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I.T.E.T. Aldo Capitini - Vittorio Emanuele II – A. Di Cambio - Perugia Classe 5 a sez. A CAT – a.s. 2015-2016 ….

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Indice

Elenco libri di testo ............................................................................................. 5

Composizione del Consiglio di Classe .................................................................... 6

Presentazione della classe ................................................................................... 8

Metodi .............................................................................................................. 9

Strumenti ............................................................................................................ 9

Stage ................................................................................................................ 9

Progetti ........................................................................................................... 10

Orientamento .................................................................................................. 10

Iniziative culturali ............................................................................................ 10

3. Relazioni individuali e programmi ............................................ 11

Relazione finale di Italiano ................................................................................. 11

Programma di Italiano ...................................................................................... 13

Relazione finale di Storia ................................................................................... 17

Programma di Storia ......................................................................................... 19

Relazione finale di Religione cattolica .................................................................. 21

Programma di Religione cattolica ........................................................................ 22

Relazione finale di Lingua Inglese ....................................................................... 23

Programma di Lingua Inglese ............................................................................. 24

Relazione finale di Progettazione, Costruzioni e Impianti ....................................... 25

Programma di Progettazione, Costruzioni e Impianti ............................................. 28

Relazione finale di Matematica ........................................................................... 32

Programma di Matematica ................................................................................. 33

Relazione finale di Estimo ...................................................................................... 34

Programma di Estimo ....................................................................................... 35

Relazione finale di Topografia e Fotogrammetria .................................................. 38

Programma di Topografia e Fotogrammetria ........................................................ 39

Relazione finale di Scienze Motorie e Sportive ...................................................... 41

Programma di Scienze Motorie e Sportive ............................................................ 42

4. Valutazione e verifiche ............................................................. 43

Tipologia delle verifiche ..................................................................................... 43

Criteri e strumenti di valutazione delle prove scritte e orali .................................... 43

Criteri per il recupero dell’insuccesso scolastico .................................................... 45

Criteri per l’attribuzione del credito formativo ...................................................... 45

Criteri per la preparazione della prima, seconda e terza prova ............................... 46

5. Allegati .................................................................................... 47

Simulazione prima prova di marzo 2016 .............................................................. 47

Seconda simulazione prima prova di aprile 2016 .................................................. 63

Prima simulazione seconda prova Progettazione, Costruzioni, Impianti .................... 80

Seconda simulazione seconda prova Progettazione, Costruzioni, Impianti ................ 82

Griglie seconda prova Progettazione, Costruzioni, Impianti .................................... 83

Simulazione terza prova 12 marzo 2016 .............................................................. 84

Simulazione terza prova 16 aprile 2016 .............................................................. 88

Griglia terza prova ............................................................................................ 93

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CAT - COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO

Il corso CAT nel suo iter formativo sollecita il senso di autonomia e responsabilità dello studente, portandolo a gestire al meglio le proprie capacità intellettive in relazione a problemi da affrontare. In quest’ambito di studi i risultati di apprendimento sono definiti a partire dai processi produttivi reali e tengono conto della continua evoluzione che caratterizza l’intero settore, sia sul piano delle metodologie di progettazione, organizzazione e realizzazione, sia nella scelta dei contenuti, delle tecniche di intervento e dei materiali.

Lo scopo è quello di attivare processi funzionali all’acquisizione di competenze che attengono alla gestione dei progetti, alla valutazione immobiliare, al rilevamento e restituzione di porzioni di territorio, all’applicazione delle normative nazionali e comunitarie, alla sicurezza e salvaguardia dell’ambiente.

Il Perito in Costruzioni, ambiente e territorio è un tecnico operativo nei settori delle Costruzioni Civili, dell’Ambiente e del Territorio attraverso i metodi di Rilievo Topografico e di Restituzione grafica, attraverso la conoscenza, la salvaguardia e lo sviluppo tecnologico dei suddetti settori secondo i principi di eco-sostenibilità rivolti al necessario rinnovato benessere della società civile:

• Integra competenze nel campo dei materiali, delle macchine e dei dispositivi utilizzati nelle industrie delle costruzioni, nell’impiego degli strumenti per il rilievo, nell’uso degli strumenti informatici per la rappresentazione grafica e per il calcolo (AUTOCAD, programmi avanzati di rilievo topografico), nella valutazione tecnica ed economica dei beni privati e pubblici e nell’utilizzo ottimale delle risorse ambientali.

• Approfondisce competenze grafiche e progettuali in campo edilizio, nell’organizzazione del cantiere, nella gestione degli impianti e nel rilievo topografico.

• Interviene nella Progettazione di costruzioni civili con particolare riguardo alle norme Antisismiche e nella Sicurezza dei cantieri e degli ambienti di lavoro ed alle norme che interessano l’ambito generale della Protezione Civile.

• Interviene nell’applicazione delle previsioni della pianificazione territoriale con il rispetto del corretto impatto ambientale, dei principi di eco-sostenibilità e del risparmio energetico, nella Direzione dei Lavori e nell’organizzazione dei cantieri; sovrintende e collabora alla messa in opera di impianti tecnici negli edifici civili ed industriali e di infrastrutture territoriali, quali acquedotti, fognature e strade.

• Effettua perizie tecnico-legali, estimative di immobili e terreni nonché frazionamenti ed accatastamenti, il tutto garantendo l’applicazione delle norme vigenti.

Le materie specifiche dell’indirizzo:

• Progettazione costruzioni e impianti • topografia • geopedologia, economia ed estimo • gestione del cantiere e sicurezza del lavoro

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Competenze:

• progettazione, miglioramento o trasformazione (autonomamente o in équipe) di opere edili civili ed industriali, idrauliche, stradali, di non grande entità

• effettuazione rilievi di terreni anche con le tecniche più recenti • effettuazione di stime • organizzazione, assistenza, gestione e direzione dei cantieri • valutazione di beni immobili ed interventi territoriali

Sbocchi lavorativi :

• impiego in uffici tecnici delle amministrazioni statali, comunali, provinciali e regionali, nazionali

• impiego presso studi tecnici privati, imprese di costruzione, studi immobiliari o aziende agricole

• attività imprenditoriale • libera professione (dopo biennio di praticantato ed esame di stato o con

diploma dell’Istituto Tecnico Superiore) • agente immobiliare

Proseguimento degli studi:

• tutte le facoltà universitarie con preferenza per Ingegneria Civile, Architettura, Scienze Agrarie, Scienze Geologiche

• ITS (Istituti Tecnici Superiori) • Master o corsi specifici

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Elenco libri di testo

RELIGIONE SOLINAS LUIGI TUTTI I COLORI DELLA VITA / IN ALLEGATO FASCICOLO CIOTTI, NON LASCIAMOCI RUBARE IL FUTURO

U SEI

ITALIANO LETTERATURA BALDI / GIUSSO / RAZZETTI - ZACCARIA

ATTUALITA' DELLA LETTERATURA 3/1 3 PARAVIA

ITALIANO LETTERATURA BALDI / GIUSSO / RAZZETTI - ZACCARIA

ATTUALITA' DELLA LETTERATURA 3/2 3 PARAVIA

INGLESE CARUZZO PATRIZIA / PETERS JAMES / TOCCHELLA AGNESE

HOUSE & GROUNDS / CONSTRUCTION U ELI

STORIA GIARDINA ANDREA / SABBATUCCI GIOVANNI / VIDOTTO VITTORIO

MOSAICO E GLI SPECCHI (IL) - NUOVI PROGRAMMI - VOL 5 / STORIA. DALLA PRIMA GUERRA MONDIALE ALL'ETÁ CONTEMPORANEA

3 LATERZA SCOLASTICA

MATEMATICA BERGAMINI MASSIMO / TRIFONE ANNA / BAROZZI GRAZIELLA

MATEMATICA.VERDE MOD. W - LDM. NUOVA EDIZIONE DI ELEMENTI DI MATEMATICA / CALCOLO INTEGRALE E EQUAZIONI DIFFERENZIALI - (LDM)

U ZANICHELLI

ESTIMO AMICABILE STEFANO NUOVO CORSO DI ECONOMIA ED ESTIMO / ECONOMIA POLITICA - ESTIMO GENERALE - ESTIMO IMMOBILIARE - STANDARD INTERNAZ

U HOEPLI

COSTRUZIONI EDILI FURIOZZI BIAGIO / MESSINA CLAUDIO / PAOLINI LEONARDO

PRONTUARIO PER IL CALCOLO DEGLI ELEMENTI STRUTTURALI N ED / VOLUME + CD

U LE MONNIER

COSTRUZIONI EDILI AMERIO CARLO / ALASIA UMBERTO / PUGNO MAURIZIO

CORSO DI PROGETTAZIONE COSTRUZIONE IMPIANTI 3 - SECONDA EDIZIONE / PER IL QUINTO ANNO IST. TECN. INDIRIZZO COSTRUZIONI AMBIENTE TERRITORIO

3 SEI

TOPOGRAFIA CANNAROZZO RENATO / CUCCHIARINI LANFRANCO / MESCHIERI WILLIAM

MISURE RILIEVO PROGETTO 4ED. 3 (LMS) / OPERAZIONI SU SUPERFICI E VOLUMI E APPLICAZIONI PROFESSIONALI

3 ZANICHELLI

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE (EX ED.FISICA)

GIULIANI MARIO COMPETENZE E CONOSCENZE IN EDUCAZIONE FISICA

U CRISTIAN LUCISANO EDITORE

GESTIONE DEL CANTIERE E SICUREZZA DELL'AMBIENTE DI LAVORO

COCCAGNA MADDALENA / MANCINI EMANUELE

GESTIONE DEL CANTIERE E SICUREZZA DELL'AMBIENTE DI LAVORO 2° ED / VOLUME UNICO + QUADERNO

U LE MONNIER

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Composizione del Consiglio di Classe

Componente Materia Continuità didattica

III IV V

BOCCINI CRISTINA LINGUA E LETT. ITALIANA

X X X

BOCCINI CRISTINA STORIA X X X

CIRIBILLI ORNELLA LINGUA INGLESE X X X

SANTINI SILVANA MATEMATICA X X X

SANTINI SILVANA COMPL. MATEMATICA X X

PEGIATI M. TERESA GEOPEDOLOGIA, ESTIMO

X X X

GALLETTI LUCA TOPOGRAFIA X

GIANNONE GIANCARLO GESTIONE CANTIERE X

GIANNONE GIANCARLO PROG. COSTR. IMP. X

PRANTERA NATALINO LAB. TOPOGRAFIA X

PRANTERA NATALINO LAB. PROGETT. X X

AMBROGIO COSIMO LAB. ESTIMO X

FANELLI STEFANO SCIENZE MOTORIE X X

CANOSCI PATRIZIA RELIGIONE CATTOLICA

X X X

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N. Cognome e Nome Data di nascita Comune di residenza

Credito

III IV

1 ALUNNI LORENZO 08/07/1997 MAGIONE PG 4 6

2 BALDONI STEFANO 26/08/1997 CORCIANO PG 4 4

3 BARUFFA MANUEL 10/03/1996 MAGIONE PG 4 4

4 CERQUAGLIA DAVIDE 19/04/1997 PERUGIA PG 4 5

5 CHERUBINI VALENTINA 10/09/1997 CAST. DEL LAGO

PG 6 6

6 CIAMPOLETTI ALESSIA 03/11/1997 DERUTA PG 5 6

7 CINTI CHRISTIAN 02/07/1997 DERUTA PG 5 5

8 CIOFETTI GIOVANNI 11/06/1997 PERUGIA PG 4 5

9 CORRADINI MICHELE 23/01/1996 PERUGIA PG 5 4

10 COSTANTINI DANILO 01/09/1996 PERUGIA PG 4 4

11 GALLINA MICHELE 02/10/1997 PERUGIA PG 5 5

12 GIORNELLI ALICE 17/07/1995 PERUGIA PG 4 4

13 LONGO TOMMASO 06/08/1996 DERUTA PG 5 5

14 MARINACCI ANGELA 07/11/1997 DERUTA PG 6 7

15 MOSCHINI FEDERICO 16/09/1996 DERUTA PG 5 5

16 RENZINI ANDREA CARLO 31/01/1998 PERUGIA PG 5 5

17 SERENI ALESSIA 23/05/1997 PASSIGNANO S.T.

PG 4 5

18 STEFANOIU COSMIN 11/02/1997 PERUGIA PG 5 5

19 TENERINI MATTIA 12/01/1997 DERUTA PG 4 4

20 TOSTI TOKAR OLGA 25/06/1996 PERUGIA PG 4 5

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Presentazione della classe

La classe V A CAT è formata da 20 alunni,14 ragazzi e 6 ragazze. Nel corso del

secondo biennio e del quinto anno si sono verificati alcuni cambiamenti: il

trasferimento di uno studente da altro istituto, 4 studenti non promossi negli anni

precedenti, 2 studentesse trasferite dalla V B CAT all’interno dello stesso istituto

(prima della fine del 1° quadrimestre).

La classe è eterogenea e nella struttura si presenta complessa. Sono presenti

studenti provenienti da ambienti socio-culturali diversi, alcuni dei quali non

risultano particolarmente integrati nelle dinamiche educative. Se si eccettua un

piccolissimo gruppo, la maggior parte degli alunni ha presentato durante l’anno

scolastico discontinuità nell’impegno, metodo di studio non sempre adeguato al

percorso didattico e un interesse altalenante, anche a causa di pregresse lacune

mai sanate, pertanto una parte consistente ha evidenziato difficoltà nel mantenere

livelli di profitto accettabili.

La frequenza non è stata regolare e continuativa e solo pochi alunni hanno

frequentato con assiduità.

Di contro la classe ha imparato ad affrontare le difficoltà della vita per l’improvvisa

scomparsa di un loro ex docente e di un genitore di uno di loro. La loro risposta ha

evidenziato una grande sensibilità, rara in studenti così giovani.

Dalle relazioni dei singoli docenti risulta che i rispettivi piani di lavoro, salvo alcune

discipline, sono stati sviluppati secondo un criterio di flessibilità adeguato al

contesto della classe.

I docenti hanno attuato attività di sostegno in itinere e pomeridiana (estimo,

inglese, topografia) per cercare di pervenire a risultati accettabili.

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2. Percorso formativo

Metodi

Modalità

Religione

cattolica

Inglese

Gestione del cantiere e sicurezza

Scienze m

otorie e sportive

Storia

Lingua e letteratura

italiana

Matem

attica

Topografia

Progettazione.

Costruzioni e Im

pianti

Estim

o

Lezione frontale x x x x x x x x x

Lezione partecipata x x x x x x x x x x

Esercitazioni individuali in classe

x x x x x x x

Esercitazioni individuali in laboratorio

x x

Lavoro di gruppo in laboratorio

Brain Storming x x x x x x x

Schede di autovalutazione

Analisi testuale x x x x x x

Strumenti • Attrezzature specifiche di laboratorio

• Strumenti informatici e programmi software dedicati

• Manuali tecnici, Codice civile

• Documenti filmati, articoli di giornale

• Libri di testo

• Libri della biblioteca scolastica

Stage

Gli stage, momento significativo dell'attività didattica, sono stati attivati per la durata di due settimane nel corso del quarto anno e altre due settimane all'inizio dell'anno quinto. Per alcuni alunni l'attività è poi proseguita in modo volontario nel periodo estivo. Gli enti locali e le aziende appartenenti a settori attinenti al percorso di studi, sono stati selezionati prevalentemente nel territorio di residenza degli alunni. Il Consiglio di classe fa presente che le aziende si sono dichiarate soddisfatte dell'esperienza e del comportamento degli alunni.

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Progetti

Titolo Progetto Obiettivi Strumenti Metodi Verifica Tempi

Sei in azienda

YouSafe

Collaborazione tra scuola-università Formazione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.

Lezioni e visite guidate Lezioni

Interazione Dicembre Aprile

Orientamento

Orientamento verso Iniziative

Mondo del lavoro Marzo 2016 Ciclo di conferenza: Droni, Topografia e legno.

Università Maggio 2016 Incontro formativo sui corsi di laurea dell'università di Perugia.

Visite guidate Data Località Descrizione Obiettivi

Ottobre 2015 Novembre 2015 Febbraio 2016 Marzo 2016 Maggio 2016

Bologna Bastia Perugia Perugia Massa Martana (Tr)

SAIE-esposizione prodotti architettonici, prodotti edili. Cantiere ISA Ditta Amorini Giornata commemorativa per le vittime di mafia Archimede Solar System

Trasversali. Costruzioni. Sicurezza dei lavori in quota. Storia ed ed. alla legalità. Progettazione, Inglese, Costruzioni.

Iniziative culturali

Iniziativa Tipologia Obiettivi Tempi Giornata della memoria (Shoah)

Incontro con arch. Francesco Masciarelli

Grecia

Incontro con un reduce dai campi di concentramento Eco-sostenibilità nelle nuove costruzioni Viaggio d'istruzione

Trasversali Trasversali Trasversali.

Gennaio 2016

Febbraio 2016

Aprile 2016

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3. Relazioni individuali e programmi

Relazione finale di Italiano

DOCENTE: Maria Cristina Boccini

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE.

La classe 5°A CAT è composta da 20 alunni: 14 ragaz zi e 6 ragazze di cui 2 sono arrivate in questo ultimo anno provenienti dalla sezione B. Durante l’anno scolastico gli alunni hanno avuto nei miei confronti rapporti corretti, educati, ed affettuosi. É una classe unita, solidale e questo grande spirito unitario se nobile da un lato ha costituito a volte una barriera protettiva che ha ostacolato per alcuni l'assunzione di certe responsabilità e quindi ha limitato l'acquisizione di atteggiamenti più maturi e consapevoli. Gli alunni per la maggior parte provenienti dall'interland perugino spesso non hanno avuto una frequenza assidua cosi come l'impegno non per tutti è stato costante pertanto non si è tradotto in un approccio autonomo e originale alle discipline ma è rimasto finalizzato all'apprendimento dei contenuti. Nel complesso seppur non tutti abbiano avuto una applicazione approfondita il profitto raggiunto è per la maggior parte sufficiente, pochissimi sono pervenuti risultati discreti e qualcuno si è fermato ai limiti della sufficienza. La conoscenza delle tematiche principali inerenti agli autori studiati durante l’anno scolastico è stata conseguita dalla totalità della classe. Per lo scritto sono state proposte tutte le tipologie previste per la prima prova d’esame, e sono state realizzate due simulazione della stessa. Il programma è stato svolto come previsto all’inizio dell’anno scolastico.

OBIETTIVI DISCIPLINARI CONSEGUITI

ITALIANO

il percorso didattico è stato orientato prevalentemente su base cronologica e diacronica, seguendo tre grandi obiettivi:

Analizzare e contestualizzare autori e testi, per cercare di sviluppare negli studenti la consapevolezza della specificità delle esperienze letterarie intese come forme di conoscenza simbolica e immaginativa del reale;

Riflettere sulla letteratura nella sua dimensione s torica , per saper cogliere il complesso intreccio di relazioni intertestuali, che legano per reciproca influenza, la letteratura alla tradizione e all' insieme dei fatti storico-culturali;

Migliorare le competenze linguistiche, per sviluppare la padronanza nell' uso della lingua, scritta e orale.

OBIETTIVI MINIMI

a) Cognitivi. Conosce le linee fondamentali di tematiche e autori

b) Operativi:

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Sa leggere un testo individuando il messaggio, il codice,le caratteristiche dell' emittente e del contesto

Sa comunicare con linguaggio adeguato e chiaro

Sa operare semplici collegamenti tra testo e contesto.

OBIETTIVI MASSIMI

a) Cognitivi. Interpreta e rielabora personalmente le conoscenze.

b) Operativi:

Sa indicare rapporti,corrispondenze,relazioni.

Sa utilizzare con proprietà il linguaggio settoriale.

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Programma di Italiano

DOCENTE: Maria Cristina Boccini

Libro di testo: Baldi, Giusso, Razzeti, Zaccaria “L’attualità della letteratura” vol. 3/1-2, Paravia

1.L’età post unitaria: positivismo, dal naturalismo francese al verismo italiano

Il quadro storico-politico di fine Ottocento, gli aspetti sociali e culturali, le peculiarità del contesto italiano, il mito del progresso.

Fondamenti teorici del Naturalismo francese.

Naturalismo e verismo: similitudini e differenze, contesto storico e sociale

2. Giovanni Verga: Dati biografici e formazione culturale, la svolta verista, la poetica dell’impersonalità, la tecnica della regressione, l’eclissi dell’autore.

Il progetto letterario del Ciclo dei Vinti; l’intreccio, il sistema dei personaggi, la religione della famiglia e il motivo dell’esclusione nel romanzo I Malavoglia.

Analisi testuale:

-Prefazione al racconto L’amante di Gramigna

-Da Vita dei campi, Rosso Malpelo/ La Lupa

-Da Novelle Rusticane, La roba, libertà

-Passi scelti da I Malavoglia: Prefazione. VI “Laboriosità dei Malavoglia e irrequietudini di ‘Ntoni”, cap. IX “L’abbandono del nido”

3.Il romanzo del secondo Ottocento in Europa

-Gustave Flaubert, con il romanzo Madame Bovary (i sogni romantici di Emma)

4. La contestazione ideologica e stilistica degli Scapigliati

Igino Tarchetti, lettura da Fosca (L’attrazione della morte)

5. Il Decadentismo e il Simbolismo

L’origine dei termini e la poetica decadente: protesta, rifiuto, estetismo e maledettismo.

C. Baudelaire, il decadente ante litteram: dati biografici, il male, il conflitto intellettuale/società, la noia nella raccolta I fiori del male.

L’opera dei poeti simbolisti francesi.

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Analisi testuale:

-C. Baudelaire, da I fiori del male, Corrispondenze,

6. Giovanni Pascoli

Dati biografici, visione del mondo, poetica: i simboli, il fanciullino, l’impressionismo e lo sperimentalismo linguistico.

Le raccolte poetiche (informazioni essenziali).

