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Psicosi Isteriche e Dissociative

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Psicosi Isteriche e Dissociative

L’invenzione dell’Isteria

Jean-Louis Brachet (1789 – 1858), Recherches sur la nature et le siège de l’hystérie et de l’hypocondrie, Paris 1832Frédéric Dubois d’Amiens (1799 – 1873), Histoire philosophique de l’hypocondrie et de l’hystérie, Paris 1833

Paul Briquet (1796 – 1881)

«Une névrose de la portion d’encéphale destinée à recevoir les impressions affectives et les sensations»

«Maladie dynamique» Traité clinique et thérapeutique de l’hystérie, Paris 1859

La malattia di Briquet

«Sono stato testimone, in questo reparto che dirigeva Delasiauve, di questi attacchi di ‘isteria epilettica’ e mi chiedevo: come mai queste cose non si trovano nei libri? E come si possono descrivere dal vero? Non vedevo che confusione ma un giorno mi sono detto: malgrado l’immensa varietà apparente dei fenomeni c’est toujours la meme chose”.

Pare che l’istero-epilessia esista solo in Francia, e addirittura solo alla Salpetriere, quasi io avessi il potere di crearla con la mia volontà. Sarebbe prodigioso se stabilissi delle malattie secondo il mio capriccio e la fantasia.

In verità sono semplicemente un fotografo, affermo quel che vedo ed è troppo facile per me mostrare che non solo alla Salpetriere accadono simili cose».

«C’est toujours la meme chose»

«Ce qui caractérise les troubles primitifs (de l’hystérie), c’est qu’il est possible de le reproduire par suggestion avec une exactitude rigoureuse chez certains sujets et de les faire disparaître sous l’influence exclusive de la persuasion » Babinski, Définition de l’Hystérie, 1901:

Pithiatisme

Peitho divinità del corteo di Afrodite

Jacques-Joseph Moreau de Tours (1804 – 1884)

“è, in certo qual senso, lo stato di fantasticheria di un febbricitante, senza la febbre, e anche con maggior ordine, consequenzialità e direi razionalità nelle idee…Ma la forma sonnambulica non è sempre così netta e distinta a vedersi. In certe isterie, il delirio assomiglia all’ordinaria follia, le idee deliranti appartengono a una condizione psicopatologica simile al sogno”

De la folie hystérique, Paris 1865Traité pratique de la folie névropathique (vulgo hystérique, Paris, 1869)

Il Delirio Isterico

les attitudes passionnelles

Félida alterna stati di coscienza, una condizione “normale” e il periodo di crisi o “condizione seconda”. Il ricordo completo è la condizione seconda; il ricordo tronco, la vita incompleta, è lo stato normale.

La sua esistenza è, da trentadue anni, simile a un libro al quale siano state strappate di quando in quando delle pagine. Che lettura singolare! Se manca un foglio, il senso può essere ricostruito; se ne mancano venti è impossibile. A chi non è mai capitato di leggere a sbalzi un feuilleton di cui si son perduti dei numeri? C. Azam, Hypnotisme, double conscience et altérations de la personnalité, 1887

F.M. Ferro et al., La “doppia coscienza” nella psicopatologia francese della seconda metà dell’Ottocento: il caso di Félida di Azam, “Arch. Psicol. Neurol. Psichiat.”, 43, 530-546, 1982

La Coscienza Doppia

Pierre Janet (1859 – 1947)

“L’isteria è una sindrome, un insieme di fenomeni raggruppati da un’idea generale. Ora, questi fenomeni sono tutti o quasi tutti di ordine morale: sonnambulismi, attacchi, idee fisse, turbe dell’attenzione, dimenticanze, insensibilità; e sono psicologici. Non c’è una ragione per non comprendere in questo schema i deliri che sono altri fenomeni naturali”. Nello sdoppiamento della coscienza vi è una certa regolarità, un equilibrio, un certo ordine nel disordine»

L’automatisme psychologique, Paris 1889 e 1894

L’état mental des hystériques, I, Les stigmates mentaux, Paris 1893, II, Les accidents mentaux, Paris 1894

Névroses et ideés fixes, Paris 1898

Janet e l’Isteria

Pierre Janet (1859 – 1947)

Nell’Automatisme, Janet ipotizza che alla base dei fenomeni di automatismo, e quindi della patologia isterica, vi sia la désaggrégation psychologique, contraria alla fondamentale funzione di sintesi che caratterizza il normale funzionamento psichico. Janet ritiene quindi che certi sintomi isterici siano riconducibili all’esistenza di frammenti della personalità scissi dalla coscienza, che vivono autonomamente, la cui origine risale al passato, e più specificatamente a eventi traumatici. Janet dunque assegna un ruolo centrale a un trauma ambientale sopraggiunto nel corso dello sviluppo affettivo e cognitivo, non necessariamente di natura sessuale come nei primi scritti di Freud, che esercita un effetto frammentante e disorganizzante sulle attività psichiche dell’individuo e gli impedisce di registrare un ricordo dell’evento, creando quindi quelle “idee fisse subconsce”, spesso corrispondenti a “emozioni congelate” escluse rigidamente dalla coscienza personale e dovute a shock improvvisi o terrorizzanti.

