Maurice Blanchot Il libro a venire · 2019-10-28 · Maurice Blanchot Il libro a venire Proust e...

22
Maurice Blanchot Il libro a venire Proust e Artaud, Musil e Hesse, Joubert e Rousseau: questi alcuni degli autori scandagliati nel Libro a venire. Blanchot affronta le questioni primarie della scrittura: l’esigenza di scrivere e la morte a cui è condannato ogni autore; l’antica necessità di mettere l’infinito in una parola e la lotta contro il demone della vocazione; l’incontro con l’immaginario e lo scontro con le leggi segrete del racconto; la metamorfosi del tempo in spazio narrativo e l’insufficienza del linguaggio; il dolore della lettura e l’incomunicabilità della critica letteraria. Soprattutto affronta la domanda ineludibile: dove va la let- teratura? Blanchot prova a immaginare la morte dell’ulti- mo scrittore, col quale sparirebbe il mistero della scrittura. Non è improbabile: l’era senza parola è già stata e sarà an- cora realtà. Un’epoca in cui non solo non esisteranno nuove opere, ma sarà impossibile rifugiarsi nelle antiche, perché i signori di quel tempo decreteranno il rogo della Biblioteca di Alessandria, di tutti i libri e di tutti i saperi. Allora l’arte sarà morta, e sorgerà una nuova dittatura. Oppure verrà il Libro: quello premeditato da Mallarmé nel 1866, che Blan- chot descrive come un libro a più facce – una rivolta verso il Nulla, un’altra verso la Bellezza. Un libro senza autore, im- personale. Un libro assente, che poggia sul riconoscimento dell’irrealtà, che non sussiste davvero, non si può tenere in mano. Un libro senza lettore. Raccolta di brevi saggi pubblicati a partire dal 1953 sulla Nou- velle Revue Française sotto il titolo «Recherches» e apparsi in volume nel 1959, Il libro a venire è fedele alla propria ispira- zione originaria: mantenere aperta la ricerca in quel territo- rio in cui trovare è mostrare tracce e non inventare prove. DAL LIBRO Dove va la letteratura? Domanda sorprendente, ma ancora più sorprendente è il fatto che una risposta c’è, e facile: la letteratura va verso se stessa, verso la sua essenza, che è la sparizione. € 27,00 | pp. 288 Traduzione di Guido Ceronetti e Guido Neri Maurice Blanchot (1907-2003) è stato un ro- manziere, critico letterario e filosofo francese. Delle sue opere pubblicate in Italia si ricordano La scrittura del disastro (SE, 1990), La follia del giorno (Filema, 2001), Lautréamont e Sade (SE, 2003) e La conversazione infinita (Einaudi, 2015). Il Saggiatore ha pubblicato Lo spazio letterario (2018). In libreria dal 3 ottobre

Transcript of Maurice Blanchot Il libro a venire · 2019-10-28 · Maurice Blanchot Il libro a venire Proust e...

Page 1: Maurice Blanchot Il libro a venire · 2019-10-28 · Maurice Blanchot Il libro a venire Proust e Artaud, Musil e Hesse, Joubert e Rousseau: questi alcuni degli autori scandagliati

Maurice BlanchotIl libro a venireProust e Artaud, Musil e Hesse, Joubert e Rousseau: questi alcuni degli autori scandagliati nel Libro a venire. Blanchot affronta le questioni primarie della scrittura: l’esigenza di scrivere e la morte a cui è condannato ogni autore; l’antica necessità di mettere l’infinito in una parola e la lotta contro il demone della vocazione; l’incontro con l’immaginario e lo scontro con le leggi segrete del racconto; la metamorfosi del tempo in spazio narrativo e l’insufficienza del linguaggio; il dolore della lettura e l’incomunicabilità della critica letteraria.Soprattutto affronta la domanda ineludibile: dove va la let-teratura? Blanchot prova a immaginare la morte dell’ulti-mo scrittore, col quale sparirebbe il mistero della scrittura. Non è improbabile: l’era senza parola è già stata e sarà an-cora realtà. Un’epoca in cui non solo non esisteranno nuove opere, ma sarà impossibile rifugiarsi nelle antiche, perché i signori di quel tempo decreteranno il rogo della Biblioteca di Alessandria, di tutti i libri e di tutti i saperi. Allora l’arte sarà morta, e sorgerà una nuova dittatura. Oppure verrà il Libro: quello premeditato da Mallarmé nel 1866, che Blan-chot descrive come un libro a più facce – una rivolta verso il Nulla, un’altra verso la Bellezza. Un libro senza autore, im-personale. Un libro assente, che poggia sul riconoscimento dell’irrealtà, che non sussiste davvero, non si può tenere in mano. Un libro senza lettore.Raccolta di brevi saggi pubblicati a partire dal 1953 sulla Nou-velle Revue Française sotto il titolo «Recherches» e apparsi in volume nel 1959, Il libro a venire è fedele alla propria ispira-zione originaria: mantenere aperta la ricerca in quel territo-rio in cui trovare è mostrare tracce e non inventare prove.

DAL LIBRO

Dove va la letteratura? Domanda sorprendente, ma ancora più sorprendente è il fatto che una risposta c’è, e facile: la letteratura va verso se stessa, verso la sua essenza, che è la sparizione.

€ 27,00 | pp. 288

Traduzione di Guido Ceronetti e Guido Neri

Maurice Blanchot (1907-2003) è stato un ro-manziere, critico letterario e filosofo francese. Delle sue opere pubblicate in Italia si ricordano La scrittura del disastro (SE, 1990), La follia del giorno (Filema, 2001), Lautréamont e Sade (SE, 2003) e La conversazione infinita (Einaudi, 2015). Il Saggiatore ha pubblicato Lo spazio letterario (2018).

In libreria dal 3 ottobre

Page 2: Maurice Blanchot Il libro a venire · 2019-10-28 · Maurice Blanchot Il libro a venire Proust e Artaud, Musil e Hesse, Joubert e Rousseau: questi alcuni degli autori scandagliati

