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Iniezione Sequenziale BORA CNG – Manuale Generale di Installazione
ZAVOLI S.r.l. 2
IMPIANTO METANO (CNG)
AD INIEZIONE ELETTRONICA IN FASE GASSOSA
CON FUNZIONAMENTO “MASTER/SLAVE”
Sistema Retrofit
TIPO:
BORA CNG
MANUALE GENERALE
Parte I
ID MANUALE : MT-IGI-NWBRN-CNG.02-I
STATO DELLE REVISIONI DEL MANUALE
REV. DATA PARAGRAFI REVISIONATI
0 07/09/2012 PRIMA EMISSIONE
2 25/09/2013 SECONDA EMISSIONE
3 29/09/2014
TERZA EMISSIONE
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Iniezione Sequenziale BORA CNG – Manuale Generale di Installazione
ZAVOLI S.r.l. 3
Gentilissimo installatore,
ZAVOLI srl desidera congratularsi con Te per la scelta compiuta,
desideriamo segnalati alcune particolarità riguardanti l’iniezione
sequenziale fasata di GPL o Metano in fase gassosa BORA CNG. Si tratta
di un sistema di iniezione altamente evoluto, frutto dell’esperienza e della
continua ricerca della ZAVOLI nel campo della costruzione delleapparecchiature per impianti GPL e Metano per autotrazione, installabile
su vetture ad iniezione benzina multipoint.
Grazie all’elevato grado di integrazione, BORA CNG può garantire
prestazioni superiori senza sacrificare la facilità di montaggio.
Questo manuale di installazione ha lo scopo di guidarti in maniera chiara
ed esauriente al montaggio del sistema, aiutarti a comprenderne il
funzionamento ed osservare scrupolosamente in tutto il suo processo di
installazione e configurazione.
ZAVOLI ti augura buon lavoro e ti ricorda che il Centro Assistenza
Tecnica è a tua completa disposizione per qualunque tipo di problema.
Verificato ed approvato dal Direttore Tecnico: DTE
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Iniezione Sequenziale BORA CNG – Manuale Generale di Installazione
ZAVOLI S.r.l. 4
KIT RETROFIT BORA CNGMANUALE D’INSTALLAZIONE
PARTE PRIMA
Il manuale d’installazione del kit retrofit BORA CNG è suddiviso in due parti. La parte primacontiene tutte le informazioni di carattere generale, la parte seconda contiene una raccoltadelle schede di installazione specifiche di ogni singolo autoveicolo.
INDICE GENERALE
(PARTE PRIMA)
CAPITOLO 1: DESCRIZIONE DEL KIT RETROFIT BORA CNG
CAPITOLO 2: ISTRUZIONI DI INSTALLAZIONE
CAPITOLO 3: PROCEDURA DI AVVIAMENTO
CAPITOLO 4: PROGRAMMA DI MANUTENZIONE, INCONVENIENTI
CAPITOLO 5: GLOSSARIO DEI TERMINI ED ACRONIMI USATI NEL MANUALE
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INDICE GENERALE
CAPITOLO 11. DESCRIZIONE DEL KIT RETROFIT BORA CNG …...8
1.1 Il Sistema Retrofit BORA CNG …………………………………….. ……81.2 Caratteristiche del Kit Retrofit BORA CNG ..…………………….. ……91.2.1 Fino ad Arrivare Ad BORA CNG .…………………………………. ……9
1.2.3 Prestazioni…………………………………………………………... ……101.2.4 Maggiore Rispetto per L’Ambiente……………………………….. ……10
1.3 AVVERTENZE…………………………………………………….. ……11
1.3.1 In Caso di Fermo Manutenzione o Riparazione…………………. ……111.3.2 Condizioni Ambientali di Funzionamento………………………... ……11
1.3.3 Dopo un Sinistro……………………………………………………. ……111.4 Strategie di Funzionamento del sistema Retrofit………………… ……12
1.5 Descrizione Generale dei Componenti……………………………. ……14
1.5.1 Riduttore META …………………………………………………... ……151.5.2 ECU GAS………………………………………………………........ ……15
1.5.3 Iniettori Gas Pan-Jet e IG1…….………………………………........ ……161.5.4 Sensore di Pressione e Temperatura Gas………………………...... ……17
15.4.1 Sensore Di Pressione Assoluta Del Collettore (MAP) …………...... ……171.5.5 Tubazione Pneumatica-Idraulica del Sistema e Raccordi………… ……17
1.5.6 Cablaggi Principali…………………………………………….......... ……181.5.7 Commutatore ………………………………………………………... ……18
1.5.8 Elettrovalvola CNG (Metano)………………………………………. ……191.5.8.1 Elettrovalvola Apus………………………………………………….. ……19
1.5.8.2 Elettrovalvola VM03 MY03………………………………………… ……19
1.5.8.3 Elettrovalvola VM A3/E…………………………………………….. ……191.5.9
1.5.9.1
Sensore di Pressione per il Livello Carburante…………………….
Sensore di Pressione Sensata per il Livello Carburante…………..
……20
……20 1.5.10 Filtro Gas………………… …………………………………………. ……20
1.5.11 Bombole e Accessori…………………………………………………. ……201.5.12 Standard di Sicurezza Elevati……………………………………… ……21
1.5.12.1 Contenitore di Aerazione……………………………………………. ……21
1.5.12.2 Valvola Bombola…………………….………………………………. ……21 1.5.12.3 Valvola Eccesso Flusso………………………………………………. ……22
1.5.12.4 Disco di Rottura…………..…………………………………………. ……221.5.12.5 Termofusibile………………………………………………………… ……22
CAPITOLO 22. ISTRUZIONE DI INSTALLAZIONE…………………. ...…23 2.1 Preparazione per L’installatore………………………………........ ...….23
2.2 Verifiche e Suggerimenti…………………………………………... ...….232.3 Attrezzature e Materiale di Consumo Necessari per
L’Installazione ……………………………………………………... …....23 2.4 INSTALLAZIONE PARTE MECCANICA……………………… ……24
2.4.1 Riduttore Meta …………………..………………………………… …....24
2.4.2 Tubazione di Collegamento………………………………………... …....262.4.3 Elettrovalvola CNG (Metano)……………………………………... …....27
2.4.4 Filtro Gas…………….……………………………………………... …....272.4.5 Iniettori……………………………………………………………… …....27
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2.4.5.1 Kit di assemblaggio Rail PAN-JET 4 cilindri (2+2)…………….... …....28
2.4.5.2 Kit Assemblaggio Rail PAN-JET (3x1)…………..……………… …....292.4.5.3 Kit Assemblaggio Rail PAN-JET (2+3)………..………………… …....30
2.4.5.4 Kit Assemblaggio Rail PAN-JET (3+3)…………………………... …....312.4.5.5 Kit Assemblaggio Rail PAN-JET (4+4)...………………….……... …....32
2.4.5.6 Kit optional assemblaggio Rail Iniettori Pan-Jet (1x4)………… …....332.4.6 Installazione ugelli di iniezione …………………………………… …....342.4.7 Prescrizione Relative al Fissaggio dei Serbatoi e Accessori…….. …....35
2.4.8 Contenitore di Aerazione………………………………………….. …....362.4.9 Innesto di Carica…………………………………………………... …....36
2.4.10 Lista Componenti Alternativi Del Sistema BORA CNG PartePosteriore ………………………………………………… …....37
2.4.10.1 Lista Serbatoi Dalmine ……………………………………………. …....372.4.10.2 Lista Serbatoi Kioshi………………………………………………. …....38
2.4.10.3 Descrizione componenti alternativi parte posteriore
omologazione……………………………………………………… …....39
2.5 COLLEGAMNETI ELETTRICI…………………………………. …....402.5.1 Ecu Gas……………………………………………………………... …....402.5.2 Cablaggi Principali……………………………………………........ …....412.5.3 Collegamenti delle Elettrovalvole…………………………………. …....51
2.5.4 Alimetazione e Masse Batteria…………………………………….. …....51
2.5.5 Fusibili e Relè………………………………………………………. …....512.5.6 Commutatore Onetouch…………………………………………… …....51
2.5.7 Presa Diagnosi…………………………………………………........ …....522.5.8 Sensore Livello……………………………………………………… …....52
2.5.9 Elettrovalvole……………………………………………………….. …....522.5.10 Cablaggio Stacca Iniettori…………………………………………. …....53
2.5.11 Collegamento Iniettori Gas………………………………………... …....552.5.12 Segnale Sonda Lambda……………………………………………. …....55
2.5.13 Positivo Sotto Chiave………………………………………………. …....55
2.5.14 Sensore di Pressione e Temperatura Gas………………………… …....552.5.15 Sensore Pressione Assoluta Map………………………………….. …....56
2.5.16 Collegamento Presa Diagnosi OBD……………………………….. …....562.5.17 Collegamenti Aggiuntivi………………………………………........ …....56
2.5.18 Installazione del Commutatore……………………………………. …....562.5.19 Marchio di Omologazione…………………………………………. …....57
2.5.20 Lista dei componenti alternativi del sistema Bora CNG parte
anteriore……………………………………………………………. ……57
CAPITOLO 33. PROCEDURA DI AVVIAMENTO….…………………. …...583.1 Avviamento e Commutazione …...………………………………... …....58
