HRC 30-35 COMBI V/H HR 60 TURBO HR 43 TURBO ......ECO Duchess MODELLI: HR 30 TURBO HR 43 TURBO HR 60...
Transcript of HRC 30-35 COMBI V/H HR 60 TURBO HR 43 TURBO ......ECO Duchess MODELLI: HR 30 TURBO HR 43 TURBO HR 60...
-
ECO
Duchess
MO
DE
LL
I:H
R 30 T
UR
BO
HR
43 TU
RB
OH
R 60 T
UR
BO
HR
C 30-35 C
OM
BI V
/H
Leg
gere atten
tamen
te prim
a del m
on
tagg
io e d
ella man
uten
zion
e
Per l’in
stallatore au
torizzato
-
Importante:
“Prima di procedere all’installazione delle caldaie TA
TA su un im
pianto esistente, questo deve essere pulito da fanghi e contam
inanti presenti nell’acqua. Si eviterà così ogni
possibile contaminazione dei nuovi com
ponenti con l’acqua carica di particelle sospese, allo scopo di evitare:- rum
orosità della caldaia,- intasam
enti e blocchi dello scambiatore, della pom
pa di circolazione e delle valvole, cali di resa term
ica,queste anom
alie non sono contemplate nelle condizioni da garanzia di TA
TA poichè non
riconducibile a difetto di prodotto bensì da negligenza.Per la pulizia dell’im
pianto utilizzare un prodotto chimico specifico, non acido e non
alcalino, che non attacchi i metalli e le parti in plastica e gom
ma. Fra i prodotti disponibili
sul listino, Sentinel X400 si è rivelato com
patibile con le nostre caldaie.
Una volta installata la caldaia, trattare l’acqua dell’im
pianto per preservarlo nel tempo e
minim
izzarne i consumi energetici, in accordo con la legge n° 46/90 art. 7 e la norm
a UN
I C
TI 8065/89. U
tilizzare un inibitore specifico idoneo, come ad esem
pio Sentinel X100.
-
INT
RO
DU
ZIO
NE
In qualità di produttore di apparecchiature per ilriscaldam
ento la TA
TA
è impegnata nella produzione
di apparecchiature che possano funzionare nellam
aniera più pulita ed efficiente possibile.
EC
OT
AT
AD
uch
essè una caldaia m
urale a gas acondensazione che ha la caratteristica di essereco
mp
letamen
te mo
du
lante, ciò
sign
ifica che la
potenzialità termica viene regolata costantem
ente inbase al fabbisogno di calore necessario nell’am
biente. L
a modulazione perm
ette di ottenere una temperatura
ambiente costante con un elevato grado di com
fort.
Le caldaie T
AT
Asono conform
e alle Norm
ative Gas
Europee 90/396 (C
E) attualm
ente in vigore.
Questo libretto deve essere letto attentam
ente econservato con cura, da parte del C
oncessionarioTA
TA.
Il manuale contiene le specifiche tecniche generali
relative alle apparecchiatura EC
OT
AT
AD
uch
essH
R 3
0, H
R 4
3 e H
R 6
0, co
ntien
e ino
ltre leinform
azioni relative alla manutenzione, possibili
difetti e le relative cause.
Le inform
azioni che vorrete generalmente consultare
con maggior frequenza sono riportate sulla caldaia
stessa su un’etichetta “Istruzioni per l’uso” applicatasulla parte posteriore dello sportellino frontale delm
antello.
E 5260
3
-
EC
OT
AT
AD
UC
HE
SS HR
/C 30 - 35 T
25 H
-
5
EC
OT
AT
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UC
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SS HR
/C 30 T
UR
BO
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R 43/60 T
UR
BO
MO
DE
LL
I: HR
30 TU
RB
O, H
R 43 T
UR
BO
e HR
60
Caldaia m
urale modulante a condensazione a cam
era stagna e tiraggio forzato con alimentazione
a gas ME
TAN
O e G
PL.
Versione H
RC
30 con accumulo 27 lt. istantaneo sanitario.
Versione H
R 30, H
R 43 e H
R 60 solo riscaldam
ento con possibilità di collegamento ad un eventuale
accumulo per l’acqua sanitaria esterno.
La sola caldaia può essere usata quale versione solo riscaldam
ento.
GA
RA
NZ
IAL
e condizioni di garanzia della caldaia sono riportate nell’apposita “Richiesta di C
arta diG
aranzia”che accom
pagna ogni esemplare.
Essa va com
pilata in ogni sua parte e spedita come da istruzioni allegate.
IMP
OR
TA
NT
ET
utte le operazioni descritte nel manuale devono essere eseguite da personale specializzato.
IND
ICE
Parag.
Contenuto
1.D
AT
I TE
CN
ICI
2.D
IME
NSIO
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’ING
OM
BR
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3.G
EN
ER
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4.P
RIN
CIP
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I FU
NZ
ION
AM
EN
TO
4.1.R
ichiesta di riscaldamento
5.A
SPIR
AZ
ION
E A
RIA
E SC
AR
ICO
FU
MI
5.1.Scarico in canna fum
aria5.2.
Dim
ensionamento delle tubazioni di
aspirazione e scarico5.3.
Esem
pio di installazione5.4.
Terminali
6.IN
STA
LL
AZ
ION
E6.1.
Generalità
6.2.C
ircuito di riscaldamento
6.3.C
ircuito sanitario6.4.
Circuito gas
6.5.Scarico della condensa
6.6.Term
ostato ambiente
6.7.Protezione antigelo
6.8.A
ccumulo sanitario separato
7.R
EG
OL
AZ
ION
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TE
MP
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UR
E
8.C
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SSION
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9.C
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11.TR
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PL
Parag.
Contenuto
12.RE
GO
LA
ZIO
NE
DE
LR
AP
PO
RT
O A
RIA
-GA
S12.1.Taratura con m
anometro digitale
12.2.Verifica del contenuto di C
O2
13.MISU
RA
ZIO
NE
DE
LM
ON
OSSID
O D
IC
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BO
NIO
“CO
”
14.MISU
RA
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IIO
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ZA
ZIO
NE
15.OP
ER
AZ
ION
I DI A
VV
IAM
EN
TO
15.1.Riem
pimento e sfiato aria
15.2.Operazioni prelim
inari15.3
Messa fuori servizio della caldaia
15.4.Svuotamento della caldaia
16.MA
NU
TE
NZ
ION
E16.1.Piccola m
anutenzione16.2.G
rande manutenzione
17.SEN
SOR
E R
ITO
RN
O, D
I MA
ND
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AE
DI
SICU
RE
ZZ
A
18.FU
SIBIL
I
19.DIA
GR
AM
MA
CIR
CO
LA
TO
RE
20.DIA
GN
OST
ICA
20.1.Indicazioni standard20.2.Indicazioni di servizio norm
ali, codice display20.3.C
odici display e di servizio in presenza diun’anom
alia con caldaia funzionante20.4.C
odici display e di servizio in presenza diun’anom
alia20.5.L
egenda interventi
-
EC
OTA
TA D
UC
HE
SS
HR
C 30-35 H
/V
DA
TI T
EC
NIC
I
Caratteristica
Sim
bolo U
.M.
HR
C30-35
Categoria G
as II 2H3+
metano
20 mbar
G.P.L.
35/40 mbar
Portata term
ica nominale
min-m
axP
otenza termica nom
inale m
in-max
75/60 °CP
otenza termica sanitario
min-m
axP
otenza condensazione m
in-max
40/30 °CR
endimento term
ico utile al 100%75/60 °C
Rendim
ento termico utile al 30%
75/60 °CR
endimento di condensazione a carico nom
inale40/30 °C
Rendim
ento di condensazione a carico ridotto40/30 °C
Stelle secondo direttiva C
EE
92/42
Perdite al cam
inoP
erdite al camino con bruciatore spento
Perdite al m
antelloTenore di C
O2
metano
G.P.L.
Tenore di CO
Tenore di NO
x (Classe 5 secondo E
N 483)
Portata dei fum
iTem
peratura dei fumi a carico nom
inale75/60 °C
Temperatura dei fum
i a carico ridotto40/30 °C
Deflusso condensa
Aggressività condensa
Rapporto gas/aria
AS
PIR
AZ
ION
E/S
CA
RIC
OTubi sdoppiati (concentrico)M
ax.resistenza dei tubi di aspirazione/scaricoC
IRC
UIT
O R
ISC
ALD
AM
EN
TO
Contenuto di acqua scam
biatore di caloreTem
peratura massim
a di riscaldamento
Pressione m
inima di riscaldam
entoP
ressione massim
a di riscaldamento
Portata d’acqua m
inima
CIR
CU
ITO
SA
NITA
RIO
Contenuto di acqua sanitaria
Pressione m
inima sanitaria
Pressione m
assima sanitaria
Portata m
assima sanitaria a 60 °C
(ΔT
=50 °C
)P
ortata d’acqua minim
a sanitariaP
erdita di calore sanitario (in 24h a 60 °C)
CIR
CU
ITO
ELE
TT
RIC
OP
otenza assorbita circolatoreP
otenza elettrica assorbitaR
umorosità
Circolatore
Alim
entazione elettricaG
rado di protezioneP
eso
Om
olo
gazio
ne CE
★★
★★
0063AQ
5260
Tip
olo
gie sistem
a aspirazio
ne-scaricoB
23,B33,C
13,C33,C
43,C53,C
63Tutti i d
ati possono essere soggetti a m
odifiche senza p
reavviso
Qn
Qc
Qsan
Qcon
η100%
η30%
ηc
ηc30%
Pf
Pp
Pd
CO
2
CO
2
CO
NO
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f
Tf
D–Δp∅ΔpCT mp
min
pm
ax
–Cp min
pm
ax
Qm
ax
Qm
in
Pc
Pep
Pc
––––G
kWkWkWkW%%%%n°
9,5 - 28,89,2 - 28,49,5 - 34,810,3 - 30,8
97,597,7106,8107,2
4
%%%%%ppmppmkg/h°C°C
litri/hpHPa
mmPa
litri°Cbarbar
litri/h
litribarbar
litri/min
litri/min
KW
h/24h
WWdB
(A)
-V
/Hz
IPkg
20,10,5
8,5 - 9,28,5 - 9,8
< 29
< 19
45,565/4535/30
3,3c.a. 4,1
-5
80/80 (80-125)703
40 - 90°0,53225
270,75
87,50,11,9513030
UPS 25-50230/50x 4D93/95
6
-
EC
OTA
TA D
UC
HE
SS
HR
30, 43 e 60S
OLO
RIS
CA
LDA
ME
NT
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TIR
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GIO
FOR
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TO
DA
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EC
NIC
I
Caratteristica
Sim
bolo U
.M.