Eve EnslerChiedimi scusaDevo chiederti scusa, mia piccola Eve. Devo spiegarti co-me ho potuto oltrepassare il confine supremo, il tabù che sta scritto nei nostri geni. Come ho potuto desiderare la mia bambina così appassionatamente, con tutto me stesso, con tutta la mia carne. I primi anni ho combattuto il desiderio, sai? Mi limitavo a entrare in camera tua e guardarti dormi-re. Ero innamorato della tua innocenza, della tua tenerezza angelica. Poi, quando avevi cinque anni, un giorno piangevi forte e io non sapevo più come consolarti, e ho cominciato ad accarezzarti Eve, accarezzarti dappertutto. Da allora non sono più riuscito a smettere. Ero penetrato in una nuova ga-lassia di estasi: un viaggio senza ritorno oltre la morale uma-na. Ma quella volta – avevi nove anni – mi hai fatto arrabbia-re così tanto, così tanto. Tutto il mio amore si è trasformato in rabbia quella volta. Quella notte. Quella notte ti ho stu-prato con violenza. Quella notte ti ho tolto tutta la purezza di cui ero schiavo. Quella notte ti ho squarciato. Da allora non sono più riuscito a smettere. E così hai iniziato a svegliarti urlando terrorizzata. Non riuscivi più a fare pipì. Non riusci-vi più a mangiare, a lavarti, a parlare. Eri come morta. Poi un giorno ti sei tagliata i capelli e ti sei messa a vestirti come un ragazzo. Sei diventata brutta. Io ti avevo sfigurata, e il risul-tato mi disgustava. Ho preso a insultarti e a picchiarti, con le mani, con i pugni, con la cinghia. Ho stretto le mie mani intorno al tuo collo quasi fino a strangolarti. Ti ho sbattuto la testa contro il pavimento quasi fino a romperla. Ti ho but-tato giù dalle scale. Ti ho sottoposto a rituali di tortura e pu-nizione. Volevo spezzarti, distruggerti, devastarti totalmen-te. Volevo eliminare la testimone delle mie nefandezze. Io ti ho ucciso, Eve. Io, tuo padre. Eppure tu sei sopravvissuta. E ora che sono morto, finalmente riesco a dire la verità, tutto quello che i vivi non possono dirsi. Ora confesso e ti chiedo scusa. Le scuse che hai aspettato per tutta la vita. Ma quanti uomini, quanti padri hanno mai chiesto scusa? Prestami la voce, Eve, per chiederti scusa. Di’ tu la verità per me. La ve-rità rende liberi. Liberati, Eve, liberati finalmente di me.

€ 12,00 | pp. 120

Traduzione di Valeria Gorla

Eve Ensler (1953) è una scrittrice e attivista sta-tunitense. I suoi libri sono tradotti in 50 paesi e le sue drammaturgie rappresentate in 140. È fondatrice e direttrice del V-Day e di One Billion Rising, movimenti globali contro la violenza sulle donne. Il Saggiatore ha pubblicato Nel corpo del mondo (2015) e I monologhi della vagina (2018).

In libreria dal 3 ottobre

EVE ENSLER in Italia a ottobre

7.10 Bologna8.10 Roma

Page 3: Maurice Blanchot Il libro a venire · 2019-10-28 · Maurice Blanchot Il libro a venire Proust e Artaud, Musil e Hesse, Joubert e Rousseau: questi alcuni degli autori scandagliati

Luigi NonoLa nostalgia del futuroScritti e colloqui scelti1948-1989

«Qual è il tratto principale del Suo carattere?» «La nostalgia del futuro.» Una battuta, detta con la rapidità di un lampo, che descrive alla perfezione il temperamento di Luigi Nono, forse il compositore che più ha vissuto il suo tempo, anzi, che del suo tempo è stato guida. La nostalgia del futuro è lo specchio di tutti i frammenti del-la personalità di Luigi Nono, una raccolta degli scritti che hanno accompagnato la produzione musicale, che con essa hanno interagito e «collaborato». Sono testi che invadono ogni spazio di un’esistenza in musica, analisi di teoria della composizione, discussioni sul ruolo sociale del composito-re, interventi polemici o direttamente politici, per lasciare campo, negli ultimi anni, a pensieri di carattere più inti-mistico. Ogni riga qui vibra dell’intensità di Nono; la sua voce è restituita parola per parola da due campioni della musicologia, capaci di far scoppiare di vita le carte custodite con cura nell’archivio veneziano a lui dedicato; la sua musi-ca squarcia le pagine come i segni rossi che tracciava come lampi sulle sue partiture.

DAL LIBRO

La musica non è solo composizione. Non è artigianato, non è un mestiere. La musica è pensiero.

€ 35,00 | pp. 640

A cura di Angela Ida De Benedictis e Veniero Rizzardi

Prefazione di Nuria Schoenberg Nono

Luigi Nono (1924-1990) è stato uno dei maggio-ri compositori del Novecento.

Angela Ida De Benedictis, musicologa, è re-sponsabile scientifica della Paul Sacher Stiftung, direttrice scientifica del Centro Studi Luciano Be-rio e membro del Comitato scientifico dell’Archi-vio Luigi Nono.

Veniero Rizzardi è musicologo, storico dei me-dia e docente presso il Conservatorio C. Pollini di Padova e l’Università Ca’ Foscari di Venezia.

In libreria dal 10 ottobre

Page 4: Maurice Blanchot Il libro a venire · 2019-10-28 · Maurice Blanchot Il libro a venire Proust e Artaud, Musil e Hesse, Joubert e Rousseau: questi alcuni degli autori scandagliati

Davide OrecchioIl regno dei fossiliLa storia di Andreotti è la nostra storia e la storia d’Italia: un regno dei fossili in cui il vecchio resiste ostinatamente al nuovo. Ed è anche la storia di una ragazza, di nome Albina, che di questo supereroe ormai prossimo alla morte – di cui da bambina intravedeva la villa estiva dalla casa del non-no – fa la sua ossessione. Un tormento che non la lascerà nemmeno quando entrambi, terminata la loro esperienza terrena, si troveranno finalmente insieme per scoprire cosa c’è al di là, dopo la vita.Nel suo nuovo romanzo, Il regno dei fossili, Davide Orec-chio intreccia continuamente realtà storica e finzione; ri-porta alla luce, sotto mentite spoglie, pagine dei diari del presidente del partito di Dio, in cui l’orfano democristiano annotava come in un referto medico l’elettrocardiogramma dell’Italia – la fine della guerra, il piano Marshall, il rapi-mento di Aldo Moro –; insinua nella verità immagini inaf-ferrabili di un presente che assomiglia al nostro e visioni da un futuro artificiale, in un’opera che si fa biografia impossi-bile di un uomo, di una nazione e, infine, di tutti noi.

DAL LIBRO

Se abbassi le palpebre il tempo della morte non entra. Se non la guardi la morte non c’è.

€ 21,00 | pp. 296

Davide Orecchio è nato l’anno dello sbarco sul-la Luna a Roma, dove vive e lavora. Ha pubblica-to Stati di grazia (il Saggiatore, 2014), Mio padre è la rivoluzione (minimum fax, 2017, Premio Se-lezione Campiello) e Città distrutte (Gaffi, 2012 e poi il Saggiatore, 2018, Premio Supermondello).

In libreria dal 10 ottobre

Page 5: Maurice Blanchot Il libro a venire · 2019-10-28 · Maurice Blanchot Il libro a venire Proust e Artaud, Musil e Hesse, Joubert e Rousseau: questi alcuni degli autori scandagliati

Aldo GrassoStoria critica della televisione italianaAldo Grasso conduce il lettore-spettatore di ieri e di oggi con mano sicura e trascinante attraverso le vicende del più grande medium di informazione e intrattenimento che l’I-talia abbia mai conosciuto per raccontare il nostro, come direbbe Renzo Arbore, «nuovo focolare». I protagonisti di Storia critica della televisione italiana sono i programmi – telegiornali, varietà, eventi sportivi, fiction, talk show, rea-lity – e con essi gli italiani che li hanno visti, li hanno com-mentati, li hanno vissuti. Il risultato è un libro che, insieme alla storia della televisione, racconta settant’anni di storia del nostro paese, settant’anni di noi.