3.2 Stato Carburante Benzina…….…………………………………… …....583.3 Stato Carburante Gas……………………………………………… …....58
3.4 Commutazione Automatica Gas Benzina………………………… …....583.5 Diagnostica…………………………………………………………. …....58
3.6 Indicatore di livello……………………………………………....... …....593.7 Configurazione del Kit Retrofit BORA CNG………………….. …....59
3.8 Informazione da Fornire all’Untente dell’Impianto……………. …....59
CAPITOLO 4 PROGRAMMA DI MANUTENZIONE E
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INCONVENIENTI………………..….…………………. …...59 4.1 Manutenzione Dell’Impianto …..…………………………………. …....60
4.2 Richiesta Assistenza Tecnica Zavoli ……………………………… …....614.3 Inconvenienti…..…………………..……………………………….. …....62
CAPITOLO 55. GLOSSARIO DEI TERMINI ED ACRONIMI USATI
NEL MANUALE………………………………………… …...65
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Iniezi
ZAVO
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1.2. Caratteristiche del Kit Retrofit BORA CNG
L’impianto BORA CNG è realizzato mediante le più moderne tecniche di progettazione,uno studio accurato dei materiali che si utilizzano, fino ad avere una produzione con iltotale controllo della qualità sul prodotto, così permettendo l’installazione su veicoli di unimpianto a GAS di generazione avanzata. Pertanto l’impianto è progettato nel pienorispetto dei più recenti standard tecnici europei ed è omologato in base ai regolamentiUNECE R110 – UNECE R115-00. Grazie una moderna gestione elettronica della ECUGas, rende l’ impianto non intrusivo in quanto non modifica i sistemi originali dialimentazione aria e benzina al motore. Il sistema retrofit BORA CNG viene definito inbase ai suoi principi di funzionamento un impianto di tipo “Master/Slave”, in quanto la suacentraline elettronica la ECU Gas (slave) è in grado di commutare la strategia di controllodella ECU benzina (master) in quella GAS.
1.2.1 Fino ad Arrivare ad BORA CNG
Nel corso degli anni i sistemi di alimentazione gas, hanno subito notevoli cambiamenti,dettato da un fenomeno di rivoluzione dei sistemi di alimentazione motore che negli ultimidecenni ha determinato, per i motori benzina, la definitiva scomparsa dei vecchi sistemi dialimentazione a carburatore a vantaggio dei più moderni impianti ad iniezione elettronica,subito rivelatisi più affidabili , sicuri e meno inquinanti aspetto molto importante per l’interapopolazione.Negli impianti di vecchia generazione, comunemente detti "di tipo tradizionale", ildispositivo di dosaggio del combustibile è costituito da un miscelatore che provvede allaconsegna del gas in continuo, la cui quantità è determinata solo dalla depressioneesistente nel collettore di aspirazione del motore e dalla posizione di una vite di
regolazione o di un motorino passo-passo.Un sistema di tipo tradizionale a questo punto si rileva inadeguato ad equipaggiare levetture moderne dotate delle più sofisticate soluzioni elettroniche per il controllo dellacarburazione.Per tale motivo il ricorso all’iniezione elettronica anche per il gas si è resa indispensabile.I primi sistemi di questo tipo, in realtà non fornirono una reale soluzione al problemadisponendo di una logica sostanzialmente simile a quella di impianti tradizionale, in quantol’iniezione del carburante avveniva a flusso continuo (impianto di tipo “non master/slave”),molto diversa da quella sequenziale fasata con cui la centralina originale gestisce ilmotore.fino ad arrivare al Kit BORA CNG con gestione di alimentazione di tipo sequenziale
“Mater/slave”, che si traduce in:
- Affidabilità.- Prestazione.- Maggiore rispetto per l’ambiente.
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1.2.2 Affidabilità
Altro aspetto fondamentale che riguarda da sempre la conversione di vetture con impiantia gas.
Il rischio di indesiderate combustioni della miscela, infatti accompagna l'utilizzo delcombustibile gassoso per la sua naturale tendenza a diffondersi con estrema facilità ed ètanto maggiore quanto più esiste la possibilità che esso possa accumularsi nel collettoredi aspirazione del motore.Tale fenomeno spesso può provocare, in particolari condizioni di funzionamento,l'autoaccensione della carica con conseguenti danni al collettore.Tutto quanto sopra scritto è praticamente preistoria, in quanto con l’impianto iniezioneBORA CNG realizza, come detto, una iniezione di tipo sequenziale, la quantità di gasiniettata per ogni ciclo motore è solo quella strettamente necessaria alla singolaaccensione e viene immessa nel collettore mediante una sequenza di impulsi in perfettosincronismo con le fasi del motore. Ciò impedisce di fatto qualsiasi accumulo di gas anche
perché gli ugelli di iniezione sono installati immediatamente a monte delle valvole diaspirazione.
1.2.3 Prestazioni
Con l’utilizzo di impianti di vecchia generazione, ossia di tipo tradizionale era inevitabile uncalo di prestazioni. Inserendo a monte del collettore di aspirazione un dispositivo(Miscelatore) che riduce la sezione del passaggio dell’ aria, con conseguente perdita dicarico fluidodinamico traducendo il tutto in un più o meno sensibile calo delle prestazionidel motore sia con l’alimentazione a benzina che a Metano durante il normale
funzionamento.Il kit retrofit BORA CNG prodotto dalla ZAVOLI non altera in alcun modo il circuito dialimentazione originale del motore e quindi le sue prestazioni a benzina. Per lo stessomotivo, le prestazioni con l’alimentazione a gas sono notevolmente superiori rispetto aquelle che si attenevano con sistemi di tipo tradizionale. Alla luce di quanto scritto si può pertanto ritenere un kit retrofit di tipo “non intrusivo”rispetto all’impianto originale di alimentazione del motore.Un impianto con funzionamento “master/slave”, conferisce al motore caratteristiche dielasticità e rapidità di risposta che riducono drasticamente i classici ritardi in accelerazionetipici degli impianti a gas di vecchia generazione.
1.2.4 Maggiore Rispetto per L’Ambiente
La Zavoli srl è stata sempre molto attenta e rispettosa nei confronti delle normativeantinquinamento.Le direttive antinquinamento Europee stabiliscono dei limiti sempre più restrittivi, persostanze tossiche alla scarico. Attualmente in vigore vi è la (EURO 5) a tale direttivadevono essere conformi tutti i veicoli di nuova immatricolazione nei territori dei paesimembri, anche se alimentati con combustibili ecologici alternativi quale GPL e METANO.Questi combustibili essendo molto meno inquinanti della Benzina in quanto contengonoun quantitativo inferiore di sostanze dannose.Inoltre alle benzine vengono aggiunti degli additivi tossici per aumentare il numero di
ottani, cosa che nei suddetti combustibili ecologici alternativi non vi sono. Perciò un
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autoveicolo convertito a gas ha sempre un minore impatto ambientale quando utilizzaquesto combustibile.Il preciso controllo del dosaggio del gas, realizzato dal kit retrofit BORA CNG, consenteuna alimentazione con una miscela stechiometrica, avere il giusto titolo di miscela chealimenta il motore, in ogni situazione, è fondamentale per ottenere la maggior riduzione
possibile degli inquinanti allo scarico, per garantire un funzionamento del catalizzatore incondizioni ottimali, tali da avere il massimo abbattimento degli inquinanti regolamentati(CO, HC, NOx).