HR
30H
R43
HR
60C
ategoria Gas II 2H
3+m
etano20 m
barG
.P.L.35/40 m
bar
Portata term
ica nominale
min-m
axP
otenza termica nom
inale m
in-max
80/60 °CP
otenza condensatore m
in-max
40/30 °CR
endimento term
ico utile al 100%75/60 °C
Rendim
ento termico utile al 30%
75/60 °CR
endimento di condensazione a carico nom
inale40/30 °C
Rendim
ento di condensazione a carico ridotto40/30 °C
Stelle secondo direttiva C
EE
92/42
Perdite al cam
inoP
erdite al camino con bruciatore aperto
Perdite al m
antelloTenore di C
O2
metano
G.P.L.
Tenore di CO
Tenore di NO
x (Classe 5 secondo E
N 483)
Portata dei fum
iTem
peratura dei fumi a carico nom
inale75/60 °C
Temperatura dei fum
i a carico ridotto40/30 °C
Deflusso condensa
Aggressività condensa
Rapporto gas/aria
AS
PIR
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Contenuto di acqua scam
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a di riscaldamento
Portata d’acqua m
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otenza assorbita circolatoreP
otenza elettrica assorbitaR
umorosità
Circolatore
Alim
entazione elettricaG
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isure H x L x P
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★★
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olo
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23,B33,C
13,C33,C
43,C53 e C
63Tutti i d
ati possono essere soggetti a m
odifiche senza p
reavviso
Qn
Qc
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η100%
η30%
ηc
ηc30%
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2
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Tf
D–Δp∅ΔpCT mp
min
pm
ax
–Pep
Pc
––––G–
kWkWkW%%%%n°
8,4 - 288,2 - 27,48,8 - 29,9
97,697,9106,8107,2
4
12,1 - 40,211,8 - 39,312,9 - 42,9
97,897,6106,7107,3
4
22,0 - 56,621,4 - 55,123,7 - 60
97,597,3107,2107,7
4
%%%%%ppmppmkg/h°C°C
litri/hpHPa
mmPa
litri°Cbarbar
litri/h
WWdB
(A)
-V
/Hz
IPkgm
m
2,00,10,5
8,5 - 9,28,5 - 9,8
< 29
< 19
45,565/4535/30
3,3ca. 4,1
-5
80/80 (80/125)703
40 - 90°0,53225
8513030
UPS 25-50230/50x 4D59
685 x 560 x 431
1,80,10,5
8,5 - 9,28,5 - 9,8
< 30
< 1966
65/4535/30
4,7ca. 4,1
-5
80/80 (80/125)70
3,640 - 90°
0,53300
12018030
UPS 25-55230/50x 4D64
685 x 900 x 431
20,10,5
8,5 - 9,38,5 - 9,8
< 31
< 2185
65/4535/30
6ca. 4,2
-5
80/80 (80/125)90
4,740 - 90°
0,54500
12020040
UPS 25-55230/50x 4D72
685 x 900 x 431
7
-
8
2. DIM
EN
SION
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R 30/43
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1/2"3/4"32 m
m28 m
m28 m
m15 m
m15 m
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80 mm
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-
10
LE
GE
ND
A:
1.Telaio
2.A
spirazione aria Ø 80
3.Scarico fum
i Ø 80
4.B
ruciatore ceramico
5.Scam
biatore principale6.
Sensore N.T.C
. di mandata
7.Placca raccolta condensa
8.Sensore N
.T.C. di ritorno
9.V
entilatore modulante
10.C
ircolatore11.
Valvola di sicurezza (solo H
R 30 e 43)
12.Tappo di chiusura
13.C
ollettore d’aspirazione14.
Ritorno riscaldam
ento Ø 28
15.M
andata riscaldamento Ø
2816.
Cavo alim
entazione 230 V.
17.Scarico condensa
18.E
ntrata gas 1/2”19.
Termom
anometro H
R20.
Diagnosi display
21.C
omputer U
.B.A
.22.
Valvola del gas
23.Pressostato aria (se presente)
24.Sensore N
.T.C. di sicurezza
25.D
iaframm
a aria26.
Ugello del gas
27.C
andela di accensione28.
Sensore d’ionizzazione29.
Termostato bruciatore
30.V
alvola di sfiato automatica
fig. 1D
uchess HR
30
fig. 2D
uchess HR
30
-
11
3.G
EN
ER
AL
ITÀ
EC
OT
AT
AD
uchessè una caldaia m
urale a condensazione modulante ad alto rendim
ento, funzionante a gas metano o
GPL
. Questo significa che la caldaia può funzionare a basso regim
e garantendo una temperatura am
biente costantein caso di com
binazione con un termostato m
odulante; nel caso venga montato un term
ostato normale O
N-O
FF
lam
odulazione avviene sulla temperatura di m
andata del circuito riscaldamento.
Essa è stata progettata per recuperare una quota del calore contenuto nei fum
i di scarico della combustione che
altrimenti andrebbe perduta com
e avviene con le caldaie tradizionali.P
er ottenere questo risultato i fumi vengono raffreddati al di sotto del loro punto di rugiada. In questo m
odo essicondensano e cedono, ad uno speciale scam
biatore di calore, una quota di calore tanto più elevata quanto più bassa è latem
peratura di ritorno dell'impianto di riscaldam
ento.
❒ SC
AM
BIA
TO
RE
DI C
AL
OR
E P
RIN
CIPA
LE
Esso è costituito da un'unica batteria di tubi ripartita in due sezioni:
- la sezione superiore, operante come scam
biatore principale, è realizzata con una serie di condotti situati in posizionefrontale rispetto al bruciatore;
- la sezione inferiore, di analoga concezione, costituisce il recuperatore di calore a condensazione ed è separata dalloscam
biatore principale per mezzo di una piastra sagom
ata.I tubi dello scam
biatore sono in alluminio al silicio e sulla parte esterna viene ricavata, per forgiatura, una alettatura
per migliorare lo scam
bio termico.
❒ B
RU
CIA
TO
RE
Il bruciatore è del tipo ceramico a prem
iscelazione totale di aria e di gas in modo da ottenere una com
bustione ottimale
alle varie potenze.L
a premiscelazione di aria/gas viene garantita dall'U
BA
che, in funzione della potenzialità richiesta, modula la
pressione d'aria fornita dal ventilatore con conseguente modulazione della pressione del gas; questo consente una
combustione pulita alle varie potenze.
❒ A
CC
EN
SION
E E
LE
TT
RO
NIC
A
La caldaia è dotata di accensione elettronica ad incandescenza per cui la fiam
ma si accende solo alla richiesta di
riscaldamento o di acqua sanitaria se c'è un'accum
ulo abbinato.
Contrariam
ente ai tradizionali elettrodi di accensione a scintilla oppure con fiamm
a pilota, nell'EC
OT
AT
AD
uchessè
installato un'elettrodo ad incandescenza che alimentato a 120 V
. raggiunge una temperatura di incandescenza di
1.300°C. Q
uesto consente di trasformare in m
odo ottimale l'energia elettrica necessaria all'accensione, anche in
presenza di combustibile a basso potere calorifico ed in condizioni di un apporto d'aria non ottim
ale.
Nella fase di accensione l'U
.B.A
. invia tensione all'elettrodo ad incandescenza fino ad accensione avvenuta, in seguitoil sensore di ionizzazione provvede all'invio del segnale di presenza della fiam
ma all'U
.B.A
.S
e, per qualsiasi motivo, la fiam
ma si dovesse accidentalm
ente spegnere l'U.B
.A. m
ette in sicurezza la caldaiachiudendo la valvola del gas.
❒ K
IM
Ogni caldaia è provvista di un m
odulo di identificazione caldaia "KIM
" che contiene tutti i dati di configurazione per lacaldaia in questione. L
'U.B
.A. utilizza questo com
ponente, al mom
ento del primo avvio ed a seguito interruzione di
corrente, per prendere tutte le informazione utili al suo corretto funzionam
ento.
❒ V
EN
TIL
AT
OR
E
Il ventilatore è del tipo modulante posizionato sul lato di aspirazione dell'aria com
burente ed assicura la portatanecessaria per una corretta com
bustione.
-
12
❒ C
OM
PU
TE
R U
.B.A
. (Elettronica di controllo)
Il cuore della caldaia è l’U.B
.A., ove risiedono tutte le inform
azioni (programm
a) necessarie per il suo corretto e sicurofunzionam
ento.L’U
.B.A
. provvede:
*al com
ando ed alla sorveglianza dei componenti della caldaia;
*al controllo che la fiam
ma venga accesa solo in condizioni di assoluta sicurezza;
*alla protezione dei com
ponenti della caldaia;*
a selezionare il funzionamento del circolatore tram
ite l’interruttore “pump”.
L’U.B
.A. è dotato inoltre di un circuito autodiagnosi e di un display dove vengono segnalati i codici di funzionam
entoo eventuali codici di servizio prem
endo il tasto “service”(destinato al C
oncessionario).In caso di anom
alie esterne il funzionamento riprende autom
aticamente dopo un intervallo di attesa di 30 secondi. In
caso di lunga durata di queste anomalie l’U
.B.A
. mette in sicurezza la caldaia facendo lam
peggiare un numero sul
display. La pressione del tasto di “R
ESE
T”
permette il ripristino del funzionam
ento.
Sul secondo livello di funzionam
ento, accessibili togliendo lo sportellino frontale dell’U.B
.A. (vedi parag. 7.), si
trovano le regolazioni che danno la possibilità di:
*R
egolare la temperatura di riscaldam
ento.*
Regolare la tem
peratura di preriscaldamento sanitario.