Volume primo: 1954-1979

Volume secondo: 1980-1999

Volume terzo: 2000-2018

€ 55,00 | pp. 1320

Aldo Grasso (1948), storico della televisione, editorialista del Corriere della Sera e professo-re ordinario di Storia della radio e della televi-sione all’Università Cattolica di Milano, è il più importante critico televisivo italiano. Fra le sue numerose pubblicazioni ricordiamo Che cos’è la televisione (Garzanti, 2005; con Massimo Sca-glione), Enciclopedia della televisione (Garzanti, 2006) e Prima lezione sulla televisione (Laterza, 2011). Per il Saggiatore ha pubblicato La nuova fabbrica dei sogni (2016; con Cecilia Penati).

In libreria dal 17 ottobre

IN TRE VOLUMI

Page 6: Maurice Blanchot Il libro a venire · 2019-10-28 · Maurice Blanchot Il libro a venire Proust e Artaud, Musil e Hesse, Joubert e Rousseau: questi alcuni degli autori scandagliati

Geoff DyerNatura morta con custodia di saxStorie di jazz

Ci sono saggi che parlano di jazz, romanzi ambientati nel mondo del jazz, raccolte di articoli, acute analisi musicolo-giche, biografie di jazzisti. E poi c’è Natura morta con custo-dia di sax di Geoff Dyer.Libro unico e inafferrabile, oggetto letterario misterioso che sfugge e resiste a ogni tentativo di incasellarlo in un genere, testo metamorfico che muta a ogni nuova lettura, Natura morta con custodia di sax è un libro sul jazz, sull’influenza che questa musica ha avuto sulla società e la cultura occi-dentali, sulle vite di alcuni dei musicisti più importanti della storia, e lo fa con tanta vividezza che, secondo Jonathan Le-them, «si può sentire il whisky sulla lingua, annusare l’odore dei mozziconi di sigaretta, sentire i colpi di tosse fra una registrazione e l’altra». Ma Natura morta con custodia di sax è anche un libro sulla poesia, sulla fotografia, sugli sconfi-nati spazi americani che un Dyer giovanissimo attraversa in auto con la sua fidanzata, ascoltando jazz, solo jazz, mentre guidano sotto un cielo illimitatamente blu. È un libro sulla musica, e su come la musica può cambiare la vita. Sull’ar-te, sulla bellezza, sulla bellezza imprevedibile della vita. È, soprattutto, un libro sulla scrittura, che la scrittura prova a piegare fino a farla diventare suono; finché la parola si spo-glia della sua rigidità dizionariale per diventare – in queste pagine che il New Yorker ha definito «notturne reverie mu-sicali» – gioco, continua allusione, improvvisazione, sogno.

«Il più importante libro che sia mai stato scritto sul jazz.» Los Angeles Times Book Review

«Il libro che tutti dovremmo portarci sulla fantomatica isola deserta.»

The Independent

€ 20,00 | pp. 240

Con una nuova prefazione dell'autore

Traduzione di Riccardo Brazzale e Chiara Carraro

Geoff Dyer è considerato uno dei più importan-ti scrittori inglesi contemporanei. Le sue opere di narrativa e saggistica sono state tradotte in ventiquattro lingue. Il Saggiatore ha pubblica-to Sabbie bianche (2017), Il colore della memoria (2017) e Zona (2018).

In libreria dal 24 ottobre

Page 7: Maurice Blanchot Il libro a venire · 2019-10-28 · Maurice Blanchot Il libro a venire Proust e Artaud, Musil e Hesse, Joubert e Rousseau: questi alcuni degli autori scandagliati

Dan DaviesL'arte della truffaCome le frodi più famose della storia rivelano il funzionamento del nostro mondo

Il primo caso di truffa sugli appalti pubblici è testimonia-to dalla Bibbia. Spetta invece a Demostene, l’oratore atenie-se, l’onore di essere diventato famoso contrastando le frodi. Vince Sir Gregor MacGregor la palma della balla più sensa-zionale dell’Ottocento: riuscì a vendere terreni e concessio-ni per una nazione inesistente nell’America centrale. Mentre nel dopoguerra Anthony De Angelis, il «re dell’olio dell’insa-lata», dominava il mercato internazionale spacciando barili immaginari di olio di soia. E se Ponzi è passato alla storia con la sua truffa a piramide, i suoi eredi continuano a pro-mettere agli incauti facili ricchezze investendo nei campi più bizzarri, dagli aspirapolvere all’allevamento di piccioni.La triste verità è che la storia dell’economia è, anche, la storia delle truffe che l’hanno da sempre accompagnata. I trucchi per arricchirsi in maniera illegale possono essere genialmente semplici, inutilmente complicati, più o meno rischiosi, ma secondo Dan Davies sono tutti sintomi di falle e debolezze nei sistemi che regolano il mondo economico. Non è così difficile sfruttarle, abusando dell’altrui fiducia e dell’impossibilità di controllare ogni passaggio di una tran-sazione per creare una falsa realtà – una ditta, un prodotto o un’intera miniera d’oro – allo scopo di fregare il prossimo e fare soldi sulla sua pelle.Armato di una scrittura ironica e avvincente, Dan Davies con L’arte della truffa svela i retroscena e il funzionamen-to delle frodi più celebri, ripercorre le vicende, non certo esemplari, dei loro artefici e mostra come i meccanismi eco-nomici che stanno alla base della nostra società sono pro-prio gli stessi che permettono ai truffatori di prosperare.

€ 23,00 | pp. 256

Traduzione di Cristiano Peddis e Francesca Salsi

Dan Davies (1972) ha lavorato come economi-sta normativo presso la Bank of England e co-me analista per diverse banche di investimento. Scrive per il Financial Times, The New Yorker e altre testate.

