Cara amica, Caro amico, - ANPECOMIT - NOICOMIT Roberto,D'Angelo Enio, D'Angelo Francesco, D'Angelo...

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1 Cara amica, Caro amico, siamo un gruppo di colleghi , che hanno operato in diverse Filiali ed in diversi ruoli, accomunati ora dal solo obiettivo di ritrovarci nel nome della comune appartenenza COMIT e di valori professionali condivisi, per conseguire alcuni risultati morali e materiali, consapevoli che solo uniti riusciremo a farci sentire da chi ci DEVE considerazione, adeguato trattamento e attenzione. Per questo motivo abbiamo dato vita all'Associazione che troverai illustrata nel materiale allegato che ti preghiamo di esaminare. Contiamo fortemente sulla tua adesione e sul prezioso contributo di idee e suggerimenti che vorrai darci. Ti ringraziamo sentitamente e nell'attesa ti inviamo un caro saluto. Abbasciano Alfredo, Accornero Giovanni, Achini Moneta Caglio Amedeo, Acconcia Domenico,Adamo Luciano, Addessi Pietro, Agazzi Giorgio, Agnello Antonino, Ainis Guido, Airaghi Giovanni, Alajmo Daniela, Albanese Alberto, Alberga Vito Nicola, Albizzetti Natalina, Aldovieri Maria Rita, Alessandri Claudio, Allegria Livio Claudio, Alonge Mauro, Altavilla Epifanio, Alvino Arnaldo,Amatucci Sergio, Ambra Salvatore, Amodio Alessandro, Amodio Silvio, Andrenacci Giovanni, Andretti Ezio, Angeleri Mario, Angelini Renzo, Angius Paolo,Annoni Giorgio Annunziata Pasquale, Anselmetti Roberto, Ansaldo Prospero, Anselmi Bruno, Antonini Luciano, Antonini Pietro, Appiani Daniele, Ardito Sergio, Arduino Giorgio Felice, Areni Fausto, Ariola Maurizio, Armano Silverio, Arnaud Paolo, Arnoldo Giuliano, Arpaio Carlo, Arrigoni Roberto, Artipoli Tonino, Assi Rosalia, Aste Attilio, Avenia Giuseppe, Avvenire Marcello, Bacchiddu Bruno, Bachini Carlo Alberto, Baffigi Gianpietro,Bagni Riccardo, Bagnoli Luciano, Bagordo Giuseppe, Baiardi Gianluigi, Bailo Giuseppe, Baldassari Lino, Baldi Giovanna, Baldini Alberto, Ballarè Ornella, Banchini Andrea, Bandieri Luciano, Baracchini Vincenzo,Barasolo Armando, Barbacci Vitaliano, Barbaria ved Benvenuti Palma, Barattucci Maria, Barbasio Arturo, Barbero Giorgio, Barbetti Ezio, Barone Vincenzo, Barsacchi Fiorino, Bartoli Leone, Bartolini Sergio, Batacchi Marco, Battarelli Sergio, Bauzone Giuseppe, Beccaccioli Franco, Beccacece Sandro, Bedon Bruno, Bellingeri Claudio, Belloni Gaetano, Bellucci Alfio, Belluardo Francesco, Benedetto Andrea, Benincasa Antonino, Benini Antonella, Bensi Elio, Benvenuto M. Teresa, Berardi Antonio, Beretta Giuseppe, Bergamo Piero, Berlot Guido, Bernardi Mario, Bernardi Amerigo, Bernareggi Armando, Bertolazzi Alberto, Bertoldi Giuliana, Bertolace Antonio, Bertoldo Mario, Bertoli Mario, Bertolini Marina, Bertolotti GianLuigi, Bertoncini Edoardo, Bertoni Sergio, Betti Franco, Betti Elio, Biaggi Giancarlo, Biagini Eugenio, Biagioni Giorgio, Biancalana Livio, Bianchi Giorgio (FC), Bianchi Giorgio (MI), Bianchi Cesare, Biancini Elena, Bini Gianfranco, Blasco Salvatore Giovanni, Blundo Camillo, Boano Giorgio, Bocca Luisa, Bocci Italia, Bocconi Giancarlo, Boer Giuliano, Boggio Nanni, Boldrer Alberto, Bomba Luigi, Bonacina Giovanni, Bonalumi Enrico, Boncinelli Guido, Bondi Edda,Bonelli Di Salce Alessandro, Bongini Ubaldo, Bonifazi Claudio, Boninella Emilio, Bono Salvatore, Bordino Umberto, Borella Bice, Borghesi Gino, Borgneto Enzo, Borrelli Salvatore, Borsari Gian Lodovico, Boschini Luca, Bosco Virgilio, Bosco Mario,Bottalico Lorenzo, Bottazzi Francesco, Boutet Edoardo, Bozzetti Gabriele, Brandolisio Angelo, Braschi Francesco, Bresciani Alessandro, Brillo Amerigo, Broggini Adolfo, Brunetti Giovanni, Brunini Giorgio, Bruno Aldo, Bruscani Elisabetta, Bruscia Benedetto, Bucchi Giuseppe, Budroni Pietro, Buffardi Alessandro, Buselli Alessandro, Caboni Valerio, Cacchione Giancarlo, Cacciotto Giuliano, Cadegiani Romano Marco, Cafagna Giuseppe, Cagliani Massimo, Cagnato Ivano, Caiazzi Daniela, Caibugatti Iride, Calabrò Fortunato, Calì Alfio, Califano Catello, Callo Stefano, Calzeroni Sergio, Cambiaghi Ornella, Camera Antonio, Camilli Carlo, Camisasca Luciano, Campagna Giuseppe, Campagnoli Renzo, Campanini Lella ved. Donati, Campanino Massimo, Campi Enrico, Canali Paolo, Cangi Romano, Caponiti Domenico, Cappai Adriano,Capponcini Giovanni, Capurro Giovanna, Caputo Giuseppe, Caputo Nassetti Francesco, Caratozzolo Franco, Carcani Francesco Maria, Carluccio Vittorio, Carnesecchi Eugenio, Carone Giovanni, Caroti Bruno, Carpini Marco, Carradori Luciano, Carraro Carmelo, Carravieri Sandra, Carta Santino, Cartia Pietro, Caruso Enrico, Casadio ved. Giannerini Maria Teresa, Casalone Maurizio, Casarini Pietro, Caselli Roberto, Casiraghi Silvana, Cassia Massimo, Cassini Paolo, Castagno Piero, Castano Luigi, Castellano Gustavo, Castorina Gaetano,

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Cara amica, Caro amico, siamo un gruppo di colleghi , che hanno operato in diverse Filiali ed in diversi ruoli, accomunati ora dal solo obiettivo di ritrovarci nel nome della comune appartenenza COMIT e di valori professionali condivisi, per conseguire alcuni risultati morali e materiali, consapevoli che solo uniti riusciremo a farci sentire da chi ci DEVE considerazione, adeguato trattamento e attenzione. Per questo motivo abbiamo dato vita all'Associazione che troverai illustrata nel materiale allegato che ti preghiamo di esaminare. Contiamo fortemente sulla tua adesione e sul prezioso contributo di idee e suggerimenti che vorrai darci. Ti ringraziamo sentitamente e nell'attesa ti inviamo un caro saluto. Abbasciano Alfredo, Accornero Giovanni, Achini Moneta Caglio Amedeo, Acconcia Domenico,Adamo Luciano, Addessi Pietro, Agazzi Giorgio, Agnello Antonino, Ainis Guido, Airaghi Giovanni, Alajmo Daniela, Albanese Alberto, Alberga Vito Nicola, Albizzetti Natalina, Aldovieri Maria Rita, Alessandri Claudio, Allegria Livio Claudio, Alonge Mauro, Altavilla Epifanio, Alvino Arnaldo,Amatucci Sergio, Ambra Salvatore, Amodio Alessandro, Amodio Silvio, Andrenacci Giovanni, Andretti Ezio, Angeleri Mario, Angelini Renzo, Angius Paolo,Annoni Giorgio Annunziata Pasquale, Anselmetti Roberto, Ansaldo Prospero, Anselmi Bruno, Antonini Luciano, Antonini Pietro, Appiani Daniele, Ardito Sergio, Arduino Giorgio Felice, Areni Fausto, Ariola Maurizio, Armano Silverio, Arnaud Paolo, Arnoldo Giuliano, Arpaio Carlo, Arrigoni Roberto, Artipoli Tonino, Assi Rosalia, Aste Attilio, Avenia Giuseppe, Avvenire Marcello, Bacchiddu Bruno, Bachini Carlo Alberto, Baffigi Gianpietro,Bagni Riccardo, Bagnoli Luciano, Bagordo Giuseppe, Baiardi Gianluigi, Bailo Giuseppe, Baldassari Lino, Baldi Giovanna, Baldini Alberto, Ballarè Ornella, Banchini Andrea, Bandieri Luciano, Baracchini Vincenzo,Barasolo Armando, Barbacci Vitaliano, Barbaria ved Benvenuti Palma, Barattucci Maria, Barbasio Arturo, Barbero Giorgio, Barbetti Ezio, Barone Vincenzo, Barsacchi Fiorino, Bartoli Leone, Bartolini Sergio, Batacchi Marco, Battarelli Sergio, Bauzone Giuseppe, Beccaccioli Franco, Beccacece Sandro, Bedon Bruno, Bellingeri Claudio, Belloni Gaetano, Bellucci Alfio, Belluardo Francesco, Benedetto Andrea, Benincasa Antonino, Benini Antonella, Bensi Elio, Benvenuto M. Teresa, Berardi Antonio, Beretta Giuseppe, Bergamo Piero, Berlot Guido, Bernardi Mario, Bernardi Amerigo, Bernareggi Armando, Bertolazzi Alberto, Bertoldi Giuliana, Bertolace Antonio, Bertoldo Mario, Bertoli Mario, Bertolini Marina, Bertolotti GianLuigi, Bertoncini Edoardo, Bertoni Sergio, Betti Franco, Betti Elio, Biaggi Giancarlo, Biagini Eugenio, Biagioni Giorgio, Biancalana Livio, Bianchi Giorgio (FC), Bianchi Giorgio (MI), Bianchi Cesare, Biancini Elena, Bini Gianfranco, Blasco Salvatore Giovanni, Blundo Camillo, Boano Giorgio, Bocca Luisa, Bocci Italia, Bocconi Giancarlo, Boer Giuliano, Boggio Nanni, Boldrer Alberto, Bomba Luigi, Bonacina Giovanni, Bonalumi Enrico, Boncinelli Guido, Bondi Edda,Bonelli Di Salce Alessandro, Bongini Ubaldo, Bonifazi Claudio, Boninella Emilio, Bono Salvatore, Bordino Umberto, Borella Bice, Borghesi Gino, Borgneto Enzo, Borrelli Salvatore, Borsari Gian Lodovico, Boschini Luca, Bosco Virgilio, Bosco Mario,Bottalico Lorenzo, Bottazzi Francesco, Boutet Edoardo, Bozzetti Gabriele, Brandolisio Angelo, Braschi Francesco, Bresciani Alessandro, Brillo Amerigo, Broggini Adolfo, Brunetti Giovanni, Brunini Giorgio, Bruno Aldo, Bruscani Elisabetta, Bruscia Benedetto, Bucchi Giuseppe, Budroni Pietro, Buffardi Alessandro, Buselli Alessandro, Caboni Valerio, Cacchione Giancarlo, Cacciotto Giuliano, Cadegiani Romano Marco, Cafagna Giuseppe, Cagliani Massimo, Cagnato Ivano, Caiazzi Daniela, Caibugatti Iride, Calabrò Fortunato, Calì Alfio, Califano Catello, Callo Stefano, Calzeroni Sergio, Cambiaghi Ornella, Camera Antonio, Camilli Carlo, Camisasca Luciano, Campagna Giuseppe, Campagnoli Renzo, Campanini Lella ved. Donati, Campanino Massimo, Campi Enrico, Canali Paolo, Cangi Romano, Caponiti Domenico, Cappai Adriano,Capponcini Giovanni, Capurro Giovanna, Caputo Giuseppe, Caputo Nassetti Francesco, Caratozzolo Franco, Carcani Francesco Maria, Carluccio Vittorio, Carnesecchi Eugenio, Carone Giovanni, Caroti Bruno, Carpini Marco, Carradori Luciano, Carraro Carmelo, Carravieri Sandra, Carta Santino, Cartia Pietro, Caruso Enrico, Casadio ved. Giannerini Maria Teresa, Casalone Maurizio, Casarini Pietro, Caselli Roberto, Casiraghi Silvana, Cassia Massimo, Cassini Paolo, Castagno Piero, Castano Luigi, Castellano Gustavo, Castorina Gaetano,

