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Segue articolSegue articolo di Massimo Ricchiari

P. Adolfo RussoAnniversariodi Sacerdozio

Domenica 10 Luglio 2016

sommarios mmarioL’ARTICOLO 18 NEL PUBBLICO IMPIEGO

ERASMUS + FLAGRIFLESSIONI DI UNA DOCENTEALUNNI AUTONOMI E RESPONSABILILA BANDA MUSICALE DEL CENTRO ESTERALLO SPETTACOLO “MARE MATER”PPREMIO POESIA “MADRE CLAUDIA RUSSO”CAMPO ESTIVO: ESCURSIONE A POMPEICAMPO ESTIVO: CORSO PER LA DISOSTRUZIONELETTERA IN REDAZIONERACCONTI DI PERIFERIAALLA RICERCA DI DORYTOURUN - VARSAVIA: ARGENTO DI LUCA CURATOLIPPALLAVOLO UNDER 13: CAMPIONESSE REGIONALI

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Hai mai visto un aereo planare di sera, mentre lascia nel cielo una scia soffice e rosa come il tramonto mentre intorno è già buio e ti vien voglia di stendere una mano in alto per afferrarla o per seguire il suo percorso con lo sguardo prima che sparisca? O hahai mai provato a fissare di notte la volta celeste per scoprire tra le stelle una traccia dell'Altro nell'infinito?Come descrivere il dono di Padre Adolfo e della sua vocazione sacer-dotale senza sentire una tensione verso l'alto, una spinta generosa che innalza lo spirito alla ricerca di rela-zioni autentiche di una umanità altra che ritrova solo nel cielo la misura del suo essere e del suo andare.Una umanità sognata, che dalle perife-rie territoriali ed esistenziali volge lo sguardo ad un cielo senza fuochi pirotecnici, ma che riluce e incanta con i suoi colori perché dimostra che la realtà può essere diversa da come è se si innescano le giuste si-nergie ed il sacrificio diventa la natu-rale condizione di chi lavora, senza mai abbassare l'altezza dei sogni.Le note delle bande musicali di "Canta, suona e cammina", i concerti e le per-formance artistiche nei luoghi sacri di Napoli e nel Museo Diocesano per raccontarne la bellezza e la storia, le iniziative per San Gennaro e la sua icona di carità, il calcio di strada per ii ragazzi delle parrocchie, lo sforzo pa-storale dei giovani universitari, sono solo alcune delle iniziative che Padre Adolfo ha curato in questi ultimi anni, ma che danno la misura di un impegno sociale e culturale come pochi, ispirato, chissà, dai suoi studi filosofici e teologici che hanno sposato l'arte e la città.E poi, c'è la pagina più importante e difficile del suo "libro" sacerdotale... Il Centro Ester, tra sogno e realtà. Oltre 35 anni di storia... Anni lunghi e trava-gliati, senza tregua. Bisognava dare al quartiere qualche possibilità. E qualcu-no le ha donate generosamente. Qualcuno le ha colte, ed è andato via sol-levando la polvere battendo i piedi. Ma i sogni non sono fatti per essere strappati e portati a casa. Come i fiori recisi muoiono dopo poco. Altri hanno scelto, invece, di restare per continua-re a dare cure ai pazienti che ne necessitano, per dare attenzione agli scugniz-zi del quartiere e dare sollievo ad un

territorio martoriato, per insegnare ai giovani che la criminalità la si combat-te con la testimonianza e che si può guardare il cielo riflesso anche in una pozzanghera di Napoli Est.

Grazie Padre Adolfo per averci donato questa possibilità di essere uomini e donne liberi che testimoniano il sacrificio, il lavoro e l'onestà e che continuano a sognare una realtà di-versa con una mano tesa al prossimo e l'altra verso un cielo senza nuvole.

Mani Tese

Fino al 31 luglio 2016 la Città della Scienza di Napoli sarà pro-tagonista della ricca rassegna ci-nematografica dal titolo "Movies Music and Stars".Infatti dal venerdì alla domenica, a partire dalle ore 19.30 fino alle 2.00 nell’ appena inaugurata arena, il pubblico sarà accolto con ben 4 anteprime cinematografi-che nazionali, e circa 30 film di re-pertorio, inoltre potrà incontrare i protagonisti dei film proiettati, e personalità del mondo del calcio, della scrittura, della musica, della scienza e della tecnologia.Da quanto si evince dal titolo, l’evento non è solo questo, in-fatti dal venerdì alla domenica

a partire dalle ore 19.30 fino alle 2.00 nell’ appena inaugura-ta arena, il pubblico sarà accol-to con ben 4 anteprime cine-matografiche nazionali, e circa 30 film di repertorio, inoltre potrà incontrare i protagonisti dei film proiettati, e personali-tà del mondo del calcio, della scrittura, della musica, della scienza e della tecnologia.Da quanto si evince dal titolo, l’evento non è solo questo, in-fatti dal venerdì alla domenica dalle ore 19.30 alle 24.00, nella piazza della musica ci sarà il

Villaggio street food, allestito con isole dedicate alla brace, fritti, pizza e drink. Inoltre il venerdì e il sabato ci saranno attività di intrattenimento che legano cinema e musica, come serate a tema con maestri di ballballo. Inserita nel programma "Estate a Napoli", la rassegna ha lo scopo di offrire ai cittadini e ai turisti, momenti di svago e allo stesso tempo di cultura.