Analisi testuale:

-Dal saggio Il fanciullino, “Una poetica decadente”

-Da Myricae, “Arano”, “Lavandare”, “Novembre”, “Il lampo”, “10 Agosto”

-Da I canti di Castelvecchio, “Il gelsomino notturno”

-Da I poemi conviviali, “Alexandros”

7. Gabriele D’Annunzio

La vita come opera d’arte, lo sfruttamento dei meccanismi dell’industria culturale e l’evoluzione poetica dell’autore: estetismo, superomismo, panismo. L’influenza nietzschiana nei romanzi e il progetto poetico delle Laudi: musicalità, panismo e poesia pura.

Analisi testuale:

-Da Il piacere, “un ritratto allo specchio”, libro III, cap. II

-Da Alcyone, La sera fiesolana, La pioggia nel pineto

-Da Notturno, la prosa “notturna”

8. Il primo Novecento: affermazione e critica della modernità

La crisi del Positivismo, la relatività e la psicoanalisi di Freud.

Il distacco della cultura tradizionale: programmi e critica militante.

La stagione delle Avanguardie e il rifiuto della tradizione: i Futuristi.

Analisi testuale:

-F.T. Marinetti, Manifesto tecnico della letteratura futurista, Bombardamento, Manifesto del futurismo.

9.La lirica del primo Novecento in Italia, i Crepuscolari

S. Corazzini, lettura “Desolazione del povero poeta sentimentale

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G. Gozzano, lettura “La signorina Felicita ovvero la felicità”

10. Italo Svevo e il nuovo romanzo del Novecento

Dati biografici e formazione culturale: l’incontro con Joyce e con la psicoanalisi, la scoperta dell’inconscio come rifiuto del razionalismo borghese e la condizione di inettitudine.

I romanzi: trama, strutture, il nuovo impianto narrativo e la rivoluzione de La coscienza di Zeno (tempo misto, romanzo psicologico, narratore inattendibile)

Analisi testuale:

-Da Senilità, “il ritratto dell’inetto”

-Da La coscienza di Zeno: “il fumo”,

11.Luigi Pirandello e la crisi d’identità

Vita, visione del mondo, poetica: la frantumazione dell’io, il contrasto vita/forma e il relativismo conoscitivo.

I temi, le strutture e le soluzioni “umoristiche” nella narrativa di Pirandello: le novelle e i romanzi “Il fu Mattia Pascal” e “Uno, nessuno, centomila”.

Innovazione del teatro pirandelliano: dal “grottesco” al “teatro nel teatro” dei Sei personaggi in cerca di autore.

Analisi testuale:

-Dal saggio L’umorismo, “Un’arte che scompone il reale”

-Dalle Novelle per un anno, “Il treno ha fischiato”, “La patente”, “Ciaula scopre la luna”

-Da Il fu Mattia Pascal, “La costruzione della nuova identità” capp. VII e IX

-Da Uno, nessuno, centomila, “Nessun nome” (pagina finale)

12. La nuova tradizione poetica del Novecento

Il superamento delle linee tradizionali e le principali linee di sviluppo, il ridimensionamento del ruolo del poeta, il sentimento tragico dell’esistere.

Giuseppe Ungaretti

Dati biografici, formazione culturale, evoluzione poetica: la parola poetica come rapporto con l’assoluto, la poesia come illuminazione, la distruzione del verso tradizionale.

Analisi testuale:

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-Da L’allegria, “Veglia”, “I fiumi”, “Soldati”, “San Martino del Carso”, “Mattina”

-Da Il dolore, “Non gridate più”

13.Umberto Saba

La vita, fondamenti della poetica, temi principali. “Il Canzoniere”

Analisi testuale:

-“A mia moglie”, “La capra”, “Città vecchia”, “Ulisse”

14.L’Ermetismo, la letteratura come vita, il linguaggio, i poeti ermetici

Salvatore Quasimodo, cenni biografici e poetica

Analisi testuale:

-Da Acque e terre, “Ed è subito sera”

-Da Giorno dopo giorno, “Alle fronde dei salici”

15. Eugenio Montale e la ricerca dell’essenzialità

Dati biografici e formazione culturale. Le “ragioni” della poesia monta liana: il male di vivere, la ricerca del “varco”, il simbolo, l’allegoria, il correlativo oggettivo.

Analisi testuale:

-Da Ossi di seppia, “Non chiederci la parola”, “Meriggiare pallido e assorto”, “Spesso il male di vivere ho incontrato”

-Da Le occasioni, “La casa dei doganieri”

16. Il Neorealismo

Significato del termine e differenze con il realismo ottocentesco, il contesto storico e il bisogno dell’”impegno”.

I padri storici del Neorealismo: A. Moravia, C. Alvaro, I. Silone (cenni)

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Relazione finale di Storia

DOCENTE: Maria Cristina Boccini

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

La classe 5°A CAT è composta da 20 alunni: 14 ragaz zi e 6 ragazze di cui 2 sono arrivate in questo ultimo anno provenienti dalla sezione B. Durante l’anno scolastico gli alunni hanno avuto nei miei confronti rapporti corretti, educati, ed affettuosi. É una classe unita, solidale e questo grande spirito unitario se nobile da un lato ha costituito a volte una barriera protettiva che ha ostacolato per alcuni l'assunzione di certe responsabilità e quindi ha limitato l'acquisizione di atteggiamenti più maturi e consapevoli. Una esigua parte è motivata, partecipe, interessata ed ha saputo organizzare le informazioni secondo un ordine temporale e spaziale, classificando i mutamenti ed eventi, formulando ipotesi e mutazioni, la maggior parte della classe ha raggiunto risultati sufficienti legate a modalità mnemoniche, pochi hanno raggiunto una preparazione completa più che discreta. Il programma è stato svolto come preventivato all'inizio dell'anno scolastico.

OBIETTIVI DISCIPLINARI CONSEGUITI

Lo studio della storia è stato orientato al tentativo di educare alla consapevolezza della valenza del metodo storico inteso come modello di comprensione del passato e della contemporaneità, analizzando i fatti nell’insieme delle relazioni che li determinano e li costituiscono ( fattori economici, sociali, ideologici, culturali) . particolare attenzione è stata riservata alla comprensione dei principali modelli statuali (assolutismo, costituzionalismo e parlamentarismo, democrazia liberale, sistemi totalitari), del lessico politico di base e delle principali dottrine economico-politico. In linea generale i diversi argomenti sono stati affrontati cercando di:

-ricostruire la complessità del fatto storico attraverso l’individuazione di interconnessione

-sviluppare l’abitudine a problematizzare

-individuare e descrivere persistenze e mutamenti

-sviluppare il lessico appropriato

Minimi:

a) Cognitivi. Conosce termini e fatti nello spazio e nel tempo.

b) Operativi:

1- distingue i vari aspetti di un fenomeno e di un periodo: economia, politica, società, cultura.

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2- individua relazioni di causa e conseguenza.

Massimi:

a) Cognitivi. Conosce i processi storici di medio e lungo periodo.

b) Operativi:

1- coglie relazioni e opere collegamenti tra la sfera politica, economica, sociale e culturale.

2- applica in modo interdisciplinare le conoscenze apprese.

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Programma di Storia

DOCENTE: Maria Cristina Boccini

testo adottato: IL MOSAICO E GLI SPECCHI volume 5 di Giardina Sabbatucci Vidotto. Editori LATERZA

U1. LA SOCIETA' DI MASSA E L'IMPERIALISMO

LA SOCIETA' INDUSTRIALE DI MASSA

NAZIONALISMO E IMPERIALISMO

L'ITALIA LIBERALE

-nuova Italia e il governo della destra

- il governo della Sinistra e l'età di Crispi

U2. L'EUROPA E IL MONDO ALLA VIGILIA DELLA GUERRA

L'ITALIA INDUSTRIALE E L'ETA' GIOLITTIANA

LA PRIMA GUERRA MONDIALE

lo scoppio del conflitto

il primo anno di guerra

lo svolgimento del conflitto

la vittoria dell'intesa

significato storico e le eredità della guerra

LA RIVOLUZIONE RUSSA E LA NASCITA DELL'UNIONE SOVIETICA

Sintesi

U3. IL DOPOGUERRA IN EUROPA E IN ITALIA

IL BIENNIO ROSSO IN ITALIA

CRISI ECONOMICA E CROLLO DEL 1929

ROOSEVELT E IL NEW DEAL

U4. DEMOCRAZIE TOTALITARISMI

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IL FASCISMO

il fascismo al potere

politica economica, estera e l'impero

apogeo e declino del regime

IL NAZISMO

la repubblica di Weimer

l'ascesa di Hitler

il regime nazista

U5. LA SECONDA GUERRA MONDIALE

L'AGGRESSIONI HITLERIANE E LO SCOPPIO DEL CONFLITTO

LA SECONDA GUERRA MONDIALE: GLI EVENTI

LA GUERRA TOTALE, LA SHOAH E LA RESISTENZA

il nuovo ordine nazista

la resistenza in Europa e in Italia

l'otto settembre: morte della patria o inizio della storia repubblicana

U6. IL MONDO DIVISO

GUERRA FREDDA E RICOSTRUZIONE

LA DECOLONIZZAZIONE

L'ITALIA REPUBBLICANA

IL MIRACOLO ECONOMICO

U7. IL CONFRONTO EST OVEST

KENNEDY E KRUSCEW (cenni)

LA GLOBALIZZAZIONE (cenni)

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Relazione finale di Religione cattolica

DOCENTE: Patrizia Canosci. La classe, composta da dieci studenti avvalentesi, costituisce un gruppo

umanamente piacevole, dal comportamento a volte un po' superficiale ma

fondamentalmente corretto. Interesse e partecipazione, seppure altalenanti, si

sono meglio strutturati nella seconda parte dell'anno permettendo il costituirsi di un

ambito lavorativo rispettoso e propositivo. In questa ottica, alcune difficoltà nella

rielaborazione sistematica degli argomenti proposti sono diventate spesso una

leva per favorire una partecipazione ed un impegno più meditati. La valutazione

complessiva può ritenersi più che sufficiente.

OBIETTIVI DISCIPLINARI CONSEGUITI

-saper riconoscere le dinamiche e le caratteristiche proprie della religiosità

moderna e contemporanea

-sapere instaurare un rapporto articolato fra scienza e fede

-saper rapportare la mentalità del proprio tempo allo svolgimento degli eventi

culturali che l’hanno preceduta

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Programma di Religione cattolica

DOCENTE: Patrizia Canosci

1. Dal trascendente all'immanente

- L’evoluzione del pensiero religioso dal Medioevo ad oggi

-Emancipazione dal riferimento religioso : Verum est factum..Verum quia

faciendum

-Caratteri della moderna concezione scientifica della realtà

2. Il tema della pace

Il contesto della prima guerra mondiale – Tregua di Natale

Pacifisti ed operatori di pace – (Einstein, Benedetto XV)

Pace interiore e pace sociale – (Tolstoj, Gandhi)

3. Marxismo e Cristianesimo :

-La questione sociale – la dottrina sociale della Chiesa (Leone XII, Rerum

Novarum)

-La concezione dell’uomo-materialismo evoluzionistico e creazionismo (Engels,

Dialettica della natura)

.I termini della salvezza - l'utopia marxiana, la speranza cristiana

4. Nietzsche, Freud e la religione

-Il concetto di virtus e di oltreuomo, (F. Nietzsche, L'Anticristo)

-Il darwinismo culturale, la selezione della specie e il messaggio evangelico

-La religione come proiezione e illusione – (. Freud. , Avvenire di un'illusione)

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Relazione finale di Lingua Inglese

DOCENTE: Ornella Ciribilli L’attività didattica con la classe, formata da 20 alunni è iniziata fin dal primo anno di corso e si è sviluppata nei 5 anni con risultati complessivamente accettabili.

Una caratteristica che li contraddistingue è il positivo atteggiamento di accoglienza che ha favorito fin da subito un affettuoso rapporto umano tra allievi e docenti.

Nella comune consapevolezza della necessità di un approccio semplificato alle conoscenze di base, volto al raggiungimento di una comunicazione minima, la risposta degli studenti è stata eterogenea nell’impegno personale e nello sforzo individuale di adeguarsi alle nuove proposte didattiche.

Alcuni studenti hanno conseguito un positivo livello di conoscenze, e la loro

preparazione è sicuramente soddisfacente: sono in grado di comprendere un testo orale o scritto e di rielaborarlo in modo generalmente corretto.

Altri presentano ancora difficoltà: conoscono gli argomenti del programma

in modo essenziale, riescono ad orientarsi nella comprensione dei testi, ma hanno difficoltà nella rielaborazione, che spesso risulta poco autonoma, frammentaria, con un lessico limitato e talvolta con inesattezze.

Altri infine conoscono parzialmente gli argomenti, non sono sempre in

grado di rielaborarli e commettono frequenti errori.

Gli obiettivi disciplinari raggiunti dalla maggior parte degli alunni sono: comprendere testi specialistici/ specifici di indirizzo saper tradurre in L1 testi contenenti linguaggi settoriali saper esporre argomenti settoriali usando un lessico specifico con una pronuncia sostanzialmente accettabile

Il metodo di lavoro adottato è consistito in: presentazione dei contenuti,

analisi testuale,traduzione in italiano, sintesi, rielaborazione, verifica, correzione e rinforzo.

Il programma, secondo le linee delle direttive ministeriali, ha trattato gli argomenti tecnico-professionali e il materiale autentico in maniera interdisciplinare con Disegno, Costruzioni e Topografia.

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Programma di Lingua Inglese

DOCENTE: Ornella Ciribilli Dal testo “ House and Grounds” : P. Caruzzo – J. Peters ELI Editore Modulo 4 (materiali da costruzione) Ripasso A short history of Architecture Dossier 1 The Middle- Ages: the Gothic period Gothic cathedrals Classicism and Renaissance . St Paul’s Cathedral The Modern Movement: Le Corbusier ( Ville Savoye), Frank Lloyd Wright (Falling Water House, Guggenheim Museum NY), Norman Foster, Frank Gehry, Renzo Piano (Pompidou Centre, De Menil Collection) , Zaha Hadid Bio-Architecture Modulo 3 Eco- buildings and eco-design Eco-materials Sustainable design and green building Co-housing

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Relazione finale di Progettazione, Costruzioni e Impianti

DOCENTE: Giancarlo Giannone

La classe è composta da 20 studenti. Nella parte iniziale dell’anno scolastico è

stato utile conoscere la formazione di base nella disciplina in oggetto, attraverso

la visione degli elaborati svolti durante l’anno scolastico precedente e tests

d’ingresso, in quanto la classe ha avuto diversi docenti con continue soluzioni di

continuità. La formazione di base della classe è risultata, quindi, modesta con la

necessità di recuperare diversi argomenti di progettazione e strutturali per

consentire uno sviluppo minimamente accettabile della programmazione didattica

d’anno con diverse limitazioni e carenze per quanto riguarda il programma relativo

alla parte strutturale e di calcolo, relativo alla parte impiantistica ed alla parte

architettonica. Da questi requisiti di partenza ed in seguito al lavoro didattico

d’anno, svolto in modo condizionato dai suddetti motivi, la classe ha raggiunto un

profilo dell’apprendimento e delle competenze appena sufficiente con solo alcuni

alunni che hanno raggiunto buoni livelli di apprendimento per ottime attitudini e

motivazioni nei confronti della progettazione architettonica. Infatti gli studenti

dotati di migliori caratteristiche individuali, quali la motivazione verso la

conoscenza, il metodo e la continuità nell’impegno di studio ed dell’applicazione

delle conoscenze, le capacità ed il senso di responsabilità, si sono distinti per i

risultati raggiunti. La percentuale di questi alunni non supera, comunque, il 20% e

solo alcuni alunni hanno raggiunto risultati eccellenti nei limiti del programma

svolto. Il resto della classe, dimostrando modesto interesse verso la disciplina, in

particolare verso la Progettazione e la Tecnica delle Costruzioni ed Impianti, si è

impegnato in modo poco determinato e con discontinuità, limitandosi ad un livello

minimo di sufficienza dell’apprendimento dei contenuti della disciplina senza

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approfondimenti e rielaborazioni critiche. In conclusione la classe ha raggiunto un

livello di conoscenze degli argomenti svolti durante l’anno in modo appena

sufficiente, con una preparazione di base che resta debole nell’applicazione degli

argomenti teorici e limitata nei contenuti dei diversi aspetti tematici disciplinari. Il

tutto è doveroso precisare che i contenuti e gli obiettivi di questa nuova disciplina

accorpano tre disciplina che precedentemente erano svolte in tre discipline distinte

ed in 12 ore settimanali anziché 7 ore settimanali.

OBIETTIVI DISCIPLINARI CONSEGUITI Gli obiettivi disciplinari generali, inizialmente posti nella programmazione annuale, sono stati ridotti durante l’iter didattico e adattati all’impegno discontinuo e poco attivo profuso dagli alunni della classe. Pertanto sono stati conseguiti i seguenti obiettivi disciplinari ad un livello appena accettabile : - Conoscere i principi, le regole e le norme per progettare e acquisire la responsabilità etico-sociale dell’operare nel settore; - Saper valutare le problematiche che riguardano la progettazione ed interpretarne i principi compatibili con la salvaguardia ambientale; - Saper valutare le problematiche che riguardano la tecnica urbanistica con particolare riguardo alla sua evoluzione nella direzione della tutela e sviluppo eco- sostenibile; - Saper valutare le problematiche che riguardano la storia dell’architettura; Per quanto riguarda gli obiettivi disciplinari specifici, raggiunti in relazione al programma svolto, si riporta il seguente elenco : TIPI EDILIZI - Comprendere le differenze tra i vari tipi funzionali dell’architettura;

- Imparare a valutare le necessità fondamentali di ogni tipo edilizio;

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- Imparare a valutare l’inserimento di ogni edificio nell’ambiente;

STORIA DELL’ ARCHITETTURA

- Saper valutare le motivazioni e le caratteristiche che riguardano la storia

dell’architettura con la relativa lettura formale; STORIA E TECNICA URBANISTICA - Acquisire le conoscenze dell’importanza della pianificazione territoriale ,

acquisire una conoscenza giuridica sufficiente alla applicazione delle norme

urbanistiche ed edilizie; STRUTTURE ED IMPIANTI - Saper riconoscere gli elementi strutturali semplici in una costruzione edilizia;

- Saper riconoscere gli elementi impiantistici fondamentali;

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Programma di Progettazione, Costruzioni e Impianti

DOCENTE: Giancarlo Giannone

TIPI EDILIZI : Le nuove costruzioni

1. Edilizia residenziale ( Tipologie: Case a schiera, Ville singole, Edifici in linea );

Esercitazioni progettuali con l’ausilio del computer con l’utilizzo di Autocad;

Caratteristiche architettoniche di un progetto di residenza : funzionalità, organizzazione del sistema costruttivo, il rapporto con l’ambiente e con il contesto circostante, i materiali esterni, la forma ed il tipo di copertura. Gli ambienti dell’abitazione: le esigenze funzionali e gli aspetti dimensionali in relazione alle norme igienico-sanitarie, i vincoli derivanti dai dati urbanistici e di Regolamento Edilizio. Le Sezioni Architettoniche: utilità e modalità di impostazione. I prospetti: i criteri e gli aspetti tecnici.

2. Progettazione di un residence agrituristico – Progettazione di un centro di documentazione sulla fauna locale marina. Metodologia di progettazione architettonica ed elaborati del progetto architettonico in muratura portante o in cemento armato. Le carpenterie dei solai e delle coperture in legno. Le fondazioni in cemento armato a nastro.

3. La ristrutturazione edilizia attraverso l’ampliamento: intervento innovativo o conservativo, criteri di progettazione.

STORIA DELL’ ARCHITETTURA

1. L’architettura Greca: la casa greca, l’agorà, l’acropoli di Atene, le città greche, edifici pubblici per la vita democratica, gli edifici sacri, gli ordini architettonici, i tre ordini dei templi greci, Il Partenone.

2. La costruzione Romana: La grande ingegneria dei romani, forma e decorazione nell’architettura romana, la casa romana: domus ed insula, gli edifici sacri, gli edifici pubblici, le terme, gli edifici per lo spettacolo, l’organizzazione della città, l’organizzazione del territorio e le vie di comunicazione e sistemi di difesa.

3. I Comuni e la città medievale in Italia, le chiese romaniche in Italia.

4. Il Gotico i Europa: lo schema costruttivo. Il gotico in Italia.

5. Il Rinascimento ed il Cinquecento in Italia : Brunelleschi, Bramante, Michelangelo.

6. Bernini e Borromini a Roma.

7. La fine dell’ottocento: le grandi esposizioni e l’ingegneria.

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8. Il movimento moderno: i cinque punti di Le Corbusier ( Lo studio dell’ Unità di Abitazione a Marsiglia, la Cappella Rochamp, la Villa a Savoy). L’architettura di Wright.

STORIA E TECNICA URBANISTICA

1. La nascita dell’urbanistica in Italia; l’urbanizzazione ed i Piani di Ricostruzione e

di Risanamento;

2. Elementi di base della Tecnica dell’urbanistica ( Il PRG e la Zonizzazione, i D.M.

1.4.1968 e 2.4.1968, il Regolamento Edilizio e le norme igienico-sanitaria in

edilizia );

3. Gli Standards Urbanistici e le opere di urbanizzazione. I Parametri Tecnici

dell’Urbanistica ( Indici di fabbricazione, altezze, distanze tra edifici, allineamenti

stradali e distanze dai confini ) ;

4. Il Piano di Recupero ed i tipi di intervento ( L. Regionale Umbria N.1 del 2004): la

manutenzione ordinaria, la manutenzione straordinaria, la ristrutturazione, le

opere interne, demolizione, ampliamento e sopraelevazione, mutamento di

destinazione d’uso, le nuove costruzioni;

5. I titoli abilitativi ( il permesso di costruire, la comunicazione di inizio lavori, la

denuncia di inizio attività, la superdia, la segnalazione certificata di inizio attività);

ELEMENTI STRUTTURALI

1. Tipologie di fondazioni, tipologie di murature.

2. I solai in legno: le carpenterie

3. Il computo metrico di un solaio in c.a.

IMPIANTI

Lo smaltimento delle acque di pioggia e delle acque nere in un edifico. La Fossa Imhoff. La tipologia dell’ Impianto di riscaldamento a radiatori.