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Catalano Giuseppe, Catanzano Luciano, Cattaneo Renata, Cavaciocchi Gianni, Cavagna Giuseppe, Cavaliere Enzo,Cavallaro Orazio, Cavalletti Pierluigi, Cazzaniga Giuseppe, Ceccarelli Attilio, Cecchi Edo, Cecchi Giorgio, Ceci Toriello Mariagrazia, Cellamare Savino, Cennini Marco, Centonza Mario, Cerea Giancarlo, Cerreto Giulio, Cerrocchi Agostino, Cerutti Piero, Cherchi Graziano, Chiappalone Giuseppe, Chiariotti Vieri, Chini Giorgio, Ciaccia Michele, Ciancia Gaetano, Ciaramella Alfonso, Ciarfera Angelo, Ciccolini Roberto, Cigognini Angelo, Cimatti Gian Berto, Cinquina Sante, Cioffi Nino, Cipolat Mis Gianmario,Cipriani Magda,Cireddu Guido, Clementi Adolfo, Clementi Paolo Massimo, Clerici Enrico, Cocuzza Giuseppe, Coffani Anna Maria, Colaci Pietro, Colamartino Sergio, Coletti Silvana, Colli Giovanni Battista, Colombo Enrico, Colombo Paolo, Combi Francesco, Cominetti Roberto, Conconi Attilio, Condello Pasquale, Conte Emilio,Contu Francesco, Contu Pier Giorgio, Coppari Luigi, Coppetti Gianfranco, Cordiner Paolo, Cordio Antonio, Cordova Natale, Corpieri Pietro, Corrente Silvana, Corsi Paola, Corso Bruno, Cortese Giuseppe, Corti Carlo, Corti Mario,Coscarella Giosuè,Costantino Gioacchino, Costanzo Salvatore Giovanni, Cotroneo Giovanni, Cozzi Giorgio, Cozzoli Mario Saverio, Cravaschino Giorgio, Cremonte Paolo, Crepas Gianfederico, Cresci Celestino, Crestana Alda, Crippa Luigi, Crucchi Paolo, Crucioli Giovanni, Cucè Edda, Daddi Anselmo, D'Afflitto Scanagatta Maria Isabella, Dambra Ruggiero Rosario, D'Amico Nunzio, Dandini Roberto,D'Angelo Enio, D'Angelo Francesco, D'Angelo Iginia,Danti DanteDatini Roberto, D'Aversa Francesco, Davini Franco,Davolio Valerio, De Astis Bruno, De Berardinis Mauro, De Crescenzio Giorgio, De Felice Antonio, De Feo Emanuele, De Gioia Enrico, De Lisio Luigi, Delle Piane Giobatta, De Luca Alfonso, De Luca Francesco, De Luca Giulia, De Luca Pasquale, De Marchis Michele, De Michelis Cesare, De Mutti Giovanni, De Rosa Giovanni, De Salvatore Angelo, De Vellis Marcello, De Vittino Michele, Degli Agosti Agostino, Dei Anna Maria, Del Fiume Fabrizio, Del Monte Ermionio, Del Roso Gualberto, Dell'Agli Carlo, Della Grisa Federico,Della Noce Francesco, Della Penna Cesareo, DellaCasa Giovanni, Della Zassa Loredana, Desantis Vincenzo, D'Este Vincenzo, Dettori Fernando,De Vincenzo Francesco, Di Benedetto Salvatore, Di Domenico Renato, Di Forti Salvatore, Di Gregorio Antonino, Di Marco Paola, Di Mauro Corrado, Di Mauro Giuseppe, Di Nelli Massimo, Di Pace Carlo, DiSabantonio Marcello, Di Tella Alfredo, Diana Alfredo, Diana Salvatore, Dini Rosanna, D'Intino Vilmo,Dionisio Francesco, Di Renzo Pier Paolo, Di Salle Luigi, Di Stefano Luigi , Donà Franca, D'Onofrio Mario, D'Onofrio Salvatore, Doro Actan Leandro,D'Ugo Giovanna, Durazzano Sergio, Epifani Antonio, Erna Lusa, Esposito Leonardo, Fabbri Della Faggiola Eugenio, Fabi Luciano, Fabrici Fulvio, Fagarazzi Pietro, Faggiani Gianni,Failla Gaetano, Faini Giovanni, Falchi Sergio, Falcone Mario, Fallani PierLuigi, Falsetti Vincenzo, Fanni Giuseppe, Fantone Franco, Fara Carlo, Faranda Cordella Sergio, Farenga Giuseppe, Fasolato Cesare, Fasol Miria, Fassone Claudia, Felli Maria Rita, Ferramosca Maria Grazia, Ferrante Elio, Ferranti Lorenzo, Ferraro Carmelo, Ferrari Giancarlo, Ferrari Walter, Ferraris Domenico, Ferrati Maurizio,Ferrè Gianluigi, Ferri Ugo, Ferronato Teodolindo, Ferroni Ennio, Ferroni Giovanni, Fiandra Giuliano, Figliuolo Angelantonio, Fina Domelia, Fiocchi Aristide, Fioravanti Leo, Fiore Giuseppe, Fiore Dario, Fiorentino Giulio, Fiori Antonio, Fiori Raffaele, Flaccavento Carlo,Fois Salvatore, Folchetti Pietro, Folesani Giuseppe, Fornaciaro Mauro, Forti Fabio, Fortini Mauro, Fortunato Guido, Fortunato Antonio, Fortunio Fulvio, Framba Rinaldo, Frasson Paola, Frati Nello, Frezzato Flavio, Frigo Flavio, Fundarò Laura, Furolo Luigi, Fusaro Giancarlo, Fusaro Marco, Fusco Maurizio,Gabuto Tino, Gagliardi Francesco, Galano Antonio, Galassi Virgilio, Galbiati Dino, Galli Benedetti Rosetta, Gallorini Pierangiolo, Gambarè Giancarla, Gambarini Giulio Cesare, Gambino Pietro, Gandolfo Edoardo, Gandolfo Augusto, Garbarino rancesco,Gardoni Mario, Garlaschelli Pietro, Garlaschi Giorgio, Garotta Claudio, Garzo Luciano, Gatto Salvatore, Gaudenzi Antonello, Gelati Silvana, Gelli Alberto, Gentile Maurizio, Genovesi Maurizio, Gerboni Antonio, Geremia Laura, Gerosa Dario, Ghinelli Paolo, Ghio Enrico, Ghisolfi Rosanna, Giacalone Giulietta, Giacomelli Paolo, Giacometti Giuseppe, Giambertone Giuseppe, Giampietri Silvio, Gianassi Silvio, Giani Massimo, Gianotto Giancarlo, Gilardi Giovanni, Giorgetti Giuliano, Giorgetti Luciano, Giorgio Carmelo, Giuffra Maria, Giugliarelli Mordivoglia Marco, Giuntini Maurizio, Giuntoli Clotilde, Goldoni Ezio, Goracci Doriana, Gori Marco, Gotra Nino, Gramellini Vittorio, Granati Luigi, Grano Francesco, Grava Maria Gabriella, Graziani Angelo, Graziano Vincenzo, Greco Francesco, Greco Giovanni, Gregorio Raffele, Grotti Massimo, Guadalupi Sergio, Guadalupi Vincenzo, Guarnieri Giorgio, Guazzoni Giuliano, Gucci ved. Burchiani Mirella, Guerra Giuseppe, Guidi Roberto, Gullotta Giancarlo, Halsch Daniele, Iacopino Mario,anniCarmelo,IarussiRenato, Idini Tore, Iervolino Pietro, Imbriani Matteo Renato, Incitti Mauro, Ingoglia Giuseppe, Ingrassia Ugo, Invernizzi Giovanni, Inzadi Costanzo, Iovieno Filippo, Iosti Sergio, Ippedico Nicola,Isaja Antonio, Isca Antonio, Iuorio Italo, Izeta Alfredo, La Muscatella Giovanni, La Pietra Riccardo, Lama Adolfo, Landenna Bruno, Landi Roberto, Landi Paolo, Landucci Cosimo, Largaiolli Flavio, Laricchia Paolo, Laurita Longo Antonio, Lavezzaro Giovanni, Lecchi Virgilia, Legnani Ambrogino, Lelli Silvano, Lensi Stefano, Lenzi Armando, Lenzi Marino, Leo Vito, Leo Vittorio, Leombruni Fabio, Leone Filippo, Leone Francesco, Leoni Maria Luisa, Leopizzi Antonietta, Leori Giovanni, Leporati Guido, Libero Piero, Linzi