1.3. AVVERTENZE
1.3.1 In Caso di Fermo Manutenzione o Riparazione
In caso di fermo carrozzeria per riverniciatura in forno è necessario preventivamenterimuovere le bombole di Metano.
In caso di riparazioni di parti meccaniche, elettriche, della carrozzeria dell’autoveicolo è adiscrezione del personale operante valutare la rimozione o lo spostamento di partidell’impianto a gas.Attenzione, per motivi di sicurezza, lo spostamento o la rimozione di parti odell’intero impianto a gas, devono essere eseguiti solo da un installatoreautorizzato Zavoli.
1.3.2 Condizioni Ambientali di Funzionamento
L’impianto è progettato per funzionare con temperature ambientali comprese tra –30 °C e+60 °C.
1.3.3 Dopo un Sinistro
Occorre sempre fare una verifica dell’impianto da parte di un installatore autorizzatoZAVOLI.
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1.4. Strategie di Funzionamento del Sistema Retrofit
Il sistema BORA è un sistema che si pone “in serie” al sistema benzina, ossia fa sì che,anche durante il funzionamento a gas, sia ancora la centralina benzina che determina laquantità di carburante da inviare al motore. Si può anche dire che BORA è un “sistemapassivo” o “slave”, o che BORA fa da “interprete” tra il sistema benzina e la gestione delcarburante gassoso. Il funzionamento del sistema BORA è basato sul fatto che la centralina ècollegata al morsetto o ai morsetti della centralina benzina che pilotano gli iniettori (fig. 1). Intal modo essa riconosce il tempo di iniezione benzina (Ti). (Durante il funzionamento a gas, ilsegnale iniettori sarà riconosciuto grazie alla presenza dell’emulazione iniettori integrata nelsistema stesso). Grazie al Ti e al segnale giri motore, la centralina calcola la portata dibenzina che la centralina originaria intende fornire al motore, la converte in portata di gas e larealizza pilotando opportunamente gli iniettori gas. Questa scelta è di grande importanza,
perché il fatto di consentire alla centralina benzina di essere costantemente in funzione e dipilotare essa stessa il dosaggio del gas, permette di realizzare in modo chiaro e trasparentefunzioni quali il controllo stechiometrico, l’arricchimento in pieno carico e il taglio in rilascio(cut-off) secondo i criteri previsti dalla casa costruttrice, la limitazione del regime massimo dirotazione, la gestione coerente di spurgo vapori benzina, il corretto colloquio con l’impianto diclimatizzazione, ecc. Tutto ciò senza che possano manifestarsi codici di errore fasulli.
Fig.1.4-1
Schema funzionamento tipo Master/Slave
Caratteristica
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Quanto all’impianto benzina, tutto resta invariato, per cui l’eventuale apparizione di unmessaggio di errore,durante il funzionamento a benzina o a gas sarà da ritenersi vero ecredibile. Inoltre se la vettura presenta dei problemi nel funzionamento a benzina essi
vengono riportati anche a gas. Tutto ciò si rende assolutamente necessario quando si vuolesottostare anche nel funzionamento a gas alle sempre più restrittive norme anti-inquinamentoOBD. Gli iniettori gas a bassa impedenza vengono pilotati nella modalità peak & hold (picco emantenimento), tenendo conto dei parametri fisici del gas (temperatura e pressione assoluta)letti dalla centralina.E’ importante sottolineare come il Ti è un parametro preciso e prezioso, perché frutto disofisticate elaborazioni di calcolo attuate dalla centralina benzina sulla base di unasensoristica completa e specifica. Dato che le condizioni di temperatura e di pressione delgas possono variare in funzione delle condizioni di uso del veicolo, il sistema dispone disensori di temperatura e di adeguati sensori di pressione assoluta situati sull’alimentazionegassosa degli iniettori e sul collettore di aspirazione. La centralina può così adeguare in
tempo reale i propri calcoli e, soprattutto, può operare correttamente anche in presenza diforti derive di detti parametri.I riduttori utilizzati nelle varie configurazioni tendono a mantenere un differenziale di pressionepraticamente costante tra la pressione di uscita del gas e il collettore di aspirazione,esattamente come accade in molti impianti benzina. Ciò contribuisce ad ottimizzare ilfunzionamento del sistema, ma non è un fatto indispensabile, in quanto l’elettronica dicontrollo agisce in modo molto più rapido di quanto non avvenga in termini di regimazionedelle pressioni. Ad esempio, a seguito di una brusca accelerata, la pressione nel riduttoresale impiegando una frazione di secondo. In questo lasso di tempo, la centralina compienumerosi cicli di calcolo e provvede ovviamente a compensare ogniritardo di natura meccanica. Come si può immaginare, la centralina, oltre al programmagenerale di funzionamento del sistema, deve contenere i dati specifici del modello di auto sucui viene installata (si tratta di un insieme piuttosto complesso di cartografie e di altriparametri di taratura - mappatura). Il personal computer serve anche quale strumento didiagnosi per verificare il buon funzionamento del sistema o per individuare eventualianomalie.
Evitare che il serbatoio benzina si svuoti completamente. Sia per laversione a G.P.L. che per la versione a Metano è necessariomantenere sempre una quantità di benzina pari a 1/4 o 1/2 del
serbatoio e rinnovarla periodicamente.Si sottolinea quindi l'importanza di avere sempre della benzina nelserbatoio anche perché è necessario far funzionare la vettura abenzina con una certa regolarità, al fine di mantenere in perfettaefficienza tutto l'impianto di alimentazione originale.
Nel caso che la vettura sia impossibilitata ad avviarsi a benzina (es. problemi allapompa benzina ecc.), è possibile avviarla direttamente a GAS, per fare questo(vediparagr. “funzionamento del commutatore”).
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Iniezi
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in corrispondenti tempi di iniezione gas, in modo preciso e veloce, adattandosiautomaticamente alle variazioni pressione e temperatura del gas stesso.Predisposta con un efficace e funzionale sistema di diagnosi su ogni sensore ed attuatore delsistema, è adatta per soddisfare le norme OBD.La centralina è contenuta in una robusta scocca di alluminio e plastica completamente
stagna, in grado di sopportare temperature molto elevate e di proteggere l’elettronica che sitrova al suo interno, sia dagli agenti atmosferici esterni, sia dalle sollecitazioni meccaniche acui è sottoposta, sia dalle radiazioni elettromagnetiche irradiate dai componenti elettrici delmotore o da altre sorgenti (trasmettitori, ripetitori, cellulari, ecc.).Da segnalare che la centralina è stata progettata per resistere a cortocircuiti prolungati, siaverso massa sia verso il positivo della batteria, su ciascuno dei propri fili di ingresso/uscita(tranne naturalmente le alimentazioni e le masse).Ciò consente di non rovinare la centralina anche quando ci si trova in presenza dei piùcomuni errori di cablaggio (inversione della polarità, collegamento errato di uno o più fili, ecc.)La connessione al cablaggio avviene attraverso un unico connettore che contiene tutti isegnali necessari per le varie funzioni svolte, limitatamente al pilotaggio di 4 iniettori al
massimo. La centralina integra al suo interno le seguenti funzioni, prima ottenute tramitel’installazione di diversi componenti esterni:• funzione “modular ” per l’interruzione ed emulazione iniettori,• la centralina contiene i principali adattatori per sonde lambda “in corrente” e“alimentate”, da montare esternamente negli altri impianti.