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Relazione finale di Gestione del cantiere e sicurezza

DOCENTE: Giancarlo Giannone La classe è composta da 20 studenti. Nella parte iniziale dell’anno scolastico è

stato utile conoscere la formazione di base nella disciplina in oggetto, attraverso

tests d’ingresso, in quanto la classe ha avuto diversi docenti con continue

soluzioni di continuità. La formazione di base della classe è risultata, quindi,

sufficiente ed idonea ad uno sviluppo accettabile della programmazione didattica

d’anno. Da questi requisiti di partenza ed in seguito al lavoro didattico d’anno la

classe ha raggiunto un profilo dell’apprendimento e delle competenze

mediamente più che sufficiente con alcuni alunni che hanno raggiunto risultati

migliori. La percentuale di questi alunni non supera, comunque, il 30% e solo

alcuni alunni hanno raggiunto risultati eccellenti nei limiti del programma svolto. Il

resto della classe si è impegnato in modo poco determinato e discontinuo,

limitandosi ad un livello di sufficienza dell’apprendimento dei contenuti della

disciplina senza particolari approfondimenti.

OBIETTIVI DISCIPLINARI CONSEGUITI Gli obiettivi disciplinari generale, inizialmente posti nella programmazione annuale, sono stati ridotti durante l’iter didattico e adattati all’impegno modesto profuso dagli alunni della classe. Pertanto sono stati conseguiti i seguenti obiettivi disciplinari ad un livello solo accettabile: - Saper operare nella fase di preventivazione dei lavori. - Saper operare in cantiere per la gestione della fase di contabilità e conto finale. - Essere in grado di conoscere ed operare nella fase di collaudo dei lavori. - Essere in grado di conoscere il significato della sicurezza e dei maggiori rischi in cantiere.

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Programma di Gestione del cantiere e sicurezza

DOCENTE: Giancarlo Giannone LA PREVENTIVAZIONE DEI LAVORI 1. L’analisi del costo dei lavori ed il contratto d’appalto. 2. Computo metrico estimativo ed analisi dei prezzi.

3. I costi della sicurezza. LA CONTABILITA’ E LA FINE DEI LAVORI 1. La contabilità dei lavori pubblici e privati.

2. Stima e revisione dei prezzi.

3. Conto finale dei lavori ( documenti contabili finali: libretto delle misure, registro

di contabilità, sommario del registro di contabilità, lo stato d’avanzamento, il certificato di pagamento, lo stato finale dei lavori ).

I COLLAUDI DEI LAVORI 1. Nomina del Collaudatore. Visite in cantiere.

2. Il collaudo statico, il collaudo degli impianti.

3. Il collaudo tecnico amministrativo.

4. Il fascicolo del fabbricato.

IL SISTEMA QUALITA’

1. La gestione della qualità in edilizia. La certificazione della qualità. 2. Il Sistema Qualità negli appalti pubblici: il sistema di qualificazione SOA ESEMPI DI ORGANIZZAZIONE DI PICCOLI CANTIERI 1. Il cantiere di una nuova costruzione di una casa isolata: la recinzione e l’organizzazione del cantiere, le piccole attrezzature di cantiere, la movimentazione dei carichi, le macchine per il movimento delle terre, i ponteggi, i DPI, le macchine per il confezionamento del calcestruzzo. 2. I rischi dei lavori in quota.

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Relazione finale di Matematica

DOCENTE: Silvana Santini La classe è stata da me seguita con continuità fatta eccezione per il primo anno di corso. Il comportamento è stato sempre corretto ed estremamente rispettoso. La frequenza non per tutti è stata adeguata, per alcuni solo nell’ultimo periodo dell’anno scolastico è da ritenersi sufficiente. La partecipazione all’attività didattica è da considerarsi abbastanza interessata, anche se non per tutti propositiva. E’ stata caratterizzata comunque sempre da un buon clima di convivenza, che ha consentito sia di portare a termine il programma con tranquillità, sviluppando gli aspetti essenziali del calcolo differenziale ed integrale, che di ripercorrere i contenuti disciplinari fondamentali. Alcuni allievi sono stati sollecitati a rendere l’impegno più costante, ad organizzare in modo più approfondito il metodo di studio, per colmare, quanto più possibile, alcune lacune presenti nella preparazione di base, i cui concetti sono stati costantemente ripresi. OBIETTIVI DISCIPLINARI CONSEGUITI Non tutti gli studenti hanno sufficientemente raggiunto gli obiettivi disciplinari delineati nella programmazione iniziale.: per alcuni permane un linguaggio specifico non sempre appropriato, ed alcune difficoltà applicative. Le competenze non per tutti sono da ritenersi organicamente strutturate: per alcuni infatti hanno soprattutto un aspetto specificatamente finalizzato all’esecuzione, per altri meglio elaborate e per una studentessa un’ottima struttura. Inoltre ad oggi non tutti gli allievi hanno evidenziato nel profitto sufficienti progressi degni di nota.

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Programma di Matematica

DOCENTE: Silvana Santini Studio di Funzioni

1 Dominio e Codominio 2 Continuità e discontinuità 3 Asintoti: orizzontali , verticali ed obliqui 4 Derivabilità e non derivabilità 5 Massimi, minimi, flessi 6 Esempi di studio di funzioni algebriche razionali intere, fratte, irrazionali,

alcune funzioni trascendenti. Funzioni derivabili

1 Teorema di Rolle e suo significato geometrico 2 Teorema di Lagrange e suo significato geometrico 3 Differenziale di una funzione e suo significato geometrico 4 Teorema di De L’Hospital

Integrali indefiniti

1 Definizione di integrale indefinito e sue proprietà 2 Integrazioni immediate 3 Integrazioni di funzioni razionali fratte varie tipologie 4 Integrazione per parti 5 Integrazione per sostituzione

Integrali definiti 1 Introduzione intuitiva al concetto di integrale definito 2 Integrale definito di una funzione continua e sue proprietà 3 Teorema della media (significato geometrico e dimostrazione) 4 La funzione integrale 5 Il teorema fondamentale del calcolo integrale (dimostrazione limitata alla

struttura generale) 6 Il calcolo dell’integrale definito (con dimostrazione) 7 Il valor medio di una funzione: suo significato geometrico. 8 Area della parte di piano delimitata dal grafico di una o due funzioni 9 Calcolo dei volumi di alcuni solidi di rotazione attorno all’asse x.

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Relazione finale di Estimo

DOCENTE: Maria Teresa Pegiati La scrivente ha potuto godere di una continuità didattica per tutto il triennio. La classe si presenta composta da un gruppo classe omogeneo per provenienza con la sola eccezione di due ragazze provenienti dalla sezione B inserite all'inizio del secondo quadrimestre e di tre alunni che si sono invece inseriti lo scorso anno scolastico in quanto ripetenti. ネ una classe nella quale le competenze e le conoscenze raggiunte dagli alunni sono modeste se non mediocri fatta salvo qualche eccezione. In questo anno scolastico la maggior parte degli alunni non si è impegnato in uno studio metodico e la preparazione raggiunta è da ritenersi non adeguata e superficiale. Sono inoltre da rilevare comportamenti scolasticamente non sempre corretti tenuti da alcuni ragazzi per sottrarsi alle verifiche. Il programma di estimo non è stato svolto conformemente a quanto previsto nella programmazione infatti gli argomenti svolti sono stati più volte ripresi e ripetuti per difficoltà oggettive di alcuni alunni e/o per scarso impegno nello studio per altri. ネ comunque da rilevare la presenza, nel gruppo classe, di un numero esiguo di alunni che si è distinto invece per impegno, per serietà e determinazione raggiungendo dei livelli di preparazione buona inoltre questi alunni hanno cercato di svolgere una funzione di supporto nei confronti dei loro colleghi meno volenterosi. OBBIETTIVI DISCIPLINARI PERSEQUITI Nell'impostare il programma si è tenuto conto degli obiettivi che possono concorrere alla formazione di un professionista. Questi obiettivi, che la scrivente ha cercato di perseguire nel corso del presente anno scolastico, vengono di seguito riportati: - trasmissione di conoscenze tecnico-economiche-giuridiche che sono alla base del procedimento estimativo - capacità di analizzare un quesito estimativo e di risolvere lo stesso con immediatezza e razionalità, - attivazione di capacità logiche. La scrivente ritiene di avere raggiunto solo in parte gli obbiettivi sopra esplicitati.

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Programma di Estimo

DOCENTE: Maria Teresa Pegiati ESTIMO GENERALE Il contenuto dell'estimo Gli aspetti economici dei beni: valore di mercato; valore di capitalizzazione; valore di costo di produzione e di riproduzione; valore di trasformazione; valore di surrogazione e valore complementare. Il metodo di stima: Il confronto. Le fasi del giudizio di stima. Le caratteristiche dei beni influenti sul valore. Il parametro di stima. I termini del confronto estimativo. Il principio dell'ordinarietà Comodi e scomodi. Aggiunte e detrazioni. I procedimenti di stima Classificazione generale dei procedimenti. I procedimenti sintetici per la stima del valore di mercato: stima sintetica parametrica; stima per valori tipici; stima storica; stima ad impressione o a vista. Procedimento analitico per la stima del valore di mercato: determinazione del reddito da capitalizzare; ricerca del saggio di capitalizzazione; correzione del saggio e aggiunte o detrazioni al valore capitale. Stima sintetica del valore del costo. Stima analitica del valore del costo. Procedimenti di stima per gli altri aspetti economici. ESTIMO CIVILE I fabbricati civili Caratteristiche del mercato immobiliare urbano. Caratteristiche influenti sul valore dei fabbricati: caratteristiche intrinseche; caratteristiche estrinseche e situazione giuridica. Stima dei fabbricati civili Scopi della stima e aspetti economici dei fabbricati civili. Il valore di mercato dei fabbricati civili - stime sintetiche: stima ad impressione e stima storica; stima per valori tipici o per elementi costitutivi e stima parametrica. Il valore di mercato dei fabbricati civili - stima analitiche: determinazione del reddito capitalizzabile; determinazione del saggio di capitalizzazione e calcolo del valore capitale. Le leggi sul canone locativo e sui canoni di affitto Aggiunte e detrazione del valore capitale. Il valore del costo dei fabbricati civili: stima sintetica e stima analitica. Il valore di trasformazione dei fabbricati civili: stima sito e cementi, stima diritto di sopraelevazone. Il valore complementare dei fabbricati civili. Stima delle aree fabbricabili Nozione di area fabbricabile. Il mercato delle aree fabbricabili. Condizioni influenti sul valore delle aree fabbricabili: caratteristiche intrinseche; caratteristiche estrinseche e situazione giuridica. Aspetti economici delle aree fabbricabili.

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Stima del valore di mercato: correzione del valore ordinario e aggiunte e detrazioni al valore capitale. Stima sintetico-pratica del valore di mercato delle aree fabbricabili. Stima del valore di trasformazione. Stima di aree urbane non fabbricabili (reliquati o pezze segregate). Stima per cessione di cubatura edificabile. Stima dei valori condominiali Il regolamento condominiale. Le tabelle millesimali. Determinazione dei millesimi di proprietà determinazione dei millesimi in base ai valori monetari e determinazione dei millesimi in base alla superficie virtuale. Determinazione dei millesimi di proprietà particolare. Determinazione dei millesimi d'uso differenziato. Ripartizione delle spese nei condomini orizzontali. ESTIMO LEGALE Stima delle indennità nelle espropriazioni per pubb lica utilità L'esproprio. Excursus storico delle leggi sull'esproprio Testo unico n. 327/2001 e L. 244/2008 Oggetto ed ambito di applicazione, le fasi del procedimento espropriativi, indennità di espropriazione per: esproprio totale, parziale, per la realizzazione do opere private di pubblica utilità Indennità provvisoria nel caso di esproprio da parte di un soggetto pubblico di un’area edificabile o legittimamente edificata e Indennità nel caso di esproprio da parte di un soggetto pubblico di un’area non edificabile. La cessione volontaria determinazione indennizzo. La cessione definitiva determinazione indennizzo L’occupazione temporanea. Retrocessione totale o parziale. La nuova normativa sull'indennità di aree edificabile alla luce della Sentenza corte costituzionale n. 181/2011 in materia d'indennizzo per le aree edificabili. Stima diritto usufrutto Diritto dell'usufrutto: richiami giuridici: costituzione, durata, estinzione; diritto dell'usufruttuario; obblighi nascenti dall'usufrutto. Stima del diritto dell'usufrutto. Stima della nuda proprietà ESTIMO CATASTALE Catasto terreni Generalità Organi preposti alle operazioni catastali. Operazioni catastali: formazione del Catasto, pubblicazione del Catasto, attivazione del Catasto. Conservazione del Catasto: atti geometrici di aggiornamento: tipo mappale, dio frazionamento. La procedura PREGEO Consultazione degli atti catastali e certificazione. Nuove procedure informatiche di aggiornamento MUI e MUIC Catasto urbano Dall'unità d'Italia al catasto attuale

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La formazione: l'unità immobiliare, la tariffa e le rendite, la qualificazione le nuove e vecchie categorie (DPR 138/98) Conservazione del Catasto: variazione soggettive e variazioni oggettive. Informatizzazione delle pratiche di conservazione. La procedura DOCFA. Consultazione degli atti catastali e certificazioni.

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Relazione finale di Topografia e Fotogrammetria

DOCENTE: Luca Galletti PRESENTAZIONE DELLA CLASSE Lo scrivente ha preso in carico questa classe a partire dal corrente anno scolastico. Gli studenti hanno mostrato all’inizio delle incertezze nella preparazione di base che il sottoscritto ha cercato di recuperare con un lavoro mirato nel primissimo periodo. Con l’andare del tempo, però, si sono manifestati ben altri problemi come, il continuo ripetersi di notevoli ritardi non autorizzati nell’ingresso alla prima ora e un tasso di assenteismo che spesso ha toccato livelli importanti. Di fatto per una buona percentuale degli alunni la frequenza è stata assai irregolare, compromettendo la loro continuità didattica. Le caratteristiche principali della classe sono una spiccata unità e solidarietà che però non sono diventate il loro punto di forza, ma un atteggiamento collettivo teso a coprire una mancata assunzione di impegno e responsabilità. Questo ha condizionato fortemente il lavoro del docente. Di fatto è stato possibile svolgere un programma sufficientemente esteso, ma la partecipazione al dialogo educativo ed il relativo profitto hanno avuto momenti problematici. OBIETTIVI DISCIPLINARI CONSEGUITI Modesta acquisizione dei concetti e contenuti della disciplina, nei limiti del programma che si è potuto svolgere. Modesta autonomia nell’attività e, in generale, nell’ esplicitazione del proprio lavoro, soprattutto nel momento in cui si debbano utilizzare le informazioni per costruire modelli interpretativi e/o risolutivi di situazioni problematiche. Modesta padronanza del linguaggio specifico della disciplina.

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Programma di Topografia e Fotogrammetria

DOCENTE: Luca Galletti LE STRADE

Concetto di quota e dislivello, definizione di pendenza e sua equazione, concetto di livelletta. La rappresentazione completa del terreno: le isoipse e le carte a curve di livello. Definizione di massima pendenza, compluvio e displuvio, monte e valle. La lettura delle carte a curve di livello. L'operazione di interpolazione lineare per la determinazione della quota di un punto al di fuori delle isoipse.

Cenni sugli elementi costitutivi di una strada. Cenni sulle norme CNR sulle strade extraurbane (la classificazione in base alla sezione trasversale), la sagomatura della carreggiata.

I parametri del progetto stradale, la pendenza massima ed il raggio minimo in curva. La stabilità del veicolo in curva con carreggiata orizzontale. L'aderenza pneumatico-strada. L'equazione di equilibrio in curva orizzontale (equilibro al ribaltamento ed allo sbandamento).

Introduzione al progetto di una strada, gli elaborati tipo necessari, lo studio preliminare del tracciato e la scelta dei parametri di progetto. Il tracciolino: calcolo della lunghezza del lato e sua costruzione, confronto tra soluzioni diverse e scelta di quella ottimale. Criteri per una buona progettazione del tracciato. La rettifica del tracciolino, il disegno del tracciato definitivo previo inserimento delle curve per il raccordo planimetrico dei rettifili.

Le curve circolari monocentriche: elementi geometrici e loro relazioni, il tracciamento sotto alcune condizioni planimetriche ( per raggio dato, per tangente data, curva tangente a tre rettifili inscritta o ex-inscritta al triangolo così formato, curva passante per tre punti, curva passante per un punto, tornante) mediante soluzione sia grafica che analitica. Criteri per la scelta dei parametri di progetto delle curve e della loro disposizione ottimale lungo il tracciato.

La progettazione altimetrica della strada, il profilo longitudinale e i suoi elementi caratteristici, la scelta delle pendenze lungo il tracciato (regole pratiche di progettazione) e la loro rappresentazione grafica. Il concetto di quota rossa ed i suoi limiti pratici. Problemi riguardanti le livellette: livellette di compenso con punto iniziale assegnato o con pendenza assegnata. Punto di passaggio da sterro a riporto.

Le sezioni trasversali, la scelta ed il posizionamento dei picchetti sul tracciato stradale, i criteri di progettazione e le modalità di rappresentazione grafica (quaderno delle sezioni), la massima distanza tra due sezioni successive. Il calcolo dell'area di una sezione, il concetto di scarpa, le scarpate di sterro e di riporto. Il calcolo della larghezza delle scarpate di sterro e di riporto. La redazione del quaderno delle sezioni trasversali.

Il calcolo dei volumi di movimento terra, il prismoide, la formula di Torricelli, la formula approssimata delle sezioni ragguagliate. Il calcolo del volume di sterro e/o di riporto tra due sezioni omogenee ed eterogenee.

La redazione del computo metrico del movimento terra, i concetti ed il calcolo del volume eccedente e di paleggio.

Il profilo di Bruckner e le sue caratteristiche. I tipi di cantieri (compenso, prestito e deposito), la loro individuazione sul profilo di Bruckner e le relative caratteristiche (volume movimentato, zone di sterro e di riporto, verso del

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trasporto). Il momento del trasporto di un cantiere stradale e la Distanza media di trasporto.

I mezzi di movimento terra e la loro scelta in base alla distanza di trasporto. Il calcolo del costo del movimento terra di un cantiere, analisi del prezzo unitario

del movimento terra.

L'AGRIMENSURA Classificazione dei metodi di misura delle superfici agrarie: numerici, grafico-numerici, grafici e meccanici e relativi errori. La divisione delle aree: casi elementari di frazionamento dei triangoli (dividente uscente da un vertice, da un punto di un lato, da un punto interno, dividente parallela o perpendicolare ad un lato, dividente parallela ad una direzione assegnata) e dei trapezi (dividente parallela alle basi). Divisione di un poligono qualsiasi tramite scomposizione in trapezi e triangoli. La rettifica di un confine bilatero o poligonale con un estremo assegnato, la rettifica di un confine poligonale con direzione assegnata. Lo spostamento di un confine rettilineo con un estremo assegnato. GLI SPIANAMENTI La rappresentazione planoaltimetrica del terreno mediante il piano quotato. Il calcolo per interpolazione della quota di un punto interno ad una falda triangolare di un piano quotato. Il calcolo del volume di uno spianamento tramite sua scomposizione in prismi a sezione retta triangolare (formula per determinare il volume di questi solidi elementari). Generalità e classificazione degli spianamenti (con piano orizzontale o inclinato, con piano assegnato o di compenso). La procedura per lo spianamento con piano orizzontale assegnato: la rappresentazione grafica, la determinazione dei punti a quota rossa nulla con tracciamento della relativa linea di passaggio da sterro a riporto, il calcolo delle quote rosse e dei relativi volumi di sterro e/o di riporto. APPLICAZIONI Illustrazione della progettazione del tracciato di una piccola strada ordinaria con esercitazioni pratiche

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Relazione finale di Scienze Motorie e Sportive

DOCENTE: Stefano Fanelli PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe nel complesso ha partecipato con impegno a tutte le attività proposte. L'impegno e la partecipazione sono stati costanti per tutti gli alunni. Le capacità motorie di base rilevate sono da considerarsi nel complesso discrete. La progressione nell'apprendimento è stata graduale fino a raggiungere complessivamente, sia dal punto di vista psico-fisico che comportamentale, un buon livello medio. OBIETTIVI DISCIPLINARI CONSEGUITI Gli obiettivi generali fissati all' inizio dell'anno sono stati raggiunti, soprattutto per quanto riguarda le attività di squadra e l'incremento delle capacità motorie coordinative e condizionali. Il metodo di lavoro è stato attuato sotto forma di attività di gruppo, con interventi individualizzati o specifici quando se ne è ravvisata la necessità. Sono stati trattati argomenti teorici collegati alle attività motorie svolte, con particolare riguardo agli aspetti alimentari e di primo soccorso. VERIFICHE E VALUTAZIONI Le verifiche sono state periodiche e continue, cogliendo gradualmente i mutamenti motori, caratteriali, psicologici e sociali che ognuno ha mostrato di acquisire. Eventuali interventi di recupero sono stati effettuati in itinere e secondo le varie necessità. STRUMENTI DIDATTICI Sono state usate tutte le strutture, gli attrezzi e gli spazi all' aperto in dotazione alla scuola.

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Programma di Scienze Motorie e Sportive

DOCENTE: Stefano Fanelli PARTE PRATICA CAPACITA' COOORDINATIVE Esercizi elementari e preatletici generali Esercizi elementari a corpo libero di sviluppo generale Serie di esercizi di preatletica generale in piedi e in decubito Esercizi per le capacità coordinative Esercizi semplici e combinati busto e arti inferiori - esercizi vari da ritti e in decubito CAPACITA' CONDIZIONALI Esercizi di potenziamento muscolare a carico naturale Esercizi di allungamento Esercizi respiratori e di rilassamento Preatletici e studio della corsa individuale Corsa continua Corsa veloce SPORT DI SQUADRA Pallavolo (fondamentali individuali e di squadra) Calcetto Pallamano PARTE TEORICA Principali ossa, muscoli, articolazioni legati al movimento Elementi di bio-energetica ed alimentazione Elementi di primo soccorso

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4. Valutazione e verifiche

Tipologia delle verifiche

Modalità

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Prove strutturate a risposta chiusa x

Prove strutturate a risposta aperta

Prove tradizionali x x x x x x x x x

Prove pluridisciplinari

Interrogazioni orali x x x x x x x x

Interventi dal banco o dal posto di lavoro

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Compiti a casa x x x x x x x x

Prove pratiche x x x x x

Analisi ed interpretazione di griglie e tabelle

Criteri e strumenti di valutazione delle prove scritte e orali

Per le discipline che prevedono la sola valutazione orale sono state effettuate almeno due verifiche sommative per quadrimestre.

