Antonia Trevisan, VIta

Ogni giorno tendo i fili, costruisco la tela della mia vita, cucio le spaccature, ricostruisco la trama, rattoppo con pazienza, rimetto insieme i bordi slabbrati del mio complesso esistere. Cerco di rendere armonica la tela che via via vado costruendo. Inserisco colori che danno il ritmo al tempo. Disegno i vincoli, le gabbie, i compromessi, le gioie,le conquiste,i brevi intervalli felici. Unisco le varie fasi con un filo nero (catrame) che corre da una fascia all’altra in modo sinuoso. Piccole onde che passano da un anno all’altro quasi sfiorando la superficie ,toccando appena le cuciture, cicatrici sempre presenti ma assopite. Ripercorro la mia giovinezza spensierata ,le controverse scelte di una maturità arrivata troppo in fretta, il ritrovato equilibrio nella fase ultima che con un punto comincia da capo.