In libreria dal 24 ottobre

Page 8: Maurice Blanchot Il libro a venire · 2019-10-28 · Maurice Blanchot Il libro a venire Proust e Artaud, Musil e Hesse, Joubert e Rousseau: questi alcuni degli autori scandagliati

Antonio EreditatoGuida turistica per esploratori dello spazioTutta la nostra storia è il racconto di un viaggio. Dalla ca-verna al bosco, oltre le montagne impervie, fin dentro il ter-rore degli abissi marini, sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo da scoprire. Fino a quando anche la Terra ha iniziato a starci stretta, e abbiamo rivolto il nostro sguardo sognante lassù, verso il cielo. Ancora più su, mai sazi di conoscenza: l’immenso cosmo, l’irraggiungibile spazio extragalattico.Ma come arrivarci, lassù? Come diventare esploratori del-lo spazio, turisti dell’infinito? Antonio Ereditato, cosciente dei nostri attuali limiti tecnologici e materiali, ci imbarca in questa traversata affidandosi alle possibilità della fisica. Ci guida nella costruzione di una caravella spaziale, assembla un vero equipaggio capitanato da una AI, mette in valigia la relatività einsteiniana, l’antimateria, le leggi fondamentali e gli esperimenti realizzati con gli acceleratori di particelle, in un libretto d’istruzioni comprensibile per tutti. Poi si par-te: tappa dopo tappa, sull’imperscrutabile Luna, tra le stelle che illuminano i nostri sogni, a due passi dal Sole, sulla so-glia perigliosa di un buco nero, oltre i confini del Sistema Solare, ai margini impossibili dell’Universo. A tu per tu con il mostro cosmico Sagittario A* – il Re della Galassia –, nel mezzo dello sconosciuto nulla, tra Andromeda e la Via Lat-tea, affacciati dal finestrino della nostra caravella spaziale per ammirare per la prima volta ciò che non avremmo mai immaginato di vedere.Per fare infine ritorno sulla Terra quarantasette anni dopo, quando però, sul nostro pianeta, saranno trascorsi ben ven-timila secoli. Cosa troveremo? Sarà la fine? No, forse solo l’inizio di una nuova, inaspettata avventura.

€ 16,00 | pp. 208

Antonio Ereditato (1955) è professore di Fisica delle particelle elementari presso l’Università di Berna e direttore del Laboratory for High Ener-gy Physics. Svolge attività di ricerca al CERN di Ginevra, al Fermilab di Chicago e al J-PARC di Tokai, in Giappone, dove partecipa ai più im-portanti esperimenti internazionali sulla fisica delle particelle. Con il Saggiatore ha pubblicato Le particelle elementari (2017) e, insieme a Edo-ardo Boncinelli, Il cosmo della mente (2018).

In libreria dal 24 ottobre

Page 9: Maurice Blanchot Il libro a venire · 2019-10-28 · Maurice Blanchot Il libro a venire Proust e Artaud, Musil e Hesse, Joubert e Rousseau: questi alcuni degli autori scandagliati

Sam Willis James DaybellStoria imprevedibile del mondoTutto ha una storia, anche quello che non ti aspetti, e tutte le storie sono collegate

Sapevate che la storia della graffetta metallica è collegata al-la Seconda guerra mondiale e alla Stasi della Germania Est? O che la storia della barba ci rimanda alla Guerra di Cri-mea? Forse non tutti sanno che le bolle di sapone (e i gatti) hanno molto a che fare con la Rivoluzione Francese. E che dire dei buchi? La loro storia è tutt’altro che vuota: ci parla di tesori nascosti, pergamene e persecuzioni religiose. Le discipline storiche ci hanno abituato a considerare il pas-sato come una sequenza lineare, precisa e magari un po’ no-iosa di eventi, date e personaggi; ma in realtà la storia è ma-teria viva e pulsante, fatta di persone e animali, di oggetti e odori, di gesti quotidiani e eventi imprevisti. Sam Willis e James Daybell ci conducono in un viaggio eclettico e affa-scinante, alla scoperta dei percorsi nascosti che collegano tra loro oggetti comuni a eventi memorabili, tradizioni e rivolu-zioni. Affondiamo allora le mani nella neve, nella polvere e nella spazzatura per ritrovare navi scomparse, faraoni, crisi economiche e ricordi; accarezziamo barbe e capelli, scopren-do che ci parlano di pirati, assassini, generali e scrittori.Storia imprevedibile del mondo è una mappa in continuo mutamento, un nuovo modo di leggere il passato, al tempo stesso irriverente e ricco di informazioni.

DAL LIBRO

Raccontare il passato seguendo percorsi prevedibili e lineari non è soddisfacente.

€ 35,00 | pp. 432

Traduzione di B. Alessandro D'Onofrio e Alessio Pugliese

Sam Willis (1977), storico, ha curato nume-rosi documentari di grande successo per i ca-nali BBC e National Geographic. Specializzato in storia navale, ha pubblicato molti volumi sull’argomento.

James Daybell (1972), storico, insegna presso la University of Plymouth ed è membro della Royal Historical Society. È autore di numerosi articoli e saggi.

In libreria dal 31 ottobre

Page 10: Maurice Blanchot Il libro a venire · 2019-10-28 · Maurice Blanchot Il libro a venire Proust e Artaud, Musil e Hesse, Joubert e Rousseau: questi alcuni degli autori scandagliati

A.G. LombardoOdissea americanaLos Angeles, agosto 1965. Americo Monk è un esplorato-re urbano, un rabdomante di storie, la sua vita scorre più o meno serenamente nel ghetto, tra il palazzo di container in cui vive assieme alla fidanzata Karmann e la quotidiana, ossessiva caccia a graffiti, tag e murales da ricopiare nel suo quaderno per decrittare il linguaggio segreto della città. Poi un giorno, d’improvviso, il mondo inizia a bruciare: durante una delle sue ricognizioni nei territori delle gang esplodono i moti di Watts, tumulti che mettono a ferro e fuoco i quar-tieri popolari di L.A. per giorni. Monk si ritrova così perso, confuso, isolato; un Ulisse nero in balia del caos, distante mi-glia e miglia da casa e senza alcuna possibilità di tornarci se non attraversando un pericoloso mare di negozi incendiati, volanti della polizia in assetto antisommossa e boss di quar-tiere. Così, mentre Karmann, novella Penelope, lo attende assediata da falsi amici scrocconi, perdigiorno e cascamorti, Monk inizia un viaggio estenuante in una città divisa tra vio-lenza e repressione, perbenismo e cultura underground. Nel corso del suo pellegrinaggio nel ventre della rivolta si trova faccia a faccia con malavitosi cinesi mangiatori di loto, stre-ghe del vudù, gangster che citano William Blake, ciclopici re delle fogne con un occhio bendato e perfino Godzilla.Odissea americana di A.G. Lombardo è un romanzo rocam-bolesco, un fiume in piena di vernice spray, musica soul e marijuana che, alternando episodi surreali a violenti squar-ci di realtà, dipinge sui muri losangelini un ritratto, con-traddittorio ed elettrizzante, del contemporaneo. Un canto epico notturno, che racconta il nostro eterno, disperato ri-torno verso la casa da cui siamo partiti e i pericoli che pote-re e fato disseminano sul nostro cammino.

DAL LIBRO

Monk si ferma all’angolo: in fondo alla strada, sbandando verso la carcassa fusa di un’auto incendiata, c’è… Godzilla? Ride di gusto, è solo un’aberrazione tra le tante di questa in-finita notte di anime, segni e prodigi.

€ 21,00 | pp. 368

Traduzione di Matteo Orsini

A.G. Lombardo insegna in un liceo di Los Angeles. Odissea americana è il suo romanzo d’esordio.