1.5.3 Iniettori Gas
Al Kit retrofit BORA CNG si possono abbinare due tipi di iniettori.Il primo tipo è il PAN-JET figura 1.5.3-1, mentre il secondo tipo sono il flauto reil iniettoriIG1 figura 1.5.3-2.Gli iniettori adempiono al compito di dosare il gas proveniente dal riduttore per i singolicilindri opportunamente pilotati dalla ECU gas. Il funzionamento è del tipoelettromagnetico, costituito da una o più bobine che pilotano un otturatore atto all’ aperturae chiusura del flusso.L’iniettore è collegato in ingresso tramite un raccordo al tubo proveniente dal riduttore edin uscita tramite un ugello calibrato o getti a secondo del tipo di iniettore usato, al tuboconnesso al collettore di aspirazione, in prossimità della valvola di aspirazione. La sezionedell’ugello di uscita agli iniettori è scelta opportunamente in funzione della classe dipotenza specifica del motore.Gli iniettori devono essere installati il più vicino possibile dal ramo del collettore di
aspirazione , con tubi in gomma di lunghezza tra loro uguale e la distanza di collegamentoche intercorre tra gli iniettori e il punto di fissaggio dello ugello iniezione deve essere il piùridotto possibile.
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1.5.6 Cablaggi Principali
Le istruzioni che seguono sono di validità generale e risultano indispensabili per una buonacomprensione del sistema.
Le centraline si collegano con il resto dell’impianto elettrico del sistema BORA CNG(alimentazioni, masse, segnali, sensori, attuatori, ecc.) attraverso un connettore che contienetutti i segnali necessari per le varie funzioni.La maggioranza dei fili dei cablaggi sono terminati su connettori precablati, per cui diventamolto semplice connettere gli elementi del sistema alla centralina, inoltre i conduttori sonodivisi in più guaine in modo da semplificare al massimo l’installazione ed il riconoscimentodei vari fili.Tutti i collegamenti relativi ai fili non terminati su connettore devono essere effettuati tramitesaldature a stagno ben fatte e adeguatamente isolate. Evitare nel modo più assoluto dieffettuare collegamenti attorcigliando semplicemente i fili o usando altri sistemi di scarsaaffidabilità.
1.5.7 Commutatore
Si tratta di un commutatore a pulsante con avvisatore acustico(Buzzer) separato, con indicatore di livello formato da 4 ledverdi per l’indicazione del livello gas e dieventuali segnali di errore e da un led bicolore (verde-rosso) perindicare il funzionamento a gas o a benzina. A differenza dei commutatori fino ad ora forniti, il commutatore
One-Touch è ad una posizione. La variazione di carburanteviene riconosciuta ogni qualvolta venga premuto il pulsante.La centralina riconosce e memorizza lo stato carburante (gas obenzina) nell’istante in cui viene spenta la vettura in modo tale
da riproporre lo stesso stato al la successiva accensione. Quindi se allo spegnimento lavettura si trova nello stato gas, all’accensione si avrà lo stato gas memorizzato (idem per lostato a benzina).
1.5.6-1
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1.5.8 Elettrovalvola CNG (Metano)
L'elettrovalvola CNG intercetta il metano,proveniente dal serbatoio e diretto al riduttorecompatta e di minimo ingombro. È installata direttamente riduttore o a monte dello stesso.
Si tratta di un dispositivo di tipo normalmente chiuso che impedisce il passaggio del CNGquando non alimentato elettricamente.
1.5.8.1-1 1.5.8.2-1 1.5.8.3-1
1.5.8.1 Elettrovalvola Apus
L'elettrovalvola di intercettazione del Metano proveniente dalla bombola e diretto al riduttore,è compatta e di minimo ingombro, figura 1.5.8.1-1. È installata immediatamente a monte delriduttore, nel rispetto della normativa UNECE R110. L’elettrovalvola è costituita da una
elettrocalamita che azionando un otturatore apre la valvola, permettendo il passaggio del gas.Si tratta quindi di un dispositivo di tipo normalmente chiuso che impedisce il passaggio delgas quando non alimentato elettricamente.
1.5.8.2 Elettrovalvola VM03 My09
L'elettrovalvola di intercettazione del Metano (figura 1.5.8.2-1) è di tipo Water Proof (conconnettori stagni). La valvola, da installare normalmente all’interno del vano motore lungo letubazioni che collegano la/e bombola/e metano al riduttore. Si tratta quindi di un dispositivo ditipo normalmente chiuso che impedisce il passaggio del gas quando non alimentatoelettricamente.
1.5.8.3 Elettrovalvola VM A3/E
L'elettrovalvola di intercettazione del Metano “VM A3/E” (figura 1.5.8.3-1) è di tipo WaterProof (con connettori stagni) ed è un’evoluzione dell’ormai collaudata elettrovalvola metanoVMA3.La valvola, da installare normalmente all’interno del vano motore lungo le tubazioni checollegano la/e bombola/e metano al riduttore, se abbinata all’innesto di carica della serie IM,permette il rifornimento di carburante, consentendo al tempo stesso il libero transito del flussodi alimentazione.
L’utilizzo di questo tipo di elettrovalvola di carica, nel contesto dei sistemi BORA Metano,assume notevole importanza in quanto l'elettrovalvola viene comandata e gestita dal sistemaelettronico di controllo. Essa si apre al momento dell'avviamento e si chiude in caso di arresto
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1.5.11 Bombole e Accessori
Le bombole metano costituiscono l'elemento aggiuntivo di maggiori dimensioni e vengonogeneralmente ubicate nel vano portabagagli, ed in casi specifici sotto la carrozzeria, sottoil piano di carica, sopra il tetto. Naturalmente le bombole devono essere conformi alle
prescrizioni del Regolamento UNECE R110, o alle normative vigenti nei paesi in cuivengono commercializzati. In base alle esigenze ed agli spazi possono essere installatesul veicolo una o più bombole. Si può tranquillamente ritenere che le bombolecostituiscano uno degli elementi più sovradimensionati, in termini di sicurezza, di tutta lavettura.
1.5.12 Standard di Sicurezza Elevati
Gli impianti a gas oggi offrono un livello di sicurezza molto alto, pari al corrispondenteimpianto di alimentazione benzina, sia durante il normale uso che in caso di sinistro. Pergarantire livelli di sicurezza alti, stabiliti dai regolamenti di omologazione europei enazionali. Esistono molte normative che regolamentano questa attività, alcune concompetenza solo per lo Stato in cui sono state emanate, altre invece che sono piùlargamente applicate. Tra le norme più diffuse a livello mondiale sicuramente troviamo ilRegolamento UNECE R110 parte I che stabilisce le regole per l’omologazione deicomponenti Metano, mentre nella parte II sono stabilite le regole riguardanti l’installazionedi tali componenti. Le Norme ISO 15500 stabiliscono le caratteristiche di prova per icomponenti, queste normative sono applicate in alcuni stati dove il regolamento R110 nonviene accettato. Le norme ISO 15501 e ISO 15502 riguardano invece l’installazione e leprove da effettuare sugli impianti metano installati sui veicoli. L’Italia ha adottato la serie diemendamenti del Regolamento Europeo N. 110, nei quali vengono definite le prescrizioni
relative all’omologazione dei dispositivi di alimentazione destinati ai veicoli trasformati ametano. Vengono di seguito descritte le funzioni e le caratteristiche principali dei seguenticomponenti.
1.5.12.1 Contenitore di Aerazione
È un contenitore che viene usato qualora il serbatoio sia installato all’internodell’abitacolo, svolge la funzione di convogliatore di eventuali scarichi di Metanouscente. Il Contenitore di Aerazione deve essere in comunicazione diretta conl’atmosfera esterna al veicolo, attraverso tubi flessibili e bocchette di aerazione.
