HRC 30-35 COMBI V/H HR 60 TURBO HR 43 TURBO ......ECO Duchess MODELLI: HR 30 TURBO HR 43 TURBO HR 60...

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ECO Duchess MODELLI: HR 30 TURBO HR 43 TURBO HR 60 TURBO HRC 30-35 COMBI V/H Leggere attentamente prima del montaggio e della manutenzione Per l’installatore autorizzato

Transcript of HRC 30-35 COMBI V/H HR 60 TURBO HR 43 TURBO ......ECO Duchess MODELLI: HR 30 TURBO HR 43 TURBO HR 60...

  • ECO

    Duchess

    MO

    DE

    LL

    I:H

    R 30 T

    UR

    BO

    HR

    43 TU

    RB

    OH

    R 60 T

    UR

    BO

    HR

    C 30-35 C

    OM

    BI V

    /H

    Leg

    gere atten

    tamen

    te prim

    a del m

    on

    tagg

    io e d

    ella man

    uten

    zion

    e

    Per l’in

    stallatore au

    torizzato

  • Importante:

    “Prima di procedere all’installazione delle caldaie TA

    TA su un im

    pianto esistente, questo deve essere pulito da fanghi e contam

    inanti presenti nell’acqua. Si eviterà così ogni

    possibile contaminazione dei nuovi com

    ponenti con l’acqua carica di particelle sospese, allo scopo di evitare:- rum

    orosità della caldaia,- intasam

    enti e blocchi dello scambiatore, della pom

    pa di circolazione e delle valvole, cali di resa term

    ica,queste anom

    alie non sono contemplate nelle condizioni da garanzia di TA

    TA poichè non

    riconducibile a difetto di prodotto bensì da negligenza.Per la pulizia dell’im

    pianto utilizzare un prodotto chimico specifico, non acido e non

    alcalino, che non attacchi i metalli e le parti in plastica e gom

    ma. Fra i prodotti disponibili

    sul listino, Sentinel X400 si è rivelato com

    patibile con le nostre caldaie.

    Una volta installata la caldaia, trattare l’acqua dell’im

    pianto per preservarlo nel tempo e

    minim

    izzarne i consumi energetici, in accordo con la legge n° 46/90 art. 7 e la norm

    a UN

    I C

    TI 8065/89. U

    tilizzare un inibitore specifico idoneo, come ad esem

    pio Sentinel X100.

  • INT

    RO

    DU

    ZIO

    NE

    In qualità di produttore di apparecchiature per ilriscaldam

    ento la TA

    TA

    è impegnata nella produzione

    di apparecchiature che possano funzionare nellam

    aniera più pulita ed efficiente possibile.

    EC

    OT

    AT

    AD

    uch

    essè una caldaia m

    urale a gas acondensazione che ha la caratteristica di essereco

    mp

    letamen

    te mo

    du

    lante, ciò

    sign

    ifica che la

    potenzialità termica viene regolata costantem

    ente inbase al fabbisogno di calore necessario nell’am

    biente. L

    a modulazione perm

    ette di ottenere una temperatura

    ambiente costante con un elevato grado di com

    fort.

    Le caldaie T

    AT

    Asono conform

    e alle Norm

    ative Gas

    Europee 90/396 (C

    E) attualm

    ente in vigore.

    Questo libretto deve essere letto attentam

    ente econservato con cura, da parte del C

    oncessionarioTA

    TA.

    Il manuale contiene le specifiche tecniche generali

    relative alle apparecchiatura EC

    OT

    AT

    AD

    uch

    essH

    R 3

    0, H

    R 4

    3 e H

    R 6

    0, co

    ntien

    e ino

    ltre leinform

    azioni relative alla manutenzione, possibili

    difetti e le relative cause.

    Le inform

    azioni che vorrete generalmente consultare

    con maggior frequenza sono riportate sulla caldaia

    stessa su un’etichetta “Istruzioni per l’uso” applicatasulla parte posteriore dello sportellino frontale delm

    antello.

    E 5260

    3

  • EC

    OT

    AT

    AD

    UC

    HE

    SS HR

    /C 30 - 35 T

    25 H

  • 5

    EC

    OT

    AT

    AD

    UC

    HE

    SS HR

    /C 30 T

    UR

    BO

    E H

    R 43/60 T

    UR

    BO

    MO

    DE

    LL

    I: HR

    30 TU

    RB

    O, H

    R 43 T

    UR

    BO

    e HR

    60

    Caldaia m

    urale modulante a condensazione a cam

    era stagna e tiraggio forzato con alimentazione

    a gas ME

    TAN

    O e G

    PL.

    Versione H

    RC

    30 con accumulo 27 lt. istantaneo sanitario.

    Versione H

    R 30, H

    R 43 e H

    R 60 solo riscaldam

    ento con possibilità di collegamento ad un eventuale

    accumulo per l’acqua sanitaria esterno.

    La sola caldaia può essere usata quale versione solo riscaldam

    ento.

    GA

    RA

    NZ

    IAL

    e condizioni di garanzia della caldaia sono riportate nell’apposita “Richiesta di C

    arta diG

    aranzia”che accom

    pagna ogni esemplare.

    Essa va com

    pilata in ogni sua parte e spedita come da istruzioni allegate.

    IMP

    OR

    TA

    NT

    ET

    utte le operazioni descritte nel manuale devono essere eseguite da personale specializzato.

    IND

    ICE

    Parag.

    Contenuto

    1.D

    AT

    I TE

    CN

    ICI

    2.D

    IME

    NSIO

    NI D

    ’ING

    OM

    BR

    O

    3.G

    EN

    ER

    AL

    ITÀ

    4.P

    RIN

    CIP

    IO D

    I FU

    NZ

    ION

    AM

    EN

    TO

    4.1.R

    ichiesta di riscaldamento

    5.A

    SPIR

    AZ

    ION

    E A

    RIA

    E SC

    AR

    ICO

    FU

    MI

    5.1.Scarico in canna fum

    aria5.2.

    Dim

    ensionamento delle tubazioni di

    aspirazione e scarico5.3.

    Esem

    pio di installazione5.4.

    Terminali

    6.IN

    STA

    LL

    AZ

    ION

    E6.1.

    Generalità

    6.2.C

    ircuito di riscaldamento

    6.3.C

    ircuito sanitario6.4.

    Circuito gas

    6.5.Scarico della condensa

    6.6.Term

    ostato ambiente

    6.7.Protezione antigelo

    6.8.A

    ccumulo sanitario separato

    7.R

    EG

    OL

    AZ

    ION

    E D

    EL

    LE

    TE

    MP

    ER

    AT

    UR

    E

    8.C

    ON

    NE

    SSION

    E A

    LL

    AT

    EN

    SION

    E D

    I RE

    TE

    9.C

    ON

    TR

    OL

    LO

    DE

    LL

    AT

    EN

    SION

    E D

    I RE

    TE

    10.TE

    RM

    OST

    AT

    I AM

    BIE

    NT

    E

    11.TR

    ASF

    OR

    MA

    ZIO

    NE

    DA

    ME

    TA

    NO

    AG

    PL

    Parag.

    Contenuto

    12.RE

    GO

    LA

    ZIO

    NE

    DE

    LR

    AP

    PO

    RT

    O A

    RIA

    -GA

    S12.1.Taratura con m

    anometro digitale

    12.2.Verifica del contenuto di C

    O2

    13.MISU

    RA

    ZIO

    NE

    DE

    LM

    ON

    OSSID

    O D

    IC

    AR

    BO

    NIO

    “CO

    14.MISU

    RA

    ZIO

    NE

    DE

    LL

    AC

    OR

    RE

    NT

    E D

    IIO

    NIZ

    ZA

    ZIO

    NE

    15.OP

    ER

    AZ

    ION

    I DI A

    VV

    IAM

    EN

    TO

    15.1.Riem

    pimento e sfiato aria

    15.2.Operazioni prelim

    inari15.3

    Messa fuori servizio della caldaia

    15.4.Svuotamento della caldaia

    16.MA

    NU

    TE

    NZ

    ION

    E16.1.Piccola m

    anutenzione16.2.G

    rande manutenzione

    17.SEN

    SOR

    E R

    ITO

    RN

    O, D

    I MA

    ND

    AT

    AE

    DI

    SICU

    RE

    ZZ

    A

    18.FU

    SIBIL

    I

    19.DIA

    GR

    AM

    MA

    CIR

    CO

    LA

    TO

    RE

    20.DIA

    GN

    OST

    ICA

    20.1.Indicazioni standard20.2.Indicazioni di servizio norm

    ali, codice display20.3.C

    odici display e di servizio in presenza diun’anom

    alia con caldaia funzionante20.4.C

    odici display e di servizio in presenza diun’anom

    alia20.5.L

    egenda interventi

  • EC

    OTA

    TA D

    UC

    HE

    SS

    HR

    C 30-35 H

    /V

    DA

    TI T

    EC

    NIC

    I

    Caratteristica

    Sim

    bolo U

    .M.

    HR

    C30-35

    Categoria G

    as II 2H3+

    metano

    20 mbar

    G.P.L.

    35/40 mbar

    Portata term

    ica nominale

    min-m

    axP

    otenza termica nom

    inale m

    in-max

    75/60 °CP

    otenza termica sanitario

    min-m

    axP

    otenza condensazione m

    in-max

    40/30 °CR

    endimento term

    ico utile al 100%75/60 °C

    Rendim

    ento termico utile al 30%

    75/60 °CR

    endimento di condensazione a carico nom

    inale40/30 °C

    Rendim

    ento di condensazione a carico ridotto40/30 °C

    Stelle secondo direttiva C

    EE

    92/42

    Perdite al cam

    inoP

    erdite al camino con bruciatore spento

    Perdite al m

    antelloTenore di C

    O2

    metano

    G.P.L.

    Tenore di CO

    Tenore di NO

    x (Classe 5 secondo E

    N 483)

    Portata dei fum

    iTem

    peratura dei fumi a carico nom

    inale75/60 °C

    Temperatura dei fum

    i a carico ridotto40/30 °C

    Deflusso condensa

    Aggressività condensa

    Rapporto gas/aria

    AS

    PIR

    AZ

    ION

    E/S

    CA

    RIC

    OTubi sdoppiati (concentrico)M

    ax.resistenza dei tubi di aspirazione/scaricoC

    IRC

    UIT

    O R

    ISC

    ALD

    AM

    EN

    TO

    Contenuto di acqua scam

    biatore di caloreTem

    peratura massim

    a di riscaldamento

    Pressione m

    inima di riscaldam

    entoP

    ressione massim

    a di riscaldamento

    Portata d’acqua m

    inima

    CIR

    CU

    ITO

    SA

    NITA

    RIO

    Contenuto di acqua sanitaria

    Pressione m

    inima sanitaria

    Pressione m

    assima sanitaria

    Portata m

    assima sanitaria a 60 °C

    (ΔT

    =50 °C

    )P

    ortata d’acqua minim

    a sanitariaP

    erdita di calore sanitario (in 24h a 60 °C)

    CIR

    CU

    ITO

    ELE

    TT

    RIC

    OP

    otenza assorbita circolatoreP

    otenza elettrica assorbitaR

    umorosità

    Circolatore

    Alim

    entazione elettricaG

    rado di protezioneP

    eso

    Om

    olo

    gazio

    ne CE

    ★★

    ★★

    0063AQ

    5260

    Tip

    olo

    gie sistem

    a aspirazio

    ne-scaricoB

    23,B33,C

    13,C33,C

    43,C53,C

    63Tutti i d

    ati possono essere soggetti a m

    odifiche senza p

    reavviso

    Qn

    Qc

    Qsan

    Qcon

    η100%

    η30%

    ηc

    ηc30%

    Pf

    Pp

    Pd

    CO

    2

    CO

    2

    CO

    NO

    xmT

    f

    Tf

    D–Δp∅ΔpCT mp

    min

    pm

    ax

    –Cp min

    pm

    ax

    Qm

    ax

    Qm

    in

    Pc

    Pep

    Pc

    ––––G

    kWkWkWkW%%%%n°

    9,5 - 28,89,2 - 28,49,5 - 34,810,3 - 30,8

    97,597,7106,8107,2

    4

    %%%%%ppmppmkg/h°C°C

    litri/hpHPa

    mmPa

    litri°Cbarbar

    litri/h

    litribarbar

    litri/min

    litri/min

    KW

    h/24h

    WWdB

    (A)

    -V

    /Hz

    IPkg

    20,10,5

    8,5 - 9,28,5 - 9,8

    < 29

    < 19

    45,565/4535/30

    3,3c.a. 4,1

    -5

    80/80 (80-125)703

    40 - 90°0,53225

    270,75

    87,50,11,9513030

    UPS 25-50230/50x 4D93/95

    6

  • EC

    OTA

    TA D

    UC

    HE

    SS

    HR

    30, 43 e 60S

    OLO

    RIS

    CA

    LDA

    ME

    NT

    O A

    TIR

    AG

    GIO

    FOR

    ZA

    TO

    DA

    TI T

    EC

    NIC

    I

    Caratteristica

    Sim

    bolo U

    .M.