Per le discipline che prevedono anche le prove scritte sono state aggiunte almeno due\tre verifiche sommative scritte per quadrimestre.

Si sottolinea inoltre che nel corso dell’anno scolastico tutti i docenti hanno curato il recupero in itinere con diverse modalità.

Il Consiglio di Classe nella definizione dei criteri di valutazione si è richiamato alle indicazioni ministeriali relativamente alla valutazione delle prove nel nuovo esame di Stato.

Nella valutazione delle prove orali e grafiche si è fatto ricorso, per quanto possibile, a criteri oggettivi basati sull’uso della seguente griglia i cui indicatori riferiti alle aree delle Conoscenze, Competenze, Capacità sono stati concordati nei dipartimenti e condivisi dai Consigli di Classe

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VOTO IN

DECIMI CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITA’

1-2 Nessuna Nessuna Nessuna

3 Frammentarie e gravemente lacunose.

Non sa applicare le conoscenze Non ha elementi per organizzare le conoscenze.

4 Lacunose e parziali. Non è in grado di riconoscere né di applicare/costruire modelli.

Se guidato applica le conoscenze minime ma commette errori.

Si esprime in modo scorretto e improprio.

Non sa organizzare le conoscenze.

5 Limitate e superficiali. E’ in grado di riconoscere e applicare/costruire modelli solo se guidato. Applica le conoscenze pur commettendo errori.

Sa documentare in modo non sempre coerente e si esprime in modo impreciso.

Sa organizzare solo parzialmente le conoscenze anche se guidato.

6 Conosce i nuclei tematici fondamentali ma in modo non approfondito.

E’ in grado di riconoscere e applicare/costruire semplici modelli pur con qualche imprecisione.

Applica le conoscenze senza commettere errori sostanziali.

Sa documentare in modo elementare e si esprime in modo semplice e sostanzialmente corretto.

Sa organizzare le conoscenze fondamentali se opportunamente guidato.

7 Complete ma non approfondite.

Sa applicare/costruire semplici modelli con relativa autonomia. Applica le conoscenze con lievi imprecisioni. Sa documentare e si esprime in modo corretto.

Sa organizzare le conoscenze fondamentali pur con qualche imprecisione.

8 Complete e approfondite solo parzialmente in modo autonomo.

Sa applicare/costruire modelli in modo autonomo. Applica in modo corretto le conoscenze.

Sa documentare e si esprime con linguaggio corretto e appropriato.

Elabora in modo corretto le informazioni.

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9-10 Complete, organiche,

articolate e con approfondimenti autonomi.

Sa applicare/costruire modelli complessi e articolati in modo autonomo. Applica le conoscenze in modo corretto ed autonomo.

Sa documentare in modo personale e rigoroso. Si esprime in modo fluido utilizzando con consapevolezza i linguaggi settoriali.

Rielabora in modo corretto, completo ed autonomo e sa effettuare valutazioni personali.

Per quanto riguarda le griglie delle prove scritte si fa riferimento alle relazioni dei singoli docenti.

Criteri per il recupero dell’insuccesso scolastico

In ottemperanza al DM 80/2007 e all’OM 92/2007 l’Istituto ha gestito gli interventi per il recupero delle insufficienze nel seguente modo:

In sede di scrutinio quadrimestrale: avendo il Collegio Docenti precedentemente fissato le modalità operative (Interventi Individualizzati, Recupero Autonomo, Corsi di Recupero, Sportello on-line), i Consigli di Classe, in base alle esigenze ed alle disponibilità, hanno individuato alunni, discipline e modalità di recupero, dandone comunicazione alle famiglie interessate oltre che per una dovuta informazione anche per verificare l’intenzione di fruire degli eventuali corsi di recupero e per sottolineare l’obbligo degli alunni a sottoporsi comunque alle verifiche. I recuperi si sono svolti tra febbraio e l’inizio di aprile. Le verifiche sono state effettuate al termine degli interventi.

Criteri per l’attribuzione del credito formativo

Gli studenti devono presentare documentazioni relative ad attività regolare e continuativa, non sporadica, formativa sul piano umano e/o professionale relativamente ad attività:

• Tirocinio, stage e attività lavorative non curricolari • Gare nazionali, regionali didattiche con piazzamento • Competenze informatiche certificate • Certificazioni linguistiche europee e altre certificazioni attraverso enti

internazionalmente riconosciuti • Attività sportive con tesseramento di società • Attività culturali, artistiche e musicali • Impegni in campo sociale e ambientale.

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Criteri per la preparazione della prima, seconda e terza prova

Simulazione della prima prova Le simulazioni della prima prova si sono svolte nel mese di marzo e di aprile. In aderenza alle prove somministrate negli esami di stato negli anni precedente. Simulazione della seconda prova Le simulazioni della seconda prova scritta, svoltasi nel mese di marzo e maggio, sono state predisposte dai docenti di Progettazione, Costruzioni Impianti dell'Istituto sul modello delle prove ministeriali degli anni precedenti.

Simulazione della terza prova La terza prova coinvolge potenzialmente tutte le discipline dell’ultimo anno di corso. Tuttavia, il Consiglio di Classe – tenuto conto del curricolo di studi e degli obiettivi generali e cognitivi definiti nella programmazione didattica – ha ritenuto opportuno far esercitare gli alunni sulle seguenti discipline:

• Inglese

• Estimo

• Matematica

• Topografia

Su tale base il consiglio ha sviluppato la progettazione delle prove interne di verifica in preparazione della terza prova scritta, individuando per la simulazione quattro discipline.

I testi delle simulazioni e le griglie di valutazione delle singole discipline effettuate sono allegati al presente documento.

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5. Allegati

Simulazione prima prova di marzo 2016

TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO

Eugenio Montale , Ammazzare il tempo (da Auto da fé. Cronache in due tempi, Il Saggiatore, Milano 1966) Il problema più grave del nostro tempo non è tra quelli che si vedono denunziati a caratteri di scatola nelle prime pagine dei giornali; e non ha nulla in comune, per esempio, col Afuturo status di Berlino o con l’eventualità di una guerra atomica distruggitrice di una metà del mondo. Problemi simili sono d’ordine storico e prima o poi giungono a una soluzione, sia pure con risultati spaventosi. Nessuna guerra impedirà all’umanità futura di vantare ulteriori magnifiche sorti nel quadro di una sempre più perfetta ed ecumenica civiltà industriale. Un mondo semidistrutto, che risorgesse domani dalle ceneri, in pochi decenni assumerebbe un volto non troppo diverso dal nostro mondo d’oggi. Anzi, oggi è lo spirito di conservazione che rallenta il progresso. Qualora non ci fosse più nulla da conservare il progresso tecnico si farebbe molto più veloce. Anche l’uccisione su larga scala di uomini e di cose può rappresentare, a lunga scadenza, un buon investimento del capitale umano. Fin qui si resta nella storia. Ma c’è un’uccisione, quella del tempo, che non sembra possa dare frutto. Ammazzare il tempo è il problema sempre più preoccupante che si presenta all’uomo d’oggi e di domani. Non penso all’automazione, che ridurrà sempre più le ore dedicate al lavoro. Può darsi che quando la settimana lavorativa sarà scesa da cinque a quattro o a tre si finisca per dare il bando alle macchine attualmente impiegate per sostituire l’uomo. Può darsi che allora si inventino nuovi tipi di lavoro inutile per non lasciare sul lastrico milioni o miliardi di disoccupati; ma si tratterà pur sempre di un lavoro che lascerà un ampio margine di ore libere, di ore in cui non si potrà eludere lo spettro del tempo. Perché si lavora? Certo per produrre cose e servizi utili alla società umana, ma anche, e soprattutto, per accrescere i bisogni dell’uomo, cioè per ridurre al minimo le ore in cui è più facile che si presenti a noi questo odiato fantasma del tempo. Accrescendo i bisogni inutili, si tiene l’uomo occupato anche quando egli suppone di essere libero. “Passare il tempo” dinanzi al video o assistendo a una partita di calcio non è veramente un ozio, è uno svago, ossia un modo di divagare dal pericoloso mostro, di allontanarsene. Ammazzare il tempo non si può senza riempirlo di occupazioni che colmino quel vuoto. E poiché pochi sono gli uomini capaci di guardare con fermo ciglio in quel vuoto, ecco la necessità sociale di fare qualcosa, anche se questo qualcosa serve appena ad anestetizzare la vaga apprensione che quel vuoto si ripresenti in noi.

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Eugenio Montale (Genova, 1896 - Milano, 1981) è noto soprattutto come poeta. Merita però di essere ricordato anche come prosatore. Lo stesso Montale raccolse in Farfalla di Dinard (Prima ed. 1956) e Auto da fé (Prima ed. 1966) scritti in prosa apparsi in precedenza su giornali e riviste. Il brano che si propone è tratto da un testo pubblicato originariamente nel “Corriere della Sera” del 7 novembre 1961.

1. Comprensione del testo Riassumi tesi e argomenti principali del testo

2. Analisi del testo 2.1 Quali sono i problemi risolvibili secondo Montale?2.2 Spiega il significato che Montale attribuisce all’espressione “ammazzare il tempo”.

2.3 Perché si accrescono i “bisogni inutili” e si inventeranno “nuovi tipi di lavoro inutile”?

2.4 Noti nel testo la presenza dell’ironia? Argomenta la tua risposta. 2.5 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza.

3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti

Sulla base dell’analisi condotta, ricerca la “visione del mondo” espressa nel testo e approfondisci la ricerca con opportuni collegamenti ad altri testi di Montale. Alternativamente, soffermati sul grado di attualità / inattualità dei ragionamenti di Montale sul lavoro e sul tempo.

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TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI U N “ARTICOLO DI GIORNALE”

(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)

CONSEGNE

Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.

1. AMBITO ARTISTICO – LETTERARIO

ARGOMENTO: Innamoramento e amore.

DOCUMENTI

«L’innamoramento introduce in questa opacità una luce accecante. L’innamoramento libera il nostro desiderio e ci mette al centro di ogni cosa. Noi desideriamo, vogliamo assolutamente qualcosa per noi. Tutto ciò che facciamo per la persona amata non è far qualcosa d’altro e per qualcun altro, è farlo per noi, per essere felici. Tutta la nostra vita è rivolta verso una meta il cui premio è la felicità. I nostri desideri e quelli dell’amato si incontrano. L’innamoramento ci trasporta in una sfera di vita superiore dove si ottiene tutto o si perde tutto. La vita quotidiana è caratterizzata dal dover fare sempre qualcosa d’altro, dal dover scegliere fra cose che interessano ad altri, scelta fra un disappunto più grande ed un disappunto più lieve. Nell’innamoramento, la scelta è fra il tutto e il nulla. […] La polarità della vita quotidiana è fra la tranquillità ed il disappunto; quella dell’innamoramento fra l’estasi e il tormento. La vita quotidiana è un eterno purgatorio. Nell’innamoramento c’è solo il paradiso o l’inferno; o siamo salvi o siamo dannati.»

F. ALBERONI, Innamoramento e amore, Milano 2009

Odio e amo. Forse mi chiedi come io faccia.

Non so, ma sento che questo mi accade: è la mia croce.

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CATULLO, I sec. a.C. (trad. F. Della Corte)

Siede la terra dove nata fui

su la marina dove ’l Po discende

per aver pace co’ seguaci sui.

Amor, ch’al cor gentil ratto s’apprende,

prese costui de la bella persona

che mi fu tolta; e ’l modo ancor m’offende

Amor, ch’a nullo amato amar perdona,

mi prese del costui piacer sì forte,

che, come vedi, ancor non m’abbandona.

Amor condusse noi ad una morte.

Caina attende chi a vita ci spense.

DANTE, Inferno, V, vv. 97-107

Tu m’hai amato. Nei begli occhi fermi

luceva una blandizie femminina;

tu civettavi con sottili schermi,

volevi piacermi, Signorina;

e più d’ogni conquista cittadina

mi lusingò quel tuo voler piacermi!

Unire la mia sorte alla tua sorte

per sempre, nella casa centenaria!

Ah! Con te, forse, piccola consorte

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vivace, trasparente come l’aria,

rinnegherei la fede letteraria

che fa la vita simile alla morte…

G. GOZZANO, La signorina Felicita ovvero la felicità,

VI, vv. 290-301, da I colloqui, 1911

Fratelli, a un tempo stesso

ingenerò la sorte.

Cose quaggiù sì belle

altre il mondo non ha, non han le stelle

Nasce dall’uno il bene

nasce il piacer maggiore

che per lo mar dell’essere si trova;

l’altra ogni gran dolore,

ogni gran male annulla.

Bellissima fanciulla,

dolce a veder, non quale

la si dipinge la codarda gente,

gode il fanciullo Amore

accompagnar sovente;

e sorvolano insiem la via mortale,

primi conforti d’ogni saggio core.

G. LEOPARDI, Amore e morte, vv. 1-16, 1832

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Amore e Morte Io ti sento tacere da lontano.

Odo nel mio silenzio il tuo silenzio.

Di giorno in giorno assisto

all’opera che il tempo,

complice mio solerte, va compiendo.

E già quello che ieri era presente

divien passato e quel che ci pareva

incredibile accade.

Io e te ci separiamo.

Tu che fosti per me più che una sposa!

Tu che volevi entrare

nella mia vita, impavida,

come in inferno un angelo

e ne fosti scacciata.

Ora che t’ho lasciata,

la vita mi rimane

quale un’indegna, un’inutile soma,

da non poterne avere più alcun bene.

V. CARDARELLI, Distacco da Poesie, 1942

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2. TIPOLOGIA B – AMBITO SOCIO ECONOMICO

ARGOMENTO: Legalità e illegalità

DOCUMENTI

Ci impegnamo ad educare i nostri figli nel rispetto degli altri,al senso del dovere e al senso della giustizia. Ci impegnamo a non adeguarci al malcostume corrente, prestandovi tacito consenso, perché ''così fan tutti''. Ci impegnamo a rinunziare ai privilegi che ci possono derivare da conoscenze e “aiuti”qualificati. Ci impegnamo a riconoscere il valore della giustizia “per tutti”, superiore al nostro interesse particolare. Ci impegnamo a non chiedere come favore ciò che ci è dovuto per diritto. Ci impegnamo a non vendere il nostro voto elettorale per nessun compenso.[…] Ci impegnamo a resistere, nel diritto, alle sopraffazioni mafiose. Ci impegnamo a non dimenticare Giovanni Falcone e tutti i morti nella lotta contro la mafia e a ricordarli come nostri familiari per noi caduti.

( da Falcone… oltre la morte. La Parola di Dio ci interpella. Veglia di preghiera. S. Giuseppe ai Teatini, 13 giugno 1902)

«C’è un’intuizione popolare, rivelatasi in mille segni, secondo cui l’ultima vittima delle Brigate Rosse era un uomo buono e pacifico, mite ed umile di cuore; un uomo giusto, nel senso pregnante in cui questo termine è usato nella Bibbia [...]. La gente ha capito che, questa volta, c’era una perfetta corrispondenza tra la giustizia personale dell’uomo e la funzione pubblica di testimone ed emblema di giustizia che egli era chiamato a svolgere al vertice della magistratura; anzi ha capito che pur nella piena conformità alle istituzioni e alle leggi, la sua giustizia superava quella di una pura attuazione della legge. E per questo i nuovi barbari interessati a dimostrare l’iniquità e l’inattendibilità della legge, non potevano colpire che lui, che della legge offriva un’immagine di giustizia che superava la stessa lettera delle legge».

(R. La Valle, Capire la morte di Bachelet, “Paese Sera”, 16/2/1980)

Principio di legalità-criterio politico-giuridico-organizzativo secondo il quale l’ordinamento giuridico deve essere costituito da norme generali e astratte, cioè da leggi. A questo tipo di norme viene subordinata ogni attività giuridica: la giurisdizione, in quanto applicazione delle norme al caso concreto; l’amministrazione, in quanto attività regolata da leggi per la cura di interessi prescritti. Nel diritto penale, il principio consiste nella regola seconda la quale

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nessuno può essere punito se non in forza di una legge che sia entrata in vigore prima del fatto commesso, nè con pene che non siano da esse previste, e non può essere sottoposto a misure di sicurezza fuori dai casi previsti dalla legge.

(AA.VV., La nuova enciclopedia del diritto e dell’economia, 2002)

Qual è il valore essenziale che fa vivere la legge e garantisce la giustizia in un sistema democratico?

Per quanto riguarda la nostra Costituzione, è il principio di eguaglianza. Applicando la legge eguale per tutti, i magistrati attuano i principi costituzionali. Esercitare la giurisdizione significa ristabilire e dare concretezza alla Costituzione.

Don Giuseppe Dossetti, padre costituente, dopo anni di silenzio, è sceso nuovamente in campo proprio a partire dalla difesa dei valori costituzionali aggrediti. La sua lezione si può riassumere così: l’educazione alla legalità ricomincia dalla difesa dei valori costituzionali. Condivide questa posizione?

Certo, nella misura in cui i principi fondamentali di legalità sono sempre da ristabilire, là dove sono traditi o disattesi. Senza quei principi, vale il contrario, cioè tutti si sentiranno legittimati a vivere calpestando i diritti degli altri. In questo senso Dossetti ha certamente ragione perché si oppone a una società sena regole.

(Realizzare la legalità. Intervista a Gherardo Colombo, 2002)

Può dunque dirsi “giusta” una società al cui interno il meccanismo regolatore delle controversie e dei conflitti risulta pressocchè inceppato? E quale concetto positivo della legalità - o quale cultura della legalità - può affermarsi in un contesto nazionale nel quale il rispetto della norma è, da sempre, attributo formale dell’apparato istituzionale piuttosto che prassi concreta che regoli il vivere comunitario? Il quesito non è retorico se si considerano le valenze sociali, antropologiche ed istituzionali – oltre che strettamente giudiziarie - legate ad una questione, quella del formalismo legalitario, che ha radici antiche. Le nostre istituzioni, modellate spesso sopra un formalismo liberale anziché informate ad un vero spirito di libertà forniscono un mezzo al potere per meglio rivestire di forma legale l’oppressione. Noi ci opponiamo ad ogni tipo di reazione illegale mentre di reazione legale non ve ne può essere perché la legalità l’ha in mano il potere. L’affermazione, assai dura, ha anch’essa un valore storico-documentale, essendo tratta da un intervento alla Camere del barone Franchetti, risalente al 1875. E vien fatto di pensare che non molto tempo è passato, almeno in termini di cultura della legalità: allora il brigantaggio, i brogli, i primi scandali bancari, l’avvio della speculazione immobiliare; oggi la microcriminalità diffusa, l’evasione fiscale sistematica, la criminalità organizzata, i cadaveri eccellenti.

(Eurispes, Rapporto Italia ’90, Percorsi di ricerca nella società italiana)

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Si avverte oggi, specie nei giovani, l’aspirazione ad una legalità che non può essere solo l’ossequio formale a una norma imposta con la forza della sanzione. Una legalità che anche per la sua assonanza con “legame” deve, invece, basarsi sul consenso e che, proprio per ciò, deve esprimere una identità tra norme giuridiche e valori e che richiede una grande maturazione della coscienza civile. L’altro modo di intenderla non può che portare illegalità da parte di chi in quei valori non si identifichi. Parlo qui, naturalmente, non di valori meramente normativi. Mi riferisco piuttosto a quella “coscienza civile” che ho altre volte definito che “l’intima adesione dell’individuo ai valori essenziali della società” come il bene comune, come la solidarietà.

[…] Con il porre al centro della legalità il bene comune espresso nei valori della Costituzione siamo di fronte alla sfida di una nuova cultura della legalità dalla quale molti strati della nostra società sono ancora lontani, mentre altri se ne stanno allontanando quando proclamano iniziative di tipo eversivo che negano in radice quei valori supremi della Costituzione, quali l’unità della Repubblica e la solidarietà, diffondendo pericolose forme di illegalità. S’impone a tutti, e soprattutto alle Università quale luogo di promozione culturale, l’opera di educazione civile tendente alla ricerca di argini sicuri nei valori della Costituzione. Né può essere oggi dimenticato il Magistero della Chiesa che si è posta in prima linea nella lotta contro il crimine diventando in alcune regioni l’unico sicuro punto di riferimento. Nella Nota pastorale “Educare alla legalità”, i vescovi italiani hanno ricordato che l’autentica legalità trova la sua motivazione radicale nella moralità dell’uomo, e che la crescita di una più viva coscienza della legalità esige che l’ordinamento positivo sia orientato verso la tutela e la promozione del bene comune.

Credenti o non credenti non possiamo non ricordare questo monito che riassume appunto nel “bene comune” anche concetti maturati in culture diverse e che possono ricondurci ad una idea universale di legalità, concepita non come mera conformità a regole imposte dall’alto, ma come adesione della nostra coscienza a valori eterni di civiltà.

(conferenza tenuta dal Ministro di Grazia e Giustizia pro tempore, prof. V. Caianiello, il 6/5/1996 nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università La Sapienza di Roma)

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3. TIPOLOGIA B – AMBITO STORICO POLITICO

ARGOMENTO: La prima guerra mondiale: il volto moderno della gu erra: armi tecnologia e industria

“Vasto è il campionario delle nuove armi che fanno la loro comparsa o trovano crescente e sempre più potente applicazione sui campi di battaglia delle Fiandre e della Galizia. Ma ce ne sono alcune, così come ci sono alcune forme e tecniche di guerra, che appaioni subito e si fissano poi concordemente nella memoria dei popoli europei come tipiche del primo grande conflitto mondiale.