1.5.12.2 Valvola BombolaLa valvola bombola “421ALFA”, è un dispositivoprogettato nell'ottica di abbinare le funzionalità classichedella valvola bombola alle funzioni di sicurezza che, alivello internazionale, regolamentano tali dispositivi.Sulla base dell'esperienza nella costruzione della valvolabombola per il mercato nazionale ed estero, la valvolabombola “421ALFA” è stata quindi realizzata secondodiverse piccole varianti, a seconda delle richiestenormative vigenti nei vari mercati.In particolare, restano invariate in ogni modello lefunzioni di:- Carica della bombola,1.5.12.2
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- Alimentazione dalla bombola,- Isolamento, tramite rubinetto manuale, della bombola,- Aerazione per camera stagna.Possono essere aggiunti al modello base, i seguenti dispositivi di sicurezza:- Valvola di eccesso flusso,
- Dispositivo di sicurezza alla sovrapressione con disco di rottura,- Dispositivo di sicurezza con fusibile termico.La valvola bombola “421ALFA” è costituita da un corpo principale riportante l'attacco filettato,per il collegamento alla bombola, e i due attacchi filettati per il collegamento ai tubi altapressione. Tali attacchi sono normalmente utilizzati, l'uno per il collegamento al punto dicarica e all'alimentazione del motore, l'altro per il collegamento ad altre bombole. Il raccordosull’ultima valvola viene utilizzato per il collegamento al tubo acciaio con innesti passaparete.Con innesti non passaparete (applicati sulla valvola metano “VM A3”), sul raccordo nonutilizzato dell’ultima valvola viene applicato un tappo cieco.
1.5.12..3 Valvola Eccesso Flusso
È una valvola meccanica che in caso di sinistro se si provoca una rottura sulla tubazione inuscita del gas dalla bombola, la valvola si attiva automaticamente, in modo da ridurre alminimo la fuoriuscita di metano dalla bombola.
1.5.12.4 Disco di Rottura
Il disco di rottura è un dispositivo di sicurezza contro le sovrappressioni. Il dispositivo ha loscopo di intervenire quando la pressione all'interno della bombola supera un valore ditaratura, scaricando completamente il contenuto della bombola.
1.5.12.5 Termofusibile
Dispositivo che si attiva nel caso in cui l’auto sia coinvolta in un innalzamento dellatemperatura (ad esempio inizio di un incendio), facendo si che venga fatto fuoriuscire il gaspresente nella bombola, limitando così il rischio di esplosione del serbatoio. Quindi è undispositivo tipo irreversibile (“one-shoot”).
I dispositivi sopra citati, possono essere presenti singolarmente o abbinatitra loro, a seconda delle normative vigenti nello stato in cui vengono
commercializzati.
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2. ISTRUZIONE DI INSTALLAZIONE
Le istruzioni di installazione riportate nel presente capitolo, sono di carattere generale. Perle istruzioni specifiche su ogni singolo autoveicolo occorre consultare le schede di
installazione specifica contenuta nella parte II del manuale.
2.1 Preparazione per L’installazione
Prima di intraprendere l’attività di installazione di KIT RETROFIT BORA CNG, il personaletecnico delle officine di installazione deve effettuare un corso di formazione, tenuto oautorizzato esclusivamente dalla ZAVOLI srl.
2.2 Verifica e Suggerimenti
Prima di procedere all'installazione dell'impianto, occorre consultare le schede diinstallazione specifica contenuta nella parte II del manuale, è buona norma controllare ilfunzionamento dell’autovettura a benzina. In particolare occorre verificare con cura lostato di:
Efficienza filtro dell'aria. Impianto di accensione (cavi, candele, bobine). Efficienza sonda lambda. Efficienza catalizzatore. L’assenza di malfunzionamenti relativi alle emissioni, del motore a benzina,
diagnosticabili con strumenti di diagnosi.Eseguire le modifiche e gli aggiustamenti necessari e procedere alla sostituzione deicomponenti qualora lo si ritenga opportuno.
2.3 Attrezzature e Materiali di Consumo Necessari per L’Installazione
Analizzatore gas di scarico Ponte sollevatore Morsa da banco Tagliatubi per tubo rame Tagliatubi per tubo gomma Serie di chiavi utensili assortite Maschi M6x1 Giramaschio Punte elicoidali di varie misure (da Ø 1.5 a Ø 12 mm) Trapano a colonna Trapano portatile Frese a tazza da Ø 75mm, Ø 32mm Multimetro Personal computer Software di configurazione/gestione del kit retrofit BORA completo di relativo
dispositivo d’interfaccia di comunicazione Strumenti di diagnosi per autoveicoli
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Saldatore a stagno Grasso Guaina termorestringente Nastro isolante Sigillante frena filetti Lega per brasatura dolce Liquido rilevatore di fughe Prodotti anticorrosione
2.4 INSTALLAZIONE PARTE MECCANICA
In questo manuale viene descritta l’installazione dei componenti del kit Retrofit Alisei-Mir,secondo le conformità prescritte e riportate nei Regolamenti e normative vigenti nellostato in cui vengono commercializzati e del Regolamento UNECE R115-00.L’installazione di tutti i componenti del kit retrofit devono garantire la migliore protezione
possibile contro eventuali danni causati da movimenti relativi di organi mobili del veicolo,da collisioni con il carico durante la marcia oppure durante le operazioni di carico e scaricodel veicolo, da urti con pietrisco, ecc.Dopo aver praticato i fori (ad esempio per il fissaggio del riduttore o per far passare uncavo) è sempre opportuno trattare la superficie metallica con un prodotto anticorrosione.Fissare tutte le tubazioni flessibili utilizzando le fascette in dotazione, assicurandosi chenon vi siano contatti o sfregamenti con altre parti meccaniche.Nessun componente del kit deve essere posizionato a meno di 100 mm dai tubi di scaricodel motore o altre fonti di calore. Le bombole montate sotto il pianale deveno avere unadistanza minima dal piano stradale di 200 mm (con il veicolo in ordine di marcia) e deve inogni caso essere protetto con una lamiera nella zona anteriore e laterale.
2.4.1 Riduttore META
I seguenti criteri generali d’installazione sono da ritenersi validi sia per la versione GPL siaper quella metano.Il riduttore META dev’essere fissato alla carrozzeria in modo solido e tale che non siasoggetto a vibrazioni durante il funzionamento. Con motore sotto sforzo il riduttore nondeve urtare nessun altro dispositivo.Si consiglia di contenere la lunghezza del tubo che collega il riduttore agli iniettori (MAX700 mm) e di montare il riduttore in modo che sia facilmente accessibile nel caso sirendano necessari interventi di riparazione.Il collegamento con la tubazione proveniente dalla bombola, avviene mediante un tubo inacciao, figura 2.4.1 -1.
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È consigliabile, che tutte le operazioni di foratura, maschiatura,avvitamento del raccordo e pulizia del collettore, avvengano a collettoredo aspirazione smontato. In caso di impossibilità di smontaggio delcollettore di aspirazione occorre adottare tutti i provvedimenti possibili
per minimizzare il rischio di danni al motore (es. ungere di grasso gli utensili primadella lavorazione, evacuare frequentemente i trucioli durante la lavorazione).
2.4.2 Tubazione di Collegamento
I tubi devono essere giunti con i raccordi forniti nel kit. Non sono ammesse giunzioni ditubi saldate, brasate o graffettate. Nell’abitacolo o vano bagagli, i tubi (rigidi o flessibili)non debbono essere più lunghi del minimo indispensabile, le tubazioni devono seguire ilpercorso più breve tra quelli possibili.Le connessioni tra tubi devono essere racchiuse dal contenitore di aerazione o unaequivalente protezione che convogli eventuali fughe di gas nell’atmosfera all’esterno del
veicolo e non possono essere posizionate nell’abitacolo o vano bagagli.Qualora si pratichino dei fori nella lamiera per il passaggio dei tubi flessibili o rigidi, ènecessario applicare del materiale protettivo in corrispondenza dei lembi del foro.Per una corretta installazione dei tubi di collegamento bisogna fare molta attenzione adimpedire che essi abbiano contatti contro spigoli vivi, oggetti contundenti ed organi mobili(es. le cinghie di trasmissione, ammortizzatori, collettore di scarico,ecc.) della carrozzeriao del motore, e quindi che possano, produrre sfregamenti continui fino a l’usura deglistessi. Altra norma per una corretta installazione, i tubi non devono essere troppo intensione, né presentare pieghe che ne riducano la sezione. Al termine dell’installazionedel kit, tutte le giunzioni del circuito del gas devono essere verificate con del liquidorivelatore di fughe, durante il normale funzionamento a gas del autoveicolo. Il kit retrofitpresenta tubi in gomma e tubi in rame o acciaio.I tubi di rame o acciaio forniti nel Kit, debbono essere tagliati a misura dall’installatore,mediante l’apposita tagliatubi, una volta tagliato il tubo, effettuare la “sbavatura” del forointerno per evitare che ci siano delle occlusioni dovute ai residui del taglio.Le connessioni col tubo rame o acciaio avvengono mediante raccordi con vite dipressione ed ogiva a doppio cono in acciaio. Durante di montaggio avviare a mano la vitedi pressione per almeno un giro, così da poter evitare che in durante l’operazione diserraggio si possa recare danno alla filettatura. Serrare quanto basta per garantire latenuta. I tubi di gamma forniti nel Kit, debbono essere tagliati a misura dall’installatore,mediante l’apposita tagliatubi. Dopo averli tagliati a misura, occorre eliminare gli eventuali
residui del taglio che potrebbero compromettere il funzionamento dei componenticollegati. È opportuno pertanto ripulire l’interno del tubo con un getto di aria compressaprima del montaggio definitivo. Il collegamento dei tubi sui relativi raccordi deve essererealizzato utilizzando le fascette in dotazione.