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Con la sentenza n° 11868 del 9 giugno scorso la Corte di Cassazione ha affermato che il licenziamento del personale appartenente alla pubblica am-ministrazione deve essere comminato ancora secondo le regole previste dall’articolo 18 dello statuto dei lavoratori (legge 300 del 1970). La corte si è espressa su una questione da tempo dibattuta e sulla quale ci sono state nel frattempo sentenze con diver-so orientamento. E’ vero an-che che il Ministro della Pubbli-ca Amministrazione, Marianna Madia, ha più volte precisato che l’art 18 per gli statali non è stato modificato nè dalla legge Fornero, prima, nè dal Jobs Act, dopo. Occorre però che il Governo intervenga con una norma per porre fine alle diverse inter-pretazioni ed evitare così che lavoratori anche appartenenti alla stessa azienda possano essere trattati in modo diverso nelle stesse circostanze. Se-condo l’art.18 il lavoratore li-cenziato ingiustamente ha di-ritto al reintegro a prescindere dalla motivazione che ha pro-dotto questo provvedimento. Con le modifiche della legge Fornero e quelle inserite nel Jobs Act, il nuovo contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti, l’art. 18 è cambiato in modo significativo. Il reintegro sul posto di lavoro è

previsto solamente nel caso di licenziamento discriminatorio. In tutti gli altri casi, il lavoratore, neo-assunto e licenziato senza giusta causa, riceve come ri-sarcimento economico un nu-mero di mensilità, fino al mas-simo di quindici, a secondo degli anni di servizio maturati. Per il pubblico impiego, quindi, restano intatte tutte le garanzie previste dall’art. 18. Bonus di 80 euro mensile Sono circa tre milioni i lavora-tori che con la dichiarazione dei redditi devono regolarizzare la non corretta situazione fiscale venutasi a creare con il bonus di 80 euro introdotto dal Gover-no Renzi nel 2014. Sono un milione e seicento coloro che non hanno ricevuto il bonus perchè inizialmente non ne avevano diritto ma che nel tem-po poi lo hanno maturato. So-no invece un milione e quat-trocento quelli che lo hanno ricevuto senza averne matura-to il diritto. La questione è ab-bastanza complessa. Cercherò comunque di fare chiarezza. Gli aventi diritto Il bonus è riconosciuto nella misura costante di 80 euro mensili a tutti i dipendenti che hanno un reddito complessivo superiore agli 8 mila euro e fino a 24 mila. Al di sopra di questo limite il bonus decresce fino ad azzerarsi a 26 mila euro e viene erogato diretta-mente in busta paga dal datore

di lavoro. Il bonus è comunque un credito d’imposta erogato a chi percepisce almeno un reddi-to da lavoro indipendente, con una imposta lorda da pagare superiore alle detrazioni che gli spettano, e con un reddito infe-riore a 26 mila euro. Il reddito a cui si fa riferimento è però quel-lo complessivo . Non è quindi il solo stipendio, ma è quello che è possibile determinare con precisione solamente al momento della dichiarazione dei redditi. Un lavoratore che presumeva di rientrare nella fascia 8000/26000 e durante l’anno è stato licenziato non ha diritto al bonus perchè ha realizzato un reddito inferiore agli 8 mila eu-ro e quindi deve restituire quanto impropriamente ha ricevuto. Lo stesso discorso vale per coloro che avendo red-diti in aggiunta a quelli da lavo-ro hanno guadagnato più di 26 mila euro. Chiedere la restitu-zione di 960 euro a 400 mila lavoratori solo perchè hanno perso il posto di lavoro e’ ingiu-sto e sicuramente immorale. Il Governo per costoro dovreb-be intervenire con una sanato-ria. Per gli altri, quelli che han-no superato i 26 mila euro, pre-vedere una restituzione rateiz-zata. Coloro poi che hanno maturato il requisito per avere il bonus lo possono richiedere con la dichiarazione dei redditi.