*L
imitare la potenzialità del circuito riscaldam
ento.*
Bloccare la potenza della caldaia a 11 kW
in riscaldamento.
*Inserire l’interruttore di collaudo.
❒ D
ISPO
SITIV
I DI P
RO
TE
ZIO
NE
Sensore di sicurezzaIl sensore di sicurezza è posizionato sullo scam
biatore principale della caldaia. Quando, per qualsiasi m
otivo, sidovesse raggiungere la tem
peratura di sicurezza il sensore interviene bloccando il funzionamento della caldaia e
sul display dell’U.B
.A. com
parirà il N°4 C
lampeggiante.
In questo caso NO
N prem
ere il pulsante di “reset”m
a consultare il Concessionario autorizzato per l’assistenza.
Elettrodo di rilievo di fiam
ma
Il sensore di ionizzazione ha lo scopo di rilevare la presenza della fiamm
a e di provvedere alla chiusura dellavalvola del gas, in seguito ad un qualsiasi spegnim
ento accidentale della fiamm
a. Dopo altri 3 cicli di
accensione della fiamm
a irregolari l’U.B
.A. m
ette in blocco la caldaia e sul display compare il “N
. 6”.L
a pressione del tasto “RE
SET
”consente di ripristinare il funzionam
ento della caldaia.
❒ V
ALV
OL
AA
TR
E V
IE SA
NIT
AR
IO
VE
RSIO
NE
DU
CH
ESS H
RC
30-35 (combinata)
Una valvola a tre vie m
otorizzata permette di convogliare l’acqua proveniente dallo scam
biatore principale overso l’im
pianto di riscaldamento o verso lo scam
biatore per l’acqua sanitaria a seconda del tipo di richiesta.
VE
RSIO
NE
DU
CH
ESS H
R 30, H
R 43 e H
R 60 (solo riscaldam
ento)In questi m
odelli quanto- sopra descritto si ottiene installando un’eventuale valvola tre vie a 24 Volt
esternamente alla caldaia, a tale scopo la caldaia è già predisposta elettricam
ente per comandare.
La precedenza alla richiesta di acqua sanitaria è data applicando nell’accum
ulo un sensore boyler non acorredo.Su richiesta è possibile avere il kit di collegam
ento (valvola a 3 vie 1” a 24 V. articolo 1.109.092 e kit sensore
boyler art. 1.109.094).
-
13
4.P
RIN
CIP
IO D
I FU
NZ
ION
AM
EN
TO
L’aria comburente viene aspirata dall’esterno tram
ite il ventilatore (9) ed inviata, attraverso il convogliatore (12), albruciatore (3) dove viene m
iscelata con il gas che arriva dal tubo di adduzione (1).D
opo la combustione i gas di scarico investono lo scam
biatore principale (10), dove cedono la prima quantità di calore
e successivamente vengono inviati allo scam
biatore a condensazione (13) dove viene recuperata una quota del caloreche altrim
enti andrebbe disperso nei fumi di scarico (6).
La condensa che si form
a, in seguito a questo recupero, viene raccolta dal collettore e deve essere scaricata all’esternoattraverso il raccordo (8).L’acqua di ritorno dell’im
pianto di riscaldamento entra inizialm
ente nello scambiatore a condensazione (13) attraverso
il tubo (7) per poi proseguire, riscaldandosi progressivamente, fino ad uscire alla m
assima tem
peratura attraverso iltubo di m
andata (5).
legenda:
01. - tubo di adduzione gas02. - placca di m
iscelazione03. - bruciatore ceram
ico04. - corpo caldaia05. - m
andata riscaldamento
06. - evacuazione fumi di scarico a
bassa temperatura
07. - ritorno riscaldamento
08. - scarico condensa09. - ventilatore m
odulante10. - scam
biatore principale di calore11. - diafram
ma e presa aria
12. - convogliatore aria13. - scam
biatore calore a condensazione
4.1. RIC
HIE
STA
RISC
AL
DA
ME
NT
O
Alla richiesta di riscaldam
ento da parte del termostato am
biente, (o altro dispositivo) il microcom
puter provvede adavviare il circolatore ed il ventilatore per la fase di lavaggio della cam
era di combustione e nello stesso tem
poposiziona la valvola a tre vie, se presente, nella posizione riscaldam
ento (posizione normale di riposo). N
el mom
ento incui l’U
BA
ha rilevato la corretta quantità di aria, il microcom
puter provvede ad accendere la fiamm
a alla potenza diavviam
ento.Il sensore di ionizzazione rileva la presenza della fiam
ma e, dopo alcuni secondi, il bruciatore viene acceso alla
potenza necessaria.Q
uando la temperatura dell’acqua di m
andata ha raggiunto il valore massim
o impostato la fiam
ma viene spenta ed il
ventilatore si porta nella posizione di riposo.
Un dispositivo “antipendolam
ento”, incorporato nell’UB
A, im
pedisce che i cicli di accensione siano troppo frequenti(ciclo m
inimo 10 m
inuti).L’apertura del term
ostato ambiente provoca l’arresto definitivo della caldaia. Il circolatore continua a girare ancora per
4 min. (pos. I) dopo di che si arresta.
Fig. 3
-
14
5.A
SPIR
AZ
ION
E A
RIA
E SC
AR
ICO
FU
MI
La caldaia può essere collegata a num
erosi sistemi di aspirazione aria e scarico fum
i che possono essere scelti fra im
odelli a catalogo B23, B
33, C13, C
33, C43, C
53 e C63.
AT
TE
NZ
ION
E
Acausa della possibilità di forti form
azioni di condensa nelle tubazioni di scarico usare sempre m
ateriali adeguati come
per esempio allum
inio di grosso spessore o equivalenti, oppure materiale plastico in polipropilene. (vedi listino)
Sempre in relazione alla form
azione di condensa è raccomandato:
- il raccordo ad uno scarico nel caso di lunghezze maggiori di 4 m
etri per evitare che grosse quantità di condensaentrino nello scam
biatore principale;- l’installazione dello scarico con una pendenza adeguata per evitare gocciolam
enti all’esterno;- sigillare a tenuta le giunzioni fra le tubazioni con m
ateriali adatti.
L’aspirazione dell’aria e lo scarico dei fumi possono essere realizzati fondam
entalmente in due m
odi:
a) sistemi di scarico originali;
b) scarico direttamente in canna fum
aria.
N.B
.:In tutti i casi in cui si effettua il dimensionam
ento del sistema di aspirazione scarico la prevalenza m
assima
disponibile al ventilatore (fra tubazione di aspirazione e scarico) è la seguente:
- modello 30 K
W70 P
a- m
odello 43 KW
70 Pa
- modello 60 K
W90 P
a
❒ SIST
EM
I DI SC
AR
ICO
OR
IGIN
AL
I
AT
TE
NZ
ION
E
Data l’im
portanza del sistema di aspirazione aria e scarico fum
i ai fini del funzionamento e della sicurezza si
raccomanda l’uso di com
ponenti originali appositamente studiati e realizzati allo scopo.
I sistemi originali possono essere forniti con term
inale orizzontale o verticale concentrico (vedi foto) avente diametro
80/125 o Ø 100/150 sono sem
pre di tipo concentrico.
5.1. SCA
RIC
O IN
CA
NN
AF
UM
AR
IA
Lo scarico diretto in una canna fum
aria può essere effettuato solo in ottemperanza alle vigenti N
ormative. In ogni caso
la canna fumaria deve essere realizzata in m
odo da resistere alle sollecitazioni termiche, m
eccaniche e all’azione dellacondensa.
Nel caso di canne fum
arie esistenti esse devono essere adeguatamente intubate con m
ateriali idonei.Prevedere sem
pre alla base della canna fumaria un dispositivo di raccolta della condensa e relativo sifone.
Non superare in tutti i casi sezioni della canna fum
aria o del tubo verticale maggiore di 180 cm
2.L
e tubazioni di raccordo dalla canna fumaria alla caldaia devono essere di m
ateriale idoneo come sopra descritto e
resistere almeno ai 110 °C
.
5.2. DIM
EN
SION
AM
EN
TO
DE
LL
E T
UB
AZ
ION
I DI A
SPIR
AZ
ION
E E
SCA
RIC
O
Il calcolo delle distanze massim
e va effettuato tenendo conto della prevalenza utile del ventilatore e delle perdite dicarico indicate nella seguente tabella:
-
SC
AR
ICO
CO
NC
EN
TR
ICO
DU
E T
UB
I - SD
OP
PIA
TO
Max. p
erdite d
i carico co
mp
lessive in P
a
Termin
aleV
erticaleØ
80/125 mm
Orizzontale
Ø80/125 m
m
Scarico
fum
i
TuboØ
80/125 mm
(1 metro)
Curva
Ø 80/125 m
m/ 45°
Curva
Ø 80/125 m
m/ 90°
Scarico
fum
iC
urvaØ
80m
m/ 45°
Curva
Ø 90
mm
/ 45°C
urvaØ
100m
m/ 45°
Curva
Ø 110
mm
/ 45°
Curva
Ø 80
mm
/ 90°C
urvaØ
90m
m/ 90°
Curva
Ø 100
mm
/ 90°C
urvaØ
110m
m/ 90°
Tubo Ø 80
mm
(1 metro)
Tubo Ø 90
mm
(1 metro)
Tubo Ø 100
mm
(1 metro)
Tubo Ø 110
mm
(1 metro)
Asp
irazion
e ariaC
urvaØ
80m
m/ 45°
Curva
Ø 90
mm
/ 45°C
urvaØ
100m
m/ 45°
Curva
Ø 110
mm
/ 45°
Curva
Ø 80
mm
/ 90°C
urvaØ
90m
m/ 90°
Curva
Ø 100
mm
/ 90°C
urvaØ
110m
m/ 90°
Tubo Ø 80
mm
(1 metro)
Tubo Ø 90
mm
(1 metro)
Tubo Ø 100
mm
(1 metro)
Tubo Ø 110
mm
(1 metro)
70
1812
2,323,3
1,81,40,60,264,51,90,3
1,21,10,50,1
1,20,80,4-42,81,3-
0,80,70,3-
HR
(C)30
70
34224
3,76
3,72,80,40,4
11,793,5
0,5
2,21,80,80,3
2,31,70,70,2
7,25,42,20,3
1,51,30,60,1
HR
43
90
75,5----8,9
6,70,90,9
26,6207,21,1
5,34,41,70,7
5,34,11,60,5
1612,54,40,6
3,63,11,40,2
HR
60
Nel calcolo della lunghezza m
assima si deve considerare:
- la lunghezza della tubazione di aspirazione;
- la lunghezza della tubazione di scarico;
- I’eventuale canna fumaria.