Vecchie e nuove tecnologie militari.

A volerle riassumere nel modo più stringente: la fanteria, la mitragliatrice, la trincea. Un' imponente documentazione ci assicura che sono questi i fattori dominanti di quella guerra, sia dal punto di vista delle tecniche militari propriamente dette, sia da quello dell’impatto sulla sensibilità e sul modo di vivere quella sanguinosa esperienza. É la fanteria – la lenta, pesante, poco coreografica fanteria – a dimostrarsi l’arma decisiva. L‘aviazione colpisce certo la fantasia dei civili, fa bella mostra di sé nei cartelloni di propaganda ... i piloti possono apparire come i nuovi cavalieri dell’aria; però le macchine che le industrie di guerra sono per il momento in grado di allestire non risultano per prestazioni e numero, ancora tali da attribuire alla nuova e promettente arma funzioni già decisive e autonome. Se finora si erano bombardati “solo” i popoli coloniali, giunge il momento in cui anche gli abitanti della città europee più vicine al fronte fanno la conoscenza delle bombe; si contano i primi morti “dall’aria”, alcune case vengono squarciate; tuttavia la capacità di fuoco e il potenziale di distribuzione di quei goffi trabiccoli ... sono all’epoca straordinariamente lontani dalle qualità terrorizzanti delle “fortezze volanti” che saranno protagoniste della seconda guerra mondiale ...

Fucili, bombe a mano, lanciafiamme, mitragliatrici, cannoni, armamento individuale e dei reparti, calibro e gittata dei pezzi di artiglieria, disponibilità di reti viarie e ferroviarie e di mezzi di comunicazione non sono certo gli stessi per tutti i contendenti. La Germania, la Gran Bretagna, la Francia e gli Stati Uniti, infatti, al momento del loro intervento sono in grado di mettere in campo armi più avanzate e eserciti più moderni. Ciascun popolo entra nel conflitto ... anche con quelli che sono all’epoca i suoi livelli di evoluzione economica, tecnica, organizzativa. ... “E' la prima guerra industriale”, sostiene lo storico francese J.J. Becker, e il suo discorso non vale solo per il caso francese, “il vincitore avrebbe dovuto essere colui che fosse stato capace di riversare sull’avversario un maggior numero di bombe, e dunque di fabbricarle, così come i cannoni e tutto l’equipaggiamento ....

Tutto, vita degli uomini e vita delle macchine, è esposto a un velocissimo ritmo di consumo e di ricambio. F. T. Marinetti, nei suoi manifesti e nelle sue pubblicazioni

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con cui esplora la bellezza tecnologica e la “pantoclastica” modernità della guerra, esalta la terribile velocità di fuoco della mitragliatrice, esplora di persona l’energia potente dell’autoblinda, presagisce con immedesimazione prossime guerre elettriche, robotiche, chimiche. I gas asfissianti, in effetti, sono già entrati in funzione, con ecatombi collettive tanto impressionanti da suggerirne nel dopoguerra la messa al bando da parte della neocostituita Società delle nazioni”.

(da M. Isnenghi, La grande guerra, Giunti, Firenze 1997)

“Nella tabella diamo le cifre principali sulla produzione bellica italiana. A titolo di confronto, l’industria britannica produsse [dal 1914 al 1918] 21.000 cannoni, 240.000 mitragliatrici, 4.000.000 di fucili, 195.000.000 di granate di artiglieria e 55.000 aeroplani, in parte ceduti agli alleati ... [non prendiamo in considerazione qui le costruzioni navali]

La produzione italiana di armamenti

Presso l’esercito nel

Novembre 1918

Produzione mensile o

giornaliera (1918)

Produzione totale (1915-18)

Fucili e moschetti 1.260.000 3.900 al giorno 3.153.343

Mitragliatrici 24.934 1.200 al mese 37.029

Bombarde 4.864 100 al mese 7.000

Artiglierie(calibri vari) 9.021 540 al mese 16.000

Munizioni cal 6,5 364.479.000 3.400.000 al giorno 3.616.000.000

Munizioni per bombarde

3.389.000 357.000 a mese 7.300.000

Munizioni per artiglierie

20.972.000 88.400 al giorno 70.000.000

Bombe a mano 9.000.000 45.000 al giorno 22.360.000

Si deve rilevare che la guerra costituì una colossale occasione di sviluppo per buona parte dell’industria italiana. Non avrebbe senso rimproverare agli industriali di essersi arricchiti con le commesse belliche perchè l’amministrazione pubblica non era in grado di controllare i loro profitti, ma si deve ricordare che costoro non temettero di giustificare frodi, sprechi e guadagni con l’ansia patriottica di fornire armi per la vittoria...(da M. Isnenghi – G. Rochat, La grande guerra,

1914-1918, La nuova Italia, Milano 2000)

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CONFRONTI INDUSTRIALI-TECNOLOGICI TRA LE ALLEANZE NEL 1914

Germania - Austria-

Ungheria

Francia

Russia

Gran Bretagna

FR-Rus-GB

Produzione manifatturiera mondiale nel 1913 (%)

19,2 14,3 13,6 27,9

Consumo di energia nel 1913

(tonn. carbone)

236.400.000 116.800.000 195.000.000 311.800.000

Produzione di acciaio nel 1913 (tonn.)

20.200.000 9.400.000 7.700.000 17.100.000

Potenziale industriale totale

(unità di misura GB nel 1900=100)

178,4 133,9 127,2 261,1

(da P. KENNEDY, Ascesa e declino delle grandi potenze. Garzanti, Milano 1989

“ I gas erano già stati utilizzati dai tedeschi sul fronte orientale a Bolimov il 3 gennaio (1915), quando un proiettile riempito di gas (lacrimogeno, non mortale) era stato lanciato senza grande effetto verso le posizioni russe a ovest di Varsavia ... In aprile invece i tedeschi disponevano di un agente mortale in grandi quantità, il cloro. Un vescicante che causa la morte stimolando una sovrapproduzione di liquido nei polmoni, sino al soffocamento; la materia prima era un sottoprodotto dell’industria tedesca di coloranti ... Il 22 aprile (1915) 6000 cilindri contenenti 160 tonnellate di gas erano stati sistemati di fronte a Langemarck, a nord di Ypres ... Il pomeriggio era soleggiato, con una leggera brezza da est a ovest. Alle cinque una nuvola verde-grigia cominciò ad alzarsi dalle trincee tedesche verso quelle francesi, dopo un pesante bombardamento e poco dopo migliaia di zuavi e fucilieri algerini si precipitavano verso le retrovie, serrandosi la gola, tossendo, incespicando e con il volto cianotico. Entro un’ora la prima linea era stata abbandonata e un vuoto di 8 chilometri si era aperto nelle difese di Ypres. ... Il primo maggio ci fu un ulteriore attacco col gas... quando i soldati del 1° battaglione del Dorset Regiment, addossati alle piattaforme di tiro delle loro trincee, furono presi alla gola dal gas e la fanteria tedesca si precipitò verso di loro attraverso la terra di nessuno, la scena doveva essere ciò che di più prossimo all’inferno si può immaginare”.

(da J. Keegan La prima guerra mondiale.

Una storia politico-militare, Carrocci, Roma 2000)

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4. TIPOLOGIA B – AMBITO TECNICO SCIENTIFICO

ARGOMENTO: Comunicare la scienza

Secondo la nostra usuale classificazione, Faraday era ancora un “chimico” quando propose le Christmas lectures, una serie di conferenze progettate per un pubblico di ragazzi. Era il 1825, e proprio in quell’anno Farady aveva scoperto il benzene e ne aveva fornito la composizione corretta; tuttavia, va ricordato che il nostro scienziato preferì sempre definirsi “filosofo naturale”, piuttosto che "chimico" o "fisico". Faraday aveva un rapporto speciale con la "filosofia naturale", basato non solo su una invincibile vocazione scientifica, ma anche sulla sua profonda religiosità: la conoscenza della natura era anche una celebrazione della gloria del Creato, oltre che un’opportuna disciplina della mente. Ma perchè rivolgersi anche ai ragazzi?

[Luigi Cerreti, “ Le Christmas lectures di Faraday alla Royal Institution”]

I tratti della pedagogia applicata di Faraday sono evidenti. Innanzitutto si impone la materialità della scienza. Altro che gli scarabocchi su una lavagna o le immagini su carta patinata dei nostri libri. Se si eseguono 50 dimostrazioni durante una conferenza si può star certi che i ragazzi non possono non essere convinti che le scienze sperimentali, e la chimica in particolare, sono – appunto! – sperimentali, che le loro meraviglie nascono dall’incontro fra le mani abili dello sperimentatore e una "natura" acconciamente preparata, ben studiata, e finalmente disposta a svelarsi. Sul linguaggio semplice impiegato dal conferenziere siamo tutti d’accordo [...] Nella lunga serie delle diciannove Christmas lectures tenute da Faraday spiccano quelle del Natale 1855. Il 27 Dicembre 1855 fra i fanciulli presenti alla prima delle sei conferenze sulle particolari proprietà dei comuni metalli vi erano due ragazzi molto "particolari", l’erede al trono, il tredicenne Principe di Galles, e suo fratello, Alfredo di dieci anni. I due principi erano accompagnati dal padre Albert, che fu presente solo alla prima lecture, mentre i ragazzi seguirono tutto il ciclo di conferenze, terminato il 9 gennaio 1856 .

[Luigi Cerreti, “Le Christmas lectures di Farady alla Royal Institution”]

L’epoca moderna, si può dire, ha visto un prolificare immenso di queste nuove forme di istituzioni, non solo in campo scientifico ma anche letterario e artistico. Oltre che di statuti che ne regolavano la vita interna e l’accesso, alcune accademie si doteranno di organi a stampa nei quali venivano pubblicati

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periodicamente i lavori scientifici discussi nelle rispettive sedi, oppure quelli inviati spontaneamente dai singoli scienziati. Accanto agli atti accademici (e anche prima di essi) vi erano i libri, sopratutto quelli a stampa e in seguito, in maniera sempre più rilevante (anche numericamente) le riviste. La modalità moderna di comunicare in campo scientifico, quindi, ha innescato una circolazione sempre più accelerata dei documenti piuttosto che dei ricercatori, invertendo un’abitudine più che secolare per cui erano soprattutto gli studiosi a raggiungere i luoghi nei quali erano depositate e archiviate le conoscenze. Le attuali banche-dati scientifiche, spesso vere e proprie biblioteche ed emeroteche consultabili on line per via informatica, rappresentano l’ultima espressione di questo rovesciamento di rapporto.

[ Antonio Di Meo, “Comunicare la scienza: un evento mondano”]

Far conoscere i risultati di una ricerca in maniera largamente accessibile presuppone l’uso di una lingua – scritta – la cui conoscenze sia alla portata del maggior numero di persone. Ciò rende importante il problema della comunicazione attraverso un’unica lingua comprensibile a tutti. Ciò è stato possibile per molti secoli soprattutto attraverso il latino. Il carattere democratico col quale la scienza si affaccia alla ribalta della cultura moderna – che si afferma prevalentemente tramite le differenti lingue nazionali, più accessibili e "popolari" - crea necessariamente una contraddizione con l’esigenza intrinsecamente universalistica e cosmopolita della comunicazione scientifica. Uno dei motivi dell’affermazione delle lingue nazionali come mezzi per la comunicazione scientifica riguarda il fatto che in epoca moderna l’interesse per la scienza non riguardava più soltanto un pubblico ristretto di dotti, ma un’opinione pubblica sempre più vasta di appartenenti a nuovi ceti sociali emergenti che vedevano nella scienza una nuova forma di sapere, che aveva anche la grande qualità di essere ‘utile’.

[Antonio Di Meo, “Comunicare la scienza: un evento mondano”]

L’importanza degli Orti Botanici si accentua fra il 18° e il 19° secolo, quando questi diventano non più solo centri di ricerca e di didattica universitaria, ma anche aperti al pubblico. Viene annesso un Museo scientifico, con gli exsiccata e le iconografie delle piante coltivate. Questo sviluppo va di pari passo con l’affermazione di un'idea moderna di liberazione dell’uomo in antitesi col concetto di cultura riservata a una élite. L’Illuminismo favorisce lo sviluppo scientifico e quindi l’interesse per le piante, anche se soprattutto da parte di numerosi rappresentanti dell’aristocrazia.

[Loretta Gratani, “Lo sviluppo degli Orti Botanici in Europa tra il 18° e il 19° secolo”]

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E' nel Settecento che si può parlare di nascita di veri musei di storia naturale in parte basati su esemplari delle antiche Wunderkammern e delle collezioni delle accademie seicentesche, ma realizzati soprattutto grazie a un fenomeno fondamentale che caratterizzò questo secolo: la separazione arte-scienza, vale a dire, una concezione della natura intesa non più come oggetto di mera contemplazione estetica, bensì come oggetto di indagine scientifica.

[Curzio Cipriani, “I Musei di Storia naturale agli inizi del XIX secolo”]

“Divulgare” significa “parlare di ciò di cui si può parlare, a chi abbia voglia di ascoltare”: infatti, non tutto si presta ad essere divulgato, e non tutti hanno voglia di usufruire della divulgazione. Se vado in televisione a illustrare il teorema di Fermat, che divulgazione faccio? Anche su un giornale non si può riportare la dimostrazione di un teorema, bensì si devono raccontare delle storie. Dunque, bisogna parlare degli argomenti opportuni di cui si può a seconda del mezzo di comunicazione, poiché ciascuno di essi permette di divulgare alcuni aspetti della matematica e della scienza, ma non altri. Non puoi andare in televisione a “fare la radio”, cioè a parlare per un’ora, perchè in tal caso la gente non ti starebbe a guardare! D’altra parte, la radio è un mezzo che facilita il discorso, mentre la televisione privilegia le immagini rispetto alle parole e alle argomentazioni. Occorre dunque saper sfruttare al massimo le diverse potenzialità dei vari canali di divulgazione: non ce n’è uno migliore degli altri; tutto dipende dagli obiettivi che ci si prefissa e, soprattutto, dal tipo di pubblico che si vuole raggiungere. In televisione, comunque, è molto difficile fare divulgazione. [...] La divulgazione scientifica, evidentemente, è più facile in discipline quali l’astronomia, la fisica o la biologia, che sono legate al mondo esterno e che si possono esemplificare con belle immagini. La matematica, invece è più astratta e non permette visualizzazioni interessanti, se non attraverso la geometria. Inoltre, la matematica incute paura in chi non la conosce, anche a causa del suo linguaggio tecnico: per questo io, compiendo divulgazione, cerco di muovermi su un terreno diverso, mostrando come la matematica affiori in tanti aspetti della vita quotidiana; ne parlo indirettamente attraverso i quadri, i romanzi, i brani musicali, i testi filosofici, le scoperte scientifiche e le vite di alcuni personaggi. In altre parole, non parlo al pubblico di matematica come farebbe un professore davanti alla lavagna nel corso di una lezione, bensì in maniera “leggera” e cercando di divertire: come ne parlerei – magari – se mi trovassi a passeggiare con un amico non particolarmente interessato alla materia, il quale, dunque, non vorrebbe mai sentirne parlare direttamente.

[Intervista a P. Odifreddi, in matematicamente.it]

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TIPOLOGIA C – TEMA DI ARGOMENTO STORICO

“ Una parte non trascurabile della mia generazione amava la Storia, in particolare la storia del Risorgimento, delle guerre di indipendenza, delle tappe che portarono all’Unità d’Italia, a Roma capitale. Da dove nasceva quello spirito che ci animava quando studiavamo le cinque giornate di Milano, la nascita dello Statuto Albertino, la spedizione dei Mille, la nascita della Costituzione. Perché ci facevano palpitare i cuori adolescenti il risuonare delle strofe : “ o giornate del nostro riscatto/ O dolente per sempre colui/ che da lunge, dal labbro d’altri/ come un uomo straniero le udrà.” Perché ci inorgogliva la nostra Costituzione?

Confrontati con questo pensiero del giornalista Mario Pirani, allargando le tue riflessione anche ad altri periodi storici.

TIPOLOGIA D – TEMA DI ORDINE GENERALE

La nostra epoca è segnata da un'etica individualistica e competitiva che sembra premiare l'apparenza e non attribuire alcun valore alla sostanza delle cose e delle persone.

Sono ancora possibili forme di impegno sociale e politico attraverso cui l'individuo possa sentirsi parte di un tutto fondando le forme della convivenza sociale sui valori della solidarietà e legalità?

Durata massima della prova: 6 ore

E' consentito l'uso del dizionario Italiano

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Seconda simulazione prima prova di aprile 2016

Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte

TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO

La vendetta

(Alberto Moravia, Gli indifferenti, cap. XV, 1929)

Pubblicato nel 1929, il romanzo racconta le vicende di un giovane intellettuale borghese, Michele Ardengo, e della sua famiglia, vittime di raggiri economici e sentimentali ad opera di un cinico uomo d'affari, Leo Merumeci che seduce la madre Mariagrazia per poi sposare la figlia Carla. Michele non riesce a intervenire per modificare la situazione e finisce per accettare il matrimonio della sorella e diventare socio di Leo. Nel passo che segue, Michele , giovane abulico e indifferente, venuto a conoscenza della relazione della sorella con Leo, decide di vendicarsi e di uccidere quest'ultimo, superando in questo modo il proprio atteggiamento apatico. In realtà lo svolgimento della vicenda non fa altro che confermare la sua totale inettitudine che lo porta a una assoluta indifferenza nei confronti del destino suo e dei suoi famIliari.

Un freddo, mortale disagio gli gelò il sangue; "Ecco, ci siamo penso. La strada era veramente quella che cercava; case nuove, candide, giardini ancor vuoti, qua e là costruzioni cariche d'impalcature, marciapiedi senza selciato; la campagna non doveva esser lontana; poca gente passava; nessuno si voltava per guardarlo, nessuno l'osservava.

"Eppure vado ad uccidere un uomo" pensò; frase inverosimile; mise la mano in tasca, toccò la rivoltella; uccider Leo significava ucciderlo veramente, toglierlo dal numero dei vivi, farne scorrere il sangue: "Bisogna ucciderlo" pensò febbrilmente, "ucciderlo... così... senza troppo rumore... così... ecco: mirare al petto... egli cade... cade in terra... mi chino, senza far rumore, con lentezza, lo finisco". La scena che doveva essere fulminea, gli appariva lunghissima, disgregata nei suoi gesti, silenziosa; un mortale malessere lo vinceva: "Bisognerebbe ucciderlo senza accorgersene" pensò; "allora sì, tutto andrebbe bene.

Il cielo era grigio; poca gente passava; una automobile; ville; giardini; la rivoltella in fondo alla tasca; il grilletto; il calcio. Si fermò un istante a guardare il numero del portone: in quel momento la propria tranquillità lo spaventò: "Se continuo con questa calma" pensò atterrito "non se ne fa nulla...: bisogna essere sdegnati, furiosi.." Riprese il cammino; il numero ottantatrè era più lontano. "Bisogna montarsi" pensò febbrilmente, "vediamo... vediamo le ragioni che ho di odiare Leo... mia madre... mia sorella... era pura pochi giorni fa... ora in quello stesso letto... nuda... perduta...

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Leo l'ha presa... posseduta... mia sorella... posseduta... mia sorella... posseduta... mia sorella... mia sorella... trattata come una donnaccia... distesa in quel sudicio letto... orribile, orribile... nuda tra quelle braccia... la mia anima freme al solo pensiero... piegata al vizio di quell'uomo... mia sorella... orribile".

Si passò una mano sul collo, si sentiva la gola secca. "Al diavolo mia sorella" pensò disperato ritrovandosi nella stessa calma di prima; tutte quelle fantasie non l'avevano scosso; guardò un portone; era già il numero sessantacinque; un'atroce paura l'invase di non sapere agire, mise la mano in tasca, strinse nervosamente la rivoltella: "Al diavolo tutti... cosa importano le ragioni... ho deciso di ucciderlo e lo ucciderò'.

Affrettò il passo, le case sfilavano, una dopo l'altra, più presto, più presto... bisognava ucciderlo e l'avrebbe ucciso... ecco tutto; il numero settantacinque, settantasei, una strada, settantasette, settantotto; improvvisamente si mise a correre, la rivoltella gli sbatteva contro la coscia; osservò sul marciapiede una bambina di forse dieci anni che tenendo per mano un bimbo più piccolo gli veniva incontro; pensò d'incrociarli; ma raggiunse prima di loro il portone di Leo, ed entrò col rimpianto di non averli almeno sfiorati. "E ora" pensò arrampicandosi su per la scala "il più bello sarebbe non trovarlo in casa". Fece di corsa due rampe, al secondo pianerottolo, a destra, trovò la porta del suo nemico; una targa di ottone portava la scritta: Cav. Leo Merumeci.

Non suonò; voleva entrare col respiro tranquillo ed era ansante; aspettò dritto, immobile, davanti a quella porta chiusa, che l'ansito e i battiti del cuore si fossero calmati; ma non si calmavano; il cuore pulsava, saltava con fracasso nel suo petto, i polmoni gli si sollevavano contro volontà in un respiro doloroso. "Oh cuore, oh respiro" pensò con un dispetto triste e nervoso, "anche voi vi mettete contro di me?". Premette con una mano il fianco, tentò di dominarsi; quanto tempo sarebbe stato necessario perché il corpo fosse stato pronto come la sua anima? Contò da uno a sessanta, ridicolmente, immobile contro quella porta silenziosa; ricominciò... finalmente, stanco, s'interruppe e suonò.

Udì il campanello echeggiare nell'appartamento vuoto; silenzio; immobilità: "non è in casa" pensò con una gioia e un sollievo profondi. "Suonerò ancora una volta per scrupolo... e poi me ne andrò" e già, apprestandosi a premere di nuovo il bottone, già immaginava di ridiscendere nella strada, andarsene per la città, libero, distrarsi; già dimenticava i suoi propositi di vendetta, quando dei passi pesanti risuonarono sul pavimento, di là dalla porta; poi questa si aprì e Leo apparve. Indossava una veste da camera, aveva la testa arruffata e il petto nudo; squadrò dall'alto in basso il ragazzo.