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Claudio, Lobascio Giovanni, Locati Anselmo, Lombardi Giorgio, Longhi Silvano, Longo Antonio,Longo Santi, Lorè Giovanni, Lorenzato Graziano,Lorusso Nicola Antonio, Lovari Pier Franco, Lucca Pierfranco, Luciani Angelo, Lumare Maurizio, Lunardi Giulio, Luongo Bruno, Luparelli Mauro, Luzzana Antonio, Maccagni Franco, Maccanti Mario, Macellaio Giuseppe, Macor Maria Luisa, Magagnoli Marco, Magenes Paolo, Magni Fiorenzo, Magugliani Luigi, Manca Aldo, Mancini Marcello, Mancini Renzo, Manfro Enzo, Mangieri Andrea, Maniscalco Giovanni, Manni Pia Teresa, Manodori Paolo, Manoni Giov.Battista, M ntovani Claudio, Manzoni Paolo, Manzoni Dario, Mapelli Iside, Marazzi Alberto, Marcanio Luigi, Marchese Santi, Marchesi Mariangela, Marchesi Attilia, Marchesin Valeriana, Marchi Pierluigi, Marchi Pier Marco, Marchi Pier Giovanni, Marchioni Giovanni, Marciacano Efisio, Marconi Antonio, Marconi Giuseppe, Marica Giorgio, Marini Sergio, Marongiu Antonina, Marrone Cosimo, Martelli Franco, Martelli Paolo, Marti GianCarlo, Marzano Giuseppe, Masala Antonio, Mascini Gianfranco, Masia Antonio Maria, Masiani Giovanni, Massari Raimondo, Massiglia Pietro, Mastroianni Federico, Mayer Teresita, Mazza Alessandro, Mazzeo Massimo, Mazzola Alberto, Mazzullo Attilio, Melega Ines, Melodia Vincenzo, Menchise Pasqualino, Meneghin Antonio, Mengozzi Pierluigia, Menni Enrico, Meoni Santino, Messini Enzo, Mezzogori Piero, Miggino Gerardo, Migliaccio Roberto, Miglietta Oronzo, Milanesi Lorenzo, Miscia Aldo, Missio Ester, Mistretta Luigi, Mistura Maurizio, Mocci Giuseppe Giuseppe, Modena Attilio, Modenesi Luciano, Moffa Antonio, Mola Luigi, Monarca Maria Pia, Montaldo Gian Edoardo, Montali Maria Cristina, Montemanni Silvia, Montemarano Raffaele, Morandini Giorgio, Morano Pierpaolo, Morassutti Paolo, Morbelli Marco, Moreno Giulio, Moretti Flavio, Morganti Gabriele, Morisi Bruno, Morri Piero, Mozzanega Carlo, Mura PierLuigi, Murgia Edoardo, Nardini Mario, Nardoni Mario, Navarino Giovanni, Negro Giuseppe, Nencini Roberto,Nepi Emidio, Nieri Giuseppe, Ninetti Roberto, Nitri Giancarlo,Nottoli Pierangelo, Novi Romano, Nucera Giovanni Andrea,Occhino Orazio, Oddone Stefano, Olivieri Giuseppina, Onorato Guido, Originale Vittorio, Orlando Sergio, Orminio Pasquale, Orsi Remigio, Orsi Enrico, Ossana Maria Teresa, Osti Massimo, Ottenga Ernesto, Pacciani Alessandro, Paciucci Francesco, Padroggi Giorgio, Pagani Ferdinando,Pagano Luigi, Palazzo Pietro, Palmentieri Giovanni, Palombo Averaldo, Pandolfi Giorgio, Panivello Bruno,Pampaloni Carlo, Panerai Piero, Panke Stefano, Pantano Giovanni, Panza Beniamino, Panzarella Nunzio, Panzuti Vincenzo, Panzuto Giuseppe, Paolicchi Grazia, Paolucci Antonio, Papi Antonio, Pappadà Arnoldo, Pardelli Mario, Pardini Giovanni, Paris Attilio, Parrinello Paolo, Parrini Paolo, Parrini Vladiliano, Parronchi Mario, Pascolat Loris, Pasetti Giuseppe, Pasini Eugenio, Pasini Alberto, Pasqua Tommaso, Passannante Enzo, Pastine Franco, Patrucco Enrico, Pedrazzini Alberto, Pedretti Umberto, Pelati Gianni, Pellegrini Riccardo, Pellegrini Giancarlo, Pellegrino Americo, Peracchi Roberto, Peracchione Giovanni, Perazzo Mauro, Perrini Francesco,Perrone Antonio, Pesce Maria, Petito Antonio, Petrucci Gino, Pettarin Odino, Pezzotta Angelo, Piacenza Michele, Piana Antonello, Piazza Giancarlo, Piccirillo Emilio, Piccirillo Pasquale, Picetti Francesco, Pieigliatro Massimo, Pieraccioni Nello, Pierattelli Alessandro, Pieri Piergiuseppe, Piermattei Claudio, Pierro Nicola, Piga Giannetto, Pigatti Flaminia, Pinna Vittorino, Pisani Pietro, Pisano Domenico, Piscopo Nicola, Pispola Mauro, Pitto Teresa, Pizzi Domenico, Platania Benito, Platania Alfredo, Plebani Mercedes, Poggiali Danilo, Poggio Doglioli Pierina, Pojero Guglielmo, Poli Roberto, Politi Corrado, Polito Giuseppe, Poma Vincenzo, Pombeni Emilia, Poni Ido, Ponta Ennio, Ponzano Luigi, Porcedda Silvio, Porta Andrea, Portanova Pasquale, Pozzi Maria Dina, Pozzi Otello, Pozzoli Angelo, Pratelli Carlo, Pratesi Roberto, Previti Giuseppe, Prina Ugo, Prinzivalli Giuliana, Proia Luciano, Prosperi Carlo, Provenzano Angelo, Pucci Giuliano, Puerari Silvana, Punturi Marco, Quagliarini Franco, Quintiliani Maurizio, Radicella Gianpiero, Radicchi Franco, Raffa Felice, Raffaelli Benito, Raffone Francesco, Ramella Luciano, Ramella Bruno, Randi Carla, Ranfagni Alessandro, Ranzato Paola, Rapetti Franco, Ratto Nerina, Ravazza Domenico, Raviola Franco, Reale Francesco, Rebeschini Claudia, Reina Piero, Remonti Giulio,Rendaci Oreste, Renzetti Giancarlo, Resmini Luigi, Rho Marco, Ricasoli Antonio, Ricchiuti Raffaele, Ricci Giulio, Ricci Marcello, Ricciardelli Pier Nicola, Riccoboni Giuliano, Rinaldini Giampaolo, Ringressi Roberto, Rivella Ermes, Rizzu Gianfranco, Robino Roberto, Rocchi Riccardo, Roffi Renato, Roggero Carlo, Romagnoli Franco, Romagnoli Ennio, Romanò Maria Pia, Ronconi Bruno, Ronfani Giuseppe,Roni Mario, Ronzitti Maurizio, Rosa Sergio, Rosatelli Sergio, Rosati Riccardo, Roscelli Franco, Roselli Tullio, Rosini Vanda, Rossi Carlo Alberto,Rossi Gianfranco, Rossi Arnaldo, Rossi Gabriele, Rossi Pasquale, Rossilli Angelo, Rosso Emilio, Rossomanno Vito, Rota Lorenzo, Rotelli Marco, Rotondo Antonino, Roveda Ernesto, Ruffi Romano, Ruffo Emilio, Ruggiu Gavino, Ruiu Mario, Russo Sebastiano, Rustichelli Tonia, Rutigliano Michele, Sacca' Domenico, Sacco Vittorio, Saccone Vincenzo, Saita Giuseppe, Sala Guido, Saltini Mario, Salvia Giuseppe Mario, Samatov Aldo, Santaniello Sergio, Santi Settimio, Santilli Ermanno, Santini Ennio, Santoro Luigi, Santoro Pasquale, Santoro Benedetto, Santovito Saverio, Santucci Sergio, Sanzani Rita, Sapio Antonio, Sartini Ruggiero, Sartirana Ornella,Sartori Enrico, Sassetti Lamberto, Sau Tonino, Savelli Giannuzzi Giuseppe, Sbuelz Sandro, Scaccianoce Anna Maria,Scaffidi Abbate Raimondo, Scala Amerigo, Scandone Ruggiero, Scappiti Giancarlo,Scarani Roberto, Scarpinato Giovanni, Schivo Maria

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Lucia, Sciamante Andreina, Scibona Emilio, Scipioni Marco, , Scocchi Paolo, Segreti Fulvio, Segreto Pierino, Semperboni Giovanni, Serra Maurizio, Serralunga Francesco, Sibani Francesco, Siena Enrico, Signorelli Enza, Silli Giovanni, Silveri Giorgio, Silvestre Giuseppe, Simone Valentino, Siotto Pier Paolo, Sogari Paolo, Soldani Emilia, Soldatini Alessandro, Sorge Calogero, Soliva Francesco, Sottili Filippo, Spallarossa Aldo, Spano Nicolino, Spatola Antonino, Spaziani Dario, Spinella Bruno,Spinetti Domenico, Stevani Umberto, Steve Luciano, Stinco Giuseppe, Stoppi Sandro, Storelli Sergio, Straino Sergio, Strambi Giorgio, Strazzera Michele, Strigini Mara, Suppo Elio, Tabanelli Giuseppe, Tabanelli Stefano, Tabellini Umberto, Tafuro Giorgio, Tagliaferri Pier Paolo, Taglialatela Luciano, Taglieri Francesco, Tamburri Michele, Tarantino Mario,Tedeschi Alessandro, Tedeschi Riccardo, Tescari Paolo, Teti Luigi, Tettamanti Walter, Timitilli Giuseppe, Tischler Giovanni, Tiscione Antonio, Toccafondi Enzo, Tognoni Sergio, Tola Giuseppe, Tonon Graziella, Tornago Filippo, Tornato Lorenzo, Torniai Giancarlo, Torti Giovanni, Toscanelli Paolo, Trabattoni Pierangelo, Trentini Giampiero, Treveri Ottavio, Trinci Pier Francesco, Tripepi Stelvio, Tripodi Pietro, Trippanera Mario, Trivelli Giancarlo, Tromboni Marcello, Trusolino Savino, Tucci Giuseppe, Turi Carlo, Ugolini PierLuigi, Ulivi Pier Luigi, Umena Fernando, Urso Salvatore, Valentini Jane, Vallini Adalberto, Vallino Roberto, Valsecchi Francesco, Vanin Dino, Vasta Filippo, Vecoli Sandra, Ventimiglia Carlo, Vernazza Edda, Veronese Angelo, Veronica Giancarlo,Verteramo Alessandro, Vesce Vittorio, Viamin Mario, Viceconte Massimo, Vichi Nicola, Vicini Giuseppe, Viganò Gian Luigi, Viganò Giuditta, Viganò Giulio, Vignes Giancarlo, Villa Faustino, Virdis GianMichele, Vittori Claudio, Vincenzo, Vommaro Giovanni, Zaccagna Aldo, Zaccaro Domenico, Zaio Giuseppe, Zara Nunziatina, Zavagli Antonio, Zelaschi Gian Claudio, Zerbini Fernando, Zocca ved. Buttori Graziella, Zorzan Mario, Zotteri Roberto, Zotti Carlo, Zucca Luigi................................ Allegati:

• pag. 5 – 7 Estratto atto Costitutivo - Statuto- Primo Comunicato Anpec • pag. 8 Intervento e Replica Assemblea Intesa del socio/azionista Masia del 15.4 • pag. 13 Relazione su Incontro con il Direttore della Cassa Sanitaria del 16.4 • pag. 15 Lettera a Intesa e Cassa del 22.4 sui colleghi usciti nel 2003 e privi di copertura Lettere a Covip, Fondo Pensioni e Ministero del 19.4 e 10.5 . Lettera a Cassa Sanitaria per assistiti "banda Gialla" del 28.5.

Bozza a Fondo Pensioni e COVIP per ricalcalo fiscale "zainetto"- Bozza la Intesa per ricalcalo TFR.

• pag. 23 Bozze lettere sul problema Premio di fedeltà XXXV° • pag. 25 Lettera Esodati obbl. esclusi dalla Cassa San. - Lettera al Presidente Banca Intesa

Batoli. • pag. 27 Scheda Adesione.

