Vento largo (128) - Zig Zag (libri, cd · Vento largo (maggio 2019) dal 2007 la newsletter di Zig...

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Vento largo (maggio 2019) dal 2007 la newsletter di Zig Zag, libera e indipendente. (libri) James Anderson, Lullaby Road, Enne Enne Editore Pur non essendo un eroe (anzi), nel corso del suo lavoro (è solo un camionista) Ben Jones s’imbatte in un traffico di bambini da risvolti atroci. Intorno, soltanto il deserto, implacabile. È un modernissimo Don Chisciotte a cui hanno tolto anche i mulini a vento, lasciandogli soltanto paure artificiali, nemici invisibili e frontiere che si restringono ogni giorno di più, ma è un personaggio destinato a durare. (libri) Leonardo Padura, La trasparenza del tempo, Bompiani La nuova indagine di Mario Conde parte dall’insolita richiesta di un vecchio compagno di scuola a cui è stato rubato tutto. Pur avendo lasciato da tempo la polizia, Mario Conde non ha perso l’istinto e parte nei meandri “squallidi e commoventi” di Cuba a caccia della preziosa refurtiva dando modo a Leonardo Padura di costruire un romanzo ricco di voci, colorito, ritmato e avvincente. (libri) Khaled Khalifa, Morire è un mestiere difficile, Bompiani Nella Siria a pezzi, Bulbul ha promesso al padre morente di riportarlo da Damasco al suo paese natale, presso Aleppo. Il viaggio è relativo (sono quattrocento chilometri), ma la distanza inganna perché attraversa tutte le piaghe della guerra civile. Seguendo Bulbul con il fratello Huseyn e la sorella Fatima, Khaled Khalifa cerca una luce e un ultimo briciolo di umanità tra le macerie di una nazione. (libri) David Diop, Fratelli d’anima, Neri Pozza Alfa Ndiaye e Mademba Diop, amici fin dall’infanzia nel Senegal, si ritrovano a combattere nelle trincee francesi della prima guerra mondiale. Sono coraggiosi nella battaglia e orgogliosi delle loro radici, ma il legame sarà spezzato nella violenza del massacro, che David Diop racconta con l’intensità di “una voce del mondo di ieri”, raccogliendo Africa ed Europa in un solo, amaro destino. Notevole. (libri) Sayed Kashua, La traccia dei mutamenti, Neri Pozza Un uomo viaggia dagli Stati Uniti verso Israele chiamato al capezzale del padre. Il suo bagaglio è limitato e comprende un vecchio registratore che usa per raccogliere le storie e trascriverle. È il suo lavoro, ma una volta sceso dall’aereo, passato e presente si sovrappongono e Sayed Kashua coglie l’occasione per ridisegnare con grazia una mappa dei legami famigliari, in tutta la loro fragilità. (libri) Jesmyn Ward, Canta, spirito, canta, Enne Enne Editore Casa non vuol dire sempre un posto in particolare” dice uno dei personaggi di Jesmyn Ward che, nel secondo capitolo della trilogia di Bois Sauvage (imperdibile anche Salvare le ossa) torna ad affrontare le estremità del Mississippi dove Jojo, tredici anni, deve fare i conti con un padre che torna dalla galera e il crepuscolo della nonna che l’ha cresciuto. Un romanzo che è un lungo e doloroso blues. 128 “Già tradurre; un altro scrivere, una ricerca di verità che ne scopre una sempre un po’ diversa, necessariamente contraffatta. La verità è sempre un po’ bugiarda”. (Claudio Magris, Tempo curvo a Kremes)”.

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Vento largo (maggio 2019) dal 2007 la newsletter di Zig Zag, libera e indipendente.

(libri) James Anderson, Lullaby Road, Enne Enne Editore

Pur non essendo un eroe (anzi), nel corso del suo lavoro (è solo un camionista) Ben Jones s’imbatte in un traffico di bambini da risvolti atroci. Intorno, soltanto il deserto, implacabile. È un modernissimo Don Chisciotte a cui hanno tolto anche i mulini a vento, lasciandogli soltanto paure artificiali, nemici invisibili e frontiere che si restringono ogni giorno di più, ma è un personaggio destinato a durare.

(libri) Leonardo Padura, La trasparenza del tempo, Bompiani

La nuova indagine di Mario Conde parte dall’insolita richiesta di un vecchio compagno di scuola a cui è stato rubato tutto. Pur avendo lasciato da tempo la polizia, Mario Conde non ha perso l’istinto e parte nei meandri “squallidi e commoventi” di Cuba a caccia della preziosa refurtiva dando modo a Leonardo Padura di costruire un romanzo ricco di voci, colorito, ritmato e avvincente.

(libri) Khaled Khalifa, Morire è un mestiere difficile, Bompiani

Nella Siria a pezzi, Bulbul ha promesso al padre morente di riportarlo da Damasco al suo paese natale, presso Aleppo. Il viaggio è relativo (sono quattrocento chilometri), ma la distanza inganna perché attraversa tutte le piaghe della guerra civile. Seguendo Bulbul con il fratello Huseyn e la sorella Fatima, Khaled Khalifa cerca una luce e un ultimo briciolo di umanità tra le macerie di una nazione.