L’art. 18 nel

pubblico impiego

di Gennaro Ferraris

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Le classi quinte del 48° Circolo Didattico Madre Claudia Russo il giorno 13/06/2016 hanno pre-sentato lo spettacolo “Flag”, presso il teatro dell’Istituto Su-p e r i o r e I p i a S a n n i n o -Petriccione. In riferimento al progetto “Erasmus-flag” a cui la scuola ha partecipato, nato con lo sco-po di creare una cooperazione tra scuole di diversi paesi euro-pei, con diverse tradizioni cultu-rali ed educative, al centro dello spettacolo vi è stata la descri-zione del nostro continente. Alle ore 10:00 si è alzato il sipa-rio, e gli alunni della VG recitan-do, hanno simulato una lezione dove una bambina assunti i panni di una maestra, ha inter-rogato i suoi alunni sugli eventi più importanti della storia dell’Europa; così poco alla volta sono stati descritti i diversi stati della comunità europea, prima fra tutte la Scozia, mostrando al pubblico immagini della capita-le Edimburgo, mentre un alun-no è salito sul palco indossando il Kilt, il tradizionale abito scoz-zese. È seguita poi attraverso un balletto tipico, realizzato da-gli alunni della VD, la descrizio-ne della Slovacchia. L’Italia è stata invece presenta-ta da due bambini che, imitando “gli Arteteca”, due comici della famosa trasmissione di cabaret “Made in Sud”, hanno finto di aver compiuto un viaggio nelle appena descritte Scozia e Slo-vacchia, e di essere arrivati nel nostro Paese. A tal punto gli studenti delle sezioni E ed F hanno eseguito un balletto sulle note della canzone “L’italiano vero” di Toto Cotugno , e il tipi-co ballo pugliese “la pizzica”. Un alunno poi nei panni del no-stro presidente del Consiglio

Matteo Renzi, ha presentato la canzone “La Vie en Rose” per introdurre la Francia, descritta anche dal “Can-Can” danzato da sette bambini. Al termine dello spettacolo la Dirigente scolastica Rosa Sec-cia ha ringraziato tutti i presenti, le maestre e gli stessi alunni che, per realizzare tale lavoro si

sono impegnati molto, ed ha rivolto poi, un pensiero partico-lare ai genitori, ai quali ha rac-comandato di preparare i propri figli che dopo 8 anni salutano tale istituto per intraprendere la Scuola Secondaria di primo grado.

Anna Castagnola

Erasmus+ FLAG

Performance 1st year

Coreografia: l’Europa siamo noi

Saluto finale della Dirigente scolastica

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Stamattina si è tenuta, nella location IPIA Sannino di Ponti-celli, la performance delle classi quinte che si apprestano a spic-care il volo per la scuola secon-daria di primo grado. Tutto il lavoro, svolto dagli alun-ni con i loro docenti, aveva co-me sfondo integratore “Erasmus+FLAG”, il progetto iniziato e sviluppato per tutto l'anno scolastico, da tutto il 48° Circolo Didattico “Madre Claudia Russo” di Napoli, con attività diverse ma unite tra loro. La folla dei genitori già scalpita-va fuori scuola da un bel po'! Il tutto per assicurarsi un posto in prima fila, per godersi lo spet-tacolo e allo stesso tempo ap-plaudire il proprio figlio/a. Lo spettacolo ha avuto inizio con un lieve ritardo, ma previsto nella tabella di marcia! Si apre il sipario, con alunni at-tenti che introducono il significa-to di "cittadino europeo', con messaggi scritti, azioni note e incisive che sono permesse in Europa in quanto cittadino. Efficace la parentesi culturale,

l'elencare i partner del progetto: Polonia, Slovacchia, Scozia, Bulgaria, Francia e chiaramente l'Italia. Gli alunni, aiutati da immagini poste in bella mostra e ben visi-bili, ci informano, con dovizia di particolari, sugli usi e i costumi dei Paesi studiati. Il tutto intervallato da balli e can-ti tipici: coreografia scozzese, polacca, bulgara, slovacca, e ancora il Can Can, la Pizzica Salentina e un ballo sulle note della canzone “L'Italiano”...e co-sì via, in un alternarsi piacevole e vivo, tutto inerente e nulla fuori luogo. Alunni emozionati, ma concen-trati, consapevoli del ruolo asse-gnato ad ognuno di loro, sempre attenti mai distratti, in una ge-stione non forzata, ma consape-vole e vissuta già nel quotidiano. Autonomia e responsabilità! Interesse nei contenuti e motiva-zione diffusa, in una platea dove spesso si urta con il disinteres-se. Tante discipline elencate e messe in moto. Nel contesto è stato introdotto

un aspetto "manageriale" di Pi-na P. che ha presentato un a-lunno molto bravo nel suonare la batteria, tante belle parole spese per lui, per mettere in ri-salto il suo talento! Ottimo il ritmo e bravissimo Da-niele! Riprese video, foto, saluti, ab-bracci… Scelta giusta anche nello sce-gliere musiche di "attesa"! Si chiude con un canto finale, alunni ben disposti sul palco in attesa dell'applauso finale. Un plauso ai docenti per aver condotto con professionalità, bravura, collaborazione recipro-ca, un lavoro così pertinente e lineare nell'esecuzione. Discorso della DS Rosa Seccia che giustamente si limita a po-che parole. Il tutto è già stato detto…È lì sul palco! Augura a questi ragazzi/e di spiccare il volo, le basi sono state date so-lide già dall'Infanzia, ai genitori il compito di tenerle sempre più salde ed unite. Buona fortuna a tutti!

