determinare dominio, segno, intersezione con gli assi cartesiani, zone del piano in cui si trova la funzione in esame (razionale intera e fratta, irrazionale intera e fratta, in casi semplici).

Funzioni trascendenti. Dominio e sua determinazione. Segno e intersezioni con gli assi

Determinare dominio, segno, intersezione con gli assi cartesiani, zone del piano in cui si trova la funzione in esame (semplici funzioni trascendenti).

MODULO 2: LIMITI.

Definizione di intorno, di intorno destro e sinistro di un punto; intorni di infinito. Definizione di punto isolato e di punto di accumulazione. Definizione di limite.

Acquisire il concetto di limite di una funzione numerica reale.

Limite finito di una funzione per x � xo. Limite infinito per x � xo. Limite finito per x � ∞. Limite infinito per x � ∞. Limite sinistro e destro di una funzione.

Saper rappresentare graficamente ogni tipo di limite di una funzione.

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ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUARTA CERERE UNITARIO MATEMATICA E INFORMATICA

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

CONOSCENZE ABILITA’

Verifica di limiti. Saper verificare, in casi semplici, il limite finito o infinito di una funzione utilizzando la definizione.

Definizione di funzione continua. Continuità delle funzioni elementari. Limite di potenza relativa. Limiti delle funzioni esponenziale e logaritmica.

Saper calcolare limiti elementari.

Limite della somma algebrica di funzioni. Somma, differenza, prodotto e quoziente di funzioni continue. Limite del prodotto e del quoziente di funzioni. Definizioni di asintoto verticale, orizzontale e obliquo.

Saper calcolare limiti non elementari tramite le operazioni. Saper valutare i confini di validità delle operazioni sui limiti e le possibili estensioni dei teoremi relativi. Saper determinare e rappresentare graficamente un asintoto verticale, orizzontale e obliquo.

Risoluzione di casi tra: ∞ - ∞; ∞/∞; 0*∞; 0/0.

Calcolare limiti nelle più frequenti forme di indeterminazione e in casi semplici.

Punti di discontinuità di 1°, 2°, 3° specie. Grafico probabile di una funzione (dominio, segno, intersezione assi cartesiani, calcolo limiti, ricerca asintoti).

Stabilire la continuità di una funzione (in un punto o in un intervallo). Saper classificare i punti di discontinuità di una funzione. Saper tracciare il grafico probabile di una funzione razionale intera e fratta in casi semplici.

MODULO 3: DERIVATE.

Rapporto incrementale e suo limite. Funzione derivabile in un punto. Derivata destra e derivata sinistra.

Riconoscere la derivata come limite del rapporto incrementale.

Rappresentazione geometrica del rapporto incrementale. La derivata in un punto come coefficiente angolare della tangente in quel punto. Equazione retta tangente in un punto al grafico di una funzione.

Saper riconoscere graficamente il significato di derivata. Determinare la tangente al grafico di una funzione in un suo punto (per funzioni razionali intere e fratte).

Derivata della: funzione costante; funzione potenza; funzione esponenziale; funzione logaritmica; funzioni goniometriche elementari; somma algebrica di più funzioni; prodotto di funzioni; quoziente di due funzioni; funzione di funzione.

Calcolare la derivata di funzioni elementari e composte (in casi semplici).

MODULO 4: SINGOLE CARATTERISTICHE DI UNA FUNZIONE (MASSIMI E MINIMI, CONCAVITA’ E FLESSI).

Definizione di massimo e minimo relativo e assoluto. Punti stazionari, a tangente verticale, angolosi. Crescenza e decrescenza di una funzione tramite lo studio del segno della derivata prima della funzione.

Saper individuare massimi e minimi di una funzione (di una funzione razionale intera e fratta). Saper individuare intervalli di crescenza e decrescenza di una funzione (di una funzione razionale intera e fratta).

Definizione di concavità e convessità. Studio del segno della derivata seconda. Intervalli di concavità e convessità. Ricerca dei punti di flesso.

Saper determinare gli intervalli in cui una funzione (razionale intera e fratta) è concava o convessa mediante lo studio del segno della derivata seconda. Saper determinare i punti di flesso di una funzione (razionale intera e fratta).

Page 140: Pag. QQQQ I.S. “STROZZI” PALIDANO SYLLABUS650-A Ed. 4 del 10/04/2012 SYLLABUS ISTITUTO TECNICO ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO Pag. 1 di 246 Istituto

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SYLLABUS ISTITUTO TECNICO

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

Pag. 140 di 246

CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUARTA CERERE UNITARIO MATEMATICA E INFORMATICA

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

CONOSCENZE ABILITA’

MODULO 5: ESEGUIRE LO STUDIO COMPLETO DI UNA FUNZIONE E RAPPRESENTARLA GRAFICAMENTE.

Studio completo di funzioni algebriche, di semplici funzioni trascendenti e in valore assoluto.

Dalla descrizione di particolari proprietà di una funzione riconoscere caratteristiche della sua espressione analitica. Dalla espressione analitica di una funzione determinare le proprietà della funzione e il suo andamento grafico (per funzioni razionali intere e fratte semplici).

MODULO 6: IL PROBLEMA DELL’INTERPOLAZIONE STATISTICA.

Interpolazione matematica e interpolazione statistica. Metodo dei minimi quadrati. Scelta del tipo di funzione interpolante. Stima del grado di accostamento. Come varia un fenomeno statistico: serie storiche, trend ed estrapolazione.

Conoscere il significato dell’interpolazione; saper applicare il metodo dei minimi quadrati per trovare la funzione interpolante (retta, parabola, funzione esponenziale); saper valutare il grado di accostamento mediante l’errore standard; saper valutare il trend di una serie storica.

N.B. : Gli obiettivi minimi di apprendimento sono scritti in grassetto.

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ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUINTA CERERE UNITARIO MATEMATICA E INFORMATICA

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

FINALITÀ Lo studio della matematica intende: 1. rafforzare la capacità di deduzione di proposizioni mediante corretti percorsi logici; 2. generalizzare risultati ottenuti da problemi specifici proposti, con procedimento induttivo, con successiva

generalizzazione; 3. rafforzare la capacità di utilizzare nei diversi contesti gli strumenti e le nozioni matematiche apprese; 4. sviluppare la capacità di costruire modelli matematici atti a formalizzare le procedure di risoluzione dei

problemi; 5. consolidare la capacità di esprimersi mediante l’uso di termini matematici appropriati. OBIETTIVI GENERALI 1. Saper applicare il calcolo differenziale e lo studio di una funzione all’economia. 2. Saper analizzare i dati di un problema, costruire il relativo modello matematico, saperlo risolvere e saper

operare un controllo sulle soluzioni ottenute per valutarne l’accettabilità, utilizzando anche opportuni strumenti informatici.

3. Saper affrontare a livello critico situazioni problematiche di varia natura, scegliendo in modo flessibile e personalizzato le strategie di approccio.

4. Distinguere modelli di tipo deterministico da quelli non deterministici, utilizzando le diverse tecniche risolutive.

CONOSCENZE ABILITA’ MODULO 1: CALCOLO INTEGRALE E APPLICAZIONI.

Definizione di integrale indefinito. Connessioni tra integrabilità, derivabilità e continuità. Integrali indefiniti immediati. Metodi di integrazione indefinita. Integrali indefiniti delle funzioni razionali fratte.

Saper applicare i principali metodi di integrazione indefinita (in casi semplici).

Definizione di integrale definito di una funzione e sue proprietà. Teorema fondamentale del calcolo integrale. Applicazioni dell’integrale definito.

Saper calcolare integrali definiti (in casi semplici). Saper applicare la teoria sugli integrali per misurare aree di figure piane e volumi di solidi di rotazione.

MODULO 2: COMPLEMENTI DI CALCOLO DELLE PROBABILITA’.

Definizione di variabile casuale. Leggi di distribuzioni di variabili casuali sia nel caso discreto che nel caso continuo.

Saper utilizzare particolari distribuzioni di probabilità per risolvere semplici problemi: la distribuzione uniforme, la distribuzione binomiale, di Poisson. Saper individuare le caratteristiche di una distribuzione gaussiana.

MODULO 3: STATISTICA INFERENZIALE.

Metodi di scelta per campioni casuali. Definizione di parametro. Definizione di stimatore e sue caratteristiche. Metodi per ottenere stime puntuali. Stima per intervallo nel caso di un campione di grandi dimensioni e di piccole dimensioni. Cenni sulla verifica delle ipotesi.

Saper applicare i metodi di scelta per campioni casuali. Riconoscere un parametro e un suo stimatore. Effettuare una stima puntuale o una stima per intervallo della media. Effettuare una stima puntuale delle frequenze.

MODULO 4: LE FUNZIONI ECONOMICHE.

Modelli matematici applicati all’economia. Funzione della domanda. Elasticità della domanda. Classificazione della domanda. Elasticità puntuale.

Conoscere la definizione di domanda di un bene e di elasticità della domanda. Classificare la domanda di un bene in base al coefficiente di elasticità. Definire il coefficiente di elasticità puntuale della domanda.

Funzione dell’offerta. Equilibrio fra domanda e offerta.

Conoscere la definizione di offerta di un bene e le caratteristiche grafiche; saper determinare il prezzo di equilibrio.

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650-A Ed. 4 del 10/04/2012

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ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUINTA CERERE UNITARIO MATEMATICA E INFORMATICA

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

CONOSCENZE ABILITA’

Costi di produzione. Costo unitario. Costo marginale.

Conoscere le definizioni di costo totale, costo medio e costo marginale, saperli determinare e rappresentare graficamente. Spiegare cos’è il punto di fuga.

Funzione ricavo. Ricavo marginale. Funzione profitto.

Conoscere le definizioni di ricavo, di ricavo marginale e di profitto di un bene. Saper massimizzare il profitto in regime di concorrenza perfetta. Saper risolvere un problema con le funzioni economiche in casi semplici e senza sconti di quantità.

MODULO 5: LA RICERCA OPERATIVA.

Modelli matematici per rappresentare problemi di scelta. Funzione obiettivo, campo di scelta, vincoli. Problemi di scelta in una sola variabile. Problemi di scelta fra due o più alternative. Il problema delle scorte.

Descrivere le fasi della R.O. Saper classificare i problemi di scelta. Saper costruire modelli risolutivi di problemi di scelta in una sola variabile d’azione e fra due o più alternative, con effetti immediati e in condizioni di certezza in casi semplici. Risolvere il problema delle scorte in casi semplici e senza sconti di quantità.

MODULO 6: LA PROGRAMMAZIONE LINEARE.

I sistemi di riferimento nello spazio e le funzioni in due variabili. Le linee di livello e il vettore H . Disequazioni e sistemi di disequazioni lineari in due variabili. Regione ammissibile e soluzioni ammissibili di base. Problemi di P.L. in due variabili risolvibili con il metodo grafico.

Sapere che cos’è un problema di programmazione lineare. Saper esprimere un problema di scelta secondo il modello della P.L. Saper risolvere disequazioni e sistemi di disequazioni lineari in due variabili con il metodo grafico, in casi semplici. Risolvere un problema di P.L. in due variabili con il metodo grafico in casi semplici. Utilizzare lo strumento Risolutore di Excel.

N.B. : Gli obiettivi minimi di apprendimento sono scritti in grassetto.

Page 143: Pag. QQQQ I.S. “STROZZI” PALIDANO SYLLABUS650-A Ed. 4 del 10/04/2012 SYLLABUS ISTITUTO TECNICO ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO Pag. 1 di 246 Istituto

650-A Ed. 4 del 10/04/2012

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ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

Pag. 143 di 246

CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

PRIMA AGRARIA, AGROALIM. E

AGROINDUSTRIA LINGUA INGLESE

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

Il docente di “Lingua inglese” concorre a far conseguire allo studente, al termine del percorso quinquennale, risultati di apprendimento che lo mettono in grado di:

• padroneggiare la lingua inglese e, ove prevista, un’altra lingua comunitaria per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti professionali, al livello B2 del quadro comune europeo di riferimento per le lingue (QCER).

Primo biennio

Ai fini del raggiungimento dei risultati di apprendimento sopra riportati in esito al percorso quinquennale, nel primo biennio il docente persegue, nella propria azione didattica ed educativa, l’obiettivo prioritario di far acquisire allo studente le competenze di base attese alla conclusione dell’obbligo di istruzione, di seguito richiamate:

• utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi;

• produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi. L’articolazione dell’insegnamento di “Lingua inglese” in conoscenze e abilità, riconducibili, in linea generale, al livello B1 del QCER1 è di seguito indicata quale orientamento per la progettazione didattica del docente in relazione alle scelte compiute nell’ambito della programmazione collegiale del Consiglio di classe.

Il docente definisce e sviluppa il percorso d’apprendimento in modo coerente con l’indirizzo degli studi, consentendo agli studenti, attraverso l’utilizzo costante della lingua straniera, di fare esperienze concrete e condivise di apprendimento attivo, nonché di comunicazione ed elaborazione culturale. Il docente individua, a tali fini, gli strumenti pi§ idonei, inclusi quelli multimediali e interattivi.

Gli studenti vengono guidati, anche nel confronto con la lingua madre, all’uso progressivamente consapevole delle strategie comunicative per favorire il trasferimento delle competenze, abilità e conoscenze, tra le due lingue e facilitare gli apprendimenti in un’ottica di educazione linguistica e interculturale. Da questo punto di vista, tiene conto, nella progettazione, dell’interazione dei percorsi didattici delle discipline dell’asse dei linguaggi.

Conoscenze Abilità

Aspetti comunicativi, socio-linguistici e paralinguistici della interazione e della produzione orale (descrivere narrare) in relazione al contesto e agli interlocutori.

Strutture grammaticali di base della lingua, sistema fonologico, ritmo e intonazione della frase, ortografia e punteggiatura.

Strategia per la comprensione globale e selettiva di testi e messaggi semplici e chiari, scritti, orali e multimediali, su argomenti noti inerenti la sfera personale, sociale o l’attualità.

Lessico e fraseologia idiomatica frequenti relativi ad argomenti di vita quotidiana, sociale o d’attualità e tecniche d’uso dei dizionari, anche multimediali; varietà di registro.

Nell’ambito della produzione scritta, riferita a testi brevi, semplici e coerenti, caratteristiche delle diverse tipologie (lettere informali, descrizioni, narrazioni, ecc.) strutture sintattiche e lessico appropriato ai contesti.

Aspetti socio-culturali dei Paesi di cui si studia la lingua.

Interagire in conversazioni brevi e chiare su argomenti di interesse personale, quotidiano, sociale o d’attualità.

Utilizzare appropriate strategie ai fini della ricerca di informazioni e della comprensione dei punti essenziali in messaggi chiari, di breve estensione, scritti e orali, su argomenti noti e di interesse personale, quotidiano, sociale o d’attualità.

Utilizzare un repertorio lessicale ed espressioni di base, per esprimere bisogni concreti della vita quotidiana, descrivere esperienze e narrare avvenimenti di tipo personale o familiare.

Utilizzare i dizionari monolingue e bilingue, compresi quelli multimediali.

Descrivere in maniera semplice esperienze, impressioni ed eventi, relativi all’ambito personale, sociale o all’attualità.

Produrre testi brevi, semplici e coerenti su tematiche note di interesse personale, quotidiano, sociale, appropriati nelle scelte lessicali e sintattiche.

Riconoscere gli aspetti strutturali, della lingua utilizzata in testi comunicativi nella forma scritta, orale e multimediale.

Cogliere il carattere interculturale della lingua inglese, anche in relazione alla sua dimensione globale e alle varietà geografiche.

________________________________________ 1 Livello B1 soglia del QCER – Quadro comune Europeo di Riferimento per le Lingue: “E’ in grado di comprendere i punti essenziali di messaggi chiari in lingua standard su argomenti familiari che affronta normalmente al lavoro, a scuola, nel tempo libero, ecc. Se la cava in molte situazioni che si possono presentare viaggiando in una regione dove si parla la lingua in questione. Sa produrre testi semplici e coerenti su argomenti che gli siano familiari o siano di suo interesse. E’ in grado di descrivere esperienze e avvenimenti, sogni, speranze, ambizioni, di esporre brevemente ragioni e dare spiegazioni su opinioni e progetti.”

Page 144: Pag. QQQQ I.S. “STROZZI” PALIDANO SYLLABUS650-A Ed. 4 del 10/04/2012 SYLLABUS ISTITUTO TECNICO ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO Pag. 1 di 246 Istituto

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SYLLABUS ISTITUTO TECNICO

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

Pag. 144 di 246

CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

PRIMA AGRARIA, AGROALIM. E

AGROINDUSTRIA LINGUA INGLESE

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

PREREQUISITI Conoscenze • conoscere elementi di base di analisi grammaticale, logica e sintattica in L1 (Lingua italiana); • conoscere lessico di base in L2 (Lingua inglese); • conoscere qualche struttura linguistica elementare in L2. Competenze • saper rispondere a semplici domande relative a sé e al proprio mondo; • saper usare strutture linguistiche di base. Capacità • saper interpretare le consegne degli esercizi almeno in L1; • sapere parzialmente applicare quanto conosciuto in contesti noti; • saper comprendere un breve testo o dialogo elementare inerente alla quotidianità. FINALITA’ Lo studio della lingua inglese intende promuovere: • la motivazione all’apprendimento della L2 come lingua veicolare; • una sufficiente padronanza lessicale e grammaticale riguardo a semplici messaggi per lo più relativi a

situazioni di vita quotidiana; • la consapevolezza relativa alle proprie strategie di apprendimento e all’organizzazione del lavoro; • un atteggiamento di consapevolezza, tolleranza ed accettazione della diversità, attraverso il confronto con

la civiltà di idioma inglese. OBIETTIVI DISCIPLINARI Lo studio della lingua inglese deve promuovere lo sviluppo delle quatto abilità linguistiche: comprensione orale e scritta (listening, reading) e produzione orale e scritta (speaking, writing), ed in particolare: • listening: saper ascoltare, discriminare suoni e comprendere un breve testo con vocaboli per lo più noti,

cogliendo le informazioni e le funzioni essenziali; usare il contesto per fare delle inferenze; • reading: saper comprendere un testo scritto, cogliendone il significato globale e la funzione comunicativa;

saper ricavare le informazioni date in modo esplicito e compiere semplici inferenze ed ipotesi basandosi sul contesto;

• speaking: saper utilizzare vocaboli appropriati e strutture corrette; pronunciare in modo adeguato con corretta intonazione, facendo uso di connettivi e mostrando una certa flessibilità nel passare da un argomento noto ad un altro; saper interagire con insegnante e compagni in modo comunicativo e con registro appropriato;

• writing: saper scrivere messaggi, compilare moduli, elaborare dialoghi o brevi lettere con registro adeguato ed uso appropriato di connettori e punteggiatura; saper usare un lessico adeguato all’intento comunicativo; saper usare la lingua, anche se con possibili errori; saper dividere correttamente il testo in paragrafi; saper selezionare le informazioni essenziali di un testo.

COMPETENZE Competenza linguistico-comunicativa volta a comprendere e produrre una varietà di testi orali e scritti in lingua straniera relativi ad argomenti inerenti alla quotidianità apportando semplici osservazioni personali.

Page 145: Pag. QQQQ I.S. “STROZZI” PALIDANO SYLLABUS650-A Ed. 4 del 10/04/2012 SYLLABUS ISTITUTO TECNICO ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO Pag. 1 di 246 Istituto

650-A Ed. 4 del 10/04/2012

SYLLABUS ISTITUTO TECNICO

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

Pag. 145 di 246

CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

PRIMA AGRARIA, AGROALIM. E

AGROINDUSTRIA LINGUA INGLESE

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

CONOSCENZE ABILITA' *

TRIMESTRE (settembre/dicembre)

Be, have (got), articles, personal pronouns (subject/object), question words, plural of nouns, demonstrative pronouns, nationalities, numbers, there is, there are.

Saper parlare di sé, degli altri e del proprio ambiente, saper indicare provenienza e nazionalità, saper dare e chiedere informazioni personali.

Possessive adjectives/pronouns, possessive case. Saper esprimere possesso e parlare di ciò che si possiede.

Imperative. Saper dare e chiedere istruzioni e informazioni.

Present Simple, adverbs of frequency, expressions of frequency, prepositions of place/movement and time.

Saper descrivere la routine quotidiana, parlare dei propri gusti e delle attività del tempo libero.

PENTAMESTRE (gennaio/giugno)

Can. Saper chiedere e dare un permesso, saper parlare delle proprie abilità e fare richieste.

Would like, let’s, shall, why don't we... Saper proporre, invitare ed accordarsi. Saper accettare e rifiutare.

Countable/uncountable nouns, some/any, a lot, much, many, too, enough. Saper parlare di quantità.

Present Continuous. Saper parlare di quanto sta succedendo nel momento in cui si parla. Saper descrivere azioni o situazioni temporanee.

* Tutte le abilità elencate sono parte essenziale delle acquisizioni del biennio, anche se, relativamente agli obiettivi minimi, saranno applicate a livello base (elementary).

LIBRI DI TESTO IN ADOZIONE - M. Cumino, Right Now 1, Oxford (Essentials, Student's Book, Workbook) – Starters, Units 1-9. - A. Gallagher, F. Galuzzi, Activating Grammar Multilevel, Longman.

TIPOLOGIE DI VERIFICA Verifiche scritte e orali. Possibili tipologie: Produzione scritta: dialoghi (aperti o su traccia), traduzioni, descrizioni, attività di trasformazione, sostituzione e completamento, questionari (aperti o chiusi), lettura e analisi di semplici testi. Produzione orale: dialoghi “in situazione” guidati e non, descrizioni, interventi appropriati in classe, lettura e analisi di semplici testi, esposizione di contenuti. Comprensione orale e scritta: questionari a scelta multipla, questionari a risposta aperta, vero/falso, compilazione di tabelle, griglie, esercizi di completamento. Prove scritte oggettive: ogni esercizio avrà un punteggio e il voto finale sarà calcolato oggettivamente in base alla somma dei punteggi ottenuti nei singoli esercizi. In generale, per ottenere la sufficienza si prevede che nelle prove strutturate la soglia della sufficienza sarà del 60%.

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650-A Ed. 4 del 10/04/2012

SYLLABUS ISTITUTO TECNICO

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

Pag. 146 di 246

CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

PRIMA AGRARIA, AGROALIM. E

AGROINDUSTRIA LINGUA INGLESE

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

GRIGLIA DI VALUTAZIONE PROVE SCRITTE

INDICATORI DESCRITTORI VOTO

Prova non valutabile In bianco 1

CONOSCENZE

- Informazioni assolutamente non pertinenti. - Informazioni con gravi incoerenze. - Informazioni essenziali ma frammentarie e lacunose. - Informazioni essenziali. - Contenuti appropriati. - Contenuti ricchi ed approfonditi. - Contenuti approfonditi, personalizzati ed originali.

2-3 4 5 6 7 8-9 10

COMPETENZA LINGUISTICA

spelling lessico

morfosintassi

- Limitata, scorretta: rende incomprensibile l'informazione. - Impropria o non adeguata con errori diffusi. - Bassa gamma di scelte, ripetitività lessicale, errori morfologici. - Imprecisioni ma l'informazione è comprensibile. - Complessivamente corretta. - Corretta e precisa. - Uso di un lessico specifico, ricercato e ampio. - Sintassi articolata ed uso di strutture complesse.

2-3 4 5 6 7 8 9 10

CAPACITA’ DI ANALISI/SINTESI

ed AUTONOMIA ESPRESSIVA

- Incapacità di effettuare l’analisi proposta/sintesi richiesta. - Analisi e sintesi scorrette. - Analisi e sintesi parziali, imprecise; studio mnemonico. - Analisi e sintesi elementari che dimostrano una minima autonomia espressiva pur permanendo errori morfologici e lessicali. - Analisi e sintesi complete e corrette con soddisfacente autonomia espressiva. - Analisi e sintesi complete con apprezzabile autonomia espressiva. - Analisi caratterizzate da elementi di critica e elaborazione personale e pienamente autonoma.

2-3 4 5 6 7 8-9 10

Page 147: Pag. QQQQ I.S. “STROZZI” PALIDANO SYLLABUS650-A Ed. 4 del 10/04/2012 SYLLABUS ISTITUTO TECNICO ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO Pag. 1 di 246 Istituto

650-A Ed. 4 del 10/04/2012

SYLLABUS ISTITUTO TECNICO

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

Pag. 147 di 246

CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

PRIMA AGRARIA, AGROALIM. E

AGROINDUSTRIA LINGUA INGLESE

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

GRIGLIA DI VALUTAZIONE PROVE ORALI

INDICATORI DESCRITTORI VOTO

Prova non valutabile 1

CONOSCENZE

- Informazioni assolutamente non pertinenti. - Informazioni con gravi incoerenze. - Informazioni essenziali ma frammentarie e lacunose. - Informazioni essenziali. - Contenuti appropriati. - Contenuti ricchi ed approfonditi. - Contenuti approfonditi, personalizzati ed originali.

2-3 4 5 6 7 8-9 10

COMPETENZA LINGUISTICA

lessico morfosintassi

- Limitata, scorretta: rende incomprensibile l'informazione. - Impropria o non adeguata con errori diffusi. - Bassa gamma di scelte, ripetitività lessicale, errori morfologici. - Imprecisioni ma l'informazione è comprensibile. - Complessivamente corretta. - Corretta e precisa. - Uso di un lessico specifico, ricercato e ampio. - Sintassi articolata ed uso di strutture complesse.

2-3 4 5 6 7 8 9 10

COMPETENZA ESPRESSIVA

fluency

- Comprensione del messaggio compromessa. - Comprensione del messaggio frammentaria e carente. - Messaggio parzialmente comprensibile ma permangono imprecisioni e non è rispettata l'’intonazione. - Contenuti esposti in modo semplice ma chiaro e senza compromettere la comprensione del messaggio. - Esposizione sostanzialmente corretta e fluida. - Esposizione corretta, fluida e sicura. - esposizione ricca, fluida, con appropriata intonazione.

2-3 4 5 6 7 8-9 10

CAPACITA’ DI ANALISI/SINTESI

ed AUTONOMIA ESPRESSIVA

- Incapacità di effettuare l’analisi proposta/sintesi richiesta. - Analisi e sintesi scorrette. - Analisi e sintesi parziali, imprecise; studio mnemonico. - Analisi e sintesi elementari che dimostrano una minima autonomia espressiva pur permanendo errori morfologici e lessicali. - Analisi e sintesi complete e corrette con soddisfacente autonomia espressiva. - Analisi e sintesi complete con apprezzabile autonomia espressiva. - Analisi caratterizzate da elementi di critica e elaborazione personale e pienamente autonoma.

2-3 4 5 6 7 8-9 10

Approvazione del Gruppo Disciplinare in base alle “LINEE GUIDA per il passaggio al nuovo ordinamento (D.P.R. 15 marzo 2010, articolo 8, comma 3)”.

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SYLLABUS ISTITUTO TECNICO

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

Pag. 148 di 246

CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

SECONDA AGRARIA, AGROALIM. E

AGROINDUSTRIA LINGUA INGLESE

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

PREREQUISITI Conoscenze • conoscere elementi di base di analisi grammaticale, logica e sintattica in L1 e L2; • conoscere lessico di base in L2 relativo alla propria quotidianità e ad eventi presenti; • conoscere le strutture linguistiche in L2 necessarie alla comunicazione al tempo presente. Competenze • saper rispondere a semplici domande relative a sé, al proprio mondo ed alla quotidianità; • saper usare lessico e strutture linguistiche di base. Capacità • saper interpretare le consegne degli esercizi almeno in L1; • sapere parzialmente applicare quanto conosciuto in contesti noti; • saper comprendere un breve testo o dialogo elementare inerente alla quotidianità. FINALITA’ Lo studio della lingua inglese intende promuovere: • la motivazione all’apprendimento della L2 come lingua veicolare; • una sufficiente padronanza lessicale e grammaticale riguardo a semplici messaggi per lo più relativi a

situazioni di vita quotidiana; • la consapevolezza relativa alle proprie strategie di apprendimento e all’organizzazione del lavoro; • un atteggiamento di consapevolezza, tolleranza ed accettazione della diversità, attraverso il confronto con

la civiltà di idioma inglese. OBIETTIVI DISCIPLINARI Lo studio della lingua inglese deve promuovere lo sviluppo delle quatto abilità linguistiche: comprensione orale e scritta (listening, reading) e produzione orale e scritta (speaking, writing), ed in particolare: • listening: saper ascoltare, discriminare suoni e comprendere un breve testo con vocaboli per lo più noti,

cogliendo le informazioni e le funzioni essenziali; usare il contesto per fare delle inferenze; • reading: saper comprendere un testo scritto, cogliendone il significato globale e la funzione comunicativa;

saper ricavare le informazioni date in modo esplicito e compiere semplici inferenze ed ipotesi basandosi sul contesto;

• speaking: saper utilizzare vocaboli appropriati e strutture corrette; pronunciare in modo adeguato con corretta intonazione, facendo uso di connettivi e mostrando una certa flessibilità nel passare da un argomento noto ad un altro; saper interagire con insegnante e compagni in modo comunicativo e con registro appropriato;

• writing: saper scrivere messaggi, compilare moduli, elaborare dialoghi o brevi lettere con registro adeguato ed uso appropriato di connettori e punteggiatura; saper usare un lessico adeguato all’intento comunicativo; saper usare la lingua, anche se con possibili errori; saper dividere correttamente il testo in paragrafi; saper selezionare le informazioni essenziali di un testo.

COMPETENZE Competenza linguistico-comunicativa volta a comprendere e produrre una varietà di testi orali e scritti in lingua straniera relativi ad argomenti inerenti alla quotidianità apportando semplici osservazioni personali.

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650-A Ed. 4 del 10/04/2012

SYLLABUS ISTITUTO TECNICO

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

Pag. 149 di 246

CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

SECONDA AGRARIA, AGROALIM. E

AGROINDUSTRIA LINGUA INGLESE

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

CONOSCENZE ABILITA' *

TRIMESTRE (settembre/dicembre)

Be, have got, articles, personal pronouns, possessive adjectives/pronouns, possessive case, can, Present Simple. -ing form, prepositions of place and time, countable/uncountable nouns, some/any, a lot, much, many, too, enough. Present Continuous.

Saper parlare di sé, degli altri e del proprio ambiente. Saper dare e chiedere informazioni personali. Saper parlare di quantità. Saper descrivere quanto sta succedendo nel momento in cui si parla. Saper descrivere azioni o situazioni temporanee.

Adverbs of manner and time, intensifiers have to, either …or…, neither …nor…. Past Simple (regular/irregular verbs), past time expressions, the same as/different from

Saper parlare di obblighi. Saper parlare di azioni ed eventi passati completamente conclusi.

PENTAMESTRE (gennaio/giugno)

Present Continuous/will/going to, future time expressions, reflexive pronouns, compound nouns.

Saper descrivere programmi, intenzioni, accordi, possibilità e previsioni future.

Comparatives and superlatives. Saper fare confronti.

Present Perfect. Past Simple vs. Present Perfect.

Saper parlare e far domande su possibili esperienze vissute ed azioni avvenute in un tempo indeterminato.

* Tutte le abilità elencate sono parte essenziale delle acquisizioni del biennio, anche se, relativamente agli obiettivi minimi, saranno applicate a livello base (elementary).

LIBRI DI TESTO IN ADOZIONE - M. Cumino, Right Now 1-2, Oxford (Student's Book, Workbook). - A. Gallagher, F. Galuzzi, Activating Grammar Multilevel, Longman.

TIPOLOGIE DI VERIFICA Verifiche scritte e orali. Possibili tipologie: Produzione scritta: dialoghi (aperti o su traccia), traduzioni, descrizioni, attività di trasformazione, sostituzione e completamento, questionari (aperti o chiusi), lettura e analisi di semplici testi. Produzione orale: dialoghi “in situazione” guidati e non, descrizioni, interventi appropriati in classe, lettura e analisi di semplici testi, esposizione di contenuti. Comprensione orale e scritta: questionari a scelta multipla, questionari a risposta aperta, vero/falso, compilazione di tabelle, griglie, esercizi di completamento. Prove scritte oggettive: ogni esercizio avrà un punteggio e il voto finale sarà calcolato oggettivamente in base alla somma dei punteggi ottenuti nei singoli esercizi. In generale, per ottenere la sufficienza si prevede che nelle prove strutturate la soglia della sufficienza sarà del 60%.

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

SECONDA AGRARIA, AGROALIM. E

AGROINDUSTRIA LINGUA INGLESE

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

GRIGLIA DI VALUTAZIONE PROVE SCRITTE

INDICATORI DESCRITTORI VOTO Prova non valutabile In bianco 1

CONOSCENZE

- Informazioni assolutamente non pertinenti. - Informazioni con gravi incoerenze. - Informazioni essenziali ma frammentarie e lacunose. - Informazioni essenziali. - Contenuti appropriati. - Contenuti ricchi ed approfonditi. - Contenuti approfonditi, personalizzati ed originali.

2-3 4 5 6 7 8-9 10

COMPETENZA LINGUISTICA

spelling lessico

morfosintassi

- Limitata, scorretta: rende incomprensibile l'informazione. - Impropria o non adeguata con errori diffusi. - Bassa gamma di scelte, ripetitività lessicale, errori morfologici. - Imprecisioni ma l'informazione è comprensibile. - Complessivamente corretta. - Corretta e precisa. - Uso di un lessico specifico, ricercato e ampio. - Sintassi articolata ed uso di strutture complesse.

2-3 4 5 6 7 8 9 10

CAPACITA’ DI ANALISI/SINTESI

ed AUTONOMIA ESPRESSIVA

- Incapacità di effettuare l’analisi proposta/sintesi richiesta. - Analisi e sintesi scorrette. - Analisi e sintesi parziali, imprecise; studio mnemonico. - Analisi e sintesi elementari che dimostrano una minima autonomia espressiva pur permanendo errori morfologici e lessicali. - Analisi e sintesi complete e corrette con soddisfacente autonomia espressiva. - Analisi e sintesi complete con apprezzabile autonomia espressiva. - Analisi caratterizzate da elementi di critica e elaborazione personale e pienamente autonoma.

2-3 4 5 6 7 8-9 10

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Pag. 151 di 246

CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

SECONDA AGRARIA, AGROALIM. E

AGROINDUSTRIA LINGUA INGLESE

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

GRIGLIA DI VALUTAZIONE PROVE ORALI

INDICATORI DESCRITTORI VOTO Prova non valutabile 1

CONOSCENZE

- Informazioni assolutamente non pertinenti. - Informazioni con gravi incoerenze. - Informazioni essenziali ma frammentarie e lacunose. - Informazioni essenziali. - Contenuti appropriati. - Contenuti ricchi ed approfonditi. - Contenuti approfonditi, personalizzati ed originali.

2-3 4 5 6 7 8-9 10

COMPETENZA LINGUISTICA

lessico morfosintassi

- Limitata, scorretta: rende incomprensibile l'informazione. - Impropria o non adeguata con errori diffusi. - Bassa gamma di scelte, ripetitività lessicale, errori morfologici. - Imprecisioni ma l'informazione è comprensibile. - Complessivamente corretta. - Corretta e precisa. - Uso di un lessico specifico, ricercato e ampio. - Sintassi articolata ed uso di strutture complesse.

2-3 4 5 6 7 8 9 10

COMPETENZA ESPRESSIVA

fluency

- Comprensione del messaggio compromessa. - Comprensione del messaggio frammentaria e carente. - Messaggio parzialmente comprensibile ma permangono imprecisioni e non è rispettata l'’intonazione. - Contenuti esposti in modo semplice ma chiaro e senza compromettere la comprensione del messaggio. - Esposizione sostanzialmente corretta e fluida. - Esposizione corretta, fluida e sicura. - esposizione ricca, fluida, con appropriata intonazione.

2-3 4 5 6 7 8-9 10

CAPACITA’ DI ANALISI/SINTESI

ed AUTONOMIA ESPRESSIVA

- Incapacità di effettuare l’analisi proposta/sintesi richiesta. - Analisi e sintesi scorrette. - Analisi e sintesi parziali, imprecise; studio mnemonico. - Analisi e sintesi elementari che dimostrano una minima autonomia espressiva pur permanendo errori morfologici e lessicali. - Analisi e sintesi complete e corrette con soddisfacente autonomia espressiva. - Analisi e sintesi complete con apprezzabile autonomia espressiva. - Analisi caratterizzate da elementi di critica e elaborazione personale e pienamente autonoma.

2-3 4 5 6 7 8-9 10

Approvazione del Gruppo Disciplinare in base alle “LINEE GUIDA per il passaggio al nuovo ordinamento (D.P.R. 15 marzo 2010, articolo 8, comma 3)”.

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Pag. 152 di 246

CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

TERZA CERERE UNITARIO LINGUA INGLESE

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

PREREQUISITI Conoscenze • conoscere elementi di analisi grammaticale, logica e sintattica in L2; • conoscere lessico base in L2; • conoscere le strutture linguistiche in L2 necessarie alla comunicazione al tempo presente, passato e

futuro. Competenze • saper rispondere a domande relative a sé, al proprio mondo e ad argomenti conosciuti; • saper usare lessico e strutture linguistiche di base. Capacità • saper interpretare le consegne degli esercizi anche in L2; • sapere applicare quanto conosciuto in contesti noti; • saper comprendere un testo o un dialogo. FINALITA’ Lo studio della lingua inglese intende promuovere: • Capacità di leggere/ascoltare/comprendere un testo descrittivo o narrativo cogliendo le informazioni

rilevanti ed individuando dettagli significativi. • Capacità di saper parlare di argomenti riguardanti la vita quotidiana e l’attualità, esprimendo la propria

opinione. • Capacità di sapersi esprimere e saper costruire un dialogo. • Consolidamento e potenziamento delle abilità linguistiche attraverso la riflessione sulla lingua. • Competenza comunicativa. OBIETTIVI DISCIPLINARI Lo studio della lingua inglese deve promuovere lo sviluppo delle quatto abilità linguistiche: comprensione orale e scritta (listening, reading) e produzione orale e scritta (speaking, writing), ed in particolare: • listening: saper ascoltare, discriminare suoni e comprendere un breve testo con vocaboli per lo più noti,

cogliendo le informazioni e le funzioni essenziali; usare il contesto per fare delle inferenze; • reading: saper comprendere un testo scritto, cogliendone il significato globale e la funzione comunicativa;

saper ricavare le informazioni date in modo esplicito e compiere semplici inferenze ed ipotesi basandosi sul contesto;

• speaking: saper utilizzare vocaboli appropriati e strutture corrette; pronunciare in modo adeguato con corretta intonazione, facendo uso di connettivi e mostrando una certa flessibilità nel passare da un argomento noto ad un altro; saper interagire con insegnante e compagni in modo comunicativo e con registro appropriato;

• writing: saper scrivere messaggi, compilare moduli, elaborare dialoghi o brevi lettere con registro adeguato ed uso appropriato di connettori e punteggiatura; saper usare un lessico adeguato all’intento comunicativo; saper usare la lingua, anche se con possibili errori; saper dividere correttamente il testo in paragrafi; saper selezionare le informazioni essenziali di un testo.