"Tu qui" esclamò con faccia e voce assonnate, senza invitarlo ad entrare; "e cosa vuoi?". Si guardarono: "Cosa voglio?" avrebbe voluto gridare Michele. "Lo sai bene, spudorato, cosa voglio". Ma si trattenne: "Nulla" disse in un soffio, ché ora il respiro di nuovo gli mancava; "soltanto parlarti".

Leo alzò gli occhi; un'espressione impudente e stupida gli passò sul volto: "Oh bella, parlare? a me? a quest'ora?" disse con stupore esagerato; si teneva sempre nel mezzo della soglia: "E cosa vuoi dirmi?... Senti, senti caro" soggiunse cominciando a chiudere la porta, "non sarebbe meglio un altro giorno? Stavo dormendo, non ho la testa abbastanza chiara... per esempio domani".

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COMPRENSIONE COMPLESSIVA

1. Il passo che hai letto entra immediatamente nel vivo del nucleo narrativo.

a) Quali personaggi vi compaiono?

b) L'intento da cui è mosso Michele è dichiarato o solo suggerito?

c) I suoi pensieri forniscono anche le motivazioni del gesto che intende compiere:

rintracciale nel testo.

ANALISI E INTERPRETAZIONE

I personaggi

2. Alcuni aspetti del comportamento di Michele indicano che è tutt'altro che convinto dei suoi

propositi.

a) Ritrova nel testo i segnali dell'ambiguità del suo sentire.

b) Quali opposte pulsioni determinano il suo comportamento?

3. L'atteggiamento oscillante di Michele sembra coinvolgere anche la realtà che lo circonda.

Verifica come ciò accada nelle righe 1-4.

4. L'autore talvolta si scopre trasmettendo un rapido e velato giudizio. Come valuta il comportamento di Michele davanti alla porta della casa di Leo?

5. Michele ha bisogno di motivazioni psicologiche che lo inducano all'azione e per questo rievoca immagini della sorella Carla. Rintracciale nel testo.

6. Indica tutti gli elementi che concorrono a connotare il personaggio di Leo.

Lo stile

7. Moravia stesso dichiara di essere partito dall'idea stilistica di “far uso della tecnica teatrale

nel romanzo”. Evidenzia nel passo quali caratteri della narrazione contribuiscono a ottenere

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questo effetto.

8. Quale ritmo conferiscono all'intero passo le numerose frasi nominali?

RIFLESSIONI E APPROFONDIMENTI

Confronti

Negli Indifferenti il debole e velleitario Michele per la sua inettitudine vive in uno stato di perenne alienazione di fronte alla realtà. Ricordi qualche altro personaggio, della letteratura tra fine ‘800 e primo ‘900, incapace di costruirsi e vivere una vita autentica? In base ai testi letti tracciane il ritratto, individuando le cause di tale inettitudine.

TIPOLOGIA B – SAGGIO BREVE

REDAZIONE DI UN "SAGGIO BREVE" O DI UN "ARTICOLO Dl GIORNALE"

(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)

CONSEGNE

Sviluppa l'argomento scelto o in forma di "saggio breve" o di “articolo di giornale" utilizzando i

documenti e i dati che lo corredano. Se scegli la forma del “saggio breve", interpreta e confronta i documenti e i dati forniti e su questa base svolgi, argomentandola, la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Da' al saggio un titolo coerente con la tua trattazione e ipotizzane una destinazione editoriale (rivista specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro). Se lo ritieni opportuno organizza la trattazione suddividendola in paragrafi cui potrai dare eventualmente uno specifico titolo. Se scegli la forma dell’”articolo di giornale" individua nei documenti e nei dati forniti uno o più elementi che ti sembrano rilevanti e costruisci su di essi il tuo "pezzo". Da’ all'articolo un titolo appropriato ed indica il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro).

Per attualizzare l'argomento, puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di rilievo). Per entrambe le forme di scrittura non superare le quattro o cinque colonne di metà foglio protocollo.

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1) AMBITO ARTISTICO-LETTERARIO

Argomento: La solitudine e la disgregazione dell’io

DOCUMENTI

Svevo – La vita attuale è inquinata alle radici (da La coscienza di Zeno)

[…] La vita somiglia un poco alla malattia come procede per crisi e lisi ed ha i giornaliere miglioramenti e peggioramenti. A differenza delle altre malattie la vita è sempre mortale. Non sopporta cure. Sarebbe come voler curare i buchi che abbiamo nel corpo credendoli delle ferite. Morremmo strangolati non appena curati. La vita attuale è inquinata alle radici. L’uomo s’è messo al posto degli alberi e delle bestie ed ha inquinata l’aria, ha impedito il libero spazio. Può avvenire di peggio. Il triste e attivo animale potrebbe scoprire e mettere al proprio servizio delle altre forze. V’è una minaccia di questo genere in aria. Ne seguirà una gran de ricchezza… nel numero degli uomini. Ogni metro quadrato sarà occupato da un uomo. Chi ci guarirà dalla mancanza di aria e di spazio? Solamente a pensarci soffoco!

Pirandello – Io e l’ombra mia (da Il fu Mattia Pascal)

Mi guardai attorno; poi gli occhi mi s’affisarono su l’ombra del mio corpo, e rimasi un tratto a contemplarla; infine alzai un piede rabbiosamente su essa. Ma io no, non potevo calpestarla, l’ombra mia. Chi era più ombra di noi due? Io o lei? Due ombre! Là, là per terra; e ciascuno poteva passarci sopra: schiacciarmi la testa, schiacciarmi il cuore: e io zitto; l’ombra, zitta. L’ombra d’un morto, ecco la mia vita… Passò un carro: rimasi lì fermo, apposta: prima il cavallo, con le quattro zampe, poi le ruote del carro. […] Mi stropicciai la fronte, per paura che stessi per ammattire, per farmene una fissazione. Ma sì! Così era! Il simbolo della mia vita era quell’ombra: ero io, là per terra, esposto alla mercé dei piedi altrui. Ecco quello che restava di Mattia Pascal, morto alla Stia: la sua ombra per le vie di Roma. Ma aveva un cuore, quell’ombra, e non poteva amare; aveva denari, quell’ombra, e ciascuno poteva rubarglieli; aveva una testa ma per pensare e comprendere ch’era la testa di un’ombra, e non l’ombra di una testa. Proprio così.

Quasimodo – Rifugio di uccelli notturni

In alto c’è un pino distorto:

sta intento ed ascolta l’abisso

col fusto piegato a balestra.

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Rifugio d’ucelli notturni,

nell’ora più alta risuona

d’un battere d’ali veloce.

Ha pure un suo nido il mio cuore

Sospeso nel buio, una voce;

sta pure in ascolto, la notte.

Ungaretti – Il tempo è muto

Il tempo è muto fra canneti immoti…

Lunghi d’approdi errava la canoa…

Stremato, inerte, il rematore… I cieli

Già decaduti a baratri di fumi…

Proteso invano all’orlo dei ricordi,

cadere forse fu mercè…

Non seppe

ch’è la stessa illusione mondo e mente,

che nel mistero delle proprie onde

ogni terrena voce fa naufragio.

Montale – Spesso il male di vivere ho incontrato

Spesso il male di vivere ho incontrato:

era il rivo strozzato che gorgoglia,

era l’incartocciarsi di una foglia

riarsa, era il cavallo stramazzato.

Bene non seppi, fuori del prodigio

Che schiude la divina Indifferenza:

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era la statua nella sonnolenza

del meriggio, e la nuvola, e il falco alto levato.

René Magritte

Ora la mia tragedia è questa. Dico mia, ma chi sa di quanti! Chi vive, quando vive, non si vede: vive... Se uno può vedere la propria vita, è segno che non la vive più: la subisce, la trascina. Come una cosa morta, la trascina. Perché ogni forma è una morte. Pochissimi lo sanno; i più, quasi tutti, lottano, s’affannano per farsi, come dicono, uno stato, per raggiungere una forma; raggiuntala, credono d’aver conquistato la loro vita, e cominciano invece a morire. Non lo sanno, perché non si vedono; perché non riescono a staccarsi più da quella forma moribonda che hanno raggiunta; non si conoscono per morti e credono d’esser vivi. Solo si conosce chi riesca a veder la forma che si è data o che gli altri gli hanno data, la fortuna, i casi, le condizioni in cui ciascuno è nato. Ma se possiamo vederla, questa forma, è segno che la nostra vita non è più in essa: perché se fosse, noi non la vedremmo: la vivremmo, questa forma, senza vederla. e morremmo ogni giorno di più in essa, che è già per sì una morte, senza conoscerla. Possiamo dunque vedere e conoscere soltanto ciò che di noi è morto. Conoscersi è morire. Il mio caso è anche peggiore. Io vedo non ciò che di me è morto; vedo che non sono mai stato vivo, vedo la forma che gli altri, non io, mi hanno data, e sento che in questa forma la mia vita, una mia vera vita, non c’è stata mai.

2) AMBITO SOCIO-ECONOMICO

Argomento: La mutazione demografica che preoccupa l’Italia

DOCUMENTI

La cosiddetta piramide delle età della popolazione italiana mostra una forte erosione alla base tipica della maggior parte delle Nazioni sviluppate, assumendo quella che viene chiamata forma a trottola. Al 1° g ennaio 2016 la popolazione in Italia è di 60 milioni 656 mila residenti (-139 mila unità). Gli stranieri sono 5 milioni 54 mila e rappresentano l'8,3% della popolazione totale (+39 mila unità). La popolazione di cittadinanza italiana scende a 55,6 milioni, conseguendo una perdita di 179 mila residenti. I morti sono stati 653 mila nel 2015 (+54 mila). Il tasso di mortalità, pari al 10,7 per mille, è il più alto tra quelli misurati dal secondo dopoguerra in poi. L'aumento di mortalità risulta concentrato nelle classi di età molto anziane (75-95 anni). Il picco è in parte dovuto a effetti strutturali connessi all’invecchiamento e in parte al posticipo delle morti non avvenute nel biennio 2013-2014, più favorevole per la sopravvivenza. Nel 2015 le nascite sono state 488 mila (-15 mila), nuovo minimo storico dall’Unità d'Italia. Il 2015 è il quinto anno consecutivo di riduzione della fecondità, giunta a 1,35 figli per donna.

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L'età media delle madri al parto sale a 31,6 anni. Il saldo migratorio netto con l'estero è di 128 mila unità, corrispondenti a un tasso del 2,1 per mille. Tale risultato, frutto di 273 mila iscrizioni e 145 mila cancellazioni, rappresenta un quarto di quello conseguito nel 2007 nel momento di massimo storico per i flussi migratori internazionali. Le iscrizioni dall’estero di stranieri sono state 245 mila e 28 mila i rientri in patria degli italiani. Le cancellazioni per l'estero riguardano 45 mila stranieri e 100 mila italiani. Gli ultrasessantacinquenni sono 13,4 milioni, il 22% del totale. In diminuzione risultano sia la popolazione in età attiva di 15-64 anni (39 milioni, il 64,3% del totale) sia quella fino a 14 anni di età (8,3 milioni, il 13,7%). L’indice di dipendenza strutturale sale al 55,5%, quello di dipendenza degli anziani al 34,2%. Diminuisce la speranza di vita alla nascita. Per gli uomini si attesta a 80,1 anni (da 80,3 del 2014), per le donne a 84,7 anni (da 85). L'età media della popolazione aumenta di due decimi e arriva a 44,6 anni.

www.ISTAT, comunicato stampa del 19 febbraio 2016

Come durante la guerra, ma senza la guerra. Come se vivessimo sotto i bombardamenti. Uno studio interroga e preoccupa esperti in mezza Italia: nel 2015 il numero di morti nel nostro Paese è salito dell'11,3%. In un anno significherebbe 67mila decessi in più rispetto al 2014 (ad agosto sono già 45mila), per un incremento che davvero non si vedeva da decenni. "Il numero è impressionante. Ma ciò che lo rende del tutto anomalo è il fatto che per trovare un'analoga impennata della mortalità, con ordini di grandezza comparabili, si deve tornare indietro sino al 1943 e, prima ancora, occorre risalire agli anni tra il 1915 e il 1918", scrive sul sito di demografia Neodemos il professor Gian Carlo Blangiardo. Che cosa sta succedendo? Non è ancora chiaro. E sullo sfondo c'è un timore, sollevato sempre su Neodemos. Che la crisi economica e i tagli al Welfare c'entrino qualcosa. Ci vorranno mesi di studio per capire se davvero tra le cause della "nuova guerra" ci sono anche queste.

Michele Bocci, Mortalità: impennata misteriosa nel 2015, La Repubblica 23/12/2015.

Anche a frontiere praticamente chiuse, aumentano gli immigrati in Italia. É solo grazie a loro che aumenta la popolazione, anche se stanno facendo meno figli rispetto al passato. Al 1 gennaio 2015, risultavano iscritti all'anagrafe e quindi residenti in Italia 5 milioni 73 mila cittadini stranieri, l'8,3% del totale della popolazione Se la popolazione straniera aumenta, quella italiana diminuisce: il 1 gennaio 2015 è scesa a 55,7 milioni. Si tratta di 125 mila italiani in meno rispetto al 2014, e sarebbe andata pure peggio senza i 106 mila ex-stranieri diventati italiani nel corso dello stesso anno. A furia di stare con gli italiani, gli immigrati rischiano però di prendere il brutto vizio di non fare figli. La riduzione delle nascite cui si assiste nel 2014 è il frutto concomitante di un analogo comportamento di contenimento riproduttivo da parte sia delle italiane sia delle straniere. La fecondità delle immigrate risulta in calo e scende per la prima volta sotto la soglia dei 2 figli per donna, attestandosi a 1,97. Si tratta comunque di un tasso di fecondità nettamente superiore a quello delle italiane, che si attesta a 1,31 figli per donna.

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www.stranieriinItalia, Oltre 5 milioni di stranieri in Italia. Aumentano, ma fanno meno figli, 12 febbraio 2015,

Prima anni spesi per uscire dal labirinto universitario, poi anni persi in un mercato del lavoro che non c'è. Il tutto con il peso di uomini mammoni, poco inclini ad assumersi le responsabilità che una famiglia comporta. Risultato: le donne italiane fanno i figli sempre più tardi. Secondo l'Istat negli ultimi 20 anni l'età media del parto è cresciuta notevolmente, passando dai 29,1 anni del 1991 ai 31,4 anni nel 2011 - con punte di 31,8 nelle regioni del centro. Un dato che pone il nostro Paese in cima alla classifica europea, al pari della Svizzera e poco sotto la Spagna e l'Irlanda, contro una media europea ferma a circa 30 anni. Molto incide anche la crisi economica. Per mantenere un figlio servono soldi, ma per guadagnare soldi bisogna avere un lavoro. A tamponare l'emergenza, dovrebbe intervenire lo Stato sociale, che però notoriamente è ridimensionato da continui tagli. I quali non tengono conto del doppio ruolo che le donne sono chiamate a svolgere: quello produttivo e quello legato alla cura dei figli e dei genitori anziani.

Sara Ficocelli, Non è un paese per mamme, L’Espresso, 6 maggio 2013

3) AMBITO STORICO-POLITICO

Argomento: La ricerca del consenso nei regimi totalitari

DOCUMENTI

Il regime fu protagonista di un organico tentativo di «fare gli Italiani», di attuare una specifica «nazionalizzazione delle masse», secondo concetti di «nazione» e di «identità nazionale» assai diversi tanto dai modelli propri all'Italia liberale quanto da quelli che avrebbero preso vita con la Repubblica,[...] La proposta culturale del regime fu per molti versi contraddittoria, spesso gretta e provinciale; finì coll' isolare l'Italia dalle correnti più vive della cultura europea e mondiale. Tuttavia, il sistema di valori fascista penetrò nelle menti e negli animi degli italiani e delle italiane del Ventennio, lasciandovi profonde tracce e contribuendo al diffondersi di stereotipi entrati a far parte del senso comune del paese.

(B. Mantelli, Il regime fascista. 1925-1940, Fenice 2000, Milano 1995)

Il “totalitarismo” è il completo controllo da parte dello Stato sulla società e sugli individui. Si basa sul consenso popolare, ottenuto grazie all’intensa propaganda, che viene effettuata con ogni mezzo di comunicazione ed impone un’ideologia, tramite messaggi semplificati e ripetuti (messaggi ridotti e chiari per poter essere compresi da tutti).

Si regge su una figura carismatica; un individuo superiore a tutti, capace di risolvere ogni problema; un capo che sfrutta il suo fascino e il suo carisma per

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avere consenso.

(Adattamento da Fossati, Luppi, Zanette, Passato e presente, vol. 3, Ed. scolastiche B. Mondadori)

Nel corso degli anni trenta, lo Stato fascista venne configurandosi come un sistema politico originale, cioè una dittatura personale di tipo carismatico, integrata in una struttura istituzionale fondata sul partito unico, sulla subordinazione e l’integrazione della società nello Stato, sulla organizzazione e la mobilitazione delle masse. Il ruolo carismatico di Mussolini ricevette un’ esaltazione speciale attraverso il culto del littorio, cioè con la istituzione della religione politica fascista attraverso l'adozione di un sistema di credenze, di miti, di riti e di simboli, che divenne parte essenziale integrante dello stato fascista e della politica di massa del partito unico. Il mito di Mussolini contribuì ad incrementare la dimensione fideista e rituale nella politica di massa. Gli incontri frequenti e periodici del duce con le masse in Piazza Venezia e nelle altre città italiane erano il momento culminante della liturgia fascista1, quando, con la preparazione di un'attenta regia2, si realizzava la fusione emotiva del capo con la folla, come mistica drammatizzazione simbolica dell’unità della nazione con se stessa attraverso il suo sommo interprete. Il culto del littorio aveva un ruolo centrale nella organizzazione dell’entusiasmo collettivo, basata su una concezione antropologica della massa come aggregazione umana dominata da fattori mitici e irrazionali, che non avrebbe mai potuto acquistare una coscienza come collettività di individui responsabili, in grado di partecipare con critica consapevolezza all’attività politica per autogovernarsi attraverso la scelta dei propri governanti. Nello Stato totalitario, la politica di massa non aveva come fine l’emancipazione di una collettività sempre più cosciente e autonoma, Capace di controllare il proprio destino, ma bensì la omogeneizzazione conformistica della mentalità dell’individuo e delle masse, sottoposti per tutto il corso della loro esistenza ad un processo simultaneo di organizzazione, indottrinamento e integrazione secondo i valori e principi del partito totalitario.

(E. Gentile, Fascismo antifascismo, Le Monnier, Firenze 2000, pp. 207-09)

1 Organizzazione di un rito religioso

2 Si riferisce ad una rappresentazione teatrale, simbolica (perché il duce simboleggia la nazione) e mistica, perché vissuta quasi come atto di fede in una entità superiore.

Al raduno di Norimberga del 1935 Adolf Hitler disse che una nazione è veramente degna della storia solo quando costruisce i propri monumenti, e con il termine monumenti egli intendeva riferirsi non solo alle realizzazioni del proprio regime, ma anche alla liturgia politica del nazionalismo. Adolf Hitler aveva compreso bene l’aspetto sia pragmatico che ideologico della liturgia, e, come sempre, nella sua mente seppe accordare concrete considerazioni politiche con la sua fede istintiva. [...] È abbondantemente provato che Hitler preferiva il dramma musicale a quello

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recitato e la parola detta a quella scritta. Quale era allora il rapporto tra i discorsi e il dramma liturgico? [...]

I discorsi di Hitler, [...] comprendevano qualcosa di più che slogan o frasi fatte, molto spesso essi erano esposizioni di programmi. [...] duravano per un periodo di tempo molto più lungo. [...] Questi insistette sempre sulla «chiarezza» [...]. Ma chiarezza voleva anche dire una concisione di forma che non lasciasse luogo ad ambiguità. Il suo assioma politico che il «popolo non comprende le strette di mano» fu applicato ai suoi discorsi. [...] I discorsi di Hitler erano in realtà fatti, per le parole da lui usate, le domande retoriche, le affermazioni categoriche. In più avevano un ritmo costante nel quale il popolo poteva inserirsi con esclamazioni. Questi ritmi erano bellicosi, aggressivi e in particolare comportavano un timbro di voce di grande effetto. Lo stesso Hitler aveva scritto che i discorsi aprono il cuore del Volk come colpi di maglio. Spesso questi discorsi avevano una costruzione logica, ma la logica interna era mascherata dal ritmo e dal crescendo della voce. Il pubblico recepiva in tal modo la logica del discorso emotivamente, avvertiva solo la combattività e la fede, senza afferrare il contenuto concreto, o senza soffermarsi a riflettere sul suo significato. La folla era attratta dalla forma del discorso, «viveva» il discorso più che analizzarne il contenuto. La struttura diveniva così una componente essenziale dell’intera esperienza di vivere l’ideologia, giacché a causa dei suoi effetti potenti era difficile per il pubblico porsi in una posizione di distacco critico[...] il loro effetto [ è ] ritualistico, perché Hitler qui si manifestava senza veli ed esternava chiaramente la fede che condivideva con il suo pubblico; i suoi discorsi pubblici presero, in gran parte, la stessa forma di quelli di Mussolini, anche se si inquadravano in una diversa cornice liturgica. I discorsi di Hitler furono perciò delle vere azioni, [...]; non erano didattici come lo erano quelli di tanti liberali e socialisti. Inoltre erano chiare manifestazioni di una fede accettata da tutti. Hitler sentì molto l’influenza di Gustave Le Bon e ne seguì la massima contenuta nel volume La psychologie des foules, e cioè che il capo deve essere parte integrante di una fede posseduta in comune, che non poteva essere da lui sperimentata o rinnovata. La sperimentazione e l’innovazione da lui introdotte consistettero solo nell’intensificare il significato di ciò che era già largamente accettato, e nell’introdurre una visione manichea che trasformava le sue parole in fatti.