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2.4.3 Elettrovalvola CNG (Metano)
L'elettrovalvola di intercettazione del gas proveniente dal serbatoio e diretta al riduttoreè compatta e di minimo ingombro. È installata immediatamente a monte del riduttore inbase figura 1.5.8-1,1.5.8-2,1.5.8.3, la connessione al riduttore avviene tramite giunzione
del tubo di rame o acciaio da diametro 6.
2.4.4 Filtro Gas
I filtri usati, deve essere montato tra il riduttore e gli iniettori, in modo da rendere agevolela sostituzione. Attenzione a collegare il tubo proveniente dal riduttore con il raccordo diingresso del filtro e il tubo diretto agli iniettori con il raccordo di uscita del filtro. Il flusso delgas attraverso il filtro deve seguire il verso delle frecce riportate sull’etichetta, incollata sulcorpo filtro. La tubazione che collega il riduttore al filtro è costituita da gomma telata edeve essere collegata sui raccordi con le fascette metalliche in dotazione.
2.4.5 Iniettori
Gli iniettori devono essere installati in modo stabile e il più possibile in prossimità delcollettore di aspirazione, in quanto è molto importante che la lunghezza dei tubi dicollegamento dagli iniettori al collettore di aspirazione siano di una lunghezza massima di150 mm. Gli iniettori e il relativo “Getto calibrato“ sono scelti principalmente in funzionedella potenza specifica del motore (potenza per cilindro in kw/cilindro). Si raccomanda diconsultare, per l’appropriata scelta dell’ugello, la scheda d’installazione specifica di ogniautoveicolo. Gli iniettori PAN-JET sono di tipo modulare, quindi a seconda del tipo dimotore vengono assemblati.
Gli iniettori devono essere installati in modo stabile e il più possibile in prossimità delcollettore di aspirazione, in quanto è molto importante che la lunghezza dei tubi dicollegamento dagli iniettori al collettore di aspirazione siano di una lunghezza massima di150 mm. Gli iniettori e il relativo “Getto calibrato“ sono scelti principalmente in funzionedella potenza specifica del motore (potenza per cilindro in kw/cilindro).
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2.4.
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LI S.r.l.
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CNG – M
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ll’imboccaspanarli.
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2.4.7 Prescrizione Relative al Fissaggio dei Serbatoi e Accessori
Il serbatoio deve essere installato sull’autoveicolo nel rispetto dei requisiti d’installazioneriportati secondo le conformità prescritte nei Regolamenti e normative vigenti nello statoin cui vengono commercializzati e del Regolamento UNECE R115-00.
Principali requisiti:1. L’installazione del serbatoio deve essere conforme alle prescrizioni riportate nellascheda di installazione specifica dell’autoveicolo.2. Il serbatoio deve essere installato in modo permanente sul veicolo e mai nel compartomotore.Tra il serbatoio del carburante e le fasce di fissaggio dovrà essere interposto un materialedi protezione quale feltro, pelle o plastica.
1. Nel caso in cui i serbatoi vengano installati, al disotto del pianale del veicolo,devono restare ad almeno 200 millimetri dalla superficie stradale, con il veicolo inordine di marcia. Il regolamento prevede di poter scendere al di sotto di questa
quota a condizione di installare una vera e propria struttura di protezione,appositamente studiata per la singola applicazione.
2. Il serbatoio deve essere ancorato alla scocca dell’autoveicolo mediante appositastruttura di fissaggio. Si devono rispettare le seguenti condizioni di montaggio.
o I serbatoi devono essere vincolati con almeno due fasce alla struttura difissaggio;
o le fasce devono garantire che i serbatoi non scivolino, ruotino o venganospostati dalla propria sede;
o la struttura di fissaggio deve prevedere almeno 4 bulloni;o se gli attacchi della struttura di ancoraggio alla scocca dell’autoveicolo, si
trovano in corrispondenza di lamiere a singolo spessore, è necessarioutilizzare una rondella di rinforzo di dimensioni opportune.
Le dimensioni delle fasce, dei bulloni e delle rondelle di rinforzo devono essere scelte inbase a quanto specificato nella tabella successiva. Tale tabella è valida se le fasce e lerondelle di rinforzo sono in acciaio EN 10025-S235 e i bulloni in acciaio classe 8.8.
Capacità serbatoio(litri)
Dimensioni minimedelle rondelle odelle piastrine
(mm)
Dimensioni minimedelle fasce (mm)
Dimensioni minimedei bulloni (mm)
Fino 85 Ø 30 × 1,5Ø 25 × 2,5
20 x 330 x 1,5
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85 – 100 Ø 30 × 1,5Ø 25 × 2,5
30 x 320 x 3 *
108 *
100-150 Ø 50 × 2Ø 30 × 3
50 x 650 x 3 **
1210 **
Oltre 150 Dovranno rispettare i requisiti del Regolamento Nr.67, serie diemendamenti 01, nei serbatoi per GPL e il Regolamento Nr.110 nei serbatoi CNG
* In questo caso il serbatoio verrà fissato con almeno tre fasce
** In questo caso il serbatoio verrà fissato con almeno quattro fasce
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1. Se i serbatoi vengono installati dietro ad un sedile, occorre rispettare una distanzaminima totale 100 mm in direzione longitudinale del veicolo. Detta distanza puòessere ripartita tra il serbatoio e il pannello posteriore e tra il sedile e il serbatoio.
2. Nel caso di serbatoi cilindrici installati “longitudinalmente” rispetto all’assedell’autoveicolo, occorre che la struttura di fissaggio abbia una “traversa” posizionata
anteriormente al serbatoio dal lato della direzione di marcia. Per serbatoio installato“longitudinalmente” rispetto all’asse del veicolo, si intende che il suo asse longitudinalepossa formare con l’asse longitudinale dell’autoveicolo un angolo compreso tra 0° e30°.
La “traversa” suddetta deve soddisfare i seguenti tre requisiti:o Deve avere almeno lo stesso spessore del resto della struttura di fissaggio.o Deve essere fissato il più vicino possibile al fondo del serbatoio.o Deve essere alta almeno 30 mm e la superficie superiore deve sporgere almeno
30 mm rispetto alla parte più bassa del mantello del serbatoio.