    HR

    30H

    R43

    HR

    60C

    ategoria Gas II 2H

    3+m

    etano20 m

    barG

    .P.L.35/40 m

    bar

    Portata term

    ica nominale

    min-m

    axP

    otenza termica nom

    inale m

    in-max

    80/60 °CP

    otenza condensatore m

    in-max

    40/30 °CR

    endimento term

    ico utile al 100%75/60 °C

    Rendim

    ento termico utile al 30%

    75/60 °CR

    endimento di condensazione a carico nom

    inale40/30 °C

    Rendim

    ento di condensazione a carico ridotto40/30 °C

    Stelle secondo direttiva C

    EE

    92/42

    Perdite al cam

    inoP

    erdite al camino con bruciatore aperto

    Perdite al m

    antelloTenore di C

    O2

    metano

    G.P.L.

    Tenore di CO

    Tenore di NO

    x (Classe 5 secondo E

    N 483)

    Portata dei fum

    iTem

    peratura dei fumi a carico nom

    inale75/60 °C

    Temperatura dei fum

    i a carico ridotto40/30 °C

    Deflusso condensa

    Aggressività condensa

    Rapporto gas/aria

    AS

    PIR

    AZ

    ION

    E/S

    CA

    RIC

    OTubi sdoppiati (concentrico)M

    ax.resistenza dei tubi di aspirazione/scaricoC

    IRC

    UIT

    O R

    ISC

    ALD

    AM

    EN

    TO

    Contenuto di acqua scam

    biatore di caloreTem

    peratura massim

    a di riscaldamento

    Pressione m

    inima di riscaldam

    entoP

    ressione massim

    a di riscaldamento

    Portata d’acqua m

    inima

    CIR

    CU

    ITO

    ELE

    TT

    RIC

    OP

    otenza assorbita circolatoreP

    otenza elettrica assorbitaR

    umorosità

    Circolatore

    Alim

    entazione elettricaG

    rado di protezioneP

    esoM

    isure H x L x P

    Om

    olo

    gazio

    ne CE

    ★★

    ★★

    0063AQ

    5260

    Tip

    olo

    gie sistem

    a aspirazio

    ne-scaricoB

    23,B33,C

    13,C33,C

    43,C53 e C

    63Tutti i d

    ati possono essere soggetti a m

    odifiche senza p

    reavviso

    Qn

    Qc

    Qcon

    η100%

    η30%

    ηc

    ηc30%

    Pf

    Pf

    Pd

    CO

    2

    CO

    2

    CO

    NO

    xmT

    f

    Tf

    D–Δp∅ΔpCT mp

    min

    pm

    ax

    –Pep

    Pc

    ––––G–

    kWkWkW%%%%n°

    8,4 - 288,2 - 27,48,8 - 29,9

    97,697,9106,8107,2

    4

    12,1 - 40,211,8 - 39,312,9 - 42,9

    97,897,6106,7107,3

    4

    22,0 - 56,621,4 - 55,123,7 - 60

    97,597,3107,2107,7

    4

    %%%%%ppmppmkg/h°C°C

    litri/hpHPa

    mmPa

    litri°Cbarbar

    litri/h

    WWdB

    (A)

    -V

    /Hz

    IPkgm

    m

    2,00,10,5

    8,5 - 9,28,5 - 9,8

    < 29

    < 19

    45,565/4535/30

    3,3ca. 4,1

    -5

    80/80 (80/125)703

    40 - 90°0,53225

    8513030

    UPS 25-50230/50x 4D59

    685 x 560 x 431

    1,80,10,5

    8,5 - 9,28,5 - 9,8

    < 30

    < 1966

    65/4535/30

    4,7ca. 4,1

    -5

    80/80 (80/125)70

    3,640 - 90°

    0,53300

    12018030

    UPS 25-55230/50x 4D64

    685 x 900 x 431

    20,10,5

    8,5 - 9,38,5 - 9,8

    < 31

    < 2185

    65/4535/30

    6ca. 4,2

    -5

    80/80 (80/125)90

    4,740 - 90°

    0,54500

    12020040

    UPS 25-55230/50x 4D72

    685 x 900 x 431

    7

  • 8

    2. DIM

    EN

    SION

    I D’IN

    GO

    MB

    RO

    EC

    OT

    AT

    AD

    UC

    HE

    SS HR

    C 30 V

    ER

    TIC

    AL

    E

    EC

    OT

    AT

    AD

    UC

    HE

    SS HR

    30 TU

    RB

    OE

    CO

    TA

    TA

    DU

    CH

    ESS H

    RC

    30 CO

    MB

    I

    STA

    FFA

    DI M

    ON

    TA

    GG

    IO

  • 9

    LE

    GE

    ND

    A:

    G- G

    AS H

    R 30/43

    G - G

    AS H

    R 60

    A - SC

    AR

    ICO

    CO

    ND

    EN

    SAV

    - MA

    ND

    AT

    A IM

    PIA

    NT

    OR

    - RIT

    OR

    NO

    IMP

    IAN

    TO

    C- M

    AN

    DA

    TA

    AC

    QU

    A SA

    NIT

    AR

    IAF

    - EN

    TR

    AT

    A A

    CQ

    UA

    FR

    ED

    DA

    SC - SC

    AR

    ICO

    FU

    MI

    AS - A

    SPIR

    AZ

    ION

    E D

    ’AR

    IA

    1/2"3/4"32 m

    m28 m

    m28 m

    m15 m

    m15 m

    m

    80 mm

    80 mm

    EC

    OT

    AT

    AD

    UC

    HE

    SS HR

    43/60 TU

    RB

    O

    STA

    FFA

    DI M

    ON

    TA

    GG

    IO

    SDO

    PP

    IAT

    OR

    E

  • 10

    LE

    GE

    ND

    A:

    1.Telaio

    2.A

    spirazione aria Ø 80

    3.Scarico fum

    i Ø 80

    4.B

    ruciatore ceramico

    5.Scam

    biatore principale6.

    Sensore N.T.C

    . di mandata

    7.Placca raccolta condensa

    8.Sensore N

    .T.C. di ritorno

    9.V

    entilatore modulante

    10.C

    ircolatore11.

    Valvola di sicurezza (solo H

    R 30 e 43)

    12.Tappo di chiusura

    13.C

    ollettore d’aspirazione14.

    Ritorno riscaldam

    ento Ø 28

    15.M

    andata riscaldamento Ø

    2816.

    Cavo alim

    entazione 230 V.

    17.Scarico condensa

    18.E

    ntrata gas 1/2”19.

    Termom

    anometro H

    R20.

    Diagnosi display

    21.C

    omputer U

    .B.A

    .22.

    Valvola del gas

    23.Pressostato aria (se presente)

    24.Sensore N

    .T.C. di sicurezza

    25.D

    iaframm

    a aria26.

    Ugello del gas

    27.C

    andela di accensione28.

    Sensore d’ionizzazione29.

    Termostato bruciatore

    30.V

    alvola di sfiato automatica

    fig. 1D

    uchess HR

    30

    fig. 2D

    uchess HR

    30

  • 11

    3.G

    EN

    ER

    AL

    ITÀ

    EC

    OT

    AT

    AD

    uchessè una caldaia m

    urale a condensazione modulante ad alto rendim

    ento, funzionante a gas metano o

    GPL

    . Questo significa che la caldaia può funzionare a basso regim

    e garantendo una temperatura am

    biente costantein caso di com

    binazione con un termostato m

    odulante; nel caso venga montato un term

    ostato normale O

    N-O

    FF

    lam

    odulazione avviene sulla temperatura di m

    andata del circuito riscaldamento.

    Essa è stata progettata per recuperare una quota del calore contenuto nei fum

    i di scarico della combustione che

    altrimenti andrebbe perduta com

    e avviene con le caldaie tradizionali.P

    er ottenere questo risultato i fumi vengono raffreddati al di sotto del loro punto di rugiada. In questo m

    odo essicondensano e cedono, ad uno speciale scam

    biatore di calore, una quota di calore tanto più elevata quanto più bassa è latem

    peratura di ritorno dell'impianto di riscaldam

    ento.

    ❒ SC

    AM

    BIA

    TO

    RE

    DI C

    AL

    OR

    E P

    RIN

    CIPA

    LE

    Esso è costituito da un'unica batteria di tubi ripartita in due sezioni:

    - la sezione superiore, operante come scam

    biatore principale, è realizzata con una serie di condotti situati in posizionefrontale rispetto al bruciatore;

    - la sezione inferiore, di analoga concezione, costituisce il recuperatore di calore a condensazione ed è separata dalloscam

    biatore principale per mezzo di una piastra sagom

    ata.I tubi dello scam

    biatore sono in alluminio al silicio e sulla parte esterna viene ricavata, per forgiatura, una alettatura

    per migliorare lo scam

    bio termico.

    ❒ B

    RU

    CIA

    TO

    RE

    Il bruciatore è del tipo ceramico a prem

    iscelazione totale di aria e di gas in modo da ottenere una com

    bustione ottimale

    alle varie potenze.L

    a premiscelazione di aria/gas viene garantita dall'U

    BA

    che, in funzione della potenzialità richiesta, modula la

    pressione d'aria fornita dal ventilatore con conseguente modulazione della pressione del gas; questo consente una

    combustione pulita alle varie potenze.

    ❒ A

    CC

    EN

    SION

    E E

    LE

    TT

    RO

    NIC

    A

    La caldaia è dotata di accensione elettronica ad incandescenza per cui la fiam

    ma si accende solo alla richiesta di

    riscaldamento o di acqua sanitaria se c'è un'accum

    ulo abbinato.

    Contrariam

    ente ai tradizionali elettrodi di accensione a scintilla oppure con fiamm

    a pilota, nell'EC

    OT

    AT

    AD

    uchessè

    installato un'elettrodo ad incandescenza che alimentato a 120 V

    . raggiunge una temperatura di incandescenza di

    1.300°C. Q

    uesto consente di trasformare in m

    odo ottimale l'energia elettrica necessaria all'accensione, anche in

    presenza di combustibile a basso potere calorifico ed in condizioni di un apporto d'aria non ottim

    ale.