(George L. Mosse, La nazionalizzazione delle masse)

Vediamo davanti ai nostri occhi increduli i contorni di un nuovo romanticismo, (…) un romanticismo ferreo che ci assale in ogni simbolo di vittoria e che incontriamo in ogni manifestazione della parola scritta o parlata nella rivoluzionaria Germania nazionalsocialista. Dobbiamo rappresentare questo davanti al popolo e in più penetrarlo con questo spirito fino nelle fibre più remote. Bisogna forgiare e limare le persone fino a quando saranno diventate schiave, questo è uno dei compiti principali della radio tedesca.

(Discorso di Goebbels, ministro tedesco della Propaganda, alla radio nella primavera del 1933)

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Una delle conquiste più moderne della tecnica rivoluzionaria del nostro secolo è senza dubbio la radio. Oggi è uno dei mezzi più potenti per la guida del popolo. (…) Tutti devono ascoltare la radio. La radio c’è, non può essere evitata. La tecnica continua la sua inarrestabile marcia vittoriosa. Questo processo è stato più rapido nella radio rispetto ad altri mezzi di comunicazione. La radio ha superato in breve il telefono, il telegrafo, la macchina e l’aereo (…) ma proprio per questo spettano alla radio in modo particolare difficili compiti e doveri di natura politica. Questi compiti e doveri sono stati capiti e apprezzati e anche realizzati soltanto nello Stato nazionalsocialista.

(Discorso di Goebbels alla XVI Mostra della radio, 28 luglio 1939)

4) AMBITO TECNICO-SCIENTIFICO

Argomento: Tecnologia e consumismo

DOCUMENTI

In una società industrializzata e tecnologicamente avanzata, l’ampia disponibilità di mezzi economici e prodotti libera gran parte della popolazione dalla morsa del bisogno, cosicché la domanda rivolta a beni opzionali, facoltativi, se non proprio inutili, è più malleabile e soggetta ai condizionamenti indotti. Per esempio, un uomo che sia ben vestito, nutrito e alloggiato, e abbia in tasca una somma per comprare un gadget personale, può essere ben guidato nella scelta del negozio, dell’oggetto, del materiale ecc. Ma in tal modo la grande industria oltre che gestire prezzi e costi dei prodotti, può orientare la domanda dei consumatori e, con l’ausilio delle scienze sociali, della psicologia, delle più sofisticate tecniche di comunicazione dei mass media, è in grado di condizionare non solo la scelta dei prodotti, ma anche di indurre bisogni fittizi, atti a creare condizioni di mercato per tutto quello che intende produrre> [...] Il consumismo è un fenomeno che caratterizza le società industrializzate, e consiste per un verso in uno spreco di energie e risorse, per un altro nello sfruttamento della massa da parte del sistema industriale. Ne consegue che il singolo, intrappolato in questo meccanismo diabolico, o è frustrato dal mancato soddisfacimento dei bisogni fittizi, oppure è preso da euforia, che però non cancella l’infelicità di fondo, in quanto l’esaudimento di un desiderio ne fa nascere altri, in una continua tensione. Di qui l’alienazione, il conformismo, la noia, che sono i moderni flagelli della nostra società, apparentemente immersa nell’abbondanza e in una straripante felicità materiale.

Materazzi, Presutti, Technopolis, 2002.

Che la tecnologia sia un potente motore dei consumi è fenomeno ben noto in tutti i campi; per stare al passo coi tempi occorre fornirsi di mezzi efficaci ed efficienti, sia a livello personale, sia familiare, sia aziendale. Tuttavia non è meno vero che oggi per un verso la tecnologia corre troppo, specie nel settore hi-tech; per un altro, le industrie in una concorrenza spietata anche con se stesse, riversano sul mercato modelli su modelli, che spesso differiscono tra loro per un’inezia, ma che

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pure valgono a conquistare i compratori più renitenti o a far sentire obsoleto il modello posseduto a chi ha il pallino della novità. E questo comporta una rischiosa spinta dal consumo al consumismo.

Raffaella Galvani, commento all’Osservatorio sui consumi 1999-2000 della Findomestic.

E’ evidente che lo sviluppo delle nuove tecnologie consente alla pubblicità di affinare le sue armi. Infatti viviamo nell’epoca della facilitazione del marketing: sondaggi demoscopici, test proiettivi, test psicofisici, creatività e trasgressione dei linguaggi complessi utilizzabili favoriscono nettamente l’efficacia dei cosiddetti persuasori occulti.

Fabrizio Filosa, L’Espresso, 2006.

Il problema dell'usura 'precoce', in realtà, non è un fenomeno del tutto inedito. Da anni, ormai, associazioni e gruppi di attivisti denunciano l'obsolescenza “pianificata” a tavolino dai produttori, ma lo studio di Schridde e Kreiss fa un importante passo avanti. La maggior parte dei prodotti in commercio sono fatti per durare poco ed essere utilizzati solo per brevi periodi. Troppo spesso non esistono i pezzi di ricambio oppure sono così costosi che all'utente finale conviene comperare un elettrodomestico nuovo, invece che farlo riparare. Questa obsolescenza programmata, però, fa male a tutti: a noi stessi, alla collettività, all'ambiente. L'usura precoce e pianificata a tavolino provoca un inutile spreco di risorse naturali, un aumento esponenziale di rifiuti nelle discariche (per non parlare di tutti i metalli rari e preziosi presenti nei RAEE - Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) e un enorme danno economico che ricade non solo sui singoli cittadini, ma anche sull'intera collettività.

Laura Pavesi, Se gli elettrodomestici sono programmati per rompersi, 26/03/2013, www.il cambiamento.it

La carte di credito, ma anche i telepass, le tessere dei supermercati, i bancomat, i microchip dicono di chiunque cosa sta facendo, chi frequenta, cosa consuma, quali itinerari percorre, quali abitudini alimentari ha contratto. La «tracciabilità» di ciascun individuo è totale e senza residui. E non c'è solo un potere centralizzato che controlla tutto, come avviene invece nell'incubo orwelliano. Ci sono tanti poteri che accumulano dati e possono usarli a loro piacimento anche se l'ipocrisia dominante produce tonnellate di carta per onorare norme sulla privacy tanto meticolose, pignole, addirittura demenzialmente dettagliate quanto ignorate nei fatti, trascurate, considerate un orpello inutile. Le agenzie pubblicitarie, intrufolandosi nella vita privata violata dei consumatori, possono scegliere con grande precisione i loro target. Con le intercettazioni telefoniche a raffica chiunque, anche non indagato, può essere sorpreso in una conversazione privata o intima. Con il commercio online, i dati personali vengono messi a disposizione dei malintenzionati. Non importa ciò che accade: importa ciò che potrebbe

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accadere. Anche se in questo preciso istante nessuno sta ispezionando ogni frammento di un individuo, quell'individuo è comunque alla mercé di qualcuno che un giorno, mutate le circostanze, potrebbe fare un uso ostile o maligno delle informazioni possedute.

Pierluigi Battista, «Corriere della Sera» 20 marzo 2012.

TIPOLOGIA C – TEMA DI ARGOMENTO STORICO

Il Fascismo al potere. Il candidato provi a sintetizzare e a problematizzare i maggiori eventi storici che portarono il movimento dei Fasci di combattimento del 1919 a divenire, anche con la fondazione del PNF nel 1921, da realtà assolutamente marginale, a vero e proprio soggetto assoluto e totalitario, appena 5 anni dopo (1925).

TIPOLOGIA D – TEMA DI ORDINE GENERALE

«Il Terzo Mondo sta bussando alle porte dell'Europa, e vi entra anche se l’Europa non è d'accordo. Il problema è che nel prossimo millennio l'Europa sarà un continente multirazziale, o se preferite, "colorato". Se vi piace, sarà così; e se non vi piace sarà così lo stesso».

Umberto Eco

Spiega la precedente affermazione di Umberto Eco, evidenziando i segni del mutamento in atto nella società italiana. Secondo te, prevalgono oggi atteggiamenti di accettazione o di pregiudizio e rifiuto nei confronti degli immigrati? Perché? Qual è il tuo comportamento nei loro riguardi? Quale pensi sia l'atteggiamento giusto da tenere?

Durata massima della prova: 6 ore.

È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano.

Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla consegna del fascicolo.

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Griglie prima prova Griglia di valutazione della prima prova - tipologia A: ANALISI DEL TESTO Candidato ……………………………………....…….. classe ……...…..............… VOTO …………..…….

indicatori descrittori livelli punti

CO

MP

ET

EN

ZA

T

ES

TU

ALE

3/15

COMPRENSIONE COMPLESSIVA

• focalizzazione

dell'idea centrale • riconoscimento e

ricomposizione organica dei nuclei concettuali

• elaborazione dei significati

Il testo è stato compreso in modo... - completo, corretto, organico, efficacemente focalizzato - completo, corretto, articolato in modo coerente - corretto, coerente e ordinato negli snodi fondamentali - nell’insieme completo e corretto, abbastanza ordinato nella sequenza degli argomenti - nell’insieme corretto, discretamente articolato, con qualche lieve imprecisione - globalmente corretto, ma essenziale e non del tutto ordinato - limitato e/o superficiale e/o con qualche lacuna e imprecisione - limitato e superficiale, con lacune nelle informazioni essenziali, disordinato - frammentario nell’insieme, incompleto e con diversi errori - disorganico, con lacune e/o errori che incidono sulla chiarezza globale - del tutto improprio ed illogico

Eccellente Ottimo Distinto Buono

Discreto Sufficiente Mediocre

Insufficiente Grav. Insuff Assol.Insuff.

Nullo

3

2,8 2,6 2,4 2,2 2

1,8 1,6 1,4 1,2 1

CO

MP

ET

EN

ZA

IDE

AT

IVA

3/15

ANALISI

DEL TESTO

• aderenza alla consegna e completezza

• analisi delle strutture, dei contenuti e degli aspetti formali del testo

L’analisi del testo risulta... - corretta, esauriente e ben strutturata, basata su solide conoscenze - corretta, approfondita, efficace - corretta, approfondita e organica - corretta, abbastanza organica, con lievi imprecisioni - corretta ma non del tutto precisa e sistemata, o non del tutto sviluppata - corretta negli aspetti essenziali e di base - superficiale e/o imprecisa e/o schematica - schematica/lacunosa o limitata ad una selezione non ragionata e scarsamente significativa - incompleta / frammentaria / con errori derivanti da carenze concettuali di base - molto incompleta / scorretta / con distorsioni - del tutto errata / non svolta / non valida perché priva di aderenza alla consegna

Eccellente Ottimo Distinto Buono

Discreto Sufficiente Mediocre

Insufficiente Grav. Insuff. Assol.Insuff.

Nullo

3

2,8 2,6 2,4 2,2 2

1,8 1,6 1,4 1,2 1

3/15 INTERPRETAZIONE, RIFLESSIONI E APPROFONDIMENTO DEI CONTENUTI • aderenza alla consegna e

completezza • riferimenti culturali e

contestuali • corretta interpretazione • giudizi personali

L’elaborato propone conoscenze... - molteplici, con riferimenti contestuali; l’interpretazione è ricca, critica e sorretta da contributi

personali - solide, ben selezionate e collegate in modo personale al testo - ampie e significative; l’interpretazione è chiara, organica e coerente - valide; l’interpretazione è nel complesso organica e coerente - discrete e un’interpretazione evidente e coerente - nel complesso corrette e pertinenti, ma essenziali; l’interpretazione è per lo più adeguata - accettabili, ma a volte imprecise o non motivate; l’interpretazione è generica - incomplete e approssimative; l’interpretazione è imprecisa, lacunosa - scarse, del tutto insignificanti o non adeguate; l’interpretazione è solo accennata - scarse e inconsistenti; l’interpretazione è quasi assente e del tutto insignificante - non pertinenti e errate; l’interpretazione è scorretta

Eccellente Ottimo Distinto Buono

Discreto Sufficiente Mediocre

Insufficiente Grav. Insuff. Assol.Insuff.

Nullo

3

2,8 2,6 2,4 2,2 2

1,8 1,6 1,4 1,2 1

CO

MP

ET

EN

ZA

CO

MU

NIC

AT

IVA

CORRETTEZZA

SINTATTICA,

MORFOLOGICA E

ORTOGRAFICA

3/15

La padronanza della lingua è... • eccellente: esposizione articolata, fluida e sempre corretta • ottima: esposizione articolata, chiara e corretta • più che buona: esposizione scorrevole, con rare imprecisioni • buona: esposizione chiara e corretta, con lievi imprecisioni • discreta: esposizione chiara e generalmente corretta, sebbene con qualche imprecisione • sufficiente: esposizione comprensibile e sufficientemente corretta • incerta: esposizione poco scorrevole, con errori grammaticali e/o ortografici; imprecisa/esigua

la punteggiatura • molto incerta: esposizione in più punti contorta, con diversi errori grammaticali e/o ortografici;

inadeguata /o esigua la punteggiatura • scarsa, con gravi e frequenti errori grammaticali e/o ortografici e/o nella punteggiatura • scarsissima, con gravissimi errori grammaticali e/o ortografici e/o nella punteggiatura • inadeguata: esposizione molto scorretta e confusa; errori diffusi e gravissimi compromettono la

comprensibilità

Eccellente

Ottimo Distinto Buono

Discreto

Sufficiente Mediocre Insufficiente

Grav. Insuff.

Assol.Insuff. Nullo

3

2,8 2,6 2,4 2,2 2

1,8 1,6

1,4 1,2 1

PROPRIETÀ LESSICALE

3/15

Il lessico usato è ... • molto ricco, sempre appropriato, vivace ed efficace nel registro • sempre appropriato, vario, efficace nel registro • appropriato, efficace nel registro • in gran parte appropriato, abbastanza efficace nel registro • abbastanza appropriato, adeguato nel registro, con qualche ripetizione • adeguato nel registro, con qualche termine generico o lieve improprietà • generico e ripetitivo, non sempre adeguato • banale e molto ripetitivo, poco appropriato, con errori • povero, improprio, con diversi errori • improprio, frequentemente inadeguato nel registro, con molti e gravi errori improprio, confuso, con errori che compromettono la comprensione globale dell’intenzione comunicativa

Eccellente

Ottimo Distinto Buono

Discreto Sufficiente Mediocre

Insufficiente Grav. Insuff. Assol.Insuff.

Nullo

3

2,8 2,6 2,4 2,2 2

1,8 1,6 1,4 1,2

1

TOTALE PUNTEGGIO

/15

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Griglia di valutazione della prima prova - tipologia B: SAGGIO BREVE – ARTICOLO DI GIORNALE

Candidato …………………………………..........……….. classe …..............…...…… VOTO …………..…….

indicatori descrittori livelli punti

COMPETENZA TESTUALE

Lo studente...

STRUTTURA

DEL TESTO,

COERENZA E

COESIONE DELL’

ARGOMENTAZIONE

3/15

− struttura organicamente l’argomentazione, espone con chiarezza la sua tesi, gestisce con sicurezza dati e conoscenze. rispetta tutti i vincoli e le convenzioni del genere testuale.

− struttura organicamente l’argomentazione, espone con chiarezza la sua tesi, gestisce con sicurezza dati e conoscenze. rispetta in gran parte i vincoli e le convenzioni del genere testuale.

− struttura coerentemente l’argomentazione, espone la sua tesi e gestisce in modo adeguato dati e conoscenze. rispetta in buona parte i vincoli e le convenzioni del genere testuale.

− imposta l’argomentazione e struttura il testo in modo coerente e organico, pur con qualche incertezza e nel rispetto sostanziale dei vincoli testuali.

− espone una sua tesi/idea centrale, la sviluppa e argomenta in modo semplice ma discretamente coeso e coerente. rispetta i vincoli e le convenzioni essenziali del genere testuale

− espone una tesi/idea centrale non sempre chiara ed evidente, la sviluppa/argomenta con coerenza, ma in modo poco pianificato, rispettando i vincoli essenziali del genere testuale.

− espone una tesi/idea centrale non sempre chiara ed evidente, struttura il testo in modo semplice e ma non sempre consequenziale, rispettando solo in parte i vincoli testuali.

− espone una tesi/idea centrale confusa, con argomentazioni non chiare e coerenti. incerto il rispetto dei vincoli testuali

− espone una tesi/idea centrale confusa, con argomentazioni incongruenti e contraddittorie. molto incerto il rispetto dei vincoli testuali

− espone una tesi/idea centrale confusa, con argomentazioni contorte e illogiche. inadeguato il rispetto dei vincoli testuali

− non presenta la sua tesi e non imposta un’argomentazione pertinente; non rispetta i vincoli testuali

Eccellente

Ottimo

Distinto

Buono

Discreto Sufficiente

Mediocre

Insufficiente Grav. Insuff

Assol.Insuff.

Nullo

3

2,8

2,6

2,4

2,2 2

1,8

1,6 1,4

1,2 1

COMPETENZA IDEATIVA

Lo studente...

ANALISI

E USO DEI

DOCUMENTI

3/15

− interpreta correttamente i documenti, li mette in relazione e li integra con molteplici conoscenze personali, dettagliate e approfondite

− interpreta correttamente i documenti, coglie le relazioni significative, integra con conoscenze personali approfondite − interpreta correttamente i documenti, coglie le relazioni significative, integra con conoscenze personali adeguate − interpreta correttamente i documenti, coglie le relazioni significative, integra con alcuni riferimenti personali pertinenti

− interpreta correttamente i documenti, coglie aspetti significativi − analizza e mette in relazione aspetti essenziali dei documenti − comprende i documenti, ma li utilizza in parte, li analizza in modo approssimativo e/o impreciso − utilizza i documenti in misura insufficiente e/o comprende con lacune ed errori il significato dei documenti, li utilizza solo parafrasandoli o citandoli

− utilizza i documenti in misura insufficiente, la comprensione è stentata, l’uso è poco ragionato − utilizza i documenti quasi sempre fraintendendo e banalizzando o in modo illogico − Non comprende il significato dei documenti usati e li usa in modo illogico

Eccellente

Ottimo Distinto Buono Discreto

Sufficiente Mediocre

Insufficiente

Grav. Insuff.Assol.Insuff.

Nullo

3

2,8 2,6 2,4 2,2 2 1,8 1,6

1,4 1,2 1

Lo studente...

RIFLESSIONE

E

SINTESI

3/15

− dimostra eccellenti capacità di riflessione critica e di sintesi personale nella elaborazione di dati e conoscenze − propone una riflessione ricca e organica, la sintesi di dati e conoscenze è molto efficace − offre molti spunti critici e sintetizza in modo efficace e razionale − propone una riflessione critica a volte incerta, ma con una sintesi efficace − propone sufficienti spunti di riflessione e approfondimento critico − propone una rielaborazione piatta, utilizzando alcuni spunti forniti dai documenti − propone una rielaborazione superficiale, generica e imprecisa, utilizzando pochi spunti − propone una rielaborazione incompleta e imprecisa, a volte confusa, utilizzando pochi spunti − propone una rielaborazione frammentaria e stentata, talvolta confusa e contraddittoria, con spunti insufficienti − propone una rielaborazione appena accennata e scarsamente significativa, con spunti del tutto insufficienti − non propone alcuna rielaborazione personale

Eccellente Ottimo Distinto Buono Discreto

Sufficiente Mediocre

Insufficiente Grav. Insuff.Assol.Insuff.

Nullo

3 2,8 2,6 2,4 2,2 2 1,8 1,6 1,4 1,2 1

COMPETENZA COMUNICATIVA

La padronanza della lingua è...

CORRETTEZZA

SINTATTICA,

MORFOLOGICA E

ORTOGRAFICA

3/15

• eccellente: esposizione articolata, fluida e sempre corretta • ottima: esposizione articolata, chiara e corretta • più che buona: esposizione scorrevole, con rare imprecisioni • buona: esposizione chiara e corretta, con lievi imprecisioni • discreta: esposizione chiara e generalmente corretta, sebbene con qualche imprecisione • sufficiente: esposizione comprensibile e sufficientemente corretta • incerta: esposizione poco scorrevole, con errori grammaticali e/o ortografici; imprecisa/esigua la punteggiatura • molto incerta: esposizione in più punti contorta, con diversi errori grammaticali e/o ortografici; inadeguata /o esigua la punteggiatura

• scarsa, con gravi e frequenti errori grammaticali e/o ortografici e/o nella punteggiatura • scarsissima, con gravissimi errori grammaticali e/o ortografici e/o nella punteggiatura • inadeguata: esposizione molto scorretta e confusa; errori diffusi e gravissimi compromettono la comprensibilità

Eccellente Ottimo Distinto Buono Discreto

Sufficiente Mediocre Insufficiente

Grav. Insuff.Assol.Insuff.

Nullo

3 2,8 2,6 2,4 2,2 2 1,8 1,6

1,4 1,2 1

Il lessico usato è

...

PROPRIETÀ

LESSICALE

3/15

• molto ricco, sempre appropriato, vivace ed efficace nel registro • sempre appropriato, vario, efficace nel registro • appropriato, efficace nel registro • in gran parte appropriato, abbastanza efficace nel registro • abbastanza appropriato, adeguato nel registro, con qualche ripetizione • adeguato nel registro, con qualche termine generico o lieve improprietà • generico e ripetitivo, non sempre adeguato • banale e molto ripetitivo, poco appropriato, con errori • povero, improprio, con diversi errori • improprio, frequentemente inadeguato nel registro, con molti e gravi errori • improprio, confuso, con errori che compromettono la comprensione globale dell’intenzione comunicativa

Eccellente Ottimo Distinto Buono Discreto

Sufficient

e Mediocre

Insufficiente Grav. Insuff.Assol.Insuff.

Nullo

3 2,8 2,6 2,4 2,2 2 1,8 1,6 1,4 1,2 1

TOTALE PUNTEGGIO

/15

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Griglia di valutazione della prima prova - tipologia C-D: TEMA Candidato ………………………..........……………….….. classe ……..................……VOTO ………….....…….

indicatori descrittori livelli punti

COMPETENZA TESTUALE

L’elaborato propone...