2.4.8 Contenitore di Aerazione
Il contenitore di aerazione deve essere in comunicazione con l'ambiente esterno tramiteuna o più aperture che devono assicurare un'area libera è realizzabile praticando due foriche mettano in contatto il portabagagli con l’esterno, inserendovi gli appositi sfiati e tubisfiato. Il foro passante presente sui corpi delle valvole garantisce l’aerazione su tutte levalvole. Il diametro interno minimo dello sfiato a 30 mm. Gli sfiati ed i tubi sfiato sononormalmente utilizzati per il passaggio delle tubazioni ad alta pressione in rame o acciaio.Qualora l’installazione all’interno del vano portabagagli crei eventuali spazi chiusi, èprevista la creazione di due ulteriori prese d’aria dall’esterno, di diametro interno noninferiore a 25 mm. Le due prese d’aria devono essere ubicate nella parte laterale più altapossibile del suddetto vano. Allo scopo di evitare che il bagagliaio possa ostruire le dueprese d’aria, le stesse devono essere protette da una struttura che permetta comunque lacircolazione dell’aria. Prima di realizzare fori o aperture nella carrozzeria vettura,assicurarsi di non danneggiare tubazioni, fasci cavi, serbatoi od altri parti non strutturalidella vettura. Prima di effettuare la carica completa dei serbatoi verificare l’eventualepresenza di fughe con acqua saponata e circa 20 bar all’interno delle bombole.
2.4.9 Innesto di Carica
Tutti gli impianti metano necessitano di un innesto di carica per effettuare il rifornimentodelle bombole metano. Esistono differenti innesti di carica a seconda del paese in cui si
effettua il rifornimento, ma le caratteristiche di lavoro e sicurezza sono mantenute su tutti imodelli.
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2.4.10 Lista Dei Componenti Alternativi Del Sistema BORA CNG Parte Posteriore
2.4.10.1 Lista serbatoi Dalmine
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2.4.10.2 Lista serbatoi Kioshi
Diametro(mm)
Lunghezza(mm)
Volume(litro)
Capacità(m³)
Benzina(litri)
232 640 21 5,3 5,9
232 830 28 7,0 7,3244 810 30 7,5 8,5244 890 33 8,3 9,3244 1270 50 12,5 14,1244 1530 60 15,0 17,0273 670 30 7,5 8,5273 810 38 9,5 10,7273 860 40 10,0 11,3273 950 45 11,3 12,7273 1020 49 12,3 13,8280 830 40 10,0 11,3
280 990 49 12,3 13,8280 1080 54 13,5 15,3280 1190 60 15,0 17,0280 1370 70 17,5 19,8280 1550 80 20,0 22,6323 790 50 12,5 14,1323 870 56 14,0 15,8323 890 58 14,5 16,4323 970 64 16,0 18,1323 1190 80 20,0 22,6323 1320 90 22,5 25,4
323 1450 100 25,0 28,3323 1730 120 30,0 33,9340 830 58 14,5 16,4340 850 60 15,0 17,0340 900 64 16,0 18,1340 960 69 17,3 19,5340 1020 74 18,5 20,9340 1100 80 20,0 22,6340 1210 90 22,5 25,4340 1330 100 25,0 28,3340 1580 120 30,0 33,9
340 1700 130 32,5 36,7340 1820 140 35,0 39,6355 840 64 16,0 18,1355 900 70 17,5 19,8355 960 75 18,8 21,2355 1020 80 20,0 22,6355 1460 120 30,0 33,9355 1680 140 35,0 39,6
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2.4.10.3 Descrizione componenti alternativi parte posteriore omologazione
Bombole metano MARCA OMOLOGAZIONEDALMINE E6-110R00 0018
KIOSHI E7-110R00 6674-01KIOSHI E7-110R00 6674-02KIOSHI E7-110R00 6674-10KIOSHI E7-110R00 9122-03KIOSHI E7-110R00 9122-04KIOSHI E7-110R00 9122-05KIOSHI E7-110R00 9122-06FABER E6-110R00 0002FABER E6-110R00 0005FABER E6-110R00 0013
FABER E6-110R00 0018FABER E6-110R00 0034FABER E6-110R00 0042DALMINE E6-110R00 0050WORTHINGTON E1-110R00 0111
VALVOLA BOMBOLA TIPO OMOLOGAZIONEBRC VBA1 E13-110R00 0042OMB A5 E13-110R00 0143EMER MARK E4-110R00 0052EMER VALE E4-110R00 0039
EMER VBE E3-110R00 3003EMER PFTI-594 E3-110R00 3001EMER MCR E3-110R00 3019EMER PRD E4-110R00 0054EMER PFTI-600 E3-110R00 3002
ATTENZIONE: L’installatore prima di trasformare un veicolo a metano deve verificare
l’esistenza dell’accoppiamento bombole/metano verificando i certificati di omologazione
in suo possesso. Nel caso in cui vengano eseguite le opportune verifiche da partedell’installatore, la ditta Zavoli non si riterrà responsabile di eventuali problemi in fase
di collaudo del veicolo.
NB. I serbatoi Metano possono essere conformi sia al Regolamento R110 e sia alle norme
nazionali previgenti (vedi pag. 4 della circolare n° 12816/23.36.14 del 09/02/2009.
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2.5 Collegamenti Elettrici
Le istruzioni che seguono sono di validità generale e risultano indispensabili per una buonacomprensione del sistema.Le centraline si collegano con il resto dell’impianto elettrico del sistema BORA (alimentazioni,
masse, segnali, sensori, attuatori, ecc.) attraverso un connettore che contiene tutti i segnalinecessari per le varie funzioni.La maggioranza dei fili dei cablaggi sono terminati su connettori precablati, per cui diventamolto semplice connettere gli elementi del sistema alla centralina, inoltre i conduttori sonodivisi in più guaine in modo da semplificare al massimo l’installazione ed il riconoscimento deivari fili.Tutti i collegamenti relativi ai fili non terminati su connettore devono essere effettuati tramitesaldature a stagno ben fatte e adeguatamente isolate. Evitare nel modo più assoluto dieffettuare collegamenti attorcigliando semplicemente i fili o di usare altri sistemi di scarsaaffidabilità.
2.5.1 ECU Gas
La ECU gas deve essere fissata al telaio dell'autoveicolo. Utilizzare i fori di fissaggiorealizzati sulla scocca in alluminio evitando di sottoporre la struttura a sforzi eccessivi(esempio: non fissare la centralina su una superficie convessa, con la pretesa di serrare afondo i bulloni e spianare il tutto). Nella figura 2.5.1-1 si evidenzia la posizione corretta dimontaggio della ECU Gas. Evitare zone esageratamente calde o soggette a forteirraggiamento termico. Benché la centralina sia stagna, evitare l’installazione in zonesoggette a continuo stillicidio in caso di pioggia, affinché l’acqua non si infiltri e nonristagni nel cablaggio e relative guaine. È importante che Il cavo che parte dalla ECU Gas
e che reca la connessione per il computer venga messo in un posto facilmente accessibilee protetto dal cappuccio da possibili infiltrazioni d’acqua.
Fig. 2.5.1-1
Non aprire per nessun motivo la scatola della ECU Gas soprattutto conmotore in moto o il quadro inserito, onde evitare danni irreparabili.ZAVOLI srl declina ogni responsabilità per danni a cose e persone
derivanti dalla manomissione del proprio dispositivo da parte di personale nonautorizzato con la conseguente perdita della garanzia.
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2.5.2 Cablaggi Principali
Il cablaggi essendo un componente elettrico complesso, costituito da un notevole numerodi fili sottili uniti a connettori rigidi, è opportuno maneggiarlo con attenzione durantel’installazione.
Durante l’installazione fare attenzione:
Disporre il cablaggio a distanza adeguata dai cavi delle candele. Quando il cablaggio attraversa un foro praticato nella lamiera, occorre provvedere
al montaggio di passacavi sui lembi taglienti del foro, previa loro sbavatura.
Collegare i fili di massa in un punto che garantisca un buon contatto elettrico(negativo batteria).
Il filo di alimentazione (positivo) sottochiave deve essere collegato ad una fonte dialimentazione che garantisca una tensione costante di 12 V.
Non forzare l’innesto dei connettori, essi sono di tipo “polarizzato”, cioè dotati di ununico verso di innesto. Nei collegamenti privi di connettore (segnali lambda,sottochiave, positivo e negativo batteria) la connessione deve essere eseguita conbrasatura dolce (saldatura a stagno) ed opportunamente isolata secondo leprescrizioni generali di installazione fornite.
Posizionare il fusibile in modo che sia facilmente accessibile.