In libreria dal 7 novembre

Page 11: Maurice Blanchot Il libro a venire · 2019-10-28 · Maurice Blanchot Il libro a venire Proust e Artaud, Musil e Hesse, Joubert e Rousseau: questi alcuni degli autori scandagliati

Massimo SandalLa malinconia del mammutSpecie estinte e come riportarle in vita

Draghi, ciclopi, giganti, unicorni, fenici. Quando gli antichi si imbattevano in resti di animali sconosciuti, subito li attri-buivano a creature fantastiche. Poi gli scienziati hanno di-mostrato che si trattava solo di fantasie ancestrali: i mostri non esistono, oggi lo sappiamo tutti; eppure la spiegazione che gli studiosi hanno dato di quei reperti è stata addirittu-ra più terrificante: prima di noi, una miriade di altri viventi abitava il nostro pianeta, ma ora non ci sono più. Sulla Ter-ra, infatti, nulla è per sempre. Nella Malinconia del mammut Massimo Sandal racconta la grande storia delle estinzioni, da quella del Permiano fino alla «sesta», che ci coinvolgerà, ciò che significa per noi e per il nostro rapporto con la natura, e i modi in cui stia-mo provando a riportare in vita specie scomparse da anni o addirittura secoli. Racconta di terre scomparse, oceani di fuoco e meteoriti precipitati dal cosmo, ere abitate da mi-croscopici organismi, piante spaventose e animali straordi-nari come il dodo, il tilacino, la tigre dai denti a sciabola, i dinosauri. Come in un gigantesco museo di scienze naturali in cui tutto d’improvviso torna in vita, assistiamo alla re-surrezione di uno stambecco dei Pirenei scomparso cento anni fa attraverso campioni di cellule conservate in azoto liquido, alla «costruzione» di un antico uro per mezzo di incroci tra specie simili a quella estinta, all’inaugurazione di un vero e proprio Jurassic Park in Russia e ai tentativi ambiziosi, talvolta folli, di riportare in vita il nostro anima-le preistorico preferito: il mammut, fonte di ispirazione per scrittori e artisti, idolo dei bambini e oggetto dei desideri degli scienziati.Nell’ultima sala di questo bizzarro museo ci siamo noi, la specie dominante e invincibile; oppure soltanto la prossima a scomparire.

€ 22,00 | pp. 336

Massimo Sandal (1981) è uno scrittore e gior-nalista scientifico. Ha conseguito un dottorato in Biofisica sperimentale a Bologna e uno in Bio-logia computazionale ad Aquisgrana, dove vive tuttora. Collabora con varie testate, tra le quali Le Scienze e Wired.

In libreria dal 7 novembre

Page 12: Maurice Blanchot Il libro a venire · 2019-10-28 · Maurice Blanchot Il libro a venire Proust e Artaud, Musil e Hesse, Joubert e Rousseau: questi alcuni degli autori scandagliati

FermatiManuale illustrato con esercizi per liberarti dalle catene dell'agenda, abbandonarti all'incanto di un istante e recuperare i tuoi ricordi, scoprendo con meraviglia che il tempo perso è un tempo ritrovato

Non c’è vita contemporanea che non sia ormai frenetica, fulminea, fatta di impegni che si inseguono, tra lavoro, vi-ta sociale, svago e famiglia. Lo stress incombe su di noi, e fermarsi diventa sempre più difficile. Ma è davvero così? O anche il flusso indistinto di operazioni meccaniche che ri-empiono le nostre giornate è solo una nostra visione distor-ta delle cose? È possibile cambiare visione e accorgersi che quello che ci sembra tempo perso è in realtà il tempo più ricco, bello, riposante e arricchente che abbiamo a dispo-sizione? In questo libro gioiello, un libro-strenna giocoso e interattivo, si ribalta completamente la nostra idea del tem-po, e ogni pagina ci insegna a valorizzare i cosiddetti tempi morti e stare sempre meglio con noi stessi.

€ 13,00 | pp. 104

In libreria dal 7 novembre

Recuperate un vecchio atlante stradale e provate ora a ripercor-rere sulla cartina il tragitto di quei viaggi: fatelo con calma, cercando di recuperare a ogni passaggio più ricordi, odori e immagini possibili. A tutti ogni tanto dovrebbe essere concesso un viaggio nel tempo.

Usa questa pagina per creare la tua dendrocron-ologia. Disegna un anello per ogni anno che hai vis-suto, e in corrisponden-za dell’anno/anello giusto, scrivi i primi dieci ricor-di che ti vengono in mente, belli o brutti, indelebi-li o insignificanti. Quando avrai finito, aggiungi die-ci anelli e scrivi tre cose che vorresti fare nei pros-simi anni. Non dimenticarti di specificare se ti senti una veneranda sequoia, un faggio che canta col ven-to o un sensuale ciliegio.

Page 13: Maurice Blanchot Il libro a venire · 2019-10-28 · Maurice Blanchot Il libro a venire Proust e Artaud, Musil e Hesse, Joubert e Rousseau: questi alcuni degli autori scandagliati

Gianfranco RavasiPiccolo dizionario dei sentimentiAmore, nostalgia e altre emozioni

I sentimenti sono davvero universali? Oppure mutano se-condo i tempi e le latitudini? Dove sta il confine tra l’amore e la lussuria, l’odio e lo sdegno, l’invidia e la gelosia, la tri-stezza e la malinconia? Questo Piccolo dizionario dei sen-timenti offre una guida ai sentimenti in forma immediata, guardando indietro nel tempo, alle radici del nostro modo di esprimerci e di dire quello che da sempre si agita dentro di noi, e invitandoci a fare chiarezza su ciò che proviamo verso gli altri e a cui non sappiamo dare un nome. Trovia-mo così parole che riescono a mettere insieme l’amore, l’al-leanza e la fedeltà: a nominare l’emozione viscerale che si sente di fronte al dolore del prossimo o al travolgimento incontenibile per la persona che amiamo.Il cardinale Ravasi ci conduce nel cuore delle nostre emo-zioni con un vademecum utile a interrogare la nostra vita quotidiana; ci aiuta a dare un nome e gettare luce sul nostro caos emotivo e a vivere pienamente la bellezza di tutto quel-lo che proviamo.

DAL LIBRO

I sentimenti si muovono spesso in coppie di opposti: al pia-cere corrisponde in negativo il dispiacere, all’amore l’odio, alla simpatia l’antipatia. Anzi, in alcuni casi lo stesso senti-mento racchiude in sé quei due volti.

€ 14,00 | pp. 128

Il cardinale Gianfranco Ravasi (1942) è ebrai-sta, biblista e teologo. È presidente del Ponti-ficio Consiglio della Cultura e della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra. Scrive per Avvenire e il Sole 24 ore ed è autore, tra gli altri, di Il linguaggio dell’amore (Qiqajon, 2005), La Bib-bia secondo Borges (Edizioni Dehoniane, 2017) e Breviario dei nostri giorni (Mondadori, 2018).