    Nella fase di accensione l'U

    .B.A

    . invia tensione all'elettrodo ad incandescenza fino ad accensione avvenuta, in seguitoil sensore di ionizzazione provvede all'invio del segnale di presenza della fiam

    ma all'U

    .B.A

    .S

    e, per qualsiasi motivo, la fiam

    ma si dovesse accidentalm

    ente spegnere l'U.B

    .A. m

    ette in sicurezza la caldaiachiudendo la valvola del gas.

    ❒ K

    IM

    Ogni caldaia è provvista di un m

    odulo di identificazione caldaia "KIM

    " che contiene tutti i dati di configurazione per lacaldaia in questione. L

    'U.B

    .A. utilizza questo com

    ponente, al mom

    ento del primo avvio ed a seguito interruzione di

    corrente, per prendere tutte le informazione utili al suo corretto funzionam

    ento.

    ❒ V

    EN

    TIL

    AT

    OR

    E

    Il ventilatore è del tipo modulante posizionato sul lato di aspirazione dell'aria com

    burente ed assicura la portatanecessaria per una corretta com

    bustione.

  • 12

    ❒ C

    OM

    PU

    TE

    R U

    .B.A

    . (Elettronica di controllo)

    Il cuore della caldaia è l’U.B

    .A., ove risiedono tutte le inform

    azioni (programm

    a) necessarie per il suo corretto e sicurofunzionam

    ento.L’U

    .B.A

    . provvede:

    *al com

    ando ed alla sorveglianza dei componenti della caldaia;

    *al controllo che la fiam

    ma venga accesa solo in condizioni di assoluta sicurezza;

    *alla protezione dei com

    ponenti della caldaia;*

    a selezionare il funzionamento del circolatore tram

    ite l’interruttore “pump”.

    L’U.B

    .A. è dotato inoltre di un circuito autodiagnosi e di un display dove vengono segnalati i codici di funzionam

    entoo eventuali codici di servizio prem

    endo il tasto “service”(destinato al C

    oncessionario).In caso di anom

    alie esterne il funzionamento riprende autom

    aticamente dopo un intervallo di attesa di 30 secondi. In

    caso di lunga durata di queste anomalie l’U

    .B.A

    . mette in sicurezza la caldaia facendo lam

    peggiare un numero sul

    display. La pressione del tasto di “R

    ESE

    T”

    permette il ripristino del funzionam

    ento.

    Sul secondo livello di funzionam

    ento, accessibili togliendo lo sportellino frontale dell’U.B

    .A. (vedi parag. 7.), si

    trovano le regolazioni che danno la possibilità di:

    *R

    egolare la temperatura di riscaldam

    ento.*

    Regolare la tem

    peratura di preriscaldamento sanitario.

    *L

    imitare la potenzialità del circuito riscaldam

    ento.*

    Bloccare la potenza della caldaia a 11 kW

    in riscaldamento.

    *Inserire l’interruttore di collaudo.

    ❒ D

    ISPO

    SITIV

    I DI P

    RO

    TE

    ZIO

    NE

    Sensore di sicurezzaIl sensore di sicurezza è posizionato sullo scam

    biatore principale della caldaia. Quando, per qualsiasi m

    otivo, sidovesse raggiungere la tem

    peratura di sicurezza il sensore interviene bloccando il funzionamento della caldaia e

    sul display dell’U.B

    .A. com

    parirà il N°4 C

    lampeggiante.

    In questo caso NO

    N prem

    ere il pulsante di “reset”m

    a consultare il Concessionario autorizzato per l’assistenza.

    Elettrodo di rilievo di fiam

    ma

    Il sensore di ionizzazione ha lo scopo di rilevare la presenza della fiamm

    a e di provvedere alla chiusura dellavalvola del gas, in seguito ad un qualsiasi spegnim

    ento accidentale della fiamm

    a. Dopo altri 3 cicli di

    accensione della fiamm

    a irregolari l’U.B

    .A. m

    ette in blocco la caldaia e sul display compare il “N

    . 6”.L

    a pressione del tasto “RE

    SET

    ”consente di ripristinare il funzionam

    ento della caldaia.

    ❒ V

    ALV

    OL

    AA

    TR

    E V

    IE SA

    NIT

    AR

    IO

    VE

    RSIO

    NE

    DU

    CH

    ESS H

    RC

    30-35 (combinata)

    Una valvola a tre vie m

    otorizzata permette di convogliare l’acqua proveniente dallo scam

    biatore principale overso l’im

    pianto di riscaldamento o verso lo scam

    biatore per l’acqua sanitaria a seconda del tipo di richiesta.

    VE

    RSIO

    NE

    DU

    CH

    ESS H

    R 30, H

    R 43 e H

    R 60 (solo riscaldam

    ento)In questi m

    odelli quanto- sopra descritto si ottiene installando un’eventuale valvola tre vie a 24 Volt

    esternamente alla caldaia, a tale scopo la caldaia è già predisposta elettricam

    ente per comandare.

    La precedenza alla richiesta di acqua sanitaria è data applicando nell’accum

    ulo un sensore boyler non acorredo.Su richiesta è possibile avere il kit di collegam

    ento (valvola a 3 vie 1” a 24 V. articolo 1.109.092 e kit sensore

    boyler art. 1.109.094).

  • 13

    4.P

    RIN

    CIP

    IO D

    I FU

    NZ

    ION

    AM

    EN

    TO

    L’aria comburente viene aspirata dall’esterno tram

    ite il ventilatore (9) ed inviata, attraverso il convogliatore (12), albruciatore (3) dove viene m

    iscelata con il gas che arriva dal tubo di adduzione (1).D

    opo la combustione i gas di scarico investono lo scam

    biatore principale (10), dove cedono la prima quantità di calore

    e successivamente vengono inviati allo scam

    biatore a condensazione (13) dove viene recuperata una quota del caloreche altrim

    enti andrebbe disperso nei fumi di scarico (6).

    La condensa che si form

    a, in seguito a questo recupero, viene raccolta dal collettore e deve essere scaricata all’esternoattraverso il raccordo (8).L’acqua di ritorno dell’im

    pianto di riscaldamento entra inizialm

    ente nello scambiatore a condensazione (13) attraverso

    il tubo (7) per poi proseguire, riscaldandosi progressivamente, fino ad uscire alla m

    assima tem

    peratura attraverso iltubo di m

    andata (5).

    legenda:

    01. - tubo di adduzione gas02. - placca di m

    iscelazione03. - bruciatore ceram

    ico04. - corpo caldaia05. - m

    andata riscaldamento

    06. - evacuazione fumi di scarico a

    bassa temperatura

    07. - ritorno riscaldamento

    08. - scarico condensa09. - ventilatore m

    odulante10. - scam

    biatore principale di calore11. - diafram

    ma e presa aria

    12. - convogliatore aria13. - scam

    biatore calore a condensazione

    4.1. RIC

    HIE

    STA

    RISC

    AL

    DA

    ME

    NT

    O

    Alla richiesta di riscaldam

    ento da parte del termostato am

    biente, (o altro dispositivo) il microcom

    puter provvede adavviare il circolatore ed il ventilatore per la fase di lavaggio della cam

    era di combustione e nello stesso tem

    poposiziona la valvola a tre vie, se presente, nella posizione riscaldam

    ento (posizione normale di riposo). N

    el mom

    ento incui l’U

    BA

    ha rilevato la corretta quantità di aria, il microcom

    puter provvede ad accendere la fiamm

    a alla potenza diavviam

    ento.Il sensore di ionizzazione rileva la presenza della fiam

    ma e, dopo alcuni secondi, il bruciatore viene acceso alla

    potenza necessaria.Q

    uando la temperatura dell’acqua di m

    andata ha raggiunto il valore massim

    o impostato la fiam

    ma viene spenta ed il

    ventilatore si porta nella posizione di riposo.

    Un dispositivo “antipendolam

    ento”, incorporato nell’UB

    A, im

    pedisce che i cicli di accensione siano troppo frequenti(ciclo m

    inimo 10 m

    inuti).L’apertura del term

    ostato ambiente provoca l’arresto definitivo della caldaia. Il circolatore continua a girare ancora per

    4 min. (pos. I) dopo di che si arresta.

    Fig. 3

  • 14

    5.A

    SPIR

    AZ

    ION

    E A

    RIA

    E SC

    AR

    ICO

    FU

    MI

    La caldaia può essere collegata a num

    erosi sistemi di aspirazione aria e scarico fum

    i che possono essere scelti fra im

    odelli a catalogo B23, B

    33, C13, C

    33, C43, C

    53 e C63.

    AT

    TE

    NZ

    ION

    E

    Acausa della possibilità di forti form

    azioni di condensa nelle tubazioni di scarico usare sempre m

    ateriali adeguati come

    per esempio allum

    inio di grosso spessore o equivalenti, oppure materiale plastico in polipropilene. (vedi listino)

    Sempre in relazione alla form

    azione di condensa è raccomandato:

    - il raccordo ad uno scarico nel caso di lunghezze maggiori di 4 m

    etri per evitare che grosse quantità di condensaentrino nello scam

    biatore principale;- l’installazione dello scarico con una pendenza adeguata per evitare gocciolam

    enti all’esterno;- sigillare a tenuta le giunzioni fra le tubazioni con m

    ateriali adatti.

    L’aspirazione dell’aria e lo scarico dei fumi possono essere realizzati fondam

    entalmente in due m

    odi:

    a) sistemi di scarico originali;

    b) scarico direttamente in canna fum

    aria.

    N.B

    .:In tutti i casi in cui si effettua il dimensionam

    ento del sistema di aspirazione scarico la prevalenza m

    assima

    disponibile al ventilatore (fra tubazione di aspirazione e scarico) è la seguente:

    - modello 30 K

    W70 P

    a- m

    odello 43 KW

    70 Pa

    - modello 60 K

    W90 P

    a

    ❒ SIST

    EM

    I DI SC

    AR

    ICO

    OR

    IGIN

    AL

    I

    AT

    TE

    NZ

    ION

    E

    Data l’im

    portanza del sistema di aspirazione aria e scarico fum

    i ai fini del funzionamento e della sicurezza si

    raccomanda l’uso di com

    ponenti originali appositamente studiati e realizzati allo scopo.

    I sistemi originali possono essere forniti con term

    inale orizzontale o verticale concentrico (vedi foto) avente diametro

    80/125 o Ø 100/150 sono sem

    pre di tipo concentrico.

    5.1. SCA

    RIC

    O IN

    CA

    NN

    AF

    UM

    AR

    IA

    Lo scarico diretto in una canna fum

    aria può essere effettuato solo in ottemperanza alle vigenti N

    ormative. In ogni caso

    la canna fumaria deve essere realizzata in m

    odo da resistere alle sollecitazioni termiche, m

    eccaniche e all’azione dellacondensa.

    Nel caso di canne fum

    arie esistenti esse devono essere adeguatamente intubate con m

    ateriali idonei.Prevedere sem

    pre alla base della canna fumaria un dispositivo di raccolta della condensa e relativo sifone.

    Non superare in tutti i casi sezioni della canna fum

    aria o del tubo verticale maggiore di 180 cm

    2.L

    e tubazioni di raccordo dalla canna fumaria alla caldaia devono essere di m

    ateriale idoneo come sopra descritto e

    resistere almeno ai 110 °C

    .