Queste memorie traumatiche, se ripetute durante lo sviluppo o particolarmente intense, possono unirsi al di fuori del flusso di coscienza fino a formare vere e proprie personalità secondarie dissociate (definite “esistenze successive”).

L’Automatismo Psicologico

Rimozione Vs DissociazioneLa rimozione, come difesa, rappresenta una reazione all’angoscia: un affettonegativo ma regolabile che segnala la possibile irruzione nella coscienza di contenuti mentali che possono generare un conflitto intrapsichico spiacevole, ma sostenibile.La dissociazione, come difesa, rappresenta una reazione a un trauma: un flussocaotico di affetti non regolabili nella mente, che minaccia la stabilità del Sé e talvolta la stessa salute mentale. Il conflitto intrapsichico viene vissuto come insostenibile, non solo spiacevole. Perché insostenibile? Perché la discrepanza non si verifica fra contenuti mentali discordanti, ma tra aspetti del Sé alieni, tra stati del Sé talmente discrepanti da non poter coesistere in un singolo stato di coscienza senza minacciare di destabilizzare la continuità del Sé. […] Il trauma e l’angoscia differiscono non solo per la “quantità” (intensità) degli affetti mobilitati, ma sono anche qualitativamente diversi nel compito richiesto alla mente/cervello. (Bromberg, 2014).

Mentre Freud suggerisce una posizione terapeutica orientata allo svelamento del rimosso, ovvero al recupero di quegli elementi che, per motivi conflittuali, sono stati resi silenti e si segnalano solo attraverso il sintomo, Janet propone una posizione di ordine «creativo», tesa al sostegno dei processi capaci di accumulare elementi nuovi nella sintesi operata dall’Io.

Freud tende a ritrovare un’antica ricchezza impoverita da operazioni di dissociazione e rimozione. Janet individua un dispositivo di base capace di creare di continuo complessità nell’apparato psichico non attraverso il recupero del rimosso (ovvero la ricomposizione di elementi dissociati), bensì attraverso l’acquisizione di nuove combinazioni tra gli elementi dell’esperienza ricollegati ‘al gruppo di immagini e di giudizi precedenti che costituiscono l’Io … sensazioni riunite, sistematizzate e ricollegate a una personalità.

Janet e la «Dissociazione Creativa»

Psicosi deliranti acuteCaratterizzate dal manifestarsi improvviso di un delirio transitorio, generalmente polimorfo nei suoi temi e nelle sue espressioni. Per designarle, sono state proposte diverse denominazioni: «bouffées» deliranti, deliri improvvisi, psicosi allucinatorie.

Caratteristiche ClinicheL’esperienza delirante: il delirio esplode con sorprendente subitaneità, «sorge violentemente con l’istantaneità d’una ispirazione» avviluppato fin dal suo nascere nel suo corteo di disturbi sensoriali; è un delirio improvviso.Il delirio è polimorfo, cioè, i suoi temi sono molteplici e variabili (autmatismo mentale, influenzamento, depersonalizzazione). Convinzioni ed intuizioni deliranti che irrompono nella mente (Wahneinfall). Anche le allucinazioni sono numerose ed esuberanti, spesso uditive, ma più frequentemente allucinazioni psichiche (eco del pensiero, ispirazioni, atti imposti).

L’ alterazione della coscienza: lo stato di lucidità è intatto, così come quello dell’orientamento temporo-spaziale. Ipnosi delirante riconoscibile dalla distrazione, dal distacco, dagli atteggiamenti meditativi o d’ascolto. Vari livelli di destrutturazione del campo di coscienza.

Il disordine timico: l’umore è costantemente alterato. A volte il soggetto è espansivo ed esaltato, altre ancora preda di angosce più vicine all’esperienza melanconica.

Gaëtan de Clérambault (1872 – 1934)

Seta«Noi diamo qui le osservazioni riguardanti tre donne che hanno provato un’attrazione morbosa, sessuale, per certe stoffe, per la seta in particolare»

Passion erotique des étoffes che la femme, «Arch. Antropol. Crimin.», 1908 - 1910

Diagnosi Differenziale

La diagnosi differenziale fra episodi psicotici di tipo isterico/dissociativo e psicosi schizofreniche può risultare difficile. A tal proposito Claude propose di riunire nel gruppo delle «schizosi» l’isterismo e la Schizofrenia. In favore della diagnosi d’isterismo si terrà conto delle tendenze mitomani, della suggestibilità, della teatralità, del carattere superficiale e variabile dei sintomi. In favore della diagnosi di schizofrenia, avranno rilievo le tendenze schizoidi, l’importanza del delirio, l’introversione, lo sviluppo dell’autismo, i disturbi logico formali del pensiero.

Of patients with BPD about 20–50% report psychotic symptoms. Hallucinations can be similar to those in patients with psychotic disorders in terms of phenomenology, emotional impact, and their persistence over time. Although more research is needed on the exact nature of psychotic phenomena in patients with BPD, terms like pseudo-psychotic or quasi-psychotic are misleading and should be avoided. Childhood traumamight play an important role in the development of psychotic symptoms in patients with BPD, as in other populations. More research is necessary on the role of comorbid disorders, especially posttraumatic stress disorder (PTSD). Atypical antipsychotics seem to be beneficial in some patients; evidence on psychotherapy of psychotic symptoms is sparse. Psychotic symptoms, especially hallucinations, seem to be an important feature of BPD