Lucia Fezza

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SCOZIA BULGARIA

POLONIA SLOVACCHIA

Riflessioni di una Docente: alunni autonomi e responsabili

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Lo spettacolo è stato prodotto da Le Nuvole/Casa del Contem-poraneo con l’aiuto di Marina Militare, The International Pro-peller Clubs Port of Naples, Le-ga Navale Italiana, Pio Monte della Misericordia, Enzo Coccia, Maria Rosaria De Medici e Claudio Romano. Regia di Fa-bio Cocifoglia e Alfonso Posti-glione, collaborazione dramma-turgica di Antonio Marfella. Pro-tagonisti: Manuela Mandrac-chia, Graziano Piazza, Luca Ier-volino, Niko Mucci, Giampiero Schiano. Rievoca una storia affascinante e suggestiva che molti di noi non conoscono. Negli anni tra il 1913 e il 1928, Napoli fu al centro dell‟interesse pedagogico internazionale per un esperimento educativo stra-ordinario, che si realizzò sulla Nave-Asilo “Caracciolo”, una piro-corvetta in disuso, donata dalla Marina Militare. A dirigere la “Caracciolo”, fu chiamata Giu-lia Civita Franceschi (1870-1957) che in 15 anni di attività raccolse nei vicoli di Napoli oltre 750 ragazzi, sottraendoli a una condizione di abbandono e de-

linquenza e indirizzandoli ai me-stieri del mare. Il suo metodo – apprezzato da Maria Montessori – poneva al centro i valori della dignità legata al lavoro, della solidarietà e degli affetti. La “Caracciolo” fu infatti una “comunità”, in cui ogni fanciullo, rispettato nei propri bisogni e valorizzato nelle proprie tenden-ze, veniva “aiutato individual-mente a migliorarsi e a svilup-parsi in modo armonico”. Nel 1928, Giulia Civita Franceschi fu allontanata dal fascismo che, nel suo intento anti-democratico e totalitario, volle inserire questo istituto educativo nell‟Opera Na-zionale Balilla, interrompendone la peculiare funzione. Nello specchio d‟acqua del primo ba-cino di carenaggio costruito in Italia, riemergono una educatri-ce d‟altri tempi, accompagnata da due dei suoi “figli adottivi”. Tornano a noi come naufraghi dispersi nel mare dell‟oblio, a cercare le nostre orecchie e i n o s t r i o c c h i p e r c h é quell‟emblematico esperimento formativo ed umano, che prese corpo e corpi tra gli anni ‟10 e „20 del secolo scorso, ritrovi un senso nell‟oggi in cui siamo im-

mersi, in una città che continua a non riuscire, per dirla con La Capria, a “esaurire la sua sorte”. Gratificante, per noi del Centro Ester, è stata la scelta tra le set-te bande di Napoli, che è caduta sui ragazzi di Barra. Un tour de force ha riempito le loro giornate in quest’ultimo me-se per potersi preparare e ri-spondere alle attese del Regista e dei grandi attori che hanno messo in scena tale spettacolo. Sotto la guida paziente dei loro Maestri e soprattutto del vigile accompagnamento di Gino Na-politano che da sempre sa co-niugare professionalità con of-ferte formative pedagogiche, i ragazzi sono riusciti a dare il meglio di sé. Lodevole è stata la partecipa-zione dei genitori, molti dei quali l’hanno vissuto anche come un sogno. Esperienza di spettacolo e di calibrazione delle proprie pre-stazioni ad un pubblico attento ed emozionato, ma anche espe-rienza di crescita artistica, musi-cale ed umana. A loro auguria-mo un ricco futuro musicale.

Mariolina Cutolo AN

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Desidero esprimere alla ASSO-CIAZIONE CENTRO ESTER il mio personale apprezzamento relativo alla organizzazione del Concorso di Poesia "Madre Claudia Russo". Ho apprezzato due aspetti fon-damentali di questo evento: la Cerimonia di Premiazione e la qualità della Giuria tecnica. Per-sonalmente prediligo eventi in cui sia al centro "solo" la Poesi-a... e basta. Così è stato ieri, sabato 4 giugno, ove in una sa-piente atmosfera di luci soffuse e caratterizzata dagli stupendi motivi musicali di sottofondo, valenti dicitori hanno declamato tutte le poesie. Aspetto fonda-mentale, paradossalmente tra-scurato in molte manifestazioni intese di eguale radice "poetica". La parola sussurrata ha per-messo la fruizione di una ampia rosa di liriche, e forse non do-vrei dirlo io ove presente il mio modesto pensiero, la qualità mi