    5.2. DIM

    EN

    SION

    AM

    EN

    TO

    DE

    LL

    E T

    UB

    AZ

    ION

    I DI A

    SPIR

    AZ

    ION

    E E

    SCA

    RIC

    O

    Il calcolo delle distanze massim

    e va effettuato tenendo conto della prevalenza utile del ventilatore e delle perdite dicarico indicate nella seguente tabella:

  • SC

    AR

    ICO

    CO

    NC

    EN

    TR

    ICO

    DU

    E T

    UB

    I - SD

    OP

    PIA

    TO

    Max. p

    erdite d

    i carico co

    mp

    lessive in P

    a

    Termin

    aleV

    erticaleØ

    80/125 mm

    Orizzontale

    Ø80/125 m

    m

    Scarico

    fum

    i

    TuboØ

    80/125 mm

    (1 metro)

    Curva

    Ø 80/125 m

    m/ 45°

    Curva

    Ø 80/125 m

    m/ 90°

    Scarico

    fum

    iC

    urvaØ

    80m

    m/ 45°

    Curva

    Ø 90

    mm

    / 45°C

    urvaØ

    100m

    m/ 45°

    Curva

    Ø 110

    mm

    / 45°

    Curva

    Ø 80

    mm

    / 90°C

    urvaØ

    90m

    m/ 90°

    Curva

    Ø 100

    mm

    / 90°C

    urvaØ

    110m

    m/ 90°

    Tubo Ø 80

    mm

    (1 metro)

    Tubo Ø 90

    mm

    (1 metro)

    Tubo Ø 100

    mm

    (1 metro)

    Tubo Ø 110

    mm

    (1 metro)

    Asp

    irazion

    e ariaC

    urvaØ

    80m

    m/ 45°

    Curva

    Ø 90

    mm

    / 45°C

    urvaØ

    100m

    m/ 45°

    Curva

    Ø 110

    mm

    / 45°

    Curva

    Ø 80

    mm

    / 90°C

    urvaØ

    90m

    m/ 90°

    Curva

    Ø 100

    mm

    / 90°C

    urvaØ

    110m

    m/ 90°

    Tubo Ø 80

    mm

    (1 metro)

    Tubo Ø 90

    mm

    (1 metro)

    Tubo Ø 100

    mm

    (1 metro)

    Tubo Ø 110

    mm

    (1 metro)

    70

    1812

    2,323,3

    1,81,40,60,264,51,90,3

    1,21,10,50,1

    1,20,80,4-42,81,3-

    0,80,70,3-

    HR

    (C)30

    70

    34224

    3,76

    3,72,80,40,4

    11,793,5

    0,5

    2,21,80,80,3

    2,31,70,70,2

    7,25,42,20,3

    1,51,30,60,1

    HR

    43

    90

    75,5----8,9

    6,70,90,9

    26,6207,21,1

    5,34,41,70,7

    5,34,11,60,5

    1612,54,40,6

    3,63,11,40,2

    HR

    60

    Nel calcolo della lunghezza m

    assima si deve considerare:

    - la lunghezza della tubazione di aspirazione;

    - la lunghezza della tubazione di scarico;

    - I’eventuale canna fumaria.

    SC

    AR

    ICO

    FU

    MI E

    D A

    SP

    IRA

    ZIO

    NE

    AR

    IA- P

    ER

    DIT

    E D

    l CA

    RIC

    O IN

    Pa

    15

  • 16

    5.3.E

    SEM

    PIO

    DI IN

    STA

    LL

    AZ

    ION

    E:

    Considerando di dover installare una E

    CO

    TA

    TA

    Duchess 30

    avente:

    a)T

    ubazione di aspirazione dell’aria del Ø 8O

    , lunghezza 9,5 mt, N

    °2 curve da 90°e N

    °1 cuna da 45°.

    b)T

    ubazione di scarico fumi del Ø

    8O, lunghezza 9,5 m

    i, N°2 curve da 90°

    e N°1 curva da 45°.

    c)U

    n terminale verticale a tetto del Ø

    80.

    Elaborazione dati:

    Consultando la tabella al “paragrafo 5.2.”, in base ai dati sopra indicati risulta la seguente perdita:

    a)T

    ubazione di aspirazione Ø 80

    lunghezza tubo:m

    t. 9,5 x 0,8=

    7,6 Pa |curva 90°:

    2 x 4,0=

    8,0 Pa |curva 45°:

    l x 1,2=

    1,2 Pa |=

    16,8 Pa

    b) Tubazione di scarico Ø

    80

    lunghezza tubo:m

    t. 9,5 x 1,2=

    11,4 Pa |curva 90°:

    2 x 6,0=

    12,0 Pa |curva 45°:

    l x 1,8=

    1,8 Pa |=

    25,2 Pa

    e) Terminale verticale Ø

    80

    =18 P

    a==========

    Totale perdite=

    60 Pa

    < 70 Pa

    Considerando una prevalenza disponibile al ventilatore m

    assima di 70 Pa si può stabilire che con la caldaia

    EC

    OT

    AT

    AD

    uchess 30l’installazione sopra dim

    ensionata risulta essere idonea.

    AT

    TE

    NZ

    ION

    E:

    È da tenere presente che aum

    entando le perdite di carico diminuisce la potenza di caldaia,

    pertanto si consiglia di contenere le perdite di carico entro 70 Pa.

    Perdite di carico

    (Pa)

    20406080

    100

    120

    140

    Rendim

    ento caldaia allapotenza m

    assima (%

    )

    98.5

    97.1

    95.6

    94.1

    92.6

    91.0

    89.5

  • 17

    5.4. TE

    RM

    INA

    LI

    Sistema di aspirazione scarico verticale diam

    etro Ø 80/125

    Com

    ponenti del kit:

    1.Sdoppiatore caldaia.

    2.T

    ubo di aspirazione in plastica.3.

    Staffa di fissaggio.4.

    Placca di chiusura.5.

    Anello.

    6.Term

    inale verticale.7.

    Istruzioni.8.

    Guarnizione.

    Sistema di aspirazione scarico orizzontale diam

    etro 0 80/125

    Com

    ponenti del kit:

    1.Sdoppiatore caldaia.

    2.C

    urva di aspirazione.3.

    Curva di scarico.

    4.T

    ubo di aspirazione in plastica.5.

    Placca a muro esterna.

    6.Term

    inale orizzontale.7.

    Placca a muro interna.

    8.Istruzioni.

  • 6.IN

    STA

    LL

    AZ

    ION

    E

    6.1.G

    EN

    ER

    AL

    ITÀ

    L'installazione della caldaia E

    CO

    TA

    TA

    Duchess

    deveessere effettuata in accordo con le vigenti N

    ormative

    UN

    I-CIG

    e CE

    I ed ev

    entu

    ali altre disp

    osizio

    ni

    specifiche richieste.In particolare vanno osservate le seguenti N

    orme:

    - UN

    I GIG

    7129 e 7131- C

    EI 64-8

    - Legge 10 e D

    PR 412

    EC

    OT

    AT

    AD

    uch

    essè disponibile nelle seguenti

    versioni:

    HR

    /C 30 e H

    R 43/60 Turbo, cioè a cam

    era stagna conv

    entilato

    re meccan

    ico p

    er l'add

    uzio

    ne d

    ell'ariacom

    burente. In questo modo esse possono essere

    installate in locali chiusi perché l'aria può essere aspiratadall'esterno. I fum

    i di scarico possono essere scaricatidirettam

    ente in parete, tramite l'apposito term

    inale,quando le N

    orme lo consentono oppure in canna fum

    ariaosservando le prescrizioni descritte in questo m

    anuale.

    È inoltre consentita l'aspirazione dell'aria com

    burentedal locale dove è installata la caldaia, senza raccordoad una tubazione, nei lim

    iti e nelle modalità prescritte

    dalla vigente Norm

    ativa.

    EC

    OT

    AT

    AD

    uch

    essva installata esclusivam

    ente aparete.

    AT

    TE

    NZ

    ION

    EL

    a caldaia non deve essere appoggiata a terra sulletubazioni che sporgono dal lato inferiore.D

    urante le operazioni d'installazione essa va mantenuta

    nel suo imballo originale oppure appoggiata a terra

    sulla parte posteriore.Si devono osservare le seguenti prescrizioni:

    1) Decidere la posizione di installazione in funzione

    delle esigenze di montaggio, di m

    anutenzione /servizio e di accessibilità da parte dell'U

    tente.È

    consigliabile lasciare uno spazio libero di almeno

    10 cm ai lati della caldaia, per facilitare queste

    operazioni, e di 20 cm al disotto della caldaia; a tale

    scopo consultare il disegno dimensionale.

    2) P

    osizio

    nare la cald

    aia in relazio

    ne al tip

    o d

    itubazione di aspirazione aria e scarico fum

    i adottata etenere conto delle lunghezze m

    assime raggiungibile.

    3)È

    tassativamente sconsigliata l'installazione della

    caldaia in un ambiente chim

    icamente aggressivo

    quali officine di verniciatura, saloni di parrucchieri,zone ricche di fertilizzanti o zone di stoccaggio olavorazione del tricloroetilene o certi tipi di adesivied altre sostanze chim

    iche aggressive.

    Anche con l'installazione di una caldaia a cam

    erastag

    na v

    errebb

    e influ

    enzato

    neg

    ativam

    ente il

    funzionamento corretto e la durata. In queste

    situazio

    ni

    la so

    luzio

    ne

    mig

    liore

    con

    sisten

    ell'isolam

    ento

    ermetico

    del lo

    cale caldaia

    dall'am

    bien

    te in q

    uestio

    ne ed

    un

    'app

    rop

    riataventilazione con aria pulita proveniente dall'esterno.

    4) P

    er facilitare le op

    erazion

    i di in

    stallazion

    e ilm

    antello

    della cald

    aia pu

    ò essere facilm

    ente

    asportato nel seguente modo (Fig. 4):

    - aprire lo sportello (1);- svitare la vite di fissaggio (2);- aprire e sganciare le cerniere di chiusura (3);- togliere il m

    antello delicatamente;

    - la caldaia è pronta per l’installazione a parete.

    5) N

    ell’imballo è presente una staffa m

    etallica peragganciare la caldaia a m

    uro (Fig. 5).

    6) Durante l'installazione m

    antenere la caldaia a livelloe fare riferim

    ento

    alle relative istru

    zion

    i di

    montaggio.

    (Rispettare inoltre le vigenti N

    ormative U

    NI-C

    IG).

    18

    Fig. 4

    Fig. 5

  • 19

    6.2.C

    IRC

    UIT

    O D

    I RISC

    AL

    DA

    ME

    NT

    O

    AT

    TE

    NZ

    ION

    E

    *L

    a caldaia n

    on è id

    onea p

    erl'in

    stallazione in

    impianti a circolazione naturale.

    *L

    a caldaia non è dotata di:- rubinetto di carico- vaso di espansione

    che vanno installati sulla tubazione di ritorno

    ❒R

    ubinetto di caricoP

    redisporre un collegamento con rubinetto di

    intercettazio

    ne p

    er il carico d

    ell'imp

    ianto

    di

    riscaldamento dalla rete idrica. Prestare particolare

    attenzione alla sua posizione in modo che sia

    accessibile per l'Utente.

    ❒C

    onnessioneL

    e connessioni alle tubazioni di mandata e di

    ritorno hanno un Ø 28 m

    m. U

    tilizzare gli appositiracco

    rdi a strin

    gere fo

    rniti co

    n la cald

    aia.È

    con

    sigliab

    ile l’utilizzo

    di ap

    po

    site valv

    ole d

    iintercettazione. (vedi Fig. 6)

    ❒V

    alvola di sicurezza (HR

    30, 43 e 60)Sulla tubazione di ritorno è installata una valvola disicurezza con taratura 3 bar e con già predisposto ilcollegam

    ento per il recupero dell'acqua in seguitoad un'eventuale intervento.

    ❒V

    aso di espansioneS

    cegliere un vaso di espansione in funzione dellacapacità dell’im

    pianto e della taratura della valvoladi sicurezza. (non presente)

    ❒V

    alvola di sfiato automatica

    La caldaia è dotata di una speciale valvola di sfiato

    auto

    matica ad

    alta efficienza ch

    e pro

    vv

    ede a

    mantenere libero l'im

    pianto dalla presenza d'aria;essa è p

    resente su

    lla parte su

    perio

    re dello

    scambiatore di calore.