ADERENZA

ALLA TRACCIA

E PRODUZIONE

DELLE

INFORMAZIONI1

3/15

− molteplici argomenti in modo esaustivo, equilibrato, significativo, in base a una perfetta interpretazione della traccia

− una visione completa dei problemi con argomenti appropriati ed approfonditi, accuratamente selezionati secondo le richieste della traccia

− numerosi argomenti significativi e li sistema adeguatamente in una struttura pertinente alla traccia

− argomenti pertinenti in modo nel complesso significativo ed equilibrato − argomenti nel complesso pertinenti in modo abbastanza significativo ed equilibrato − argomenti essenziali, corretti e complessivamente adeguati − argomenti generici, a volte imprecisi e/o limitati, e/o poco pertinenti − argomenti incompleti e approssimativi, e/o a volte estranei alla traccia − argomenti del tutto insignificanti e poco pertinenti − argomenti non pertinenti e privi di una struttura logica − Il testo è del tutto avulso dalle richieste della traccia

Eccellente

Ottimo

Distinto Buono Discreto

Sufficiente Mediocre

Insufficiente Grav. Insuff Assol.Insuff.

Nullo

3

2,8

2,6 2,4 2,2 2 1,8 1,6 1,4 1,2 1

COMPETENZA IDEATIVA

Lo studente...

ORGANICITA’

DEL TESTO,

COERENZA E

COESIONE

3/15

• struttura organicamente gli argomenti, sempre efficaci, coerenti e coesi • argomenta in modo organico, coerente e coeso • organizza gli argomenti in una struttura nel complesso coerente e coesa • organizza gli argomenti con qualche lieve imprecisione che non compromette la coerenza e la coesione

• argomenta in modo adeguato e discretamente coeso e coerente • sviluppa/argomenta le idee con coerenza, ma in modo semplice • propone argomenti non sempre chiari ed evidenti, struttura il testo in modo schematico o con poca consequenzialità e coesione

• sviluppa le idee con argomentazioni imprecise, incoerenti/non coese, non presenta un’idea centrale

• propone argomenti non organizzati, incongruenti, con frequenti errori di coesione • propone argomenti del tutto illogici, incoerenti, non coesi • il testo per lo più è oscuro

Eccellente Ottimo Distinto Buono

Discreto

Sufficiente Mediocre

Insufficiente Grav. Insuff. Assol.Insuff.

Nullo

3 2,8 2,6 2,4

2,2 2 1,8

1,6 1,4 1,2 1

Lo studente... RIFLESSIONE

CRITICA E

PERSONALE

3/15

• dimostra eccellenti capacità di riflessione critica e rielaborazione, originale e significativa

• dimostra ottime capacità di riflessione critica e rielaborazione efficace • rielabora le conoscenze con molteplici spunti critici efficaci • offre diversi spunti critici efficaci • propone apprezzabili spunti di riflessione personale • propone un’elaborazione personale semplice ma adeguata • propone un’elaborazione personale superficiale, generica, imprecisa • propone un’elaborazione banale, ripetitiva e scarsamente significativa • la riflessione è frammentaria e stentata • i tentativi di elaborazione sono per lo più oscuri o spunti sporadici poco comprensibili • non propone alcuna rielaborazione personale o solo spunti del tutto confusi e incomprensibili

Eccellente Ottimo Distinto Buono Discreto

Sufficiente Mediocre

Insufficiente Grav. Insuff. Assol.Insuff.

Nullo

3 2,8 2,6 2,4 2,2

2 1,8 1,6 1,4 1,2 1

COMPETENZA COMUNICATIVA

La padronanza della lingua è...

CORRETTEZZA

SINTATTICA,

MORFOLOGICA E

ORTOGRAFICA

3/15

• eccellente: esposizione articolata, fluida e sempre corretta • ottima: esposizione articolata, chiara e corretta • più che buona: esposizione scorrevole, con rare imprecisioni • buona: esposizione chiara e corretta, con lievi imprecisioni • discreta: esposizione chiara e generalmente corretta, sebbene con qualche imprecisione

• sufficiente: esposizione comprensibile e sufficientemente corretta • incerta: esposizione poco scorrevole, con errori grammaticali e/o ortografici; imprecisa/esigua la punteggiatura

• molto incerta: esposizione in più punti contorta, con diversi errori grammaticali e/o ortografici; inadeguata /o esigua la punteggiatura

• scarsa, con gravi e frequenti errori grammaticali e/o ortografici e/o nella punteggiatura

• scarsissima, con gravissimi errori grammaticali e/o ortografici e/o nella punteggiatura

• inadeguata: esposizione molto scorretta e confusa; errori diffusi e gravissimi compromettono la comprensibilità

Eccellente Ottimo Distinto Buono Discreto

Sufficiente Mediocre Insufficiente

Grav. Insuff. Assol.Insuff.

Nullo

3 2,8 2,6 2,4 2,2 2 1,8 1,6

1,4 1,2 1

Il lessico usato è ...

PROPRIETÀ

LESSICALE

3/15

• molto ricco, sempre appropriato, vivace ed efficace nel registro • sempre appropriato, vario, efficace nel registro • appropriato, efficace nel registro • in gran parte appropriato, abbastanza efficace nel registro • abbastanza appropriato, adeguato nel registro, con qualche ripetizione • adeguato nel registro, con qualche termine generico o lieve improprietà • generico e ripetitivo, non sempre adeguato • banale e molto ripetitivo, poco appropriato, con errori • povero, improprio, con diversi errori • improprio, frequentemente inadeguato nel registro, con molti e gravi errori • improprio, confuso, con errori che compromettono la comprensione globale dell’intenzione comunicativa

Eccellente Ottimo Distinto Buono Discreto

Sufficiente Mediocre

Insufficiente Grav. Insuff. Assol.Insuff.

Nullo

3 2,8 2,6 2,4 2,2 2 1,8 1,6 1,4 1,2 1

TOTALE PUNTEGGIO

/15

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Prima simulazione seconda prova Progettazione, Costruzioni, Impianti

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Seconda simulazione seconda prova Progettazione, Costruzioni, Impianti

Il candidato progetti un edificio, avente una superficie utile coperta di circa 300 mq, destinato a bus terminal e ubicato in una zona periferica di un piccolo centro abitato. L'edificio si svilupperà su un solo piano fuori terra e sarà composto da tutti i locali e gli spazi necessari per il corretto funzionamento del servizio; sono in particolare da prevedere almeno dagli spazi sotto indicati:

informazioni/biglietteria sala attesa bar/ristoro bancomat edicola servizi igienici spazi arrivi/partenze bus deposito

La struttura portante dell’edificio sarà in acciaio e /o in legno. Il candidato scelga liberamente ogni altro dato da lui ritenuto necessario oppure utile per lo sviluppo del progetto, come ad esempio il tipo di copertura, che può essere a terrazza o a falde piane o curve, il tipo di tamponatura, ecc. Sono richiesti i seguenti elaborati:

planimetria in scala adeguata con la chiara indicazione degli spazi interni ed esterni e della viabilità

pianta dell'edificio completa di arredi pianta della copertura due prospetti una sezione

Il candidato deve inoltre integrare il progetto con almeno uno dei seguenti elaborati:

rappresentazione grafica di un dettaglio costruttivo computo metrico della copertura calcolo e rappresentazione grafica di un elemento strutturale

Pag. 1/1

Istituto Tecnico Economico Tecnologico “Aldo Capitini – Vittorio Emanuele II – Arnolfo di Cambio”

Simulazione seconda prova scritta

Tema di: PROGETTAZIONE COSTRUZIONI IMPIANTI

3 maggio 2016

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Griglie seconda prova Progettazione, Costruzioni, Impianti

Griglia di valutazione:

Obiettivi Livelli riscontrati nell’elaborato Punteggio 1. CONOSCENZA DEI CONTENUTI DISCIPLINARI

A. possiede conoscenze solide, complete ed articolate B. possiede conoscenze sicure e complete in quasi tutti i punti richiesti C. conosce i contenuti richiesti dalla traccia e in alcuni casi li

approfondisce D. conosce in modo più che sufficiente i contenuti richiesti E. possiede i soli contenuti minimi richiesti F. si orienta sulla maggior parte dei contenuti contenuti essenziali

richiesti G. le conoscenze sono incomplete ed evidenziano delle incertezze H. le conoscenze sono lacunose, spesso incomplete I. le conoscenze sono lacunose, incomplete, con gravi errori J. le conoscenze sono gravemente lacunose e parziali

6 5.5 5 4.5 4 3.5 3 2.5 2 1

2. COMPETENZE APPLICATIVE

A. applica in modo preciso le procedure richieste, sono stati svolti tutti i punti

B. applica le procedure richieste in modo preciso seppure con qualche distrazione

C. applica le procedure richieste e svolge quasi tutti i punti con qualche imprecisione

D. sono presenti tutti i punti richiesti seppure con qualche errore / non svolti alcuni punti che non precludono di considerare capita la logica delle procedure applicate

E. le procedure sono state applicate in modo talvolta scorretto / un’applicazione non è completa

F. le procedure sono state applicate con errori significativi / alcune applicazioni non sono complete

G. la procedura è stata applicata solo in parte, sono presenti molti errori significativi

H. le competenze applicative non sono rilevabili a causa dei gravi errori e delle numerose parti non svolte

5 4.5 4 3.5 3 2.5 2 1

3. COMPETENZE ESPOSITIVE

A. il linguaggio è tecnicamente appropriato, la forma è chiara e scorrevole, l’elaborato è ordinato e ricco di spiegazioni nella parte applicativa

B. il linguaggio è tecnicamente corretto, la forma non sempre scorrevole, l’elaborato è completo delle spiegazioni essenziali

C. il linguaggio è semplice, la forma contiene alcune imprecisioni che nel complesso non pregiudicano la comprensibilità dei concetti esposti, l’elaborato è ordinato

D. il linguaggio spesso non è adeguato, la forma contiene delle imprecisioni,

E. il linguaggio e la forma contengono numerosi errori che rendono l’elaborato confuso, disordinato e non consentono la piena comprensione dei concetti esposti

2.5 2 1.5 1 0.5

4. CAPACITA’ DI RIELABORAZIONE E COLLEGAMENTO

A. i dati sono scelti in modo ragionato e con contributi personali, le scelte sono motivate, i contenuti sono rielaborati e collegati, l’elaborato è ben organizzato

B. i dati sono scelti in modo logico, alcune scelte sono motivate, sono presenti alcuni spunti personali e collegamenti, l’elaborato è organizzato

C. i dati sono scelti in modo sostanzialmente corretto, i contenuti sono solo in parte organizzati e collegati

D. solo alcuni dati sono stati scelti in modo logico, le scelte non sono motivate, le varie parti dell’elaborato non sono organizzate

E. i dati sono stati scelti in modo non razionale, le scelte non sono motivate, le varie parti dell’elaborato non sono organizzate

1.5 1.2 1 0.6 0.3

TOTALE NON ARROTONDATO VOTO:

………/15

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Simulazione terza prova 12 marzo 2016

MATERIA: Matematica

1°Q : Fornisci la definizione di Primitiva di una f unzione ; successivamente tra le primitive

della funzione determina quella che ha un punto di minimo di ordi nata 0.

2° Q : Illustra il procedimento d’integrazione per parti ed applicalo per calcolare il

seguente integrale dx.

3° Q: Enuncia il teorema di Rolle spiegando anche i l suo significato geometrico ;

successivamente determina il punto o i punti che ve rificano le condizioni richieste per la

funzione nell’intervallo

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MATERIA: Estimo

TESTO DEI QUESITI

Estimo

1° Q. Dato un lotto di terreno in zona B 4 del PRG del comune di Perugia di 1000

mq con indice di edificabilità 1,5 mc/mq, un altezza massima di 6 mt ed una

copertura massima dell'edificio da realizzare pari al 40 % del lotto, definisci il

numero degli appartamenti che si potrebbero realizzare impegnando tutta la

volumetria indicane la superficie media.

2° Q. In quali differenti casi pratici utilizzereste l'aspetto economico del valore di

costruzione e ricostruzione, fai degli esempi.

3° Q. Esponi in quali casi si debba passare, in una stima di una unità immobiliare

inserita in un edificio condominiale di tipo civile, dal valore ordinario (descrivendone

le caratteristiche che la caratterizzano) al valore effettivo.

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MATERIA: Topografia

1° Q. Si deve progettare una curva appartenente ad un cerchio iscritto in un triangolo.

Conoscendo solo i lati di quest’ultimo definire la procedura, motivata con adeguati commenti,

per calcolare il raggio nonché gli angoli al centro corrispondenti ai tre archi in cui è suddiviso il

cerchio iscritto.

2° Q. Definire il prismoide nonché la formula rigor osa per calcolarne il volume. Inoltre esporre il

procedimento per pervenire alla formula del volume semplificata, nonché i requisiti che il

prismoide dovrebbe rispettare perché tale semplificazione non introduca, nel calcolo dei volumi

stradali, un errore eccessivo.

3° Q. Definire il volume eccedente nonché il profil o di Bruckner. Esporre quindi i vari tipi di

cantiere individuabili nel suo ambito con le loro tre caratteristiche principali.

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MATERIA: Inglese

Lingua Inglese Terza Prova – MOCK TEST

The Sears Tower In the late 1960s, Sears Roebuck and Company, then the world’s largest retailer with $

8.9 billion in sales, decided to concentrate its administrative operations in downtown Chicago. The company needed a building to accommodate its 13,000 employees in their major departments.

The first designs were for a rectangular structure exclusively for Sears, but the architects and real estate advisors insisted on a taller tower with upper floors for tenants. The building stretched to 110 floors, and in July 1970, Sears announced its plans for the world’s tallest building. At 1,454 feet, it surpassed the World Trade Center by 100 feet and was, according to Sears “as tall as the FAA (Federal Aviation Administration) will let us go”. For more than twenty years after its completion in 1974, Sears Tower remained the tallest skyscraper, and it is still the largest.

The Sears Tower is an example of the revolutionary bundled-tube structural design. Tube buildings gain most of their structural support from a rigid network of beams and columns in their outer walls. The rigid outer walls act like the walls of a hollow tube. The Sears Tower is actually a bundle of nine tubes, and is considered one of the most efficient structures designed to withstand wind. This is a great design for a skyscraper in Chicago, the “Windy City”, where the average wind speed is 16 miles per hour. As the building climbs upward, the tubes begin to drop off, reducing the wind forces on the building. The Tower’s heavy weight – more than 440 million pounds – is also supported by 114 piles sunk deep into the earth so that they stand firmly on solid bedrock.

In 1974, the Sears Tower was the world’s tallest building, at 1,454 feet. It held this title for 22 years until 1998, when the decorative spires on the Petronas Towers in Malaysia surpassed the Sears Tower by 33 feet. Today, the Sears Tower still boasts the tallest occupiable floor and the tallest skyscraper roof in the world. The Tower has a separate tourist entrance, the Skydeck Pavilion, added in 1985. The Sears attracts about 1.5 million tourists each year. On a clear day it is possible to see four states from the top. Read the text and then answer the questions below:

1. Why was the Sears Tower built? 2. What is this building like? Describe its structure and technical features. 3. Why do many tourists visit it every year?

E’ consentito l’uso del dizionario monolingue/bilin gue

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Simulazione terza prova 16 aprile 2016

MATERIA: Matematica 1°Q : Definisci il concetto di differenziale di una funzione, visualizzalo graficamente e ,

scelta una funzione con dati a piacere , fai un ese mpio applicativo.

2°Q : Risolvi il seguente integrale con il Metodo d i SOSTITUZIONE :

3°Q : Scrivi le formule di integrazione delle Funzi oni Razionali Fratte; risolvi

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MATERIA: Estimo

TESTO DEI QUESITI

Estimo

1° Q. Descrivi e definisci quali possono essere le caratteristiche giuridiche che

possono influenzare la determinazione del valore di un capannone e descrivi come si

valutano queste caratteristiche

2° Q. Quali sono le cause che possono portare alla revisione dei millesimi di

proprietà generale e con quale tipo maggioranza tale variazione può essere

approvata dall'assemblea dei condomini

3° Q. Quale funzione svolge il catasto dei terreni

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MATERIA: Topografia

DOMANDE A RISPOSTA APERTA DI TOPOGRAFIA Definire il profilo di Bruckner, i vari tipi di cantiere che si possono individuare in esso e la procedura per calcolare il costo del movimento terra all’interno di uno di essi. Dato un piano quotato, illustrare la procedura per calcolare il volume di sterro e/o di riporto nel caso di spianamento con un piano di progetto orizzontale di quota assegnata. Supponendo di avere due sezioni stradali consecutive, una di sterro ed una di riporto, illustrare la procedura per calcolare per calcolare i volumi di terra compresi tra queste due.

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MATERIA: Inglese Denmark has become a leader in alternative Energy s ources

Besides being home to the world’s happiest people according to a recent study, Denmark has become a leader in the field of renewable energy.

Following the 1973 petroleum crisis, most of the Western world suffered an Arab-led oil embargo. The crisis forced Denmark, which was 99% dependent on foreign oil at the time, to develop an alternative-energy policy.

The result is that today renewable sources account for a greater share of the nation’s

energy consumption with each passing year. 20% of Denmark’s energy needs are now met by electricity generated by wind turbines. Thanks to advances in technology and turbine design, the cost of wind power has been reduced by 75% since 1970, when the programmes began.

But wind power is not the only renewable resource Denmark has explored. Other alternative-energy sources include the burning of waste products in combined heat and power plants, electricity generated by photovoltaic or solar-energy cells, and geothermal turbines powered by the escape of underground steam. Alternative-energy technologies, as well as conservation habits, have become normal parts of life for the average Dane.

The average Danish household consumes only 350 kw/hours of electricity usage per

month, whereas American homes average between 600 kw/h and 1,000 kw/h. The result is that Denmark has the lowest energy consumption per unit of gross domestic product in the European Union, as well as the highest proportion of electricity generated by renewable sources and the world’s most efficient clean-coal technology.

Denmark’s long-term commitment to research and development, the success of its

energy policies, and its unique social and cultural environment prompt other nations to learn from Denmark’s example. Read the text and then answer the questions below: 1.Why did Denmark start to develop an alternative-energy policy in the 1970s? 2.What type of alternative energy sources are used in Denmark? 3.Why should other nations learn from Denmark’s example?

E’ consentito l’uso del dizionario monolingue/bilin gue

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Griglia di valutazione della terza prova: Lingua Straniera

Comprensione e interpretazione punti punti

Esaurienti 4

Buone 3333

Essenziali 2

Limitate 1

Correttezza punti punti

Senza errori 7

Errori poco rilevanti 6

Qualche errore formale 5555

Testo impreciso 4

Testo non rielaborato

Errori rilevanti, esposizione non sempre comprensibile 3

Errori diffusi, periodi confusi 2

Errori numerosi e gravi 1

Rielaborazione punti punti

Ben articolata 4

Articolata in modo adeguato 3

Sufficientemente articolata 2222

Non sufficientemente articolata 1

Totale …/15

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Griglia terza prova

OBIETTIVI LIVELLI PUNT. INDICATORI dei livelli in relazione agli obiettivi

(A)

COMPRENSIONE, CONOSCENZA, PERTINENZA

Ottimo 7.5 Conosce gli argomenti in modo completo ed approfondito

Buono 6.5 Conosce gli argomenti in modo completo ed articolato

Discreto 5.5 Conosce gli argomenti proposti in modo abbastanza articolato e pertinente

Sufficiente 5 Conosce gli argomenti proposti in modo essenziale

Quasi sufficiente 4.5 Conosce gli argomenti proposti in modo quasi essenziale

Insufficiente 3.5 Conosce gli argomenti proposti in modo parziale e/o non pertinente

Gravemente insufficiente 2.5 Conosce gli argomenti in modo molto carente/ non coglie il senso del testo

Nullo 1 Non conosce l’argomento/ non svolto

(B)

COMPETENZE ESPOSITIVE E /0

APPLICATIVE

Ottimo 4,5 Dispone di ricchezza e proprietà dei mezzi espressivi; applica principi disciplinari con efficacia ed originalità

Buono 4 Si esprime con lessico appropriato e corretto; applica principi disciplinari con efficacia

Discreto 3,5 Si esprime con lessico appropriato; applica principi disciplinari in modo chiaro

Sufficiente 3 Espone con semplicità, sufficiente proprietà e correttezza; applica i principi disciplinari in modo corretto

Quasi sufficiente 2,5 Espone con semplicità e quasi sufficiente proprietà e correttezza; applica i principi disciplinari in modo quasi corretto

Insufficiente 2 Utilizza un lessico povero e/o improprio; applica i principi disciplinari in modo non adeguato

Gravemente insufficiente 1.5 La comunicazione è incomprensibile; applica i principi disciplinari in modo carente

Nullo 1 La comunicazione è incomprensibile; non applica i principi disciplinari/ non svolto

(C)

CAPACITA’ DI ANALISI , SINTESI, RIELABORAZIONE

ED ARGOMENTAZIONE

Ottimo 3 Sviluppa sintesi organiche e personalizzate Buono 2.75

Analizza, rielabora in modo autonomo e con apprezzabili integrazioni

Discreto 2.5 Individua gli elementi chiave, rielabora in modo abbastanza autonomo

Sufficiente 2 Individua semplici relazioni; rielabora ed organizza in modo lineare

Quasi sufficiente 1.75 Individua qualche elemento essenziale; organizza e rielabora in modo non molto omogeneo

Insufficiente 1.5 Individua solo parzialmente i concetti chiave degli argomenti proposti ed organizza in modo confuso i contenuti

Gravemente insufficiente 1.25 Non individua i concetti chiave

Nullo 1 Rielaborazione assente/ non svolto

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Il presente documento è stato redatto collegialmente e approvato dal Consiglio di Classe.

Perugia, 10 maggio 2016

IL CONSIGLIO DI CLASSE

COGNOME E NOME

FIRMA

BOCCINI CRISTINA ___________________________

CIRIBILLI ORNELLA ______________________

SANTINI SILVANA _______________________

PEGIATI M. TERESA ___________________________

GALLETTI LUCA ___________________________

GIANNONE GIANCARLO ___________________________

PRANTERA NATALINO _____________________

AMBROGIO COSIMO _____________________

FANELLI STEFANO _____________________

CANOSCI PATRIZIA _____________________