COMPETENZE • Saper leggere/ascoltare/comprendere un testo descrittivo o narrativo cogliendo le informazioni rilevanti ed

individuando dettagli significativi. • Saper parlare di argomenti riguardanti la vita quotidiana e l’attualità, esprimendo con sufficiente chiarezza

la propria opinione. • Sapersi esprimere e saper costruire un dialogo inerente ad una determinata situazione con le strutture, le

funzioni ed il registro appropriati. • Consolidare e potenziare le abilità linguistiche di base.

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TERZA CERERE UNITARIO LINGUA INGLESE

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QQQQ

• Analizzare ed approfondire alcune strutture grammaticali attraverso una riflessione sulla lingua. • Acquisire una competenza comunicativa di base che permetta di servirsi della lingua.

CONOSCENZE ABILITA' * TRIMESTRE (settembre/dicembre)

UD1: MODULO “LIVING IN THE 21ST CENTURY”. 1. Revision: Past Simple, Present Perfect. 2. Revision future tenses. 3. If-clauses (zero conditional). 4. If-clauses (first conditional).

Saper esprimere obblighi e divieti; dare e chiedere consigli. Saper formulare ipotesi. Saper descrivere procedure. Saper parlare di situazioni e di attività riguardanti i propri interessi personali. Saper esprimere la propria opinione su temi di attualità e sapersi confrontare con opinioni diverse.

UD2: MODULO “EVERYDAY LIFE”. 1. Past Continuous, Past Simple vs. Past Continuous. 2. Past Perfect, Past Simple vs. Past Perfect.

Saper parlare e far domande su possibili esperienze vissute ed azioni avvenute nel passato.

PENTAMESTRE (gennaio-giugno) UD3: MODULO “HYPOTHESIS”. 1. Second Conditional. 2. Third Conditional. 3. Had better. 4. do vs. make.

Saper formulare ipotesi. Saper parlare di situazioni e di attività riguardanti i propri interessi personali. Saper esprimere la propria opinione su temi di attualità e sapersi confrontare con opinioni diverse.

UD4: MODULO “ISSUES”. 1. Relative clauses. 2. Passive form.

Saper parlare anche nella forma passiva ed impersonale. Saper parlare di situazioni e di attività riguardanti i propri interessi personali. Saper esprimere la propria opinione su temi di attualità e sapersi confrontare con opinioni diverse.

* Tutte le abilità/capacità elencate sono parte essenziale delle acquisizioni del terzo anno, anche se, relativamente agli obiettivi minimi, saranno applicate a livello base (elementary).

LIBRI DI TESTO IN ADOZIONE - M. Cumino, Right Now -2, Oxford (Student's Book, Workbook). - A. Gallagher, F. Galuzzi, Activating Grammar Multilevel, Longman.

TIPOLOGIE DI VERIFICA Strumenti e criteri per la valutazione. Al triennio il curricolo prevede solo due ore settimanali di lezione, non essendo ancora andata a regime la Riforma. Nella classe terza pertanto la valutazione del profitto, sia intermedia che finale, si esprime con un voto unico, comprensivo sia dell’orale sia dello scritto. Verifiche scritte e orali. Possibili tipologie: Produzione scritta: dialoghi (aperti o su traccia), traduzioni, descrizioni, attività di trasformazione, sostituzione e completamento, questionari (aperti o chiusi), lettura e analisi di semplici testi. Produzione orale: dialoghi “in situazione” guidati e non, descrizioni, interventi appropriati in classe, lettura e analisi di semplici testi, esposizione di contenuti. Comprensione orale e scritta: questionari a scelta multipla, questionari a risposta aperta, vero/falso, compilazione di tabelle, griglie, esercizi di completamento. Prove scritte oggettive: ogni esercizio avrà un punteggio e il voto finale sarà calcolato oggettivamente in base alla somma dei punteggi ottenuti nei singoli esercizi. In generale, per ottenere la sufficienza si prevede che nelle prove strutturate la soglia della sufficienza sarà del 60%.

Page 154: Pag. QQQQ I.S. “STROZZI” PALIDANO SYLLABUS650-A Ed. 4 del 10/04/2012 SYLLABUS ISTITUTO TECNICO ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO Pag. 1 di 246 Istituto

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TERZA CERERE UNITARIO LINGUA INGLESE

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

GRIGLIA DI VALUTAZIONE PROVE SCRITTE

INDICATORI DESCRITTORI VOTO

Prova non valutabile In bianco 1

CONOSCENZE

- Informazioni assolutamente non pertinenti. - Informazioni con gravi incoerenze. - Informazioni essenziali ma frammentarie e lacunose. - Informazioni essenziali. - Contenuti appropriati. - Contenuti ricchi ed approfonditi. - Contenuti approfonditi, personalizzati ed originali.

2-3 4 5 6 7 8-9 10

COMPETENZA LINGUISTICA

spelling lessico

morfosintassi

- Limitata, scorretta: rende incomprensibile l'informazione. - Impropria o non adeguata con errori diffusi. - Bassa gamma di scelte, ripetitività lessicale, errori morfologici. - Imprecisioni ma l'informazione è comprensibile. - Complessivamente corretta. - Corretta e precisa. - Uso di un lessico specifico, ricercato e ampio. - Sintassi articolata ed uso di strutture complesse.

2-3 4 5 6 7 8 9 10

CAPACITA’ DI ANALISI/SINTESI

ed AUTONOMIA ESPRESSIVA

- Incapacità di effettuare l’analisi proposta/sintesi richiesta. - Analisi e sintesi scorrette. - Analisi e sintesi parziali, imprecise; studio mnemonico. - Analisi e sintesi elementari che dimostrano una minima autonomia espressiva pur permanendo errori morfologici e lessicali. - Analisi e sintesi complete e corrette con soddisfacente autonomia espressiva. - Analisi e sintesi complete con apprezzabile autonomia espressiva. - Analisi caratterizzate da elementi di critica e elaborazione personale e pienamente autonoma.

2-3 4 5 6 7 8-9 10

Page 155: Pag. QQQQ I.S. “STROZZI” PALIDANO SYLLABUS650-A Ed. 4 del 10/04/2012 SYLLABUS ISTITUTO TECNICO ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO Pag. 1 di 246 Istituto

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TERZA CERERE UNITARIO LINGUA INGLESE

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QQQQ

GRIGLIA DI VALUTAZIONE PROVE ORALI

INDICATORI DESCRITTORI VOTO

Prova non valutabile 1

CONOSCENZE

- Informazioni assolutamente non pertinenti. - Informazioni con gravi incoerenze. - Informazioni essenziali ma frammentarie e lacunose. - Informazioni essenziali. - Contenuti appropriati. - Contenuti ricchi ed approfonditi. - Contenuti approfonditi, personalizzati ed originali.

2-3 4 5 6 7 8-9 10

COMPETENZA LINGUISTICA

lessico morfosintassi

- Limitata, scorretta: rende incomprensibile l'informazione. - Impropria o non adeguata con errori diffusi. - Bassa gamma di scelte, ripetitività lessicale, errori morfologici. - Imprecisioni ma l'informazione è comprensibile. - Complessivamente corretta. - Corretta e precisa. - Uso di un lessico specifico, ricercato e ampio. - Sintassi articolata ed uso di strutture complesse.

2-3 4 5 6 7 8 9 10

COMPETENZA ESPRESSIVA

fluency

- Comprensione del messaggio compromessa. - Comprensione del messaggio frammentaria e carente. - Messaggio parzialmente comprensibile ma permangono imprecisioni e non è rispettata l'’intonazione. - Contenuti esposti in modo semplice ma chiaro e senza compromettere la comprensione del messaggio. - Esposizione sostanzialmente corretta e fluida. - Esposizione corretta, fluida e sicura. - esposizione ricca, fluida, con appropriata intonazione.

2-3 4 5 6 7 8-9 10

CAPACITA’ DI ANALISI/SINTESI

ed AUTONOMIA ESPRESSIVA

- Incapacità di effettuare l’analisi proposta/sintesi richiesta. - Analisi e sintesi scorrette. - Analisi e sintesi parziali, imprecise; studio mnemonico. - Analisi e sintesi elementari che dimostrano una minima autonomia espressiva pur permanendo errori morfologici e lessicali. - Analisi e sintesi complete e corrette con soddisfacente autonomia espressiva. - Analisi e sintesi complete con apprezzabile autonomia espressiva. - Analisi caratterizzate da elementi di critica e elaborazione personale e pienamente autonoma.

2-3 4 5 6 7 8-9 10

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUARTA CERERE UNITARIO LINGUA INGLESE

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QQQQ

PREREQUISITI Conoscenze • conoscere elementi di analisi grammaticale, logica e sintattica in L2; • conoscere lessico base in L2; • conoscere le strutture linguistiche in L2 necessarie alla comunicazione al tempo presente, passato e

futuro, alla forma passiva. Competenze • saper rispondere a domande relative a sé, al proprio mondo ed ad argomenti conosciuti; • saper usare lessico e strutture linguistiche di base. Capacità • saper interpretare le consegne degli esercizi in L2; • sapere applicare quanto conosciuto in contesti noti; • saper comprendere un testo o un dialogo. FINALITA’ Lo studio della lingua inglese intende promuovere: • la capacità di utilizzare i linguaggi settoriali nella lingua straniera previste dai percorsi di studio per

interagire in diversi ambiti e contesti di studio e di lavoro; • la capacità di stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali; • la consapevolezza relativa alle proprie strategie di apprendimento e all’organizzazione del lavoro; • un atteggiamento di consapevolezza, tolleranza ed accettazione della diversità, attraverso il confronto con

la civiltà di idioma inglese. OBIETTIVI DISCIPLINARI Lo studio della lingua inglese intende promuovere: Lo sviluppo delle quatto abilità linguistiche: comprensione orale e scritta (listening, reading) e produzione orale e scritta (speaking, writing). Obiettivi saranno pertanto: • Consolidare e potenziare le abilità linguistiche di base. • Incoraggiare negli allievi la capacità di leggere testi di carattere specifico e di acquisire ed ampliare il

lessico relativo all’indirizzo di studio. • Incoraggiare la capacità di parlare e scrivere in modo sufficientemente corretto di argomenti di carattere

tecnico. • Saper cogliere il significato globale di un testo scritto di vario tipo e varia complessità, principalmente

relativo al settore specifico di indirizzo. • Saper analizzare un testo scritto secondo itinerari strutturati (domande, tabelle, ecc.). • Saper trasporre in lingua italiana il significato di testi anche di carattere tecnico con particolare attenzione

alla terminologia specifica. • Saper parlare di un testo con sufficiente correttezza lessicale e morfosintattica e con una pronuncia

accettabile. COMPETENZE La disciplina, nell’ambito della programmazione del Consiglio di Classe, concorre in particolare al raggiungimento dei seguenti risultati di apprendimento, espressi in termini di competenze:

• utilizzare la lingua inglese per scopi comunicativi; • utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti

professionali; • stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali in una prospettiva

interculturale.

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650-A Ed. 4 del 10/04/2012

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUARTA CERERE UNITARIO LINGUA INGLESE

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

CONOSCENZE ABILITA'/CAPACITA' *

TRIMESTRE (settembre/dicembre)

L’agricoltura e il suo sviluppo. UD1: MODULO “INTRODUCTION”. 1. Introduction. 2. What is Agriculture? 3. Agriculture Development. 4. Cereals.

Saper parlare di cos’è l’agricoltura. Saper parlare dell’agricoltura e della sua evoluzione. Saper parlare dei principali cereali.

La terra, alcuni elementi dell’Evoluzione. UD2: MODULO “MAN AND THE EARTH”. 1. Introduction. 2. The Earth. 3. Natural Disasters.

Saper parlare della terra. Saper parlare del rapporto tra uomo e terra.

PENTAMESTRE (gennaio/giugno)

Problemi legati all’inquinamento e ai cambiamenti climatici. UD3: MODULO “MAN AND THE ENVIRONMENT”. 1. Pollution. 2. Deforestation. 3. Greenhouse Effect. 4. Water Shortage.

Saper parlare del rapporto tra uomo e ambiente Saper riflettere sui cambiamenti climatici e sulle loro conseguenze.

Elementi del mondo agricolo. UD4: MODULO “AGRICULTURE”. 1. Fertilizers. 2. Pesticides.

Saper parlare del mondo dell’agricoltura e di alcuni suoi elementi.

Tecniche agricole. UD5: MODULO “FARMING TECHNIQUES”. 1. Traditional vs Modern Farming. 2. Sustainable Agriculture. 3. Organic Farming.

Saper parlare del mondo dell’agricoltura Saper parlare delle tecniche agricole.

* Tutte le abilità/capacità elencate sono parte essenziale delle acquisizioni del quarto anno, anche se, relativamente agli obiettivi minimi, saranno applicate a livello base (elementary).

TIPOLOGIE DI VERIFICA Strumenti e criteri per la valutazione. Nel triennio il curricolo prevede solo due ore settimanali di lezione, non essendo ancora andata a regime la Riforma. Nella classe quarta pertanto la valutazione del profitto, sia intermedia che finale, si esprime con un voto unico, comprensivo sia dell’orale sia dello scritto. Verranno somministrati test scritti di comprensione e produzione, test a risposta chiusa o aperta. Per quanto riguarda l’orale, si prevedono momenti di valutazione formale dei contenuti e degli strumenti linguistici acquisiti. La valutazione finale terrà conto, oltre che delle competenze raggiunte, anche dell’impegno, dell'interesse, della regolarità nello studio e della partecipazione durante le lezioni. La valutazione delle verifiche scritte risulta dalla somma di punteggi parziali assegnati a ciascun esercizio in base alla relativa difficoltà, con penalizzazioni proporzionali all’entità dell’errore commesso.

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SYLLABUS ISTITUTO TECNICO

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUARTA CERERE UNITARIO LINGUA INGLESE

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

Nelle prove scritte si terrà conto di: • comprensione globale di un testo prevalentemente di carattere tecnico; • conoscenza del lessico tecnico relativo all’indirizzo di studio; • sufficiente padronanza e applicazione delle strutture linguistiche. Nelle prove orali si terrà conto di: • conoscenza dell’argomento e del lessico specifico; • esposizione dell’argomento con pronuncia e correttezza grammaticale sufficienti; • riorganizzazione di un testo con sufficiente padronanza linguistica. GRIGLIA DI VALUTAZIONE

CONOSCENZE E ABILITÀ VOTO

Compito in bianco e totale mancanza di collaborazione; prova non valida a causa di grave scorrettezza. 1

Nessuna risposta valida; rifiuto della prova orale e/o scritta; manifesta incapacità di servirsi di informazioni, sollecitazioni ed orientamenti offerti nel corso della prova. 2

Prestazione gravemente errata; linguaggio inadeguato e semplicistico. 3

Conoscenze lacunose ed isolate; incapacità di utilizzare le conoscenze apprese e di riferirle a contesti organici generali propri della disciplina; gravi scorrettezze espressive. 4

Acquisizione parziale dei contenuti della disciplina; scarsa propensione agli approfondimenti tematici; linguaggio povero sul piano semantico e poco articolato nella costruzione del discorso; persistenza di errori negli elaborati.

5

Conoscenze dei contenuti essenziali; comprensione ed uso corretto del linguaggio anche se semplice nell’articolazione; disponibilità agli approfondimenti solo in presenza di adeguati stimoli e dirette sollecitazioni; abilità esecutive essenziali.

6

Conoscenze organizzate in modo organico e coerente; capacità di approfondire i temi proposti; espressione abbastanza chiara e corretta. 7

Conoscenza approfondita e completa; capacità di organizzare il sapere in contesti organici articolati e ben assimilati; tendenza a cogliere i nessi logici tra le argomentazioni affrontate e discusse; linguaggio fluido e pertinente; capacità operativa e applicativa costante.

8

Conoscenza completa e coerente; metodo autonomo; abilità cognitive e logico-espressive consolidate; sicurezza e ricchezza lessicale nell’espressione; capacità di risolvere in modo autonomo problematiche nuove.

9

Conoscenza completa e coerente, arricchita da approfondimenti personali e da apporti critici; abilità cognitive e logico-espressive consolidate ed efficaci; rigore, originalità e ricchezza lessicale nell’espressione; originalità creativa e propensione alla ricerca; capacità di collegamenti interdisciplinari e di rielaborazione critica.

10

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SYLLABUS ISTITUTO TECNICO

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUINTA CERERE UNITARIO LINGUA INGLESE

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

PREREQUISITI Conoscenze • conoscere elementi di analisi grammaticale, logica e sintattica in L2; • conoscere lessico base in L2 , anche di microlingua; • conoscere le strutture linguistiche in L2 necessarie alla comunicazione al tempo presente, passato e futuro,

alla forma passiva. Competenze • saper rispondere a domande relative a sé, al proprio mondo ma anche in modo semplice ad argomenti

conosciuti di microlingua; • saper usare lessico e strutture linguistiche di base anche di microlingua. Capacità • saper interpretare le consegne degli esercizi in L2; • sapere applicare quanto conosciuto in contesti noti; • saper comprendere un testo semplice anche di microlingua. FINALITA’ Lo studio della lingua inglese intende promuovere: • la capacità di utilizzare i linguaggi settoriali nella lingua straniera previste dai percorsi di studio per

interagire in diversi ambiti e contesti di studio e di lavoro; • la capacità di stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali; • la consapevolezza relativa alle proprie strategie di apprendimento e all’organizzazione del lavoro; • un atteggiamento di consapevolezza, tolleranza ed accettazione della diversità, attraverso il confronto con

la civiltà di idioma inglese. OBIETTIVI DISCIPLINARI Lo studio della lingua inglese intende promuovere: Lo sviluppo delle quatto abilità linguistiche: comprensione orale e scritta (listening, reading) e produzione orale e scritta (speaking, writing). Obiettivi saranno pertanto: • Consolidare e potenziare le abilità linguistiche di base. • Sviluppare negli allievi la capacità di leggere testi di carattere specifico e di acquisire e ampliare il lessico

relativo all’indirizzo di studio. • Sviluppare la capacità di parlare e scrivere in modo sufficientemente corretto di argomenti di carattere

tecnico. • Saper cogliere il significato globale di un testo scritto di vario tipo e varia complessità, principalmente

relativo al settore specifico di indirizzo. • Saper analizzare un testo scritto secondo itinerari strutturati ( domande, tabelle, ecc.). • Saper trasporre in lingua italiana il significato di testi anche di carattere tecnico con particolare attenzione

alla terminologia specifica. • Saper rielaborare un testo con sufficiente correttezza lessicale e morfosintattica e con una pronuncia

accettabile. COMPETENZE La disciplina, nell’ambito della programmazione del Consiglio di Classe, concorre in particolare al raggiungimento dei seguenti risultati di apprendimento, espressi in termini di competenze:

• utilizzare la lingua inglese per scopi comunicativi; • utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti

professionali;

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUINTA CERERE UNITARIO LINGUA INGLESE

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QQQQ

• stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali in una prospettiva interculturale.

CONOSCENZE ABILITA' *

TRIMESTRE (settembre/dicembre) Fasi e tecniche di trasformazione degli alimenti. UD1: The Food Industry. 1. Introduction to the Food Manifacturing

Industry. 2. Food Processing. 3. The Ready Meal Revolution. 4. Labelling. 5. Packaging. 6. The Dairy industry.

Saper descrivere ed analizzare il settore dell’industria alimentare.

PENTAMESTRE (gennaio/giugno) Caratteristiche di vari tipi di allevamento. UD2: Animal Husbandry. 1. Introduction. 2. Cattle Raising. 3. Mad Cow Disease. 4. Poultry Raising. 5. Avian Influenza. 6. Pig Raising. 7. Animals’ Rights.

Saper parlare di animali da allevamento nell’azienda agricola.

Wine Making: coltivazione dell’uva e vinificazione. UD3: Wine Making. 1. Introduction. 2. Growing Grape Vines. 3. How Wine is made. 4. Italian Wine Classification. 5. Wine Types. 6. Champagne. 7. The Origins of Champagne.

Saper descrivere ed analizzare vari aspetti riguardanti la tipologia e la produzione vinicola.

* Tutte le abilità elencate sono parte essenziale delle acquisizioni del quarto anno, anche se, relativamente agli obiettivi minimi, saranno applicate a livello base (elementary).

TIPOLOGIE DI VERIFICA Strumenti e criteri per la valutazione. Nel triennio il curricolo prevede solo due ore settimanali di lezione, non essendo ancora andata a regime la Riforma. Nella classe quinta pertanto la valutazione del profitto, sia intermedia che finale, si esprime con un voto unico, comprensivo sia dell’orale sia dello scritto. Verranno somministrati test scritti di comprensione e produzione, test a risposta chiusa o aperta. Per quanto riguarda l’orale, si prevedono momenti di valutazione formale dei contenuti e degli strumenti linguistici acquisiti. La valutazione finale terrà conto, oltre che delle competenze raggiunte, anche dell’impegno, dell'interesse, della regolarità nello studio e della partecipazione durante le lezioni. La valutazione delle verifiche scritte risulta dalla somma di punteggi parziali assegnati a ciascun esercizio in base alla relativa difficoltà, con penalizzazioni proporzionali all’entità dell’errore commesso.

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUINTA CERERE UNITARIO LINGUA INGLESE

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QQQQ

Nelle prove scritte si terrà conto di: • comprensione globale di un testo prevalentemente di carattere tecnico; • conoscenza del lessico tecnico relativo all’indirizzo di studio; • sufficiente padronanza e applicazione delle strutture linguistiche. Nelle prove orali si terrà conto di: • conoscenza dell’argomento e del lessico specifico; • esposizione dell’argomento con pronuncia e correttezza grammaticale sufficienti; • riorganizzazione di un testo con sufficiente padronanza linguistica. GRIGLIA DI VALUTAZIONE

CONOSCENZE E ABILITÀ VOTO

Compito in bianco e totale mancanza di collaborazione; prova non valida a causa di grave scorrettezza. 1

Nessuna risposta valida; rifiuto della prova orale e/o scritta; manifesta incapacità di servirsi di informazioni, sollecitazioni ed orientamenti offerti nel corso della prova.

2

Prestazione gravemente errata; linguaggio inadeguato e semplicistico. 3

Conoscenze lacunose ed isolate; incapacità di utilizzare le conoscenze apprese e di riferirle a contesti organici generali propri della disciplina; gravi scorrettezze espressive. 4

Acquisizione parziale dei contenuti della disciplina; scarsa propensione agli approfondimenti tematici; linguaggio povero sul piano semantico e poco articolato nella costruzione del discorso; persistenza di errori negli elaborati.

5

Conoscenze dei contenuti essenziali; comprensione ed uso corretto del linguaggio anche se semplice nell’articolazione; disponibilità agli approfondimenti solo in presenza di adeguati stimoli e dirette sollecitazioni; abilità esecutive essenziali.

6

Conoscenze organizzate in modo organico e coerente; capacità di approfondire i temi proposti; espressione abbastanza chiara e corretta. 7

Conoscenza approfondita e completa; capacità di organizzare il sapere in contesti organici articolati e ben assimilati; tendenza a cogliere i nessi logici tra le argomentazioni affrontate e discusse; linguaggio fluido e pertinente; capacità operativa e applicativa costante.

8

Conoscenza completa e coerente; metodo autonomo; abilità cognitive e logico-espressive consolidate; sicurezza e ricchezza lessicale nell’espressione; capacità di risolvere in modo autonomo problematiche nuove.

9

Conoscenza completa e coerente, arricchita da approfondimenti personali e da apporti critici; abilità cognitive e logico-espressive consolidate ed efficaci; rigore, originalità e ricchezza lessicale nell’espressione; originalità creativa e propensione alla ricerca; capacità di collegamenti interdisciplinari e di rielaborazione critica.

10

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUARTA PNI TRADIZIONALE MECCANICA AGRARIA

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QQQQ

PREREQUISITI

1) Principi di base della fisica generale con relativa conoscenza delle unità di misura più comuni. 2) Consapevolezza dell’importanza di acquisire una terminologia appropriata.

FINALITA’

1) Far conoscere l’utilità professionale dei motori endotermici. 2) Acquisire una consapevolezza adeguata sulle modalità di utilizzazione della trattrice. 3) Creare una coltura della sicurezza contro gli infortuni in agricoltura.

OBIETTIVI

1) Acquisire le nozioni di base della fisica necessarie a comprendere il funzionamento delle trattrici agricole.

2) Acquisire i concetti fondamentali per l’utilizzazione in sicurezza della trattrice e le differenze sostanziali tra le diverse tipologie di macchine agricole.

3) Apprendere le metodologie per una corretta valutazione dei rischi connessi all’uso delle macchine per la salute degli addetti.

4) Conoscenza degli interventi fondamentali di manutenzione ordinaria e straordinaria per il mantenimento dell’efficienza delle macchine.

FASE CONOSCENZE ABILITA’

Fase 1 Richiami di fisica applicati alle macchine agricole.

Velocità media di un corpo; velocità periferica; accelerazione media; forza; momento; lavoro; potenza; rendimento; portata; aderenza.

Conoscere le unità di misura. Saper risolvere problemi semplici. Sapere operare le trasformazioni delle unità di misura.

Fase 2 I motori in agricoltura.

I generatori di potenza; i motori endotermici; gli organi del trattore: la struttura portante, la carrozzeria e la funzionalità di guida.

Conoscere le fonti di energia. Conoscere le fonti rinnovabili da quelle tradizionali. Sapere come è strutturata una trattrice.

Fase 3 I motori endotermici.

Gli organi principali dei motori endotermici; i cicli e i tempi del motore; la distribuzione; il raffreddamento; la lubrificazione; la regolazione dei motori; l’alimentazione nei motori ad accensione spontanea e per scintilla; l’accensione dei motori e sistemi di avviamento.

Conoscere la struttura dei vari organi. Conoscere il funzionamento. Sapere quali regolazioni fare. Sapere i principali interventi di manutenzione.

Fase 4 Gli organi della trasmissione del moto, di direzione e frenatura.

L’innesto a frizione; il cambio di velocità; il differenziale, i riduttori epicicloidali; le frizioni e i freni di sterzo; trasmissioni idrauliche;organi di direzione dei trattori a ruote e a cingoli; organi di frenatura.

Conoscere la struttura dei vari organi. Conoscere il funzionamento. Sapere i principali interventi di manutenzione.

Fase 5 Dispositivi di accoppiamento e di propulsione.

L’accoppiamento tra la trattrice e le macchine trainate e portate; la presa di potenza; le ruote gommate e i cingoli.

Conoscere la struttura dei vari organi. Sapere operare le scelte corrette. Sapere i principali interventi di manutenzione.

Fase 6 Caratteristiche tecniche e funzionali del trattore.

Aderenza e stabilità del trattore in rapporto con gli attrezzi;sicurezza, salute ed ergonomia della trattrice.

Conoscere gli elementi base per lavorare in sicurezza.

N.B. Gli obiettivi minimi da raggiungere sono indicati in grassetto.

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUARTA PNI TRADIZIONALE MECCANICA AGRARIA

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QQQQ

GRIGLIA DI VALUTAZIONE Prova orale: conoscenza degli argomenti da 1 a 5 punti;

ordine e precisione nell’esposizione da 1 a 3 punti; capacità di sintesi ed uso del linguaggio tecnico specifico da 1 a 2 punti.

Prova pratica: abilità nel fare, o simulare, il funzionamento di una macchina da 1 a 6 punti;

taratura delle macchine e modalità d’intervento da 1 a 2 punti. predisposizione degli interventi di manutenzione in sicurezza da 1 a 2 punti.

Page 164: Pag. QQQQ I.S. “STROZZI” PALIDANO SYLLABUS650-A Ed. 4 del 10/04/2012 SYLLABUS ISTITUTO TECNICO ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO Pag. 1 di 246 Istituto

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUINTA PNI TRADIZIONALE MECCANICA AGRARIA

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QQQQ

PREREQUISITI 1) Aver acquisito le nozioni di base della fisica al fine di comprendere il funzionamento delle macchine

agricole. 2) Avere conoscenze di base sul funzionamento della trattrice e gli organi di collegamento. 3) Sapere affrontare problemi reali anche con lo svolgimento di esercizi. FINALITA’ Lo studio della meccanica agraria si propone di: 1) Formare tecnici capaci di operare scelte ponderate e consapevoli per la meccanizzazione delle colture e

delle attività aziendali. 2) Promuovere la cultura della sicurezza nell’uso delle macchine. 3) Ottimizzare la meccanizzazione come elemento fondamentale per rendere competitivo il settore agricolo. OBIETTIVI 1) Conoscenza delle principali caratteristiche costruttive ed il funzionamento delle macchine operatrici per

poter effettuare delle scelte oculate in funzione delle esigenze agronomiche e colturali. 2) Conoscere il funzionamento dei dispositivi di collegamento trattrice-macchina operatrice e dimensionare

correttamente le macchine. 3) Sapere le principali norme per la circolazione su strada e quelle relative ai sistemi di sicurezza. 4) Sapere quali sono e quando si fanno le operazioni di manutenzione.

FASE CONOSCENZE ABILITA’

Fase 1 Macchine per la lavorazione.

Scarificatori, ripuntatori, aratri, rotoaratro, coltivatori, zappatrici, vangatrici, erpici, sarchiatrici.

Conoscere le componenti meccaniche ed il loro funzionamento. Operare le regolazioni e le tarature delle macchine. Scegliere per ogni lavorazione la macchina idonea. Fare le operazioni di manutenzione.

Fase 2 Macchine per la semina.

Seminatrici a righe universale e di precisione a distribuzione meccanica e pneumatica.

Conoscere le componenti meccaniche ed il loro funzionamento. Operare le regolazioni e l’abbinamento con la trattrice. Fare le operazioni di manutenzione.

Fase 3 Macchine per la fertilizzazione.

Caricatore frontale e a benna mordente, spandiletame, carribotte, spandiconcimi centrifughi e pneumatici.

Conoscere le componenti meccaniche ed il loro funzionamento. Operare le regolazioni ed il collegamento con la trattrice. Fare le operazioni di manutenzione.

Fase 4 Macchine ed impianti per la irrigazione.

Motopompa, tubazioni, irrigatori, sistemi a boma, pivot, rainger, semovente a tubo flessibile. Impianti per microirrigazione.

Conoscere le componenti meccaniche ed il loro funzionamento. Dimensionamento degli impianti. Durata d’adacquata, determinazione intensità di pioggia, velocità di rientro dell’irrigatore. Operazioni manutenzione impianti.

Fase 5 Macchine per la distribuzione dei fitofarmaci.

Irroratrici a polverizzazione meccanica e pneumatica; componenti: serbatoio, pompe, dispositivi di regolazione e distribuzione.

Conoscere le componenti meccaniche ed il loro funzionamento. Taratura delle macchine. Operazioni di manutenzione in sicurezza. Collegamento alla trattrice.

Fase 6 Macchine per la raccolta dei foraggi e la fienagione.

Falciatrici, falcia-trincia-caricatrici, condizionatrici, spandivoltafieno, ranghinatori, imballatrici.

Conoscere le componenti meccaniche ed il loro funzionamento. Sapere come utilizzare le macchine. Operazioni di manutenzione ordinarie e straordinarie.

Fase 7 Macchine per la raccolta dei prodotti.

Mietitrebbiatrici, raccoglibietole a cantieri riuniti e separati.

Conoscere la struttura della macchina ed il relativo funzionamento. Saper valutare la qualità del lavoro e regolazioni da operare. Manutenzione delle macchine.

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUINTA PNI TRADIZIONALE MECCANICA AGRARIA

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QQQQ

FASE SAPERE SAPER FARE

Fase 8 Macchine per la raccolta delle produzioni arboree e la potatura.

Vendemmiatrici ,carri raccolta frutta, raccolta paletizzata e super-paletizzata, attrezzature per la potatura.

Conoscere la struttura delle macchine ed il relativo funzionamento. Sapere le modalità di utilizzazione, le regolazioni, la produttività e la qualità del prodotto. La manutenzione.

N.B. Gli obiettivi minimi da raggiungere sono indicati in grassetto.

GRIGLIA DI VALUTAZIONE Prova orale: conoscenza degli argomenti da 1 a 5 punti;

ordine e precisione nell’esposizione da 1 a 3 punti; capacità di sintesi ed uso del linguaggio tecnico specifico da 1 a 2 punti.

Prova pratica: abilità nel fare, o simulare, il funzionamento di una macchina da 1 a 6 punti;

taratura delle macchine e modalità d’intervento da 1 a 2 punti. predisposizione degli interventi di manutenzione in sicurezza da 1 a 2 punti.

Page 166: Pag. QQQQ I.S. “STROZZI” PALIDANO SYLLABUS650-A Ed. 4 del 10/04/2012 SYLLABUS ISTITUTO TECNICO ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO Pag. 1 di 246 Istituto

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

TERZA PNI TRADIZIONALE CERERE UNITARIO

ZOOTECNIA GENERALE TECNICA DI PRODUZIONE ANIMALE

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QQQQ

FINALITA’ Lo studio delle tecniche di produzione animale intende promuovere un metodo di lavoro che porti all’organizzazione dei saperi appresi nelle diverse discipline del corso di studi funzionali alla organizzazione e alla conduzione degli allevamenti zootecnici maggiormente diffusi sul territorio attraverso: 1. lo sviluppo delle capacità logiche, di analisi e di sintesi; 2. il potenziamento della capacità di considerare criticamente informazioni e ipotesi. PREREQUISITI 1 Conoscenze di biologia applicata (anatomia e biologia cellulare). 2 Conoscenze di chimica inorganica e organica (acidi, basi, sali, concetto di pH; generalità sugli enzimi e le molecole organiche: glucidi, protidi, lipidi). Verifica dei prerequisiti mediante test d’ingresso. OBIETTIVI GENERALI 1 Conoscere l'anatomia e la fisiologia degli apparati digerente, urogenitale e mammario. 2 Comprendere i meccanismi che stanno alla base del funzionamento di questi apparati in relazione soprattutto all'importanza che tale elemento riveste ai fini dell'estrinsecazione dei caratteri produttivi degli animali. 3 Comprendere il significato di molti termini scientifici e saperli utilizzare appropriatamente in contesti adeguati. Verifica degli obiettivi: prove di verifica di diversa tipologia. FASE CONOSCENZE ABILITA’

FASE 1:La cellula e i tessuti.

1A - Definizioni. - Richiami di biologia cellulare.

L’allievo sa descrivere la cellula e la sua biologia generale.

1B I tessuti:descrizione dei quattro tessuti principali. - Tessuti specifici: epiteli ghiandolari, tessuto osseo, adiposo, cartilagineo, sangue.

L’allievo conosce la classificazione dei tessuti ed è in grado di descriverne la struttura.

FASE 2: L’apparato digerente.

2A

Apparato digerente: anatomia. - Bocca: labbra, palato, lingua e guance. - Denti: anatomia del dente e differenze principali tra denti e formule dentarie di equini e bovini. - Ghiandole salivari maggiori e funzioni della saliva. - Faringe ed esofago: struttura e funzione. - Stomaco dei monogastrici: parti principali. - Prestomaci dei ruminanti: rumine, reticolo, omaso, stomaco ghiandolare o abomaso. - Intestino: struttura della mucosa e del villo intestinale. - Fegato: struttura e funzioni. Pancreas struttura e funzioni.

L’allievo è in grado di riconoscere e sa descrivere gli organi dell’apparato digerente.

2B

Apparato digerente: fisiologia. - Fisiologia della digestione: masticazione e deglutizione, ruminazione. - Digestione di proteine, fibra, amido e grasso nel rumine. - Digestione dei principi alimentari a livello gastrico ed intestinale con gli enzimi coinvolti. - Bile: composizione e funzioni. Digestione nell’intestino crasso. - Assorbimento dei principi alimentari: nozioni generali.

L’allievo sa descrivere schematicamente i processi meccanici e chimici che avvengono durante la digestione ruminale e gastro-enterica a carico di zuccheri, proteine e grassi.

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

TERZA PNI TRADIZIONALE CERERE UNITARIO

ZOOTECNIA GENERALE TECNICA DI PRODUZIONE ANIMALE

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

FASE SAPERE SAPER FARE

FASE 3: L’apparato urogenitale e mammario.

3A

Apparato urinario: anatomia. - I reni e le vie urinarie. Apparato genitale maschile: anatomia. - I testicoli e le ghiandole annesse, vie spermatiche. Apparato genitale femminile: anatomia: - Le ovaie e le sue strutture (follicolo, corpo luteo). - L’utero (corna, corpo, collo). - Le vie genitali.

L’allievo riconosce e sa descrivere gli organi dell’apparato urogenitale maschile e femminile.

3B

Apparato genitale femminile: fisiologia: - La pubertà nel maschio e nella femmina. - Il ciclo estrale e gli ormoni coinvolti. - Fisiologia del parto. Apparato mammario: anatomia e fisiologia. - Parti e struttura della mammella. - Il latte e il colostro: composizione e funzioni.

L’allievo conosce e sa descrivere schematicamente le fasi del ciclo estrale e del parto e gli ormoni coinvolti nella riproduzione e nella secrezione del latte.

FASE 4: Elementi di zoognostica.

4A - Definizioni zoognostiche. - Le regioni zoognostiche della bovina da latte.

L’allievo riconosce le diverse regioni zoognostiche e le sa localizzare sulla superficie corporea dell’animale.

N.B.: Le parti evidenziate in grassetto corrispondono ai saperi minimi utilizzati come criterio per l’attribuzione della sufficienza e il superamento del debito formativo.

TIPOLOGIE DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE PROVA SCRITTA (1+1) 1) QUESITI A RISPOSTA BREVE: INDICATORE DI PERFORMANCE: CONOSCENZA SINTETICA DELL’ARGOMENTO E USO DEI TERMINI SPECIFICI. PUNTEGGI RELATIVI: 1. PUNTI ZERO = RISPOSTA MANCANTE O INESATTA. 2. PUNTI 0.5 = RISPOSTA PARZIALMENTE ESATTA. 3. PUNTI 1 = RISPOSTA ESATTA. VOTO FINALE:somma dei punti più uno per gruppi di nove domande.

2) QUESTIONARIO: INDICATORI DI PERFORMANCE: 1. CONOSCENZA DELL’ARGOMENTO (NULLA - SCARSA - MODESTA – SUFFICIENTE - DISCRETA - BUONA - OTTIMA - ECCELLENTE). 2. USO DEL LINGUAGGIO SPECIFICO E COERENZA ARGOMENTATIVA (SCARSO - SUFFICIENTE - DISCRETO - BUONO - OTTIMO). 3. LESSICO E SINTASSI (INADEGUATI - ADEGUATI - BUONI).