Avvisare il cliente che in caso di rottura del fusibile dell’impianto a gas, il sistemaripristina i collegamenti dei dispositivi a cui è collegato. Si consiglia vivamente dinon sostituire il fusibile con un altro di amperaggio superiore, ciò può provocaredanni irreparabili.
Una rappresentazione schematica dei cablaggi principali con i relativi collegamenti aicomponenti del kit e ad alcuni componenti dell’autoveicolo è riportata nelle figura 2.5.2-1per la versione del cablaggio a 3 cilindri, figura 2.5.2-2 per la versione a 4 cilindri conrelativa legenda.
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DESRCIZIONE CABLAGGIO PRINCIPALE 3-4 CILINDRI
PIN DESCRIZIONE SEGNALE COLORE1A INIETTORE BENZINA CIL. 1 BLU
1B COMANDO INIETTORE BENZINA CIL. 1 BLU/NERO
1C MASSA SENSORI NERO
1D LAMBDA 1 INPUT VIOLA
1E ALIMENTAZIONE VARIATORI ESTERNO ARANCIO/BIANCO
1F ALIMENTAZIONE SENSORI ROSSO
1G INIETTORE GAS 1 GIALLO1H INIETTORE GAS 2 ARANCIO
1J INIETTORE GAS 3 ROSSO
1K INIETTORE GAS 4 MARRONE
1L MASSA PRESA DIAGNOSI NERO
1M MASSA BATTERIA NERO
2A INIETTORE BENZINA CIL. 2 ROSSO
2B COMANDO INIETTORE BENZINA CIL. 2 ROSSO/NERO
2C
2D
2E MASSA COMMUTATORE NERO
2F ALIMENTAZIONE COMMUTATORE ROSSO
2G COMANDO COMMUTATORE VERDE
2H COMANDO PRESA DIAGNOSI VERDE
2J SEGNALE SENSORE LIVELLO BIANCO
2K SEGNALE SENSORE SENSATA BIANCO2L MASSA BATTERIA NERO
2M ALIMENTAZIONE PRESA DIAGNOSI ROSSO
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Iniezione Sequenziale BORA CNG – Manuale Generale di Installazione
ZAVOLI S.r.l. 45
PIN DESCRIZIONE SEGNALE COLORE3A INIETTORE BENZINA CIL. 3 VERDE
3B COMANDO INIETTORE BENZINA CIL. 3 VERDE/NERO
3C COMUNICAZIONE LINEA CAN (CAN +) GIALLO
3D COMUNICAZIONE LINEA CAN (CAN -) GIALLO/NERO
3E MASSA SENSORE LIVELLO NERO
3F ALIMENTAZIONE SENSORE LIVELLO ROSSO
3G LAMBDA 1 OUTPUT GRIGIO
3H SEGNALE SENSORE SENSATA VERDE
3J SEGNALE SENSORE MAP BIANCO3K COMUNICAZIONE LINEA K-LINE BIANCO
3L ALIMENTAZIONE BATTERIA ROSSO/NERO
3M ALIMENTAZIONE BATTERIA ROSSO/NERO
4A INIETTORE BENZINA CIL. 4 GIALLO
4B COMANDO INIETTORE BENZINA CIL. 4 GIALLO/NERO
4C MASSA ELETTROVALVOLA NERO
4D MASSA MULTIVALVOLA NERO
4E POSITIVO SOTTO CHIAVE 12V ROSSO/BIANCO4F ALIMENTAZIONE SENSORE MAP ROSSO
4G RPM-INPUT MARRONE
4H SEGNALE TEMPERATURA ACQUA ARANCIONE
4J ALIMENTAZIONE ELETTROVALVOLA BLU
4K ALIMENTAZIONE MULTIVALVOLA BLU/NERO
4L ALIMENTAZIONE INIETTORI ROSSO/VERDE
4M ALIMENTAZIONE INIETTORI ROSSO/VERDE
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Iniezione Sequenziale BORA CNG – Manuale Generale di Installazione
ZAVOLI S.r.l. 46
Fig. 2.5.2-3
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Iniezione Sequenziale BORA CNG – Manuale Generale di Installazione
ZAVOLI S.r.l. 47
Fig. 2.5.2-4
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Iniezione Sequenziale BORA CNG – Manuale Generale di Installazione
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Fig. 2.5.2-5
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Iniezione Sequenziale BORA CNG – Manuale Generale di Installazione
ZAVOLI S.r.l. 49
DESRCIZIONE CABLAGGIO PRINCIPALE 5/6/8 CILINDRI
PIN DESCRIZIONE SEGNALE COLORE1 SEGNALE TEMPERATURA ACQUA ARANCIONE
2 ALIMENTAZIONE SENSORI ROSSO3 SEGNALE SENSORE SENSATA VERDE
4
5 LAMBDA 1 INPUT VIOLA
6 LAMBDA 2 INPUT VIOLA/NERO
7
8 COMANDO RELÈ ESTERNO PER ATTUATORI BIANCO/VERDE
9 COMANDO PRESA DIAGNOSI VERDE
10 COMUNICAZIONE LINEA CAN (CAN +) GIALLO11 RPM-INPUT MARRONE
12 ALIMENTAZIONE PRESA DIAGNOSI ROSSO
13 COMUNICAZIONE LINEA K-LINE BIANCO
14 MASSA ELETTROVALVOLA NERO
15 INIETTORE GAS 1 GIALLO
16 INIETTORE GAS 2 ARANCIONE
17 INIETTORE GAS 3 ROSSO
18 INIETTORE GAS 4 MARRONE
19 MASSA BATTERIA NERO
20 RICIRCOLO INIETTORI VERDE
21 INIETTORE GAS 5 GIALLO
22 INIETTORE GAS 6 ARANCIONE
23 INIETTORE GAS 7 ROSSO
24 INIETTORE GAS 8 MARRONE
25 INIETTORE BENZINA CIL. 1 BLU26 INIETTORE BENZINA CIL. 2 ROSSO
27 INIETTORE BENZINA CIL. 3 VERDE
28 INIETTORE BENZINA CIL. 4 GIALLO
29 SEGNALE SENSORE MAP BIANCO
30 SEGNALE SENSORE SENSATA BIANCO
31 SEGNALE SENSORE LIVELLO BIANCO
32
33 LAMBDA 1 OUTPUT GRIGIO
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Iniezione Sequenziale BORA CNG – Manuale Generale di Installazione
ZAVOLI S.r.l. 50
PIN DESCRIZIONE SEGNALE COLORE34 LAMBDA 2 OUTPUT GRIGIO/NERO35
36
37 ALIMETAZIONE VARIATORE ESTERNO ARANCIO/BIANCO
38 COMUNICAZIONE LINEA CAN ( CAN - ) GIALLO/NERO
39 MASSA PRESA DIAGNOSI NERO
40 POSITIVO SOTTO CHIAVE 12V 1° BANCATA ROSSO/BIANCO
41 POSITIVO SOTTO CHIAVE 12V 2° BANCATA ROSSO/BIANCO42 MASSA MULTIVALVOLA NERO
43 COMANDO INIETTORE BENZINA CIL. 1 BLU/NERO
44 INIETTORE BENZINA CIL. 1 BLU
45 COMANDO INIETTORE BENZINA CIL. 2 ROSSO/NERO
46 INIETTORE BENZINA CIL. 2 ROSSO
47 MASSA BATTERIA NERO
48 RICIRCOLO INIETTORI VERDE
49 COMANDO INIETTORE BENZINA CIL. 3 VERDE/NERO
50 INIETTORE BENZINA CIL. 3 VERDE
51 COMANDO INIETTORE BENZINA CIL. 4 GIALLO/NERO
52 INIETTORE BENZINA CIL. 4 GIALLO
53 COMANDO INIETTORE BENZINA CIL. 5 BLU/NERO
54 COMANDO INIETTORE BENZINA CIL. 6 ROSSO/NERO
55 COMANDO INIETTORE BENZINA CIL. 7 VERDE/NERO
56 COMANDO INIETTORE BENZINA CIL. 8 GIALLO/NERO
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8/18/2019 Manu