SC
AR
ICO
FU
MI E
D A
SP
IRA
ZIO
NE
AR
IA- P
ER
DIT
E D
l CA
RIC
O IN
Pa
15
-
16
5.3.E
SEM
PIO
DI IN
STA
LL
AZ
ION
E:
Considerando di dover installare una E
CO
TA
TA
Duchess 30
avente:
a)T
ubazione di aspirazione dell’aria del Ø 8O
, lunghezza 9,5 mt, N
°2 curve da 90°e N
°1 cuna da 45°.
b)T
ubazione di scarico fumi del Ø
8O, lunghezza 9,5 m
i, N°2 curve da 90°
e N°1 curva da 45°.
c)U
n terminale verticale a tetto del Ø
80.
Elaborazione dati:
Consultando la tabella al “paragrafo 5.2.”, in base ai dati sopra indicati risulta la seguente perdita:
a)T
ubazione di aspirazione Ø 80
lunghezza tubo:m
t. 9,5 x 0,8=
7,6 Pa |curva 90°:
2 x 4,0=
8,0 Pa |curva 45°:
l x 1,2=
1,2 Pa |=
16,8 Pa
b) Tubazione di scarico Ø
80
lunghezza tubo:m
t. 9,5 x 1,2=
11,4 Pa |curva 90°:
2 x 6,0=
12,0 Pa |curva 45°:
l x 1,8=
1,8 Pa |=
25,2 Pa
e) Terminale verticale Ø
80
=18 P
a==========
Totale perdite=
60 Pa
< 70 Pa
Considerando una prevalenza disponibile al ventilatore m
assima di 70 Pa si può stabilire che con la caldaia
EC
OT
AT
AD
uchess 30l’installazione sopra dim
ensionata risulta essere idonea.
AT
TE
NZ
ION
E:
È da tenere presente che aum
entando le perdite di carico diminuisce la potenza di caldaia,
pertanto si consiglia di contenere le perdite di carico entro 70 Pa.
Perdite di carico
(Pa)
20406080
100
120
140
Rendim
ento caldaia allapotenza m
assima (%
)
98.5
97.1
95.6
94.1
92.6
91.0
89.5
-
17
5.4. TE
RM
INA
LI
Sistema di aspirazione scarico verticale diam
etro Ø 80/125
Com
ponenti del kit:
1.Sdoppiatore caldaia.
2.T
ubo di aspirazione in plastica.3.
Staffa di fissaggio.4.
Placca di chiusura.5.
Anello.
6.Term
inale verticale.7.
Istruzioni.8.
Guarnizione.
Sistema di aspirazione scarico orizzontale diam
etro 0 80/125
Com
ponenti del kit:
1.Sdoppiatore caldaia.
2.C
urva di aspirazione.3.
Curva di scarico.
4.T
ubo di aspirazione in plastica.5.
Placca a muro esterna.
6.Term
inale orizzontale.7.
Placca a muro interna.
8.Istruzioni.
-
6.IN
STA
LL
AZ
ION
E
6.1.G
EN
ER
AL
ITÀ
L'installazione della caldaia E
CO
TA
TA
Duchess
deveessere effettuata in accordo con le vigenti N
ormative
UN
I-CIG
e CE
I ed ev
entu
ali altre disp
osizio
ni
specifiche richieste.In particolare vanno osservate le seguenti N
orme:
- UN
I GIG
7129 e 7131- C
EI 64-8
- Legge 10 e D
PR 412
EC
OT
AT
AD
uch
essè disponibile nelle seguenti
versioni:
HR
/C 30 e H
R 43/60 Turbo, cioè a cam
era stagna conv
entilato
re meccan
ico p
er l'add
uzio
ne d
ell'ariacom
burente. In questo modo esse possono essere
installate in locali chiusi perché l'aria può essere aspiratadall'esterno. I fum
i di scarico possono essere scaricatidirettam
ente in parete, tramite l'apposito term
inale,quando le N
orme lo consentono oppure in canna fum
ariaosservando le prescrizioni descritte in questo m
anuale.
È inoltre consentita l'aspirazione dell'aria com
burentedal locale dove è installata la caldaia, senza raccordoad una tubazione, nei lim
iti e nelle modalità prescritte
dalla vigente Norm
ativa.
EC
OT
AT
AD
uch
essva installata esclusivam
ente aparete.
AT
TE
NZ
ION
EL
a caldaia non deve essere appoggiata a terra sulletubazioni che sporgono dal lato inferiore.D
urante le operazioni d'installazione essa va mantenuta
nel suo imballo originale oppure appoggiata a terra
sulla parte posteriore.Si devono osservare le seguenti prescrizioni:
1) Decidere la posizione di installazione in funzione
delle esigenze di montaggio, di m
anutenzione /servizio e di accessibilità da parte dell'U
tente.È
consigliabile lasciare uno spazio libero di almeno
10 cm ai lati della caldaia, per facilitare queste
operazioni, e di 20 cm al disotto della caldaia; a tale
scopo consultare il disegno dimensionale.
2) P
osizio
nare la cald
aia in relazio
ne al tip
o d
itubazione di aspirazione aria e scarico fum
i adottata etenere conto delle lunghezze m
assime raggiungibile.
3)È
tassativamente sconsigliata l'installazione della
caldaia in un ambiente chim
icamente aggressivo
quali officine di verniciatura, saloni di parrucchieri,zone ricche di fertilizzanti o zone di stoccaggio olavorazione del tricloroetilene o certi tipi di adesivied altre sostanze chim
iche aggressive.
Anche con l'installazione di una caldaia a cam
erastag
na v
errebb
e influ
enzato
neg
ativam
ente il
funzionamento corretto e la durata. In queste
situazio
ni
la so
luzio
ne
mig
liore
con
sisten
ell'isolam
ento
ermetico
del lo
cale caldaia
dall'am
bien
te in q
uestio
ne ed
un
'app
rop
riataventilazione con aria pulita proveniente dall'esterno.
4) P
er facilitare le op
erazion
i di in
stallazion
e ilm
antello
della cald
aia pu
ò essere facilm
ente
asportato nel seguente modo (Fig. 4):
- aprire lo sportello (1);- svitare la vite di fissaggio (2);- aprire e sganciare le cerniere di chiusura (3);- togliere il m
antello delicatamente;
- la caldaia è pronta per l’installazione a parete.
5) N
ell’imballo è presente una staffa m
etallica peragganciare la caldaia a m
uro (Fig. 5).
6) Durante l'installazione m
antenere la caldaia a livelloe fare riferim
ento
alle relative istru
zion
i di
montaggio.
(Rispettare inoltre le vigenti N
ormative U
NI-C
IG).
18
Fig. 4
Fig. 5
-
19
6.2.C
IRC
UIT
O D
I RISC
AL
DA
ME
NT
O
AT
TE
NZ
ION
E
*L
a caldaia n
on è id
onea p
erl'in
stallazione in
impianti a circolazione naturale.
*L
a caldaia non è dotata di:- rubinetto di carico- vaso di espansione
che vanno installati sulla tubazione di ritorno
❒R
ubinetto di caricoP
redisporre un collegamento con rubinetto di
intercettazio
ne p
er il carico d
ell'imp
ianto
di
riscaldamento dalla rete idrica. Prestare particolare
attenzione alla sua posizione in modo che sia
accessibile per l'Utente.
❒C
onnessioneL
e connessioni alle tubazioni di mandata e di
ritorno hanno un Ø 28 m
m. U
tilizzare gli appositiracco
rdi a strin
gere fo
rniti co
n la cald
aia.È
con
sigliab
ile l’utilizzo
di ap
po
site valv
ole d
iintercettazione. (vedi Fig. 6)
❒V
alvola di sicurezza (HR
30, 43 e 60)Sulla tubazione di ritorno è installata una valvola disicurezza con taratura 3 bar e con già predisposto ilcollegam
ento per il recupero dell'acqua in seguitoad un'eventuale intervento.
❒V
aso di espansioneS
cegliere un vaso di espansione in funzione dellacapacità dell’im
pianto e della taratura della valvoladi sicurezza. (non presente)
❒V
alvola di sfiato automatica
La caldaia è dotata di una speciale valvola di sfiato
auto
matica ad
alta efficienza ch
e pro
vv
ede a
mantenere libero l'im
pianto dalla presenza d'aria;essa è p
resente su
lla parte su
perio
re dello
scambiatore di calore.
❒B
y-pass In caso di im
pianti di riscaldamento con valvole
termostatiche (od altri tipi di im
pianto a portatavariabile) è indispensabile l'installazione di undispositivo di by-pass che garantisca, in ogni
condizione, la corretta portata d'acqua. Esso dovrà
essere posizionato il più lontano possibile dallacaldaia. Il contenuto di acqua del circuito del by-pass dovrebbe essere di alm
eno 0,8 litri per ognikW
installato (p.es. con caldaia 30 kWcirca 24
litri). (vedi Fig. 7)
AT
TE
NZ
ION
E
L'uso di additivi chim
ici nell'impianto di riscaldam
entonon è am
messo. In caso di necessità di uso consultare il
listino accessori TATA
.E
vitare altresì l'uso di dispositivi o tubazioni chep
ermetto
no
la diffu
sion
e di o
ssigen
o n
ell'acqu
adell'im
pianto di riscaldamento, in particolare negli
impianti a pavim
ento. Si raccomanda pertanto l'uso di
tubazione con "barriera di ossigeno".