PUNTEGGI RELATIVI: 1. DA UNO A OTTO. 2. DA UNO A CINQUE. 3. DA ZERO A DUE. VOTO FINALE: somma dei punteggi parziali/10+1 e approssimazione al mezzo voto superiore o inferiore in relazione all’ordine, precisione e correttezza globale dell’elaborato per gruppi di tre, sei o cinque domande previo riproporzionamento dei relativi punteggi.

PROVA ORALE – PRATICA (2+2) INDICATORI DI PERFORMANCE: 1. 1.CONOSCENZA DEGLI ARGOMENTI (NULLA – SCARSA - SUFFICIENTE - DISCRETA - BUONA- OTTIMA - ECCELLENTE). 2.USO TERMINOLOGIA SCIENTIFICA E COERENZA ARGOMENTATIVA (INADEGUATA - ADEGUATA). 3.PADRONANZA DELLA LINGUA E FLUIDITÀ ESPOSITIVA (INADEGUATA - ADEGUATA). PUNTEGGI RELATIVI: 1. DA ZERO A SETTE (CON FRAZIONE DI MEZZO PUNTO). 2. DA ZERO A UNO. 3. DA ZERO A UNO. VOTO FINALE = somma dei punteggi parziali +1.

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUARTA PNI TRADIZIONALE CERERE UNITARIO

ZOOTECNIA GENERALE TECNICA DI PRODUZIONE ANIMALE

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QQQQ

FINALITA’ Lo studio delle tecniche di produzione animale intende promuovere un metodo di lavoro che porti all’organizzazione dei saperi appresi nelle diverse discipline del corso di studi funzionali alla organizzazione e alla conduzione degli allevamenti zootecnici maggiormente diffusi sul territorio attraverso: 1. lo sviluppo delle capacità logiche, di analisi e di sintesi; 2. il potenziamento della capacità di considerare criticamente informazioni e ipotesi. OBIETTIVI GENERALI 1 Conoscere le leggi che regolano l'ereditarietà dei caratteri e i metodi riproduttivi e selettivi per il miglioramento delle prestazioni degli animali in produzione zootecnica. 2 Comprendere il biochimismo degli alimenti con particolare riferimento ai processi digestivi nei monogastrici e poligastrici finalizzando la scelta degli stessi all’ottimizzazione produttiva. 3 Acquisire gli elementi di base per valutare dal punto di vista morfo-funzionale la bovina da latte. Verifica degli obiettivi: prove di verifica di diversa tipologia. FASE CONOSCENZE ABILITA’

FASE 1:Miglioramento genetico degli animali

1A Valutazione morfologica: descrizione delle regioni zoognostiche e delle relative basi ossee.

L’allievo è in grado di individuare e descrivere in modo semplice le varie regioni zoognostiche con le relative basi osse. E’ in grado di attribuire un giudizio sintetico e di merito alle regioni più importanti.

1B Le leggi di Mendel e i vari tipi di eredità Caratteri qualitativi e quantitativi. Incrocio e consanguineità.

L’allievo sa distinguere i caratteri qualitativi da quelli quantitativi e perciò è in grado di indicare i metodi più idonei per il loro miglioramento.

1C

La genetica quantitativa: gli indici genetici e i test relativi: performance, progeny, combined, sib test. Metodi riproduttivi e le biotecnologie applicate a tali metodi.

L’allievo conosce i metodi di selezione e sa interpretare gli indici genetici più importanti dei bovini e dei suini.

1D I controlli funzionali dei bovini da latte e dei suini: scheda di controllo mensile, scheda valutazione morfologica, gli indici del Sib-test.

L’allievo è in grado di leggere e interpretare i dati principali della scheda di controllo mensile.

FASE 2: Alimentazione e nutrizione.

2A

I composti organici e inorganici: la fibra alimentare e i glucidi, lipidi,protidi e il loro metabolismo. I minerali, le vitamine e le loro funzioni principali.

L’allievo è in grado di interpretare le manifestazioni principali derivanti dall’eccesso o dalle carenza dei vari principi alimentari. Conosce inoltre le principali manifestazioni da carenza di minerali e vitamine.

2B Lo schema Wende e Van Soest. Analisi particolari su insilati, proteine e grassi. Valutazione alimenti: le UF-UFL-UFC.

L’allievo sa descrivere schematicamente le metodiche analitiche e gli strumenti di laboratorio per effettuare tali analisi.

2C Gli insilati e i fieni di graminacee e leguminose: metodi di produzione e V.N.

L’allievo riconosce e sa descrivere i vari tipi di foraggi dandone anche un sommario giudizio di tipo organolettico.

2D I mangimi:cereali, leguminose e i loro sottoprodotti. Mangimi di origine animale integratori e additivi.

L’allievo riconosce i principali tipi di mangime, sa indicarne i principali valori nutritivi e gli utilizzi più idonei.

N.B.: Le parti evidenziate in grassetto corrispondono ai saperi minimi utilizzati come criterio per l’attribuzione della sufficienza e il superamento del debito formativo.

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ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUARTA PNI TRADIZIONALE CERERE UNITARIO

ZOOTECNIA GENERALE TECNICA DI PRODUZIONE ANIMALE

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

TIPOLOGIE DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE

PROVA SCRITTA (1+1) 1) TEST INDICATORE DI PERFORMANCE: CONOSCENZA DELL’ARGOMENTO PER CONTENUTI E TERMINOLOGIA SPECIFICA. PUNTEGGI ATTRIBUITI IN RELAZIONE AL NUMERO DI DOMANDE. LA SUFFICIENZA È DI SOLITO ATTRIBUITA CON UN MINIMO DEL 70% DI RISPOSTE ESATTE SENZA PENALIZZAZIONE DEGLI ERRORI. 2) QUESTIONARIO INDICATORI DI PERFORMANCE: 1. CONOSCENZA DELL’ARGOMENTO (NULLA - SCARSA - MODESTA – SUFFICIENTE - DISCRETA - BUONA - OTTIMA - ECCELLENTE). 2. USO DEL LINGUAGGIO SPECIFICO E COERENZA ARGOMENTATIVA (SCARSO- SUFFICIENTE – DISCRETO- BUONO- OTTIMO). 3. LESSICO E SINTASSI ( INADEGUATI -ADEGUATI - BUONI ). PUNTEGGI RELATIVI: 1. DA UNO A OTTO. 2. DA UNO A CINQUE. 3. DA ZERO A DUE. VOTO FINALE: somma dei punteggi parziali/10+1 e approssimazione al mezzo voto superiore o inferiore in relazione all’ordine, precisione e correttezza globale dell’elaborato per gruppi di tre, sei o cinque domande previo riproporzionamento dei relativi punteggi. PROVA ORALE – PRATICA (2+2) INDICATORI DI PERFORMANCE: 1. CONOSCENZA DEGLI ARGOMENTI (NULLA - SCARSA - SUFFICIENTE - DISCRETA - BUONA - OTTIMA - ECCELLENTE). 2. USO TERMINOLOGIA SCIENTIFICA E COERENZA ARGOMENTATIVA (INADEGUATA - ADEGUATA). 3. PADRONANZA DELLA LINGUA E FLUIDITÀ ESPOSITIVA (INADEGUATA - ADEGUATA). PUNTEGGI RELATIVI: 1. DA ZERO A SETTE (CON FRAZIONI DI MEZZO PUNTO). 2. DA ZERO A UNO. 3. DA ZERO A UNO. VOTO FINALE = somma dei punteggi parziali+1.

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUINTA PNI TRADIZIONALE CERERE UNITARIO

ZOOTECNIA SPECIALE TECNICA DI PRODUZIONE ANIMALE

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

FINALITA’ Lo studio delle tecniche di produzione animale intende promuovere un metodo di lavoro che porti all’organizzazione dei saperi appresi nelle diverse discipline del corso di studi funzionali alla organizzazione e alla conduzione degli allevamenti zootecnici maggiormente diffusi sul territorio attraverso: 1. lo sviluppo delle capacità logiche, di analisi e di sintesi; 2. il potenziamento della capacità di considerare criticamente informazioni e ipotesi. OBIETTIVI GENERALI 1 Conoscere le tematiche principali riguardanti l'allevamento e l'alimentazione dei bovini la latte e da carne. 2 Conoscere i principali problemi dell'allevamento e dell'alimentazione dei suini riproduttori e all'ingrasso. 3 Essere in grado di valutare in modo semplice il contributo delle diverse tecnologie alla qualità finale del prodotto nell'ottica anche della sua trasformazione industriale. Verifica degli obiettivi: prove di verifica di diversa tipologia. FASE CONOSCENZE ABILITA’

FASE 1 : Allevamento del bovino.

1A

- Importanza economica dell’allevamento. -.Le razze da latte e a duplice attitudine. - Il latte e la tecnica di mungitura. -Tecniche di riproduzione. -Tecniche di svezzamento e di gestione della rimonta. - Alimentazione delle bovine in lattazione e asciutta e delle manze. Tecnica unifeed e tradizionale, gestione della vacca fresca e relative dismentabolie: acidosi, chetosi.

L’allievo è in grado di riconoscere e descrivere le principali razze bovine. Conosce le tecniche di riproduzione e di produzione del latte. L’allievo è inoltre in grado di impostare semplici razioni alimentari per bovine in asciutta, lattazione e manze.

1B

- Composizione e qualità della carne. - La macellazione del bovino. - Razze da carne nazionali e estere. - Tecniche di allevamento e produzione della carne rossa e bianca. - Alimentazione del bovino da carne: tecnica e principali alimenti utilizzati.

L’allievo è in grado di riconoscere e descrivere le principali razze bovine da carne. Conosce le tecniche di allevamento ed è in grado di calcolare semplici razioni per bovini da carne partendo dai fabbisogni alimentari.

FASE 2 : Allevamento del suino.

2A

- Importanza economica dell’allevamento. - Le razze nazionali ed estere per la produzione del suino leggero e pesante. - La macellazione e i prodotti trasformati. - Tecniche di allevamento, riproduzione e produzione. - Alimentazione:tecnica, fabbisogni formulazione per suini riproduttori e da ingrasso. - Impatto ambientale degli allevamenti e norme sul benessere animale.

L’allievo è in grado di riconoscere e descrivere le principali razze suine. Conosce e sa interpretare inoltre le relazione tra tecnica di allevamento e qualità dei prodotti trasformati con particolare riferimento alla genetica e all’alimentazione.

N.B.: Le parti evidenziate in grassetto corrispondono ai saperi minimi utilizzati come criterio per l’attribuzione della sufficienza e l’ammissione all’Esame di Stato.

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUINTA PNI TRADIZIONALE CERERE UNITARIO

ZOOTECNIA SPECIALE TECNICA DI PRODUZIONE ANIMALE

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

TIPOLOGIE DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE

PROVA SCRITTA (1+1) 1) TEST INDICATORE DI PERFORMANCE: CONOSCENZA DELL’ARGOMENTO PER CONTENUTI E TERMINOLOGIA SPECIFICA. PUNTEGGI ATTRIBUITI IN RELAZIONE AL NUMERO DI DOMANDE. LA SUFFICIENZA È DI SOLITO ATTRIBUITA CON UN MINIMO DEL 70% DI RISPOSTE ESATTE SENZA PENALIZZAZIONE DEGLI ERRORI. 2) QUESTIONARIO INDICATORI DI PERFORMANCE: 1. CONOSCENZA DELL’ARGOMENTO (NULLA - SCARSA - MODESTA – SUFFICIENTE - DISCRETA – BUONA - OTTIMA - ECCELLENTE). 2. USO DEL LINGUAGGIO SPECIFICO E COERENZA ARGOMENTATIVA (SCARSO - SUFFICIENTE - DISCRETO – BUONO - OTTIMO). 3. LESSICO E SINTASSI (INADEGUATI - ADEGUATI - BUONI). PUNTEGGI RELATIVI: 1. DA UNO A OTTO. 2. DA UNO A CINQUE. 3. DA ZERO A DUE. VOTO FINALE: somma dei punteggi parziali/10+1 e approssimazione al mezzo voto superiore o inferiore in relazione all’ordine, precisione e correttezza globale dell’elaborato per gruppi di tre, sei o cinque domande previo riproporzionamento dei relativi punteggi.

3) TEMA D’ESAME (2a PROVA SCRITTA)

Descrittore Indicatori Punteggio massimo conseguibile: Punteggio conseguito

1. Comprensione dell’enunciato.

• Individuazione ed analisi della tematica proposta.

• Scelta degli aspetti zootecnici più rilevanti.

6 (3+3)

2. Sviluppo degli aspetti zootecnici individuati al n.1.

• Conoscenza dei metodi. • Capacità di applicarli al caso concreto. • Documentazione.

6 (2+2+2)

3. Uso della terminologia specifica.

• Lessico appropriato. • Registro linguistico adeguato. 2 (1+1)

4. Correttezza sintattica e ortografica

• Correttezza sintattica. • Correttezza ortografica.

1 (1)

Totale

conseguibile 15 Totale

conseguito ..........

Il totale conseguito in quindicesimi è ricalcolato attribuendo a 10/15 il valore di 6/10

PROVA ORALE – PRATICA (2+2) INDICATORI DI PERFORMANCE: 1. CONOSCENZA DEGLI ARGOMENTI (NULLA – SCARSA - SUFFICIENTE – DISCRETA – BUONA - OTTIMA - ECCELLENTE). 2. USO TERMINOLOGIA SCIENTIFICA E COERENZA ARGOMENTATIVA (INADEGUATA - ADEGUATA). 3. PADRONANZA DELLA LINGUA E FLUIDITÀ ESPOSITIVA (INADEGUATA - ADEGUATA). PUNTEGGI RELATIVI: 1. DA ZERO A SETTE (CON FRAZIONI DI MEZZO PUNTO). 2. DA ZERO A UNO. 3. DA ZERO A UNO. VOTO FINALE = somma dei punteggi parziali +1.

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUARTA PNI TRADIZIONALE ELEMENTI DI TOPOGRAFIA E DISEGNO RELATIVO

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

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PREREQUISITI Conoscenze Conoscere le unità di misura fondamentali (con multipli e sottomultipli). Conoscere le principali nozioni di algebra e geometria analitica. Conoscere i fondamentali principi di ottica geometrica. Competenze Saper operare le equivalenze tra unità di misura fondamentali. Saper misurare gli angoli. Saper risolvere le equazioni di 1°e di 2° grado e sistemi di 1° grado. Saper calcolare aree e volumi di figure geometriche. Capacità Saper distinguere grandezze fisiche, ordini di grandezza ed unità di misura. Saper utilizzare gli strumenti di misura di lunghezze e di angoli più diffusi. Saper effettuare semplici misure. FINALITÀ Far acquisire le conoscenze e le principali competenze proprie della disciplina. Nello specifico lo studio della topografia intende promuovere: 1. la comprensione dei procedimenti specifici del rilievo topografico; 2. l’acquisizione di un corpo organico di conoscenze e di metodi atti ad una adeguata pratica professionale; 3. la capacità di eseguire e risolvere semplici problemi e rilievi topografici. OBIETTIVI SPECIFICI 1. SAPER ESEGUIRE LE CONVERSIONI ANGOLARI. 2. SAPER UTILIZZARE I CONCETTI ESSENZIALI DELLA TRIGONOMETRIA IN APPLICAZIONI DI VARIA NATURA,

SOPRATTUTTO NELLA RISOLUZIONE DEI TRIANGOLI E DEI QUADRILATERI. 3. CONOSCERE I SISTEMI DI RIFERIMENTO TOPOGRAFICI. 4. CONOSCERE LE RAPPRESENTAZIONI DEL TERRITORIO. 5. INTERPRETARE ED UTILIZZARE CORRETTAMENTE LE RAPPRESENTAZIONI CARTOGRAFICHE. 6. CONOSCERE IL CAMPO D’IMPIEGO ED I LIMITI OPERATIVI DEGLI STRUMENTI BASILARI DELLA TOPOGRAFIA. 7. SAPER SCEGLIERE IL METODO DI RILIEVO PIÙ APPROPRIATO IN FUNZIONE DEL TIPO DI PROBLEMA DA

AFFRONTARE E DELLA MORFOLOGIA DELL’OGGETTO. 8. ACQUISIRE IL LINGUAGGIO SPECIFICO, CORRETTO ED ESAURIENTE DELLA DISCIPLINA.

FASE CONOSCENZE ABILITA’ FASE 1. : MODULO 1: SISTEMI DI UNITA’ DI MISURA, FUNZIONI GONIOMETRICHE, TRIANGOLI, QUADRILATERI, COORDINATE POLARI E RETTANGOLARI

1.1 SISTEMI DI MISURA.

Il sistema internazionale di unità di misura. Unità di misura per lunghezze, aree e volumi. Unità di misura per gli angoli: sistema sessagesimale, sistema sessadecimale, sistema centesimale, sistema assoluto. Conversioni angolari. Uso delle calcolatrici scientifiche.

-Conoscere le unità di misura per lunghezze, aree, volumi e angoli. -Saper riconoscere gli angoli ed eseguire operazioni elementari su di essi. -Saper eseguire le conversioni angolari. -Saper usare la calcolatrice scientifica.

1.2 FUNZIONI GONIOMETRICHE.

Funzioni trigonometriche seno, coseno, tangente, cotangente: principali caratteristiche, grafici. Riduzione al primo quadrante. Funzioni inverse.

-Saper riconoscere le caratteristiche e le proprietà fondamentali delle funzioni seno, coseno, tangente e cotangente.

1.3 RISOLUZIONE TRIANGOLI.

Risoluzione dei triangoli rettangoli. Relazioni tra lati e angoli di un triangolo qualunque. Teorema dei seni. Teorema di Carnot. Criteri per risolvere i triangoli qualunque. Area dei triangoli.

-Saper risolvere i triangoli rettangoli. -Saper risolvere i triangoli qualunque. -Saper determinare l’area dei triangoli.

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUARTA PNI TRADIZIONALE ELEMENTI DI TOPOGRAFIA E DISEGNO RELATIVO

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FASE CONOSCENZE ABILITA’

1.4 RISOLUZIONE QUADRILATERI.

Criteri per risolvere i quadrilateri. Area dei quadrilateri. Primi problemi topografici.

-Saper riconoscere gli elementi necessari alla soluzione dei quadrilateri. -Saper risolvere i quadrilateri; -Saper determinare l’area dei quadrilateri.

1.5 SISTEMI DI RIFERIMENTO TOPOGRAFICI.

Sistemi di riferimento topografici: coordinate cartesiane, coordinate polari. Trasformazione di coordinate da polari a cartesiane e viceversa. Angolo di direzione di un lato. Distanza tra due punti di coordinate cartesiane note. Risoluzione delle figure piane assegnate a mezzo delle coordinate cartesiane o polari dei vertici.

-Saper trasformare coordinate polari in cartesiane e viceversa. -Saper risolvere i poligoni con le tecniche relative all’uso delle coordinate. -Saper calcolare gli angoli di direzione.

FASE 2. : MODULO 2: ELEMENTI DI GEODESIA

2.1 FORMA E RAPPRESENTAZIONE DELLA TERRA, COORDINATE GEOGRAFICHE ED ASTRONOMICHE.

Introduzione e notizie generale sulla terra. Definizione di distanza topografica. Definizione di quota e dislivello. Definizione di angolo orizzontale e verticale. Definizione della superficie di riferimento. Campo gravitazionale e concetto di superficie equipotenziale: definizione di geoide. La forma del geoide. L’ellissoide di rotazione: forma, equazione e parametri caratteristici. Coordinate geografiche ed astronomiche: latitudine e longitudine.

-Acquisire i concetti di distanza topografica, di quota e dislivello, di angolo orizzontale e verticale. -Conoscere le superfici impiegate nella rappresentazione della terra. -Saper individuare la posizione dei punti della superficie fisica della terra mediante le coordinate geografiche.

2.2 CAMPO OPERATIVO.

Campo geodetico. Campo topografico. Errore di sfericità per le distanze. Concetto di quota ed errore di sfericità nei dislivelli. Distanza inclinata, orizzontale e topografica. Riduzione delle distanze alla superficie di riferimento.

-Saper riconoscere il campo nel quale il rilevatore si accinge ad operare sia dal punto di vista qualitativo che dimensionale: saper calcolare gli errori di sfericità.

FASE 3. :MODULO 3: LE RAPPRESENTAZIONI CARTOGRAFICHE

3.1 LE DEFORMAZIONI CARTOGRAFICHE CLASSIFICAZIONE DELLE CARTE.

Moduli di deformazione lineare, angolare e superficiale. Carte equidistanti, conformi, equivalenti ed afilattiche. Metodi di rappresentazione cartografica. Le carte e la scala di riduzione. Classificazione delle carte. Proiezioni prospettiche e per sviluppo.

-Saper effettuare i calcoli con le scale delle carte. -Conoscere i principali sistemi di rappresentazione utilizzati per la redazione delle carte.

3.2 LA RAPPRESENTAZIONE DI GAUSS-BOAGA, IL SISTEMA U.T.M.

La rappresentazione Gauss-Boaga: fuso Ovest, fuso Est, sovrapposizione dei fusi. Il sistema UTM. Designazione di un punto nel sistema UTM.

-Saper riconoscere le principali differenze tra il sistema Gauss-Boaga e il sistema U.T.M. -Saper ricavare le coordinate di un punto designato nel sistema UTM

3.3 LA PRODUZIONE CARTOGRAFICA ITALIANA CARTOGRAFIA TECNICA REGIONALE.

La cartografia ufficiale italiana: suddivisione del territorio in fogli in scala 1:100000, in quadranti in scala 1:50000, in tavolette in scala 1:25000 e in sezioni in scala 1:10000. La carta d’Italia nella rappresentazione Gauss-Boaga. La nuova carta d’Italia nella rappresentazione UTM. La nuova carta d’Italia al 50000. La carta regionale al 250000. Carte tecniche regionali: CTR in scala 1:10000(sezioni) e in scala 1:5000(elementi).Carte tematiche: generalità.

-Saper leggere ed interpretare le carte tecniche. -Saper rilevare le coordinate di un punto sulla carta.

FASE 4. : MODULO 4 : METODI E STRUMENTI DELLE MISURE TOPOGRAFICHE

4.1 SEGNALI, MIRE E STRUMENTI SEMPLICI.

I segnali. Le mire. Strumenti e dispositivi semplici. Il filo a piombo. Il piombino ottico. I longimetri. La livella sferica. La livella torica. Lo squadro agrimensorio. Lo squadro graduato. Il nonio. Semplici problemi risolvibili con l’uso dello squadro e di longimetri.

-Saper riconoscere i modi per materializzare i punti sul terreno. -Conoscere le caratteristiche di alcuni strumenti semplici.

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUARTA PNI TRADIZIONALE ELEMENTI DI TOPOGRAFIA E DISEGNO RELATIVO

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

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FASE CONOSCENZE ABILITA’

4.2 MISURA DEGLI ANGOLI.

Definizione di angolo orizzontale e di angolo verticale. Il teodolite e il tacheometro: elementi costitutivi. Condizioni di rettifica del teodolite: verticalità dell’asse primario, adattamento alla vista. Stazionamento dello strumento. Condizioni di costruzione di un teodolite(cenni). Determinazione degli angoli dalle misure topografiche di campagna. Misura degli angoli orizzontali e verticali.

-Saper individuare le parti essenziali di un goniometro. -Acquisire il concetto di angolo orizzontale e verticale. -Saper determinare gli angoli dalle misure topografiche di campagna.

4.3 MISURA DELLE DISTANZE.

Generalità. Distanza topografica, orizzontale, inclinata. Strumenti per la misura diretta delle distanze: triplometri, cordelle metriche. Cause di errore nella misura diretta delle distanze. Misura indiretta delle distanze: metodo ad angolo parallattico costante e metodo ad angolo parallattico variabile. La misura della distanza con apparati elettronici.

-Saper scegliere lo strumento adeguato in funzione del risultato da eseguire. -Saper misurare le distanze in modo diretto ed in modo indiretto.

4.4 MISURA DEI DISLIVELLI.

Generalità. Definizione di quota, dislivello e di pendenza. Livellazione a visuale orizzontale: livellazione geometrica da un estremo, livellazione geometrica dal mezzo, livellazione geometrica mista, livellazione geometrica composta. Livellazione a visuale inclinata: livellazione tacheometrica.

-Acquisire i concetti di dislivello e pendenza. -Saper scegliere la tecnica di misurazione dei dislivelli. -Saper valutare il campo operativo dei vari metodi di misura.

FASE 5 : MODULO 5: IL RILIEVO TOPOGRAFICO

5.1 GENERALITA, TRIANGOLAZIONI, TRILATERAZIONI, INTERSEZIONI, POLIGONALI.

Impostazione generale del rilievo topografico. Il rilievo di dettaglio o celerimetrico o per coordinate polari. Il rilievo per triangolazioni e trilaterazioni. Il rilievo per intersezione. Intersezione in avanti, problema della distanza inaccessibile. Il rilievo per poligonazione: poligonale aperta, poligonale chiusa(cenni).

-Saper distinguere e valutare i principali metodi di rilievo plano-altimetrico. -Riconoscere l’importanza delle reti di inquadramento. -Riconoscere le gerarchie che si stabiliscono tra i punti di una rete di inquadramento. -Saper individuare le metodologie di rilievo appropriate in relazione agli scopi del rilievo e alla morfologia del terreno.

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUINTA PNI TRADIZIONALE ELEMENTI DI TOPOGRAFIA E DISEGNO RELATIVO

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PREREQUISITI Conoscenze Conoscere i concetti fondamentali di topografia trattati in classe quarta. Competenze Saper eseguire le conversioni angolari. Saper utilizzare i concetti essenziali della trigonometria in applicazioni di varia natura, soprattutto nella risoluzione dei triangoli e dei quadrilateri. Saper interpretare ed utilizzare correttamente le rappresentazioni cartografiche. Saper scegliere il metodo di rilievo più appropriato in funzione del tipo di problema da affrontare e della morfologia dell’oggetto. Capacità Saper utilizzare gli strumenti topografici più comuni. Saper effettuare semplici misure di distanze e dislivelli. FINALITÀ Far acquisire le conoscenze e le principali competenze proprie della disciplina. Nello specifico lo studio della topografia intende promuovere: 1. la comprensione dei procedimenti specifici del rilievo topografico; 2. l’acquisizione di un corpo organico di conoscenze e di metodi atti ad una adeguata pratica professionale; 3. la capacità di eseguire e di rappresentare semplici frazionamenti di terreno e rettifiche di un confine. OBIETTIVI GENERALI 1. SAPER ESEGUIRE UN RILIEVO TOPOGRAFICO A SCOPO AGRIMENSORIO. 2. CONOSCERE I PRINCIPALI METODI DI DETERMINAZIONE DELLE AREE DI SUPERFICI. 3. SAPER EFFETTUARE DIVISIONI DI SUPERFICI DI VALORE UNITARIO UGUALI. 4. SAPER ESEGUIRE LO SPOSTAMENTO E LA RETTIFICA DI CONFINI. 5. SAPER ESEGUIRE UNO SPIANAMENTO CON PIANO ORIZZONTALE PREFISSATO O DI COMPENSO. 6. ACQUISIRE IL LINGUAGGIO SPECIFICO, CORRETTO ED ESAURIENTE DELLA DISCIPLINA.

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUINTA PNI TRADIZIONALE ELEMENTI DI TOPOGRAFIA E DISEGNO RELATIVO

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FASE CONOSCENZE ABILITA’

FASE 1 : MODULO 1: AGRIMENSURA

1.1 MISURA DELLE SUPERFICI

Generalità. Metodi analitici per la misura delle aree. Area di un poligono: formula di camminamento, formula di Gauss. Area di un poligono mediante coordinate polari.

-Saper eseguire un rilevo topografico a scopo agrimensorio. -Saper calcolare un’area, scegliendo la metodologia più opportuna.

1.2 DIVISIONE DELLE SUPERFICI AGRARIE

Premesse. Divisione di superfici triangolari: dividenti uscenti da un vertice, dividenti uscenti da un punto su un vertice, dividenti parallele ad un lato, dividenti perpendicolari ad un lato. Divisione di superfici quadrilatere: dividenti uscenti da un punto del confine.

-Saper eseguire una suddivisione di un triangolo o di un quadrilatero. -Saper effettuare divisioni di superfici, utilizzando le opportune procedure di rilievo.

1.3 SPOSTAMENTO E RETTIFICA DEI CONFINI

Premesse. Spostamento di confini fra terreni con valore unitario uguale: confine rettilineo uscente da un punto assegnato. Rettifica di confini bilaterali fra terreni con valore unitario uguale: confine rettilineo uscente da un punto assegnato.

-Saper eseguire lo spostamento e la rettifica di confini, scegliendo le procedure pratiche più opportune per effettuare in campagna tali operazioni. -Saper eseguire lo spostamento di un confine fra terreni con valore unitario uguale: confine rettilineo uscente da un punto assegnato. -Saper rettificare un confine bilatero.

FASE 2: MODULO 2: SPIANAMENTI

2.1 RAPPRESENTAZIONE ALTIMETRICA DEI TERRENI

Rappresentazione altimetrica del terreno: linee di livello, e piani quotati.

-Conoscere la teoria elementare delle proiezioni quotate.

2.2 SPIANAMENTO CON UN PIANO ORIZZONTALE DI QUOTA ASSEGNATA

Spianamento con un piano orizzontale di quota assegnata: calcolo delle quote rosse, determinazione dei punti di passaggio, calcolo dei volumi di sterro e di riporto.

-Saper calcolare il volume di un solido prismatico. -Acquisire i concetti di punto di passaggio e di quota rossa. -Saper eseguire uno spianamento con piano prefissato.

2.3 SPIANAMENTO CON UN PIANO ORIZZONTALE DI COMPENSO

Spianamento con un piano orizzontale di compenso: calcolo delle quote rosse, determinazione dei punti di passaggio, calcolo dei volumi di sterro e di riporto.

-Saper eseguire uno spianamento con piano di compenso.

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUINTA PNI TRADIZIONALE ELEMENTI DI COSTRUZIONI RURALI E DISEGNO RELATIVO

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PREREQUISITI Conoscenze Conoscere le unità di misura fondamentali (con multipli e sottomultipli). Conoscere le principali nozioni di fisica. Competenze Saper operare le equivalenze tra unità di misura fondamentali Saper operare nel piano cartesiano. Saper effettuare calcoli vettoriali. Capacità Padronanza delle convenzioni generali del disegno tecnico. Saper eseguire disegni in scala. FINALITÀ Far acquisire le conoscenze e le principali competenze proprie della disciplina. Nello specifico lo studio delle Costruzioni Rurali intende promuovere: 1. la comprensione di un progetto di un fabbricato rurale; 2. la comprensione degli usi per i quali la costruzione dovrà essere adibita; 3. la capacità di progettare ossia dimensionare semplici elementi strutturali. OBIETTIVI GENERALI 1. ACQUISIRE LE NOZIONI FONDAMENTALI DELLA STATICA. 2. SAPER VERIFICARE E PROGETTARE SEMPLICI ELEMENTI STRUTTURALI. 3. CONOSCERE GLI ELEMENTI DI EDILIZIA RURALE, I MATERIALI DA COSTRUZIONE E I NUOVI CRITERI

COSTRUTTIVI. 4. CONOSCERE I CARATTERI DISTRIBUTIVI DELLE STALLE PER BOVINE DA LATTE E PER SUINI.

FASE CONOSCENZE ABILITA’ FASE 1. : MODULO 1: ELEMENTI DI STATICA

1.1 FORZE, BARICENTRO, MOMENTO STATICO, MOMENTO D’INERZIA

Rappresentazione delle forze e operazioni su di esse. Coppia di forze. Momento di una forza. Composizione delle forze: sistema di forze complanari sulla stessa linea d’azione ma con versi e intensità diverse, sistemi di forze complanari concorrenti nello stesso punto, sistema di forze comunque disposte nel piano, sistema di forze complanari con linee d’azione parallele. Decomposizione di forze. Teorema di Varignon. Definizione di baricentro. Baricentro di figure omogenee regolari. Momento statico e momento d’inerzia. Determinazione analitica e grafica del baricentro di figure piane e composte. Calcolo del momento statico e del momento d’inerzia di figure elementari e semplici figure composte.

-Acquisire il concetto di forza e di momento di una forza. -Saper determinare la risultante di forze complanari. -Acquisire i concetti di baricentro, momento statico, momento d’inerzia. - Saper determinare baricentro e momento d’inerzia di figure piane elementari o ad esse riconducibili.

1.2 REAZIONI VINCOLARI, SOLLECITAZIONI E TENSIONI

Concetto di vincolo. Tipi di vincoli: il semplice appoggio, la cerniera, l’incastro.Concetto di strutture labili, isostatiche ed iperstatiche. Condizioni di equilibrio di una trave isostatica e ricerca delle reazioni vincolari. Le sollecitazioni interne: sforzo normale, flessione, taglio. Travi semplicemente appoggiate o incastrate: determinazione delle sollecitazioni interne e disegno dei corrispondenti diagrammi.

-Acquisire il concetto di vincolo ed i tipi di vincolo. -Saper calcolare le reazioni vincolari di travi isostatiche appoggiate o incastrate. Saper determinare i diagrammi dello sforzo normale, del taglio e del momento di travi isostatiche appoggiate o incastrate.

1.3 PROGETTO E VERIFICA Progetto e verifica di semplici elementi strutturali. -Saper progettare e verificare semplici elementi strutturali soggetti a stati di sollecitazione elementari.

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUINTA PNI TRADIZIONALE ELEMENTI DI COSTRUZIONI RURALI E DISEGNO RELATIVO

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FASE CONOSCENZE ABILITA’ FASE 2. : MODULO 2: COSTRUZIONI

2.1 I MATERIALI DA COSTRUZIONE

Proprietà fisico-meccaniche dei materiali. Le pietre naturali: rocce eruttive, sedimentarie, metamorfiche. I laterizi: mattoni pieni e forati, blocchi in termolaterizio, tavelle e tavelloni, laterizi per solai, laterizi per coperture. Il legno: proprietà, lavorazione, cenni sul legno lamellare. I leganti: calci aeree, calci idrauliche, cementi, gesso. Le malte: malta di calce aerea, malta di calce idraulica, malta di cemento e malta bastarda. Il calcestruzzo: composizione, lavorazione, parametri che influiscono sulla resistenza finale. Le caratteristiche fisico-meccaniche dei calcestruzzi. Calcestruzzi speciali. Il calcestruzzo armato: motivazione dell’impiego delle armature e loro posizionamento. Metalli: ghisa, acciaio, ferro. Principali usi dei prodotti siderurgici del ferro. Il vetro, le materie plastiche e i materiali isolanti: principali caratteristiche ed usi.

-Conoscere le caratteristiche dei materiali da costruzione e i loro impieghi.

2.2 ELEMENTI COSTITUTIVI DI UN FABBRICATO, STRUTTURE PREFABBRICATE

Fondazioni dirette: continue, isolate a plinti, a travi rovesce, a platea. Fondazioni indirette: pali battuti e trivellati. Murature: elementi caratteristici, murature portanti e non portanti. Solai: tipologie. Strutture di copertura: coperture a tetto, coperture piane. Scale: tipologie delle scale. Infissi: finestre e porte. Pavimentazioni interne ed esterne. Prefabbricazione in acciaio. Prefabbricazione in c.a.: precompressione con armatura pre-tesa, precompressione con armatura post-tesa. Schema a portale e principali elementi costitutivi: sottoplinti, plinti a bicchiere, pilastri, travi, elementi di copertura e pannelli di tamponamento.

-Conoscere gli elementi costitutivi di un fabbricato rurale. -Conoscere gli elementi caratteristici di una struttura prefabbricata. -Acquisire il concetto di precompressione.

FASE 3. : MODULO 3: COSTRUZIONI PER LA PRODUZIONE ZOOTECNICA

3.1 ELEMENTI DI BASE PER LA PROGETTAZIONE DI UN RICOVERO ZOOTECNICO

Generalità sulle costruzioni per la produzione zootecnica. -Conoscere gli elementi base per la progettazione di un ricovero zootecnico.

3.2 STALLE PER BOVINE DA LATTE

Stalle per bovine da latte: stabulazione fissa e stabulazione libera. Stabulazione fissa: caratteristiche dimensionali della posta, mangiatoia, rastrelliera, cunetta per l’allontanamento delle deiezioni, corsia di foraggiamento, corsia di servizio. Stabulazione libera: suddivisione della stalla in zone funzionali, zona di riposo, corsia di alimentazione, corsia di foraggiamento, corsia di servizio, paddock esterno. Locali accessori, impianti di mungitura, concimaie.

-Conoscere gli elementi-zone di una stalla per bovine da latte; -Saper dimensionare una stalla a stabulazione fissa o libera.

3.3 STALLE PER SUINI Stalle per suini: considerazioni generali, reparto fecondazione, reparto gestazione, reparto maternità, reparto post-svezzamento, reparto rimonta, reparto ingrasso.

-Conoscere gli elementi-zone di una stalla per suini.

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

PRIMA AGRARIA, AGROALIM. E

AGROINDUSTRIA TECNOLOGIE E TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE GRAFICA

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Il docente di “Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica” concorre a far conseguire allo studente, al termine del percorso quinquennale, risultati di apprendimento che lo mettono in grado di:

1. utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare; 2. padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della

persona, dell’ambiente e del territorio; 3. utilizzare, in contesti di ricerca applicata, procedure e tecniche per trovare soluzioni innovative e migliorative, in relazione ai

campi di propria competenza; 4. utilizzare gli strumenti culturali e metodologici acquisiti per porsi con atteggiamenti razionale, critico e responsabile di fronte alla

realtà, ai suoi fenomeni e ai suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente; 5. collocare le scoperte scientifiche e le innovazioni tecnologiche in una dimensione storico-culturale ed etica, nella consapevolezza

della storicità dei saperi.

Primo biennio

Ai fini del raggiungimento dei risultati di apprendimento sopra riportati in esito al percorso quinquennale, nel primo biennio il docente persegue, nella propria azione didattica ed educativa, l’obiettivo prioritario di far acquisire allo studente le competenze di base attese alla conclusione dell’obbligo di istruzione, di seguito richiamate:

• analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico;

• osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e complessità.

L’articolazione dell’insegnamento di “Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica” in conoscenze e abilità è di seguito indicata quale orientamento per la progettazione didattica del docente in relazione alle scelte compiute nell’ambito della programmazione collegiale del Consiglio di classe.

Il docente definisce un percorso di apprendimento che consente allo studente di acquisire progressivamente l’abilità rappresentativa in ordine all’uso degli strumenti e dei metodi di visualizzazione, per impadronirsi dei linguaggi specifici per l’analisi, l’interpretazione e la rappresentazione della realtà, tenendo conto dell’apporto delle altre discipline scientifico-tecnologiche.