è parsa veramente, come po-che volte capita, elevata in toto. Questa "procedura", intesa una scaletta ridotta all'osso, libera da qualsivoglia "ingerenza" e-stranea al Pensiero poetico, spoglia di fronzoli anche autore-ferenziali non di rado lunghi e noiosi, spesso in uso in manife-stazioni del genere, ha consen-tito ai presenti, agli stessi autori, un giudizio critico di tutte le liri-che, e quindi alla fine serena-mente autocritico ove il caso (mio inteso). E quindi nel mio caso, appunto, mi consente sì di esprimere la mia soddisfazio-ne personale per essere stato presente in questa bellissima "rosa", forse senza sfigurare, mentre in pari ho avuto modo apprezzare e applaudire e com-plimentarmi alla fine con questa nota, oltre che con l'Associazio-ne, con tutti i vincitori che hanno meritato appieno quel passo avanti alla mia modesta lirica, indi di conseguenza, con l'alto

grado di competenza dei giurati, ove a maggior ragione quando c'è tanto buon "materiale", se non c'è preparazione solida di base, che io intendo in sostanza esclusivamente o quasi per am-piezza e circolarità di letture, diventa compito arduo redigere una scaletta di merito congrua e oggettiva, preso con le molle tale termine in un contesto del genere, e fatta salva l'assoluta validità delle restanti liriche dei colleghi segnalati, la quasi tota-lità probabilmente degne anche di un ex aequo, ma questo a-vrebbe magari anche tradito un poco lo spirito giusto che biso-gna avere per questo bel gioco in termini di gratificazioni indivi-duali, aspetto che resta comun-que secondario a fronte della oggettiva bellezza iersera e-spressa in maniera sublime: urla nel silenzio, squarci di mor-te, ma anche di vita.

Nunzio Industria

POESIA VINCITRICE sezione A

NAWAL, LA REGINA DEL MOLO La chiamano l'angelo dei clandestini

perchè vigila sull'approdo di adulti e bambini.

Lei avvisa la guardia costiera prima che imperversi la bufera.

Lei indirizza i migranti a guardarsi dai tanti

che cercan manovalanza fingendosi santi.

Nawal è esile e bella ed è di tutti loro la sorella,

la temono i timonieri notturni. la scansano gli avventori diurni. Nawal ha un fazzoletto in testa

e una competenza assai molesta. Sfama e veste i fratelli del mare.

esortandoli a non inciampare nel male. Nawal è minuta e ha l'espressione arguta. un progetto in mente e non teme più niente

Nawal è la regina del molo, li protegge tutti

dall' inganno e dal dolo.

Claudia Piccinno - BO

Apprezzamenti da parte di un concorrente

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ASSOCIAZIONE

CENTRO ESTER Ente Morale

CENTRO ESTER Reg. Trib. di Napoli n.22 del 30/01/2003

REDAZIONE Direttore Responsabile

Gianluca Veluscek

Grafica Giovanna Pastorino

Geis Management Group

In centocinquanta, siamo partiti, venerdì 1 luglio per una escur-sione agli scavi di Pompei. Ra-duno al Palazzetto dello Sport, in via delle Repubbliche Marina-re. Tutti attivi, pimpanti, entusia-sti e pieni di gioia, come l’Emozione che stiamo vivendo questa settimana, ci siamo divisi in vari pullman per iniziare la nostra avventura. Giunti a Pompei, ci hanno fatto da guida per il percorso, il nostro animatore Giovanni e Andrea, un ragazzo dell’equipe (servizio d’ordine). Il sole scottava, il cal-do era afoso fin dal primo matti-no, ma noi abbiamo resistito dal-le 10 alle 13, quando ci siamo rimessi in pullman e ci siamo avviati a Villa Cornelia, alle falde del Vesuvio, dove siamo stati accolti come ospiti speciali. Tut-to era pronto, come ad una ma-gnifica cerimonia. Abbiamo mangiato, refrigerandoci con la frescura che saliva dalla piscina

che rende ancora più magica questa villa. La signora Cornelia, ci ha offerto anche un dolcino e poi, non potendoci tuffare in ac-qua, ci siamo tuffati in un im-menso prato, curato alla perfe-zione. Le corse, le grida gioiosa, ci hanno fatto sentire davvero felici. Non potevamo chiudere al meglio la settimana dedicata all’Emozione “Gioia” di Inside Out. Quando arriva l’estate, si apre per noi, un periodo meraviglioso, non tanto perché finisce la scuo-la, ma perché inizia il Campo estivo al Centro Ester, dove tutte le attenzioni sono riservate a noi piccoli, ogni attimo della giornata ci viene offerto ricco di novità, di amicizie da scoprire, di sorrisi da condividere, di risate da regalare al vento, di giochi da realizzare, di conoscenze da esplorare. È proprio di questo che abbiamo bisogno noi ragazzi e bambini: respirare la nostra libertà all’aria

aperta, esplorare gli spazi che non possiamo avere durante il periodo della scuola, e, soprat-tutto, scoprire, nella semplicità, nuovi amici, compagni che ci aiuteranno a crescere attraverso la condivisione del divertimento.

G.P.A.L.