Al fine di prevenire anom
alie di funzionamento e che
impurità si depositino sulle parti in m
ovimento è
consigliata la pulizia preventiva dell'impianto esistente,
per esempio con un opportuno lavaggio, utilizzando
eventualmente appropriati inibitori. Tale operazione va
esegu
ita prim
a dell'in
stallazion
e della cald
aia.(consultare listino TA
TA: inibitori)
Per proteggere l'intero im
pianto, raccomandiam
o diinstallare un filtro nella tubazione di ritorno.Se la caldaia viene collegata ad un im
pianto vecchio, sirende necessario l'installazione di un filtro m
agneticop
er la pro
tezion
e in seg
uito
alla form
azion
e di
mag
netite
(respo
nsab
ile d
ella co
rrosio
ne
dei
componenti).
Fig. 6
Fig. 7
Legenda:
1.T
ubazione di mandata con valvola
2.V
alvola a tre vie per sanitario3.
Valvola di sicurezza
4.V
aso di espansione5.
Valvola differenziale by-pass
-
20
❒ A
LL
AC
CIA
ME
NT
O ID
RA
UL
ICO
a).E
ffettuare il collegamento idraulico all'im
pianto diriscaldam
ento in modo che venga im
pedita ognipossibilità di circolazione naturale (se presentevalvola a tre vie norm
almente aperta) e che il
contenuto minim
o di acqua non sia inferiore a 0,8lt. per kW
della potenza caldaia installata.
b).M
antenere la valvola di sfogo aria automatica con
il tappo aperto di due giri. (Fig. 8)
c).E
ffettuare il carico dell'impianto dall'apposito
rubinetto (non presente) almeno fino al valore
minim
o prescritto.L
a pressione di lavoro dell'impianto di riscaldam
entova m
antenuta ad un valore tale da non provocarefenom
eni di rumorosità da parte del circolatore
(maggiore di 1 bar).
La pressione m
assima am
missibile è di 2,5 bar (Fig. 9).
d).P
roced
ere allo
sfiato
d
i aria
dal
circuito
riscaldamento, dallo scam
biatore principale, tramite
la valvola di sfiato, e sbloccare il circolatore senecessario.Tali operazioni vanno effettuate con interruttore diaccensione generale su O
FF "0".
e).A
ssicurarsi ch
e vi sia circo
lazion
e di acq
ua
nell'impianto aprendo uno o più radiatori.
Installare u
n’ap
po
sita valv
ola d
i by
-pass p
erim
pedire surriscaldamenti della caldaia in caso di
chiusura accidentale di tutti i radiatori.
6.3.C
IRC
UIT
O SA
NIT
AR
IO(versione H
RC
30-35 Com
bi)
a).L
a caldaia HR
C 30 è dotata di uno scam
biatore adaccum
ulo per la produzione d’acqua sanitaria.Le
con
nessio
ni alle tu
bazio
ni h
ann
o Ø
15
mm
..U
tilizzare gli appositi raccordi a stringere forniticon la caldaia.È
consigliabile l’utilizzo delle apposite valvoled’intercettazione e nell’installazione rispettarel’arrivo acqua fredda e l’uscita acqua calda sanitaria.
b).L
a portata nel circuito sanitario può essere regolatatram
ite un regolatore posto sulla parte inferiore dellacaldaia. L
a posizione di taratura originaria è 8 l/min
(vedi Fig. 9a).
c).Se la pressione dell'acqua in ingresso supera 6 bar ènecessario installare a m
onte della caldaia unidoneo riduttore di pressione.
d).Il riscaldam
ento dell’accumulo provoca un aum
entodella pressione interna nella sezione sanitario.P
revedere a questo scopo un adeguato sistema di
espansione ed una valvola di sicurezza a 6 bar.
Fig. 8
Fig. 9
Fig. 9a
-
21
e).L
a partenza della caldaia all'apertura del rubinettosanitario è affidata al sensore boyler.
f).L
a temperatura del sanitario è fissa a 60°C
e vienem
antenuta e regolata dal computer U
.B.A
.
N.B
.:P
eravere la m
assima efficien
za nel p
relievosanitario, è consigliata l’installazione di un:- m
iscelatore termostatico in uscita alla caldaia,
- adeguato dispositivo di trattamento nei casi in cui
la durezza sia particolarmente elevata.
6.4.C
IRC
UIT
O G
AS
a).E
ffettuare il collegamento del gas secondo la
vigente Norm
ativa UN
I-CIG
.
b).Provvedere, ad installazione avvenuta, ai prescritticollaudi di tenuta dell'im
pianto.
c).S
fiatare la tubazione del gas, tramite la presa di
pressione a monte della valvola del gas, a seconda
del modello che viene installato:
- modello H
oneywell
Fig. 10- m
odello SITFig. 11
d).A
ccertarsi che la caldaia sia idonea al tipo di gasutilizzato: M
ETA
NO
o GPL
.
e).V
erificare che la pressione in rete in dinamica sia
compresa fra:
- ME
TAN
O
18 e 25 mbar
(180-250 mm
H2 O
)- G
PL30 e 40 m
bar(300-400 m
m H
2 O)
Fig. 10V
alvola del gas modello H
ON
EY
WE
LL
Fig. 11V
alvola del gas modello SIT
-
22
6.5.SC
AR
ICO
DE
LL
AC
ON
DE
NSA
Lo scarico della condensa va realizzato con una
tubazione avente diametro Ø
32 mm
in PVC
o materiale
equivalente. Lo scarico diretto in un pozzetto di
raccolta non è possibile a causa del pericolo di gelo.Per garantire un corretto e sicuro funzionam
ento delloscarico condensa (F
ig.12) esso deve essere realizzatocom
e in Fig. 13 utilizzando una connessione aperta edun eventuale sifone.
Raccom
andazioni sulla realizzazione dello scaricodella condensa
1)L
o scarico della condensa deve essere realizzato inm
ateriale plastico (PVC
o Polietilene);2)
La tubazione va portata allo scarico delle acque
bianche dell'edificio dopo essere stata miscelata
con l'acqua proveniente dagli scarichi domestici;
3)L
a condensa, se non opportunamente diluita, non
deve essere scaricata per mezzo di tubazioni di
fibracem
ento
o
m
ateriali m
etallici n
on
adeg
uatam
ente p
rotetti co
ntro
la corro
sion
e(so
prattu
tto in
abitazio
ni an
teceden
ti il 19
70
accertarsi del tipo di materiale di costruzione degli
scarichi esistenti);4) L
o scarico della condensa deve essere effettuato inosservanza di eventuali R
egolamentazioni locali;
5) Assicurarsi che lo scarico sia a tenuta e che le
pendenze siano rispettate.
N.B
.L
a condensa prodotta dalle caldaie a condensazione dipiccola potenza viene usualm
ente scaricata assieme
alle acque bianche provenienti dagli usi domestici.
In questo caso numerose prove ed esperienze hanno
portato ad affermare che essa non è nociva per gli
scarichi stessi e non danneggia l'ambiente (m
aggioriinform
azioni in proposito possono essere fornite).
6.6.T
ER
MO
STA
TO
AM
BIE
NT
E
Il collegamento del term
ostato ambiente (norm
ale om
odulante) va effettuato alla morsettiera posta sul
fianco
destro
dell’U
BA
e pu
ò essere ag
evo
latorim
uovendo la morsettiera dalla sua sede.
Collegare il term
ostato secondo lo schema elettrico
riportato sulla morsettiera (vedi Fig. 21).
Individuare sulla parte interna un luogo adatto in modo
che ci sia buona circolazione dell’aria, ma non corrente
d’aria! Evitare per quanto possibile le fonti di calore o
di freddo nelle vicinanze del termostato ed eventuali
angoli morti.
La tem
perature dell’aria presso il termostato dev’essere
rapp
resentativ
a della tem
peratu
ra dell’am
bien
teinteressato (Fig. 14).
iRT
30
≥ 0,6 m
≥ 1 m
≥ 0,75 m
≥ 1,50 m
Fig. 12
Fig. 13
Fig. 14
-
23
6.7.P
RO
TE
ZIO
NE
AN
TIG
EL
O
Se la tem
peratura nel circuito idraulico della caldaiascende al di sotto dei 7 °C
, il computer U
.B.A
. avviaau
tom
aticamen
te la caldaia fin
o a rip
ortare la
temperatura dell'acqua a 17 °C
allo scopo di impedire
il congelamento dell'acqua nell'im
pianto.L’im
pianto di riscaldamento centrale non è protetto
contro il gelo.Nel caso di pericolo di congelam
ento diu
n
termo
sifon
e o
d
i u
na
parte
di
tub
azion
e,l’in
terrutto
re della p
om
pa d
ell’app
arecchio
di
riscaldamento deve essere m
esso nella posizione II e
AT
TE
NZ
ION
E:
Non è perm
esso aggiungere altri anticongelanti, inibitorie/o sostanze chim
iche all’acqua del riscaldamento
centrale. Consultare eventualm
ente Tata.
6.8.A
CC
UM
UL
O SA
NITA
RIO
SEPA
RA
TO
La caldaia E
CO
TA
TA
Duchess H
R 30, 43 e 60 (solo
riscaldamento) sono predisposte per il collegam
ento diun accum
ulo sanitario indiretto (separato).
Nella scelta dell'accum
ulo da abbinare alla caldaia sideve tenere conto di quanto segue:a)
capacità dell'accumulo in relazione al num
ero diutenze;
b)velocità di riscaldam
ento dell'accumulo;
c) potenza dello scam
biatore dell'accumulo che deve
essere analoga a quella della caldaia.
NB
.:Su even
tuale accu
mu
lo abb
inato si d
evein
stallare idon
eo vaso di esp
ansion
e sanitario
avente cap
acità in fu
nzion
e del con
tenu
tod’acqua.
Il collegamento alla caldaia può essere eseguito
utilizzando una valvola a tre vie 24 VA
C da installarsi
sulla tubazione di mandata (articolo 1.109.092) ed il
Kit sensore N
.T.C. (art. 1.109.094).