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Premesso che il motivo fondante di questa libera e autonoma Associazione è tenere vivo e ESTRATTO DA ATTO COSTITUTIVO E STATUTO ANPEComit del 20.11.2003

1 Da atto costitutivo) valorizzare il patrimonio di memorie, storia e cultura della Banca Commerciale Italiana e che intende farsi riferimento ed unità di indirizzo nella tutela dei diritti e degli interessi dei soci, e comunque di tutti i soggetti nel mondo Comit interessati, a prescindere dai gradi, appartenenze politiche, di movimento e sindacali;

2 premesso che l’operazione di fusione, inizialmente non prevista, ha creato situazioni di disagio nel Personale Comit,

3 premesso che si ritiene doveroso, urgente e necessario dare in particolare e soprattutto al personale esodato ( né in servizio, né in pensione) un punto di riferimento, di aggregazione, di tutela e garanzia;

4 premesso che s’intende, tutto ciò richiamato coinvolgere nell’iniziativa il mondo Comit in servizio e non, nonché familiari, amici, clienti, Istituzioni, Sindacati, Movimenti, Circoli ed in generale l’Opinione Pubblica,

Da Statuto: 1 art 1- L’ANPEComit non ha fini politici ed è senza scopi di lucro, 2 art 2- La sede legale dell’ANPEComit è in via Cesare Balbo, 35 00184 ROMA, 3 art 6 Tutti i soci sono considerati soci ordinari ed hanno gli stessi diritti, 4 art7 Scopi sociali . 5 A-servire da riferimento e unità di indirizzo ai Soci per la migliore tutela dei loro diritti e interessi

nei confronti della nuova Banca Intesa, nonchè nei confronti di terzi, 6 B-intervenire per ottenere le migliori condizioni e dignitoso trattamento per gli Associati,

puntando alla parità di trattamento con i colleghi in servizio, con riferimento a tassi, spese, affidamenti, prestiti personali, mutui, titoli, etc….

7 C-fornire quando possibile pareri e suggerimenti ai singoli affiancando se del caso Legali e sindacati,

8 D-stimolare e tenere contatti fra i soci, fra questi e i colleghi in servizio, aggregando quanti ancora si riconoscono nel nome della Comit,

9 E–organizzare incontri a livello nazionale e locale aperti eventualmente anche ai colleghi in servizio, dibattiti, viaggi e soggiorni culturali e turistici a condizioni vantaggiose, senza per questo volersi sostituire a circoli culturali e ricreativi di appartenenza,

10 F-informare periodicamente attraverso pubblicazioni, lettere, fax e messaggi telefonici ed e-mail sulle iniziative in corso,

11 G-coordinare con successivo scambio di informazion tutte le segnalazioni degli Associati e di Aziende circa occasioni, richieste e offerte di lavoro, collaborazione, prestazione d’opera, consulenze, etc…,

12 H-raccogliere e coordinare tutte le segnalazioni che ci perverranno di contestazione e contrasto alla Banca da parte dei colleghi coinvolti nella procedura di esodo attivata da Intesa.

Estratto dal 1° verbale della Riunione dei Soci Fondatori del 11.12.2003. Consiglio Direttivo:- Presidente, Masia – Vicepresidenti, Monarca - Bono Tesoriere-Segretario, Califano – Consiglieri, Ciccolini, Migliaccio, Montemarano, Piccirillo, Ruggiu, Tonon Collegio dei probi Viri: Presidente, Menchise – Probi Viri Greco, Cozzoli Collegio SindacalePresidente, Perrini – Sindaci effettivi, Fabrici,Maniscalco – Sindaci supplenti, Peracchi , Renzetti, TAVOLI DI LAVORO.

12 FONDO PENSIONI, LUPARELLI – PICCIRILLO (CELL:335-8005669 - 360-242850) 13 CASSA SANITARIA, BONO – LUPARELLI (338-8716417 – 335-8006669)) 14 CONDIZIONI E TRATTAMENTO, RUGGIU – MANISCALCO(339-3813520 - 338-1129126)

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15 CONTATTI COLLEGHI IN SERV. E RELATIVE TEMATICHE, MASIA – UMENA(335-6960036 338-5294047) 16 MERCATO DEL LAVORO, MIGLIACCIO – MONTEMARANO(380-5321426 - 338-3024168) 17 MOBILITA,LICENZIAMENTI,ESUBERI, CALIFANO- MASIA(335-6960002 - 335-6960036) 18 INCONTRI, VIAGGI,CONVENZIONI, CICCOLINI- TONON- COZZOLI(338-1321395 - 338-2346052 - 335 5290814)

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Primo COMUNICATO STAMPA Con il concorso di 22 Soci Fondatori è nata l'Associazione Nazionale tra Pensionati ed Esodati della Banca Commerciale Italiana (Comit) "ANPEComit". Di che si tratta? Per quali motivi? Con quali obiettivi? Chi ha lavorato in Comit sa benissimo quanto forte e sentito sia stato il senso di appartenenza,lo spirito di bandiera ed il comune sentire di alcuni valori,pur nella consapevolezza che si operava per un'azienda con fini di lucro ed all'interno di un'impresa dove il bilancio ed il conto economico avevano grande importanza. Questi valori erano,usiamo purtroppo il tempo passato,la solidarietà,la cultura,l'ascolto e la condivisione dei grandi progetti. C'era nell'accettazione di questi valori l'insegnamento di personalità determinanti per la storia della Comit,fra tutti Raffaele Mattioli,che hanno dimostrato e praticato che il profitto non può essere disgiunto dall'uomo e dalla donna che operano all'interno ed al di fuori dell'azienda. Da loro abbiamo appreso che non è "l'uomo per la finanza,ma la finanza per l'uomo,l'uomo inteso nella totalità dei suoi valori e delle sue esigenze". Da loro sappiamo che il più importante patrimonio di un'azienda e specie di una azienda di servizi come la Banca è il patrimonio di risorse,che tali sono sempre e mai vanno umiliate ed offese nella loro dignità. Da loro rimane in noi indelebile il significato profondo del lavoro umano che contribuisce in maniera determinante al bilancio economico e finanziario di un'azienda,ma al contempo crea relazione,socialità e solidarietà e,in definitiva,cultura e crescita morale. Oggi noi,che ci consideriamo portatori di questo patrimonio,sparita giuridicamente la nostra Banca d'origine attraverso una operazione di fusione, inizialmente non prevista,non riusciamo a ritrovare e a riconoscere questi valori nella gestione della neonata Banca Intesa. Non siamo convinti che la attuale gestione,tutta improntata al mercantilismo ed all'ottenimento del solo profitto,a prescindere dai valori richiamati,sia l'unica via percorribile. Pensiamo,anzi,che la strada della relazione,del dialogo,della condivisione,dell'innalzamento della qualità del servizio,attraverso investimenti adeguati,sia la strada giusta. A noi l'attuale modo di fare sembra lontano mille miglia da quel metodo Comit, lascito importante dei nostri grandi personaggi, che hanno fatto scuola e storia. Riconoscendoci nell'ANPEComit, intendiamo non dimenticare, intendiamo ripartire da una storia di oltre cento anni, che non è solo storia di un'azienda, ma anche parte non trascurabile della storia civile di una Nazione. Vogliamo, in questo modo contribuire a migliorare la situazione, dando oggi voce e riferimento al disagio del "mondo Comit", e indirizzare i nuovi vertici a tenere presente che, alla lunga, per la crescita e la durata di un'azienda, non contano i risultati immediati, ma i valori di fondo che pongono l'uomo al centro dell'attenzione. Vogliamo essere punto di riferimento per evidenziare come contino molto l'amore o la disaffezione di chi è fuori e chiede attenzione, considerazione e trattamenti più dignitosi di quelli attuali, nel segno della riconoscenza per un lungo e sentito rapporto di comunanza. Per questo è nata ANPEComit: per dare risalto alla radice Comit, per non farla dimenticare, per tenerci, per ritrovarci insieme attorno a quel sentimento di appartenenza, ancora vivissimo, che oggi rischiamo di vedere definitivamente disperso. Per questo chiediamo al mondo Comit di aderire alla iniziativa offrendoci un minimo di risorse (ti chiediamo 1 Euro al mese) e soprattutto il sostegno morale di nuove idee e di nuovi Soci. Roma, 11 Dicembre 2003.

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Intervento Assemblea Banca Intesa del 15.4.2004 Personalmente e a nome di altri piccoli azionisti, pensionati Comit, sono qui per esprimere, attraverso riflessioni e domande una critica senza se e senza ma alla vostra gestione contabile, commerciale e soprattutto umana. Esprimo voto contrario ad un bilancio apparentemente splendido ma che andrebbe invece chiarito in più parti e per chiedervi di astenervi dal distribuire il super dividendo per motivi economici (nell'attesa di capirne meglio la natura e la provenienza ), nonché per motivi di etica e di rispetto per migliaia di persone che, causa la vostra politica, hanno perso lavoro certezze e serenità. Io per la mia parte ( 1235 az.) ci rinuncio e affinché il frutto del loro sacrificio non vada disperso ne propongo l’accantonamento ad integrazione e sostegno del Fondo Esuberi. Prego i giornalisti di verificare e denunciare quanto di disagio si sta verificando in Intesa. La realtà che la si voglia vedere è drammatica sia all’ interno delle filiali, sia nell’ immediato esterno fra i pensionati e fra i clienti che sempre più numerosi, ( pare oltre 250mila nel 2003) hanno lasciato questa banca. Professor Bazoli, dott. Passera l’anno scorso, non un secolo fa, avete detto che il gravissimo allarme sui conti - tanto da ipotizzare il disastro,- vi costringevano al varo di un piano triennale (+ 1,5 mld di ricavi, -1,5 mld di costi). Da lì draconiane e frettolose vendite d'immobili, ( poi in parte ripresi in locazione, con risorse costrette in pochi metri quadri nonostante la 626). Su questa strada,bruciando il fieno in cascina, avete continuato non esitando a vendere il prestigioso gioiello rinascimentale trovato nello scrigno Comit: palazzo Tornabuoni a Firenze, la casa della madre del Magnifico Lorenzo, del chiostro del Michelozzo, degli affreschi del Ciampelli, della prima rappresentazione mondiale del Melodramma. Ma si sà, l’arte i barbari l‘appresero da Roma distrutta…… ma dopo secoli ! Nel 2002, ottenuti pieni poteri, decapitate le professionalità interne e circondatosi di un plotone d'esterni profumatamente ingaggiato, Lei dott. Passera, ingigantendo paure e preoccupazioni, consentendo che la Comit venisse presentata “piena di scheletri”, ha creato l’esigenza di correre a immediati ripari, ottenendo così un sin troppo facile ed indegno Fondo Esuberi. Da allora, fuori risorse e dentro con eccessivi accantonamenti su crediti, partecipazioni, e perdite presunte a valere sul 2002 e al contrario 1 mld in meno fra accantonamenti e rettifiche sul 2003, nonché la cartolarizzazione delle sofferenze per abbellire i dati. Quanto incidono sull’utile la gestione accantonamenti- rettifiche- sofferenze- sopravvenienze? Il Fondo Esuberi? e le plusvalenze? Dopo lo sbandierato drammatico 2002, ecco il magico 2003 con il super dividendo (in buona parte da pagare con azioni Intesa sul cui “doman “ non c’e certezza”). Ricordo che con azioni Intesa fu comprata la Comit su presupposti ed impegni federativi, espressi sul prospetto informativo, poi disattesi e mai spiegati, prof. Bazoli, per una forzata fusione per incorporazione. Come mai questa repentina e miracolosa inversione in un anno segnato da un andamento negativo nell’ economia nazionale e mondiale? E’ solo il frutto delle Sue “elevate” capacità d’ingegneria gestionale, dott. Passera, così come la recente laurea honoris causa le riconosce? Eppure il margine da gestione denaro è in flessione e quello di intermediazione scarsamente in crescita e peraltro influenzato, pare, da commissioni una tantum su prodotti strutturati che più correttamente andavano spalmate su diversi esercizi e non solo sul 2003.I ricavi ordinari sono modesti e fuorviante appare l’informazione dalle vostre comunicazioni ove l ‘utile da gestione ordinaria viene declamato in grande spolvero (ben 1.8 mld conto gli 11 mln del2002).