    ❒B

    y-pass In caso di im

    pianti di riscaldamento con valvole

    termostatiche (od altri tipi di im

    pianto a portatavariabile) è indispensabile l'installazione di undispositivo di by-pass che garantisca, in ogni

    condizione, la corretta portata d'acqua. Esso dovrà

    essere posizionato il più lontano possibile dallacaldaia. Il contenuto di acqua del circuito del by-pass dovrebbe essere di alm

    eno 0,8 litri per ognikW

    installato (p.es. con caldaia 30 kWcirca 24

    litri). (vedi Fig. 7)

    AT

    TE

    NZ

    ION

    E

    L'uso di additivi chim

    ici nell'impianto di riscaldam

    entonon è am

    messo. In caso di necessità di uso consultare il

    listino accessori TATA

    .E

    vitare altresì l'uso di dispositivi o tubazioni chep

    ermetto

    no

    la diffu

    sion

    e di o

    ssigen

    o n

    ell'acqu

    adell'im

    pianto di riscaldamento, in particolare negli

    impianti a pavim

    ento. Si raccomanda pertanto l'uso di

    tubazione con "barriera di ossigeno".

    Al fine di prevenire anom

    alie di funzionamento e che

    impurità si depositino sulle parti in m

    ovimento è

    consigliata la pulizia preventiva dell'impianto esistente,

    per esempio con un opportuno lavaggio, utilizzando

    eventualmente appropriati inibitori. Tale operazione va

    esegu

    ita prim

    a dell'in

    stallazion

    e della cald

    aia.(consultare listino TA

    TA: inibitori)

    Per proteggere l'intero im

    pianto, raccomandiam

    o diinstallare un filtro nella tubazione di ritorno.Se la caldaia viene collegata ad un im

    pianto vecchio, sirende necessario l'installazione di un filtro m

    agneticop

    er la pro

    tezion

    e in seg

    uito

    alla form

    azion

    e di

    mag

    netite

    (respo

    nsab

    ile d

    ella co

    rrosio

    ne

    dei

    componenti).

    Fig. 6

    Fig. 7

    Legenda:

    1.T

    ubazione di mandata con valvola

    2.V

    alvola a tre vie per sanitario3.

    Valvola di sicurezza

    4.V

    aso di espansione5.

    Valvola differenziale by-pass

  • 20

    ❒ A

    LL

    AC

    CIA

    ME

    NT

    O ID

    RA

    UL

    ICO

    a).E

    ffettuare il collegamento idraulico all'im

    pianto diriscaldam

    ento in modo che venga im

    pedita ognipossibilità di circolazione naturale (se presentevalvola a tre vie norm

    almente aperta) e che il

    contenuto minim

    o di acqua non sia inferiore a 0,8lt. per kW

    della potenza caldaia installata.

    b).M

    antenere la valvola di sfogo aria automatica con

    il tappo aperto di due giri. (Fig. 8)

    c).E

    ffettuare il carico dell'impianto dall'apposito

    rubinetto (non presente) almeno fino al valore

    minim

    o prescritto.L

    a pressione di lavoro dell'impianto di riscaldam

    entova m

    antenuta ad un valore tale da non provocarefenom

    eni di rumorosità da parte del circolatore

    (maggiore di 1 bar).

    La pressione m

    assima am

    missibile è di 2,5 bar (Fig. 9).

    d).P

    roced

    ere allo

    sfiato

    d

    i aria

    dal

    circuito

    riscaldamento, dallo scam

    biatore principale, tramite

    la valvola di sfiato, e sbloccare il circolatore senecessario.Tali operazioni vanno effettuate con interruttore diaccensione generale su O

    FF "0".

    e).A

    ssicurarsi ch

    e vi sia circo

    lazion

    e di acq

    ua

    nell'impianto aprendo uno o più radiatori.

    Installare u

    n’ap

    po

    sita valv

    ola d

    i by

    -pass p

    erim

    pedire surriscaldamenti della caldaia in caso di

    chiusura accidentale di tutti i radiatori.

    6.3.C

    IRC

    UIT

    O SA

    NIT

    AR

    IO(versione H

    RC

    30-35 Com

    bi)

    a).L

    a caldaia HR

    C 30 è dotata di uno scam

    biatore adaccum

    ulo per la produzione d’acqua sanitaria.Le

    con

    nessio

    ni alle tu

    bazio

    ni h

    ann

    o Ø

    15

    mm

    ..U

    tilizzare gli appositi raccordi a stringere forniticon la caldaia.È

    consigliabile l’utilizzo delle apposite valvoled’intercettazione e nell’installazione rispettarel’arrivo acqua fredda e l’uscita acqua calda sanitaria.

    b).L

    a portata nel circuito sanitario può essere regolatatram

    ite un regolatore posto sulla parte inferiore dellacaldaia. L

    a posizione di taratura originaria è 8 l/min

    (vedi Fig. 9a).

    c).Se la pressione dell'acqua in ingresso supera 6 bar ènecessario installare a m

    onte della caldaia unidoneo riduttore di pressione.

    d).Il riscaldam

    ento dell’accumulo provoca un aum

    entodella pressione interna nella sezione sanitario.P

    revedere a questo scopo un adeguato sistema di

    espansione ed una valvola di sicurezza a 6 bar.

    Fig. 8

    Fig. 9

    Fig. 9a

  • 21

    e).L

    a partenza della caldaia all'apertura del rubinettosanitario è affidata al sensore boyler.

    f).L

    a temperatura del sanitario è fissa a 60°C

    e vienem

    antenuta e regolata dal computer U

    .B.A

    .

    N.B

    .:P

    eravere la m

    assima efficien

    za nel p

    relievosanitario, è consigliata l’installazione di un:- m

    iscelatore termostatico in uscita alla caldaia,

    - adeguato dispositivo di trattamento nei casi in cui

    la durezza sia particolarmente elevata.

    6.4.C

    IRC

    UIT

    O G

    AS

    a).E

    ffettuare il collegamento del gas secondo la

    vigente Norm

    ativa UN

    I-CIG

    .

    b).Provvedere, ad installazione avvenuta, ai prescritticollaudi di tenuta dell'im

    pianto.

    c).S

    fiatare la tubazione del gas, tramite la presa di

    pressione a monte della valvola del gas, a seconda

    del modello che viene installato:

    - modello H

    oneywell

    Fig. 10- m

    odello SITFig. 11

    d).A

    ccertarsi che la caldaia sia idonea al tipo di gasutilizzato: M

    ETA

    NO

    o GPL

    .

    e).V

    erificare che la pressione in rete in dinamica sia

    compresa fra:

    - ME

    TAN

    O

    18 e 25 mbar

    (180-250 mm

    H2 O

    )- G

    PL30 e 40 m

    bar(300-400 m

    m H

    2 O)

    Fig. 10V

    alvola del gas modello H

    ON

    EY

    WE

    LL

    Fig. 11V

    alvola del gas modello SIT

  • 22

    6.5.SC

    AR

    ICO

    DE

    LL

    AC

    ON

    DE

    NSA

    Lo scarico della condensa va realizzato con una

    tubazione avente diametro Ø

    32 mm

    in PVC

    o materiale

    equivalente. Lo scarico diretto in un pozzetto di

    raccolta non è possibile a causa del pericolo di gelo.Per garantire un corretto e sicuro funzionam

    ento delloscarico condensa (F

    ig.12) esso deve essere realizzatocom

    e in Fig. 13 utilizzando una connessione aperta edun eventuale sifone.

    Raccom

    andazioni sulla realizzazione dello scaricodella condensa

    1)L

    o scarico della condensa deve essere realizzato inm

    ateriale plastico (PVC

    o Polietilene);2)

    La tubazione va portata allo scarico delle acque

    bianche dell'edificio dopo essere stata miscelata

    con l'acqua proveniente dagli scarichi domestici;

    3)L

    a condensa, se non opportunamente diluita, non

    deve essere scaricata per mezzo di tubazioni di

    fibracem

    ento

    o

    m

    ateriali m

    etallici n

    on

    adeg

    uatam

    ente p

    rotetti co

    ntro

    la corro

    sion

    e(so

    prattu

    tto in

    abitazio

    ni an

    teceden

    ti il 19

    70

    accertarsi del tipo di materiale di costruzione degli

    scarichi esistenti);4) L

    o scarico della condensa deve essere effettuato inosservanza di eventuali R

    egolamentazioni locali;

    5) Assicurarsi che lo scarico sia a tenuta e che le

    pendenze siano rispettate.

    N.B

    .L

    a condensa prodotta dalle caldaie a condensazione dipiccola potenza viene usualm

    ente scaricata assieme

    alle acque bianche provenienti dagli usi domestici.

    In questo caso numerose prove ed esperienze hanno

    portato ad affermare che essa non è nociva per gli

    scarichi stessi e non danneggia l'ambiente (m

    aggioriinform

    azioni in proposito possono essere fornite).

    6.6.T

    ER

    MO

    STA

    TO

    AM

    BIE

    NT

    E

    Il collegamento del term

    ostato ambiente (norm

    ale om

    odulante) va effettuato alla morsettiera posta sul

    fianco

    destro

    dell’U

    BA

    e pu

    ò essere ag

    evo

    latorim

    uovendo la morsettiera dalla sua sede.

    Collegare il term

    ostato secondo lo schema elettrico

    riportato sulla morsettiera (vedi Fig. 21).

    Individuare sulla parte interna un luogo adatto in modo

    che ci sia buona circolazione dell’aria, ma non corrente

    d’aria! Evitare per quanto possibile le fonti di calore o

    di freddo nelle vicinanze del termostato ed eventuali

    angoli morti.

    La tem

    perature dell’aria presso il termostato dev’essere

    rapp

    resentativ

    a della tem

    peratu

    ra dell’am

    bien

    teinteressato (Fig. 14).

    iRT

    30

    ≥ 0,6 m

    ≥ 1 m

    ≥ 0,75 m

    ≥ 1,50 m

    Fig. 12

    Fig. 13

    Fig. 14

  • 23

    6.7.P

    RO

    TE

    ZIO

    NE

    AN

    TIG

    EL

    O

    Se la tem

    peratura nel circuito idraulico della caldaiascende al di sotto dei 7 °C

    , il computer U

    .B.A

    . avviaau

    tom

    aticamen

    te la caldaia fin

    o a rip

    ortare la

    temperatura dell'acqua a 17 °C

    allo scopo di impedire

    il congelamento dell'acqua nell'im

    pianto.L’im

    pianto di riscaldamento centrale non è protetto

    contro il gelo.Nel caso di pericolo di congelam

    ento diu

    n

    termo

    sifon

    e o

    d

    i u

    na

    parte

    di

    tub

    azion

    e,l’in

    terrutto

    re della p

    om

    pa d

    ell’app

    arecchio

    di

    riscaldamento deve essere m

    esso nella posizione II e

    AT

    TE

    NZ

    ION

    E:

    Non è perm

    esso aggiungere altri anticongelanti, inibitorie/o sostanze chim

    iche all’acqua del riscaldamento

    centrale. Consultare eventualm

    ente Tata.

    6.8.A

    CC

    UM

    UL

    O SA

    NITA

    RIO

    SEPA

    RA

    TO

    La caldaia E

    CO

    TA

    TA

    Duchess H

    R 30, 43 e 60 (solo

    riscaldamento) sono predisposte per il collegam

    ento diun accum

    ulo sanitario indiretto (separato).