Nella scelta della valvola osservare che abbia le
seguenti caratteristiche:- tem
po di apertura di 4-7 secondi;- tensione di alim
entazione 24 Volt C
.A.;
- assorbimento m
assimo è 0,6 A
AT
TE
NZ
ION
E:
- Il verso di collegamento della valvola a tre vie è
quello indicato in figura 15 e 16.- L
a caldaia è g
ià pred
ispo
sta con
il relativo
collegamento elettrico per com
andare una eventualevalvola a tre vie a 24 V
AC
(Fig.17).- I conduttori che fanno capo alla m
orsettiera di cuisopra presentano i seguenti colori:
bianco rossocom
unerosa
chiusurarosso giallo
apertura
mandata
riscaldamento
ritornoriscaldam
ento
filtro
mandata
accumulo
ritornoaccum
ulo
B
AB
A
MR
Fig. 15
Fig. 16
Fig. 17
applicare l'antigelo X500 Sentinel vedi T
AT
A
-
24
ECO
TATA D
UC
HESS H
R 30/43/60IN
STALLA
ZION
E AC
CU
MU
LO ESTERN
OP
RO
GE
TT
O C
OM
FO
RT
-
25
7.R
EG
OL
AZ
ION
E D
EL
LE
TE
MP
ER
AT
UR
E
La regolazione delle tem
perature avviene tramite tre
manopoline che si trovano sul com
puter UB
A.
Per accedere al terzo potenziometro aprire lo sportellino
frontale (Fig. 18, posiz.1).
a). Potenziom
etro boyler (solo per accumulo
esterno)
L’eventuale accumulo abbinato alla caldaia D
uchessH
R 30,43 e 60
può essere mantenuto, per m
ezzo delsensore boyler, ad una tem
peratura compresa fra i 30
e 65°C.Su richiesta è possibile avere il sensore boyler
provvisto di cavo prolunga (art. 1.19.094).P
er impostare la tem
peratura dell’accumulo acqua
sanitaria ruotare il potenziometro boyler (3), con
scala da “1”a “10”, fino ad ottenere la tem
peraturadesiderata (vedi Tabella 1).
b). Potenziom
etro riscaldamento
(posizione di fabbrica 90°C)
- ruotare il potenziometro (5), contrassegnato con il
simbolo radiatore, fino ad ottenere la tem
peraturadesiderata nell'im
pianto di riscaldamento (Tabella 1).
- Cam
po di regolazione 40-90 °C (intesa com
e tempe-
ratura max. di m
andata circuito riscaldamento, per la
minim
a vedi nota).
- (Valore consigliato 75°C
).
N.B
.:Nel caso di utilizzo di termostati am
biente elettronicim
odulanti non esiste limite inferiore alla tem
peraturadell'acqua dell'im
pianto di riscaldamento in quanto
rego
lata au
tom
aticamen
te in
fu
nzio
ne
della
potenzialità richiesta nell'impianto (scam
bio termico).
In presenza di durezza dell’acqua particolarmente
elevata, si co
nsig
lia di in
stallare un
adeg
uato
dispositivo di trattamento.
c). Potenziom
etro limitatore di potenza
Tram
ite il potenziometro (2) è possibile lim
itare lapotenzialità m
assima della caldaia solo nel circuito di
riscaldamento in funzione del fabbisogno term
icorichiesto dall'im
pianto (vedi tabella 2).
Ruotare il potenziom
etro limitatore (2), con scala da
"1 a 10", fino ad impostare la potenzialità m
assima
desiderata nel circuito riscaldamento; tale scelta non
comprom
ette la potenzialità della caldaia per laproduzione di acqua sanitaria che resta in ogni casoquella m
assima.
Du
rante la reg
olazio
ne ten
ere sotto
con
trollo
irendim
enti in funzione delle perdite di carico dei gasdi scarico (vedi parag.5.)
Fig. 18
POSIZ
ION
EPO
TE
NZ
IOM
ET
RO
TE
MPE
RAT
UR
A D
IPR
ER
ISCA
LD
AM
.B
OY
LE
R °C
TE
MPE
RAT
UR
AR
ISCA
LD
AM
.°C
12345678910
27 °C
31 °C
34 °C
38 °C
41 °C
45 °C
49 °C
52 °C
56 °C
60 °C
40 °C
46 °C
51 °C
57 °C
62 °C
68 °C
73 °C
80 °C
85°C
90 °C
Tabella 1
PO
SIZIO
NE
PO
TE
NZ
IO-
ME
TR
O
PO
TE
NZ
A IN
(KW
) ± 5%E
CO
43E
CO
60E
CO
30
12,4
15,6
18,8
22,0
25,2
28,4
31,6
3438
41,2
18
22,5
26,6
31,3
35,9
40,6
45,4
50,2
55,1
60
9,2
11,3
13,5
15,6
17,7
19,9
22
24,1
26,3
28,6
12345678910
Tabella 2
-
26
d). Spina di blocco potenzialità
Togliendo la spina (4) (vedi fig. 18) dal modulo è
possibile bloccare la potenzialità massim
a nel circuitodi riscaldam
ento ad un valore fisso di 11 kW, rendendo
inefficace il potenziometro lim
itatore di potenza (2).
N.B
. Qualora venga tolta la spinetta dal modulo si
raccomanda di conservarla.
e). Interruttore per il circolatore(F
ig. 19)
La caldaia è dotata di un interruttore per la selezione
del funzionamento del circolatore:
- Posizione I
Il circolatore si ferma:
* dopo 5 minuti dalla fine di richiesta riscaldam
ento;* dopo 1 m
inuto dalla fine di richiesta sanitaria.
- Posizione II
Il circolatore si ferma:
* dopo 24 ore dalla fine di richiesta riscaldamento;
* dopo 1 minuto dalla fine di richiesta sanitaria.
* La posizione I
è raccomandata quando viene usato il term
ostatoam
biente.
* La posizione II
è raccomandata in presenza di term
oregolatoreclim
atico. Questa posizione è inoltre raccom
andataquando esiste possibilità di gelo sulla caldaia,tubazioni e radiatori.
In caso di tempi di riposo della caldaia superiori alle 24
ore il computer U
.B.A
. programm
a un ciclo di test delladurata di 5 m
inuti per il circolatore ed il ventilatore.Q
uesta funzione viene segnalata sul display con ilcodice "P
".
f).Interruttore di collaudo "spazzacamino"
(Fig. 20)
Il com
pu
ter UB
Ad
ella caldaia è d
otato
di u
nin
terrutto
re di co
llaud
o ch
e se selezion
ato su
llaposizione "spazzacam
ino"perm
ette di:
* b
y-p
assare i du
e po
tenzio
metri su
l circuito
di
riscaldamento (vedi punti 2 e 4 di fig. 18);
*far funzionare la caldaia in solo riscaldam
ento allam
assima potenza, escludendo la m
odulazione dellafiam
ma;
*escludere la precedenza sul circuito sanitario (secollegato).
Fig. 19
Fig. 20
-
27
Fig. 21
Fig. 22: Parte posteriore dell’UB
A
Fig. 22/B
L'utilizzo della funzione "spazzacam
ino"si rende
necessaria in seguito alle seguenti operazioni dim
anutenzione:
*- misurazione della corrente di ionizzazione;
*- analisi di combustione.
N.B
.L'interru
ttore
in
con
dizio
ni
di
no
rmale
fun
zion
amen
to d
eve essere selezio
nato
nella
posizione "0"altrim
enti non sarà possibile rimontare
lo sportellino frontale di protezione dell'U.B
.A.
8.C
ON
NESSIO
NE A
LLATEN
SION
E DI R
ETE
- Effettuare il collegam
ento della caldaia alla tensionedi rete 230V
/50 Hz tram
ite l’apposito cavo (fig. 21)in m
odo stabile e sicuro. Nessun altro punto della
caldaia dovrà essere collegato alla rete.- E
seguire il collegamento di terra (obbligatorio).
- Rispettate nel collegam
ento la Vigente N
ormativa
CE
I.- A
ccertarsi che il collegamento alla tensione di rete sia
effettuato con il sistema F
ase-Neutro rispettando le
polarità.
9.C
ON
TR
OL
LO
DE
LL
AT
EN
SION
E D
I RE
TE
- Collegare la caldaia alla rete ed accenderla.
- Controllare che il display indichi “O
H”.
- Ap
rire l’UB
Ain
mo
do
da acced
ere alla parte
posteriore.- Im
po
stare il mu
ltimetro
“tester” su scala V
olt
(V.C
.A.). S
e il tester è del tipo analogico impostare
almeno su scala 250 V
CA
.- C
ollegare l’altro puntale di misurazione del tester
sulla terra (fig. 22, pos. 1).- C
ollegare l’altro puntale ad uno dei morsetti del
connettore della candela ad incandescenza sul retrodell’U
BA
(fig. 22, pos. 2). Non è im
portante qualedei due connettori.
- Effettuare la lettura della m
isurazione.L
a tensione riscontrata deve essere di circa 0 VC
A; se
si riscontrasse un valore di circa 230 VC
Aè necessario
inv
ertire fase e neu
tro o
capo
vo
lgere la sp
ina
dell’ap
parecch
io
nella
presa
di
corren
te,contrassegnandola.
9.1SE
RV
ICE
TO
OL
Spinetta, che tram
ite il supporto Kit per P
almare art.
1.155.209, permette di realizzare il collegam
ento alcom
puter UB
Aper visualizzare i dati funzionam
entodella caldaia.
-
28
10.T
ER
MO
STA
TI A
MB
IEN
TE
Alla caldaia possono essere collegati vari tipi di
termostato am
biente:
❒tipo norm
ale ON
-OF
F:
la caldaia mantiene la potenza variabile della fiam
ma e
la temperatura dell’acqua di riscaldam
ento vienem
antenuta al valore desiderato, impostato sull’U
.B.A
.,per tutta la durata della richiesta di calore.N
on permette però di sfruttare al m
assimo i vantaggi
specifici offerti dalla caldaia.
Collegare il term
ostato ai morsetti (1-2) d
opo aver
tolto il finto ponticello(vedi Fig. 23)
N.B
.:N
on utilizzare modelli di term
ostati o cronotermostati
con contatti in tensione.- corrente m
ax. nel circuito termostato 0,12 A
;- resistenza m
ax. nel circuito termostato 100 O
hm.
❒tipo elettronico m
odulante:
in questo caso si abbinano la modulazione della
fiamm
a e quella ambiente al fine di ottenere m
iglioriprestazioni di:
* com
fort della temperatura am
biente;*
risparmio di energia;
* m
inori emissioni inquinanti in atm
osfera attraversoi gas di scarico.