In alto la foto a Villa Cornelia

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Scommettere sull’umano: la sfida dell’amore di un Dio folle

Dalla prospettiva dell’uomo… alla prospettiva di Dio

Nell’ambito degli eventi per ce-lebrare il 50° di Sacerdozio di P.Adolfo Russo, i Giovani della Pastorale Universitaria di Napo-li, hanno tenuto una conferenza per testimoniare la possibilità, oggi di scommettere sull’uomo, una pretesa che si può trovare solo in Dio. Gli interventi sono stati fatti da Giuliana Lonigro (studentessa in Scienze Politiche) che ha sotto-lineato come la fuga di cervelli può essere letta in positivo con un ritorno per la propria città. Milena Annunziata (studentessa

in lingue orientali e Presidente della FUCI di Napoli), ha rac-contato la sua esperienza di crescita e nel contempo di aper-tura di orizzonti attraverso la FUCI. Anna Sara Cutolo (Psicologa clinica) ha concluso col sottoli-neare come ci si può prendere “cura” dell’altro nel rispetto del suo essere “altro”. Molto toccan-te è stata la testimonianza del suo accompagnamento nel per-corso universitario ad uno stu-dente autistico. Compiti propri del SINAPSI. Molto gradevoli

sono stati gli intermezzi curati da Luciana Palumbo (laureata in Scienze della Formazione), Lo-renzo Cacace (laureato in lin-gue), Michela Langella (laureata in Scienze biologiche), Anna Castagnola (laureata in Lettere moderne). Le conclusioni sono state fatte da Don Antonio Colamarino, (Responsabile della Pastorale Universitaria), e dalla Dottores-sa Farmacologa Bianca Iengo. Ideatore, regista e moderatore della serata, Massimo Ricchiari (laureato in Filosofia).

Corso per la disostruzione: Gli animatori del Campo estivo

Istruiti dai medici della SO.LA.VI

Mercoledì 29 giugno, gli anima-tori del Campo estivo hanno se-guito un corso salvavita per la disostruzione, organizzato gra-tuitamente come evento Lions Acerra e Centro Ester. Attentamente i ragazzi hanno seguito la lezione tenuta dal dott. Gaetano Carpino e dal dott.

Salvatore Anatrella, i quali, con un linguaggio semplice e com-prensibile, hanno istruito i giova-ni, oltre che con una lezione teo-rica, anche con esperimenti pra-tici su manichini e poi su di loro stessi. Il Centro Ester ringrazia di cuo-re.

La So.La.Vi. (Sostieni la Vita) è una onlus che nasce nel 2012 con lo scopo primario di pro-muovere e diffondere la cultura e la diffusione delle manovre di supporto delle funzioni vitali (rianimazione cardiopolmonare RCP), della defibrillazione pre-coce attraverso l‟utilizzo di defi-brillatori semiautomatici esterni, delle manovre di primo e pronto soccorso, delle manovre per di-sostruzione delle vie aeree da corpo estraneo, sia nell‟età adul-ta che pediatrica. Al fine di pre-venire i danni anossici cerebrali ed aumentare la sopravvivenza. Le attività formative sono svolte presso enti pubblici e privati.

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Ogni giorno una donna viene violentata, stuprata, uccisa da un uomo, da un marito, da un fidanzato, da un padre. E questo perché non obbedisce, perché si ri-bella, oppure cerca la libertà dda sotto un velo. Credo che non centri la follia, piuttosto un’idea primitiva del posses-so della donna. “E’ mia, non esci, non puoi, non mi lasci”. Queste sono le frasi che più leggo o ascolto. Denunciare? Sì, denunciare è sempre possi-bile, ma spesso è inutile. Si ha paura che dopo sia anche peggio. Perciò, molte volte, le donne stanno zitte e soccom-bono. Mi chiedo, allora, ma quando avremo una società in cui la donna acquisti una effet-tiva emancipazione e sia consi-derata con gli stessi diritti del maschio

Lettera in Redazione

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Si dice che, a volte, la natura e la tendenza alle invenzioni col-laborano e convivono tra loro come in una forma di simbiosi. Infatti, molti anni ora sono, pro-prio nel territorio di Napoli Est, ovvero al Corso IV Novembre del quartiere di Barra, la neve naturale fu sostituita da quella artificiale, attraverso un mecca-nismo di trasformazione. Qui, dunque, nel nostro quartiere, furono impiantate le prime fab-briche di ghiaccio e qui ha lavo-rato per alcuni anni, fin dall’età adolescenziale, anche il papà di Iole, una ragazza diversamente abile, ma dal viso dolcissimo, solare, sempre allegra e sorri-dente. E’ molto attaccata al pa-dre Iole, anche perché la mam-ma è morta da qualche anno e per lei ora il papà, benché avan-zato negli anni, è rimasto l’unico suo punto di riferimento, la sua certezza, il suo baluardo. Pur-troppo, per una triste disavven-tura giudiziaria - Ciro – così si chiama il papà di Iole – venne licenziato dalla fabbrica di ghiac-cio e, per sopravvivere, è stato costretto nel tempo a svolgere vari lavoretti in modo occasiona-le e i mestieri più impensati, (come il sostituto di guardiania in un garage notturno, operaio muratore o anche lavoratore stagionale nei campi). Mi ha rac-contato che, a volte, allorchè si è trovato alle strette ha dovuto compiere perfino qualche furta-rello e anche qualche piccola