    Nella scelta dell'accum

    ulo da abbinare alla caldaia sideve tenere conto di quanto segue:a)

    capacità dell'accumulo in relazione al num

    ero diutenze;

    b)velocità di riscaldam

    ento dell'accumulo;

    c) potenza dello scam

    biatore dell'accumulo che deve

    essere analoga a quella della caldaia.

    NB

    .:Su even

    tuale accu

    mu

    lo abb

    inato si d

    evein

    stallare idon

    eo vaso di esp

    ansion

    e sanitario

    avente cap

    acità in fu

    nzion

    e del con

    tenu

    tod’acqua.

    Il collegamento alla caldaia può essere eseguito

    utilizzando una valvola a tre vie 24 VA

    C da installarsi

    sulla tubazione di mandata (articolo 1.109.092) ed il

    Kit sensore N

    .T.C. (art. 1.109.094).

    Nella scelta della valvola osservare che abbia le

    seguenti caratteristiche:- tem

    po di apertura di 4-7 secondi;- tensione di alim

    entazione 24 Volt C

    .A.;

    - assorbimento m

    assimo è 0,6 A

    AT

    TE

    NZ

    ION

    E:

    - Il verso di collegamento della valvola a tre vie è

    quello indicato in figura 15 e 16.- L

    a caldaia è g

    ià pred

    ispo

    sta con

    il relativo

    collegamento elettrico per com

    andare una eventualevalvola a tre vie a 24 V

    AC

    (Fig.17).- I conduttori che fanno capo alla m

    orsettiera di cuisopra presentano i seguenti colori:

    bianco rossocom

    unerosa

    chiusurarosso giallo

    apertura

    mandata

    riscaldamento

    ritornoriscaldam

    ento

    filtro

    mandata

    accumulo

    ritornoaccum

    ulo

    B

    AB

    A

    MR

    Fig. 15

    Fig. 16

    Fig. 17

    applicare l'antigelo X500 Sentinel vedi T

    AT

    A

  • 24

    ECO

    TATA D

    UC

    HESS H

    R 30/43/60IN

    STALLA

    ZION

    E AC

    CU

    MU

    LO ESTERN

    OP

    RO

    GE

    TT

    O C

    OM

    FO

    RT

  • 25

    7.R

    EG

    OL

    AZ

    ION

    E D

    EL

    LE

    TE

    MP

    ER

    AT

    UR

    E

    La regolazione delle tem

    perature avviene tramite tre

    manopoline che si trovano sul com

    puter UB

    A.

    Per accedere al terzo potenziometro aprire lo sportellino

    frontale (Fig. 18, posiz.1).

    a). Potenziom

    etro boyler (solo per accumulo

    esterno)

    L’eventuale accumulo abbinato alla caldaia D

    uchessH

    R 30,43 e 60

    può essere mantenuto, per m

    ezzo delsensore boyler, ad una tem

    peratura compresa fra i 30

    e 65°C.Su richiesta è possibile avere il sensore boyler

    provvisto di cavo prolunga (art. 1.19.094).P

    er impostare la tem

    peratura dell’accumulo acqua

    sanitaria ruotare il potenziometro boyler (3), con

    scala da “1”a “10”, fino ad ottenere la tem

    peraturadesiderata (vedi Tabella 1).

    b). Potenziom

    etro riscaldamento

    (posizione di fabbrica 90°C)

    - ruotare il potenziometro (5), contrassegnato con il

    simbolo radiatore, fino ad ottenere la tem

    peraturadesiderata nell'im

    pianto di riscaldamento (Tabella 1).

    - Cam

    po di regolazione 40-90 °C (intesa com

    e tempe-

    ratura max. di m

    andata circuito riscaldamento, per la

    minim

    a vedi nota).

    - (Valore consigliato 75°C

    ).

    N.B

    .:Nel caso di utilizzo di termostati am

    biente elettronicim

    odulanti non esiste limite inferiore alla tem

    peraturadell'acqua dell'im

    pianto di riscaldamento in quanto

    rego

    lata au

    tom

    aticamen

    te in

    fu

    nzio

    ne

    della

    potenzialità richiesta nell'impianto (scam

    bio termico).

    In presenza di durezza dell’acqua particolarmente

    elevata, si co

    nsig

    lia di in

    stallare un

    adeg

    uato

    dispositivo di trattamento.

    c). Potenziom

    etro limitatore di potenza

    Tram

    ite il potenziometro (2) è possibile lim

    itare lapotenzialità m

    assima della caldaia solo nel circuito di

    riscaldamento in funzione del fabbisogno term

    icorichiesto dall'im

    pianto (vedi tabella 2).

    Ruotare il potenziom

    etro limitatore (2), con scala da

    "1 a 10", fino ad impostare la potenzialità m

    assima

    desiderata nel circuito riscaldamento; tale scelta non

    comprom

    ette la potenzialità della caldaia per laproduzione di acqua sanitaria che resta in ogni casoquella m

    assima.

    Du

    rante la reg

    olazio

    ne ten

    ere sotto

    con

    trollo

    irendim

    enti in funzione delle perdite di carico dei gasdi scarico (vedi parag.5.)

    Fig. 18

    POSIZ

    ION

    EPO

    TE

    NZ

    IOM

    ET

    RO

    TE

    MPE

    RAT

    UR

    A D

    IPR

    ER

    ISCA

    LD

    AM

    .B

    OY

    LE

    R °C

    TE

    MPE

    RAT

    UR

    AR

    ISCA

    LD

    AM

    .°C

    12345678910

    27 °C

    31 °C

    34 °C

    38 °C

    41 °C

    45 °C

    49 °C

    52 °C

    56 °C

    60 °C

    40 °C

    46 °C

    51 °C

    57 °C

    62 °C

    68 °C

    73 °C

    80 °C

    85°C

    90 °C

    Tabella 1

    PO

    SIZIO

    NE

    PO

    TE

    NZ

    IO-

    ME

    TR

    O

    PO

    TE

    NZ

    A IN

    (KW

    ) ± 5%E

    CO

    43E

    CO

    60E

    CO

    30

    12,4

    15,6

    18,8

    22,0

    25,2

    28,4

    31,6

    3438

    41,2

    18

    22,5

    26,6

    31,3

    35,9

    40,6

    45,4

    50,2

    55,1

    60

    9,2

    11,3

    13,5

    15,6

    17,7

    19,9

    22

    24,1

    26,3

    28,6

    12345678910

    Tabella 2

  • 26

    d). Spina di blocco potenzialità

    Togliendo la spina (4) (vedi fig. 18) dal modulo è

    possibile bloccare la potenzialità massim

    a nel circuitodi riscaldam

    ento ad un valore fisso di 11 kW, rendendo

    inefficace il potenziometro lim

    itatore di potenza (2).

    N.B

    . Qualora venga tolta la spinetta dal modulo si

    raccomanda di conservarla.

    e). Interruttore per il circolatore(F

    ig. 19)

    La caldaia è dotata di un interruttore per la selezione

    del funzionamento del circolatore:

    - Posizione I

    Il circolatore si ferma:

    * dopo 5 minuti dalla fine di richiesta riscaldam

    ento;* dopo 1 m

    inuto dalla fine di richiesta sanitaria.

    - Posizione II

    Il circolatore si ferma:

    * dopo 24 ore dalla fine di richiesta riscaldamento;

    * dopo 1 minuto dalla fine di richiesta sanitaria.

    * La posizione I

    è raccomandata quando viene usato il term

    ostatoam

    biente.

    * La posizione II

    è raccomandata in presenza di term

    oregolatoreclim

    atico. Questa posizione è inoltre raccom

    andataquando esiste possibilità di gelo sulla caldaia,tubazioni e radiatori.

    In caso di tempi di riposo della caldaia superiori alle 24

    ore il computer U

    .B.A

    . programm

    a un ciclo di test delladurata di 5 m

    inuti per il circolatore ed il ventilatore.Q

    uesta funzione viene segnalata sul display con ilcodice "P

    ".

    f).Interruttore di collaudo "spazzacamino"

    (Fig. 20)

    Il com

    pu

    ter UB

    Ad

    ella caldaia è d

    otato

    di u

    nin

    terrutto

    re di co

    llaud

    o ch

    e se selezion

    ato su

    llaposizione "spazzacam

    ino"perm

    ette di:

    * b

    y-p

    assare i du

    e po

    tenzio

    metri su

    l circuito

    di

    riscaldamento (vedi punti 2 e 4 di fig. 18);

    *far funzionare la caldaia in solo riscaldam

    ento allam

    assima potenza, escludendo la m

    odulazione dellafiam

    ma;

    *escludere la precedenza sul circuito sanitario (secollegato).

    Fig. 19

    Fig. 20

  • 27

    Fig. 21

    Fig. 22: Parte posteriore dell’UB

    A

    Fig. 22/B

    L'utilizzo della funzione "spazzacam

    ino"si rende

    necessaria in seguito alle seguenti operazioni dim

    anutenzione:

    *- misurazione della corrente di ionizzazione;

    *- analisi di combustione.

    N.B

    .L'interru

    ttore

    in

    con

    dizio

    ni

    di

    no

    rmale

    fun

    zion

    amen

    to d

    eve essere selezio

    nato

    nella

    posizione "0"altrim

    enti non sarà possibile rimontare

    lo sportellino frontale di protezione dell'U.B

    .A.

    8.C

    ON

    NESSIO

    NE A

    LLATEN

    SION

    E DI R

    ETE

    - Effettuare il collegam

    ento della caldaia alla tensionedi rete 230V

    /50 Hz tram

    ite l’apposito cavo (fig. 21)in m

    odo stabile e sicuro. Nessun altro punto della

    caldaia dovrà essere collegato alla rete.- E

    seguire il collegamento di terra (obbligatorio).

    - Rispettate nel collegam

    ento la Vigente N

    ormativa

    CE

    I.- A

    ccertarsi che il collegamento alla tensione di rete sia

    effettuato con il sistema F

    ase-Neutro rispettando le

    polarità.

    9.C

    ON

    TR

    OL

    LO

    DE

    LL

    AT

    EN

    SION

    E D

    I RE

    TE

    - Collegare la caldaia alla rete ed accenderla.

    - Controllare che il display indichi “O

    H”.

    - Ap

    rire l’UB

    Ain

    mo

    do

    da acced

    ere alla parte

    posteriore.- Im

    po

    stare il mu

    ltimetro

    “tester” su scala V

    olt

    (V.C

    .A.). S

    e il tester è del tipo analogico impostare

    almeno su scala 250 V

    CA

    .- C

    ollegare l’altro puntale di misurazione del tester

    sulla terra (fig. 22, pos. 1).- C

    ollegare l’altro puntale ad uno dei morsetti del

    connettore della candela ad incandescenza sul retrodell’U

    BA

    (fig. 22, pos. 2). Non è im

    portante qualedei due connettori.

    - Effettuare la lettura della m

    isurazione.L

    a tensione riscontrata deve essere di circa 0 VC

    A; se

    si riscontrasse un valore di circa 230 VC

    Aè necessario

    inv

    ertire fase e neu

    tro o

    capo

    vo

    lgere la sp

    ina

    dell’ap

    parecch

    io

    nella

    presa

    di

    corren

    te,contrassegnandola.

    9.1SE

    RV

    ICE

    TO

    OL

    Spinetta, che tram

    ite il supporto Kit per P

    almare art.

    1.155.209, permette di realizzare il collegam

    ento alcom

    puter UB

    Aper visualizzare i dati funzionam

    entodella caldaia.