Gli studenti sono guidati ad una prima conoscenza dei materiali, delle relative tecnologie di lavorazione e del loro impiego, ai criteri organizzativi propri dei sistemi di ‘oggetti,’ (edilizi, industriali, impiantistici, territoriali…) in modo da acquisire le necessarie competenze di rappresentazione da sviluppare nel triennio d’indirizzo.

L’uso di mezzi tradizionali e informatici, di procedure di strutturazione e di organizzazione degli strumenti, di linguaggi digitali, è da ritenersi fondamentale per l’acquisizione delle varie abilità e competenze.

Conoscenze Abilità

Leggi della teoria della percezione.

Norme, metodi, strumenti e tecniche tradizionali e informatiche per la rappresentazione grafica.

Linguaggi grafico, infografico, multimediale e principi di modellazione informatica in 2D e 3D.

Teorie e metodi per il rilevamento manuale e strumentale.

Metodi e tecniche di restituzione grafica spaziale nel rilievo di oggetti complessi con riferimento ai materiali e alle relative tecnologie di lavorazione.

Metodi e tecniche per l'analisi progettuale formale e procedure per la progettazione spaziale di oggetti complessi.

Usare i vari metodi e strumenti nella rappresentazione grafica di figure geometriche, di solidi semplici e composti.

Applicare i codici di rappresentazione grafica dei vari ambiti tecnologici.

Usare il linguaggio grafico, infografico, multimediale, nell'analisi della rappresentazione grafica spaziale di sistemi di oggetti (forme, struttura, funzioni, materiali).

Utilizzare le tecniche di rappresentazione, la lettura, il rilievo e l'analisi delle varie modalità di rappresentazione.

Utilizzare i vari metodi di rappresentazione grafica in 2D e 3D con strumenti tradizionali ed informatici.

Progettare oggetti, in termini di forme, funzioni, strutture, materiali e rappresentarli graficamente utilizzando strumenti e metodi tradizionali e multimediali.

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PRIMA AGRARIA, AGROALIM. E

AGROINDUSTRIA TECNOLOGIE E TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE GRAFICA

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FINALITA’ Conoscere le modalità e gli scopi delle rappresentazioni grafiche. Nello specifico lo studio delle tecnologie e delle tecniche di rappresentazione grafica intende promuovere: 1. La risoluzione grafica di problemi geometrici. 2. Uso corretto degli strumenti tradizionali del Disegno. 3. Uso del Disegno come strumento di rilievo e rappresentazione. PREREQUISITI Conoscenze Conoscenze elementari di geometria piana e solida, di disegno strumentale e di metrologia. Competenze Saper effettuare semplici misure. Capacità Capacità espressive di base, sia linguistiche sia grafiche. Capacità di osservare ed analizzare semplici figure piane e solide. OBIETTIVI GENERALI 1. Conoscenza dei principali strumenti tecnici per il disegno. 2. Capacità di utilizzare correttamente i principali strumenti tradizionali ed informatici utilizzati per il disegno

tecnico. 3. Capacità di realizzare disegni con buon livello di precisione. 4. Capacità di espressione grafica del pensiero tecnico e professionale secondo le disposizioni della normativa

vigente. 5. Conoscenza dei software utilizzati nel disegno tecnico e dimestichezza nel loro utilizzo.

ATTIVITÀ CONOSCENZE ABILITA’ U.D. 1 COSTRUZIONI GEOMETRICHE.

1.1 NOMENCLATURA E STRUMENTI

Attrezzi, strumenti e materiali per il disegno. Norme di unificazione: formati dei fogli da disegno, scale normalizzate, sistemi di quotatura. Nomenclature e definizioni: punto, retta, semiretta, segmento, linee, piano, angolo, triangoli, quadrilateri, poligoni, poligoni regolari, circonferenza.

- Apprendere le norme fondamentali del disegno (1C).

- Usare correttamente gli strumenti per il disegno (1A, 1C).

PRESENTAZIONE del SOFTWARE (Laboratorio). Disegno assistito dal calcolatore: storia e vantaggi, principali utilizzi. Tipi di immagine: bitmap e vettoriale.

- Apprendere i vantaggi derivati dall’utilizzo dei software CAD (Laboratorio) (1C, 3H).

1.2 COSTRUZIONI ELEMENTARI

Costruzioni geometriche: asse di un segmento, divisione di un segmento in parti uguali, perpendicolare ad una retta, bisettrice di un angolo, divisione di un angolo retto in tre parti uguali, costruzione di triangoli.

- Risolvere graficamente i problemi geometrici che interessano le applicazioni tecniche (1A).

- Impostare il disegno in modo razionale (1A, 1C).

LABORATORIO AUTOCAD. Utilizzo software Autocad: Area di lavoro, gestione dei file, unità di misura e coordinate cartesiane e polari. Barre di stato e degli strumenti, creazione e salvataggio di piccoli progetti in coordinate polari e cartesiane.

- Interfacciarsi correttamente con il software Autocad (1A, 1C, 3H).

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PRIMA AGRARIA, AGROALIM. E

AGROINDUSTRIA TECNOLOGIE E TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE GRAFICA

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ATTIVITÀ CONOSCENZE ABILITA’

1.3 COSTRUZIONE DI POLIGONI REGOLARI

Costruzione di poligoni regolari: costruzione di un triangolo, di un quadrato, di un pentagono, di un esagono, di un ottagono inscritti in una circonferenza di raggio dato; costruzione di un triangolo, di un quadrato, di un pentagono, di un esagono, di un ottagono dato il lato; regole generali per la costruzione di poligoni regolari inscritti in una circonferenza o dato il lato.

- Riuscire a realizzare poligoni regolari (1A, 1C, 1E).

LABORATORIO AUTOCAD. Comandi principali del software Autocad e layer. Linea, Polilinea, Arco, Cerchio, Ellisse, Zoom. Gestione dei livelli.

- Realizzare semplici progetti utilizzando il software Autocad con gli strumenti conosciuti e impaginarli in modo chiaro e intuitivo sui layer necessari (3H).

1.4 COSTRUZIONE DI CURVE POLICENTRICHE E CONICHE

Costruzione di ovale, ovolo, spirale, ellisse,iperbole,parabola.

- Comprendere le caratteristiche e le definizioni delle curve policentriche e delle curve coniche (1A, 1C, 1E).

1.5 I RACCORDI Metodi per disegnare raccordi con curve di raggio assegnato tra linee perpendicolari ed oblique.

- Conoscere le modalità di raccordo tra linee perpendicolari e oblique con curve aventi raggio assegnato (1A, 1C, 1E).

- Saper interpretare e riprodurre disegni di figure contenenti raccordi circolari (1A, 1C).

LABORATORIO AUTOCAD. Utilizzo comando “raccorda”: disegnare raccordi con curve di raggio assegnato tra linee perpendicolari ed oblique.

- Conoscere le modalità di raccordo tra linee perpendicolari e oblique con curve aventi raggio assegnato utilizzando il software Autocad (1A, 1C, 3H).

- Saper interpretare e riprodurre disegni di figure contenenti raccordi circolari (3H).

U.D. 2 SCALE DI PROPORZIONE, SOLIDI GEOMETRICI E LORO SVILUPPO.

2.1 SCALE NUMERICHE E GRAFICHE

Scale numeriche di riduzione ed ingrandimento. Scale grafiche. Rappresentazione di un’aula scolastica in scala.

- Acquisire il concetto di scala di proporzione (1A, 1C, 1E).

- Riuscire a calcolare le dimensioni reali di un oggetto rappresentato in un disegno con scala di rappresentazione assegnata (1A, 1C).

LABORATORIO AUTOCAD. MODIFICARE gli STILI degli OGGETTI. Impostare tipi di linea differenti in base al loro utilizzo, modificare la scala dei progetti. ALTRI COMANDI INDISPENSABILI per il DISEGNO e la PROGETTAZIONE. Poligoni regolari, gli Snap, Allunga, Unisci, Spezza, Stira, Copia, ecc.

- Saper disegnare e modificare figure geometriche / progetti ottimizzando i tempi (Laboratorio) (1A, 3H).

2.2 SOLIDI GEOMETRICI E LORO SVILUPPO

Cubo, tetraedro, parallelepipedo, prismi, piramide, solidi di rotazione e loro sviluppo.

- Saper osservare i corpi solidi e riuscire a determinare il loro sviluppo (1A, 1C, 1E).

LABORATORIO AUTOCAD. Quotature. Gestione delle quote in parallelo, serie, di raggi / diametri utilizzando il programma Autocad.

- Saper quotare correttamente un progetto (Laboratorio) (1A, 1E, 3H).

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PRIMA AGRARIA, AGROALIM. E

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ATTIVITÀ CONOSCENZE ABILITA’

U.D. 3 PROIEZIONI ORTOGONALI.

3.1 GEOMETRIA DESCRITTIVA

Cenni di geometria descrittiva. Piano orizzontale, piano verticale, piano laterale. Rappresentazione del punto, del piano, della retta.

- Capire il concetto delle proiezioni ortogonali (1A, 1C, 1E).

LABORATORIO AUTOCAD. LA STAMPA di un DISEGNO. Impostazione dei limiti di stampa, impostazione della stampante.

- Stampare su carta un progetto (3H).

3.2 PROIEZIONI DI FIGURE PIANE

Proiezioni ortogonali di figure piane. - Saper rappresentare figure piane

in proiezioni ortogonali (1A, 1C, 1E).

LABORATORIO AUTOCAD. PROIEZIONI di FIGURE PIANE utilizzando il programma Autocad.

- Saper rappresentare figure piane in proiezioni ortogonali con il Software (1A, 1E, 3H, 3I).

3.3 PROIEZIONI ORTOGONALI DI SOLIDI

Proiezioni ortogonali di solidi. - Saper rappresentare oggetti solidi

in proiezioni ortogonali (1A, 1C, 1E).

LABORATORIO AUTOCAD. PROIEZIONI ortogonali di SOLIDI utilizzando il programma Autocad.

- Saper rappresentare oggetti solidi in proiezioni ortogonali con il Software (1A, 1E, 3H, 3I).

3.4 PROIEZIONI ORTOGONALI DI GRUPPI DI SOLIDI

Proiezioni ortogonali di gruppi di solidi. - Saper rappresentare gruppi di oggetti

solidi in proiezioni ortogonali (1A, 1C, 1E).

LABORATORIO AUTOCAD. PROIEZIONI ortogonali di GRUPPI di SOLIDI utilizzando il programma Autocad.

- Saper rappresentare gruppi di oggetti solidi in proiezioni ortogonali con il Software (1A, 1E, 3H, 3I).

3.5 SCALE DI RAPPRESENTAZIONE

Scale di rappresentazione: scale di ingrandimento e scale di riduzione.

- Saper riprodurre un disegno in scala assegnata. Saper riprodurre un disegno in scala opportuna (1A, 1C, 1E).

3.6 PROIEZIONI ORTOGONALI DI GRUPPI DI SOLIDI SEZIONATI

Proiezioni ortogonali di sezioni di solidi sezionati. - Saper rappresentare gruppi di oggetti

solidi sezionati in proiezioni ortogonali (1A, 1C, 1E).

LABORATORIO AUTOCAD. PROIEZIONI di GRUPPI di SOLIDI SEZIONATI utilizzando il programma Autocad.

- Saper rappresentare gruppi di oggetti solidi sezionati in proiezioni ortogonali con il Software (1A, 1C, 1E, 3H, 3I).

N.B. Gli Obiettivi minimi di apprendimento sono scritti in grassetto. TIPOLOGIE DI VERIFICHE 1° Quadrimestre Verifiche grafiche utilizzando metodi tradizionali (fogli, matite, squadre, righe, compasso, goniometro ecc.) su: - Utilizzo strumenti di disegno. - Rappresentazione di triangoli e loro proprietà. - Rappresentazione di poligoni regolari data la misura del lato. - Rappresentazione di poligoni regolari inscritti in circonferenze dato il raggio. - Rappresentazione di curve policentriche e coniche. - Disegno di semplici figure in cui è necessario utilizzare raccordi. Verifiche di laboratorio utilizzando i computer e software AUTOCAD, su: - Squadratura del foglio. - Disegno del cartiglio e utilizzo dei principali comandi. - Disegno di poligoni regolari. - Disegni con raccordi.

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

PRIMA AGRARIA, AGROALIM. E

AGROINDUSTRIA TECNOLOGIE E TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE GRAFICA

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2° Quadrimestre Verifiche grafiche utilizzando metodi tradizionali (fogli, matite, squadre, righe, compasso, goniometro ecc.) su: - Proiezioni ortogonali di solidi semplici. - Proiezioni ortogonali di solidi complessi. - Proiezioni ortogonali di gruppi di solidi. - Proiezioni ortogonali di oggetti da riprodurre in scala assegnata ed in scala opportuna. - Sezione di solidi. Verifiche di laboratorio utilizzando i computer e software AUTOCAD, su: - Proiezioni ortogonali di solidi semplici. - Proiezioni ortogonali di solidi complessi. - Proiezioni ortogonali di gruppi di solidi. - Sezione di solidi. GRIGLIE DI VALUTAZIONE VOTO PARAMETRI DI VALUTAZIONE OBIETTIVO

1 - 3 COMPLETAMENTO DISEGNO - Disegno solo abbozzato.

GRAFICA

- Il disegno si presenta sporco. - Nessuna distinzione tra le linee di costruzione e le linee finali. - Nessuna capacità di utilizzo corretto degli strumenti del disegno

(matite poco affilate, matite non corrette, linee non uniformi ecc.). PRECISIONE - Disegno molto impreciso e/o sbagliato.

4 – 5 COMPLETAMENTO DISEGNO - Disegno incompleto.

GRAFICA

- Il disegno si presenta sporco. - Poca distinzione tra le linee di costruzione e le linee finali. - Poca capacità nell’utilizzo corretto degli strumenti del disegno (matite

poco affilate, matite non corrette, ecc.).

PRECISIONE - Il disegno presenta imprecisioni ed errori nella modalità di rappresentazione.

6 COMPLETAMENTO DISEGNO - Disegno ha raggiunto gli obiettivi minimi previsti dal Syllabus.

GRAFICA

- Il disegno si presenta un pò disordinato. - Deve essere migliorata la distinzione tra le linee di costruzione e le

linee finali. - Le scritte sono eseguite in modo abbastanza ordinato e chiaro.

PRECISIONE

- Il disegno presenta qualche imprecisioni e qualche errore nella modalità di rappresentazione richiesta.

- Le linee sono eseguite prendendo come riferimento la squadratura del foglio.

7 - 8 COMPLETAMENTO DISEGNO - Il disegno è stato eseguito completamente; vi sono tuttavia piccole mancanze e/o inprecisioni.

GRAFICA - Il disegno si presenta ordinato. - Buona la distinzione tra le linee di costruzione e le linee finali. - Buon utilizzo degli strumenti di disegno.

PRECISIONE

- Il disegno presenta qualche imprecisioni e qualche errore nella modalità di rappresentazione richiesta.

- Le linee sono eseguite prendendo come riferimento la squadratura del foglio.

- Buona conoscenza delle caratteristiche geometriche di quanto rappresentato.

- La rappresentazione è stata eseguita rispettando abbastanza le norme tecniche unificate.

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

PRIMA AGRARIA, AGROALIM. E

AGROINDUSTRIA TECNOLOGIE E TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE GRAFICA

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VOTO PARAMETRI DI VALUTAZIONE OBIETTIVO

9 - 10 COMPLETAMENTO DISEGNO - Il disegno è stato eseguito completamente secondo tutte le aspettative del docente.

GRAFICA

- Il disegno si presenta ordinato. - Perfetta la distinzione tra le linee di costruzione e le linee finali (il

disegno sembra fatto con la china). - Ottimo utilizzo degli strumenti di disegno.

PRECISIONE

- Il disegno risulta perfetto ed in linea con quanto richiesto. - Le linee sono eseguite prendendo come riferimento la squadratura del

foglio. - Ottima conoscenza delle caratteristiche geometriche di quanto

rappresentato. - La rappresentazione è stata eseguita nel pieno rispetto delle norme

tecniche unificate.

Approvazione del Gruppo Disciplinare in base alle “LINEE GUIDA per il passaggio al nuovo ordinamento (D.P.R. 15 marzo 2010, articolo 8, comma 3)”.

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

SECONDA AGRARIA, AGROALIM. E

AGROINDUSTRIA TECNOLOGIE E TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE GRAFICA

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FINALITÀ Conoscere le modalità e gli scopi delle rappresentazioni grafiche. Nello specifico lo studio delle tecnologie e delle tecniche di rappresentazione grafica intende promuovere:

- La rappresentazione di figure tridimensionali e corretta interpretazione delle loro dimensioni con tecnologie tradizionali e con sistemi informatici;

- Conoscenza elementare dei materiali utilizzati nelle costruzioni e delle relative tecnologie di lavorazione in modo da acquisire le necessarie competenze da sviluppare nel triennio successivo;

- Elementi di rappresentazione e progettazione di fabbricati rurali utilizzando sia tecnologie tradizionali che utilizzando tecnologie informatiche.

PREREQUISITI Conoscenze Conoscenze elementari di geometria piana e solida, di disegno strumentale e di metrologia. Competenze Saper effettuare semplici misure. Saper utilizzare gli strumenti del disegno sia tradizionali che informatici. Saper disegnare poligoni regolari. Saper rappresentare figure tridimensionali con il metodo delle proiezioni ortogonali. Capacità Capacità espressive di base, sia linguistiche che grafiche. Capacità di osservare ed analizzare semplici figure piane e solide. Capacità di rappresentare poligoni regolari. Capacità di rappresentare ed interpretare figure tridimensionali in proiezione ortogonale. OBIETTIVI GENERALI Conoscenze Conoscenze elementari di geometria piana e solida, di disegno strumentale e di metrologia. Conoscenze di base sui materiali utilizzati nelle costruzioni. Conoscenze di base su i principi di progettazione di edifici rurali. Competenze Saper effettuare semplici misure. Saper utilizzare gli strumenti del disegno sia tradizionali che informatici. Saper disegnare poligoni regolari. Saper rappresentare figure tridimensionali con il metodo delle proiezioni ortogonali. Saper riconoscere i materiali utilizzati nelle costruzioni e le loro applicazioni. Sapere rappresentare correttamente semplici edifici rurali. Capacità Capacità espressive di base, sia linguistiche che grafiche. Capacità di interpretazione di un disegno tecnico. Capacità di utilizzare software per il disegno informatizzato. Capacità di osservare ed analizzare semplici figure piane e solide. Capacità di rappresentare ed interpretare figure tridimensionali in proiezione ortogonale sia con metodi tradizionali che con sistemi informatici. Capacità di rappresentare ed interpretare figure tridimensionali in proiezione assonometrica. Capacità di rappresentare ed interpretare edifici rurali.

Page 186: Pag. QQQQ I.S. “STROZZI” PALIDANO SYLLABUS650-A Ed. 4 del 10/04/2012 SYLLABUS ISTITUTO TECNICO ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO Pag. 1 di 246 Istituto

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ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

SECONDA AGRARIA, AGROALIM. E

AGROINDUSTRIA TECNOLOGIE E TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE GRAFICA

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

ATTIVITÀ CONOSCENZE ABILITA’

UD 1 RIPASSO COSTRUZIONE POLIGONI REGOLARI.

1.1 RIPASSO.

Costruzione di poligoni regolari: costruzione di un triangolo, di un quadrato, di un pentagono, di un esagono, di un ottagono inscritti in una circonferenza di raggio dato; costruzione di un triangolo, di un quadrato, di un pentagono, di un esagono, di un ottagono dato il lato; regole generali per la costruzione di poligoni regolari inscritti in una circonferenza dato il lato.

- Riuscire a realizzare poligoni regolari (1A, 1C, 1E, 3I).

UD 2 ASSONOMETRIE.

2.1 GENERALITÀ E TIPOLOGIE

Generalità e classificazione dei vari tipi di assonometrie. Esempi di assonometrie: isometrica, monometrica, planometrica e cavaliera di solidi. Esempi di assonometrie: isometrica, monometrica, planometrica e cavaliera di gruppi di solidi.

- Conoscere e capire il concetto generale di assonometria (1C, 1E, 3I).

- Saper rappresentare solidi elementari (cubo, parallelepipedi, prismi) in assonometrie isometrica, monometrica, planometrica e cavaliera (1C, 1E, 3I).

- Saper rappresentare gruppi di solidi e solidi complessi in assonometrie isometrica, monometrica, planometrica e cavaliera (1C, 1E, 3I).

LABORATORIO AUTOCAD Rappresentazione in assonometria isometrica, Cavaliera, monometrica di solidi con sistemi informatici (Autocad); Rappresentazione in assonometria isometrica, Cavaliera, monometrica di gruppi di solidi con sistemi informatici (Autocad).

- Saper rappresentare solidi elementari (cubo, parallelepipedi, prismi) in assonometrie isometrica, monometrica, planometrica e cavaliera utilizzando il programma Autocad (1A, 1C, 1E, 2F, 3H).

- Saper rappresentare gruppi di solidi e solidi complessi in assonometrie isometrica, monometrica, planometrica e cavaliera, utilizzando il programma Autocad (1A, 1C, 1E, 3H).

Rappresentazione in proiezione assonometrica di un solido tridimensionale rappresentato in proiezione ortogonale e viceversa.

- Saper rappresentare un solido in proiezione assonometrica partendo da un solido rappresentato in proiezione ortogonale e viceversa (1A, 1C, 1E, 2F, 3H).

- Saper interpretare correttamente un disegno (1A, 1C, 1E, 2F, 3H).

UD 3 RAPPRESENTAZIONE DI UN FABBRICATO.

3.1 CONVENZIONI Convenzioni adottate nelle rappresentazioni di edifici.

- Conoscere le convenzioni nelle rappresentazioni di edifici (1A, 1C).

3.2 PIANTE

Rappresentazione dei diversi piani di un fabbricato, indicazione delle misure, modi di rappresentazione di porte e finestre, rappresentazione di una scala.

- Saper rappresentare un edificio in scala (1A, 1C, 1E, 3I).

LABORATORIO AUTOCAD Rilievo della classe e/o parte di un edificio.

- Saper rappresentare la classe e/o parte di un edificio con Autocad (1A, 1C, 1E, 3H, 3I).

3.3 SEZIONI E PROSPETTI

Prospetti: rappresentazione del terreno, delle aperture e della copertura. Sezioni: rappresentazione delle fondazioni, del blocco di pavimentazione, dei solai intermedi e della copertura.

- Saper rappresentare i prospetti di un edificio (1A, 1C, 1E, 3I).

- Saper interpretare una sezione di un edificio (1A, 1C, 1E, 3I).

LABORATORIO AUTOCAD Creazione dei blocchi. Rappresentazione completa di un fabbricato ad uso civile (piante, prospetti, sezioni, assonometrie) utilizzando AUTOCAD.

- Saper creare un blocco e saper creare un file contenente un blocco, saper inserire un blocco con Autocad (1A, 1C, 1E, 3I).

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

SECONDA AGRARIA, AGROALIM. E

AGROINDUSTRIA TECNOLOGIE E TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE GRAFICA

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QQQQ

ATTIVITÀ CONOSCENZE ABILITA’

3.4 MATERIALI E PARTI COSTITUTIVE DELL’EDIFICIO

Generalità sui materiali utilizzati in edilizia: laterizi, calcestruzzo, marmi, isolanti, legnami. Le murature, i serramenti, gli impianti.

- Saper distinguere i vari materiali che costituiscono un edificio, serramenti, impianti, parti strutturali (1A, 1C, 1E).

3.5 ELEMENTI DI EDILIZIA RURALE

Ricoveri per bovini, stalle, sili, cunette, sili verticali e orizzontali.

- Conoscere le principali tipologie di edifici in edilizia rurale (1A, 1C, 1E).

Rappresentazione di fabbricati ad uso agricolo (piante, prospetti). Rappresentazione di fabbricati ad uso agricolo (sezioni, assonometrie). Disegno di ricoveri per bovini, stalle, sili, cunette, sili verticali e orizzontali.

- Saper disegnare ricoveri per bovini, stalle, sili, cunette, sili verticali e orizzontali (1A, 1C, 1E, 2F, 3I).

LABORATORIO AUTOCAD Rappresentazione di fabbricati ad uso agricolo (piante, prospetti) utilizzando il programma Autocad. Rappresentazione di fabbricati ad uso agricolo (sezioni, assonometrie) utilizzando il programma Autocad. Disegno di ricoveri per bovini, stalle, sili, cunette, sili verticali e orizzontali.

- Saper disegnare ricoveri per bovini, stalle, sili, cunette, sili verticali e orizzontali utilizzando il programma Autocad (1A, 1C, 1E, 2F, 3H, 3I).

LABORATORIO AUTOCAD Disegno 3D: definizione di entità mediante tre coordinate, filtraggio delle coordinate, UCS, finestre nello spazio carta.

- Saper disegnare con la modellazione solida in visualizzazione 3D utilizzando il programma Autocad (1A, 1C, 1E, 2F, 3H, 3I).

N.B. Gli obiettivi minimi di apprendimento sono scritti in grassetto. TIPOLOGIE DI VERIFICHE 1° Quadrimestre Verifiche grafiche utilizzando metodi tradizionali ( fogli, matite, squadre, righe, compasso, goniometro ecc.) su: - Proiezioni assonometriche di solidi semplici; - Proiezioni assonometriche di solidi complessi; - Proiezioni assonometriche di gruppi di solidi; Verifiche orali su: - proprietà dei materiali utilizzati nelle costruzioni e loro utilizzi nelle costruzioni. Verifiche di laboratorio utilizzando i computer e software AUTOCAD, su: - Proiezioni assonometriche di solidi semplici; - Proiezioni assonometriche di solidi complessi; - Proiezioni assonometriche di gruppi di solidi; 2° Quadrimestre Verifiche grafiche utilizzando metodi tradizionali (fogli, matite, squadre, righe, compasso, goniometro ecc.) su: - Rappresentazione stalla per bovini a stabulazione fissa e a stabulazione libera; - Rappresentazione di stalle per suini; - Rappresentazione sili, cunette, sili verticali e orizzontali Verifiche orali su: - Principali caratteristiche delle stalle per bovini a stabulazione fissa e a stabulazione libera; - Principali caratteristiche delle stalle per suini; - Principali caratteristiche di sili, cunette, sili verticali e orizzontali Verifiche di laboratorio utilizzando i computer e software AUTOCAD, su: - Rappresentazione stalla per bovini a stabulazione fissa e a stabulazione libera; - Rappresentazione di stalle per suini; - Rappresentazione sili, cunette, sili verticali e orizzontali

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

SECONDA AGRARIA, AGROALIM. E

AGROINDUSTRIA TECNOLOGIE E TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE GRAFICA

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

GRIGLIE DI VALUTAZIONE VOTO PARAMETRI DI VALUTAZIONE OBIETTIVO

1 - 3 COMPLETAMENTO DISEGNO - Disegno solo abbozzato.

GRAFICA

- Il disegno si presenta sporco. - Nessuna distinzione tra le linee di costruzione e le linee finali. - Nessuna capacità di utilizzo corretto degli strumenti del disegno

(matite poco affilate, matite non corrette, linee non uniformi ecc.). PRECISIONE - Disegno molto impreciso e/o sbagliato.

4 – 5 COMPLETAMENTO DISEGNO - Disegno incompleto.

GRAFICA

- Il disegno si presenta sporco. - Poca distinzione tra le linee di costruzione e le linee finali. - Poca capacità nell’utilizzo corretto degli strumenti del disegno (matite

poco affilate, matite non corrette, ecc.).

PRECISIONE - Il disegno presenta imprecisioni ed errori nella modalità di rappresentazione.

6 COMPLETAMENTO DISEGNO - Disegno ha raggiunto gli obiettivi minimi previsti dal Syllabus.

GRAFICA

- Il disegno si presenta un pò disordinato. - Deve essere migliorata la distinzione tra le linee di costruzione e le

linee finali. - Le scritte sono eseguite in modo abbastanza ordinato e chiaro.

PRECISIONE

- Il disegno presenta qualche imprecisioni e qualche errore nella modalità di rappresentazione richiesta.

- Le linee sono eseguite prendendo come riferimento la squadratura del foglio.

7 - 8 COMPLETAMENTO DISEGNO - Il disegno è stato eseguito completamente; vi sono tuttavia piccole mancanze e/o imprecisioni.

GRAFICA - Il disegno si presenta ordinato. - Buona la distinzione tra le linee di costruzione e le linee finali. - Buon utilizzo degli strumenti di disegno.

PRECISIONE

- Il disegno presenta qualche imprecisioni e qualche errore nella modalità di rappresentazione richiesta.

- Le linee sono eseguite prendendo come riferimento la squadratura del foglio.

- Buona conoscenza delle caratteristiche geometriche di quanto rappresentato.

- La rappresentazione è stata eseguita rispettando abbastanza le norme tecniche unificate.

9 - 10 COMPLETAMENTO DISEGNO - Il disegno è stato eseguito completamente secondo tutte le aspettative del docente.

GRAFICA

- Il disegno si presenta ordinato. - Perfetta la distinzione tra le linee di costruzione e le linee finali (il

disegno sembra fatto con la china). - Ottimo utilizzo degli strumenti di disegno.

PRECISIONE

- Il disegno risulta perfetto ed in linea con quanto richiesto. - Le linee sono eseguite prendendo come riferimento la squadratura del

foglio. - Ottima conoscenza delle caratteristiche geometriche di quanto

rappresentato. - La rappresentazione è stata eseguita nel pieno rispetto delle norme

tecniche unificate.

Approvazione del Gruppo Disciplinare in base alle

“LINEE GUIDA per il passaggio al nuovo ordinamento (D.P.R. 15 marzo 2010, articolo 8, comma 3)”.

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

TERZA CERERE UNITARIO TOPOGRAFIA ED ELEMENTI DI COSTRUZIONI

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

PREREQUISITI Conoscenze Conoscere le unità di misura fondamentali per lunghezze, aree, volumi e angoli usate in topografia. Conoscere le principali nozioni di algebra e geometria analitica. Conoscere i concetti base della trigonometria. Conoscere i principi di geodesia e campo operativo. Competenze Saper operare con le unità di misura degli angoli e delle lunghezze. Saper applicare le formule della trigonometria. Saper operare nel piano cartesiano e saper trasformare coordinate cartesiane in polari e viceversa. Saper risolvere le equazioni di 1° e di 2° grado e sistemi di 1° grado. Saper risolvere triangoli rettangoli. Capacità Saper distinguere grandezze fisiche, ordini di grandezza ed unità di misura. Saper utilizzare gli strumenti di misura di lunghezza e di angoli più diffusi. Capacità di calcolo a catena usando le calcolatrici scientifiche. FINALITA’ Far acquisire le conoscenze e le principali competenze proprie della disciplina. Nello specifico lo studio della topografia intende promuovere: 1 la comprensione dei procedimenti specifici del rilievo topografico; 2 l’acquisizione di un corpo organico di conoscenze e di metodi atti ad una adeguata pratica professionale; 3 la capacità di eseguire e risolvere semplici problemi e rilievi topografici. OBIETTIVI GENERALI 1. CONOSCERE IL CAMPO D’IMPIEGO ED I LIMITI OPERATIVI DEGLI STRUMENTI BASILARI DELLA

TOPOGRAFIA. 2. SAPER UTILIZZARE I CONCETTI ESSENZIALI DELLA TRIGONOMETRIA IN APPLICAZIONI DI VARIA

NATURA, SOPRATTUTTO NELLA RISOLUZIONE DEI TRIANGOLI E DEI QUADRILATERI. 3. SAPER SCEGLIERE IL METODO DI RILIEVO PIÙ APPROPRIATO IN FUNZIONE DEL TIPO DI PROBLEMA

DA AFFRONTARE E DELLA MORFOLOGIA DELL’OGGETTO. 4. SAPER ESEGUIRE UN RILIEVO TOPOGRAFICO A SCOPO AGRIMENSORIO. 5. CONOSCERE I PRINCIPALI METODI DI DETERMINAZIONE DELLE AREE DI SUPERFICI. 6. SAPER EFFETTUARE DIVISIONI DI SUPERFICI DI VALORE UNITARIO UGUALI. 7. SAPER ESEGUIRE LO SPOSTAMENTO E LA RETTIFICA DI CONFINI. 8. SAPER ESEGUIRE UNO SPIANAMENTO CON PIANO ORIZZONTALE PREFISSATO O DI COMPENSO. 9. ACQUISIRE IL LINGUAGGIO SPECIFICO, CORRETTO ED ESAURIENTE DELLA DISCIPLINA

FASE CONOSCENZE ABILITA’ U.D. 1 TRIGONOMETRIA PIANA

1.1 RICHIAMI DI TRIGONOMETRIA, RISOLUZIONE TRIANGOLI.

Il sistema internazionale di unità di misura. Unità di misura per lunghezze, aree e volumi. Unità di misura per gli angoli: sistema sessagesimale, sistema sessadecimale, sistema centesimale, sistema assoluto. Conversioni angolari. Risoluzione dei triangoli rettangoli. Relazioni tra lati e angoli di un triangolo qualunque. Teorema dei seni. Teorema di Carnot. Criteri per risolvere i triangoli qualunque. Area dei triangoli.

-Saper risolvere i triangoli rettangoli. -Saper risolvere i triangoli qualunque. -Saper determinare l’area dei triangoli.

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

TERZA CERERE UNITARIO TOPOGRAFIA ED ELEMENTI DI COSTRUZIONI

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

FASE CONOSCENZE ABILITA’

1.2 RISOLUZIONE QUADRILATERI.

Criteri per risolvere i quadrilateri. Area dei quadrilateri. Primi problemi topografici.

-Saper riconoscere gli elementi necessari alla soluzione dei quadrilateri. -Saper risolvere i quadrilateri. -Saper determinare l’area dei quadrilateri.

1.3 SISTEMI DI RIFERIMENTO TOPOGRAFICI.

Sistemi di riferimento topografici: coordinate cartesiane, coordinate polari. Trasformazione di coordinate da polari a cartesiane e viceversa. Angolo di direzione di un lato. Distanza tra due punti di coordinate cartesiane note. Risoluzione delle figure piane assegnate a mezzo delle coordinate cartesiane o polari dei vertici.

-Saper trasformare coordinate polari in cartesiane e viceversa. -Saper risolvere i poligoni con le tecniche relative all’uso delle coordinate. -Saper calcolare gli angoli di direzione.

U.D. 2 METODI E STRUMENTI DELLE MISURE TOPOGRAFICHE

2.1 SEGNALI , MIRE E STRUMENTI SEMPLICI.

I segnali. Le mire. Strumenti e dispositivi semplici. Il filo a piombo. Il piombino ottico. I longimetri. La livella sferica. La livella torica. Lo squadro agrimensorio. Lo squadro graduato. Il nonio. Semplici problemi risolvibili con l’uso dello squadro e di longimetri.

-Saper riconoscere i modi per materializzare i punti sul terreno. -Conoscere le caratteristiche di alcuni strumenti semplici.

2.2 MISURA DEGLI ANGOLI.

Definizione di angolo orizzontale e di angolo verticale. Il teodolite e il tacheometro: elementi costitutivi. Condizioni di rettifica del teodolite: verticalità dell’asse primario, adattamento alla vista. Stazionamento dello strumento. Condizioni di costruzione di un teodolite(cenni). Determinazione degli angoli dalle misure topografiche di campagna. Misura degli angoli orizzontali e verticali.

-Saper individuare le parti essenziali di un goniometro. -Acquisire il concetto di angolo orizzontale e verticale. -Saper determinare gli angoli dalle misure topografiche di campagna.

2.3 MISURA DELLE DISTANZE.

Generalità. Distanza topografica, orizzontale, inclinata. Strumenti per la misura diretta delle distanze: triplometri, cordelle metriche. Cause di errore nella misura diretta delle distanze. Misura indiretta delle distanze: metodo ad angolo parallattico costante e metodo ad angolo parallattico variabile. La misura della distanza con apparati elettronici.

-Saper scegliere lo strumento adeguato in funzione del risultato da eseguire. -Saper misurare le distanze in modo diretto ed in modo indiretto.

2.4 MISURA DEI DISLIVELLI.

Generalità. Definizione di quota, dislivello e di pendenza. Livellazione a visuale orizzontale: livellazione geometrica da un estremo, livellazione geometrica dal mezzo, livellazione geometrica mista, livellazione geometrica composta. Livellazione a visuale inclinata: livellazione tacheometrica.

-Acquisire i concetti di dislivello e pendenza. -saper scegliere la tecnica di misurazione dei dislivelli. -Saper valutare il campo operativo dei vari metodi di misura.

U.D. 3 IL RILIEVO TOPOGRAFICO

4.1 GENERALITA, TRIANGOLAZIONI, TRILATERAZIONI, INTERSEZIONI, POLIGONALI.

Impostazione generale del rilievo topografico. Il rilievo di dettaglio o celerimetrico o per coordinate polari. Il rilievo per triangolazioni e trilaterazioni. Il rilievo per intersezione. Intersezione in avanti, problema della distanza inaccessibile. Il rilievo per poligonazione: poligonale aperta, poligonale chiusa(cenni).

-Saper distinguere e valutare i principali metodi di rilievo plano-altimetrico. -Riconoscere l’importanza delle reti di inquadramento. -Riconoscere le gerarchie che si stabiliscono tra i punti di una rete di inquadramento. -Saper individuare le metodologie di rilievo appropriate in relazione agli scopi del rilievo e alla morfologia del terreno.

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

TERZA CERERE UNITARIO TOPOGRAFIA ED ELEMENTI DI COSTRUZIONI

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

FASE CONOSCENZE ABILITA’

U.D. 4 AGRIMENSURA

4.2 MISURA DELLE SUPERFICI.

Generalità. Metodi analitici per la misura delle aree. Area di un poligono: formula di camminamento, formula di Gauss. Area di un poligono mediante coordinate polari.

-Saper eseguire un rilevo topografico a scopo agrimensorio. -Saper calcolare un’area, scegliendo la metodologia più opportuna.

4.3 DIVISIONE DELLE SUPERFICI AGRARIE.

Premesse. Divisione di superfici triangolari: dividenti uscenti da un vertice, dividenti uscenti da un punto su un vertice, dividenti parallele ad un lato, dividenti perpendicolari ad un lato. Divisione di superfici quadrilatere: dividenti uscenti da un punto del confine.

-Saper eseguire una suddivisione di un triangolo o di un quadrilatero. -Saper effettuare divisioni di superfici, utilizzando le opportune procedure di rilievo.

4.4 SPOSTAMENTO E RETTIFICA DEI CONFINI.

Premesse. Spostamento di confini fra terreni con valore unitario uguale: confine rettilineo uscente da un punto assegnato. Rettifica di confini bilaterali fra terreni con valore unitario uguale: confine rettilineo uscente da un punto assegnato.