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Ma le conseguenze del Fondo Esuberi e della gestione accantonamenti e rettifiche così come verificatosi nel 2002 e nel 2003 non sono fatti ordinari e ripetibili… Sono eventi straordinari! Ed allora qual’è l’utile al netto di questi fatti rispetto alla quota budget del 2003? Che ne sarà del 2004 visto l’inizio disastroso a causa di un mercato che vi si rivolta contro a reazione degli eccessi passati? Eccessi da una politica commerciale improntata ossessivamente al collocamento a clienti, non sempre all’altezza di prodotti sempre più innovativi, creativi, strutturati, derivati. Prodotti in prevalenza costituiti da obbligazioni Intesa (7.7 , mld nel 2003), e su questo una riflessione in tema di conflitto di interessi e differenza fra risparmio e prestito non guasterebbe. La realtà è che ormai, abbandonata la sana politica di formazione del personale, fiore all’occhiello della Comit ( compresa quella sui crediti che forse vi poteva far leggere in anticipo le note e sin troppo banali truffe), al di là delle statistiche arcobaleniche , impartite formazione superficiale, di pochi giorni, di scarsissima tenuta, utile ad intercettare contributi e benefici fiscali. Comunque improntata a creare un esercito di piazzisti (con il doveroso rispetto per la categoria) obbligati a vendere prodotti da banco da implacabili budget minacciosi di carriere e di ruoli. No! Così non va !La banca così non guarda al futuro, fa solo politica “mordi e fuggi”, “gratta e vinci” (le stock options per voi), ignora la sua vocazione di servizio anche sociale, pensa solo al profitto, a blandire gli azionisti, ignora l’ uomo, la donna, la relazione e perde credibilità. Ve lo dice anche la Chiesa! Pag.4 Il 31/03 avete fatto ricorso all’ espulsione obbligatoria anche fra gli esodabili, 673 persone su 2085! Non potevate nell’anno di grazia dell’utile “graziare” 673 lavoratori, 673 famiglie considerando i cosiddetti volontari in eccedenza per il 2005? Prof. Bazoli lei si è detto dispiaciuto ……e lei dott. Passera inizia le lettere di licenziamento con un “caro….” e finisce con “ i migliori auguri” per il futuro del “caro estinto”. Dispiaciuto di che professore? Auguri a chi dottore? Vi rendete conto dello sconforto e della disperazione di migliaia di colleghi compresi quelli che volontari lo sono solo nella forma, costretti i più dalle circostanze, dal clima e dal mobbing? Cinquantenni a casa umiliati e offesi e voi, “dispiaciuti” parlate di futuro, dopo aver seminato ulteriore sconforto in un ambiente già segnato disgraziatamente dal suicidio di 2 colleghi, cui rivolgiamo il nostro ricordo, impiccatisi in banca a Roma e a Terni. E’ sicuro, l’invisibile capo del Personale Dr. Micheli, che la cosa regga poi al vaglio degli inevitabili ricorsi giudiziari che perverranno ad Intesa dopo che lei, Dr Passera, incassati i miliardari premi in lire, PASSERA’? O si verificherà come alle poste ove giacciono migliaia di ricorsi che si stanno risolvendo a favore dei licenziati ? Quale la reazione della pubblica opinione se analisti e giornalisti anziché spargere laudi ed allori sui vostri passi, in perfetta linea Mac Kinsey, si chiederanno finalmente: perché in un contesto socio economico ove l’attuale Governo propone che si lavori di più, Banca Intesa, a prezzi di saldo , al contrario di altri, vedi San Paolo, riempie la società dell’ oneroso disagio sociale di cinquantenni a spasso?

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E di giovani assunti, non precari, neanche l’ombra! E come mai questo ASSURDO si verifica nell’ anno del “trionfo dell’ utile” e del lussuoso superdividendo? E che fine ha fatto la migliore qualità del servizio che doveva esser uno dei principali frutti dell’aggregazione? Chi l’ha vista? La qualità è carente. Le filiali non funzionano bene, e a volte aprirle è un terno al lotto! Gli errori e i disservizi si moltiplicano, con costi crescenti a 2 cifre, anche per i Pensionati, alla faccia del tasso ufficiale d'inflazione. E’ sempre più evidente la formazione di una banca poco mondiale ( a proposito del costoso progetto turco vorrei sapere se e per quale cifra Intesa finanzia la Garanti ). Una banca,in definitiva molto nazionale, più piccola delle tre di partenza, una sorta di Cassa Postale con poca qualità, senza un comune e condiviso senso d'appartenenza, UNA BANCA SENZ’ ANIMA!! Per finire: Se i colleghi in servizio potessero liberamente parlare indurrebbero chi oggi vi confermerà la fiducia a Licenziare Voi, Presidente compreso che, immobile, senza mai trarne le conseguenze, di Amministratori ne ha cambiati tanti. I pensionati che trattate con fastidio e mancanza di rispetto, vi DICONO che non sono un costo, ma una risorsa! Sono l’immediata forza di pubblicità non onerosa all’esterno della banca che aspetta segni concreti di attenzione anche dalle vostre promanazioni. Iniziate ad esempio a dare subito la copertura sanitaria a quei numerosi colleghi,usciti nel 2003, lasciati inspiegabilmente senza, ed organizzate per bene il Servizio Cassa Sanitaria. Date ai preoccupati titolari del Fondo Pensione Comit che vorreste far liquidare, assicurazioni inequivoche per la loro rendita presente, futura e di reversibilità. Smentite, se non vere, le voci che vogliono da parte del vostro Responsabile Immobili, D.Bellani, nominato Consigliere, un’indebita pressione a vendere in blocco i cespiti del Fondo, ente autonomo, e con uno sconto del 30%. Prof Bazoli, se cosi e ripeto se, chi risponderà del danno di 200/250 mld a carico di oltre 10000 pensionati titolari di diritti acquisiti? E quali motivi ispirano tale progetto? Ha pensato all’eventuale mega contenzioso che vedrebbe il coinvolgimento di Covip, Assoc. Consumatori e media? Altro che centinaia di milioni per pubblicità in stadi e altrove che nessuno apprezza e in pochi distrattamente osservano! Poiché il futuro non si costruisce sulle macerie delle relazioni umane, continuando così passerete alla storia, naturalmente quella piccina, non per aver creato una grande banca ma per aver dissipato il buon patrimonio di tre banche e soprattutto quello di una grande banca. La banca di cultura e di civiltà di Toeplitz, di Raffaele Mattioli, di Monti, Gerbi, Merzagora, Malagodi, La Malfa, Siglienti e di altri grandi che hanno fatto scuola di banca e di vita. Chiedo che il presente documento faccia parte degli atti. Grazie Antonio Maria Masia

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Replica in Assemblea Banca Intesa del 15.4.2004 Prendo atto che per la Turchia non abbiamo esposizioni nella Garanti. Prendo atto con piacere che non è vero che il Dr. Bellani ha proposto la vendita in blocco con sconto del 30% del patrimonio immobiliare del Fondo Pensioni. Prendo atto che non mi avete risposto a proposito della Cassa Sanitaria per quei colleghi che sono stati privati e si trovano ancora privi della Cassa Sanitaria. Prof.Bazoli il mio non è uno sfogo, è il secondo anno che mi ripete che il mio è uno sfogo; le mie sono valutazioni , naturalmente mie che la prego di rispettare, e di non sminuirle facendole passare per sfogo. Dott. Passera, lei non deve dire che le mie considerazioni sono brutte e indisponenti. Lei può legittimamente dire che sono sbagliate, va bene, però deve rispettare le mie considerazioni, altrimenti le sue risposte appaiono tracotanti, arroganti e da lesa maestà. Le nostre verità non coincidono, voi date una rappresentazione del clima interno che io non condivido. La sfido, anche come ho sfidato i giornalisti ad andare per Filiali per capire se io sto dicendo storie, o se sto dicendo la verità. La formazione è come ho detto una formazione attaccaticcia, di pochi giorni, con giochini psicologici del tipo “buttati all’indietro che qualcuno ti raccoglie”, e comunque la formazione è tutta intesa a creare dei venditori. Sulle pressioni io mi limito a leggere le due righe di e-mail che il vostro capo regione di Roma ha mandato ai colleghi il 7 gennaio, dopo 3 giorni lavorativi, dove dice:" abbiamo iniziato malissimo” sulle strutturate, aveva dimenticato che era scoppiato il caso Parmalat: “desidero ricordarvi che nel 2004 dobbiamo raggiungere tutti gli obiettivi a budget, ribadendovi che sono deciso a rivedere tutte quelle posizioni non in grado di assicurare quella produzione necessaria a raggiungere gli obiettivi di fine d’anno” Non è una minaccia questa? Poi posso aggiungere un altro e-mail di un capo area di Roma: “ finalmente vedo segnali di vita, purtroppo vi sono ancora molti zombies che rimangono a zero e non sembrano ancora aver capito come funziona la vita.” Queste sono cose vere sulle quali vi dovreste preoccupare. Sugli immobili io non ho detto che voi li avete riacquistati, io ho semplicemente detto che li riprendete in locazione costringendo il personale a stare in ambienti ristretti dove ci sarebbero gli estremi per far intervenire la legge 626. Ci sono diversi esempi a Milano e Roma. E sugli immobili bisognerebbe dare un’informativa un po’ migliore, a chi si vende… eccetera. Sull’indispensabilità, sulla quale voi ripetete era indispensabile fare tutta questa purga di persone eccetera, bene, io ho idee diverse. Secondo me bisognava puntare sulla qualità. Si aggregano 3 banche , bisognava dare al mercato un messaggio diverso assumendo 1000/ 2000 giovani mettendoli agli sportelli assicurando così la qualità del servizio e poi eliminare mano mano le persone mature. Così bisognava fare secondo me. Sul Fondo Esuberi lei ha citato le cifre che servono per pagare gli assegni di mobilità ai colleghi, io volevo dire un’altra cosa, ad esempio vi ho citato il San Paolo. Il San Paolo assicura ai suoi dipendenti in esodo il 100% della retribuzione. Invece voi avete assicurato l’assegno di mobilità, peraltro poi costringendo a firmarvi un modulo…ma non sto a dilungarmi su questo.