In libreria dal 7 novembre

Page 14: Maurice Blanchot Il libro a venire · 2019-10-28 · Maurice Blanchot Il libro a venire Proust e Artaud, Musil e Hesse, Joubert e Rousseau: questi alcuni degli autori scandagliati

Mike PearlIl giorno in cui tutto finisceChe cosa accadrà il giorno in cui un magnate tecnologi-co diventerà il padrone del mondo? E quello in cui verrà inaugurato il primo vero Jurassic Park? Che cosa succederà quando Internet si bloccherà ovunque? E dopo che l’ultimo pesce sarà morto nei nostri oceani? E quando gli antibiotici avranno smesso di fare effetto? Oppure quando una bomba atomica esploderà sulle nostre teste o riceveremo un segna-le emesso da una forma di vita aliena intelligente?In Il giorno in cui tutto finisce Mike Pearl esplora quello che accadrebbe in venti possibili scenari meravigliosi o cata-strofici e ci consegna un reportage dal futuro, assegnando tassi di probabilità e offrendoci un quadro molto documen-tato, incredibilmente realistico e assolutamente irridente di come sarebbe il mondo se i nostri sogni più sfrenati o i no-stri incubi peggiori diventassero realtà. Si tratta di evolu-zioni plausibili di fenomeni sociali, tecnologici o naturali già in atto, l’ultimo dei quali, il più spaventoso, è proprio il giorno in cui tutto finisce: il giorno dell’estinzione completa della nostra specie, o della fine della vita sulla Terra, o quel-lo in cui il nostro pianeta verrà divorato dal Sole, o in cui l’universo giungerà alla morte termica.Grazie a Il giorno in cui tutto finisce possiamo finalmente soddisfare la nostra curiosità sugli eventi futuri che temia-mo di più e comprendiamo di meno, e magari cominciare ad averne meno paura, in una sorta di terapia esistenziale da ansia escatologica, stranamente confortante. Alcuni de-gli scenari descritti non sono evitabili, altri sì; alcune delle cose previste non accadranno, altre sì. Ma il futuro è una serie di giorni di cui oggi è il primo. Quindi diamoci una mossa, smettiamo di essere terrorizzati e cominciamo a cambiare le cose.

€ 24,00 | pp. 368

Traduzione di Andrea Libero Carbone

Mike Pearl (1984) è editorialista di Vice, per cui cura le rubriche «Climate 2050 Predictions» sui cambiamenti climatici, «Hours and Minutes» sul tema della guerra e la virale «How Scared Should I Be?» sugli scenari più catastrofici per il nostro futuro, da cui Il giorno in cui tutto finisce è nato.

In libreria dal 14 novembre

Page 15: Maurice Blanchot Il libro a venire · 2019-10-28 · Maurice Blanchot Il libro a venire Proust e Artaud, Musil e Hesse, Joubert e Rousseau: questi alcuni degli autori scandagliati

Vittorio SereniIl musicante di Saint-Merrye altri versi tradotti

Ogni libro di traduzioni è una storia di fantasmi. E Il mu-sicante di Saint-Merry, straordinario capitolo della vicenda artistica di Vittorio Sereni, non fa eccezione.Pubblicato nel 1981, pochi mesi prima del suo ultimo ca-polavoro, Stella variabile, Il musicante raccoglie il frutto di decenni di traduzioni, di scoperte, innamoramenti, ripen-samenti e scontri con gli autori del Novecento per lui più significativi, come Ezra Pound, René Char, William Car-los Williams, Albert Camus e Guillaume Appollinaire. Una raccolta di poesie capitali messe in dialogo nell’esattezza del gesto poetico. Un’opera che rappresenta uno dei vertici as-soluti della traduzione poetica del nostro tempo, e il lascito di un poeta che non smetteremo mai di interrogare.

«Il Sereni fuori di casa di queste versioni – e di tutta la sua opera di traduttore di poesia –

ci offre di sé un’immagine che lo conferma ma ancor più lo arricchisce e ci induce a ripensarlo.»

Vincenzo Mengaldo€ 22,00 | pp. 280

Prefazione di Tommaso Di Dio

Vittorio Sereni è nato a Luino nel 1913 e mor-to a Milano nel 1983. Il Saggiatore ha pubblica-to Gli immediati dintorni (2013), Stella variabile (2017) e Gli strumenti umani (2018).

In libreria dal 14 novembre

Page 16: Maurice Blanchot Il libro a venire · 2019-10-28 · Maurice Blanchot Il libro a venire Proust e Artaud, Musil e Hesse, Joubert e Rousseau: questi alcuni degli autori scandagliati

Federico FelliniSul cinemaMeglio dimenticare la logora liturgia delle domande e delle risposte: fin dalle prime righe, questo volume ha i contorni di una gioiosa ribellione, a cominciare dall’aperta minac-cia che Fellini rivolge al proprio interlocutore: «Vedrai, sarà un tormento questa intervista. A molte domande non ri-sponderò, ad altre mi sottrarrò con i soliti raccontini più o meno inventati, e quando avrai messo insieme il libretto vorrò rivederlo tutto, correggerlo, cercherò di impedirne la pubblicazione, cancellerò le domande, le risposte, tenterò di riscriverlo. Ci aspetta una stagione grama, delusioni, rab-bie, avvocati». Consumato giostraio delle sue visioni e delle sue malinconie, allergico alle domande, refrattario alle opi-nioni, Fellini trascina il libro in una fantasmagoria comica e sensuale, così personale e ricca di ricordi, così simile al mondo di sogno delle sue pellicole. Ci sono Rimini scom-parsa nella nebbia, il circo e via Veneto. Ci sono Nino Rota, Ennio Flaiano e Marcello Mastroianni. Ci sono le minute osservazioni di un regista su un reale che ai suoi occhi ap-pare velato di mistero, simile a un set con ristoranti vuoti e chiese deserte, popolato da clown, cialtroni e prostitute. «Un happening continuo fra la vita e la rappresentazione della vita», questo sono i film di Fellini. Film che qui scor-rono a uno a uno: I Vitelloni, La strada profonda e oscura, Le notti di Cabiria sfuggite alla censura, 8½ tortuoso e can-giante. E con loro i registi più amati: il rituale e magico Ku-rosawa, il cinema puro di John Ford, l’incantevole Buñuel. Sul cinema è un dialogo che corre sui li sospesi della fan-tasticheria e della memoria, riuscendo nondimeno ad af-facciarsi sull’ignoto, sull’ingannevole limite della realtà, e a riconsegnare la voce di un regista che ha vissuto la vita e l’arte come un profondissimo scherzo.

DAL LIBRO

Il cinema è un modo divino di raccontare la vita, di far concor-renza al padreterno.

€ 22,00 | pp. 224

Con uno scritto di Filippo Tuena A cura di Giovanni Grazzini

Federico Fellini è nato a Rimini nel 1920 ed è morto a Roma nel 1993.