-Saper eseguire lo spostamento e la rettifica di confini, scegliendo le procedure pratiche più opportune per effettuare in campagna tali operazioni. -Saper eseguire lo spostamento di un confine fra terreni con valore unitario uguale: confine rettilineo uscente da un punto assegnato. -Saper rettificare un confine bilatero.

U.D. 5 SPIANAMENTI

5.1 RAPPRESENTAZIONE ALTIMETRICA DEI TERRENI.

Rappresentazione altimetrica del terreno: linee di livello, e piani quotati.

-Conoscere la teoria elementare delle proiezioni quotate.

5.2 SPIANAMENTO CON UN PIANO ORIZZONTALE DI QUOTA ASSEGNATA.

Spianamento con un piano orizzontale di quota assegnata: calcolo delle quote rosse, determinazione dei punti di passaggio, calcolo dei volumi di sterro e di riporto.

-Saper calcolare il volume di un solido prismatico. -Acquisire i concetti di punto di passaggio e di quota rossa. -Saper eseguire uno spianamento con piano prefissato.

5.3 SPIANAMENTO CON UN PIANO ORIZZONTALE DI COMPENSO.

Spianamento con un piano orizzontale di compenso: calcolo delle quote rosse, determinazione dei punti di passaggio, calcolo dei volumi di sterro e di riporto.

-Saper eseguire uno spianamento con piano di compenso.

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUARTA CERERE UNITARIO TOPOGRAFIA ED ELEMENTI DI COSTRUZIONI

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

PREREQUISITI Conoscenze Conoscere le unità di misura fondamentali (con multipli e sottomultipli). Conoscere le principali nozioni di fisica. Competenze Saper operare le equivalenze tra unità di misura fondamentali. Saper operare nel piano cartesiano. Saper effettuare calcoli vettoriali. Capacità Padronanza delle convenzioni generali del disegno tecnico. Saper eseguire disegni in scala. FINALITÀ Far acquisire le conoscenze e le principali competenze proprie della disciplina. Nello specifico lo studio delle Costruzioni Rurali intende promuovere: 1. la comprensione di un progetto di un fabbricato rurale; 2. la comprensione degli usi per i quali la costruzione dovrà essere adibita; 3. la capacità di progettare ossia dimensionare semplici elementi strutturali. OBIETTIVI GENERALI 1. ACQUISIRE LE NOZIONI FONDAMENTALI DELLA STATICA. 2. SAPER VERIFICARE E PROGETTARE SEMPLICI ELEMENTI STRUTTURALI. 3. CONOSCERE GLI ELEMENTI DI EDILIZIA RURALE, I MATERIALI DA COSTRUZIONE E I NUOVI CRITERI

COSTRUTTIVI. 4. CONOSCERE I CARATTERI DISTRIBUTIVI DELLE STALLE PER BOVINE DA LATTE E PER SUINI.

ATTIVITÀ SAPERE SAPER FARE FASE 1. : MODULO 1: ELEMENTI DI STATICA

1.1 FORZE, BARICENTRO, MOMENTO STATICO, MOMENTO D’INERZIA.

Rappresentazione delle forze e operazioni su di esse. Coppia di forze. Momento di una forza. Composizione delle forze: sistema di forze complanari sulla stessa linea d’azione ma con versi e intensità diverse, sistemi di forze complanari concorrenti nello stesso punto, sistema di forze comunque disposte nel piano, sistema di forze complanari con linee d’azione parallele. Decomposizione di forze. Teorema di Varignon. Definizione di baricentro. Baricentro di figure omogenee regolari. Momento statico e momento d’inerzia. Determinazione analitica e grafica del baricentro di figure piane e composte. Calcolo del momento statico e del momento d’inerzia di figure elementari e semplici figure composte.

-Acquisire il concetto di forza e di momento di una forza. -Saper determinare la risultante di forze complanari. -Acquisire i concetti di baricentro, momento statico, momento d’inerzia. - Saper determinare baricentro e momento d’inerzia di figure piane elementari o ad esse riconducibili.

1.2 REAZIONI VINCOLARI, SOLLECITAZIONI E TENSIONI.

Concetto di vincolo. Tipi di vincoli: il semplice appoggio, la cerniera, l’incastro.Concetto di strutture labili, isostatiche ed iperstatiche. Condizioni di equilibrio di una trave isostatica e ricerca delle reazioni vincolari. Le sollecitazioni interne: sforzo normale, flessione, taglio. Travi semplicemente appoggiate o incastrate: determinazione delle sollecitazioni interne e disegno dei corrispondenti diagrammi.

-Acquisire il concetto di vincolo ed i tipi di vincolo. -Saper calcolare le reazioni vincolari di travi isostatiche appoggiate o incastrate. Saper determinare i diagrammi dello sforzo normale, del taglio e del momento di travi isostatiche appoggiate o incastrate.

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUARTA CERERE UNITARIO TOPOGRAFIA ED ELEMENTI DI COSTRUZIONI

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

ATTIVITÀ SAPERE SAPER FARE

1.3 PROGETTO E VERIFICA. Progetto e verifica di semplici elementi strutturali.

-Saper progettare e verificare semplici elementi strutturali soggetti a stati di sollecitazione elementari.

FASE 2. : MODULO 2: COSTRUZIONI

2.1 I MATERIALI DA COSTRUZIONE.

Proprietà fisico-meccaniche dei materiali. Le pietre naturali: rocce eruttive, sedimentarie, metamorfiche. I laterizi: mattoni pieni e forati, blocchi in termolaterizio, tavelle e tavelloni, laterizi per solai, laterizi per coperture. Il legno: proprietà, lavorazione, cenni sul legno lamellare. I leganti: calci aeree, calci idrauliche, cementi, gesso. Le malte: malta di calce aerea, malta di calce idraulica, malta di cemento e malta bastarda. Il calcestruzzo: composizione, lavorazione, parametri che influiscono sulla resistenza finale. Le caratteristiche fisico-meccaniche dei calcestruzzi. Calcestruzzi speciali. Il calcestruzzo armato: motivazione dell’impiego delle armature e loro posizionamento. Metalli: ghisa, acciaio, ferro. Principali usi dei prodotti siderurgici del ferro. Il vetro, le materie plastiche e i materiali isolanti: principali caratteristiche ed usi.

-Conoscere le caratteristiche dei materiali da costruzione e i loro impieghi.

2.2 ELEMENTI COSTITUTIVI DI UN FABBRICATO, STRUTTURE PREFABBRICATE.

Fondazioni dirette: continue, isolate a plinti, a travi rovesce, a platea. Fondazioni indirette: pali battuti e trivellati. Murature: elementi caratteristici, murature portanti e non portanti. Solai: tipologie. Strutture di copertura: coperture a tetto, coperture piane. Scale: tipologie delle scale. Infissi: finestre e porte. Pavimentazioni interne ed esterne. Prefabbricazione in acciaio. Prefabbricazione in c.a.: precompressione con armatura pre-tesa, precompressione con armatura post-tesa. Schema a portale e principali elementi costitutivi: sottoplinti, plinti a bicchiere, pilastri, travi, elementi di copertura e pannelli di tamponamento.

-Conoscere gli elementi costitutivi di un fabbricato rurale. -Conoscere gli elementi caratteristici di una struttura prefabbricata. -Acquisire il concetto di precompressione.

FASE 3. : MODULO 3: COSTRUZIONI PER LA PRODUZIONE ZOOTECNICA

3.1 ELEMENTI DI BASE PER LA PROGETTAZIONE DI UN RICOVERO ZOOTECNICO.

Generalità sulle costruzioni per la produzione zootecnica. -Conoscere gli elementi base per la progettazione di un ricovero zootecnico.

3.2 STALLE PER BOVINE DA LATTE.

Stalle per bovine da latte: stabulazione fissa e stabulazione libera. Stabulazione fissa: caratteristiche dimensionali della posta, mangiatoia, rastrelliera, cunetta per l’allontanamento delle deiezioni, corsia di foraggiamento, corsia di servizio. Stabulazione libera: suddivisione della stalla in zone funzionali, zona di riposo, corsia di alimentazione, corsia di foraggiamento, corsia di servizio, paddock esterno. Locali accessori, impianti di mungitura, concimaie.

-Conoscere gli elementi-zone di una stalla per bovine da latte; -Saper dimensionare una stalla a stabulazione fissa o libera.

3.3 STALLE PER SUINI. Stalle per suini: considerazioni generali, reparto fecondazione, reparto gestazione, reparto maternità, reparto post-svezzamento, reparto rimonta, reparto ingrasso.

-Conoscere gli elementi-zone di una stalla per suini.

Page 194: Pag. QQQQ I.S. “STROZZI” PALIDANO SYLLABUS650-A Ed. 4 del 10/04/2012 SYLLABUS ISTITUTO TECNICO ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO Pag. 1 di 246 Istituto

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ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUARTA PNI TRADIZIONALE PATOLOGIA VEGETALE

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

PREREQUISITI 1. Conoscenze di botanica relative alla morfologia e fisiologia delle piante. 2. Conoscenze fondamentali sul clima e di pedologia. 3. Principi fondamentali di fertilizzazione del terreno agrario. FINALITA’ Formare tecnici in grado di assistere le aziende agricole e gli organismi associativi, nell’ambito della produzione, conservazione e commercializzazione dei prodotti. OBIETTIVI 1. Conoscenza delle manifestazioni sintomatologiche degli agenti eziologici. 2. Conoscenza del ciclo biologico e dell’epidemiologia degli agenti eziologici. 3. Conoscenza delle modalità di utilizzazione dei fitofarmaci. 4. Saper formulare strategie di prevenzione e lotta.

FASE CONOSCENZE ABILITA’

Fase 1 Fitoiatria.

Mezzi e metodologie di lotta: chimica, integrata e biologica. Macchine per la distribuzione dei fitofarmaci. Normativa sull’uso, commercializzazione dei fitofarmaci e modalità di smaltimento delle confezioni. Principali principi attivi.

Sapere le modalità di lotta. Sapere leggere le istruzioni poste sulle confezioni. Conoscere le macchine per l’applicazione dei prodotti. Conoscere le principali caratteristiche dei principi attivi.

Fase 2 Patologia generale.

Classificazione delle malattie. Sintomatologia. Patogenesi delle malattie infettive.

Sapere le procedure per l’identificazione sicura dei sintomi delle malattie. Conoscere le fasi pre e post-infezionali.

Fase 3 Fisiopatie.

Alterazioni da squilibri termici; idrici; nutrizionali; da inquinamento; alterazioni da avversità meteoriche. Fitotossicità dei prodotti.

Riconoscere correttamente la sintomatologia delle singole fisiopatie sui diversi organi colpiti. Interventi da operare per la prevenzione o cura.

Fase 4 Micopatologia.

Funghi parassiti delle piante e relativa classificazione. Struttura, biologia e riproduzione dei funghi. Mastigomiceti, zigomiceti, ascomiceti, basidiomiceti, deteuromiceti. Batteriologia fitopatologica, cellula batterica, patogenesi delle batteriosi. Virologia vegetale: caratteri chimico- fisici dei virus, trasmissione, diagnostica, profilassi e terapia dei virus.

Conoscere la struttura dei funghi, batteri e virus, le modalità di sviluppo, di penetrazione e conservazione. Sintomatologia e modificazioni del metabolismo che si manifestano sulle piante.

Fase 5 Patologia speciale.

Malattie funginee e virali di frumento, orzo e mais: (oidio, mal del piede, ruggini, carboni, carie, nanismo giallo, fusariosi).

Riconoscimento dei sintomi. Conoscenza dei cicli biologici. Metodiche di lotta.

Fase 6 Patologia speciale.

Malattie funginee,virali e batteriche di bietola soia e medica: cecospora, mal vinato, rizomania, maculatura batterica soia.

Riconoscimento dei sintomi. Conoscenza dei cicli biologici. Metodiche di lotta.

Fase 7 Patologia speciale.

Malattie funginee e da micoplasmi della vite: peronospora, oidio, botrite, marciumi, flavescenza.

Riconoscimento dei sintomi. Conoscenza dei cicli biologici. Modalità di lotta.

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUARTA PNI TRADIZIONALE PATOLOGIA VEGETALE

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

FASE CONOSCENZE ABILITA’

Fase 8 Patologia speciale.

Malattie fungine, virali e batteriche di melo, pero e pesco: ticchiolatura, oidio, cancro, maculatura bruna, colpo di fuoco batterico,bolla, monilie, mal del piombo, corineo.

Riconoscimento dei sintomi. Conoscenza dei cicli biologici. Metodiche di lotta.

N.B. Gli obiettivi minimi da raggiungere sono indicati in grassetto. GRIGLIA DI VALUTAZIONE Prova orale: conoscenza degli argomenti da 1 a 5 punti;

ordine e precisione nell’esposizione da 1 a 3 punti; capacità di sintesi ed uso del linguaggio tecnico specifico da 1 a 2 punti.

Prova pratica: abilità nel fare, o simulare, il funzionamento di una macchina da 1 a 6 punti;

taratura delle macchine e modalità d’intervento da 1 a 2 punti. predisposizione degli interventi di manutenzione in sicurezza da 1 a 2 punti.

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUINTA PNI TRADIZIONALE ENTOMOLOGIA AGRARIA

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

PREREQUISITI 1. Conoscenze di botanica: morfologia e fisiologia delle piante erbacee ed arboree. 2. Conoscenze di agronomia: effetti dei fenomeni climatici sul metabolismo degli insetti, caratteristiche fisico-

chimiche del suolo e disponibilità degli elementi. 3. Conoscenze di patologia con particolare riferimento all’uso dei fitofarmaci. FINALITA’ Formare tecnici in grado di assistere le aziende agricole e gli organismi associativi, nell’ambito della produzione, conservazione e commercializzazione dei prodotti. OBIETTIVI 1. Conoscere le manifestazioni dannose dei parassiti (insetti, acari, nematodi, molluschi e roditori). 2. Conoscenza del ciclo biologico, identificazione dei danni specifici dei parassiti. 3. Conoscenza delle modalità di utilizzazione di insetticidi ed acaricidi. 4. Sapere l’utilizzazione dei mezzi di lotta a basso impatto ambientale (lotta integrata e biologica). 5. Sapere formulare strategie di prevenzione e lotta.

FASE CONOSCENZE ABILITA’

Fase 1 Fitoiatria.

Mezzi di lotta chimica. Lotta integrata e biologica. Principali principi attivi utilizzati di insetticidi ed acaricidi.

Saper scegliere ed utilizzare i mezzi di lotta più indicati. Conoscere l’efficacia e le modalità di utilizzo dei principi attivi. Saper formulare calendari di lotta.

Fase 2 Entomologia generale.

Tegumento (esocheletro ed endoscheletro). Morfologia degli insetti (capo, torace e addome). Anatomia e fisiologia (sistema muscolare, nervoso; apparato digerente, respiratorio, circolatorio, escretore, secretore riproduttore). Sviluppo embrionale ed accrescimento post-embrionale.

Conoscere la struttura degli insetti. Conoscere la funzionalità dei sistemi e degli apparati dell’insetto e le relative modificazioni. Sapere i regimi alimentari ed i relativi danni provocati.

Fase 3 Altri organismi dannosi.

Acari e nematodi (caratteristiche generali, e danni determinati sulle colture). Molluschi e roditori (danni provocati alle colture).

Saper riconoscere gli organismi ed i relativi danni alle colture. Conoscere la struttura e la funzionalità di tali organismi.

Fase 4 Classificazione degli insetti.

Odonati; Blattoidei; Mantoidei;Isotteri; Ortotteri; Rincoti; Neurotteri; Lepidotteri; Ditteri; Coleotteri; Imenotteri. Riconoscimento guidato.

Conoscere le chiavi di riconoscimento. Sapere le caratteristiche fondamentali di ogni ordine.

Fase 5 Insetti, nematodi ed acari di colture erbacee.

Afidi; Sesamia; Piralide; Zabro gobbo; Lema; Diabrotica; Nottua; Elateridi; Altica; Cassida; Cleono; Nematode a cisti; Crisomela; Ragnetto rosso comune.

Identificazione e danni provocati dall’insetto. Conoscenza del ciclo biologico. Sapere formulare piani di lotta.

Fase 6 Insetti, nematodi ed acari dannosi alla vite.

Cicaline; Metcalfa; Fillossera; Tignola; Tignoletta;Ragnetto rosso e giallo; Erinosi; Nematodi.

Identificazione e danni provocati dall’insetto. Conoscenza del ciclo biologico. Sapere formulare piani di lotta.

Fase 7 Insetti, nematodi ed acari dannosi a melo, pero e pesco.

Carpocapsa; Afidi; Cocciniglia; Cemiostoma; Ricamatori; Rodilegno rosso e giallo; Antonomo; Psilla; Oplocampa; Cidia; Mosca della frutta.

Identificazione e danni provocati dall’insetto. Sapere il ciclo biologico. Sapere formulare piani di lotta.

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ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUINTA PNI TRADIZIONALE ENTOMOLOGIA AGRARIA

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

FASE CONOSCENZE ABILITA’

Fase 8 Insetti delle derrate alimentari.

Tignole; Struggigrano. Identificazione e danni provocati dall’insetto.* Sapere il ciclo biologico. Sapere formulare piani di lotta.*

N.B. Gli obiettivi minimi da raggiungere sono indicati in grassetto. GRIGLIA DI VALUTAZIONE Prova orale: conoscenza degli argomenti da 1 a 5 punti;

ordine e precisione nell’esposizione da 1 a 3 punti; capacità di sintesi ed uso del linguaggio tecnico specifico da 1 a 2 punti.

Prova pratica: abilità nel fare, o simulare, il funzionamento di una macchina da 1 a 6 punti;

taratura delle macchine e modalità d’intervento da 1 a 2 punti. predisposizione degli interventi di manutenzione in sicurezza da 1 a 2 punti.

Page 198: Pag. QQQQ I.S. “STROZZI” PALIDANO SYLLABUS650-A Ed. 4 del 10/04/2012 SYLLABUS ISTITUTO TECNICO ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO Pag. 1 di 246 Istituto

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

PRIMA AGRARIA, AGROALIM. E

AGROINDUSTRIA DIRITTO ED ECONOMIA

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

Il docente di ”Diritto e Economia“concorre a far conseguire allo studente, al termine del percorso quinquennale, risultati di apprendimento che lo mettono in grado di:

1. Analizzare la realtà e i fatti concreti della vita quotidiana ed elaborare generalizzazioni che aiutino a spiegare i comportamenti individuali e collettivi in chiave economica.

2. Riconoscere la varietà e lo sviluppo storico delle forme economiche, sociali e istituzionali attraverso le categorie di sintesi fornite dall’economia e dal diritto.

3. Riconoscere l’interdipendenza tra fenomeni economici, sociali, istituzionali, culturali, tecnologici e la loro dimensione locale/globale.

4. Stabilire collegamenti tra le tradizioni locali, nazionali, e internazionali sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro.

5. Orientarsi nella normativa che disciplina i processi produttivi del settore di riferimento, con particolare attenzione sia alla sicurezza sui luoghi di vita e di lavoro sia alla tutela dell’ambiente e del territorio.

Primo biennio Ai fini del raggiungimento dei risultati di apprendimento sopra riportati in esito al percorso quinquennale, nel primo biennio il docente persegue, nella propria azione didattica ed educativa, l’obiettivo prioritario di far acquisire allo studente le competenze di base attese a conclusione dell’obbligo di istruzione, di seguito richiamate:

• collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente;

• riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio.

L’articolazione dell’insegnamento di “Diritto e economia” in conoscenze e abilità è di seguito indicata quale orientamento per la progettazione didattica del docente in relazione alle scelte compiute nell’ambito della programmazione collegiale del Consiglio di classe.

L’insegnamento della Costituzione Italiana, afferente a Cittadinanza e Costituzione, è affidato ai docenti di “Storia” e di “Diritto ed Economia” e si realizza in rapporto alle linee metodologiche ed operative autonomamente definite dalle istituzioni scolastiche in attuazione della legge 30/10/2008, n.169 che ha rilanciato la prospettiva della promozione di specifiche “conoscenze e competenze” per la formazione dell’uomo e del cittadino (art. 1).

Conoscenze Abilità

Fondamenti dell’attività economica e soggetti economici (consumatore, impresa, pubblica amministrazione, enti no profit).

Fonti normative e loro gerarchia.

Costituzione e cittadinanza: principi, libertà, diritti e doveri.

Soggetti giuridici con particolare riferimento alle imprese (impresa e imprenditore sotto il profilo giuridico ed economico).

Fattori della produzione, forme di mercato e elementi che le connotano.

Mercato della moneta e andamenti che lo caratterizzano.

Strutture dei sistemi economici e loro dinamiche (processi di crescita e squilibri dello sviluppo).

Forme di stato e forme di governo.

Lo Stato e la sua struttura secondo la Costituzione italiana.

Istituzioni locali, nazionali e internazionali.

Conoscenze essenziali per l’accesso al lavoro e alle professioni.

Il curriculum vitae secondo il modello europeo e le tipologie di, colloquio di lavoro (individuale, di gruppo, on line ecc.).

Individuare le esigenze fondamentali che ispirano scelte e comportamenti economici, nonché i vincoli a cui essi sono subordinati.

Individuare la varietà e l’articolazione delle funzioni pubbliche (locali, nazionali e internazionali) in relazione agli obiettivi da conseguire.

Distinguere le differenti fonti normative e la loro gerarchia con particolare riferimento alla Costituzione italiana e alla sua struttura.

Analizzare aspetti e comportamenti delle realtà personali e sociali e confrontarli con il dettato della norma giuridica.

Reperire le fonti normative con particolare riferimento al settore di studio.

Riconoscere gli aspetti giuridici ed economici che connotano l'attività imprenditoriale.

Individuare i fattori produttivi e differenziarli per natura e tipo di remunerazione.

Individuare varietà, specificità e dinamiche elementari dei sistemi economici e dei mercati locali, nazionali e internazionali.

Riconoscere i modelli, i processi e i flussi informativi tipici del sistema azienda con particolare riferimento alle tipologie aziendali oggetto di studio.

Riconoscere le caratteristiche principali del mercato del lavoro e le opportunità lavorative offerte dal territorio e dalla rete.

Redigere il curriculum vitae secondo il modello europeo.

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

PRIMA AGRARIA, AGROALIM. E

AGROINDUSTRIA DIRITTO ED ECONOMIA

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

PREREQUISITI Conoscenze:

1. Lo studente è consapevole di far parte di un’organizzazione sociale della quale è protagonista e di dover seguire delle regole che gli garantiscano la sicurezza e la tranquillità come individuo e come membro della collettività.

Abilità:

1. Essere in grado di ascoltare e comprendere un messaggio orale. 2. Essere in grado di comprendere un testo. 3. Saper esporre i contenuti appresi in maniera chiara. 4. Saper utilizzare mappe, grafici e documenti.

FINALITÀ Lo studio della disciplina giuridico-economica intende promuovere le seguenti finalità:

1. Educare alla cittadinanza universale che si traduce per gli studenti nella consapevolezza di far parte di una società multiculturale in perenne trasformazione e dai confini sempre più ampi.

2. Fornire ai giovani studenti conoscenze e competenze giuridiche ed economiche. 3. Stimolare l’iniziativa, lo spirito critico, la voglia di comunicare, la curiosità verso tutti gli ambiti del

vivere sociale.

CONOSCENZE ABILITA’ TIPO VERIFICA

FASE 1. :IMPARO A STUDIARE

1.1. Come si ascolta e si prendono appunti. 1.2. Come si legge per imparare a ricordare. 1.3. Come si sintetizza e si schematizza: costruzione di una mappa e di un glossario.

Sviluppare le capacità di ascolto. Acquisire e potenziare le abilità di studio. Applicare le tecniche fondamentali per un uso corretto del libro di testo.

Individuare le parole chiave. Realizzare una mappa. Trasformare in testo uno schema.

FASE 2. FONTI NORMATIVE E LORO GERARCHIA

2.1. Conoscere il significato di norma giuridica. 2.2. Conoscere il significato di fonte del diritto. 2.3. Conoscere la diversa origine delle norme giuridiche. 2.4. Conoscere i diversi modi di interpretazione e di estinzione delle norme giuridiche.

Saper individuare le funzioni della norma giuridica e del diritto. Essere in grado di illustrare il concetto di norma giuridica e analizzare le sue caratteristiche. Essere in grado di illustrare le fonti dell’ordinamento giuridico. Saper distinguere i diversi tipi di interpretazione e i modi di estinzione delle norme giuridiche.

Interrogazioni e/o prove strutturate.

FASE 3. SOGGETTI GIURIDICI

3.1. Conoscere il significato di soggetto di diritto. 3.2. Conoscere il significato di capacità giuridica e capacità di agire. 3.3. Conoscere il significato di persona giuridica.

Saper descrivere la condizione giuridica dei soggetti incapaci. Essere in grado di distinguere i caratteri delle organizzazioni riconosciute e non riconosciute.

Interrogazioni e/o prove strutturate.

FASE 4. FORME DI STATO E DI GOVERNO

4.1. Conoscere gli elementi costitutivi dello Stato. 4.2. Conoscere i diversi tipi di Stato in relazione agli elementi costitutivi. 4.3. Conoscere le forme di governo del passato e quelle attuali.

Saper distinguere il concetto di popolo da quello di popolazione. Essere in grado di spiegare il concetto di sovranità e territorio. Saper distinguere le diverse forme di Stato. Essere in grado di identificare le caratteristiche delle diverse forme di Stato. Saper distinguere le diverse forme di governo.

Interrogazioni e/o prove strutturate.

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

PRIMA AGRARIA, AGROALIM. E

AGROINDUSTRIA DIRITTO ED ECONOMIA

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QQQQ

CONOSCENZE ABILITA’ TIPO VERIFICA

FASE 5. FONDAMENTI DELL’ATTIVITA’ ECONOMICA E SOGGETTI ECONOMICI

5.1. Conoscere le relazioni tra bisogni e risorse. 5.2. Conoscere le caratteristiche dei bisogni, dei beni e dei servizi. 5.3.Conoscere i soggetti del sistema economico. 5.4 Conoscere le relazioni esistenti tra i soggetti. 5.5.Conoscere le manifestazioni dell’attività economica. 5.6. Conoscere i diversi tipi di sistemi economici.

Saper illustrare il concetto di bisogno. Saper descrivere i tipi di beni e di servizi. Saper distinguere le attività svolte dai soggetti dell’economia. Saper individuare le relazioni che si sviluppano tra i soggetti dell’economia. Saper distinguere i vantaggi e gli svantaggi dei diversi sistemi economici confrontandoli tra loro. Essere in grado di comprendere gli effetti che un sistema economico determina sulla società e sull’economia di uno Stato.

Interrogazioni e/o prove strutturate.

FASE 6. COSTITUZIONE: PRINCIPI, LIBERTA’, DIRITTI E DOVERI

6.1. Conoscere la struttura e i caratteri della Costituzione. 6.2.Conoscere l’evoluzione costituzionale italiana. 6.3.Conoscere i principi fondamentali. 6.4. Conoscere le libertà fondamentali. 6.5. Conoscere i diritti e i doveri dei cittadini.

Essere in grado di spiegare il contenuto e l’essenza dei principi fondamentali. Essere in grado di analizzare e interpretare i fondamenti relativi ai diritti e doveri dei cittadini contemplati dalla Costituzione. Saper distinguere le libertà individuali da quelle collettive. Saper individuare i doveri inderogabili.

Interrogazioni e/o prove strutturate.

*Gli OBIETTIVI MINIMI, in termini di Abilità e Conoscenze, sono contrassegnati in grassetto

OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

COMPETENZE DI BASE ABILITA' CONOSCENZE

Comprendere il cambiamento e le diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali diverse.

Distinguere le differenti fonti normative e la loro gerarchia. Essere in grado di reperire le fonti normative. Analizzare aspetti e comportamenti delle realtà personali e sociali e confrontarli con il dettato della norma giuridica. Individuare la varietà e l’articolazione delle funzioni pubbliche locali, nazionali e internazionali. Individuare varietà, specificità e dinamiche elementari dei sistemi economici.

Fonti normative e loro gerarchia Soggetti giuridici. Forme di stato e di governo. Istituzioni locali, nazionali ed internazionali. Strutture dei sistemi economici e loro dinamiche.

Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti della Costituzione, della persona, della collettività, dell’ambiente.

Essere in grado di orientarsi nella lettura del testo della Costituzione. Essere in grado di analizzare aspetti e comportamenti delle realtà personali e sociali e confrontarli con il dettato della norma giuridica.

Costituzione: principi, libertà, diritti e doveri. Lo Stato e la sua struttura secondo la Costituzione italiana.

Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio-economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio.

Riconoscere le caratteristiche principali dei mercati, individuare varietà, specificità e dinamiche elementari dei sistemi economici.

Fondamenti dell’attività economica e soggetti economici. Fattori della produzione e forme di mercato. Mercato della moneta.

GRIGLIA DI VALUTAZIONE (ORALE): VEDERE CLASSE SECONDA.

Approvazione del Gruppo Disciplinare in base alle “LINEE GUIDA per il passaggio al nuovo ordinamento (D.P.R. 15 marzo 2010, articolo 8, comma 3)”.

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SYLLABUS ISTITUTO TECNICO

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

SECONDA AGRARIA, AGROALIM. E

AGROINDUSTRIA DIRITTO E ECONOMIA

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

FINALITÀ La disciplina mira al conseguimento progressivo delle seguenti capacità:

1. Educare alla cittadinanza universale che si traduce per gli studenti nella consapevolezza di far parte di una società multiculturale in perenne trasformazione e dai confini sempre più ampi.

2. Fornire ai giovani studenti conoscenze e competenze giuridiche ed economiche. 3. Stimolare l’iniziativa, lo spirito critico, la voglia di comunicare, la curiosità verso tutti gli ambiti del vivere

sociale.

CONOSCENZE ABILITA’ TIPO VERIFICA

FASE 1. REVISIONE CONCETTI ANNO PRECEDENTE

1.1. Ripasso. Essere in grado di spiegare i concetti giuridici ed economici dell’anno precedente.

Interrogazione.

FASE 2. IL PARLAMENTO

2.1. I diversi aspetti del Parlamento italiano. 2.2. Il ruolo svolto dai parlamentari. 2.3. le funzioni del Parlamento.

Saper descrivere la composizione, la struttura e l’organizzazione del Parlamento. Saper illustrare lo status di parlamentare. Essere in grado di illustrare il contenuto delle diverse funzioni.

Interrogazioni e/o prove strutturate.

FASE 3. IL GOVERNO

3.1. Composizione. 3.2. Le responsabilità dei ministri. 3.3. Le funzioni del governo.

Saper illustrare la procedura di formazione e la composizione del Governo. Saper illustrare le funzioni del Presidente del Consiglio e dei ministri.

Interrogazioni e/o prove strutturate.

FASE 4. LA MAGISTRATURA

4.1. La funzione giurisdizionale. 4.2. L’organizzazione della giustizia. 4.3. Le fasi del processo civile, penale e amministrativo. 4.4. Le competenze del C.S.M.

Saper descrivere i presupposti e le finalità della funzione giurisdizionale. Saper illustrare il ruolo dei magistrati. Essere in grado di illustrare le fasi del processo civile, penale e amministrativo. Saper analizzare una sentenza.

Interrogazioni e/o prove strutturate.

FASE 5. IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA E LA CORTE COSTITUZIONALE

5.1. Requisiti e poteri del Presidente della Repubblica e della Corte Costituzionale. 5.2. Le modalità di elezione del Presidente della Repubblica.

Essere in grado di individuare gli atti del Presidente della Repubblica. Comprendere le procedure seguite dalla Corte Costituzionale.

Interrogazioni e/o prove strutturate.

FASE 6. GLI ENTI LOCALI

6.1. Conoscere la struttura e i caratteri di ciascun ente territoriale.

Saper illustrare le competenze degli organi di ciascun ente territoriale. Essere in grado di descrivere le funzioni di ciascun ente territoriali.

Interrogazioni e/o prove strutturate.

FASE 7. LE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI

7.1. Le origini dell’U.E. 7.2. Gli organi dell’U.E. 7.3. Le fonti internazionali.

Saper illustrare le principali tappe per giungere alla Ue. Saper distinguere le diverse istituzioni dell’U.E. e le rispettive funzioni. Saper spiegare le differenze tra le diverse fonti del diritto comunitario.

Interrogazioni e/o prove strutturate.

Page 202: Pag. QQQQ I.S. “STROZZI” PALIDANO SYLLABUS650-A Ed. 4 del 10/04/2012 SYLLABUS ISTITUTO TECNICO ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO Pag. 1 di 246 Istituto

650-A Ed. 4 del 10/04/2012

SYLLABUS ISTITUTO TECNICO

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

Pag. 202 di 246

CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

SECONDA AGRARIA, AGROALIM. E

AGROINDUSTRIA DIRITTO E ECONOMIA

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

CONOSCENZE ABILITA’ TIPO VERIFICA

FASE 8. IL MERCATO

8.1. Definizione. 8.2. Classificazioni. 8.3. La legge della domanda e dell’offerta. 8.4. Rappresentazioni grafiche. 8.5. Il mercato della moneta e il mercato del lavoro.

Saper identificare le caratteristiche delle diverse forme di mercato. Saper spiegare l’andamento della domanda e dell’offerta. Saper illustrare le caratteristiche del mercato del lavoro e della moneta. Essere in grado di spiegare le problematiche legate all’inflazione.

Interrogazioni e/o prove strutturate.

FASE 9. LA PRODUZIONE E LA DISTRIBUZIONE DELLA RICCHEZZA GLOBALE

9.1. Il Prodotto Nazionale e il Reddito Nazionale. 9.2. Il Prodotto Interno Lordo. 9.3. Lo Sviluppo e il sottosviluppo economico.

Essere in grado di spiegare le differenze tra Reddito Nazionale e PIL. Saper individuare i caratteri e i presupposti dello sviluppo economico. Essere in grado di illustrare i caratteri e le cause del sottosviluppo.

Interrogazioni e/o prove strutturate.

TIPOLOGIE DI PROVE PER LA MISURAZIONE DI CONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZE

- item a scelta multipla; - test vero o falso; - definizioni; - completamento di testi; - prove di vocabolario; - questionario.

- corrispondenze; - test vero o falso motivato; - differenze; - completamento di schemi; - riassunti; - analisi di uno schema, di un grafico, di una tabella, di un articolo di legge; - schematizzazione di concetti o dati; - classificazioni.

- soluzione di semplici casi; - compilazione di modulistica; - analisi di fatti di cronaca, di sentenze, di esperienze, di fenomeni economici; - motivazione delle ipotesi risolutive proposte; - autocorrezione delle verifiche scritte e valutazione delle stesse sulla base di una griglia fornita dall’insegnante.

GRIGLIA DI VALUTAZIONE (ORALE).

VALUTAZIONE Livello avanzato (9-10)

Livello intermedio (7-8)

Livello base (6-6,5)

Livello non raggiunto (1-5,5)

CONOSCENZE Conosce in modo ampio, esauriente e consapevole.

Conosce in maniera adeguata e completa.

Conosce in modo essenziale.

Ignora o conosce in modo incompleto e frammentario.

ABILITA’

Sa individuare le informazioni, analizzare, ed esprimersi in modo approfondito e con proprietà. Sa padroneggiare gli strumenti con destrezza e precisione.

Sa individuare le informazioni, analizzare, ed esprimersi in modo corretto, chiaro e coerente. Sa scegliere e utilizzare gli strumenti con modalità pertinenti.

Sa individuare le informazioni, analizzare, ed esprimersi in modo non completamente corretto, chiaro e coerente. Sa utilizzare gli strumenti con modalità di base.

Non sa individuare le informazioni, analizzare ed esprimersi in modo chiaro e corretto. Non sa utilizzare gli strumenti necessari.

COMPETENZE

Sa rielaborare con consapevolezza e organizzare percorsi originali.

Sa rielaborare in maniera autonoma e adeguata.

Sa rielaborare sotto la guida dell’insegnante e in maniera semplice e corretta.

Sa rielaborare in maniera frammentaria o non è in grado di individuare collegamenti e problematiche.

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650-A Ed. 4 del 10/04/2012

SYLLABUS ISTITUTO TECNICO

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

Pag. 203 di 246

CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

SECONDA AGRARIA, AGROALIM. E

AGROINDUSTRIA DIRITTO E ECONOMIA

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

LIVELLI EQF (Quadro europeo delle qualifiche)

TIPO DI VERIFICA: Interrogazione

LIVELLO BASE (voto 6)

LIVELLO INTERMEDIO (voto 7)

LIVELLO INTERMEDIO (voto 8)

LIVELLO AVANZATO (voto 9- 10)

Sotto diretta e continua supervisione:

In situazioni semplici e su precise indicazioni:

Lavora in autonomia, con responsabilità e adattandosi

alle circostanze:

Gestisce autonomamente il proprio lavoro, collaborando e coordinando gruppi di lavoro:

- Comunica in modo semplice. - Comunica in modo corretto e spontaneo.

- Comunica apportando il proprio contributo in modo pertinente e corretto.

- Comunica organizzando le proprie idee in modo dinamico.

- Utilizza il lessico giuridico-economico essenziale.

- Utilizza il lessico giuridico-economico in modo soddisfacente.

- Padroneggia il lessico giuridico-economico.

- Padroneggia il lessico giuridico-economico adeguandolo agli ambiti professionali.

- Utilizza gli strumenti necessari, per la realizzazione del compito affidato, con modalità di base.

- Utilizza gli strumenti necessari per la realizzazione del compito affidato con modalità pertinenti.

- Sceglie e utilizza con precisione strumenti per la realizzazione del compito affidato.

- Sceglie, padroneggia con destrezza e precisione strumenti adeguandoli alla alle esigenze del compito.

- Apporta semplici contributi personali al processo di lavoro.

- Apporta contributi personali al processo di lavoro.

- Apporta contributi personali adeguati e originali motivandone la proposta.

- Elabora e propone idee per la realizzazione di compiti.

Approvazione del Gruppo Disciplinare in base alle “LINEE GUIDA per il passaggio al nuovo ordinamento (D.P.R. 15 marzo 2010, articolo 8, comma 3)”.

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SYLLABUS ISTITUTO TECNICO

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

Pag. 204 di 246

CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

TERZA CERERE UNITARIO TECNICHE DI GESTIONE, VALUTAZIONE ED ELEM. DI LEGISLAZIONE

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

FINALITA’

• Fornire agli allievi gli strumenti tecnici per la rilevazione dei fatti economici. • Favorire lo sviluppo delle capacita’di analisi contabile dell’azienda. • Saper valutare in termini contabili la situazione economica di un’azienda.

PREREQUISITI Conoscenze

• Conoscere le basi della matematica applicata. • Conoscere il calcolo percentuale. • Conoscere i fondamenti del diritto pubblico.