  • 28

    10.T

    ER

    MO

    STA

    TI A

    MB

    IEN

    TE

    Alla caldaia possono essere collegati vari tipi di

    termostato am

    biente:

    ❒tipo norm

    ale ON

    -OF

    F:

    la caldaia mantiene la potenza variabile della fiam

    ma e

    la temperatura dell’acqua di riscaldam

    ento vienem

    antenuta al valore desiderato, impostato sull’U

    .B.A

    .,per tutta la durata della richiesta di calore.N

    on permette però di sfruttare al m

    assimo i vantaggi

    specifici offerti dalla caldaia.

    Collegare il term

    ostato ai morsetti (1-2) d

    opo aver

    tolto il finto ponticello(vedi Fig. 23)

    N.B

    .:N

    on utilizzare modelli di term

    ostati o cronotermostati

    con contatti in tensione.- corrente m

    ax. nel circuito termostato 0,12 A

    ;- resistenza m

    ax. nel circuito termostato 100 O

    hm.

    ❒tipo elettronico m

    odulante:

    in questo caso si abbinano la modulazione della

    fiamm

    a e quella ambiente al fine di ottenere m

    iglioriprestazioni di:

    * com

    fort della temperatura am

    biente;*

    risparmio di energia;

    * m

    inori emissioni inquinanti in atm

    osfera attraversoi gas di scarico.

    Utilizzare solo un m

    odello idoneo da scegliere fra:

    a.)term

    ostato ambiente M

    oduline 20;b.)

    cronotermostato intelligente M

    oduline IRT

    30.

    Il Moduline IR

    T30

    è in grado di indicare:

    *co

    stantem

    ente la p

    oten

    zialità di lav

    oro

    del

    bruciatore;*

    lo stato di funzionamento della caldaia;

    *la tem

    peratura in ambiente;

    inoltre è possibile abbinare ad esso una sonda esternaper la regolazione clim

    atica da applicare sulla parete aN

    ord (Fig. 24).

    N.B

    .:C

    ollegare i termostati secondo lo schem

    a elettricoriportato sulla m

    orsettiera (Fig. 23), dopo aver tolto ilponticello ai m

    orsetti (3 - 4) e rispettando le polarità.C

    onsultare per il collegamento e la program

    mazione

    dei termostati le relative istruzioni per l'uso.

    Si

    con

    siglia

    di

    man

    tenere

    i cav

    i elettrici

    di

    collegamento al term

    ostato ad una distanza di almeno

    1 mt. dalla linea di rete; quando ciò non sia possibile

    utilizzare cavi schermati.

    Fig. 23

    NO

    TA

    :M

    OR

    SET

    TI:

    9-11=presenza 24 V

    CA

    max 6V

    Ain seguito a richiesta

    sanitaria

    Fig. 24

    15 IRT

    30 e ZR

    01

    c.)regolatori Z

    R01

  • 29

    11.T

    RA

    SFO

    RM

    AZ

    ION

    E D

    AM

    ET

    AN

    OA

    GP

    L

    La caldaia può funzionare a m

    etano o, se trasformata, a

    GPL

    .Per effettuare la trasform

    azione a gas GPL

    è necessariosostituire l'ugello del gas ed il diafram

    ma dell'aria

    (no

    n so

    no

    a corred

    o) p

    roced

    end

    o n

    ella segu

    ente

    maniera:

    - Chiudere il rubinetto del gas.

    - Togliere tensione alla caldaia.- A

    sportare il mantello.

    - Svitare il bocchettone di chiusura ugello (F

    ig. 25,pos. 1).

    - Rim

    uovere l'ugello a metano (Fig. 25, pos. 2).

    - Sostituire l'ugello con uno idoneo al tipo di gas GPL

    a seconda del modello di caldaia (vedi Tabella 3).

    - Sostituire la guarnizione e stringere il bocchettone.- T

    ogliere il manicotto in gom

    ma dal collettore di

    miscelazione (Fig. 26, pos. 1).

    - Rim

    uovere il diaframm

    a dell'aria (Fig. 26, pos. 2).- A

    pplicare il diaframm

    a idoneo al gas GPL

    a secondadel m

    odello di caldaia (vedi Tabella 3).- R

    imontare il m

    anicotto in gomm

    a.- N

    el caso di mancata accensione (6.A

    .) provvedere asfiatare la tubazione del gas.

    Fig. 25

    Fig. 26

    MO

    DE

    LL

    OU

    gello gasØ

    mm

    Diafram

    ma

    ariaØ

    mm

    Duchess 30

    Duchess 30-35

    Duchess 43

    Duchess 60

    5,00

    3,80

    5,90

    4,85

    6,40

    4,60

    8,00

    6,10

    23,30

    23,00

    27,40

    28

    29,30

    27,40

    36,40

    35,20

    Metano

    GPL

    Metano

    GPL

    Metano

    GPL

    Metano

    GPL

    Tabella 3

  • 30

    Fig. 27 - Valvola del gas H

    ON

    EY

    WE

    LL

    Fig. 28 - Valvola del gas SIT

    Fig. 29 - Valvola del gas H

    ON

    EY

    WE

    LL

    12. RE

    GO

    LA

    ZIO

    NE

    DE

    LR

    AP

    PO

    RT

    OA

    RIA

    -GA

    S

    Per verificare il giusto rapporto fra la pressione dell’ariae del gas è necessario, in prim

    o luogo, procedere alcontrollo della pressione del gas in rete nel seguentem

    odo:- Portare l’interruttore sul com

    puter UB

    Ain posizione

    “I”.- A

    ccendere la caldaia ed attendere il segnale dipresenza di fiam

    ma.

    - Posizionare l’interruttore di collaudo sul sim

    bolodello “spazzacam

    ino”(Fig. 20).

    - Collegare il m

    anometro ad acqua o sim

    ile (2) allapresa di pressione (1) a seconda se si tratta di:

    - Valvola del gas H

    oneywell

    (Fig. 27).- V

    alvola del gas SIT(Fig. 28).

    - Verificare in dinam

    ica che la pressione a monte della

    valvola del gas (in rete) sia compresa fra:

    metano

    18 e 24 mbar

    GP

    L30 e 37 m

    bar

    - Co

    llegare il m

    ano

    metro

    ad acq

    ua alla p

    resa di

    pressione al bruciatore (1), (Fig. 27 e 28).- togliere lo sportellino frontale dal com

    puter UB

    A;

    - premere il tasto di servizio “service”

    (2) e tenerloprem

    uto per circa 10 secondi, fino a quando suldisplay com

    parirà la lettera “Y”. (Fig. 31)

    Aquesto punto è possibile effettuare il controllo delle

    pressioni.

    Per v

    erificare il giu

    sto rap

    po

    rto d

    i aria-gas ed

    eventualmente effettuare la taratura, si può procedere

    in due maniere:

    a) tramite m

    anometro digitale avente scala bassa;

    b) tramite analisi di com

    bustione determinando la

    percentuale di CO

    2 .

    12.1. TA

    RA

    TU

    RA

    CO

    N M

    AN

    OM

    ET

    RO

    DIG

    ITA

    LE

    Per la m

    isurazio

    ne d

    ella pressio

    ne d

    ifferenziale

    procedere come segue:

    - Spegnere la caldaia.- Togliere il m

    antello.-

    Impostare l’interruttore di collaudo “spazzacam

    ino”sulla posizione “O

    ”(Fig. 20).

    - Togliere il tubetto al silicone dalla presa “P1”

    delcollettore di m

    iscelazione (Fig. 29 o 30, pos.l) ed

    inserire in serie un raccordo a “T” (pos.2).

    - Collegare l’uscita libera del raccordo a “T

    ” allapresa per la m

    isurazione della pressione in negativo(–) del m

    anometro digitale.

    - Svitare di due giri la vite della presa di pressione (3)al bruciatore della valvola del gas H

    oneysvell(Fig.29); nel caso sia m

    ontata una valvola modello

    SITtogliere la vite di chiusura (Fig. 30).

  • 31

    Fig. 30 - Valvola del gas SIT

    Fig. 31

    Fig. 32

    - Collegare l’attacco positivo (+

    ) del manom

    etrodigitale alla presa di pressione al bruciatore dellavalvola del gas (Fig. 29 o Fig. 30).

    - Inserire l’interruttore di collaudo sulla posizione“spazzacam

    ino”(Fig. 20).

    - Acollegam

    ento effettuato del manom

    etro digitale,accendere la caldaia im

    postando l’interruttoredell’U

    BA

    in posizione “I”.- A

    caldaia in funzione premere il tasto “service”

    (Fig. 31) e tenerlo premuto fino a quando com

    pariràsul display la lettera “Y

    ”.- Posizionare il potenziom

    etro boyler (Fig. 18, pos. 3)sulla posizione “1”

    (la caldaia funziona al minim

    o).- L

    egg

    ere sul m

    ano

    metro

    dig

    itale la pressio

    ne

    differenziale che deve essere di -5 Pa

    (comunque

    compresa fra -10 e 0 P

    a, da 0 a -1 mm

    H2 O

    ).(10 P

    a = 1 mm

    H2O

    )- N

    el caso risu

    lti un

    valo

    re div

    erso d

    uran

    te lam

    isurazione agire sulla vite di regolazione (5) (Fig.29 o Fig. 30) (vedi pag. 63).

    - Spegnere la caldaia.-

    Rim

    ettere l’interruttore di collaudo “spazzacamino”

    sulla posizione “0”.- Togliere il m

    anometro digitale e chiudere bene la

    presa di pressione al bruciatore della valvola delgas.

    - Rim

    ettere in posizione originaria tutti i componenti.

    - Regolare la tem

    peratura del potenziometro boyler

    (3) sul valore desiderato (Fig 18).

    12.2. VE

    RIF

    ICA

    DE

    LC

    ON

    TE

    NU

    TO

    DI

    C02

    Per determinare il valore di C

    O2 contenuto nei fum

    i ènecessario effettuare l’analisi di com

    bustione allam

    inima e m

    assima potenza nel seguente m

    odo:- Inserire l’interruttore di collaudo sulla posizione

    “spazzacamino”

    (Fig. 20).- A

    ccendere la caldaia posizionando l’interruttoregenerale su “I”.

    - Prem

    ere il tasto “service”(F

    ig. 31) e tenerloprem

    uto fino a quando comparirà nel display la

    lettera “Y”.

    Potenza m

    assima (P

    m)

    - Posizionare il potenziom

    etro boyler (3) (Fig. 18)

    sulla posizione massim

    a “10”.- T

    ogliere il tappo per il prelievo fumi (F

    ig. 32) erilevare la m

    isurazione del contenuto di CO

    2 .

    Potenza a carico parziale (P

    p)

    - Po

    sizion

    are il po

    tenzio

    metro

    bo

    yler (3

    ) sulla

    posizione minim

    a “1”.- R

    ilevare il valore del CO

    2 .

    Effettuate le due m

    isurazioni si dovrà riscontrare unvalore di C

    O2

    a carico parziale inferiore dello 0,7%risp

    etto a qu

    and

    o ottenu

    to con la cald

    aia allam

    assima potenza.

  • 32

    Fig. 33

    Fig. 34

    Nel caso si riscontri un valore di C

    O2 , superiore, è

    necessario regolare il rapporto aria / gas agendo sullavite di regolazione (Fig. 29 o Fig. 30 pos.5) a secondase la valvola del gas è del m

    odello Honeyw

    ell o SIT.

    -R

    imettere l’interruttore di collaudo sulla posizione “0”.

    - Regolare la tem

    peratura del potenziometro boyler (3)

    sul valore desiderato (Fig. 18).

    IMP

    OR

    TA

    NT

    EN

    el caso la caldaia venga alimentata con gas G

    .P.L.

    prestare attenzione, in seguito al rifornimento del

    serbatoio, che venga effettuato lo sfiato altrimenti il

    valore del CO

    2potrebbe risultare basso.