Utilizzare solo un m
odello idoneo da scegliere fra:
a.)term
ostato ambiente M
oduline 20;b.)
cronotermostato intelligente M
oduline IRT
30.
Il Moduline IR
T30
è in grado di indicare:
*co
stantem
ente la p
oten
zialità di lav
oro
del
bruciatore;*
lo stato di funzionamento della caldaia;
*la tem
peratura in ambiente;
inoltre è possibile abbinare ad esso una sonda esternaper la regolazione clim
atica da applicare sulla parete aN
ord (Fig. 24).
N.B
.:C
ollegare i termostati secondo lo schem
a elettricoriportato sulla m
orsettiera (Fig. 23), dopo aver tolto ilponticello ai m
orsetti (3 - 4) e rispettando le polarità.C
onsultare per il collegamento e la program
mazione
dei termostati le relative istruzioni per l'uso.
Si
con
siglia
di
man
tenere
i cav
i elettrici
di
collegamento al term
ostato ad una distanza di almeno
1 mt. dalla linea di rete; quando ciò non sia possibile
utilizzare cavi schermati.
Fig. 23
NO
TA
:M
OR
SET
TI:
9-11=presenza 24 V
CA
max 6V
Ain seguito a richiesta
sanitaria
Fig. 24
15 IRT
30 e ZR
01
c.)regolatori Z
R01
-
29
11.T
RA
SFO
RM
AZ
ION
E D
AM
ET
AN
OA
GP
L
La caldaia può funzionare a m
etano o, se trasformata, a
GPL
.Per effettuare la trasform
azione a gas GPL
è necessariosostituire l'ugello del gas ed il diafram
ma dell'aria
(no
n so
no
a corred
o) p
roced
end
o n
ella segu
ente
maniera:
- Chiudere il rubinetto del gas.
- Togliere tensione alla caldaia.- A
sportare il mantello.
- Svitare il bocchettone di chiusura ugello (F
ig. 25,pos. 1).
- Rim
uovere l'ugello a metano (Fig. 25, pos. 2).
- Sostituire l'ugello con uno idoneo al tipo di gas GPL
a seconda del modello di caldaia (vedi Tabella 3).
- Sostituire la guarnizione e stringere il bocchettone.- T
ogliere il manicotto in gom
ma dal collettore di
miscelazione (Fig. 26, pos. 1).
- Rim
uovere il diaframm
a dell'aria (Fig. 26, pos. 2).- A
pplicare il diaframm
a idoneo al gas GPL
a secondadel m
odello di caldaia (vedi Tabella 3).- R
imontare il m
anicotto in gomm
a.- N
el caso di mancata accensione (6.A
.) provvedere asfiatare la tubazione del gas.
Fig. 25
Fig. 26
MO
DE
LL
OU
gello gasØ
mm
Diafram
ma
ariaØ
mm
Duchess 30
Duchess 30-35
Duchess 43
Duchess 60
5,00
3,80
5,90
4,85
6,40
4,60
8,00
6,10
23,30
23,00
27,40
28
29,30
27,40
36,40
35,20
Metano
GPL
Metano
GPL
Metano
GPL
Metano
GPL
Tabella 3
-
30
Fig. 27 - Valvola del gas H
ON
EY
WE
LL
Fig. 28 - Valvola del gas SIT
Fig. 29 - Valvola del gas H
ON
EY
WE
LL
12. RE
GO
LA
ZIO
NE
DE
LR
AP
PO
RT
OA
RIA
-GA
S
Per verificare il giusto rapporto fra la pressione dell’ariae del gas è necessario, in prim
o luogo, procedere alcontrollo della pressione del gas in rete nel seguentem
odo:- Portare l’interruttore sul com
puter UB
Ain posizione
“I”.- A
ccendere la caldaia ed attendere il segnale dipresenza di fiam
ma.
- Posizionare l’interruttore di collaudo sul sim
bolodello “spazzacam
ino”(Fig. 20).
- Collegare il m
anometro ad acqua o sim
ile (2) allapresa di pressione (1) a seconda se si tratta di:
- Valvola del gas H
oneywell
(Fig. 27).- V
alvola del gas SIT(Fig. 28).
- Verificare in dinam
ica che la pressione a monte della
valvola del gas (in rete) sia compresa fra:
metano
18 e 24 mbar
GP
L30 e 37 m
bar
- Co
llegare il m
ano
metro
ad acq
ua alla p
resa di
pressione al bruciatore (1), (Fig. 27 e 28).- togliere lo sportellino frontale dal com
puter UB
A;
- premere il tasto di servizio “service”
(2) e tenerloprem
uto per circa 10 secondi, fino a quando suldisplay com
parirà la lettera “Y”. (Fig. 31)
Aquesto punto è possibile effettuare il controllo delle
pressioni.
Per v
erificare il giu
sto rap
po
rto d
i aria-gas ed
eventualmente effettuare la taratura, si può procedere
in due maniere:
a) tramite m
anometro digitale avente scala bassa;
b) tramite analisi di com
bustione determinando la
percentuale di CO
2 .
12.1. TA
RA
TU
RA
CO
N M
AN
OM
ET
RO
DIG
ITA
LE
Per la m
isurazio
ne d
ella pressio
ne d
ifferenziale
procedere come segue:
- Spegnere la caldaia.- Togliere il m
antello.-
Impostare l’interruttore di collaudo “spazzacam
ino”sulla posizione “O
”(Fig. 20).
- Togliere il tubetto al silicone dalla presa “P1”
delcollettore di m
iscelazione (Fig. 29 o 30, pos.l) ed
inserire in serie un raccordo a “T” (pos.2).
- Collegare l’uscita libera del raccordo a “T
” allapresa per la m
isurazione della pressione in negativo(–) del m
anometro digitale.
- Svitare di due giri la vite della presa di pressione (3)al bruciatore della valvola del gas H
oneysvell(Fig.29); nel caso sia m
ontata una valvola modello
SITtogliere la vite di chiusura (Fig. 30).
-
31
Fig. 30 - Valvola del gas SIT
Fig. 31
Fig. 32
- Collegare l’attacco positivo (+
) del manom
etrodigitale alla presa di pressione al bruciatore dellavalvola del gas (Fig. 29 o Fig. 30).
- Inserire l’interruttore di collaudo sulla posizione“spazzacam
ino”(Fig. 20).
- Acollegam
ento effettuato del manom
etro digitale,accendere la caldaia im
postando l’interruttoredell’U
BA
in posizione “I”.- A
caldaia in funzione premere il tasto “service”
(Fig. 31) e tenerlo premuto fino a quando com
pariràsul display la lettera “Y
”.- Posizionare il potenziom
etro boyler (Fig. 18, pos. 3)sulla posizione “1”
(la caldaia funziona al minim
o).- L
egg
ere sul m
ano
metro
dig
itale la pressio
ne
differenziale che deve essere di -5 Pa
(comunque
compresa fra -10 e 0 P
a, da 0 a -1 mm
H2 O
).(10 P
a = 1 mm
H2O
)- N
el caso risu
lti un
valo
re div
erso d
uran
te lam
isurazione agire sulla vite di regolazione (5) (Fig.29 o Fig. 30) (vedi pag. 63).
- Spegnere la caldaia.-
Rim
ettere l’interruttore di collaudo “spazzacamino”
sulla posizione “0”.- Togliere il m
anometro digitale e chiudere bene la
presa di pressione al bruciatore della valvola delgas.
- Rim
ettere in posizione originaria tutti i componenti.
- Regolare la tem
peratura del potenziometro boyler
(3) sul valore desiderato (Fig 18).
12.2. VE
RIF
ICA
DE
LC
ON
TE
NU
TO
DI
C02
Per determinare il valore di C
O2 contenuto nei fum
i ènecessario effettuare l’analisi di com
bustione allam
inima e m
assima potenza nel seguente m
odo:- Inserire l’interruttore di collaudo sulla posizione
“spazzacamino”
(Fig. 20).- A
ccendere la caldaia posizionando l’interruttoregenerale su “I”.
- Prem
ere il tasto “service”(F
ig. 31) e tenerloprem
uto fino a quando comparirà nel display la
lettera “Y”.
Potenza m
assima (P
m)
- Posizionare il potenziom
etro boyler (3) (Fig. 18)
sulla posizione massim
a “10”.- T
ogliere il tappo per il prelievo fumi (F
ig. 32) erilevare la m
isurazione del contenuto di CO
2 .
Potenza a carico parziale (P
p)
- Po
sizion
are il po
tenzio
metro
bo
yler (3
) sulla
posizione minim
a “1”.- R
ilevare il valore del CO
2 .
Effettuate le due m
isurazioni si dovrà riscontrare unvalore di C
O2
a carico parziale inferiore dello 0,7%risp
etto a qu
and
o ottenu
to con la cald
aia allam
assima potenza.
-
32
Fig. 33
Fig. 34
Nel caso si riscontri un valore di C
O2 , superiore, è
necessario regolare il rapporto aria / gas agendo sullavite di regolazione (Fig. 29 o Fig. 30 pos.5) a secondase la valvola del gas è del m
odello Honeyw
ell o SIT.
-R
imettere l’interruttore di collaudo sulla posizione “0”.
- Regolare la tem
peratura del potenziometro boyler (3)
sul valore desiderato (Fig. 18).
IMP
OR
TA
NT
EN
el caso la caldaia venga alimentata con gas G
.P.L.
prestare attenzione, in seguito al rifornimento del
serbatoio, che venga effettuato lo sfiato altrimenti il
valore del CO
2potrebbe risultare basso.
13. MIS
UR
AZ
ION
E D
EL
MO
NO
SS
IDO
DI C
AR
BO
NIO
“CO
”
Il valore del monossido di carbonio C
O non diluito
deve essere inferiore ai 400 ppm, ossia allo 0,04 V
ol.%.
Valori m
aggiori sono indice di:
-E
rrato
dim
ensio
nam
ento
d
elle tu
bazio
ni
di
aspirazione e scarico;-
griglia di aspirazione ostruita;-
un’errata regolazione del bruciatore;-
ugello del gas ostruito;-
scambiatore principale o condotte sporche;
-bruciatore difettoso.
Le cause vanno ricercate e elim
inate.