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In ultimo. prof. Bazoli, sui colleghi che si sono suicidati, e ringrazio Baboni e altri per i pensieri che hanno avuto per questi due colleghi, io non ci volevo tornare , però lei mi ha dato lo spunto per tornarci. Perchè cosa vuol dire che sono “casi che non attengono all’attività di banca”? Ho forse io detto che questi colleghi hanno compiuto quest’atto drammatico per responsabilità della banca? Ma lei non deve, non lo deve escludere in maniera così categorica…no…lei lo ha escluso. Ha detto sono fatti che non attengono all’attività di banca…ha detto così.. l’ ho scritto….voglio sentire la registrazione. E comunque lei ha detto “non erano sposati”. Cosa vuol dire? Un cattolico come lei dice che la vita dei non sposati vale meno? A parte il fatto che il collega Gino Verona, 54 anni dirigente Cariplo era felicemente sposato, con due figli, felicemente sposato con due figli. Il suo pensatoio lavori meglio perché era un collega sposato che io vedevo fra l’altro tutti i giorni. * E poi quando lei ha detto e non ho parole su questo:” le famiglie non ci hanno chiesto niente! ** Ma vi dovevano chiedere l’elemosina le famiglie? Antonio Maria Masia * Il socio Baboni esclama, sovrapponendosi e rivolgendosi al Prof Bazoli: “la perdono questa volta perché il pensatoio ha sbagliato” ** Il socio Baboni e altri avevano precedentemente proposto che venisse elargito alle famiglie un congruo contributo/indennizzo. Il Prof Bazoli aveva risposto: “le famiglie non hanno chiesto niente”

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CASSA PER L'ASSISTENZA SANITARIA PER IL PERSONALE DEL GRUPPO INTESA Incontro del 16 aprile 2004 col Direttore Ing.Alessandro Bagnoli; presenti per l'ANPEC il Dott. Antonio Masia (Presidente) e Sergio Marini (Associato) L'incontro fa seguito alla lettera del 15 marzo 2004, indirizzata dall'ANPEC Dati sulla Cassa: - 115.000 iscritti - 250.000 richieste di rimborso evase annualmente, per un controvalore di circa 50 milioni di €uro – riserve straordinarie per 60 milioni di €uro (di competenza dei vecchi iscritti alla Cassa Sanitaria Cariplo)

* * * Sui quesiti posti nella lettera sopra citata, e . su nuovi argomenti sottoposti nel corso dell'incontro, sono stati forniti i chiarimenti di seguito indicati: carente assistenza telefonica: La Cassa sta organizzando un call-center in grado di fornire risposte esaurienti agli iscritti; il progetto è condizionato dalla necessità di cambiare sede, in quanto i locali attualmente occupati sono inadeguati, nonché dalla progettazione di un centralino indipendente; nel frattempo verrà prodotto ogni sforzo per migliorare il servizio e si cercherà di attivare un efficiente sito internet. Informativa agli iscritti: le poche comunicazioni ricevute non sono sufficienti né chiare; è allo studio l'elaborazione di un testo unico che riassuma tutte le normative e riporti l'elenco completo degli Enti, Laboratori e Professionisti convenzionati, suddivisi per Regione; per coloro che utilizzano Internet, in attesa che venga strutturato un sito della Cassa accessibile dall'esterno (l'attuale lo è solo via Intranet), viene ribadito l'invito ad accedere al sito www.pensionaticariplo.it, dove è reperibile anche il modulo di richiesta di rimborso, oltre all'elenco delle convenzioni in essere. Tutela della privacy in fase di richiesta di impegnativa: viene riconosciuto il disagio di chi è costretto a dichiarare al Collega addetto della Filiale, cui ci si rivolge per l'impegnativa, i propri problemi di salute; è una prassi ereditata dalla Cassa Cariplo, dove il problema non era mai stato sollevato; l'Ing.Bagnoli si impegna a studiare la possibilità di far redigere dal Medico curante una doppia prescrizione: generica, per la richiesta di impegnativa, dettagliata, per l'Ente o lo specialista destinatario. Carenza di convenzioni, specialmente nelle Regioni del Centro/Sud: è in corso il contatto con circa 200 fra cliniche, poliambulatori e Centri diagnostici delle aree più scoperte; si stanno formalizzando 25 nuove convenzioni, per altre 20 i contatti sono in fase avanzata, per le restanti si è in una fase preliminare; la Cassa è disposta ad esaminare le segnalazioni degli Iscritti per nuove Convenzioni locali: chi lo desidera può farlo tramite l'ANPEC, fornendo ogni utile dettaglio.

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Ex Dirigenti Comit andati in quiescenza nel corso dell'anno 2003: non risultano iscritti alla Cassa in quanto, per l'anno in parola, BancaIntesa non ha versato i relativi contributi alla Ex Cassa FASDIC; scadute col 31 dicembre 2003 le prestazioni della Polizza Generali che, in aggiunta al FASDIC, copriva l'Assistenza Sanitaria, detti Colleghi si trovano dal I° gennaio 2004 privi di qualsiasi copertura; e ciò varrà anche per il futuro a meno che, precisa il Direttore, la Banca non provveda, sia pure tardivamente, a versare tali contributi, ripristinando quindi l'iscrizione alla FASDIC per il 2003 ed il conseguente passaggio alla Nuova Cassa dal I° gennaio 2004. Tale problema, se non risolto riguarderà anche quei Dirigenti ora in Esodo al momento o dell’evntuale non rinnovo della polizza Generali, o al momento dell’entrata in AGO si provvederà a richiedere un incontro urgente con la Direzione Risorse Umane di BancaIntesa per risolvere la questione. Ritardi nei rimborsi: con nostra sorpresa ci viene detto che le procedure per gli Ex Comit - che coinvolgono una Società terza: la PREVINET di Mogliano Veneto – sono addirittura più veloci di quelle Cariplo: 3 mesi anziché oltre 4; non siamo comunque soddisfatti e sollecitiamo una maggiore tempestività e precisione. Pensionati coperti dalla cosiddetta “banda gialla”: chiesti chiarimenti sull'iniziativa recentemente adottata dall'Unione Pensionati Comit sulla questione; il Direttore appare poco aggiornato sull'argomento, in quanto si tratta di circa 700 Ex Colleghi che, da anni, non risultano iscritti a nessuna delle Ex Casse Comit e quindi sono di fatto “non censiti”; la Cassa sarebbe lieta di poterli accogliere, ma occorre approfondire in via preliminare alcuni passaggi formali che ci si riserva di fare ( ad esempio: chi ha sottoscritto le polizze iniziali con le Generali? La Comit o la Cassa Sanitaria della Comit?). Colleghi iscritti alla Cassa Sanitaria Comit ma non censiti alla nuova Cassa: alcune decine di Colleghi risultano regolarmente censiti a Bonola (ex Cassa Comit) ma non in Foro Bonaparte(nuova Cassa), con conseguente difficoltà ad ottenere i rimborsi o le impegnative; abbiamo segnalato alcuni casi concreti per consentire all'Ing.Bagnoli di accertare quanto accaduto e di provvedere ad una sollecita regolarizzazione; per inciso tali Colleghi non hanno tuttora ricevuto l'addebito della quota contributiva afferente l'anno 2003. Addebito dei contributi annuali con cadenza mensile anziché semestrale: è prassi già in essere per gli Iscritti ex Cariplo: studieranno con la Banca la possibilità di generalizzare l'addebito mensile. Revisione delle tariffe convenzionali: a sensi di statuto, tale revisione viene effettuata ogni biennio; sollecitata una maggiore “apertura” specialmente per le dentarie, che appaiono oggettivamente sottostimate rispetto alle tariffe effettivamente applicate dai Dentisti per le singole prestazioni. * * * A conclusione del colloquio, abbiamo concordato una procedura per risolvere i casi più eclatanti, attraverso un contatto periodico di Sergio Marini con un Responsabile della Cassa ex Comit di Milano, che tuttora tratta le nostre pratiche; gli Iscritti potranno quindi segnalare tramite l'ANPEC eventuali difficoltà degne di particolare attenzione. .Roma, 26.04.2004

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Spett.le Roma 22.4.2004 BANCA INTESA e pc. Al Direttore della Cassa Sanitaria

via e-mail Direzione Risorse Umane P.zza A.Ferrari,10 20121 MILANO Alla c.a. Del Responsabile Dott. Micheli OGGETTO: Dirigenti Ex Comit in quiescenza nel corso dell'anno 2003 Come a Voi noto, i Dirigenti Comit usufruivano di una duplice copertura sanitaria, da parte della CASDIC (Cassa Sanitaria Comit) e delle Assicurazioni Generali – Trieste (mediante un'apposita polizza). Per l'anno 2003 codesta Banca ha omesso il versamento dei contributi alla CASDIC per i Dirigenti Ex Comit, decretando la loro cancellazione dagli elenchi degli iscritti a tale Cassa. Scadute, col 31 dicembre 2003, le coperture garantite dalla Polizza delle Generali, i Colleghi Dirigenti andati in quiescenza nel corso del 2003 si trovano, a far tempo dal I° gennaio del corrente anno, privi di qualsiasi copertura sanitaria, in quanto la loro mancata precedente iscrizione alla CASDIC non consente alla Cassa Sanitaria di Gruppo di accoglierli fra i propri Associati. Tale situazione, se non risolta, è ovviamente destinata a permanere per il futuro.,e si proporrà anche per quei Dirigenti in esodo, al momento o del non eventuale rinnovo della polizza Generali, o dell’entrata in AGO. Nel corso di un recente incontro con la Direzione della Cassa Sanitaria di Gruppo abbiamo potuto appurare che, per sanare la posizione degli Ex Colleghi coinvolti, è necessario che la Banca provveda, sia pure tardivamente, a versare i relativi contributi per l'anno 2003, rendendo in tal modo possibile la loro reiscrizione nelle liste della CASDIC e, di conseguenza, il contestuale passaggio nei ranghi della Cassa Unificata. I numerosi nostri Associati che vivono questa inconcepibile esperienza hanno ricevuto da parte della D.ssa Campana, per le vie brevi, assicurazione che le posizioni sarebbero state sistemate, ma a tutt'oggi nulla di concreto è accaduto. Per evitare che questa inammissibile discriminazione dei Dirigenti Ex Comit possa consolidarsi, causando loro un gravissimo ed irreversibile danno economico e sociale per tutti gli anni a venire, Vi chiediamo un incontro urgente volto a chiarire i termini della questione e ad individuare una definitiva, soddisfacente soluzione. Con l'occasione saremo lieti di presentare la nostra Associazione e le sue finalità, in rappresentanza dei Pensionati e degli Esodati della ex Comit.