    13. MIS

    UR

    AZ

    ION

    E D

    EL

    MO

    NO

    SS

    IDO

    DI C

    AR

    BO

    NIO

    “CO

    Il valore del monossido di carbonio C

    O non diluito

    deve essere inferiore ai 400 ppm, ossia allo 0,04 V

    ol.%.

    Valori m

    aggiori sono indice di:

    -E

    rrato

    dim

    ensio

    nam

    ento

    d

    elle tu

    bazio

    ni

    di

    aspirazione e scarico;-

    griglia di aspirazione ostruita;-

    un’errata regolazione del bruciatore;-

    ugello del gas ostruito;-

    scambiatore principale o condotte sporche;

    -bruciatore difettoso.

    Le cause vanno ricercate e elim

    inate.

    14. MISU

    RA

    ZIO

    NE

    DE

    LL

    AC

    OR

    RE

    NT

    ED

    I ION

    IZZ

    AZ

    ION

    E

    Per verificare l’esattezza della corrente di ionizzazioneproveniente dal sensore di controllo della presenza difiam

    ma procedere com

    e segue:

    a).Togliere tensione alla caldaia.b).im

    postare l’interruttore di collaudo sulla posizione“spazzacam

    ino”(Fig. 20);

    c).scollegare il connettore del sensore di ionizzazione;d).inserire i puntali del tester in serie con il connettore

    (fig. 33);e).im

    postare il tester sulla scala “μA

    ” in correntecontinua;

    f).accendere la caldaia;

    g).effettuare una richiesta di calore per avviare lacaldaia;

    h).misurare la corrente di ionizzazione che deve essere

    >2 μ

    A.

    Al term

    ine della verifica spegnere la caldaia e rimettere

    in posizione originaria tutti i componenti (Fig. 34).

  • 33

    15. OP

    ER

    AZ

    ION

    I DI A

    VV

    IAM

    EN

    TO

    15.1 RIE

    MP

    IME

    NT

    O E

    SFIA

    TO

    AR

    IA

    La caldaia e l’im

    pianto vanno riempiti tram

    ite un rubinetto di carico da installarsi a parte.L

    e operazioni da effettuarsi sono le seguenti:

    a).Durante il riem

    pimento la caldaia non deve essere in tensione, a tale proposito porre l’interruttore generale

    (sull’UB

    A) nella posizione “O

    ”O

    FF.b).M

    antenere la valvola di sfiato automatica (posta in alto a sinistra della caldaia) con il tappo allentato di due giri nel

    caso fosse ben avvitato.c).E

    ffettuare il carico della caldaia ed il riempim

    ento dell’impianto di riscaldam

    ento attraverso il rubinetto di carico(non presente) alm

    eno fino al valore minim

    o prescritto.L

    a pressione massim

    a amm

    issibile è di 2,5 bar, la minim

    a 0,5 bar.d).Procedere allo sfiato dell’aria dal circuito riscaldam

    ento, e dall’accumulo se presente.

    e).Provvedere alla fine del carico allo sbloccaggio del circolatore, se necessario.f).

    La pressione di carico dell’im

    pianto di riscaldamento va m

    antenuta ad un valore tale da non provocare fenomeni di

    rumorosità da parte del circolatore (generalm

    ente >1 bar).

    g).Controllare inoltre che non vi siano perdite e che la pressione sul m

    anometro di caldaia non scenda.

    h). È consigliato non far funzionare la caldaia con una pressione nell’im

    pianto di riscaldamento inferiori a 0,5 bar.

    Alla fine delle operazioni controllare che lo sfiato dell’aria sia com

    pletato ed eventualmente ripristinare la pressione.

    15.2 OP

    ER

    AZ

    ION

    I PR

    EL

    IMIN

    AR

    I

    Per avviare la caldaia effettuare le seguenti operazioni:

    a).controllare sul manom

    etro che la pressione nell’impianto di riscaldam

    ento sia corretta;b).aprire il rubinetto di intercettazione del circuito gas.c).accertarsi che non vi sia presenza di aria nella tubazione del gas, se necessario sfiatare dalla presa di pressione

    presente a monte della valvola del gas (Fig. 27 o 28);

    d).controllare che tutti i collegamenti elettrici siano effettuati correttam

    ente;e).dare tensione alla caldaia;f).

    la caldaia inizia la fase di partenza. Nel caso la tubazione del gas non sia perfettam

    ente libera dall’aria, l’accensionenon avverrà im

    mediatam

    ente ma dopo qualche tentativo; durante questa fase il display indicherà un difetto di

    ionizzazione. Nel caso la caldaia risultasse in blocco con il N

    °8

    lampeggiante, sarà necessario prem

    ere per alcunisecondi il pulsante di “reset”

    per ripetere il tentativo di accensione.g).Togliere lo sportellino frontale dell’U

    BA

    ;h).regolare i tre potenziom

    etri secondo i valori desiderati ed in funzione del tipo d’installazione, (vedi par. 7).

    15.3. ME

    SSAF

    UO

    RI SE

    RV

    IZIO

    DE

    LL

    AC

    AL

    DA

    IA(fase estiva)

    Per escludere il riscaldamento è sufficiente m

    ettere al minim

    o il termostato am

    biente. In tale modo la caldaia si porterà

    in attesa spegnendo la fiamm

    a, si fermerà il ventilatore ed anche il circolatore si arresterà quando sarà trascorso il

    tempo di funzionam

    ento.Il sistem

    a di regolazione incorporato assicurerà che un’eventuale accumulo esterno, se applicato, venga m

    antenuto intem

    peratura.

    15.4. SVU

    OT

    AM

    EN

    TO

    DE

    LL

    AC

    AL

    DA

    IA

    In seguito a fermate prolungate dell’im

    pianto o in caso di forte pericolo di gelo sia necessario svuotare la caldaia,procedere effettuando le seguenti operazioni:

    a).Scollegare la caldaia dalla tensione di rete.b).C

    hiudere il rubinetto del gas.c).A

    prire il rubinetto di scarico sul punto più basso dell’impianto.

    d).Aprire tutte le valvole di sfiato sui radiatori.

    e).Una volta che l’intero im

    pianto di riscaldamento sia stato svuotato, bisogna procedere a scaricare la caldaia.

    f).Per svuotare il circuito di riscaldam

    ento della caldaia togliere il tappo esagonale posto sul collettore di ritorno dellacaldaia.

    g).Svuotare l’accumulo sanitario se presente.

  • 34

    16. MA

    NU

    TE

    NZ

    ION

    E

    Per g

    arantire il p

    erman

    ere delle caratteristich

    e di

    funzionalità ed efficienza del prodotto, entro i limiti

    prescritti dalla legislazione e/o Norm

    ativa Vigente, è

    necessario sottoporre l’apparecchio a controlli sistematici

    ad intervalli regolari.

    La frequenza dei controlli dipende dalle particolari

    con

    dizio

    ni d

    i installazio

    ne e d

    i uso

    , si ritiene p

    eròn

    ecessario

    un

    co

    ntro

    llo

    ann

    uale

    da

    parte

    del

    Concessionario T

    AT

    A.

    Pro

    gram

    mare p

    er temp

    o la m

    anu

    tenzio

    ne an

    nu

    aledell’apparecchio, significa evitare sprechi di tem

    po e didenaro ed è im

    portante ricordare che gli interventi sonoconsentiti solo a personale in possesso dei requisiti dilegge, con conoscenza specifica nel cam

    po della sicurezza,efficienza, igiene am

    bientale e della combustione.

    Nel caso di lavori o m

    anutenzione di strutture poste nellevicinanze dei condotti e/o dei dispositivi di scarico deifum

    i e loro relativi accessori spegnere l’apparecchio; alavori ultim

    ati, verificare l’efficienza.

    IMP

    OR

    TA

    NT

    E:

    Prim

    a di intraprendere qualsiasi operazione di pulizia om

    anutenzione dell’apparecchio, agire sull’interruttoredell’apparecchio stesso e dell’im

    pianto per interrompere

    l’alimentazione elettrica, indi intercettare l’alim

    entazionedel gas chiudendo il rubinetto.

    La m

    anutenzione si distingue in:- piccola m

    anutenzione;- grande m

    anutenzione.

    La differenza è la pulizia com

    pleta dello scambiatore

    principale. Essa si rende necessaria soprattutto in caso di

    funzionamento a bassa tem

    peratura e cioè in condizioni diforte presenza di condensa.

    N.B

    .Q

    uan

    do

    l’asp

    irazion

    e d

    ell’aria n

    on

    è

    effettuata

    direttam

    ente d

    all’esterno

    la po

    ssibilità ch

    e ha lo

    scambiatore di calore di sporcarsi è m

    aggiore.

    La scelta se effettuare la piccola o la grande m

    anutenzionepuò essere determ

    inata come segue:

    1) Controllare il sifone interno esam

    inandone il contenuto.Se si nota una forte presenza di sporco o di ossido diallum

    inio effettuare la grande manutenzione.

    2) Controllare lo scam

    biatore di calore principale dopoaver tolto il bruciatore. Se si nota una forte presenza disporco effettuare la grande m

    anutenzione.

    16.1. PIC

    CO

    LA

    MA

    NU

    TE

    NZ

    ION

    E

    La piccola m

    anutenzione prevede le seguenti operazioni:

    1) Smontare in sequenza (vedi Fig. 35):

    - Il bocchettone di fissaggio ugello del gas(pos. 1).- Il cannotto in PV

    C della valvola di sicurezza (pos. 2).

    - Il manicotto in gom

    ma tra il collettore di m

    iscelazione edil ventilatore (pos.3).

    Fig. 35

    Fig. 36

    Fig. 37

  • 35

    - Il tubetto al silicone dalla presa di pressione differenziale(pos. 3).

    - Il connettore dal termostato di sicurezza (Fig. 35, pos.5).

    - Il connettore di alimentazione del ventilatore (F

    ig.36,pos. 1).

    - Il morsetto distanziatore in gom

    ma applicato al perno di

    fissaggio del ventilatore (Fig. 36, pos.2) ruotandolo di

    1/2 giro in senso antiorario.- R

    imuovere il ventilatore spingendolo verso l’alto fino a

    sfilare i perni inferiore dai relativi supporti.- Pulire il ventilatore, se necessario.

    2) Rim

    uovere il bruciatore (vedi Fig. 37)P

    er togliere il bruciatore è necessario procedere come

    segue:-

    Asportare la copertura del bruciatore (pos. 3).

    -Sganciando le cerniere laterali di chiusura (pos.2).

    -R

    imuovere il bruciatore ceram

    ico e, se necessario,pulirlo con una spazzola m

    orbida (non mettalica)

    oppure con aria compressa 1Fig. 38).

    IMP

    OR

    TA

    NT

    E:

    - Non usare prodotti chim

    ici.- M

    aneggiare con cura il bruciatore.

    3)T

    ogliere ed effettuare la pulizia del sifone di caldaia(Fig. 37, pos. 1)

    4)C

    ontrollare lo scambiatore principale ed eventualm

    enteeffetuare la grande m

    anutenzione.

    5)C

    ontrollare l’integrità e la tenuta deve guarnizioni.

    6)D

    opo aver effettuato queste operazioni la caldaia deveessere

    riassemb

    lata e

    verificato

    il

    corretto

    fun

    zion

    amen

    to. E

    ffettuare i seg

    uen

    ti con

    trolli ed

    eventualmente procedere alla regolazione della:

    -pressione di alim

    entazione del gas a caldaia funzionantealla m

    assima potenza;

    -pressione differenziale tra rapporto aria-gas in P

    a(Pascal);

    -m

    isurazione del monossido di carbonio “C

    O” in p.p.m

    ;-

    corrente di ionizzazione.

    16.2. GR

    AN

    DE

    MA

    NU

    TE

    NZ

    ION