Competenze

• Saper risolvere le espressioni algebriche. • Saper calcolare le percentuali. • Sapere chi sono i soggetti del diritto pubblico.

Capacità

• Saper individuare i punti fondamentali di un problema. • Saper analizzare un problema e saper applicare i relativi metodi risolutivi.

OBIETTIVI GENERALI

• Concetto di scienza economica, di beni e bisogni. • Concetto di mercato,di prezzo, di domanda e offerta. • Conoscenza dei documenti della compravendita. • Elementi di base di matematica Finanziaria. • Saper individuare i beni patrimoniali dell’azienda agraria: inventario. • Imposte e contributi. • Conoscere i libri e le scritture contabili. • Conoscere le regole della partita doppia.

FASE CONOSCENZE ABILITA’

1 IL MERCATO DEI BENI. Concetti fondanti dell’economia e dei mercati.

Saper distinguere le tipologie di beni, di servizi e le forme di mercato.

2 LA COMPRAVENDITA DEI BENI. I documenti della compravendita, i titoli di credito, elementi di matematica finanziaria.

Saper applicare le funzioni e le modalità di compilazione dei documenti della compravendita.

3 ELEMENTI DI MATEMATICA FINANZIARIA. L’interesse semplice e composto, calcolo del montante, le rate, le annualità. Formule inverse.

Saper applicare la formule di matematica Finanziaria nel calcolo dei redditi aziendali. Saper realizzare dei relativi grafici.

4 IL PATRIMONIO AZIENDALE. I beni patrimoniali dell’azienda agraria, tipi di inventario, patrimonio e reddito.

Saper descrivere i beni aziendali, compilare gli inventari, determinare il patrimonio e il reddito.

5 SISTEMA FISCALE E TRIBUTARIO. Regime fiscale e tributario Italiano.

Saper calcolare le imposte (IMU e IVA in particolare), le tasse e i contributi. Saper tenere i registri obbligatori.

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SYLLABUS ISTITUTO TECNICO

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

Pag. 205 di 246

CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

TERZA CERERE UNITARIO TECNICHE DI GESTIONE, VALUTAZIONE ED ELEM. DI LEGISLAZIONE

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

6 GESTIONE AZIENDALE. Le scritture, la partita doppia, le operazioni contabili aziendali, la contabilità semplificata.

Saper compilare i libri contabili.

GLI OBIETTIVI MINIMI SONO EVIDENZIATI IN GRASSETTO. TIPOLOGIE DI VERIFICHE Verifiche orali con applicazioni pratiche: compilazioni di fatture e documenti aziendali su modelli tipo. Verifiche scritte con calcoli di matematica finanziaria: determinazione dell’interesse, del reddito padronale lordo, del reddito netto aziendale, del beneficio fondiario, dell’accumulazione di annualità. Realizzazioni grafiche, nel tempo, degli importi. Determinazione delle imposte fondamentali. GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLE PROVE Valida per prova orale/scritta. CONOSCENZA DEGLI ARGOMENTI Max.4 p.ti. COMPETENZA APPLICATIVA Max 3 p.ti. ORDINE E PRECISIONE dell’ elaborato o nell’esposizione concettuale Max 2 p.ti. CAPACITA’ DI SINTESI / USO DI LINGUAGGIO TECNICO SPECIFICO Max 1 p.to. Soglia di sufficienza: 60% del punteggio totale.

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SYLLABUS ISTITUTO TECNICO

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

Pag. 206 di 246

CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUARTA CERERE UNITARIO TECNICHE DI GESTIONE, VALUTAZIONE ED ELEM. DI LEGISLAZIONE

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

FINALITA’ Lo studio della tecnica di gestione aziendale intende promuovere:

• La lettura critica del bilancio di esercizio • L’applicazione degli strumenti del calcolo finanziario in problemi economico-estimativi • La conoscenza delle linee guida della politica agricola comunitaria • L’acquisizione delle modalità per la determinazione del beneficio fondiario e del bilancio

economico • L’ acquisizione delle modalità per la determinazione di conti colturali • La capacità di determinare la convenienza nell’ utilizzo delle macchine, dei fertilizzanti e

della trasformazione dei prodotti PREREQUISITI Lo studente:

• Conosce i principi fondanti dell’economia e dei mercati. • Conosce i dati patrimoniali caratteristici dell’azienda agraria. • Sa determinare i principali tributi che interessano l’azienda agraria. • Esegue le operazioni di registrazione relative ai documenti contabili dell’azienda agraria.

OBIETTIVI GENERALI

• Conoscere gli elementi patrimoniali, finanziari ed economici delle aziende agricole e di trasformazione. • Saper eseguire i calcoli finanziari. • Conoscere le principali norme della politica agricola della UE e i principali organi comunitari. • Determinare gli elementi costitutivi del bilancio del beneficio fondiario.

FASE CONOSCENZE ABILITA’

1. IL BILANCIO DI ESERCIZIO.

- LO STATO PATRIMONIALE, IL CONTO ECONOMICO E LA NOTA INTEGRATIVA. - GLI INDICI DI BILANCIO.

- LEGGERE ED INTERPRETARE GLI ELEMENTI PATRIMONIALI, FINANZIARI ED ECONOMICI DELLE AZIENDE AGRICOLE E DI TRASFORMAZIONE.

2. LA MATEMATICA FINANZIARIA.

- ANNUALITA’ E POLIANNUALITA’. - RATE E PERIODICITA’ LIMITATE E ILLIMITATE. - CAPITALIZZAZIONE DEI REDDITI.

- RISOLVERE PROBLEMI DI CALCOLO E ATTUALIZZAZIONE DI VALORI DEL CONTESTO ECONOMICO RURALE.

3. LA POLITICA AGRICOLA DELLA UE.

- LA STORIA E LA STRUTTURA DELLA UE. - LE NORME IN MATERIA DI POLITICA AGRICOLA.

- DISTINGUERE LE FUNZIONI DEGLI ORGANI COMUNITARI.

- DESCRIVERE LE FASI DELLA PAC. - INDIVIDUARE IL PROCEDIMENTO PER LA

DETERNINAZIONE DEL PAGAMENTO UNICO AZIENDALE.

4. IL BILANCIO ECONOMICO.

- I FATTORI DELLA PRODUZIONE. - LE PERSONE ECONOMICHE ED I LORO COMPENSI. - DETERMINAZIONE DEL BENEFICIO FONDIARIO E DEL TORNACONTO.

- CLASSIFICARE I FATTORI DELLA PRODUZIONE DELL’AZIENDA AGRARIA.

- CALCOLARE LE VOCI DEL BILANCIO DELLA AZIENDA AGRICOLA.

METODO DIDATTICO Sono previste lezioni frontali e utilizzo del laboratorio d’informatica.

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SYLLABUS ISTITUTO TECNICO

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

Pag. 207 di 246

CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUARTA CERERE UNITARIO TECNICHE DI GESTIONE, VALUTAZIONE ED ELEM. DI LEGISLAZIONE

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

MODALITA’ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO Sono previste almeno due prove scritte ed una prova orale per quadrimestre. PROVA SCRITTA

La prova scritta è volta a verificare il grado di sviluppo degli obiettivi di apprendimento; sono proposti esercizi la cui soluzione richieda l’utilizzo delle conoscenze sino allora acquisite includendo via via i nuovi argomenti affrontati. Il punteggio attribuito ad ogni esercizio sarà differenziato in base a parametri valutativi (difficoltà, complessità e impegno richiesto) si attribuirà un punteggio anche ai quesiti risolti solo parzialmente. La valutazione potrà avere leggeri aggiustamenti rispetto alla comunicazione iniziale in dipendenza dell’ effettiva situazione delle conoscenze della classe emersa durante la correzione. Le prove riguarderanno prevalentemente le singole unità didattiche affrontate. La valutazione, per le verifiche basate su di un unico esercizio (Stime, Bilanci; Contabilità fiscale; Partita doppia, titoli di credito) utilizzerà la seguente tabella:

• CONOSCENZA Max.5 p.ti • ORDINE E PRECISIONE dell’ elaborato Max 4 p.ti • CAPACITA’ DI SINTESI / USO DI LINGUAGGIO TECNICO SPECIFICO Max 1 p.to • Soglia di sufficienza: 60% del punteggio totale

PROVA ORALE

Nelle prove orali si osserverà in ogni fase il raggiungimento degli obiettivi delle singole unità didattiche. Tali prove potranno anche essere proposte in forma scritta utilizzando diverse modalità: quesiti a risposta singola, quesiti a risposta multipla, problemi di soluzione rapida. La valutazione, per le verifiche orali, si baserà sulla seguente tabella:

• CONOSCENZA Max.5 p.ti • ORDINE E PRECISIONE NELL’ESPOSIZIONE Max 3 p.ti • CAPACITA’ DI SINTESI / USO DI LINGUAGGIO TECNICO SPECIFICO Max 2 p.ti • Soglia di sufficienza: 60% del punteggio totale

STANDARD MINIMI DI APPRENDIMENTO

� Saper risolvere problemi di matematica finanziaria con interesse semplice e composto, annualità e poliannualità.

� Saper comprendere ed impostare il bilancio economico dell’ azienda agraria. � Saper comprendere e compilare un conto colturale. � Saper individuare la convenienza economica nell’ utilizzo dei fertilizzanti e delle macchine agricole. � Conoscere la politica agricola comunitaria. � Esporre in modo chiaro, corretto e con termologia sempre più rigorosa.

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650-A Ed. 4 del 10/04/2012

SYLLABUS ISTITUTO TECNICO

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

Pag. 208 di 246

CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUINTA CERERE UNITARIO TECNICHE DI GESTIONE, VALUTAZIONE ED ELEM. DI LEGISLAZIONE

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

FINALITA’ Lo studio dell’estimo intende promuovere:

• La comprensione dei procedimenti di stima. • L’acquisizione degli strumenti necessari ai procedimenti di stima. • L’applicazione dei procedimenti nella stima di beni.

PREREQUISITI Lo studente:

• Sa applicare le regole del calcolo finanziario relativi alla capitalizzazione dei redditi. • Conosce le principali norme comunitarie. • Conosce le principali voci che interessano il bilancio dell’azienda agraria e sa determinare il Beneficio

fondiario • Conosce i capitali dell’azienda agraria: fondiario e agrario. • Sa determinare la S.A.U. e conosce le misure agrarie. • Sa determinare la P.L.V. (Produzione Lorda Vendibile). • Conosce i criteri relativi ai conti colturali.

OBIETTIVI GENERALI

• Conoscere i principi teorici su cui è fondato l’estimo e applicare gli aspetti economici dei beni. • Saper descrivere e stimare i fondi rustici. • Saper risolvere problemi di stime legali. • Conoscere e saper leggere i documenti catastali. • Conoscere e saper applicare alcune norme giuridiche.

FASE CONOSCENZE ABILITA’

1. ESTIMO GENERALE.

Definizione di scienza estimativa. L’oggettività della stima e le conoscenze del perito. Concetto di valore di stima e lo scopo pratico della stima. il valore di mercato, il valore di costo, il valore di capitalizzazione, il valore di trasformazione. il valore complementare. Il mercato fondamento di tutte le stime, la comparazione, la scelta del parametro di stima; e il criterio dell’ordinarietà. La stima sintetica e la stima analitica.

Saper definire la scienza estimativa. Saper definire e descrivere i metodi di calcolo degli aspetti economici. Saper definire l’azienda e l’imprenditore ordinario. Saper classificare e definire i procedimenti di stima.

2. ESTIMO RURALE.

Stime sintetiche: stima in base a parametri tecnici; stima in base a parametri economici; stima per valori tipici; stima a vista. Stima analitica dei fondi condotti in economia diretta; stima analitica dei fondi condotti in affitto; stima dei fabbricati rurali. Stima dei frutteti: stima del Vo, Vm, Vs. Stima dei frutti pendenti e delle anticipazioni colturali. Stima delle scorte aziendali. Stima dei miglioramenti fondiari (convenienza e indennità per il proprietario, affittuario, usufruttuario).

Saper descrivere un bene rurale. Saper individuare lo scopo della stima. Saper individuare il corretto procedimento di stima. Saper stimare il valore ordinario. Saper eseguire le aggiunte e detrazioni al valore ordinario.

3. ESTIMO LEGALE.

Stima dell’indennizzo per servitù di passaggio, di acquedotto e scarico, elettrodotto e metanodotto. Stima del diritto di usufrutto e del valore della nuda proprietà. Definizione di danno e contratto di assicurazione. Stima dei danni da incendio, da grandine, da inquinamento, da sottrazione di acque irrigue, da frana. Il testo unico in materia di espropri. Stima dell’indennità per esproprio. L’occupazione temporanea. Definizioni in materia di successioni ereditaria e testamentaria, asse ereditario, riunione fittizia, la collazione e la divisione di diritto e di fatto.

Saper applicare la normativa inerente le stime legali. Saper risolvere un problema di stima legale. Saper calcolare gli indennizzi.

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SYLLABUS ISTITUTO TECNICO

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

Pag. 209 di 246

CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUINTA CERERE UNITARIO TECNICHE DI GESTIONE, VALUTAZIONE ED ELEM. DI LEGISLAZIONE

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

FASE CONOSCENZE ABILITA’

4. ESTIMO CATASTALE.

Il catasto in Italia. Gli scopi del catasto e operazioni catastali. Le operazioni estimative. I documenti catastali. La conservazione: variazioni soggettive e oggettive, frazionamento. I certificati catastali.

Saper leggere e interpretare i documenti catastali. Saper procedere con le pratiche per la conservazione.

5. ELEMENTI DI LEGISLAZIONE (DIRITTO).

Fonti del diritto. Tipi di beni. Negozio Giuridico. Possesso e proprietà. Limiti al diritto di proprietà. Contratto di compravendita; ipoteca. Legge sui patti agrari. Prelazione legale agraria.

Saper interpretare ed applicare le norme giuridiche.

GLI OBIETTIVI MINIMI SONO EVIDENZIATI IN GRASSETTO. TIPOLOGIE DI VERIFICHE Prove orali in itinere ed applicazioni estimative di matematica finanziaria. Esecuzione casi pratici di stima. Relazioni descrittive sui fondi rustici. GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLE PROVE Valida per prova orale/scritta. CONOSCENZA DEGLI ARGOMENTI Max.4 p.ti. COMPETENZA APPLICATIVA Max 3 p.ti. ORDINE E PRECISIONE dell’ elaborato o nell’esposizione concettuale Max 2 p.ti. CAPACITA’ DI SINTESI / USO DI LINGUAGGIO TECNICO SPECIFICO Max 1 p.to. Soglia di sufficienza: 60% del punteggio totale.

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SYLLABUS ISTITUTO TECNICO

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

TERZA PNI TRADIZIONALE CONTABILITA’ RURALE

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

PREREQUISITI E’ auspicabile che lo studente disponga di una sufficiente conoscenza degli strumenti della matematica. OBIETTIVI Conoscenze

• origini e funzioni della moneta; • le principali funzioni della banca e della borsa valori; • natura e caratteristiche dei principali titoli di stato; • principali tipologie di spese ed entrate dello stato; • classificazione e caratteristiche dei principali tributi (IRPEF, IVA, IMU, IRAP e imposte sui

trasferimenti immobiliari); • concetto di interesse e montante in regime di capitalizzazione semplice e composta; • concetto e calcolo di valori medi e riparti; • La compravendita e le principali disposizioni legislative in materia di fattura e d.d.t.; • cambiali e conto corrente tra privati; • elementi di contabilità con il foglio elettronico.

Competenze

• individuare pregi e difetti della circolazione monetaria; • redigere ed interpretare semplici documenti bancari; • effettuare semplici calcoli relativi ai titoli bancari; • eseguire semplici calcoli dell’ IRPEF, IRAP ed ICI; • calcolare il Montante, il Capitale iniziale e lo Sconto in regime di capitalizzazione semplice e

composta; • redigere una fattura, un DDT e saper calcolare la base imponibile IVA; • saper compilare una cambiale, distinguendo tra tratta e pagherò; • inserimento di formule nel foglio elettronico per calcoli di natura contabile.

CONTENUTI ELEMENTI DI MATEMATICA FINANZIARIA

• interesse semplice; • interesse composto; • riparti; • medie.

LA COMPRAVENDITA • generalità; • documenti relativi (fatture e DDT); • il conto corrente con clienti/fornitori; • conto corrente bancario;

TITOLI DI CREDITO • definizione e classificazione; • titoli di credito bancari (assegno bancario, circolare); • azioni ed obbligazioni.

LA CAMBIALE • definizione e classificazione; requisiti; • pagherò e tratta; • l’avallo e girata; • lo sconto ed il pagamento delle cambiali.

MONETA E SISTEMI NONETARI • evoluzione storica della moneta; • funzioni della moneta; • inflazione e disoccupazione.

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650-A Ed. 4 del 10/04/2012

SYLLABUS ISTITUTO TECNICO

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

Pag. 211 di 246

CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

TERZA PNI TRADIZIONALE CONTABILITA’ RURALE

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

LE BANCHE

• la funzione economica delle banche; • operazioni bancarie; • nuovi strumenti di pagamento.

Il REGIME FISCALE ITALIANO • i tributi in generale; • illustrazione delle principali imposte (IRPEF, ICI, IVA); • contabilità con il foglio elettronico; • generalità sull’uso del foglio di calcolo.

METODO DIDATTICO Sono previste lezioni frontali e utilizzo del laboratorio d’informatica. MODALITA’ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO Sono previste almeno due verifiche orali (eventualmente sostituite da questionario scritto) e almeno due prove scritte per quadrimestre. PROVA SCRITTA

La prova scritta è volta a verificare il grado di sviluppo degli obiettivi di apprendimento; sono proposti esercizi la cui soluzione richieda l’utilizzo delle conoscenze sino allora acquisite includendo via via i nuovi argomenti affrontati. Il punteggio attribuito ad ogni esercizio sarà differenziato in base a parametri valutativi (difficoltà, complessità e impegno richiesto); si attribuirà un punteggio anche ai quesiti risolti solo parzialmente. La valutazione potrà avere leggeri aggiustamenti rispetto alla comunicazione iniziale in dipendenza dell’ effettiva situazione delle conoscenze della classe emersa durante la correzione. Le prove riguarderanno prevalentemente le singole unità didattiche affrontate. La valutazione, per le verifiche basate su di un unico esercizio (Stime, Bilanci; Contabilità fiscale; Partita doppia, titoli di credito) utilizzerà la seguente tabella:

• CONOSCENZA Max.5 p.ti • ORDINE E PRECISIONE dell’ elaborato Max 4 p.ti • CAPACITA’ DI SINTESI / USO DI LINGUAGGIO TECNICO SPECIFICO Max 1 p.to • Soglia di sufficienza: 60% del punteggio totale

PROVA ORALE

Nelle prove orali si osserverà in ogni fase il raggiungimento degli obiettivi delle singole unità didattiche. Tali prove potranno anche essere proposte in forma scritta utilizzando diverse modalità: quesiti a risposta singola, quesiti a risposta multipla, problemi di soluzione rapida. La valutazione, per le verifiche orali, si baserà sulla seguente tabella:

• CONOSCENZA Max.5 p.ti • ORDINE E PRECISIONE NELL’ESPOSIZIONE Max 3 p.ti • CAPACITA’ DI SINTESI / USO DI LINGUAGGIO TECNICO SPECIFICO Max 2 p.ti • Soglia di sufficienza: 60% del punteggio totale

STANDARD MINIMI DI APPRENDIMENTO

• Conoscenza degli argomenti propedeutici al percorso di studi: calcolo percentuale, proporzioni ed espressioni.

• Conoscenza sufficientemente approfondita, anche se incompleta, della compravendita, della funzione delle banche e dei titoli di credito.

• Iniziare ad applicare le tecniche appropriate a semplici problemi aziendali. • Saper compilare in modo corretto semplici documenti contabili. • Saper determinare l’ammontare delle principali imposte (Irpef, IVA, IMU e IRAP) in

riferimento alle attività dell’imprenditore agricolo.

Page 212: Pag. QQQQ I.S. “STROZZI” PALIDANO SYLLABUS650-A Ed. 4 del 10/04/2012 SYLLABUS ISTITUTO TECNICO ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO Pag. 1 di 246 Istituto

650-A Ed. 4 del 10/04/2012

SYLLABUS ISTITUTO TECNICO

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

Pag. 212 di 246

CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUARTA PNI TRADIZIONALE CONTABILITA’ RURALE

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

PREREQUISITI E’ auspicabile che lo studente disponga di una sufficiente conoscenza degli strumenti della matematica e della contabilità agraria della classe terza. OBIETTIVI Conoscenze

• il concetto di patrimonio e di inventario; • le operazioni da compiere per determinare il patrimonio aziendale e i criteri di valutazione; • diverse tipologie di inventario; • concetto e contenuti delle scritture elementari (contabilità ausiliaria); • le regole di registrazione dei fatti di gestione secondo il sistema della partita doppia applicato al

sistema del patrimonio e del risultato economico; • le regole di registrazione dei principali fatti di gestione che possono avvenire in un’azienda agricola; • le operazioni di chiusura dei conti e il relativo bilancio contabile; • il bilancio Europeo nell’azienda agricola.

Competenze

• redigere l’inventario di un’azienda agricola; • redigere l’inventario utilizzando tecnologie informatiche; • registrare i fatti amministrativi nelle scritture elementari; • rilevare in P.D. le operazioni di costituzione di un’azienda agricola; • rilevare in P.D. acquisti, vendite e pagamenti; • rilevare in P.D. le principali operazioni di assestamento dei conti; • calcolare e rilevare il reddito di esercizio; • registrare la riapertura dei conti.

CONTENUTI RILEVAZIONE CONTABILE E SUE PROCEDURE

• Enti patrimoniali e patrimonio netto; • Fatti amministrativi; • Esercizio amministrativo; • Registrazione contabile.

CONTABILITA’ AUSILIARIA (SCRITTURE ELEMENTARI) OPERAZIONI D’INVENTARIO

• Individuazione; • Descrizione; • Valutazione; • Forma degli inventari (orizzontali e verticali).

TEORIA DELLE REGISTRAZIONI IN PARTITA DOPPIA CON IL SISTEMA DEL PATRIMONIO E DEL RISULTATO ECONOMICO

• apertura dei conti; • esercizio; • assestamento; • chiusura.

IL BILANCIO EUROPEO DELL’AZIENDA AGRICOLA CONTABILITA’ ED INFORMATICA

• il foglio elettronico come strumento per elaborazioni contabili (uso di formule, controlli e macro); • esempio di contabilità semplificata in formato elettronico (cartella di Excel).

METODO DIDATTICO Sono previste lezioni frontali e l’utilizzo del laboratorio d’informatica. MODALITA’ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO Sono previste almeno due verifiche orali (eventualmente sostituite da questionario scritto) e almeno due prove scritte per quadrimestre.

Page 213: Pag. QQQQ I.S. “STROZZI” PALIDANO SYLLABUS650-A Ed. 4 del 10/04/2012 SYLLABUS ISTITUTO TECNICO ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO Pag. 1 di 246 Istituto

650-A Ed. 4 del 10/04/2012

SYLLABUS ISTITUTO TECNICO

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

Pag. 213 di 246

CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUARTA PNI TRADIZIONALE CONTABILITA’ RURALE

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

PROVA SCRITTA

La prova scritta è volta a verificare il grado di sviluppo degli obiettivi di apprendimento; sono proposti esercizi la cui soluzione richieda l’utilizzo delle conoscenze sino allora acquisite includendo via, via i nuovi argomenti affrontati. Il punteggio attribuito ad ogni esercizio sarà differenziato in base a parametri valutativi (difficoltà, complessità e impegno richiesto); si attribuirà un punteggio anche ai quesiti risolti solo parzialmente. La valutazione potrà avere leggeri aggiustamenti rispetto alla comunicazione iniziale in dipendenza dell’ effettiva situazione delle conoscenze della classe emersa durante la correzione. Le prove riguarderanno prevalentemente le singole unità didattiche affrontate. La valutazione, per le verifiche basate su di un unico esercizio (Stime, Bilanci; Contabilità fiscale; Partita doppia, titoli di credito) utilizzerà la seguente tabella:

• CONOSCENZA Max.5 p.ti • ORDINE E PRECISIONE dell’ elaborato Max 4 p.ti • CAPACITA’ DI SINTESI / USO DI LINGUAGGIO TECNICO SPECIFICO Max 1 p.ti • Soglia di sufficienza: 60% del punteggio totale

PROVA ORALE

Nelle prove orali si osserverà in ogni fase il raggiungimento degli obiettivi delle singole unità didattiche. Tali prove potranno anche essere proposte in forma scritta utilizzando diverse modalità: quesiti a risposta singola, quesiti a risposta multipla, problemi di soluzione rapida. La valutazione, per le verifiche orali, si baserà sulla seguente tabella:

• CONOSCENZA Max.5 p.ti • ORDINE E PRECISIONE NELL’ESPOSIZIONE Max 3 p.ti • CAPACITA’ DI SINTESI / USO DI LINGUAGGIO TECNICO SPECIFICO Max 2 p.ti • Soglia di sufficienza: 60% del punteggio totale

STANDARD MINIMI DI APPRENDIMENTO

• Conoscenza degli argomenti propedeutici al percorso di studi: fatturazione, scorporo iva e calcolo degli interessi

• Conoscenza sufficientemente approfondita, anche se incompleta, della registrazione in Partita doppia (con il sistema del Patrimonio e del risultato economico) e delle operazioni d’inventario.

• Saper compilare in modo corretto semplici documenti della contabilità ausiliaria.

Page 214: Pag. QQQQ I.S. “STROZZI” PALIDANO SYLLABUS650-A Ed. 4 del 10/04/2012 SYLLABUS ISTITUTO TECNICO ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO Pag. 1 di 246 Istituto

650-A Ed. 4 del 10/04/2012

SYLLABUS ISTITUTO TECNICO

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

Pag. 214 di 246

CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUARTA PNI TRADIZIONALE ECONOMIA RURALE

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

PREREQUISITI E’ auspicabile che lo studente disponga di una sufficiente conoscenza degli strumenti della matematica e della contabilità agraria della classe terza. OBIETTIVI Conoscenze

• concetto e tipologia di rendite e formule per il loro calcolo; • concetto di costituzione e di ammortamento di un capitale; • concetto di ammortamento e di reintegrazione; • concetto e calcolo di periodicità; • concetto di capitalizzazione dei redditi e relative formule; • il concetto e la classificazione dei beni e dei bisogni; • i soggetti del sistema economico ed il bilancio familiare; • il concetto di azienda e di imprenditore; • i fattori produttivi e le leggi che li regolano; • il concetto di mercato, di domanda ed offerta; • le caratteristiche principali delle varie forme di mercato; • il concetto di azienda agraria e relativi fattori della produzione; • la classificazione delle imprese agricole; • aspetti che caratterizzano il bilancio economico dell’azienda agricola; • la ricerca dell’attivo, del passivo e del reddito ai fini del bilancio economico; • i bilanci parziali (conti colturali) nell’azienda agraria; • la pianificazione aziendale: economia dei fattori della produzione (macchine, fertilizzanti, allevamenti e

trasformazioni); • elementi di diritto agrario.

Competenze

• distinguere ed operare i calcoli relativi ai diversi tipi di rendita studiati; • redigere un piano di ammortamento; • conoscere ed utilizzare le formule per i calcoli relativi alle periodicità; • applicare e risolvere le formule relative alla capitalizzazione dei redditi; • redigere un semplice bilancio famigliare; • rappresentare graficamente il concetto di utilità; • saper rappresentare graficamente il prodotto totale, marginale e medio individuando le relazioni che li

legano; • individuare il prezzo di equilibrio nelle diverse forme di mercato; • Saper distinguere i diversi tipi d’impresa agraria; • saper elaborare un bilancio economico preventivo e consuntivo; • saper elaborare un conto colturale; • elaborare una relazione tecnica-economica che esprima motivati giudizi di convenienza.

CONTENUTI MATEMATICA FINANZIARIA

• Interesse semplice (ripasso). • Interesse composto (ripasso). • Annualità. • Poliannualità. • Riparti (ripasso). • Valori medi (ripasso). • Redditi transitori e permanenti. • Valore di capitalizzazione.

Page 215: Pag. QQQQ I.S. “STROZZI” PALIDANO SYLLABUS650-A Ed. 4 del 10/04/2012 SYLLABUS ISTITUTO TECNICO ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO Pag. 1 di 246 Istituto

650-A Ed. 4 del 10/04/2012

SYLLABUS ISTITUTO TECNICO

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

Pag. 215 di 246

CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUARTA PNI TRADIZIONALE ECONOMIA RURALE

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

NOZIONI DI MICROECONOMIA

• Bisogni, beni ed utilità. • Fattori e leggi della produzione. • Il costo di produzione.

L’AZIENDA AGRARIA • Generalità. • I fattori della produzione agraria.

INTRODUZIONE AL BILANCIO ECONOMICO • Generalità. • Scopi e fasi iniziali.

IL BILANCIO ECONOMICO CONSUNTIVO • La ricerca dell’attivo. • La ricerca del passivo. • La ricerca del reddito.

CONTI COLTURALI • Bilanci parziali.

ECONOMIA DELLE MACCHINE E DEI FERTILIZZANTI MIGLIORAMENTI FONDIARI

• Costo di un miglioramento. • Giudizi di convenienza.

ECONOMIA ED INFORMATICA • Il foglio elettronico come strumento per elaborazioni economiche (uso di formule, controlli e macro).

ELEMENTI DI DIRITTO • Principi generali del diritto.

METODO DIDATTICO Sono previste lezioni frontali e l’utilizzo del laboratorio d’informatica. MODALITA’ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO Sono previste almeno due verifiche orali (eventualmente sostituite da questionario scritto) e almeno due prove scritte per quadrimestre. PROVA SCRITTA

La prova scritta è volta a verificare il grado di sviluppo degli obiettivi di apprendimento; sono proposti esercizi la cui soluzione richieda l’utilizzo delle conoscenze sino allora acquisite includendo via, via i nuovi argomenti affrontati. Il punteggio attribuito ad ogni esercizio sarà differenziato in base a parametri valutativi (difficoltà, complessità e impegno richiesto); si attribuirà un punteggio anche ai quesiti risolti solo parzialmente. La valutazione potrà avere leggeri aggiustamenti rispetto alla comunicazione iniziale in dipendenza dell’ effettiva situazione delle conoscenze della classe emersa durante la correzione. Le prove riguarderanno prevalentemente le singole unità didattiche affrontate. La valutazione, per le verifiche basate su di un unico esercizio (Stime, Bilanci; Contabilità fiscale; Partita doppia, titoli di credito) utilizzerà la seguente tabella:

• CONOSCENZA Max.5 p.ti • ORDINE E PRECISIONE dell’ elaborato Max 4 p.ti • CAPACITA’ DI SINTESI / USO DI LINGUAGGIO TECNICO SPECIFICO Max 1 p.ti • Soglia di sufficienza: 60% del punteggio totale

Page 216: Pag. QQQQ I.S. “STROZZI” PALIDANO SYLLABUS650-A Ed. 4 del 10/04/2012 SYLLABUS ISTITUTO TECNICO ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO Pag. 1 di 246 Istituto

650-A Ed. 4 del 10/04/2012

SYLLABUS ISTITUTO TECNICO

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

Pag. 216 di 246

CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUARTA PNI TRADIZIONALE ECONOMIA RURALE

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

PROVA ORALE

Nelle prove orali si osserverà in ogni fase il raggiungimento degli obiettivi delle singole unità didattiche. Tali prove potranno anche essere proposte in forma scritta utilizzando diverse modalità: quesiti a risposta singola, quesiti a risposta multipla, problemi di soluzione rapida. La valutazione, per le verifiche orali, si baserà sulla seguente tabella:

• CONOSCENZA Max.5 p.ti • ORDINE E PRECISIONE NELL’ESPOSIZIONE Max 3 p.ti • CAPACITA’ DI SINTESI / USO DI LINGUAGGIO TECNICO SPECIFICO Max 2 p.ti • Soglia di sufficienza: 60% del punteggio totale

PROVA PRATICA

Il voto della prova pratica sarà definito in collaborazione con l’ I.T.P in relazione all’ impegno che ogni singolo alunno mostrerà nel lavoro in classe e alla partecipazione/collaborazione al dialogo didattico. STANDARD MINIMI DI APPRENDIMENTO

• Conoscenza degli argomenti propedeutici al percorso di studi: calcolo degli interessi del montante e del capitale iniziale; i tributi in agricoltura; i mezzi di pagamento.

• Conoscenza sufficientemente approfondita, anche se non completa, dello strumento matematico finanziario (annualità, poliannualità e riparti) dei fattori della produzione agraria e delle relative figure economiche.

• Saper redigere ed interpretare un bilancio economico aziendale. • Saper redigere ed interpretare un conto colturale. • Saper individuare la convenienza economica nell’ utilizzo dei fertilizzanti e delle macchine. • Esporre in modo chiaro, corretto con terminologia tecnica sempre più rigorosa.

Page 217: Pag. QQQQ I.S. “STROZZI” PALIDANO SYLLABUS650-A Ed. 4 del 10/04/2012 SYLLABUS ISTITUTO TECNICO ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO Pag. 1 di 246 Istituto

650-A Ed. 4 del 10/04/2012

SYLLABUS ISTITUTO TECNICO

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

Pag. 217 di 246

CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUINTA PNI TRADIZIONALE ESTIMO RURALE ED ELEMENTI DI DIRITTO AGRARIO

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

PREREQUISITI E’ auspicabile che lo studente disponga di una sufficiente conoscenza degli strumenti della matematica e della contabilità agraria della classe terza e quarta. OBIETTIVI Conoscenze

• il significato e le funzioni dell’estimo, la figura dell’estimatore, il principio dell’ordinarietà, il metodo di stima;

• descrizione degli elementi principali di una perizia di stima, l’aspetto economico, il procedimento di stima;

• concetto di aspetto economico e relative tipologie; • i procedimenti di stima; • stima dei terreni agricoli e dei fabbricati rurali; • stima degli impianti, delle scorte e dei frutti pendenti; • le stime relative ai miglioramenti fondiari; • la stima delle colture arboree da legno e da frutto; • le servitù prediali e personali (usufrutto); • concetto di danno e di indennizzo e contratto d’assicurazione; • espropriazioni per pubblica utilità; • le divisioni patrimoniali ereditarie; • il riparto delle spese dei consorzi; • il catasto terreni: caratteristiche e fasi; • l’aggiornamento dei dati catastali; • elementi di diritto agrario.

Competenze

• saper definire gli elementi principali di una relazione di stima; • saper definire gli aspetti economici dei beni nell’ambito del microestimo; • conoscere le fasi di una stima e saper definire i principali procedimenti di stima; • conoscere e saper applicare i criteri ed i procedimenti per la stima dei terreni agricoli e dei fabbricati; • conoscere e saper applicare i criteri ed i procedimenti per la stima degli impianti, delle scorte e dei

frutti pendenti; • saper determinare l’indennizzo per chi ha eseguito miglioramenti su fondo altrui; • saper determinare il valore degli arboreti; • saper determinare l’indennizzo in merito alle servitù prediali e personali; • essere in grado di determinare l’ammontare di un danno da grandine o da incendio; • saper determinare l’indennizzo in caso di esproprio totale e parziale; • saper determinare il patrimonio netto del De Cuis e l’ammontare delle singole quote per gli eredi; • saper operare con la documentazione catastale ed il software specifico in particolare per la denuncia

delle variazioni colturali (Docte). CONTENUTI

• Matematica finanziaria applicata alle valutazioni. • Scopi dell’estimo. • Aspetti economici/criteri di stima. • Schema logico di un giudizio di stima. • Relazioni di stima.

ESTIMO RURALE Stima dei fondi rustici.

• Generalità e fasi (indagini preliminari; scelta aspetto economico e procedimento; acquisizione dati o allestimento del quadro valutativo; operazioni di calcolo; relazione finale).

• Stima in base al valore di mercato: stime sintetiche. • Stima in base al Valore di capitalizzazione: stima analitica. • Stima in base al valore di trasformazione (stima del valore potenziale).

Page 218: Pag. QQQQ I.S. “STROZZI” PALIDANO SYLLABUS650-A Ed. 4 del 10/04/2012 SYLLABUS ISTITUTO TECNICO ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO Pag. 1 di 246 Istituto

650-A Ed. 4 del 10/04/2012

SYLLABUS ISTITUTO TECNICO

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

Pag. 218 di 246

CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUINTA PNI TRADIZIONALE ESTIMO RURALE ED ELEMENTI DI DIRITTO AGRARIO

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

• Stima in base al valore complementare. • Aggiunte e detrazioni al valore normale.

Stima dei fabbricati rurali. • Generalità e criteri di stima.

Stima delle scorte aziendali. • Stima delle scorte vive. • Stima delle scorte morte e dei prodotti di scorta.

Stima dei frutti pendenti/anticipazioni colturali. • Generalità e motivi pratici di valutazione. • Attraverso il valore di trasformazione. • Attraverso il valore di costo.

Stime riguardanti i miglioramenti fondiari. • Stima del costo; giudizi di convenienza. • Indennità spettante a chi ha eseguito opere di miglioramento su fondo altrui (affittuario ed

usufruttuario). Stima degli arboreti da frutto.

• Stime sintetiche. • Stime analitiche. • Stima del valore della terra nuda (Vo). • Stima del valore dell’arboreto (Vm). • Stima del valore del soprassuolo (Vs).

Nozioni di nomenclatura silvana. • Cubatura della massa legnosa. • Stima dei boschi. • Prezzo di macchiatico (valore di trasformazione).

ESTIMO LEGALE e CATASTALE Stima dei danni.

• Generalità e caratteristiche del contratto d’assicurazione. • Stima dei danni da grandine. • Stima dei danni da incendio (fabbricati e scorte).

Stima delle servitù prediali. • Acquedotto coattivo. • Elettrodotto coattivo. • Passaggio coattivo. • Metanodotto coattivo.

Stima delle servitù personali (Usufrutto). • valore del diritto dell’usufruttuario. • valore del diritto del nudo proprietario.

Stima delle indennità nelle espropriazioni per pubblica utilità. • generalità (legislazione) ed iter procedurale. • indennizzo in zona agricola. • indennizzo in zona edificabile/edificata. • occupazione temporanea. • retrocessione del bene espropriato.

Divisioni patrimoniali ereditarie. • Generalità e tipi di successione. • Successione testamentaria: tipi di testamento. • Successione legittima. • Successione necessaria. • Fasi della divisione ereditaria.

Il riparto delle spese consortili. • Consorzi di bonifica/difesa, irrigazione e stradali.