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In attesa di conoscere anche per le vie brevi orario e data dell'incontro, Vi porgiamo i nostri distinti saluti. ASSOCIAZIONE NAZIONALE PENSIONATI ED ESODATI DELLA COMIT

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Raccomandata A.R. Roma, 19.4.2004

Spettabile COVIP- Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione Via in Arcione, 71 - 00187 - Roma

E p.c.Consiglio d’Amministrazione del Fondo Pensioni per il personale della BCI- Via Unione 1- 20122 – Milano

Collegio Sindacale del Fondo Pensioni per il personale della BCI via Unione,1-20122 – Milano

Ministero del Lavoro (quale sovrintendente COVIP) via Flavia 6 - 00187 Roma

Fondo Pensioni per il Personale della Banca Commerciale i italiana iscritta all’albo I sez.spec.n. 1420

In occasione di numerosi incontri su tutto il territorio nazionale con amici pensionati ex Banca Commerciale Italiana, siamo

stati informati del fatto che il Fondo Pensioni in oggetto sarebbe in procinto di sottoporre a codesta Commissione di Vigilanza

la richiesta di autorizzazione ad apportare alcune modifiche al proprio Statuto, funzionali alla liquidazione delle attività facenti

capo al Fondo stesso. Gli organi preposti alla gestione del Fondo, concordemente con le sue Fonti Istitutive, intenderebbero

individuare nella “liquidazione” la sola via praticabile per uscire da una asserita situazione di criticità della gestione del Fondo

stesso, della quale, da parte nostra riteniamo, non siano al momento ravvisabili, né la necessità, né la urgenza. Con riserva

di comunicare i numerosi motivi di diritto e di fatto che rendono non condivisibile dalla base- base peraltro statutariamente

esclusa da ogni forma di gestione del Fondo, la adesione al quale costituiva conditio sine qua non per la assunzione al

lavoro presso la Banca Commerciale Italiana - l’assunto del Consiglio di Amministrazione del Fondo Pensioni, i sottoscritti,

aventi diritto alle prestazioni pensionistiche del Fondo, formulano la presente al fine di non dimostrare acquiescenza,

neppure implicita alla prospettazione di rischi, per ora latenti, di insolvenza futura ed alle contromisure che il Consiglio di

Amministrazione del Fondo, concordemente con le Fonti Istitutive, avrebbero individuato nella liquidazione della Riserva

Pensionati quale operazione che meglio risponderebbe alla criticità della gestione. Esprimono altresì dissenso ed

opposizione alle contromisure individuate e che si pretenderebbe di attuare frettolosamente e senza alcune immediata

esigenza concreta. Quale organo di rappresentanza della categoria più direttamente interessata, ci permettiamo di chiedere

a codesta Commissione di essere ascoltati in proposito. La stessa richiesta rivolgiamo al Fondo Pensioni .

Con la massima osservanza. Per L’Associazione Nazionale Pensionati ed Esodati della Banca Commerciale Italiana

Il Presidente Antonio Maria Masia

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Roma 10.5.2004 Spettabile Racc. A.R.

COVIP – Commissione di Vigilanza Sui Fondi Pensione Via in Arcione, 71 187 Roma all’attenzione del Presidente Prof.Lucio Francario E p.c. Spettabile Consiglio d’Amministrazione del Fondo Pensioni per il Personale della BCI Via Unione, 1 20122 – Milano all’attenzione del Presidente Avv. Benedetto Lorito Spettabile Collegio Sindacale del Fondo Pensioni per il Personale della BCI Via Unione, 1 20122 Milano all’attenzione del Presidente Luca Orefici Spettabile Ministero del Lavoro (quale Sovrintendente COVIP) Via Flavia, 6

00187ROMA Oggetto: Fondo pensioni per il Personale della Banca Commerciale Italiana. Iscritto all’albo I

sez.spec. 1420

Facciamo seguito alla nostra del 19.4. u.s., priva tuttora di Vostra risposta, per significarVi che abbiamo appreso delle dimissioni rassegnate di recente dal Direttore del Fondo Luigi Virgilio.

La circostanza , a conferma del clima di disagio, unitamente alle sempre più insistenti voci circa la prossima liquidazione del fondo (vedasi in proposito la recente lettera della FABI ove lo scioglimento viene dato per certo entro breve) ci preoccupa fortemente.

Ribadiamo pertanto il contenuto di cui alla nostra precedente e

confidando che codesto Ente abbia sotto osservazione la questione sulla quale, come già espresso, gradiremmo essere sentiti, cogliamo l’occasione per porgerVi cordiali saluti.

ANPEC - Associazione Nazionale Pensionati

Esodati Banca Commerciale Italiana Il Presidente Antonio Maria Masia

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Spett CASSA ASSISTENZA SANITARIA Racc.A.R. PER IL PERSONALE DEL GRUPPO INTESA Roma, 28.5.2004 Foro Bonaparte,24 20121 MILANO Oggetto: Colleghi della Banca Commerciale Italiana assistiti mediante Polizza Generali – “BANDA GIALLA” Come a Voi noto, un gruppo di Colleghi della Banca Commerciale Italiana, in quiescenza, viene tuttora assistito attraverso un'apposita Polizza Collettiva – la n. 81002702 – stipulata nel gennaio 1997 con le Assicurazioni Generali SpA, a cura della Ex Cassa per L'Assistenza di Malattia per il Personale della Banca Commerciale Italiana di Milano. Tale Polizza, la cui decorrenza effettiva e operativa data dal I° marzo 1997, assicura alcune prestazioni sanitarie, a fronte di un premio che originariamente ammontava a Lire 900/m per iscritto, oltre a Lire 300/m per familiari non a carico, premio rivisto in aumento negli anni successivi. Premesso che la Cassa per l'Assistenza Malattia per il Personale della B.C.I. ha 1. sottoscritto in via autonoma la Polizza in parola il 23 gennaio 1997; 2. gestito le condizioni con le Generali sotto il duplice profilo del premio dovuto e delle prestazioni

attese; 3. curato la raccolta dei nominativi degli aderenti; 4. provveduto all'incasso delle quote annuali; 5. gestito le richieste di rimborso via via pervenute, eseguendo anche i relativi accrediti; 6. intrattenuto rapporti epistolari con gli iscritti sia all'avvio dell'attività sia successivamente, come da

documentazione a nostre mani. riteniamo che, in punto sia di fatto che di diritto, detti Colleghi siano da considerarsi a tutti gli effetti già iscritti alla Ex Cassa per l'Assistenza Malattia per il Personale della Banca Commerciale Italiana, che li ha gestiti direttamente, pur avvalendosi di un attore esterno per la parte afferente le prestazioni Non riusciamo pertanto a capire sulla base di quali considerazioni siano stati “scaricati” dalla Cassa e passati alle “cure” di terzi, cioè della Unione Pensionati Comit come da comunicazione di quest’ultima agli interessati del 1.2.2004 che si allega per conoscenza. . Riteniamo, di conseguenza, che i nominativi interessati – circa 700 – siano titolari del diritto di riconfluire nella Cassa per l'Assistenza Sanitaria per il Personale del Gruppo Intesa, in quanto già iscritti alla precedente Cassa per l'Assistenza Malattia per il Personale della Banca Commerciale Italiana. Vi chiediamo pertanto il ripristino della situazione precedente sulla scorta dell’art.7 –Soci del Vostro Statuto che prevede il mantenimento della qualifica di socio per i “dipendenti di Intesa BCI (già Banca Commerciale Italiana) e delle Società di cui al 4° comma del successivo art.20,gli ex dipendenti nonché gli eventuali superstiti con diritto alla pensione indiretta o di reversibilità purchè già iscritti sotto la data del 31.12.2002 alla “Cassa Aziendale per l’Assistenza di malattia per il Personale della della Banca Commerciale Italiana o al “Fondo di assistenza per il Personale Direttivodella Banca Commerciale Italiana” In attesa di leggerVi, porgiamo i nostri distinti saluti. A.N.P.E.C. – Il Presidente Antonio Maria Masia

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Fondo pensioni per il Personale della Banca Commerciale Italiana Via Unione 1 20122 MILANO MI e p.c.: Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione Via in Arcione 71 00187 ROMA RM Oggetto: tassazione applicata sulle prestazioni in linea capitale (“zainetto”) Dall’esame del prospetto di liquidazione inviatomi, relativo alla mia “posizione individuale”) ho rilevato che, nella Vs. qualità di sostituti d’imposta, non avete provveduto (S.E.& O.) a decurtare l’imponibile dei “contributi versati dal lavoratore” (nel limite massimo del 4% sulla retribuzione lorda percepita, previsto dalla normativa vigente). La maggior imposta da me pagata ha determinato pertanto un mio danno economico ingente ed ingiustificato, anche in rapporto alle liquidazioni erogate dal Vs. collaterale “Fondo Pensioni per i Dipendenti ex Cariplo”, che applica correttamente le ritenute, circostanza segnalataVi dagli ex colleghi “usciti” nel corrente anno Richiamata la L.C. Comit Servizio Personale n. 30 del 29/3/2000 e la seguente normativa:

1) Circ. 235 del 9/10/98 Minfinanze; 2) Circ. 29 del 20/3/2001 Agenzia delle Entrate; 3) Circ. 78 del 6//8/2001 Agenzia delle Entrate (integrativa della Circ. n. 29; 4) Risoluzione n 30/E del 31/1/2002 Agenzia delle Entrate su “Istanza Banca xyz

8/10/2001; 5)

provvedimenti tutti antecedenti alla mia “uscita” e quindi sicuramente a Vs. conoscenza, sono a richiederVi di voler cortesemente ricalcolare la fiscalità sulle mie spettanze. In attesa di Vs. cortese riscontro, vogliate gradire distinti saluti. Nome Cognome Matricola Codice fiscale RACCOMANDATA A.R.

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FAC SIMILE Lettera per RICALCOLO TRATTAMENTO FINE RAPPORTO Raccomandata A.R. Spetta.le Banca Intesa Ufficio del Personale Piazza Ferrari 10 Milano Il sottoscritto…………………….nato----a---------------il------------l’-----------19----, assunto il-------------matricola n------- attualmente in quiescenza (o esodato in data---------), preso atto dell’orientamento giurisprudenziale ormai consolidato che, in considerazione della loro natura retributiva, ritiene computabili, per la quantificazione del trattamento di fine rapporto (T.F.R.), anche i versamenti effettuati dal datore di lavoro ai fini della costituzione di un trattamento pensionistico integrativo e/o sostitutivo aziendale nonché quelli relativi ai premi di anzianità, produttività, e contributo a titolo di foresteria CHIEDE

- la rideterminazione del proprio trattamento di fine rapporto (T.F.R.), computando, nella relativa base di calcolo, anche le somme comunque versate in conseguenza degli istituti di cui in premessa;

- il riconoscimento della differenza risultante rispetto all’importo a suo tempo erogato.

Oltre rivalutazione ed interessi sulle somme rivalutate. La presente a valere, a tutti gli effetti di legge, quale formale atto di costituzione in mora nonché di interruzione dei termini di prescrizione. Sicuro di Vostro cortese e sollecito riscontro, colgo l’occasione per….. ……………………………………… NB: chi ha lavorato all’estero chieda anche il ricalcalo dei contributi che andavano versati non sul presunto stipendio che il Dipendente avrebbe percepito se fosse stato in Italia, ma su quello vero.