14. MISU
RA
ZIO
NE
DE
LL
AC
OR
RE
NT
ED
I ION
IZZ
AZ
ION
E
Per verificare l’esattezza della corrente di ionizzazioneproveniente dal sensore di controllo della presenza difiam
ma procedere com
e segue:
a).Togliere tensione alla caldaia.b).im
postare l’interruttore di collaudo sulla posizione“spazzacam
ino”(Fig. 20);
c).scollegare il connettore del sensore di ionizzazione;d).inserire i puntali del tester in serie con il connettore
(fig. 33);e).im
postare il tester sulla scala “μA
” in correntecontinua;
f).accendere la caldaia;
g).effettuare una richiesta di calore per avviare lacaldaia;
h).misurare la corrente di ionizzazione che deve essere
>2 μ
A.
Al term
ine della verifica spegnere la caldaia e rimettere
in posizione originaria tutti i componenti (Fig. 34).
-
33
15. OP
ER
AZ
ION
I DI A
VV
IAM
EN
TO
15.1 RIE
MP
IME
NT
O E
SFIA
TO
AR
IA
La caldaia e l’im
pianto vanno riempiti tram
ite un rubinetto di carico da installarsi a parte.L
e operazioni da effettuarsi sono le seguenti:
a).Durante il riem
pimento la caldaia non deve essere in tensione, a tale proposito porre l’interruttore generale
(sull’UB
A) nella posizione “O
”O
FF.b).M
antenere la valvola di sfiato automatica (posta in alto a sinistra della caldaia) con il tappo allentato di due giri nel
caso fosse ben avvitato.c).E
ffettuare il carico della caldaia ed il riempim
ento dell’impianto di riscaldam
ento attraverso il rubinetto di carico(non presente) alm
eno fino al valore minim
o prescritto.L
a pressione massim
a amm
issibile è di 2,5 bar, la minim
a 0,5 bar.d).Procedere allo sfiato dell’aria dal circuito riscaldam
ento, e dall’accumulo se presente.
e).Provvedere alla fine del carico allo sbloccaggio del circolatore, se necessario.f).
La pressione di carico dell’im
pianto di riscaldamento va m
antenuta ad un valore tale da non provocare fenomeni di
rumorosità da parte del circolatore (generalm
ente >1 bar).
g).Controllare inoltre che non vi siano perdite e che la pressione sul m
anometro di caldaia non scenda.
h). È consigliato non far funzionare la caldaia con una pressione nell’im
pianto di riscaldamento inferiori a 0,5 bar.
Alla fine delle operazioni controllare che lo sfiato dell’aria sia com
pletato ed eventualmente ripristinare la pressione.
15.2 OP
ER
AZ
ION
I PR
EL
IMIN
AR
I
Per avviare la caldaia effettuare le seguenti operazioni:
a).controllare sul manom
etro che la pressione nell’impianto di riscaldam
ento sia corretta;b).aprire il rubinetto di intercettazione del circuito gas.c).accertarsi che non vi sia presenza di aria nella tubazione del gas, se necessario sfiatare dalla presa di pressione
presente a monte della valvola del gas (Fig. 27 o 28);
d).controllare che tutti i collegamenti elettrici siano effettuati correttam
ente;e).dare tensione alla caldaia;f).
la caldaia inizia la fase di partenza. Nel caso la tubazione del gas non sia perfettam
ente libera dall’aria, l’accensionenon avverrà im
mediatam
ente ma dopo qualche tentativo; durante questa fase il display indicherà un difetto di
ionizzazione. Nel caso la caldaia risultasse in blocco con il N
°8
lampeggiante, sarà necessario prem
ere per alcunisecondi il pulsante di “reset”
per ripetere il tentativo di accensione.g).Togliere lo sportellino frontale dell’U
BA
;h).regolare i tre potenziom
etri secondo i valori desiderati ed in funzione del tipo d’installazione, (vedi par. 7).
15.3. ME
SSAF
UO
RI SE
RV
IZIO
DE
LL
AC
AL
DA
IA(fase estiva)
Per escludere il riscaldamento è sufficiente m
ettere al minim
o il termostato am
biente. In tale modo la caldaia si porterà
in attesa spegnendo la fiamm
a, si fermerà il ventilatore ed anche il circolatore si arresterà quando sarà trascorso il
tempo di funzionam
ento.Il sistem
a di regolazione incorporato assicurerà che un’eventuale accumulo esterno, se applicato, venga m
antenuto intem
peratura.
15.4. SVU
OT
AM
EN
TO
DE
LL
AC
AL
DA
IA
In seguito a fermate prolungate dell’im
pianto o in caso di forte pericolo di gelo sia necessario svuotare la caldaia,procedere effettuando le seguenti operazioni:
a).Scollegare la caldaia dalla tensione di rete.b).C
hiudere il rubinetto del gas.c).A
prire il rubinetto di scarico sul punto più basso dell’impianto.
d).Aprire tutte le valvole di sfiato sui radiatori.
e).Una volta che l’intero im
pianto di riscaldamento sia stato svuotato, bisogna procedere a scaricare la caldaia.
f).Per svuotare il circuito di riscaldam
ento della caldaia togliere il tappo esagonale posto sul collettore di ritorno dellacaldaia.
g).Svuotare l’accumulo sanitario se presente.
-
34
16. MA
NU
TE
NZ
ION
E
Per g
arantire il p
erman
ere delle caratteristich
e di
funzionalità ed efficienza del prodotto, entro i limiti
prescritti dalla legislazione e/o Norm
ativa Vigente, è
necessario sottoporre l’apparecchio a controlli sistematici
ad intervalli regolari.
La frequenza dei controlli dipende dalle particolari
con
dizio
ni d
i installazio
ne e d
i uso
, si ritiene p
eròn
ecessario
un
co
ntro
llo
ann
uale
da
parte
del
Concessionario T
AT
A.
Pro
gram
mare p
er temp
o la m
anu
tenzio
ne an
nu
aledell’apparecchio, significa evitare sprechi di tem
po e didenaro ed è im
portante ricordare che gli interventi sonoconsentiti solo a personale in possesso dei requisiti dilegge, con conoscenza specifica nel cam
po della sicurezza,efficienza, igiene am
bientale e della combustione.
Nel caso di lavori o m
anutenzione di strutture poste nellevicinanze dei condotti e/o dei dispositivi di scarico deifum
i e loro relativi accessori spegnere l’apparecchio; alavori ultim
ati, verificare l’efficienza.
IMP
OR
TA
NT
E:
Prim
a di intraprendere qualsiasi operazione di pulizia om
anutenzione dell’apparecchio, agire sull’interruttoredell’apparecchio stesso e dell’im
pianto per interrompere
l’alimentazione elettrica, indi intercettare l’alim
entazionedel gas chiudendo il rubinetto.
La m
anutenzione si distingue in:- piccola m
anutenzione;- grande m
anutenzione.
La differenza è la pulizia com
pleta dello scambiatore
principale. Essa si rende necessaria soprattutto in caso di
funzionamento a bassa tem
peratura e cioè in condizioni diforte presenza di condensa.
N.B
.Q
uan
do
l’asp
irazion
e d
ell’aria n
on
è
effettuata
direttam
ente d
all’esterno
la po
ssibilità ch
e ha lo
scambiatore di calore di sporcarsi è m
aggiore.
La scelta se effettuare la piccola o la grande m
anutenzionepuò essere determ
inata come segue:
1) Controllare il sifone interno esam
inandone il contenuto.Se si nota una forte presenza di sporco o di ossido diallum
inio effettuare la grande manutenzione.
2) Controllare lo scam
biatore di calore principale dopoaver tolto il bruciatore. Se si nota una forte presenza disporco effettuare la grande m
anutenzione.
16.1. PIC
CO
LA
MA
NU
TE
NZ
ION
E
La piccola m
anutenzione prevede le seguenti operazioni:
1) Smontare in sequenza (vedi Fig. 35):
- Il bocchettone di fissaggio ugello del gas(pos. 1).- Il cannotto in PV
C della valvola di sicurezza (pos. 2).
- Il manicotto in gom
ma tra il collettore di m
iscelazione edil ventilatore (pos.3).
Fig. 35
Fig. 36
Fig. 37
-
35
- Il tubetto al silicone dalla presa di pressione differenziale(pos. 3).
- Il connettore dal termostato di sicurezza (Fig. 35, pos.5).
- Il connettore di alimentazione del ventilatore (F
ig.36,pos. 1).
- Il morsetto distanziatore in gom
ma applicato al perno di
fissaggio del ventilatore (Fig. 36, pos.2) ruotandolo di
1/2 giro in senso antiorario.- R
imuovere il ventilatore spingendolo verso l’alto fino a
sfilare i perni inferiore dai relativi supporti.- Pulire il ventilatore, se necessario.
2) Rim
uovere il bruciatore (vedi Fig. 37)P
er togliere il bruciatore è necessario procedere come
segue:-
Asportare la copertura del bruciatore (pos. 3).
-Sganciando le cerniere laterali di chiusura (pos.2).
-R
imuovere il bruciatore ceram
ico e, se necessario,pulirlo con una spazzola m
orbida (non mettalica)
oppure con aria compressa 1Fig. 38).
IMP
OR
TA
NT
E:
- Non usare prodotti chim
ici.- M
aneggiare con cura il bruciatore.
3)T
ogliere ed effettuare la pulizia del sifone di caldaia(Fig. 37, pos. 1)
4)C
ontrollare lo scambiatore principale ed eventualm
enteeffetuare la grande m
anutenzione.
5)C
ontrollare l’integrità e la tenuta deve guarnizioni.
6)D
opo aver effettuato queste operazioni la caldaia deveessere
riassemb
lata e
verificato
il
corretto
fun
zion
amen
to. E
ffettuare i seg
uen
ti con
trolli ed
eventualmente procedere alla regolazione della:
-pressione di alim
entazione del gas a caldaia funzionantealla m
assima potenza;
-pressione differenziale tra rapporto aria-gas in P
a(Pascal);
-m
isurazione del monossido di carbonio “C
O” in p.p.m
;-
corrente di ionizzazione.
16.2. GR
AN
DE
MA
NU
TE
NZ
ION