Page 219: Pag. QQQQ I.S. “STROZZI” PALIDANO SYLLABUS650-A Ed. 4 del 10/04/2012 SYLLABUS ISTITUTO TECNICO ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO Pag. 1 di 246 Istituto

650-A Ed. 4 del 10/04/2012

SYLLABUS ISTITUTO TECNICO

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

Pag. 219 di 246

CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUINTA PNI TRADIZIONALE ESTIMO RURALE ED ELEMENTI DI DIRITTO AGRARIO

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

Il Catasto Terreni.

• Generalità, scopi e tipi di catasto. • Legislazione catastale ed organi dell’amministrazione catastale. • N.C.T: caratteristiche; finalità; definizione di particella e di RD e RA; fasi catastali. • Atti/documenti catastali. • La conservazione del catasto: variazioni soggettive ed oggettive.

METODO DIDATTICO Sono previste.

• lezioni frontali. • l’utilizzo del laboratorio d’informatica. • la consegna di materiale didattico (dispense).

MODALITA’ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO Sono previste almeno due verifiche orali (eventualmente sostituite da questionario scritto) almeno tre prove scritte per quadrimestre. Per le esercitazioni pratiche il (uno per quadrimestre) il voto sarà acquisito/fissato dai docenti in funzione dell’impegno dimostrato dal singolo studente nel lavoro in classe e domestico. PROVA SCRITTA

La prova scritta è volta a verificare il grado di sviluppo degli obiettivi di apprendimento; sono proposti esercizi la cui soluzione richieda l’utilizzo delle conoscenze sino allora acquisite includendo via, via i nuovi argomenti affrontati. Il punteggio attribuito ad ogni esercizio sarà differenziato in base a parametri valutativi (difficoltà, complessità e impegno richiesto) si attribuirà un punteggio anche ai quesiti risolti solo parzialmente. La valutazione potrà avere leggeri aggiustamenti rispetto alla comunicazione iniziale in dipendenza dell’ effettiva situazione delle conoscenze della classe emersa durante la correzione. Le prove riguarderanno prevalentemente le singole unità didattiche affrontate. La valutazione, per le verifiche basate su di un unico esercizio (Stime, Bilanci; Contabilità fiscale; Partita doppia, titoli di credito) utilizzerà la seguente tabella:

• CONOSCENZA Max.5 p.ti • ORDINE E PRECISIONE dell’ elaborato Max 4 p.ti • CAPACITA’ DI SINTESI / USO DI LINGUAGGIO TECNICO SPECIFICO Max 1 p.to • Soglia di sufficienza: 60% del punteggio totale

PROVA ORALE

Nelle prove orali si osserverà in ogni fase il raggiungimento degli obiettivi delle singole unità didattiche. Tali prove potranno anche essere proposte in forma scritta utilizzando diverse modalità: quesiti a risposta singola, quesiti a risposta multipla, problemi di soluzione rapida. La valutazione, per le verifiche orali, si baserà sulla seguente tabella:

• CONOSCENZA Max.5 p.ti • ORDINE E PRECISIONE NELL’ESPOSIZIONE Max 3 p.ti • CAPACITA’ DI SINTESI / USO DI LINGUAGGIO TECNICO SPECIFICO Max 2 p.ti • Soglia di sufficienza: 60% del punteggio totale

PROVA PRATICA

Il voto della prova pratica sarà definito in collaborazione con l’ I.T.P in relazione all’ impegno che ogni singolo alunno mostrerà nel lavoro in classe e alla partecipazione/collaborazione al dialogo didattico.

Page 220: Pag. QQQQ I.S. “STROZZI” PALIDANO SYLLABUS650-A Ed. 4 del 10/04/2012 SYLLABUS ISTITUTO TECNICO ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO Pag. 1 di 246 Istituto

650-A Ed. 4 del 10/04/2012

SYLLABUS ISTITUTO TECNICO

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

Pag. 220 di 246

CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUINTA PNI TRADIZIONALE ESTIMO RURALE ED ELEMENTI DI DIRITTO AGRARIO

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

STANDARD MINIMI DI APPRENDIMENTO

• Conoscenza degli argomenti propedeutici al percorso di studi: matematica finanziaria; il bilancio economico ed il sistema fiscale in agricoltura.

• Conoscenza, sufficientemente approfondita anche se non completa, del Catasto immobili esistente nel territorio italiano e dei criteri generali utilizzabili nella stima dei beni economici (valore di mercato; valore di costo; valore di capitalizzazione, valore di trasformazione, valore di surrogazione; valore complementare)

• Iniziare ad applicare a semplici quesiti estimativi le tecniche appropriate. • Saper determinare con procedimento sintetico od analitico il probabile valore di mercato

di fondi rustici, arboreti e scorte aziendali. • Conoscenza, sufficientemente approfondita anche se non completa, della normativa

applicata nell’ estimo legale (danni/assicurazione, servitù prediali, espropri per causa di pubblica utilità, usufrutto e divisioni ereditarie)

• Saper determinare correttamente l’indennizzo per: -danni subiti; -espropri; -servitù personali e prediali.

• Saper impostare una divisione ereditaria.

Page 221: Pag. QQQQ I.S. “STROZZI” PALIDANO SYLLABUS650-A Ed. 4 del 10/04/2012 SYLLABUS ISTITUTO TECNICO ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO Pag. 1 di 246 Istituto

650-A Ed. 4 del 10/04/2012

SYLLABUS ISTITUTO TECNICO

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

Pag. 221 di 246

CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUARTA CERERE UNITARIO

MOD. AGRO INDUSTRIALE TECNOLOGIA GENERALE

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

FINALITA’ Acquisire le capacità per un approccio multidisciplinare di un processo tecnologico. PREREQUISITI Conoscenze

• Le unità di misura del sistema internazionale e dei sistemi pratici. • Gli stati della materia ed i passaggi di stato. • I concetti di volume e peso. • Il concetto di momento. • I concetti di pressione, di forza, di lavoro, di potenza e di energia. • I concetti di velocità media, di velocità angolare ed accelerazione. • Il concetto di peso specifico. • Le principali leggi dell’idraulica (di Pascal, di Stivino, di Archimede).

Competenze

• Saper eseguire le equivalenze tra le diverse unità di misura. • Saper risolvere le equazioni di 1° grado. • Saper rappresentare e descrivere un diagramma negli assi cartesiani.

Capacità

• Saper utilizzare gli strumenti per le misure lineari. • Sa utilizzare gli strumenti per determinare il volume, il peso, la velocità.

OBIETTIVI GENERALI

• Identificare la sequenza delle fasi di un processo produttivo dell’industria agroalimentare. • Rilevare e rappresentare correttamente gli elementi di un processo produttivo. • Conoscere le caratteristiche costruttive e funzionali delle macchine utilizzate per il trasporto dei fluidi e

dei solidi. • Conoscere le caratteristiche costruttive e funzionali delle macchine che separano i fluidi ed i solidi. • Conoscere la modalità di rappresentazione di un processo produttivo.

FASE CONOSCENZE ABILITA’

1

MATERIALI. Principali materiali usati nell’impiantistica agroalimentare e per il contenimento dei prodotti.

Saper individuare le tipologie di materiali idonee per il contenimento del prodotto agroalimentare. Saper individuare le tipologie di materiali idonee per il contenimento del prodotto agroalimentare.

2 LEGGI DELL’IDROLOGIA. Le Principali leggi che regolano l’impiego dei fluidi.

Saper utilizzare e trasformare le unità di misura in gioco. Saper illustrare il significato delle leggi dell’idrostatica. Saper illustrare il significato dei principi e delle leggi sull’idrodinamica,

3 MEZZI DI TRASPORTO. I mezzi di trasporto dei fluidi e dei solidi.

Saper descrivere le macchine per il trasporto dei solidi (nastri trasportatori, coclee, elevatori a tazze). Saper argomentare sul loro impiego. Saper classificare e descrivere le macchine per il trasporto dei liquidi e saper argomentare sul loro impiego (pompe).

Page 222: Pag. QQQQ I.S. “STROZZI” PALIDANO SYLLABUS650-A Ed. 4 del 10/04/2012 SYLLABUS ISTITUTO TECNICO ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO Pag. 1 di 246 Istituto

650-A Ed. 4 del 10/04/2012

SYLLABUS ISTITUTO TECNICO

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

Pag. 222 di 246

CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUARTA CERERE UNITARIO

MOD. AGRO INDUSTRIALE TECNOLOGIA GENERALE

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

FASE CONOSCENZE ABILITA’

4

CONTENITORI PER MATERIALI. Principali tipologie di contenitori per solidi, liquidi, biogas.

Saper descrivere e argomentare nella scelta del materiale più idoneo.

5 MEZZI DI SEPARAZIONE. I mezzi di separazione dei fluidi e dei solidi.

Saper classificare le macchine per la separazione dei liquidi e dei solidi. Saper descrivere le macchine per la separazione dei liquidi e dei solidi, Saper argomentare sull’impiego delle macchine per la separazione dei liquidi e dei solidi. Saper risolvere problemi relativi al dimensionamento delle macchine per la separazione dei liquidi e dei solidi.

6

MEZZI E FLUSSO DEI PROCESSI PRODUTTIVI. Rappresentazione di un processo produttivo.

Saper ricercare documentazione sulle macchine dell’industria agroalimentare. Saper rappresentare il diagramma di flusso di un processo dell’industria agroalimentare.

IN GRASSETTO SONO EVIDENZIATI GLI OBIETTIVI MINIMI.

TIPOLOGIA DI VERIFICHE Prove orali in itinere per moduli. GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLE PROVE Valida per prova orale/scritta. CONOSCENZA DEGLI ARGOMENTI Max.5 p.ti. COMPETENZA APPLICATIVA Max 3 p.ti. ORDINE E PRECISIONE dell’ elaborato o nell’esposizione concettuale Max 1 p.to. CAPACITA’ DI SINTESI / USO DI LINGUAGGIO TECNICO SPECIFICO Max 1 p.to. Soglia di sufficienza: 60% del punteggio totale.

Page 223: Pag. QQQQ I.S. “STROZZI” PALIDANO SYLLABUS650-A Ed. 4 del 10/04/2012 SYLLABUS ISTITUTO TECNICO ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO Pag. 1 di 246 Istituto

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ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUARTA CERERE UNITARIO

MOD. AGRO INDUSTRIALE BIOCHIMICA APPLICATA

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

PREREQUISITI Conoscenze 1. Conoscenze di base di chimica organica e chimica generale. 2. Conoscenza critica delle biomolecole più importanti. Abilità. 1. Saper distinguere le diverse classi di composti organici che agiscono da substrati. FINALITA’ Lo studio della biochimica applicata intende promuovere: 1. la conoscenza dei protagonisti delle biotrasformazioni; 2. la conoscenza degli enzimi; 3. lo studio dell’andamento dei bioprocessi; 4. la conoscenza delle diverse applicazioni delle biotecnologie; 5. la conoscenza del metabolismo dei principi nutritivi. OBIETTIVI GENERALI � Sapere descrivere le cellule procariote ed eucariote. � Conoscere la struttura e le proprietà degli enzimi. � Conoscere i chimismi e gli andamenti fermentativi. � Conoscere le tecniche generali di conduzione dei bioprocessi. � Conoscere le applicazioni delle biotecnologie. � Conoscere le tecniche di produzione di metaboliti e di biomasse. � Conoscere le generalità sulle colture di cellule vegetali. � Conoscere le fasi principali del metabolismo dei principi nutritivi.

FASE CONOSCENZE ABILITA’ U.D. 1 LA CELLULA BATTERICA.

1.1 Cellule procariote-eucariote. Morfologie e funzionalità. Riconoscere le due tipologie di cellule.

U.D. 2 GLI ENZIMI.

2.1 Struttura. Natura e struttura degli enzimi, adattamento sul substrato.

Saper descrivere le proprietà tipiche degli enzimi anche con esempi.

2.2 Cinetica enzimatica. L’andamento di una reazione enzimatica. Descrivere la cinetica enzimatica, illustrare la legge di Michaelis-Menten.

2.3 Classificazione. Le diverse classi di enzimi. Indicare la terminologia enzimatica relativamente ai substrati. Saper classificare gli enzimi.

U.D. 3 CHIMISMI FERMENTATIVI.

3.1 Andamenti fermentativi. I principali andamenti fermentativi, metabolici primari, secondari.

Illustrare in modo sintetico i chimismi delle fermentazioni più comuni.

U.D. 4 BIOTECNOLOGIE APPLICATE.

4.1 Tecniche generali. Generalità sulle tecniche di conduzione dei processi.

Descrivere le tipologie di fermentatori.

4.2 Plasmidi. La struttura dei plasmidi e utilizzo nell’ingegneria genetica.

Illustrare la tecnica del DNA ricombinante.

4.3 Biomasse. La specificità e l’utilizzo dei prodotti individuati come esempio.

Illustrare le tecniche di produzione delle biomasse.

4.4 Metaboliti. Conoscere i principali metaboliti primari e secondari di una data fermentazione.

Illustrare le vie metaboliche principali di una data fermentazione.

4.5 Bioconversioni. Conoscere gli obiettivi ed il significato. Illustrare la tecnica generale.

4.6 Coltivazione cellule vegetali. Conoscere il significato e le applicazioni. Illustrare la tecnica generale di coltivazione.

Page 224: Pag. QQQQ I.S. “STROZZI” PALIDANO SYLLABUS650-A Ed. 4 del 10/04/2012 SYLLABUS ISTITUTO TECNICO ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO Pag. 1 di 246 Istituto

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUARTA CERERE UNITARIO

MOD. AGRO INDUSTRIALE BIOCHIMICA APPLICATA

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

FASE CONOSCENZE ABILITA’ U.D. 5 METABOLISMO DEI PRINCIPI NUTRITIVI.

5.1 Fasi del metabolismo. Conoscere l’anabolismo ed il catabolismo delle principali sostanze biotiche.

Illustrare in modo sintetico i chimismi del metabolismo nutrizionale.

Gli obiettivi minimi in termini di conoscenze e abilità sono evidenziati in grassetto. TIPOLOGIA E NUMERO DELLE VERIFICHE 1° PERIODO N° 1 VERIFICA ORALE e N° 1 SCRITTA. 2° PERIODO N° 2 VERIFICHE ORALI e N° 1 SCRITTA. GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LE VERIFICHE. VERIFICA INDICATORI PUNTEGGIO/VOTO

SCRITTA

1. CONOSCENZA DEGLI ARGOMENTI (max. 40 punti) � completa e organica: 40 punti � solo nei casi più frequenti: 25 punti � frammentaria e superficiale: 10 punti � nulla: 0 punti 2. PERTINENZA DELLE RISPOSTE E UTILIZZO DEL LINGUAGGIO SPECIFICO (max. 25 punti) � risposte pertinenti, buon linguaggio specifico: 25 punti � con qualche incertezza, utilizzando un linguaggio non sempre attinente: 15 punti � nessuna pertinenza e con linguaggio non appropriato: 0 punti 3. CAPACITA’ DI RIELABORAZIONE PERSONALE (max. 35 punti) � corretta, completa, autonoma anche in situazioni nuove: 35 punti � solo nei casi più frequenti: 25 punti � commette errori anche in situazioni note: 10 punti � nulla: 0 punti

1-12 13-23 24-35 36-47 48-59 60-69 70-79 80-89 90-95

96-100

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

ORALE

1. ACQUISIZIONE CONTENUTI E ANALISI DEI PROCEDIMENTI RISOLUTIVI (max. 55 punti) � completa e organica: 55 punti � completa ma non approfondita: 40 punti � con imprecisioni: 25 punti � approssimativa, frammentaria, dimostrando scarsa conoscenza: 10 punti � nulla: 0 punti 2. CONOSCENZA E CAPACITA’ DI UTIZZO DEL LINGUAGGIO SPECIFICO (max. 15 punti) � in modo corretto: 15 punti � in modo incerto: 10 punti � in modo nullo: 0 punti 3. CAPACITA’ DI RIELABORAZIONE PERSONALE (max. 30 punti) � organizza in modo autonomo e completo contenuti e procedure: 30 punti � è autonomo nelle scelte di sintesi ma restano incertezze: 15 punti � deve essere guidato, dimostrando una sintesi parziale e imprecisa: 5 punti � nulla: 0 punti

1-12 13-23 24-35 36-47 48-59 60-69 70-79 80-89 90-95

96-100

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

Page 225: Pag. QQQQ I.S. “STROZZI” PALIDANO SYLLABUS650-A Ed. 4 del 10/04/2012 SYLLABUS ISTITUTO TECNICO ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO Pag. 1 di 246 Istituto

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ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUINTA CERERE UNITARIO

MOD. AGRO INDUSTRIALE TECNOLOGIE SPECIALI

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

PREREQUISITI � Consistono nella conoscenza della struttura e della funzionalità delle biomolecole coinvolte nei processi

fermentativi e delle principali tecniche di separazione, dalla normale filtrazione ai più complessi trattamenti chimico-fisici, impiegate nelle tecnologie alimentari.

FINALITA’ � Lo studio delle tecnologie speciali intende promuovere: � L’acquisizione di un metodo scientifico e il raggiungimento di una piena autonomia nella gestione del

lavoro e la consapevolezza di un ruolo guida; � La capacità di proporre, scegliere e organizzare il proprio percorso educativo; � La conoscenza delle principali problematiche attinenti le filiere agroalimentari e capacità di analisi critica

anche relativamente all’interpretazione degli esiti delle analisi di laboratorio. OBIETTIVI GENERALI � Identificare e rappresentare correttamente gli elementi di un processo produttivo nell’industria

agroalimentare. � Comprendere gli scopi e le finalità delle tecnologie agroalimentari in relazione all’esigenza di trasformare e

conservare un prodotto. � Sapere valutare gli aspetti quali-quantitativi che interessano lo sviluppo della disciplina anche alla luce di

una corretta interpretazione dei risultati analitici. � Conoscere ed analizzare criticamente vantaggi e svantaggi che un determinato trattamento tecnologico

comporta sull’uomo e sulla natura.

FASI CONOSCENZE ABILITA’ U.D. 1 TECNOLOGIE ENOLOGICHE.

1.1 Termovinificazione. Aspetti tecnologici, merceologici, organolettici del vino ottenuto con la termovinificazione.

Descrivere le fasi del processo e le trasformazioni correlate.

1.2 Criomacerazione. Aspetti tecnologici, merceologici, organolettici del vino ottenuto con la criomacerazione.

Descrivere le fasi del processo e le trasformazioni correlate.

1.3 Macerazione carbonica. Aspetti tecnologici, merceologici, organolettici, normativi del vino ottenuto con la macerazione carbonica.

Descrivere le fasi del processo e le trasformazioni correlate.

1.4 Spumantizzazione. La spumantizzazione classica e con il metodo Charmat. Descrivere le fasi del processo e le trasformazioni correlate.

1.5 Aceto balsamico tradizionale di Modena-Reggio Emilia.

La filiera produttiva, chimismo della fermentazione acetica, composizione, normativa.

Descrivere la normativa, le fasi della filiera e del processo.

U.D. 2 TECNOLOGIE CASEARIE.

2.1 Formaggi. Le filiere tecnologiche del Parmigiano-reggiano, Gorgonzola. Aspetti merceologici, stagionatura, difetti, normativa.

Descrivere i processi di trasformazione sotto il profilo biochimico e tecnologico.

2.2 Latti fermentati. La filiera produttiva dello yogurt, aspetti tecnologici, microbiologici, merceologici. Kefir, Kumish aspetti generali.

Descrivere le fasi del processo e le trasformazioni correlate.

Page 226: Pag. QQQQ I.S. “STROZZI” PALIDANO SYLLABUS650-A Ed. 4 del 10/04/2012 SYLLABUS ISTITUTO TECNICO ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO Pag. 1 di 246 Istituto

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUINTA CERERE UNITARIO

MOD. AGRO INDUSTRIALE TECNOLOGIE SPECIALI

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

FASI CONOSCENZE ABILITA’

U.D. 3 CONSERVE ALIMENTARI.

3.1 Conserve vegetali. Il pomodoro: costituenti, caratteristiche industriali, varietà, valutazione qualità; i pelati, i concentrati, succhi e cocktail, passata, Ketchup.

Descrivere le fasi del processo e le trasformazioni correlate.

3.2 Conserve e semiconserve di carne.

La carne: definizione, classificazione, struttura, costituenti, variazione del colore, modificazioni dopo la macellazione. Ruolo dei polifosfati, nitrati e nitriti.

Sapere descrivere i chimismi del cambiamento del colore, del rigor mortis, dei polifosfati e dei nitrati/nitriti.

3.3 Salumi, insaccati. Filiere produttive: salame, prosciutto crudo stagionato, prosciutto cotto in stampo, mortadella.

Individuare e valutare alterazioni e difetti del salame.

Gli obiettivi minimi in termini di conoscenze e abilità sono evidenziati in grassetto. TIPOLOGIA E NUMERO DELLE VERIFICHE 1° PERIODO N° 1 VERIFICA ORALE e N° 1 SCRITTA. 2° PERIODO N° 2 VERIFICHE ORALI e N° 1 SCRITTA. GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LE VERIFICHE. VERIFICA INDICATORI PUNTEGGIO/VOTO

SCRITTA

1. CONOSCENZA DEGLI ARGOMENTI (max. 40 punti) � completa e organica: 40 punti � solo nei casi più frequenti: 25 punti � frammentaria e superficiale: 10 punti � nulla: 0 punti 2. PERTINENZA DELLE RISPOSTE E UTILIZZO DEL LINGUAGGIO SPECIFICO (max. 25 punti) � risposte pertinenti, buon linguaggio specifico: 25 punti � con qualche incertezza, utilizzando un linguaggio non sempre attinente: 15 punti � nessuna pertinenza e con linguaggio non appropriato: 0 punti 3. CAPACITA’ DI RIELABORAZIONE PERSONALE (max. 35 punti) � corretta, completa, autonoma anche in situazioni nuove: 35 punti � solo nei casi più frequenti: 25 punti � commette errori anche in situazioni note: 10 punti � nulla: 0 punti

1-12 13-23 24-35 36-47 48-59 60-69 70-79 80-89 90-95

96-100

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

ORALE

1. ACQUISIZIONE CONTENUTI E ANALISI DEI PROCEDIMENTI RISOLUTIVI (max. 55 punti) � completa e organica: 55 punti � completa ma non approfondita: 40 punti � con imprecisioni: 25 punti � approssimativa, frammentaria, dimostrando scarsa conoscenza: 10 punti � nulla: 0 punti 2. CONOSCENZA E CAPACITA’ DI UTIZZO DEL LINGUAGGIO SPECIFICO (max. 15 punti) � in modo corretto: 15 punti � in modo incerto: 10 punti � in modo nullo: 0 punti 3. CAPACITA’ DI RIELABORAZIONE PERSONALE (max. 30 punti) � organizza in modo autonomo e completo contenuti e procedure: 30 punti � è autonomo nelle scelte di sintesi ma restano incertezze: 15 punti � deve essere guidato, dimostrando una sintesi parziale e imprecisa: 5 punti � nulla: 0 punti

1-12 13-23 24-35 36-47 48-59 60-69 70-79 80-89 90-95

96-100

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

Page 227: Pag. QQQQ I.S. “STROZZI” PALIDANO SYLLABUS650-A Ed. 4 del 10/04/2012 SYLLABUS ISTITUTO TECNICO ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO Pag. 1 di 246 Istituto

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ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUINTA CERERE UNITARIO

MOD. AGRO INDUSTRIALE COMMERCIALIZZAZIONE E LEGISLAZIONE

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

PREREQUISITI (Acquisiti nel 3° e 4° anno nel corso di Tecniche di Gestione, valutazione ed Elementi di Legislazione). Conoscenze Conoscere i concetti fondanti dell’economia e dei mercati. Conoscere le forme di mercato e le loro caratteristiche. Conoscere lo scopo e le diverse tipologie di impresa. Conoscere le norme del regime fiscale italiano. Conoscere le norme comunitarie che regolano il settore agricolo. Competenze e capacità Saper rilevare e registrare i fatti amministrativi. Saper compilare i documenti della compravendita. Saper esprimere giudizi convenienza. Saper eseguire calcoli di matematica finanziaria. FINALITA’ Lo studio della disciplina intende promuovere: 1. La comprensione dei meccanismi dei mercati. 2. La conoscenza delle strategie di marketing. 3. L’acquisizione degli strumenti necessari alla commercializzazione e alla valorizzazione dei prodotti. OBIETTIVI GENERALI 0biettivo 1 Conoscenza i principi teorici sui quali si basa il mercato. Obiettivo 2 Conoscenza degli elementi che caratterizzano il marketing. Obiettivo 3 Conoscenza e applicazione dei sistemi di qualificazione e valorizzazione dei prodotti agroalimentari. Obiettivo 4 Identificare e descrivere una filiera produttiva del settore agroalimentare.

FASE CONTENUTI ABILITA’

1. Mercato e marketing.

Il mercato e le sue leggi. Elementi di fragilità dei mercati agricoli. I contratti di produzione. Marketing. Tendenze di consumo (evoluzione del consumatore).

- illustrare graficamente la formazione del prezzo di mercato.

- esporre le funzione del marketing. - descrivere le funzioni delle ricerche di mercato.

- applicare segmentazioni di mercato. - realizzare un programma di marketing mix. - scelta di elementari strategie di marketing. - illustrare gli strumenti di promozione.

2. Distribuzione e filiere.

Il settore agro-alimentare in Italia. I canali della distribuzione. Tecnologie applicate nella distribuzione. Filiere di produzione.

- Raccogliere dati al fine di descrivere una filiera produttiva.

3. Qualità e valorizzazione dei prodotti.

Qualità. Certificazioni di sistema e di prodotto (HACCP e ISO). Tracciabilità/Rintracciabilità. Marchio e Brand. Etichetta. Prodotti a denominazione di origine. Prodotti e certificazione biologica.

-distinguere i diversi concetti di qualità. - distinguere e classificare le norme sugli standard di processo.

- distinguere e classificare i prodotti a denominazione di origine.

- illustrare le norme ed il significato delle voci in etichetta.

- ipotizzare modalità di valorizzazione di un prodotto.

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Pag. 228 di 246

CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUINTA CERERE UNITARIO

MOD. AGRO INDUSTRIALE COMMERCIALIZZAZIONE E LEGISLAZIONE

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

FASE CONTENUTI ABILITA’

4 Commercio internazionale.

Unione Europea: politica agricola e regolamentazione dei mercati. Commercio Internazionale. Il WTO.

- interpretare la normativa sulla organizzazione dei mercati dell’UE.

- regolazione del commercio internazionale dei prodotti agricoli.

- illustrare l’evoluzione delle regole sugli scambi internazionali (WTO).

IN GRASSETTO GLI OBIETTIVI MINIMI

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUINTA CERERE UNITARIO

MOD. AGRO INDUSTRIALE AREA DI PROGETTO

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QQQQ

PREREQUISITI Conoscenze 1. Aspetti agronomici delle materie prime impiegate nell’agro-industria. 2. Aspetti tecnologici delle trasformazioni dei prodotti agro-industriali. 3. Aspetti economici delle filiere dell’agro-alimentare. 4. Aspetti di legislazione sia orizzontale (generale) sia eventualmente verticale (di settore). Abilità 1. Saper riassumere da documenti e pubblicazioni tecnico-economiche. 2. Redazione di relazioni tecniche. 3. Svolgere elaborazioni statistiche semplici. 4. Costruzione di grafici. FINALITA’ Fornire strumenti conoscitivi ed abilità adeguate per un approccio di filiera scientifico, sanitario e di prodotto nelle produzioni agroindustriali. OBIETTIVI GENERALI 1. Sviluppare capacità critica nell’utilizzo di conoscenze già acquisite. 2. Saper organizzare il lavoro con un buon grado di autonomia. 3. Saper osservare i fenomeni, rilevare i dati e produrre elaborati. ABILITA’ 1. Conoscere le caratteristiche tecnologiche di una filiera agro-alimentare. 2. Conoscere l’uso degli strumenti informatici per illustrare un aspetto di una filiera agro-alimentare. 3. Saper allestire modelli e verificare la loro validità. 4. Saper stendere un report sul progetto realizzato. CONOSCENZE 1. Ricerca dati statistici, tecnologici ed economici. 2. Stesura e conduzione di un progetto. 3. Rappresentazione ed interpretazione dei risultati. 4. Verifica dell’efficacia del progetto. IN GRASSETTO GLI OBIETTIVI MINIMI.

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CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUARTA CERERE UNITARIO

MOD. AGRO AMBIENTALE ECOLOGIA DEL PAESAGGIO

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QQQQ

PREREQUISITI Conoscenze 1. Conoscenza della Botanica sistematica. 2. Conoscenza degli aspetti geopedologici del terreno. Abilità 3. Saper interpretare la rappresentazione cartografica. FINALITÀ Lo studio dell’Ecologia del paesaggio intende promuovere: 1. la sensibilizzazione verso i problemi ambientali e l’organizzazione di un approccio tecnico-scientifico rivolto

alla loro individuazione e possibile soluzione; 2. la conoscenza dei fondamenti dell’ecologia generale applicati al paesaggio e al verde ornamentale. OBIETTIVI GENERALI Saper definire, interpretare e classificare i paesaggi. Conoscenze i principi base dell’Ecologia del paesaggio. Saper analizzare le principali componenti degli spazi verdi urbani. Conoscere i principi generali di progettazione degli spazi verdi. Conoscere le principali tecniche di gestione e di manutenzione degli spazi verdi urbani.

FASI CONOSCENZE ABILITA’

U.D.1 Tipologie di paesaggio.

Concetto di paesaggio. Principali leggi di conservazione del territorio. Principi di fitogeografia e fitosociologia. Principali sistemi paesistici del Nord Italia.

Acquisisce il concetto di paesaggio. Acquisisce i concetti di forma biologica, areale, associazione vegetale, habitat. Sa descrivere le principali tipologie di paesaggio del Nord Italia, in particolare quello della pianura padana.

U:D:2 Analisi ecologica delle componenti del paesaggio..

Concetto di ecosistema e principi generali di ecologia. Il paesaggio come mosaico ambientale. Fattori di disturbo e frammentazione degli habitat. I sistemi informativi geografici. Gestione e conservazione dell’ambiente e della biodiversità. Le tipologie di aree protette in Italia. La provincia mantovana: aree protette e analisi del paesaggio.

Acquisisce i concetti di ecosistema, nicchia ecologica, ecotone, metapopolazione, resistenza e resilienza di un ecosistema. Sa analizzare il paesaggio secondo il modello della Landscape Ecology. Comprende il significato di biodiversità. Comprende gli effetti della frammentazione degli habitat. Sa valutare l’importanza dei GIS. Sa analizzare le principali problematiche relative alla gestione dei sistemi ambientali e al recupero di aree degradate. Sa descrivere le caratteristiche delle aree protette in Italia. Sa analizzare secondo il modello della Landscape Ecology la provincia di Mantova.

U.D.3 Storia del giardino.

Storia del giardino nelle civiltà occidentali. Le principali tipologie di aree verdi urbane.

Sa descrivere la storia e le principali tipologie di giardini. Sa analizzare le principali caratteristiche distintive dei giardini: italiano, francese, inglese. Sa descrivere le caratteristiche degli spazi verdi urbani.

U.D.4 Analisi delle aree verdi urbane.

Le principali componenti delle aree verdi: clima, suolo, flora. Gli elementi artificiali: strade e arredi urbani. Sopralluogo e rilievi.

Sa analizzare le principali componenti delle aree verdi urbane. Sa spiegare l’utilizzo delle piante e degli arredi negli spazi verdi. Sa spiegare le diverse fasi del sopralluogo.

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QUARTA CERERE UNITARIO

MOD. AGRO AMBIENTALE ECOLOGIA DEL PAESAGGIO

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QQQQ

FASI CONOSCENZE ABILITA’

U.D.5 Elementi di progettazione delle aree verdi.

Principali elementi di progettazione delle aree verdi pubbliche e private. Caratteristiche delle principali piante ornamentali. Impianti di irrigazione e drenaggio. Messa a dimora di alberi e arbusti. Allestimento dei prati ornamentali.

Sa spiegare i principi generali di progettazione degli spazi verdi pubblici e privati. Sa descrivere le caratteristiche dei principali alberi ornamentali. Sa spiegare le tecniche di messa a dimora di alberi e arbusti. Sa spiegare le principali operazioni di allestimento dei prati ornamentali.

U.D.6 Manutenzione degli spazi verdi.

Pratiche colturali di alberi e arbusti ornamentali. La potatura degli arbusti e alberi ornamentali.

Sa spiegare le principali tecniche colturali di alberi e arbusti ornamentali, in particolare la potatura.

Gli obiettivi evidenziati in grassetto sono quelli considerati minimi dal Gruppo disciplinare per raggiungere la soglia di sufficienza. GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER I TEST STRUTTURATI

VERIFICA DI ECOLOGIA DEL PAESAGGIO

ALUNNO: CLASSE: DATA: TIPOLOGIA ITEM PUNTI PUNTI/100 VOTO/10 LIVELLO

A RISPOSTA CHIUSA A COMPLETAMENTO VERO/FALSO A RISPOSTA SINTETICA GRAFICI A CALCOLO BREVE

PUNTEGGIO 0-10 11-22 23-33 34-44 45-55 56-65 66-75 76-85 86-95 96-100 VOTO 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

LIVELLO NON RAGGIUNTO BASE INTERMEDIO AVANZATO CRITERI DI MISURAZIONE

1) DOCUMENTAZIONE DELLE CONOSCENZE 60% 2) PRECISIONE ESPOSITIVA 25% 3) PERTINENZA LESSICALE 15% GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER PROVE ORALI E SCRITTE A DOMANDA APERTA

VERIFICA DI ECOLOGIA DEL PAESAGGIO ALUNNO: CLASSE: DATA:

CRITERI DI MISURAZIONE PUNTI MEDIA/100 VOTO/10 LIVELLO

DOCUMENTAZIONE DELLE CONOSCENZE 60

PRECISIONE ESPOSITIVA 25

PERTINENZA LESSICALE 15

PUNTEGGIO ≤ 30 31-55 56-65 66-75 76-85 86-100 VOTO 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

LIVELLO NON RAGGIUNTO BASE INTERMEDIO AVANZATO

Page 232: Pag. QQQQ I.S. “STROZZI” PALIDANO SYLLABUS650-A Ed. 4 del 10/04/2012 SYLLABUS ISTITUTO TECNICO ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO Pag. 1 di 246 Istituto

650-A Ed. 4 del 10/04/2012

SYLLABUS ISTITUTO TECNICO

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

Pag. 232 di 246

CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUINTA CERERE UNITARIO

MOD. AGRO AMBIENTALE ECOLOGIA APPLICATA

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

FINALITÀ La conoscenza e l’analisi dei problemi ambientali, globali e locali, dovuti ai fenomeni inquinanti e allo sfruttamento intensivo delle risorse mira a far acquisire agli alunni i limiti dello sviluppo indiscriminato e il nuovo concetto, emerso dalla conferenza di Rio de Janeiro del 1992, di sviluppo sostenibile. PREREQUISITI Conoscenze

1. Conoscenza degli elementi di costruzioni. 2. Conoscenza degli aspetti dell’ecologia generale.

Abilità 1. Saper utilizzare i concetti base della chimica generale e inorganica.

OBIETTIVI GENERALI Conoscenza dei contenuti essenziali di Agenda 21 e del concetto di sviluppo sostenibile. Conoscere i problemi di inquinamento e di corretto utilizzo delle risorse idriche. Conoscere i problemi relativi all’inquinamento del suolo e dell’aria. Conoscere le principali norme e problematiche relative alla classificazione e gestione dei rifiuti solidi urbani. Conoscere i fondamenti della depurazione biologica delle acque di scarico. Conoscere il concetto di biodiversità e i problemi legati alla sua salvaguardia.

FASE CONOSCENZE ABILITA’

U.D.1 L’inquinamento delle acque.

Agenda XXI e sviluppo sostenibile. Inquinamento delle acque di tipo chimico, fisico e biologico. L’Indice Biotico Esteso. Decreto n° 152/1999 e Stato Ambientale dei corsi d’acqua. Qualità dell’ambiente ripariale e funzioni della vegetazione. L’Indice di Vegetazione Riparia. L’inquinamento dei bacini lacustri. Eutrofizzazione ed acidificazione.

Acquisisce il concetto di sviluppo sostenibile. Sa descrivere le varie forme di inquuinamento idrico. Acquisisce il significato del metodo IBE e l’importanza del monitoraggio con bioindicatori. Sa analizzare le principali innovazioni del Decreto n° 152/1999. Sa descrivere i fenomeni di eutrofizzazione ed acidificazione.

U.D. 2 L’inquinamento delle falde e del suolo.

Le falde acquifere e fenomeni di inquinamento. Salvaguardia degli acquiferi e consumi idrici. Inquinamento diretto e indiretto del suolo. La fauna del suolo come indicatore di qualità.

SA DESCRIVERE LE VARIE FORME DI INQUUINAMENTO DEL SUOLO. Sa analizzare le capacità di autodepurazione del suolo. Sa valutare l’importanza della pedofauna come indicatore di qualità biologica del suolo.

U.D. 3 L’inquinamento dell’aria.

Le alterazioni atmosferiche su scala planetaria: effetto serra, buco dell’ozono, deposizioni acide. I principali inquinanti atmosferici; PM 10. La valutazione della qualità dell’aria con i licheni come bioindicatori.

Sa analizzare le problematiche legate all’inquinamento atmosferico su scala planetaria e locale. Sa valutare l’importanza dei licheni come bioindicatori della qualità dell’aria.

U.D. 4 I rifiuti.

La produzione dei rifiuti solidi urbani e di quelli speciali. Impianti di lavorazione dei rifiuti solidi urbani. La discarica controllata dei rifiuti solidi urbani. L’incenerimento dei rifiuti. La raccolta differenziata dei rifiuti urbani.

Sa analizzare la principale normativa e le problematiche relative alla gestione dei rifiuti solidi urbani. Sa descrivere il ciclo di lavorazione dei rifiuti solidi urbani. Sa valutare le problematiche relative alle discariche e agli impianti di termovalorizzazione dei rifiuti. Sa valutare le diverse modalità di raccolta differenziata.

Page 233: Pag. QQQQ I.S. “STROZZI” PALIDANO SYLLABUS650-A Ed. 4 del 10/04/2012 SYLLABUS ISTITUTO TECNICO ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO Pag. 1 di 246 Istituto

650-A Ed. 4 del 10/04/2012

SYLLABUS ISTITUTO TECNICO

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

Pag. 233 di 246

CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUINTA CERERE UNITARIO

MOD. AGRO AMBIENTALE ECOLOGIA APPLICATA

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

FASE CONOSCENZE ABILITA’

U.D. 5 La depurazione biologica delle acque di scarico.

Sistemi fognari e trattamenti delle acque reflue. I processi aerobici e anaerobici di depurazione biologica delle acque reflue. Trattamenti e smaltimento dei fanghi di depurazione. Metodi di fitodepurazione.