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XXXV° Premio Testo lettera di richiesta (per coloro che avendo maturato 30 anni di effettivo servizio sono stati costretti ad uscire a seguito del Fondo Esuberi) Testo naturalmente da adattare da parte di chi è uscito invece volontariamente Il sottoscritto nato a -------- il ---------- matricola n.---------, residente a--------via------------- dipendente di codesto Istituto fino al 31.3.2004 e costretto ad uscire a causa della risoluzione del rapporto di lavoro avvenuto in esecuzione dell’Accordo del 15.1.2003, come da vostra comunicazione del ----------- CHIEDE a suo favore, avendo maturato anni di servizio----- dal------ al------- l’applicazione della circolare COMIT n. 1474 del 18.7.1988 - che riprendeva il contenuto della circolare Comit n. 1424 del 30.4.85 - che stabilisce l’erogazione del premio di anzianità XXXV° anche a chi all’atto del pensionamento , pur non avendo maturato trentacinquenni di effettivo servizio, ha comunque compiuto trentanni di appartenenza al’’Istituto – dal 12 % al 14% della retribuzione annua lorda, escluse le voci connesse con la situazione di famiglia o di carattere accessorio. Distini saluti PROBABILE RISPOSTA DELLA BANCA Data ad un collega uscito volontariamente Ci riferiamo alla lettera del-------con la quale Ella ha manifestato la volontà di risolvere consensualmente il Suo rapporto di lavoro con la Banca a far data del 1.4.2004, come previsto dall’Accordo del 15.1.2003, sub 4. Al riguardo, nel prendere nota della Sua richiesta che ci riserviamo di riscontrare con apposita comunicazione, siamo spiacenti di comunicarLe che non sussistono le condizioni per venire incontro al Suo desiderio di ottenere la corresponsione del premio di anzianità XXV° in quanto al 31.3.2004, data di risoluzione del Suo rapporto di lavoro, Ella non aveva maturato l’anzianità necessaria (35 anni di effettivo servizio), per il conseguimento di detta regalia e la risoluzione del Suo rapporto è avvenuta in esecuzione della Legge n. 223 del 1991 nonché del D.M. 158 del 2000, causale diversa da quella del raggiungimento del limite massimo di età pensionabile a fronte del quale è prevista la corresponsione ridotta della regalia in questione, Spiacenti di non poterLe fornire una diversa risposta, cogliamo l’occasione

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XXXV° Premio Testo Lettera di Replica Se ad una prima richiesta della corresponsione del premio di anzianità XXXV° la Banca vi risponderà che non sussistono le condizioni per venire incontro alla vostra istanza, potreste indirizzare una replica del seguente tenore: “Faccio riferimento alla vostra del-----pervenutami il---,con la quale apprendo, con viva sorpresa, il vostro rifiuto di conferirmi il premio in oggetto all’atto della risoluzione del rapporto di lavoro. Ma quello che mi lascia sconcertato sono le motivazioni da voi addotte che non hanno alcun fondamento nella realtà documentale , né tanto meno, nella logica. Rilevo innanzitutto che non trovo alcun riscontro da parte vostra al mio riferimento alla circolare n°1474 del 18.7.1988 ( che ripeteva la circolare n. 1424 del 30.4.1985) la quale al punto A non fa alcun cenno a forme discriminanti di cessazione dal rapporto di lavoro, posto che con il richiamato provvedimento si dispone che il premio venga concesso all’atto del pensionamento a tutti coloro che comunque hanno compito 30 di appartenenza all’Istituto. La circolare in questione (emanata dalla Direzione Centrale Comit e sottoscritta dall’Amministratore Delegato Dr. Siglienti, nonchè dal Responsabile del Personale Dr. Ferretti) risulta infatti essere stata applicata dalla detta Banca, con il conferimento della regalia nella misura del 14% dello stipendio lordo annuo, ai dipendenti in servizio ex Comit che sono in possesso dei requisiti. Da ciò l’obbligo della debenza di detto premio costituendo giurisprudenza pacifica (per tutte vedi sent. Di Cass. Civile n.1693 del 5.2.2003) quella secondo cui sussiste la natura retributiva del premio aziendale di anzianità perché se inizialmente sorto come espressione di volontà meramente liberale, esso ha acquistato negli anni successivi carattere obbligatorio, trasformandosi in un uso contrattuale in quanto costantemente corrisposto dal datore di lavoro che lo ha messo in relazione alla mera circostanza della prestazione lavorativa durata un certo tempo predefinito, omogeneo allo stipendio mensile percepito. La ragione posta a base del vostro rifiuto, siccome espresso nella richiamata vostra missiva de----, è altresì illogica e contradditoria per il seguente motivo: voi affermate che il premio non potrebbe essermi conferito perché alla data del 31.3.2004 (data della risoluzione del rapporto di lavoro determinata dagli accordi sindacali del 15.1.03) - intese da me peraltro non accettate come da mia comunicazione del -- che allego in copia -non avrei maturato i trentacinque anni di effettivo servizio. Ma codesto istituto conosce perfettamente che la risoluzione del rapporto di lavoro non è frutto di una mia libera determinazione, essendomi stata di fatto imposta coercitivamente e formalmente accettata con la formula della risoluzione consensuale solo per ragioni fiscali. Da ciò consegue che la risoluzione del rapporto, prima del compimento del trentacinquesimo anno di servizio, non è imputabile a fatto della mia volontà sebbene ad esclusiva iniziativa della Banca, la quale tuttavia non può liberamente privare il lavoratore né di un affidamento nella continuità lavorativa né, tanto meno, di un diritto che ha acquisito per effetto del suo leale servizio. Se così fosse la invocata circolare del 18.7.88 n. 1474 sarebbe “inutiliter data” in quanto sarebbe stato sufficente per la Banca risolvere sempre il rapporto di lavoro al compimento del trentaquattresimo anno di servizio per così privare i suoi dipendenti di un diritto quesito, che, invece,non può essere posto nel nulla per fatto addebitabile alla parte obbligata alla corresponsione del premio.

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Rimango quindi fiducioso in un leale ripensamento dell’azienda osservando che, in difetto del conferimento di quanto richiesto, mi riservo di agire nelle competenti sedi per la tutela dei miei diritti quesiti. NB Testo fornitoci dal nostro socio Arch. Francesco Leone, ADATTABILE a secondo delle circostanze - uscita obbligatoria o volontaria – specie nella parte in corsivo e sottolineata.

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BOZZA LETTERA A Banca Intesa E p.c. alla Cassa Sanitaria Gruppo Intesa Oggetto: esclusione per gli esodati obbligatori del diritto al mantenimento dell’iscrizione alla Cassa Sanitaria A nome di colleghi esodati obbligatoriamente in data 1.4.2004, nostri soci, Vi preghiamo di indicarci sulla base di quali motivazioni, al di là dell’ovvio richiamo a quanto previsto dall’Accordo sul Fondo Esuberi”, è prevista l’esclusione per loro del mantenimento al diritto di iscrizione alla Cassa Sanitaria del Gruppo Intesa. Esclusione che permane anche al maturare del requisito AGO. Al contrario tale diritto è previsto, alle stesse condizioni del personale in servizio, per i colleghi in esodo volontario; diritto che continua al momento dell’entrata in AGO alle condizioni dei pensionati. Tale diritto tra l’altro è anche previsto per coloro che avendo già maturato il requisito AGO escono , o sono usciti nle 2003, obbligatoriamente in forza dell’Accordo Esuberi. La eslcusione di cui trattasi per gli esodati obbligatori che non accettano di aderire al Fondo appare di conseguenza una discriminante forzatura diretta ad orientare le decisione degli interessati, nonché una grave lesione definitiva di diritti acquisiti. Trattasi, come noto, di colleghi costretti ad uscire loro malgrado (prima della maturazione dei requisiti AgGO e non di “normali licenziati”. La politica di ristrutturazione e riorganizzazione della Banca non dovrebbe incidere oltre misura e così pesantemente sulla loro libertà di scelta e sui diritti acquisiti. Andrebbero, a nostro avviso, inquadrati da subito sotto l’aspetto Cassa Sanitaria, o come gli esodati volontari o in subordine alla stessa stregua di chi esce obbligatoriamente in Ago. Rimaniamo in attesa di cortese sollecita risposta. Distinti saluti. ANPEC E p.c. alla Cassa Sanitaria Gruppo Intesa

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Egr Prof Bazoli, Mi permetta queste righe a titolo personale prima e poi a nome di centinaia e centinaia di colleghi Comit in Quiescenza e in Esodo che rappresento. Faccio seguito al mio intervento in Assemblea Intesa del 15.4 per ricordarLe che a proposito del suicidio di due colleghi nei locali della Banca a Roma e a Terni, Gino Verona e Mauro Principe, la sua risposta alla sollecitazione di alcuni soci (Baboni e altri …) ad intervenire con qualche provvidenza alle famiglie fu : “le famiglie non hanno chiesto niente”. Ora sono in grado di precisarLe che:

- la famiglia Principe aveva chiesto qualcosa ( di poco e in parte dovuto). In data 2.2, come da lettere allegate, a INTESA la liquidazione del TFR ottenendo un’anticipazione di 7000 E. Da allora aspetta il saldo, nonostante ripetute sollecitazioni telefoniche al riguardo. al FONDO Pensioni Comit la liquidazione della posizione contributiva maturata da Mauro pari, credo, a circa 150 milioni di vecchie lire. La risposta è stata : non vi spetta alcunché per regolamento in quanto non ci sono eredi diretti ed i genitori non erano fiscalmente a carico …..comunque vedremo. La stessa risposta ho avuto io, sul caso in questione, dalla Direzione del Fondo in data 18.5 I genitori intanto aspettano ancora il frutto dei 14 anni di lavoro di Mauro…se non per regolamento… …per umana solidarietà!

- La famiglia Verona non Vi ha chiesto niente , è vero, ed ha avuto quanto le spettava . Ma dopo i cavilli e le non poche difficoltà burocratiche incontrate per ottenere il dovuto, lamenta, con disappunto e rammarico, il totale immediato silenzio, disattenzione e indifferenza dell’Istituto (neanche un telegramma di cordoglio della Direzione Centrale) anche e soprattutto nei confronti dei due figli e del loro futuro.

Per finire a nome dell’Associazione Nazionale Pensionati ed Esodati della Banca

Commerciale Italiana La informo che il Suo personale a tutti i livelli (specie quelli alti) non risponde alle nostre lettere del 19.2, 22.4, 23.4, 11.5. Così pure le controllate Cassa Sanitaria e Fondo Pensione. Mai l’intero sistema Intesa ha risposta alle nostre richieste, in spregio alle più elementari regole di correttezza e buona educazione.

Tanto per Sua opportuna conoscenza e con l’auspicio che qualcosa cambi nell’atteggiamento di codesta Sua Banca e delle sue Promanazioni specie nei confronti del personale non più in servizio. Antonio Maria Masia In proprio e quale Presidente dell’ANPEC Roma, 5 luglio 2004

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SCHEDA DI ADESIONE ALL’ANPEComit Il sottoscritto……………………………………. Nato a ……………………………………………. Il………………………………………………….. Residente a………………………………………………….. Via…………………………………………………………….. Pensionato/Esodato, amministrato dalla Filiale……………………………………… Aderisce alla Associazione Nazionale fra Pensionati ed Esodati della Banca Commerciale Italiana (Comit) “A.N.P.E.Comit.” in qualità di socio . Si impegna ad una quota annuale di Euro 20 (impegno minimo statutario) I dati forniti saranno trattati in conformità alla normativa vigente in materia di riservatezza. Firma………………… Telefono casa…………….. cellulare……………….fax………... Indirizzo e-mail…………………………………………………… N.B. c/c ANPEC, Iban IT20E0306905072625005890312 - presso la Filiale Banca Intesa Sanpaolo (ex Comit ), ag. 4826 via Bevagna, Roma. Scheda da compilare e rispedire all’Anpec, via Cesare Balbo,35 00184 –ROMA. trattenendo unafotocopia. Successivamente l’Anpec invierà la tessera E-Mail: [email protected]