In libreria dal 14 novembre

Page 17: Maurice Blanchot Il libro a venire · 2019-10-28 · Maurice Blanchot Il libro a venire Proust e Artaud, Musil e Hesse, Joubert e Rousseau: questi alcuni degli autori scandagliati

Thomas LigottiNato nella pauraLetteratura, orrore, esistenza

Cos’è la paura? Cos’è l’orrore? Cos’è l’esistenza? E che legame si crea tra le forze della vita e della morte, della realtà e della finzione fino all’esplosione del perturbante?In un libro intervista da non perdere, lo sguardo, la visione del mondo e la potenza creativa di uno dei grandi maestri del grottesco.Thomas Ligotti, autore di culto della letteratura americanae già pubblicato dal Saggiatore con Teatro Grottesco, La Co-spirazione contro la razza umana e Nottuario, unico erede di H.P. Lovecraft e Edgar Allan Poe, propone un approc-cio filosofico ai grandi temi di cui già si è occupato come narratore. Alla ricerca del senso più profondo delle cose, attraverso i sentimenti più oscuri e ancestrali di ogni uo-mo, dove il disincanto del mondo pulsa come un tamburo battente.

DALL'INTRODUZIONE DI MATT CARDIN

Oggi sappiamo per certo che Ligotti esiste, sebbene nessuno dei suoi ferventi lettori l’abbia mai conosciuto né possa sperare di co-noscerlo di persona. Grazie alle sue interviste e alla corrisponden-za, sappiamo che come individuo irradia lo stesso fascino dei bril-lanti racconti dell’orrore che ne hanno consolidato la reputazione e l’immagine pubblica. È possibile che uno sappia contemporane-amente deludere e confermare l’opinione prefabbricata che ab-biamo di lui? Robert Price ha scritto che Ligotti non è soltanto co-lui che in quasi ogni racconto evoca la figura del «mistagogo, che inizia a un sapere proibito», ma anche colui che, nel farlo, «lascia trapelare un po’ del suo ruolo di scrittore horror». C’è un po’ di que-sto anche nel Ligotti delle interviste. Spesso non risponde come ci si aspetta. A volte dice molto meno di quanto detterebbe il ritmo della conversazione, a volte molto di più. È un’autorità degna di attenzione in materia di narrativa del mistero e soprannaturale, e di letteratura in generale. Ma possiede anche un’ottima cultura filosofica e religiosa. Oltre a questo è arguto, caustico, triste, tor-mentato, gentile, generoso e tante altre cose, la maggior parte delle quali spicca nelle interviste che state per leggere.

€ 22,00 | pp. 264

A cura di Matt Cardin Traduzione di Luca Fusari

Thomas Ligotti, vincitore di tre Bram Stoker Award, è considerato uno dei più significativi e immaginifici scrittori della sua generazione. Il Saggiatore ha pubblicato Teatro grottesco (2015), La cospirazione contro la razza umana (2016) e Nottuario (2017).

In libreria dal 21 novembre

Page 18: Maurice Blanchot Il libro a venire · 2019-10-28 · Maurice Blanchot Il libro a venire Proust e Artaud, Musil e Hesse, Joubert e Rousseau: questi alcuni degli autori scandagliati

Riccardo ManzottiLa mente allargataPerché la coscienza e il mondo sono la stessa cosa

Che cos’è la coscienza? È qualcosa di fisico? E che cos’è la re-altà? È qualcosa di esterno, oggettivo, che possiamo davve-ro conoscere? E come? Dall’antichità a oggi, queste doman-de perturbanti non hanno smesso di far discutere filosofi e scienziati. Ma le loro risposte si sono sempre basate sul dualismo irriducibile tra mente e realtà, apparenza e mon-do fisico, che ha scavato un fossato tra l’uomo e gli oggetti che lo circondano. Così la coscienza umana è diventata un mistero inafferrabile, un fenomeno interiore e soggettivo, e la natura un dato esteriore ed estraneo, come se tra le due esistesse una distanza incolmabile.Riccardo Manzotti rifiuta questa frattura e ci invita a cam-biare prospettiva, a ripensare la relazione tra mente e realtà in termini di identità e corrispondenza, superando il pre-giudizio secondo cui la nostra esperienza del mondo sareb-be diversa dal mondo di cui facciamo esperienza. Con un approccio che abbraccia corpi e vissuti, ma anche sogni e al-lucinazioni, in La mente allargata Riccardo Manzotti avan-za una tesi radicale: che la nostra percezione sia un dato concreto, materiale; che coscienza e mondo, infine, coin-cidano. Con La mente allargata possiamo non solo capire come funziona la nostra mente, ma anche vedere la nostra esistenza sotto una nuova luce, e scoprire che non c’è alcun baratro a separarci dall’universo, che non siamo né scissi dentro di noi né divisi da ciò che ci circonda. Anzi, possia-mo finalmente affermare «io sono il mondo».

«Ciò che è straordinario è come Manzotti sia in grado, sistematicamente e in modo affascinante,

di riconciliare l'approccio fisicalista con le scoperte delle neuroscienze, la teoria

della relatività e perfino la meccanica quantistica.»The Guardian

€ 25,00 | pp. 320

Traduzione di Allegra Panini

Riccardo Manzotti (1969), filosofo e ingegnere, Fulbright Scholar al mit di Boston, è ora profes-sore di Filosofia Teoretica presso l’università iulm di Milano e lavora sul rapporto tra media, men-te, intelligenza artificiale e percezione. Tra i suoi saggi ricordiamo L’esperienza. Perché i neuroni non spiegano tutto (Codice, 2008; con Vincen-zo Tagliasco), Consciousness and Object (John Benjamins, 2018).

In libreria dal 21 novembre

Page 19: Maurice Blanchot Il libro a venire · 2019-10-28 · Maurice Blanchot Il libro a venire Proust e Artaud, Musil e Hesse, Joubert e Rousseau: questi alcuni degli autori scandagliati

Matteo PericoliFinestre su New York63 visioni della Grande Mela

63 visioni di New York. 63 sguardi dalle finestre di artisti, registi, scrittori, musicisti, filosofi e scienziati che Matteo Pericoli ha incontrato, per poi ritrarne gli scorci e realizzare una storia inedita della Grande Mela: il racconto della città, fatto di sensazioni e confessioni, da parte di alcuni tra i suoi personaggi più famosi.Da Philip Glass a Oliver Sacks, da Susanna Moore a Tom Wolfe, da David Byrne a Nora Ephron, Annie Leibovitz e Daniel Libeskind, Finestre su New York è un canto corale di parole e immagini che guida il lettore negli angoli privati della più pubblica delle città, facendo emergere ricordi inti-mi e scorci talvolta cinematografici. Sacks ci parla del modo in cui alcune delle cose che vede lo calmano, mentre altre lo eccitano; l’editore Ben Sonnenberg prova rabbia all’intrave-dere i grattacieli di Donald Trump; lo scrittore Gay Talese racconta perché di solito non lava i vetri e quindi vede il panorama attraverso la nebbia della caligine cittadina; e il professore Alexander Stille si lamenta del fatto che ha trop-pa vista e troppo sole e dice che deve schermare tutto se vuole riuscire a combinare qualcosa.Matteo Pericoli disegna ognuna di queste intime vedute, in-trecciandole per comporre un quadro più grande dei meri limiti urbani della città. E così ci invita a compiere un gesto insolito per la frenesia delle nostre vite: affacciarci alla no-stra finestra, rimanere qualche secondo a scrutare e inter-rogare il mondo, fino a diventare una cosa sola con ciò che vediamo.