truffa. Per questi motivi ha cono-sciuto la detenzione in un car-cere del Nord Italia. Ma di que-sta incresciosa vicenda Ciro non ne vuole parlare. Non per ritegno personale - dice- ma per rispetto della propria figliuola Iole. Non si è mai arreso Ciro, e non lo è tuttora, nonostante i suoi 87 anni passati. La gente del quartiere lo ricorda soprattut-to perché con il suo triciclo, anni fa, era solito vendere delle spi-ghe che erano una favola. E’ stato sempre un lavoratore poli-edrico, instancabile, caparbio e disponibile, però mai accondi-scendente e arrendevole, nono-stante la sua età e gli immanca-bili acciacchi. Ora, a causa di una lieve forma di enfisema pol-monare, è costretto a periodici controlli sanitari e sporadica-mente al ricovero ospedaliere. In tale circostanza Iole viene affidata ad una zia materna e alla solerte collaborazione di alcune donne del vicinato. La preoccupazione maggiore di Ciro è proprio questa sua figliuo-la. Un giorno mi ha detto - con le lacrime agli occhi - di non poter morire ancora perché ha da pensare alla sua Iole. E il suo cruccio è appunto questo. Che se, per caso, dovesse suc-cedere prima a lui, non si sa questa figliuola che fine fareb-be. Surreale, non rinuncia al re-alismo della precarietà, né perde il contatto con la realtà e la rico-noscibilità del vissuto quotidiano

con la sua piccola famigliola, ma soprattutto con il suo territorio di periferia. Talvolta, a sera lo in-contro nella sede sindacale dei pensionati dello Spi-Cgil di Barra e mi accorgo che egli prova sollievo nel raccontare le sue vicende. Ecco, perciò, la mia decisione a voler riportare que-sta storia reale, dal sapore fa-miliare, facente parte del nostro vissuto quotidiano. Un episodio, insomma, singolare, che ho avu-to modo di conoscere e di ap-prezzare, proprio attraverso la t e s t i m o n i a n z a d i r e t t a dell’interessato e che ha colpito enormemente il profondo del mio intimo. Una vicenda che si svolge inte-ramente in un quartiere di peri-feria, una volta ritenuto efficien-tissimo comprensorio industria-le e che, oggi, invece, manifesta un diffuso disagio sociale ed ap-pare in forte sofferenza. Un epi-sodio, dunque, realistico, narra-to con nomi di fantasia, ma che intende raccontare le vicissitudi-ni di uno dei tanti abitanti di que-sto martoriato territorio. Con la narrazione ho voluto, altresì, sia pure solo sinteticamente, trac-ciare alcune linee guide del mio pensiero di cittadino appassio-nato ed orgoglioso di questo ter-ritorio. Ho voluto, infine, deporre que-ste mie brevi riflessioni, come se fossero state “zippate” tutte in una valigia, da aprire nel mo-mento in cui il lettore ci si dispo-ne a leggerle per gustarne i con-torni e per coglierne l’essenza.

di Giulio Giliberti

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La cantautrice Sia interpreterà il celebre brano “Unforgettable”per il film

Thomas Newman e l’interpr-etazione di Sia del brano “Unforgettable”, sarà dispo-nibile in Italia a partire dal 17 giugno 2016 distribuita da Universal Music. Il film Disney•Pixar Alla Ricerca di Dory approderà nelle sale italiane il 14 settembre 2016.

RABBIA .TALENTO E ORGOGLIO

Luca Curatoli

Pallavolo FeminileTOURUN (VARSAVIA) 20-26 GIUGNO 2016Europei Scherma

Show di Curatoli contro Po-lonia. Germania e Ungheria, uno scatenato Luca tenta in finale la rimonta contro il forte russo Yakimenko ma deve accontentarsi dell'Ar-gento .Spicca la prova perfetta del giovane Sciabolatore Esteri-no contro la Germania e c'e' sempre la sua zampata finale contro la potente Un-gheria malgrado dall'altra parte della pedana ci fosse la medaglia Olimpica Aron Szilayi al quale Luca ha inflit-to un secco 6-3 che ha por-tato l'Italia in finale.

Un anno da incorniciare quello dell'astro nascente napoletano, quest'anno ap-prodato al Centro Ester di Barra ."Il futuro è già iniziato adesso è presente "gli ha detto a inizio gara il CT Giovanni SIROVIC affidan-do nella lama di Luca l'ar-duo compito di chiudere con l'ultima manches tutti i match.Il futuro quindi è ora pre-sente e ad attendere Luca i giovani sciabolatori del Centro Ester che, capitana-ti dal M° Raffaello Caserta sono pronti ad imitare le gesta del loro beniamino.