(libri) David Diop, Fratelli d’anima, Neri Pozza

Alfa Ndiaye e Mademba Diop, amici fin dall’infanzia nel Senegal, si ritrovano a combattere nelle trincee francesi della prima guerra mondiale. Sono coraggiosi nella battaglia e orgogliosi delle loro radici, ma il legame sarà spezzato nella violenza del massacro, che David Diop racconta con l’intensità di “una voce del mondo di ieri”, raccogliendo Africa ed Europa in un solo, amaro destino. Notevole.

(libri) Sayed Kashua, La traccia dei mutamenti, Neri Pozza

Un uomo viaggia dagli Stati Uniti verso Israele chiamato al capezzale del padre. Il suo bagaglio è limitato e comprende un vecchio registratore che usa per raccogliere le storie e trascriverle. È il suo lavoro, ma una volta sceso dall’aereo, passato e presente si sovrappongono e Sayed Kashua coglie l’occasione per ridisegnare con grazia una mappa dei legami famigliari, in tutta la loro fragilità.

(libri) Jesmyn Ward, Canta, spirito, canta, Enne Enne Editore

“Casa non vuol dire sempre un posto in particolare” dice uno dei personaggi di Jesmyn Ward che, nel secondo capitolo della trilogia di Bois Sauvage (imperdibile anche Salvare le ossa) torna ad affrontare le estremità del Mississippi dove Jojo, tredici anni, deve fare i conti con un padre che torna dalla galera e il crepuscolo della nonna che l’ha cresciuto. Un romanzo che è un lungo e doloroso blues.

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“Già tradurre; un altro scrivere, una ricerca di verità che ne scopre una sempre un po’ diversa, necessariamente contraffatta. La verità è sempre un po’ bugiarda”.

(Claudio Magris, Tempo curvo a Kremes)”.

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Vento largo (maggio 2019)

(dischi) Tiny Grimes, Three Classic Albums Plus, Avid Entertainment

Chitarrista di gran classe, Tiny Grimes viene riscoperto con tre dischi (Blues Groove, Callin’ The Blues e Big Time Guitar) radunati con una manciata di altre outtakes, in una doppia e ottima raccolta. Il repertorio pesca da Duke Ellington in avanti e va ricordato che tra i suoi principali interlocutori si trovano Coleman Hawkins (in Blues Groove) ed Eddie “Lockjaw” Davis (in Callin’ The Blues) al sax.

(dischi) Steve Earle, Guy, New West

Non c’è dubbio che Guy Clark sia stato uno dei più grandi songwriter americani di sempre, nonostante una produzione discografica piuttosto limitata e un’innata vocazione da outsider. Forse è proprio per questo che tra i tanti colleghi, allievi e discepoli ci voleva proprio un indomito Steve Earle per rendergli omaggio con un disco che è, prima di tutto, un raro gesto di riconoscenza e amicizia.

(dischi) Craig Finn, I Need A New War, Partisan Records

L’avevamo capito dai tempi degli Hold Steady (una rock’n’roll band da riscoprire) che Craig Finn aveva il tatto per raccontare storie su storie, con una voce sgraziata e dolente, ma sincera, e la giusta dose di curiosità per gli arrangiamenti che l’hanno portato prima a We All Want The Same Things, forse il suo disco più personale, e a I Need A New War che si muove nella stessa scia, con un tocco di pop in più.

(dischi) Glen Hansard, This Wild Willing, Epitaph

A breve distanza dal bellissimo Between Two Shores, Glen Hansard continua nella svolta che, dal romantico folksinger degli esordi, l’ha portato a essere un musicista a tutto tondo capace di sperimentare con coraggio soluzioni coraggiose e innovative senza perdere di vista il cuore delle sue ballate. Un’importante conferma per un artista che merita tutte le attenzioni possibili.

(dischi) Dervish, The Great Irish Songbook, Rounder

Tra i più importanti interpreti della musica tradizionale irlandesi, i Dervish hanno sviluppato una personalissima interpretazione delle loro radici e in The Great Irish Songbook si sono concentrati sull’essenzialità di un vocabolario straordinario, accompagnati da ospiti davvero speciali come Steve Earle, Rhiannon Giddens, Vince Gill, Brendan Gleeson, Jamey Johnson e Kate Rusby. Splendido.

(dischi) Over The Rhine, Love And Revelation, Great Specked Dog

Sempre ispirati e affascinanti nella costruzione delle loro canzoni, gli Over The Rhine si ritrovano con grande concentrazione attorno a strutture musicali più compatte: se il suono è rimasto quello armonioso e ipnotico, che li distingue da trent’anni, i brani si snodano com maggiore concisione, facendo così risaltare la naturale spontaneità del songwriting di Lindford Detweiler e Karin Bergquist.

(promemoria) Ricordiamo i prossimi appuntamenti dello Zig Zag Social Club: sabato 11 maggio, come sempre a partire dalle ore 17, Alberto Ghidoni racconterà il noir francese da Georges Simenon a Jean Claude-Izzo, mentre sabato 25 maggio Gianni Del Savio ripercorrerà la storia dell’Atlantic Records. Si raccomanda la puntualità, intanto, buona lettura e buon ascolto.