DAL LIBRO

Questa è la New York “invisibile”: una collezione di visioni che si possono avere solo abitando, per un istante, la mente di qual-cun altro.

€ 20,00 | pp. 152

Traduzione di Cristina Cecchi Prefazione di Paul Goldberger

Matteo Pericoli (1968) è architetto e disegna-tore. Suoi disegni sono apparsi su The New York Times, The Observer e The Paris Review; la sua opera muraria Skyline of the World è stata in-stallata nel nuovo terminal del Jfk International Airport. Nel 2010 ha fondato il Laboratorio di Architettura Letteraria, che tuttora dirige. Ha pubblicato diversi volumi, tra i quali Manhattan svelata (Leonardo International, 2002) e Finestre sul mondo (Edt, 2015).

In libreria dal 21 novembre

Page 20: Maurice Blanchot Il libro a venire · 2019-10-28 · Maurice Blanchot Il libro a venire Proust e Artaud, Musil e Hesse, Joubert e Rousseau: questi alcuni degli autori scandagliati

Elvio GiudiciIl Novecentoe la musica americana L’Opera. Storia, teatro, regia

Il teatro musicale è lo specchio del mondo a cui si rivolge, ma anche presagio del suo futuro. Nel Novecento, venute meno le ombre possenti di Verdi e Wagner, anche l’opera si disgrega, lasciandosi alle spalle l’unitarietà e la compo-stezza del melodramma ottocentesco, i suoi solidi perso-naggi e le sue rappresentazioni organiche, per indagare un presente sempre più frammentario, percorso dalle inquie-tudini, dall’aggressività e dalle sofferenze del soggetto mo-derno. Puccini, Berg, Britten, Strauss e Janáček sono alcuni dei grandi nomi che intarsiano la storia dell’opera novecen-tesca, riscrivendone canoni e temi, orizzonti e significati, con uno sguardo di volta in volta critico o celebrativo, in-timista o universale sulle vicende di un secolo attraversato da tumulti e lacerazioni. Così la Lulu di Berg si fa accusa dell’alienazione generata dalla morale sessuale e dal culto della famiglia; il Billy Budd di Britten sviscera le ambiguità del male, la perdita dell’innocenza e l’emarginazione del di-verso; il realismo poetico della Bohème di Puccini mette in scena il vagare angosciato e trasognato dell’essere umano, la fatica di affrontare la quotidianità e le schegge psicotiche che essa produce. Nel volume conclusivo della sua monu-mentale storia dell’opera, con la consueta passione e la cura del particolare, Elvio Giudici passa in rassegna l’opera del Novecento e, per la prima volta, il teatro musicale inglese e statunitense a cavallo del nuovo millennio, restituendoci un affresco composito che si sofferma su tutti i grandi registi e direttori, sugli allestimenti e sulle interpretazioni che han-no contribuito a far sì che questa forma d’arte continuasse a rappresentare, ma anche a plasmare, il nostro tempo.

«Una vera, completa, preziosa storia della messinscena operistica dell'ultimo secolo.»

Alberto Mattioli, La Stampa

€ 65,00 | pp. 1568

Elvio Giudici è uno dei più noti critici musicali italiani. Per il Saggiatore ha pubblicato L’opera in cd e video (2007), Il teatro di Verdi in scena e in dvd (2012), oltre a L’Opera. Storia, teatro, re-gia (2016-2019).

In libreria dal 28 novembre

Page 21: Maurice Blanchot Il libro a venire · 2019-10-28 · Maurice Blanchot Il libro a venire Proust e Artaud, Musil e Hesse, Joubert e Rousseau: questi alcuni degli autori scandagliati

Allen GinsbergPoesie1947-1995

La splendida antologia del padre della beat generation rac-coglie i versi di un poeta la cui influenza è stata enorme. Potenti afflati metafisici, percezione di un mondo in rovina con la speranza di una palingenesi radicale, la consapevo-lezza che nel profondo tutto è santo, tutto vuole la beatitudi-ne, e che il male altro non è che un accidente. Di questa sag-gezza, Ginsberg è il nostalgico portatore dolente e l’ispirato cantore, depositario di una visione della vita di certo non comune. Con una nuova traduzione ancora più chirurgica, questa raccolta permette di seguire da vicino la formazione e la maturità di uno dei più grandi poeti del Novecento.

«Nemmeno Walt Whitman ha influenzato la letteratura americana

quanto Allen Ginsberg.»Bob Dylan

€ 55,00 | pp. 872

A cura di Leopoldo Carra Traduzione di Luca Fontana

Allen Ginsberg è nato a Newark, New Jersey. Nel 1956 ha pubblicato Urlo, destinato a diven-tare uno dei testi poetici più letti del secolo. Il suo incontro con Jack Kerouac e William Bur-roughs a New York nel 1944 fu l’inizio della Beat Generation.

In libreria dal 28 novembre

Page 22: Maurice Blanchot Il libro a venire · 2019-10-28 · Maurice Blanchot Il libro a venire Proust e Artaud, Musil e Hesse, Joubert e Rousseau: questi alcuni degli autori scandagliati

James Agee Walker EvansSia lode ora a uomini di famaAncora oggi, dopo molti anni, il viaggio di Agee e Evans nel cuore dell’America più vera rimane un’opera fondamen-tale che trascende gli anni e le generazioni: un immenso paesaggio con figure, dove gli inganni che la coscienza e la percezione giocano all’osservatore sono indagati con un’at-tenzione tanto spietata quanto è pudica e rispettosa quel-la riservata all’esperienza di chi viene osservato. Pubblicato nel 1941, Sia lode ora a uomini di fama viene accolto con entusiasmo dalla critica e col passare del tempo incontra una fortuna sempre crescente, fino a diventare un libro di culto che eleva Agee tra i grandi cantori dell’America, pro-prio come William Faulkner e John Steinbeck.

€ 00,00 | pp. 448

Prefazione di Luca Briasco Traduzione di Luca Fontana

James Agee, nato a Knoxville, Tennessee, è sta-to reporter e critico letterario per riviste come Fortune, Time e The Nation. Ha anche lavorato nell’industria cinematografica legando il suo nome a numerose sceneggiature, tra cui La regi-na d’Africa e La morte corre sul fiume. È conside-rato uno dei più importanti scrittori americani del primo Novecento.

Walker Evans è stato un fotografo statunitense.

In libreria dal 5 dicembre