Luca Curatoli

Pallavolo FeminileUnder 13Pallavolo Feminile

Il risultato di tale vitto-ria viene fuori da un proget-to costituito insieme ad altre società sportive, quali la San Lorenzo di Mercato San Severino e Volalto di Caserta. Realizzato in pochi mesi, ha portato tre risulta-ti di successo su quattro. Vit-torie riportate in tre finali regionali e la partecipazio-ne di due squadre alle finali nazionaliIl gruppo under 13, con la ammirevole partecipazione dei genitori, attraverso l'alle-namento guidato dal coach, Consiglia Crescente, è riu-scito a svolgere un lavoro con altre atlete che li ha resi gruppo omogeneo.

VistVisti gli ottimi risultati, si sta lavorando a tempo pieno per migliorare sempre di più le prestazio-ni. L'under 13 è seguita da due dirigenti, Marica Autieri e la veterana Carmen D'an-tonio che aiutano a consoli-dare una crescita non solo sportiva ma anche umana e sociale. Ottimo è stato l'ap-porto dei genitori che sonstati molto vicini al proget-to e proprio per questa si-nergia , si sono raggiunti grandi risultati.Il coach, Consilia Crescente, invita la società a continua-re su questa strada per per-mettere alle atlete di poter offrire il meglio di se stesse.

Morena IovineAlessandra AnastasioCarla ForteMartina AutieroMariapia AutieroLorena VarrialeAnnachiara CaputoAnnachiara CaputoSabrina Fiengo

la SQUADRA:

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ORIZZONTALI 1. imbroglione 9. riempiti 14. Parte del corpo umano per la produzione di suoni 15. Stoica matrona romana moglie del con-sole Cecina Peto 17. Divinità egizia 18. nutre 19. a Venezia una famo-sa è la regata 21. può essere mono-bi o trivalente 22. possono essere incombusti 23. può esserlo una romanza 24. Liquido purulento 25. Ini-ziali del Tasso 26. Esprime dubbio 27. Una sillaba di Gino 28. Si se-guono in visita 29. cabaret 31. giocatore di calcio 34. andata buca 35. giovane toro 37. c'è quella medievale 39. Diana lo tramuto in cervo 40. il centro ringrazia 42. Un incitamento vocale 43. cosi comincia Shan-ghai 44. Un Ruggeri cantante (iniz) 45. affluente del Rio delle Amazzo-ni 47. vi era iscritto Berlinguer 48. Vi nacque Robespierre 50. vi si av-volgono le cinghie 51. il vuoto originario greco 52. Centouno romani 53. si conoscono quelle lunari 54. Lo schiavo che atterra il toro e salva Licia 55. fiore 56. sulla locomotiva VERTICALI 1. membrana con cellule epiteliali 2. svelto 3. in testa sono due. 4. passeggia sul desktop 5. Pari in casa 6. si auspica per l'am-biente 7. Rende felice il collezionista 8. Radice per fabbricare pipe e per fare scope 9. e' famosa la condotti 10. mezzo enea 11. insaccati gustosi 12. non galoppa 13. storico trattato 16. Una sigla da assicura-tori 19. La fine del congresso 20. Moto in centro 21. roba da santi 23. è famoso quello di Burano 24. tastare 27. ufficiale superiore 29. quelle del signore sono infinite 30. precede ..tombe 31. Madre in latino 32. spazi circoscritti 33. non la! 35. Matera 36. brucia 38. dubbio, forse 39. dose di legnate a Londra 40. Allatta bambini altrui 41. produce elettro-domestici 43. Guida inglese 45. possono essere lunghi 46. casa gla-ciale 47. Autorizzazione ad accedere 49. Sigla di Rieti 50. Dio dei pa-stori 51. Ente umanitario 53. era 54. esclamazione di stupore.

Associazione CENTRO ESTER

Ente Morale ONLUS Presidente Gino Russo

CENTRO ESTER

Società Sportiva Dilettantistica Presidente Ester Russo

Via G. Vela n.91 -80147 Napoli www.centroester.it [email protected]

Info-line

Centralino 081.5653111 Fax 081.5653225 Segreteria sanit. 081.5653207 Radiologia 081.5653234 Poliambulatorio 081.5653217 Segreteria calcio 081.5653228 Palazzetto R.Mar. 081.2552315 Ufficio Comunica- zione e Marketing 081.5653250

BISCOTTI AL COCCO Ingredienti: - 180 gr di farina di cocco- 120 gr di zucchero a velo- 2 albumi Difficoltà: Facilissima Cottura: 5 minuti Preparazione: 5 minuti Preparazione: I biscotti al cocco sono uno dei dolci più semplici e veloci da pre-parare! In poco più di 5 minu-ti avrete infatti dei deliziosi biscotti senza burro pronti per essere ad-dentati. I dolci ideali per una me-renda gustosa e sana! Preparazione: Mescolate assieme in una ciotola la farina di cocco, gli albumi e lo zucchero a velo. Con le mani create delle palline con il composto e le disponete su una teglia. Infornare per 5 minuti a 210° in modalità ventilata: sfornate e la-sciate riposare.

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