Sa descrivere il funzionamento degli impianti di depurazione e le diverse tipologie di trattamento delle acque reflue. Sa analizzare le problematiche relative allo smaltimento dei fanghi di depurazione. Sa descrivere i metodi di fitodepurazione e i contesti in cui applicarli.

U.D. 6 Il compostaggio e la biodiversità negli agrosistemi.

Tipologie di compost, processo e tecniche di compostaggio. Valutazione della maturità del compost. Gli impieghi del compost. Conservazione della biodiversità negli ecosistemi e negli agroecosistemi.

Sa descrivere le principali tecniche di compostaggio. Sa descrivere i saggi per la valutazione della maturità del compost. Sa valutare i diversi utilizzi del compost. Comprende l’importanza della biodiversità negli ecosistemi e negli agroecosistemi.

Gli obiettivi evidenziati in grassetto sono quelli considerati minimi dal Gruppo disciplinare per raggiungere la soglia di sufficienza. TIPOLOGIE DI VERIFICA • Prove scritte: o Questionario a risposta breve. o Test semistrutturato.

• Prove orali (interrogazioni). GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER PROVE SCRITTE A DOMANDA APERTA

VERIFICA DI ECOLOGIA APPLICATA

ALUNNO: CLASSE: DATA:

QUESITI CONTENUTI ORDINE, PRECISIONE, USO LINGUAGGIO SPECIFICO TOTALE

1 (max 15) (max 10) (max 25) 2 (max 15) (max 10) (max 25) 3 (max 15) (max 10) (max 25) 4 (max 15) (max 10) (max 25) TOTALE / 100 (max 100)

TOTALE / 10 (max 10)

PUNTEGGIO 0-10 11-22 23-33 34-44 45-55 56-65 66-75 76-85 86-95 96-100 VOTO 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

LIVELLO NON RAGGIUNTO BASE INTERMEDIO AVANZATO

Page 234: Pag. QQQQ I.S. “STROZZI” PALIDANO SYLLABUS650-A Ed. 4 del 10/04/2012 SYLLABUS ISTITUTO TECNICO ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO Pag. 1 di 246 Istituto

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SYLLABUS ISTITUTO TECNICO

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

Pag. 234 di 246

CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUINTA CERERE UNITARIO

MOD. AGRO AMBIENTALE ECOLOGIA APPLICATA

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER I TEST STRUTTURATI

VERIFICA DI ECOLOGIA APPLICATA

ALUNNO: CLASSE: DATA: TIPOLOGIA ITEM PUNTI PUNTI/100 VOTO/10 LIVELLO

A RISPOSTA CHIUSA A COMPLETAMENTO VERO/FALSO A RISPOSTA SINTETICA GRAFICI A CALCOLO BREVE

PUNTEGGIO 0-10 11-22 23-33 34-44 45-55 56-65 66-75 76-85 86-95 96-100 VOTO 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

LIVELLO NON RAGGIUNTO BASE INTERMEDIO AVANZATO CRITERI DI MISURAZIONE

1) DOCUMENTAZIONE DELLE CONOSCENZE 60% 2) PRECISIONE ESPOSITIVA 25% 3) PERTINENZA LESSICALE 15% GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER PROVE ORALI

VERIFICA DI ECOLOGIA APPLICATA

ALUNNO: CLASSE: DATA: CRITERI DI MISURAZIONE PUNTI MEDIA/100 VOTO/10 LIVELLO

DOCUMENTAZIONE DELLE CONOSCENZE 60

PRECISIONE ESPOSITIVA 25

PERTINENZA LESSICALE 15

PUNTEGGIO ≤ 30 31-55 56-65 66-75 76-85 86-100 VOTO 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

LIVELLO NON RAGGIUNTO BASE INTERMEDIO AVANZATO

Page 235: Pag. QQQQ I.S. “STROZZI” PALIDANO SYLLABUS650-A Ed. 4 del 10/04/2012 SYLLABUS ISTITUTO TECNICO ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO Pag. 1 di 246 Istituto

650-A Ed. 4 del 10/04/2012

SYLLABUS ISTITUTO TECNICO

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

Pag. 235 di 246

CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUINTA CERERE UNITARIO

MOD. AGRO AMBIENTALE AGROECOLOGIA E TUTELA AMBIENTALE

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

FINALITÀ Lo studio dell’Agroecologia e della Tutela ambientale intende promuovere: 1. la valutazione degli interventi agronomici per la gestione e la tutela dell’agroecosistema; 2. la corretta gestione degli agroecosistemi in funzione di un’agricoltura ecocompatibile ed ecosostenibile. PREREQUISITI Conoscenze 1. Conoscenza dell’agronomia generale. 2. Conoscenza dei principi dell’ecologia. Abilità 1. Saper utilizzare i concetti base della chimica del terreno. OBIETTIVI GENERALI 1. Saper individuare, analizzare e classificare gli agroecosistemi. 2. Saper valutare l’impatto ambientale dei diversi interventi colturali. 3. Saper valutare l’impatto ambientale degli effluenti zootecnici ed il loro corretto impiego agronomico. 4. Saper gestire gli agroecosistemi in funzione di un’agricoltura ecocompatibile ed ecosostenibile. 5. Conoscere le tecniche di compostaggio.

FASE CONOSCENZE ABILITA’

U.D. 1 Principi di ecologia generale e confronto ecosistema / agroecosistema.

Struttura ed elementi degli ecosistemi. Piramidi alimentari e legge del 10%. Biotopo e biocenosi nell’agroecosistema. Le alterazioni del ciclo della materia e del flusso dell’energia negli agroecosistemi. Rapporti tra organismi nell’agroecosistema. La catena del detrito.

Sa descrivere la struttura di un ecosistema e il suo funzionamento. Sa individuare i rapporti tra gli organismi dell’agroecosistema e le differenze rispetto a un ecosistema.

U.D. 2 Classificazione degli agroecosistemi e impatto degli interventi colturali.

Classificazione degli agroecosistemi e loro caratteristiche. L’impatto ambientale derivante dalle sistemazioni idraulico-agrarie, lavorazioni del terreno, fertilizzazione e trattamenti fitoiatrici. Cicli geobiochimici e inquinamento delle acque superficiali e profonde da nitrati. Perdite di azoto e fosforo negli agroecosistemi e strategie per limitarle.

Sa analizzare le differenze tra i vari tipi di agroecosistemi. Sa valutare gli effetti negativi degli interventi colturali sui vari tipi di agroecosistemi. Sa descrivere i cicli geobiochimici di carbonio, azoto, fosforo e zolfo. Sa analizzare il problema dell’inquinamento da nitrati nelle acque superficiali e profonde. Sa descrivere le strategie per limitare le perdite di azoto e fosforo negli agroecosistemi.

U.D. 3 L’impatto ambientale degli effluenti zootecnici.

Classificazione degli effluenti zootecnici. Utilizzo degli effluenti come fertilizzanti. Attitudine del suolo ad accettare gli effluenti. Criteri per un corretto utilizzo agronomico degli effluenti zootecnici, piano di utilizzo agronomico (PUA). Determinazione delle asportazioni colturali. Spandimento dei reflui e loro integrazione con concimi minerali.

Sa analizzare le caratteristiche dei diversi effluenti zootecnici. Sa valutare l’impatto ambientale degli effluenti zootecnici. Sa valutare l’attitudine dei suoli a ricevere gli effluenti zootecnici. Sa pianificare un adeguato Piano di utilizzo agronomico.

Page 236: Pag. QQQQ I.S. “STROZZI” PALIDANO SYLLABUS650-A Ed. 4 del 10/04/2012 SYLLABUS ISTITUTO TECNICO ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO Pag. 1 di 246 Istituto

650-A Ed. 4 del 10/04/2012

SYLLABUS ISTITUTO TECNICO

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

Pag. 236 di 246

CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUINTA CERERE UNITARIO

MOD. AGRO AMBIENTALE AGROECOLOGIA E TUTELA AMBIENTALE

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

FASE CONOSCENZE ABILITA’

U.D. 4 I trattamenti agli effluenti zootecnici.

Trattamenti indiretti e diretti dei reflui zootecnici. La depurazione anaerobica e la fitodepurazione dei reflui zootecnici. Il compostaggio degli effluenti zootecnici.

Sa analizzare le tecniche di corretto trattamento degli effluenti zootecnici. Sa analizzare le tecniche di depurazione anaerobica e di compostaggio degli effluenti zootecnici.

U.D. 5 Corretta gestione degli agroecosistemi.

Il risparmio dell’energia ausiliaria. Sistemi e tecniche per la conservazione del suolo e della sua fertilità. Lavorazione ridotte del terreno. Utilità delle siepi e recupero della biodiversità negli agroecosistemi.

Sa analizzare le tecniche per una razionalizzazione dell’energia ausiliaria. Sa analizzare le varie tecniche per la conservazione del suolo e della sua fertilità. Sa descrivere le tecniche di lavorazioni ridotte del terreno. Sa valutare l’utilità delle siepi per aumentare la complessità degli agroecosistemi.

U.D. 6 L’agricoltura sostenibile

Corretta gestione dei sottoprodotti aziendali. Consociazioni, rotazioni, sovesci e cover-crops. La normativa europea riguardo all’agricoltura biologica e integrata. I disciplinari di produzione integrata.

Sa analizzare e valutare le diverse tecniche di gestione dei sottoprodotti aziendali. Sa analizzare i vantaggi per l’agroecosistema delle consociazioni, rotazioni, sovesci e cover-crops. Sa spiegare le principali linee guida delle direttive comunitarie relative all’agricoltura biologica e integrata.

Gli obiettivi evidenziati in grassetto sono quelli considerati minimi dal Gruppo disciplinare per raggiungere la soglia di sufficienza. TIPOLOGIE DI VERIFICA • Prove scritte: o Questionario a risposta breve. o Test semistrutturato.

• Prove orali (interrogazioni). GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER PROVE SCRITTE A DOMANDA APERTA

VERIFICA DI AGROECOLOGIA

ALUNNO: CLASSE: DATA:

QUESITI CONTENUTI ORDINE, PRECISIONE, USO LINGUAGGIO SPECIFICO

TOTALE

1 (max 15) (max 10) (max 25) 2 (max 15) (max 10) (max 25) 3 (max 15) (max 10) (max 25) 4 (max 15) (max 10) (max 25) TOTALE / 100 (max 100) TOTALE / 10 (max 10)

PUNTEGGIO 0-10 11-22 23-33 34-44 45-55 56-65 66-75 76-85 86-95 96-100 VOTO 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

LIVELLO NON RAGGIUNTO BASE INTERMEDIO AVANZATO

Page 237: Pag. QQQQ I.S. “STROZZI” PALIDANO SYLLABUS650-A Ed. 4 del 10/04/2012 SYLLABUS ISTITUTO TECNICO ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO Pag. 1 di 246 Istituto

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SYLLABUS ISTITUTO TECNICO

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

Pag. 237 di 246

CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUINTA CERERE UNITARIO

MOD. AGRO AMBIENTALE AGROECOLOGIA E TUTELA AMBIENTALE

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER I TEST STRUTTURATI

VERIFICA DI AGROECOLOGIA

ALUNNO: CLASSE: DATA: TIPOLOGIA ITEM PUNTI PUNTI/100 VOTO/10 LIVELLO

A RISPOSTA CHIUSA A COMPLETAMENTO VERO/FALSO A RISPOSTA SINTETICA GRAFICI A CALCOLO BREVE

PUNTEGGIO 0-10 11-22 23-33 34-44 45-55 56-65 66-75 76-85 86-95 96-100 VOTO 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

LIVELLO NON RAGGIUNTO BASE INTERMEDIO AVANZATO CRITERI DI MISURAZIONE

1) DOCUMENTAZIONE DELLE CONOSCENZE 60% 2) PRECISIONE ESPOSITIVA 25% 3) PERTINENZA LESSICALE 15% GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER PROVE ORALI

VERIFICA DI ECOLOGIA APPLICATA

ALUNNO: CLASSE: DATA: CRITERI DI MISURAZIONE PUNTI MEDIA/100 VOTO/10 LIVELLO

DOCUMENTAZIONE DELLE CONOSCENZE 60

PRECISIONE ESPOSITIVA 25

PERTINENZA LESSICALE 15

PUNTEGGIO ≤ 30 31-55 56-65 66-75 76-85 86-100 VOTO 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

LIVELLO NON RAGGIUNTO BASE INTERMEDIO AVANZATO

Page 238: Pag. QQQQ I.S. “STROZZI” PALIDANO SYLLABUS650-A Ed. 4 del 10/04/2012 SYLLABUS ISTITUTO TECNICO ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO Pag. 1 di 246 Istituto

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SYLLABUS ISTITUTO TECNICO

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

Pag. 238 di 246

CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUINTA CERERE UNITARIO

MOD. AGRO AMBIENTALE AREA DI PROGETTO

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

PREREQUISITI Conoscenze 1. Aspetti ecologici degli agroecosistemi. 2. Aspetti tecnologici e progettuali attinenti alla pratica agroambientale. 3. Elementi tecnico-economici di base. 4. Redazione di relazioni tecniche. 5. Costruzione di grafici. 6. Svolgere elaborazioni statistiche semplici. Abilità 1. Saper riassumere da documenti e pubblicazioni tecnico-economiche. 2. Saper utilizzare lo strumento informatico (Software pacchetto Office e 3D). 3. Saper svolgere ricerche bibliografiche e sul web. 4. Saper reperire ed analizzare provvedimenti legislativi. FINALITA’ 1. Sviluppare capacità critica nell’utilizzo di conoscenze già acquisite. 2. Saper organizzare il lavoro con un buon grado di autonomia. 3. Saper osservare i fenomeni, rilevare i dati e produrre elaborati. 4. Fornire strumenti conoscitivi ed abilità adeguate per un approccio scientifico alle problematiche 5. ecologiche ed agroecologiche del territorio regionale. OBIETTIVI GENERALI 1. Acquisire abilità nel lavoro di gruppo. 2. Utilizzare gli strumenti più funzionali per svolgere un progetto. 3. Sviluppare metaconoscenze in gruppo docente-studenti 4. Acquisire competenze su contenuti e metodiche relative al progetto. 5. Acquisire nuove abilità informatiche. 6. Acquisire abilità nella raccolta e nella restituzione dei dati e delle informazioni. 7. Acquisire competenze nella stesura di una relazione. I contenuti variano a seconda degli argomenti scelti dal docente o dai docenti di modulo, anno per anno, per cui si fa riferimento ai modelli 211 presentati entro il 31 ottobre dai docenti delle aree disciplinari attinenti alle Classi di Concorso A012, A058, A060.

FASE CONOSCENZE ABILITA’

U.D. 1 La raccolta dati e informazioni.

Raccolta e organizzazione in tabelle, grafici, report, di dati , immagini e informazioni dal WEB e da libri specialistici. Eventuali uscite dalla scuola per raccogliere dati, campioni, immagini, informazioni in ecosistemi, agroecosistemi, verde ornamentale.

Saper effettuare una ricerca di informazioni e immagini su riviste e libri specialistici e selezionare quelle utili al progetto. Saper utilizzare i motori di ricerca per ottenere informazioni sul WEB. Saper osservare, partecipare e collaborare alla raccolta dati sul campo e ai campionamenti. Saper raccogliere in tabella i dati raccolti sul campo. Acquisire i principali contenuti oggetto della sua tesina d’esame.

Page 239: Pag. QQQQ I.S. “STROZZI” PALIDANO SYLLABUS650-A Ed. 4 del 10/04/2012 SYLLABUS ISTITUTO TECNICO ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO Pag. 1 di 246 Istituto

650-A Ed. 4 del 10/04/2012

SYLLABUS ISTITUTO TECNICO

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

Pag. 239 di 246

CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

QUINTA CERERE UNITARIO

MOD. AGRO AMBIENTALE AREA DI PROGETTO

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

FASE CONOSCENZE ABILITA’

U.D. 2 La rielaborazione e l’organizzazione dei dati e delle informazioni.

Organizzazione e rielaborazione in tabelle, grafici, report dei dati raccolti. Eventuali uscite in ambiente. Stesura sintetica delle relazioni.

Saper rielaborare e sintetizzare le informazioni selezionate. Saper osservare, partecipare e collaborare alla raccolta dati sul campo e nei campionamenti. Saper raccogliere in tabella i dati raccolti sul campo e operare dei confronti con quelli raccolti in precedenza. Acquisire i principali contenuti oggetto della sua tesina d’esame.

U.D. 3 La relazione cartacea.

Stesura finale delle relazioni d’esame in forma cartacea.

Saper analizzare, assemblare, sintetizzare e rielaborare dati e informazioni collegandole con tabelle e immagini. Saper collaborare e discutere con i compagni per le migliori soluzioni e scelte relative alle tesina d’esame.

U.D. 4 La presentazione multimediale.

Stesura finale della presentazione multimediale della tesi d’esame in Power Point.

Saper progettare uno story-board. Saper assemblare, sintetizzare e rielaborare dati e informazioni collegandole con tabelle e immagini per realizzare una presentazione multimediale in Power Point. Saper collaborare e discutere con i compagni per le migliori soluzioni e le scelte relative alla presentazione multimediale della tesina d’esame.

Gli obiettivi evidenziati in grassetto sono quelli considerati minimi dal Gruppo disciplinare per raggiungere la soglia di sufficienza. TIPOLOGIE DI VERIFICHE E CRITERI DI VALUTAZIONE I voti, di tipo pratico, sono assegnati sulla base degli indicatori e dei punteggi riportati nella seguente scheda.

SCHEDA DI RILEVAZIONE DELLO STATO DI AVANZAMENTO DEI LAVORI NELL’AREA DI PROGETTO CLASSE 5 / MODULO AGRO-AMBIENTALE

ANNO SCOLASTICO: / QUADRIMESTRE: DATA:

ALUNNO RISPETTO DEI TEMPI E

LIVELLO DI COMPLETAMENTO DEI LAVORI (max 30 punti)

QUALITA’ DEI LAVORI (max 40

punti)

GRADO DI AUTONOMIA (max 15

punti)

CAPACITA’ DI LAVORARE IN

GRUPPO (max 15 punti)

VOTO IN DECIMI

SCHEDA DI RILEVAZIONE DELLO STATO DI AVANZAMENTO DEI LAVORI NELL’AREA DI PROGETTO CLASSE 5 / MODULO AGRO-AMBIENTALE

ANNO SCOLASTICO: / QUADRIMESTRE: DATA:

ALUNNO RISPETTO DEI TEMPI (max 20

punti)

LIVELLO DI COMPLETAMENTO DEI LAVORI (max 40 punti)

QUALITA’ DEI LAVORI (max 20 punti)

GRADO DI AUTONOMIA (max 20 punti)

VOTO IN DECIMI

Page 240: Pag. QQQQ I.S. “STROZZI” PALIDANO SYLLABUS650-A Ed. 4 del 10/04/2012 SYLLABUS ISTITUTO TECNICO ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO Pag. 1 di 246 Istituto

650-A Ed. 4 del 10/04/2012

SYLLABUS ISTITUTO TECNICO

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

Pag. 240 di 246

CLASSE INDIRIZZO DISCIPLINA

GLOSSARIO LINEE GUIDA TECNICI

Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” Palidano - Sedi di Palidano, Mantova e San Benedetto Po

QQQQ

Lemmi Definizioni

1. Abilità Le capacità di applicare conoscenze e di utilizzare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi. Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche le abilità sono descritte come cognitive (comprendenti l'uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) o pratiche (comprendenti l'abilità manuale e l'uso di metodi, materiali, strumenti). Fonte Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008 sulla costituzione del Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente - (2008/C 111/01).

2. Alternanza scuola-lavoro

Modalità di realizzazione dei corsi del secondo ciclo, sia nel sistema dell'istruzione secondaria superiore, sia nel sistema dell’istruzione e della formazione professionale per assicurare ai giovani, oltre alle conoscenze di base, l'acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro. Fonte Decreto Legislativo 15 aprile 2005, n. 77.

3. Apprendimento in contesto formale

Apprendimento che si realizza in un contesto organizzato e strutturato (per esempio, in un istituto d’istruzione, o di formazione o sul lavoro), appositamente progettato come tale (in termini di obiettivi di apprendimento e tempi o risorse per l’apprendimento). L’apprendimento formale è intenzionale dal punto di vista del discente e di norma sfocia in una convalida e/o in una certificazione. Fonte Glossario della terminologia VET “Terminology of European education and training policy” - Official Publications of the European Communities”, CEDEFOP 2008; Comunicazione della Commissione europea “Realizzare uno spazio europeo dell’apprendimento permanente” All. II: Glossario [COM (2001)678].

4. Apprendimento in contesto informale

Apprendimento risultante dalle attività della vita quotidiana legate al lavoro, alla famiglia o al tempo libero. Non è strutturato (in termini di obiettivi di apprendimento, di tempi o di risorse) e di norma non sfocia in una certificazione. L’apprendimento informale può essere intenzionale, ma nella maggior parte dei casi non lo è (ovvero è “fortuito” o casuale). Fonte Glossario della terminologia VET “Terminology of European education and training policy” - Official Publications of the European Communities”, CEDEFOP 2008; Comunicazione della Commissione europea “Realizzare uno spazio europeo dell’apprendimento permanente” All. II: Glossario [COM (2001)678].

5. Apprendimento in contesto non formale

Apprendimento che si realizza nell’ ambito di attività pianificate non specificamente concepite come apprendimento (in termini di obiettivi, di tempi o di sostegno all’apprendimento). L’apprendimento non formale non sfocia di norma in una certificazione. L’apprendimento non formale, a volte denominato “apprendimento semi-strutturato”, è intenzionale dal punto di vista del discente. Fonte Glossario della terminologia VET “Terminology of European education and training policy” - Official Publications of the European Communities”, CEDEFOP 2008; Comunicazione della Commissione europea “Realizzare uno spazio europeo dell’apprendimento permanente” All. II: Glossario [COM (2001)678].

6. Apprendimento permanente

Qualsiasi attività di apprendimento intrapresa nelle varie fasi della vita al fine di migliorare le conoscenze, le capacità e le competenze in una prospettiva personale, civica, sociale e/o occupazionale. Fonte Comunicazione della Commissione europea “Realizzare uno spazio europeo dell’apprendimento permanente” All. II: Glossario [COM (2001)678] Risoluzione del Consiglio del 27 giugno 2002 sull’apprendimento permanente (2002/C 163/01).

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Lemmi Definizioni 7. Area di istruzione generale degli istituti tecnici

Area di istruzione comune a tutti i percorsi degli istituti tecnici che ha l’obiettivo di fornire ai giovani la preparazione di base, acquisita attraverso il rafforzamento e lo sviluppo degli assi culturali che caratterizzano l’obbligo di istruzione (asse dei linguaggi, matematico, scientifico-tecnologico, storico-sociale). Fonte Decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 88 – “Regolamento recante norme concernenti il riordino degli istituti tecnici ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n.112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n.133” (Allegato A).

8. Aree di indirizzo degli istituti tecnici

Le aree di indirizzo hanno l’obiettivo di far acquisire agli studenti sia conoscenze teoriche e applicative spendibili in vari contesti di vita, di studio e di lavoro, sia abilità cognitive idonee a risolvere problemi, sapersi gestire autonomamente in ambiti caratterizzati da innovazioni continue, assumere progressivamente anche responsabilità per la valutazione e il miglioramento dei risultati ottenuti. Fonte Decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 88 – “Regolamento recante norme concernenti il riordino degli istituti tecnici ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n.112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n.133” (Allegato A).

9. Asse culturale Gli assi culturali costituiscono il “tessuto” per la costruzione di percorsi di apprendimento orientati all’acquisizione delle competenze chiave che preparino i giovani alla vita adulta e che costituiscano la base per consolidare e accrescere saperi e competenze in un processo di apprendimento permanente, anche ai fini della futura vita lavorativa. Gli assi culturali che caratterizzano l’obbligo di istruzione sono quattro: asse dei linguaggi, matematico, scientifico-tecnologico, storico-sociale. Fonte Decreto ministeriale 22 agosto 2007, n. 139 – “Regolamento recante norme in materia di assolvimento dell’obbligo d’istruzione”.

10. Certificazione dei risultati di apprendimento

Rilascio di un certificato, un diploma o un titolo che attesta formalmente che un ente competente ha accertato e convalidato un insieme di risultati dell’apprendimento (conoscenze, know-how, abilità e/o competenze) conseguiti da un individuo rispetto a uno standard prestabilito. La certificazione può convalidare i risultati dell’apprendimento conseguiti in contesti formali, non formali o informali. Fonte Glossario della terminologia VET “Terminology of European education and training policy” – Official Publications of the European Communities”, CEDEFOP 2008.

11. Cittadinanza e Costituzione

Acquisizione nel primo e nel secondo ciclo di istruzione delle conoscenze e delle competenze relative a «Cittadinanza e Costituzione», nell’ambito delle aree storico-geografica e storicosociale e del monte ore complessivo previsto per le stesse. Negli istituti tecnici, le attività e gli insegnamenti relativi a “Cittadinanza e Costituzione” coinvolgono tutti gli ambiti disciplinari e si sviluppano, in particolare, in quelli di interesse storico-sociale e giuridico- economico. Fonte Legge 30 ottobre 2008, n. 169 (art. 1) Decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 88 – “Regolamento recante norme concernenti il riordino degli istituti tecnici ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n.112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n.133” (art. 5, comma 1, lett. E) e Allegato A).

12. Classificazione ISCED (International Standard Classification of Education)

Standard di classificazione internazionale e analisi comparata dei vari livelli dei sistemi di istruzione creato dall’UNESCO, approvata dalla International Conference on Education (Ginevra, 1975). Fonte The International Standard Classification of Education (ISCED) UNESCO General Conference, 29ma sessione, Novembre 1997.

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Lemmi Definizioni 13. Classifiche ISCO (International Standard Classification of Occupations)

Standard internazionale di classificazione per il mondo del lavoro e delle professioni. E’ redatto da ILO (International Labour Organization- in italiano OIL) e serve per classificare le occupazioni in gruppi /settori secondo le mansioni espletate sul posto di lavoro. Fonte ILO – International Labour Organization – risoluzione del 6 dicembre 2007 (ISCO 08).

14. CLIL (Content and language Integrated Learning)

Approccio metodologico che prevede l’insegnamento di una disciplina non linguistica, in lingua straniera veicolare al fine di integrare l’apprendimento della lingua e l’acquisizione di contenuti disciplinari, creando ambienti di apprendimento che favoriscano atteggiamenti plurilingui e sviluppino la consapevolezza multiculturale. Fonte Comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento europeo, al Comitato economico e sociale e al Comitato delle regioni: Promuovere l’apprendimento delle lingue e la diversità linguistica: Piano d’azione 2004 – 2006 [COM(2003) 449]. Decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 88 – “Regolamento recante norme concernenti il riordino degli istituti tecnici ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n.112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n.133” (art. 8, comma 2, lett. B).

15. Comitato tecnico- scientifico

Struttura innovativa di cui possono dotarsi gli istituti tecnici, nell’esercizio della loro autonomia didattica e organizzativa, con funzioni consultive e di proposta per l’organizzazione delle aree di indirizzo e l’utilizzazione degli spazi di autonomia e flessibilità. E’ composto da docenti e da esperti del mondo del lavoro, delle professioni e della ricerca scientifica e tecnologica. Fonte Decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 88 – “Regolamento recante norme concernenti il riordino degli istituti tecnici ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n.112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n.133” [art. 5, comma 3, lett. D)].

16. Competenze Comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale. Nel contesto del Quadro Europeo delle Qualifiche le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia. Fonte Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008 sulla costituzione del Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (2008/C 111/01).

17. Competenze chiave di cittadinanza

Otto competenze, da acquisire al termine dell’obbligo d’istruzione, che costituiscono il risultato che si può conseguire – all’interno di un unico processo di insegnamento/apprendimento – attraverso la reciproca integrazione e interdipendenza tra i saperi e le competenze contenuti negli assi culturali. Fonte Decreto ministeriale 22 agosto 2007, n. 139 “Regolamento recante norme in materia di assolvimento dell’obbligo d’istruzione” (Documento tecnico e Allegato 2).

18. Competenze chiave per l’apprendimento permanente

Combinazione di conoscenze, abilità e attitudini appropriate al contesto. Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personale, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione. Fonte Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 relativa a competenze chiave per l’apprendimento permanente (2006/962/CE) (Allegato).

19. Conoscenze Risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono un insieme di fatti, principi, teorie e pratiche relative ad un settore di lavoro o di studio. Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche. Fonte Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008 sulla costituzione del Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (2008/C 111/01).

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Lemmi Definizioni 20. Dipartimenti Strutture innovative di cui possono dotarsi gli istituti tecnici, nell’esercizio della loro autonomia

didattica, organizzativa e di ricerca, quali articolazioni funzionali del collegio dei docenti, per il sostegno alla didattica e alla progettazione formativa. Fonte Decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 88 – “Regolamento recante norme concernenti il riordino degli istituti tecnici ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n.112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n.133” (art. 5, comma 3, lett. C)].

21. ECVET (European Credit system for Vocational Education and Training)

Sistema europeo di crediti per l’istruzione e la formazione professionale (ECVET) inteso ad agevolare il trasferimento, il riconoscimento e l’accumulo dei risultati comprovati dell’apprendimento delle persone interessate ad acquisire una qualifica. Fonte Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio 18 giugno 2009 sull’istituzione di un sistema di trasferimento dei crediti per l’istruzione e la formazione professionale ( ECVET) ( 2009/C 155/02) (Punto 6).

22. EQARF (European Quality Assurance Reference Framework)

Quadro europeo di riferimento per la garanzia della qualità dell’istruzione e della formazione professionale. Strumento di riferimento destinato ad aiutare gli Stati membri a promuovere e a seguire il miglioramento continuo dei loro sistemi di istruzione e formazione professionale sulla base di riferimenti europei comuni, il quale si basa sul QGCQ (quadro comune di garanzia della qualità) e lo sviluppa ulteriormente. Il quadro di riferimento dovrebbe contribuire a migliorare la qualità dell’istruzione e formazione professionale e ad accrescere la trasparenza e la coerenza delle politiche degli Stati membri in materia di istruzione e formazione professionale, favorendo così la fiducia reciproca, la mobilità dei lavoratori e degli studenti e l’apprendimento permanente. Fonte Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio 18 giugno 2009 sull’istituzione di un quadro europeo di riferimento per la garanzia della qualità dell’istruzione e della formazione professionale (2009/C 155/01) (Punto 9).

23. EQF (European Qualification Framework)

Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente. Strumento di riferimento per confrontare i livelli delle qualifiche dei diversi sistemi delle qualifiche e per promuovere sia l’apprendimento permanente sia le pari opportunità nella società basata sulla conoscenza, nonché l’ulteriore integrazione del mercato del lavoro europeo, rispettando al contempo la ricca diversità dei sistemi d’istruzione nazionali. Il termine qualifica si riferisce a titoli di studio e qualifiche professionali. Fonte Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio23 aprile 2008 sulla costituzione del Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (2008/C 111/01).

24. Identità degli istituti tecnici

L’identità degli istituti tecnici è connotata da una solida base culturale a carattere scientifico e tecnologico in linea con le indicazioni dell’Unione europea. Costruita attraverso lo studio, l’approfondimento, l’applicazione di linguaggi e metodologie di carattere generale e specifico, tale identità è espressa da un numero limitato di ampi indirizzi, correlati a settori fondamentali per lo sviluppo economico e produttivo del Paese. Fonte Decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 88 – “Regolamento recante norme concernenti il riordino degli istituti tecnici ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n.112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n.133” (art. 2).

25. Indagine OCSE- PISA

PISA- Programme for International Student Assessment: Indagine statistica standardizzata basata sul programma OCSE per la valutazione internazionale degli studenti quindicenni sviluppato congiuntamente dai paesi aderenti. In particolare, vengono accertati i livelli ottenuti nelle competenze relative alla lettura, alla matematica e alle scienze. L’indagine ha periodicità triennale. Fonte OCSE-Programme for International Student Assessment Comunicazione della Commissione europea 20 novembre 2002 “Parametri di riferimento europei per l’istruzione e la formazione: seguito al Consiglio europeo di Lisbona” ( COM/2002/0629 def.).

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Lemmi Definizioni 26. Linee guida degli istituti tecnici

Il passaggio al nuovo ordinamento è definito da linee guida a sostegno dell’autonomia organizzativa e didattica delle istituzioni scolastiche, anche per quanto concerne l’articolazione in competenze, conoscenze e abilità dei risultati di apprendimento. Fonte Decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 88 – “Regolamento recante norme concernenti il riordino degli istituti tecnici ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n.112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n.133” (Art. 8, comma 3).

27. Livelli EQF Il quadro europeo delle qualifiche e dei titoli EQF definisce otto livelli articolati in conoscenze, abilità e competenze. Ciascuno degli 8 livelli è definito da una serie di descrittori che indicano i risultati dell’apprendimento relativi alle qualifiche a tale livello in qualsiasi sistema delle qualifiche. Le competenze sono progressivamente differenziate in relazione all’acquisizione, da parte dello studente, di gradi diversi di autonomia e responsabilità. Fonte Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio 23 aprile 2008 sulla costituzione del Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (2008/C 111/01).

28. Obbligo di istruzione

Istruzione obbligatoria, impartita per almeno dieci anni, finalizzata al conseguimento di un titolo di studio di scuola secondaria superiore o di una qualifica professionale, di durata almeno triennale, entro il diciottesimo anno di età, con il conseguimento dei quali si assolve il diritto/dovere di cui al decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 76. L’obbligo di istruzione si assolve anche nei percorsi di istruzione e formazione professionale di cui al Capo III del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, e, sino alla completa messa a regime delle disposizioni ivi contenute, anche nei percorsi sperimentali di istruzione e formazione professionale di cui al comma 624 dell’articolo di seguito citato. Fonte Legge 27 dicembre 2006, n. 296, art 1 comma 622 Decreto ministeriale 22 agosto 2007, n. 139 “Regolamento recante norme in materia di assolvimento dell’obbligo d’istruzione” Legge 6 agosto 2008, n. 133 (art. 64).

29. Opzioni Ulteriore articolazione delle aree di indirizzo degli istituti tecnici, negli spazi di flessibilità previsti, in un numero contenuto incluso in un apposito elenco nazionale. Ambiti, criteri e modalità sono definiti, previo parere della Conferenza Stato, Regioni e Province autonome di cui al decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, con successivo decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze. Fonte Decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 88 – “Regolamento recante norme concernenti il riordino degli istituti tecnici ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n.112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n.133” (Art. 8, comma 2, lett. D)].

30. Organizzazione settoriale internazionale

Associazione di organizzazioni nazionali, anche, ad esempio, di datori di lavoro e organismi professionali, che rappresenta gli interessi di settori nazionali. Fonte Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio 23 aprile 2008 sulla costituzione del Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (2008/C 111/01).

31. Quadro comune europeo di riferimento per lelingue (Common European Framework of Reference for Languages)

Strumento di riferimento del Consiglio di Europa per lo sviluppo e l’implementazione di politiche d’educazione linguistica trasparenti e coerenti. Il Quadro fornisce parametri e criteri per la validazione delle competenze linguistiche definite secondo una scala di misurazione globale che si sviluppa in 6 livelli ascendenti di riferimento (dal livello A1, il più basso, al livello C2 , il più alto). La scala viene utilizzata, a livello europeo, anche per definire il livello di padronanza linguistica raggiunto da un apprendente. Fonte Raccomandazione del Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa agli stati membri sull’uso del Quadro comune europeo di riferimento per le lingue e la promozione del plurilinguismo CM/Rec(2008)7E.

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Lemmi Definizioni 32. Qualifica Risultato formale di un processo di valutazione e convalida, acquisito quando l’autorità

competente stabilisce che i risultati dell’apprendimento di una persona corrispondono a standard definiti. Fonte Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008 sulla costituzione del Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (2008/C 111/01).

33. Riconoscimento dei risultati di apprendimento

Il processo in cui sono attestati i risultati dell’apprendimento ufficialmente conseguiti attraverso l’attribuzione di unità o qualifiche. Fonte Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio 18 giugno 2009 sull’istituzione di un sistema di trasferimento di crediti per l’istruzione e la formazione professionale (ECVET) (2009/C 155/02) [Punto h) e allegato 1].

34. Risultati dell’apprendimento

Descrizione di ciò che un discente conosce, capisce ed è in grado di realizzare al termine di un processo di apprendimento. I risultati sono definiti in termini di conoscenze, abilità e competenze. Fonte Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio 23 aprile 2008 sulla costituzione del Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (2008/C 111/01).

35. Settore Raggruppamento di attività professionali in base a funzione economica, prodotto, servizio o tecnologia principale. Il Regolamento degli istituti tecnici prevede due ampi settori : “Economico” e “Tecnologico”. Fonte Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio 23 aprile 2008 sulla costituzione del Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (2008/C 111/01). Decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 88 - “Regolamento recante norme concernenti il riordino degli istituti tecnici ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n.112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n.133” (artt. 3 e 4).

36. Spazi di flessibilità

Possibilità di articolare in opzioni le aree di indirizzo di cui agli Allegati B) e C) del Regolamento degli istituti tecnici per corrispondere alle esigenze del territorio e ai fabbisogni formativi espressi dal mondo del lavoro e delle professioni, con riferimento all’orario annuale delle lezioni: entro il 30% nel secondo biennio e il 35% nell’ultimo anno. La flessibilità è utilizzata nei limiti delle dotazioni organiche assegnate senza determinare esuberi di personale. Fonte Decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 88 - “Regolamento recante norme concernenti il riordino degli istituti tecnici ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n.112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n.133” [Art. 5, comma 3, lett. b)].

37. Ufficio tecnico Ufficio di cui sono dotati gli istituti tecnici del settore tecnologico, con il compito di sostenere la migliore organizzazione e funzionalità dei laboratori a fini didattici e il loro adeguamento in relazione alle esigenze poste dall’innovazione tecnologica, nonché per la sicurezza delle persone e dell’ambiente. Fonte Decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 88 - “Regolamento recante norme concernenti il riordino degli istituti tecnici ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n.112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n.133” (Art. 4, comma 3).

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Lemmi Definizioni 38. Unità di risultati di apprendimento

Elemento della qualificazione costituito da una serie coerente di conoscenze, abilità e competenze suscettibili di essere valutate e convalidate. Nel sistema ECVET un’unità è la più piccola parte di una qualificazione che può essere valutata, trasferita, convalidata e, ove possibile, certificata. L’unità di risultati di apprendimento può essere propria di una sola qualificazione o comune a più qualificazioni. Fonte Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio 18 giugno 2009 sull’istituzione di un sistema di trasferimento di crediti per l’istruzione e la formazione professionale (ECVET) (2009/C 155/02). Glossario della terminologia VET “Terminology of European education and training policy” - Official Publications of the European Communities”, CEDEFOP 2008.